Unicam, addio alla didattica mista per le matricole: "Così si esclude chi lavora o vive lontano"
L’Università di Camerino conferma, anche per l’anno accademico 2025/2026, la propria scelta strategica di valorizzare la didattica in presenza, ritenendola elemento essenziale per una formazione accademica, relazionale e personale completa. Il contatto diretto con i docenti, l’interazione costante e la possibilità di costruire legami all’interno della comunità universitaria restano, per Unicam, pilastri imprescindibili.
L’ateneo continuerà comunque a garantire la didattica online sincrona, ma solo per gli studenti già iscritti agli anni successivi al primo, e solo nei corsi in cui le singole Scuole ne riconosceranno l’utilità. Una modalità che rimarrà un supporto integrativo, e non sostitutivo, rispetto alla presenza fisica.
Una decisione che, però, solleva dubbi e preoccupazioni tra parte della comunità studentesca. Tra le voci più critiche c’è quella di Leonardo Campugiani, iscritto al corso in Scienze Giuridiche per l’Innovazione Organizzativa e consigliere comunale a San Ginesio, che teme l’impatto di questo cambiamento su chi ha difficoltà logistiche o impegni istituzionali.
Campugiani sottolinea come la didattica mista abbia permesso, negli ultimi anni, a molti studenti di Unicam di conciliare lo studio con la vita lavorativa o amministrativa, senza rinunciare alla qualità. “Grazie alla modalità a distanza sono riuscito a seguire le lezioni e partecipare al mio ruolo di consigliere comunale. Con l’abolizione di questa possibilità, sarei stato costretto a scegliere tra studio e impegno civico”, afferma.
Secondo Campugiani, eliminare questa flessibilità rischia di penalizzare chi vive lontano, come lui, per cui ogni lezione comporta viaggi lunghi e non sempre sicuri, spesso per una o due ore di didattica. Una scelta che, a suo avviso, contraddice anche gli impegni ambientali dell’università.
Il suo appello è chiaro: “Non si tratta di contrapporre presenza e distanza, ma di integrare le due modalità per rispondere alle esigenze diverse degli studenti. UNICAM è sempre stata un modello di inclusione e innovazione: auspico che continui ad esserlo”.
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