Anche per il nuovo anno accademico l’Università di Macerata rafforza le misure di sostegno economico per i propri iscritti, con un impegno extra di risorse che quasi raggiunge il mezzo milione di euro.
“Gli studenti sono al centro del nostro agire quotidiano – sottolinea il rettore Francesco Adornato -. Era doveroso trovare il modo per aiutare le famiglie in un momento difficile, cercando di mitigare gli effetti della crisi economica conseguente alla pandemia. L’Università del dopo Covid deve essere ancora più accogliente, a misura d’uomo e di studente. E’ un impegno che assumiamo anche quest’anno”.
Nello specifico, sono in fase di attivazione trenta nuove borse di studio che vanno a incrementare l’offerta dei sostegni economici offerti dall’ente regionale Erdis. Nello specifico, si tratta di 10 borse per matricole fuori regione e 20 per laureati di primo livello che si iscrivono a un corso magistrale.
Sono riproposti anche per l’anno accademico 2021/22 i voucher per l’acquisto di libri, computer, tablet, smartphone o altre apparecchiature informatiche che chi si iscrive al primo anno dei corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico può richiedere fino a un massimo di 500 euro.
L’ateneo conferma la no tax area fino a 20 mila euro di Iseeu, ossia la fascia massima di reddito entro la quale non si paga il contributo annuale, e ha introdotto significative riduzioni per i redditi fino a 40 mila euro di Iseeu.
I nuovi provvedimenti si aggiungono alla serie di riduzioni che l’ateneo applica da anni in relazione al merito e al reddito e che comprendono anche l’esenzione totale per chi riesce ad accedere alla Scuola di Studi Superiori. Info: sceltadicampus.unimc.it.
Nominato dal Senato Accademico, si è rinnovato il Comitato Scientifico della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata all’insegna dell’internazionalizzazione e dell’interdisciplinarietà. Fanno parte dell’attuale composizione cinque studiosi e studiose di fama internazionale.
Antonio Da Re è docente di filosofia morale e di bioetica all’Università di Padova, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, oltre a numerosi volumi e saggi scientifici, ha pubblicato recensioni e articoli in quotidiani nazionali.
Franco Farinelli, da anni presente sulle pagine culturali più importanti della stampa italiana, è docente emerito di geografia all’Università di Bologna, ha declinato il proprio approccio pionieristico alla geografia anche in ricerche sul campo.
Marta Lorente, docente di storia del diritto all’Università Autonoma di Madrid, ha insegnato a Parigi, Berkeley e in Argentina e partecipa al Consiglio scientifico di numerose riviste specializzate internazionali.
Joseph Paradiso, ingegnere elettronico e fisico, dopo aver lavorato per la Nasa, è oggi docente al Mit Media Lab di Boston. Si occupa di interfacce uomo-computer, smart cities e musica e media interattivi.
Annalisa Rosselli, già docente di economia all’Università Roma, è membro dell’Accademia dei Lincei e consigliera esperta del Cnel, specializzata negli aspetti economici della parità di genere.
Con la direttrice della Scuola, che lo presiede, Carla Danani, il Comitato Scientifico della Leopardi rispetta anche l’attenzione alla dimensione di genere, a cui l’Ateneo maceratese presta da tempo costante attenzione.
“Coerente con la prospettiva di una offerta di didattica e di ricerca in grado di rispondere in modo innovativo alle sfide del nostro tempo, il Comitato Scientifico comprende studiosi di discipline differenti, capaci di coniugare studi eccellenti di profilo internazionale con un’attenzione alla dimensione applicativa e all’impatto della ricerca sulla società, dai più diversi punti di vista”, commenta il rettore Francesco Adornato.
“Il suo ruolo – specifica la direttrice della Scuola Carla Danani - non è di mera rappresentanza. Il Comitato, di concerto con il Consiglio Scientifico, definisce l’offerta formativa, contribuendo a individuare i temi dei seminari e i docenti da invitare”.
Dal prossimo anno accademico, la Scuola apre l’accesso non solo alle migliori matricole, ma anche ai laureati di primo livello. Il bando è disponibile sul sito scuolastudisuperiori.unimc.it.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata e la Facoltà di Diritto dell’Università d’Orléans hanno progettato un percorso comune di studi in diritto italiano e diritto francese della durata di cinque anni che si svolgerà sia in Francia sia in Italia.
Lo scopo è la formazione di una figura professionale di elevata qualificazione altamente competente in diritto italiano e in diritto francese, capace di rispondere con successo alle sfide connesse all’integrazione europea e alla globalizzazione, che richiedono con intensità crescente l’internazionalizzazione degli studi giuridici. Il programma della mobilità prevede la frequenza del primo, terzo e quinto anno a Macerata e degli altri due a Orléans.
Il percorso è aperto agli studenti aventi una buona conoscenza del francese. L’accesso sarà garantito a un numero massimo di partecipanti indicato nel bando, così da consentire una formazione intensiva e personale di ciascun studente.
La Facoltà di diritto di Orléans si trova all’interno di un vasto e moderno campus universitario, dotato di ampi spazi verdi, di numerosi impianti sportivi e di strutture ricreative e di aggregazione. Orléans è una delle più antiche città francesi, sviluppatasi sulle rive della Loira, ben collegata a Parigi che dista un’ora di treno.
L’ateneo metterà a disposizione degli studenti UniMc gli stessi servizi offerti ai propri iscritti e i servizi che sono riservati agli studenti stranieri come riunioni informative, speak-dating, visite guidate. Per partecipare alla selezione, è necessario rispondere al bando pubblicato nel sito di ateneo unimc.it entro il 5 novembre.
Una performance suggestiva, emozionante, a tratti commovente: così è stato lo spettacolo portato in scena a Palazzo Ugolini, sede del Dipartimento di Studi Umanistici, dal gruppo teatro dell’Università di Macerata in occasione della Notte dell’Opera. Guidati dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, gli studenti hanno accolto il pubblico in una messa in scena immersiva, che ha condotto gli spettatori attraverso stanze, corridoi e biblioteche per seguire la storia di una giovane regista e della sua assistente, entrambe sulle tracce della divina Maria Callas rispecchiata nella storia e nella personalità di quell’Aida che ne segnò il debutto.
Anche il rettore Francesco Adornato ha voluto assistere a una delle repliche in successione dello spettacolo “Ritratto di voce. Studio scenico su Aida”, complimentandosi con tutte le ragazze e i ragazzi e con la coordinatrice dell’intero progetto, la professoressa Maria Paola Scialdone.
È stato proprio Adornato a voler offrire agli studenti UniMc la possibilità di vivere l’esperienza formativa ed emozionante del teatro, attivando un laboratorio annuale in collaborazione con il Macerata Opera Festival. Fin dagli esordi tre anni fa, il duo Mingarelli-Quintili è riuscito a trovare la chiave per mettere i partecipanti, con esperienza scenica nulla o al massimo amatoriale, nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità, contribuendo alla realizzazione di performance sempre emozionanti e ricche di contenuti.
I protagonisti di questa edizione sono stati: Martina Di Marco, Elena Cherubini, Monia Ciminari, Margherita Di Fabio, Chiara Faraghini, Tommaso Lorenzini, Anna Pedri, Aurora Pigliapoco, Alessandro Valentini, Marco Zamponi e il tutor Luca Terranova.
Vanno verso la direzione dell'innovazione e della digitalizzazione i nuovi corsi di formazione continua dell'Università di Macerata, come presentati all'open day di questa mattina presso l'orto dei Pensatori.
A cominciare dal dipartimento di Economia e Diritto due sono i nuovi corsi di specializzazioni previsti: il primo in Blockchain,criptovalute, mercati internazionali il quale, come ha spiegato la professoressa Marta Giovannetti riguarda tecnologie che offrono la possibilità di effettuare transazioni con un alto livello di dematerializzazione , parliamo di tecnologie in cui Italia, Inghilterra e Corea sono all'avanguardia nella loro produzione e gestione". Il corso si avvarrà, fra l'altro, dellla collaborazione dell'agenzia Acta di Gian Luca Comandini uno dei pionieri in Italia sull'utilizzo di queste tecnologie, nonchè inserito dalla rivista Forbes nella lista degli Under 30 che rivoluzioneranno il mondo. L'altro corso che verrà attivato a partire da Ottobre è quello in "Digital Marketing And Sales", realizzato sempre in collaborazione con il network internazionale Wyde. I docenti provengono sia dall'università di Macerata, nonchè dal mondo aziendale e professionale. La particolarità, spiega la docente Giovannetti, sarà che "parte delle lezioni si svolgeranno nell'Hub di Wyde, il quale possiede uno spazio di Coworking dedicato all'innovazione. Sarà sicuramente una bella occasione per gli studenti di arrichire loro stessi ma anche il territorio e le aziende con le quali andranno a collaborare sfruttando le nuove tecnologie.
C'è poi il corso di perfezionamento in Etica, Diritto e Tecnologie del digitale, realizzato in collaborazione con l'università Politecnica delle Marche. Si tratta di un corso estremamente innovativo e interdisciplinare come spiega la professoressa Simona Tiribelli: "miriamo a fornire competenze integrate in diritto, etica, economia e nuove tecnologie. Il corso è articolato in quattro moduli e vuole garantire allo studente, ma non solo, di beneficiare dei vantaggi socio economici derivanti dalle nuove tecnologie. Il corso è aperto ai laureati provenienti dalle classi più variegate, dalla filosofia alla Giurisprudenza fino alle discipline ingegneristiche o informatiche, ma sarà rivolto anche a imprenditori che si vogliono collocare nell'ottica della sostenibilità ambientale, a designer che vogliano sviluppare tecnologie etiche, a docenti e a operatori sociali".
Partirà quest'anno il corso di perfezionamento in comunicazione sportiva in collaborazione con L'overtime Festival. Come spiega il direttore artistico Michele Spagnuolo si tratta di un corso che intende effettuare una "contaminazione tra quello che è il raccontare lo sport, la comunicazione sportiva e i nuovi media" E' un corso che si articolerà in sette moduli e vedrà la collaborazione del Cip, il comitato paralimpico, e la partecipazione di docenti dell'Unimc ma anche di numerosi e autorevoli manager (da Red Bull al'Inter) e professionisti, tra cui il gota del giornalismo ( Pierluigi Pardo, Riccardo Cucchi, Federico Buffa e altri )."Il corso si rivolge a neolaureati, ma anche professionisti e imprenditori che vogliamo familiarizzare con la comunicazione sportiva.
Altro corso di perfezionamento, confermato in seguito al successo dello scorso anno, sarà quello della Filosofia con comunità e con i bambini e le bambine: " questo corso si sviluppa sulla scia delle ricerche della philosophy for children" spiega la professoressa Donatella Pagliacci "ma va anche in direzioni differenti. L'obiettivo è quello di implementare l'esercizio del pensiero critico nei bambini, negli adulti e negli anziani, quindi la filosofia con comunità è un modo di far entrare la filosofia, che è lo specifico dell'essere umano, in tutti i settori e le esperienze di vita di noi esseri umani, dalla nascita alla vecchiaia".
Altrettanto innovativa sarà l'offerta dei corsi di Master. Accanto allo zoccolo duro dell'offerta si pongono infatti le nuove proposte, a partire dal corso di formazione politica "Progettare la polis" diretto dal professor Angelo Ventrone il quale mira a proporsi come una Scuola di Politica permanente per imparare a leggere la nostra società, per interpretare le sue trasformazioni, per cogliere i cambiamenti negli scenari internazionali.
Vi è poi il Master "Professioni per la comunicazione dell'antico" che ha come obiettivo la formazione di figure professionali che possano unire una conoscenza scientifica di tipo storico archeologico al mondo della comunicazione attuale. Questo Master - spiega la docente Simona Antolini - è costruito su tre ambiti principali: "Editorie e Giornalismo partendo dalla carta stampata per arrivare al blog e ai podcast, l'audiovisivo con la documentaristica archeologica e il cinema archeologico ed infine Edutainment cioè come comunicare l'antico a diverse fasce d'età attraverso il gioco. "Molti sono i nostri partner", afferma Jessica Piccinini, " Mondadori (con focus storia), Giunti ( con Archeologia Viva), ma anche Rai Storia e Rai Cultura, la Rainbow, Edu, e Lisciani Group". Tutti i partecipanti al master potranno effettuare uno stage in una di queste aziende.
Vi sono poi le conferme, a partire dalla seconda edizione del master offerto dal dipartimento di Scienze della Formazione "Umanesimo in rete" che, come sottolinea il prof. Pierluigi Feliciani, "cerca di occuparsi a 360° della questione dell'Umanesimo digitale di modo da aprire le porte ad una visione riflessiva e critica e non ad una mera fruizione dei prodotti digitali". I destinatari ideali sono laureati (triennali), ma anche docenti e professionisti che vogliano rinforzare le loro competenze digitali per la didattica, la scrittura e la comunicazione.
Di consolidata tradizione sono infine i master "Italint" giunto ormai alla dodicesima edizione che mira a sviluppare le capacità di insegnamento dell'Italiano sia nel nostro paese che all'estero. Molti sono gli enti che offriranno, anche in questo caso, la possibilità di svolgere un tirocinio parallelamente al percorso di formazione.
Giunto alla settima edizione è invece il master in "scienze dell'Amministrazione e Innovazione nella pubblica amministrazione" che mira ad ampliare il bagaglio culturale degli studenti o dei professionisti già operanti nella PA in materia di diritto amministrativo. Di interesse è la possibilità, per quanti neolaureati o non occupati, di effettuare uno stage di tre mesi presso una pubblica amministrazione.
Rimanendo in ambito giuridico, spazio infine alle scuole di speciallizzazione: la prima in "Professioni Legali" mirante a rilasciare un titolo spendibile nei concorsi per l'accesso alle carriere forense, giudiziaria e notarile, la seconda, di durata triennale, in "Diritto Sindacale, del lavoro e della previdenza" che riflette, come rileva il Prof. Stefano Villamena, "la storicità dell'insegnamento del diritto previdenziale proprio qui a Macerata". Si tratta di un percorso che mira a fornire competenze sicuramente utili in una società, come la nostra, che inveccha sempre di più e nella quale il diritto previdenziale non può che ricoprire un ruolo predominante.
“Unicam piegata ma non vinta, distanziata ma non interrotta dalla pandemia”. Queste le parole introduttive del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari all’inaugurazione odierna del “Chemistry Interdisciplinary Project”, il cui acronimo è CHIP, perchè la forma del nuovo polo didattico richiama quella di un chip informatico.
All'inaugurazione ha presenziato il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.
Insieme a lei presenti il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Vescovo di Camerino Francesco Massara, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
In uno spazio di oltre 6500 metri quadrati sono collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio, un’aula riunioni, un’aula per piccole conferenze ma soprattutto 6 grandi laboratori che saranno legati alle sfide che presenta l’Europa.
“Laboratori”, spiega il Rettore Pettinari, “dove l’interdisciplinarità sarà il filo conduttore. Una struttura dedicata principalmente alla ricerca ma dove gli studenti potranno svolgere il loro periodo di tesi, i dottorandi potranno inseguire i loro sogni, i borsisti potranno concludere i loro studi seguendo gli indirizzi dati. La creazione di questo centro consente di metter a disposizione spazi importanti per la didattica. Il Chemically Interdisciplinarity project è stato realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantire la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto a cura dei docenti della scuola di architettura e design di Unicam. Una “I”di interdisciplinarietà, che è anche “I” di innovazione e internazionalizzazione.”
La realizzazione dell’edificio è stata possibile grazie al cofinanziamento della Regione Marche tramite fondi della Protezione Civile Nazionale e fondi del Ministero per l’Università e la ricerca. Importante anche il supporto ricevuto attraverso le donazioni del Comitato Sisma Centro italia, Croce Rossa Italiana, Provincia di Trento, Rotary Club, Associazione Nazionale Farmacisti, Fondazione Cariplo.
Il polo si occuperà di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, nel campo dell’agroalimentare, della salute e del benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali.
Dopo l’intervento del Rettore, il saluto del capo della Protezione Civile Francesco Curcio, presente con il predecessore Angelo Borrelli, ed i ringraziamenti del sindaco Sborgia. I Progettisti Andrea Dall’Asta e Luigi Costa hanno raccontato nel dettaglio i lavori senza precedenti nell’antisismico.
Il Ministro Messa ha posto l’accento sull’importanza della ricerca e ha elogiato Unicam come Università che ha sempre puntato sulla qualità della ricerca e della formazione. “Non basta avere un’Università”, ricorda il ministro, “bisogna ricordarsi che la nostra missione è quella di tenere alta la qualità della ricerca e della formazione”. Di qui il suo riconoscimento ed elogio ad Unicam che piccola antichissima università (1336) ha posto al centro l’importanza della ricerca di frontiera e l’importanza di trasmettere ai giovani non solo quello che trovano sui libri ma il metodo, che è quello che poi aiuta anche nella vita e nel corso del tempo.
Per il terzo anno consecutivo, il Laboratorio Teatrale dell’Università di Macerata, guidato dalla professoressa Maria Paola Scialdone e dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, è tra i protagonisti della Notte dell’Opera. Giovedì 29 luglio a palazzo Ugolini dalle ore 20 andrà in scena “Ritratto di voce. Studio scenico su Aida”, con repliche alle 21, alle 22 e alle 23. Ingresso gratuito su prenotazione, online all’indirizzo https://bit.ly/NOPritrattodivoce.
La rappresentazione si svolgerà all’interno di Palazzo Ugolini in corso Cavour, attuale sede del Dipartimento di Studi Umanistici, un tempo dimora proprio di quel Conte Pier Alberto Conti che, cento anni fa, consacrò lo Sferisterio a tempio della musica per amore della soprano Francisca Solari, allestendo per lei il capolavoro verdiano.
“Ritratto di voce. Studio scenico su Aida” segue la storia di una giovane regista indipendente, che, accompagnata dalla sua assistente, riesce ad entrare, di notte, nel teatro dove sessant’anni prima, nel 1951, una giovane ragazza di soli 28 anni, debuttò come Aida. Il teatro in questione è La Scala di Milano, e la giovane ragazza, che rimarrà per sempre legata da una sorta di fil rouge alla sua Aida, è la cantante lirica più famosa del mondo, Maria Callas.
La storia di Aida e la vita della Divina sembrano due realtà allo specchio: entrambe regine, Aida dell’Etiopia, e la Callas delle scene, ma anche entrambe schiave, una dell’Egitto, l’altra dello star system; innamorate e profondamente devote alla propria terra nativa; prede di un amore intenso e tormentato dove rivaleggiano con altre donne economicamente e socialmente più potenti. E tutto ciò condurrà entrambe alla morte.
Amore, passione, coraggio, devozione per la patria, guerra, rapporto con i genitori, conflitti interiori, figure femminili iconiche, ma soprattutto scelte, di cuore e di testa, che si tramutano in scelte sociali e persino politiche: questi sono i principali aspetti che gli studenti del Laboratorio hanno trattato, lavorando insieme, anche se a distanza a causa della pandemia, trasformandoli in monologhi, dialoghi e scene che costituiscono la drammaturgia dello spettacolo.
In città per il meeting europeo dedicato al progetto Adrinetbook, capofila il Comune di Macerata, il sindaco di Argirocastro Flamur Golemi ha incontrato il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato. L’Ateneo vanta una collaborazione ultradecennale con le istituzioni della città albanese, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in particolare con la sua università, nel campo delle ricerche archeologiche e della valorizzazione dei beni culturali.
La delegazione era composta anche dal console onorario d’Italia in Argirocastro Teodor Bilushi e dalla vice sindaca Jorida Muho. Ad accompagnarli, la vice sindaco di Macerata Francesca D'Alessandro, l'assessora alla cultura Katuscia Cassetta, il direttore UniMc degli scavi archeologici Roberto Perna.
“Nella città di Argirocastro l’est si incontra con l’ovest. La vostra visita è l’occasione per rinsaldare i nostri rapporti di collaborazione in campo scientifico, in particolare per quanto riguarda l’archeologia, ma anche relativamente a quelle discipline che possono accompagnare questo percorso”, ha commentato il rettore Francesco Adornato.
“Insieme possiamo costruire qualcosa per il futuro dei due atenei. Come governo locale, faremo tutto quello che occorre per favorire la collaborazione tra le due università”, ha ribadito il sindaco Flamur Golemi.
Dal 2005 l’Università di Macerata ha attivato una missione archeologica ad Hadrianopolis, città romana e bizantina non lontana da Argirocastro. Da un anno, la collaborazione è confluita nel più ampio progetto Transfer, finanziato nell’ambito del programma europeo transnazionale Adrion che promuove la cooperazione fra l’Italia, la Croazia, la Grecia, la Slovenia, l’Albania, la Serbia, il Montenegro e la Bosnia Erzegovina. L’obiettivo è quello rendere il patrimonio culturale un fattore di sviluppo economico generale, sostenendo modelli innovativi di governance nella regione adriatica e ionica.
Un milione di euro per completare la riqualificazione dell’ex Loggia del Grano in via Don Minzoni, oggi sede del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali: è quanto deliberato nell’ultima seduta dal consiglio di amministrazione dell'Università di Macerata per completare l’opera di riqualificazione di un edificio già attualmente sottoposto a importanti lavori di miglioramento sismico ed efficientamento energetico.
L’intervento si colloca in armonia con gli orientamenti urbanistici dell’amministrazione comunale per il ripristino dell’ex piazza delle erbe e della pescheria, che fino agli anni ‘30, come sottolinea l’assessore comunale all’urbanistica Silvano Iommi, era uno spazio “interamente fruibile e costituiva una straordinaria scena urbana fortemente identitaria e attrattiva”. La biblioteca, infatti, attualmente al terzo piano, sarà collocata al piano terra, con le ampie vetrate che si affacciano sull’attuale giardino, rafforzando così un’integrazione università e città e consentendo una maggiore fruizione dello spazio urbano. Tra i vari aspetti del progetto, c’è anche l’ipotesi di realizzazione di una scala che colleghi direttamente il loggiato allo spazio del giardino, ripristinando la configurazione originaria. “Si conferma così – commenta il rettore Francesco Adornato - il contributo dell’Università ai profili urbanistici della città e alla proposizione della cultura e della bellezza come vettori economici e identitari. La sinergia tra città e ateneo si rivela, anche in questo caso, fondamentali per le reciproche e convergenti prospettive di crescita”.
L’operazione prevede anche la riconfigurazione dell’ingresso del palazzo, con la realizzazione di un ampio spazio ricreativo a servizio degli studenti, la realizzazione di un archivio librario e il restauro dello storico loggiato.
Pubblicato su Scientific Reports un articolo che introduce un indice alternativo in grado di descrivere la dinamica quantitativa della pandemia. Gli autori dello studio sono ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, Infn e Università di Camerino, del Gruppo di ricerca coordinato da RICMASS. Il metodo monitora l'evoluzione correlata delle variabili Td e Rt e ha anticipato l’emergere della variante Delta.
Pubblicato sulla rivista Scientific Reports (Nature.com) un articolo, “Metastable states in plateaus and multi-wave epidemic dynamics of Covid-19 spreading in Italy”, che introduce un nuovo indice alternativo in grado di descrivere in maniera quantitativa la dinamica della pandemia da Covid-19.
Gli autori dello studio appartengono al Gruppo di ricerca Covid-19 coordinato da RICMASS, a cui contribuiscono ricercatori di Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Infn e dell’Università di Camerino.
“La dinamica della diffusione di Covid-19 nelle regioni italiane è accuratamente descritta mediante un nuovo indice, alternativo ai noti parametri Rt (tasso di riproduzione) e Td (tempo di raddoppio) comunemente utilizzati, identificato dopo gli studi effettuati durante la prima ondata”, spiega Giampietro Ravagnan dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift) coautore del lavoro con Gaetano Campi dell'Istituto di cristallografia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ic), Antonio Valletta dell'Istituto di microelectronica e microsistemi (Cnr-Imm) e Antonio Bianconi (Cnr-Ic e Ricmass), Augusto Marcelli (Infn) e Andrea Perali (Univesità di Camerino) “L’algoritmo per la determinazione dell'Indice RICMASS (RIC-index) è stato testato durante la seconda ondata. Come risulta dalla ricerca, esso fornisce un approccio quantitativo in grado di descrivere la dinamica della pandemia attraverso l’espansione dello spazio dei parametri, ovvero monitorando l'evoluzione della coppia delle variabili Td Rt comunemente usate”, aggiunge Campi.
Td indica il tempo impiegato dal numero di individui infetti per raddoppiare, e viene estratto dalle curve cumulative dei casi totali. Il numero riproduttivo Rt indica invece il numero medio di contagiati per singolo caso positivo in un dato intervallo temporale di osservazione e viene estratto dalle curve del numero di contagi attivi.
“Entrambi evolvono nel tempo indipendentemente mentre il singolo RIC-index = ln(Rt/Td)-2 da un’informazione diretta della velocità di crescita. I dati dell'evoluzione temporale del RIC-index sono disponibili sul sito www.superstripes.net, aggiornati settimanalmente, descrivono l’andamento per le regioni italiane e per i paesi europei: come evidenziato l’algoritmo ha mostrato il successo della campagna di vaccinazione in Italia e anticipato l’emergere della incidenza della variante Delta a metà luglio osservata prima nel Regno Unito e in Portogallo”, conclude Bianconi. “Questo nuovo approccio fisico-matematico appare quindi estremamente utile per predire l’evoluzione di Covid-19 in Europa, soprattutto oggi che si configura una situazione senza precedenti, con la competizione tra: velocità di realizzazione del piano vaccinale nazionale, europeo e globale; velocità di trasmissione della variante Delta; possibile emergere di una nuova variante, data l’assenza di una politica di tracciamento efficace”.
Un ulteriore riconoscimento per la qualità della didattica dell’Università di Macerata: con la sua offerta formativa, l’Ateneo si colloca nella parte alta delle graduatorie stilate dal Censis per tutti i corsi di laurea dei circa 60 atenei statali, suddivisi in gruppi disciplinari – da agraria fino alle scienze motorie – e nei tre cicli triennale, magistrale e a ciclo unico.
UniMc, in particolare, si piazza in top ten con il corso in Scienze della formazione primaria tra le lauree a ciclo unico, il corso in Scienze dell'educazione e della formazione tra le laurea triennali nel campo dell’insegnamento e un prestigioso secondo posto su quasi trenta corsi analoghi per i corsi magistrali in Scienze politiche e in Scienze della comunicazione che ottengono il punteggio di 101,5.
Si piazzano nelle parti alte delle graduatorie anche i corsi offerti da UniMc in campo giuridico, umanistico con i corsi in lettere, filosofia, storia e beni culturali, nonché nel campo linguistico.
Il risultato conferma analoghi riconoscimenti ottenuti nel corso dell’anno, che ha visto l’Ateneo ai primi posti nelle classifiche 2021 di Education Around, il ranking realizzato dal magazine, specializzato in istruzione e università.
In quel caso UniMc si è prima nelle scienze comportamentali con scienze della formazione primaria; seconda per le discipline umanistiche con beni culturali; terza nell’ambito delle scienze sociali con scienze politiche e relazioni internazionali. Tra i migliori dieci ci sono anche i corsi in scienze pedagogiche e in scienze della comunicazione.
Per quanto riguarda la graduatoria generale Censis degli Atenei, l’Università di Macerata, pur avendo superato quota 10 mila iscritti per l’anno accademico 2020/21, si colloca comunque tra i piccoli atenei a causa della tempistica di rilevazione dei dati, ottenendo comunque un ottimo secondo piazzamento. In particolare, l’Ateneo maceratese cresce nel settore dell’internazionalizzazione, a testimonianza della crescente mobilità degli studenti e di un’offerta formativa ricca con lauree impartite in lingua inglese o con percorsi formativi in collaborazione con Atenei esteri.
E, nonostante l’emergenza da Covid 19, per l’anno accademico 2021/22 sono raddoppiate le domande di ammissione da parte degli studenti extra Ue.
"Questo risultato – commenta il rettore Francesco Adornato -, scaturito alla vigilia dell’inaugurazione di Villa Lauri, piattaforma di studio e ricerca tra Italia e Cina, ci conforta nelle scelte attuate per rendere l’Università di Macerata una realtà sempre più aperto al mondo e alle dinamiche globali. Per ragioni di sintesi e di confrontabilità, le graduatorie non riescono a cogliere le molteplici dimensioni di una realtà complessa come un ateneo, ma sono certamente utili per avere un quadro di riferimento e non perdere di vista la strada ancora da percorrere per migliorarci ulteriormente”.
Nell’ambito dell’iniziativa Unicam “Laboratori Aperti” il prossimo 29 luglio presso la sede di Palazzo Castelli (via Pontoni 5, Camerino), il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali”, presenterà alcune attività di ricerca ambientale, di base ed applicata, svolte da gruppi di studio coordinati da docenti del corso, nonché alcune attività imprenditoriali in cui la ricerca ambientale riversa il know how per percorsi economici sostenibili che possono rappresentare interessanti sbocchi professionali per gli studenti del corso di Laurea.
Il corso di laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” (https://didattica.unicam.it/Guide/PaginaCorso.do?corso_id=10466&ANNO_ACCADEMICO=2020) è strutturato in due curricula. Il primo “Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali” ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità.
Il secondo “Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy” ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
Nello specifico, gli interessati potranno partecipare a 7 attività laboratoriali articolate come segue: dopo l’accoglienza presso il Polo di Informatica alle ore 9, ci si sposterà a Palazzo Castelli, sede del corso di laurea, dove si terrà una breve illustrazione delle caratteristiche del corso. A partire dalle 9:30 e fino alle ore 12:00 i partecipanti verranno guidati presso le diverse postazioni dove riceveranno informazioni sul tipo della ricerca presentata nonché sulla sua importanza sociale, economica ed applicativa.
Il viaggio inizierà con il LAB1: La ricerca botanica per la tutela della biodiversità (ERBARIO UNICAM) Una banca dati biologica al servizio della ricerca, della divulgazione e della protezione della natura. Si proseguirà poi con seguenti temi. LAB2: Quando la Plastica entra in un circolo virtuoso (OLIANS PLAST Civitanova Marche) Olians Plast Srl e Olians 4 R.ecycle creano opportunità e risorse da ciò che fino ad oggi veniva considerato nulla più che un rifiuto producendo dai rifiuti plastici nuovi materiali destinati al mondo della moda. LAB3: L’economia circolare nei sistemi zootecnici tradizionali (SIBILLANA Visso) L’allevamento tradizionale della razza ovina Sopravissana per la realizzazione di capi di maglieria esclusivi. Un esempio di filiera virtuosa che parte dalla gestione sostenibile dei sistemi pastorali all’utilizzo della lana e dei suoi sottoprodotti. LAB4: Pianificazione e gestione sostenibile delle infrastrutture verdi (STUDIO BOTANICO VENTRONE Macerata)
Le competenze scientifiche del botanico naturalista applicate al Garden design sostenibile nella progettazione del verde privato, del paesaggio urbano e delle aree ricreative. LAB5: La ricerca applicata alla gestione della fauna selvatica (ATC-MC2, U.R.C.A. Macerata, Ricercatori UNICAM) Studi biometrici e morfometrici su specie animali di interesse faunistico-venatorio e Studi comportamentali sui selvatici per la pianificazione di interventi gestionali. La gestione della fauna venatoria come elemento di sviluppo economico delle aree montane e valorizzazione del comparto agro-turistico. LAB6: Biodiversità del suolo e agricoltura sostenibile (Ricercatori UNICAM) Sviluppo ed applicazione di test ecotossicologici, bioindicatori ed indici biotici, per monitorare e valutare gli impatti derivanti dall’uso di fertilizzanti o fitofarmaci sulla "salute" del suolo. La diversità del sistema suolo come elemento centrale dello sviluppo agricolo sostenibile. LAB7: Cartografia tematica e telerilevamento per il monitoraggio e la conservazione dell’ambiente (Ricercatori UNICAM) Il Remote-Sensing: la nuova frontiera per la conservazione della natura, la pianificazione del paesaggio ed il monitoraggio dei cambiamenti globali.
La prenotazione agli eventi è obbligatoria e va effettuata al link https://orientamento.unicam.it/laboratori-aperti-2021
L’Università di Macerata apre le porta ai futuri studenti con i due Open Day estivi di luglio e agosto: due appuntamenti - giovedì 29 luglio e giovedì 26 agosto - per conoscere l'Ateneo e ricevere informazioni su corsi di laurea, servizi, procedure, scadenze, borse di studio e benefit.
Quest’anno saranno presentati non solo i corsi di laurea triennali e a ciclo unico, ma anche i corsi magistrali per chi ha già una laurea di primo livello. In entrambe le giornate, uno spazio sarà dedicato anche alla ricca e innovativa offerta di master e corsi di perfezionamento: comunicazione dell’antico, diritto e tecnologie digitali, comunicazione sportiva, blockchain, cyber security e molto altro ancora. Anche per il 2021/22 l’Ateneo conferma le misure straordinarie di sostegno economico a beneficio dei nuovi iscritti con voucher fino a 500 euro per l’acquisto di libri universitari e dispositivi informatici, 30 borse di studio extra, agevolazioni per i più meritevoli e per chi ha genitori disoccupati o inoccupati, oltre alla no tax area fino a 20 mila euro.
Per garantire il distanziamento sociale e la massima sicurezza, gli incontri si svolgeranno a numero chiuso e a turni all’aperto nel cortile di via Garibaldi 20 e nell’adiacente Orto dei Pensatori, con ingresso da vicolo Illuminati. Per partecipare, è necessario prenotarsi sul sito www.unimc.it/openday.
Dalle 9:00 fino alle 19:45 si susseguiranno le presentazioni dei corsi a cura dei Dipartimenti: Economia e diritto; Scienze della formazione, beni culturali e turismo; Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali; Giurisprudenza; Studi Umanistici. Alle 12:30 sarà la volta dei master e dei corsi di formazione e perfezionamento.
Al termine di ciascuna presentazione, sarà possibile incontrare docenti e operatori dei Dipartimenti, della Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi e dell’InfoPoint di Ateneo per approfondimenti su iscrizioni, didattica e servizi.
Camerino, 22 luglio 2021 – L’Università di Camerino aprirà il prossimo 29 luglio le porte dei propri laboratori nella sede di Camerino alle ragazze ed ai ragazzi che insieme alle loro famiglie vorranno venire a conoscere da vicino l’Ateneo.
Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria, infatti, Unicam promuove l’iniziativa “Laboratori aperti” nell’ambito degli open day nel periodo estivo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.
Sarà quindi possibile visitare le strutture e seguire le attività proposte dai diversi corsi di laurea nei laboratori dei corsi di laurea di Biosciences and Biotechnology, Biologia della Nutrizione, Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze geologiche e tecnologie per l’ambiente, e nei laboratori delle Scuole di Giurisprudenza e di Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute
“Vogliamo dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro famiglie – afferma il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario. Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità nell’offerta formativa: è stato istituito il nuovo corso di laurea in “Informatica per la comunicazione digitale” ed è stato rinnovato il corso di laurea triennale in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”.
Prosegue comunque fino al 6 agosto e dal 16 agosto al 3 settembre, sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2021”. Consultando il calendario disponibile nel sito orientamento.unicam.it, è possibile prenotare l’appuntamento per avere tutte le informazioni sulla didattica, sui servizi, sulle borse di studio, sulle agevolazioni, sulle strutture, sugli alloggi e sui corsi di laurea dell’Università di Camerino.
Si amplia ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino: dal nuovo anno accademico 2021/2022 sarà infatti attivo il nuovo corso di laurea in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”, rimodulazione importante e sostanziale di un corso di laurea già esistente nell’ambito dei corsi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria presso la sede di Matelica.
La presentazione ufficiale stamattina presso il Polo didattico “Giacomo Renzoni” alla presenza del Rettore Claudio Pettinari, del Prorettore alla Didattica Luciano Barboni, del Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Guido Favia, del responsabile del corso di laurea Giacomo Rossi, del Prorettore alla Cooperazione territoriale e Terza Missione nonché Direttore dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico Andrea Spaterna.
Il corso di laurea in “Tecnico del Benessere Animale e delle Produzioni (TeBAP)” si propone di formare, attraverso due differenti curricula, l'Assistente alla professione medico-veterinaria e Allevamento e produzioni animali, una figura professionale da un lato orientata principalmente verso il benessere ed il management degli animali da compagnia anche non convenzionali e selvatici, e alle attività correlate alla loro gestione e al loro eventuale impiego (Pet Therapy, attività assistite con gli animali), nonché dall’altro rispondente alle esigenze attuali, riguardanti le attività nel comparto delle produzioni animali che abbracciano tutta la filiera produttiva dal miglioramento delle tecniche di allevamento, alla qualità dell’alimentazione animale e dei prodotti di origine animale, al controllo dei processi di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari.
I laureati in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni” saranno in grado di operare professionalmente su tutti gli aspetti del sistema zootecnico, quali la gestione tecnica, igienica ed economica delle imprese zootecniche, agro-zootecniche, faunistico-venatorie, dell'acquacoltura e dell’apicoltura, nonché in quelle fornitrici di mezzi tecnici e di servizi che operano nella trasformazione e nella commercializzazione delle produzioni animali e nell'allevamento degli animali da affezione, anche non convenzionali, e nella gestione delle popolazioni selvatiche.
“L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Unicam, prof. Claudio Pettinari – ha scelto da tempo di proporre un’offerta formativa moderna e innovativa, frutto anche di confronti con il mondo delle professioni e l’attivazione di questo nuovo corso ne è certamente una conferma”.
Una piattaforma culturale e scientifica per il dialogo con la Cina nel segno di padre Matteo Ricci, il gesuita maceratese che nel Cinquecento per primo creò un ponte di conoscenza reciproca con il gigante asiatico: è questo il nuovo destino di Villa Lauri, storico edificio dal sapore neo classico, immerso in quattro ettari di parco, abbandonato al degrado da oltre quarant’anni, che l’Università di Macerata ha riportato al suo splendore originario in soli 33 mesi.
L’intervento è stato finanziato per quattro milioni di euro dall’Ateneo maceratese e per due milioni direttamente dalla Cina, dall’allora Quartier Generale degli Istituti Confucio, proprio per offrire una sede adeguata all’Istituto attivato dieci anni fa da UniMc insieme alla prestigiosa Università Normale di Pechino e promosso, in poco tempo, a “Modello Europeo”, unico in Italia insieme a quello della Sapienza.
L’inaugurazione di questo nuovo polo didattico e scientifico dell’Università di Macerata si è svolta ieri nel corso di una cerimonia che ha visto al taglio del nastro il rettore Francesco Adornato, il ministro consigliere per Scienze e Istruzione dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Chengyong, il presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Presenti anche il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il presidente dell’Istituto Confucio Modello di UniMc Luigi Lacchè, il direttore generale dell’Ateneo Mauro Giustozzi, la direttrice del China Center Francesca Spigarelli, i direttori dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin e Jia Xinqi. Il vescovo Nazzareno Marconi ha benedetto i locali, auspicando che possano diventare “casa della conoscenza e dell’amicizia”. Il progetto di recupero edilizio è stato interamente curato dall’area tecnica dell’Ateneo guidata dall’architetto Francesco Ascenzi.
Dopo il saluto del sindaco Parcaroli, che ha ribadito l’importanza della collaborazione tra i due enti per rendere Macerata ancora più attrattiva e in grado di offrire servizi e progetti culturali di livello nazionale, il presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè ha ripercorso la strada che ha portato alla rinascita di Villa Lauri. “Qui – ha detto - risuoneranno voci di studenti, artisti, imprenditori e studiosi di Italia e Cina, una delle culture più antiche del mondo. Nella sua prima opera cinese “Dell’amicizia”, Padre Matteo Ricci scrive ‘Ragion d’essere dell’amicizia sono il bisogno reciproco e il mutuo aiuto’. In tempo di pandemia, queste parole risuonano ancora più forti e noi continuiamo a credere in esse con la speranza che questo diventi il luogo collaborazione reciproca e amicizia che abbiamo sognato”.
L’opera di recupero edilizio si colloca anche nella scia della riqualificazione urbanistica, come ha sottolineato il rettore Francesco Adornato. “Villa Lauri e il suo parco, da beni privati, diruti nel tempo, sono diventati un bene comune a servizio dell’Università e della città di Macerata. Continuiamo a operare in amicizia e nel rispetto reciproco per rafforzare il dialogo tra popoli e culture diversi, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un futuro migliore, di armonia e di pace”.
Il ministro consigliere dell'Ambasciata cinese in Italia Sun Chengyong ha consegnato al rettore la lettera di saluto dell’ambasciatore Li Junhua. “I popoli cinese e italiano hanno scritto insieme capitoli immortali nella condivisione reciproca della scienza umana e delle idee. Matteo Ricci, il famoso messaggero di comunicazione nato a Macerata, è uno dei rappresentanti più eccellenti. La nuova sede dell’Istituto Confucio di Macerata ha posto un’altra pietra angolare per approfondire il legame tra i due popoli. La pandemia da Covid-19 non ha indebolito l’interesse degli studenti dei due paesi di apprendere le reciproche culture. Quest’anno più di 3000 studenti cinesi sono venuti in Italia per studiare all’università e più di 20 mila studenti italiani si sono iscritti agli Istituti Confucio. La storia ha dimostrato più volte che le civiltà sono piene di vitalità grazie agli scambi e all’apprendimento reciproco, fonte duratura di amicizia e progresso comune”.
Messaggi di saluto sono giunti anche dal vice presidente e segretario generale della China International Education Foundation, la fondazione che ora coordina gli istituti confucio, Zhao Lingshan, e dal vice presidente dell’Università Normale di Pechino, partner di UniMc, Zhou Zuoyu. Ad arricchire la serata, l’accompagnamento musicale dell’orchestra di fiati “Insieme per gli altri” diretta dal maestro Andrea Menichelli e il concerto, promosso da Appassionata, di Jing Zhao, principale violoncellista cinese della sua generazione.
L’edificio, ricostruito secondo le più recenti normative antisismiche, conta aule multimediali, una biblioteca, sale lettura, uffici, sala riunioni, 24 posti letto, zona living, cucina, lavanderia, servizi.
I lavori sono stati eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle ditte “MEG Costruzioni S.r.l.” e “Salvatore Di Meo Costruzioni & Appalti S.r.l.”. Il light design della facciata è stato curato dalla iGuzzini illuminazioni
Approvata all’unanimità dal Consiglio degli Studenti di Unimc la proposta di istituire un Fondo di Solidarietà, avanzata da Azione Universitaria. Si tratta di una misura volta ad assicurare sostegno economico agli studenti di Unimc che si trovassero in difficoltà economica a fronte di situazioni impreviste come nel caso di gravidanze improvvise, perdita dell’immobile di residenza a causa di calamità naturale, di altre situazioni certificabili che comportino un’immediata e sostanziale modifica alla situazione finanziaria personale o familiare degli studenti che ne faranno richiesta.
"Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, il Fondo di Solidarietà è una priorità per cui AU si batte in tutti gli Atenei in cui è rappresentata. Diverse realtà come l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, hanno già istituito questa misura con successo; per agevolarne una rapida attuazione e per fornire all’Università una solida base di lavoro abbiamo presentato anche una proposta di regolamento sulla base di quello redatto proprio dall’Ateneo abruzzese. Ringrazio anche il resto dei componenti del CDS per l’operatività e la serietà dimostrate", queste le parole del Consigliere in quota AU, Marco Tombolini cui fa eco Ettore Pelati, fresco di elezione nella Direzione Nazionale di AU: "Complimenti a Marco e a tutto il gruppo di Azione Universitaria UNIMC; questo è solo il primo di una lunga serie di risultati che porteremo avanti lottando sempre dalla parte degli studenti!".
La bassa concentrazione di ossigeno al fondo, il rapido seppellimento delle carcasse e la precipitazione di minerali come l’apatite e la dolomite subito dopo il seppellimento delle ossa, insieme alla ricchezza biologica originaria. Queste le condizioni che sarebbero all’origine di uno dei più grandi giacimenti di fossili di vertebrati marini del mondo.
Si trova in una delle aree più aride del pianeta, il Deserto di Ica del Perù meridionale, ed è un giacimento così eccezionale perché ospita migliaia di reperti fossili di balene, delfini, foche, squali ed altri pesci, uccelli e rettili risalenti ad un intervallo di tempo compreso tra 14 e 6 milioni di anni fa (un'epoca che i geologi chiamano “Miocene”).
Il gruppo di ricercatori di Milano-Bicocca (Giulia Bosio ed Elisa Malinverno), di Camerino (Claudio Di Celma) e di Pisa (Giovanni Bianucci, Alberto Collareta, Anna Gioncada e Karen Gariboldi), in collaborazione con studiosi di vari istituti di ricerca esteri, ha svelato le cause dell’origine di questo straordinario sito paleontologico grazie allo studio di quasi 900 reperti, spesso eccezionalmente conservati, in un articolo dal titolo “Taphonomy of marine vertebrates of the Pisco Formation (Miocene, Peru): Insights into the origin of an outstanding Fossil-Lagerstätte”, appena pubblicato sulla rivista PLOS ONE.
«Dove oggi c’è un deserto che si estende per centinaia di chilometri lungo la costa del Perù - spiega il geologo Claudio Di Celma - in passato si trovava un grande bacino marino, il Bacino di Pisco, caratterizzato da una grande abbondanza di nutrienti e una ricca biodiversità». «Gli abitanti di questa antica baia si sono conservati per milioni di anni e sono oggi esposti nei dintorni di Ica grazie al sollevamento tettonico e all’erosione nell’ambiente desertico attuale. L'assenza di vegetazione che caratterizza l'area facilita inoltre enormemente la scoperta dei reperti» continua la paleontologa Elisa Malinverno.
«Lo studio della distribuzione dei reperti, della fauna associata e delle tracce lasciate dai morsi di squalo sulle ossa - afferma il paleontologo Alberto Collareta - unitamente a quello delle rocce in cui i fossili sono contenuti, hanno permesso di ricostruire la storia tafonomica di questi straordinari reperti, ovvero ciò che ne ha permesso la conservazione come fossili dal momento della loro morte sino ai giorni nostri.»
È stata quindi una concomitanza di diverse condizioni favorevoli alla fossilizzazione che ha dato origine a questo straordinario giacimento, come spiega la paleontologa Giulia Bosio dell’Università di Milano-Bicocca, prima autrice dell’articolo: «La bassa concentrazione di ossigeno al fondo, il rapido seppellimento delle carcasse e la precipitazione di minerali come l’apatite e la dolomite subito dopo il seppellimento delle ossa, insieme alla ricchezza biologica originaria hanno permesso la formazione di questo importante giacimento, portando alla fossilizzazione di migliaia di esemplari».
Particolarmente interessante risulta il riconoscimento di alcuni scheletri di balene la cui disposizione e le cui relazioni con le rocce incassanti suggeriscono che la carcassa sia andata incontro ad un meccanismo di "autoseppellimento". Ciò accade quando oggetti relativamente pesanti si adagiano su di un fondale solcato da correnti; queste erodono rapidamente il sedimento su cui appoggia l'ostacolo (nel nostro caso, la carcassa), causandone così lo sprofondamento in una cavità che viene poi altrettanto presto riempita da nuovo sedimento. Il risultato di questo processo - molto studiato per quanto riguarda le mine sottomarine ma mai riconosciuto in contesti paleontologici - è la veloce fagocitazione da parte del sedimento di una carcassa che viene così messa al riparo dall'azione degli organismi “spazzini” e da molti altri fattori di “disturbo”.
Lo studio è stato portato avanti, con numerose campagne di prospezione e scavo, dai ricercatori delle università di Milano-Bicocca, Pisa e Camerino, coordinati dal paleontologo Giovanni Bianucci dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Institut Royal des Sciences Naturelles de Belgique (Bruxelles, Belgio), il Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa (Wellington, Nuova Zelanda), l’University of Otago (Dunedin, Nuova Zelanda), il Muséum national d’Histoire naturelle (Parigi, Francia) e il Museo de Historia Natural (Lima, Perù).
L'Università di Camerino ancora da record e quest’anno, diventata “maggiorenne” con la prima posizione tra gli atenei fino a 10.0000 iscritti, ottenuta per il 18mo anno consecutivo, raggiunge il risultato straordinario di essere prima tra tutti gli Atenei italiani, con il punteggio assoluto di 98,2. L’Università di Camerino è prima in assoluto tra tutti gli atenei statali nonché tra gli Atenei marchigiani; il risultato ottenuto conferma dunque ancora una volta il forte impegno dell’ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorarla, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti, anche in questo anno così difficile per il sistema universitario italiano.
La media ottenuta da Unicam è il risultato delle valutazioni ricevute per i servizi, le borse di studio, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che hanno tutti fatto registrare un aumento dei punteggi rispetto allo scorso anno.
Straordinario è il risultato ottenuto per la comunicazione e i servizi digitali, segno dell’attenzione che l’Ateneo riserva anche a questo settore, in particolare per la comunicazione multimediale (pagine social e siti web), fondamentale per il dialogo che gli studenti e con gli stakeholder tutti: Unicam ha infatti ottenuto il punteggio massimo, 110, unico ateneo ad averlo raggiunto.
Le classifiche, stilate dopo un attento e scrupoloso esame degli atenei statali e privati italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, hanno anche il fine di aiutare studenti e famiglie alla scelta universitaria.
“Sono chiaramente felicissimo ed orgoglioso di questo risultato – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – che per il diciottesimo anno consecutivo premia il nostro Ateneo e quest’anno aggiunge il primato di collocarci al primo posto tra tutti gli Atenei statali italiani, indipendentemente dalle dimensioni. Con grande soddisfazione dedico questo successo in primis ai nostri studenti, che sono i primi destinatari di tutte le nostre attività, di tutti i nostri sforzi e di tutte le nostre azioni, e lo sono stati ancora di più nell’anno appena trascorso. Per loro cerchiamo sempre di migliorarci, con loro progettiamo e costruiamo un futuro che li renda donne e uomini capaci di affrontare le sfide che la vita riserverà loro. E i nostri studenti lo hanno compreso e hanno scelto di darci ancora fiducia tanto che lo scorso anno accademico abbiamo registrato un incremento delle matricole del 35% rispetto all’anno precedente”.
“Ma permettetemi di ringraziare - ha proseguito il Rettore Pettinari - anche l'intera comunità universitaria che non si risparmia e dimostra quotidianamente un grande senso di appartenenza ad Unicam, reso evidente quest’anno in occasione dell’emergenza sanitaria, fronteggiata in maniera eccellente. Nessuno si è sottratto ai propri doveri lavorando alacremente per continuare a garantire l'eccellente qualità dei servizi e la continuità della didattica e della ricerca, sia nel nel periodo del lockdown sia quando si è trattato di adeguare le strutture e le aule e renderle accessibili nella maniera più sicura possibile per poter svolgere le attività didattiche anche in presenza”.
“Abbiamo deciso di anticipare l’apertura delle iscrizioni al 1 luglio – ha concluso il Rettore – per dare ancora di più la possibilità alle future matricole di conoscerci e di sceglierci. Per il nuovo anno accademico abbiamo implementato l’offerta formativa dell’Ateneo, attivando due nuovi corsi di laurea: il corso di laurea in “Informatica per la comunicazione digitale” ed il corso di laurea in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”, rendendo così i nostri corsi ancora più in linea con le esigenze degli studenti e del mondo del lavoro. Sarà implementato il numero di borse di studio e sono moltissime le agevolazioni relative alla contribuzione studentesca. Tante opportunità, quindi, per decidere di intraprendere un percorso formativo universitario dal momento che, come dimostrano anche i dati Almalaurea, la laurea rappresenta un importante investimento per il proprio futuro”.
Si dichiara soddisfatto il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato alla conferenza stampa di questa mattina in occasione dell'apertura delle immatricolazioni in vista del nuovo anno accademico. Tanti i temi toccati, dall'ampliamento dell'offerta formativa, alla gestione degli spazi dell'ateneo, passando inevitabilmente per i problemi legati alla pandemia e alle misure di distanziamento fino all'aumento dei servizi agli studenti.
E' proprio il rettore a lanciare la volata: "lo scorso anno abbiamo toccato quota 10220 iscritti, è una soglia psicologica che ci consente di rimanere all'interno degli atenei medi" ha dichiarato "oggi è la prima giornata di immatricolazioni, tra immissioni dirette e preimmatricolazioni abbiamo già toccato una trentina di iscritti. Sono ragazzi provenienti da tutta Italia, dal Molise alla Lombardia e molti sono anche gi studenti internazionali".
Indubbiamente tante le sfide sul piatto, a cominciare dal ritorno in aula il prossimo anno e la gestione della nuova fase che si avvia con il pnrr: "ci stiamo preparando a operare all'interno degli schemi previsti dal piano nazionale, dalla transizione digitale alla rivoluzione green. Per fare questo siamo fermamente convinti che docenti e studenti debbano tornare a presiedere fisicamente gli spazi dell'università."
Si tornerà alla didattica in presenza dunque, così come in presenza saranno tutte le attività correlate, dai percorsi di orientamento ( gli open day) fino agli esami di profitto e a quelli di laurea come ribadito dal professor Claudio Ortenzi, prorettore Vicario e delegato del rettore per la didattica: "tutti stiamo vendendo come la città sia tornata viva con le cerimonie di laurea in presenza di questo periodo, ed è questa la direzione che vogliamo prendere da settembre come d'altronde ci ha indicato la nota della ministra Messa. Tutte le attività riprenderanno in presenza, a quanti non riusciranno a prenotare un posto in aula sarà garantito di poter assistere alle lezioni in streaming".
Tante le novità sul fronte didattico, con nuovi corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento. Dal prossimo corso accademico prenderà avvio infatti il primo corso di laurea triennale in lingua inglese di indirizzo giuridico, International, European and Comparative Legal Studies che mira ad offire strumenti per ambire a carriere nelle organizzazioni internazionali o sovranazionali, o nelle imprese e pubbliche amministrazioni con legami con il commercio internazionale. Altra novità, in quella che sarà la Citta Europea dello Sport 2022, è il nuovo indirizzo all'interno del corso di laurea in scienze dei servizi giuridici:il nuovo percorso in "consulente giuridico per lo sport" si rivolge infatti a coloro interassati ad acqusire nozioni in diritto e fiscalità dello sport data la forte esigenza, confermata dai diversi stakeholders, di figure di questo genere all'interno delle società sportive. Innovativo è poi il nuovo progetto didattico di laurea magistrale intitolato "Storia e archeologia per l'innovazione" che integra le materie legate alla storia e all'archeologia con insegnamenti innovativi e professionalizzanti nei campi delle digital humanities e della valorizzazione e gestione del territorio.
Novità importanti anche in ambito di master e corsi di perfezionamento: accanto a Master di consolidata e autorevole tradizione( come quelli in Marketing, innovazione nella pubblica amministrazione e Didattica dell'Italiano) si aggiungono nuove proposte. Anzitutto il master Past in "Professioni per la comunicazione dell'antico" che unisce la formazione storica e artistica con le competenze tecniche e specifiche nella comunicazione al grande pubblico e i corsi di perfezionamento in "Etica, diritto e tecnologie del digitale" che, in collaborazione con la Politecnica delle Marche, formerà figure professionali innovative e competenti nel campo delle tecnologie digitali d'avanguardia, dai media digitali all'intelligenza artificiale, e negli ambiti giuridici ed etici ad esse pertinenti e il corso in "Comunicazione Sportiva" per formare figure professionali che possano essere impiegate nelle organizzazioni sportive ricoprendo vari ruoli:dal responsabile pubbliche relazioni, all'addetto all'ufficio stampa, dallo sport blogger, al responsabile marketing e social media in ambito sportivo.
Ma non è finita qui, spiega Ortenzi: "l'ateneo si sta impegnando a costruire un corso di laurea professionalizzante, si chiamerà Umanesimo Digitale,il quale mira a bilanciare le competenze informatiche tecnologiche con umanistiche , sarà il primo corso di questo genere nel centro Italia ch tral'altro si sposa perfettamente con il punto n. 4 del pnrr che invita a predisporre iniziative volte a quella unione fra saperi che tanto è importante nel nostro tempo "
Molte le iniziative sul fronte dei servizi agli studenti, come spiega il direttore amministrativo Mauro Giustozzi: "abbiamo previsto numerosi stanziamenti quali buoni in denaro per l'acquisto di libri, apparecchiature tecnologiche e l'aumento dello stanziamento per le borse di studio.Inoltre - aggiunge Giustozzi - abbiamo innalzato la soglia per la no tax area ( fissato a 20.000), un bel sostegno per le famiglie".
Altro atavico problema per l'ateneo maceratese è sicuramente quello degli spazi, ai problemi storici si sono aggiunti quelli legati al covid e al distanziamento: "abbiamo chiesto ottenuto la disponibilità di nuove aule presso i Salesiani, dovete però considerare che ci sono lavori in corso per almeno 11 milioni di euro, e altri stanziamenti sono in via di definizione". Si tratta dei lavori presso l'ex loggia del grano, la palazzina ducci (fine lavori previsti per il gennaio 2022) e il polo Bertelli (fine lavori previsto ottobre 2021). In prospettiva si parla addirittura di ulteriori 20 milioni di euro da stanziare per lavori.
Festeggiamenti infine per l'inaugurazione del nuovo polo d'ateneo, Villa Lauri che dal prossimo anno accademico ospiterà l'istituto Confucio. Grande soddisfazione da parte dei vertici d'ateneo, tra i quali vi era l'attuale presidente dell'istituto Luigi Lacchè: "in appena 6 anni e con grandi disagi abbiamo restituito alla città un luogo bellissimo, una superficie di olte duemila metri quadri,con annesso un parco bellissimo, che diventerà sicuramente uno dei poli più belli dell'ateneo. Ci saranno uffici, aule, una biblioteca, e anche un dormitorio con una cucina idoneo ad ospitare i docenti di lingua cinese che qui opereranno, fino alla costruzione di un piccolo auditorio ( ancora da completare). Il nostro obiettivo - continua Lacchè - è quello di fare di Villa Lauri una piattaforma europea perchè abbiamo le risorse umane per farlo,vogliamo farlo diventare un punto di riferimento per il dialogo con la Cina e l'Oriente, paesi con cui inevitabilmente dobbiamo comunicare".