Si apre nel migliore dei modi la nuova avventura oltreoceano di Leonardo Affede, ex atleta della Nazionale italiana e membro del consiglio direttivo della Macerata Scherma. Da settembre, Affede è entrato ufficialmente nello staff tecnico del Wagner College di New York, dove svolge il ruolo di coach nell’ambito di un prestigioso programma che gli consentirà anche di conseguire un Master in Business Administration.
L’esordio sportivo non poteva essere più promettente: alla prima competizione stagionale universitaria, svoltasi nel weekend a Philadelphia (Pennsylvania) e ospitata dalla Temple University, gli atleti allenati da Affede hanno conquistato due medaglie.Nella sciabola maschile è arrivato l’oro con Flavio Vinci (Italia), mentre nella sciabola femminile il bronzo porta la firma dell’ungherese Villo Niyri.
Un risultato che conferma l’ottimo lavoro svolto nei primi due mesi di preparazione dal coach romano di nascita ma maceratese d’adozione, capace di trasmettere la tradizione e la tecnica della scuola italiana in un contesto competitivo come quello statunitense.
Alla gara hanno partecipato schermidori provenienti da oltre venti college di Pennsylvania, New York, North Carolina, Florida e Massachusetts, rendendo il traguardo del Wagner College ancora più prestigioso.
“Leonardo sta portando negli Stati Uniti la qualità della scuola italiana e della scherma maceratese”, ha commentato Carola Cicconetti, madre del tecnico e maestra della Macerata Scherma, sottolineando il valore formativo dell’esperienza americana.
La vittoria di Philadelphia rappresenta inoltre un traguardo storico per il Wagner College, che conquista la prima medaglia nella sciabola del torneo universitario.
Tutta la comunità schermistica di Macerata ha salutato con orgoglio il giovane coach, augurandogli “in bocca al lupo” per la stagione NCAA appena iniziata — un percorso che unisce talento, passione e internazionalità, nel segno del made in Italy sportivo.
Al Polisportivo il derby tra Tolentino e Civitanovese termina in parità. La semifinale di andata della Coppa Italia Eccellenza Marche si chiude sul 2-2, in virtù della doppietta di Moscati e delle reti di Hanzic e Guedak per i rossoblù. Decisiva sarà la gara di ritorno, che si disputerà mercoledì 12 novembre allo stadio della Vittoria. Da lì uscirà il nome della squadra che sfiderà K Sport Montecchio Gallo o Matelica nella finalissima.
LA CRONACA - A passare in vantaggio sono i locali con il gol di Handzic al 9' di gioco. Il bomber bosniaco, già in gol contro il Tolentino nella sfida di campionato, doma il cross di Candia e si libera della marcatura di Strano facendo secco Marricchi da due passi. Il pareggio dei cremisi è immediato. Sugli sviluppi di una punizione calciata da Strano, Moscati aggancia il pallone con un gran controllo, svernicia Marini e batte Servalli con una conclusione potente che si spegne sotto la traversa.
Ancora Moscati è l'autore del raddoppio ospite. Al 41', beneficiando di un bell'assist di Marasca, l'attaccante penetra in area con eleganza e spedisce di giustezza in fondo al sacco. Al riposo si va con il Tolentino avanti di una rete.
Vantaggio che evapora, però, nella ripresa. A firmare il 2-2 della Civitanovese è il centrocampista argentino Guedak. Al 50' il numero quattro rossoblù, dopo aver vinto un contrasto con Pietrani sugli sviluppi di corner, si coordina in un fazzoletto e supera in diagonale Marricchi. Il Tolentino prova a reagire e riversarsi in avanti alla ricerca del 3-2, ma lo fa in maniera poco ordinata. Al triplice fischio la partita si chiude in parità. La finalista si deciderà tra due settimane.
Oltre un centinaio di appassionati di motocross e due ruote tassellate si sono ritrovati alla Locanda Salimbeni per celebrare un traguardo eccezionale: i 50 anni di attività del team Ulissi Racing di San Severino Marche, una formazione che ha scritto pagine importanti nella storia delle moto off-road, portando il nome della città in tutta Italia e oltre.
La serata è stata un toccante viaggio a ritroso nel tempo, ricordando i momenti di gloria, le fatiche e, soprattutto, la profonda passione che ha animato il team fin dal 1974. A fare gli onori di casa è stato Ino Ulissi, da sempre anima e guida della squadra, che ha condiviso la gioia di questo anniversario, ricordando in particolare l'amato fratello Gianni Ulissi, co-fondatore di questa avventura.
Tra gli ospiti d'onore e i premiati, spiccava il pluricampione del mondo Gio Sala, cinque volte iridato e diciotto volte campione italiano, che con la sua presenza ha voluto omaggiare il contributo del team Ulissi al motocross nazionale. Presenti anche le istituzioni cittadine con il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l'assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
“Questo team ha fatto la storia della città di San Severino Marche portandone il nome anche fuori dai confini nazionali - ha sottolineato il sindaco Piermattei che ha poi lanciato un annuncio significativo per il futuro - Stiamo lavorando per poter trovare una casa a un futuro museo che racconti le imprese di uno sport straordinario e di una passione che non è venuta mai meno in tutti questi anni”.
Durante la celebrazione sono state assegnate targhe ricordo a numerosi piloti storici che hanno indossato i colori Ulissi, veri e propri pilastri del motocross locale e nazionale, tra cui: Raffaele Fiorgentili, Pietro Pasquarella, Roberto Rotini, Gabriele Scattolini, Dario Del Federico, Luca Biagioli, Giampiero Palmioli, Giulio Ulissi, Alberto Natalini, Fabio Maurelli, Maurizio Bordi, Vincenzo Lacchè, Vincenzo Calcabrini e Adriano Piunti.
La filosofia del team, come raccontato da Ino Ulissi, è racchiusa anche nella prefazione del libro dedicato a questa storia, dove si legge: "Non lo vedo come un mondo 'passato', da ricordare con nostalgia, è semplicemente la parte iniziale fatta di gare, spostamenti, fatica e di tanta voglia di correre comunque di una bella avventura, in sella alla moto”.
Il Team Ulissi ha visto sfrecciare tra le sue fila, oltre a Ino e Gianni, anche figure iconiche come "Tigna", "l'inventore", "Coppi", "il Dottore", "Peppe", "Mototopò", "Cita", "Muttley"; e gli americani Serrano e Pomeroj, a testimonianza di una passione che non ha conosciuto confini.
La serata si è conclusa con l'impegno di portare avanti la tradizione e il ricordo di un'epoca d'oro, guardando al futuro con la stessa determinazione che ha caratterizzato il team per mezzo secolo.
Grande soddisfazione in casa Polisportiva Juvenilia di Pollenza grazie alla giovane atleta Teodora Paesani, che lo scorso weekend ha partecipato al Trofeo Next Generation presso l’Arena Geisingen, in Germania.
L’atleta classe 2015 si è confrontata con coetanei provenienti da tutta Europa, riuscendo a portare l’Italia sul podio in ben quattro specialità del pattinaggio corsa, conquistando tre medaglie d’oro e una d’argento per lei.
Un risultato eccezionale per una giovane atleta che si distingue non solo per il talento, ma anche per la determinazione e l’energia con cui affronta ogni gara. Teodora aveva già ottenuto ottimi risultati a livello regionale e nazionale, ma questa volta ha saputo confermarsi anche su un palcoscenico internazionale.
"Vederla sfrecciare in un evento così importante ci riempie di orgoglio - commentano dalla società - e ci fa ben sperare per i prossimi impegni sportivi di tutto il team". Sotto la guida del coach Danny Sargoni, la Juvenilia continua a lavorare con impegno e passione, costruendo il futuro di giovani promesse come Teodora, simbolo di una generazione sportiva che non smette di sorprendere.
Per rialzarsi dopo un avvio di stagione complicato e scrollarsi di dosso l’ultimo posto in classifica, la Civitanovese punta sull’esperienza e sui gol di Gabriele Tittarelli. Il centravanti classe 1994, giocatore strutturato e di grande esperienza, si era svincolato nei giorni scorsi dalla Jesina, con cui ha conquistato lo scorso campionato di Promozione.
Un innesto di peso per il reparto offensivo rossoblù, che ritrova un attaccante capace di fare la differenza in categoria. Tittarelli vanta infatti esperienze importanti con Osimana, Chiesanuova — dove si è laureato capocannoniere dell’Eccellenza 2022/23 con 16 reti — e Maceratese, trascinata con 18 gol alla vittoria del campionato di Promozione 2021/22.
Per “Tittagol” si tratta di un ritorno a Civitanova: era stato infatti tesserato nell’estate del 2020, ma la stagione 2020/21 fu interrotta prematuramente a causa della pandemia. Ora, a distanza di quattro anni, l’attaccante è pronto a riprendersi la maglia rossoblù e a dare il suo contributo per risollevare la squadra.
Questo il comunicato ufficiale del club: “La Civitanovese Calcio 1919 è lieta di annunciare il ritorno di Gabriele Tittarelli, attaccante di grande esperienza che ha scelto con convinzione di tornare a vestire i colori rossoblù. Giocatore solido e affidabile, Tittarelli porta qualità ed esperienza al reparto offensivo rossoblù, oltre a un legame profondo con la piazza e la maglia.”
Tittarelli sarà a disposizione da domenica, in occasione del match in trasferta contro la sua ex squadra, l’Osimana. Non sarà invece della partita oggi alle 14:30, quando al Polisportivo arriverà il Tolentino per la gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Nell’altra semifinale, in contemporanea, si affronteranno K Sport Montecchio Gallo e Matelica. Le gare di ritorno sono in programma per mercoledì 12 novembre.
Ancora una volta il Cus Macerata si conferma tra le migliori realtà italiane dell’atletica leggera. L’ultima impresa arriva dal Campionato italiano di società di marcia, conclusosi ad Alessandria, dove la polisportiva universitaria ha sfiorato il trionfo nazionale, chiudendo al secondo posto dopo una lunga stagione di gare in giro per l’Italia.
Protagoniste sulle strade piemontesi le cussine Elisa Marini, Sofia Tomassoni e Giulia Miconi, guidate dal tecnico Diego Cacchiarelli.Nella categoria Seniores, Miconi ha firmato una prestazione da incorniciare: 1h37’34” sui 20 km, nuovo primato personale e terzo posto assoluto dietro alla cinese Zhuoma Baima e all’abruzzese Martina Sciannamea.
Ottime anche le prove nella categoria Juniores. Sofia Tomassoni ha chiuso la gara al terzo posto con il tempo di 1h46’13”, centrando anch’essa il proprio record personale e siglando la terza prestazione italiana stagionale di categoria. Sfortuna invece per Elisa Marini, costretta al ritiro a soli tre chilometri dal traguardo per un problema fisico, dopo una prova di grande intensità.
Una chiusura di stagione comunque da applausi per il Cus Macerata, che dopo un lungo percorso — da gennaio in Puglia, passando per Sicilia, Toscana e infine Piemonte — torna a casa con prestigio e visibilità da top club nel panorama dell’atletica nazionale.
Soddisfazione anche per il presidente De Introna, che ha sottolineato come “il valore di queste ragazze e del lavoro di squadra continui a portare in alto il nome del Cus Macerata”.
Ora la marcia si ferma per qualche settimana, in attesa del nuovo avvio previsto per gennaio. Nel frattempo, il nuovo responsabile di sezione Daniele Luciani lavorerà con il gruppo in vista degli appuntamenti cross e indoor.
C’era una volta Zemanlandia: un regno dove il calcio era poesia in corsa, attacchi vertiginosi, difese sempre in apnea. Una terra in cui il Pescara incantava l’Italia, segnando 90 gol in una stagione e conquistando la Serie A a suon di vittorie. In quella squadra che faceva sognare, non c’erano solo i giovani talenti destinati alla Nazionale – Immobile, Insigne, Verratti – ma c’era lui, Marco Sansovini, "il Sindaco". Terzo miglior marcatore della storia biancoazzurra, autore di 16 gol in quella stagione memorabile, Sansovini era capitano e guida carismatica della squadra. E qualche anno dopo, insieme a Lapadula e Caprari, avrebbe festeggiato un’altra promozione in Serie A, confermando la sua capacità di fare la differenza nei momenti decisivi.
Dopo oltre 400 presenze e più di 100 gol tra i professionisti, Sansovini ha intrapreso la carriera da allenatore, maturando esperienze nelle giovanili di Pescara, Spal, Pineto e Modena. Oggi siede sulla panchina della Sangiustese, nel campionato di Eccellenza Marche, e ha già dimostrato di saper trasmettere la sua leadership anche fuori dal campo. Subentrato alla quarta giornata al posto di Giandomenico, l'ex attaccante ha trovato una squadra reduce da tre sconfitte consecutive. La svolta è arrivata rapidamente: dopo il pareggio all’esordio contro la Jesina (2-2), la Sangiustese ha collezionato quattro vittorie consecutive contro Chiesanuova, Fermignanese, Civitanovese e Montegranaro, risalendo immediatamente la classifica e portandosi a soli tre punti dalla vetta. "Non credo di aver fatto niente di particolare – ha dichiarato Sansovini a Picchio News – se non essermi messo a disposizione dei ragazzi. Ho trovato una grande voglia di lavorare da parte loro e tutto è andato in maniera molto naturale. Trovare i risultati poi aiuta a farne altri".
Alla sua prima esperienza da allenatore in terra marchigiana, il tecnico si è detto colpito dal livello del campionato di Eccellenza: "Un campionato difficile e molto livellato, con tante squadre di valore, fisiche e organizzate. La classifica, ad oggi molto corta, parla chiaro".
Una Sangiustese che alle vittorie ha saputo coniugare anche un bel gioco. Abbiamo chiesto a mister Sansovini se nelle sue idee c'è l'influenza del maestro boemo: "Zeman mi ha aiutato sicuramente a crescere, così come tanti altri allenatori che ho avuto e da cui cerco di apprendere. Voglio però metterci anche del mio, soprattutto come persona. Questo è un po' il mio credo".
Nell'ultima vittoria contro il Montegranaro, la sua squadra è riuscita a ribaltare il risultato vincendo 3-1 dopo lo svantaggio iniziale. Segno di crescita anche sotto il punta di vista caratteriale. "Era la prima volta, sotto la mia gestione, che andavamo in svantaggio. Non abbiamo perso la testa, abbiamo continuato a giocare e siamo riusciti a vincere meritatamente".
Da ex bomber gli chiediamo un commento sui suoi due attaccanti Perpepaj e Grassi, punti di riferimento della squadra. "Sono ragazzi che si applicano molto e che si sacrificano per la squadra, una delle prime cose che gli chiedo. Come per loro due, posso dire la stessa cosa degli altri: tutti stanno dando il loro contributo, dai più giovani ai subentrati".
La Sangiustese in estate ha fatto un mercato importante e ora sta risalendo la classifica. Sansovini però mantiene i piedi per terra: "Non mi pongo obiettivi a lungo termine, è ancora presto. Mi piace lavorare esclusivamente sulla settimana corrente. L’unico obiettivo è preparare al meglio la partita che affronteremo domenica a Urbino".
Dopo una carriera da calciatore ai massimi livelli, gli chiediamo cosa si aspetta dal suo futuro in panchina: "Sicuramente l’ambizione c’è, è un lavoro che mi piace e mi gratifica molto. Ora sono molto felice di essere qui alla Sangiustese perché ho trovato un ambiente ottimo che mi permette di lavorare con tranquillità e con tutti gli strumenti a disposizione. Per il momento questo presente mi soddisfa appieno".
Da Zemanlandia all’Eccellenza Marche: l'avventura di Sansovini alla guida della Sangiustese è solo all’inizio, ma già promette grandi soddisfazioni.
Grande entusiasmo e forte partecipazione a San Severino Marche per l’apertura del Campionato italiano indoor di tiro alla fune FIGeST Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. Il palasport comunale "Albino Ciarapica" ha ospitato la prima tappa della stagione, dedicata alla prestigiosa categoria 600 kg, richiamando alcune delle squadre più forti d’Italia in una giornata all'insegna di sport, passione e sana competizione.
L'evento di rilevanza nazionale non si è limitato al campionato: il programma ha incluso anche un torneo promozionale nella categoria 510 Kg, a conferma del forte impegno della Federazione nel valorizzare e far crescere la disciplina, coinvolgendo nuovi atleti e appassionati.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di numerose autorità, a sottolineare il valore sportivo e culturale dell'appuntamento. Sono intervenuti: Enzo Casadidio, presidente nazionale FIGeST, Matteo Capeccia, responsabile del Dipartimento tiro alla fune FIGeST, Rosa Piermattei, sindaco della Città di San Severino Marche. Paolo Paoloni, assessore comunale allo Sport, Renzo Marinelli, consigliere regionale, Giovanni Soverchia, presidente del San Severino Volley, Graziella Sparvoli, presidente dell’associazione Palio dei Castelli.
Nel suo discorso di saluto, il sindaco Rosa Piermattei ha voluto sottolineare il profondo legame tra la disciplina e l’identità locale: "I giochi e gli sport tradizionali rivestono un'importanza fondamentale per la nostra comunità. A San Severino Marche, il tiro alla fune è una delle sfide centrali della rievocazione storica del Palio dei Castelli, un elemento vivo della nostra cultura". Un legame ribadito dalla presenza in gara di ben due formazioni di casa, espressione della passione settempedana.
Prima del fischio d’inizio, il presidente nazionale FIGeST, Enzo Casadidio, ha omaggiato il primo cittadino settempedano con la spilla simbolo del Coni e dello sport italiano e una placca FIGeST raffigurante tutte le discipline facenti parte della Federazione, un gesto che sancisce il ruolo di San Severino Marche come polo di riferimento per gli sport e i giochi tradizionali.
L’entusiasmo del pubblico e la qualità delle sfide in campo hanno reso questa prima tappa un successo, ponendo le basi per una stagione di campionato avvincente e rafforzando la collaborazione tra FIGeST e la città di San Severino Marche.
Dopo otto giornate, il campionato di Eccellenza Marche si presenta come una fotografia limpida di equilibrio e incertezza. Forse mai come quest’anno la sensazione è che possa davvero succedere di tutto, settimana dopo settimana.
La classifica parla da sola: tredici squadre in appena sei punti, dalla capolista K Sport Montecchio Gallo a quota 16 fino al Tolentino con 10, oggi in zona playout ma tutt’altro che rassegnato. Un margine minimo che racconta meglio di qualsiasi analisi quanto sia livellato verso l’alto questo torneo. Dietro, Civitanovese, Jesina e Chiesanuova chiudono la graduatoria con 4 punti, ma anche lì nulla sembra ancora scritto.
A sintetizzare la sensazione comune ci ha pensato il tecnico del Matelica, Lorenzo Ciattaglia, dopo lo 0-0 con il Trodica: “L’anno scorso c’erano quattro squadre che facevano un po’ fatica, di cui una addirittura si è ritirata. Quest’anno non vedi squadre in difficoltà. Se poteva esserlo la Jesina, basti vedere la rosa di qualità che ha. È un campionato durissimo.” Parole lucide, che descrivono con onestà una realtà sotto gli occhi di tutti: non ci sono più partite scontate, non ci sono più squadre "materasso". Ogni punto va sudato.
In alto, K Sport Montecchio Gallo e Trodica sembrano le più attrezzate per recitare un ruolo da protagoniste fino in fondo, ma la storia recente dell’Eccellenza insegna che i campionati si vincono soprattutto nei dettagli, e nelle fasi centrali della stagione. Chi sorprende, in positivo, è la Fermignanese: la neopromossa ha stupito tutti con il suo approccio coraggioso e la vittoria per 2-1 sul campo della Fermana ne è l’ennesima dimostrazione. Un mix di entusiasmo e spensieratezza che spesso fa la differenza. Nel gruppo delle inseguitrici ci sono nomi importanti: Osimana, Sangiustese, Matelica, e la stessa Fermana, squadre solide, ambiziose e con organici costruiti per stare in alto. Dietro, invece, le difficoltà di Civitanovese, Jesina e Chiesanuova non devono ingannare: i valori tecnici ci sono, e i recenti aggiustamenti in panchina lasciano intuire segnali di ripresa.
La nota più stonata, finora, è il Tolentino. I cremisi, partiti con ambizioni da primato, si ritrovano inaspettatamente impelagati nella parte bassa della classifica. Ma il campionato è lungo, e la qualità non manca: basterà poco per riaccendere la scintilla e tornare a navigare nelle zone nobili.
Otto giornate sono poche per tirare somme, ma abbastanza per capire che ci attende una stagione senza padroni e senza certezze, dove ogni domenica potrà cambiare il volto della classifica. E forse è proprio questa la bellezza dell’Eccellenza Marche: un campionato autentico, vivo, imprevedibile.
Si è svolto Domenica 26 ottobre, presso gli impianti bocciofili di Passo di Treia, il primo Trofeo Città di Treia, Gara Nazionale riservata agli atleti di Categoria A, dedicato alla memoria di Bruno Leonori, figura storica e colonna portante della ASD Bocciofila Passo di Treia, scomparso lo scorso maggio.
Leonori, conosciuto e stimato nell’ambiente bocciofilo per la sua passione e dedizione, è sempre stato un punto di riferimento per i soci di tutte le generazioni e per la comunità passotreiese. Il suo impegno con la bocciofila è stato sempre costante a partire dai primi anni ‘70 dove entrò a far parte del primo storico direttivo.
La manifestazione, organizzata per onorarne il ricordo, ha visto un’ampia partecipazione ed una sentita commozione tra amici, familiari e sportivi accorsi numerosi per assistere agli incontri e alla premiazione finale.
Alla competizione hanno preso parte 64 atleti di Categoria A, suddivisi in 8 gironi, provenienti da diverse regioni italiane, dando vita a incontri di altissimo livello tecnico e agonistico.
A trionfare è stato Giuliano Di Nicola (Società S.Angelo Montegrillo – PG), cinque volte campione italiano e due volte campione mondiale, che ha superato in una finale avvincente il pluricampione Gaetano Miloro (Società Castelfidardo – AN) con il punteggio di 10-6. Sul podio sono saliti anche Simone Renzi (Bocciofila Morrovalle – MC) e Davide Truzzi (Società Sammartinese – MO), rispettivamente terzo e quarto qualificato.
Le gare sono state dirette dagli arbitri Claudio Foglia, Silvano De Santis e dal direttore di gara internazionale Roberto Lopparelli.
La Federazione Italiana Bocce (FIB) ha fatto sentire il suo apporto e la sua presenza con il presidente regionale Gianluca Simoncini, il consigliere Graziano Gattari, il delegato provinciale Maurizio Ascani e la responsabile femminile Alessia Valenti.
A rappresentare l’amministrazione comunale treiese erano presenti il Sindaco Franco Capponi insieme agli Assessori Sabrina Virgili e Roberto D’Ascanio.
Il Sindaco ha voluto rendere omaggio alla famiglia di Bruno Leonori – la vedova Utilia, il figlio Benito, il fratello Luigi e il genero Tonino Tartarelli – consegnando loro un riconoscimento in segno di gratitudine e memoria.
Il Presidente della ASD Bocciofila Passo di Treia, Giammario Balloriani, ha voluto ringraziare calorosamente tutti i presenti e coloro che hanno contribuito con impegno e passione all’ottima riuscita dell’evento.
Balloriani si è ritenuto entusiasta dichiarando che non poteva esserci modo migliore per ricordare il compianto Bruno trascorrendo una giornata di sport, aggregazione e amicizia. La ASD Bocciofila Passo di Treia si conferma così una vera istituzione nell’organizzazione di competizioni nazionali, guardando al futuro con la speranza di poterle disputare in un bocciodromo rinnovato, moderno e funzionale. Un vero polo sociale dove da sempre ospitalità, aggregazione e comunità sono messi al primo posto.
Le attività non si fermano qui: da Lunedì 27 Ottobre prenderà il via la seconda parte del Memorial Bruno Leonori, con una Gara Regionale SPT riservata alle Categorie B,C e D, che si concluderà il 31 Ottobre con il gran finale.
Ancora una volta, come domenica scorsa contro Gualdo. La Halley Matelica va in apnea per tre quarti abbondanti, poi rimonta nel finale contro un Bramante Pesaro a lungo dominante e si prende la quarta vittoria su quattro partite, buona per mantenere l’imbattibilità e agganciare in vetta Civitanova, che in questo weekend osservava il turno di riposo.Partita vietata ai deboli di cuore, con la Vigor (ancora priva di Dell’Anna, Eliantonio e Mentonelli) più volte sotto anche in doppia cifra, ma ancora una volta bravissima a riemergere e dare il colpo di reni decisivo nel finale.
L’avvio è da incubo per la Halley, che dopo il 2-0 iniziale firmato Mariani inizia la sua lunga e sfiancante rincorsa. Lo 0-10 firmato dal duo Cornis-Nicolini accende il motore del Bramante, più aggressivo e concentrato nella costruzione offensiva: il risultato è eloquente, con una Vigor irretita a precipitare fino al -14 (9-23 al 9’).La Vigor batte un colpo a inizio secondo periodo con un break di 11-0 che vale il -3 (23-26 al 13’, chiuso da un canestro di Mattarelli), ma gli ospiti tornano a stringere le maglie in difesa, pur soffrendo tremendamente sotto canestro la mobilità e i centimetri di Mozzi (15 punti nella prima metà di gara). A metà partita il tabellone dice 34-42.
Il canovaccio non cambia al ritorno sul parquet, con il punteggio che fa sostanzialmente l’elastico tra una Vigor che alterna troppi errori a giocate positive per poter colmare il gap.I matelicesi si riaffacciano a -3 sul finire del terzo periodo (56-59 al 28’ con due liberi di Mariani), ma ancora una volta il Bramante ricaccia indietro una Vigor che non sembra riuscire a fare quell’ultimo step per tornare davvero in partita.Servirebbe un rush finale come quello di sette giorni fa. Basta chiedere: Mazzotti diventa una piovra in difesa, Panzini trova le sue solite triple “ignoranti” nei momenti più caldi e la Halley mette il naso avanti per la prima volta dall’inizio del match con il 74-72 a 3’ scarsi dalla sirena.
Ma se Gualdo si era sfaldata dopo aver subito la rimonta, il Bramante è fatto di ben altra pasta e resta attaccato senza mollare un centimetro fino all’ultimo giro di lancette, cui la Halley arriva avanti di 4 (76-72 firmato da due liberi di Mozzi).Un libero di Marrucci a 40” dalla sirena sembra dare la spinta decisiva alla Halley (77-72), la replica di Cornis riavvicina i biancoblù a -3 (77-74 a 28” dalla fine).La Vigor ha la palla per chiudere i conti, ma non concretizza, e allora il Bramante ha ancora la carta del pareggio da potersi giocare.Mariani ferma saggiamente Cornis prima che possa tentare il canestro dalla lunga, lasciandogli due liberi con 1,5” da giocare. Il classe 2007 realizza il primo e, nonostante le indicazioni della panchina, segna anche il secondo, riportando i suoi a -1 (77-76) ma ridando la palla alla Halley. Timeout per coach Trullo, rimessa in zona d’attacco biancorossa: Mariani riceve, Panichi prova a fare fallo ma l’arbitro non fischia.La Vigor l’ha fatto di nuovo.
Così coach Trullo a fine partita:
«Abbiamo avuto grande carattere anche oggi. Nei primi due quarti non siamo andati bene, così abbiamo cambiato alcune cose in corsa e nel secondo tempo ci siamo sistemati soprattutto difensivamente. È chiaro però che paghiamo settimane di poco allenamento: non riusciamo a essere fluidi in attacco come in preseason e nella prima contro Valdiceppo».
«Devo anche fare i complimenti al Bramante, squadra che conosciamo bene, con 4-5 giocatori insieme da anni e un paio di giovani molto interessanti: qualcuno potrebbe anche arrivare in Serie A. Non era una partita facile contro una squadra organizzata e tosta come la loro, quindi sono molto contento della vittoria».
«Riusciamo sempre a metterci qualcosa nel finale, continuiamo ad avere fiducia nei tiri giusti e questo ti paga. Non è una cosa da poco, e questa squadra ce l’ha».
«Le quattro vittorie su quattro? Parlare di primato dopo quattro giornate è prematuro, ma di positivo c’è che ci siamo e che abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Ora arriveranno le squadre più forti del girone: vedremo cosa sapremo fare contro di loro. Ci aspettano due trasferte impegnative — sabato a Jesi, che ha appena vinto a Termoli, e poi a Recanati, che ha battuto Porto Recanati e conferma di essere una delle candidate al successo nel girone. Intanto pensiamo a sabato, sperando di recuperare al più presto almeno uno dei giocatori che abbiamo fuori».
La prima trasferta stagionale dei vicecampioni d’Italia coincide con un punto conquistato nella tana dei Block Devils davanti a 5.000 tifosi. Al Pala Barton Energy di Pian di Massiano, nel posticipo del 2° turno di Regular Season, la Cucine Lube Civitanova alza il livello al servizio e rimonta per due volte i padroni di casa della Sir Susa Scai Perugia grazie anche all’innesto di un buon Poriya, ma cade al tie-break (25-15, 22-25, 25-20, 23-25, 15-11).
Capitan Fabio Balaso, alla sua gara numero 300 nelle stagioni regolari, non riesce a impedire la sconfitta, ma muovere la classifica sul campo più duro del campionato non è da disprezzare. I cucinieri avranno una prima chance di riscatto mercoledì 29 ottobre, alle 20.30, nel match interno della 3ª giornata di andata contro l’Itas Trentino.
I giocatori di casa si fanno apprezzare in attacco e a muro. Giannelli manda cinque compagni in doppia cifra, a partire da Ben Tara (19), Loser (15), Semeniuk (13), votato MVP per le sue giocate nei momenti topici, Russo (11) e Ishikawa (10). La Lube viene applaudita soprattutto per i 10 ace, un servizio sempre insidioso e la capacità di ricucire gli strappi nelle situazioni di difficoltà. Oltre al top scorer Nikolov (21), si segnalano Bottolo (13) e Poriya (12), entrato in corsa e fondamentale nelle fasi di rimonta.
La cronaca della partita
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio, pronto a servire i tre schiacciatori Bottolo, Loeppky e Nikolov, i centrali D’Heer e Gargiulo. Nel ruolo di libero, capitan Balaso. Padroni di casa disposti con Giannelli in cabina di regia e Ben Tara finalizzatore, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Loser e Russo al centro, Colaci libero.
Pochi minuti prima del fischio d’inizio, consegna del premio della Lega Volley alla tifoseria di casa come pubblico più corretto d’Italia e omaggio ai cinque campioni del mondo in campo.
Avvio punto a punto, ma l’ace di Giannelli e il mani-out di Loser propiziano il primo strappo (11-8), che aumenta a muro (14-10). La Lube accusa il colpo ed entra in un loop negativo ritrovandosi sotto 22-12. La Sir sbaglia poco o niente e chiude 25-15 grazie ai 7 punti di Russo e a una buona prova corale al servizio e a muro. Nikolov (4 punti) ci prova, ma non basta.
Anche nel secondo set è la Sir ad accelerare (11-8). Medei anticipa l’ingresso di Poriya per Loeppky, dopo aver già concesso una vetrina all’iraniano nel primo parziale. La Lube reagisce e impatta sull’ace di Bottolo (12-12). I cucinieri vanno sul +2 con l’ace di Poriya (14-16), uomo del set con 3 su 3 in attacco, un ace e un muro. L’allungo arriva con Bottolo in attacco (16-19). Civitanova regge e l’errore del nuovo entrato Dzavoronok rimette la gara in parità (22-25).
Nel terzo parziale resta in campo Poriya, mentre nella Sir entra Ishikawa. I Block Devils partono con slancio e dilagano con il primo tempo di Russo (13-9). I biancorossi calano in precisione (16-11). Servono due ace di Nikolov e un errore di Ishikawa per tornare nel set (16-15), ma Perugia riprende la marcia con Russo (19-16). Nel finale i marchigiani sono traditi da qualche errore di troppo (25-20).
Nel quarto set la Sir continua a macinare punti (11-7). Medei rimodella la Lube con l’innesto dell’opposto di ruolo Kukartsev e una formazione molto giovane grazie alla presenza di Tenorio e dell’emergente Duflos-Rossi. Distanze dimezzate (15-13) e Lube in partita. Civitanova torna a tre schiacciatori. Si va sulle montagne russe (19-15), ma Nikolov e Boninfante tengono a galla la squadra fino al muro del pari siglato dal bulgaro (19-19 con 6 punti personali) e all’ace di Poriya (19-20). L’ace di Tenorio vale il +2 (21-23). Lo sbaglio di Giannelli porta le squadre al tie-break (23-25).
Il tie-break è giocato sul filo della tensione. Al cambio campo la Lube è avanti dopo l’attacco out di Semeniuk (6-8). La mano calda di Ben Tara ristabilisce la parità (9-9); le battute potenti di Semeniuk e altrettante chiusure in pipe del polacco firmano il break (11-9). Fatale nel rush conclusivo la conclusione out di Boninfante (14-11). Il nuovo entrato Dzavoronok forza al servizio sorprendendo la Lube e Giannelli chiude con un attacco diretto (15-11).
Sir Susa Scai Perugia – Cucine Lube Civitanova 3-2(25-15, 22-25, 25-20, 23-25, 15-11)
PERUGIA: Argilagos ne, Dzavoronok, Cvanciger ne, Giannelli 5, Loser 15, Ben Tara 19, Solé 1, Colaci (L), Ishikawa 10, Semeniuk 13, Plotnytskyi 4, Russo 11; Gaggini (L) ne, Crosato ne. All. Lorenzetti.
CIVITANOVA: D’Heer 3, Gargiulo 6, Loeppky 2, Orduna, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 6, Poriya 12, Nikolov 21, Kukartsev, Podrascanin ne, Bottolo 13, Duflos-Rossi 1, Tenorio 2. All. Medei.
Arbitri: Cerra e Zanussi.
Note: durata set: 26’, 28’, 26’, 29’, 20’. Totale: 2h 09’.Sir: errori al servizio 21, ace 3, muri 13, attacco 55%, ricezione 36% (17%).Lube: errori al servizio 26, ace 10, muri 7, attacco 43%, ricezione 44% (23%).Spettatori: 4.929.MVP: Semeniuk.
Una partita spettacolare e molto equilibrata ha aperto la stagione del Banca Macerata Forum nel match valido per la seconda giornata della Serie A2 Credem Banca. 3-2 il risultato finale in un’autentica battaglia della durata di più di due ore.
Macerata parte ottimamente nel primo set, ma Ravenna rientra perentoriamente nel secondo parziale grazie a un muro granitico associato a una precisione chirurgica dai nove metri (5 aces nel set). Il terzo, come spesso succede, potrebbe essere lo spartiacque ed è l’equilibrio a regnare sovrano: lo portano a casa gli ospiti che intuiscono l’attacco di Ambrose al primo vantaggio, portandosi avanti nel match. Macerata rimane in partita, lotta e si aggiudica il tiebreak. L’ultimo set è quello che si gioca sui dettagli, se lo prendono i padroni di casa che alzano i giri del motore quando nessuno poteva pronosticarlo. MVP è il laterale Karyagin, sono 27 i punti per lui.
La Banca Macerata Fisiomed si presenta in campo all’esordio casalingo con Pedron in regia opposto a Novello, Zhelev e Karyagin sono gli schiacciatori-ricevitori, Fall e Ambrose i centrali, Gabbanelli in seconda linea.
Risponde la Consar Ravenna con Russo opposto a Dimitrov, Zlatanov e l’ex di turno Valchinov sono gli schiacciatori, Canella-Bartolucci al centro, Goi libero.
Primo set. È buona la partenza dei biancorossi che legittimano un vantaggio iniziale grazie al pallonetto spinto in rete di Valchinov e alla magia di Pedron (5-3). Tantissime difese in campo con i registi che provano spesso a sfruttare il centro della rete in fase break: Novello fissa il +4 sul 10-6. È ancora l’opposto biancorosso che prova l’allungo, subito dopo però è Dimitrov a rimettere in linea i suoi (13-9). Macerata è padrona del campo, Karyagin a muro obbliga il primo time-out ospite sul +5 (16-11). Sul venti arriva prima la Banca Macerata Fisiomed con l’errore dai nove metri di Zlatanov che consolida il +5 e avvicina i biancorossi alla conquista del primo set. Chiude Karyagin dopo un fine set a prevalenza romagnola (25-23).
Secondo set. Il primo doppio vantaggio è ospite ed è a seguito del pallonetto in rete di Zhelev (2-4). Macerata fatica a superare il muro Consar, Giannini decide di usare il suo primo time-out discrezionale sul -4 (5-9). I biancorossi provano a riavvicinarsi, ma sono tre aces dell’ottimo battitore Russo (8 aces per lui nel primo match) a riaprire la forbice (10-15). È anche il videocheck a non aiutare Macerata con Ravenna che, con un’altra ottima serie dai nove metri di Valchinov, si avvicina a mettere in parità il conto dei set. Fall suona la carica, ma non basta: riapre la partita Dimitrov (15-25).
Terzo set. Serve una reazione dai biancorossi che provano a ripartire dalla difesa per rientrare in partita. Gabbanelli aiuta Novello prima e Karyagin poi per il sorpasso: 5-3. In campo maceratese, potrebbe essere la ricezione a essere l’ago della bilancia in questa partita: serve precisione per essere molto imprevedibili. Resiste la parità intanto fino a quota 14, Giannini prova col cambio della diagonale principale a sparigliare le carte. Zlatanov prova a regalare la fuga ospite sul 15-17 da posto 1. L’errore di Dimitrov porta la contesa sul 20-20 con Fabi che entra per il servizio. Finale punto a punto, lo conquistano gli ospiti (24-26)
Quarto set. Novello porta continuità all’inizio del parziale ed è il suo attacco dalla seconda linea a spingere i suoi (3-1). Zhelev consolida il vantaggio col muro del 6-4. L’asse bulgara continua a fruttare punti da posto 4, ma Bartolucci risponde presente e regala con l’ace il primo vantaggio ospite del parziale (13-14). Subito dopo, Diaferia “spegne” l’allarme ricezione non perfetta di Gabbanelli permettendo a Macerata di rimanere nel set con un pallonetto spinto intelligente. Zlatanov si prende sulle spalle Ravenna, ma Dolcini è in versione aspirapolvere: 20-18 Macerata con un muro di Fall dopo un’azione piena di difese spettacolari e molto concitata. Karyagin regala il +3 ai suoi sul 23 che arrivano al tiebreak sempre grazie al fuoriclasse bulgaro )25-22)
Quinto set. Macerata mette subito il turbo in avvio e costringe al timeout ospite sul 5-2. Monologo maceratese nella prima metà di set, si gira con Karyagin in battuta sul +6 (8-2). Il resto è tutto in discesa, i biancorossi amministrano il vantaggio senza troppi patemi e chiudono con l’MVP Karyagin.
Diego Dolcini, libero: “Sono contento, sono entrato in un momento difficile, abbiamo difeso molto e siamo soddisfatti per risultato e prestazione." "Siamo stati molti attenti in difesa, era fondamentale per questa partita. Questo ci ha tenuto in gara: siamo soddisfatti anche perché abbiamo approfondito molto questo aspetto in settimana."
BANCA MACERATA FISIOMED – CONSAR RAVENNA (25-23, 15-25, 24-26, 25-21, 15-8 )
Macerata: Fabi, Novello 8, Pedron 1, Garello 1, Fall 16, Diaferia 6, Ambrose 5, Zhelev 8, Karyagin 27, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Talevi. All: Giannini, Ass: Leoni
Ravenna: Dimitrov 18, Gottardo, Ciccolella, Canella 6, Bartolucci 13, Russo 9, Zlatanov 24, Bertoncello, Goi (L1). NE: Gottardo, Iurlaro, Giacomini, Gabellini. All. Valentini, Ass. Di Lascio
Arbitri: Michele Marotta e Riccardo FaiaMVP: KaryaginNote: Durata set: 28’, 24’, 32’, 30’, 15’ per 2 ore e 9 minuti
La CBF Balducci HR lotta a Monza contro la Numia Vero Volley Milano, fresca vincitrice della Supercoppa italiana, ma cade in tre set nella quinta giornata di andata di Serie A1 Tigotà, nonostante i primi due parziali molto equilibrati e le tre palle set conquistate nel secondo. Le lombarde spingono sull’acceleratore con 8 muri, i 19 punti di Egonu e i 10 della MVP Kurtagic, centrale serba che chiude con 10 punti, l’87% in attacco e 3 muri vincenti. Per le arancionere Decortes in doppia cifra con 15 centri.
La formazione maceratese bene sul match nel primo set: Decortes sugli scudi (7 punti con quasi il 60%) in attacco porta le maceratesi sul 9-12, poi Milano cresce in attacco (chiuderà al 62%) con Lanier (7) ed Egonu (4) ribaltando il parziale fino al 25-21 conclusivo. Nel secondo set le arancionere tengono alto il livello di gioco ancora più a lungo (Kokkonen 6 punti e un servizio più efficace), arrivando fino al set ball (23-24) e conquistando altri due, prima di cedere ai colpi di Egonu (11 nel set con il 61%) e sull’ultima palla di Decortes vicinissima alla riga ma giudicata out dal video check (29-27). Kurtagic è la protagonista del terzo set (2 muri e 70% in attacco), stavolta a partire forte è Milano capace di scavare subito il break e tenerlo fino in fondo con 5 muri vincenti e il 50% in attacco (25-16).
LA CRONACA
Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Bresciani libero (Caforio non a disposizione per un piccolo risentimento muscolare). Coach Lavarini sceglie Bosio-Egonu, Kurtagic-Sartori, Pietrini-Lanier, Fersino libero.
Mazzon e Decortes tengono la CBF Balducci HR avanti sul 4-5 con i colpi in attacco, il muro di Kurtagic porta avanti Milano (6-5), Kokkonen firma il mani out del 7-7, ancora Decortes a segno (8-8). C’è l’invasione Egonu (8-9), Kokkonen vincente (9-10), Kockarevic contrattacca (9-11), Decortes allunga (9-12) e mette il 10-13. Pietrini in diagonale (12-13), poi sbaglia il servizio (13-15), Lanier inventa il colpo del pareggio (15-15), Decortes errore, 16-15. Clothier in fast (16-16), Lanier ferma Mazzon (18-16), arriva il 19-18 arancionero, Decortes in rete, 21-18. Bosio sfrutta di seconda l’occasione dopo il servizio incisivo di Egonu (23-19), Clothier vincente (23-20), entra Ornoch al servizio, Decortes a segno (24-21), l’errore al servizio arancionero chiude il set 25-21.
Secondo set con protagonista subito il servizio di Bosio, Lanier firma il 3-0, Kokkonen pallonetto doppio del 3-3, Sartori sbaglia (4-5), ancora Kokkonen vincente, 5-6. C’è l’ace della finlandese (5-7), Egonu contrattacca (7-7), Decortes a segno (7-8), c’è il fallo seconda linea Lanier, 7-9. Bonelli a filo rete (9-11), Lanier non trova il campo (10-12), Mazzon in fast (11-13), Kockarevic errore (12-13) poi va a segno (13-15), toccato l’attacco Decortes, 14-16. Egonu contrattacca (16-16), Clothier primo tempo (16-17), Decortes gran colpo (16-18), entra Piva per Lanier, Kokkonen tocco vincente, 17-19. Decortes mani out (19-21), Egonu sbaglia il servizio (20-22), Kockarevic passa (21-23), Piva contrattacca (23-23), Kockarevic a segno (23-24), Piva annulla, 24-24. Clothier in fast (24-25), Egonu vincente (25-25), Piva sbaglia (25-26), ancora Egonu (26-26), c’è anche il suo contrattacco (27-26), Kokkonen annulla (27-27). Kurtargic primo tempo (28-27), l’attacco di Decortes viene giudicato out dal video check (29-27).
Nel terzo set partenza falsa arancionera (4-0 con due errori), Mazzon in fast (5-2), Decortes pallonetto (6-4), Kurtagic primo tempo (8-4) poi muro (9-4), Egonu contrattacca, 10-4. Kurtagic mura (12-5), Egonu la segue su Kokkonen (15-7), entrano Piomboni per Kockarevic e Ornoch per Kokkonen e ferma Egonu a muro (15-8), c’è l’ace di Clothier (15-9), Egonu sbaglia, 15-10. Decortes contrattacca (16-12), entra Pietrini per Piva, Ornoch non trova la riga (18-12), c’è il muro di Pietrini (20-13), Mazzon tocco vincente, 20-14. Kurtagic ferma Piombonii (22-14), Decortes a segno (22-15), anche Lanier (23-15), Sartori primo tempo (24-15), chiude Pietrini 25-16.
IL TABELLINO
NUMIA VERO VOLLEY MILANO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-21 29-27 25-16)
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Kurtagic 10, Bosio 4, Lanier 10, Sartori 9, Egonu 19, Pietrini 6, Fersino (L), Piva 2, Gelin, Cagnin, Miner, Plak. Non entrate: Danesi, Modesti (L). Allenatore Lavarini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Clothier 8, Bonelli 2, Kokkonen 7, Mazzon 6, Decortes 15, Kockarevic 5, Bresciani (L), Ornoch 1, Piomboni 1. Non entrate: Caforio (L), Batte, Crawford, Sismondi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Clemente, Cesare.
Note - Spettatori: 3510, Durata set: 27', 32', 22'; Totale: 81'. MVP: Kurtagic.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Durante la settimana abbiamo lavorato con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti specifici, in particolare muro, battuta e scelte d’attacco, consapevoli del fatto che Milano è una squadra con individualità molto forti proprio a muro. Per certi versi siamo riusciti a mettere in campo ciò che avevamo preparato. Faccio i complimenti alle ragazze perché sono state coraggiose, hanno provato a rischiare e in diversi momenti le cose sono anche venute bene. Si comincia a vedere il frutto del lavoro che stiamo portando avanti, anche se siamo ancora all’inizio. L’importante è continuare su questa strada, con fiducia e determinazione, perché i risultati arriveranno.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Sapevamo che venire qui sarebbe stato difficile. Abbiamo cercato di imporre il nostro gioco, battendo con decisione e provando a rischiare qualcosa in più. Nei primi due set abbiamo espresso una buona pallavolo; il secondo si è deciso ai vantaggi, dove spesso basta una sola palla per fare la differenza. Nel terzo set, probabilmente, abbiamo pagato un po’ le energie spese nei precedenti e l’attenzione è calata. Nonostante il risultato, portiamo a casa diversi segnali positivi su cui continuare a lavorare”.
Isidora Kockarevic (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo mostrato oggi che sappiamo lottare e che sappiamo anche divertirci nel momento giusto. Posso promettere che continueremo a lottare con la stessa intensità anche nelle prossime partite. È un grande passo per noi, una lezione importante che ci aiuterà a crescere. Sono fiduciosa che, col tempo, miglioreremo ancora”.
La stagione perfetta ha il suo sigillo: l’ASD Tennis Corridonia femminile festeggia la storica qualificazione in Serie D2 FITP Marche, coronando un percorso cominciato con il primo posto nel girone della fase eliminatoria e chiuso oggi con l’impresa in trasferta a Cerreto d’Esi. Successo netto 2–0, costruito su solidità, organizzazione e un gruppo che non ha mai smesso di credere nell’obiettivo.
Sul campo sempre complicato di Cerreto d’Esi, le ragazze guidate da Roberto Sabbatini hanno preso subito in mano la scena.Izzo Alessandra ha aperto la giornata con una prova maiuscola: 6–0 6–2 senza appello nel singolare d’apertura.
A seguire, Iommi Francesca ha completato l’opera con personalità: 6–2 6–3, punto promozione e abbraccio collettivo a bordocampo.
Un’affermazione che vale più di tre punti: è la conferma di una crescita tecnica e mentale partita da lontano.
La promozione prende slancio già una settimana fa, quando al tennis club di casa Corridonia arriva il 2–0 su Lucrezia (PU): in quella circostanza, firme di Izzo Alessandra e Giorgia Incicco, vittorie pesanti che hanno spezzato gli ultimi indugi e indirizzato l’intera fase decisiva.
Dietro i punti che fanno notizia, c’è una squadra larga e coesa. Oggi a Cerreto d’Esi, oltre a Izzo e Iommi, presenti e partecipi le compagne che hanno spinto e contribuito lungo tutto il campionato: Teresa Marcelletti, Giorgia Incicco, A. Cruciani, S. Persoglio, Serena Gentili e Alessia.
Il marchio di fabbrica è chiaro: concretezza nei singolari, ritmo alto e gestione dei momenti caldi. Merito del lavoro settimanale impostato da mister Sabbatini, che ha saputo mettere ogni giocatrice nella condizione di esprimere il proprio tennis, alternando esperienza e freschezza dove serviva.
La sfida tra le ultime due della classe termina in parità ed è un 1-1
Al “Don Guido Bibini” è stata una partita piacevole e vivace. Pur passando in svantaggio, la Civitanovese ha giocato meglio nel primo tempo, nella ripresa invece si è fatto maggiormente apprezzare il Chiesanuova che fino alla fine ha cercato di prendersi il bottino pieno. La prima in casa di mister Mariotti termina dunque con un pareggio che non solo è primo punto della sua gestione, ma è anche il primo pareggio in assoluto dopo 8 turni. Il pari interrompe la serie di 4 stop di fila mentre gli ospiti rimangono l'unico team di Eccellenza ancora senza una vittoria all’attivo. Entrambi i collettivi raggiungono la Jesina a quota 4 punti e hanno dimostrato di non meritare l’ultimo posto.
Nel Chiesanuova c’è il ritorno di Fatone tra i pali, Mariotti va con un 4-3-3 che vede terzini i due under. Modulo similare dall’altra parte, Marinelli senza Handzic squalificato opta per Candia falso nove, tra i pali debutta Servalli. Prime annotazioni all’11’ quando Monaco esce male palla al piede, Macarof ottiene il triangolo e di punta sfiora il palo. Ancora rossoblù al 20’, sugli sviluppi di un angolo, sventola di Candia alta di poco. Il momento è buono per la Civitanovese, però 2’ dopo incertezza difensiva, Pasqui tocca per Perri che resiste di fisico e beffa tutti: 1-0 e primo centro in campionato per il neo arrivato. Gli ospiti reagiscono con lucidità e il fraseggio, spesso ispirati dalle giocate di Pitronaci. Al 26’ ci prova da solo e non trova la porta per un soffio. Viene esposto lo striscione “Il circo continua…” in contestazione a Profili, poi al 33’ Candia accelera e va in percussione, bella palla dentro l’area addirittura per Martiarena in versione attaccante e sortita vincente dell’1-1.
Nella ripresa, dopo un bel primo tempo, nient’affatto bloccato, il duello riprende con Pitronaci che al 7’ impegna Fatone in angolo. Mariotti arretra Sopranzetti spostando Hernandez terzino e il suo Chiesanuova inizia a prendere le misure ai rivali. Non accade molto, ma giocando sul lato di Mongiello -deliziosi alcuni stop-, i biancorossi ora sono più continui e propositivi. Al 32’ chance di testa per Sopranzetti, alto. Cala l’intensità ma non il desiderio di spuntarla. Il Chiesanuova (che perde Persiani) ci riesce meglio e al 47’ ancora Sopranzetti, su angolo, può calciare dal dischetto, la respinta di un giocatore salva la Civitanovese.
Chiesanuova: Fatone, Parioli, Ciottilli (12’st Bambozzi), Monaco, Hernandez, Di
Paolo, Sopranzetti, Tanoni (30’st Russo), Perri, Mongiello, Pasqui (16’st Persiani e
43’st Papa). All. Mariotti
Civitanovese: Servalli, Lorenzoni, Baiocco, Visciano, Romero, Martiarena, Macarof,
Guedak (1’st Gorno), Candia (24’st Garcia), Pitronaci, Malaccari (38’st Renzi).
All. Marinelli
Arbitro: Negusanti di Pesaro
Reti: 22’ Perri, 33’ Martiarena
Note: spettatori 400 circa; ammoniti Ciottilli, Bambozzi, Visciano; corner 5-8;
recupero 1’ e 4’
Anthropos di Civitanova Marche insuperabile alle Finale Nazionale dei Campionati Italiani Societari e della Coppa Italia Lanci 2025 targate FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). La due giorni si è chiusa oggi allo stadio Armando Picchi di Jesolo con ben cinque titoli in bacheca per il sodalizio marchigiano. In dote anche i due record di un travolgente Matteo Cappelletti, ovvero il suo primato mondiale migliorato sabato sui 10.000 m T44 (47:40.72) e il nuovo record continentale sui 5.000 T44 (20:36.57).Fatto sta che il team marchigiano torna a casa con un’incetta di medaglie valse gli stendardi più prestigiosi: il 4° Titolo Italiano Assoluto maschile consecutivo, la 6ª Coppa Italia Lanci Assoluta Maschile di fila e la 6ª Coppa Italia Lanci Promozionale Maschile in successione, ma anche il 1° Titolo Italiano Assoluto Femminile e la 1ª Coppa Italia Lanci Assoluta Femminile. Un bottino che segna una svolta nell’atletica in rosa per associazione polisportiva guidata da Nelio Piermattei.
L’Anthropos era presente con 33 atleti (Michelle Calzolaio, Elisa Fuselli, Camilla Giorgetti, Assunta Legnante, Annamaria Mencoboni ed Agnese Zandoli con guida Francesco Zallocco per le ragazze, Michele Baldelli con guida Daniele Caimmi, Greg Bello, Enrico Benes, Davide Benigni, Salvatore G. Bianca, Gabriele Brengola, Matteo Cappelletti, Francesco Carciofi, Luigi Casadei, Francesco Conzo, Salvatore Cutaia, Raffaele Di Maggio, Francesco Di Rosa, Ndiaga Dieng, Giacomo Falcionelli, Gabriele Fella, Alessandro Gabaldi, Pietro Lo Sicco, Federico Mei, Fausto Morlacco, Niccolò Pirosu, Adriano Porcelli, Michele Ricciardi, Jonatha Riderelli ed Ilia Scuderi Panebianco per i ragazzi; tante le assenze per motivi di salute di atleti che hanno dato il loro contributo alle classifiche con i punteggi conquistati nelle precedenti prove territoriali. Ovvero Arjola Dedaj con guida Stefano Storti e Bianca Marini e le guide Alessia Manfredelli e Maria Luigia Belcore per le ragazze, Adolf Agyemang, Gabriele Bonazza, Christian Campus, Carlo Corallini, Emanuele Di Marino, Rigivan Ganeshamoorthy, Michele Macellari, Lorenzo Pettinari, Federico Pisani, Angelo Trasmundi e Armando Xaxa per i ragazzi.
I tecnici che hanno preparato gli atleti sono Massimo Bianca, Daniele Caimmi, Euplio Capobianco, Andrea Croia, Alberico Di Cecco, Emanuele Di Marino, Fabiola Dolcini, Andrea Donninelli, Mauro Ficerai, Giorgio Gioacchini, Maurizio Iesari, Valerio Macciocchi, Alessia Manfredelli, Roberto Minnetti, Giuseppe Raffermati, Marcello Salati, Orazio Scarpa, Raffaele Secchi, Gianluca Tamberi, Riccardo Tricarico.
Nelle classifiche maschili l’Anthropos doveva difendere i 4 titoli della passata stagione e si presentava a queste Finali in vetta nella Coppa Lanci maschile Assoluta e Promozionale e nei CDS Assoluti e Promozionali. All’appello mancano solo i CDS Promozionali, chiusi al secondo posto.
Nelle classifiche femminili l’Anthropos ha confermato il primato della vigilia nella Coppa Lanci, mentre ha centrato il sorpasso in vetta per il titolo Assoluto, chiudendo invece al secondo posto nelle categorie Promozionali di CDS e Coppa
Il presidente Nelio Piermattei:
“Fatica, ansia, delusioni, gioie, ma alla fine una grande esultanza e un piccolo rammarico, così come un mix di soddisfazione e orgoglio per essere, senza dubbio, la più forte società dell'atletica paralimpica italiana. Concludiamo la stagione con 5 titoli in bacheca, tra cui i 4 principali, riuscendo a battere Bergamo nei CDS femminili e Ragusa nella Coppa Lanci femminile spezzando il loro lungo dominio. Una vera impresa quella di confermare i titoli dello scorso anno e vincere, per la prima volta, i titoli femminili. In questa stagione abbiamo affrontato rivali fortissimi. Complimenti ai nostri avversari di spessore che rendono ancor più bello questo successo. Ringrazio i ragazzi, i tecnici e le famiglie per aver dato tutto dimostrando un importante attaccamento ai nostri colori".
Dopo otto anni il confronto torna all’Helvia Recina–Pino Brizi, gremito (2448 spettatori) e a tinte biancorosse. L’Ancona, spinta da 500 tifosi, infila il 10° risultato utile e resta incollata all’Ostia Mare, blindando il secondo posto.
Partenza aggressiva dei dorici: pressing alto, palleggio spezzato ai locali e vantaggio al 9’. Schema da corner di Gerbaudo, respinta corta e Miola è il più rapido a colpire per lo 0–1. La Maceratese prova a riorganizzarsi: Neglia impegna Salvati a terra; dall’altra parte Gagliardini compie un riflesso enorme su Zini. Cericola sfiora il raddoppio scheggiando il palo esterno, poi al 42’ Gagliardi firma l’1–1 con un destro che bacia la traversa e interrompe l’imbattibilità dorica dopo sette gare. Intervallo in equilibrio.
Nella ripresa l’inerzia gira subito: punizione di Gerbaudo e colpo di testa di Rovinelli, dimenticato in area, per l’1–2. I padroni di casa reclamano un rigore su Gagliardi, ma il direttore lascia correre. Al 67’ la svolta definitiva: palla persa sanguinosa in uscita (Nasic), Attasi – appena entrato – piazza il 1–3 dai venti metri. L’Ancona dilaga sui piazzati: ancora corner di Gerbaudo e bis di Rovinelli per il 1–4; in pieno controllo Zini chiude in diagonale la goleada (1–5).
Maceratese al secondo ko di fila e difensivamente fragile nonostante un buon primo tempo (assenti Marchegiani e De Angelis; Lucero e Neglia dal via). Ancona solida e pragmatica malgrado le pesanti defezioni (squalificato Gelonese; out Ceccarelli, Teraschi, Matese, Gubellini e l’ex Kouko), trascinata dalla qualità sui piazzati di Gerbaudo e dalla doppietta di Rovinelli.
MACERATESE-ANCONA 1-5
Maceratese (4-3-3): Gagliardini, Perini, Ciattaglia, Mastrippolito, Lucero, Ambrogi, Ruani (6′ st Nasic), Gagliardi, Marras, Neglia (35′ st Sabattini), Osorio Otero (36′ st Cirulli). A disposizione: Cusin, Sciarra, Vanzan, Morganti, Nasic, Sabattini, Cirulli, Papa, Lorenzi. All: Matteo Possanzini
Ancona (4-2-3-1): Salvati, De Luca, Bonaccorsi (35′ st Petito), Rovinelli, Calisto (43′ st Sperandeo), Gerbaudo, Miola (40′ st Proromo), Meola (16′ st Attasi), Pecci, Zini (44′ st Mancino), Cericola. A disposizione: Mengucci, Petito, Giordani, Sperandeo, Proromo, Mancino, Attasi, Plini, Di Biasio. All: Agenore Maurizi
Arbitro: Simone Palmieri di AvellinoReti: Miola 9′ pt, Gagliardi 42′ pt, Rovinelli 1′ st e 31′ st, Attasi 22′ st, Zini 32′ stNote: Spettatori 2448. Ammoniti Ruani, Ambrogi, Lucero, Meola, Attasi
Il Tolentino non riesce a sfatare il tabù dello stadio "Della Vittoria", nemmeno il quarto tentativo è quello buono. L'ottava giornata del campionato di Eccellenza Marche, infatti, vede un pareggio contro il Fabriano Cerreto. Il risultato finale di 0-0 mantiene i cremisi in piena zona playout e a secco di successi nello stadio di casa in stagione. Una posizione che lascia molto di cui interrogarsi alla squadra di mister Passarini, in piena involuzione tecnica.
LE FORMAZIONI - Nel Tolentino debutto immediato per il neo arrivato Giandomenico, centrocampista già in rosa lo scorso anno, arrivato in settimana dalla Sangiustese. Il classe 2006 va ad occupare uno degli slot "under", in coppia con il 2008 Papini, unica nota lieta tra i cremisi nella partita contro la Jesina. Prima del fischio d'inizio l'attaccante Moscati viene premiato con la maglia celebrativa per le 100 presenze in maglia cremisi. Anche gli ospiti lanciano come titolare un 17enne come Chiavellini come esterno d'attacco. Nacciarriti, invece, comincia dalla panchina: in avanti, al suo posto, c'è Palmieri.
LA CRONACA - Il Tolentino approccia la partita in maniera troppo remissiva, come cattiva consuetudine delle ultime partite di campionato. Al 6' Chiavellini prova a sorprendere Marricchi con un tiro-cross insidioso, ma coglie l'esterno della rete. Due minuti più tardi l'ex Bracciatelli vede il portiere di casa fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un lungo lob che rimbalza di pochissimo sopra la traversa.
Al 12’ i locali provano a scuotersi con il tentativo, impreciso, dalla distanza di Tortelli. Al 17’ Giandomenico incoccia la traversa direttamente dalla bandierina, sfiorando il gol olimpico con la complicità di Tafa. La partita è maschia, con numerosi falli in mezzo al campo. Al 28’ Moscati prova la rovesciata spettacolare su assist di Iori, con poca fortuna.
Al 31’ Iori, libero da marcature, cestina in maniera clamorosa un cross di Tizi con un colpo di testa totalmente sballato. Ora il Tolentino appare più a suo agio e mette in mostra la verve del giovane Papini, nuovamente tra i migliori dei suoi dopo Jesi.
Il Fabriano, in ogni caso, non resta a guardare e dà sempre la sensazione di pericolosità quando agisce in ripartenza. Al 42' Papini ci prova di controbalzo con buona coordinazione, ma poca precisione. È l'ultima azione da segnalare nel primo tempo.
SECONDO TEMPO - Al 47' due lisci consecutivi di Romoli e Marricchi rischiano di spalancare la via della porta agli ospiti, ma Tizi è provvidenziale e spazza via senza fronzoli la sfera sul filtrante di Chiavellini. Ancora Fabriano pericoloso al 51'. Tomassetti è disattento in marcatura su Palmieri: il numero dieci fabrianese viene lasciato libero di calciare, ma il suo tentativo al volo finisce alto.
Ripresa a senso unico. Al 55' Di Cato scaglia un diagonale velenoso su cui Marricchi devia in angolo. Inizia a sentirsi qualche fischio sugli spalti del "Della Vittoria". Passarini prova a smuovere le acque con i cambi inserendo Cappa e Romitelli. Proprio Cappa al 63' impegna Tafa alla parata con una conclusione ravvicinata che poteva essere più potente.
Al 68' sempre da un cross di Cappa nasce la chance per Iori, ghiotta, di testa: l'incornata, però, è troppo centrale e Tafa fa buona guardia. La partita da qui in poi perde totalmente di mordente. A fioccare sono solo le ammonizioni, non le emozioni. A provarci di più nel finale sono gli ospiti, ma senza creare nitide occasioni da rete. Al triplice fischio è 0-0: a vincere è stata solo la noia.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 0-0
TOLENTINO: Marricchi, Romoli (57' Romitelli), Tomassetti, Strano, Tizi, Rozzi, Tortelli, Giandomenico, Papini (57' Cappa), Moscati, Iori. All: Passarini
FABRIANO CERRETO: Tafa, Stortini, Marini (70' Brevi), Perrini, Chiavellini (60' Gnahe), Trillini, Malagrida (70' Russo), Bologna, Bracciatelli, Di Cato, Palmieri (70' Nacciarriti). All: Del Bene
Arbitro: Mirko Ciccioli (Fermo) Assistenti: Andrea Belogi (Ancona), Francesco Buttafoco (San Benedetto del Tronto)
Reti: nessuna ammoniti: Chiavellini, Tizi, Tortelli, Perrini, Gnahe, Rozzi, Tomassetti, Romitelli; corner 4-5; recupero: 1' e 3'
Viaggia a gonfie vele fuori casa la Settempeda che, vincendo a Montecosaro(0-2), fa poker(4 vittorie di fila) con in più la ciliegina della porta inviolata in 360’). Successo di maturità, da squadra consapevole della propria forza e con la giusta mentalità. Tutte cose che sono servite in questo pomeriggio soprattutto quando c’è stata l’inferiorità numerica. Non bisogna dimenticare, poi, che le due reti decisive sono giunte nella ripresa quando i biancorossi appunto erano rimasti in dieci uomini(rosso per Dutto dopo 42’) e ciò dimostra quanto la squadra e il tecnico siano stati bravi nell’intervallo a trovare contromisura tattiche e forza mentale per costruire l’impresa ed arrivare ad una vittoria importante. Soddisfazione enorme per il gruppo biancorosso e per gli ex presenti (bene Tulli che ha sbloccato su penalty) con tante note positive nel secondo tempo(meritano una menzione l’impeccabile Zappasodi, l’inesauribile e ancora determinante Perez e il sempre più convincente 2007 Borgiani). Da parte Vigor c’è delusione per un altro amaro ko che pone la squadra di Montecosaro ad un ultimo posto attuale che lascia l’amaro in bocca, ma la squadra dovrà cercare di cambiare marcia per risalire la china ed uscire da un periodo difficile cercando di essere più incisiva in avanti quando incontrerà avversarie di pari livello e valore.
Al “Mariotti” ritrovano i vecchi amici della Vigor mister Pierantoni e gli altri quattro ex per una sfida che mette in palio punti importanti per le due squadre che inseguono i rispettivi nonché diversi obiettivi. Nella Settempeda una sola novità, ovvero la panchina(influenza) per capitan Quadrini, la fascia va al braccio di Pagliari, il cui posto come esterno di destra è preso da Rango. Nella Vigor nessuna sorpresa al via(4-4-1-1) con Cicconetti/Antolini coppia d’attacco. Partenza su buoni ritmi da ambo le parti. Il primo pericolo lo costruisce la Settempeda dopo nove minuti: Tulli allarga per Rango, affondo in area e destro in corsa però impreciso con palla che esce di poco. Al 18’ la risposta della Vigor su palla inattiva: Cicconetti in mezzo, pallone che arriva a Mancini che davanti alla porta schiaccia di testa con tuffo di Marchegiani e dubbio sulla palla entrata o meno, ma il guardalinee mette tutti d’accordo segnalando fuorigioco del numero 11 in maglia nera. Parte centrale della frazione nel segno dell’equilibrio con poche azioni degne di nota. Ci si avvicina al riposo di metà gara e Velaj si esibisce in una bella uscita bassa su Tulli ben lanciato verso la porta da Guermandi.
Al 42’ però arriva un episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. Palla lunga per Antolini che scatta fianco a fianco con Dutto con i due che entrano in contatto ed il centravanti di casa finisce giù. Per l’arbitro è fallo dell’argentino che prende il rosso diretto(forse un po’ severo…..). La seguente punizione di Cicconetti è centrale e ben bloccata da Marchegiani. Al ritorno in campo la Settempeda si presenta per ovviare all’uomo in meno con un nuovo abito tattico, ma soprattutto con ben altro piglio e decisione. L’impatto dei biancorossi è impeccabile e la Vigor, rimasta invariata negli uomini e tatticamente, soffre la verve dei rivali e non trova contromisure adeguate. Gli ospiti spingono e al 10’il punteggio cambia. Azione insistita dei settempedani con Pagliari che imbuca a centro area per Guermandi che va giù dopo un contatto, palla che torna a Pagliari che calcia alto da ottima posizione. Il direttore di gara interviene indicando il dischetto e fischiando l’intervento sull’ex di turno considerandolo quindi falloso. Un altro ex, Tulli, prende palla, la mette sul dischetto e poi infila con estrema precisione sotto l’incrocio con il destro. Tulli non esulta, ma lo fanno i tanti tifosi ospiti presenti per il vantaggio della Settempeda. La squadra di Pierantoni non si accontenta e non si ferma e trova il raddoppio appena tre minuti più tardi.
Rango sprinta a destra e poi mette in mezzo all’area con Perez che anticipa tutti, prende palla e la gira in diagonale in porta con un destro potente e preciso. Il neo entrato Quadrini al 22’ esegue un bel piazzato che costringe al tuffo Velaj. Ancora su punizione la Settempeda impegna Velaj alla respinta con il sinistro insidioso del neo entrato Bernabei(altro ex). Sugli sviluppi del corner Zappasodi svetta girando di testa con palla che sfiora il palo. Pochi minuti e sempre il numero 4 biancorosso ci riprova con lo stesso movimento, ma anche stavolta il suo colpo di testa va sul fondo. Match chiaramente incanalato in favore della Settempeda che controlla agevolmente il prezioso vantaggio contenendo una Vigor che non trova modo di farsi pericolosa malgrado i cambi di mister Fontinovo(finale con 4 punte e il difensore Pepi come centravanti). In pratica non accade più nulla e la partita finisce con il successo ospite che conferma per la Settempeda il terzo posto in classifica e la marcia spedita in trasferta. Nel prossimo turno al “Soverchia” c’è l’Elpidiense Cascinare con nuovo orario di inizio alle ore 14.30.
RETI: st 12’ Tulli su rigore, 15’ Perez
VIGOR MONTECOSARO: Velaj, Tidei(27’st Lopez), Merelli(20’st Ribichini), Giordani, Pepi, Rossini, Pesaresi(40’st Morbidoni) Marcantoni, Antolini, Cicconetti, Mancini(44’st Ghergo) . A disp. Taffi, Silvestri, Beruschi, Zepponi, Colonnini. All. Fontinovo Marco
SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi, Montanari(20’st Quadrini), Pagliari, Dutto, Zappasodi, Rango(32’st Bernabei), Borgiani(43’st Eugeni), Guermandi(36’st Meschini), Perez, Tulli(25’st Compagnucci). A disp. Giulietti, Monachesi, Ammora, Sfrappini. All. Pierantoni
ARBITRO: Di Maio di San Benedetto. Assistenti: Vallesi di Macerata e Sorrentino di San Benedetto
NOTE: espulsi: 42’pt Dutto. Ammoniti: Montanari, Tidei, Pepi, Fontinovo, Pagliari, Antolini
Angoli: 3-4. Recupero: pt 1’, st 5’