di Dimitra Teresa Altarocca, Veronica Nardi, Cristina Sticconi, Tommaso Ciccioli, Christian Guarnieri, Marcelo Medina
La dirigente scolastica del Convitto Nazionale è alle porte, tira aria di precisione in classe 1^C, e gli alunni sono pronti: carta, penna e tantissime domande. Roberta Ciampechini varca la soglia dell’aula con eleganza e disponibilità, accolta dall’entusiasmo e dalla curiosità degli studenti. Tra una domanda e l’altra, emerge il ritratto di una donna molto appassionata del suo lavoro, amante della musica e delle lingue e sempre pronta a mettersi in gioco.
Come è nata l’idea di diventare dirigente scolastica?
"Per caso - racconta la preside - Mio figlio mi suggerì di iniziare a studiare e provare il concorso. Non ero convinta, perché amavo l’insegnamento, ma alla fine l’ho fatto e l’ho vinto. Ho iniziato la mia carriera come insegnante nel 2000, dapprima alla scuola primaria poi alla Secondaria di primo grado, dove ho insegnato Lingua Francese per dodici anni. La passione per le lingue è nata grazie a mia madre, che era una bravissima professoressa d’Inglese e mi ha trasmesso questo amore fin da bambina”. La famiglia l'ha sempre supportata nelle sue scelte e possiamo dire che l’amore per la scuola, nel suo caso, ha radici molto profonde.
Il suo lavoro oggi?
"Essere dirigente scolastica non è certo semplice, ma per Roberta Ciampechini è una sfida entusiasmante. Dirigo il Liceo Scientifico, oltre al Convitto Nazionale, dove sono reggente da tre anni. La bellezza del mio lavoro è avere la possibilità di collaborare con le persone del mio staff, che hanno una grande professionalità. Sono molto fortunata. La giornata di un dirigente scolastico è ben strutturata ed organizzata, ma allo stesso tempo imprevedibile e sempre piena di impegni. Ogni giorno bisogna affrontare le criticità e trovare le risposte giuste valorizzando alunni, famiglie, docenti e tutto il personale. Comunque il mio lavoro mi regala enormi soddisfazioni".
"La frase che sento dire più spesso è: ‘preside, c'è un problema!’", racconta. “Ogni giorno in questo mestiere si devono trovare soluzioni per ogni situazione. Arrivare presto a scuola, avere tantissimi messaggi nella mail, affrontare la mattinata tra incontri e appuntamenti, firmare documenti sono parte della routine quotidiana. Quello che non finisci in giornata lo devi fare il giorno dopo, per cui spesso mi capita di lavorare anche dopo cena”.
La preside crede fermamente nell’importanza di costruire buoni rapporti con i genitori e gli studenti, sottolineando che “la scuola è un luogo dove ognuno può esprimere al meglio le proprie capacità. E il Convitto Leopardi in questo senso è una scuola davvero aperta a tutti”.
Un’altra grande passione: la musica. Quando non è impegnata nella gestione scolastica, la nostra preside infatti dedica il suo tempo libero alla musica. “Adoro il pianoforte e la musica dell’Ottocento. Da piccola, ogni volta che ascoltavo una melodia che mi colpiva, correvo al pianoforte a riprodurla”, confessa con un sorriso. La preside, quando aveva la nostra età, era molto studiosa e appassionata alla scuola; i suoi hobby erano - non a caso - cantare, suonare, ballare e ascoltare musica.
Da musicista, giovanissima, ha diretto un coro di 150 bambini della scuola dell’infanzia e primaria e superato la paura di esibirsi in pubblico, diventando nel tempo una concertista stimata anche fuori regione. “L’amore per la musica è uno dei motivi che mi ha spinto ad accogliere la reggenza di questa scuola, il Convitto Nazionale Leopardi, che include l’Indirizzo musicale con l’insegnamento di strumenti come pianoforte, chitarra, violino e flauto traverso. Questo aspetto è una grande ricchezza di questa realtà. Poi è un Istituto dove si possono approfondire le lingue straniere e, per chi sceglie il semiconvitto, la figura dell’educatore è di straordinaria importanza perché vi aiuta davvero nello studio. Quando avevo la vostra età - continua la Dirigente – per me era molto importante coltivare le amicizie e in questa scuola c’è la possibilità di studiare con i propri amici, il che, secondo me, costituisce un valore aggiunto”.
Un riconoscimento importante?
"Tra le sue soddisfazioni più grandi, la dirigente ricorda con orgoglio il Premio “Alumni”, conferito dall’Università di Macerata nel 2023, e soprattutto il momento in cui, nel corrente anno scolastico, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” dal presidente Sergio Mattarella. Un riconoscimento che celebra il suo impegno costante nella valorizzazione della scuola e dei suoi studenti".
Abbiamo chiesto consigli per affrontare al meglio il nostro percorso scolastico nella secondaria di I grado: "Impegnatevi organizzandovi per tempo, portate a termine i vostri compiti ed inseguite i vostri sogni. Solo questo vi porterà lontano, proprio come è successo a me", suggerisce la dirigente, che raccomanda agli studenti di trovare ogni giorno momenti di svago per ricaricare le energie e mantenere un buon equilibrio tra studio e tempo libero.
Alla fine dell’intervista, gli studenti della 1^C si sono detti emozionati e onorati di aver avuto la possibilità di conoscere meglio la loro dirigente: "Ci ha colpiti la sua disponibilità e la passione con cui affronta ogni giorno il suo lavoro. Grazie, Preside!".
La Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi” dell’Università di Macerata promuove un evento di grande rilevanza culturale e formativa nell’ambito del corso “Novecento europeo. I Balcani tra storia, memorie, narrazioni”. Protagonista sarà Azra Nuhefendić, scrittrice e giornalista originaria della Bosnia-Erzegovina, che, mercoledì 29 gennaio alle 15 nell'Aula 1.5 in piazza Strambi, incontrerà docenti, studenti delle scuole superiori e tutti gli interessati per approfondire temi legati ai conflitti balcanici nell’incontro dal titolo “Raccontare la guerra”. Attraverso il suo racconto, i partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi con eventi cruciali del Novecento europeo e con il significato della memoria nella società contemporanea. L’incontro è aperto al pubblico fino a esaurimento posti.
Azra Nuhefendić è nota per avere documentato eventi legati alle guerre nei Balcani negli anni '90 e per le sue opere tra cui il libro “Le stelle che stanno giù”, una raccolta di storie personali e collettive della sua terra d’origine che offre una testimonianza profonda e commovente.
Durante la mattinata del 29 gennaio, inoltre, al teatro Don Bosco di Macerata, la Scuola proporrà ai docenti iscritti al corso e ai loro studenti lo spettacolo teatrale “Pazi Snajper”, “attenzione cecchino”: il racconto delle storie parallele di una coppia che resiste alla barbarie della guerra in Bosnia-Erzegovina e di un cecchino nel suo ossessivo flusso interiore. Ne è autrice, e interprete con Sandro Fabiani, Roberta Biagiarelli, non solo artista ma anche appassionata e profonda conoscitrice di vicende balcaniche.
Gli incontri si inseriscono in un ampio progetto interdisciplinare promosso dalla Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi” che culminerà nel 2026 in occasione del trentennale dalla fine dell’assedio di Sarajevo.
Dal 2025, l'11 luglio diventerà ufficialmente la “Giornata della Memoria del Genocidio di Srebrenica”. Proprio a luglio, 50 allieve e allievi delle dieci Scuole Superiori d’Ateneo italiane saranno i protagonisti di due workshop residenziali a Srebrenica per la realizzazione di un podcast in collaborazione con Claudia Zini, fondatrice dell’associazione Kuma International, che si occupa delle profonde conseguenze della guerra sugli individui, e di un docufilm con il regista bosniaco Ado Hasanović.
L'iniziativa mira a favorire la collaborazione e l’interdisciplinarità tra giovani studiosi di tutta Italia, stimolando una riflessione sulla storia recente e sull'importanza del dialogo interculturale per la costruzione di un futuro di pace e convivenza.
Nuovo appuntamento, giovedì 30 gennaio dalle 15 alle 18 all'auditorium dell'Asilo Ricci, in via dell’Asilo 36 a Macerata, con il ciclo di incontri formativi “Educazione alla Bellezza” organizzati dall'Università di Macerata e dalla Scuola civica di Musica “Stefano Scodanibbio” con il coordinamento delle delegate alla formazione permanente del Dipartimento di Studi Umanistici Arianna Fermani e Antonella Nardi e da Silvia Santarelli, della Associazione Ut-re mi.
Interverranno, per l’occasione, l'astrofisico Marco Bersanelli con una relazione dal titolo “La sorprendente eleganza dell’universo” e Ivana Bianchi, docente di psicologia generale di Unimc, sul tema “I piaceri del bello nell’estetica sperimentale”. Il pianista Alexander Sorokin introdurrà l'incontro con un omaggio musicale. L’accesso è libero, senza prenotazione
Marco Bersanelli è astrofisico e docente all'Università di Milano, con una carriera internazionale che include la collaborazione con il premio Nobel G. F. Smoot al Lawrence Berkeley National Laboratory. Specialista in cosmologia osservativa, ha studiato l'universo primordiale attraverso il Fondo Cosmico di Microonde e ha partecipato a spedizioni scientifiche al Polo Sud.
Tra i principali responsabili della missione spaziale Planck dell'Esa, lanciata nel 2009, ha contribuito a ottenere misurazioni senza precedenti dei parametri cosmologici. Recentemente, ha guidato il progetto europeo BeyondPlanck, sviluppando nuovi metodi di analisi dei dati cosmologici.
Ivana Bianchi, psicologa e docente dell’Università di Macerata, si è formata con il prof. Paolo Bozzi nell’ambito della prospettiva fenomenologico-sperimentale. Ha collaborato con prestigiosi ricercatori internazionali, come Michael Kubovy e Marco Bertamini. Insegna psicologia generale e dei processi cognitivi, occupandosi anche di metodologia della ricerca e psicologia del linguaggio. Per informazioni sul corso è possibile scrivere a arianna.fermani@unimc.it; antonella.nadi@unimc.it oppure a segreteria@scuolascodanibbio.it
Già da due anni all’I.I.S. “Enrico Mattei” di Recanati è attivo l’indirizzo Trasporti e Logistica, che si è aggiunto unitamente all’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica ai tre indirizzi già attivi da anni: Chimica, Materiali e Biotecnologie, Meccanica Meccatronica ed Energia, Informatica e Telecomunicazioni.
L’Istituto ha anche attivato, per l’indirizzo Trasporti e Logistica, la curvatura E-commerce, che approfondisce gli aspetti legati alla gestione di flussi di ordini di negozi on-line attraverso lo studio di database e la creazione di un sito e-commerce.
Da questo anno scolastico, dopo il biennio comune, oltre all’Articolazione Logistica, già attiva, studenti e studentesse potranno scegliere, a partire dal terzo anno di corso, anche l’Articolazione Conduzione del Mezzo.
Questa importante novità è stata resa possibile grazie alla deliberazione della Giunta Regionale delle Marche del 20 gennaio 2025, che ha approvato, a partire già dall’anno scolastico 2025/26, l’attivazione della nuova articolazione.
Un’iniziativa che risponde alle crescenti richieste di personale qualificato nel settore dei trasporti e della logistica, emerse da un dialogo costruttivo tra l’Istituto, le aziende del territorio, gli enti locali, le università e le associazioni di categoria, che hanno deciso di investire risorse per supportare lo sviluppo e l’ampliamento dell’Indirizzo.
Tra questi sono presenti Pepa Group, Transadriatico Soc. Coop., Cirioni Arduino S.r.l Trasporti Ecologici, OMEC S.r.l., Ciccioli Helvia Recina S.r.l., Mifram S.r.l., Clic & Find S.r.l., Volpe S.r.l., Sea Power S.r.l., Confartigianato, Fai Marche, il Prof. Emanuele Frontoni (docente UNIMC), il Prof. Gabriele Micozzi (docente UNIVPM).
Le aziende stanno provvedendo a donare alla scuola tutta la strumentazione necessaria e si sono dimostrate disponibili ad intervenire come esperti esterni per fornire agli studenti una preparazione che possa essere il più rispondente possibile alle esigenze del mercato.
Il percorso Trasporti e Logistica offre molteplici sbocchi professionali e accademici. I diplomati potranno scegliere di proseguire gli studi universitari, con corsi di laurea in Ingegneria Gestionale, Ingegneria dei Trasporti o Ingegneria Logistica e della Produzione, che rispondono alle sfide dell’industria 4.0. Per chi preferisce entrare direttamente nel mondo del lavoro, le opportunità non mancano: dalle aziende di spedizione e logistica alle società di e-commerce, fino ai terminal merci di porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, con una forte domanda di personale qualificato.
La dirigente, prof.ssa Antonella Marcatili esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “La scuola deve lavorare per formare giovani che possano trovare occupazione e nello stesso tempo fornire alle aziende che lo richiedono un’adeguata risposta in termini di competenze e specializzazione dei nostri studenti; il traguardo raggiunto ci consente di ampliare in modo significativo l’offerta formativa dell’Istituto in linea con le esigenze del mercato. Grazie alla collaborazione di aziende ed enti locali riusciremo a garantire agli studenti un percorso di formazione basato sulle concrete esigenze del mondo del lavoro, rendendoli protagonisti del loro futuro.”
Con questa nuova articolazione che si aggiunge alla già vasta offerta formativa, l’IIS “Enrico Mattei” di Recanati conferma il proprio impegno ad essere un punto di riferimento per il territorio, offrendo percorsi formativi innovativi e capaci di rispondere alle sfide del domani.
La classe 5E dell'IIS Matteo Ricci di Macerata si è distinta con un progetto di grande impatto educativo e sociale: Eravamo due numeri, un podcast in quattro puntate che invita a ripercorrere la drammatica esperienza della Shoah. Questa iniziativa, nata per celebrare il Giorno della Memoria, rappresenta un potente strumento per mantenere viva la memoria storica e stimolare una riflessione profonda sulle conseguenze della disumanizzazione.
Scritto da Gianluca Minocchi, il podcast, che si avvale anche delle voci di Irene Sdrubolini e Riccardo Cotechini, ci accompagna in un viaggio intenso e toccante. Le puntate, costruite con cura e prodotte dall'intera classe, affrontano temi fondamentali come le privazioni, la perdita di identità e la resilienza umana. L'audio, registrato da Massimiliano Peppoloni, docente dell’Istituto e fonico professionista, è stato corredato da immagini create con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, che arricchiscono ulteriormente la narrazione.
Ogni giorno, dal 24 al 27 gennaio, una nuova puntata sarà pubblicata sul sito della scuola: https://www.iismatteoricci.edu.it/, affinché non solo gli studenti, ma l'intera comunità possa partecipare a questa iniziativa che unisce memoria storica e innovazione didattica.
"In realtà, il testo - spiega Gianluca - è nato da un sogno, e in particolare da un'immagine che mi era rimasta particolarmente impressa. Da quel momento ho sentito il bisogno di ricostruire l'antefatto dell’episodio che avevo sognato e di ritrovare la storia che stava dietro a quella visione".
"Insieme alla classe - fa presente il professor Paolo Giordani - abbiamo deciso di trasformare la storia di Gianluca in un podcast, affinché la sua forza evocativa e il valore della memoria potessero raggiungere un pubblico più ampio. L'intensità del racconto e la profondità delle emozioni trasmesse meritavano di essere condivise in una forma che ne amplificasse l'impatto e la risonanza".
"L'iniziativa messa in campo dai nostri studenti - afferma la dirigente scolastica dell'IIS Matteo Ricci Rita Emiliozzi - è un esempio di come nella nostra scuola ci impegniamo quotidianamente per fare in modo che la didattica possa superare i confini dell’aula per diventare strumento di educazione civica e costruzione del pensiero critico. Le ragazze e i ragazzi, protagonisti di questo progetto, insieme ai docenti che li hanno supportati, manifestano l'importanza di non dimenticare e di continuare a raccontare per costruire un mondo migliore: un messaggio forte e sentito erga omnes”. Non perdete l’occasione di ascoltare il podcast e condividere questo importante contributo alla memoria collettiva.
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Il "Gemini Education On Tour", evento sull'intelligenza artificiale generativa (AI), farà tappa a Civitanova Marche. Organizzato da Google for Education in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Sant'Agostino, si terrà il 13 febbraio alle 16:15 presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche Alta. L'incontro è aperto a dirigenti scolastici e docenti di tutte le Marche e rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle sfide e le opportunità che la tecnologia offre al mondo dell’istruzione.
L'evento sarà patrocinato dal comune di Civitanova Marche e dalla regione Marche. Interverranno il direttore 'education' di Google Italia, Marco Berardinelli, e il responsabile della digital transformation in education, Emanuele Pozzi, che introdotti dalla dirigente scolastica Gloria Gradassi, condivideranno le loro visioni sul futuro dell’educazione digitale e sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale nell’arricchire l’insegnamento e l’apprendimento.
Alla presentazione prenderà parte il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l’assessore all’istruzione Barbara Capponi, il sindaco di Montecosaro Lorella Cardinali ed altri rappresentanti delle Istituzioni.
Verranno affrontati i seguenti temi: che cos’è l’IA generativa e come funziona?; quali sono le applicazioni pratiche dell’IA generativa nell’educazione?; le sfide etiche legate all’utilizzo dell’IA nel contesto scolastico; come le scuole possono integrare l’IA generativa nei percorsi di apprendimento.
L’obiettivo dell’incontro è stimolare una riflessione sul futuro dell'educazione e sull’importanza di integrare le nuove tecnologie nei processi di insegnamento e apprendimento. La dirigente dell’Istituto comprensivo Sant’Agostino, Gloria Gradassi, che ha voluto fortemente questa iniziativa con il supporto del Consiglio d’Istituto, si dichiara "soddisfatta" in quanto ritiene che "l’occasione ponga la scuola e il tema dell’educazione al centro di un dibattito ampio. Sarà infatti l’occasione per porsi domande di carattere etico su questa tecnologia e di riflettere per ripensare l’educazione verso il futuro".
Dopo la presentazione e il dibattito ci sarà l’opportunità di prendere parte a laboratori pratici, che si terranno alle 17:45 circa presso la scuola primaria Sant’Agostino, adiacente al teatro. Questi laboratori offriranno spunti concreti su come utilizzare Gemini AI nella didattica, per integrare l’intelligenza artificiale nel quotidiano scolastico. La partecipazione all'evento è gratuita. Per dirigenti scolastici e docenti di tutti gli ordini di scuola sono disponibili gli ultimi posti per partecipare all’evento. Per iscrizioni visitare l’homepage dell’Istituto comprensivo Sant’Agostino.
Accorpamento dell'Istituto Comprensivo De Magistris di Caldarola. Si è svolta ieri sera una riunione tra gli amministratori dei cinque comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Serrapetrona e Cessapalombo, il personale scolastico, i genitori degli studenti che frequentano l’istituto e il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti.
Al centro dei dibattito l’accorpamento tra l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris e l’Omnicompnrensivo Frau-Leopardi di Sarnano come proposto dall’Ufficio Scolastico Regionale. Un tema che tiene banco ormai da settimane e che gli amministratori stanno cercando di contrastare in tutti i modi tanto che, come annuncia il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, "è stato deciso di incaricare un legale per tentare il ricorso al Tar".
"Abbiamo consegnato tutti gli atti a un avvocato - dice il primo cittadino di Caldarola - che sta approfondendo la questione per valutare come procedere. Intanto resta aperta la porta per un dialogo con i vertici regionali per scongiurare che dal prossimo anno scolastico avvenga l’accorpamento tra i due istituti". Secondo il sindaco Fabbroni, "le tempistiche con cui siamo stati avvisati del disegno pensato per il nostro istituto non ci hanno permesso di presentare soluzioni alternative e migliori rispetto a quella dell’accorpamento con Sarnano. Nessuno ci ha convocato per annunciarci questa idea e fino a metà dicembre questa ipotesi non era nemmeno in campo, tanto che non era stata discussa neanche sul tavolo istituzionale che si è tenuto a inizio dicembre".
A proposito di alternative, infatti, Fabbroni evidenzia che "è stato fatto riferimento alla maggiore vicinanza con il territorio di Tolentino, rispetto a quello di Sarnano. Ma sarebbe preferibile mantenere l’autonomia dell’Istituto che garantisce una elevata qualità nello svolgimento del servizio molto apprezzata dai genitori. L’appello è quindi di non smantellare ciò che funziona: un errore che purtroppo viene fatto spesso in Italia".
La volontà di ricorrere al Tar è stata sostenuta anche dal presidente dell’Unione Montana, dai sindacati e dai rappresentanti del Consiglio d’Istituto che hanno manifestato la propria disponibilità ad affiancare i Comuni nell’iter giudiziario. Saranno inoltre assunte iniziative pubbliche per informare la cittadinanza sulle strade che verranno intraprese.
In occasione della Giornata della Memoria, l’Università di Camerino organizza un incontro nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio in collaborazione con la Casa della Memoria di Urbisaglia, che si terrà presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” con inizio alle ore 17, e che si aprirà con i saluti del rettore Graziano Leoni e della presidente dell’associazione Giovanna Salvucci.
Interverranno poi i professori Michele Loreti e Andrea Polini, della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, che illustreranno come le tecnologie possano essere a supporto della ricerca storica, portando come esempio il progetto realizzato in collaborazione tra la Casa della Memoria ed Unicam volto all’acquisizione digitale dei documenti conservati nell’Archivio di stato di Macerata anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Saranno poi in collegamento Dario, Daniele ed Elio Cabib, figli di Renzo Cabib, docente di Matematica, internato nel campo di Urbisaglia dal 1940 al 1942. “Il ruolo dell’Università – ha affermato il rettore Leoni – deve essere non solo quello di formare professionisti competenti e preparati, ma di formare cittadine e cittadini responsabili e consapevoli dell’importanza di valori quali rispetto e libertà. È necessario mantenere viva la memoria affinché quanto accaduto non si ripeta mai più e sono orgoglioso in questo caso che il nostro Ateneo metta a disposizione le proprie competenze anche grazie alle più moderne tecnologie per raggiungere questo obiettivo”.
Partiranno a breve i lavori di riqualificazione e adeguamento sismico della scuola primaria Sant’Agostino, a Civitanova Alta, finanziati con fondi del terremoto per i comuni fuori cratere, intercettati dall’amministrazione comunale. Ad aggiudicarsi l’appalto con un ribasso del 25%, è stata l’impresa Ad Restauri e Costruzioni Srl di Ancona.
I lavori, per un importo complessivo di tre milioni e 800 mila euro, riguarderanno il recupero della torre campanaria, lesionata dal terremoto, saranno realizzate opere di consolidamento e adeguamento sismico di solai e volte della scuola, rifacimento e adeguamento di impianti (antincendio, elettrico, riscaldamento) e servizi igienici, realizzazione di una scala di sicurezza e di un ascensore, rifacimento dei pavimenti, rivestimenti e tinteggiature ed il consolidamento della volta della chiesa, Inoltre, grazie a un ulteriore finanziamento di 900 mila euro derivante dai fondi del sisma 2016, sempre per i comuni fuori cratere, sarà possibile intervenire anche sugli infissi e sulla sistemazione del chiostro.
“Siamo fieri di poter restituire, una volta terminati i lavori, una scuola più sicura ai nostri studenti - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. L’intervento di riqualificazione è un segnale tangibile dell’attenzione che questa amministrazione ha per la sicurezza degli edifici scolastici e per il recupero del patrimonio storico della nostra città.”
Gli studenti, circa 200, sono momentaneamente “ospiti” a palazzo Bonifazi-Corridoni, i cui spazi sono stati adeguati dall’amministrazione comunale alle necessità scolastiche (costo lavori 150 mila euro),
“Gli incontri organizzativi per sbrigare le ultime pratiche burocratiche sono in corso e i lavori partiranno a breve - ha dichiarato Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici - .L’intervento dovrà essere completato entro 540 giorni dall’inizio, con una riduzione del 20% sui tempi di esecuzione concessa dall’impresa appaltatrice. Questo intervento – ha aggiunto - è stato possibile grazie al lavoro di questa amministrazione e dei suoi uffici, che hanno saputo intercettare fondi cruciali. Seguiremo con attenzione tutte le fasi dei lavori, consapevoli dell’importanza di questo progetto per la comunità”.
“Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale". Così il rettore dell'Università di Macerata John Mc Court commenta l'elezione oggi di Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale, diventando il quarto ex docente dell'ateneo maceratese a ricoprire questa altissima carica. L'Università di Macerata conferma la lunga tradizione di docenti di prestigio che hanno lasciato un segno nella storia del diritto italiano.
"L'elezione del professor Amoroso - commenta Mc Court - testimonia ancora una volta l'eccellenza dei docenti che hanno fatto parte della nostra Università. Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale. Sarebbe per noi un piacere poter ospitare di nuovo il prof. Amoroso che, nella sua veste di presidente della Consulta, potrà trasmettere una preziosa testimonianza ai nostri studenti e studentesse".
Originario della provincia di Salerno, Amoroso ha insegnato Diritto penale e civile nell'Ateneo maceratese negli anni Ottanta, distinguendosi anche come rinomato giuslavorista. La sua elezione, avvenuta oggi all'unanimità dalla Consulta, segue quelle di altri illustri docenti che hanno fatto parte della comunità accademica di UniMc: Paolo Grossi, preside della Facoltà di Giurisprudenza negli anni '60 e maestro di Mario Sbriccoli; Piero Alberto Capotosti, docente di Diritto pubblico e amministrativo negli anni '70; e Annibale Marini, esperto di Diritto privato e docente negli anni '80. A questi si aggiunge la figura di Costantino Mortati, che è stato vicepresidente della Corte Costituzionale e ha insegnato Diritto costituzionale a Macerata dal 1939 al 1942, dove è stato anche rettore".
In occasione del Giorno della Memoria 2025, l'Università di Macerata promuove due iniziative per il 23 e il 29 gennaio volte a mantenere vivo il ricordo della Shoah e a stimolare riflessioni profonde sull'importanza della memoria storica e della coscienza collettiva.
Giovedì 23 gennaio, alle ore 17, nella Sala Sbriccoli del Casb, in piazza Oberdan 4 si terrà il convegno "Essere donne nella Shoah". L'evento, organizzato in collaborazione con l'Istituto Storico di Macerata e con il supporto del Comune di Macerata, dell'Anpi e dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra, vedrà due momenti centrali.
Anna Foa, già docente de la Sapienza Università di Roma, è una storica italiana, studiosa dell'ebraismo, autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia; indagherà il delicato problema della femminilità negata durante la Shoah, approfondendo la messa in discussione e la violazione del corpo femminile.
Questo con il costante richiamo a numeri, fatti, racconti delle sopravvissute, mostrando nel tremendum di ciò che è stato, la peculiarità della sofferenza e insieme della resistenza politica e morale.
A seguire, si terrà la lettura scenica "Signora ammobiliata (uso cucina) in cambio di aiuto domestico", un monologo tratto dai testi di Gertrude Kolmar, poetessa tedesca di origini ebreo-tedesche, deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1943.
L'opera, interpretata da Meri Bracalente sotto la regia di Andrea Fazzini, è basata sulla traduzione di Maria Paola Scialdone. La voce di Kolmar, poetessa di rara intensità e sensibilità, rappresenta un prezioso frammento della cultura ebraica annientata dalla Shoah.
Il 29 invece, alle ore 12, nell'Aula "Omero Proietti" di via Garibaldi 20, ci sarà l'evento "Più forti del male. Il ricordo della Shoah e il risveglio delle coscienze". La conferenza offrirà spunti di riflessione grazie agli interventi di John McCourt, rettore dell'Università di Macerata, che porterà i saluti istituzionali, di Natascia Mattucci, docente di Filosofia Politica dell'Ateneo, che esplorerà il tema del male attraverso la lente di Hannah Arendt, e di Clara Ferranti, docente di Linguistica e Filosofia del Linguaggio, che approfondirà l'umanesimo di Etty Hillesum.
Andrea Ballestrazzi, rappresentante della Fondazione Fossoli di Carpi, concluderà con un intervento sull'attualità del pensiero di Etty Hillesum. Etty Hillesum, giovane intellettuale olandese uccisa ad Auschwitz nel 1943, è un simbolo di umanità e spiritualità. I suoi diari e lettere testimoniano una straordinaria capacità di trovare bellezza e senso anche nelle circostanze più terribili. Le sue riflessioni sulla vita e sul male continuano a ispirare generazioni di lettori.
È stato firmato questa mattina l'accordo quadro tra l'Università di Camerino e l'Istituto d'Istruzione Superiore "Varano-Antinori" di Camerino, volto a rafforzare ancora di più la già stretta collaborazione sia per attività di orientamento universitario che di formazione culturale delle studentesse e degli studenti. A firmare il protocollo rispettivamente il rettore Graziano Leoni ed il dirigente scolastico Francesco Rosati.
"La collaborazione tra il nostro Ateneo con tutti gli indirizzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore 'Varano-Antinori' - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - va avanti da molti anni con grande successo e con ottimi risultati e per questo vogliamo proseguire la strada intrapresa, con diverse attività ben strutturate e consolidate che consentono alle studentesse ed agli studenti di conoscerci al meglio e di sceglierci per il loro percorso universitario".
Il dirigente scolastico Francesco Rosati ha evidenziato i punti fondamentali dell’accordo: "Tra gli obiettivi della collaborazione ci sono l’orientamento scolastico e professionale per facilitare la scelta del percorso universitario e professionale più adatto e incentivare l'interesse verso percorsi di studio in ambito STEM. Molti sono i progetti educativi congiunti che intendono integrare le competenze accademiche dell'università con le esigenze formative dell'istituto".
L’accordo prevede inoltre la promozione di corsi di formazione e aggiornamento per i docenti dell'Istituto superiore, l’attivazione di percorsi di stage e tirocini presso l'università per gli studenti dell'Istituto, al fine di favorire l'acquisizione di competenze pratiche, sostegno nella realizzazione di "Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento" (P.C.T.O.), l’utilizzo condiviso di piattaforme tecnologiche e strumenti innovativi per migliorare l'efficacia dell'insegnamento e dell'apprendimento, la promozione di iniziative congiunte su sostenibilità e responsabilità sociale volte a sensibilizzare studentesse e studenti su tematiche ambientali e sociali.
Coordinatrici delle attività previste dal protocollo saranno la professoressa Isolina Marota per Unicam e la professoressa Simona Tasso per l'Iis "Varano-Antinori". La firma si è tenuta presso l’aula magna dell'Istituto di Istruzione Superiore “Varano-Antinori”; è poi seguita la cerimonia di consegna dei diplomi per l’anno scolastico 2023/2024.
Tolentino si prapara all’avvio dei lavori per il nuovo campus scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Filelfo”. Sabato 18 gennaio, durante una conferenza stampa, il sindaco Mauro Sclavi, insieme al dirigente scolastico Donato Romano, ha fatto il punto sulla situazione, annunciando l’inizio imminente dei lavori e illustrando i dettagli del progetto che vedrà il coinvolgimento della comunità e degli studenti.
Un progetto da 31 milioni di euro
Il sindaco ha anticipato che il cantiere aprirà già nelle prossime settimane, con l’avvio ufficiale dei lavori previsto per la fine di febbraio. In poco più di un anno, il nuovo campus prenderà forma: il corpo centrale della scuola e l'ala dei licei, che ospiterà le classi, saranno completati entro 600 giorni. Successivamente, verranno realizzate altre strutture a servizio delle attività scolastiche ed educative, il tutto con un investimento complessivo di 31 milioni di euro.
Sclavi ha anche annunciato un ulteriore intervento che prevede la costruzione di una nuova struttura destinata agli studenti, dove potranno consumare i pasti durante i rientri, e una foresteria dedicata a coloro che frequentano gli indirizzi coreutico e musicale, con diverse postazioni letto a disposizione.
Il dirigente scolastico Donato Romano ha sottolineato l’alto livello di interesse da parte degli studenti verso gli indirizzi dell’Istituto Filelfo, evidenziando come il progetto del campus rappresenti un’occasione imperdibile per il futuro della scuola. Romano ha espresso la sua fiducia nell’avvio dei lavori e ha ringraziato il sindaco, la Provincia e tutte le istituzioni coinvolte. “Questo campus sarà un vero fiore all'occhiello per il nostro territorio e ci permetterà di raccogliere studenti non solo da Tolentino, ma anche da altre zone della regione”, ha dichiarato. Il Filelfo è già uno degli istituti più apprezzati a livello regionale, grazie alla qualità della sua offerta formativa, e con il nuovo campus si prepara a diventare un polo educativo di riferimento.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere comunale Fabio Montemarani, il vicepresidente Roberto Romagnoli e la professoressa Cristina Lembo, oltre a una rappresentanza degli studenti. La partecipazione degli studenti è stata fondamentale, come ricordato da Deida Ago, che ha evidenziato come la comunità scolastica abbia quasi perso la speranza di vedere concretizzarsi il progetto. Il sindaco ha proposto la creazione di un comitato di garanzia che permetterà agli studenti di monitorare l'avanzamento dei lavori, garantendo loro trasparenza e partecipazione attiva nel processo.
L’assessore all’Istruzione Elena Lucaroni ha ribadito l’importanza di questo progetto per il futuro dei giovani di Tolentino, ricordando che le iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado sono ormai alle porte. Con l’avvio dei lavori del campus, “dopo anni difficili tra il sisma e la pandemia, possiamo finalmente dare un segnale concreto e tangibile ai nostri ragazzi, mostrando loro che la città investe nel loro futuro", ha dichiarato Lucaroni.
L’Assessore ha anche espresso un ringraziamento a tutti i docenti, che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, hanno mantenuto alto il livello di preparazione degli studenti, un orgoglio per la città. “Vogliamo incentivare le future generazioni a iscriversi alle nostre scuole, che offriranno strutture all’avanguardia per una formazione di qualità”, ha concluso.
In occasione dell’imminente open day del Filelfo, che si terrà nei prossimi giorni, le famiglie e gli studenti interessati potranno conoscere meglio l’offerta formativa dell’Istituto, i programmi didattici e le novità legate al nuovo campus. L’invito del sindaco e dell’assessore Lucaroni è a visitare le scuole per scoprire le opportunità di crescita e formazione che Tolentino offre ai giovani del territorio.
Venerdì 20 dicembre nell'Auditorium dell'IlS "Matteo Ricci" di Macerata, si sono tenuti due seminari di pedagogia che hanno coinvolto docenti e studenti delle classi quinte del Liceo delle scienze umane, relatore il prof. Sabino Pavone, presidente e docente della Libera Scuola Steiner-Waldorf "Novalis" di San Vendemiano, fondatore della Libera Associazione Italiana di Pedagogia steineriana e coordinatore nazionale della formazione Steiner-Wlaldorf in Italia.
L'iniziativa, promossa dalla dirigente dott.ssa Rita Emiliozzi, rientra nel "Progetto Orientamento", coordinato dai docenti Chiara Angeletti e Francesco Pampana. Un progetto, ormai alla sua terza edizione, che intende valorizzare la specificità e l'identità dell'indirizzo liceale delle Scienze Umane, offrendo agli studenti delle classi quinte l'opportunità di conoscere e approfondire diversi modelli pedagogici in un 'ottica orientativa, ricavando da ognuno indicazioni e stimoli per la costruzione del proprio progetto di vita. Nell'incontro del mattino il prof. Pavone ha parlato agli studenti dei "processi di apprendimento nella scuola e nella vita", in quello del pomeriggio, invece, ha coinvolto insegnanti, educatori e genitori sul significato dell' "essere adolescenti nel III millennio, tra eternità e Spirito del tempo".
“L'evento ha suscitato molto interesse - fa presente il prof. Francesco Pampana, tra gli organizzatori dell’evento - Il prof. Pavone ha saputo trasmettere con competenza, efficacia e uno stile coinvolgente lo spirito e i principi sui quali si fonda il modello pedagogico ideato da Rudolf Steiner nel 1919 e praticato oggi da più di 40 scuole in Italia, ma diffuso e apprezzato in tutto il mondo”. "I seminari svolti – sottolinea la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – testimoniano l’impegno del nostro Istituto nell’esplorare prospettive educative innovative e autorevoli, dai quali trarre spunti preziosi da integrare nella didattica quotidiana, sempre nell’ottica di promuovere lo sviluppo delle competenze essenziali nei nostri studenti".
La pedagogia steineriana, prendendo le mosse da una visione olistica dell'essere umano, valorizza i talenti e l'individualità di ogni studente nelle tre dimensioni dell'intelletto, del sentimento e della corporeità e, al contempo, si propone di sviluppare il senso di appartenenza, di solidarietà sociale e di comunitarietà. Il percorso formativo, articolato in tre cicli di sette anni ciascuno, oltre alle discipline comuni, dà particolare rilievo a diverse forme di espressione artistica (arti figurative, musica, teatro, artigianato, euritmia).
Un approccio educativo orientato al futuro, in un'ottica ecologica e di sostenibilità, che si prende cura nel presente della crescita dei bambini e dei ragazzi con uno sguardo e un'attenzione alle persone che saranno domani. All'interno del progetto si sono svolti anche due laboratori artistico-espressivi, condotti dalle prof.sse Chiara Angeletti e Adriana Falaschini, ispirati alla pedagogia Waldorf con l'obiettivo di offrire ai ragazzi un'esperienza di libera e consapevole espressione di sé attraverso la pittura e la scultura. Le opere realizzate dai ragazzi verranno esposte in una mostra che sarà allestita all'interno della scuola nel mese di giugno.
C’è anche Unicam nella delegazione italiana che partecipa alle Universiadi invernali di Torino (13-23 gennaio 2025). Lara Naki Gutmann e Francesco Riva, iscritti al corso di laurea in Scienze Giuridiche per l’Innovazione Organizzativa e la Coesione Sociale, partecipano alle gare di pattinaggio artistico, sotto la guida dello staff tecnico composto dai coach Brunilde Bianchi, Stephanie Cuel ed Edoardo De Bernardis.
“È il primo evento dello sport universitario a cui partecipo, mi sto preparando per essere al massimo della forma fisica e non vedo l'ora – ha spiegato Lara al momento della partenza – . Sono davvero felice di poter essere presente a questa edizione, resa ancora più speciale dal fatto che si svolge in Italia. Ho sempre cercato di dare il massimo per conciliare sport e studio, anche se non è stato sempre facile. Dopo il liceo, ho scelto di dedicare ancora più tempo e la maggior parte delle mie energie al pattinaggio, allenandomi sia al mattino che al pomeriggio. Di conseguenza, il tempo a disposizione per lo studio si è ridotto, ma non ho mai smesso perché sono convinta che sia fondamentale per il mio futuro".
Ottima prima prova per Lara, con un quarto posto che costituisce una buona base di partenza per la seconda prova. Soddisfazione del rettore Graziano Leoni. Il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli: grande emozione sul ghiaccio; non è solo sport, ma anche figure artistiche al suono di una bella musica. Un'emozione parlare con Lara, incoraggiata dalla sua allenatrice, dalla nostra delegazione italiana e da Carolina Kostner.
L'Università di Macerata conferma il suo impegno per il benessere psicologico ed emotivo della comunità accademica con una nuova iniziativa: i corsi gratuiti di mindfulness, dedicati a studenti e studentesse.
Il percorso, avviato lo scorso venerdì, 16 gennaio, fa parte di un sistema integrato di servizi progettati all’interno dell'Area benessere e welfare per sostenere la crescita personale e accademica della comunità studentesca.
Tra questi, l'Ateneo offre anche consulenza orientativa per il percorso formativo e professionale, un servizio di life coaching per valorizzare le risorse personali e la consulenza psicologica per favorire una maggiore consapevolezza emotiva. In un contesto sociale che vede i giovani adulti affrontare crescenti difficoltà emotive e psicologiche, la diffusione di una cultura del benessere assume un ruolo fondamentale.
La Mindfulness, pratica basata sull’attenzione consapevole al momento presente, si è dimostrata efficace nel migliorare la qualità della vita, riducendo ansia, stress e irritabilità, e potenziando concentrazione, memoria e capacità relazionali. I benefici, confermati da numerosi studi neuroscientifici, rendono questa proposta un valore aggiunto per affrontare le sfide personali e accademiche. Gli incontri si svolgeranno fino a novembre per tre giovedì al mese, con la possibilità di partecipare anche online.
La guida del percorso è affidata a Francesca Caldarelli, psicologa clinica e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, certificata dall’Università della California di San Diego. Dopo i primi incontri introduttivi, saranno affrontati temi quali la gestione di ansia, stress, rabbia e l’apprendimento dell’accettazione di sé.
Non è richiesta alcuna prenotazione: gli studenti potranno scegliere l’orario più comodo tra quelli disponibili e presentarsi direttamente in aula. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Università di Macerata.
Non si arrendono i sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona alla proposta dell’Ufficio scolastico regionale, recepita dalla giunta delle Marche, di accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Dopo la mobilitazione messa in atto durante le festività natalizie non appena saputo del disegno regionale per il prossimo anno scolastico, gli amministratori dei cinque Comuni su cui opera l’IC De Magistris si sono riuniti anche ieri per non lasciare nulla di intentato e scongiurare l’accorpamento delle due realtà scolastiche a discapito dei piccoli centri dell’entroterra già duramente colpiti dal terremoto del 2016.
«Non abbiamo mai mollato la presa - dicono gli amministratori - poiché non siamo intenzionati a cedere di fronte a una manovra che mette a repentaglio un altro servizio fondamentale per il nostro territorio. Restiamo sempre pronti e aperti a un dialogo con la Regione, affinché il governatore Francesco Acquaroli e la sua giunta comprendano le conseguenze che potrebbero derivare da una scelta simile. Ma serve un confronto serio e costruttivo, senza pregiudiziali. Non è possibile investire sulla ricostruzione da una parte e togliere i servizi dall’altra, rendendo i nostri Comuni poco appetibili per le giovani coppie e cattedrali nel deserto gli edifici sistemati con i fondi pubblici della ricostruzione. Inoltre, una scelta di questo tipo, non può essere presa così frettolosamente e senza aver consultato i rappresentanti dei territori interessati».
I sindaci Giuseppe Fabbroni, Alessio Vita, Massimiliano Micucci, Giuseppina Feliciotti e Silvia Pinzi auspicano quindi un confronto con la giunta regionale e stanno valutando tutte le possibili azioni da intraprendere, senza escluderne nessuna, per evitare che dal prossimo anno scolastico l’IC De Magistris condivida la direzione con l’Omnicomprensivo di Sarnano. I cinque sindaci tornano nel merito del disegno di accorpamento, ribadendo che la loro preoccupazione riguarda anche il «coinvolgimento di un territorio vastissimo di 352 Km quadrati e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni, per i quali - avevano già spiegato - ci resta difficile immaginare l’impegno di un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza».
Allo stesso tempo, però, tengono a rassicurare la cittadinanza e le famiglie riguardo il personale scolastico: «Sebbene ci sia la possibilità che docenti e collaboratori scolastici, facendo capo a un unico istituto, vengano disposti in tutto il territorio in cui opera la mega-realtà, gli studenti avranno comunque personale qualificato e preparato per la loro formazione». Personale che ha però mostrato la propria preoccupazione con due rispettive delibere del Collegio docenti e del Consiglio d’istituto in cui viene ribadita la contrarietà all’accorpamento.
I rettori delle Università pubbliche marchigiane hanno espresso preoccupazione riguardo all’annuncio dell’apertura di sedi della Link University nella regione. Un'iniziativa che ha sollevato il dibattito sul futuro del sistema accademico locale e che ha spinto gli atenei di Camerino, Macerata, Urbino e Ancona a fare un appello pubblico per chiarire la loro posizione.
Secondo i rettori, il sistema universitario pubblico delle Marche, che comprende l'Università degli Studi di Camerino, l'Università degli Studi di Macerata, l'Università Politecnica delle Marche e l'Universtià di Urbino Carlo Bo, rappresenta un'eccellenza di livello nazionale, un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale della regione. Il sostegno a soggetti formativi privati,come ìla Link University, che manca del radicamento territoriale e del controllo pubblico che contraddistinguono gli Atenei locali, potrebbe, secondo i rettori, compromettere l'equilibrio e la sostenibilità di un sistema universitario già in difficoltà a causa dei tagli e delle limitate risorse.
Con un comunicato congiunto, i rettori delle università marchigiane hanno evidenziato la necessità che ogni nuova iniziativa formativa nel settore universitario avvenga con la massima trasparenza e, soprattutto, attraverso un dialogo costruttivo con le università pubbliche locali. “È fondamentale che ogni sviluppo nel panorama universitario della regione sia allineato con le strategie di crescita economica e sociale del nostro territorio”, hanno dichiarato. Questo, secondo i rettori, per evitare che il sistema educativo locale, già sottofinanziato, rischi di perdere la propria coerenza e stabilità.
I rettori hanno ribadito che la Regione Marche deve continuare a sostenere con determinazione gli Atenei pubblici, impegnandosi a consolidare il loro ruolo strategico nella formazione, nella ricerca e nel rafforzamento delle capacità del territorio. Il coinvolgimento di altri enti e soggetti nel panorama formativo, affermano, dovrebbe avvenire solo attraverso specifici accordi di collaborazione che garantiscano l'integrazione e l'equilibrio con l'offerta accademica regionale.
Lo scorso 10 gennaio, il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Marchigiane ha deliberato congiuntamente l’offerta formativa per l’anno accademico 2025/2026, che è stata successivamente inviata al Ministero il 13 gennaio, rispettando le scadenze previste. Un altro aspetto che ha suscitato discussione è la lettera inviata dalla Link University a tutte le componenti e gli enti professionali della regione, una comunicazione che, stando a quanto affermato dai rettori, non è stata condivisa con gli Atenei locali. Un segnale di mancanza di coordinamento che ha alimentato ulteriori preoccupazioni.
In risposta a quanto accaduto, i rettori hanno richiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e con l’assessore all’Istruzione, Chiara Biondi, per discutere la questione e trovare soluzioni condivise. L'incontro, secondo i rettori, è necessario per avviare un confronto approfondito sulla tutela del sistema universitario regionale e sulla creazione di strategie comuni per garantire la sostenibilità e l’eccellenza delle università marchigiane nel futuro prossimo.
Anche a gennaio l'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata apre le sue porte a studenti e famiglie interessati a scoprire l'offerta formativa per l'anno scolastico 2025/2026. Sono stati già numerosissimi gli studenti e le famiglie che hanno visitato l’istituto e preso parte ai laboratori tematici. Ora nuove date attendono coloro che non avessero avuto ancora la possibilità di partecipare o che volessero approfondire la conoscenza dei vari indirizzi:
- Sabato 18 gennaio - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19:00
- Domenica 19 gennaio - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30
- Sabato 25 gennaio - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19:00
- Domenica 26 gennaio - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30
L'evento rappresenta un'opportunità per conoscere da vicino una delle realtà scolastiche più prestigiose del territorio, che vanta oltre un secolo di esperienza nella formazione dei giovani. Pur radicato nella tradizione, l'Istituto oggi è diventato un punto di riferimento nazionale per l'innovazione educativa, come testimoniato dal recente convegno "L’Intelligenza Artificiale come strumento di innovazione e inclusione: sfide, opportunità e applicazioni nelle discipline scientifiche", organizzato dalla in qualità di Scuola capofila della Rete Nazionale Biotech- degli indirizzi biotecnologie sanitarie e ambientali italiani.
"Il nostro istituto si distingue per la capacità di coniugare tradizione e innovazione - afferma la dirigente scolastica, Rita Emiliozzi - offrendo percorsi formativi in grado di rispondere alle sfide del mondo contemporaneo. Ai già consolidati indirizzi - Scienze Umane, Economico Sociale, Chimica Materiali e Biotecnologie, Turismo - si aggiunge ora anche il nuovo Liceo del Made in Italy, un indirizzo che integra le scienze economiche e giuridiche con le discipline matematiche, fisiche e naturali, fornendo agli studenti una formazione completa e versatile. Tutta la nostra offerta formativa è animata dall’impegno nel garantire un percorso educativo sempre più ricco, stimolante e in linea con le esigenze di tutti gli studenti".
È, inoltre, ancora possibile iscriversi ai Laboratori che rappresentano un’occasione unica per esplorare da vicino il valore e la qualità dell’offerta formativa, entrando nel cuore della didattica dell'Istituto. Durante queste sessioni, i partecipanti potranno infatti sperimentare direttamente le metodologie della scuola superiore, confrontarsi con i docenti e scoprire le tecnologie avanzate presenti nelle aule.
Per poter partecipare è necessaria la registrazione tramite il portale di orientamento dell’Istituto, raggiungibile collegandosi al sito https://www.iismatteoricci.edu.it/ e cliccando sul banner principale.
Chi ne avesse bisogno può anche contattare la scuola via email all’indirizzo orientamento.ricci@iisricci.org o telefonicamente al numero dedicato 339 722 3455 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 19:00).
Un nuovo percorso formativo, dedicato a chi vuole padroneggiare l'arte della comunicazione scientifica, prenderà il via il 15 febbraio presso l'Università di Camerino. Il corso, intitolato "Media e scienza. Informazione, comunicazione e innovazione: dal taccuino all'intelligenza artificiale", offrirà 32 ore di formazione distribuite in quattro sabati, fino al 10 maggio.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra l'Ordine dei Giornalisti delle Marche, l'Università di Camerino (Unicam) e Ucsi Marche. L’obiettivo è formare professionisti in grado di raccontare il mondo della scienza in modo chiaro, rigoroso e accattivante, combinando teoria e pratica.
Il programma, che si terrà nella Sala convegni "Carlo Urbani" di Camerino, si rivolge principalmente ai giornalisti, ma è aperto anche a docenti, studenti universitari, comunicatori e professionisti. Per i membri dell'Ordine dei Giornalisti la partecipazione è gratuita, mentre per gli altri il costo è di 200 euro. Ai partecipanti saranno riconosciuti 16 crediti formativi dall'Ordine e 10 crediti universitari, oltre a un attestato finale.
L'iniziativa è stata presentata ad Ancona nella sede dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche, alla presenza del presidente Franco Elisei, del rettore di Unicam Graziano Leoni e dell'ex rettore Claudio Pettinari. "Oggi più che mai è essenziale comprendere e comunicare le complessità del mondo scientifico", ha dichiarato Elisei, sottolineando la necessità di un'informazione di qualità in settori chiave come l'energia, l'ambiente, la sanità e l'intelligenza artificiale.
Una giornata del corso sarà dedicata proprio all'IA, un tema che Elisei ha definito cruciale per una gestione responsabile dell’informazione. "Viviamo in un'epoca di grandi cambiamenti - ha affermato - e il contenuto delle notizie deve mantenere la sua qualità, indipendentemente dal mezzo di diffusione".
Il rettore Leoni ha ricordato il ruolo pionieristico dell'ateneo di Camerino, che ha istituito il primo master in comunicazione scientifica sotto la guida del professor Pettinari. "Comunicare la scienza è un dovere dei ricercatori, e i giornalisti sono il ponte verso il grande pubblico", ha aggiunto, definendo il progetto un esempio di "sinergia virtuosa" tra mondo accademico e professionale.
Pettinari ha spiegato che il corso punta su un approccio didattico innovativo, per fornire ai partecipanti strumenti avanzati utili a dialogare con diversi tipi di pubblico, sia attraverso i media tradizionali che digitali. "L'obiettivo è aiutare i comunicatori a capire e a farsi capire, anche nell'era dell'intelligenza artificiale". Le iscrizioni sono aperte fino al 12 febbraio.