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Scuola e università Camerino

Unicam si proietta nello spazio: inaugurata a Camerino la prima sezione Inaf delle Marche

Unicam si proietta nello spazio: inaugurata a Camerino la prima sezione Inaf delle Marche

Si è tenuta questa mattina, 14 luglio, presso l’Università di Camerino, l’inaugurazione ufficiale della prima sezione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) nelle Marche. Un traguardo di grande rilevanza che rappresenta un passo significativo per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nel territorio regionale. A tagliare il nastro sono stati il rettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni, e il presidente dell’INAF, Roberto Ragazzoni.

L’apertura della nuova sede è frutto dell’attiva partecipazione di Unicam al “Cluster Exploore Aerospazio Marche”, piattaforma di collaborazione tra mondo accademico, ricerca e imprese, nata nel dicembre 2021. Il presidio scientifico e istituzionale che nasce a Camerino contribuirà in modo decisivo al consolidamento della Space Economy nelle Marche, offrendo nuove prospettive in ambito formativo, occupazionale e industriale.

Negli ultimi anni, l’Inaf ha seguito da vicino questo percorso di crescita, sostenendo l’aggregazione tra università e sistema produttivo e contribuendo a costruire strumenti adeguati per affrontare le sfide dell’innovazione, in un settore in continua evoluzione come quello delle missioni spaziali per l’esplorazione e l’osservazione dell’Universo.

Determinante è stato anche il contributo istituzionale della Regione Marche, in particolare della dottoressa Frida Paolella, responsabile per la New Space Economy, in sinergia con Roberto Della Ceca, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera e già responsabile della Unità Scientifica Centrale “Gestione Progetti Spaziali” dell’Inaf, che ha collaborato alla progettazione e alla nascita della nuova sezione.

La presenza dell’Inaf a Camerino rafforza inoltre il ruolo dell’Università nella diffusione della cultura scientifica e nella promozione della ricerca d’avanguardia, grazie all’impegno dei docenti della Scuola di Scienze e Tecnologie, tra cui il professor Gabriele Giuli, docente della sezione di Geologia e attualmente responsabile della sede Inaf a Camerino, attivo in ambiti di ricerca connessi all’astrofisica, all’astronomia e alle scienze dello spazio.

“Questa inaugurazione – ha dichiarato il rettore Graziano Leoni – è per noi motivo di grande orgoglio e testimonia l’impegno costante dell’Ateneo nel valorizzare la ricerca scientifica e nel promuovere sinergie strategiche con i principali enti nazionali. La presenza dell’Inaf a Camerino arricchisce il nostro territorio e offre agli studenti e ai ricercatori nuove opportunità di crescita e collaborazione, in un settore cruciale come quello dell’esplorazione spaziale”.

“L’apertura della sezione di Camerino – ha commentato il presidente Inaf Roberto Ragazzoni – materializza l’interesse dell’Istituto nel contribuire, da un lato, alla creazione di nuove idee e tecnologie per l’esplorazione dello spazio e, dall’altro, nel fornire impulso all’intera filiera industriale. Se Leopardi si chiedeva ‘Che fai tu, luna, in ciel?’, oggi, alla vigilia della sua riconquista, vogliamo partecipare alla sua esplorazione e al suo utilizzo come avamposto osservativo, resi possibili dalla nuova space economy”.

L’iniziativa sancisce un importante rafforzamento del ruolo delle Marche nella riconversione industriale ad alto contenuto tecnologico, dimostrando come la ricerca spaziale possa produrre innovazioni con ricadute concrete sulla manifattura e sull’economia del territorio.

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