Moschini e la laurea honoris causa ricevuta nel 2003, il rettore McCourt: "Esempio di eleganza morale"
Con parole sentite e profonde, il rettore dell’Università di Macerata John McCourt ha espresso il cordoglio dell’intero Ateneo per la scomparsa di Franco Moschini, figura chiave dell’imprenditoria provinciale.
"A nome dell’Università di Macerata e mio personale - ha dichiarato McCourt - desidero esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Moschini". Un messaggio che non si limita alla commemorazione, ma tratteggia il profilo umano e culturale di un uomo che ha saputo coniugare industria, bellezza e impegno civico con rara coerenza.
Nel 2003, Moschini ricevette dall’Ateneo una laurea honoris causa in Economia aziendale, "un riconoscimento – ricorda il rettore – che celebrava non solo la straordinaria traiettoria di un imprenditore capace di portare il genio manifatturiero italiano nei contesti più prestigiosi del mondo, ma anche il legame autentico e duraturo che ha sempre mantenuto con il suo territorio e con le istituzioni culturali".
Al centro del ricordo c’è soprattutto la visione etica ed estetica che ha guidato Moschini per tutta la vita: "È stato un interprete raro di un’idea di impresa che mette al centro la bellezza, la cura del dettaglio e la visione. La sua filosofia, sintetizzata nel motto 'bello, buono e ben fatto', si è tradotta in un contributo imprenditoriale e culturale che resterà esemplare".
Ma l'imprenditore tolentinate, sottolinea ancora McCourt, è stato molto più di un capitano d’industria: "Un uomo capace di ascolto, generoso nell’investire nell’arte, nei giovani, nella dimensione pubblica della cultura". L'attenzione costante verso le nuove generazioni rappresentava, per Moschini, un impegno concreto e non retorico: "Credeva profondamente che il futuro fosse nelle loro mani, nei loro pensieri, nei loro sogni e nei loro occhi".
Il rettore ha voluto ricordare anche le opere tangibili della sua generosità, come il recupero del Politeama di Tolentino o il progetto Interno Marche, nato in piena ricostruzione post-sisma: "Spazi concreti e ispiranti che raccontano il suo gusto per l’accoglienza, il radicamento nel territorio e la capacità di trasformare le idee in luoghi da vivere".
Moschini, che ha guidato per oltre cinquant’anni Poltrona Frau, ha lasciato un segno indelebile nel 'Made in Italy' e nel tessuto culturale e civile delle Marche. Ma per McCourt, la sua eredità più profonda è immateriale: "Lo ricordo come un esempio di eleganza morale, prima ancora che stilistica. La sua presenza continuerà a vivere nei luoghi che ha saputo immaginare e restituire alla comunità, nelle storie di chi ha lavorato al suo fianco, nei tanti giovani che continueranno a trarre ispirazione dalla sua opera".
Il rettore ha concluso il suo messaggio con un pensiero affettuoso rivolto alle figlie Melania ed Erika e a tutta la famiglia: "Il ringraziamento più sincero per tutto ciò che Franco Moschini ha rappresentato - e continuerà a rappresentare - per il nostro territorio e la nostra comunità".
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