Grande festa alla Macerata Boxing Club. La società di pugilato ha festeggiato sabato il suo nuovo locale aperto da poco tempo nel quartiere di Collevario, inaugurandolo ufficialmente alla presenza degli assessori Andrea Marchiori, Paolo Renna e Riccardo Sacchi a cui è stato affidato il rituale taglio del nastro.
Le grandi sale della palestra erano gremite di tanti amici, atleti della società, personaggi del mondo del pugilato e dello sport e cittadini che hanno avuto modo di visitare il nuovo locale e festeggiare per tutto il pomeriggio.
Una soddisfazione per i fondatori Luca Pucci, Luca Crucianelli, Noemi Tiofilo, Samuele Antinori e Antonio Cervigni, che lavorano insieme da tanto tempo nel pugilato e a questo progetto e lo hanno realizzato in una struttura interamente privata senza aiuti pubblici, mettendo insieme le loro forze e supportati da numerosi sponsor che hanno conosciuto il loro lavoro passato e creduto nei loro nuovi progetti sportivi.
A dare man forte ai due tecnici Crucianelli e Pucci, ad allenare e preparare i pugili della palestra si è aggiunto Riccardo Cirilli, ex pugile che ora è diventato un giovane allenatore parte fondamentale della squadra.
La palestra, molto grande e interamente dedicata al pugilato, è frequentata da moltissimi ragazzi e ragazze, di cui una decina di pugili con un ampio curriculum di combattimenti sul ring e moltissimi giovani aspiranti pugili che si allenano duramente per intraprendere la strada dell’agonismo, oltre ai tanti atleti amatori di tutte le età, bambini compresi, che amano allenarsi e imparare la boxe
Successo e primo posto per la Halley Matelica, che passa d’autorità sul campo della Gevi Vasto e, complice il turno di riposo della Svethia Recanati, agguanta la vetta della classifica del girone. Partita controllata quasi interamente dai ragazzi di coach Trullo, che prendono il controllo del match a metà primo quarto e, a parte un blackout nel finale del terzo periodo, non lasciano più le mani dal volante.
Parte forte Vasto, che si accende subito con la tripla di Mascoli (5-0) tenendo il naso avanti sostanzialmente per tutti i 5’. Pian piano la Vigor esce dal guscio, Mozzi fa la voce grossa sotto canestro e l’inerzia gira in mani biancorosse. La Halley sciorina un ottimo basket, che porta a tiri piedi per terra e ottime percentuali, e nonostante gli abruzzesi cerchino di ribattere colpo su colpo, la Vigor pian piano allunga: il vantaggio sale oltre la doppia cifra di vantaggio nel cuore del secondo quarto, toccando il +13 poco prima dell’intervallo lungo con un paio di magie firmate Mariani (37-50).
La Halley rientra a razzo dagli spogliatoi, trovando subito con Mazzotti e Mariani le due triple che fissano il massimo vantaggio a 19 lunghezze (37-56), ma nonostante la grande serata offensiva matelicese, la Gevi non si dà per vinta, anzi. Le scorribande di Laffitte e una difesa vigorina tutt’altro che ermetica riaprono la porta ai padroni di casa, la Halley va in tilt e Vasto colma praticamente tutto il gap, riaffacciandosi addirittura a -4 (63-67 al 29’ dopo un paio di triple di Buscaroli). Tutto da rifare o quasi per la Vigor, che non trova più le percentuali da paura dall’arco dei primi 25’ e che quindi deve abbandonare il fioretto per passare la spada per uscire con i 2 punti dal PalaBcc. La Halley riprende la bussola del match e torna a posizionare il vantaggio in doppia cifra, la Gevi esaurisce le energie e i biancorossi possono esultare per una vittoria tutto fuorché scontata all’inizio.
Ora per la Halley alle porte c’è una doppia sfida casalinga di altissimo livello: domenica a Castelraimondo arriverà la Goldengas Senigallia e subito dopo toccherà alla B-Chem Civitanova.
Questo il commento a caldo di coach Trullo: «Una partita in cui siamo stati avanti praticamente per 40’, approcciando subito bene e sbandando solo nella seconda parte del terzo quarto, giocando cinque minuti non all’altezza di tutto il resto della partita. In generale, però, abbiamo giocato un’ottima partita in difesa, a parte qualche situazione e qualche penetrazione subita di troppo, ma anche in attacco, riuscendo a non avere problemi anche quando sono passati a zona. Siamo stati bravi a gestire la situazione anche quando abbiamo avuto problemi di falli con i lunghi. Sono contento perché era difficile venire qua a vincere su un campo doveva Recanati aveva trovato la sua unica sconfitta, contro una squadra che ha attributi, che mette pressione in difesa e che ha giocatori che fanno canestro da fuori anche nei lunghi».
GEVI VASTO-HALLEY MATELICA 69-88
VASTO: Laffitte 16, Spadaccini ne, Mascoli 9, Fiore ne, Gatta 3, Massotti 8, Oluic 10, Peluso 4, Buscaroli 17, Frigerio, Di Minni ne, Arnaut 2. All.: Cazzorla
MATELICA: Marrucci 6, Panzini 16, Mentonelli ne, Fea 2, Dell'Anna 11, Mazzotti 7, Mariani 16, Mattarelli 8, Mozzi 22, Franch ne. All. Trullo.
ARBITRI: Pepe, Racsan.
PARZIALI: 18-25, 19-25, 26-18, 6-20.
Seppur invulnerabili tra le mura amiche del Palas, i biancorossi sono ancora altalenanti in occasione degli impegni esterni della SuperLega Credem Banca. Nel 7° turno della Regular Season la Cucine Lube Civitanova scivola alla Kioene Arena contro la Sonepar Padova al tie-break (25-22, 20-25, 23-25, 25-23, 19-17) sprecando i quattro palloni della vittoria e cedendo nel finale come era accaduto lo scorso anno sul campo patavino. Gli uomini di Giampaolo Medei rimandano l’appuntamento con la prima vittoria lontano dalle Marche, con la consapevolezza che domenica 30 novembre contro Cuneo (ore 17) cercheranno conforto nel Palasport di Civitanova Marche per l’8ª giornata.
Primo e quarto set controllati dai veneti, complici gli errori dei cucinieri, secondo e terzo parziale gestiti dagli ospiti. Gara decisa dopo oltre 2 ore da un tie-break senza padroni, con Civitanova capace di rimontare 4 punti di svantaggio, ma fragile un po’ a sorpresa nel momento critico sprecando 4 palle match al fotofinish.
Il team di Cuttini si impone sul fronte dei muri (14-10), quello di Medei mette una grande pressione al servizio (10 ace a 3). MVP della gara viene premiato Orioli, top scorer dei padovani con 22 sigilli, a tratti decisivo con i suoi 5 muri e con un atteggiamento grintoso. In doppia cifra per la Sonepar anche Masulovic (21 punti) e Gardini (11). Se non fosse per il risultato finale, il miglior giocatore in campo per distacco sarebbe Nikolov, protagonista con 30 punti e autentici show personali sia al servizio sia in attacco. In doppia cifra anche Bottolo (12), Loeppky (12) e Gargiulo (11).
La gara
Lube in campo con Boninfante al palleggio, gli schiacciatori Loeppky, Nikolov e Bottolo ad attaccare, Gargiulo e Tenorio al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Todorovic in cabina di regia e Masulovic bocca da fuoco, Gardini e Orioli di banda, Polo e Truocchio, Diez libero.
Il team di casa centra subito un break e lo difende con caparbietà, allungando sull’attacco out di Nikolov (12-9). Serve un ace di Tenorio alla Lube per ricucire (14-13), ma il muro patavino scava un altro solco (17-13). La battuta di Boninfante rilancia la Lube, ma l’ace di Polo (5 punti nel set). sbarra la strada (21-17). La Lube dimezza il divario con la pipe di Bottolo (21-19). Nel finale dentro Orduna e Kukartsev. Sul 23-21 Orioli stampa un muro importante (24-21). Su un servizio out il primo set va a Padova (25-21). I migliori realizzatori, con 6 punti, sono Masulovic (55%) da una parte e Nikolov (60%) dall’altra.
Civitanova rientra in campo con un atteggiamento aggressivo e concreto (3-7). I patavini si ricompongono e si rifanno sotto fino alla giocata di Gardini (9-10). La Lube tiene a distanza la Sonepar anche con muri impattanti (9-13), ma i biancorossi sono troppo frettolosi e rimettono in corsa i veneti (14-16) ritrovandosi braccati (18-19). I vicecampioni d’Italia rialzano il livello a muro (ben 6 nel set, di cui 2 di Boninfante e 2 e di Gargiulo) e puntano su Nikolov per scongiurare la rimonta (18-21). Il set procede in discesa con il block in targato Tenorio (19-23). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (20-25).
Lube intraprendente anche in avvio di terzo set con Nikolov letale sia in attacco che al servizio (5-10), mentre i padroni di casa nel parziale alternano Diez e Toscani nelle fasi di ricezione e difesa. Sul più bello la Lube si inceppa e Padova ne approfitta (11-12), ma la lucidità al servizio e in attacco di Bottolo, seguita dall’errore padovano, vale il +4 (12-16), ma il forcing di Orioli a muro riapre il parziale (17-18). Nel punto a punto Civitanova ha qualcosa in più con Nikolov in attacco e con Boninfante al servizio, ma partecipa anche Bottolo a muro (18-22). Nel finale Padova annulla due palle set ai cucinieri che chiudono con un mani out su pipe di Bottolo (23-25). Fondamentale l’approccio al servizio e i 14 punti equamente distribuiti della premiata ditta Bottolo-Nikolov.
Uno scatenato Orioli trova l’ace del 7-4 che spaventa la Lube in avvio del quarto atto. Dopo il muro patavino del 9-5 Poriya entra per Bottolo. L’attacco out di Poriya e il successivo muro padovano (15-9) spingono Medei a inserire Orduna e Kukartsev. Civitanova rosicchia punti (15-11), ma fatica nel cambio palla e torna a soffrire (18-12). Sul gioco di sponda di Gardini Balaso e compagni si ritrovano a -7 (21-14). Nel finale un’invasione il mani out di Masulovic frutta sette palle set ai patavini (24-17). Civitanova annulla i primi 6 con l’attacco di Loeppky, 3 ace di Nikolov inframezzati dal muro in comproprietà tra Poriya e Tenorio e un attacco dello schiacciatore bulgaro (24-23). A un passo da una storica rimonta, il settimo servizio di Nikolov non trova il campo per poco (25-23). Si va al tie-break nonostante i 7 punti del numero 11 cuciniero e il 55% degli ospiti in attacco.
Decisivi i 4 muri di Padova. Al tie-break Bottolo lascia subito il posto a Poriya ed è la Sonepar a iniziare bene (6-2). Nikolov e Loeppky riportano a galla i marchigiani (6-4). Sul 30° punto del Bulgaro i giochi sono riaperti (7-6). Truocchio toglie il servizio alla Lube prima del cambio di campo (8-6). Per Civitanova sono chiamati in causa Orduna e Kukartsev. La Kioene Arena assiste a un serrato botta e risposta fino all’attacco out di Gardini che vale il pari (11-11), seguito dal sorpasso civitanovese su invasione di Polo e dal +2 su pallonetto di Nikolov (11-13). Gardini esce per Held e la Sonepar annulla il break con in il mani out di Truocchio (13-13). Kukartsev va a segno, ma ancora Truocchio impatta (14-14), Padova annulla altre due palle match (16-16). Uno scontro fortuito con un compagno mette ko Orioli durante un tentativo di recupero (16-17) e al suo posto fa l’esordio in SuperLega Bergamasco. Kukartsev stecca al servizio (17-17). Masulovic trova un mani out (18-17) e Padova chiude a muro (19-17).
Sonepar Padova - Cucine Lube Civitanova 3-2 (25-22, 20-25, 23-25, 25-23, 19-17)
PADOVA: Todorovic 0, Orioli 22, Polo 11, Masulovic 21, Gardini 11, Truocchio 8, Zoppellari 0, Diez (L), Stefani 1, Toscani (L), Bergamasco 0, Held 0. N.E. Nachev, Mc Raven. All. Cuttini.
CIVITANOVA: Boninfante 5, Bottolo 12, Gargiulo 11, Loeppky 12, Nikolov 30, Tenorio 8, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 5, Kukartsev 2. N.E. D'Heer, Podrascanin, Duflos-Rossi. All. Medei.
Arbitri: Cavalieri e Carcione.
Note: durata set 27’, 26’, 26’, 27’, 25’. Totale: 2h 11’. Padova: errori al servizio 20, ace 3, muri 14, attacco 48%, ricezione 51% (21%). Civitanova: errori al servizio 27, ace 10, muri 10, attacco 52%, ricezione 57% (24%). Spettatori: 2.573. MVP: Orioli.
INTERVISTE
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Questa sconfitta è figlia di quella che è stata una bruttissima settimana di allenamento. Abbiamo avuto una pessima partenza nel parziale d’apertura, come anche nel quarto e nel quinto set. Poi la squadra ha cercato di recuperare ma riuscirci diventa difficile, perché naturalmente bisogna pure fare i conti con gli avversari. Abbiamo concesso troppo. Quello che ci serve adesso è un grosso bagno di umiltà per ritrovare lo spirito giusto, quello di ragazzi promettenti, potenzialmente molto forti, che però devono avere la consapevolezza di dover lavorare sempre sodo, dando il 100% ogni giorno. Cosa che in questo debutto abbiamo fatto soltanto al cospetto di avversari blasonati. E non va bene”.
DAVI TENORIO: “Abbiamo commesso troppi errori, sbagliando anche le cose semplici. Non siamo riusciti a fare il nostro gioco, quindi dovremo parlarne tutti insieme per capirne il motivo, affinché non succeda di nuovo”.
MATTIA BONINFANTE: “Il mal di trasferta è un problema che ci trasciniamo dietro sin dalla passata stagione. A quanto pare non siamo ancora riusciti a risolverlo. E’ davvero un peccato, perché una squadra come la nostra non può permettersi certi errori. A breve saremo alle prese con molte altre trasferte insidiose, è quindi fondamentale migliorare da questo punto di vista”.
Al Polisportivo di Civitanova va in scena uno dei match più attesi della 12ª giornata di Eccellenza e la Civitanovese non tradisce le aspettative: i rossoblù superano il Trodica per 2-0, centrando il secondo successo di fila e ritrovando la vittoria casalinga che mancava da quasi un anno. Un segnale importante per la squadra di mister Marinelli, reduce dal colpo esterno sul campo del Fabriano e ora finalmente capace di dare continuità ai risultati.
I padroni di casa devono fare i conti con la squalifica di Macarof. Dall’altra parte, il Trodica rinuncia a Susic e lascia inizialmente in panchina uno dei grandi ex della sfida, Spagna. In tribuna, spicca la presenza numerosa dei tifosi biancazzurri, mentre il settore rossoblù resta più vuoto del solito a causa della contestazione ancora in corso nei confronti del presidente Profili.
La gara parte con ritmi subito elevati. Dopo appena quattro minuti Guedak impegna Baldi, bravo a respingere. La Civitanovese spinge e al 9’ trova il vantaggio: Baiocco crossa dalla sinistra, Franco controlla e lascia partire un destro a giro che si insacca sul secondo palo, firmando l’1-0. Il Trodica reagisce subito. Al 15’ Passalacqua sfiora il pari di testa, trovando però un attento Servalli. Due minuti più tardi il portiere rossoblù rischia su un’uscita avventata e al 18’ arriva l’occasione più clamorosa degli ospiti: angolo di Costa Ferreira, incornata di Passalacqua e tap-in a porta quasi sguarnita di Gigli, che però manda incredibilmente fuori. Il finale di tempo regala un altro brivido: al 38’ Guedak centra il palo, Handzic ribadisce in rete ma l’arbitro annulla per un fallo precedente, spegnendo l’esultanza dei locali.
Nel secondo tempo il Trodica prova a rientrare in partita con una punizione di Costa Ferreira al 6’, neutralizzata da Servalli. La Civitanovese risponde al 20’, quando Handzic chiama Baldi a un intervento decisivo. I rossoblù continuano a rendersi pericolosi: al 40’st bella combinazione tra Handzic e Guedak, con quest’ultimo che colpisce la traversa dopo una deviazione. Il Trodica prova il tutto per tutto e al 44’st Romero Espinoza crea un’azione interessante, ma ancora una volta è Servalli a dire di no. Quando il match sembra destinato a vivere un finale incerto, la Civitanovese cala il sipario al 46’st: Tittarelli, appena entrato, riconquista un pallone a centrocampo, accelera in campo aperto e con un diagonale chirurgico batte Baldi, siglando il definitivo 2-0.
Il Polisportivo può finalmente tornare a sorridere: la squadra di Marinelli ritrova fiducia, gioco e soprattutto punti pesanti. Il Trodica, invece, scivola momentaneamente fuori dalla zona playoff, pagando caro gli errori sotto porta.
TABELLINO:
Civitanovese: Servalli, Lorenzoni, Baiocco, Visciano, Cahais, Romero Lucas, Guedak, Franco (1’st Pitronaci), Handzic (43’st Tittarelli), Garcia (32’st Malavolta), Malaccarri (18’st Pompili).A disp.: Massenz, Luciani, Fagan, Cosignani, Cancellieri.All.: Marinelli
Trodica: Baldi, Gobbi (18’st Romero Espinoza), Ciaramitaro (30’st Pensalfini), Bellusci, Passalacqua, Misuraca, Gigli (2’st Gabrielli), Emiliozzi (18’st Panichelli), Cognigni, Costa Ferreira, Marchionni (2’st Spagna).A disp.: Febbo, Tomassini, Cichella, Bugaro.All.: Poll
Arbitro: Tarli (Ascoli Piceno)Assistenti: Petroni (Pesaro), Lauro (Jesi)
Reti: 9’pt Franco (C), 46’st Tittarelli (C)Ammoniti: –
Troppa Banca Macerata Fisiomed per la Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro che è costretta ad arrendersi in tre set dopo. Dopo tre ko di fila, si rialzano i ragazzi di coach Giannini in questo che, alla vigilia, poteva considerarsi uno scontro delicato. Finisce 3-0 (25-21, 29-27, 25-18) con i biancorossi (oggi in tenuta verde) sempre in controllo in una partita comunque equilbrata. Macerata fa meglio in battuta e in ricezione, limita gli errori e si lascia trasportare dalla qualità offensiva dei suoi martelli, Garello e Karyagin su tutti. MVP è lo stesso laterale bulgaro, la differenza l’hanno fatta anche i suoi 25 punti.
Non c’è Fabi per infortunio, esordio quindi in distinta per Alessandro Pesciaioli – centale cresciuto nel vivaio biancorosso. Non è l’unica novità in campo maceratese con coach Giannini che presenta sin da subito l’assetto a tre schiacciatori. Garello, Zhelev e Karyagin sono le bocche di fuoco pronte ad essere “armate” dal regista Pedron. Capitan Fall, Ambrose, Dolcini e Gabbanelli (il primo per la difesa e il secondo per la ricezione) sono gli altri protagonisti del sestetto.
Porto Viro, nella sua canonica versione nerofucsia, si presenta con la sua diagonale palleggiatore opposto formata da Zonta e Pinali, Chiloiro e Magliano sono gli schiacciatori, Erati-Eccher al centro, Morgese libero.
Primo set. Partono meglio i biancorossi. Fall è implacabile dal centro, ma Pinali lo è altrettanto da posto 2: +2 Macerata in avvio (9-7). Pedron pesca l’angolino al servizio per i biancoverdi che amministrano il vantaggio di +5 a metà set grazie anche a un’incomprensione di Zonta con i suoi attaccanti: 14-9 casalingo. Porto Viro rientra grazie a un proficuo turno in battuta, ma è il muro maceratese a risolvere uno scambio che poteva rendere il parziale più complicato: 16-13 col block di Ambrose. L’ingrediente decisivo di questa partita può dirsi la continuità, evitare blackout improvvisi è la chiave per primeggiare: lo sa Karyagin che mette a terra l’ace del 19-13. Zhelev non chiude col pallonetto, ma Gabbanelli vola in difesa e – con il prezioso aiuto di Karyagin - permette a Pedron di tornare al servizio sul 21-17. Si susseguono time-out discrezionali, ma il risultato non cambia: è fluido il gioco maceratese che permette al muro di Karyagin di portare le squadre sul 1 a 0 (25-21).
Secondo set. Ambrose fa il “bello e il cattivo tempo”: il suo attacco non passa per il primo +3 ospite della partita (0-3), ma poi è la battuta insidiosa a permettere ai suoi di rientrare. Ottimo impatto di Garello nel parziale e nella sua prima partita da titolare: è il suo turno dai nove metri a regalare il +2 alla Banca Macerata Fisiomed (7-5). Dentro Ferreira Silva per un Chiloiro in debito di ossigeno, ma continua il magic moment di Garello: è suo l’attacco vincente del 15-12. Fall spinge dal centro, ma il block-out di Magliano tiene in corsa Porto Viro (18-16). Entra Becchio per il classico cambio al servizio di fine set, ma è Zonta ad obbligare Giannini al discrezionale dopo un muro dalla sua zona (20-19 e parziale riaperto). Si arriva in equilibrio alle fasi finali con Zhelev che viene murato alla prima occasione per chiudere il parziale: 24-24. Punto a punto elettrizzante, 2-0 e set in banca con il super muro di Ambrose (29-27).
Terzo set. Inizio equilibrato di partire col muro maceratese che sfrutta degli attimi di confusione nel sestetto veneto. Karyagin continua a dimostrarsi una delle frecce più brillanti nella faretra a disposizione di Pedron: 8-4 e prove tecniche di allungo. Macerata gestisce il suo vantaggio in questa fase con Zhelev che si riscatta dal 4 per il 12-8. Con un Karyagin così, è dura per tutti: 15-9 dopo un attacco impossibile dalla seconda linea. La vena offensiva dei laterali biancoverdi oggi è molto ispirata, Macerata si dimostra più continua nel corso del set e questo le permette di rimanere in controllo. Ace di Garello per il 22-15, chiudono i padroni di casa sul +7: 25-18!
BANCA MACERATA FISIOMED – ALVA INOX 2 EMME SERVICE PORTO VIRO 3-0 (25-21, 29-27, 25-18)
Macerata: Pedron 3, Garello 13, Fall 7, Diaferia, Ambrose 6, Zhelev 12, Karyagin 25, Talevi, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Novello, Pesciaioli. All: Giannini, Ass: Leoni.
Porto Viro: Erati 6, Zonta 1, Magliano 11, Ferreira Silva 4, Brondolo, Mazzon, Eccher 6, Chiloiro 4, Pinali 14, Morgese (L1). NE: Maghenzani, Milan, Lamprecht, Sperandio (L2). All: Bologna, Ass: Zambonin.
Durata set: 27’, 34’, 26’ per un’ora e 27 minuti.
Note: Battute punto Porto Viro 0 con 7 errori, Macerata 5 con 10 errori. Muri punto Porto Viro 5, Macerata 7, Attacco punto Porto Viro 43%, Macerata 52%, Ricezione positiva Porto Viro 52% (25% perfetta), Macerata 56% (26% perfetta).MVP: Karyagin
Photo credits: Mauro Pianesi
Il Matelica domina ma non riesce a sbloccarsi contro il Montegranaro. Al “San Giovanni Paolo II” la squadra di Ciattaglia si è dovuta accontentare dello 0-0, nella 12^ giornata di Eccellenza, nonostante una grande mole di occasioni create.
Nel primo tempo il risultato non si sblocca, nonostante la buona volontà del Matelica che approccia meglio la partita. Al 6’ il colpo di testa di Sanchez da corner di D’Errico si spegne sopra la traversa, poi 7 minuti più tardi Cornero, sugli sviluppi di una mischia, impegna alla presa Taborda.
Al 17’, dopo un bel triangolo verso l’area ospite, il cross di Bianchi non trova nessun compagno pronto alla deviazione vincente.
C’è anche il Montegranaro a metà dei primi 45’: Ciarrocchi prova il tiro in velocità, Tempestilli sporca il pallone e Ginestra blocca in sicurezza. Passano due minuti e il Matelica sfiora il vantaggio: ancora D’Errico trova la testa di Sanchez da calcio d’angolo, questa volta Taborda si distende e respinge in corner. Ci prova anche Edoardo Mengani dalla distanza, la palla finisce fuori di poco. Sul capovolgimento di fronte, al 34’, la zampata di Ciarrocchi sugli sviluppi di una mischia aerea si spegne sul fondo.
Il Montegranaro inizia meglio la ripresa, ma il Matelica si risveglia e continua la ricerca del gol. Nei primi minuti Ginestra prima blocca la conclusione di Busato dalla distanza, poi si distende a lato su Palladini.
Al 61’ Bonvin intercetta un retropassaggio ospite, arriva al limite e calcia, Taborda blocca la sfera. Passano 15 minuti e D’Errico riceve il pallone dal corner, ma impatta male la conclusione e la palla termina sul fondo. Siamo all’81° quando Merli va in incursione in area e impatta sul pallone, la conclusione debole viene intercettata dal portiere avversario. In pieno recupero, infine, Ginestra batte una punizione dalla trequarti verso la mischia in area, Sanchez svetta ma non riesce a deviare a rete.
Con questo pareggio il Matelica resta al decimo posto con 15 punti, a -4 dalla zona play-out. Nel prossimo turno, la squadra di Ciattaglia sfiderà in trasferta il K-Sport Montecchio Gallo, reduce dallo scivolone contro la Sangiustese VP.
Tabellino
MATELICA – Ginestra, Montella, Merli S., Bianchi, Sanchez, Tempestilli, Mengani E. (77’ Bucari), Tomas Caleir, Bonvin (65’ Mengani N.), D’Errico, Cornero (92’ Bartilotta). All. Ciattaglia – A disp. Falzetti, D’Angelo, Uncini, Luzi, Pecci, Carsetti.
MONTEGRANARO – Taborda, Capodaglio, Stortini, Urbinati (60’ Chimizie), Lucarini, Proesmans, Busato (60’ Iuvalè), Gomis, Ciarrocchi (71’ Msikine), Albanesi (65’ Rotondo), Palladini. All. Mengo – A disp. Spataro, Alidori, Marcucci, Iuvalè, Guideri, Ruggieri.
ARBITRO – Spadoni di Pesaro (assistenti: Belogi di Ancona, Nazaraj di Fermo)
NOTE – angoli 3-1; recupero 1’ + 3’; ammoniti: Merli G. (MA), Montella (MA), Palladini (MO), Gomis (MO), Proesmans (MO)
(Foto Credit - S.S. Matelica Calcio)
Due mesi dopo l'ultima volta e al nono tentativo, il Chiesanuova ruggisce e conquista la sua seconda vittoria, importantissima nella lotta alla salvezza. Al “Don Guido Bibini” termina 1-0 contro il Fabriano Cerreto, è Persiani a metà ripresa a decidere un match abbastanza bloccato e tattico, regalando ai biancorossi un successo complessivamente meritato. Gli ospiti infatti hanno avuto una bella reazione, ma appunto hanno impensierito Fatone solo nel finale. E’ anche prima gioia per Mariotti, dopo tre pari e due stop. La vittoria della Civitanovese lascia il Chiesanuova ultimo con 9 punti ma ora a -2 dalla Jesina e in più la vittoria inguaia proprio i cartai che -al terzo ko 1-0 di fila- sono ora quart’ultimi con 14 punti. Migliore in campo Tanoni.
Cronaca. Senza Papa e Perri, Mariotti ha solo Persiani come attaccante, basterà. Solito 4-3-3 per i locali, atteggiamento senza riferimenti fissi per il Fabriano Cerreto. Ospiti in maglia verde fluo, talmente similare a quella della terna arbitrale da creare confusione e farli sembrare in 14. Le squadre si studiano a lungo, attendiste. Dopo un gol annullato per offside a Palmieri, al 21’ un rimpallo fortunato regala a Sopranzetti un rigore in movimento ma con troppo altruismo il mediano serve Persiani, che più defilato, trova solo il corner. Il Chiesanuova cresce, ancora la punta al 25’ non trova la porta sottomisura. Nel finale ecco il fraseggio ospite, al 38’ bella palla di Bracciatelli, Brevi non riesce a coordinarsi.
Secondo tempo. La terna passa al look di nero…Il Chiesanuova ci prova di più, al 5’ in mischia Hernandez è chiuso all’ultimo. All’11’ azione da applausi di Pasqui che sguscia via centralmente, assist a Mongiello chiuso da Tafa in uscita bassa. Al 24’ punizione che spiove sul secondo palo, troppa libertà per Persiani che ringrazia: 1-0 (ospiti in dieci perché Bracciatelli aveva subito un colpo alla testa ed era medicato). La reazione del Fabriano Cerreto è notevole ma per i locali si aprono praterie e il recupero è ricco di pathos. Al 45’ Mongiello di sinistro impegna Tafa, 2’ dopo Palmieri mette dentro dal fondo, palla d’oro per Perrini che però è ben contrato dal neoentrato Mosquera e Fatone salva. Al 48’ Persiani dal limite spara alto e all’ultimissimo assalto un tiro a botta sicura di Di Cato viene deviato in angolo. Dopo il triplice fischio rosso per Mongiello e Brevi venuti alle mani.
Chiesanuova: Fatone, Parioli, Negro (43’st Ciottilli), Monaco, Hernandez, Tanoni, Persiani, Pasqui (38’st Mosquera), Sopranzetti, Mongiello (49’st Bambozzi), Di Paolo. All. Mariotti
Fabriano Cerreto: Tafa, Marino (29’st Gnahe), Perrini, Trillini, Brevi, Malagrida (29’st Nacciarriti), Di Cato, Bracciatelli, Chiavellini (35’st Amico), Palmieri, Crescentini (35’st Brodetto). All. Del Bene
Arbitro: Denti di Pesaro
Rete: 24’st Persiani
Note: spettatori 200 circa; espulsi Mongiello e Brevi; ammoniti Negro, Monaco, Pasqui, Sopranzetti, Palmieri; corner 6-1; recupero 0’ e 7’
La Climacalor San Severino inaugura con un successo nitido (68-51) il mini trittico di tre trasferte consecutive imposte da un bizzarro calendario, andando a violare il parquet pollentino al termine di un confronto che ha visto i settempedani sempre avanti di qualche lunghezza, fino allo scossone impresso al match nel corso del terzo quarto al termine del quale, con un parziale di +13, i biancorossi di coach Giacomo Funari hanno virtualmente chiuso i giochi.
Inutile l’incameramento dei Fochi del periodo conclusivo con stretto margine (3 lunghezze). "C’è soddisfazione – commenta a fine gara coach Giacomo Funari - perché in settimana avevamo chiesto ai ragazzi una pronta reazione dopo l’opaca prestazione contro Porto San Giorgio ed in effetti tutti hanno risposto positivamente. Nei primi due quarti – analizza il coach biancorosso - abbiamo lamentato alcuni problemi realizzativi lasciando per strada punti facili al ferro e con percentuali basse nel tiro dall’arco, ma ciononostante siamo rimasti chiusi difensivamente, costringendo Pollenza quasi sempre a tiri complicati. Siamo ancora poco costanti nella capacità di mantenere un ritmo alto nel corso dell’intera partita - è il neo rilevato da Funari – e, quando abbassiamo i ritmi, diventiamo poco efficaci. La buona prestazione difensiva (la specialità della casa della Climacalor, ndr) ci ha comunque permesso di rimanere avanti in attesa del terzo quarto, in cui abbiamo trovato punti con maggiore continuità e, soprattutto, siamo stati molto bravi nella condivisione del pallone e nella pazienza nell’attaccare la loro difesa a zona. Altro buon segnale la presenza a rimbalzo: controllare i rimbalzi difensivi e provare a fare extra-possessi specialmente contro la zona è stata la chiave della nostra vittoria. Ora – termina coach Funari - serve continuità. Quindi massima concentrazione e testa alla trasferta di Fabriano".
Palla a due venerdì 28 novembre alle 21.00 alla palestra Mazzini di via Fabbri. Per cercare il bis lontano da casa in un trittico di impegni logisticamente complicato.
FOCHI POLLENZA-CLIMACALOR SAN SEVERINO 51-68
FOCHI POLLENZA: Crispiani, Del Nibletto 5, Giustozzi, Massaccesi 16, Cingolani 3, Forconi 9, Naspi 10, Rossi 8
All. Luciani
CLIMACALOR SAN SEVERINO: Magnatti 2, Bottacchiari, Ortenzi 2, Severini 4, Migliorelli 3, Atodiresei 10, Della Rocca 2, Romitelli, Corvatta 6, Magrini 18, Vissani 12, Potenza 9
All. Funari
NOTE: parziali: 12-15, 14-18, 14-27, 11-8; progressivi: 12-15, 26-33, 40-60, 51-68; nessun uscito per 5 falli.
All’Helvia Recina–Pino Brizi la Maceratese batte il Castelfidardo 2-0, un gol per tempo, in un pomeriggio freddo quanto povero di emozioni ma ricco di significato per la classifica. Seconda vittoria consecutiva in casa per la squadra di Possanzini, che archivia così il ko di Cattolica e conquista tre punti pesanti, ossigeno puro per la corsa salvezza. Per i fidardensi, autori comunque di una prova ordinata, arriva invece il secondo stop di fila che li lascia fanalino di coda.
La sfida, tornata in calendario dopo due anni e accompagnata dal clima di gemellaggio tra le due tifoserie, si apre con una Maceratese molto rinnovata rispetto all’undici visto a Cattolica: fuori Ruani e Papa, in porta spazio a Cusin, davanti alla difesa rientra il capitano Lucero, Vanzan completa il reparto arretrato, mentre in avanti trovano posto dal 1’ il 2008 Fratini e Cirulli. Proprio l’attaccante biancorosso, premiato nel pre-partita dal presidente Crocioni con una maglia celebrativa per le 100 presenze, sarà uno dei protagonisti del pomeriggio. Nel Castelfidardo Monaco deve rinunciare allo squalificato Fiscaletti e a Selemby, non al meglio e inizialmente in panchina; esordio dal primo minuto per Siciliano al centro della difesa.
La prima occasione arriva dopo cinque minuti: Cirulli scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e impegna Osama con un diagonale. Al 9’ la Maceratese sfiora il vantaggio con una punizione di Marras dai venti metri che si stampa sul palo a portiere battuto. I ritmi restano bassi: la Rata tiene il pallino del gioco senza affondare, il Castelfidardo si copre con ordine e prova a colpire in ripartenza. Alla mezz’ora Abagnale mette un cross perfetto per la testa di Traini, dimenticato in area, che manda di poco a lato. Gli ospiti prendono fiducia e quattro minuti più tardi Cusin è bravo a deviare in angolo la conclusione di Bugari.
Quando la gara sembra incepparsi, al 37’ i biancorossi la sbloccano: Sabattini lancia in profondità Cirulli, che infila Osama e firma l’1-0, facendo esplodere il settore di casa. Prima dell’intervallo c’è spazio per un altro guizzo di Sabattini, che si accentra e sfiora il raddoppio con un diagonale a lato di poco. Si va al riposo con la Maceratese avanti.
In avvio di ripresa sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi: dopo tre minuti Marras serve Cirulli, che da buona posizione non riesce però a chiudere i conti. La partita procede senza grandi sussulti finché, al 25’, il neo entrato Nasic prova la conclusione da fuori e costringe Osama alla deviazione in angolo. Sul corner successivo, battuto da Gagliardi, arriva il 2-0: sul secondo palo sbuca Lucero che, di piede, insacca da due passi e mette virtualmente il sigillo al match.
Nel finale il Castelfidardo si getta in avanti con generosità, ma la difesa biancorossa tiene bene. Da registrare solo un tentativo di Clerici sull’esterno della rete e una conclusione di Morais respinta da Cusin. La Maceratese non corre altri rischi, porta a casa il clean sheet dopo quasi due mesi e, al triplice fischio, può festeggiare sotto la curva tra gli applausi degli oltre 800 presenti, una cinquantina dei quali giunti da Castelfidardo.
MACERATESE–CASTELFIDARDO 2–0
Maceratese (4-2-4): Cusin; Vanzan (23’ st Nasic), Ciattaglia, Morganti, Lucero; De Angelis, Sabattini (23’ st Mastrippolito); Fratini (6’ st Perini), Marras, Cirulli, Osorio (11’ st Gagliardi).A disp.: Gagliardini, Marchegiani, Ambrogi, Neglia, Arbusti.All.: Matteo Possanzini.
Castelfidardo (4-3-1-2): Osama; Bugari, Valentino (39’ st Dovhanyk), Paramatti (1’ st Tarulli), Siciliano; Dompnier, Abagnale, Clerici (39’ st Taddei); Palestini; Morais, Traini.A disp.: Gattini, Castorina, Selemby, Stroppa, Marinelli, Cori.All.: Francesco Monaco.
Arbitro: Denis Cornel Pal di Roma 1Reti: 37’ pt Cirulli, 26’ st LuceroNote: Spettatori circa 800, di cui una cinquantina da Castelfidardo. Ammoniti: Paramatti, Morganti, Sabattini, Vanzan.
La Fermana espugna lo Stadio "Della Vittoria" e si candida con sempre maggiore veemenza a un ruolo da protagonista in questa Eccellenza Marche. I canarini piegano il Tolentino per 4-3 al termine di una partita pazza, valevole come dodicesima giornata di campionato.
Si tratta della prima sconfitta interna per i cremisi. Una sconfitta che fa malissimo dopo essere stati avanti 3-0 al termine del primo tempo. Gli ospiti sono capaci di ribaltare una sfida che sembrava ormai indirizzata con un secondo tempo clamoroso. I tre punti fanno perfino balzare la Fermana in testa alla classifica. Una domenica da sogno per i canarini.
LE FORMAZIONI - Cornice di pubblico della grandi occasioni per questo sentito derby. Il Tolentino riabbraccia come titolare capitan Tizi, che si riprende il proprio posto sulla fascia sinistra dopo le noie fisiche. In avanti promosso dal 1' il classe 2008 Papini, partono dalla panchina sia Iori che Pietrani. La Fermana ripropone praticamente in blocco l'undici capace di strapazzare il Matelica per 3-0 con l'unica eccezione del centrocampista Lischi, inserito in mezzo al campo. Il funambolico Fofi pericolo pubblico numero uno, con le sue giocate frizzanti.
LA CRONACA - Non passano neanche 50 secondi e il Tolentino passa in vantaggio. Moscati si catapulta su una palla alta anticipando di testa il portiere ospite Valente, autore di un’uscita avventata, e deposita la palla in rete. Partenza ad handicap per la Fermana. La replica canarina arriva al 9’ con una zuccata telefonata che mette comunque in difficoltà Marricchi. Il portiere cremisi riesce solo a deviare la sfera che balla pericolosamente in area e viene rinviata in maniera provvidenziale da Strano, capace anche di conquistare un fallo a suo favore.
Gli ospiti si fanno preferire sotto il profilo del gioco e costringono il Tolentino sulla difensiva, alla ricerca del pari. Valente, però, ne combina un'altra al 18’. Il portiere canarino si distrae nel posizionare la propria barriera in occasione di un calcio di punizione e Cappa è lesto quanto preciso nel concludere subito verso la porta. La palla bacia il palo prima di varcare la linea. Raddoppio e baraonda cremisi.
Stavolta la squadra di Gentilini accusa il colpo. Una fiammata arriva al 29’ con il diagonale strozzato di Cicarevic, da ottima posizione. Moscati è imprendile. Al 36' Ruano, nel tentativo di placcarlo, si guadagna l'ammonizione e pure un infortunio. Cambio obbligato con Morelli che fa il suo ingresso sul terreno. Sulla punizione susseguente il Tolentino cala il tris. La parabola di Tizi è splendida e beffa di nuovo Valente.
Al 40' l'arbitro non ravvisa un fallo da rigore nettissimo su Moscati. L'attaccante cremisi è letteralmente immarcabile. Tre minuti più tardi Cabrera scarabocchia una conclusione senza pretese. Il direttore di gara concede ben cinque minuti di recupero, ma nulla accade: al riposo si va sul 3-0.
SECONDO TEMPO - Al 48’ Cicarevic impegna Marricchi, che risponde presente. Moscati non vuole essere da meno e lascia partire un destro che si spegne a lato dal limite dell’area (50’). Cinque minuti più tardi, sugli sviluppi di corner, la Fermana accorcia le distanze con il colpo di testa di Lischi.
Il Tolentino va in tilt. Un pasticcio difensivo permette ai canarini di accorciare nuovamente le distanze al 62'. Il tap-in di Fofi è un gioco da ragazzi. Ora gli ospiti dominano. Al 65' Cabrera tenta il colpo da maestro con una rovesciata che termina di poco alta.
La reazione dei locali è tutta nella solita avanzata di Moscati: il tiro, stavolta, è ben controllato da Valente. Al 77' Giandomenico macchia una partita lodevole con una grossa ingenuità. Il centrocampista cremisi compie un fallo tattico e rimedia la seconda ammonizione nel giro di una manciata di secondi.
Gli animi si incendiano. All'80' saltano i nervi al presidente del Tolentino, Romagnoli, che viene espulso. La pressione canarina viene premiata all'85'. Il neo entrato Carmona trova la deviazione vincente al termine di un'azione prolungata. È 3-3.
Ora c'è soltanto una squadra in campo. Il clamoroso ribaltone arriva all'88'. Fofi incorna da tergo un cross proveniente dalla sinistra e fa esplodere il settore ospiti. L'attaccante si toglie la maglia e corre a perdifiato verso la propria gradinata nell'esultanza. Sono cinque i minuti di recupero, ma la partita ha preso ormai una direzione chiara. La Fermana compie l'impresa e si guadagna tre punti pesantissimi per il suo campionato.
Tabellino Tolentino - Fermana 3-4
TOLENTINO: Marricchi, Tizi (51' Alberione), Tomassetti, Strano, Romoli, Rozzi, Tortelli, Giandomenico, Papini (60' Papavero), Cappa (60' Pietrani), Moscati (85' Garcia). All: Passarini
FERMANA: Valente, Malafronte (69' Saviano), Scanagatta, Kieling, Ruano Castellanos (36' Morelli), Nunzi, Lischi (69' Frinconi), Marin (61' Carmona), Fofi, Cicarevic (74' Petronelli), Cabrera. All. Gentilini
Arbitro: Francesco Uncini di Jesi Assistenti: Emanuel Luigi Amorello di Pesaro e Daniele Busilacchi di Ancona
Reti: 1' Moscati (T) 18' Cappa (T), 36' Tizi (T), 55' Lischi (F), 62' Fofi (F), 85' Carmona (F), 88' Fofi (F) ammoniti: Ruano, Marin, Kieling; espulsi: Giandomenico (doppio giallo); corner 0-7; recupero: 5' e 5'
Niente da fare sul difficile campo dell’Igor Gorgonzola Novara per la CBF Balducci HR: le arancionere non riescono nell’impresa di strappare punti alla corazzata piemontese che supera 3-0 le maceratesi nell’undicesima di andata della Serie A1 Tigotà. La MVP Squarcini (11 punti per la centrale) guida le novaresi al successo pieno, Alsmeier è la top scorer (15), 11 punti per l’opposta Tolok al rientro. In campo arancionero buona prova di Ornoch: 8 punti con il 58% in attacco per la polacca. Novara domina a muro (10 di cui 8 nel primo set), 5 ace per l’Igor Gorgonzola contro i 3 CBF Balducci HR.
Novara impatta in maniera importante a muro, saranno ben 8 a fine primo set, mentre la CBF Balducci HR di conseguenza fatica in attacco (29% di squadra): parziale subito segnato sul 14-6 nonostante il tentativo di rientro maceratese (14-10), il finale è ancora tutto piemontese con Baijens protagonista (5). Nel secondo set, con Ornoch in campo titolare (100% in attacco), le arancionere tengono il passo dell’Igor Gorgonzola salendo in percentuali di attacco (anche Mazzon 100%, Decortes 57%) fino al 16-16, poi la battuta novarese manda in crisi la ricezione maceratese (20-16): uno strappo da cui la CBF Balducci HR non riesce a rientrare con i colpi decisivi di Baijens e Alsmeier, 25-22. Nel terzo set le arancionere tentano ancora di reggere l’urto dell’Igor Gorgonzola (7-7), le piemontesi mettono però la freccia con Herbots (13-7): la CBF Balducci HR lotta fino al 19-16, poi Novara chiude due scambi lunghi e spettacolari (21-17) che lanciano l’Igor verso il 3-0 (25-18).
Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Mazzon-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Bernardi risponde con Cambi-Tolok, Baijens-Squarcini, Alsmeier-Herbots, De Nardi libero.
Primo break di Novara con Squarcini a muro e Tolok (3-0), Decortes firma il 4-3 in pallonetto, Tolok ritrova il +3, 7-4. Kockarevic out (8-4), muro Baijens (9-4), errore Cambi (9-5), entra Clothier per Mazzon dopo uno scontro fortuito con Kockarevic, Bonelli inventa il 10-6. Tolok ferma Kokkonen (12-6), Decortes out (13-6), arriva un altro muro Novara (14-6), Kokkonen a segno (14-7), ace Bonelli, 14-8. Ancora Kokkonen (14-9), Alsmeier out (14-10). Muro Herbots (15-10), ace Alsmeier (16-10), entrano Piomboni per Kokkonen e Ornoch per Decortes, la polacca a segno, 17-11. Ace Squarcini (18-11), Herbots contrattacco (19-11), dentro anche Batte per Bonelli in regia, Kockarevic vincente (19-12), nel Novara dentro Carraro e Mims, c’è il muro della statunitense neo entrata, 21-12. Ornoch passa (21-12), poi firma l’ace (21-13), Baijens a segno (23-14), anche Alsmeier (24-14), chiude Baijens 25-15.
Nel secondo torna in campo Mazzon, c’è Ornoch in banda per Kockarevic, Decortes pipe (1-2), ace Tolok (5-3), poi sbaglia (5-4), Alsmeier chiude un lungo scambio, 7-4. Decortes a segno (7-5), Ornoch a segno (9-7), muro Bonelli (9-8), ancora Ornoch, 10-9. Muro Crawford (11-11), Herbots contrattacco (13-11), Mazzon a filo rete (13-13), Squarcini primo tempo (16-14), Mazzon fast, 16-15. Ace Cambi (18-15), Bonelli piazza il 18-16, ancora ace Alsmeier, 20-16. Decortes gran colpo (20-17), Crawford primo tempo (20-18), Decortes mani out (21-19), ace Ornoch sulla riga, 21-20. Crawford out (23-20), Piomboni a segno (23-21), Baijens al centro (24-21), Mazzon primo tempo (24-22), chiude Alsmeier 25-22.
Punto a punto l’avvio di terzo set (3-3), Alsmeier contrattacco (5-3), Ornoch vincente (5-5), Craword a filo rete, 6-6. Entra Clothier per Crawford, Piomboni (rimasta in campo per Kokkonen) diagonale (7-7), Herbots mani out, 9-7. Muro Herbots (10-7), Squarcini primo tempo (11-7), entra Kokkonen per Decortes, Herbots sbaglia (11-8), Ornoch non passa, 13-8. Entrano Carraro e Mims nel Novara, Kokkonen pipe (15-10), Ornoch vincente (16-11), Alsmeier mani out, 18-11. Kokkonen a segno due volte (18-13), Piomboni mette il 19-14, ancora Kokkonen (19-15), Alsmeier sbaglia (19-16), Mazzon vincente, 20-17. Ace Squarcini (22-17), Piomboni c'è (22-18), Mims contrattacco (24-18), chiude l’errore di Ornoch, 25-18.
IL TABELLINO
IGOR GORGONZOLA NOVARA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-15 25-22 25-18)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Cambi 1, Alsmeier 15, Squarcini 11, Tolok 11, Herbots 10, Baijens 10, De Nardi (L), Mims 2, Melli, Costantini, Ishikawa, Carraro, Leonardi (L), Bonifacio. Allenatore Bernardi.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 4, Kokkonen 7, Crawford 3, Decortes 6, Kockarevic 1, Mazzon 6, Caforio (L), Ornoch 8, Piomboni 4, Clothier 1, Acciarri (L), Sismondi, Batte, Bresciani. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Caretti, Marconi.
Note - Spettatori: 2806, Durata set: 24', 28', 29'; Totale: 81'. MVP: Squarcini.
Secondo derby nel giro di una settimana per la VR Macerata che sfida l'Helvia Recina nel match valevole per la decima giornata del Gruppo E di Seconda Categoria. Nel Primo tempo è la VR a tenere il pallino del gioco. I padroni di casa vedono annullarsi un gol di Canesin per fuorigioco.
Poco dopo è Ricotta a sfiorare la rete del vantaggio. Nella ripresa le due squadre aumentano il ritmo alla ricerca del goal per sbloccare il punteggio. Al 65', Canesin centra il palo. Quando tutto sembrava apparecchiato per il goal dei locali, l'Helvia Recina passa con un bel sussulto d'orgoglio.
Natali, al minuto 75', è il più lesto a ribadire in rete sugli sviluppi di una mischia. La VR Macerata sfiora il pari con Ricotta che dentro l'area piccola calcia incredibilmente fuori sul perfetto suggerimento di Giovannelli. Il definitivo 1-1 si concretizza alla sirena: Ricciotti pennella per la testa di Tartari che incorna facendo esplodere i tifosi arancio - blu. Si chiude in parità un bel derby giocato bene da entrambe le formazioni.
VR Macerata ed Helvia Recina restano entrambe a quota 13 punti al centro della classifica.
VR MACERATA- HELVIA RECINA 1 -1
VR Macerata:
Fuscá, Giustozzi (70' Giovannelli), Ricciotti, Nicolai (85' Benfatto), Tartari, Prenna, Calabrese (75' Romagnoli), Doga, Canesin, Stura (60' Danchivsky), Ricotta.
A disposizione: Artesi, Intermesoli, Rocci, Cardinali. Allenatore: Marco Moretti
HELVIA RECINA: Simoncini, Lombi, Mancini (70' Natali), Vitali, Mariani, Principi, Pietrella, Gianfelici (65' Appignanesi), Giubilei, Conti (70' Mogetta), Domizioli (85' Foglia).
A disposizione: Mengascini, Seri, Coperchio, Canullo, Mancini.
Allenatore: Cruciani Lorenzo.
Marcatori: Natali 75', Tartari 95'.
Arbitro: Daniele Petrini - Sezione di Fermo.
Il dodicesimo turno del Girone B di Promozione propone la sfida al vertice tra Atletico Azzurra Colli e Aurora Treia. Le due formazioni sono separate da soli tre punti in classifica. Mister Alfonsi si affida all'estro di Valentini, Liberati e Pampano in avanti, mentre Mister Ricci conferma per 10/11 la formazione che ha avuto la meglio sull'Azzurra Mariner. Per i cucinieri è assente Alla fermato da un infortunio nell'ultimo turno.
Il match inizia subito ad elevato ritmo con le due compagini a spingere per passare in vantaggio. La prima vera occasione dell'incontro passa dai piedi di Chornopyshchuk che sfiora l'incrocio dopo aver scagliato un destro potente. Al 14', i padroni di casa sciupano la palla del vantaggio: Pampano viene lanciato a rete ma si lascia ipnotizzare da Testa che salva la propria porta con un intervento dei suoi.
L'Aurora ha la pazienza di attendere e passa in vantaggio al 25': Cirrottola viene pescato all'interno dell'area ospite e trafigge Filiaci con un tiro preciso che si insacca sotto la traversa. Sesto centro consecutivo per l'attaccante classe 2003 biancorosso.L'Azzurra Colli reagisce per cercare di pervenire al pareggio. Intorno alla mezz'ora, il direttore di gara lascia giocare dopo non aver ravvisato nulla per un presunto contatto tra Pampano e Calamita dentro l'area ospite.
Poco dopo è Liberati a colpire in rovesciata ma la sfera termina alta sopra la traversa. Il momentaneo pareggio dei locali arriva al 41': sugli sviluppi di un corner, Salvucci lascia partire un bolide che termina sotto l'incrocio dei pali. La ripresa si apre nel segno degli ospiti che mancano il vantaggio con la girata di Liberati.
L'Aurora Treia compie il sorpasso al 68' con Guzzini che si fa trovare pronto sul tiro respinto da Filiaci. Il finale è scandito dagli assalti del Colli ma le soluzioni di Liberati e Gabrielli non trovano fortuna.
Successo pesante per l'Aurora Treia che fa suo un altro scontro diretto ed allunga in testa alla classifica. Esce tra gli applausi l'Atletico Azzurra Colli che ha saputo dimostrare anche in questo appuntamento tutto il suo valore.
TABELLINI:
A.A.COLLI:
Filiaci, Sabatini, Felicetti (69' Acciarri), Ciotti, Gabrielli I, Filipponi (62' Contartese), Angelini (31' Salvucci), D'Amicis, Liberati (85' Neri), Valentini (76' Esposito), Pampano.
A disposizione: Sperantini, Natalini, Cardinali, Spadoni.
Allenatore: Sante Alfonsi.
AURORA TREIA:
Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi (79' Orlietti), Ballanti, Bartolini, Guglielmo (71' Gabrielli), Guzzini, Chornopyshchuk (61' Borrelli), Cirrottola (85' Melchiorri), Mazzoni.
A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Zeqiri, Cacciamani.
Allenatore: Simone Ricci.
MARCATORI: Cirrottola 25', Salvucci 41', Guzzini 68'.
ARBITRO: Mattia Gasparoni - Sezione di Jesi.
ASSISTENTI: Fabio Catani - Sezione di Fermo; Michele Pio Rinaldi - Sezione di Macerata.
NOTE: ammoniti Felicetti, Ciotti, Bonifazi, Cirrottola, recuperi 3'-4'.
Al "Tonino Seri" di Piediripa, l'atmosfera odierna era degna del pieno rigore invernale: pochi gradi sopra lo zero e una pioggia battente sferzavano l'impianto, intirizzendo i pochissimi e coraggiosi spettatori che hanno sfidato la morsa del freddo per assistere all'incontro. Si confrontavano due realtà con ambizioni e stati di forma diametralmente opposti: da una parte, il Montecosaro che, reduce da tre pareggi consecutivi, sta pericolosamente annaspando nelle torbide acque della bassa classifica, cercando disperatamente una scossa; dall'altra, una Cluentina galvanizzata e lanciatissima dopo la vittoria esterna conquistata con merito sabato scorso sul campo di Montecassiano.
Le condizioni climatiche avverse e, soprattutto, il terreno di gioco pesante e ai limiti della praticabilità, non hanno certo favorito lo spettacolo e hanno finito per penalizzare in modo evidente i padroni di casa, notoriamente avvezzi a un gioco palla a terra che cerca con insistenza il fraseggio rapido. Il primo tempo è stato un concentrato di emozioni ma limitate quasi esclusivamente ai gol, con poco altro degno di nota sul piano della manovra. L'avvio degli ospiti è stato fulminante: per nulla rallentati dal gelo, dopo appena un minuto dal fischio d'inizio, hanno sorpreso la retroguardia biancorossa con una splendida conclusione dalla sinistra di Cervellini, che ha trafitto Pennesi portandoli subito in vantaggio.
I padroni di casa, però, non si sono disuniti e hanno trovato un'immediata e veemente reazione dopo un solo quarto d'ora: un cross teso dalla destra di Ceesay ha trovato la sfortunatissima deviazione nella propria porta del capitano Quintabà, che ha beffato Follenti sul primo palo, ristabilendo la parità. Il Montecosaro ha subito duramente il colpo del pareggio dopo il vantaggio tanto che al 20' la Cluentina ha addirittura messo la freccia: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto con precisione da Canuti, Acquaviva si è elevato in area di rigore per un imperioso colpo di testa che è valso il raddoppio e il vantaggio. Prima della pausa, si è registrato soltanto spazio per una conclusione di Di Marino (28') murata con prontezza dalla difesa ospite e per un bel calcio di punizione di Catinari (44') che si è spento di poco sopra la traversa. La ripresa è iniziata sulla falsariga della prima frazione, con un corner di Canuti (47') che ha attraversato pericolosamente l'area di rigore del Montecosaro senza trovare, per un soffio, la deviazione vincente di alcun compagno. Al 57', ancora Canuti, stavolta da una punizione laterale, ha scodellato un pallone invitante per la testa di Pagliarini, che ha impegnato Follenti in una bella e provvidenziale respinta.
La Cluentina ha poi continuato a mantenere il controllo del gioco, producendo due belle conclusioni dalla distanza con Mancini al 70' e al 73': la prima, scoccata da fuori area, è stata respinta con i pugni dal portiere, mentre la seconda, una fotocopia della precedente, è stata deviata in calcio d'angolo. Nonostante il totale dominio, la Cluentina ha corso un grosso pericolo al 77': una staffilata improvvisa e potente di Catinari dal limite dell'area ha trovato la straordinaria risposta di Pennesi, che è volato a deviare la palla in corner con un intervento plastico. Un minuto più tardi, si è accesa una concitata mischia nell'area di rigore biancorossa, ma la difesa è riuscita con mestiere e determinazione a sbrogliare la situazione e a salvare il risultato
A questo punto, il Montecosaro ha oramai esaurito la propria spinta propulsiva e la Cluentina ha potuto gestire e controllare senza grossi patemi d'animo il finale di gara: il triplice fischio sancisce la vittoria per 2-1 dei biancorossi, un risultato che appare giusto e meritato per quanto visto in campo, che premia la concretezza e la determinazione dei ragazzi di Gesuelli.
IL TABELLINO
CLUENTINA: Pennesi, Monteverde, Mogetta, Pieristè, Pagliarini, Menghini, Montecchiari, Ceesay, Acquaviva, Canuti, Di Marino.
Allenatore: Raffaele Gesuelli.
ASD MONTECOSARO: Follenti, Baiocco, Doda, Diamanti, Catinari, Quintabà, Pettinari, Mazzante, Cervellini, Quinzi, Pancotto.
Allenatore: Jacopo Birilli
ARBITRO: Enrico Maria Sardellini (Fermo)
SPETTATORI: circa 100
MARCATORI: Cervellini (M) al 2’, autorete Quintabà (CL) al 16’, Acquaviva (CL) al 20’
La comunità sportiva maceratese piange la scomparsa di Gianni Balugani, l'ex allenatore modenese che guidò la Maceratese tra il 1984 e il 1986. Balugani si è spento all'età di 79 anni, lasciando un ricordo profondo e affettuoso nella piazza biancorossa.
Il tecnico è unanimemente ricordato per la sua grande competenza e per l’approccio equilibrato e pacato con cui sapeva condurre il gruppo, distinguendosi per i suoi forti valori umani, oltre che professionali.
La S.S. Maceratese 1922 ha voluto esprimere il suo cordoglio con una nota ufficiale, sottolineando il segno lasciato dall'allenatore: “La S.S. Maceratese 1922 si unisce al cordoglio per la scomparsa di Gianni Balugani, venuto a mancare all’età di 79 anni. Allenatore biancorosso dal 1984 al 1986, è ricordato per la sua competenza e quell’autorevolezza discreta con cui guidava la squadra. Un tecnico apprezzato ovunque per le sue doti e per i suoi valori umani. La società si stringe alla famiglia. Ciao mister”.
Dopo l’esperienza a Macerata, Balugani proseguì la sua carriera calcistica toccando diverse piazze importanti del calcio italiano, tra cui Chieti, Ischia e Nocerina, confermando ovunque la sua serietà professionale e il suo modo rigoroso di interpretare il ruolo di mister.
La Maceratese e l'intera comunità cittadina si uniscono al dolore dei familiari, ricordando con affetto un uomo che ha saputo lasciare un segno sincero e duraturo nel cuore del calcio locale.
Un grande successo di partecipazione e un’ottima vetrina per il golf marchigiano: si è conclusa con oltre 90 partecipanti la Sibilla Cup by Arneg, il prestigioso torneo organizzato dal Sibilla Golf Club di Petriolo e tenutosi sul rinomato campo del Padova Golf Club, in Veneto.
Anche per l'edizione 2025, il club marchigiano ha rinnovato l’importante collaborazione con Arneg, azienda internazionale leader nel settore della refrigerazione, un sodalizio che eleva il profilo sportivo dell’evento.
Moreno Ilari, presidente del Golf Club Sibilla, ha espresso grande soddisfazione per la partnership: "Siamo molto felici di collaborare con un’azienda così importante a livello nazionale e internazionale, che ci permette di continuare un percorso di crescita del club e di esaltare valori come sportività, etica e fairplay".
La competizione, avvincente e disputata su 18 buche, ha visto eccellere anche i golfisti del club Sibilla. Tra le migliori performance marchigiane si segnalano il terzo posto lordo conquistato da Michele Brunori, il decimo di Marco Ferranti, il diciottesimo di Nicola Chiavari e il trentunesimo di Jonathan Carradori.
La Sibilla Cup si conferma così un appuntamento di rilievo che unisce sport, promozione del territorio e collaborazione con partner di respiro globale.
Prosegue con un'esplosione di talento il "sogno americano" di Riccardo Marzetti, l'atleta diciannovenne tesserato con la Cestistica Montecosaro. Dopo due brillanti stagioni in High School in Minnesota e il diploma, il giovane cestista ha fatto il suo approdo nel difficile mondo del College, unendosi al Fort Hays Tech in Kansas.
L'inizio del cammino al college era stato in salita, con un impiego limitato nelle prime quattro partite. Tuttavia, l'impegno costante e la tenacia dimostrata in allenamento hanno ripagato mercoledì 19 novembre. Alla prima vera opportunità concessagli dal coach, Marzetti ha letteralmente dominato la partita di Conference contro il temibile Pratt Community College.
La sua è stata una prestazione semplicemente strabiliante e, a tratti, irreale: il diciannovenne ha sfoderato percentuali al tiro clamorose, raggiungendo il 100% dal campo, frutto di un incredibile 7/7 nel tiro da tre punti e 4/4 da due. Con un bottino finale di 32 punti (completato da 3/6 ai liberi), Marzetti è stato l'assoluto protagonista della vittoria in trasferta del Fort Hays Tech, espugnando il campo insidiosissimo del Pratt.
Il campionato universitario JNCAA è notoriamente impegnativo, non solo per il livello tecnico, ma anche per le lunghe trasferte che vedono le squadre spostarsi tra Stati lontani dal Kansas, come Colorado, Nebraska, Texas, Missouri e Iowa.
Nonostante l'oceano di distanza e gli impegni sportivi oltreoceano, il cuore di Riccardo resta legato all'Italia: l'atleta seguirà sicuramente con grande affetto le sorti della sua Cestistica Montecosaro, attualmente imbattuta e al primo posto in classifica nel campionato regionale di Divisione 2. Un doppio trionfo che lega Marche e Kansas nel segno del basket.
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia ha annunciato un importante rinforzo per il reparto arretrato in vista della stagione sportiva 2025-2026. La società biancorossa ha infatti comunicato l'acquisizione delle prestazioni sportive del difensore Diego Orlietti.
Classe 2002, Orlietti è considerato un elemento di grande prospettiva, ma che vanta già un curriculum di tutto rispetto nonostante la giovane età. Il suo percorso formativo lo ha visto protagonista con la maglia del Bologna, dove ha collezionato diverse presenze nel competitivo Campionato Nazionale Under 17.
Dopo l'esperienza bolognese, il difensore si è messo alla prova in diverse piazze marchigiane: ha vestito le maglie di club blasonati come la Vigor Senigallia, la Sangiustese, la Jesina e il Montefano. Nella prima parte della stagione in corso, Orlietti aveva militato, per la seconda volta in carriera, tra le fila dei Leoncelli.
La dirigenza dell'Aurora Treia ha espresso grande soddisfazione per l'innesto di un giocatore affidabile e promettente. Tutta la società ha dato un caloroso benvenuto a Diego Orlietti, augurando al difensore una collaborazione duratura e ricca di successi.
Domenica 23 novembre 2025 a Bolognola, presso lo Z Chalet, si terrà la Festa degli Sport Invernali, organizzata dal Comitato Umbro Marchigiano della Federazione Italiana Sci. L’evento è aperto a tutti e rappresenta un giorno di festa per i club affiliati, gli atleti, le loro famiglie, gli allenatori, gli operatori del settore e tutti gli appassionati dello sci e della montagna.
La manifestazione avrà inizio alle 9,30 con i saluti del presidente Carlo Maria Conti, delle autorità presenti, della Federazione e di ospiti politici. Saranno poi premiati tutti gli atleti di sci alpino delle Marche e dell’Umbria che hanno gareggiato nella scorsa stagione agonistica alle gare del CUM, insieme ai campioni di ogni categoria del Campionato Regionale, ai quali verranno consegnati riconoscimenti e gadget.
A tutti gli Sci Club affiliati presenti alla festa sarà consegnato un omaggio personalizzato da parte del presidente, insieme a vari gadget e riconoscimenti. Durante la giornata sarà anche presentato il programma della prossima stagione, con stand di articoli sportivi come King Sport ed Energia Pura, per rendere la festa un momento di incontro e condivisione per gli appassionati di sport invernali.
La più pesante sconfitta stagionale finora per la Macagi Cingoli arriva proprio nel derby delle Marche contro la Publiesse Chiaravalle, sia nel risultato che per il morale. I ragazzi di Laera, infatti, hanno perso 37-26 l’unica sfida regionale di Serie A Gold nell’anno solare 2025, nel turno infrasettimanale della 10^ giornata.
I biancorossi hanno approcciato male la sfida e, nel momento in cui stavano tornando in partita beneficiando anche di una doppia superiorità numerica, hanno sbagliato troppo al tiro, consegnando la vittoria ai rivali in riva all’Esino. Nonostante la sconfitta, comunque, Cingoli resta tra le prime 8 in classifica, in settima piazza con 10 punti insieme a Brixen, a +1 da Conversano e Pressano e a +2 proprio dalla Publiesse.
Primo tempoDi fatto, la Macagi non è mai stata avanti nel risultato, sin dall’1-1, per merito di una vogliosa Chiaravalle. Qui Makhloufsbaglia un 7 metri con Sampaolo bravo a deviare sul palo, Capatina e l’ex D’Benedetto ne approfittano per piazzare il primo break di vantaggio al 4’ sul 3-1. Naghavialhosseni tiene a -1 i cingolani e Martini neutralizza un 7 metri a Di Domenico. Si continua a viaggiare sul punto-punto, con Sampaolo provvidenziale su Makhlouf per ben due volte e Di Domenico a sbagliare la rete del potenziale +3 sul 7-5. Ciattaglia ringrazia e con due reti consecutive (intervallate dal palo di Hammouda) pareggia i conti sul 7-7.
Ci pensa Piero D’Benedetto a riportare a +2 la Publiesse a metà primo tempo (9-7). Strappini accorcia, ma i locali piazzano un break di 5-0 con Junapi Cuello (2), Hammouda e Di Domenico, piazzando il +5 al 13’ sul 13-8, nonostante i miracoli di Martini in ben 3 conclusioni locali.
Cingoli prova a restare a galla con un mini-break firmato Nocelli e Rossi al 19 (13-10); dall’altra parte Araujo e Di Domenico ristabiliscono il 15-10. Ci provano anche Naghavialhosseini e Nocelli, strappando il -3, ma D’Benedetto, Cuello e Capatina ribadiscono il +4 (18-14). Il parziale non cambia fino alla prima sirena, con il primo tempo che termina 20-16 sul palo di Ciattaglia: degni di nota gli interventi dei portieri Albanesi su Hammouda e di Sanchez su Nocelli.
Secondo tempoCingoli inizia meglio la ripresa, riuscendo a tornare a -2, ma crolla nel finale nonostante la superiorità numerica nel frangente chiave del match. Dopo 10 minuti confusionari, con soli 4 gol segnati, sul 23-18 si mette in proprio Filippo Mangoni: segna due gol uno più bello dell’altro, di cui uno con una doppia finta ad eludere il marcatore, e riporta a -3 la Macagi sul 23-20. Cuello fa +4, dall’altra parte ancora Mangoni e Ciattaglia piazzano il 24-22 al 43’.
Chiaravalle riordina le idee e torna a +4 con Hammouda e Altomonte (26-22), con in mezzo il palo di Naghavialhosseini (rivisto al VR per un possibile gol fantasma inesistente) e la parata di Albanesi su Francisco Cuello con l’ausilio della traversa. Si prosegue sul punto-punto fino al 29-25: dopo il gol di Altomonte, infatti Francisco Cuello dà una manata (probabilmente involontaria) ad Abdurahamanovic. Gli arbitri riguardano l’azione al VR e decidono di espellere il giocatore chiaravallese.
La Macagi in questo momento è in doppia superiorità numerica, perché poco prima anche D’Benedetto era stato punito con la sospensione per 2 minuti. Cingoli, però, non ne approfitta e crolla, per merito di Chiaravalle: Albanesi neutralizza il 7 metri di Cuello, Sampaolo dice di no a Strappini e dall’altra parte Capatina e Di Domenico piazzano il +6 sul 31-25, con il palo di Ciattaglia colpito sul -5. Albanesi para i tiri di Sampaolo e Vichi, Mangoni segna il -5, doppio Juanpi Cuellotrascina i suoi a +7 a 4 minuti dalla fine (33-26). Le speranze della Macagi si spengono definitivamente sul 7 metri di Lezaun finito sul palo e per Chiaravalle finisce in gloria: capitan Vichi firma il definitivo +9.
Notte fonda per la Macagi Cingoli, la Publiesse Chiaravalle vince con meritoIl 36-29 della Publiesse Chiaravalle è assolutamente meritato. Per la Macagi Cingoli questa è una serata da dimenticare e archiviare in fretta: troppi errori al tiro, troppa fretta nei frangenti decisivi e una lucidità che a tratti è mancata. In trasferta, poi, a parte il successo di Cologne, i biancorossi hanno totalizzato 4 sconfitte in 5 gare.
Il top scorer della gara è un prorompente Juanpi Cuello con 9 reti, seguito a 7 da Mangoni e Naghavialhosseini, i due giocatori cingolani che hanno tentato di tenere in gara la Macagi Cingoli. Tutti e quattro i portieri, poi, hanno fatto il loro, con ottime parate per entrambe le formazioni.
La Publiesse Chiaravalle sale a 8 punti in classifica al decimo posto, ora a +3 dai play-off, a -2 proprio dai cingolani che restano in zona Coppa Italia in settima piazza a 10. Strappini e compagni tornano in campo sabato prossimo 22 novembre: al PalaQuaresima arriva il Pressano, che segue i biancorossi al nono posto a 9.
TabellinoPubliesse Chiaravalle 37-26 Macagi Cingoli (20-16)Publiesse Chiaravalle: Sampaolo, Sanchez, Altomonte 4, Brutti, Capatina 3, Cuello F., Cuello J.P. 9, Di Domenico 5, D’Benedetto 6, Francelli, Hammouda 5, Miri 1, Araujo 2, Santinelli, Solustri, Vichi 1. All. GuidottiMacagi Cingoli: Martini, Albanesi, Gharbi, Abdurahmanovic, Ciattaglia 3, Compagnucci, Giambartolomei, Gigli, Lezaun 2, Makhlouf 2, Mangoni 7, Naghavialhosseini 7, Nocelli 4, Rossetti, Rossi 1, Strappini 1. All. LaeraArbitri: Simone-MonitilloNote – espulso al 53’ Cuello F. (PC) per gioco pericolosoFoto Stefano Carloni per l’ufficio stampa della Publiesse Chiaravalle