I bambini della primaria celebrano a scuola l'iniziativa nazionale dedicata alla Protezione Civile.
Sono attenti e curiosi i trenta bambini delle cinque classi della scuola primaria di Pieve Torina che lo scorso martedì 15 ottobre, hanno partecipato all'iniziativa inserita nell'ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile.
Insieme alle loro insegnanti, hanno avuto l'opportunità di incontrare in aula architetti ed archeologi del Ministero dei Beni Culturali, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, i Vigili del Fuoco e i rappresentanti della Protezione Civile. "Sapete cos'è e cosa fa la Protezione Civile?", ha chiesto loro il sindaco Alessandro Gentilucci, che ha presenziato l’iniziativa. Sì, lo sanno bene i bambini di Pieve Torina cos'è la Protezione Civile. Sono gli angeli del terremoto, i componenti delle istituzioni, ma anche i tanti volontari che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze dei giorni del terremoto. "Un contributo importante quello di chi volontariamente si mette al servizio della comunità - ha ricordato il sindaco - e spero che anche voi da grandi vorrete far parte di questo straordinario gruppo".
Hanno aiutato la gente, hanno dato una risposta immediata ai problemi quotidiani quando la quotidianità non era più tale, ma hanno anche messo in salvo quell'enorme patrimonio artistico e culturale che è parte della ricchezza dei territori e contribuisce alla loro economia. E allora ai bambini, lo staff che ha realizzato il laboratorio, ha proposto proprio un gioco legato al recupero dei reperti storici ed artistici. Una grande tenda che si fa custode di riproduzioni e beni archeologici originali da scovare, recuperare, portare in salvo, fotografare e schedare. C'erano tanti caschetti bianchi a scuola, tanti "attrezzi del mestiere", una vera macchina fotografica e tutto l'occorrente per calarsi nella parte e giocare ad un gioco che richiama la realtà e mostra agli studenti il lavoro fatto, ma soprattutto un'attività laboratoriale che ha lo scopo ben preciso di insegnare quanto importante sia custodire il passato per costruire il futuro imparando a coltivare una coscienza solidale e civica.
Food&Book, questo il titolo del Festival del Libro e della Cultura gastronomica di Montecatini che quest’anno ha avuto come tema “Sostenibilità, salute e lotta allo spreco”. Numerosi gli eventi nel programma del festival: presentazioni di libri, cene con gli chef, degustazioni, laboratori, banchi di assaggio. ANP, Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola e RENAIA Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri hanno invitato dirigenti e docenti al Convegno “Istituti professionali e lavoro, ingredienti per il nostro futuro”.
In questa occasione l’Istituto Alberghiero "Varnelli" di Cingoli è stato scelto tra tutti gli istituti alberghieri d’Italia come testimonial di un progetto di Asl (alternanza scuola lavoro) dal titolo “Apprendere per riprendere”, un'importante iniziativa nata all’indomani del sisma del 2016 dalla creatività di Vises Onlus e dalla generosità di Federmanager, che insieme hanno permesso ai giovani studenti di diventare i protagonisti del futuro del loro territorio; l’obiettivo proposto dalla Vises è stato quello di coniugare le tradizionali conoscenze acquisite a scuola con le abilità manageriali e tecniche, contribuendo così a sviluppare qualità personali e competenze trasversali essenziali per la progettazione di un futuro professionale.
Un’impresa nata, quindi, tra i banchi di scuola, nell’ottica di quella stretta collaborazione che lega da sempre il “Varnelli” al mondo dell’imprenditoria, una “start up” volta a promuovere i Balconcini, deliziosi biscotti dal sapore tipicamente cingolano e marchigiano, che richiamano, anche nel nome, l’appellativo della cittadina di Cingoli, il “Balcone delle Marche”.
Affiancati dai loro docenti e dai manager in qualità di mentori, gli allievi della classe V del corso di pasticceria del Varnelli hanno realizzato e promosso, tre differenti tipologie di biscotti, veramente speciali poiché prodotti con ingredienti tipici del territorio locale.
È così che l’Istituto Alberghiero, con i suoi balconcini è stato scelto quale scuola destinataria di una cospicua donazione con la quale è stato acquistato un nuovo pulmino, utile a supportare e rafforzare l’attività quotidiana dell’istituto.
La proiezione del video, presso il teatro Tettuccio di Montecatini, sulla realizzazione dell’intero progetto, alla presenza della Dirigente scolastica Maria Rosella Bitti e della referente dell’Alternanza scuola lavoro professoressa Francesca Accrescimbeni, ha riscosso un grande successo tra gli ospiti del Convegno, testimoniando ancora una volta quanto l’Istituto Alberghiero di Cingoli sia davvero un’eccellenza per il territorio marchigiano e non solo.
Si è conclusa la giornata a Macerata di Jack Cambria, pluridecorato ex comandante del Hostage Negotiation Team della Polizia di New York, che oggi è stato ospite di Performance Strategies per il seminario "The principles of negotiation in a business environment" tenuto all’Università di Macerata. Oltre all’incontro con gli studenti dell’Università, Cambria in mattinata ha ricevuto il saluto del Questore Antonio Pignataro e del Sindaco di Macerata Romano Carancini.
“Ci tenevamo molto a dare quest’opportunità alla comunità di Macerata. Jack Cambria è un’autentica istituzione della negoziazione e grazie alla profonda amicizia che ci lega è stato possibile ospitarlo nella nostra città - ha commentato Marcello Mancini, CEO di Performance Strategies, organizzatori dell’evento -. Avere Cambria in aula all’Università è stata un’occasione unica per gli studenti per scoprire come si negozia con successo in qualunque situazione".
Jack Cambria è stato per trent’anni al comando dell’Hostage Negotiation Team, la sezione negoziazione ostaggi della Polizia di New York, portando a termine missioni in situazioni estreme (tra cui il crollo delle Torri Gemelle), incidenti aerei, operazioni SWAT e tentativi di suicidio. Ha formato i militari della base militare di Guantanamo sulla negoziazione di ostaggi e oggi lavora come training supervisor e consulente per agenzie federali e governative. La sua figura ha ispirato il personaggio di John Turturro nel film Pelham 1 2 3 con Denzel Washington e John Travolta.
Nel seminario organizzato da Performance Strategies presso l’Università di Macerata Jack Cambria ha approfondito le tecniche di controllo emotivo, i metodi, le leve psicologiche e gli atteggiamenti alla base di una negoziazione vincente. All’incontro ha partecipato anche una delegazione dell’Ordine degli Avvocati di Macerata.
Oggi è uscito anche il primo libro di Jack Cambria intitolato “Parliamone”, pubblicato dalla case editrice maceratese ROI Edizioni in anteprima mondiale per l’Italia. “Parliamone” rivela per la prima volta i metodi per condurre una negoziazione vincente, non solo in contesti estremi come quelli spesso affrontati dall’autore, ma anche negli affari e nella vita di tutti i giorni. Alla base della tecnica del veterano NYPD c’è la capacità di mettersi in ascolto, di mostrare rispetto per l’altro, di creare empatia e relazione: il vero segreto del buon negoziatore è non dire mai “Ascoltami”, ma “Parliamone”.
“Creatività, impresa e territorio” sarà il tema del convengo di chiusura della prima edizione del master di primo livello in “Manager dei processi innovativi per le start up culturali e creative” e apertura della seconda edizione, promosso dall’Università di Camerino nell’ambito del progetto formativo “Amandola Training Centre”, realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
La due giorni si terrà il 18 ottobre a Camerino presso la Scuola di Giurisprudenza, mentre sabato 19 ottobre ci si sposterà all’Auditorium Vittorio Virgili di Amandola, dove avranno sede le attività formative del master, diretto dal professor Francesco Casale.
La creatività come oggetto dell'attività d'impresa, la creatività come fattore dell'organizzazione dell'impresa, le imprese creative per riattivare il territorio saranno al centro degli interventi che si alterneranno a cura di insigni esponenti dell'Accademia, delle Istituzioni, dei Territori.
Tra gli interventi previsti nella seconda giornata, anche la presentazione di Unicamontagna, individuata come esempio di buona pratica come iniziativa a favore del territorio. Unicamontagna, infatti, è stata fortemente voluta da Unicam ed è nata con l’obiettivo di creare uno spazio condiviso in cui sviluppare un modello organizzativo nuovo tra filiere produttive, con particolare riferimento ai settori manifatturiero e agroalimentare, in relazione ai servizi creativi.
“Il master in “Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative” ha l’obiettivo – sottolinea il professor Casale – di stimolare la nascita di nuove start up nate dall’unione tra giovani inoccupati con conoscenze elevate ed imprese esistenti con elevato know-how nei settori culturali e creativi del turismo, dello spettacolo e delle produzioni tipiche e d’eccellenza, al fine di creare PMI che possano resistere sul mercato e che siano orientate allo sviluppo intelligente, sostenibile e solidale e al conseguente sviluppo del territorio, in particolare di quello dell’entroterra appenninico”.
Venerdì 18 ottobre, dalle ore 10:00, all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci di Macerata, l’Università organizza un laboratorio per lo sviluppo delle competenze incentrato sul tema della “Costruzione di nuovi modelli di convivenza abitativa”.
Il workshop è il primo dei quattro previsti all’interno del progetto Challenge, di cui l’Università di Macerata è ente partner, a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (F.A.M.I.), di cui la Prefettura è ente capofila e che vede il partenariato anche dell’Università di Camerino, del Comune di Porto Recanati e dell’Ats On The road Onlus.
Il Fami Challenge ha lo scopo di strutturare modelli di governance più coordinati e funzionali del sistema dei servizi, attraverso la costituzione di reti stabili di cooperazione tra istituzioni e il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle amministrazioni pubbliche coinvolte e dei portatori di interesse del territorio.
Tra le attività si prevede anche la realizzazione di alcuni incontri formativi, il cui scopo è quello di costituire una rete di lavoro tra gli attori che, a vario titolo, condividono quotidianamente la responsabilità di dover trovare soluzioni alle attuali criticità e alle difficili sfide di legalità, sicurezza e sostenibilità sociale connesse anche alla presenza di cittadini dei Paesi Terzi, cioè non appartenenti all'Unione Europea, presenti nel territorio.
Nel corso dell’incontro di venerdì, gli avvocati Ugo Maria Rolfo dell’Università di Macerata, Carlo Patti e Ferdinando Della Corte, consulenti Anaci Roma, approfondiranno la figura dell’amministratore giudiziario in condominio; le docenti Carla Moretti e Micol Bronzini, dell’Università Politecnica delle Marche, svilupperanno il tema della mediazione sociale abitativa mentre Vincenzo Castelli dell’Ats OnTheRoad onlus svilupperà il tema degli interventi di comunità in aree complesse.
A coordinare il workshop sarà Emmanuele Pavolini dell’Università di Macerata. Introdurranno i lavori Francesco Adornato, Rettore dell’Università di Macerata; Iolanda Rolli, Prefetto di Macerata; Stefano Pollastrelli, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Unimc; Ubaldo Perfetti, dell’Università di Macerata; Roberto Mozzicafreddo, sindaco del Comune di Porto Recanati.
Il convegno è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Macerata, l’Ordine Assistenti Sociali Marche Marche e dalle classi L36-LM62 di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali per n 1 CFU e dalla classe LMG/01 di Giurisprudenza
Dopo aver intitolato a lui la sala della web radio di Ateneo Rum, l’Università di Macerata ha istituito un premio di laurea per ricordare Antonio Megalizzi, la sua professionalità, il suo entusiasmo e la sua determinazione nel voler rendere l’Europa più vicina ai cittadini.
Studente e giornalista trentino, Megalizzi è rimasto vittima l’11 dicembre 2018 dell'attentato di Strasburgo, dove si trovava per seguire l'ultima plenaria dell'anno del Parlamento europeo per conto di Europhonica, un network che riunisce varie radio universitarie con l'obiettivo di raccontare agli studenti le dinamiche dell'Unione Europea.
“Antonio era un giornalista, scrittore, autore e speaker radiofonico, appassionato dell’Europa. Ma soprattutto era un grande comunicatore” è scritto nel sito della Fondazione a lui dedicata.
Il rettore Francesco Adornato ha annunciato l’istituzione del premio durante l’incontro con la madre Anna Maria e la fidanzata di Antonio, Luana Moresco, intervistate dai giovani studenti/speaker della web radio di UniMc Rum, Nicola Maraviglia e Giulia Mencarelli, nell’ambito dell’Overtime Festival.
“Il mondo della radio era il mondo di Antonio – ha detto Luana Moresco – e questo è il modo più giusto e più dolce per ricordarlo. La Fondazione è stata costituita per far sì che la voce di Antonio non si spenga. Era una persona ambiziosa, nel senso che sapeva coniugare impegno, dedizione e passione, un europeista consapevole con un approccio critico e costruttivo, che voleva avvicinare il palazzo di vetro di Bruxelles ai cittadini, far capire che la Ue fa parte di noi”.
L’Unione Europea, la radio e il giornalismo saranno i pilastri della Fondazione e saranno anche i temi chiave del premio voluto dall’Ateneo maceratese – una borsa di studio da 2.500 euro - destinato a tesi di laurea magistrale - corsi a ciclo unico, vecchio ordinamento quadriennale e nuovo ordinamento, secondo livello - nell’ambito delle Scienze politiche e sociali che abbiano conseguito un voto di almeno 100/110.
Le tesi potranno approfondire diversi temi quali l’identità europea e il ruolo dei media, il funzionamento e le politiche di comunicazione delle Istituzioni europee, le relazioni fra i singoli Stati e l’Unione Europea, i processi partecipativi e di costruzione della cittadinanza europea.
Il regolamento completo è disponibile nel sito www.unimc.it. Il bando scade il 31 agosto 2020.
Risparmio energetico, corretta raccolta differenziata e sostenibilità ambientale sono argomenti che da tempo interessano cittadini responsabili che cercano quotidianamente di adottare metodi che possano contribuire alla salvaguardia del mondo in cui viviamo. Avvicinare e sensibilizzare le giovani generazioni a queste tematiche e far sì che entrino nel loro “fare” quotidiano è fondamentale.
Il Consorzio Nazionale CIAL ha individuato una formula vincente che permette ai ragazzi di “studiare-divertendosi”: tutto questo è possibile attraverso ALUGAME!
Il progetto, che sta coinvolgendo le Scuole Secondarie di I grado della regione Marche, prevede una didattica interattiva e coinvolgente condotta dal relatore e una fase successiva di verifica, attraverso il quiz multi-risposta. Un connubio vincente che vede gli studenti coinvolti in una sana competizione e soprattutto attenti durante la lezione non frontale.
Lunedì protagonisti del format gli studenti della Scuola Media Pirri di Visso, dell’Istituto Comprensivo Paoletti di Pieve Torina e dell’Istituto Comprensivo “U. Betti” di Valfornace. Le classi si sono susseguite in tre appuntamenti ricchi di entusiasmo ma anche di attenzione e di voglia di imparare.
Presente durante il contest a Pieve Torina l’Assessore all’Ambiente Giancarlo Ciuffetti: “Vi sono grato per questa iniziativa che sta coinvolgendo gli studenti marchigiani, perché è importante partire dai giovani perché possono dare input alle loro famiglie e quindi migliorare le performance di raccolta”.
“Alugame ha coinvolto tantissimo i nostri ragazzi - ha commentato la professoressa Valentina Zampetti del Paoletti di Pieve Torina - Questa modalità è molto performante e ha reso più consapevoli gli studenti su un materiale che utilizziamo quotidianamente come l’alluminio”.
Martedì invece è stato il turno degli studenti delle Scuola Secondaria di I grado “C.A. Dalla Chiesa” di Esanatoglia. “Riteniamo molto importante far partecipi le nuove generazioni su argomenti molto importanti come la raccolta differenziata e la sostenibilità ambientale. - ha commentato la professoressa Stefania De Giorgi - Attraverso la sana competizione i giovani riescono ad imparare più facilmente e ad assorbire i concetti che il relatore intendeva trasferire. Complimenti!”.
Il Consorzio Nazionale CIAL si occupa, da circa vent’anni, di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni italiani. Per la prima edizione CIAL ha individuato le Marche come destinataria del progetto, coinvolgendo nel progetto i bacini territoriali serviti, per la gestione dei rifiuti, da alcune società che con i Comuni, e con CIAL, lavorano da tempo per il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo.
Tantissime le scuole marchigiane che stanno prenotando gli appuntamenti con ALUGAME. Le iscrizioni sono ancora aperte e gratuite. Per maggiori informazioni contattare PEAKTIME a segreteriapeaktime@gmail.com oppure al 333.2962183
Da domani a sabato un gruppo di studenti del Liceo Linguistico di Macerata parteciperanno, a Tours, alla Semaine Italienne presentando la loro pièce teatrale “Une Fontaine di Fables”, andata in scena, la prima volta, in occasione della giornata del francese di maggio 2018, organizzata per la festa dell’Europa a Macerata. Non è la prima uscita questa, essendo anche stata selezionata l’opera, che si ispira alle Fables di La Fontaine, per la regia di Francesco Facciolli, anche per il festival europeo di Torino, denominato Lingue in Scena (maggio 2019).
L’appuntamento d’oltralpe è organizzato dall’Associazione Dante Alighieri e dal comune di Saint Avertin, in collaborazione con l’Associazione del Theatre de L’Ephemère; la medesima compagnia che venne ospitata nell’aprile scorso a Macerata nel corso di una loro rappresentazione per tutti gli studenti di francese del liceo linguistico.
La Dirigente Annamaria Marcantonelli sottolinea l’importanza di questo appuntamento, mettendo in evidenza non solo la bontà dell’attività teatrale svolta nel suo liceo, ma anche la possibilità, come in questa occasione, di poter allargare gli orizzonti dei rapporti e dei contatti con i coetanei nei paesi europei. Sarà, in effetti, anche l’occasione per un gemellaggio col Liceo Grandmont di Tours, citta e zona famose, nella valle della Loira, per i bellissimi castelli del Rinascimento francese.
“Teniamo molto a queste possibilità di incontro e di conoscenza destinata ai nostri studenti; inoltre, in questa occasione, al di là della rappresentazione teatrale sarà anche possibile visitare i luoghi di Leonardo da Vinci, avendo proprio la regione Val de Loire organizzato grandi eventi per il cinquecentenario dello scienziato. Ma non sottovalutiamo neppure l’aspetto dello scambio e del gemellaggio che preveder l’ospitalità reciproca fra gli studenti e le loro famiglie” ha commentato la Dirigente.
Ad accompagnare i ragazzi sarà Fabio Macedoni, il professore responsabile del progetto TaS (Teatro a Scuola). Angelica Nicole Ricca, Elisa Re, Matilde Maracci, Bianca Lattanzi ed Elia Storani gli studenti protagonisti della pièce teatrale che si esibiranno nell’ambito, appunto, di questa settimana dedicata alla cultura e alla lingua italiana.
Sabato 12 ottobre, la sede del liceo "Leopardi" di Macerata è stata teatro di una bellissima cerimonia i cui invitati erano i diplomati di cinquanta anni fa: la IIIB diplomatasi nel 1969 ha voluto festeggiare questa mirabile ricorrenza ritornando nei luoghi, dove per cinque anni, ha condiviso gioie e dolori, pensieri e parole, azioni e propositi con i propri docenti. Degli insegnanti di allora, in verità, ne era presente, fisicamente, uno solo, ma l’accoglienza riservatagli è stata decisamente regale; ma il ricordo degli altri ha aleggiato per tutto il tempo, per tutta la mattina, dedicata ad una visita alle aule e agli spazi di allora e conclusasi con una sosta nell’aula magna, alla presenza della dirigente Annamaria Marcantonelli, del presidente dell’Associazione Amici del Classico Fabio Macedoni e degli studenti della classe IIIC del liceo, accompagnati dal prof. Alessandro Farinelli.
Dopo il saluto della Dirigente, che non ha mancato di sottolineare il senso profondo di queste importanti dimostrazioni di affetto e di appartenenza verso il liceo classico, sollecitando i presenti anche a farsi parte diligente e attiva nell’associazione degli Amici del Classico, Guido Garufi ha assunto il comando delle operazioni intrattenendo i presenti con l’inevitabile e a tratti commovente ricordo degli anni trascorsi sui banchi, ma anche delle altre occasioni, non poche, in cui il gruppo si è ritrovato fortemente coeso; ma anche per l’occasione del cinquantenario alcuni componenti sono arrivati pure dall’estero, pur di aggregarsi. Sono state raccontate vecchie storie, riesumati aneddoti legati agli insegnanti di quel tempo (Vincenzo Machella e Benedetto Branciari i più vivi nel ricordo), ripetute battute sempreverdi e imitati passaggi verbali ormai appartenenti alla storia del liceo.
Giovanni Giuga fu insegnante di italiano a quel tempo e, quando ha preso la parola, l’attenzione è stata totale. Non si è smentito, declamando per intero il V canto dell’Inferno (una sua abitudine anche al tempo dell’insegnamento giovanile, come raccontano tutti) ed ottenendo, alla fine, uno scrosciante e convinto applauso, soprattutto dagli studenti. Una poesia composta per tutta la classe da Guido Garufi ha messo fine all’appuntamento mattutino. La IIIB ha stampato per l’occasione una brochure, nella quale tanto è raccontato, scritto e narrato; ma anche dove molto è lasciato al ricordo, evocato dai pochi fogli di carta, ma infinito nel cuore di tutti coloro che l’hanno vissuto. Dopo le foto di rito il gruppo si è trasferito a Loro Piceno per un conviviale dove si narra di un menù rigorosamente anni 70. Altro, di quel pranzo, non è trapelato.
Questi gli alunni della ex IIIB: Mario Beruschi, M. Andrea Caldarelli, Giovanni Cecchi, Lorenzo Cerquetella, Fabio Conforti, Renato Contigiani, Vincenzo Crognoletti, Andino Domizi, Giovanni Flamini, Franco Francalancia, Vittoriano Gallozzi, Guido Garufi, Eraclio Iannelli, Raoul Latini, Claudio Machella, Mario Mastrocola, Nazareno Morresi, Mario Perfetti, Sandro Ramadori, Franco Ramaglia, Andrea Rebichini, Alberico Speranza, Franco Storani, Francesco Verdi, Francesco Zagoreo; Luciano Fazi, Luca Tamburrini.
L’Amministrazione comunale di Tolentino chiarisce ulteriormente le questioni inerenti la realizzazione del nuovo plesso Grandi.
"Riguardo la vicenda della Scuola Grandi - sottolinea Pezzanesi -, ci preme ancora una volta ringraziare le maestranze della poltrona Frau Group, come fatto precedentemente, per la donazione di una cifra importante che ci ha consentito, insieme ai fondi del Miur, di poter completare i lavori".
Al centro della polemica, nelle ultime settimane, sono finiti i presunti compensi non corrisposti dall'impresa appaltatrice di alcuni lavori del plesso: "Ribadiamo ancora una volta che i nostri uffici hanno operato nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme - precisa il primo cittadino -. Dai documenti in nostro possesso risultano non esserci crediti pendenti, in quanto la ditta ha dimostrato tutti i pagamenti effettuati nei loro confronti. Altro discorso sono eventuali accordi tra i lavoratori e l’impresa che esulano dalle competenze del Comune, così come i contratti applicati e che nel caso specifico riguardano i metalmeccanici in quanto l’impresa principalmente realizza strutture in acciaio (così come per la Scuola Grandi). Comunque, la stessa impresa ha provveduto ad aprire qui sul nostro territorio anche una posizione di Cassa Edile inerente i lavori edili".
"Certamente la normativa, come più volte richiesto a gran voce e a vari livelli, va rivista nel rispetto di tutte le parti coinvolte nella ricostruzione: dal committente, all’impresa appaltatrice, ai lavoratori, ai fornitori. Ci sentiamo profondamente toccati, per la scarsa rispondenza al vero delle opinioni rispetto ai fatti concreti come avvenuti. Un conto è dire che il comune deve controllare i cantieri in ogni loro aspetto e questo è stato fatto, un conto è prendere a pretesto la protesta di un dipendente per gettare discredito su un’amministrazione come quella di Tolentino che persegue obiettivi e li porta a termine, nel pieno rispetto delle regole e delle normative".
"Ribadiamo, come già comunicato alla CGIL, che siamo a disposizione per istituire un tavolo tecnico in maniera da fare da mediatori fra dipendenti, sindacati e ditta" conclude il sindaco.
Non si arrestano i successi per la ricerca di Unicam. L’Università di Camerino conquista infatti un altro importante finanziamento, questa volta nell’ambito delle azioni dedicate al settore Information and Communication Technology del programma europeo Horizon 2020, con il progetto “QUARTET - Quantum readout techniques and technologies”, che ha come responsabile Unicam il professor Stefano Mancini (della Scuola di Scienze e Tecnologie) e vede coinvolto oltre il suo gruppo di ricerca anche quello del professor David Vitali.
“Siamo naturalmente molto soddisfatti – ha sottolineato il prof. Mancini – per questo importante risultato, che giunge dopo due tentativi nei quali il progetto aveva ottenuto un punteggio di valutazione molto alto, ma non aveva comunque ottenuto il finanziamento. La soddisfazione è ancora maggiore se si considera la agguerrita competizione in questo tipo di finanziamenti: in questa occasione abbiamo raggiunto il massimo dei voti e di conseguenza il finanziamento, rientrando così nell’esigua percentuale dei progetti finanziati in questa specifica call, che di solito è pari al 2%”.
Il progetto ha l’obiettivo principale di sviluppare delle metodologie basate sulla fisica quantistica per realizzare in maniera più efficiente la scrittura e/o lettura di dati classici da sistemi fisici, quali ad esempio CD-Rom, hard-drive o altre comuni memorie digitali, migliorando così le attuali performance di codifica e decodifica di informazione.
“Il nome del progetto, Quartet, che sono orgoglioso di aver suggerito, - prosegue il prof. Mancini – vuol dare proprio un’idea di un’azione di concerto di diversi attori, che sono informatici, ingegneri, fisici teorici, fisici sperimentali, e matematici di diverse università. Sono infatti coinvolti nel progetto, oltre ad Unicam, l’Università di York in Gran Bretagna, capofila del consorzio, l’Università di Copenaghen in Danimarca, l’Università di AAlto in Finlandia, l’Università di Vienna, un istituto di ricerca danese, l’Istituto Metrologico Italiano”.
Il gruppo di ricerca del prof. Mancini in particolare è coinvolto nella parte più astratta, quasi matematica, dello sviluppo di codici correttori, metodi che servono per correggere gli errori che possono intervenire quando si elabora l’informazione, mentre il prof. Vitali si occuperà della modellizzazione di un radar quantistico, ossia della possibilità di rilevare degli oggetti, dei target, con radiazioni alle microonde.
“Anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – esprimo grande soddisfazione per questo ulteriore successo che conferma l’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam nei settori più all’avanguardia, riconosciuta anche a livello internazionale. La qualità della ricerca di base e applicata, aperta all’internazionalità, rappresenta infatti anche un requisito fondamentale per garantire agli studenti un’istruzione superiore di elevato livello, e per sostenere attraverso il trasferimento di competenze e know-how, lo sviluppo delle imprese e del territorio tutto”.
Si tratta di una attività di ricerca che potrebbe aprire la strada a forme di elaborazione dell’informazione molto più potenti e tecnologicamente avanzate, con beneficio diretto sia per la scienza e la comunità scientifica che per la società in generale. Grazie ai risultati del progetto si potrà infatti aumentare la capacità di memorizzazione delle attuali memorie digitali, nonché la velocità di trasferimento dei dati da esse. I modelli quantistici che verranno sviluppati potrebbero avere applicazioni anche in biologia e medicina, ad esempio in termini di analisi non invasiva di campioni biologici molto fragili o tessuti umani, conducendo a tecniche non invasive di imaging medico per ospedali pubblici e privati. Inoltre le nuove tecniche di estrazione dell’informazione faciliterebbero il riconoscimento di immagini e quindi anche quello facciale migliorando la sicurezza sociale. Infine, la realizzazione di un prototipo funzionante di radar quantistico potrà avere significative ripercussioni nell’avionica e nella sicurezza Europea.
Sono già quasi 400 e arrivano da più parti d’Italia (Trentino, Torino, Teramo, Venezia, Roma, Gubbio, Bari) i partecipanti che si sono registrati alle due giornate di convegno su “Digitalizzazione del patrimonio culturale” organizzato per giovedì e venerdì, 17 e 18 ottobre, nell’ambito del Master di secondo livello in Formazione, gestione e conservazione di documenti informatici e archivi digitali dell'Università di Macerata a cura del Comitato scientifico composto dai docenti Stefano Pigliapoco, Laura Melosi e Stefano Allegrezza. Vista l’alta partecipazione i lavori si svolgeranno alla Domus San Giuliano, mattino e pomeriggio a partire dalle 10.30 il primo giorno e dalle 9 il secondo.
Il convegno affronta il tema della digitalizzazione del patrimonio culturale sia dal punto di vista teorico e della riflessione critica, sia dal punto di vista pratico con esperienze e casi di studio. “Con questa iniziativa - spiega Pigliapoco - si vuole focalizzare l’attenzione sul patrimonio culturale nelle sue molteplici espressioni, fornendo una visione completa delle problematiche connesse all’uso delle tecnologie informatiche per la loro salvaguardia, valorizzazione e fruizione”. Ai saluti di apertura sarà presenta anche Micaela Procaccia, presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana Anai.
Ampio il parterre di relatori, provenienti da atenei (Università di Padova, Udine, Bologna e Torino) e realtà di importante riferimento nel campo dell’archivistica e dei beni culturali: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; Direzione Generale Musei del Ministero per i Beni culturali; Istituto Centrale per il Catalogo Unico; Istituto Centrale per gli Archivi; ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana; Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi; Rai Teche; Archivio Storico dell’Istituto Luce Cinecittà; Archivio Audio-Video di Radio Radicale; Archivio Editoriale Multimediale della Città del Vaticano; Biblioteca Apostolica Vaticana; Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna; Direzione Cultura della Regione Piemonte.
La prima giornata è incentrata sugli obiettivi strategici della digitalizzazione dei beni culturali, presentando le novità più rilevanti in materia di linee guida, standard di riferimento e strumenti. La seconda è dedicata alla presentazione di esperienze e casi di studio di particolare interesse.
Il programma completo è disponibile sul sito www.masterarchividigitali.unimc.it.
Dal 21 al 25 ottobre, Macerata ospita la terza edizione della Settimana di Eccellenza, organizzata dal dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata nell’ambito del progetto ministeriale “3I4U. Innovazione, Internazionalizzazione, Inclusione per l’Università” e dedicata al tema “Giovani, Studenti e Infiniti Mondi”. Una settimana ricca di seminari, laboratori ed esperienze didattiche con ospiti nazionali e internazionali che coinvolgerà circa 130 studenti.
“L’Università di Macerata non si ferma mai – ha esordito il rettore Francesco Adornato che ieri ha presenziato la conferenza stampa del Career Day che si svolgerà venerdì 18 -. Stiamo facendo di questo Dipartimento e di questo edificio un luogo simbolico come testimoniato anche dalla fermata della stazione e dal terzo livello post laurea. Ringrazio il professor Corsi per il rapporto di profonda stima e amicizia che si è sviluppato in questi anni e un saluto di incoraggiamento al futuro che ci aspetta e ai professori Stramaglia e Fermani.”
“Il Dipartimento di Scienze della Formazione è stato al centro del mio impegno, della mia sollecitudine, della mente e del cuore – ha spiegato il professor Michele Corsi prossimo alla pensione -. Per le terza edizione della Settimana di Eccellenza è stato coinvolto l’interno dipartimento e abbiamo deciso di mettere al centro lo studente: non si tratta di uno slogan ma di un faro, un principio, una sostanza etica. Abbiamo quindi deciso di allargare lo sguardo verso di loro coinvolgendo i docenti, il territorio e la cultura."
"Gli studenti sono cambiati e l’Università deve quindi cambiare per essere attrattiva verso gli studenti e non annoiarli. Dobbiamo quindi reinventarci e fare il tifo a 360 gradi per lo sviluppo e la crescita dell’Ateneo, come suggerito costantemente dal nostro rettore. Il passaggio generazionale è un fenomeno che tutti abbiamo a cuore e in particolare il nostro rettore. Oggi salutiamo il nostro futuro con i docenti Stramaglia e Fermani e la volontà è di continuare a perseguire dei progetti interdisciplinari, con una contaminazione continua tra tutte le aree scientifiche e di ricerca” ha concluso il professore Corsi.
“Insieme ai docenti, ad aprile ci siamo interrogati su quali fossero le emergenze del Dipartimento e abbiamo deciso di focalizzare la Settimana di Eccellenza sugli studenti adottando un modello alter-disciplinare con zone di fertilizzazione incrociate tra le varie discipline – ha aggiunto Massimiliano Stramaglia, docente di Pedagogia generale e sociale -. Ci interrogheremo quindi sui cambiamenti generazionali, sui nuovi modi di “essere giovani”, sulle forme inedite di apprendimento, sulla necessità di rispondere ai bisogno territoriali senza perdere di vista le componenti decentrate e delocalizzate dei saperi.”
“La Settimana di Eccellenza ci permetterà di ascoltare illustri ospiti e poter interagire con loro, in un rapporto sempre trasversale tra studenti, dottorandi e docenti – ha aggiunto Alessandra Fermani, docente di Psicologia Sociale -. Speriamo di poter stimolare delle domande nei nostri studenti perché dietro a ogni scoperta c’è sempre una meraviglia e perché è questo il compito proprio di noi insegnanti.”
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Giacomo Buoncompagni, dottorando dell’Università di Macerata, è il vincitore del primo premio nazionale “Vilfredo Pareto per la sociologia 2019” promosso dal Centro di Ricerca in sicurezza Umana dell'Università di Perugia.
In occasione del Festival della sociologia, il riconoscimento viene assegnato ogni anno ai candidati che, con rigore metodologico, presentano ed espongono, in italiano, inglese, francese o spagnolo, un saggio sulle tematiche più attuali relative al pensiero sociologico classico corroborato anche da una ricerca empirica e da abilità di esposizione al pubblico. I relatori devono dimostrare rigore metodologico in lingua italiana, inglese, francese o spagnola, per la durata di quindici minuti. Il vincitore, oltre a un premio ricordo, potrà pubblicare il contributo proposto in una rivista di scienze sociali.
Giacomo Buoncompagni è dottorando di ricerca in Human sciences – tutor Sebastiano Porcu e Lucia D'Ambrosi, curriculum Psychology communication and social science, di cui è reponsabile Alessandra Fermani. Buoncompagni è laureato in comunicazione pubblica ed, esperto di social media, immigrazione e fenomeni di cyber violenza.
Le sue tematiche di ricerca riguardano lo studio della comunicazione digitale, giornalismo interculturale, media e criminalità.
Si è aperta sabato 12 ottobre, a Palazzo Pellicani Silvestri a Macerata, l’esposizione “Bauhaus 100” del Liceo Artistico “Cantalamessa” del capoluogo, evento collegato alla mostra curata da Aldo Colonetti “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” che si sta svolgendo in città. Si tratta di una selezione delle varie attività che la scuola sta svolgendo fin dal passato anno scolastico sul tema, in occasione appunto del centenario della fondazioen dell’Istituto tedesco.
La mattinata si è aperta con un’introduzione del Dirigente scolastico, il professor Claudio Mengoni che, oltre a dare il benvenuto agli intervenuti, ha spiegato lo spirito con cui è stata allestita la mostra, quello di evidenziare come dal punto di vista didattico oggi il Liceo Artistico sia la scuola che meglio richiama l’impostazione, cento anni fa decisamente innovativa, che il Bauhaus diede all’insegnamento artistico. Una impostazione che legava il mondo dell’arte a quello dell’artigianato e a quello della nascente industria, con caratteristiche particolari che si ritrovano nella struttura dei corsi e nelle metodologie didattiche del Liceo Artistico. Come testimonianza di ciò nell’esposizione vengono anche mostrati alcuni prodotti realizzati dagli studenti dei diversi indirizzi della scuola.
Il prefetto di Macerata, la dottoressa Iolanda Rolli, che ha gentilmente accettato di essere presente all’evento inaugurativo, in un breve saluto ha sottolineato l’importanza del fatto che le scuole siano collegate al territorio, perché esse hanno il compito di coinvolgere i ragazzi nella conoscenza e nella valorizzazione di una zona ricca di arte e di cultura come il maceratese; un’arte e una cultura di cui proprio i ragazzi sono gli eredi e che dunque devono conoscere, salvaguardare e arricchire.
La mostra, alla cui realizzazione hanno contribuito oltre agli studenti e agli insegnanti del Liceo Artistico anche il comune di Macerata, Macerata Musei e Sistema Museo, è visitabile tutti i giorni, dalle 10:30 alle 17:30, fino al 3 novembre.
Incontro tra i laureati e laureandi di Unimc (360) e i rappresentanti di 47 aziende del territorio. Gli obiettivi? Favorire e migliorare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e incrementare i rapporti con le imprese del territorio. Il Carrer Day di Unimc si terrà venerdì 18, a partire dalle ore 9:00, all’interno della biblioteca giuridica dell’Università. I partecipanti potranno incontrare e dialogare personalmente con i responsabili delle risorse umane delle principali aziende del territorio che hanno delle posizioni lavorative aperte. Presenti anche le principali associazioni di categoria: Confindustria, Confartigianato, CNA Macerata con Eures, uno sportello regionale e di rete europea per i servizi per l’impiego.
“Il Career Day rappresenta una possibilità comune di fare percorsi condivisi che si riversano sulle aziende e sul territorio – ha spiegato il rettore di Unimc Francesco Adornato – perché abbiamo tutti la necessità di costruire percorsi di rilancio del territorio. Con i nostri percorsi didattici e con queste iniziative cerchiamo di immaginare il futuro prima che arrivi o comunque ci teniamo preparati: è questo ‘l’umanesimo che innova’. Ci sarà molto da lavorare ma credo che ci siano tanta determinazione e fiducia nel formare i giovani e far venire fuori il territorio da questa fase di transizione.”
“L’idea del progetto è quella di far sì che i ragazzi escano da questa giornata con un posto di lavoro che sia un apprendistato con possibilità di assunzione o dei tirocini retribuiti – ha aggiunto Pamela Lattanzi, delegata del rettore all’Orientamento -. Ogni azienda avrà la possibilità di fare 24 colloqui e ogni studente potrà farne 5: il tutto è stato organizzato svolgendo un matching tra il curriculum degli studenti e le posizioni richieste dalle aziende. Il pomeriggio sarà invece incentrato su queste ultime con dei workshop dedicati.”
“Per noi il Career Day rappresenta un attestato di riconoscimento non solo per i rapporti personali che ci sono con il rettore Adornato ma anche per la progettualità di ambizione – ha aggiunto Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata -. Il progetto è un’occasione per rendere ancora più vicini il mondo degli umanisti e dei tecnocrati; questo perché in ogni azienda, oltre alle capacità tecniche, serve una cultura di fondo e un approccio al problem solving, caratteristiche tipiche di una cultura umanistica. A noi servono persone preparate e l’Unimc è in grado di offrirle.”
“Speriamo di poter mettere questa sinergia a regime a disposizione del futuro – ha commentato Pacifico Berrè, responsabile Sviluppo e Categorie di Confartigianato -. Nonostante ciò che ha colpito il nostro territorio tre anni fa credo che ci sia vivacità nella ricerca di personale da parte delle aziende. Il Carrer Day rappresenta un progetto strutturale che sarà sicuramente in grado di dare un grandissimo supporto alle domande e alle offerte del mondo del lavoro.”
“Con il Carrer Day si sottolinea un riconoscimento che arriva sia dal territorio ma anche da un sistema di aziende – ha aggiunto Mauro Giustozzi, direttore generale dell’Università di Macerata -. Continueremo a investire su questo settore e su una intuizione che può diventare una pratica effettiva di questo Ateneo.”
In preparazione al Carrer Day, Unimc ha organizzato anche delle giornate di formazione volte a fornire suggerimenti sulla preparazione di un curriculum vitae, sui colloqui di lavoro e sul proprio percorso di carriera. Mercoledì 16 inoltre, alle ore 16:00, presso il Polo Pantaleoni, gli studenti avranno anche l’occasione di incontrare Jack Cambria, ex comandante dell’Hostage Negotiation Team della Polizia di New York.
Il rettore Adornato ha concluso ringraziando tutte le aziende che hanno deciso di aderire a questa importante iniziativa per i laureandi e laureati annunciando che l’Unimc ha avviato dei percorsi di studio per lo spazio.
Lo scorso venerdì 11 ottobre presso la splendida location della Sala dei Baroni di Castel Nuovo a Napoli, si è tenuta la prima presentazione pubblica del progetto di ricerca industriale “S.A.F.E. – Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca nell’ambito Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014–2020 e che vede l’Università di Camerino come capofila di un partenariato composto da altri due Atenei ed enti ed aziende del settore.
Il progetto, di cui è responsabile la prof.ssa Lucia Pietroni della Scuola di Architettura e Design di Unicam con sede ad Ascoli Piceno, intende studiare, sviluppare e realizzare soluzioni innovative, concrete ed efficaci, in risposta alla crescente domanda sociale di sicurezza nella vita quotidiana, emersa con forza in seguito ai recenti eventi sismici che hanno colpito le regioni del Centro Italia, integrando conoscenze e competenze tecnico-scientifiche, differenti e complementari, quali quelle del Design, dell’Ingegneria Strutturale, dell’Informatica e della Chimica.
In particolare, il progetto S.A.F.E. è finalizzato allo sviluppo progettuale e alla realizzazione di sistemi di arredi “antisismici”, intelligenti e “salva-vita” in caso di terremoto, per le scuole e gli uffici.
Attraverso un approccio tecnico-scientifico multidisciplinare all’innovazione e la condivisione di differenti know how presenti all’interno del partenariato pubblico-privato coinvolto nel progetto, i risultati attesi riguardano non solo la realizzazione di nuovi sistemi di arredo per scuole e uffici più sicuri e la loro validazione attraverso test e prove strutturali, ma anche le potenzialità che il progetto può contribuire a generare in termini di innovazione, sviluppo economico e incremento di competitività del comparto Legno-Arredo italiano.
Alla presentazione pubblica hanno partecipato tutti i partner del progetto: l’Università di Camerino, capofila del progetto, rappresentata dai team di ricerca dell’area del Disegno Industriale, dell’Ingegneria Strutturale, dell’Informatica e della Chimica, l’Università dell’Aquila, con i team di ricerca dell’Ingegneria Strutturale e dell’Informatica, l’Università della Basilicata con il team del Laboratorio SISLab, le sei aziende del settore legno-arredo A.Z. Ufficio, Camillo Sirianni, Cosmob, Icam, Styloffice e Vastarredo e le due aziende del settore ICT e IOT Fillippetti e Santer Reply.
Inoltre, hanno portato la loro testimonianza i rappresentanti dei cinque enti di sostengo che compongono l’Advisory Board: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, FederlegnoArredo, ENEA e ADI — Associazione del Disegno Industriale.
La giornata è stata, dunque, l’occasione per esporre per la prima volta al grande pubblico le finalità, i risultati attesi, l’articolazione e i partner del progetto. La giornata è stata organizzata da Unicam in collaborazione con A.Z.Ufficio e con il patrocinio del Comune di Napoli.
L’Istituto Agrario di Macerata ha organizzato una serie di corsi sulla cura del verde e su altri aspetti che implicano la riscoperta di tradizioni culturali legate alla terra.
La scuola “Giuseppe Garibaldi”, ormai importante punto di riferimento per la formazione delle giovani generazioni, prosegue nella sua vocazione formativa anche con chi desidera acquisire competenze di base nella potatura, negli innesti, nel riconoscimento e cura delle piante, nell’allevamento delle api.
È stato così progettato un calendario di appuntamenti, dedicati agli adulti, che va da ottobre a maggio 2020. È in corso la “vinificazione familiare” che ogni anno riscontra sempre più partecipanti che vengono introdotti alle tecniche principali per la produzione in proprio del vino, prendendo in esame le varie fasi: pigiatura e svinatura (vino rosso e bianco), i travasi di fine fermentazione, la cura del vino, lo studio dei difetti, delle alterazioni e malattie e nell’ultimo incontro.
Alla guida del corso, l’enologo prof. Giuseppe Potentini, che proporrà anche l’analisi sensoriale nella cantina della scuola, cuore antico dell’istituto per le sue origini e particolarità architettoniche.
Tutti gli appuntamenti formativi hanno lo scopo di sviluppare l’attenzione all’ambiente e di favorire l’approccio alle principali strutture arboree presenti nel territorio, attraverso lezioni teoriche e attività pratiche, svolte in azienda e condotte da agronomi e docenti tecnico-pratici.
Dopo il corso di “vinificazione familiare” seguirà quello sulla produzione artigianale della birra (8, 15, 22 e 29 novembre, dalle 15 alle 17), quindi le tecniche di base per la pasta fresca (5,12 dicembre), le tecniche di intreccio (10,17 e 24 gennaio 2020), la potatura della vite (7, 14 febbraio), delle piante da frutta (21, 18 febbraio e 6 marzo) e degli olivi (13, 20, 27 marzo), gli innesti (18, 25 marzo), le erbe spontanee (17, 23 aprile), la produzione di sapone e detergente per la casa (8, 15 maggio) e l’allevamento delle api (15, 22, 29 maggio).
“Scuole che fanno integrazione nelle comunità locali”. È il titolo della manifestazione che si è tenuta a Firenze all'interno della Fiera Didacta, alla quale hanno partecipato anche due insegnanti della scuola primaria di Camporotondo di Fiastrone, facente parte dell'Istituto Comprensivo di Caldarola, Matilde Rinaldi e Marina Migliorelli.
"La nostra scuola ospita 23 alunni, di cui circa la metà di origine straniera. I bambini sono divisi in due pluriclassi: una di 12 alunni di prima, seconda e terza, l’altra di 11 alunni di quarta e quinta. Il nostro paese è collocato in un paesaggio collinare, ai piedi del Parco Nazionale dei monti Sibillini e fa parte dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, insieme ad altri 14 comuni - hanno spiegato le due insegnanti -. Il paese ospita 514 abitanti di cui circa il 10% di origini straniera. Come altri piccoli borghi del nostro territorio dalla fine degli anni 90, Camporotondo ha vissuto un periodo di incremento demografico proprio grazie a giovani famiglie immigrate, che hanno trovato occupazione soprattutto nel settore agricolo e nell’edilizia. Sfortunatamente negli ultimi anni questo fenomeno di ripopolamento ha subito un’inversione di tendenza e, a seguito del sisma del 2016, la situazione è drasticamente peggiorata: molte famiglie, dopo aver perso la propria abitazione e in certi casi anche il lavoro, si sono spostate lungo la costa o nei comuni limitrofi con scarsa possibilità di ritornare."
"Questo fenomeno sta allo stesso tempo alimentando un bisogno sociale di fare rete e di aiuto reciproco, con un atteggiamento di resilienza, fondamentale per superare le difficoltà materiali ma anche psicologiche che tutti noi stiamo vivendo. La scuola in questo contesto ha assunto un ruolo fondamentale, sia per l’integrazione multiculturale sia in quanto punto di riferimento per le famiglie e la comunità - hanno proseguito -. La collaborazione comune-scuola è molto forte. L’edificio scolastico è stato completamente ristrutturato prima del sisma e dotato di ambienti polifunzionali. I bambini usufruiscono della mensa ma anche di un’attività di doposcuola, completamente finanziata dal comune, che garantisce loro lo svolgimento pomeridiano dei compiti e la possibilità di avvalersi di esperti per attività laboratoriali come teatro, musica, orto, inglese e nuoto. Tutto questo rappresenta una grande opportunità soprattutto per le famiglie straniere, colmando le difficoltà legate alla distanza del nostro paese dai servizi e dalle risorse del territorio più vicini. Diventa inoltre un momento di importante coesione sociale e un’opportunità di aiuto reciproco."
"Queste stesse finalità proseguono oltre la scuola grazie ad alcune famiglie che hanno creato l’associazione “Il Paese Rotondo”, un ottimo esempio di sinergia fra culture diverse che promuove iniziative come laboratori per bambini, cene e feste multietniche, corsi di lingua italiana per genitori stranieri, mercatini artigianali per la raccolta di fondi da mettere a disposizione della comunità - hanno continuato le due insegnanti -. La collaborazione con le realtà locali (associazioni, enti, aziende agricole, realtà commerciali ed economiche...) e la loro valorizzazione rappresentano una grande opportunità soprattutto dal punto di vista didattico: il territorio entra nella scuola e la scuola esce nel territorio dando vita ad opportunità di apprendimento significative come la partecipazione ad eventi organizzati dal Comune o caratterizzate dall’esperienza diretta, come la raccolta delle olive, dello zafferano, la lavorazione del latte e la produzione di latticini, la preparazione del pane, ma anche la conoscenza dei prodotti tipici del territorio, della flora e della fauna, del patrimonio artistico e culturale. Esperienze, queste, che rafforzano il senso di appartenenza ad un luogo ricco di tradizioni e risorse ambientali che meritano di essere tramandate e valorizzate, potendo anche un giorno tradursi in opportunità lavorative. A tal proposito noi insegnanti cerchiamo ogni giorno di sensibilizzare i bambini verso un territorio che oggi, a nostro parere, rappresenta un grande potenziale economico e sociale. L’agricoltura sostenibile, il turismo, le piccole realtà storico culturali di cui è punteggiata l’Italia possono diventare un volano per il nostro Paese - proseguono -. Tutto questo è possibile se riusciamo a mantenere vive comunità come la nostra. I piccoli comuni hanno capito che, per sopravvivere alle difficoltà di tipo socio economico, è fondamentale condividere le potenzialità di ognuno e metterle al servizio di tutti."
"Per evitare di sentirci scuole di periferia anche noi insegnanti delle pluriclassi del nostro Istituto Comprensivo stiamo collaborando, facendo spesso incontrare i bambini e condividendo progetti comuni legati all’ambiente e al territorio. Un altro progetto di alto valore, non solo culturale ma anche di integrazione e coesione sociale, è il coro d’Istituto “Voci in armonia”, diretto dal maestro Maurizio Maffezzoli - hanno proseguito le due insegnanti -. Con questo coro i bambini della classi quarte e quinte di tutto l’Istituto Comprensivo sono coinvolti in un progetto comune che ha dato loro la possibilità di fare esperienze musicali in varie manifestazioni nazionali oltre che l’Onore di partecipare all’inaugurazione del corrente anno scolastico all’Aquila e di cantare alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Creando questa rete di esperienze, ci poniamo l’obiettivo di superare il senso di isolamento contribuendo a creare una comunità “allargata”, dove il senso di appartenenza al territorio non sia racchiuso all’interno delle mura del proprio borgo, ma sia aperto ad un più ampio contesto sociale, culturale e ambientale" hanno concluso.
Un’allieva dell’Accademia di Belle Arti di Macerata si è aggiudicata il premio nella sezione Decorazione del PNA.
A partire dal 15 ottobre Torino sarà al centro della creatività giovanile: per 5 giorni infatti studenti di 35 scuole d’arte e design italiane e di 21 accademie internazionali si danno appuntamento in città in occasione della II edizione del FISAD, Festival Internazionale Scuole d’Arte e Design e della XIV edizione del PNA, Premio Nazionale delle Arti promossi dal MIUR. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito all’iniziativa la medaglia di rappresentanza, a riprova del grande impegno e del valore dei risultati ottenuti.
Lunedì 14 ottobre si inaugura il FISAD e si proclamano i vincitori del PNA con una cerimonia che vede il contributo della Fondazione Cirko Vertigo dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, della Scuola del Teatro stabile di Torino e del Conservatorio G. Verdi di Torino a testimonianza del fatto che il format del Festival è unico al mondo accogliendo tra le discipline non solo arti visive ma anche teatro, performance, danza e circo.
Tra i vincitori anche un’allieva dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, Daria Carpineti che ha ottenuto il premio nella sezione Decorazione.
A selezionare i vincitori del PNA, -rivolto alle Accademie italiane e che comprende le sezioni di arti figurative, digitali e scenografiche (pittura, scultura, arti grafiche, decorazione, scenografia teatrale, cinematografica e televisiva, arte elettronica, fotografia, opere interattive, video-installazioni, produzioni audiovisive di narrazione e di creazione) e una sezione dedicata al restauro - è una giuria nominata dal Ministero presieduta Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e composta da Beatrice Merz, direttore della Fondazione Merz, Sergio Toffetti, storico del cinema, Irene Dionisio, regista e Piero Gilardi, artista e fondatore del PAV, Parco d’Arte Vivente.
Carolyn Christov-Bakargiev sarà anche nella giuria internazionale del FISAD, che valuterà tutte le opere presentate, sia italiane che straniere, coadiuvata dal critico Renato Barilli e dal curatore e storico dell’arte cinese, Lu Peng.
Alla seconda edizione del FISAD partecipano artisti provenienti non solo dall’Unione europea ma, tra gli altri, da Russia, Cina, India,Australia, Etiopia e Emirati Arabi Uniti.
La giuria del PNA assegnerà un premio per ognuna delle 10 sezioni, la giuria FISAD assegnerà 3 premi ai migliori artisti e l’Assessorato alle politiche giovanili della Città di Torino, il premio Torino Creativa ad un giovane artista; inoltre, a cura della Fondazione Cecilia Gilardi ONLUS, sarà attribuita una residenza d’artista ad un promettente giovane dell’Accademia di Torino.
Tre grandi artisti da Russia e Cina, che sono i paesi ospiti d’onore del FISAD, riceveranno poi l’Albertina International Award nella serata di premiazione il 17 ottobre. Ad esserne insigniti per la Russia, saranno il regista Aleksandr Sokurov e l’artista Alexander Shishin-Hokusai, protagonisti del Padiglione russo alla Biennale di Venezia di quest’anno, e per la Cina l’artista, noto internazionalmente, Zhang Xiao Gang.
Le mostre saranno allestite sino al 17 novembre nei luoghi del Festival ovvero l’Accademia Albertina, la Fondazione Giorgio Amendola, CAMERA, il Polo della Scenografia all’ex INCET e il Circolo degli Artisti. Nella sala cinematografica della RAI di via verdi 14 saranno proiettati i video partecipanti, il Circolo dei lettori ospiterà due convegni il 15 e il 16 ottobre, il Teatro del Castello di Rivoli lo spettacolo dell’Accademia di danza di Roma e la Nuvola Lavazza la cerimonia di premiazione e conclusiva.
Evento collaterale conclusivo del Festival sarà la mostra Passione Bi-Polare, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e, in quell’occasione, verrà consegnata la medaglia di Accademico d’Onore ad un testimonial d’eccezione: Herman Nitsch.