Sarà "Oltre le illusioni: la via della lucidità" il titolo dell’appuntamento che le Edizioni Università di Macerata, Eum, propongono nell’ambito del festival Macerata Racconta per domani, martedì 29 aprile, alle ore 17.30 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti. L’incontro è ad ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il tema del confronto prende spunto da una riflessione che suona particolarmente attuale: «Oggi l’ideologia tesse in modo subdolo una rete di illusioni paralizzanti: la lucidità implica non solo la critica, ma anche la cura per la parte di mondo che ci è affidata». A dialogare saranno Roberto Mancini, autore del volume “Critica e libertà. Guida alla “Critica della ragion pura" di Immanuel Kant” e professore di filosofia teoretica all’Università di Macerata, Giuseppe Civitarese, psichiatra, psicoanalista di training della Società Psicoanalitica Italiana, e Simona Antolini, presidente delle Eum e docente di storia romana ed epigrafia latina. Nel suo volume, Mancini ripercorre la “Critica della ragion pura” di Kant, mostrando come il pensiero critico sia oggi più che mai una condizione indispensabile per la libertà individuale e collettiva.
L'evento si inserisce in una serie di iniziative che vedono la collaborazione tra l'Università di Macerata e il festival Macerata Racconta, con l'obiettivo di promuovere il dialogo tra sapere accademico e pubblico cittadino. Tra gli appuntamenti previsti, anche laboratori dedicati ai giovani e incontri formativi per educatori e insegnanti. Per conoscere il programma completo, è possibile visitare il sito www.macerataracconta.it.
Roberto Mancini, autore di oltre 270 articoli e numerosi saggi su etica, politica ed economia, è una delle voci più autorevoli del pensiero critico contemporaneo. Tra i suoi ultimi libri si ricordano “La fragilità dello Spirito” e “Gandhi. Al di là del principio di potere”.
Accanto a lui, Giuseppe Civitarese, medico e psichiatra, membro dell’American Psychoanalytic Association e dell’International Psychoanalytic Association. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano “L’ora della nascita. Psicoanalisi del sublime e arte contemporanea” e “Sull’arroganza. Saggio di psicoanalisi”. Le sue ricerche, centrate sull’esperienza estetica e sulla teoria del campo psicoanalitico, offriranno un contributo originale alla riflessione sulla lucidità come dimensione psichica e relazionale.
L’Università di Macerata ha accolto in rettorato questa mattina una delegazione dell’Administration Institute di Pechino, in visita in questi giorni all’ateneo. L’incontro si inserisce nel quadro della collaborazione avviata ufficialmente lo scorso agosto, in seguito alla visita in Cina del rettore John McCourt e alla firma di un accordo tra le due istituzioni.
A fare da ponte tra Macerata e Pechino è la figura di Padre Matteo Ricci: nato nella città marchigiana, è sepolto nel cimitero di Zhalan, situato proprio all’interno del campus dell’istituto cinese. Un legame profondo e simbolico, sottolineato anche dal vicepresidente Li Yunchi, che ha ricordato come "Padre Matteo Ricci amava la Cina e la Cina ama Padre Matteo Ricci".
Durante l’incontro sono stati tracciati i prossimi passi della cooperazione accademica: lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti, che coinvolgano più dipartimenti, e la progettazione di un corso di laurea a doppio titolo. "L’accordo – ha spiegato il rettore McCourt – è nato inizialmente grazie al coinvolgimento del Dipartimento di Giurisprudenza, per le affinità scientifiche con l’ateneo partner, ma ci sono già le premesse per estendere la collaborazione anche ai Dipartimenti di Economia e di Scienze della Formazione. Stiamo inoltre valutando la possibilità di proporre un gemellaggio tra la città di Macerata e il distretto dell’Administration Institute, che da solo conta quanto un’intera città, proprio in virtù della centralità della figura di Ricci, simbolo universale di dialogo tra culture".
A rappresentare l’istituto cinese erano presenti, oltre al vicepresidente, il direttore del Dipartimento di Filosofia e Cultura Dong Binyu, la direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione Guo Guangmin e la docente Gao Chenying, in rappresentanza del Dipartimento di Economia. Per l’Università di Macerata hanno partecipato all’incontro la direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza Claudia Cesari, il docente e responsabile dell’accordo Gianluca Contaldi, e il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin.
La delegazione ha poi visitato alcune sedi significative dell’ateneo: le aule storiche del Dipartimento di Giurisprudenza, il Dipartimento di Economia e Diritto e Villa Lauri, sede dell’Istituto Confucio, ulteriore punto di contatto e collaborazione con il mondo accademico e culturale cinese.
Dopo 15 anni di ricorsi si chiude il concorso da ricercatore di diritto tributario presso Unimc. Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3320 dello scorso 16 aprile, ha messo la parola fine a una controversia che durava da quindici anni.
A prevalere sul candidato Paolo Stizza è stata Valeria Nucera. I Giudici hanno, infatti, respinto l’ultimo ricorso dello Stizza che si opponeva agli esiti di una valutazione comparativa da parte di una Commissione totalmente esterna all'Università di Macerata, nominata direttamente dal Ministero dell’Università, mediante sorteggio tra i professori del settore, effettuato presso il Ministero, a cura del Commissario ad Acta nominato dal Consiglio di Stato.
L’esito di tale valutazione vedeva proclamata come vincitrice la dottoressa Valeria Nucera, ma Stizza proponeva un nuovo ricorso che prima veniva respinto dal Tar Marche e poi definitivamente respinto al Consiglio di Stato con la richiamata sentenza.
Sulla base della lettura degli atti impugnati, i Giudici affermano che "non emergono errori tali da inficiare l’analitica valutazione compiuta dalla Commissione sui titoli e sulle pubblicazioni dei candidat"i. Proseguono ancora i Giudici: "In particolare, non c’è stata alcuna sostanziale pretermissione dei titoli del ricorrente, non essendo dimostrata la sua prevalenza o anche solo la sua equivalenza con la controinteressata; non vi è stata, inoltre, alcuna sottovalutazione delle pubblicazioni del ricorrente, che ha riportato un giudizio, unanime, tale da non sopravanzare la controinteressata; nella prova orale il ricorrente ha riportato un giudizio inferiore, rispetto a quello attribuito alla controinteressata".
Infine, concludono i Supremi giudici "tutti i Commissari, concordemente, hanno concluso, sia pure con diverse formule e intensità, che '… il candidato Paolo Stizza non ha dimostrato, sinora, una buona idoneità alla ricerca scientifica'". Gli atti della valutazione comparativa sono pubblicati sul sito di Unimc. La dottoressa Valeria Nucera prenderà servizio nell'Università di Macerata nelle prossime settimane.
"È con profondo dolore che apprendiamo la notizia della morte di Papa Francesco". Così si apre la dichiarazione del rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, a poche ore dalla scomparsa del Pontefice, un lutto che scuote non solo il mondo cattolico ma l’intera comunità globale.
"Con la sua voce autorevole, mai timorosa di affrontare con chiarezza e coraggio le grandi questioni del nostro tempo - dalla fame e dalla povertà globali ai cambiamenti climatici, dalla giustizia sociale alla condizione dei migranti, dei popoli indigeni e degli emarginati - Papa Francesco ha saputo parlare a credenti e non credenti - ha sottolineato il Rettore -. Spesso è riuscito a scuotere le coscienze di tutti".
Tra i tanti insegnamenti del Papa, McCourt ha ricordato l'enciclica 'Laudato sì', definendola "un documento fondamentale", capace come nessun altro testo di "dare voce, con forza e chiarezza, a ciò che è necessario per salvaguardare il futuro del pianeta".
Il Rettore ha condiviso tre ricordi personali che testimoniano l’intensità e l’unicità del pontificato di Francesco. Il primo è legato alla pandemia da Covid-19, nel 2020, quando il Papa celebrò una Via Crucis straordinaria in una Piazza San Pietro vuota e silenziosa. “Non servivano parole - ricorda McCourt - la croce parlava attraverso le mani di medici, infermieri, ex detenuti e familiari di vittime. Una scena che resterà nella memoria collettiva per sempre".
Il secondo momento toccante fu l'udienza privata concessa il 9 maggio 2022 a una delegazione dell’Università di Macerata, in occasione del 470° anniversario della nascita di Padre Matteo Ricci. In quell’incontro, Papa Francesco definì Ricci un "campione della cultura dell’incontro" e sottolineò l’importanza dell’università come spazio di dialogo e crescita umana. "Quella visita ci lasciò un’eredità preziosa – ha detto McCourt – che continuiamo a onorare con il nostro impegno quotidiano nella formazione".
L’ultimo ricordo risale alla primavera del 2023, durante un convegno internazionale a Villa Malta. Il Papa, in quell’occasione, parlò a braccio, con entusiasmo, sull’importanza della creatività, della letteratura e delle arti: "Esortò artisti, poeti e narratori a non perdere mai lo stupore di essere vivi. A generare armonia e bellezza. Parole che ci hanno profondamente toccati".
"Con la scomparsa di Papa Francesco, il mondo perde un punto di riferimento per il bene dell’umanità e per il buonsenso - ha concluso il Rettore -. L’Università di Macerata si unisce al cordoglio della Chiesa e della comunità internazionale, rendendo omaggio a una figura che ha saputo incarnare il Vangelo nel nostro tempo e che continuerà a ispirare generazioni future".
Un viaggio unico e speciale, tra diritto, creatività e nuove tecnologie attende studenti, studiosi e professionisti mercoledì 23 aprile 2025 all’Università di Macerata. Dalle 9 alle 13, nell’Aula Gialla del Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia, si terrà il workshop "La tutela dell’elemento olfattivo nel sistema della proprietà intellettuale: sfide e opportunità nell’era dell’IA", organizzato dalla cattedra di diritto commerciale e accolto nel progetto Jean Monnet AIcoIP, coordinato dalla docente Cristina Grieco. L
’incontro analizzerà un tema delicato e poco discusso, ovvero quello della tutela giuridica dell’elemento olfattivo, con uno sguardo multidisciplinare che abbraccerà il diritto, la tecnologia e la creatività nell’arte della profumeria italiana.
Ad introdurre e moderare i lavori sarà Laura Marchegiani, ordinario di diritto commerciale. Seguiranno interventi di taglio tecnico-specialistico. Fabiola Massa, docente di diritto dei mercati e protezione dell’innovazione, farà luce su “La funzione distintiva del marchio olfattivo”; Luca Maffei, noto Maître Parfumeur e Ceo di Atelier Fragranze Milano, naso che ha creato fragranze per importanti brand internazionali, guiderà il pubblico nel cuore della creazione profumiera con l’intervento “Dal brief alla creazione”; Bruno Perrucci, grande orgoglio marchigiano, fondatore di Bruno Perrucci Parfums e talento creatore di fragranze di nicchia, racconterà il suo percorso “Dall’idea al profumo”, testimoniando come le fragranze possano diventare narrazione personale e identitaria.
A chiudere sarà Paolo Sernani, ricercatore in sistemi di elaborazione delle informazioni di Unimc, con uno sguardo sulle potenzialità della tecnologia: “Tecnologia NFT applicata al settore delle fragranze: una nuova prospettiva di tutela?”
A seguire, ci sarà una tavola rotonda a cui prenderanno parte Laura Marchegiani, Cristina Grieco, Federica Monti, Flaminia Marasà ed Elena Codoni per offrire uno spazio di confronto aperto e interdisciplinare sul futuro della tutela dell’olfatto come elemento intangibile ma potentemente evocativo, in un mercato in continua evoluzione.
L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata e valido, per gli iscritti all’Ordine dei Farmacisti di Macerata ai fini della formazione individuale e dell’auto-formazione. L’incontro è aperto alla comunità universitaria, ai professionisti ed in generale a tutti gli interessati al settore e ad esplorare le potenzialità del diritto nella valorizzazione dell’identità sensoriale del made in Italy. Sarà possibile seguire l’evento, oltreché in presenza, anche da remoto collegandosi al link https://shorturl.at/1tbzJ.
Cresciuto tra le essenze grazie alla tradizione familiare, Luca Maffei ha sviluppato fin da giovanissimo una spiccata sensibilità per il mondo dei profumi, che oggi traduce in creazioni olfattive apprezzate a livello internazionale. Imprenditore e artista del profumo, Bruno Perrucci ha trasformato una passione coltivata fin da giovane in una raffinata ricerca creativa che dà vita a fragranze espressive e profondamente personali.
Si è concluso il 15 aprile, presso il Liceo Socio-psico-pedagogico Stella Maris di Civitanova Marche, il “Progetto MGA – Metodo globale autodifesa: contro la violenza di genere e il bullismo” organizzato dall’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Civitanova Marche, tra i cui scopi vi è l’educazione delle giovani generazioni ad una cultura di rispetto verso sé stessi e gli altri.
Il progetto, per il quale l’Assessorato con lo Sportello InformaDonna-Pari opportunità del Comune di Civitanova Marche ha vinto il patrocinio e il contributo della Commissione regionale Pari opportunità, ha coinvolto Fijlkam – Federazione italiana Judo Lotta Karate Arti marziali – comitato regionale Marche.
Il percorso si è articolato in incontri teorici e pratici, dal saper riconoscere la violenza fino a riuscire ad affrontarla, sviluppando un dibattito interattivo che, partendo dal concetto di violenza, ha portato gli studenti a individuare soluzioni concrete per riconoscerla e affrontarla, spostando successivamente il concetto di sicurezza su un piano fisico e analizzando in maniera pratica come gestire la distanza e l’aggressione dal punto di vista verbale e fisico.
L’Assessore Barbara Capponi sottolinea: “L’assessorato alle pari opportunità anche stavolta ha voluto promuovere una sinergia di rete a vantaggio dei nostri ragazzi, che si sono messi in gioco per acquisire nuove informazioni e competenze. Le nuove generazioni sono piene di potenzialità e qualità, e siamo orgogliosi di aver potuto portare a tanti studenti uno strumento così prezioso. Grazie a tutti gli attori che hanno collaborato con l’assessorato, promotore dell’iniziativa, e soprattutto grazie di cuore alla scuola, nella persona del dirigente Campanari, che con grande entusiasmo ha abbracciato questa proposta di crescita per i suoi alunni”.
Anche il presidente regionale di Fijikam Marco Masi evidenzia come il rapporto con le istituzioni locali e con il mondo della scuola sia fondamentale per fornire alle nuove generazioni gli strumenti base per saper riconoscere prevenire e affrontare i pericoli, senza prevaricare i limiti imposti dalle norme: “Il comitato regionale Fijlkam Marche è stato ben lieto di mettere a disposizione i propri tecnici, formati come maestri all’interno delle singole specialità, e successivamente abilitati all’insegnamento della difesa personale e si augura che sia possibile estendere il progetto anche ad altre realtà”.
I membri dell’équipe che hanno svolto il corso si sono mostrati preparati, professionali e allo stesso tempo coinvolgenti, facendo passare ai ragazzi l’importanza della tematica e la necessità di essere pronti per sapersi difendere in casi di difficoltà. I professionisti hanno saputo, anche con grande umanità, stimolare la curiosità e la partecipazione attiva di studentesse e studenti.
Ci sono incontri che non si dimenticano. Non per la fama di chi abbiamo davanti, ma per le emozioni che riesce a trasmettere. Quello che si è svolto oggi, mercoledì 16 aprile, nella palestra dell'Ipsia "F.Corridoni", è stato uno di quei momenti che restano impressi, che smuovono qualcosa dentro.
Protagonista dell’incontro è stato Juan Luca Sacchi, arbitro di Serie A, ma soprattutto uomo capace di raccontarsi con verità, umanità e passione. Con lui, gli studenti hanno vissuto molto più di una semplice conferenza: hanno condiviso un dialogo autentico, profondo, capace di toccare i valori più alti dello sport e della vita.
Con parole semplici ma dense, Sacchi ha saputo parlare ai ragazzi di fiducia, motivazione, amore e lealtà. Ha raccontato il suo percorso, fatto di ostacoli, di scelte, di cadute e ripartenze. E lo ha fatto senza filtri, con sincerità. È stato questo a colpire nel profondo: la sua capacità di essere vero, di mostrarsi non solo come arbitro, ma come persona, con sogni, paure, emozioni.
I ragazzi hanno ascoltato in silenzio, con rispetto e partecipazione, lasciandosi coinvolgere da un racconto che li riguardava più di quanto forse immaginassero. Hanno fatto domande, riflettuto, si sono lasciati trasportare da parole che non erano lezioni, ma esperienze vissute, che parlavano direttamente all'anima.
In un tempo in cui spesso si fa fatica a trovare figure di riferimento autentiche, questo incontro ha rappresentato una boccata d’aria fresca. Un’occasione per credere di più in sé stessi, nei propri sogni, nei propri valori. Per capire che anche dietro un fischietto, un cartellino o una decisione difficile, c’è una persona che crede profondamente nel rispetto, nella giustizia e nell’amore per ciò che fa.
A chiudere l’incontro, le parole del dirigente scolastico, Gianni Mastrocola che ha voluto fortemente questo momento e lo ha condotto con sensibilità e passione: "Oggi i nostri studenti non hanno solo ascoltato una storia: hanno vissuto un'esperienza che li accompagnerà a lungo. Juan Luca Sacchi ci ha parlato con il cuore, e il cuore dei ragazzi ha risposto. In una scuola che vuole educare davvero, non può mancare il dialogo con testimoni autentici di valori profondi. E oggi questo è accaduto, con emozione e con verità".
"Un grazie sincero all’associazione Help, che ha reso possibile tutto questo - ha concluso Mastrocola -. E un grazie speciale a Juan Luca Sacchi, per averci regalato non solo il suo tempo, ma la parte più vera di sé. Oggi, in palestra, non si è solo parlato di sport. Oggi, in palestra, si è parlato di vita si è parlato di vita e amore, educazione e intelligenza: motori di ogni scelta possibile".
Il Comune di Civitanova Marche ha avviato le pratiche per partecipare all’avviso C.S.E.2025 "Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica", che prevede da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica un contributo a comuni e regioni per incentivare la transizione energetica negli edifici pubblici. Il finanziamento concesso è a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili.
Tra gli immobili di proprietà del Comune, per i quali si rende necessario eseguire interventi di efficientamento energetico, l’Amministrazione comunale ha individuato, per questo specifico avviso pubblico, il complesso scolastico San Marone in via Tacito, in quanto l’edificio presenta caratteristiche costruttive dal punto di vista energetico non efficienti, oltre che impianti tecnologici vetusti. Dalla diagnosi energetica e dall’APE redatte per l’edificio scolastico, sono emerse diverse proposte di manutenzione inerenti l’efficientamento energetico, tra le quali è ricompresa anche la sostituzione degli infissi esterni.
La previsione di spesa è pari a 175.000 euro mentre la realizzazione dell’intervento è subordinata all’esito positivo della richiesta di ammissione a finanziamento. In caso di esito positivo, la spesa complessiva troverà copertura per 138.556,66 euro oltre iva al 22% per complessivi 169.039,13 euro con fondi C.S.E. 2025 "Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica"; per 5.960,87 euro con fondi propri dell’ente, che verranno individuati in caso di ammissione di finanziamento.
Venerdì 11 aprile, la giunta ha provveduto all’approvazione del Pfte dell’Ufficio Tecnico comunale. Responsabile Unico del Progetto è il geometra Mirko Mari.
Un nuovo murale per la transizione ecologica: Civitanova arricchisce il progetto “Vedo a Colori” con la quinta opera urbana La città continua a parlare attraverso l’arte urbana. La Giunta comunale ha approvato infatti il quinto murales del progetto “Vedo a Colori”, che sarà realizzato sulla facciata della scuola San Giovanni Bosco, con un nuovo focus sul tema della transizione ecologica.
L’edificio ospita già due opere, entrambe dedicate alla mobilità sostenibile, che hanno trasformato la scuola in un punto di riferimento urbano capace di unire estetica e contenuto. Il nuovo intervento prosegue questo percorso, ampliandone il messaggio e arricchendo la narrazione visiva che negli ultimi anni ha preso forma in diversi luoghi della città.
“Questo è il terzo murale realizzato alla San Giovanni Bosco, ma il quinto dell’intero progetto che abbiamo avviato per promuovere una cultura della sostenibilità ambientale attraverso l’arte – spiega l’assessora alla Transizione Ecologica e Mobilità Roberta Belletti –. Non si tratta solo di abbellire i muri, ma di rigenerare spazi pubblici con contenuti, stimoli e significati che restano nel tempo”.
Il progetto Vedo a Colori, curato da Giulio Vesprini, ha saputo connettere Civitanova con il panorama della street art nazionale e internazionale, dando vita a un percorso artistico che attraversa quartieri, scuole, sottopassi, aree portuali e parchi. Un museo a cielo aperto che racconta i temi centrali del nostro tempo: ambiente, mobilità, energia, trasformazione urbana.
“Con questo nuovo murale affrontiamo il tema della transizione ecologica, oggi più che mai attuale – continua l’assessora Belletti –. Riduzione dell’impatto ambientale, rigenerazione urbana, uso responsabile delle risorse: questi concetti vanno resi visibili e riconoscibili anche nei luoghi quotidiani della città. E l’arte è da sempre un potente alleato in questa direzione”.
Anche in questo caso, l’opera sarà accompagnata da un percorso di confronto e partecipazione con il territorio, per costruire un racconto condiviso e coerente. L’obiettivo è creare un tessuto urbano più armonico e consapevole, dove ogni angolo della città possa parlare di futuro, sostenibilità e cultura.
L’Università di Camerino e Pieralisi S.p.A., azienda jesina leader nella progettazione di soluzioni per l’estrazione e la separazione centrifuga, hanno sottoscritto un accordo quadro finalizzato a promuovere congiuntamente attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico.
L’intesa, firmata stamattina presso il ChIP-Chemistry Interdisciplinary Project, dal rettore Unicam professor Graziano Leoni e dal Ceo & General Manager di Pieralisi ingegner Aldino Zeppelli, nasce dalla volontà condivisa di sviluppare sinergie nei settori delle tecnologie di separazione, della trasformazione alimentare e dell’innovazione industriale in ottica di bioeconomia circolare. Presenti all’incontro anche il delegato del rettore per i Rapporti con le imprese professor Fabio Marchetti, il direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Saluti professor Gianni Sagratini, la professoressa Elena Vittadini della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Grazie a questo accordo, l’Ateneo e l’azienda marchigiana potranno avviare attività comuni quali tirocini formativi, collaborazioni scientifiche, iniziative di orientamento, nonché la partecipazione congiunta a progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale.
“Questa collaborazione – ha dichiarato il rettore Leoni – rappresenta un importante passo avanti nella nostra strategia di Terza Missione. Siamo orgogliosi di poter mettere a sistema le competenze dell’Ateneo con un’azienda d’eccellenza come Pieralisi, condividendo obiettivi concreti di innovazione e sostenibilità, con ricadute positive per il territorio e per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti”.
“Siamo entusiasti di avviare questa collaborazione con Unicam – ha sottolineato l’ing. Zeppelli – un’università di prestigio con cui condividiamo la visione di un futuro industriale più sostenibile e tecnologicamente avanzato, che funga anche da volano di sviluppo per il nostro territorio. Il confronto con il mondo accademico è per noi fonte di crescita, sia in termini di ricerca che di sviluppo delle competenze”.
L’accordo avrà una durata triennale e potrà essere rinnovato. Le attività operative saranno coordinate dal professor Sagratini per Unicam e dallo stesso ingegner Zeppelli per Pieralisi.
La classe 2B dell'Ite "Gentili" di Macerata ha concluso l'attività "Play Theatre" all’interno del Progetto Hazzard per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico, dalla dipendenza da nuove tecnologie e social network, grazie al supporto dell’associazione Glatad.
Il cast, diretto dal docente teatrale Francesco Facciolli, ha messo in scena uno spettacolo rappresentato presso l’Aula Magna dell’Istituto dal titolo “Metamorphoses in Metaverso” : sul palco giovani attrici ed attori hanno parlato del loro mondo, delle loro relazioni al tempo di internet e dei social, degli influencer che sono al di là di uno schermo.
La dottoressa Silvia Agnani, dirigente del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell'Asur Marche ha sottolineato la necessità di relazioni autentiche e concrete per giovani che rischiano di essere travolti dai danni collaterali causati da un uso sbagliato dei social network: in questo l’attività di laboratorio teatrale è una preziosa proposta che ha riscosso successo ed entusiasmo.
Sulla stessa linea la dirigente scolastica Alessandra Gattari che ha elogiato l'impegno dei referenti e, in particolare, quello delle studentesse e degli studenti che hanno lavorato da settembre scorso per lo spettacolo finale che ha commosso tutti i presenti.
Redazione di Picchio News in festa. Nella giornata di venerdì 11 aprile, Francesco Silla, giovane collaboratore del nostro quotidiano online e punto di riferimento della sezione video, ha conseguito brillantemente la laurea magistrale in "Politiche europee e relazioni euromediterranee" all'Università degli Studi di Macerata.
Un risultato brillante, coronato dalla votazione di 110 e lode, che premia l’impegno, la passione e la serietà con cui Francesco ha affrontato il suo percorso accademico. Davanti alla commissione ha discusso una tesi in Pensiero Politico europeo e dello spazio globale, dal titolo "Narrazioni e identità nazionali ai tempi della Cancel Culture".
A Francesco, entrato da quest'anno a far parte della nostra famiglia, vanno i più sinceri auguri dell'intera redazione, con a capo il direttore responsabile Guido Picchio, per il grande traguardo raggiunto e per una splendida carriera da percorrere nel mondo del giornalismo.
Un nuovo importante traguardo per Enzo Casadidio, presidente nazionale della Figest - Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali - e membro del Consiglio federale del Coni, nato a Pieve Torina e oggi residente a Camerino, che ha conseguito la laurea in Scienze sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam.
Il presidente Casadidio ha discusso una tesi dedicata a un tema di grande attualità e valore umano: il ruolo dello sport nella vita dei soggetti fragili. Un lavoro che mette al centro l’inclusione sociale attraverso la pratica sportiva, analizzando esperienze, buone pratiche e il contributo che anche le discipline tradizionali, promosse dalla Figest, possono offrire alla crescita personale e al benessere di tutti, in particolare delle persone con fragilità.
La tesi è stata elaborata sotto la guida del professor Piergiorgio Fedeli, docente dell'Università degli Studi di Camerino e relatore a conclusione del percorso accademico che ha accompagnato Casadidio in un progetto di ricerca attento, sensibile e fortemente orientato al sociale.
“Questa laurea rappresenta per me non un punto di arrivo, ma uno stimolo a fare ancora di più – ha dichiarato Casadidio –. Credo profondamente nel valore educativo, inclusivo e comunitario dello sport, in particolare quello legato alle nostre radici e tradizioni. La Figest continuerà a lavorare per abbattere le barriere e aprire sempre più spazi di partecipazione per tutti”.
"Con questo traguardo accademico, Enzo Casadidio conferma il suo impegno personale e professionale per una società più attenta ai bisogni delle persone, anche attraverso il gioco e lo sport. "La grande famiglia Figest elogia e si complimenta con il suo presidente, oggi dottore", si legge in una nota della Federazione.
Un convegno di studi in onore di Stefano Cognetti, figura autorevole del diritto amministrativo e docente per molti anni presso l’ateneo maceratese, si terrà lunedì 14 aprile alle 9 all’Auditorium dell’Università di Macerata. L’iniziativa, intitolata “Temi attuali di diritto amministrativo”, si inserisce nel solco delle attività scientifiche volte a valorizzare l’eredità intellettuale di uno studioso che ha segnato profondamente il pensiero giuridico italiano.
Il convegno, promosso da Stefano Villamena, docente di diritti amministrativo e allievo di Cognetti, sarà aperto dai saluti istituzionali del rettore John McCourt, della direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza Claudia Cesari, e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella. I lavori saranno presieduti da Franco Gaetano Scoca, emerito dell’Università di Roma “La Sapienza”, tra i più autorevoli studiosi italiani della materia. L’incontro è accreditato dall’Ordine degli Avvocati.
Durante la giornata, accademici provenienti da numerose università italiane si confronteranno su alcuni dei temi centrali del diritto amministrativo contemporaneo: discrezionalità e controllo, intelligenza artificiale e decisione pubblica, diritti delle generazioni future, regionalismo, partecipazione, disabilità, ambiente, riforma della pubblica amministrazione.
Sarà anche presentato il volume “Norma, potere e controllo della discrezionalità amministrativa”, che raccoglie gli atti del primo convegno in onore di Cognetti svoltosi a Macerata nel 2023. L’opera, curata da Sergio Perongini e Villamena, restituisce in forma corale la profondità e l’attualità della produzione scientifica del Maestro, toccando alcuni dei nodi più delicati del diritto amministrativo contemporaneo: il rapporto tra norma e potere, i limiti del controllo giurisdizionale, il ruolo della discrezionalità amministrativa.
Tra gli interventi programmati nel corso della giornata, figurano i nomi di Sergio Perongini dell’Università di Salerno, Maria Immordino della LUMSA di Palermo, Francesco Manganaro dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Sebastiano Licciardello dell’Università di Catania, Fabrizio Tigano dell’Università di Messina, Maria Agostina Cabiddu del Politecnico di Milano, Piera Maria Vipiana dell’Università di Genova, Francesco De Leonardis dell’Università Roma Tre, Rosario Ferrara emerito di Torino, Alberto Zito e Nino Paolantonio dell’Università di Roma Tor Vergata, Alfredo Contieri, già ordinario della Federico II di Napoli, oltre allo stesso Stefano Villamena. Le conclusioni saranno affidate a Guido Corso, emerito dell’Università Roma Tre, figura di riferimento per diverse generazioni di studiosi e operatori del diritto.
L’intelligenza artificiale a supporto della chimica, sia per le attività didattiche che per quelle di ricerca e innovazione, è stato il tema del convegno tenutosi stamattina all’Università di Camerino, evento di apertura di un ciclo di seminari dedicato alle dottorande ed ai dottorandi dell’Ateneo, in particolare negli ambiti della chimica e dell’informatica, organizzato dal professor Claudio Pettinari, coordinatore del corso di Dottorato in Chemical and Pharmaceutical Sciences and Biotechnology.
L’incontro è stato aperto dai saluti del rettore Graziano Leoni, del direttore della School of Advanced Studies Michele Loreti e del professor Claudio Pettinari.
Sono intervenuti poi sul tema dell'AI come strumento per la chimica, Piero Ugliengo dell'Università di Torino, Maria Cristina De Rosa di SCITEC-CNR Roma, Stefano Motta dell'Università di Milano Bicocca e Christian Ehm dell'Università di Napoli.
Ospite d’onore della giornata la professoressa Luigia Carlucci Aiello, considerata la madre dell’IA in Italia, alla quale il Rettore Leoni ha assegnato il Sigillo dell'Ateneo.
“E’ per noi un onore - ha sottolineato il rettore Leoni – aver potuto ospitare in Unicam la prof.ssa Carlucci Aiello e averle potuto consegnare quello che è uno dei più importanti riconoscimenti dell’Ateneo per il suo fondamentale contributo, nel corso della sua carriera di ricercatrice prima all’estero poi nel nostro Paese, agli studi sull’intelligenza artificiale”.
Nell’ambito degli incontri promossi per il percorso formativo “Le competenze trasversali nella Scienza”, l’Università di Camerino ospita martedì 15 aprile la giornalista scientifica Roberta Villa.
Giornalista e autrice laureata in medicina, ma anche ricercatrice esperta nel campo della comunicazione, Roberta Villa si occupa di divulgazione scientifica, prevenzione delle minacce pandemiche e lotta alla disinformazione e ad Unicam terrà un intervento dal titolo “Controglossario di medicina: dalle parole alle fake news”.Partendo dalle parole del suo libro, il “Controglossario di medicina”, Roberta Villa mostrerà qualche trabocchetto in cui possiamo cadere più facilmente quando ci informiamo sulla salute, e ci suggerirà qualche trucco per cercare di evitarlo.L’incontro si terrà presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” con inizio alle ore 17. L’evento è aperto a tutte e tutti, è rivolto alla comunità universitaria, alla cittadinanza e a quanti interessati.
Un’immersione nel cuore pulsante del giornalismo televisivo italiano. Giovedì 10 aprile, le studentesse e gli studenti del corso magistrale in Comunicazione e Culture Digitali del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali (SpoCri) dell’Università di Macerata hanno avuto l’opportunità di visitare la redazione del TG5, al Centro Palatino di Roma.
Accompagnati dal direttore del dipartimento Angelo Ventrone e dai docenti Alessia Bertolazzi e Giacomo Buoncompagni, i partecipanti hanno potuto vivere da vicino l’esperienza del lavoro redazionale in una delle principali testate giornalistiche del Paese.
Ad accoglierli, il vicedirettore Fabio Tamburini, che ha guidato il gruppo in un viaggio appassionante tra le dinamiche che regolano il telegiornale: dalla costruzione del palinsesto alle sfide quotidiane imposte dal flusso continuo delle notizie, fino alle innovazioni tecnologiche che oggi caratterizzano i processi di produzione e messa in onda. Un ringraziamento speciale da parte del dipartimento è stato rivolto anche a Stefano Cavaldesi, figura di riferimento durante l’intera visita.
L’iniziativa si inserisce nel percorso formativo del Dipartimento SpoCri, da sempre attento a coniugare teoria e pratica, esperienza accademica e confronto diretto con il mondo professionale.
Un’occasione concreta per studenti e laureati dell’Università di Macerata in cerca di un primo contatto con il mondo del lavoro: venerdì 9 maggio , l’Ateneo organizza una nuova edizione del Career Day, che si svolgerà in Piazza Strambi 1, nel cuore del centro storico. L’iniziativa rappresenta un momento di incontro diretto tra giovani in formazione e referenti delle risorse umane delle aziende partecipanti, pronti ad accogliere candidature, illustrare opportunità di stage e lavoro, e valutare i profili professionali. Per i partecipanti, sarà possibile consegnare di persona il proprio Curriculum Vitae – si consiglia di portarne con sé più copie – e sostenere colloqui conoscitivi.
Le registrazioni sono già aperte sulla piattaforma ufficiale dell’evento: unimc.it/careerday. Accedere è semplice, ma è fondamentale iscriversi per poter partecipare agli incontri e ai colloqui.
Il Career Day non si esaurisce nella giornata del 9 maggio: l’Università ha infatti programmato due incontri formativi online pensati per accompagnare gli studenti nella preparazione dell’evento, aiutandoli a costruire un profilo efficace e ad affrontare con sicurezza i colloqui. Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 23 aprile, dalle 14 alle 16, con il laboratorio “Riconoscere le proprie competenze e potenzialità edesprimerle con coerenza nel CV”, a cura di Sabrina Dubbini, responsabile didattica dell’Istao. Il secondo si terrà il 28 aprile, sempre dalle 14 alle 16, sul tema “Le nuove competenze desiderate in azienda. Presentare se stessi nel colloquio di selezione”, condotto da Ilaria Marzioni, HR Consultant. È possibile partecipare, registrandosi sempre sul sito unimc.it/careerday.
Il Career Day si conferma come uno dei momenti più importanti nel calendario dell’orientamento e dell’accompagnamento al lavoro dell’Università di Macerata, capace di mettere in rete studenti, laureati e imprese in un dialogo diretto e costruttivo.
Un traguardo che va ben oltre il valore accademico: a soli 20 anni, Nicholas Macellari, originario di Civitanova Marche, si è laureato con 110 e lode in Lingue presso l’Università di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici. Non vedente dalla nascita, Nicholas ha coronato il suo percorso con una tesi magistrale in Letteratura e Cultura anglo-americana, dopo aver già conseguito la laurea triennale nello stesso ateneo.
Tra abbracci, sorrisi e un’emozione palpabile, il giovane ha ricevuto la tradizionale coroncina d’alloro, mentre amici, familiari e i membri dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Macerata festeggiavano con lui. L’associazione, che lo ha accompagnato in parte del suo cammino scolastico, ha espresso grande orgoglio per il traguardo raggiunto.
“Questa laurea è una grande soddisfazione – commenta Nicholas – più che altro perché non è stato un percorso facile. La tecnologia aiuta molto, ma per chi non vede non è semplice ottenere i materiali per lo studio in formato digitale. Spesso ho dovuto provvedere in autonomia, con l’aiuto dei miei tutor. Ed essere riuscito, nonostante tutto, a conquistare il massimo dei voti è stata davvero una bella soddisfazione”.
Ora Nicholas guarda avanti, con l’obiettivo di trasformare le difficoltà vissute in un’opportunità professionale:“Spero di trovare un lavoro che sia consono agli studi, ma sono cosciente di quanta strada ci sia ancora da fare per sensibilizzare pubblico e privato nei confronti delle persone con disabilità”, spiega. “Mi piacerebbe molto lavorare in un settore che mi permetta di aiutare le aziende a creare ambienti accessibili, rendendo la quotidianità alla portata di chi ha le capacità e le competenze per ricoprire determinati ruoli”.
Durante i cinque anni di studio, Nicholas ha maturato esperienze e competenze fondamentali: “Ho sviluppato capacità comunicative, sono in grado di accogliere e relazionarmi con clienti esteri, parlo tre lingue. Il mio futuro? Lo immagino come consulente per l’accessibilità: un ruolo pensato perché non ci siano più categorie separate, ma per permettere a tutti di fare la stessa cosa, con strumenti diversi”.
Soddisfazione anche da parte dell’Uici di Macerata, con le parole della presidente Bruna Giampieri: “È sempre una gioia condividere e supportare i percorsi e i successi dei nostri ragazzi, perché centrano un doppio obiettivo: la soddisfazione personale per il proprio ciclo di studi e l’esempio e lo stimolo che la loro esperienza rappresenta per i compagni e gli amici con disabilità visiva che devono affrontare le stesse difficoltà”.
Giornate fuori dall’ordinario, nella prima settimana di aprile, hanno portato entusiasmo e curiosità nella scuola primaria del Convitto Leopardi. Bambini e bambine di tutte le classi hanno avuto l'onore di conoscere Indro, un cane speciale della Croce Rossa Italiana, unità cinofila, accompagnato dagli operatori Andrea Antonini e Serafino Benigni. Un ospite d'eccezione che, con il suo sguardo attento e il suo fiuto infallibile, ha dimostrato che il miglior amico dell’uomo può essere anche un grande maestro.
Oggi molte famiglie accolgono un cane in casa, spesso senza rendersi conto dell’impegno che questo comporta. Un cane non è un peluche che si può mettere da parte quando l’interesse svanisce, ma un essere vivente che ha bisogno di cure, affetto e attenzioni costanti. Durante l'incontro, i giovani alunni hanno appreso quanto sia fondamentale prendersi cura di un animale in modo corretto e responsabile: dalle passeggiate quotidiane alla pulizia, fino alle visite dal veterinario.
I bambini del Convitto Leopardi hanno avuto anche l'opportunità di scoprire curiosità sulle diverse razze di cani, le loro origini e le loro caratteristiche. Hanno compreso che ogni cane ha un’indole specifica e che conoscerla è essenziale per costruire una relazione basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Le Unità Cinofile della Croce Rossa Italiana non si limitano al soccorso nelle emergenze, come la ricerca di dispersi nei boschi o sotto le macerie, hanno anche una missione educativa. Indro, labrador nero di quattro anni, ha mostrato ai bambini quanto un cane possa essere prezioso per la comunità, non solo come compagno fedele, ma anche come operatore di salvataggio e sostegno emotivo.
Si può imparare molto dagli animali: l’educazione cinofila dona insegnamenti inestimabili in termini di consapevolezza, rispetto, amore e senso civico nella gestione del proprio cane. I bambini hanno scoperto l’importanza di raccogliere le deiezioni, rispettare gli spazi pubblici e avvicinarsi agli animali nel modo corretto, senza spaventarsi o compiere gesti impulsivi.
L’attività didattica, della durata di circa un’ora per ogni classe, ha spaziato su diversi argomenti: dalla storia del cane e la sua evoluzione accanto all’uomo, alle regole di buon comportamento per la gestione del cane in casa e all’aperto, passando attraverso l’alimentazione, la pulizia e il benessere del cane stesso.
Ma la parte più emozionante è stata quella pratica: dopo aver ascoltato, i bambini hanno potuto osservare Indro in azione. Con la sua pazienza e dolcezza, il cane ha mostrato come interagire con le persone, come seguire comandi di base e persino come trasformare il gioco in un’occasione di apprendimento. Vedere un cane lavorare con passione e disciplina è stato un momento che i piccoli studenti non dimenticheranno facilmente.
"L’incontro con Indro e gli operatori Andrea Antonini e Serafino Benigni è stata una preziosa opportunità che non solo arricchisce il bagaglio di conoscenze dei nostri giovani alunni, ma contribuisce a formare adulti più responsabili e sensibili", ha commentato il dirigente scolastico Roberta Ciampechini, ringraziando sentitamente la Croce Rossa Italiana per '’alto valore dell'iniziativa.
E magari, tra i bambini che hanno accarezzato Indro e ascoltato con stupore la sua storia, ci sarà un futuro volontario della Croce Rossa o un esperto cinofilo, pronto a portare avanti questi valori e a fare della sua passione per i cani un servizio per la comunità.