Piena disponibilità all’ascolto e presa in carico delle esigenze. Sono questi i due aspetti che hanno caratterizzato la riunione di oggi pomeriggio tra l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini e i rappresentanti della Federazione regionale di tutela dei diritti dei diabetici marchigiani che, nata nel 2014, raccoglie 13 associazioni territoriali e presieduta da Emilio Augusto Benini.
Presenti anche Ermanno Pieroni e Carlo Bonvini, oltre a Massimiliano Petrelli, medico diabetologo e funzionario dell’ARS (Agenzia Regionale Sanitaria) che ha tracciato la storia della cura del Diabete nelle Marche.
Convocati dallo stesso assessore per discutere e confrontarsi sulle principali problematiche dei malati diabetici che nelle Marche raggiungono i 67 mila di cui 310 pediatrici (4,4% della popolazione), è stata fatta dapprima una panoramica della situazione attuale che vede i Centri di diabetologia (15 nelle Marche) da tempo collegati in rete attraverso un software avanzato.
Ma non mancano i nodi critici rilevati dallo stesso Presidente della Federazione, a cominciare dalla richiesta della piena applicazione della legge regionale n.9 del 2015 in primis in ordine ad un’omogeneizzazione delle prestazioni sanitarie a livello territoriale, indispensabile ai fini della prevenzione delle complicanze derivanti dal diabete, soprattutto a livello cardiovascolare, oculistico, nefrologico e del piede diabetico.
“Prevenire le complicazioni non significa solo curare un malato ma evitare costi sociali, umani e sanitari altissimi”. Un’affermazione che l’assessore Saltamartini ha fatto sua sottolineando la ferma volontà di intervenire nel più breve tempo possibile sulle eventuali carenze dell’organizzazione della rete dei Centri di diabetologia.
Particolarmente sentita l’esigenza di dare attuazione al Sistema reticolare multicentrico, cioè collegare la medicina territoriale, quindi i medici di medicina generale con i Centri di diabetologia per il trattamento del malato e la prevenzione, attraverso la condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici centrati sui bisogni della persona diabetica. Una situazione attualmente ancora non strutturata ma lasciata in gran parte alla volontarietà dei medici di base.
In tal senso la Federazione chiede anche un Dipartimento strutturale unico di Diabetologia perché considerata una condizione necessaria per garantire sia prestazioni sanitarie uguali per tutti sia per soddisfare il fabbisogno di personale nei Centri dove dovrebbe essere costante la presenza di un team composto da Diabetologo, Dietista, Podologo e infermiere/a specializzato. Infine i rappresentanti della Federazione hanno chiesto una maggiore facilità di accesso ai nuovi farmaci e all’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione.
“Sono tutte richieste più che legittime e degne della massima attenzione la cui risposta vorremmo applicare per ogni tipo di patologia cronica - ha concluso Saltamartini - ed è mio preciso impegno convocare ad un prossimo tavolo i direttori delle Aziende e delle Aree vaste per discuterne e trovare soluzioni adeguate. Uno dei principali obiettivi è, tra gli altri, l’implementazione e la piena applicazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, perché siamo ancora troppo indietro rispetto ad altre regioni e non è più pensabile che certi semplici adempimenti burocratici siano ancora una perdita di tempo per i cittadini marchigiani.”
“Da oggi sul sito della Regione Marche sarà attivo lo slot di prenotazione dei vaccini per i turisti che giungeranno in vacanza nelle Marche”. Lo ha annunciato, nel corso del Consiglio regionale, l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, rispondendo a un'interrogazione del Gruppo Pd sui centri di vaccinazione.
I turisti che trascorreranno un periodo di vacanza potranno effettuare la vaccinazione di richiamo nelle Marche. Verrà somministrata recandosi direttamente nei Punti vaccinali di popolazione o in quelli ospedalieri. Andrà esibito il certificato di vaccinazione della prima dose con indicato il vaccino somministrato, la data di somministrazione e la data prevista per il richiamo. “È un’opportunità in più che offriamo a quanti sceglieranno la nostra regione per un periodo di vacanza o di riposo – afferma l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – L’obiettivo è contribuire a raggiungere l’indispensabile livello di copertura vaccinale che non deve subire flessioni nel periodo estivo”.
Saltamartini ha ricordato la buona efficienza delle Marche nella campagna vaccinale: "siamo al secondo posto per efficienza tra vaccini consegnati e somministrati", ha osservato, ricordando la scelta di predisporre nelle palestre i centri prima adibiti a punti per i tamponi e poi come punti di vaccinazione della popolazione (Pvp); è seguita la strutturazione dei punti anche negli ospedali per le persone fragili e poi i Pvp nei territori gestiti da medici di famiglia, con l'aiuto dei comuni e sempre con il supporto della Protezione civile. Intanto, ha riferito l'assessore, "la situazione attuale ha comportato la consegna di adeguati farmaci alle farmacie" ed è iniziata la vaccinazione in alcune aziende ("finora 1.500 persone circa").
In settimana, ha riferito Saltamartini, si registrerà un rallentamento delle vaccinazioni dopo la "riduzione dell'operatività da parte del commissario da 15mila, per alcuni giorni, a 11mila vaccini giornalieri". In ogni caso, ha aggiunto, nelle Marche la vaccinazione degli over 60 non ha fatto registrare carenze come in altre regioni: l'indice è superiore all'85%". Il percorso per arrivare a un milione di prime dosi percorso che punta a somministrare almeno un milione di prime dosi "si sta concretizzando".
(Fonte Ansa)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato la regolamentazione dell’obbligo vaccinale o meno, con particolare riferimento a coloro che svolgono la professione sanitaria. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “A cosa va incontro l’operatore sanitario che rifiuta la vaccinazione anti-Covid-19?”
Il caso di specie ci consente di affrontare la delicata vicenda dell’obbligatorietà vaccinale da parte degli operatori sanitari alla luce della recente normativa e degli avvenuti risvolti giudiziari.
A tal proposito il Tribunale di Belluno, con ordinanza del 6 maggio 2021, ha confermato l’obbligo degli operatori sanitari di vaccinazione anti-Covid in base al D.L. 44/2021; in tal modo è stata confermata l’ordinanza del 19 marzo 2021 dello stesso Tribunale di Belluno, che aveva deciso in base ai principi generali, ma prima del D.L. 44/2021, affermando la legittimità di mettere in ferie chi rifiuti di vaccinarsi. Difatti, l’art. 4 del D.L. 44/2021 impone la vaccinazione gratuita anti-Covid a tutti «gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali»; si precisa inoltre che «la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati», proibendo quindi in ogni caso ed ogni modo l’attività ai «soggetti obbligati» che rifiutino la vaccinazione.
In tal modo, i soggetti obbligati che lavorassero senza vaccinazione incorrerebbero nel reato di esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), in concorso con i responsabili delle «strutture» che avessero permesso di lavorare nella consapevolezza del mancato vaccino.
Il D.L. 44/2021 ha il pregio di prevedere espressamente chi è obbligato al vaccino anti-Covid e quali sono le conseguenze del rifiuto, e in tal modo nulla prevede per le categorie non nominate espressamente. Le parole sono precise nell’imporre il vaccino anti-Covid per svolgere effettivamente le attività quali «esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario» in qualunque «struttura» ed in particolare in «farmacie», «parafarmacie» e «studi professionali» nel settore sia pubblico sia privato. L’obbligo di vaccino è imposto a chi svolga le «attività», compresi quindi non solo i lavoratori dipendenti, ma anche i collaboratori autonomi. Le parole sono ampie e certe. La precisione dell’elenco dà certezze su chi ha l’obbligo formale del vaccino anti-Covid, ma lascia aperto il dubbio della disciplina applicabile nei confronti dei non-nominati dalla legge, tanto da porre in essere una netta differenza tra le persone per cui è previsto espressamente l’obbligo di vaccinarsi in base al D.L. 44/2021 e quelle non nominate, per cui quest’obbligo non è previsto: gli obbligati formalmente in base al D.L. 44/2021, che rifiutino di vaccinarsi, sono soggetti a specifica procedura con assegnazione a mansioni equivalenti o anche minori, in quest’ultimo caso con la retribuzione inferiore, e solo in mancanza di qualunque mansione utile è prevista la sospensione senza retribuzione e presumibilmente senza i benefici dell’anzianità; comunque, è sempre escluso il licenziamento. Al momento la disciplina del D.L. 44/2021 è in scadenza al 31 dicembre 2021.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “ È legittima l’azione del datore di lavoro nei confronti degli operatori sanitari che, preso atto del loro rifiuto a sottoporsi al vaccino anti-COVID, li ha prima posti in ferie e poi tenuti a distanza dalla struttura sanitaria”(Tribunale di Belluno, ordinanza del 6 maggio 2021).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il sindaco Alessandro Gentilucci è stato tra i primi, stamattina, a sottoporsi al prelievo del sangue per un check up presso il poliambulatorio di Pieve Torina: “una testimonianza diretta di un nuovo importante servizio che abbiamo avviato e che si aggiunge ai numerosi altri già attivati. Il nostro poliambulatorio è ormai una realtà, dal punto di vista sociosanitario, non solo per Pieve Torina ma per tutto il circondario. Il prelievo di sangue per le analisi – prosegue Gentilucci – rappresenta un’opportunità in più che va incontro alle richieste di tante persone che potranno finalmente usufruire di questo servizio in loco, senza spostamenti verso altre strutture pubbliche o private”. Il servizio è realizzato in collaborazione con il Polo Diagnostico e sarà attivo tutti i venerdì con orario 7.30 / 9.30. “Un ulteriore tassello per portare la sanità di base nel territorio - conclude il sindaco - più vicina ai bisogni della gente che necessita, oggi più che mai, di attenzione e vicinanza visto quanto abbiamo sperimentato con la pandemia”.
In allegato alcune foto della sindaco, del servizio e del poliambulatorio.
Il Centro medico Blugallery di San Severino Marche sempre più all'avanguardia nella diagnostica per immagini. E' arrivata infatti in questi giorni una nuova Risonanza magnetica, la Siemens Altea 1,5 Tesla, che consente di effettuare esami con una qualità molto alta e in maggior numero di applicazioni cliniche. “Una Risonanza a così alta risoluzione - spiega il dottor Pietro Pettinari, radiologo al Blugallery - favorisce una diagnosi precoce e corretta delle patologie. È la più moderna metodica di diagnostica per immagini oggi disponibile e utilizzata in rapporto a numerose e diverse esigenze senza rischi. La risonanza magnetica, infatti, utilizza onde radio a campi magnetici e non presenta per il paziente rischi di esposizione a radiazioni ionizzanti”. “L'arrivo di questa nuova RM - aggiunge il dottor Umberto Negro, anche lui radiologo del Centro medico - completa il settore della diagnostica al Blugallery, qualificandolo ulteriormente e ponendolo all'altezza delle strutture più avanzate. Qui, infatti, sono operative pure una Tac capace di produrre immagini che possono essere ricostruire in 3D e un'altra Risonanza magnetica aperta”.
Ora, grazie alla nuova Siemens Altea si possono eseguire al Blugallery anche le cardioRM, l'esame multiparametrico della prostata, la colangioRM per lo studio delle vie biliari, le angioRM e poi la RM mammaria, la RM all'addome col mezzo di contrasto e la RM all'encefalo con studi funzionali e col mezzo di contrasto. Tutto ciò per merito di specialisti di grande esperienza e professionalità. Il direttore sanitario Annibale Francioni, infatti, coordina un'équipe medica di prim'ordine formata, oltre che dai medici Pettinari e Negro, dal professor Gian Marco Giuseppetti (già Direttore della Clinica di Radiologia e del Dipartimento “Disco” dell'Università Politecnica delle Marche), e dai radiologi Federico Crusco, Tiziana Lombardi, Pietro Pettinari, Andrea Sgolacchia, Matteo Verdecchia e dal cardiologo Raoul Brambatti. “Con la nuova RM - dice proprio il dottor Brambatti - facciamo un altro grosso passo in avanti potendo indagare un'infinità di casi, anche gravi, come ad esempio la cordiomiopatia ipertrofica dilatativa e restrittiva, la displasia aritmogena del ventricolo destro o le miocarditi. Senza tralasciare l'applicazione sugli atleti che presentino aritmie silenti, in qualche caso minacciose, durante la visita medico-sportiva nel Centro di medicina dello sport del Blugallery”. Dunque, all'altra RM già presente nel Centro e utilizzata soprattutto per le strutture articolari, si aggiunge adesso questo macchinario d'eccellenza che - come sottolinea il dottor Federico Crusco, specialista in Radiodiagnostica dell'Azienda ospedaliera di Perugia - “consente l'esecuzione di più esami (addome, prostata, cuore e mammella) e con una qualità delle immagini decisamente superiore”.
Sono attualmente 125 le farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti Sars-CoV2 nelle Marche. Nelle farmacie si possono prenotare tutti i cittadini di tutte le fasce di età previste per il vaccino che riceveranno la dose che sarà disponibile.
Sarà un servizio a domanda individuale. Chi vuole vaccinarsi potrà recarsi direttamente dal suo farmacista e chiedere l’appuntamento.
“Con la collaborazione delle farmacie che hanno svolto i corsi di formazione e adottato tutti i necessari protocolli di sicurezza – spiega l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – potenziamo ulteriormente la campagna vaccinale con una particolare attenzione per quei cittadini che non si sono ancora vaccinati, soprattutto quelli sopra i 60 anni, ma potrebbero farlo con il supporto del farmacista. L’obiettivo della Regione è raggiungere quanto prima l’immunizzazione di massa. Il traguardo che abbiamo tagliato nei giorni scorsi di un milione di dosi somministrate ci fa ben sperare”.
Le farmacie utilizzeranno il sistema unico regionale di Poste Italiane per la vaccinazione e dovranno fissare l’appuntamento anche per la seconda dose.
I cittadini che vogliono farsi vaccinare in farmacia devono:
· compilare correttamente il consenso informato;
· rispettare le disposizioni previste per il contenimento dei contagi;
· non aver avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid-19 e non avere febbre superiore a 37,5°.
Per quanto riguarda il numero delle farmacie sono previste ulteriori adesioni nel corso dei prossimi giorni.
Di seguito il link con l’elenco delle farmacie aderenti (17 finora quelle nel Maceratese).
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“Ospedali senza amianto, andiamo spediti verso il risultato con un investimento di 4,7 milioni di euro”. Così l’assessore regionale Francesco Baldelli commenta la convenzione con le aziende ospedaliere per la rimozione dell’amianto approvata in Giunta. “È inaccettabile che ancora nel 2021 ci siano nosocomi con tracce di amianto. Non possono esistere elementi potenzialmente nocivi per la salute dei cittadini, anche se adeguatamente trattati, proprio nelle principali strutture deputate alla cura della salute – chiosa l’assessore - Per questo interveniamo per risolvere definitivamente un problema che si trascina da decenni, puntando alla tutela della salute e della sicurezza di operatori, pazienti e fruitori delle strutture. La Regione Marche ha assegnato 4,7 milioni alla bonifica di 21 ospedali distribuiti su tutto il territorio regionale. Il diritto alla salute dei cittadini è il primo obiettivo dell’amministrazione Acquaroli”.
Nelle ore scorse la Giunta regionale ha provveduto all’approvazione dello schema di convenzione proposto dall’assessorato all’Edilizia sanitario-ospedaliera con le aziende ospedaliere, le quali potranno ora affidare i lavori per procedere celeri con la bonifica. “Con questi interventi daremo una risposta concreta ad un annoso problema che non può più essere tollerato - spiega l’assessore Baldelli - A tutti i cittadini, senza distinzione tra chi vive nelle grandi città o in piccole realtà, va garantito il diritto alla salute, che equivale ad avere servizi primari diffusi nel territorio, ma equivale anche ad avere strutture sane e sicure”.
Gli interventi di bonifica interesseranno le 21 strutture ospedaliere per le quali sono giunte in Regione segnalazioni di presenza di amianto, appartenenti a tutte le 5 Aree Vaste delle Marche: il distretto sanitario e ambulatoriale di Urbania (100mila euro), l’ospedale di comunità di Sassoferrato (15mila euro), il presidio di Senigallia (35mila euro), l’ospedale di comunità di Arcevia (25mila euro), il presidio di Fabriano (50mila euro), il nosocomio di Macerata (250mila euro), l’ospedale di Matelica (80mila euro), il presidio di Civitanova Marche (152mila euro), l’ospedale di Fermo (250mila euro), di Ascoli Piceno (1.017.576 euro), di San Benedetto del Tronto (686.515 euro), i reparti di radiologia di Sant’Elpidio a Mare (25mila euro), Petritoli (10mila euro), Montegranaro (30mila euro) e Montegiorgio (300mila euro), gli Ospedali riuniti Marche Nord a Pesaro (37.210 euro), il presidio di Osimo (15mila euro), l’Inrca (15mila euro), il Torrette-Salesi (1.071.714) e la demolizione della vecchia morgue e della palazzina degli uffici tecnici per realizzare il nuovo Salesi (601mila euro).
“Poco fa abbiamo raggiunto con la prima dose di vaccino la copertura di metà dell'intera popolazione marchigiana, anche se la base vaccinabile è di circa 1,2 milioni”. Lo ha detto, in una nota, l’assessore alla sanità regionale, Filippo Saltamartini, facendo il consueto punto settimanale sulla campagna vaccinale.
“Oggi, sia il Presidente Draghi che il Ministro della sanità – ha continuato Saltamartini - hanno sottolineato che il siero con base virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson) non può essere utilizzato sotto i 60 anni, né per la prima dose e neppure per il richiamo, chiedendo alle Regioni di adeguarsi nei prossimi giorni.
La Regione Marche si è adeguata dalla sera di venerdì scorso con un sms diretto a tutti i dirigenti Asur e da ieri mattina il richiamo (cioè la prima dose) viene effettuato con Pfizer”.
“La campagna vaccinale – evidenzia - prosegue con la prevalente somministrazione di Pfizer e Moderna.
Mercoledì c’è la conferenza delle Regioni in cui si dovrà affrontare il tema dell’impiego dei vaccini a base virale anche per le persone con più di 60 anni, nei confronti dei quali questo farmaco sembra essere più idoneo a sviluppare la copertura immunitaria”.
Un nuovo servizio sociosanitario partirà, da domani, lunedì 14 giugno, al poliambulatorio di Pieve Torina. Si tratta di un supporto psicologico per donne affette da patologia oncologica al seno. Grazie alla collaborazione con l'Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) di Senigallia, si è attivata la sezione di Pieve Torina dove la psicologa, psicoterapeuta e psicooncologa Lucia Montesi offrirà un servizio di consulenza, sostegno e psicoterapia individuale, di coppia e familiare oltre a promuovere tecniche di rilassamento per tutte quelle donne che soffrono o hanno sofferto la malattia ed ancora ne subiscono lo stress emotivo.
“Purtroppo, l’età delle persone affette da tumore al seno si è abbassata innescando una serie di problematiche importanti dal punto di vista psicologico in ambito familiare e lavorativo. Tuttavia, questa patologia è sempre più curabile e la prevenzione gioca un ruolo fondamentale” sottolinea la dottoressa Montesi. “Per questo forniremo un supporto anche informativo e legato al benessere emotivo generale non focalizzandoci esclusivamente sulla patologia”.
Il poliambulatorio di Pieve Torina, che già ospita diversi servizi sociosanitari, si arricchisce di una nuova opportunità: “Portare la medicina sul territorio, a disposizione dei cittadini, ovviamente per quelle situazioni che sono gestibili in ambito non strettamente ospedaliero, questo il senso che abbiamo voluto dare al poliambulatorio” sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci. “A breve partirà anche il servizio prelievi per le analisi del sangue, e questo ci candida ad un ruolo importante, sul piano sociosanitario, per tutto il territorio”.
Il servizio di supporto psicologico per le donne affette da tumore al seno sarà attivo due lunedì al mese, dalle 15 alle 18, previo appuntamento. Sarà fruibile tramite iscrizione e versamento di una quota annuale di 25 euro. Per informazioni e prenotazioni: 339 5428 950.
"Le Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. Ho appena firmato la risposta: per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica". Così il Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, a Radio 24.
"Non sappiamo ancora quanto 'durerà' questo vaccino, noi ragioniamo come se durasse un anno. Posso dire che abbiamo già opzionato di concerto con l'Unione europea, una quantità tale di vaccini, per coprire tutta la popolazione con un ulteriore dose ed anche con una robusta riserva", ha aggiunto Figliuolo. "Per la futura vaccinazione immagino uno spostamento dagli hub agli ospedali, medici di base, farmacia, punti vaccinali aziendali".
"Ora abbiamo la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. Infine non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. Quindi l'architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento, per questo all'inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi".
"Ad oggi sono state somministrate oltre 39 milioni e 300 mila dosi di vaccino: gli italiani che hanno ricevuto la prima dose sono circa 26 milioni, quasi il 48%". "Questo grazie alla grande efficienza raggiunta dalla macchina - ha ricordato il generale - con una media di somministrazioni compresa tra il 90 e il 95% delle dosi consegnate. E' la bella Italia che quando si mette assieme e fa squadra, vince".
Le società scientifiche Italiane di ginecologia ed ostetricia lanciano l’allarme. In questo momento più che mai sono necessarie informazioni corrette che rassicurino le donne in età riproduttiva verso la vaccinazione anti-Covid; le istituzioni devono fare la loro parte.
Situazioni come gravidanza, allattamento, o desiderio riproduttivo non sono una controindicazione alla vaccinazione.
Elisabetta Garbati, ginecologa maceratese, che ha già affrontato alcune settimane fa il tema della vaccinazione anti-covid 19 in gravidanza, ritorna sull’argomento, spinta dalle innumerevoli donne che ogni giorno la contattano, manifestando dubbi e perplessità.
“Molte pazienti stanno vivendo in questo momento un forte disagio, a causa della confusione che si è creata sull’argomento, anche perché ancora le informazioni che circolano a riguardo sono scarse. Da quando è cominciata la pandemia tutte le società Italiane di ginecologia ed ostetricia si sono mosse per informare in modo esaustivo le pazienti circa il comportamento da adottare in gravidanza ed allattamento, sostenendo la sicurezza della vaccinazione anticovid- 9. Noi medici tutti dobbiamo pertanto ribadire con forza alcuni concetti fondamentali” aggiunge la Garbati che riporta di seguito testualmente le dichiarazioni delle società scientifiche di ginecologia ed ostetricia Italiane:
- la gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione
- il desiderio riproduttivo o la ricerca della gravidanza non sono una controindicazione alla vaccinazione
- l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione
- la contraccezione ormonale non è una controindicazione alla vaccinazione
- non esistono indagini preliminari o terapie da praticare prima della vaccinazione in nessuna di queste situazioni
- le donne gravide dovrebbero essere invitate a vaccinarsi con maggiore premura rispetto alle donne non gravide della stessa età, perché la gravidanza è una condizione di fragilità.
"Nonostante queste posizioni, ancora oggi c’è confusione, e ogni giorno mi arrivano messaggi di pazienti disorientate, che hanno avuto le informazioni più bizzarre e disparate, spesso non corrispondenti assolutamente al vero. Mi associo alla comunità scientifica Italiana nel lanciare un appello al Ministro della Salute Roberto Speranza affinché si faccia promotore di una campagna di corretta informazione che rassicuri le donne in età riproduttiva verso la vaccinazione anti-Covid" aggiunge la dottoressa Garbati.
Come ha infine ricordato la Dott.ssa Elsa Viora Presidente Aogoi (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) “mantenere le donne in uno stato confusionale su tale argomento rappresenta un grosso deterrente alla natalità e spinge le coppie che vorrebbero avere figli a procrastinare tale evento, rendendo così ancora più drammatica la problematica ‘culle vuote’ che rappresenta il maggiore problema sociale della nostra nazione”.
"Continuerò a portare avanti la nostra verità” conclude la Garbati “perché dobbiamo pensare al futuro delle nuove generazioni, le stesse che hanno visto appena nate, un papà ed una mamma senza sorriso, perché nascosto da una mascherina chirurgica".
“Nelle Marche si prevede di iniziare nell'ultima settimana di settembre il terzo richiamo vaccinale anti-Covid, ad esempio per il personale sanitario che è stato il primo ad essere vaccinato a partire da fine dicembre”.
Lo riferisce l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini "acclarato che la copertura vaccinale dura circa 9 mesi".
“Per quanto concerne i sanitari no-vax, spiega, "abbiamo deciso di applicare letteralmente le disposizioni che sono state rinnovate con decreto legge. È sicuramente un tema che i dirigenti delle aziende dovranno applicare alla lettera - aggiunge - con riferimento alle misure del dl per no-vax di assegnazione a mansioni diverse e all'eventuale aspettativa senza retribuzione - perché se ci saranno casi di assunzione Covid o lesioni provocate dal nesso di causalità, dalla trasmissione di qualche sanitario, è certo che la regione non si costituirà in giudizio a favore del personale ma si costituirà a favore dell'utente".
“ Ognuno sappia che – avverte Saltamartini - se procura di danni illeciti ne risponderà direttamente, non sarà pantalone, l'assicurazione o la finanza pubblica a soccorrere le persone che sono irresponsabili della prestazione lavorativa e questo è un principio che vale per tutti, scopriamo l'acqua calda con questo”.
In caso di "nesso causale" di trasmissione del Covid a pazienti da parte di sanitari no-vax, la Regione Marche non si costituirà in giudizio a favore del personale ma dell'utente.
(Fonte Ansa)
Il servizio di emergenza e tutela sanitaria in caso di calamità o di eventi pandemici si arricchisce nella regione Marche di quattro nuove e funzionali strutture campali. L’intervento, assicurato dall’Agenzia sanitaria regionale (Ars) e dall’Asur Marche, mette a disposizione delle Centrali operative di Pesaro, Ancona, Macerata e Piceno Soccorso, quattro grandi tende, per garantire pronta operatività negli interventi riconducibili alla medicina di emergenza.
Ars e Asur sono così in grado di mettere in campo, come Postazioni mediche avanzate di primo livello, queste strutture che vanno a sostituire tende obsolete e usurate in quanto utilizzate nel corso di svariati contesti emergenziali, non ultimo il sisma Marche-Umbria del 2016.
“Ci prepariamo a intervenire per eventuali e non preventivabili future emergenze – ha commentato l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – dando copertura alle professionalità e alle competenze tra i vari Servizi, che potranno garantire risposte e prestazioni adeguate agli scenari di primo e pronto intervento, nella nostra Regione o anche nelle esigenze che potranno emergere”.
L’Azienda sanitaria regionale ha acquisito le nuove strutture attraverso una gara pubblica, garantendo le funzioni di raccordo tra le Centrali operative sanitarie 118 e le strutture operative della Protezione Civile e l’Asur.
Verrà istituito l’elenco regionale degli operatori sociosanitari. Lo prevede una proposta di legge, approvata dal Consiglio regionale, che contiene ulteriori disposizioni che riguardano gli enti accreditati per la formazione. La proposta di legge, a iniziativa dei consiglieri Leonardi, Baiocchi, Assenti, Ausili, Borroni, Ciccioli e Putzu per Fratelli d’Italia, Rossi (Civici Marche), Cancellieri, Marinangeli, Antonini, Bilò, Biondi e Menghi (Lega), Marcozzi (Forza Italia), è stata approvata a maggioranza (19 favorevoli, 10 astenuti e uno contrario).
Tra le finalità delle disposizioni normative, quelle del riconoscimento della figura professionale dell’OSS, della valorizzazione delle competenze e della formazione adeguata e di qualità. Caratteri che confluiranno e verranno certificati nell’ambito dell’elenco regionale degli operatori e degli enti accreditati per la formazione e l’organizzazione dei corsi. L’elenco avrà una funzione ricognitiva (banca dati), verrà istituito presso la Giunta regionale in modalità telematica e sarà suddiviso in due sezioni, enti di formazione accreditati e nominativi dei soggetti che abbiano conseguito l’attestato di qualifica e che abbiano fatto domanda di inserimento. La Regione assicurerà specifici controlli sui corsi effettuati dagli enti accreditati per la formazione, proprio allo scopo di garantirne la qualità in sede di offerta e la resa in relazione alle competenze acquisite dal partecipante. Le relazioni in Aula sono state svolte da Nicola Baiocchi (FdI) per la maggioranza e da Maurizio Mangialardi (Pd) per la minoranza.
"La tutela della sicurezza pubblica e della sanità al tempo del Covid e dei vaccini". È stato il tema al centro di un incontro che si è svolto nella serata di ieri, a Macerata, nel piazzale antistante l'oratorio della parrocchia Sante Madre di Dio.
L'evento è stato organizzato dall'associazione nazionale della Polizia di Stato sezione del capoluogo di e ha visto la partecipazione di molti ospiti che si sono dibattuti sul tema. Tra gli altri il presidente della sezione, Giorgio iacobone, che ha coordinato l'incontro, l'assessore alla sanità regionale, Filippo Saltamartini, Daniela Corsi, direttrice dell'Area Vasta 3, Edoardo Pesce, capo di Gabinetto della Questura e i consiglieri regionali Anna Menghi e Mirko Bilò. L'incontro è stato introdotto dal questore, Vincenzo Trombadore, cui hanno fatto seguito il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, e l'assessore alla sicurezza Paolo Renna.
"Ordine pubblico e sicurezza pubblica sono due concetti sequenziali che spesso vandi pari passo - ha spiegato Iacobone - quindi abbiamo voluto dare a tutti gli operatori sia della sanità che dell'ordine pubblico un grande grazie per quello che hanno fatto in questo periodo di lotta pandemia". Abbiamo fatto diversi dibattiti online, come associazione nazionale della Polizia di Stato, ma sentivamo il bisogno di incotrarci di persona ora che la morsa del virus sembra si stia allentando".
Come forza di Polizia - gli ha fatto eco il questore Trombadore - garantiamo assitenza agli operatori sanitari - tramutando il tutto in attività di prevenzione e trasporto poi degli stessi vaccini.
Il Comune di Macerata ha sostenuto l'iniziativa, a prendere la parola è stato l'assessore Paolo Renna che ha ribadito come in occasione dell'ultimo tavolo della sicurezza Il Comune abbia richiesto alle Forze dell'Ordine un supporto e un aiuto per tutelare quelle fasce di popolazione che in questo momento sono in difficoltà, ovvero glia anziani. "Faremo un campagna di sensibilizzazione per far capire loro che l'amministrazione e le forze di polizia sono al loro fianco" - ha affermato Renna.
Di come sta procedendo la campagna vaccinale ha invece parlato l'assessore Saltamartini. "La nostra regione nella lotta la pandemia ha fatto una passo in avanti notevole - ha sottolineato - siamo tra le prime regioni d'Italia per effcienza nell'immunizzazione di massa, alla fine di giugno arriveremo alla somministrazione di un milione di vaccini. Si tratta di un obiettivo concreto che ci può far guardare al futuro con maggiori speranze".
"La serata ha portato a compimento un traguardo importante - ha spiegato Daniela Corsi direttrice dell'Area Vasta 3 - vale a dire tramettere alla popolazione la grande importanza che riveste la vaccinazione.
Essa rappresenta il nostro punto di forza in questi due anni di lotta alla pandemia sta dando degli ottimi risultati. È emerso, proprio questa sera, come chi è stato vaccinato e si è esposto nuovamente al virus non ha manifestato quelli che sono gli aspetti gravi della malattia e questo è un aspetto molto importante. La campagna di sensibilizzazione riguardo l'importanza del vaccino è proceduta nel migliore dei modi. "Come Area Vasta 3 - ha ribadito Corsi - vacciniamo in media circa 2.000 persone al giorno - e massiccia è stata finora anche la presenza di giovani. Vaccinarsi in questo momento, oltre alla prevenzione, rappresenta l'unica via d'uscita da questa situazione".
Infine una chiosa sulla mascherina e su quando sarà il momento di toglierla. La direttrice ha ribadito come non esista ancora una data precisa perché tutto si basa sull'andamento della pandemia, ma che per la fine dell'anno c’é ottimismo affinché ciò possa accadere.
Al via sabato 5 giugno, dalle ore 12, la prenotazione per il vaccino anti-Covid19 per tutti i cittadini marchigiani appartenenti alla fascia d’età 12-39 anni.
La categoria in questione sarà vaccinata nei punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale. Sarà possibile prenotare la somministrazione della dose attraverso il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20).
“Un ulteriore passo in avanti per il raggiungimento della profilassi della popolazione – ha affermato l’assessore Filippo Saltamartini –. Con l’apertura della prenotazione della fascia 12-39 anni di fatto si apre a tutti i cittadini marchigiani la possibilità di aderire alla campagna vaccinale. Colgo l’occasione per rinnovare l’invito a tutti coloro che ancora non si sono prenotati ricordando che è sempre possibile aderire tramite il portale indipendentemente dalle fasce di età”.
Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma.
Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa.
Si ricorda inoltre che Poste Italiane ha attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza.
Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione.
Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo.
Siglato nella giornata di ieri l'accordo tra Federfarma e Confartigianato sui vaccini per i lavoratori.
Un accordo che sosterrà la ripartenza delle imprese, per tornare in attività in piena sicurezza, e che aiuterà anche a imprimere un'accelerazione alla campagna vaccinale generale già in corso: si tratta del documento d'intesa firmato da Confartigianato Ancona-Pesaro Urbino e Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo con Federfarma Marche, che prevede la possibilità di vaccinazione per le imprese e i loro dipendenti nelle farmacie associate.Sono 200 le farmacie di Federfarma che aderiscono all'iniziativa, mentre la platea delle aziende associate al sistema Confartigianato interprovinciale potenzialmente interessate è di circa 20mila unità, per un totale di 60mila possibili fruitori tra imprenditori, collaboratori e dipendenti.
Le vaccinazioni saranno eseguite sulla base delle nuove aperture degli slot senza limiti di età definite della Regione e delle ulteriori indicazioni che verranno fornite dall'Ente regionale.
(Fonte Ansa)
Al via il servizio civile universale dei 199 ragazzi e ragazzi volontari, nei 6 progetti presentati dalle Pubbliche Assistenze delle Marche: Adriaticum 2020, Aesis 2020, Conero 2020, SoS Trasporto Sanitario 2020, Un anno per la vita 2020, Picenum 2020.
I progetti, finanziati dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed inseriti nel programma di Servizio Civile denominato Pubbliche Assistenze nelle Marche, sono una grande opportunità di crescita per volontari. Una crescita personale e professionale per i giovani e le giovani partecipanti, ed una crescita, in senso più ampio, della comunità dove l’attività si andrà ad effettuare. I progetti, infatti, si inseriscono nel contesto del trasporto socio sanitario nella regione Marche ed hanno l’obiettivo di andare a supportare i pazienti affetti da patologie invalidanti ed i loro famigliari. 199 giovani che si vanno quindi ad inserire nel contesto delle Pubbliche Assistenze della regione Marche, che ad oggi conta 6000 volontari nelle 44 associazioni Anpas della regione formate da Croci Gialle, Croci Verdi, Croci Bianche, Croci Azzurre e Pubbliche Assistenze Avis.
“Fa piacere vedere come nonostante tutte le difficoltà che incontrano i giovani in questi ultimi anni, anche aggravate dall’emergenza Covid, ci sia una spinta così importante verso il sociale. – Ha dichiarato il Presidente di ANPAS Marche Andrea Sbaffo- Abbiamo una grossa responsabilità verso questi ragazzi e ragazze che costituiscono il futuro della nostra comunità ed è nostra intenzione impegnarci al massimo nell’aiutarli a diventare cittadini attivi ed evoluti".
I progetti si inseriscono nel più ambizioso quadro dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’Assemblea Generale dell’ONU nell’ambito di azione della tutela del diritto alla salute per favorire l’accesso ai servizi e garantire l’autonomia e il benessere delle persone. I 199 ragazzi e ragazze impegnati nei progetti andranno a svolgere, prima in affiancamento al personale esperto e poi sempre più in autonomia, attività di trasporto sanitario urgente e non urgente, trasporto sociale, assistenza sanitaria alle manifestazioni e tante altre attività a corollario, con l’obiettivo di rafforzare la risposta sul territorio e agevolare il più possibile le persone che hanno bisogno. Parte fondamentale dei progetti, l’intensa attività di formazione che viene dedicata ai giovani operatori con corsi improntati al primo soccorso sanitario ed altri al significato più profondo del servizio civile che permetteranno loro di svolgere al meglio le attività specifiche e di completare l’ evoluzione in cittadini attivi.
A seguire alcuni commenti dei giovani volontari.
Alessia Agostini della Croce Verde di Ascoli Piceno “A 23 anni l’idea di trovare un impiego che sia utile alla società diventa sempre più forte.. Il servizio civile rappresenta per me e per molti miei coetanei un importante momento di crescita sociale e civile, che permette di conoscere ed entrare in contatto con molteplici realtà del volontariato. In Croce Verde ricevo molto, dal sorriso di un paziente all’amicizia del mio equipaggio. A fine progetto sarò sicura di aver condiviso molti valori con gli altri volontari e di averli testimoniati alle persone e ai pazienti che ho assistito durante il trasporto".
Maila Angelome’ Bracci della Croce Gialla di Recanati “Ho scelto di intraprendere questo percorso spinta dall’interesse nel promuovere i valori di solidarietà, visto anche il difficile periodo storico. Credo che il servizio civile sia creatività e concretezza al tempo stesso, da accompagnare però con preparazione, una forte motivazione, pazienza, curiosità e umiltà. Un’occasione unica di crescita personale che ci regala un bagaglio di conoscenze sicuramente utili anche a livello emotivo per il nostro futuro".
Lorenzo Olivieri dalla Croce Gialla di Montegranaro: “Ho scelto il servizio civile per mettermi alla prova in un ambiente che conoscevo poco, cercando di coglierne gli aspetti più positivi, dalle attività svolte al rapporto umano con l’intero gruppo della Croce Gialla. Mi aspetto di rendermi più utile possibile per la comunità e di poter essere da traino e ispirazione per futuri militi".
Dalla Croce Gialla di Falconara Nicole Squillante: “La scelta di intraprendere questo anno di Servizio Civile è avvenuta principalmente per la possibilità che dà di svolgerlo in associazioni come l’Anpas. E’ un ambito che mi ha sempre affascinato, incuriosita. Non so cosa aspettarmi da questo anno, saranno sicuramente cose positive e sarà un qualcosa che mi farà crescere a livello personale.” E Simone Vincioni aggiunge “ volevo essere utile alla comunità e mi aspetto di incontrare tante nuove persone che mi siano di stimolo per il futuro".
Sfugge al controllo del personale sanitario dopo una visita al pronto soccorso: lo ritrovano in strada in stato confusionale. Il fatto si è verificato all’ospedale “Murri” di Fermo, ed è la figlia dell’uomo a denunciare quanto accaduto.
“Lo scorso sabato pomeriggio, rientrata a casa intorno alle 11, ho trovato mio padre in evidente stato confusionale – racconta Denise Dariozzi - pronunciava frasi sconnesse e a stento mi riconosceva. Preoccupata della cosa, essendo mio padre un 69enne in buona salute - prosegue - ho chiamato il 118, dopo consulto col medico curante".
“Arrivati i sanitari – sottolinea – non ci hanno permesso di accompagnarlo per via delle restrizioni anti-Covid né tantomeno di raggiungerlo al pronto soccorso, dicendoci che saremmo stati prontamente aggiornati telefonicamente".
“In tarda serata, non avendo notizie - aggiunge la donna - mi reco comunque al pronto soccorso per portare una bottiglia d’acqua a mio padre e, lungo la Variante del Ferro lo trovo sotto la pioggia battente che da solo camminava a zig zag, in evidente stato di alterazione, a causa di un'ischemia cerebrale ‘in diverse fasi evolutive’ (come si leggerà testualmente dal referto dell'ospedale di Fermo, afferma Denise)".
La donna a quel punto – stando a quanto racconta – riaccompagna il padre al “Murri”, scortata dalle Forze dell’Ordine.
“In ospedale – afferma - non sapendo giustificare il gravissimo fatto accaduto ho deciso, sotto la mia responsabilità, di portarlo in un'altra struttura ospedaliera (il nosocomio di Macerata n.d.r). La motivazione che hanno addotto i sanitari è che mio padre era vigile successivamente alla visita, cosa che non sembrava affatto considerando come l’ho ritrovato”.
“Ritengo che non accorgersi che un paziente in evidente stato confusionale, dovuto ad un'ischemia in corso, abbandoni l'ospedale sia un atto di negligenza gravissimo e non tollerabile - conclude la donna -. Se casualmente, non avessi incontrato mio padre lungo quel tratto di strada sarebbe potuto accadere qualcosa di peggio, visto che per il suo stato costituiva un pericolo per se stesso e per gli automobilisti che si trovavano a transitare in quel momento”.
L'uomo si trova tuttora ricoverato all'ospedale di Macerata.
“Dal 3 giugno le Regioni potranno avviare la vaccinazione senza limiti di età, ha detto il Commissario Covid- in visita in Umbria. Parimenti l’EMA l’Agenzia europea ha autorizzato la somministrazione del Pfizer anche ai ragazzi con più di 12 anni d’età (il limite precedente era 16 anni). Queste notizie devono essere raccordate, tuttavia, con il piano di rifornimento dei sieri, poiché le Regioni devono programmare la vaccinazione stessa di centinaia di migliaia di persone”. Lo afferma, in una nota, l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini.
“Per il mese di giugno, il preannunciato arrivo di 20 milioni di dosi (circa 450.000 per le Marche) non è stato ancora dettagliato, spiega Saltamartini. Ciò significa che fintanto non verrà aggiornato questo elemento programmatorio delle date di arrivo dei sieri, non siamo in grado di definire date e giorni di prenotazione e inoculazione.”
“Il canovaccio su cui stiamo lavorando nelle ultime settimane – prosegue l’assessore - è quello della vaccinazione del personale delle Aziende (comprese quelle del turismo), per un aumento della fornitura ai medici di famiglia per la copertura delle persone over 60 che non si sono prenotate. E non per ultimo, l’eventuale immunizzazione, almeno con la 1 dose, dei ragazzi chiamati all’esame di maturità.
Per i ragazzi con più di 12 anni è particolarmente rilevante l’autorizzazione alla vaccinazione specie per coloro i quali sono destinati alla frequenza di corsi estivi in altri Paesi e non solo dell’UE.
Fatte queste premesse, non appena giungeranno le informazioni afferenti la consegna dei rifornimenti di giugno, apriremo gli slot per tutti coloro i quali vorranno vaccinarsi.
Alle fine di giugno, in base ai dati in nostro possesso, raggiungeremo 1 milione di persone che hanno ricevuto la 1 dose, rispetto ad una platea vaccinale di 1,2 milioni.
Se non sarà una piena immunizzazione di massa, a quel punto dipenderà solo da noi.
Ricordo, infine, che dalle 12 di oggi sarà possibile prenotare per chi ha delle patolgie, senza alcun limite di età”.