Sei minuti per passare dall'amarezza alla felicità. L'ultima partita casalinga e d'andata, regala al Chiesanuova il ritorno alla vittoria dopo 4 turni. Contro il fanalino di coda Fano, i biancorossi la ribaltano nel finale dopo una ripresa (stile assedio) che sembrava stregata in virtù delle parate di Sorrentino e di due legni. La doppietta del decisivo Sbarbati e nel mezzo Tanoni consegnano al team di Mobili un emozionante e meritatissimo successo. Diventano 29 i punti in classifica e la fase di andata termina al secondo posto, -5 dalla capolista Maceratese.
Per il Chiesanuova non è ancora periodo di pausa natalizia, perché sabato arriva la partita più attesa: la finale di Coppa Italia contro l'Urbania al “Bianchelli” di Senigallia. Il Fano invece “gira” con 3 miseri punti, frutto di 12 ko su 15 incontri e nessuna vittoria. I granata hanno impressionato per corsa e velocità nel primo tempo, ma nella ripresa, come col Monturano, sono crollati atleticamente.
Mobili va col tridente, ai lati i rientranti Mongiello e Pasqui, in mezzo Persiani. Nel Fano debutta Saliou, interessante mediano alla Konè. Gli ospiti (mister Aiello squalificato) iniziano meglio e alla seconda verticalizzazione insidiosa ecco lo 0-1 di Bricestep al 7'. Il Chiesanuova pian piano cresce, non ritrova i suoi abituali automatismi palla a terra, ma inizia a creare grattacapi a gioco fermo. Al 23' testa di Monaco da corner, Tommasino blocca. Al 27' altro stacco di testa, di Persiani, palla che finisce a Monaco sul secondo palo ma il ghiotto tap-in non riesce. La frazione si chiude qui.
Mobili mette dentro Sbarbati passando al 4-2-3-1 e con lo squalo a fare da boa il Chiesanuova schiaccia subito il Fano, collezionando 4 angoli di fila e producendo brividi su ogni spiovente, di fatto uno al minuto! Al 51' Pasqui va alto di testa, quindi Tommasino nega il pari prima a Monaco, poi a Sbarbati e infine ancora Pasqui si mangia l'1-1 da due passi. Al 65' Sbarbati prova la zampata sottomisura ma coglie il palo. Si gioca ad una porta sola, il Fano non ne ha più mentre il Chiesanuova è rabbioso, tanto più dopo due potenziali rigori non concessi dall'arbitro. Al 70' Mongiello show, sombrero in area e sinistro a botta sicura e ancora palo: la gara sembra stregata. All'81' palla in verticale e stavolta Sbarbati di giustezza impatta. Nemmeno 5' e su altra zingarata di Sbarbati che crea scompiglio, la sfera termina a Tanoni che sottoporta non sbaglia: tutto ribaltato. Il Fano crolla e ancora Sbarbati all'87' chiude i giochi. Gli ospiti finiscono in dieci per l'espulsione di Bricestep.
Chiesanuova: Ajradinoski, Ciottilli (18' Perini), Carnevali (43'st Tacconi), Russo, Canavessio, Monaco, Pasqui (46'st Bambozzi), Tanoni, Persiani, Mongiello, Sfasciabasti (1'st Sbarbati). All. Mobili
Alma Juventus Fano: Tommasino, Allegrucci, Rovinelli, Rastelletti, Malshi, Saponaro, Del Moro, Saliou, Cheke-Yacouba (45'st Serfilippi), Bricestep, Fofana. All. Santoro
Arbitro: Camia di Nichelino
Reti:7' Bricestep, 36'st e 42'st Sbarbati, 41'st Tanoni
Note: espulso Bricestep; ammoniti Canavessio, Allegrucci e Rastelletti; corner 13-1; recupero 4' e 6'
La Recanatese conquista il derby contro la Civitanovese grazie a una punizione magistrale di D'Angelo allo scadere, che regala tre punti pesanti alla squadra di Mister Biló. Una partita equilibrata e ricca di emozioni, dove entrambe le formazioni hanno avuto le loro occasioni per sbloccare il risultato, ma alla fine è stata la precisione del numero 11 giallorosso a fare la differenza.
L'avvio della gara vede la Recanatese più intraprendente. Al 2', Raparo tenta una diagonale, ma il difensore della Civitanovese Franco si oppone con i piedi. La Civitanovese risponde al 15' con una conclusione velleitaria dai 30 metri di Esposito, che termina abbondantemente a lato. Nel finale del primo tempo, gli ospiti si affacciano pericolosamente in area avversaria: al 42', Buonavoglia trova un tiro centrale, bloccato senza problemi da Del Bello. Un minuto dopo, Marchegiani è provvidenziale nel salvare in angolo sempre su Buonavoglia, autore di un colpo di testa poco dopo, neutralizzato dall'estremo difensore recanatese.
La ripresa si apre con un episodio sfortunato per la Civitanovese: al 5', un intervento di Passalacqua per liberare l'area si infrange sul palo, facendo tremare i rossoblù. Al 18', Capece prova a sorprendere Del Bello con una conclusione velenosa, ma il portiere della Recanatese si supera deviando sulla traversa. Al 29', l'occasione più grande per i padroni di casa prima del gol arriva con il grande ex Spagna, il cui tentativo viene neutralizzato da un grande intervento di Petrucci, che tiene in partita i suoi. Quando il pareggio sembrava ormai scritto, D'Angelo si prende la scena: al 90', si incarica della battuta di una punizione dai 20 metri e disegna una traiettoria perfetta, che si insacca alle spalle di Petrucci. La Civitanovese non ha il tempo di reagire, e il triplice fischio dell'arbitro Domenico Mascolo sancisce la vittoria della Recanatese.
Primo successo sulla panchina giallorossa per Mister Bilò. La Civitanovese resta invece invischiata in piena lotta salvezza. Entrambe le squadre torneranno in campo domenica prossima, con la Recanatese che affronterà il Termoli in trasferta e la Civitanovese che ospiterà la capolista Sambenedettese.
(Foto di Enio Torresi)
La Maceratese fa visita al Monturano Campiglione per l’ultima partita del 2024.
Possanzini cambia parecchio rispetto all’ undici che ha battuto il Montecchio, con Grillo, Mastrippilito, Bracciatelli e Del Moro dall’inizio, oltre a Cognigni che rientra dalla squalifica.
Primo tempo senza grossi sussulti. Da segnalare un paio di cross insidiosi di Vanzan, Palestini ammonito per simulazione
e sul finire di primo tempo il tiro di Del Moro dal limite che finisce però alto sulla traversa.
Ad inizio ripresa la prima vera occasione del match ce l’hanno i padroni di casa, col colpo di testa di Altobello che finisce a lato di poco. Risponde la Maceratese al 10’ con Ciattaglia che si vede ribattere un destro da buona posizione. Al 17’ arriva l’inatteso vantaggio locale: ripartenza veloce che trova la Rata scoperta, con Palestini che si presenta davanti a Gagliardini che risponde alla grande. Sulla ribattuta arriva ancora Palestini a ribadire in rete. Possanzini fa esordire Marras, che fornisce subito il suo apporto alla fase offensiva. Da un suo tocco dentro per Cognigni nasce l’occasione colossale cestinata da Vrioni, che da dentro l’area piccola calcia alto. La Maceratese continua a spingere e alla mezz’ora trova il pari: Vanzan mette dentro, Marras non trova il pallone che arriva sul destro di Nasic che complice anche una deviazione riesce a trovare il gol del pareggio. Inizia l’arrembaggio finale biancorosso alla ricerca del gol del vantaggio. L’ultima occasione capita sulla testa di Cognigni che però non dà la giusta forza e Monti si ritrova il pallone fra le mani.
Si chiude dunque con il risultato di 1-1 la partita e il girone di andata di Eccellenza, con la Maceratese che rimane al comando ma si vede rosicchiare due punti da Montecchio e Chiesanuova, entrambe vincenti contro Urbino e Fano.
Il Tolentino torna a correre, niente riscatto per il Matelica. È questo il verdetto del derby giocato allo stadio "Della Vittoria", valevole per la quindicesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, ultima del 2024 e del girone di andata. I cremisi si impongono con il punteggio di 1-0, grazie alla rete di Lovotti.
Si trattava di una partita speciale per entrambi i tecnici. Passarini affrontava per la prima volta da avversario quel Matelica con cui lo scorso anno ha vinto, dominando, il campionato di Promozione. Dall'altro lato del campo è la domenica dell'esordio per Ettore Ionni come mister biancorosso dopo anni da vice-allenatore cremisi.
Riguardo le scelte di formazione, il Tolentino scende in campo con una mediana infoltita dalla presenza dell'under Stricker (2005) che va a sostituire l'infortunato Capezzani nell'undici iniziale. Ad agire da trequartista è Manna. I due nuovi arrivati Conti e Stefoni partono dalla panchina. Gli ospiti presentano come titolari tre ex cremisi come Mistura, Iori e Frulla. L'arsenale offensivo può contare anche sull'ex Civitanovese Strupsceki.
LA CRONACA - Alla prima avanzata, dopo cinque minuti di possesso palla cremisi quasi ininterrotto, il Matelica punge. Strupsceki scalda i guanti di Bucosse, che devia la sua conclusione in angolo. Sul corner seguente una spizzata favorisce il tap-in di Mistura che, a due passi dalla porta, spara alto.
Al 12' Moscati fa da sponda per l'accorrente Tortelli, ma il suo tiro non inquadra lo specchio. A fare la partita sono i padroni di casa con una fitta rete di passaggi che, però, non porta a grandi occasioni. Al 25' Lucarini viene "graziato" dal direttore di gara che non estrae il secondo giallo per un chiaro fallo su Manna dopo che, pochi minuti prima, era entrato sul taccuino dell'arbitro per un intervento analogo ai danni di Stricker.
Al 36' Tolentino vicino al vantaggio. Badiali apre con intelligenza sulla sinistra per Tizi, che è bravo ad accentrarsi e liberarsi per il tiro a giro che va ad incocciare il palo. Clamorosa chance gettata alle ortiche da Manna al 41'. I cremisi orchestrano una bella azione in verticale con Badiali che trova Stricker tra le linee, il giovane argentino pesca Moscati in area: l'attaccante in spaccata costringe Ginestra alla parata in allungo, la palla resta lì e Manna non riesce a convertirla in rete, toccandola male. All'intervallo si va sullo 0-0.
Al rientro dagli spogliatoi serve una magia di Lovotti per sbloccare il risultato. Al 51' il 'puntero' argentino colpisce al volo un pallone ribattuto dalla difesa matelicese e sorprende Ginestra.
L'atteggiamento del Matelica, nonostante lo svantaggio, non cambia. Gli ospiti restano piuttosto guardinghi in attesa della ripartenza giusta. A gestire il ritmo gara resta il Tolentino. Al 64' Lovotti e Moscati si cercano e si trovano, sino al diagonale scagliato da quest'ultimo che fa la barba al palo.
Tre minuti più tardi una potente conclusione di Stricker dalla distanza impegna Ginestra. Al 69' Passarini è costretto al cambio forzato: Manna esce per infortunio, al suo posto entra Mariani.
Al 73' Ginestra è miracoloso nell'intervenire con la gamba sul colpo di testa ravvicinato di Moscati, trovato da un cross col contagiri di Badiali. Iori, poco vivace sin lì, si fa vedere al 75' con una girata fulminea deviata in corner dalla retroguardia cremisi.
Nel finale il Matelica prova ad alzare il proprio baricentro alla ricerca del pari. All'88' Iori sbuccia il pallone sul cross di Giovannini e non riesce a impensierire Bucosse. L'arbitro concede ben 6 minuti di recupero, che sono una girandola di emozioni.
Al 90' Tizi lanciato in area da un tacco stupendo di Lovotti, colpisce il suo secondo palo di giornata. Al 94' ancora Tolentino vicino al raddoppio: Lucarini salva sulla linea sul tentativo di Moscati, con Ginestra fuori dai pali. Un minuto più tardi è Iori a colpire la traversa svettando di testa in area. Il triplice fischio viene accolto come una liberazione dal pubblico di casa. I cremisi tornano in zona playoff, il Matelica incappa nella quarta sconfitta consecutiva.
La Climacalor San Severino non sente il clima natalizio e non fa regali. Al posto del vestito di Babbo Natale il quintetto di Samuele Campetella preferisce indossare ancora quello del… pirata, collezionando il secondo successo di fila lontano dalle mura amiche. Alla fine ad Ascoli ci scappa una vittoria comoda, per 78-61, nonostante le perduranti assenze per squalifica di Della Rocca e Severini e di Strappaveccia, infortunato.
«È stata una gara sempre in controllo da parte nostra – analizza il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -. Le difficoltà maggiori le abbiamo avute a rimbalzo, soprattutto sotto il nostro canestro, ma dal terzo quarto l’attenzione difensiva è migliorata e Potenza ha preso possesso delle plance. Anche la velocità di Santini è stata limitata, cosicché il vantaggio in doppia cifra non è mai risultato in discussione».
A livello di singoli ha giganteggiato ancora una volta Alessio Sorci, tenuto quasi sempre sul parquet da coach Campetella, ripagato dall’esperienza del senatore nelle fasi cruciali e dai suoi 21 punti di bottino personale, a cui si sommano le 23 lunghezze del top scorer Samuele Vissani. «Su tutti stavolta però indicherei come MVP Riccardo Tiranti – conclude Cingolani -, di nuovo in doppia cifra di bottino personale con i 19 punti di Ascoli al termine di una prova che testimonia il suo buon momento di forma. Ora però archiviamo la doppia trasferta di Macerata ed Ascoli e prepariamoci al derbissimo col Basket Tolentino, vittorioso nell’ultimo turno a spese della Vigor Matelica, che ospiteremo al palas Ciarapica venerdì prossimo, con palla a due alle 21.45. Ci aspettiamo un palazzetto stracolmo...». Anche perché il confronto manca da tante stagioni.
L'Attila Basket si aggiudica due punti pesanti nella corsa ai playoff, battendo il Bramante Pesaro con il punteggio di 65-56 in una sfida combattuta fino all'ultimo. Nonostante le assenze importanti di Ciribeni e Redolf, gli uomini di coach Piero Coen hanno offerto una prestazione corale di grande solidità, soprattutto dal punto di vista difensivo, limitando efficacemente una squadra competitiva come il Bramante.
La partita è stata equilibrata per tre quarti, con continui cambi di inerzia. Dopo un primo periodo chiuso sul vantaggio di 11-9, l'Attila ha subito la rimonta degli ospiti nel secondo quarto, andando all'intervallo lungo sotto di tre punti (26-29). Al rientro dagli spogliatoi, il match è rimasto in bilico, ma l'ultimo quarto è stato decisivo: con un parziale di 24-14, l'Attila ha imposto il proprio gioco, chiudendo la gara con un margine di nove punti.
Tra i protagonisti il solito Pepo Gamazo, che si conferma leader della squadra con una prestazione da MVP: 20 punti e 8 rimbalzi per lui. Accanto al lungo argentino, determinante è stato anche Luca Montanari, autore di 15 punti e 2 assist. Importanti i contributi di Mancini (10 punti) e Caverni (11 punti), che hanno garantito equilibrio e profondità alla squadra nei momenti cruciali del match.
L'ultimo appuntamento dell'anno è fissato per sabato 21 dicembre, quando l'Attila sarà ospite di Ozzano in una sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per consolidare il percorso verso le posizioni playoff.
Non solo Federico Conti, la finestra invernale di calciomercato porta al Tolentino un altro dolce ritorno. Ufficiale l'ingaggio del difensore Mattia Stefoni.
Classe 2003, Stefoni, cresciuto nel settore giovanile cremisi, torna ad indossare la maglia del Tolentino dopo la stagione passata in Serie D a Montevarchi. Sarà disponibile già per la sfida odierna contro il Matelica, in programma alle ore 15:00 allo stadio "Della Vittoria".
“La cosa che mi preme più fare, anche se spesso si tratta di frasi fatte, è ringraziare particolarmente la società di avermi voluto nonostante il brutto periodo che ho passato, cosa che nel calcio non è per niente scontata. Sarà un motivo in più per dare tutto per questa maglia - le prime parole di Stefoni -. Ho molta voglia di rivincita e spero di riuscire a dare il mio contributo alla squadra per raggiungere obiettivi importanti”.
La Publiesse Chiaravalle vince meritatamente il derby contro una Macagi Cingoli in serata no. La squadra di Palazzi, infatti, ha perso 36-30 il match della 15^ giornata di Serie A Gold di pallamano, vedendo allontanarsi in classifica esini a +3 e restando impantanata in zona play-out. Chiaravalle ha giocato meglio al cospetto dei cingolani troppo timidi al tiro e inefficaci nel gioco nelle ali.
Con questa sconfitta, tra l’altro, la Macagi perde anche la differenza reti negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti con la Publiesse, visto che all’andata aveva vinto con un vantaggio di 4 reti e oggi ha chiuso in svantaggio di 6.
PRIMO TEMPO - Per 50 minuti la sfida è stata equilibrata e ricca di colpi scena. Dopo il testa a testa iniziale, Chiaravalle conquista un break di +2 sul 6-4 con le giocate di Di Domenico e Hammouda, con Sampaolo bravo a neutralizzare un 7 metri a somma. Cingoli risponde con un break di 0-4 firmato Makhlouf, D’Benedetto, Strappini e ancora D’Benedetto per il 6-8, con Albanesi attento su Morettin e Vieira. La Publiesse replica subito e trova l’8-8 con Brutti e Del Curto, dopo il palo di Ciattaglia e la parata di Sampaolo su Ciattaglia.
Compagnucci e Makhlouf tengono avanti la Macagi sul 9-10 del 21’: questo sarà l’ultimo vantaggio dei cingolani in tutta la partita. Qui, infatti, Chiaravalle piazza un break di 5-0 con i gol di Morettin (3), Hammouda e Di Domenico: al 23’ siamo sul 14-10, con un super Sampaolo a dire no ai tentativi di Makhlouf e D’Benedetto.
In questi istanti, poi, un colpo di D’Agostino su un avversario costa l’espulsione con squalifica al 5 ospite. Doppio D’Benedetto accorcia sul 14-12, tuttavia i locali riescono a riportarsi a +3 con i colpi di Vieira, chiudendo la prima frazione sul 17-14.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cingoli resta attaccata a Chiaravalle, senza riuscire a pareggiare il match, e nel finale subisce il break decisivo per la sconfitta. La Publiesse al 37’ sale a +4 con doppio Morettin (16-20), in seguito al rigore parato dal debuttante Chiappini su Makhlouf. La partita scorre sul filo dell’equilibrio fino al 25-22, quando Vojinovic e Strappini riportano Cingoli a -1 sul 25-24 al 47’.
Chiaravalle riesce a mantenersi in vantaggio, rispondendo colpo su colpo ai cingolani, che comunque non mollano.
Al 53’ sul risultato di 29-28 Cingoli perde anche D’Benedetto, punito con un cartellino rosso e blu. Sul 30-29 i locali trovano un break di 4-0 firmato Morettin, Brutti, Verdino e Vieira per il 34-29, chiudendo di fatto i giochi. Sampaolo miracoleggia su Makhlouf, sia da azione che dai 7 metri, con il tunisino che colpisce un palo sul 32-29.
Sul finale, poi, è apoteosi dei padroni di casa che, dopo l’ultimo gol cingolano di Strappini, chiudono il match sul +6 grazie a Verdino e Vieira.
Tabellino
Publiesse Chiaravalle 36-30 Macagi Cingoli (17-14)
Publiesse Chiaravalle: Sampaolo, Sanchez, Chiappini, Morettin 8, Vichi, Del Curto 2, Ceresoli, Brutti 3, Vieira 6, Hammouda 7, Di Domenico 4, Verdino 4, Capatina, Solustri, Santinello, Cuello J. 2. All. Guidotti
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino, D’Benedetto 8, Ciattaglia 1, Naghavialhosseini 4, Mangoni 2, Somma, Latini, Strappini 4, Rossetti, Compagnucci 1, Gigli, Vojinovic 2, Makhlouf 8. All. Palazzi
Arbitri: Riello – Panetta
Note – espulsi D’Agostino (MC) al 26’ e D’Benedetto (MC) al 52’
(Credit foto: Stefano Carloni)
La CBF Balducci HR espugna il PalaManera di Mondovì con un secco 0-3 in un’ora esatta di gioco contro la squadra piemontese, attuale fanalino di coda del Girone A. Tre punti importanti per continuare la risalita in classifica (quota 24), arrivati con una prestazione concreta in ogni fondamentale (oltre il 50% in attacco, 12 muri e 4 ace): mvp l’ex di turno Decortes con 17 punti e il 60% in attacco, in doppia cifra anche Battista (12). Esordio da titolare per il libero Aurora Morandini in arancionero. Unica a creare qualche grattacapo alle maceratesi Giulia Viscioni, oggi schierata opposta, con 17 punti.
Primo set dominato dalle arancionere grazie a ben 6 muri punto, 5 punti di Battista protagonista al servizio e ai 7 errori punti delle piemontesi: 14-25 il finale. Stesso punteggio nel secondo set, la CBF Balducci HR tiene alto il livello di gioco, sbagliando pochissimo e spinta dai 7 punti di Decortes con il 67% e dal 100% in attacco di Battista. Nel terzo set l’opposta, ex di turno, mette a segno altri 8 punti personali mettendo in cassaforte i 3 punti con il 15-25 finale.
LA PARTITA - Coach Lionetti sceglie con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Morandini all’esordio da libero. Coach Basso parte con Schmit-Viscioni, Tresoldi-Catania, Bosso-Lancini, Giubilato libero.
Mondovì scatta sul 3-1 ma il muro di Caruso dà il primo vantaggio alle arancionere (4-5), Catania sbaglia (4-6) e arrivo anche il muro di Bonelli per il 4-7. Il tocco di Lancini si ferma sul nastro (5-9) e il muro di Battista su Catania vale il +5 (5-10). Bulaich è attenta a filo rete (6-12), Bosso tira out due volte (6-14), c’è anche l’errore di Viscioni (6-15) seguito dall’ace di Battista (6-16). Decortes mura Bosso (7-18), Tresoldi reagisce con due muri consecutivi (9-18), Bulaich c’è (9-19), anche Decortes in pipe per il 10-20.
Mazzon invade a rete (12-20), Catania ferma Battista (13-20) ma proprio Mazzon risponde a muro (13-21), Caruso contrattacca il 13-22. L’ace di Bonelli chiude il set 14-25.
Le piemontesi spingono al servizio con Bosso e Tresoldi in avvio di secondo set e vanno sul 4-1, Battista non ci sta e agguanta subito il 4-5 con tre punti consecutivi. C’è il contrattacco di Decortes (4-6), Mazzon e il tocco di Bonelli portano il punteggio sul 6-9, ancora Decortes va a segno per il 7-11. Schmit piazza l’ace (9-11), Viscioni commette due errori consecutivi (9-13), poi arriva il muro di Mazzon per il 9-14. Viscioni non trova ancora il campo (9-15), Bulaich contrattacca (9-16) seguita da Decortes (9-17).
Viscioni trova due contrattacchi (12-17) da posto quattro ma Decortes schianta a terra il 12-18 e il 12-20 dopo un’invasione di Mondovì. Bulaich a filo rete firma il 12-21 e c’è l’ace di Decortes (12-22), Mazzon va a segno (13-23), ancora Bulaich (13-24) e Bonelli chiudono il set 14-25.
Primo break del terzo set con Caruso e Bonelli (3-5), Viscioni riprende in contrattacco (5-5), ma Decortes risponde subito (5-7), arriva anche il muro di Caruso (5-8). La centrale bissa in attacco (5-9), Decortes ferma Lancini (5-10) e firma il 5-11 da posto due, Bulaich vola in pipe per il 5-12.
Decortes mette il 6-14 e Battista l’ace del 6-15, Basso prova la carta Deambrogio al centro, un errore arancionere vale il 9-16. Bosso non trova la mani del muro (9-17), Bulaich va ancora a segno (10-18), c’è Sangugni per il giro in seconda linea, Mazzon ferma Tresoldi (11-19), c’è spazio anche per Orlandi e Busolini al centro, arriva il muro di Bonelli per l’11-20. Decortes vola in pipe (13-21), Battista contrattacca due volte (13-23), ancora Decortes guadagna il match ball (14-24), il set si chiude 15-25 sull’errore al servizio di Tresoldi.
IL TABELLINO
BAM MONDOVI’ - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (14-25, 14-25, 15-25)
BAM MONDOVI’: Fini, Lancini 6, Giubilato (L), Bosso 2, Viscioni 17, Catania 3, Deambrogio, Tresoldi 4, Schmit 2. Non entrate: Marengo, Berger, Manig. All. Basso.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 7, Bonelli 6, Battista 12, Caruso 8, Decortes 17, Bulaich Simian 8, Morandini (L), Sanguigni, Orlandi, Busolini. Non entrate: Fiesoli, Allaoui, Bresciani (L). All. Lionetti.
ARBITRI: Marigliano, Peccia.
NOTE - Durata set: 19', 20', 21'. MVP: Decortes.
(Credit foto: LVF)
In Brasile la Cucine Lube Civitanova esce di scena dalla corsa al titolo iridato per mano della Trentino Itas, capace di battere i biancorossi in Semifinale per 3-0 (25-20, 28-26, 25-19). I cucinieri, che restano in lizza per il terzo posto, torneranno in campo all’Arena Sabiazinho di Uberlandia domani, domenica 15 dicembre, alle 11 brasiliane (ore 15 in Italia con diretta Dazn Vbtv e Radio Arancia) contro gli iraniani del Foolad Sirjan per il remake della prima gara della Pool A. Le medaglie di bronzo passeranno per questa sfida, servirà quindi tanta voglia di riscatto per Balaso e compagni.
Dopo la vittoria gialloblù nella Finalissima del 2018 in Polonia e il riscatto cuciniero nella Semifinale 2021 a Belo Horizonte, il bilancio dei derby italiani al Mondiale per Club diventa favorevole ai dolomitici con 2 vittorie a 1.
La storia della partita parla di un’autentica beffa nelle battute conclusive di un secondo set sempre guidato, un parziale che avrebbe potuto riaprire il match e restituire un dose importante di fiducia ai cucinieri. Le statistiche, con i biancorossi fermi a zero alla voce ace, ma con 20 battute errate sul groppone, e con il solo Nikolov in doppia cifra (10 punti), lasciano poco spazio all’immaginazione. Anche Trento si concede il lusso di sbagliare molto, ma prevale in tutti i fondamentali e chiude con quattro atleti in doppia cifra in tre set: il top scorer Michieletto (13 punti), Rychlicki (12), Lavia (11) e Flavio (10).
La curiosità
Prima del match scambio di maglie tra il dg biancorosso Beppe Cormio e il presidente del Praia Clube Fernando Junqueira.
Lube in campo con Boninfante in cabina di regia e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro e Balaso libero. Dolomitici schierati con Sbertoli al palleggio e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Pellacani al centro Laurenzano libero.
Nel primo set Trento attacca meglio (48%) e si distingue nella correlazione muro-difesa. Dopo un avvio incerto (5-1), la Lube entra in partita e cresce con Boninfante al servizio, riuscendo a tamponare i contrattacchi trentini fino al pari di Nikolov (7-7). Sempre il bulgaro chiude la rimonta su un break dei gialloblù (11-11). Trento azzecca lo strappo con un mani out (15-13), per poi allungare su una pipe biancorossa troppo lunga e su un duello caotico a rete (18-14). Sul muro trentino (21-16) Medei inserisce Loeppky per Nikolov. Sul 22-18 Gargiulo entra per il Potke. I dolomitici chiudono con l’attacco del 25-20.
Nel secondo set le squadre sono molto fallose (9 errori per team) e ai biancorossi, che conducono fino alla volata, non bastano i 6 punti di Lagumdzija. Civitanova parte con slancio (6-9) spingendo Soli al time out. Si apre una frase di punto a punto che consente ai cucinieri di mantenere le distanze fino al mani out di Rychlicki che rilancia i propositi di rimonta trentini (15-16). Dopo il primo tempo vincente del nuovo entrato Gargiulo Civitanova potrebbe allungare (20-22), ma un mani out e un tocco a rete dei gialloblù valgono il pari (22-22). Trento trova il sorpasso al fotofinish (24-23). Babar prima (24-24), Boninfante poi (25-25) e il servizio a rete di Rychlicki annullano tre set point di fila (26-26). Un attacco di Bottolo sfiora solo il muro e condanna la Lube (28-26) al doppio svantaggio nel computo dei set.
Nel terzo set parte Gargiulo dall’inizio. I cucinieri non riescono a risollevarsi. Medei punta su Loeppky per Bottolo, ma sul servizio out del canadese Trento comanda di due punti (9-7) per poi allungare a muro (11-8). Sul 13-10 Bottolo entra per Nikolov per alcuni scambi. Civitanova non riesce a uscire dal loop e va sotto di cinque lunghezze per un’infrazione e un attacco out (16-11). Medei cerca di correre ai ripari con un time out, ma al rientro arriva l’ace di Michieletto (17-11). Il muro a uno di Loeppky su Rychlicki rende felici i fotografi, ma non basta per costruire una rimonta (17-12). In campo ci sono anche Orduna e il rientrato Nikolov. Sull’errore dell’Itas 23-19 la Lube chance di risalire, ma a chiudere i giochi è il successivo muro di Trento (25-19).
IL TABELLINO
Trentino Itas – Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 28-26, 25-19)
Trento: Bristot, Pesaresi (L) ne, Michieletto 13, Sbertoli 1, Pellacani 4, Garcia Fernandez, Rychlicki 12, Magalini ne, Laurenzano (L), Lavia 11, Bartha ne, Flavio 10, Acquarone ne. All. Soli
Civitanova: Chinenyeze 7, Gargiulo 2, Loeppky 4, Orduna, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 3, Poriya, Nikolov 10, Lagumdzija 8, Dirlic, Podrascanin 2, Bottolo 6, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Carbajal Mozzo (URU), Mahaven (USA)
Note: durata set 26’, 31’ 24’. Totale 1h 21’. Trento: errori al servizio 16, ace 1, muri 9, attacco 49%, ricezione 62% (28%). Civitanova: errori al servizio 20, ace 0, muri 5, attacco 38%, ricezione 48%
Colpo di mercato per la Maceratese che ufficializza l’ingaggio di Niccolò Marras, esterno offensivo mancino classe 2002. Il giovane talento, che si è formato nei settori giovanili di Lazio e Arezzo, ha già accumulato una solida esperienza tra i professionisti, vestendo le maglie di club prestigiosi come la Sambenedettese e la Reggina.
La sua carriera ha preso il via proprio con la Vibonese, squadra con cui ha disputato la prima parte di stagione nel Girone I di Serie D. Il trasferimento alla Maceratese rappresenta un passo importante nella sua carriera, con l’obiettivo di mettere a disposizione della squadra le sue qualità tecniche e la sua visione di gioco.
Già oggi, Marras ha svolto il suo primo allenamento con la squadra e si è messo subito a disposizione di mister Possanzini, pronto a scendere in campo per la gara di domenica. Un debutto che si preannuncia entusiasta, come lo stesso giocatore ha dichiarato al suo arrivo: “๐ฒ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐ผ๐๐๐๐พ๐๐๐ ๐ฝ๐ ๐พ๐๐๐พ๐๐พ ๐๐๐, ๐๐ ๐๐๐บ ๐๐๐บ๐๐๐ฎ ๐ฝ๐๐๐พ ๐ ๐๐บ๐๐บ๐๐๐ ๐๐๐บ๐๐๐ผ ๐๐๐บฬ ๐ฟ๐บ๐ผ๐พ๐๐ฝ๐ ๐ป๐พ๐๐พ. ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐พ๐ ๐ฝ๐บ๐๐พ ๐๐๐บ ๐๐บ๐๐ ๐๐พ๐ ๐๐บ๐๐๐๐๐๐๐พ๐e ๐๐ ๐ ๐๐ป๐๐พ๐๐๐๐๐ ๐๐๐พ๐ฟ๐๐๐๐บ๐๐”. Con queste parole, il nuovo acquisto della Maceratese ha espresso tutta la sua soddisfazione nel vestire la maglia biancorossa e il suo impegno a dare il massimo per raggiungere insieme alla squadra gli obiettivi prefissati.
Niccolò Marras si preannuncia come un valore aggiunto per la squadra e contribuirà a rendere ancora più competitivo il gruppo in vista delle prossime sfide. Con lui in campo, la Maceratese guarda con ottimismo al futuro, sapendo di poter contare su un talento che ha già dimostrato di saper fare la differenza
A distanza di tre anni la Cucine Lube Civitanova tornerà a disputare una Semifinale iridata e lo farà nel derby italiano contro la Trentino Itas. All’Arena Sabiazinho di Uberlandia, decisivo il successo in quattro set (25-21, 24-26, 25-16, 25-17) contro i campioni d’Africa egiziani dell’Al Ahly. Un risultato valido per il secondo posto nella Pool A con 7 punti all’attivo, uno in meno dei campioni d’Asia iraniani del Foolad Sirjan. Le Semifinali andranno in scena oggi: la sfida tra Foolad Sirjan e Sada Cruzeiro, seconda forza della Pool B, è in programma alle 13 30 brasiliane (17.30 in Italia), mentre il derby italiano tra Trento e Civitanova è fissato per le ore 17 brasiliane sullo stesso campo (ore 21 in Italia). Gialloblù è biancorossi si sono incrociati anche pochi giorni fa all’Eurosuole Forum, con trionfo dei cucinieri per 3-1. Quando marchigiani e dolomitici si incontrano ogni match è una battaglia sportiva aperta a qualsiasi risultato. Due i precedenti derby iridati: la Finale 2018 vinta in Polonia da Trento e l’incontro conquistato dai biancorossi nella Semifinale 2021 in Brasile.
Una Lube grintosa ma con il mirino fuori fuoco porta a casa la partita in quattro set, ma getta alle ortiche la vittoria del secondo parziale e si complica la vita da sola con 28 errori al servizio. Il trascinatore è ancora una volta Alex Nikolov, top scorer con 20 punti (55% nelle offensive e 2 muri), seguito da Lagumdzija (17 punti), risorto nell’arco del match dopo un avvio incolore, e Bottolo (12 punti). Sul fronte opposto in doppia cifra si registrano solo Asran (12) e Salah (10). Buona la performance a muro dei biancorossi (13 i vincenti) e la tenuta complessiva in ricezione. Negativo il saldo tra errori ed ace (solo 2 le battute vincenti), altalenante l’attacco.
La Lube si presenta con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov al palleggio, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Il team egiziano risponde con Hossam in cabina di regia e Salah terminale offensivo, Asran ed Elhossiny in banda, Halim e Hamada al centro, Garcia Alvarez libero.
In avvio la Lube parte troppo fallosa, ma poi compensa il giro a vuoto con un finale importante e il 57% in attacco. Dopo la fiammata iniziale degli egiziani (1-4), Civitanova trova il filo del gioco e mette il naso avanti con Nikolov, autore di 7 punti nel set con il 78% (8-7). L’Al Ahly risponde con tre punti di fila (8-10) e allunga sul tocco ravvisato con chiamata Challenge (10-13), ma si procede a strappi (13-13) con diversi errori da ambo le parti. Il gioco dei due team si stabilizza e ne nasce una fase di punto a punto finita con il sorpasso della Lube, complice un’invasione (21-20). I rivali soffrono il servizio di Boninfante: il primo tempo di Chinenyeze, l’attacco di Lagumdzija e l’errore dell’Al Ahly valgono il 24-20. Il muro cuciniero chiude i giochi (25-21).
Nel secondo set torna l’equilibrio. Alla Lube, che si concede 12 errori e un attacco deficitario, non bastano una buona gestione del muro (6 i vincenti) e i 7 punti di Nikolov. Sui due block di Podrascanin arriva un break (11-9). Per gli egiziani entra in corsa il numero 2 Abdalla. Buona la gestione biancorossa del muro anche con Bottolo (13-11), ma basta un attimo di distrazione e l’Al Ahly ne approfitta (14-15). Ancora decisivo il muro (Babar) per il sorpasso (16-15), subito prima dell’ingresso di Dirlic. I biancorossi perdono lucidità al servizio e in attacco (21-23). Sul 22-24 Bottolo tiene vivo il set con un diagonale e Nikolov lo riapre a muro (24-24). L’errore cuciniero in attacco e l’ace di Abdalla chiudono il parziale (24-26).
Nel terzo atto la Lube trova un buon approccio, ma soffre in ricezione e continua a sbagliare troppo, surclassando però i “faraoni” a muro (4 a 0) e in attacco (55% contro il 32%). Civitanova vola sul +4 (8-4) dopo la giocata di Chinenyeze e il block vincente. Quando gli uomini di Medei limitano gli errori il pallino del gioco è loro (13-7). Il mani out di Bottolo tiene a distanza gli egiziani (16-10). In una fase piuttosto confusa di gioco a trarne vantaggio sono Balaso e compagni, che sfruttano le disattenzioni dell’Al Ahly (19-11). Medei non gradisce il calo di tensione dei suoi (20-15) e il team marchigiano riprende a macinare gioco (23-15). A chiudere il parziale è l’infrazione degli avversari (25-16), ma i 6 punti di Lagumdzija, di cui uno dai nove metri e 2 a muro, incidono.
Nel quarto set la Lube parte con Gargiulo al posto del Potke. La squadra di Medei trova l’accelerata decisiva mandando in crisi l’attacco sterile degli egiziani. A spezzare l’equilibrio sono la conclusione di Nikolov e l’invenzione di Boninfante, seguite dal mani out e dall’ace di Lagumdzija (11-7). I campioni d’Africa perdono lucidità (15-9), la Lube rischia invece di perdere Chinenyeze per un fastidio al ginocchio, ma il centrale transalpino stringe i denti. Sull’attacco del solito Lagumdzija Civitanova cammina sul velluto (20-13). Anche Gargiulo trova un colpo importante (21-15). Nel finale c’è spazio anche per un acclamatissimo Tenorio, debuttante al Mondiale e autore del punto che precede l’attacco out degli egiziani per il 25-17 finale.
Cucine Lube Civitanova – Al Ahly SC 3-1 (25-21, 24-26, 25-16, 25-17)
CIVITANOVA: Chinenyeze 7, Gargiulo 2, Loeppky, Orduna, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 2, Poriya, Nikolov 20, Lagumdzija 17, Dirlic , Podrascanin 6, Bottolo 12, Tenorio 1. All. Medei.
AL AHLY: Abdalla 1, Halim 5, Salah 10, Hamada 4, Ramadan, (L), Elhossiny 8, Asran 12, Islam 1, Garcia (L), Hossam, Khaled, Seif Abed 2, Seoudy, Osama ne. All. Munoz Benitez
Arbitri: Casado (ARG), Carbajal Mozzo (URU)
Note: durata set 30’, 32’, 23’, 23’. Totale 1h 48’. Civitanova: errori al servizio 28, ace 2, muri 13, attacco 47% ricezione 55% (23%). Al Ahly: errori al servizio 19, ace 1, muri 6, attacco 39%, ricezione 44% (19%).
Si dividono consensualmente le strade fra la Maceratese e Kalagna Gomis.
Arrivato lo scorso anno proprio durante la sessione invernale di calciomercato, il centrocampista senegalese aveva trovato subito un grande impatto in maglia biancorossa, nonostante la deludente stagione conclusasi con la squadra al nono posto in classifica. Rimarrà indelebile peri i tifosi della Rata il gol vittoria segnato nell'ultimo derby con la Civitanovese al Polisportivo.
Dopo un inizio di stagione in sordina, segnato anche da un gol spettacolare siglato alla seconda giornata con l'Alma Fano, Gomis aveva altalenato buone prestazioni ad altre meno, partendo spesso nelle ultime uscite dalla panchina. Il giocatore e la società hanno così deciso di comune accordo di rescindere consensualmente il suo contratto.
"La società desidera ringraziare Gomis per l’impegno profuso e l’attaccamento alla maglia biancorossa che ha sempre dimostrato, sia in campo che fuori. Auguriamo a Gomis le migliori fortune personali e professionali per il prosieguo della sua carriera". Con queste parole il club ha salutato il giocatore, che sarà ora sicuramente molto appetibile sul mercato.
(Foto di Francesco Tartari)
La piscina Blugallery di San Severino Marche ha ospitato nei giorni scorsi la quinta edizione del torneo “Il cuore della pallanuoto”. L’iniziativa solidale, organizzata con l’obiettivo di raccogliere fondi per la Casa di riposo “Lazzarelli” e preparare la squadra settempedana al prossimo campionato di serie D, ha riscosso grande successo.
Hanno partecipato al torneo sei squadre: il Blugallery Team di San Severino Marche, la Jesina Pallanuoto, gli Osimo Pirates, il Gryphus Perugia, la Pallanuoto Riccione e la Service 2000 Bologna.
La giornata si è aperta con il girone eliminatorio del mattino, dove il Blugallery Team ha conquistato la semifinale vincendo contro la Jesina Pallanuoto e cedendo alla Pallanuoto Riccione. Durante la pausa, i dirigenti della squadra hanno ricevuto la visita del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, che hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa e il sostegno al Blugallery Team.
Nel pomeriggio, le fasi finali del torneo hanno regalato momenti di grande intensità sportiva. Il Blugallery Team, nonostante una sconfitta di misura contro la Service 2000 di Bologna in semifinale, si è aggiudicato il terzo posto battendo il Gryphus Perugia nella finale, sotto lo sguardo attento del presidente Pecchia.
La classifica finale del torneo ha visto trionfare la Pallanuoto Riccione, seguita dalla Service 2000 Bologna al secondo posto. Il Blugallery Team ha chiuso con un incoraggiante terzo posto, a seguire il Gryphus Perugia, la Jesina Pallanuoto e gli Osimo Pirates.
Il tecnico del Blugallery Team, Valeri, si è dichiarato soddisfatto della prestazione della squadra, sottolineando come il gruppo, molto ringiovanito quest’anno, abbia dimostrato margini di crescita importanti.
L’aspetto solidale del torneo ha rappresentato il cuore dell’iniziativa: i fondi raccolti sono stati devoluti alla Casa di riposo “Lazzarelli”. Questo gesto testimonia il forte legame tra lo sport e la comunità settempedana, capace di unire competizione e solidarietà.
L'Aurora Treia annuncia ufficialmente l'arrivo di due nuovi rinforzi: Diego Ballanti e Alessio Bonifazi. Ballanti è un difensore centrale classe 1997. Arriva dal campionato di Eccellenza dove ha vestito la maglia del Monturano Campiglione. Nelle ultime due stagioni è stato protagonista di un doppio salto di categoria con la Civitanovese. Un difensore audace che sarà utile a puntellare il reparto arretrato biancorosso. Ritrova Mister Nocera dopo la vittoria del campionato di Promozione con la Civitanovese.
Bonifazi è un centrocampista, anche lui classe 1997, che proviene dalla Sangiustese VP, dove ha disputato la prima parte di stagione. Giocatore che vanta una grande esperienza tra Serie D, Eccellenza e Promozione, visti i trascorsi tra le file di Chiesanuova, Castelfidardo, Montefano, Monteluponese, Villa Musone, Filottranese e Maceratese. Una pedina di spessore che può coprire più ruoli e aggiungere ulteriore qualità al centrocampo biancorosso.
Ospite del format IGCLUB sul canale YouTube IGsport47, l’allenatore della Maceratese Matteo Possanzini ha avuto modo di parlare dell’ottimo percorso svolto sin qui dalla sua squadra. Il tecnico biancorosso, che qualche giorno fa ha compiuto anche gli anni, si è fatto un bel regalo di compleanno in anticipo domenica scorsa, quando battendo 2-0 il K Sport Montecchio si è laureato campione d’inverno con la Maceratese. In merito afferma: “È sempre bello essere davanti ma a dicembre non si vincono i campionati. Sicuramente è un motivo di soddisfazione, ma dobbiamo rimanere concentrati in vista dell’ultima partita dell’anno che sarà importante come tutte le altre”.
Il mister si gode, dunque, il momento, ma è completamente focalizzato sull’ultimo impegno prima della sosta. Domenica alle 14:30 la Maceratese chiuderà il 2024 sfidando il Monturano Campiglione in trasferta. Partita da prendere assolutamente con le pinze secondo il tecnico: Loro vengono da due vittorie su due sotto la nuova gestione di Cuccù e hanno giocatori giovani di grande qualità. Noi dobbiamo fare la nostra partita al di là di quello che è l’avversario. Rischio di sottovalutarla? Come ci diciamo sempre con la squadra all’inizio di ogni settimana, abbiamo un obiettivo a cui la città tiene troppo per poter permetterci anche solo l’idea di sottovalutare le partite.
Come detto, la sua Maceratese è in testa al campionato, con un vantaggio di 7 punti sulle inseguitrici e col miglior attacco del torneo (25 gol fatti). La sua squadra è considerata da tutti la più forte e attrezzata del torneo. Possanzini però risponde: "Considerare forte una rosa non è sminuire il lavoro di un allenatore o di una società. Quando abbiamo iniziato a lavorare abbiamo chiarito quella che era la nostra idea e cercato di prendere dei giocatori adatti a quel tipo di idea. Se ci dipingono come i più forti non fa altro che rafforzarci. Sappiamo perché abbiamo scelto i nostri ragazzi e per questo gli diamo grande fiducia".
Una squadra che però è composta in grande parte da giovani, che si stanno esaltando sotto la sua gestione. "In molte partite abbiamo toccato i 23 anni di media. Ciattaglia l’ho allenato a Perugia, Bongelli viene dai campionati nazionali con la Fermana, Cirulli l’ho avuto a Matelica nella under 17 nazionale, Vrioni e Ruani hanno presenze in C e in D. Sono ragazzi giovani ma che hanno qualità. Se ho un pregio è quello di non guardare mai alla carta d’identità, ma alla qualità dei giocatori. Sono molto contento dei calciatori che la società mi ha messo a disposizione e me li tengo stretti".
Domenica scorsa la vittoria sui pesaresi è stata salutata dai grandi applausi di tutto l’Helvia Recina, ormai definitivamente convertito al ‘possanzinismo’. Anche se a inizio stagione in molti, soprattutto fra i più puristi, hanno fatto fatica a condividere la sua idea di calcio, specie sulla fantomatica costruzione dal basso. A riguardo il mister chiarisce: "Molte volte vediamo la costruzione dal basso come un obiettivo, quando in realtà è uno strumento, un mezzo per ricavare degli spazi. Noi ci proviamo, poi delle volte sbagliamo concedendo occasioni agli avversari ma crediamo in questa cosa, e quando credi in una cosa ti porta avanti e ti ci puoi affidare nei momenti di difficoltà".
Mister Possanzini sta dedicando tanto lavoro e passione in questa sua avventura sulla panchina della Maceratese, che in estate racconta di aver sposato con grande entusiasmo: "Mi sono sentito molto cercato e voluto dalla società. Per la prima volta dopo tanti anni mi sento allenatore e mi dedico completamente a questo. Molto spesso nei dilettanti gli allenatori sono dei 'gestori dell’ambiente', quindi riesci poco a dedicarti alla tua idea e al lavoro sul campo. Quest’anno per la prima volta dopo tanti anni ho riscoperto il piacere di dedicarmi al gruppo, di gestirlo e cercare di trasmettergli le mie idee. Di questo sarò sempre riconoscente alla Maceratese".
Un ambiente che, come ha spesso ricordato il mister, è in grado di dare molto alla squadra e in cui lavorare è un privilegio. L’altra faccia della medaglia però è rappresentata dalla pressione che una piazza ambiziosa come Macerata può darti. Su questo il mister però si dice molto stimolato. "Sentire la pressione di dover vincere è bello. Ti fa spostare il limite sempre più in là. Avere poche aspettative non ti fa alzare l’asticella, è una cosa che ti può frenare ma la pressione di vincere ce l’ha solo chi è forte".
Sul campionato, giunto ormai al giro di boa, e su quali squadre l’hanno impressionato di più invece Possanzini risponde: "Campionato lunghissimo e classifica corta. Se il Chiesanuova dovesse vincere col Fano salirebbe a 29 punti e supererebbe i punti dello scorso anno, quando si laureò campione d’inverno con 27 punti. La media punti di quelle davanti quindi si alzerà quest’anno. Per quanto riguarda le squadre affrontate sono state tutte partite equilibrate quest’anno. Quella che ho vissuto più intensamente è stata quella di Tolentino, sia per il mio recente trascorso e per aver ritrovato persone a cui ero legato, ma anche perché è stata la squadra che ci ha affrontato più a viso aperto e che ci ha messo più in difficoltà. Lì però abbiamo capito di essere una squadra forte, perché sotto di un uomo e di un gol l’abbiamo ribaltata. Poi molto spesso nel post partita si parla solo di episodi e non della prestazione di una squadra che ha dimostrato che non voleva perdere.
Come molti sanno, Possanzini non è l’unico allenatore in famiglia. Suo fratello Davide, dopo aver gonfiato le reti di tutta Italia e aver affiancato Roberto De Zerbi in panchina, lo scorso anno ha ottenuto la promozione in Serie B alla guida del Mantova. Tra l’altro questo fine settimana ci sarà un derby tutto marchigiano contro il SudTirol di Castori. Sul rapporto tra fratelli racconta: "Per me Davide è un esempio quotidiano di come approcciarsi al mestiere che fa. Un grandissimo tecnico, ma soprattutto un grandissimo uomo di sport. Per essere due fratelli parliamo anche poco, e di questo ci prendono anche in giro, ma ci capiamo al volo. Viene da un'esperienza importante come vice di De Zerbi e al primo anno in cui ‘si è messo in proprio’ ha vinto il campionato. Quest’anno sono convinto che lotteranno fino all’ultimo per mantenere la categoria e spero che ci riescano. è un piacere seguirlo e avere un fratello che sta nei professionisti.
Qualche suggerimento a livello tattico da parte di Davide? Il mister scherza: "Dico sempre che lui ha imparato da me perché ho iniziato prima io ad allenare, quando lui ancora giocava. Abbiamo idee comuni, ci confrontiamo e seguiamo le partite a vicenda. Sulla possibilità in futuro di lavorare insieme? C’è stata poi abbiamo fatto scelte diverse. Se ci sarà la possibilità lo farò con piacere, ma quando parlo di lui come esempio è perché mi ha insegnato che devo fare la mia strada senza dover chiedere niente a nessuno. Adesso sono contentissimo della scelta che ho fatto quest’estate".
Mister Possanzini quindi è più concentrato che mai sul lavoro che sta facendo alla guida di una Maceratese sempre più a sua immagine e somiglianza.
(Foto di Francesco Tartari)
Domenica prossima 15 dicembre il palasport comunale “Albino Ciarapica” Città di San Severino Marche ospiterà la quarta tappa del Trofeo Marche di karate organizzato dal Comitato regionale Fijlkam. La manifestazione inizierà con i bambini, che saranno i protagonisti della kermesse sportiva dalle ore 9 alle 13. Nel pomeriggio, dalle ore 14 alle 18, saranno in gara gli agonisti. In tutto sono attesi circa 450 atleti.
A presenziare la manifestazione sarà il presidente del Comitato regionale Fijlkam Marche, settore karate, Massimo Monina.
Un impegno costante che ha portato alla nascita nel tempo di 150 società sportive operanti nella regione, dove chi è affetto da disabilità può sentirsi libero e praticare lo sport che più ama, tentando di battere i record degli avversari o di mettersi in gioco per sfidare i propri limiti. Un impegno, quello del Comitato italiano paralimpico regionale, che è stato riconosciuto mercoledì 11 dicembre al Teatro della Fortuna di Fano, nel corso della 20esima edizione della Giornata delle Marche, evento che celebra l’identità e l’eccellenza della comunità in Italia e nel mondo.
Sono 6 gli atleti del Cip Marche che questa estate hanno partecipato ai Giochi paralimpici di Parigi, premiati mercoledì per il loro impegno sportivo direttamente dal governatore Francesco Acquaroli. I nomi sono quelli del fermano Michele Massa (Scherma), della maceratese nata a Napoli Assunta Legnante (Atletica), del fabrianese Giorgio Farroni (Ciclismo), del maceratese Maurizio Zamponi (Arbitro internazionale di basket in carrozzina), della recanatese Federica Sileoni (Equitazione) e del maceratese nato in Dakar Ndiaga Dieng (Atletica). I primi quattro, presenti alla cerimonia, hanno ritirato sul palco il riconoscimento.
Mai così tanti atleti regionali del Cip avevano partecipato a una edizione delle Paralimpiadi. Infatti, a Tokyo 2020 avevano gareggiato in 4 e ancora prima in 2, a Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016. Soddisfatto è il presidente del Cip Marche, Luca Savoiardi, che auspica a numeri ancora in crescita in vista dei prossimi Giochi di Los Angeles 2028: “Una partecipazione così alta è il significato di una crescita tangibile, che continua a progredire grazie al lavoro serio e costante di tutti i giorni nelle società sportive legate al Comitato — è il suo commento — Inoltre, denota una maturazione mentale. La cultura paralimpica finalmente è permeata alla quotidianità della nostra società e non più un tabù. C’è dunque una visione positiva della disabilità attraverso lo sport”.
Oltre ai 6 atleti, è stata premiata dal presidente Acquaroli anche la restante delegazione marchigiana del Coni, per un totale di 22 atleti. Il riconoscimento del Governatore “è dedicato a tutte quelle persone affette da disabilità che praticano attività fisica per superare i propri limiti — conclude il presidente Savoiardi — Ciò è possibile grazie alle società sportive che danno loro questa opportunità. Solo 20 anni fa pensare che una persona disabile riuscisse a praticare sport era un’utopia. Vedere quindi che una delegazione importante di atleti marchigiani di Coni e Cip abbia partecipato ai Giochi olimpici e paralimpici di Parigi, è per me motivo di vanto e orgoglio”.
Il Matelica Calcio comunica ufficialmente che la guida tecnica della prima squadra è stata affidata a mister Ettore Ionni. Ionni, che nella passata stagione ricopriva il ruolo di vice allenatore a Tolentino, nel Campionato attuale era alla guida dell’Under 17 dell’Atletico Ascoli. L’arrivo di Ionni segna una nuova fase per la squadra, che si prepara ad affrontare il campionato di Eccellenza con rinnovato impegno.
Il tecnico succede a Giuseppe Santoni, che ha lasciato nei giorni scorsi la guida della prima squadra. La decisione di affidare la panchina a Ionni arriva in un momento cruciale della stagione, con l’obiettivo di dare un nuovo slancio alla squadra e proseguire nel percorso di crescita intrapreso.
Le prime parole di Mister Ionni sono un mix di entusiasmo e determinazione: "Sono davvero contentissimo di essere stato chiamato e per l’opportunità ricevuta. Il nostro obiettivo è crescere tutti insieme e raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati, sfruttando al meglio questo campionato. Piano piano dovremo trovare il nostro atteggiamento e la nostra identità di squadra, anche se ci vorrà un po’ di tempo. Adesso concentriamoci sul Tolentino, perché ci aspetta una partita molto difficile contro una squadra davvero forte."
Il nuovo allenatore si prepara ad affrontare la prossima sfida contro il Tolentino, una squadra che, secondo Ionni, rappresenta un test importante per mettere subito alla prova le capacità della sua formazione.
Con l’entusiasmo di un nuovo inizio, Mister Ionni si appresta a lavorare con il gruppo per costruire una squadra coesa e determinata, puntando ad un cammino di successi che possa riportare Matelica ai vertici del campionato.
Il calciomercato invernale entra nel vivo nelle categorie di Eccellenza e Promozione, con numerose società pronte a rinforzare le proprie rose in vista della seconda metà di stagione.
Il Tolentino riaccoglie Federico Conti. Il centrocampista classe ‘88 torna a vestire la maglia cremisi dopo le stagioni passate in Serie D, con il raggiungimento della finale Play-off nella stagione 2021/2022. Una pedina importante e di esperienza che si va ad aggiungere alla rosa di mister Passarini.
Conti è da subito a disposizione della squadra e della società già dalla partita di domenica contro il Matelica al Della Vittoria. Le sue prime parole: "Sono molto contento di essere tornato, per me Tolentino e questa società sono come una seconda casa. Ho ritrovato tanti compagni cremisi che avevano già giocato con me nelle passate stagioni. Sarò da subito a disposizione del Mister e della squadra e non vedo l’ora di iniziare".
Dopo l'arrivo di Sfasciabasti, il Chiesanuova conferma la volontà di puntare in alto, assicurandosi Alessio Palladini. Il centrocampista, con esperienze fra Porto Sant'Elpidio, Sangiustese, Castelfidardo, Fiuggi e Real Monterotondo, va a rinforzare ulteriormente la mediana biancoorssa
Novità importanti anche in casa Matelica, che nelle prossime ore dovrebbe ufficializzare Ettore Ionni, ex allenatore del Tolentino, come nuovo tecnico. Nel frattempo, il club biancorosso comunica la separazione consensuale con Mauro Veneroso, fantasista classe '96. Dopo una prima parte di stagione con 17 presenze e 5 reti, Veneroso saluta Matelica, con i ringraziamenti della società per l'impegno profuso e gli auguri per il prosieguo della carriera.
Anche la Sangiustese registra movimenti in uscita, con il centrocampista Alessio Bonifazi che lascia il club rossoblù. Le strade si separano in modo amichevole, con ringraziamenti reciproci. Bonifazi è ormai vicino all'ufficializzazione con l'Aurora Treia, che ad inizio settimana ha affidato la guida tecnica a Mister Nocera. La società treiese si muove anche sul mercato, con due nuovi attaccanti: il classe 2005 Alberto Maria Potetti, proveniente dal Tolentino, e Alexis Arias, argentino ex Civitanovese.
Sempre nel girone B di Promozione, il Corridonia, invece, saluta Alex Misin. L'esperto centrocampista fa ritorno al Montegiorgio, club dove ha già militato per tre stagioni in Serie D. Movimenti importanti anche nel Girone A, dove l'Appignanese saluta quattro giocatori (Rapagnani, Ribichini, Chiarotti e Pistelli) ma accoglie tre rinforzi, tutti ex Maceratese: il centrocampista Mattia Marcolini, il difensore Edoardo Raffaeli (riduce da una breve esperienza con l'Aurora Treia) e il portiere Francesco Amico (proveniente dalla Cluentina).