Sono iniziati lunedì 5 maggio i lavori al Palasport Giulio Chierici, uno degli edifici simbolo per lo sport del Comune di Tolentino e luogo molto importante a livello di socialità, aggregazione e inclusione, soprattutto per i più giovani. All'apertura del cantiere sono intervenuti il sindaco Mauro Sclavi con il vicesindaco Alessia Pupo, il direttore dei lavori ingegner Angelo Marzulli e i responsabili della ditta aggiudicatrice.
La realizzazione dell'intervento, che avrà una durata stimata di 120 giorni, prevede l'investimento complessivo di 900.000 euro finanziati tramite il bando sport e periferie e fondi comunali. L'esecuzione dei lavori, a seguito di gara pubblica, è stata affidata all'impresa Due Punto Tre Costruzioni Generali srl, Rup l'Ing. Katiuscia Faraoni con la collaborazione dell'arch. Eleonora Grilli per l'ufficio Lavori Pubblici.
Gli interventi di efficientamento energetico riguarderanno l'installazione di pannelli di isolamento termico sulle facciate e sulla copertura e la sostituzione di tutti gli infissi, nonché la realizzazione di un impianto fotovoltaico, relamping e un nuovo impianto solare termico. Sono previsti anche la levigatura del parquet, l'acquisto di nuovi arredi per spogliatoi e campo da gioco e l'abbattimento di barriere architettoniche.
"Con un'accurata programmazione degli uffici lavori pubblici e sport, le attività non hanno subito interruzioni e i vari eventi troveranno continuità tramite l'utilizzo delle altre strutture cittadine grazie a una sinergia con i vari gestori. La riqualificazione del palasport rientra nel piano degli interventi di rigenerazione e valorizzazione degli impianti sportivi della città più volte annunciato dall'amministrazione Sclavi".
"Abbiamo già riconsegnato alla città la tensostruttura del Ciommei e ora stiamo procedendo con il progetto per lo skate park e con la progettazione della palestra dello stadio. Un piano importante che attesta l'attenzione allo sport, ai nostri ragazzi e alla cura del prezioso patrimonio cittadino. Stiamo poi lavorando anche alla variante del parco dello sport in zona Sticchi/Ributino per una sistemazione complessiva dell'area dove in futuro collocare nuovi impianti sportivi", concludono il sindaco e l'assessore Pupo.
L'ufficialità è arrivata nelle ultime ore: Giulio Pellizzari sarà tra i protagonisti del Giro d’Italia 2025. Il giovane ciclista di Camerino, classe 2002, vestirà i colori della Red Bull-Bora-Hansgrohe, una delle formazioni più attrezzate della corsa rosa, e sarà chiamato a svolgere un prezioso lavoro da gregario per capitan Primoz Roglic.
L’annuncio del suo nome come ultimo tassello della squadra ha confermato i segnali che si rincorrevano da settimane. La partecipazione, inaspettata ma significativa, alla Liegi-Bastogne-Liegi e le modifiche nei piani di preparazione avevano già fatto intuire un cambio di rotta rispetto ai programmi iniziali del team tedesco. Ora è certo: Pellizzari sarà al via venerdì in Albania per la partenza ufficiale del Giro.
Nonostante il ruolo da uomo squadra, per il giovane di Camerino si tratta di una nuova, importante vetrina. La Red Bull-Bora-Hansgrohe si presenta con ambizioni altissime, puntando tutto su un vero dream team: Primoz Roglic, vincitore del Giro 2023, Jay Hindley, trionfatore nel 2022, Dani Martinez, secondo lo scorso anno, oltre a gregari d’esperienza come Gianni Moscon e Jan Tratnik. In questo contesto, Pellizzari avrà il compito di dare supporto nelle tappe di montagna, sfruttando le sue doti da scalatore.
Ma il sogno resta: migliorare lo straordinario secondo posto centrato nella tappa del Monte Pana nel 2024, e magari tentare un colpo proprio nella tappa di casa, quella del 17 maggio con arrivo a Castelraimondo, a pochi chilometri da Camerino. Una motivazione in più per dare tutto in questa nuova avventura rosa.
La sede dello spareggio promozione tra Maceratese e Montecchio? Cambiata all’ultimo. La data? Spostata di una settimana. I biglietti? Ancora non si sa nulla. Il calcio regionale, quello che dovrebbe rappresentare la passione e l’identità dei territori, negli ultimi giorni sta vivendo uno dei momenti più confusi della sua storia. E a pagare, come sempre, sono società, tifosi e chi lavora con serietà per rendere dignitosi questi campionati.
La vicenda di Maceratese–Montecchio è stata emblematica. A due giorni dalla sfida, inizialmente prevista per il 4 maggio, la Lega ha comunicato il rinvio dell’incontro, che ora si disputerà l'11 maggio allo stadio Del Conero di Ancona. Una decisione arrivata a ridosso del weekend, senza motivazioni ufficiali né indicazioni operative, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei biglietti. A oggi, a soli cinque giorni dal match, non si conoscono ancora modalità e tempi per l’acquisto, nonostante l’importanza dell’evento e la forte affluenza attesa.
A subire le conseguenze di questa incertezza non sono solo le due squadre coinvolte, ma anche le formazioni del playoff: il Tolentino, che ha vinto la semifinale contro il Chiesanuova, dovrà restare fermo due settimane prima di scendere di nuovo in campo contro la perdente dello spareggio. Una pausa lunga e forzata, che rischia di spezzare il ritmo e alterare l’equilibrio sportivo. Anche la semifinale stessa, giocata domenica scorsa, ha risentito delle difficoltà organizzative. Il match si è disputato davanti a un numero ridotto di spettatori, nonostante gli investimenti del Chiesanuova e dell’amministrazione comunale per adeguare l’impianto e renderlo conforme ai parametri richiesti fino alla Serie D.
Ma la settimana è proseguita con un’altra scelta che ha sollevato polemiche. La finale per il titolo regionale di Promozione tra Jesina e Trodica si giocherà domenica 11 maggio, alle 16:30, allo stadio Carotti di Jesi. Stesso orario e stessa provincia dello spareggio Maceratese–Montecchio, e soprattutto in concomitanza con il Palio di San Floriano, evento che ogni anno richiama molte persone in città. Una sovrapposizione che ha suscitato perplessità sia per motivi di ordine pubblico che per la fruizione da parte del pubblico.
Le due società avevano espresso la volontà di disputare la gara al San Francesco di Trodica, una proposta che sembrava trovare consenso, ma che non è stata accolta. Da qui lo sfogo della tifoseria biancoazzurra, le Teste Matte 1991, in un comunicato molto duro:
“Le Teste Matte esprimono dissenso per l’ennesima gestione vergognosa da parte della Federazione e degli organi decisionali regionali. Con la prossima, giocheremo due finali consecutive - Coppa Italia e Titolo Regionale - affrontando trasferte per quasi 350 km totali. Spese pesanti, per chi, come noi, mette il cuore prima del portafoglio. Pensavamo che per la finale contro la Jesina si usasse un minimo di buonsenso, ascoltando la nostra società nella richiesta di giocare di sabato. Invece no: ancora una decisione senza senso e distante dalla realtà, aggravata dal voltafaccia dei responsabili della Jesina, al momento del sorteggio a noi sfavorevole. Forse nel capoluogo non siamo simpatici, o forse la nostra matricola non ha lo stesso fascino di quella dei nostri avversari. Critichiamo l’uso strumentale del concetto di ‘ordine pubblico’ invocato solo quando fa comodo. Stavolta non vale, perché non conviene a qualcuno. State distruggendo il bello di queste categorie: passione, tifo, senso di appartenenza. La distanza non è una scusa per chi vive questi ideali, ma non possiamo tacere davanti all’ennesima mancanza di rispetto”.
Il punto è che il livello del calcio dilettantistico si è alzato. Le società investono, si organizzano, costruiscono strutture, coinvolgono le comunità. Sarebbe auspicabile che anche le istituzioni calcistiche rispondessero con pari serietà, affinché il sistema funzioni davvero. Perché il calcio non lo fa solo il pallone che rotola: lo fanno le persone che ci credono, ogni domenica. E quando queste vengono lasciate nell’incertezza o trattate con superficialità, qualcosa si rompe.
E allora sì, con amarezza ma con voce chiara: ci avete rotto il calcio.
MACERATA – È calato ufficialmente il sipario sul Campionato UISP 2024/2025. Dopo 100 partite disputate tutte al campo dei Cappuccini, sono arrivati i verdetti finali al termine di una stagione combattuta ed entusiasmante.
A laurearsi campione della regular season è stata la Furia Chalaca, dominatrice con 46 punti. La Wild Cup è andata invece al Collebronx, mentre a sollevare il trofeo più ambito, quello dei playoff, è stata la Defensor Victoria F.C., autentica regina della fase finale.
Il campionato ha visto la partecipazione di 10 squadre, che al termine delle 18 giornate hanno composto la griglia per la seconda fase: le prime sei classificate hanno avuto accesso ai playoff, mentre le ultime quattro si sono sfidate nella Wild Cup. Due percorsi paralleli, con due trofei distinti.
Nella corsa playoff, dopo il turno eliminatorio (con Furia Chalaca e AC Picchia già in semifinale), la Defensor Victoria ha superato i Lions per 5-2, mentre il Borussia Cappuccini ha avuto la meglio sui Jaguars per 6-3. In semifinale, la Defensor ha battuto proprio la capolista Furia Chalaca per 5-3, mentre il Borussia ha avuto la meglio sull'AC Picchia per 3-2. In finale, la Defensor Victoria ha alzato il trofeo superando 4-2 il Borussia Cappuccini.
Per quanto riguarda la Wild Cup, il Q.P.R. Futsal ha eliminato il Bayer Cappuccini grazie al miglior piazzamento in regular season, nonostante il 12-9 nella gara di ritorno dopo il 5-2 dell'andata. Il Collebronx ha invece staccato il pass per la finale superando il Perù con un complessivo 9-5 tra andata e ritorno. In finale, il Collebronx ha travolto il Q.P.R. Futsal per 9-5, conquistando il titolo.
Tra i protagonisti della stagione spicca il “double champ” Sammy Jeremy Carlos Flores Salinas della Furia Chalaca, capocannoniere della regular season e miglior under 30.
Il miglior over 30 è stato Nadir Bajrami del Bayer Cappuccini, mentre tra i pali ha brillato Ricardo Pedro Valerio Lozano, portiere della Furia Chalaca. Il titolo di MVP della fase post-regular season è andato a Jonathan Troplini, capitano e trascinatore del Q.P.R. Futsal.
Classifica finaledella regular season
Furia Chalaca 46
AC Picchia 37
Borussia Capuccini 37
Defensor Victoria F.C. 33
Lions F.C. Macerata 24
The Jaguars F.C. Macerata 22
Collebronx 21
Q.P.R. Futsal 17
Bayer Capuccini 16
F.C. Perù 10
Una stagione ricca di emozioni per il movimento UISP di Macerata, che continua a crescere e consolidarsi anno dopo anno, offrendo uno spettacolo sportivo sempre più avvincente.
Manuel Dell’Aquila ha detto basta. Dopo una carriera piena di reti fra Eccellenza e Promozione, l’attaccante classe ’84 ha scelto di chiudere il suo percorso con una stagione in Seconda Categoria, alla Stese. E l’addio non poteva essere più simbolico: un gol decisivo nel finale della sua ultima partita e un post su Instagram che ha fa vibrare le corde del cuore di chi ama davvero questo sport.
A 41 anni, Dell’Aquila lascia il calcio giocato con 12 reti stagionali all’attivo, tra cui un paio in rovesciata – la sua specialità – ma l’ultima marcatura, quella contro il CSI Recanati, è arrivata nel modo più semplice e bello: all’ultimo minuto, pesante, determinante. Il punto finale di un cammino lungo più di 20 anni.Nel messaggio pubblicato sui social, l’attaccante si rivolge direttamente al calcio, raccontando ogni dettaglio della sua ultima domenica. Una lettera intensa, che vale più di mille statistiche:
«Caro calcio, ancora faccio fatica a realizzare che sia tutto finito. Due giorni fa ho giocato la mia ultima partita, ma è come se una parte di me fosse ancora lì, su quel prato, tra quelle linee bianche che per 34 anni sono state casa.
La giornata è iniziata con l’ansia, quella buona. Quella che ti fa capire che stai per vivere qualcosa che non tornerà più. Il discorso ai compagni, l’appello dell’arbitro, la fascia da capitano passata da un grande amico… ogni gesto aveva un peso, un significato. Anche nel cambiarmi, ho ripetuto i miei riti: il nastro sull’anello, il bacio al polsino con le iniziali dei miei nonni, che sono sempre stati con me. E poi l’ingresso in campo. L’ultimo. Ma il più bello. Accanto a me i miei figli, a chiudere un cerchio iniziato tanto tempo fa, quando ero solo un bambino con un pallone tra i piedi e un sogno negli occhi.
In campo ero bloccato, non sembravo nemmeno io. Fiato corto, emozioni a mille. Poi, all’ultimo minuto, come in una sceneggiatura scritta dal destino: una palla che attraversa tutta l’area, arriva a me, e senza pensarci… gol. L’ultimo. Il più emozionante. Come se fosse il primo.
Ho abbracciato tutti, pianto tanto, sentito il calore dei compagni, degli avversari, dei miei mister – due grandi amici – dei miei figli. Quel gol è stato il mio modo per dirti GRAZIE. Come se tu stesso, calcio, mi avessi risposto:
“Ciao Manuel, ti voglio bene anche io.”
Mi hai insegnato a cadere e a rialzarmi. A soffrire. A lottare. A non mollare. Mi hai tolto tanto, ma mi hai dato tutto. E adesso ti saluto, col cuore pieno e gli occhi lucidi. Con la stessa passione con cui ti ho incontrato, oggi ti lascio andare. Ma non ti perderò mai davvero. Perché resterai in ogni ricordo, in ogni sorriso vissuto insieme, in ogni piccolo gesto che mi hai insegnato a portare anche fuori dal campo.
Grazie, calcio. Per ogni passo, per ogni sogno, per ogni rete gonfiata. Ti ho amato. E ti amerò sempre.
Manuel»
Il campionato si è appena concluso, ma c’è già chi guarda avanti. Nel girone B di Promozione marchigiana, la Settempeda non perde tempo e apre subito il cantiere per la prossima stagione: sarà Gregory Pierantoni il nuovo allenatore biancorosso.
Dopo il saluto a mister Lorenzo Ciattaglia, il club settempedano ha scelto di puntare sull’ex tecnico della Vigor Montecosaro, reduce da un’annata da incorniciare al debutto in Promozione. Un’opportunità che Pierantoni ha deciso di cogliere dopo aver lasciato da pochi giorni la panchina dei giallorossi, chiudendo un ciclo durato quasi sette anni e coronato da due promozioni.
Originario di Corridonia, Pierantoni porta con sé un bagaglio di esperienza importante, maturato in tutte le categorie dilettantistiche marchigiane: dagli inizi con l’Amatori Corridonia, passando per Urbisalviense, Tolentino (Juniores), United Civitanova, Pollenza, Sangiustese e Cluentina, fino alla lunga e vincente parentesi con la Vigor.
“Competenza, esperienza e carisma”, queste le doti evidenziate dal club nel comunicato ufficiale di benvenuto che annuncia l’ingaggio, col quale la Settempeda ha voluto augurare buon lavoro al suo nuovo allenatore.
Con la chiusura del campionato di Promozione, girone B, il titolo di capocannoniere va a Roman Chornopyshchuk, attaccante del Trodica che ha chiuso la stagione con 18 gol all’attivo, tutti realizzati su azione, senza neanche un rigore. Un dato che racconta molto del valore e della completezza del centravanti biancoazzurro, autentico trascinatore della squadra allenata da mister Buratti, che ha dominato la stagione conquistando il salto di categoria.
Gol di testa, tiri dalla distanza, conclusioni al volo: il repertorio di Chorno è stato ampio e spettacolare. L’ultimo sigillo, il numero 18, è arrivato proprio all’ultima giornata in una gara pirotecnica contro l’Azzurra SBT, terminata 5-5, e ha avuto un doppio significato: ha evitato la sconfitta nell’ultima gara casalinga, conservando l’imbattibilità interna, e ha blindato la vetta della classifica marcatori. “Non volevamo perdere con l’Azzurra SBT perché ci tenevamo a chiudere imbattuti in casa. Poi è arrivato questo gol che ha rimesso il risultato in parità e ha sancito il titolo di capocannoniere, quindi sono felicissimo”, ha dichiarato Chornopyshchuk al termine della gara.
Alle sue spalle nella classifica marcatori c’è un altro protagonista in maglia Trodica, Santino Bonvin, autore di 15 gol, molti dei quali arrivati da subentrato e spesso decisivi. A condividere il secondo gradino del podio con lui c’è Mattia Palladini, che proprio contro il Trodica ha siglato una doppietta nell’ultimo turno, chiudendo anche lui a quota 15. Terzo posto per Marco Tulli della Vigor Montecosaro, con 14 reti: un bottino notevole per un esordiente assoluto nella categoria.
Per Chornopyshchuk si tratta di una conferma. Non è infatti la prima volta che conquista la palma di miglior bomber: nella stagione 2017/18, con l’Aurora Treia, si era già laureato capocannoniere con 22 gol, trovando l’ultima rete proprio all’ultima giornata, contro il Trodica, e superando così in extremis l’attaccante Cebrone. Un gol che gli valse il titolo e che, col senno di poi, aveva già un sapore speciale: il biancoazzurro sembrava già scritto nel suo destino. L’anno successivo aveva chiuso terzo con 18 centri. Negli ultimi quattro anni, ha sempre chiuso in doppia cifra.
A completare una stagione straordinaria ci sono anche 5 gol in Coppa Italia, torneo che il Trodica ha conquistato battendo il Marina in finale, con Chorno autore della prima rete del match. Il bottino stagionale sale così a 23 gol, ma l’attaccante guarda già oltre: “Ora ci manca solo la ciliegina sulla torta: la sfida contro la Jesina per il titolo regionale. Vogliamo il triplete, ce lo meritiamo”. Con un bomber così, tutto è possibile.
Dopo sette anni, Massimo D’Angelo è tornato a indossare la maglia della Recanatese, e lo ha fatto da protagonista. Una stagione intensa, fatta di ostacoli ma anche di grandi soddisfazioni personali e collettive, culminata con una salvezza conquistata con una giornata d’anticipo nel girone F di Serie D.
Un traguardo tutt’altro che scontato, soprattutto in una stagione iniziata con ambizioni ben diverse, eredità della recente retrocessione dalla Serie C. Ma le difficoltà non hanno tardato ad arrivare: cambi di uomini, di prospettive e di scenari, che hanno ridimensionato gli obiettivi iniziali. Eppure, la compattezza del gruppo ha fatto la differenza.
"Siamo contenti di aver raggiunto la salvezza prima dell’ultima giornata, perché poi le cose si possono sempre complicare quando si arriva alla fine, dove nulla è scontato" afferma D’Angelo, che ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle, diventando un riferimento dentro e fuori dal campo.
Il centrocampista giallorosso ha chiuso il campionato con 11 reti, molte delle quali pesanti: la doppietta contro l'Avezzano, la punizione allo scadere che ha deciso il derby d’andata contro la Civitanovese e il rigore dell’1-1 in quello di ritorno al Polisportivo, che ha di fatto sancito la parola salvezza. "È stato il mio miglior anno a livello personale - racconta D’Angelo -. Mi sono sentito importante, sia come giocatore che come uomo spogliatoio, insieme agli altri veterani. Questo mi ha dato la forza per spingermi oltre. Venivo da quasi un anno di inattività, quindi la mia situazione iniziale non era delle migliori. Ma, aumentando la condizione fisica e trovando continuità, sono arrivati gli 11 gol stagionali, merito di tutta la Recanatese".
Dietro i numeri, però, c’è molto di più: la voglia di lottare, l’unione di uno spogliatoio che ha saputo trasformare le difficoltà in motivazione. "Il calcio è uno sport di squadra – spiega – e nel nostro caso ci sono stati tanti fattori che hanno cambiato il percorso. Ma quello che non è mai cambiato è stato il nostro attaccamento alla maglia. Quando c’è questo, anche se gli obiettivi cambiano, puoi comunque arrivare al traguardo".
Un Casette Verdini eroico scrive la pagina più importante della sua storia recente, espugnando il campo del Porto Sant’Elpidio per 2-1 nello scontro diretto che vale l’accesso ai playoff di Promozione Marche. Al “Ferranti” va in scena una vera e propria battaglia sportiva, che i ragazzi di mister Lattanzi vincono con il cuore, la testa e una difesa da record.
E pensare che erano stati i padroni di casa a passare in vantaggio al 33’ con Felloussa, abile a finalizzare un’azione offensiva ben costruita. Ma gli amaranto non si sono disuniti: sul finire del primo tempo, Gentilucci trova il guizzo giusto per riportare il match in equilibrio, mandando le squadre al riposo sull’1-1.
Nella ripresa il Casette Verdini torna in campo con grande determinazione e al 53’ completa la rimonta: cross perfetto di Moschetta e incornata vincente di Romanski, che firma il 2-1. Lo stesso Romanski, poco dopo, rischia di compromettere tutto con un fallo di mano in area. Dal dischetto si presenta Trombetta, ma trova sulla sua strada Carnevali, ancora una volta decisivo come in tutta la stagione, che con un intervento prodigioso toglie dall’angolino il possibile pareggio. I minuti finali sono un concentrato di tensione e sacrificio, ma il Casette Verdini resiste e al triplice fischio può finalmente festeggiare: con 48 punti (12 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte) e la miglior difesa del campionato con appena 24 gol subiti, la squadra chiude al quarto posto e sabato 10 maggio sfiderà l'Atletico Azzurra Colli, terza classificata, nella semifinale playoff.
Il presidente Paolo Pasquali non nasconde l’emozione: "Abbiamo toccato l’apice. Sembrava che potessimo arrivare a questa partita col fiato un po’ corto, invece i ragazzi sono stati encomiabili. Devo fare i complimenti al mister, allo staff e a tutta la squadra: si sono allenati al massimo per ottenere questo risultato. Per noi di Casette Verdini è un traguardo storico. Ora ce li godiamo questi playoff: comunque vada, sarà un successo".
Il gruppo è solido, affiatato e in fiducia. E con un Carnevali così tra i pali, nulla sembra impossibile. I playoff possono cominciare: Casette Verdini è pronto a continuare a scrivere la sua storia.
Un risultato mai in discussione per le ragazze di mister Tedeschi che hanno sbloccato il punteggio nel primo tempo dopo una prima mezz’ora equilibrata. Un successo bissato grazie al poker di Senigagliesi, alla doppietta di Porcarelli e ai sigilli di Bernacchini, Mari e Ceresani.
Tre punti che permettono all’Aurora di chiudere la stagione al settimo posto in classifica a quota 34 punti. Un percorso importante quello intrapreso dalle biancorosse che hanno nettamente migliorato l’andamento rispetto al campionato precedente dimostrando una vistosa crescita sul piano del gioco e caratteriale.
Il Caldarola, alla sua prima partecipazione in Eccellenza femminile, termina la sua corsa al penultimo posto con soli tre punti conquistati in ventisei giornate.
Il tecnico dell’Aurora Treia femminile, Luigi Tedeschi, si è dichiarato entusiasta del risultato ed ha voluto fare anche un piccolo bilancio: “Ad inizio stagione non sapevo cosa mi aspettava perché avevo poca conoscenza del calcio femminile ma ho deciso di mettermi in gioco perché amo le avventure e alla fine ne è uscita una bella storia”.
Tedeschi ha voluto analizzare l’andamento della squadra in tutto l’arco del campionato. “Abbiamo raggiunto il settimo posto in classifica con 34 punti ma se non fosse stato per il ritiro della Giovane Offagna ed una piccola penalizzazione ne avremmo avuti 41. Un risultato sudato e conquistato da un gruppo meraviglioso composto da splendide giocatrici”.
“All’inizio è stata dura ma devo ringraziare due collaboratori fantastici come Alberto Scuffia e Romina Amici che mi hanno aiutato tantissimo”, ha dichiarato Tedeschi. “Ringrazio tutte le ragazze che si sono messe a disposizione dal primo allenamento. Tra mille difficoltà questo gruppo è riuscito a crescere grazie al lavoro, ai sacrifici e all’umiltà. Sono stati questi gli elementi che ci hanno permesso di giocarcela alla pari con le squadre al vertice”.
Non sono mancati i ringraziamenti a tutti coloro che hanno saputo rendere questi mesi speciali: “Un ringraziamento in particolare va al presidente Stefano Cegna per la fiducia riposta in me, a tutta la squadra, alla società, ai tifosi che ci hanno sostenuto ogni domenica, ai nostri favolosi custodi Luciano Chiacchiera, Sandro Giustozzi e Aldo Gentiletti per la pazienza ed il supporto, al nostro addetto stampa Cristiano Lambertucci e a tutti quelli che hanno creduto in noi e nei nostri colori”.
Il tecnico biancorosso ha poi concluso: “Mi auguro che questa esperienza sia servita a gettare le basi affinché il futuro del calcio femminile a Treia sia roseo e carico di soddisfazioni”.
Il terzo appuntamento “tricolore” stagionale su terra, il 32. Rally Adriatico, organizzato da PRS Group, con la collaborazione del Comune di Cingoli, è stato vinto dal vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin, su una Skoda Fabia RS. Gran ritmo e tanto spettacolo, abbracciati da una bellissima giornata di sole deciso, per il giro di boa stagionale del campionato, che dopo le due gare precedenti di Foligno e Val d’Orcia ha proseguito il trend di elevato livello tecnico già palesato, grazie anche alla presenza di alcuni concorrenti stranieri di vertice.
Decretando il terzo vincitore diverso in tre gare, conferma della grande incertezza che sta caratterizzando questo primo scorcio di stagione, la gara che si è svolta nei territori di Cingoli, Gagliole e San Severino Marche (che ha ospitato la partenza), ha dato ragione all’attacco deciso che Battistolli ha operato già dalla seconda prova, passando al comando forza, sfruttando al meglio anche la posizione di partenza scelta grazie all’aver firmato il miglior tempo nella prova di qualifica del sabato.
Da lì in poi, Battistolli ha saputo tenere in mano la classifica con fermezza, riuscendo a piegare i ripetuti attacchi del temibile polacco Miko Marczyk, il terzo classificato nell’europeo 2024, in coppia con Damian Trzonkowski e di certo guardandosi anche dalle concrete incursioni di Tommaso Ciuffi, arrivato sul Balcone delle Marche da leader e tornatone via con sempre in mano la classifica, affiancato da Tommaso Cigni. Il driver fiorentino, con la Skoda Fabia, è passato al secondo posto da metà gara a sua volta riuscendo a contenere l’argento vivo del polacco, che ha visto le strade del Rally Adriatico per la prima volta, di certo interpretandole bene subito, anche lui con una vettura boema.
La quarta posizione finale, di certo rischiata da una doppia foratura a metà gara, è andata al 18enne trevigiano di Montebelluna Giovanni Trentin, in coppia con Alessandro Franco, costantemente nelle posizioni di vertice e confermandosi uomo da alta classifica del campionato e certamente uno dei migliori prodotti della filiera verde dei rallies nazionali nonostante anche lui fosse alla prima volta in questa gara.
Ha completato la top five Simone Tempestini, in coppia con Sergio Itu, Skoda Fabia anche per loro. Arrivati nelle Marche per preparare (come anche Marczyk) l’imminente appuntamento del campionato continentale in Ungheria hanno sfruttato al meglio le “piesse” incontrate anche loro mettendo a dura prova gli avversari di vertice e sesta piazza finale sotto la bandiera a scacchi per il giovanissimo (20 anni) svedese Mille Johansson, in coppia con Gronvall (Skoda). Anche per lui prima volta in questo percorso, lo ha saputo leggere assai bene con una interessante progressione dalla nona posizione iniziale.
Prestazione di spessore anche per Costenaro-Bardini (Skoda), abili da adattarsi ad una sfida rivelatasi estremamente competitiva, chiusa al settimo posto e ottavo ha chiuso il trentino Fabio Farina, in coppia con Raccuia. Il 28enne pilota di Pietramurata ha ben proseguito il suo apprendistato con la Skoda, che con questa occasione ha usato per la quarta volta, stavolta con una certa disinvoltura.
La top ten finale è stata poi completata dal nono posto di Fontana-Arnaboldi e da Tiramani-Grimaldi. I primi due, bravi ad inserirsi nel mezzo della lotta contro vetture più potenti della loro Ford Fiesta Rally3, hanno dato conferma del valore già espresso in varie gare anche all’estero e gli altri, con la Skoda hanno compiuto un notevole passo avanti di esperienza con una vettura di vertice.
Delusi Marchioro-Marchetti, con la Citroen C3 Rally2, vettura con la quale il driver padovano deve completare il feeling, essendo stata questa la sua quarta occasione alla guida e con la quale non è riuscito a entrare nei dieci dell’assoluta (11esimo) e sorriso a metà pure per Angelo “Pucci” Grossi, dodicesimo. In coppia con l’aretino Cardinali, il “figlio d’arte” riminese, dopo l’avvio di alto profilo è incappato in una foratura (nella PS 3) che ne ha interrotto il ritmo, pur potendo correre l’intero arco della gara palesando una notevole crescita di livello.
Fermento pure tra le vetture a due ruote motrici, dove alla fine ha avuto la meglio il trevigiano Mattia Zanin, affiancato da De Guio, costantemente al comando con autorità. Una prestazione limpida, per il duo veneto con la Peugeot 208 Rally4, che è riuscita ad avere la meglio sull’aretino Davide Bartolini, Peugeot 208 anche per lui, assecondato dal sammarinese Selva, con terzo l’altro veneto Nicola Cazzaro (Peugeot), con Nania alle note, dietro di un solo secondo, a descrivere la spettacolare bagarre che ha caratterizzato la sfida delle “tuttoavanti”.
La gara ha detto male al pluridecorato Paolo Andreucci. Mai entrato nel vivo della sfida di vertice a causa di problemi ad un ammortizzatore posteriore e di trazione, il quattro volte vincitore della gara è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo sole tre prove speciali. Incidente, invece, per il finlandese Korhola, arrivato in gara debuttando con la Toyota GR Yaris Rally2, ritirato durante la seconda chrono. Sfortuna anche per la comasca Tamara Molinaro, in coppia con Ciucci, fermata da un’uscita di strada durante la quinta prova.
L’edizione di quest’anno della storica gara marchigiana ha di nuovo evidenziato lo spirito di collaborazione e la visione condivisa dei comuni di Cingoli ma anche di San Severino Marche e di Gagliole, quindi occasione preziosa per valorizzare i territori e le bellezze paesaggistiche di questo ampio scorcio delle Marche. La manifestazione offerto di nuovo un'importante occasione di visibilità per le attività locali, promuovendo un turismo sostenibile e dando risalto a tutto tondo alle eccellenze del territorio.
LA TOP TEN FINALE : 1. BATTISTOLLI-SCATTOLIN (Skoda Fabia Rs) in 46'04.4; 2. CIUFFI-CIGNI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 6.2; 3. MARCZYK-TRZONKOWSKI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 11.2; 4. TRENTIN-FRANCO (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 26.2; 5. TEMPESTINI-ITU (Skoda Fabia) a 34.6; 6. JOHANSSON-GRONWALL (Skoda Fabia Rs) a 44.1;
7. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 48.6; 8. FARINA-RACCUIA (Skoda Fabia Evo) a 1'07.2; 9. FONTANA-ARNABOLDI (Ford Fiesta St) a 1'21.4; 10. TIRAMANI-GRIMALDI (Skoda Fabia Evo) a 2'18.1.
La Civitanovese di Luigi Bugiardini archivia la stagione regolare al quart’ultimo posto e sarà costretta a passare dai playout: domenica 11 maggio sfida decisiva a Notaresco per restare in Serie D.
Nel 34° turno di campionato, i rossoblù si impongono sul campo della Sambenedettese al termine di una partita ricca di emozioni e colpi di scena, chiusa con un amaro 1-2 per i rossoblù.
CRONACA - La prima occasione della gara arriva subito al 2’, con Brunet che tenta il diagonale ma manca lo specchio. Lo stesso attaccante si ripropone al 4’ mettendo pressione alla difesa avversaria. La Samb risponde all’11’ con un colpo di testa alto di Zini, prima che Bevilacqua finisca in fuorigioco nell’azione successiva. I ritmi si alzano: al 21’ Buonavoglia calcia alto, poi Bevilacqua conquista un corner al 27’. Al 41’, la Civitanovese sfiora il vantaggio con un imperioso colpo di testa di Diop su calcio d’angolo, uscito di un soffio.
Ma il gol arriva un minuto dopo, al 42’: Zini si inserisce in area e finalizza con precisione, portando in vantaggio la Sambenedettese, scatenando l’entusiasmo dei 10.051 spettatori presenti al Riviera delle Palme.
Nella ripresa è la Civitanovese a partire meglio, conquistando subito un corner e protestando per un presunto tocco di mano in area. Al 4’ Moretti sfiora il raddoppio per i padroni di casa, ma la risposta ospite è immediata: Buonavoglia si vede annullare un’occasione per offside e poco dopo calcia fuori da posizione favorevolissima.
La gara si fa intensa e piena di ribaltamenti: Diop di testa va vicino al pari (15’), e Milani cerca il gol da fuori. Al 29’ Vila ha l’occasione clamorosa per pareggiare: rigore in movimento su errore della difesa, ma spara incredibilmente a lato a porta vuota. Dall’altra parte, Petrucci salva tutto con un grande intervento al 30’.
Ma è nel finale che la Civitanovese cambia volto alla partita. Al 39’ arriva il pareggio con Vila, che si riscatta battendo Semprini da distanza ravvicinata. Due minuti dopo, al 41’, Foglia completa la rimonta con un destro preciso che gela il pubblico di casa. Non basta la reazione della Samb: finisce 1-2 per la Civitanovese, che porta a casa tre punti pesantissimi.
SAMBENEDETTESE - CIVITANOVESE 1-2
SAMBENEDETTESE (4-3-3):Semprini; Zini (1’ st Toure), Zoboletti (24’ st Orlandi), Gennari, Bouah; Tataranni, Lulli (34’ st Fabbrini), Paolini (1’ st Candellori); Kerjota, Moretti (18’ st D’Eramo), Battista.A disposizione: Coccia, Eusepi, Guadalupi, Chiatante.All. Palladini.
CIVITANOVESE (4-4-2):Petrucci; Franco, Diop, Passalacqua (9’ st Padovani), Rossetti; Buonavoglia (9’ st Milani), Domizi (9’ st Capece), Visciano (35’ st D’Innocenzo), Foglia; Bevilacqua (19’ st Vila), Brunet.A disposizione: Raccichini, Cosignani, Macarof, Pompili.All. Bugiardini.
Arbitro: Leonardo Leorsini della sezione di TerniAssistenti: Cristiano Annoni (Como), Guido Junior Cucchiar (La Spezia)
NOTE: spettatori 10.051; ammoniti Foglia e Orlandi; corner 5-7; recupero 1’, 5’.
RETI: 42’ pt Zini (S), 39’ st Vila (C), 41’ st Foglia (C)
Primo ostacolo playoff superato per il Tolentino. La squadra di Passarini si impone nettamente per 4-0 sul campo del Chiesanuova nella semifinale andata in scena allo stadio "Sandro Ultimi". In rete Tortelli nel primo tempo; Capezzani, Stricker e Massini nella ripresa.
È festa per i tifosi cremisi presenti sugli spalti, in numero dimezzato rispetto a quello atteso per via delle disposizioni delle autorità che hanno ridotto a soli 207 tagliandi quelli a disposizione dei supporters ospiti. Decisione criticata dalla società (leggi qui).
Il Chiesanuova, per il secondo anno consecutivo, termina la propria corsa in semifinale playoff. Resta, comunque, l'annata eccezionale per la squadra del presidente Bonvecchi che ha chiuso il campionato di Eccellenza Marche al terzo posto.
Al Tolentino, invece, non resta che attendere una settimana per conoscere il nome della squadra da fronteggiare in finale, che uscirà dallo spareggio promozione, in programma l'11 maggio, allo stadio "Del Conero" di Ancona tra Maceratese e K Sport Montecchio.
LE FORMAZIONI - Mobili ritrova Monaco al centro della difesa dopo diverse settimane di assenza. In avanti Persiani agisce da punta centrale con Russo avanzato sulla linea dei trequartisti con Persiani e Mongiello. Passarini non deroga dal 4-3-1-2 di base con Capezzani a supporto della coppia d'attacco Moscati-Cicconetti. Ad agire da regista è Conti.
LA CRONACA - Al 4' la prima chance, su calcio piazzato, è per il Tolentino. Capezzani piazza velenosamente una punizione a fil di palo, Ajradinoski devia in corner. Passano cinque minuti ed i cremisi passano in vantaggio proprio su azione d'angolo. Tortelli (che qui nella sfida di campionato aveva siglato una tripletta) svetta al centro dell'area e gonfia la rete con un bel colpo di testa sul cross pennellato da Capezzani.
Lo stesso biondo numero dieci subisce un duro contrasto al 18' e viene medicato in campo per un taglio all'altezza dello zigomo. Per diversi minuti il gioco resta fermo. Chance Chiesanuova al 26' con il tentativo al volo di Persiani che termina alto.
Altra interruzione al 28' per soccorrere Ajradinoski, a seguito dell'impatto con Moscati su una sua uscita dai pali. Partita maschia e molto nervosa. Vengono concessi ben 8 minuti di recupero. I toni accesi portano anche all'ammonizione di un membro della panchina per parte prima dell'intervallo.
Al quinto minuto dell'extra-time una punizione di Mongiello dalla trequarti non inquadra lo specchio per questione di centimetri. Poco dopo arriva il duplice fischio.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi subito una chance per gli ospiti: Moscati viene ipnotizzato a tu per tu da Ajradinoski. Al 49' una percussione centrale irresistibile dello stesso Moscati porta al calcio di rigore. L'attaccante del Tolentino viene affossato in maniera evidente prima del tiro dopo aver superato avversari in serie. Dal dischetto Capezzani non sbaglia. È raddoppio.
Replica dei padroni di casa al 55' con Russo che chiama Bucosse alla gran parata su punizione diretta. I ragazzi di Mobili provano ad alzare il baricentro, ma il Tolentino ripiega con ordine. Da segnalare una conclusione velenosa dalla distanza di Mongiello al 65', ma Bucosse abbranca la sfera in due tempi.
Al 72' Moscati si conferma indomabile e scappa via sulla fascia destra, mettendo al centro un pallone che è solo da spingere in rete, ma il neo entrato Peluso scaglia un piattone troppo debole e consente la parata al portiere di casa.
Il tris è solo rimandato. Al 75' un'azione avvolgente dei cremisi porta Stricker a colpire al volo, indisturbato, sullo spigolo destro della porta. Tiro imparabile e 0-3.
La sfida ora è senza storia. Il subentrato Giandomenico va vicino per due volte al poker. Quattro a zero che si concretizza all'89' con Massini che deve solo spingere in porta, di testa, il pallone che mette fine al match dopo una carambola sviluppatasi da calcio di punizione. Il triplice fischio è dolcissimo per la formazione ospite, che prosegue il suo cammino e vola d'imperio in finale playoff.
Tabellino Chiesanuova - Tolentino 0-4
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Stricker, Tomassetti (86' Di Biagio), Strano, Tizi; Conti (62' Badiali), Tortelli, Manna (73' Giandomenico); Capezzani (83' Massini); Moscati, Cicconetti (66' Peluso). All: Passarini
CHIESANUOVA (4-2-3-1): Ajradinoski, Ciottilli (75' Sfasciabasti), Canavessio, Monaco, Tempestilli (66' Perini); Palladini, Tanoni; Russo, Mongiello, Persiani; Pasqui. All: Mobili
Arbitro: Matteo Pigliacampo di Pesaro
Reti: 11' Tortelli (T), 50' Capezzani (T), 75' Stricker (T), 89' Massini (T)
Ammoniti: Tortelli, Tempestilli, Moscati, Tanoni Capezzani Espulsi: nessuno.
Angoli: 2-7. Recupero: 8', 5'
Vertigini sulle Dolomiti per i giganti biancorossi in Gara 3 di Finale Scudetto. La Cucine Lube Civitanova cede contro i padroni dell’Itas Trentino in tre set (25-22, 25-18, 25-18) alla ilT quotidiano Arena di Trento, con Bottolo dentro per poco più di un set, ma a mezzo servizio per problemi gastrointestinali. La formazione marchigiana si ritrova così sotto 2-1 nella serie che assegna il tricolore al meglio dei cinque match. Mercoledì 7 maggio, all’Eurosuole Forum, gli uomini di Giampaolo Medei avranno l’ultima chance di impattare la serie in Gara 4, con prima battuta alle 20.30 e diretta Rai Sport, DAZN, VBTV e Radio Arancia. In caso di vittoria interna della Lube si andrà alla bella da giocare nel prossimo fine settimane sul campo dei gialloblù.
L’amnesia collettiva dei biancorossi nelle fasi clou favorisce la prova concreta dei gialloblù in attacco (61%) e nel muro-difesa, con 8 block contro i 4 biancorossi. Rychlicki chiude da MVP e top scorer con 16 punti (74% e 2 muri). In doppia cifra per Trento anche Michieletto e Lavia (12 punti a testa). Unico a superare quota dieci sul fronte cuciniero è Lagumdzija (11 sigilli).
LA GARA
Cucinieri schierati con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Padroni di casa in campo con Sbertoli in regia e l’ex biancorosso Rychlicki in posto 2, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Kozamernik al centro, Laurenzano libero.
Il primo set va all’Itas, più precisa in attacco (56%) e solida a muro (4 i vincenti), con Michieletto che sigla 8 punti e Rychlicki a 7 come Lagumdzija. I padroni di casa partono forte (7-3), la Lube resta in scia con buone difese e il timing di Bottolo (7-6) e annulla il secondo strappo trentino (12-11). L’inerzia è per gli uomini di Soli, che trovano il triplo vantaggio a muro (14-11) e allungano con un altro block (17-13). Gli ospiti restano attaccati al set (17-16) con un primo tempo, buone difese e il diagonale di Nikolov. Nella metà campo gialloblù Michieletto sbroglia le situazioni più scomode (21-18). Civitanova annulla una palla set, ma capitola sul mani out del solito Michieletto (25-22).
Al rientro, il 71% trentino di positività e, in particolare, il 78% di Lavia (8 punti con un ace), indirizzano i giochi. L’Itas ha un approccio migliore stimolando la partecipazione accorata del proprio pubblico (9-3). In campo c’è Loeppky al posto di Bottolo, reduce da una notte insonne per problemi gastrointestinali. La Lube dimezza il divario sulla serie al servizio di Boninfante (9-6), autore di un ace. Loeppky lo imita (10-8), ma Trento approfitta di ogni minima incertezza (13-8). Civitanova risorge con un parziale di quattro a zero e un muro efficace sul turno al servizio di Chinenyeze (13-12), ma scivola a -3 sull’ace di Lavia (15-12) e perde quota sul servizio di Michieletto (19-15). Soli tira fuori dal cilindro un altro ottimo battitore come Gabi Garcia e Trento trova la via di fuga definitiva (23-16). Chiude il mani out di Kozamernik (25-18).
Nel terzo set, dopo alcuni scambi, Medei lancia Poriya. fino Rychlicki spezza il punto a punto (10-8) e i gialloblù allungano con un forcing al servizio (12-8). Il nuovo entrato Bartha tiene a distanza i marchigiani, che peccano in lucidità (15-10). Medei inserisce Orduna e Dirlic. La Lube rosicchia punti, con il servizio dell’iraniano (15-12), ma i padroni di casa sono solidi a muro (18-12). Sul 19-14 rientra la diagonale titolare della Lube. Il finale è tutto per i padroni di casa che chiudono i conti con il mani out finale di Rychlicki (25-18).
Tabellino
Itas Trentino – Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-22, 25-18, 25-18)
Itas Trentino: Sbertoli 2, Michieletto 12, Resende Gualberto 3, Rychlicki 16, Lavia 12, Kozamernik 5, Garcia Fernandez 1, Laurenzano (L), Bartha 2, Acquarone 0. N.E. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini. All. Soli.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 6, Chinenyeze 5, Lagumdzija 11, Nikolov 7, Gargiulo 3, Loeppky 4, Orduna 0, Bisotto 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 2. N.E. Tenorio, Podrascanin. All. Medei.
ARBITRI: Zanussi (TV) e Pozzato (BZ).
NOTE: Durata: 32’, 26’, 29’. Totale: 1h 27’. Civitanova: battute sbagliate 16, ace 3, muri 8, attacco 61%, ricezione 35% (14% perfette). Civitanova: battute sbagliate 13, ace 4, muri 4, attacco 42%, ricezione 40% (14% perfette). Spettatori: 4000. MVP: Rychlicki.
Le dichiarazioni
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Trento ha disputato un’ottima partita, mentre oggi la Lube è decisamente mancata, inutile nascondersi. Non capitava da tanto, questa prestazione ci lascia tanto rammarico perché non capita tutti i giorni di giocare una partita così importante. Adesso dovremo metterci alle spalle questa sfida, rimboccarci le maniche e rialzarci subito per portare la Finale alla quinta. Sarà fondamentale ritrovare lo spirito che non abbiamo avuto in questa Gara 3”.
FABIO BALASO: “Non è stata sicuramente la nostra migliore partita. Merito di Trento, che ci ha messo tanta pressione con il servizio e ha sbagliato davvero pochissimo, ma certo noi avremmo dovuto fare meglio, soprattutto nella gestione delle situazioni di ricostruzione, quindi di contrattacco. Dobbiamo pensare subito alla prossima, a Civitanova dovremo vincere per pareggiare i conti e portare la Finale a Gara 5. Il fattore campo è molto importante, lo sappiamo, per questo noi siamo chiamati a fare uno step in più per riuscire a vincere questo Scudetto. Non molliamo!”
GIOVANNI GARGIULO: “Bisogna ammettere che oggi Trento ha giocato meglio di noi, i nostri avversari ci sono stati superiori in tutto e quindi complimenti a loro. Adesso la serie si è messa sicuramente in salita per noi, ma in Gara 4 di mercoledì prossimo a Civitanova sapremo sicuramente giocarci tutte le nostre carte per portare i dolomitici alla quinta partita”.
Ares Safety Macerata pareggia il match con Inox Team Saronno (4-3 all’8° inning e 1-2) giocato sul campo di via Cioci per la sesta giornata della Serie A1 di Softball.
Due partite, vinte una per parte, tirate e concluse con il minimo scarto, dove ha regnanto l’equilibrio.
Macerata, che finalmente ha schierato tutto l’organico a disposizione (sempre in attesa della seconda straniera), ha dimostrato il suo vero potenziale di fronte a una big del campionato.
Lo stentato inizio delle prime giornate sembra superato, grazie al grande lavoro dell’head coach Rafael Garcia e del suo staff, cercando di dare coesione e crescita tecnica secondo la sua grande esperienza.
ARES finora ha incontrato le squadre più accreditate e potrà ora puntare a una risalita in classifica con formazioni più alla portata.
Gara 1 della sfida tra tra Ares Safety e Inox Team ha visto protagoniste per gran parte della contesa le due lanciatrici partenti: Luana Luconi per le marchigiane e Clara Toniolo per le ospiti.
Macerata sblocca il risultato al quinto inning quando Giorgia Cacciamani, in base con un singolo interno, segna punto sulla rimbalzante in diamante di Flavia Carletti.
Al cambio campo, Saronno ribalta il risultato, sfruttando la forza del proprio lineup: singolo di Rotondo e doppio in successione di Barbora Saviola e Alexandra Peterson per il 2-1.
Al settimo le ragazze di Antonio Pino Solano segnano il 3-1 con la nuova valida, questa volta doppio, di Alessandra Rotondo. Sembra fatta per la Inox Team ma, nell’ultimo assalto, l’Ares Safety trova il pareggio.
Emma Fagioli guadagna la base per ball e raggiunge la terza sul doppio di Gioia Tittarelli. La valida da 2 RBI di Elizabeth Avery spinge la sfida ai supplementari.
Luana Luconi e la sua difesa evitano segnature e Macerata al cambio campo realizza il punto della vittoria, grazie alla valida walk-off di Gioia Tittarelli. La giocatrice del Macerata colpisce un singolo a destra che spinge a casa Carolina Stellon e fa esplodere di gioia il proprio dugout.
Anche Gara 2 segue lo stesso copione della prima sfida, con le lanciatrici Nicole Caudill ed Elizabeth Avery indiscusse protagoniste della sfida. Le due pitcher realizzano ben 19 strike out complessivi, risultando spesso indigeste agli attacchi avversari.
Saronno parte subito forte, sbloccando il risultato con la valida di Anita Bartoli. Macerata impatta la contesa al terzo inning con il singolo di Gioia Tittarelli.
Il punto decisivo arriva nel corso del quinto attacco della Inox Team. Con un out, Milena Pouye ottiene 4 ball e corre in seconda sulla valida di Alessandra Rotondo.
Sulla battuta in scelta difesa di Barbora Saviola, Milena Pouye è eliminata in terza ma nel corso dell’azione Alessandra Rotondo riesce a siglare il 2-1 sfruttando un errore della difesa avversaria.
Domenica prossima ARES Safety Macerata giocherà sul campo di Itas Mutua Rovigo, per poi ricevere in casa sabato 17 maggio Bertazzoni Collecchio.
Nella sesta giornata della A1 di Softball, oltre al pari tra Macerata e Saronno, sweep per Bollate, Caronno e Castelfranco.
MKF Bollate vince entrambe le gare dell’attesa serie con Italposa Forlì, doppio colpo Thunders Castellana nel derby con Itas Mutua Rovigo e di Rheavendors Caronno con Pubbliservice Old Parma.
Domenica 4 maggio si gioca la serie tra Mia Office Blue Girls Pianoro e Bertazzoni Collecchio.
RISULTATI 6a GIORNATA SERIE A1
Thunders Castellana - Itas Mutua Rovigo 8-1 (al 6° inning) e 6-1
Rheavendors Caronno - Pubbliservice Old Parma 10-9 e 15-0 (al 3° inning)
Ares Safety Macerata - Inox Team Saronno 4-3 (all’8° inning) e 1-2
MKF Bollate - Italposa Forlì 2-0 e 5-0
Mia Office Blue Girls Pianoro - Bertazzoni Collecchio (domenica 4 maggio)
CLASSIFICA
MKF Bollate (12 vittorie - 1 sconfitta) .923, Inox Team Saronno (10-2) .833, Rheavendors Caronno (8-4) .667, Mia Office Blue Girls Pianoro (6-4) .600, Italposa Forlì (7-5) .583, Bertazzoni Collecchio (5-5) .500, Thunders Castellana (4-8) .333, Itas Mutua Rovigo (2-8) .200, Ares Safety Macerata (2-9) .182, Pubbliservice Old Parma (1-11) .083
Una partita che, sulla carta, non aveva più nulla da dire. Ma che, invece, ha detto tutto. Trodica e Azzurra SBT, con i rispettivi obiettivi già raggiunti – il titolo conquistato dai biancazzurri da quattro giornate e la salvezza assicurata dai sambenedettesi – hanno dato vita a uno spettacolo incredibile, chiuso con un pirotecnico 5-5 e una rimonta da ricordare della squadra di mister Buratti, che difende fino all’ultima giornata l’imbattibilità casalinga.
Il match si apre nel segno del fair play e delle emozioni. L’Azzurra SBT accoglie i campioni del Trodica con il pasillo de honor, omaggiandoli per il trionfo in campionato. I padroni di casa, a loro volta, mostrano con orgoglio la Coppa Italia vinta due settimane fa sotto la curva delle Teste Matte. Prima del fischio d’inizio, anche un momento toccante: la targa consegnata a Marcos Bolzan, capitano ospite che, a 43 anni, saluta il calcio giocato con l’ultima partita della sua carriera.
Poi inizia la giostra del gol. Al minuto 8 è Palladini a portare avanti l’Azzurra, con una conclusione che sorprende la retroguardia di casa. Il Trodica risponde immediatamente: al 14’ è Antolini a deviare in rete un tiro di Giovannini per l’1-1. Ma gli ospiti si rivelano letali in contropiede: De Panicis e ancora Palladini colpiscono, confezionando entrambi una doppietta che manda le squadre al riposo sul clamoroso 4-1.
Nell’intervallo Buratti scuote i suoi, che tornano in campo trasformati. Dopo appena 30 secondi, Antolini accorcia sul 4-2. Passano altri due minuti e l’attaccante realizza la sua personale tripletta, riaccendendo le speranze del Trodica. Ma al 61’ arriva la perla che sembra spegnere ogni entusiasmo: Cameli, servito da uno spettacolare colpo di tacco di Palladini, calcia dal cerchio di centrocampo e firma un gol da cineteca per il 5-3.
I padroni di casa però non ci stanno. Le Teste Matte cantano, la squadra spinge. Al 72’ Bonvin – eroe della finale di Coppa contro il Marina – accorcia sul 5-4. Poi, all’86’, sale in cattedra Roman Chornopyschuck: il bomber trova la zampata vincente per il 5-5, segna il suo diciottesimo gol stagionale e blinda il titolo di capocannoniere del campionato.
Il Trodica chiude così con 69 punti, imbattuto in casa (12 vittorie e 3 pareggi), e con 101 gol realizzati in tutte le competizioni. Una stagione da incorniciare, che potrebbe trasformarsi in leggendaria sabato prossimo, quando si giocherà la finale regionale contro la Jesina: ultimo ostacolo verso uno storico triplete.
(Foto Marcello Valentini)
La Macagi Cingoli chiude la stagione 2024-2025 in Serie A Gold con una sconfitta indolore, piazzandosi al nono posto. La squadra di Palazzi, infatti, ha perso 35-25 contro i campioni d’Italia uscenti della Junior Fasano nella 26^ e ultima giornata prima della post-season. Dopo un primo tempo equilibrato, chiuso sul 19-15, ha deciso il match il break di 9-3 dei fasanesi a inizio ripresa, che ha indirizzato di fatto il match.
PRIMO TEMPO - I locali indirizzano la partita dalla propria parte già dai primi minuti e di fatto i cingolani non sono mai stati avanti nel parziale. La squadra di casa inizia rifilando un 3-1, ma la Macagi riesce a pareggiare i conti sul 4-4 del 7’.
Fasano riesce a conquistare un vantaggio di 3 reti con Cantore, Pugliese e Rivan Rodriguez sull’8-5. Sul 10-7, però, Cingoli torna a -1 con D’Benedetto e Mangoni per il 10-9. La Junior ristabilisce nuovamente il +3 con Da Cunha e Notarangelo per il 16-13 al 27’, poi i colpi di Pugliese sul finale permettono ai biancoazzurri di chiudere il primo tempo sul 19-15.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa i pugliesi chiudono i giochi definitivamente, conquistando definitivamente l’ottavo posto in classifica. Mizzoni e Cantore fanno 21-15, Mangoni accorcia ma un 3-0 firmato Mizzoni, Capello Cardoso e Da Cunha vale il +7 sul 23-16. Il numero 10 cingolano riporta la Macagi sul -5 del 23-18, ma altre tre reti locali con Mizzoni e Pugliese portano Fasano sul 26-18 al 46’. In 16 minuti la Junior rifila il parziale di 9-3 che sarà fatale agli ospiti.
Che comunque provano a riportarsi a -6 con D’Benedetto e Renaud-David sul 26-22. Tuttavia è un foco di paglia, perché sul 29-23 un altro 3-0 locale porta Fasano sul 32-23. Il definitivo +10 arriva con i due gol finali di Rivan Rodriguez e Da Cunha.
Tabellino
Junior Fasano 35-25 Macagi Cingoli (19-15)
Junior Fasano: Leban, Sibilio, Vinci, Guarini, Corcione, Rivan Rodriguez 2, Pugliese 8, Notarangelo 1, Cantore 2, Da Cunha 12, Capello Cardoso 3, Neglia, Mizzoni 6, Boerlegui 1. All. Iaia
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino, D’Benedetto 4, Ciattaglia, Naghavialhosseini 3, Mangoni 6, Somma 1, Latini 1, Strappini 3, Renaud-David 3, Compagnucci, Gigli 1, Makhlouf 3. All. Palazzi
Arbitri: Rinaldi – Tempone
(Credit foto: Riccardo Dibiase)
La Recanatese femminile ha ottenuto la promozione in Serie C dopo aver superato di misura la CF Maceratese nella sfida decisiva giocata allo Stadio "Nicola Tubaldi".
Le leopardiane sono arrivate all'ultima giornata del Campionato di Eccellenza femminile a meno uno dalla vetta occupata dalle biancorosse che hanno sprecato il primo "match point" la scorsa settimana.
Per le giallorosse è un epilogo che testimonia la continua crescita del gruppo e la solidità del progetto sostenuto con convinzione dalla società. Le due formazioni hanno dato vita ad un match intenso, vivace e giocato a viso aperto.
LA CRONACA - Nel primo tempo parte meglio la Recanatese che trova subito il vantaggio con Elia, le padrone di casa si vedono anche annullare la rete del raddoppio. La Maceratese rialza la testa e trova il pari con la perfetta esecuzione di Salvucci da calcio di punizione.
Le biancorosse tentano il sorpasso ma la traversa nega a Salvucci la doppietta personale. Ne approfitta la squadra locale che si riporta avanti grazie al secondo sigillo di giornata di Elia.
Nella seconda frazione di gara la Recanatese colleziona diverse chance per chiudere definitivamente l'incontro mentre le ospiti sfiorano due volte la rete del 2-2 con Stollavagli.
Al triplice fischio esplode la festa delle ragazze guidate dai mister Luca Turtu e Alessandro Leita che si impongono nel Campionato di Eccellenza femminile per il secondo anno consecutivo. Una stagione entusiasmante chiusa con uno score di 61 punti conquistati, 126 goal fatti, 20 subiti e 20 vittorie su 24 partite.
Esce comunque tra gli applausi la CF Maceratese che vede sfumare all'ultima giornata la possibilità di ottenere la promozione in C. Un campionato ai vertici per un gruppo squadra che ha dimostrato di avere una identità ben definitiva, una buona coesione e soprattutto basi solide per ripartire in vista delle future sfide.
Al termine dell'incontro, il tecnico della Recanatese Alessandro Leita, ha voluto commentare così la vittoria: "È stato molto emozionante giocare contro una squadra che ci è stata sempre avanti battendoci all'andata. Dopo la sconfitta in casa dell'Ancona le ragazze si sono rimesse subito al lavoro ed hanno saputo sfruttare alla grande una seconda opportunità data dal calcio. Chi è venuto allo Stadio ha potuto assistere ad una partita degna di questo nome. La Maceratese ha fatto un grande campionato e merita tutti i nostri complimenti."
Leita ha voluto anche sottolineare il grande apporto dato dalla società: "Recanati è partita 9 anni fa con una Under 12 ed oggi dispone di una Under 15 Nazionale, Under 17 e una Prima Squadra giovanissima che ha vinto per due anni di fila l'Eccellenza. Ringrazio la Recanatese che ha creduto fortemente in questo progetto accompagnandoci passo dopo passo".
Il tecnico ha poi concluso con delle considerazioni sul campionato: "È stato un bel campionato, combattuto e livellato dove tutte le compagini hanno saputo lottare per ottenere risultati. Se si continuerà a lavorare mettendo il bene e la crescita delle ragazze al primo posto si potranno raggiungere traguardi molto importanti".
Sale l’attesa per la sfida playoff tra F.C. Chiesanuova e U.S. Tolentino, in programma domani (domenica) alle 16.30 allo stadio “Sandro Ultimi”. In vista dell’evento, che promette emozioni forti e spalti gremiti, il Comune di Treia ha predisposto una serie di misure per garantire l’ordine e la sicurezza.
L’accesso alle aree di parcheggio sarà riservato esclusivamente ai possessori del biglietto. Ogni tifoseria avrà spazi dedicati: i sostenitori locali potranno parcheggiare in via Don Luigi Sturzo (tra il civico 6 e il plesso scolastico) e nell’area “ex campo fiere” di via della Libertà, mentre per i tifosi del Tolentino l’area individuata è in via dei Caduti. L’ingresso allo stadio per i supporters di casa sarà quello situato dietro la tribuna locali. A gestire varchi e flussi ci penseranno Polizia Locale, Protezione Civile e agenti della Questura di Macerata, in un’azione coordinata che punta a garantire tranquillità a tutti i presenti. Per chi non potrà essere sugli spalti, l’alternativa è comoda e gratuita: la partita sarà trasmessa in diretta su emittente locale e in streaming sul canale YouTube ufficiale dell’U.S. Tolentino.
Come da regolamento, non sarà possibile accedere all’impianto con bottiglie o bicchieri di vetro, né con lattine. Inoltre, tra le 14 e le 20, sarà vietata la vendita per asporto di bevande con una gradazione alcolica superiore al 21%.
Il sindaco di Treia, Franco Capponi, ha voluto rivolgere un messaggio alle squadre e alle tifoserie: «Che sia una grande giornata di sport, vissuta con passione, correttezza e rispetto reciproco. Valori che entrambe le tifoserie hanno sempre dimostrato di saper onorare».
Giovani cestisti in erba e ragazzi con disabilità in campo insieme, fianco a fianco, per abbattere le barriere che troppo spesso li dividono. È stata presentata stamattina a Montegranaro, nella sede della Sutor Basket, la seconda edizione di “Assist all’inclusione”, torneo in cinque tappe che coinvolge le squadre Under 13 di Il Ponte Morrovalle, Il Picchio Civitanova, Sutor Montegranaro e Nuova Petritoli Basket, cui si sono aggiungono quest’anno Fochi Pollenza e Porto San Giorgio Basket: a loro si aggregheranno in campo i ragazzi dell’Anthropos Civitanova, realtà leader in Italia dello sport paralimpico, che con la squadra per ragazzi con sindrome di Down ha vinto titoli nazionali e portato giocati alla Nazionale plurimedagliata a livello internazionale.
La prima tappa di questo “mini-campionato” si terrà domani a Montegranaro, la festa finale il 27 giugno a Montecosaro, in mezzo altre tre tappe, tra cui quella di Morrovalle, che ospiterà la terza giornata domenica 8 giugno. A organizzarla Il Ponte Morrovalle, con il sostegno del Comune e del Patto Educativo Territoriale. «È con grande orgoglio e profonda emozione che il Comune di Morrovalle attraverso Il Ponte Basket partecipa a questo straordinario torneo inclusivo – commenta l’assessore allo sport Desirèe Lupi – lo sport, nella sua forma più autentica, è uno strumento potente di unione, rispetto e crescita. Manifestazioni come questa ci ricordano che il vero spirito sportivo non si misura solo nei risultati, ma nella capacità di abbattere barriere, costruire ponti e valorizzare ogni singola persona, con le sue unicità. Come amministrazione comunale, crediamo fortemente in uno sport aperto a tutti, dove nessuno resti indietro. Ringrazio le famiglie, gli educatori, le associazioni e tutti i volontari che rendono possibile questa giornata: siete l’anima di questo progetto. Ai nostri ragazzi, dico solo questo: siete esempio di coraggio, inclusione e bellezza. Il vostro entusiasmo è contagioso, il vostro gioco è un messaggio potente. Continuiamo a correre insieme, verso una società più giusta, più accogliente, più umana».
Lo sport come straordinario veicolo di inclusione: un progetto che guarda nella giusta direzione. «Un’iniziativa che ricalca i valori che sosteniamo attraverso il Patto Educativo Territoriale – conferma il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Fabiana Scarpetta – “Assist all’inclusione” riguarda le fragilità ma anche e soprattutto i ragazzi, che sono i veri protagonisti del Patto Educativo stesso».
«Quando quest’anno abbiamo proposto ai ragazzi di rifarlo dopo l’esperienza dell’anno scorso ne sono stati felicissimi – dice Gionata Amaolo, presidente de Il Ponte Basket – a Morrovalle siamo fortunati ad avere una realtà come il Patto Educativo Territoriale e per questo abbiamo pensato di coinvolgerlo visto che si occupa di sociale. Ne siamo felici e siamo felici della realtà che sta diventando questo torneo».