Al campo sportivo “Tonino Seri” di Macerata, in una splendida giornata di sole su un terreno asciutto, si è consumata l'impresa della terza giornata del campionato di Prima Categoria Girone C: la Cluentina ha superato il Potenza Picena (oggi in maglia nera con la scritta “potentina” sul retro) con una prova di cuore, tattica e incredibile tenacia.
I pronostici erano impietosi: la squadra ospite, con un undici farcito di nomi altisonanti e di categoria superiore come Castellano, Perna, Ruzzier, Tomba, Gambacorta, Romagnoli e Bigoni, era stata costruita apertamente per dominare il campionato, mentre il mister Raffaele Gesuelli schierava una Cluentina molto più giovane, ma evidentemente con un'anima da guerriera.
La cronaca si apre all'11, con i biancorossi subito propositivi: Lovascio devia di testa una punizione di Mancini, palla di poco alta, preludio di un ottimo calcio palla a terra e di eccellenti geometrie messe in mostra dai biancorossi, che si confermano padroni del gioco. Al 20’, Canuti pecca forse di altruismo, preferendo l’assist al tiro da buona posizione, intercettato dalla difesa avversaria. Purtroppo, al 27’, un infortunio muscolare costringe l’esperto difensore Pagliarini a lasciare il campo, sostituito dal giovane Menchi, ma l'assetto non ne risente. Il Potenza Picena prova a farsi vedere con Tassetti al 31’ (conclusione alta), ma l'episodio chiave arriva al 33’: Castellano, solo davanti a un portiere ormai battuto, viene ipnotizzato da un clamoroso intervento di Francesco Gesuelli, che salva tutto e libera l’area. Tuttavia, appena un minuto dopo, il gol ospite arriva comunque: un tiro potente da 30 metri di Gambacorta viene respinto corto da Pennesi (unico errore della sua giornata di grazia) e Tassetti, a due passi, insacca. Sull'1-0, la sfortuna si accanisce contro i padroni di casa: al 40', un fuorigioco inesistente ferma Francesco Gesuelli lanciato a rete. Ma la Cluentina non molla. Al 41’, Lovascio ha l'occasione del pari, ma solo davanti a Tomba conclude male sul fondo. Il riscatto è però immediato: al 45’, lo stesso Lovascio si riscatta agganciando un delizioso assist di Andrea Mancini e infilando in rete per un meritatissimo pareggio allo scadere del primo tempo.
La ripresa si apre con i tentativi del Potenza Picena: al 2’ Pistelli di testa alto su cross di Gambacorta e al 5’ un'altra clamorosa occasione di Castellano viene sventata da un fantastico colpo di reni del portiere Pennesi, che devia in angolo e si erge a muro invalicabile. Nonostante la pressione, la Cluentina controlla bene la gara. Al 14’ c'è ancora un'occasione per Lovascio, il cui tiro viene ribattuto in area prima che Montecchiari concluda debolmente. Il Potenza Picena tenta ancora da fermo con Castellano (punizione di poco alta al 27’) e costringe Pennesi a un altro miracolo al 36’ sulla conclusione ancora di Castellano, liberato da un errore difensivo. Ma i biancorossi non si limitano a difendere, e al 38’ Cappelletti conclude alto. Poi, al 50’, l'apoteosi! Gol di Ceesay che, con una zampata da vero attaccante, raccoglie un assist in piena area ancora del geniale Mancini, artiglia il pallone, lo difende e beffa Tomba per il 2-1 che fa esplodere il "Seri"! Il pareggio, a freddo, sarebbe forse stato più giusto, ma la Cluentina ha avuto il gigantesco merito di crederci fino all'ultimo respiro.
Il mister Gesuelli, a fine gara, è raggiante: “debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi, soprattutto a quelli che sono subentrati. Ovvio che se fosse finita 1-1 sarebbe stato più equo ma portiamo a casa tre punti fondamentali per la nostra classifica”. Sulla scelta del modulo: “Tutt’altro che scelta di prudenza, sapevamo che il Potenza Picena ha due esterni fortissimi e abbiamo cercato di tenerli alti.”
IL TABELLINO
CLUENTINA: Pennesi, Gesuelli F., Torresi (69’ Mogetta), Pieristé, Pagliarini (27’ Menchi), Menghini, Montecchiari (69’ Di Marino), Ceesay, Lovascio (62’ Cullhaj), Canuti (78’ Cappelletti), Mancini. All. Raffaele Gesuelli
POTENZA PICENA: Tomba, Gambacorta, Perna, Ghannaoui, Romagnoli, Bigoni, Tassetti, Vecchione (88’ Bartolini), Pistelli (73’ Ciucci), Ruzzier, Castellano. All. Marco Comotto
ARBITRO: Valentino Valeriani (Fermo)
RETI: 34’ Tassetti (P), 45’ Lovascio (C), 95’ Ceesay (C).
NOTE: Spettatori circa 200.
I Mondiali di atletica paralimpica sono giunti al penultimo giorno di gare e ultimo per i portacolori dell’Anthropos. Una giornata indimenticabile per i rappresentanti del team marchigiano!
Alle ore 5:30 Italiane è scesa in pedana per il Peso categoria F11 la nostra Assunta Legnante. La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, è sempre più nella leggenda. L’indomabile atleta oggi è salita sul tetto del mondo per la sesta volta nel getto del peso. Senza rivali la nostra campionessa che con un miglior lancio da 14,44 mette quasi due metri tra sé e la cinese Zhao Yuping, argento con 12,67. L'atleta asiatica beffa all'ultimo tentativo Lydia Church, che con 12,60 conquista il bronzo per la Gran Bretagna.
Assunta a fine gara: "Sono contentissima per l’ ennesima vittoria iridata. La gara l'ho vissuta con poca grinta perché ho gareggiato quasi da sola, ma come si dice gli assenti hanno sempre torto e ad avere ragione è chi gareggia. Io c'ero e questo è il mio sesto oro mondiale nel peso. Questa manifestazione è stata bellissima e la nostra squadra è fantastica, composta davvero da grandissimi ragazzi di cui non posso che essere fiera. Li ringrazio come ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo: il tempo passa, ma io ci sono ancora!".
Alle ore 5:55 Italiane è giunto il momento di Ndiaga Dieng nella finale dei 1500m categoria T20. Ndiaga, tesserato anche con il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica AVIS Macerata con cui si allena, nella mattinata di ieri aveva conquistato senza problemi l’accesso alla finale e quest’oggi si è fermato a soli 57 centesimi dalla medaglia senza riuscire a ultimare la propria rimonta ed eguagliando il piazzamento di Parigi 2023. Come nelle Semifinali, parte arrembante il giapponese Natsuki Toda, che prova a scappare via portandosi dietro il portoghese Sandro Baessa, ma lo statunitense e campione mondiale Michael Brannigan non ci sta e a metà gara prende la testa della corsa per andare a vincere il terzo titolo iridato personale con il record dei campionati di 3:50.44. Il giapponese conquista l'argento in 3:52.45 e il portoghese è di bronzo con 3:55.00 davanti all'azzurro, quarto in 3:55.57:
Ndiaga a fine gara: "Poteva andare meglio, mi sono rilassato troppo dopo la vittoria negli 800 e non ci ho creduto fino in fondo, ma questo risultato non fa che motivarmi di più. Non mollerò e, anzi, ripartirò dalla medaglia d'oro conquistata l'altro giorno per lavorare sempre di più anche sulla distanza più lunga".
Alle ore 13:30 Italiane è giunto il momento di scendere in pedana per Arjola Dedaj nella finale del Salto in Lungo categoria T11. Arjola, in pedana con la guida Stefano Storti, allenata dal marito e atleta nazionale Emanuele Di Marino, otto anni dopo la vittoria di Londra 2017, torna sul podio iridato nel salto in lungo con un bronzo di grande spessore. Non una gara semplice per l'azzurra, che si trova fin da subito a lottare contro problemi fisici che ne influenzano la prestazione e la obbligano a richiedere l'assistenza del medico. La lunghista azzurra però non cede al dolore e con un salto da 4,41 conquista il terzo gradino del podio alle spalle della spagnola Alba Garcia Falagan, oro in 4,80, e della francese Tiffany Logette-Lods, seconda con 4,56.
Arjola a fine gara: "In competizioni come i Mondiali conta più la posizione che non la misura, quindi non posso che essere soddisfatta. Salire sul podio è un grandissimo risultato, anche perché un mese fa mi è sorta una forte infiammazione alla gamba di stacco e abbiamo dovuto lavorare molto di fisioterapia per riuscire a partecipare a questi Campionati. È stato un mese sofferto, ma abbiamo deciso di provarci e per fortuna sono riuscita a fare un buon salto. Proprio quel tentativo, però, ha fatto tornare fuori il dolore alla gamba che mi rallentava in ogni movimento senza permettermi di saltare oltre. Sicuramente è un risultato frutto di sofferenza e di grande impegno, sono davvero contenta di questo podio".
Il presidente Nelio Piermattei: “Giornata strepitosa e Mondiale da incorniciare. Poco da dire su Assunta che in questi 13 anni di militanza con noi ci ha riempito di gioie sportive e umane facendoci crescere tutti. Ndiaga avrebbe potuto fare meglio oggi, ma come lui stesso ha detto, si è rilassato dopo lo straordinario, per lui primo, titolo mondiale negli 800 e ci sta, fa parte del percorso di crescita. Un abbraccio enorme ad Arjola, al primo anno con noi, che nonostante un infortunio ne abbia condizionato la preparazione e messo a rischiolal presenza, chiude con un bronzo che sa molto di più. Splendidi tutti come i loro tecnici Roberto Minnetti, Maurizo Iesari ed Emanuele Di Marino e la guida Stefano Storti. Grandeorgoglio anche perché ad oggi sulle 9 medaglie azzurre 6 sono dei portacolori dei gruppi sportivi militari e le altre 3 sono targate Anthropos!”
Si sono svolte questa mattina, 4 ottobre, le elezioni per il rinnovo del Comitato Regionale Marche della Federazione Pugilistica Italiana. Tutte le società aventi diritto al voto hanno scelto all’unanimità Giacomo Bugaro come nuovo presidente, già eletto domenica scorsa anche come consigliere regionale nelle file di Fratelli d’Italia.
Bugaro, 56 anni, sposato e residente ad Ancona, ha coltivato fin da giovane una grande passione per la boxe, ereditata dal padre. Negli anni scorsi è stato presidente della società pugilistica anconetana Upa Pittori. La sua nomina subentra a quella di Luciano Romanella, del Fermano, il quale aveva rassegnato le dimissioni a seguito della caduta del precedente comitato regionale.
Al fianco del neo-presidente, sono stati eletti i consiglieri Lorenzo Alessandrini di Jesi e Adelchi Tonucci di Ancona; in rappresentanza degli atleti è stata scelta Carlotta Paoletti, già campionessa italiana negli assoluti femminili, mentre per i tecnici è stato eletto Andrea Gabbanelli di Castelfidardo, maestro e preparatore del campione italiano ed europeo Charly Metonyekpon.
Il nuovo Comitato Regionale Marche rimarrà in carica fino al 2027, coincidente con la scadenza del quadriennio olimpico, pronto a guidare le società pugilistiche marchigiane verso nuovi successi a livello regionale e nazionale.
Uno splendido momento di sport e spettacolo ha animato ieri sera il Palasport Fontescodella a Macerata con il vernissage arancionero della nuova stagione 2025/26 della CBF Balducci HR Macerata. La serata ha visto la presentazione ufficiale della prima squadra e di tutto il settore giovanile, in vista dell’esordio nel campionato di Serie A1 Tigotà, in programma lunedì 6 ottobre alle 20.30 contro Cuneo.
La serata-show, condotta da Marco Moscatelli con la colonna sonora affidata agli Spaghetti Dj Set, è iniziata con i saluti delle autorità presenti: gli assessori del Comune di Macerata Andrea Marchiori, Paolo Renna e Riccardo Sacchi, il presidente Coni Marche Fabio Luna e la presidente del Comitato territoriale FIPAV Macerata, Monica Salvatelli.
Primo momento dedicato al settore giovanile, diretto da coach Nicola Bacaloni, con la presentazione di tutte le formazioni dal minivolley S3 fino alla Under 18. Tra musica e giochi di luce, le giovani atlete hanno creato un’atmosfera di entusiasmo e partecipazione, aprendo ufficialmente la stagione per le piccole arancionere.
Spazio poi alla dirigenza del club. Sul palco sono saliti il presidente Pietro Paolella, il direttore sportivo Maurizio Storani e il direttore operativo Lucia Bosetti. “Grazie a tutti i presenti oggi, una bellissima serata con protagonista la nostra prima squadra e il settore giovanile al completo, oltre agli sponsor che ci sostengono sempre con tanta passione e convinzione”, ha detto Paolella. Storani ha aggiunto: “Siamo pronti ad iniziare una nuova grande avventura in Serie A1, dove proveremo a fare del nostro meglio per raggiungere l’obiettivo: stasera c’è grande entusiasmo, la splendida cornice del palasport ci dà tanta fiducia per il nostro futuro”.
Anche Bosetti ha espresso soddisfazione: “Sono felicissima di vedere tutte le ragazze del giovanile salutare la prima squadra stasera, a loro un grande in bocca al lupo per la stagione. Il campionato di Serie A1 sarà una sfida tosta, ci sarà bisogno di un grande sostegno e aspettiamo quindi tutti al palasport”.
Non sono mancati i ringraziamenti alla famiglia Balducci e a tutti gli sponsor, che continuano a sostenere con passione l’avventura arancionera nel massimo campionato. Dopo la presentazione dello staff dirigenziale, tecnico e medico del Club, il momento clou della serata è stato l’ingresso della prima squadra: le atlete hanno salutato il pubblico, creando grande entusiasmo tra i tifosi presenti.
Il capitano Giulia Bresciani ha dichiarato: “Cercheremo di farci trovare pronte per questo inizio – così come siete calorosi in questa serata sappiamo poi che lo sarete anche in occasione delle gare, per accompagnarci al meglio in questa avventura”. Asia Bonelli ha aggiunto: “Sicuramente ci aspetta una bellissima stagione, sarà una grande esperienza in uno dei campionati più belli del mondo, siamo felici ed entusiaste di poter scendere in campo e vi aspettiamo numerosi proprio come stasera”. A chiusura, l’head coach Valerio Lionetti ha sottolineato: “La cosa più importante siete voi, che venite a sostenerci, ne abbiamo bisogno. Serviranno pazienza, equilibrio e tanto lavoro in palestra: noi ce la metteremo tutta e vi aspettiamo al palasport”.
La campagna abbonamenti prosegue anche lunedì 6 ottobre, ultimo giorno disponibile, con apertura dalle 18 presso la biglietteria del Palasport Fontescodella.
(Foto Roberto Bartomeoli)
Dal 10 al 12 ottobre torna il Marche Trail, l’evento di bikepacking che ogni anno porta ciclisti da tutta Europa alla scoperta della regione. La ottava edizione presenta una novità: il One Shot Social Gravel, percorso giornaliero di 100 chilometri dedicato agli amanti della gravel bike.
L’evento, organizzato dall’associazione Marche Bikepacking, prenderà il via dal Marche Trail Village, situato nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, tra Tolentino e Urbisaglia. Il villaggio base offre sentieri immersi nella natura, aree pic-nic e camper attrezzati, percorsi ciclistici e ippici, oltre a spazi per parcheggi e servizi.
I partecipanti del Marche Trail avranno a disposizione tre campi base: a Colmurano, dove pernotteranno la sera prima della partenza; ad Ascoli Piceno, per ammirare la città di notte; e al Natural Village Resort di Porto Potenza Picena. Gli organizzatori ricordano che ognuno può scegliere di pernottare anche in strutture ricettive locali, valorizzando così il turismo e l’economia del territorio.
Due i percorsi principali dell’evento: il Classic 300, che attraversa borghi, campagne e scorci marini, e il Wild 400, più impegnativo, che tocca le aree isolate dei Sibillini e dell’Appennino marchigiano. Lo spirito rimane “unsupported”: ogni partecipante sceglie la propria andatura, senza tempo limite.
Il Marche Trail attraverserà quattro province e oltre trenta città, da Urbisaglia a Monte Ascensione, passando per borghi storici, la costa adriatica e parte del Cammino Lauretano. Si tratta di uno dei maggiori eventi bikepacking d’Italia, supportato da numerosi partner tra cui Radio Linea, Cingolani Bike Shop, Pasol, MSP Italia, Sete Track, IBeer, Miss Grape e Krono.
La novità 2025, One Shot Social Gravel, partirà il 12 ottobre dall’Abbadia di Fiastra: un percorso ad anello di un solo giorno, lungo circa 100 chilometri tra le strade bianche e le colline del Maceratese, pensato per chi non può affrontare l’intero Marche Trail. L’iniziativa è aperta a tutti, con iscrizioni entro il 10 ottobre sul sito www.machetrail.it sezione One Shot. Il finale sarà animato dal concerto del gruppo Jupiter all’Abbadia di Fiastra, per chiudere la giornata di avventura in musica.
Gli organizzatori ricordano: “Il Marche Trail non è una gara, ma un’avventura. La vera sfida è con se stessi, tra natura, borghi e tradizioni locali, in una delle stagioni più suggestive dell’anno”.
Approdare in una squadra piuttosto che in un’altra. Cambiare allenatore in un momento cruciale della propria carriera. Avere l’intuizione fulminea di una giocata risolutiva. Decidere di dedicare la propria vita allo sport o al suo racconto. Le scelte, nel mondo dello sport, definiscono destini e costruiscono storie. Sarà proprio questo il filo conduttore di Overtime, il Festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo che torna a Macerata dall'8 al 12 ottobre per festeggiare la sua quindicesima edizione con un cartellone denso di appuntamenti.
Il programma, presentato questa mattina nell’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti dai fondatori del festival Michele e Angelo Spagnuolo insieme all’assessore allo sport e al turismo Riccardo Sacchi, è stato accompagnato dal commosso ricordo di Nazareno Rocchetti, artista ed ex fisioterapista della Nazionale italiana di atletica leggera, scomparso pochi mesi fa. Rocchetti, vicino al festival sin dai suoi albori, sarà ricordato attraverso la mostra "…quando il cuore va oltre", curata dal fotografo maceratese Paolo Cudini. "Ci ha visto crescere e, come faceva con le mani, ha plasmato questo festival insieme a noi", hanno raccontato gli organizzatori.
“Overtime è uno dei fiori all’occhiello della nostra città – ha aggiunto l’assessore Sacchi –. A Macerata non c’è un mese senza eventi di qualità e il pubblico continua a premiarci. Molti commercianti ed esercenti hanno espresso soddisfazione per i numeri di questi mesi. Overtime ci viene invidiato a livello nazionale perché nessun altro festival ha questo approccio umano e artigianale: lo sport diventa un pretesto per indagare la vita a 360 gradi”.
Michele Spagnuolo ha ricordato anche il ruolo delle università, con la conferma delle collaborazioni con l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino – rappresentata dal rettore Graziano Leoni – e l’Università di Macerata, rappresentata dalla professoressa Falappa.
Confermata pure la sinergia con il CONI Marche, attraverso il presidente Fabio Luna, e con il Comitato Paralimpico, con il presidente regionale Luca Savoiardi che ha sottolineato come Overtime abbia dato spazio allo sport paralimpico fin dalla sua prima edizione, quindici anni fa, quando non era affatto scontato. “Grandi gesta meritano di essere raccontate, in particolare nel loro lato umano – ha aggiunto Luna –. Questo è quello che il festival cerca di fare: noi pensiamo a compierle, ma per raccontarle servono grandi professionisti. Ci sarà attenzione anche alle Olimpiadi di Milano Cortina, occasione preziosa per capire cosa ci aspetta”.
Ecco dunque il programma completo della quindicesima edizione di Overtime Festival, in calendario dall’8 al 12 ottobre a Macerata.
Mercoledì 8 ottobre tradizionale apertura dedicata al mondo paralimpico con la presentazione del libro “Non siamo normali” delle giornaliste Elisabetta Ferri e Beatrice Terenzi e la presenza del Presidente CIP Marche Luca Savoiardi e delle atlete paralimpiche Anna Maria Mencoboni e Giada Cerpolloni. Nel pomeriggio ospite di Overtime uno dei giocatori di basket italiani più vincenti e longevi di tutti i tempi, capitano della Nazionale azzurra per 5 anni, argento olimpico ad Atene 2004, Giacomo “Gek” Galanda che presenterà il libro “La mia vita a spicchi”.
Ha scelto con entusiasmo di tornare a Macerata con la sua ultima opera “La storia del calcio azzurro in 50 ritratti” un fedelissimo frequentatore del Festival, giornalista e cantore di tante imprese sportive: Marino Bartoletti. Sarà invece per la prima volta ospite della rassegna il dott. Vito Cozzoli che dopo essersi occupato per anni della promozione dello sport in Italia alla guida di Sport & Salute ha voluto condensare la sua esperienza nel libro "L'anima sociale e industriale dello sport", che presenterà intervistato dalla prof.ssa di Unimc Francesca Spigarelli.
Alle ore 21.00 al Teatro Lauro Rossi la giornalista Mediaset Chiara Icardi condurrà l’attesissimo incontro con protagonista Pablo Trincia, scrittore, autore televisivo e giornalista pluripremiato, considerato il podcaster più influente d’Italia, il quale tra i tanti casi affrontati si è occupato anche della triste vicenda del calciatore del Cosenza Denis Bergamini. All’evento presenzierà il Magnifico Rettore di Unicam prof. Graziano Leoni.
Giovedì 9 ottobre il giornalista Antonio Maria Mira metterà in guardia gli studenti maceratesi dalle “scelte pericolose“ in un appuntamento organizzato in collaborazione con il Presidio Libera "Ciro Colonna" di Macerata. In collaborazione con Coni Marche, Scuola Regionale dello Sport Coni Marche e Università di Macerata il convegno accreditato dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche e moderato da Alessandra Pierini “Aspettando Milano Cortina 2026” con la partecipazione del Pres. CONI Marche Fabio Luna e di giornalisti che di Olimpiadi ne hanno raccontate parecchie: Gerardo De Vivo (Agenzia Area), Dario Ricci (Radio24), Serena Sartini (askenews).
Interverranno anche i professori Unimc Giacomo Gistri e Giacomo Buoncompagni. Grande attenzione riservata, come di consueto, allo sport paralimpico, di cui si parlerà approfonditamente nell’incontro “La forza delle scelte. Nuoto, vita e impegno paralimpico” alla presenza della nuotatrice paralimpica Monica Boggioni e di Riccardo Vernole (Coordinatore dei gruppi sportivi della Polizia di Stato - Fiamme Oro). Evento in collaborazione con arena.
Nel pomeriggio un monumento del calcio femminile italiano, Patrizia Panico, vincitrice per 14 volte del titolo di capocannoniere della Serie A, interverrà alla presentazione del libro di Dario Ricci “Touchdown Mr. President”, cui farà seguito quella dell’opera “Quarti di gloria. Storie a un passo dal podio” di Serena Sartini e Gerardo De Vivo. Monica Bertini, volto noto di Sport Mediaset, conduttrice di importanti trasmissioni televisive a tema calcistico, racconterà la sua passione per il giornalismo sportivo.
A seguire, Flavio Tranquillo, giornalista e telecronista di football americano e basket per Italia 1, TV Koper Capodistria, Tele+ e SKY Sport, affronterà interessanti tematiche legate a sport, etica e legalità. A chiudere la giornata, dopo il clamoroso successo della scorsa edizione, il ritorno, nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi di Macerata, degli ex calciatori Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola che daranno vita a una originale puntata on the road del loro fortunatissimo Viva el Futbol, il format che non si limita a replicare le consuete analisi calcistiche, ma le trasforma in un dialogo vivace e coinvolgente, incentrato sull’engagement del pubblico e sulla partecipazione attiva, rendendo ogni episodio un’occasione unica di confronto e di celebrazione del calcio.
Venerdì 10 ottobre l’arbitro di Serie A e B di calcio Juan Luca Sacchi e la digital strategist Daniela Zepponi saranno artefici dell’incontro “La sfida più difficile: crescere (tra sport, regole e social)”: due mondi apparentemente distanti, sport e digitale, si intreccieranno in una conversazione rivolta ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori. Quanto mai attuale, dopo i Mondiali di ciclismo appena conclusi in Ruanda, la presentazione del libro “Strade nere” di Marco Pastonesi, seguita dall‘inaugurazione di “Human Being Woman”, esposizione fotografica di Massimiliano Verdino dedicata all’emancipazione della donna in Kenya attraverso la corsa.
Nel pomeriggio Marco Ardemagni, storico amico del festival dal lontano 2013, intervisterà il celebre attore Stefano Fresi e il Magnifico Rettore di Unimc prof. John McCourt sul loro rapporto con lo sport; Giuseppe Pastore, giornalista molto apprezzato dai giovani per le sue collaborazioni per Cronache di Spogliatoio e Rivista Undici, presenterà il suo libro "La Bomba - Lo spettacolo di Alberto Tomba" dedicato alla figura del formidabile e istrionico sciatore di Castel de' Britti.
La giornata si concluderà con la partecipazione al Festival di Ivan Capelli, ex pilota che ha all’attivo novantotto gran premi in Formula 1 e che poi è divenuto, a fine carriera, apprezzato commentatore tecnico di corse automobilistiche per Rai e successivamente per SKY. Presenterà il libro che ripercorre la sua storia sportiva “Ivan Capelli. Quella volta che... memorie di vita e di corse” con la moderazione del giornalista Lorenzo Pastuglia.
Il programma di sabato 11 ottobre soddisferà i palati degli amanti del calcio di una volta con una “chicca“ imperdibile: la partecipazione al festival di un ospite internazionale, Jürgen Sparwasser, il giocatore diventato celebre per aver segnato la rete decisiva che consentì alla sua Germania dell’Est di sconfiggere i super favoriti “cugini“ dell’Ovest ai Mondiali del 1974 in un match che fu molto più di una partita. La sua storia, che va molto oltre quel gol, è stata raccontata dal giornalista Giovanni Tosco nel libro “Sparwasser. L'eroe che tradì”.
Emozionante sarà il ricordo dell’indimenticato Bruno Pizzul alla presenza del figlio Fabio e di Marco Ardemagni, presidente del comitato organizzatore della neonata Coppa Pizzul. Ad arricchire il calendario la presentazione del libro “Sudafrica 95. Una squadra, una nazione” di Dario Ronzulli, del libro “Sforbiciate” di Fabrizio Gabrielli, dell’opera “Io posso – Storia di un’allenatrice di pallavolo in Iran e in Pakistan” di Alessandra Campedelli, una coach che ha vissuto esperienze profonde al confine tra sport, cultura e diritti.
Gran finale di giornata con un altro ospite immancabile del Festival, lo storyteller Federico Buffa che ci parlerà di alcune epocali scelte nella storia dello sport e con il reading teatrale intitolato “Solo Coppi temo” dell’allenatore di calcio Serse Cosmi accompagnato sul palco dal pianista Giovanni Guidi. Al Teatro della Filarmonica, a partire dalle ore 21.15, scopriremo cosa c’entra Coppi con Serse Cosmi in uno spettacolo dal quale emerge prepotente il punto di vista personale, mai banale e sempre controcorrente dell’ex mister del Perugia.
Nella giornata conclusiva della manifestazione, domenica 12 ottobre, attesi due grandi campioni dello sport italiano e internazionale: Gianfranco Rosi, pluricampione mondiale di pugilato nei pesi welter, che parteciperà alla presentazione in anteprima nazionale del podcast “1989 – Quando la boxe italiana era mondiale” di Alberto Facchinetti nella sede del Macerata Boxing Club e Kristian Ghedina, uno dei più grandi discesisti italiani di sempre, celebre non solo per i risultati ma anche per la sua personalità istrionica e per la spaccata in volo durante la discesa di Kitzbühel nel 2004. Con l’autore Lorenzo Fabiano presenterà il libro “Ghedo. Non ho fretta, ma vado veloce”.
A completare il cartellone di giornata: la presentazione del libro "I campioni che hanno fatto la storia della Formula 1" di Federico Principi; la presentazione del libro “Palla al piede. Undici storie di calcio e libertà” di Daniele Ognibene e Alberto Antonio Dandolo. A chiudere il Festival Pierluigi Pardo, il telecronista che in maniera magistrale e sempre sorprendente intreccia preparazione tecnica e simpatia.
Durante il suo incontro interverranno, a proposito di ironia, i gemelli marchigiani Fabrizio e Valerio Salvatori, conduttori Radio/TV, Content Creators e DJ, meglio conosciuti come TwoTwins. Overtime ospiterà anche la quinta edizione di ACES International Video Awards, proiezione e premiazione dei video promozionali di candidatura a Regione/Città/Comuni/Isola/Comunità europee dello Sport. All’evento, ideato da Aces Italia, delegazione italiana di ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, parteciperanno parlamentari europei e amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia e d‘Europa che avranno anche la possibilità di creare sinergie durante il convegno previsto venerdì 10 ottobre nella Sala consiliare del Palazzo Comunale di Macerata dal titolo “Le politiche europee di promozione e sostegno allo Sport, Cultura e Turismo”.
Per Overtime 2025 prestigiosi partner culturali: confermate le collaborazioni con l’Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino e Università degli Studi di Macerata. Protagoniste anche le proiezioni e i concorsi sui documentari e cortometraggi sportivi, una vetrina ormai tradizionale per valorizzare i lavori di registi e videomaker di settore. Overtime Film Festival si consolida come una tra le più prestigiose rassegne cinematografiche a tematica sportiva in ambito nazionale. Rinnovate anche le collaborazioni con il territorio, dalle realtà associative alle aziende, dai club service agli Ordini professionali.
Tra i convegni in cartellone: “Sport e formazione universitaria: un connubio essenziale” con i saluti del prof. Stefano Pollastrelli (UNIMC), il coordinamento della prof.ssa Francesca Spigarelli (UNIMC) e gli interventi del dott. Mario Cognigni (ex pres. ACF Fiorentina), Luigi Barbiero (pres. LND Serie D), Gianluca Baiesi (dir. operativo Stadium manager SSC Napoli); il convegno “Nordic Walking: un’attività sportiva per tutte le età” con i saluti di Alfredo Bocci (pres. Nordic Walking Green Macerata, istr. S.I.N.W.), il coordinamento di Rosanna Passatempo, gli interventi di Maria Sellitti (AST Macerata – Dip. Prevenzione, UOSD Epidemiologia e Promozione Salute), Giorgio Caraffa (Movimento e sport nella cura del benessere), Danilo Tombesi (istr. S.I.N.W, Nordic Walking e disabilità) e il contributo di Mario Ferranti (“un medico con i bastoncini”); il convegno in collaborazione con ODCEC Macerata e Camerino “La riforma dello Sport. Tra presente e futuro. Focus sulla Nuova esenzione IVA” con interventi del dott. Andrea Garbuglia (Pres. Commissione ETS - ODCEC Macerata e Camerino), dott. Alfredo Benedetti (Componente Commissione ETS – ODCEC), dott. Roberto Pepa (Componente Commissione ETS – ODCEC).
Quattro le mostre in programma durante le giornate di manifestazione. Alla Galleria Antichi Forni "RATA ALE’", storia della tifoseria maceratese a cura di Fabiola Monachesi e Francesco Tartari con l’amichevole partecipazione di Massimo Zanconi; “Human Being Woman”, esposizione fotografica di Massimiliano Verdino; “KING of the RING – Ritratti di pugili”, mostra a cura di Francesco Colafella e di APS Festival Rocky Marciano ETS. Alla Galleria GABA.MC “...quando il cuore va oltre”, la già citata mostra a cura di Paolo Cudini omaggio a Nazareno Rocchetti. Non mancano altri storici amici del Festival, grandi firme del giornalismo: Nicola Calzaretta, Dario Ronzulli, Andrea Capretti, Marta Elena Casanova.
I ragazzi del Banca Macerata Rugby organizzeranno presso il campo da rugby Elia Longarini, la nona edizione del Memorial Elia Gaglione; il Corso di aggiornamento FIR “Tag Rugby” per docenti di Educazione Motoria a cura di USR per le Marche e gli Usp di Macerata e di Pesaro Urbino; lo Stage tecnico di formazione con Fiamme Oro Rugby e Marco De Rossi; presso la Galleria Antichi Forni un talk live con la partecipazione di "Astuti Lions Tour Roma 2026", Macerata Rugby, Fiamme Oro, Antonella Gualandri (Vice Presidente FIR), Fiamme Oro Rugby e Marco De Rossi.
Confermata la tradizionale e partecipatissima sezione che guarda all’enogastronomia e alla sana alimentazione con Coop Adriatica 3.0, Tipicità, Istituto Tecnico Agrario Garibaldi, impreziosita dalla partecipazione dello chef Davide Moioli. Il contest coinvolgerà appassionatamente gli studenti e si svolgerà presso il ristorante Signore te ne ringrazi dello chef Michele Biagiola. Premiazioni previste domenica 12 ottobre alla presenza di Alberto Monachesi (Tipicità).
Appuntamenti di rilievo “Il potere delle scelte”, pratica di yoga a cura di Sibilla Leanza e le attività di allenamento ibrido, forza, flessibilità e coordinazione organizzate da MOVEINSIDE. Tante le scuole coinvolte nella quattordicesima edizione. Saranno organizzati incontri con gli studenti di ITA Giuseppe Garibaldi, Liceo Scientifico Galileo Galilei, Istituto Alberghiero di Cingoli.
Con un programma che intreccia cultura, spettacolo e memoria sportiva, Overtime 2025 si conferma come uno dei festival più originali del panorama nazionale. Un motivo d’orgoglio per Macerata, che per cinque giorni diventa capitale del racconto sportivo, offrendo a tutti la possibilità di partecipare gratuitamente a incontri, mostre e spettacoli di livello assoluto.
Si è conclusa con grandi soddisfazioni per l’Italia l’ottava edizione del Comegym, la manifestazione giovanile di ginnastica dedicata ai paesi del Mediterraneo, andata in scena a Istanbul dal 28 settembre al 2 ottobre. Protagonista assoluta la sezione di Aerobica, che ha visto gli azzurri e le azzurre distinguersi per tecnica, energia e affiatamento.
I risultati hanno confermato l’ottimo lavoro svolto da atleti e staff: 1º posto nella classifica per il gruppo, che ha visto la partecipazione delle atlete maceratesi Anna Bisconti e Anna Pinzi, 1º posto il trio e 1º posto individuale per Manuel Garavaglia, 2º posto individuale per Camilla Cerbara.
Un bilancio che testimonia il valore del movimento italiano e la crescita costante della disciplina, frutto di impegno, dedizione e spirito di squadra sottolineano i tecnici della società maceratese: Arianna Ciucci, responsabile anche della squadra Nazionale Junior, e Ludovico Vallasciani.
La prossima settimana, inoltre, la Ginnastica Macerata assisterà al passaggio di testimone dalle ginnaste Junior A alle Junior B: saranno, infatti, le giovani atlete Matilde Miceli, Margherita Paolucci e Ginevra Evangelista a rappresentare la società maceratese e l’Italia alla prestigiosa Open Internazionale Plovdiv Cup in Bulgaria.
Questo appuntamento internazionale non solo permetterà loro di confrontarsi con coetanee di alto livello provenienti da tutta Europa, ma rappresenterà anche un momento fondamentale per la crescita personale e sportiva di ciascuna atleta. Inoltre, la Plovdiv Cup sarà un importante banco di prova in vista del prossimo appuntamento internazionale: l’Europeo di novembre in Azerbaijan, dove le atlete Junior B avranno l’opportunità di mettersi in luce a livello continentale, accumulando esperienza preziosa e rafforzando la preparazione per le sfide future.
La Pallavolo Macerata e il Gruppo Medico Associati Fisiomed rinnovano e rafforzano la loro collaborazione: il centro medico si conferma medical partner ufficiale della società biancorossa e, per il secondo anno consecutivo, sarà anche title sponsor della squadra che affronterà il prossimo campionato di Serie A2 come Banca Macerata Fisiomed.
L’annuncio è stato ufficializzato in occasione di una conferenza stampa ospitata presso la sede Fisiomed di Sforzacosta, in una settimana speciale per la pallavolo italiana, fresca campionessa del mondo dopo il successo contro la Bulgaria. Un risultato che si lega simbolicamente anche a Macerata: nelle fila della nazionale bulgara milita infatti Rusi Zhelev, nuovo acquisto della squadra biancorossa, attualmente nel suo Paese per impegni istituzionali con la selezione nazionale. All’incontro erano presenti l’amministratore unico di Fisiomed, Enrico Falistocco, il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli, il direttore generale Italo Vullo, l’allenatore Romano Giannini, oltre a squadra, staff e sponsor.
Enrico Falistocco ha espresso grande soddisfazione per il rinnovo dell’accordo, sottolineando il forte legame con la città e con la società sportiva: “Siamo veramente orgogliosi di far parte di questa squadra e di essere entrati anche come co-title sponsor. Con la Pallavolo Macerata condividiamo stima e amicizia, che ci hanno portato a crescere insieme. L’anno prossimo festeggeremo i 30 anni di attività e vogliamo continuare a portare i nostri servizi nelle case delle persone, perché non è solo un motto ma un modo di essere. Siamo nati a Macerata e proprio nel cuore della città avremo una nuova sede. La presenza in centro è per noi un segno di riconoscenza verso la comunità che ci sostiene e che vogliamo continuare a servire da vicino. La partnership con Pallavolo Macerata e Banca Macerata è un binomio che si rinnova con grande soddisfazione".
Il presidente Gianluca Tittarelli ha evidenziato il ruolo fondamentale dei partner e il valore sociale del progetto sportivo: “Oggi presentiamo le novità e ringraziamo sponsor e partner che rendono possibile non solo l’attività della Serie A, ma anche tutto il settore giovanile e la Serie C regionale. Pallavolo Macerata è una piazza storica e vogliamo continuare a rappresentarla al massimo delle nostre possibilità. Offriremo al nostro pubblico uno spettacolo di livello, consapevoli che nello sport conta anche l’avversario, ma certi di poter dare sempre il massimo”.
Il direttore generale Italo Vullo ha presentato la nuova rosa, costruita con equilibrio tra esperienza e gioventù, oltre alla volontà, a partire dall'allenatore, di puntare sul "Made in Marche": “È una squadra formata da giocatori motivati, con grande voglia di lavorare. Anche i nostri atleti più rappresentativi sono molto giovani: basti pensare ai due bulgari, di cui uno argento agli ultimi Mondiali, che non hanno ancora 24 anni. Ognuno ha motivazioni diverse, ma tutti hanno l’obiettivo di fare bene”.
Coach Romano Giannini ha infine espresso l’entusiasmo dello staff e dei giocatori in vista della nuova stagione: “Abbiamo tanta voglia di iniziare e di metterci in gioco. Stiamo affrontando amichevoli e test, ma il vero banco di prova sarà dal 20 ottobre, quando inizierà un campionato di A2 molto competitivo e stimolante”.
Il rinnovo della partnership tra Pallavolo Macerata e Fisiomed conferma la solidità di un progetto sportivo che unisce risultati, radici territoriali e valore sociale. Con una squadra giovane, motivata e rinforzata da talenti internazionali, la Banca Macerata Fisiomed si prepara a vivere da protagonista la nuova avventura in Serie A2, portando sul taraflex la passione di una città intera.
Un solo giocatore rimasto e un'infinità di volti nuovi. E’ un Cus Macerata totalmente rifatto quello che si accinge ad iniziare il secondo campionato di fila nella Divisione Regionale 1 di pallacanestro. Dopo aver festeggiato la salvezza, la squadra è stata oggetto di un profondo restyling per esigenze di budget ma anche per il dna universitario del team, con studenti che arrivano e lasciano, una volta laureati.
Tanta la curiosità nel gruppo, acuita dall’altra novità: la panchina affidata a Matteo Palmioli. Anzi, ri-affidata, perché si tratta di un ritorno: una figura che ha sempre operato per il Cus come dirigente e selezionatore della rappresentativa di basket ai Campionati Nazionali Universitari.
Della vecchia rosa è rimasto solo Edoardo Mandozzi (studente di Economia Aziendale), che indosserà i gradi di capitano del rinnovato e giovane gruppo.
Siete reduci dalla partecipazione al 22° Memorial “Toti Barone” e da diverse amichevoli contro squadre di DR1, cosa rimane di questi test?
“Nonostante le due sconfitte credo che abbiamo raccolto molte indicazioni positive – risponde Mandozzi – e mi sono sorpreso di constatare che siamo più avanti del previsto a livello atletico”.
Venerdì alle 21.45 al PalaVirtus aprite il campionato contro Ascoli, formazione contro cui la scorsa primavera avete evitato i playout. Che partita sarà?
“E’ una squadra che da anni mantiene la stessa struttura e quindi a livello di chimica sarà più avanti rispetto a noi. Dovremo difendere forte e provare a correre, inoltre servirà intelligenza nelle scelte d'attacco”.
Com'è coach Palmioli?“Chiaramente già lo conoscevo e devo dire che come allenatore è molto preparato, sicuramente tra i più pronti e bravi nella categoria. Ha già saputo plasmare il gruppo a livello di spogliatoio e secondo me ci farà togliere soddisfazioni”.
L'obiettivo comunque rimane la salvezza?
“Assolutamente”.
La rosa del Cus Macerata 2025-2026: play Tommaso Strappa e Lorenzo Nanni; guardia Geronimo Stellon, Corrado Malvestiti, Andrea Salvucci, Ettore Cantarini, Marco Brambatti e Lorenzo Mogetta; ali Michele Ciccarelli, Alessio Bernardini, Simone Urselli, Edoardo Mandozzi e Luca Pranzetti; pivot Illia Dubrovin, Tommaso Palmucci, Leonardo Zannoni e Filippo Storani.
Dopo la scalata raccontata nel nostro precedente articolo "La scalata di Alessandro Valeri: il pilota recanatese pronto al debutto nel Mondiale MXGP", la stagione 2025 si chiude con un sorriso per il giovane pilota recanatese, residente a Villa Potenza. Alessandro Valeri ha conquistato un prestigioso secondo posto nella classifica generale del Campionato Italiano Fast MX2, coronando un’annata intensa e ricca di soddisfazioni.
L’ultimo atto si è svolto domenica ad Arco di Trento, dove Valeri ha confermato la propria costanza di rendimento. «Sono abbastanza soddisfatto di questo risultato – commenta – ho commesso alcuni errori durante la stagione che non mi hanno permesso di raggiungere la prima posizione, ma ho comunque lottato al massimo e questo risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno».
Un piazzamento che certifica la crescita del giovane talento marchigiano, capace di imporsi tra i protagonisti della categoria e di guadagnarsi la stima del paddock nazionale.
Determinante il lavoro svolto insieme al team Pedica Racing, con cui Valeri ha già rinnovato l’accordo per la stagione 2026: «Ringrazio moltissimo tutto il team, proseguiremo insieme anche il prossimo anno – aggiunge –. Un grande grazie va anche a tutti gli sponsor, perché senza di loro nulla di questo sarebbe possibile».
Per Valeri la stagione non è però ancora del tutto terminata: resta infatti un ultimo impegno nel campionato regionale, dove guida la classifica e punta a chiudere in bellezza con un altro successo.
Il 2025, intanto, si archivia con la certezza di avere posto un tassello importante in un percorso di crescita che punta sempre più in alto, tra traguardi nazionali e nuove prospettive internazionali.
Un brutto Chiesanuova cade 0-2 nei quarti di finale di Coppa Italia, trafitto da una Civitanovese tanto giovane quanto brillante. Il blitz fornirà un bel vantaggio ai rossoblù in attesa del ritorno tra due mercoledì al Polisportivo. Un passo indietro per i biancorossi, domenica bisognerà giocare tutta un’altra partita, sempre in casa, per la 5° di campionato contro la Sangiustese.
Cronaca. Tra i locali prima da titolari per Papa, Cappelletti e Sopranzetti, c’è Tacconi in difesa (domenica a Matelica come allenatore). Nelle fila ospiti 10/11 millennials, varie le seconde linee e esordisce Franco fresco di transfer. La Civitanovese approccia con un fraseggio più fluido e al 23’ passa. Filtrante per Marini sul filo del fuorigioco, assist sul secondo palo dove proprio Franco mette dentro: 0-1. Il gol non scuote un Chiesanuova che continua ad essere slegato e impreciso, invece al 36’ Marini sfiora il bis. Il mediano si destreggia dai 20 metri e spara un sinistro che si stampa sulla traversa.
Secondo tempo. Sotto di un gol, il Chiesanuova si ritrova pure sotto di un uomo. Al 4’ rosso per Tacconi sugli sviluppi di un corner, è rigore. Dal dischetto Franco va di potenza ma centrale, Monti ribatte e tiene in partita i suoi. Al 14’ palla persa da Mosquera in disimpegno, dalla sinistra rasoterra dentro e Ganev deposita per lo 0-2. Mobili inserisce qualche big e il neoentrato Mongiello serve una palla d’oro a Papa che sottomisura si divora la ghiotta chance. Avrebbe dato ben più speranze per la sfida del 15 ottobre. Con l’ingresso di Visciano gli ospiti badano a controllare il possesso fino al triplice fischio e conservano il doppio vantaggio.
I Mondiali di atletica paralimpica sono giunti al terzo giorno di gare e oggi a scendere in pista e in pedana sono stati anche due dei tre portacolori dell’Anthropos. Alle ore 6:30 italiane è scesa in pedana per il Disco categoria F11 la nostra Assunta Legnante.
La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, archiviati i due nulli iniziali, trova un buon 35,36 m che la issa provvisoriamente in terza posizione. Al quarto tentativo arriva però la zampata dell'azzurra, che con 37,90 m scavalca la lituana Dobrovolskaja e si prende la medaglia d’argento. Per la campionessa del team civitanovese si tratta del terzo podio mondiale consecutivo nel disco, dopo l’oro conquistato a Dubai nel 2019 e il bronzo di Parigi 2023.
"Ancora una volta il risultato è in linea con quanto lanciato tutto l'anno, perché il mio stagionale fatto ad Ancona è di appena 6 cm in più - ha commentato Legnante -. Purtroppo, o per fortuna, conosco i miei limiti nel disco, ma anche la mia forza. So che potrei fare tanto di più, ma non ho quella concretezza e costanza che mi permettano di arrivarci". Alla cinese Xue Enhui la medaglia d’oro con uno stagionale di 39,51 m.
Alle ore 15:20 italiane è stata la volta di Ndiaga Dieng negli 800m categoria T20. Il mezzofondista dell’Anthropos è il nuovo campione del mondo. L’atleta, tesserato anche con il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica AVIS Macerata, con cui Ndiaga si allena, non si lascia sorprendere da un arrembante Maksim Angelov.
Dieng prende subito il comando delle operazioni e ai 600 metri si mette davanti a tutti per andare a tagliare il traguardo in prima posizione in 1:53.91. Quella conquistata tra le corsie dello stadio indiano è la sua prima medaglia iridata per il tesserato Anthropos, che sulla distanza detiene anche il primato mondiale.
"Sono felicissimo per questa prima medaglia mondiale, ho lavorato tanto per ottenerla anche se questa stagione non è stata facile - confida Dieng -. L'obiettivo era conquistare il podio e ci siamo riusciti. Questo mi riempie di orgoglio e festeggiare insieme alla squadra e ai tecnici è per me un grande onore”.
Sul secondo gradino del podio sale il portacolori dell’Arabia Saudita Meshal Mahutan in 1:54.26, mentre il bronzo va al turco Mehmet Emin Egilmez con il crono di 1:54.34.Il neocampione iridato tornerà in gara venerdì mattina per le semifinali dei 1500 metri.
I portacolori azzurri saranno nuovamente in gara con il seguente programma: venerdì 3 ottobre Ndiaga impegnato nelle semifinali dei 1500 metri e sabato 4 ottobre Ndiaga nell’eventuale finale dei 1500 metri, Assunta nella finale del Getto del Peso e Arjola Dedaj nella finale del Salto in Lungo.
Il presidente Nelio Piermattei commenta: "Grandi i nostri ragazzi. Assunta è una campionessa senza tempo che non smette mai di stupirci e regalarci vittorie e momenti da ricordare. Ndiaga oggi ha confermato che può raggiungere risultati ancora decisamente importanti nel futuro. Ora ci prepariamo a una chiusura del Mondiale che ancora tanto può regalare al mondo Anthropos e all’atletica paralimpica italiana".
Ottimi risultati per le Marche al Trofeo Coni Estate 2025, che si è svolto a Lignano Sabbiadoro e ha visto la partecipazione della FIGeST – Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. La delegazione marchigiana ha, infatti, conquistato un prestigioso terzo posto nella classifica generale della "combinata" (che univa lancio della ruzzola, freccette e flying disc), oltre a centrare il titolo italiano a squadre nella ruzzola.
La manifestazione, che ha coinvolto oltre 50 giovani atleti Under 14 provenienti da 13 regioni italiane, ha confermato la vitalità degli sport tradizionali, portando in Friuli Venezia Giulia un mix di competizione, cultura e passione. Sul podio della classifica generale si sono piazzate Lazio (primo posto), Umbria (secondo) e Marche (terzo), davanti a Trentino e Valle d’Aosta.
Nel dettaglio delle discipline, le Marche hanno brillato soprattutto nella ruzzola, conquistando il primo posto a squadre e un importante argento individuale con Alessandro Aquili, secondo solo all'umbro Lorenzo Passeri. Nella specialità del flying disc, i marchigiani hanno ottenuto il terzo posto di squadra, confermando la versatilità e la solidità della rappresentativa regionale.
Soddisfazione da parte del vicepresidente vicario Valerio Vitellozzi, presente all’evento insieme ai tecnici regionali: "Il Trofeo Coni è una vetrina fondamentale che ci permette di valorizzare gli sport tradizionali in questa fascia d’età. La formula della combinata è vincente perché incoraggia i ragazzi a cimentarsi in più discipline, favorendo uno sviluppo armonico e un confronto sano".
Un bilancio positivo condiviso anche dal presidente nazionale FIGeST, Enzo Casadidio: "I risultati ottenuti dimostrano la vitalità e la diffusione dei nostri sport su tutto il territorio nazionale. Portare i giochi tradizionali in un evento di respiro nazionale come il Trofeo Coni è un tassello chiave per preservare e trasmettere il nostro patrimonio sportivo e culturale".
Con il terzo posto nella combinata, l’oro a squadre nella ruzzola e l’argento individuale di Aquili, le Marche si confermano tra le regioni protagoniste della manifestazione, ribadendo il proprio ruolo di punta nello scenario nazionale degli sport tradizionali.
Pesante squalifica per l’allenatore del Trodica Roberto Buratti, espulso nel corso del match perso sul campo del Montegranaro. Il tecnico biancoceleste dovrà restare lontano dalla panchina fino al 26 novembre, saltando ben otto turni di campionato. Potrà rientrare soltanto alla 13ª giornata, in occasione della sfida contro l’Osimana.
Durissima la motivazione riportata nel comunicato ufficiale della LND Marche: “Già ammonito, continuava a tenere un atteggiamento gravemente irriguardoso nei confronti dell'arbitro e del suo assistente, venendo pertanto espulso. Nonostante i provvedimenti assunti, l'allenatore manteneva una condotta gravemente ingiuriosa anche al termine della gara, avvicinandosi minacciosamente all'arbitro, proferendo nuove espressioni offensive nei suoi confronti e nei confronti dell'assistente ed impedendo per alcuni minuti l'ingresso della terna arbitrale negli spogliatoi, rendendo necessario l'intervento di altri tesserati per allontanarlo dal terreno di gioco”.
Buratti ha commentato con ironia la stangata sui social: “Solo 8, potevate fare meglio… dilettanti”.
Non è stato l’unico provvedimento a colpire il club: anche il direttore sportivo Mirko Sirolesi è stato inibito fino al 22 ottobre, con questa motivazione: “Espulso per comportamento irriguardoso nei confronti dell'assistente dell'arbitro, al termine del primo tempo di gioco reiterava in tale atteggiamento”.
Intanto il Trodica prova a guardare avanti e, dopo il ritorno in biancoazzurro del centrocampista bosniaco Susic, ha annunciato l’arrivo di un nuovo talento per il reparto offensivo: Gloire Di Gioia, classe 2007.
Attaccante/ala destra, italiano con origini congolesi, Di Gioia ha militato nei campionati nazionali giovanili mettendo in mostra notevoli qualità tecniche. Alto 182 cm, è un profilo interessante soprattutto in ottica under, capace di garantire corsa, imprevedibilità e forza nei duelli uno contro uno.
La società, nel comunicato ufficiale, ha sottolineato: “Questo ingaggio conferma la visione della società di investire sui giovani talenti, puntando a costruire una squadra che sappia guardare avanti, con qualità e ambizione”.
Domenica il Trodica tornerà in campo al San Francesco per affrontare il Tolentino, con l’obiettivo di riscattare il pesante 4-1 incassato in Coppa contro i cremisi nel proprio stadio.
La società Trodica Calcio è orgogliosa di annunciare il ritorno di Tino-Sven Sušić, classe 1992, centrocampista di livello internazionale che già lo scorso anno ha contribuito a vincere il campionato di Promozione.
Figlio d’arte (proveniente da Sarajevo, Bosnia-Erzegovina), Sušić ha costruito una carriera importante: tra le sue esperienze, Hajduk Spalato, Genk, Standard Liège e altri club di primo piano. Ha disputato anche partite con la nazionale maggiore della Bosnia ed Erzegovina.
"Tino-Sven torna con fame e voglia di continuare a dare il meglio, sia in termini tecnici che di leadership, portando qualità ed esperienza". Fa sapere la società del Trodica. Il nome fantasista nei giorni scorsi era stato accostato alla Civitanovese, ma ad avere la meglio è stata la squadra allenata da Mister Buratti, che si assicura un altro pezzo da 90 in rosa.
Si rinnova la partnership tra Fisiomed e il Bayer Cappuccini, un legame storico nel calcio a 5 maceratese che dura dal 2017. Il Gruppo Medico è sponsor ufficiale e medical partner della società, consolidando uno dei rapporti più solidi e longevi nel panorama del futsal nazionale.
La conferenza stampa si è svolta nella sala convegni del nuovo polo Fisiomed a Sforzacosta, anticipando il debutto del Bayer nel campionato di C1. Nonostante la partita inaugurale si sia conclusa con una sconfitta, l’obiettivo del club resta chiaro: lottare per la promozione in Serie B.
«Questo connubio ha rafforzato la nostra presenza nel mondo del calcio a 5 e nella città di Macerata – ha spiegato Enrico Falistocco, amministratore di Fisiomed –. Siamo radicati nel territorio e vogliamo rispondere alle esigenze di tutti, garantendo supporto economico, medico e riabilitativo con rapidità ed efficienza. Puntiamo a crescere e migliorare costantemente, proprio come il Bayer».
Il presidente del Bayer Cappuccini, Fabrizio Fattori, ha voluto sottolineare l’importanza del sostegno di Fisiomed: «Abbiamo allestito un gruppo completo e competitivo, con un allenatore che ha saputo unire esperienza e coesione. Non possiamo nascondere però le difficoltà legate agli impianti: Macerata manca di una struttura specifica per il calcio a 5 di livello nazionale».
Anche mister Emanuele Salvi ha rimarcato il valore della partnership: «Avere alle spalle una realtà come Fisiomed è fondamentale. Da quando sono al Bayer ci ha accompagnato, mattoncino dopo mattoncino, nella crescita globale. La nostra ambizione è chiara: confermare l’ossatura del team e puntare alla Serie B».
La collaborazione tra club e partner medico si conferma dunque un modello di sinergia, con l’obiettivo di crescita sia sportiva sia territoriale.
Oltre 300 sono stati gli atleti presentatisi a Tallinn per i Campionati Europei Under15 di sumo e tra questa folta concorrenza e moltitudine di talento, proprio una ragazza del Cus Macerata ha conquistato la medaglia di bronzo. Nella capitale dell’Estonia, la giovane Angelica Picciola, classe 2010, è salita sul gradino più basso del podio nella categoria dei +65kg. Un risultato gigante alla sua prima esperienza internazionale, conseguito dimostrando grande determinazione e abilità.
Non era nemmeno l’unica rappresentante del Cus. Con lei è stata protagonista pure Matilde Mercuri. La classe 2012 non è riuscita a cogliere medaglie nella -50kg, ma ha combattuto con bravura e tenacia in una delle categorie più competitive.
Sotto la guida della veterana Maria Bertola, tecnico della squadra italiana, le atlete si sono distinte in una competizione di alto livello ed hanno contribuito a condurre la Nazionale al 5° posto nella competizione a squadre, condividendo il piazzamento con la forte selezione ucraina.
La presenza del 69° yokozuna Hakuho Sho come supervisore è stata un ulteriore segno della crescente popolarità del sumo, che si avvale anche della recente collaborazione con Netflix per la promozione globale della disciplina.
Dopo un fine settimana da sogno, l’Italia si è risvegliata con il quinto titolo mondiale di volley maschile. La vittoria azzurra ai Campionati del Mondo nelle Filippine ha suscitato grande entusiasmo, anche tra chi fa parte della storia della Cucine Lube Civitanova.
Simona Sileoni, presidente di A.S. Volley Lube, ha commentato con emozione il trionfo: “A Manila c’era tanta Lube. Abbiamo visto impegnati uomini biancorossi del passato, del presente e del futuro. È stato un orgoglio seguire tanti giocatori e membri dello staff che hanno fatto parte della nostra storia o che la stanno scrivendo insieme a noi. La pallavolo non prevede mai il pareggio: un torneo deve sempre incoronare il migliore tra i migliori. Siamo orgogliosi della vittoria dell’Italia e dei nostri moschettieri di ieri e di oggi. Ora ci attende un po’ di meritato riposo, poi la nuova stagione che non vediamo l’ora di iniziare”.
Il successo azzurro ha visto protagonisti anche i biancorossi Fabio Balaso, Mattia Bottolo e Giovanni Gargiulo, mentre lo schiacciatore Alex Nikolov ha conquistato l’argento con la Bulgaria chiudendo la rassegna come top scorer. Fabio Balaso e Nikolov sono stati inseriti nella formazione ideale del torneo.
Mattia Bottolo ha dichiarato: “Ha del miracoloso quello che abbiamo fatto, dobbiamo ancora metabolizzarlo. È stata un’estate incredibile e piena di sacrifici, ma impagabile”. Giovanni Gargiulo ha aggiunto: “Ora possiamo smettere di essere scaramantici, abbiamo vinto e dedichiamo il successo a Daniele Lavia. Ancora non riesco a capacitarmi di quello che abbiamo realizzato con la Nazionale, un gruppo che mi ha accolto benissimo”.
La rassegna iridata ha visto anche il derby degli ex allenatori della Lube: a vincere è stato Fefè De Giorgi con l’Italia, mentre Chicco Blengini ha impressionato tutti per la capacità di risvegliare il movimento e spingere la squadra al massimo, ribaltando ogni pronostico.
Colpo a sorpresa del San Marino, che al "Nicola Tubaldi" di Recanati conquista i primi tre punti della stagione battendo 2-0 la Recanatese. I titani, ultimi in classifica a zero punti, sfruttano la superiorità numerica dopo l’espulsione del portiere giallorosso Zagaglia alla mezz’ora del primo tempo per un fallo fuori area su Babbi.
La Recanatese, reduce da un solo punto nelle ultime tre gare e priva degli infortunati Ghio (nessuna frattura dopo lo stop a L’Aquila) e Chiarella, regge fino all’intervallo, ma nella ripresa crolla. Al 55’ Visconti sblocca su assist di Stikler, poi Babbi chiude i conti al 77’ servito da Gasperoni.
Nel frattempo, il club giallorosso ha salutato Vessella (passato al Montegranaro) e attende rinforzi in difesa, come confermato dal direttore tecnico Cianni. Ma ora servono riflessioni: la Recanatese, attesa da ben altri obiettivi, incassa la terza sconfitta in cinque giornate.
Il tabellino:
RECANATESE: Zagaglia; Giusti, Cocino, Fiumanò, Mordini; Carano (15’ st Domizi), Ferro; Re (32’pt Fioravanti), Ciccanti (15’ st Di Francesco), Capanni (32’ st Pierfederici); D’Angelo (1’ st Lovotti). Adisp.: Paoltroni, Morichetta, Gori, Pesaresi. All. Savini
SAN MARINO: Meli; Stickler (22’ st Provazza), Lecchi (43’ st D’Antona); Tosi (15’ st Brighi),Agustin Alè, Pericolini; Useini, Maimone (1’ st Gulinatti), Babbi (34’ st Giacomini), Visconti,Gasperoni. A disp. Dighionno, Golfarelli, Menini, Merlonghi. All. Malgrati.
Arbitro: Christian Ferruzzi di Albano Laziale (Gambale di Albano Laziale e Venturini di Ostia Lido).
Reti: st. 10’ Visconti (SM), 33’ Babbi (SM).
Aurora Treia e Corridonia si affronta nel match valevole per la quarta giornata del Girone B di Promozione. I cucinieri ripropongo il tridente d’attacco Borrelli, Cirrottola e Mazzoni per restare a punteggio pieno in testa al campionato. I corridoniani si presentano con Verini al centro dell’attacco, spalleggiato dal neo acquisto Merzoug e dall’ex di turno Pucci.
Avvio tambureggiante degli ospiti che creano due occasioni pericolose nel giro di un minuto. Dopo soli 38 secondi, Atzori crossa per Verini che impegna subito Testa. Poco più tardi tenta Salvatelli con una conclusione velenosa che viene deviata in corner.
L’Aurora passa in vantaggio al 7’ su calcio di rigore. Guzzini viene spinto fallosamente all’interno dell’area ospite e l’arbitro assegna la massima punizione ai padroni di casa. Borrelli si presenta per la prima volta sul dischetto e batte Pettinari con freddezza. Il Corridonia reagisce al 19’ con Verini che chiama in causa Testa tramite un tiro dalla distanza.
Al 25’, viene assegnato il secondo penalty all’Aurora tra le plateali proteste dei rosso-verdi. Il direttore di gara viene richiamato dall’assistente che dichiara di aver visto un fallo di reazione commesso da Bordi su Cirrottola all’interno dell’area ospite. Il gioco rimane sospeso per diversi minuti e Paoletti decide di assegnare il secondo rigore ai treiesi. Resta in dieci uomini il Corridonia che perde Bordi in una fase cruciale dell’incontro.
Dagli undici metri va ancora Borrelli che batte nuovamente Pettinari nonostante la sua intuizione. Sul calare della prima frazione di gara sono i biancorossi a sfiorare il tris più volte. Al 43’, Mazzoni pesca Cirrottola sul secondo palo che manda la sfera alta a porta praticamente sguarnita.
In pieno recupero, Guzzini calcia all’interno dell’area piccola e Pettinari si supera. All’ultimo Guglielmo colpisce di testa ed è ancora Pettinari a compiere un ottimo intervento.
Ad inizio ripresa i padroni di casa centrano il palo con Cirrottola che manca l’appuntamento con la sua prima rete in stagione. Il 3-0 è opera di Guglielmo che sorprende Pettinari grazie ad una conclusione precisa che si infila alle spalle di Pettinari. Il poker è servito da Borrelli che grazie alla sua tripletta vola a quota 6 reti nella classifica marcatori. Nel finale c’è tempo per assistere alla conclusione dalla lunga distanza di Dominino che manca di poco il bersaglio.
4 vittorie su 4 per l’Aurora che continua a macinare goal e prestazioni convincenti. Seconda battuta d’arresto per il Corridonia che resta ferma a quota 4 punti in classifica.
AURORA TREIA: Testa (74’ Palazzo), Calamita, Tavoni (68’ Dominino), Alla, Ballanti,
Bartolini, Guglielmo, Guzzini, Cirrottola (66’ Melchiorri), Borrelli (79’ Bonifazi), Mazzoni (71’
Cacciamani). A disposizione: Di Gennaro, Garcia F, Zeqiri, Gabrielli. Allenatore: Simone Ricci.
CORRIDONIA: Pettinari, Bordi, Salvatelli (45’ Marinelli), Marengo, Ciccalè, Del Moro, Atzori
(56’ Bellesi), Bedetta N (63’ D’Angelo), Verini (56’ Ogievba), Merzoug (45’ Monachesi), Pucci. A disposizione: Mazzocca, Bedetta F, Mitillo, Borra. Allenatore: Martino Martinelli.
MARCATORI: Borrelli 7’ (RIG), 30’ (RIG), 66’, Guglielmo 63’.
ARBITRO: Lorenzo Paoletti – Sezione di Fermo.
ASSISTENTI: Aniello Sorrentino – Sezione di S.Benedetto del Tronto; Alessio Cantarini –
Sezione di Macerata.
NOTE: ammoniti Bordi, Ciccalè; espulso Bordi; angoli 4-3; recuperi 5’-2’; presenti oltre 250
spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.