La 5ª edizione dei Campionati Italiani di Pallacanestro FISDIR per la classe C21 (giocatori con sindrome di Down) si è chiusa domenica in mattinata a Civitanova Marche con i padroni di casa dell’Anthropos saliti sul secondo gradino del podio alle spalle dei neo campioni d’Italia della Libertas Fiorano.
L’edizione disputata nelle marche tra il 22 e il 24 novembre ha visto la presenza di sette finaliste: i campioni uscenti di InTeam Latina, la Atletico Aipd di Oristano, la Basket Forever di Latina, la Warriors di Ostia, la Don Orione di Ercolano, la Libertas Fiorano e l’Anthropos Civitanova. La Fase Finale per il titolo prevedeva la suddivisione in due gironi all’italiana di sola andata, seguiti da Semifinali incrociate tra le prime due classificate dei raggruppamenti. Il primo spareggio per approdare alla resa dei conti ha avuto come protagoniste l’Anthropos, leader della sua Pool con un en plein di tre successi (40-10 contro Ostia, 19-16 contro Fiorano e 62-15 contro Latina), e Oristano, nell’altro girone.
L’altra semifinale si è giocata tra Fiorano, giunta seconda nella fase preliminare dietro all’Anthropos, e Forever, vincitrice dell’altro gruppo. I risultati sono stati netti perché l’Anthropos ha piegato gli storici rivali sardi per 35-3 presentandosi alla resa dei conti con i favori dei pronostici, ma anche Fiorano dato un saggio della propria forza sorprendendo gli avversari per 29-8. L’atto conclusivo ha quindi proposto il remake della partita tiratissima andata in scena nella Pool. Questa volta, però, sono stati gli ospiti di Fiorano ad avere la meglio in volata piegando Civitanova 15-12 e laureandosi Campioni d’Italia 2024.
Una sconfitta che brucia per l’Anthropos, proprio perché la vittoria di due giorni prima sugli stessi avversari aveva acceso false speranze prima del tempo davanti al pubblico amico e perché sono stati i dettagli, conditi da un pizzico di sfortuna, a fare la differenza. La caduta a un passo dal traguardo non sminuisce il valore di un gruppo che ha lottato alla pari con i neo campioni.
Squadra dell’Anthropos Vice Campione d’Italia 2024: Davide Moriconi (capitano), Alex Cesca, Alessandro Di Giammatteo, Alessandro Greco, Francesco Leocata, Emanuele Malavolta e Andrea Rebichini. Coach: Angela Gasparroni, Claudio Bellandi e Marco Trisciani. Durante l’arco del torneo, si è esibita in due amichevoli con Basket Forever e con i ragazzi della Virtus Basket anche la squadra base dell’Anthropos, composta da Federico Acquaviva, Adolf Agyemang, Carlo Corallini, Fabio Haddad, Matteo Longarini, Gianluca Marcelletti, Federico Mei e Paolo Smerilli.
Dal lato organizzativo l’evento è stato un successo per la cura dei vari aspetti logistici, per la risposta del pubblico, dal punto di vista della presenza e del trasporto emozionale. In molti hanno incitato i ragazzi a prescindere dai colori della maglia. A dare lustro alle Finali si sono aggiunti ospiti di spicco come la pluricampionessa paralimpica Assunta Legnante e una celebrità che ha fatto la storia del basket come Walter Magnifico, uno dei più grandi esponenti di sempre del basket italiano.
Presenti anche autorità del mondo sportivo e politico e il Corpo Bandistico di Civitanova che ha allietato giocatori e spettatori con alcune marce e con l’inno nazionale. Al successo organizzativo hanno contribuito in primis la Virtus Basket del Presidente Nicola Moretti, il sostegno dell’amministrazione locale, la Croce Verde di Porto Sant’Elpidio, la Croce Rossa di Potenza Picena e i volontari presenti. Si ringraziano per il sostegno Banca Macerata, Moretti Srl, Punto Impianti, Bar Giardino, Olians Plast e Nerea.
Il presidente Nelio Piermattei: "Non vorrei che di questi splendidi campionati il secondo posto finale prevalesse su tutto il resto. I nostri ragazzi e i coach non hanno nulla da recriminare se non un pochino di sfortuna; hanno dato tutto e va bene così. Non abbiamo perso, abbiamo vinto l’argento e tanta esperienza per crescere, a partire dai momenti d’ansia, di concentrazione, di fatica, delusione, gioia ed esultanza, tutti insieme. Ancora una volta il messaggio che emerge è che con l’impegno e la dedizione si possono superare tanti ostacoli, l’importante è dare sempre il massimo. Ringrazio i coach Angela, Claudio e Marco che si dedicano con passione infinita ai nostri ragazzi, anche oltre il tempo dedicato agli allenamenti. Ringrazio le famiglie, il pubblico, la Virtus Basket e il suo presidente Nicola Moretti, il Comune, la Regione, gli sponsor e i volontari che ci hanno aiutato per la riuscita dell’evento".
(Foto di Francesco Tartari)
L’uomo del momento in casa Maceratese è Mirco Cirulli. Il golden boy biancorosso ha deciso la sfida con l’Osimana con il suo terzo gol consecutivo in campionato (tutti realizzati entrando dalla panchina( e ha permesso alla Maceratese di balzare in testa alla classifica. L’ingresso di Cirulli a partita in corso sta diventando un’arma in più per Mister Possanzini, che si è detto molto soddisfatto del rendimento dei suoi “giovani terribili”.
Intervistato dopo la vittoria sull'Osimana, Cirulli ha mostrato grande umiltà e spirito di squadra. "Sono molto contento per questo mio momento personale, ma sono contento soprattutto per aver aiutato la squadra in queste partite".
Sono già 5 i centri stagionali per il giovane talento biancorosso, che però preferisce non fissarsi troppi obiettivi personali: "Ragiono partita per partita senza pormi un obiettivo specifico sul numero di gol stagionali. Intanto vedo di segnarne il più possibile poi vedremo a fine anno. E a chi chiede un suo impiego più prolungato in campo, risponde con maturità: "Sono un ragazzo tranquillo che rispetta sempre le scelte dell'allenatore. Cerco sempre di farmi trovare pronto, che sia per 5 o 10 minuti, mezz’ora o per tutta la partita. Lavoro sodo e mi impegno per dare il massimo per mettere in difficoltà l’allenatore per le scelte della domenica".
In estate, Cirulli ha scelto di rimanere fedele ai colori biancorossi, rifiutando offerte dalla Serie D per continuare a giocare nella squadra della sua città. Cresciuto nel settore giovanile della Maceratese, è già un idolo per i tifosi, che apprezzano non solo le sue qualità in campo ma anche il suo attaccamento alla maglia. Sul futuro con la Rata, anche in categorie superiori, Cirulli rimane cauto: "Magari è un po’ presto per parlare di categorie superiori. Per adesso però sono contento della scelta che ho fatto in estate, perchè siamo un bel gruppo che ha voglia di lavorare e voglia di vincere. Essendo di Macerata e avendo fatto gran parte del settore giovanile qui sono orgoglioso di indossare questa maglia".
I prossimi due impegni saranno cruciali per la Maceratese, che affronterà Chiesanuova e K Sport Montecchio Gallo, rispettivamente terza e seconda forza del campionato. Cirulli si dice fiducioso: "Sappiamo quello che dobbiamo fare e come valorizzare le nostre qualità. Cercheremo di dare il massimo come abbiamo sempre fatto".
Cirulli e la Maceratese si preparano dunque alla sifda di domenica con il Chiesanuova, che si giocherà alle 14:30 allo Stadio Comuanle di Villa San Filippo. La prevendita per i tifosi biancorossi avrà luogo merocledì, giovedì, e venerdì pomeriggio presso la segreteria dello stadio "Della Vittoria" (Campo dei Pini).
(Foto di Francesco Tartari)
Domenica 24 novembre a Monteporzio, in provincia di Pesaro-Urbino, si è svolta la prima fase dei Campionati Regionali marchigiani di kickboxing per le specialità su tatami e l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche del consiglio federale FederKombat Marche. Alla manifestazione hanno partecipato circa 100 atleti provenienti da tutta la regione, considerato che la gara qualifica alle fasi nazionali.
La società Kickboxing Macerata si è presentata con sette atleti dei quali tre esordienti tra cui due ragazze di 13 e 15 anni. La giornata è stata entusiasmante: cinque allievi hanno vinto il titolo regionale e due hanno conquistato l’argento. Il tecnico Paolo Pesci si dice molto soddisfatto dei suoi ragazzi e ragazze perché "ancora una volta hanno dimostrato l’alto valore tecnico e umano".
Inoltre Pesci può festeggiare anche perché alle elezioni svoltasi a Monteporzio è risultato vincitore ed è entrato nel consiglio direttivo regionale FederKombat come rappresentante dei tecnici delle Marche.
Mentre la Maceratese continua a convincere sul campo, è proprio lo stesso campo dell’Helvia Recina a sollevare qualche perplessità tra i tifosi biancorossi. Il nuovo manto ibrido, installato sotto la supervisione di Mark Major – il rinomato esperto che ha lavorato sui campi di stadi iconici come il Santiago Bernabeu, San Siro e l’Allianz Arena – non ha mostrato il suo aspetto migliore durante le ultime uscite casalinghe della squadra allenata da Possanzini. L’ingiallimento dell’erba ha infatti attirato l’attenzione, generando interrogativi e commenti tra i sostenitori.
A fare chiarezza è intervenuto l’assessore ai lavori pubblici del comune di Macerata Andrea Marchiori, che dal suo profilo Facebook ha risposto alle curiosità dei tifosi, postando una foto scattata da un supporter biancorosso e spiegando le cause del fenomeno: "È un fenomeno del tutto normale e naturale. Con le temperature basse la gramigna interrompe la fotosintesi e va in 'riposo' per poi riprendere colore e ricrescita in primavera. Ciononostante non si secca ed il terreno di gioco rimane in perfette condizioni."
Marchiori ha inoltre spiegato che, per ragioni estetiche, è possibile intervenire con trattamenti specifici per ravvivare il colore del prato: "Un passaggio è stato già fatto e il presidente Crocioni mi ha confermato che a gennaio verrà effettuato un secondo trattamento".
Nonostante le preoccupazioni legate al manto erboso, l’assessore ha voluto chiudere il messaggio con una nota di entusiasmo per la vittoria sull'Osimana: "Per il resto, tre punti e primato in classifica".
La Sambenedettese è scesa in campo contro l'Aurora Treia nell'incontro valido per il settimo turno del Campionato di Eccellenza femminile. Grazie alle cinque vittorie conquistate, le rossoblu hanno accumulato 15 punti e stazionano nelle zone alte della classifica. L'Aurora Treia, reduce da tre sconfitte consecutive, è ferma a quota 7 punti ottenuti grazie a due vittorie e un pareggio.
La Samb si affida al migliore undici titolare mentre le ospiti si presentano all'appuntamento rimaneggiate e con diverse giocatrici schierate fuori ruolo. L'Aurora inizia con il giusto piglio e trova il vantaggio con Mari che capitalizza in rete l'assist perfetto fornito da Porcarelli.
Le rivierasche si destano dal sonno iniziale e siglano tre reti in rapida successione con la doppietta di Mbango e Langiotti che supera l'estremo difensore avversario dalla lunga distanza. Nella ripresa le sambenedettesi continuano a spingere e fissano il punteggio sul definitivo 6-1 grazie al doppio sigillo di Pontini e ad una sfortunata autorete. Quarto successo consecutivo per le ragazze di Mister Silvestro Pompei che danno continuità al loro ottimo momento di forma.
Per l'Aurora Treia è da segnalare il ritorno di Ludovica Capponi dal grave infortunio che l'ha tenuta ferma per oltre un anno. Al termine dell'incontro, il tecnico dell'Aurora Treia Luigi Tedeschi, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Abbiamo affrontato una squadra molto ben attrezzata e con tante individualità, le tante assenze ci hanno costretto a ridisegnare il modulo e a vedere alcune giocatrici fuori ruolo. L'atteggiamento è stato buono, le ragazze sono scese in campo concentrate ed hanno anche trovato la rete del vantaggio con Mari. Ammiro l'atteggiamento della squadra che ha dato tutto nonostante le difficoltà e sta dimostrando di saper continuare a crescere".
Allo Stadio Comunale “Angelo Piani” va in scena la sfida tra Caldarola GNC e CF Maceratese valevole per il settimo turno del Campionato di Eccellenza femminile.
La CF Maceratese si rende protagonista di una nuova goleada e travolge il Caldarola GNC per 16-0. La partita è iniziata con le ospiti che hanno subito imposto il ritmo, attaccando senza sosta e creando occasioni da rete fin dai primi minuti. Il Caldarola GNC ha tentato di difendersi, ma le ragazze di Mister Claide Torresi hanno dimostrato una netta superiorità in termini di intensità ed organizzazione.
La cinquina di Stollavagli, il poker di Marangoni, la tripletta di Fodali, la doppietta di Salvucci e le segnature di Micheloni e Picchio valgono la sesta vittoria in sette partite per le biancorosse che mantengono la vetta in coabitazione con la Recanatese.
Oltre alle numerose reti segnate, la Rata ha dimostrato ancora di essere coesa e determinata, contribuendo a un risultato che parla chiaro.
Cade per la settima volta consecutiva il Caldarola GNC che nonostante il punteggio sfavorevole ha comunque provato a sviluppare delle buone trame di gioco da cui il tecnico Anselmo Ciappi potrà prendere spunto per il futuro.
Nel prossimo turno, la CF Maceratese riceverà al “Della Vittoria” la Sangiustese Woman mentre il Caldarola GNC sarà ospite dell’Athletic Val Tordino.
Lo spareggio in vetta è della Halley Matelica. I biancorossi,che ritrovavano Eliantonio dopo due partite di stop, comandano nel primo tempo, finiscono sott’acqua nel terzo quarto ma cambiano marcia nel quarto periodo trovando il guizzo vincente nei secondi finali per piegare una Svethia Recanati che ha ribadito tutte le sue qualità nonostante le pesanti assenze di Andreani e Urbutis.
Il primo tempo è quasi interamente di marca vigorina, seppur Recanati resti praticamente sempre in scia. È un Dieng pimpante a caricarsi l’attacco matelicese in spalla: l’ex Castel San Pietro alterna canestri nel pitturato con altri da fuori, firmando 14 dei 33 punti dei primi due quarti della Halley, che però non riesce a scrollarsi di dosso la pressione della squadra leopardiana. La Halley tocca il massimo vantaggio a metà secondo periodo, quando una rubata di Zanzottera con una spettacolare apertura a tutto campo da dietro la schiena apre la transizione biancorossa per il 28-22 firmato Riccio. La Svethia però non molla la presa, affonda nel burro di una difesa vigorina troppo soft e proprio negli ultimi secondi prima dell’intervallo agguanta il pareggio a quota 33 con cui le due squadre rientrano negli spogliatoi.
La partita cambia volto al rientro dagli spogliatoi. La Svethia scala una marcia in attacco, trovando qualche lampo con Pozzetti e Fontana, ma soprattutto con un Magrini on fire: sono le sue tre bombe a mettere le fondamenta sulla fuga dei leopardiani, che sul finire del terzo periodo toccano il +9 (53-62 con il canestro di Fontana). La Halley sembra alle corde, una tripla di Riccio la tiene a -6 sul finire del quarto ma i biancorossi annaspano. E invece la gara cambia nuovamente volto nel cuore dell’ultimo periodo: Dieng colpisce dall’arco una, due, tre volte e in un amen la Halley ricuce lo strappo. La Svethia alla lunga paga le rotazioni accorciate con diversi errori su tiri comunque ben costruiti e all’ultimo minuto le due squadre si presentano in parità a quota 73. Uno Zanzottera fin lì messo fuori partita dalla difesa recanatese pesca il jolly con un canestro e fallo che porta la Halley sul 76-73 a 29” dalla sirena, Fontana dall’arco ha il tiro per pareggiare ma fallisce e sul rimbalzo i gialloblu spendono il fallo immediato su Riccio. La guardia avellinese fa 2/2 con 11” da giocare, la Svethia perde palla sull’azione della disperazione e alza bandiera bianca.
Esulta la Halley, che chiude il girone di andata in vetta alla classifica insieme alla Italservice Loreto con un bilancio di 8 vittorie e 3 sconfitte: non male, considerando l’incredibile sequela di contrattempi che ha caratterizzato i primi due mesi di stagione. E ora la squadra di coach Trullo si tuffa sul girone di ritorno, che si apre sabato prossimo con la trasferta sul campo della “nuova” Sì con Te Porto Recanati del neo coach Piero Coen.
Così il viceallenatore vigorino Luca D’Angelo a fine partita: «La partita è cambiata quando abbiamo iniziato a metterci più intensità in difesa, siamo stati più concentrati sulle cose che avevamo preparato nell’ultimo giorno e mezzo e ci siamo passati di più la palla. Le assenze di Andreani e Urbutis erano pesanti per loro, ma in casi come questo spesso gli altri danno tutti qualcosa in più e così è stato stasera. Noi siamo scesi in campo pronti per affrontare una Recanati con loro presenti, per cui non è cambiato granchè: abbiamo pensato a fare quello che dovevamo e avevamo preparato».
Questo il commento dell’assistente allenatore Giorgio Palantrani: «Mi aspettavo una partita così perché affrontare una squadra con due assenze così importanti può essere un’arma a doppio taglio. Era una partita che valeva doppio, sappiamo come funziona con questa formula questo campionato. Ma soprattutto abbiamo vinto una partita in cui non abbiamo fatto la nostra miglior prestazione: vincere anche quando non tutto funziona bene secondo me ti dà più fiducia. Ad ogni modo, il bilancio di questo girone di andata è assolutamente positivo, abbiamo avuto parecchi problemi, ci siamo assestati in corsa cambiato più volte assetto e gioco: ora pian piano stiamo trovando una quadratura, sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo fatto finora».
HALLEY MATELICA-SVETHIA RECANATI 78-73
MATELICA: Arnaldo 11, Rolli, Panzini 3, Pali ne, Mentonelli 3, Mazzolini ne, Dieng 28, Morgillo 6, Zanzottera 7, Riccio 11, Musci ne, Eliantonio 9. All.: Trullo.
RECANATI: Marcone ne, Gurini 2, Clementoni 9, Fontana 17, Semprini 8, Zomero 5, Sabbatini 2, Atodiresei ne, Pozzetti 9, Ndzie ne, Magrini 21. All.: Di Chiara.
ARBITRI: Gaudenzi, Boudrika.
PARZIALI: 19-16, 14-17, 23-29, 22-11.
La Feba Civitanova Marche cede per 59-85 contro la Solmec Rhodigium. Le momò, reduci da due successi consecutivi, non riescono a cogliere il primo successo casalingo stagionale, venendo così agganciate in classifica proprio dalle venete. Un match che di fatto si è deciso nel primo quarto, chiuso sull'8-21 per le ospiti: le biancoblu hanno subito fin da subito l'aggressività delle avversarie e non sono riuscite a trovare la via del canestro perdendo anche qualche pedina fondamentale come Jaworska, condizionata dai falli. Le ragazze di coach Donatella Melappioni sono state costrette a rincorrere per tutto l'arco della partita, non riuscendo però a cambiare l'inerzia del match, contro Rovigo che ha sicuramente trovato ottime percentuali al tiro. Le momò hanno mostrato, in qualche frangente, dei timidi segnali di reazione ma non sono bastati contro una squadra in palla questa sera e che ha trovato punti pesanti dalle sue giocatrici più rappresentative.
“Sicuramente il primo quarto è stato determinante per l'andamento di tutta la partita - afferma coach Melappioni - Al di là del parziale di 8-21 anche perdere Jaworska, gravata subito dai falli, non ha aiutato. Dobbiamo tornare ad avere quella fluidità in attacco che avevamo visto contro Vicenza: questa non siamo riuscite ad essere incisive anche se siamo reduci da due settimane di lavoro non facili. Inoltre di fronte avevamo una squadra che aveva l'assoluta necessità di fare due punti, visto che aveva affrontato fino a questo momento team di vertice del campionato. Poi abbiamo subito la loro intensità e non siamo riuscite ad essere fluide in attacco, come detto, e di fatto la partita è stata tutta in salita”.
Bagalier FE.BA Civitanova - Solmec Rhodigium Basket 59 - 85 (8-21, 22-45, 36-71, 59-85)
BAGALIER FE.BA CIVITANOVA: Streni, Panufnik* 9 (3/9, 1/6), Sciarretta, Severini 2 (0/0, 0/0), Perini* 10 (4/9, 0/2), Mini*, Binci* 19 (5/6, 1/6), Contati, Bocola 5 (1/4, 1/6), Jaworska* 14 (5/6 da 2), Pelliccetti Allenatore: Melappioni
SOLMEC RHODIGIUM BASKET: Stoichkova* 13 (1/4, 3/4), Viviani* 11 (1/1, 3/5), Castelli 21 (2/3, 5/8), Battilotti 11 (4/6, 1/4), Bonivento* 6 (2/5 da 2), Leghissa N.* 11 (4/10 da 2), Garofalo 2 (0/1 da 2), Novati 2 (0/1, 0/2), Atanasovska 2 (1/4 da 2), Zuccon* 6 (2/6, 0/2) Allenatore: Pegoraro
Arbitri: Giambuzzi U., Correale D.
Si spengono le luci al Palazzetto dello Sport di Porto Viro (RO): la nona giornata del campionato maschile di Serie A2 Credem Banca consegna i tre punti disponibili alla Delta Group Porto Viro (3-1). Ancora nessun punto in tasca per la Banca Macerata Fisiomed, si impietosisce lo storico in trasferta per gli uomini di Castellano: 1 punto conquistato fuori casa sui quindici che la classifica permette. Partita molto equilibrata in quasi tutte le fasi del match, con ottimi picchi nelle percentuali in attacco maceratesi specialmente nel secondo e nel terzo set (64-76%). Manca la concretezza, il killer instict e qualche difesa in più per riuscire a centrare ormai una non più agognata, ma necessaria vittoria in campionato. L’MVP è nerofucsia e risponde al nome di Pedro Henrique Pereira Silva, schiacciatore dei veneti (19 punti).
I padroni di casa iniziano l’incontro con la diagonale principe composta da Arguelles e l’ex giovanili Lube Santambrogio, gli schiacciatori sono Andreopoulos e Pedro Henrique, Sperandio-Eccher al centro, Morgese libero.
Macerata prova il blitz con la sua formazione tipo: Marsili opposto a Klapwijk, Ottaviani e Valchinov in posto 4, i centimetri di Berger e Fall al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La prima fase della partita è in equilibrio, al monstre block di Valchinov risponde quello di Arguelles su Ottaviani, 4-4. Klapwijk fatica in attacco, non si può dire lo stesso di Pedro Henrique: Castellano chiama il primo time-out dell’incontro sul 9-5 per i padroni di casa. Porto Viro sembra essere più continua, ma l’ace di Ottaviani trova a riavvicinare gli ospiti, oggi in tenuta biancoverde (11-9). Macerata difende qualcosa ma fa fatica a ricostruire correttamente, il primo videocheck della partita allontana gli ospiti a -4 dopo l’errore millimetrico di Fall, 16-12. Primo set con andamento “ad elastico”: un pallonetto maceratese costringe Morato al time-out sul 19-17 dopo aver ricucito un gap più ampio fino a poco tempo prima. Come non detto, tre punti in fila per Porto Viro che poi sigla il 25-19 con Eccher al centro.
Secondo set. Marsili “provoca” Santambrogio che risponde subito: sono i due registi che si mettono in proprio per regalare due punti di seconda intenzione alle rispettive squadre: 3-3. Macerata difende, ma fa ancora fatica a concretizzare in attacco, aspetto che le darebbe morale e continuità. Tre bordate di Valchinov, due in attacco e una in battuta, spingono Macerata che comanda in questa fase con un +3 incoraggiante, 11-14. Porto Viro rimane lì con la parallela morbida e intelligente di Pedro Henrique, ora le squadre sono punto a punto. Ci sono Ferri e Cavasin per Ottaviani e Klapwijk, partita intensa e senza esclusione di colpi. Macerata c’è e si procura 4 set point: 20-24. Pozzebon toglie in battuta il primo jolly, ma si chiude al successivo con lo schiacciatore “maceratese” bulgaro 21-25.
Terzo set. Si rivede il sestetto di inizio partita in campo biancoverde, il quale comanda sin da subito: un’infrazione nerofucsia garantisce un prezioso 1-4 in avvio. Macerata sembra non voler prendere vantaggio, un’imperfezione in ricezione di Ottaviani e qualche buona giocata nerofucsia porta i padroni di casa alla conduzione del set al primo time-out di Castellano: 9-7. Set in parità, la fase break non riesce a fare la differenza, le due squadre iniziano a percepire che potrebbe essere il parziale che indirizzerà la partita. Al venti ci arriva prima Porto Viro con un +2 in un set che non vuole avere ancora un padrone: i set dispari continuano ad avere colorazione nero-fucsia. 25-22 Porto Viro, nonostante un importante 76% nell’attacco di squadra maceratese.
Quarto set. C’è Cavasin in pianta stabile per un Klapwijk che sta effettivamente facendo fatica. È efficace la sua spallata da posto 2, ma un beffardo ace sulla linea qualche punto dopo spinge i veneti sul 6-3. Ancora video-check, ancora esito negativo per Macerata, Porto Viro scappa. Macerata non molla, sa che i punti per la salvezza molto probabilmente passeranno anche da questo campo, 13-14. C’è Klapwijk ma non trova ritmo al servizio, 16-15 per Porto Viro. Sbaglia anche il neoentrato Chiloiro per un successivo pari 17. Macerata ci prova, ma il copione sembra quello del set precedente, manca un po’ la difesa e la cattiveria agonistica: si entra sui punteggi caldi col +2 casalingo che rimane fino alla fine. Set e match, errore in battuta di Valchinov, 25-22.
Maurizio Castellano, primo allenatore: “C’è un po’ di amarezza, oggi abbiamo buona partita, stiamo iniziando a ingranare, ma siamo stati poco cattivi nei momenti importanti della partita in un palazzetto complicato. Ho visto tante cose positive, ma purtroppo anche tante cose negative; ci è mancata quella palla in più – che hanno avuto loro – una palla difesa in più... ci sono state tante cose ma noi potevamo essere più cinici durante tutto l'arco della partita. I ragazzi stanno crescendo ma ci dobbiamo dare una mossa perché il campionato continua a crescere e noi dobbiamo fare qualcosa in più.
Delta Group Porto Viro – Banca Macerata Fisiomed 3–1 (25-19, 21-25, 25-22, 25-22)
Delta Group Porto Viro: Arguelles 17, Magliano, Pedro Henrique 19, Sperandio 5, Andreopoulos 20, Eccher 8, Chiloiro, Santambrogio 3, Morgese (L1). NE: Ballan, Ghirardi, Innocenzi, Bellia, Lamprecht (L2). All. Morato Daniele, Ass. Zambonardi Massimo.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ferri 5, Valchinov 20, Ottaviani 13, Cavasin 4, Fall 9, Sanfilippo, Klapwijk 3, Berger 6, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Giorgia Spinnicchia di Catania e Maurizio Merli di Terni
MVP: Pedro Henrique Pereira Silva
Note: Durata set: 28’, 27’, 28’, 32’ per ora e 55 minuti.
Battute punto Macerata 8 con 17 errori, Porto Viro 9 con 14 errori. Muri punto Macerata 7, Porto Viro 13. Attacco punto Macerata 54%, Porto Viro 55%. Ricezione positiva Macerata 60% (41% perfetta), Porto Viro 46% (34%).
Lontano dall’Eurosuole Forum, in campionato la Cucine Lube Civitanova mostra sempre due facce. Nel nono turno di andata della Regular Season, la formazione biancorossa sale sulle montagne russe in Puglia e rallenta la sua corsa con una sconfitta al tie break dopo 2 ore e 20 minuti di gioco sul campo del PalaMazzola contro i padroni di casa della Gioiella Prisma Taranto (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11). In pieno dominio e avanti per due set a zero in trasferta, come era successo a Perugia, gli uomini di Giampaolo Medei partono incerti nel terzo parziale, lo riacciuffano in extremis, ma sprecano tre palle match perdendo certezze e consentendo agli ionici, caricati dal proprio pubblico, di rimontare e prendersi il successo con un colpo di coda. Il derby in famiglia tra padre e figlio se lo aggiudica al fotofinish coach Dante Boninfante, soprattutto per una serie di chiamate importanti al Video Check in fasi cruciali, ma Mattia Boninfante gioca a tratti una partita ad altissimo livello sul campo opposto. I cucinieri salgano a 17 punti e agganciano Piacenza sul gradino più basso del podio, complice lo stop netto degli emiliani a Verona. Ora i giganti marchigiani devono guardare avanti in attesa di scendere in campo mercoledì 27 novembre (ore 20.30) al PalaSavelli di Porto San Giorgio per il derby in notturna contro la Yuasa Battery Grottazzolina, valevole come anticipo dell’11° turno della stagione regolare. I tarantini torneranno in campo domenica 1 dicembre (ore 16), tra le mura amiche, con Modena per il 10° turno.
Fatta eccezione per i muri vincenti, la Lube è avanti nelle statistiche, ma a fare la differenza per la Gioiella sono i dettagli e i colpi di Held, top scorer (25 punti) e premiato MVP a fine gara, in doppia cifra come i compagni di squadra Gironi (18), D’Heer (12) e Hofer (10). Tra i biancorossi i più prolifici sono Lagumdzija (20), Bottolo (18) e Nikolov (14).
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa della Gioiella Prisma in campo senza l’indisponibile Lanza e schierati con Zimmermann al palleggio in diagonale con la bocca da fuoco Gironi, Held e Hofer di banda, D’Heer e Alletti al centro, Rizzo libero.
Minuto di silenzio in avvio e team in campo con un simbolico baffo rosso sulla guancia per condannare la violenza di genere e ricordare l’arbitro pugliese Federica De Luca e il piccolo Andrea, scomparsi in una tragedia familiare nel 2016. Regalato anche un mazzo di fiore ai familiari prima della partita.
Nel primo set la Lube regge in seconda linea e si affida all’ottima gestione al servizio di Boninfante, che innesca tutti gli attaccanti. Il 56% in attacco, i tre muri vincenti e l’ace biancorosso parlano da soli. Buon approccio fin dai primi scambi (6-10). Il muro poderoso di Chinenyeze vale il +5 (10-15), l’attacco out di Gironi e il block di Lagumdzija mandano Civitanova sul +7 (11-18). Una Lube dilagante mette alle corde i padroni di casa in un primo parziale dominato (12-21). Un calo di tensione biancorosso rianima gli ionici (16-22), Medei ci mette una pezza al time out. Sul 18-23 l’ex tarantino Loeppky entra per Nikolov, sul 18-24 si vede l’altro ex, Gargiulo. Bottolo chiude il set (19-25).
Secondo set con percentuali simili: 1 ace e 3 muri vincenti per i biancorossi, che tengono in ricezione e attaccano con il 56%, spinti da Lagumdzija (6 punti) e Bottolo (5). I cucinieri partono bene (8-10). Taranto lotta e impatta con il muro di Held (11-11), ma la Lube ritrova il ritmo (12-16). La formazione di Dante Boninfante è tutto fuorché arrendevole e approfitta dell’eccessiva fretta dei cucinieri (17-17). Il servizio out degli ionici e l’attacco di Lagumdzija dopo un’azione prolungata rimettono due lunghezze di vantaggio (17-19). Il nazionale turco continua a capitalizzare punti importanti (20-22). Sul 21-23 Loeppky entra per Nikolov, ma i riflettori sono ancora per Lagumdzija. Il muro di Mattia Boninfante chiude il set (21-25).
Inizio choc di terzo set per la Lube (4-1), seguito dal time out di Medei. Sul 5-5 è coach Boninfante a chiamare a raccolta i suoi. Un secondo black-out degli ospiti e uno dei rari errori di Boninfante Jr rilanciano Taranto, che lotta con Held (8 punti nel set) e Gironi (12-7). Medei mischia le carte inserendo Loeppky per Nikolov e i suoi uomini si avvicinano (14-12). Sul 15-13 per Taranto entra Paglialunga in ricezione. Civitanova lotta con l’innesto di Orduna e Dirlic, ma si procede a strappi e la Gioiella allunga (17-13). La forza di Balaso e compagni è di non mollare e il servizio li aiuta: due break recuperati, poi l’ace di Loeppky per il -1 (17-16). Sul 19-18 rientrano Boninfante e Lagumdzija. La Lube spreca la palla dell’aggancio (21-19) e Taranto colpisce a muro (23-20), ma con un parziale di quattro a zero chiuso dalle prodezze di Loeppky e Bottolo (23-24) la Lube mette il naso avanti. La Gioiella annulla la palla match e trova il controsorpasso sull’errore di Lagumdzija (25-24). I biancorossi annullano tre palle set (27-27) e sprecano altre due palle match (29-29) prima di cadere sul muro di Alletti (31-29) vanificando 4 ace nel set.
Nel quarto set la Lube parte con Gargiulo e ritrova Nikolov lottando come nel precedente (5-5). Taranto aggredisce la rete con rinnovata fiducia registrando percentuali più alte in attacco e a muro. Sul 10-7 a muro Medei chiama un time out, ma al rientro è Gironi a colpire (11-7). Tra i biancorossi Medei punta su Orduna e Dirlic, ma sull’attacco out di Bottolo Taranto allunga (17-12). Medei chiama in causa anche Poriya. La situazione si complica sull’ace di D’Heer (19-13). Civitanova reagisce sfruttando un calo dei padroni di casa (19-16), ma i pugliesi sono più incisivi (23-18) e si impongono sull’errore al servizio di Loeppky (25-20).
In apertura di tie break arriva il risveglio civitanovese (1-4), ma Taranto è indomabile e impatta a muro con D’Heer (5-5). Al cambio di campo sono avanti i tarantini (8-7) grazie a un’invasione aerea ravvisata dal Video Check. La Lube va sotto di due punti sull’azione di Held (9-7). Il pubblico scende in campo con Taranto (14-9). la Lube annulla due palle match, ma crolla 15-11.
“C’è tanta amarezza, prima di tutto perché avevamo approcciato la partita molto bene, portandoci sul 2-0, e poi ci siamo inspiegabilmente persi, quando Taranto ha alzato il proprio livello mettendoci in difficoltà. Avevo chiesto ai ragazzi di fare un ulteriore step in trasferta, ma abbiamo fallito. Questo inizio di stagione ha dimostrato che a volte questa squadra riesce a giocare ad altissimo livello, risulta incontenibile, e quando invece c’è da soffrire non riesce a rimanere in partita. In campionato ci sarà sempre da soffrire, dobbiamo esserne consapevoli, urge quindi un passo avanti soprattutto dal punto di vista mentale, più che da quello tecnico. Il calendario ci presenta adesso una partita in trasferta che giocheremo fra tre giorni, chiedo alla squadra la determinazione giusta per conquistare un riscatto importante” queste le parole dell'allnatore Giampaolo Medei.
Tabellino
Gioiella Prisma Taranto - Cucine Lube Civitanova 3-2 (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11)
Gioiella Prisma Taranto: Zimmermann 0, Hofer 10, Alletti 5, Gironi 18, Held 25, D'Heer 12, Luzzi (L), Rizzo (L), Alonso 1, Paglialunga 0. N.E. Santangelo, Balestra, Lanza, Fevereiro. All. Boninfante.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 18, Chinenyeze 9, Lagumdzija 20, Nikolov 14, Podrascanin 7, Bisotto (L), Gargiulo 2, Loeppky 4, Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 4. N.E. Tenorio. All. Medei.
Arbitri: Curto (TS) e Cappello (SR)
Note: durata set 29’, 29’, 38’, 27’, 18’. Totale 2h 20’. Taranto: errori al servizio 19, ace 3, muri 13, attacco 46%, ricezione 37% (20%). Civitanova: errori al servizio 27, ace 7, muri 11, attacco 47%, ricezione 54% (29%). Spettatori: 1.480. MVP: Held.
Alla vigilia del match c’era la sensazione che i tre punti in palio avessero una grande importanza per il discorso salvezza e al Serralta ne erano consapevoli perché battere il Camerino Castelraimondo sarebbe stato fondamentale per allungare in classifica e mettere una bella distanza con gli avversari di turno.
Ebbene il Serralta ha colto l’occasione ed ha fatto sua la partita ottenendo dunque il bottino desiderato centrando l’obiettivo principale. Successo meritato a fronte di una buona prestazione corale(molta attenzione in difesa e bravi nel pungere in attacco quando ce ne è stata l’occasione) fatta di attenzione, concentrazione e ottima predisposizione al sacrificio. Locali più manovrieri e con più possesso, ma poco lucidi e precisi negli ultimi metri tanto che il portiere Lanari è rimasto praticamente inoperoso a testimonianza anche del rendimento alto tenuto per tutti i 90’ dal pacchetto arretrato ospite. Serralta pratico e concreto che è riuscito a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, cosa che è stata fondamentale per affrontare poi la ripresa con un indubbio vantaggio psicologico.
Prima della rete che ha spezzato l’equilibrio, si sono viste due occasioni per i gialloblù costruite intorno alla metà della frazione, la prima con Tommaso Vissani, davanti alla porta si vede respingere il tiro a colpo sicuro dal portiere in uscita bassa, e poi con Pelagalli, girata su preciso cross di Moretti con sfera a scheggiare il palo. Come detto in precedenza il Serralta passa al 46’. Fa tutto Tommaso Vissani che affonda in area dove viene messo giù. Rigore evidente trasformato(destro forte e centrale) dallo stesso attaccante che festeggia nel modo migliore il ritorno in campo dopo due turni di stop. Dopo pochi minuti(Rapaccioni infortunato) della ripresa entra nel Serralta Aldo Gega(nella foto) che ha modo di diventare subito protagonista quando va a battere una punizione decentrata sulla destra con esecuzione perfetta che manda la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano. I locali hanno il merito di rispondere immediatamente tanto da accorciare le distanze con Palazzi abile ad inserirsi in area ed a piazzare il rasoterra vincente.
Gara riaperta. Il Camerino Castelraimondo deve provarci e cerca di creare azioni, ma il Serralta fa buona guardia e non corre rischi. La partita vede abbassarsi i ritmi e di occasioni non se ne vedono più. Sarà così fino al triplice fischio che premia i gialloblù che possono incamerare tre punti molto importanti che significano 9 punti in graduatoria e che potranno fungere da spinta per cercare di vivere una serata positiva nel prossimo impegno casalingo contro il Villa Strada Cingoli(14 punti).
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO-SERRALTA 1-2
MARCATORI: pt 46’ Vissani su rigore; st 12’ Gega, 17’st Palazzi
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO: Pierri, Severini, Galassi, Palazzi, Rivelli Francesco, Campenni, Pagnotta, Bravetti, Rivelli Giacomo, Prince, Prenga. A disp. Birocco, Carboni, Santecchia, Carnevali, Gelagna, Maggi, Ruiz, Moulie, Straini. All. Ferranti
SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Crescenzi, Rapaccioni(5’ Gega), Botta, Testa, Moretti, Lacchè(30’st Magarelli), Vissani(40’st Cambriani), Pelagalli(16’st Cappellacci), Falconi. A disp. Spadoni, Baruni, Vissani Enrico, Rocci, Cruciani. All. Masciani
Termina 1-1 la sfida tra Civitanovese e Termoli con i rossoblu che lasciano il Gino Cannarsa con l’amaro in bocca. Succede tutto nella ripresa.
Dopo una prima frazione conclusa sullo 0-0 in cui i ragazzi di mister Alfonsi non erano riusciti mai a trovare il varco giusto, nel secondo tempo pronti via era Padovani con una splendida conclusione su assist di Esposito a sbloccare l’incontro.
La Civitanovese sembrava in totale controllo del gioco e del match, ma la precisa rasoiata di Colarelli al 33’ st riportava l’equilibrio e sanciva il definitivo 1-1.
foto di Eric Moscufo
Una CBF Balducci HR in formato “diesel” batte 3-1 la FGL-Zuma Castelfranco Pisa e conquista altri tre punti preziosi per continuare a scalare la classifica e avere la certezza quantomeno del terzo posto a una giornata termine del girone di andata, complice la contemporanea sconfitta di Brescia (che ha già giocato la nona di andata in anticipo) agganciata a quota 18 ma con le arancionere già con un quoziente set migliore. Dopo aver perso il primo set con le toscane (molto efficaci a muro e in difesa) e sotto 0-5 nel secondo parziale, le ragazze di coach Lionetti cambiano completamente marcia e conquistano l’intera posta con un triplo 25-15: 15 muri, 6 ace e ben cinque attaccanti in doppia cifra fanno la differenza: MVP di giornata la regista Asia Bonelli (Caruso top scorer con 18 punti e 9 muri personali). Per Castelfranco Pisa 12 punti a testa per Zuccarelli e Colzi.
Nel primo set la FGL-Zuma Castelfranco Pisa impatta molto bene sul match mentre la CBF Balducci HR fatica a imporre il proprio gioco, specialmente in attacco (29%): il break nel finale premia le toscane con 4 muri vincenti e i 5 punti di Fucka e Salinas (22-25). Veemente la reazione arancionera nel secondo set: sotto 0-5, le maceratesi ritrovano convinzione ed efficacia e rimontano subito per poi vincere 25-15 guidate dai 6 muri di Caruso e da una battuta che mette in difficoltà la FGL-Zuma. Stessa linea nel terzo set: altri 4 muri della CBF Balducci HR, le difficoltà in attacco delle toscane (16%) e i 6 punti di Fiesoli e Mazzon valgono un altro 25-15. E stesso finale (25-15) nel quarto set, le maceratesi tengono sempre alto il livello di gioco con una Bonelli ispirata in regia e i 4 punti finali sono tutti della top scorer Caruso.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Bracci in campo Ferraro-Zuccarelli, Fucka-Colzi, Salinas-Vecerina, Bisconti libero.
Le toscane trovano un mini-break su errore di Caruso (2-4) e ancora con il contrattacco di Zuccarelli (4-7), ma c’è subito l’ace di Fiesoli (6-7) seguito dall’ace di Caruso per l’8-8. Battista firma il 10-9 a muro, Castelfranco risponde con la fast di Colzi (11-12), Morandini entra al servizio e mette l’ace del 13-12, c’è poi il muro di Colzi ed è 13-14. Si va avanti punto a punto fino al nuovo break di Zuccarelli (15-17), Battista contrattacca (17-17) ma le toscane vanno di nuovo avanti sul colpo out di Decortes (18-20) e sul muro di Fucka (18-21). Lionetti inserisce Sanguigni al servizio e Bulaich per Fiesoli, Decortes trova il pallonetto del 20-21, Ferraro inventa il 21-23 e Colzi mura Mazzon (21-24). Decortes annulla il primo set ball (22-24) ma Zuccarelli chiude 22-25.
Super partenza di Castelfranco nel secondo set sulle ali dell’entusiasmo del primo parziale conquistato (0-5) ma la CBF Balducci HR prova a reagire subito (3-5 con Decortes, 4-5 con Caruso e ancora Decortes per il 5-5). Caruso si scatena a muro con due blocchi vincenti (8-5, parziale di 8-0 per le marchigiane), Castelfranco rientra con Vecerina e l’ace di Zuccarelli (9-10), Fucka sbaglia per la pipe ed è 11-10. Fiesoli fa il mani out del 13-11, Caruso mura ancora per il +3 (16-13), l’attacco di Zuccarelli finisce sull’asta (18-14) e Decortes mette un gran lungolinea per il 19-14. Battista firma il 20-14, Caruso un nuovo muro (21-14): Bracci inserisce Moschettini in regia e Lotti opposta ma la centrale siciliana mette giù anche il 22-14 in contrattacco. Battista ancora (23-14) e ancora Caruso chiude il set 25-15.
La CBF Balducci HR riparte bene nel terzo set: è subito 5-1 e poi 7-2 con l’ace di Decortes, arriva anche l’8-2 di Mazzon in contrattacco. Fiesoli allunga con un altro ace (10-3) e il servizio che costringe Ferraro all’invasione (11-3): sul 12-5 Bracci inserisce Fava per Fucka ma al centro c’è ancora Caruso in evidenza con il contrattacco del 15-6. Fiesoli mura il 17-7, Castelfranco (con Lotti in campo per Salinas) trova il guizzo del 17-9 ma il capitano arancionero confeziona il 20-9, Mazzon si scatena con il 21-9 e il 23-12 in fast: ci pensa Battista a chiudere col lungolinea del 25-15.
Nel quarto set i colpi di Fiesoli e l’errore di Salinas (rientrata, c’è Tesi libero per Bisconti) portano le arancionere subito sul 6-2, Mazzon mura l’8-3 e l’errore di Salinas vale il 10-4. Decortes allunga in mani out (11-4): la CBF Balducci HR tiene il +7 (13-6 e 15-8) in cambio palla fino al nuovo contrattacco di Fiesoli per il 16-8. Mazzon a filo rete mette il 17-8 poi il turno al servizio di Ferraro mette in difficoltà le arancionere (ace del 17-11), ma Battista trova il pallonetto spinto del 19-11 e Caruso con quattro colpi consecutivi chiude 25-15.
Le dichiarazioni post gara sono arrivate da Valerio Lionetti, head coach CBF Balducci HR Macerata: “Le ragazze dal secondo set hanno fatto lo switch con la testa e ci hanno messo quel gioco che ho visto in settimana in cui sono state fortissime, sono state molto brave, hanno spinto al primo all’ultimo minuto in tutti gli allenamenti. Castelfranco nel primo set, secondo me, ha fatto una buona fase di muro difesa e ci ha messo in difficoltà, però noi assolutamente non siamo quella roba lì del primo set in attacco e anche in difesa. Poi dal secondo in poi abbiamo trovato una buona intensità. Non bisogna accontentarsi mai, anche dopo questa partita: siamo felici di questi tre punti, ma ripartiamo dal primo set e ripartiamo la settimana prossima a spingere in allenamento, pensando a cosa abbiamo sbagliato in quel set per non riuscire a portarcelo a casa” e da Asia Bonelli e Alessia Fiesoli.
“Oggi nel primo set non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo. - spiega Bonelli - Abbiamo faticato in quasi tutti i fondamentali ma in generale siamo state poco incisive, poco aggressive. Secondo me è mancato un po' di atteggiamento giusto, un po' di cinismo in certi momenti. E nel secondo set siamo partite male, poi niente abbiamo dato una scossa alla partita, abbiamo spinto un po' più al servizio che è stata la chiave iniziale per riuscire a ingranare meglio. Dopo abbiamo trovato tante soluzioni in attacco, cambiato colpi e quindi penso che la squadra in generale abbia girato meglio, siamo riuscite a tirar fuori il vostro vero gioco”.
“Siamo partite un po' contratte abbiamo fatto tanti errori e soprattutto in abbiamo fatto dei colpi che non abbiamo allenato, nel senso stiamo lavorando tanto in palestra per fare determinati colpi alti invece abbiamo abbassato il colpo, abbiamo preso diverse murate, questo ci un po' penalizzato e fatto salire a Castelfranco l'energia e l'adrenalina. Complimenti anche a loro nel primo set perché hanno veramente difeso tutto, toccato tutto a muro e ci hanno messo molto in difficoltà. Brave noi anche avere la reazione, perché non è facile essere sotto di un set, e 0-5 nel secondo sotto: siamo state brave a stare lì con la testa e portare a casa poi la partita da tre punti” queste invece le parole di Fiesoli.
Tabellino
CBF BALDUCCI HR MACERATA - FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA 3-1 (22-25 25-15 25-15 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 13, Bonelli 1, Battista 12, Caruso 18, Decortes 17, Fiesoli 12, Bresciani (L), Bulaich Simian 1, Morandini 1, Sanguigni. Non entrate: Costantini (L), Orlandi, Busolini, Braida. All. Lionetti.
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA: Zuccarelli 12, Vecerina 7, Fucka 6, Ferraro 3, Salinas 7, Colzi 12, Bisconti (L), Fava 2, Lotti 1, Moschettini, Tesi (L), Tosi. All. Bracci.
ARBITRI: Resta, Pasquali.
NOTE - Spettatori: 495, Durata set: 30', 24', 26', 24'; Tot: 104'. MVP: Bonelli.
La Maceratese batte 1-0 l'Osimana grazie al gol di Cirulli al 37' della ripresa e, sfruttando il passo falso del Chiesanuova nel big match con il K Sport Montecchio Gallo, vola in testa alla classifica del campionato di Eccellenza.
Possanzini cambia 2 elementi rispetto alle ultime due uscite, con Oses titolare al posto di Grillo e Ciattaglia arretrato terzino e Bracciatelli che sostituisce l'indisponibile Ruani sulla trequarti.
Primo tempo senza particolari occasioni da gol per entrambe le squadre, con la Maceratese che fa la partita e l'Osimana che prova a ripartire. Al 10' Oses ha una buona occasione ma non riesce a superare Santarelli con lo scavetto. Al 13' ci prova Nasic da fuori ma l'ex portiere biancorosso blocca senza problemi. Stesso esito per il tiro dell'altro ex Minnozzi a parti invertite al 18'. Alla mezz'ora ci prova anche Vrioni da fuori ma il suo destro finisce alto. Al 40 la Maceratese si costruisce un altro tiro con Bracciatelli che però calcia alto dal limite dell'area. Si va a riposo sullo 0-0.
La squadra di Possanzini alza il ritmo nella ripresa, ma è l'Osimana ad avere l'occasionissima per passare in vantaggio: Mafei fa tutto bene al limite dell'area e lascia partire un destro imprendibile respinto solo dal palo. Si salva la Maceratese, che si riaffaccia in avanti al 16' col tiro cross di Cirulli sul quale è provvidenziale l'intervento di Patrizi. Al 24' grande apertura di Nasic a trovare la torre di Ciattaglia sul secondo palo, ma Lucero da buona posizione mette alto di testa. Un minuto dopo Bongelli scalda ancora i guanti di Santarelli. Cresce la Maceratese, che prima della mezz'ora ha una grande chance con Albanesi, al rientro dopo più di un mese ai box, che riceve a centro area da Ciattaglia ma colpisce male e spedisce a lato. Il gol arriva al 37' e lo firma, tanto per cambiare, Mirco Cirulli, che coun destro fulminio dal vertice sinistro dell'area batte Santarelli. Terzo gol consecutivo, tutti e tre da subentrato, per l'esterno biancorosso. Il finale vede la Maceratese difendere con i denti un risultato preziosissimo, che le permette di scavalcare il Chiesanuova e tornare da sola in testa alla classifica.
Foto di Francesco Tartari
Il Tolentino prosegue nel suo magic moment. I cremisi espugnano l'insidioso campo del Montegranaro per 1-0 e centrano la quinta vittoria consecutiva nel campionato di Eccellenza Marche. Allo stadio "La Croce" va in scena un match molto tattico e deciso dagli episodi. A segno Capezzani su rigore. Tre punti che consentono al Tolentino di restare agganciato alla zona play-off.
Da segnalare nel pre-partita la solidarietà espressa dai tifosi ospiti a quelli dell'Osimana, con i quali sono legati da solido gemellaggio, attraverso lo striscione con soprascritto "Trasferte libere". Il chiaro riferimento è al divieto di seguire la propria squadra all'Helvia Recina di Macerata, nella giornata odierna, in capo ai supporters giallorossi previsto da un'ordinanza prefettizia (leggi qui). Una rappresentanza di tifosi osimani si è, quindi, aggiunta a quella cremisi per assistere alla gara del Tolentino.
Passarini conferma la formazione che ha strapazzato l'Atletico Mariner una settimana fa con l'unica eccezione di Tizi al posto di Mariani nel ruolo di terzino sinistro. Di contro, i padroni di casa propongono il consueto assetto offensivo con Tonuzi al centro dell'attacco e il trio di trequartisti Jallow-Palmieri-Mangiacapre a supporto. Mancini si abbassa, invece, sulla linea dei centrocampisti.
LA CRONACA - La prima occasione è per i padroni di casa. Un lancio ben calibrato di Gonzalez pesca Jallow sulla fascia sinistra. L'attaccante veregrense si accentra e lascia partire un diagonale velenoso che Bucosse devia in angolo (4').
La replica del Tolentino arriva al 9' con un tiro fiacco di Stricker che non mette in apprensione Taborda. Entrambe le squadre evitano di scoprirsi, la partita resta bloccata. Al 20' Tomassetti è costretto a spendere un giallo per evitare che Jallow sprinti verso la porta di Bucosse.
Si vede Lovotti al 27' con una spizzata su cross di Barilaro che termina al lato. Manna prova la bomba dalla distanza al 30', ma Taborda blocca la sfera in tuffo. Al 34' Zaffagnini è costretto ad abbandonare il campo per un problema al ginocchio accusato a seguito di un contrasto di gioco con Lovotti. Si teme un lungo stop. Al suo posto entra Alidori.
Al 44' l'episodio che cambia il match. Stricker sguscia via sulla destra e suggerisce per Moscati, toccato da dietro sul piede d'appoggio al momento del tiro. L'arbitro fischia il rigore. Dal dischetto Capezzani non sbaglia: palla da una parte, portiere dall'altra. Vantaggio Tolentino. È il risultato con cui si va al riposo
Al rientro dagli spogliatoi Jallow rimedia subito un giallo per simulazione dopo essersi lasciato vistosamente cadere in area senza essere stato toccato (48'). Mengo lancia nella mischia Perpepaj e Di Matteo al posto di Palmieri e Mangiacapre. Nel Tolentino Passarini si copre inserendo Tortelli per Capezzani. Al 51' uscita coraggiosa ed efficace di Bucosse a sbrogliare una difficile matassa con Mancini e Jallow pronti a colpire.
Montegranaro intraprendente. Al 55' Tonuzi va vicino al bersaglio su punizione. Padroni di casa in pressing costante alla ricerca del pareggio. Al 68' l'elettrico Jallow sfugge sulla sinistra a Barilaro e mette in mezzo un pallone che, deviato da Perpepaj, accarezza il palo prima di terminare sul fondo.
Passarini percepisce il pericolo e cambia ancora. Esordisce il giovanissimo neo acquisto Dominino (2006) che sostituisce Tizi, mentre Cicconetti dà il cambio a Manna. Dentro anche Di Biagio a rinforzare la difesa e rilevare Moscati.
La mossa funziona, i cremisi appaiono più equilibrati. La partita scende di tono con il passare dei minuti per via della stanchezza presente su entrambi i fronti. All'88' Cicconetti ci prova su punizione, ma la palla termina alta sopra la traversa. È l'ultima emozione della sfida, il Tolentino continua a crescere e avvicina la vetta.
La marcia del Santo Stefano Kos Group Porto Potenza Picena non si ferma nemmeno a Bergamo dove, nella sesta giornata del girone di andata, i ragazzi di coach Bob Ceriscioli regolano a domicilio i lombardi con un perentorio 48 a 83.
Un risultato mai in discussione in un match dove le differenze tecniche ed agonistiche tra la prima e l’ultima della classe si sono viste tutte, anche in un campionato equilibrato come quello di Serie A di basket in carrozzina di quest'anno, che in più di un’occasione ha fatto registrare risultati diversi dai pronostici.
Questo non sminuisce la splendida gara corale del Santo Stefano che ha dato prova di essere sempre più squadra di altissimo livello con i, tanti, nuovi innesti inseritisi al meglio negli esigenti schemi di Ceriscioli.
Per il coach marchigiano c’è stata la possibilità di far fare preziosi minuti in campo a tutta la rosa, provando diverse soluzioni in vista dell’insidioso incontro casalingo di sabato prossimo al PalaPrincipi (ore 15:30) contro il Reggio Calabria, terza forza del campionato e in cerca di un posto per la Final Four di Coppa Italia forti della vittoria nello scontro diretto contro Firenze.
Vince anche Cantù in casa con il Padova e resta al secondo posto, a due punti dalla capolista maceratese. Nel derby sardo il Porto Torres supera il Sassari mentre il Giulianova, dopo tre sconfitte di fila, torna alla vittoria ai danni del Treviso.
Questi i tabellini del Santo Stefano Kos Group nella gara di Bergamo: Raimondi 2, Vigoda 12, Giaretti 24, Becker, Bedzeti 10, Henriot, Balsamo 6, Scandolaro 6, Bassoli 10, Watson, Cini 13, La Terra. All. Ceriscioli.
Da possibile occasione di strappare punti la trasferta di Bolzano si trasforma nella peggior sconfitta stagionale per la Macagi Cingoli. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 35-23 contro la squadra di Sporcic nella 12^ giornata di Serie A Gold di pallamano. Strappini e compagni, dopo aver approcciato bene alla sfida, non sono riusciti a tenere il passo degli alto-atesini nella ripresa, che hanno preso il largo fino al definitivo +12.
PRIMO TEMPO - La Macagi inizia meglio la sfida, portandosi sullo 0-3 grazie ai gol di Naghavialhosseini, D’Agostino e Mangoni, con la complicità di Albanesi decisivo con due belle parate. Bolzano non ci sta e, dopo aver sbagliato un 7 metri con Udovcic, ritrova la parità sul 4-4 grazie ai colpi di Martinovic. Anche Vojinovic fallisce un rigore, ma Cingoli torna avanti grazie a Piero D’Benedetto (4-5).
Gli ospiti restano in vantaggio fino al 6-7 al 18’: qui Bolzano trova un super break di 6-0 firmato doppio Zanon, Trevisiol, Sontacchi e doppio Martinovic, ribaltando il parziale sul 12-7 al 24’. Cingoli reagisce subito e torna a -2 al 26’ sul 12-10 grazie alle reti di D’Benedetto, Ciattaglia e Strappini. Bolzano, però, riesce a controllare il vantaggio fino alla prima serena, chiudendo sul 16-12 grazie al tiro franco di Udovcic.
SECONDO TEMPO - La ripresa è tutta da dimenticare per gli ospiti, sia per merito delle parate di Andelic che per via dei troppi errori al tiro e una gestione troppo frettolosa del pallone. I biancorossi di gara iniziano subito conquistando il 18-13. Cingoli risponde con due gol di D’Benedetto, intervallati da quello di Naghavialhosseini, tornando sul -2 del 18-16.
Qui entra in scena Andelic, che con due belle parate nega il -1 agli ospiti: i compagni ringraziano e tornano a +4 con Walcher (20-16). Strappini e D’Agostino, supportati da Albanesi tra i pali, tengono la Macagi a -3 sul 21-18 del 41’. In questo momento Bolzano decide di chiudere le ostilità, con un break di 5-0 firmato doppio Martinovic, doppio Udovcic e doppio Gazzini, portando il risultato sul 26-18 al 48’. Nei restanti minuti, Bolzano controlla il risultato, ampliandolo fino al +12 del 32-10. Rossetti, con le due reti finali dei cingolani, evita il -13.
Tabellino
Bolzano 35-23 Macagi Cingoli (16-12)
Bolzano: Andelic, De Ehrenstein, Trevisiol 2, Martinovic 10, Walcher 3, Zanon 7, Brantsch 1, Sporcic, Zanetti 1, Sontacchi 2, Udovcic 4, Wiedenhofer 1, Gasser 1, Gazzini 3, Galvan. All. Sporcic
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino 4, D’Benedetto 5, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 3, Mangoni 1, Gagliardini, Strappini 2, Rossetti 2, Compagnucci, Gigli, Vojinovic 1. All. Palazzi
Arbitri: Bassan – Bernardelle
(Credit foto: Niccolò Dametto)
L’Aurora Treia non va oltre il 2-2 contro la Sangiorgese/Monterubbianese nel match valevole per la dodicesima giornata del Girone B di Promozione. Ennesima frenata per i biancorossi contro i rivieraschi, ancora a secco di vittorie e reduci da una settimana difficile, dopo aver respinto le dimissioni del tecnico Stallone e aver salutato Armellini e Murazzo.
PRIMO TEMPO - L’incontro parte a ritmo lento ma sono i nerazzurri a passare in vantaggio alla prima occasione utile. Dopo soli nove minuti, Valle Indiani mette al centro per Antolini che batte di testa Frascarelli. La Sangiorgese tiene bene il campo e sfiora il raddoppio con Antolini che colpisce di poco fuori al 20’.
Il pari dell’Aurora arriva al 22’: Allegretti riceve in profondità ed incrocia di sinistro superando Tavoni in uscita. Il bomber biancorosso trova la sua ottava segnatura stagionale e vola in testa alla classifica cannonieri. Nel finale della prima frazione di gara sono gli ospiti a riportarsi in vantaggio. Al 45’, Gibellieri si accentra e dal limite dell’area lascia partire un tiro preciso che si insacca all’angolino.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cornacchini cambia assetto alla squadra effettuando tre sostituzioni nei primi minuti. L’Aurora perde Filacaro per infortunio ed al suo posto entra l’esperto difensore Alex Marini. La prima azione pericolosa della ripresa è di marca ospite: al 57’, Gibellieri si crea una ghiotta occasione ma viene anticipato al momento del tiro.
Nell’azione successiva è Allegretti ad impegnare Tavoni dopo aver colpito di testa. Al 72’, Germinale sfiora l’incrocio dei pali con un colpo di testa insidioso. Quattro minuti più tardi, i rivieraschi trovano il goal dell’1-3 con un colpo di testa del solito Gibellieri ma l’arbitro annulla dopo aver segnalato un fallo.
L’episodio viene contestato fortemente dal pubblico di fede nerazzurra sugli spalti. L’Aurora non si dà per vinta e riesce a pareggiare a dieci dalla fine: Tavoni compie un doppio intervento su Allegretti, ma al terzo tentativo la palla carambola prima sulla traversa e poi tra i piedi di Giuli che segna realizzando un autentico capolavoro.
Nel finale succede di tutto, l’Aurora perde l’estremo difensore Frascarelli per espulsione. Tiberi subentrato al posto di Allegretti si rende protagonista di due interventi determinanti che salvano il risultato.
Settimo pareggio stagionale per l’Aurora che sale a quota tredici punti in classifica. Resta ancorata in ultima posizione la Sangiorgese che ha dato vita ad una prestazione di carattere e qualità.
TABELLINO
AURORA TREIA: Frascarelli, Morresi (53’ Bontempo), Bartolini, Ruani (53’Rozzi), Romagnoli A, Filacaro (53’ Marini), Giuli, Romagnoli F (70’ Candidi), Allegretti (85’ Tiberi), Borrelli, Germinale.
A disposizione: Kheder, Romanzetti, Montecchia, Cacciamani. Allenatore: Giovanni Cornacchini.
SANGIORGESE/MONT: Tavoni, Ciarrocchi (79’ Rossi), Toscano, Squarcia, Carafa, Ricci, Valle Indiani, Antolini, Venturim, Gibellieri. A disposizione: Bonifazi, Salvatori, Vecchiotti, Cudini, Cassetta, Gentile. Allenatore: Domenico Stallone.
MARCATORI: Antolini 9’, Allegretti 22’, Gibellieri 45’ e Giuli 80’.
ARBITRO: Andrea Eletto – Sezione di Macerata.
ASSISTENTI: Simone Tidei – Sezione di Fermo; Serena Mercuri – Sezione di Fermo.
NOTE: ammoniti Ruani, Bartolini, Marini, Valle Indiani, Raschioni, e Gibellieri, espulso Frascarelli, angoli 4-3, recuperi 2’-5’, presenti circa 150 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Dopo due successi di fila la Settempeda riscopre il gusto amaro della sconfitta e lo fa davanti al proprio pubblico e in maniera netta e pesante contro l’Atletico Azzurra Colli. Gli ascolani non lasciano scampo ai biancorossi imponendosi con un netto 3-0 che rispecchia fedelmente quello visto in campo e premia giustamente gli ospiti che portano a casa tre punti importanti che li rilancia in classifica verso le zone nobili.
Praticamente perfetta la formazione di Vagnoni e sotto tutti i punti di vista: tattico, tecnico, atletico, di qualità e di cinismo. I biancorossi ci hanno provato, con impegno, cercando di fare il solito gioco, ma ciò è riuscito meno di altre volte e la giornata non è stata brillantissima senza contare che hanno pesato chiaramente le situazioni sui tre gol presi (poca attenzione e troppa passività) che hanno indirizzato il match dalla parte ascolana e questo è l’unico rammarico che possono avere i ragazzi di Ciattaglia. Adesso si dovrà lavorare sodo con la testa rivolta al prossimo turno ovvero la trasferta contro un'altra rivale tosta come il Casette Verdini.
LA CRONACA – La Settempeda per la dodicesima giornata ospita l’Azzurra Colli presentandosi senza Massini (ko nell’ultimo allenamento), assenza che riporta sulla sinistra Montanari con il rientrante Palazzetti che si riprende il posto al centro della difesa. Ospiti con un 4-3-3 molto organizzato e compatto che verte sul forte tridente d’attacco Valentini, Galli e Pampano.
La prima mezzora di gioco è all’insegna dell'equilibrio: squadre attentissime a non scoprirsi, caute, che si temono e che si rispettano. Ritmi compassati e manovra per lo più a centrocampo. Poche le azioni da annotare. Un paio di ripartenze ascolane creano un po’ di scompiglio tra i biancorossi, soprattutto quella che vede Mulinari intervenire in scivolata davanti alla porta per allontanare un pallone insidioso.
Quando c’è un match così bloccato di solito è un episodio a cambiare le cose ed è così anche questa volta. Minuto 33. Angolo per l’Azzurra Colli con deviazione di testa da centro area, la palla va verso l’esterno nella zona dove arriva Pampano che da pochi passi centra il palo poi la sfera si alza ricadendo davanti alla porta dove Rinaldi è il più lesto a colpirla in girata scaraventandola dentro.
Prima del riposo Galli fa vedere un rasoterra dal limite che Bartoloni ferma in tuffo. Settempeda che ha mostrato di aver un po’ accusato lo svantaggio e l’avvio del secondo tempo lo conferma. Pampano, sfruttando un mancato controllo di Quadrini, può calciare da dentro l’area ma D’Angelo devia in angolo. Al 5’ invece va meglio agli ospiti visto che trovano il raddoppio. Pampano, ancora lui, riceve in area, prende la mira e piazza il diagonale, Bartoloni tocca con il piede ma non riesce ad evitare che il pallone entri nell’angolo.
Al 13’ di nuovo il Colli al tiro con Gabrielli che chiama Bartoloni alla presa a terra. Da qui in poi la Settempeda esprime il massimo dello sforzo per cercare di rientrare in partita. Biancorossi in avanti con coraggio e grinta, ma di occasioni ne arrivano poche. Cappelletti è quello che più vicino al bersaglio con un buon diagonale che esce non di molto.
Al 28’ però gli ascolani sono letali e di rimessa calano il tris: palla recuperata e consegnata a Valentini che entra in area, salta due difensori e poi piazza il sinistro rasoterra a fil di palo alla sinistra del giovane portiere di casa, 0-3 e tre punti in ghiaccio.
La Settempeda, colpita duramente, rischia un passivo più pesante quando Rodriguez spara alto davanti a Bartoloni, poi quando Gesuè, dopo aver vinto un contrasto, si presenta davanti alla porta e sceglie la soluzione più difficile cioè un tocco di punta anziché un tiro secco.
Palla che tocca il palo lontano e va sul fondo ed infine con un altro tentativo di Rodriguez fermato in due tempi da Bartoloni. In mezzo a tutto questo per i locali c’è una girata di Rango, bloccata da Filiaci, e un bello spunto di Sfrappini sulla destra che genera un calcio d’angolo dopo rimbalzo del pallone sul palo esterno. È l’ultima azione della sfida che si chiude dopo 6’ di recupero.
SETTEMPEDA – ATLETICO AZZURRA COLLI 0-3
MARCATORI: pt 33’ Rinaldi; st 5’ Pampano, 28’ Valentini
SETTEMPEDA: Bartoloni, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Mulinari(45’st Rabini), Quadrini(7’st Perez), Rango, Cappelletti(23’st Maccioni), Dolciotti, Farroni(41’st Sfrappini). A disp. Braghetti, Eugeni, Sigismondi, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
ATLETICO AZZURRA COLLI: Filiaci, Sabatini, Felicetti(42’st Caponi), Filipponi, Gabrielli, Rinaldi, Regnicoli, Vallorani(34’st Acciarri), Galli(29’st Rodriguez), Valentini(37’st Gesuè), Pampano(20’st Spadoni). A disp. Finori, Massaretti, Stoppaccioli, Del Marro. All. Vagnoni
ARBITRO: Spadoni di Pesaro; assistenti Peyla di Pesaro e Parisi di Macerata
NOTE: ammoniti Rango, Regnicoli, Acciarri. Angoli: 4-7. Recupero: pt 1’; st 6’
(Credit foto: Maxime D'Angelo)
Francesca Fino e il Villino Western Riding di Treia alle finali nazionali di Bracciano.Il Futurity di Reining italiano è una delle gare più prestigiose della monta americana a livello europeo. La gare richiama i migliori cavalieri da tutta europa. Le competizioni più spettacolari e prestigiose del Futurity vedono scendere in arena i professionisti del settore suddivisi in 4 livelli, a seconda dell’esperienza del cavaliere.
Francesca Fino per la prima volta era in competizione con i più bravi professionisti del settore, una prova importante nella carriera di ogni addestratore. In sella alla giovanissima cavalla BH Mattolina Gun, ha superato le 2 selezioni iniziali per la classificazione e ha portato a casa anche il miglior punteggio. Nella finale di sabato ha vinto il 1 livello Open, riservato ai nuovi professionisti.
Un risultato reso possibile grazie anche al proprietario della cavalla Ambrosini QH, la scuderia di fama internazionale dove Francesca Fino sta lavorando e crescendo, sotto la guida Giuseppe Prevosti, top trainer riconosciuto a livello europeo e mondiale.
Il campionato italiano FISE di monta americana accoglie cavalieri di tutti i livelli e il Villino Western Riding, dove anche Francesca Fino (premiata con il riconoscimento "Carlo Didimi nel 2016") è cresciuta e si è formata, continua a far cresce giovani cavalieri. Dal 13 al 15 dicembre ben 10 atleti del Villino sono stati selezioni per le finali nazionali che si terranno nel prestigioso centro equestre di Elementa, a Bracciano (RM). "A Francesca e a tutti gli atleti del Villino Western Riding i complimenti e gli auguri dell'amministrazione comunale di Treia e dell'intera città", sottolinea il vicesindaco David Buschittari.