Sanità

Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Sono 1.858 i nuovi contagi oggi nelle Marche (ieri 560), con i tamponi del percorso diagnosi-screening che sono stati 4.549 (ieri erano stati 1.330). La percentuale di positività oggi è del 40,8% (da 41,9%) e il tasso di incidenza cumulativa scenda a 820,16 (da 888,30). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico, che confermano il trend di discesa dei contagi, dopo il ritorno - a partire da ieri - delle Marche in zona gialla.  Resta sempre Ancona la provincia con il maggior numero di positivi: 497. Seguono nell'ordine quelle di Macerata con 362 casi, Fermo con 340, Pesaro Urbino con 319 e Ascoli con 263. Sono 77 i nuovi positivi di fuori regione. Le persone con sintomi sono 408; tra i casi 547 contatti stretti di positivi, 414 contatti domestici, 38 in ambiente scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due ciascuno in ambito assistenziale e sanitario; su 429 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico. Permangono ancora le classi di età 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus continua ad infettare di più. Nelle ultime 24 ore hanno registrato rispettivamente 513 e 455 nuovi contagi: più della metà del totale. Tra gli under 18, il maggior numero di positivi continua a registrarsi tra gli alunni delle scuole elementari (bambini dai 6 ai 10 anni) che contano 173 casi. Scende sotto quota 300 il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nell'ultima giornata -9 degenti che porta il totale a 294 di cui 31 in Terapia intensiva (invariati), 65 in Semintensiva (+1) e 198 nei reparti non intensivi (-10); molto alto il numero di dimessi: 38.  Si registrano sette decessi correlati (persone con patologie pregresse) che fanno salire il totale di vittime nella regione a 3.568. Tre dei deceduti erano residenti in provincia di Ancona (un 69enne e una 98enne di Ancona, una 89enne di Camerano), due nel Maceratese (una 89enne di Civitanova Marche, un 92enne di Sant'Angelo in Pontano) e due in provincia di Pesaro Urbino (un 84enne di Fossombrone e un 87enne di Mondolfo). Gli ospiti di strutture territoriali sono 186 e 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Sale di poco il totale di positivi (23.073; +5) mentre è sensibile il calo dei casi e contatti in isolamenti domiciliare (22.499; -932). Intanto i guariti/dimessi arrivano a 292.364 (+1.846).

22/02/2022 10:50
Pnrr,  nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Pnrr, nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Arrivano altri 61 milioni euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la sanità marchigiana. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale che riguarda la Missione M6C2: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, che comprende Grandi Apparecchiature e Digitalizzazione. “La deliberazione della Giunta Regionale – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il Sistema Sanitario Regionale: non solo strutture ma anche apparecchiature di ultima generazione e un sistema veloce in grado di supportarle”. Nel dettaglio 27 milioni euro andranno a finanziare l’acquisto di 57 apparecchiature di ultima generazione in grado di effettuare esami sempre più approfonditi non solo in termini di cura ma anche di prevenzione.  Altro capitolo importante è quello dei 33 milioni di euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come Cartelle Cliniche Elettroniche, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Telemedicina. Le interfacce utilizzate dai Sistemi Informativi Sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro. Verranno introdotti ulteriori Sistemi Amministrativi Contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici. A livello infrastrutturale verranno installati o potenziati Server, Network, Licenze, ma anche Sicurezza Informatica e Cybersecurity.  “Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani”.  

21/02/2022 18:20
Quarta dose di vaccino per i più fragili, c'è la data di partenza: ecco quando le prime inoculazioni

Quarta dose di vaccino per i più fragili, c'è la data di partenza: ecco quando le prime inoculazioni

Quarta dose di vaccino per i più fragili al via dal primo marzo. Lo ha annunciato il commissario straordinario per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. “Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid – ha dichiarato il commissario - stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva "per le categorie fragili, e "la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto". "Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità - ha fatto sapere Figliuolo - poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla". Rispondendo a chi gli chiedeva cosa farà dopo la fine dello stato di emergenza Covid il 31 marzo, Figliuolo ha detto: "Di cose da fare ne ho, perché sono il comandante operativo di vertice interforze e se vedete quello che sta succedendo oggi nel mondo penso che di cose da fare ne ho perché da me dipendono tutte le forze nelle missioni operative, sia in Italia che all'estero. Ci sono 37 missioni in atto, tre in Italia e 34 che spaziano in tutte le aree del mondo". "Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino", ha detto il commissario. Sulle vaccinazioni anti Covid "noi oggi abbiamo, con ciclo completo, l'89% dei cittadini italiani, quindi oltre 48 milioni. Se pensiamo a prima dose e guariti, siamo quasi al 94%, quindi quasi 51 milioni. Dobbiamo continuare a vaccinare sperando che ci siano ancora persone esitanti che abbiano compreso, finalmente, l'importanza del vaccino”.

21/02/2022 13:12
Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

"Oggi è la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia - si legge nell'ultimo post Facebook pubblicato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.  Il numero uno di Palazzo Raffaello ha voluto in questa modalità rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che si sono distinti nell'arco della pandemia per l'assistenza e l'abnegazione nei confronti della società. Nonostante le molte difficoltà che hanno messo a dura prova la Sanità tutta. "Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione - prosegue il messaggio di Acquaroli - A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine".   

20/02/2022 21:24
Carenza medici, Saltamartini: "Stop al numero chiuso (per qualche anno) e tetto spesa più alto"

Carenza medici, Saltamartini: "Stop al numero chiuso (per qualche anno) e tetto spesa più alto"

"Dieci anni di tagli sulla formazione e sui trattamenti del personale della sanità rischiano di pesare come mai è avvenuto prima". A scriverlo, in una nota diffusa sui social, è l'assessore regionale Filippo Saltamartini.  "Per sgomberare il campo da facili giustificazioni - osserva l'assessore -, il problema della carenza di medici e infermieri e il tema di come riattivare i servizi sanitari per le liste di attesa accumulate e per curare le altre patologie no covid, impongono misure straordinarie da parte del Governo e del Parlamento". "Sono mesi che chiediamo l'eliminazione del numero chiuso a Medicina (per qualche anno), l'adeguamento del tetto di spesa che ci impedisce di assumere persino gli infermieri formati nelle nostre Università e non per ultimo l'adeguamento dei trattamenti, specie di quelli speciali come i turni festivi e notturni" puntualizza Saltamartini. "Forse è giunto il momento di varare quella riforma costituzionale del Senato delle regioni, senza cui la conferenza delle regioni, rischia di apparire solo un inutile orpello al Minsitro Speranza della Sanità" conclude l'assessore Saltamartini.

20/02/2022 14:46
Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

La quarta dose si farà. A confermarlo è l'Agenzia italiana del farmaco, che si è espressa in favore di Pfizer o Moderna. Con una nota inviata al Ministero della Salute, la commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha evidenziato la necessità di ricorrere al doppio booster per soggetti gravemente immunodepressi.  Alla base della decisione, ci sarebbe la risposta bassa alla terza dose dei pazienti con patologie immuno-degenerative. Già nel mese di gennaio 2022, l’immunologo e divulgatore scientifico prof. Alberto Mantovani aveva dichiarato: «Per i pazienti fragili non responsivi, si pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione». Resta ancora da capire se sarà necessario anche per il resto della popolazione – ancora coinvolta nella campagna per la terza dose – ricorrere a un ulteriore richiamo nell’arco di 4 mesi o a cadenza annuale. A seguito dei dati raccolti due mesi fa sugli effetti del secondo booster in Israele – primo Paese al mondo ad aver adottato la soluzione per operatori sanitari, over 60 e fragili – è emerso che la protezione fornita da una quarta dose aumenterebbe ulteriormente i livello degli anticorpi, ma senza fornire sufficiente protezione contro i contagi da variante Omicron. «Non servirà la quarta dose di vaccino anti Covid, ma piuttosto un richiamo che auspichiamo annuale e con il quale dovremo fraternizzare» - aveva dichiarato a inizio febbraio il direttore generale di Aifa Nicola Magrini - Il dato con cui erano registrati i vaccini era del 95% di efficacia e questo dato è stato confermato, in molti Paesi, nel primo trimestre di uso reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre che ha portato quindi alla dose booster, anche in presenza di una variante su cui il vaccino aveva perso efficacia. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini». «Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di tre dosi di vaccino a mRna, una quarta dose è già raccomandata» - aveva affermato gennaio il responsabile Vaccini e Prodotti Terapeutici dell’Ema Marco Cavaleri. In direzione opposta a inizio febbraio il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve». Stessa linea per Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Immunologicamente non serve e non si sa quando servirà. Ad oggi è ragionevole dire che per anni non serviranno richiami».

19/02/2022 17:15
Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Sono 1.813 (ieri erano 1.873) i nuovi positivi nelle Marche su 4.575 tamponi esaminati nel percorso diagnosi-screening (ieri 4.744). L'incidenza, oggi, si attesta a 953,77 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 989,47). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche dopo la notizia del ritorno, da lunedì 21 febbraio, della regione in zona gialla.  Viene confermato, dunque, un calo costante e generalizzato dei contagi in tutte le province, sebbene le proporzioni cambino leggermente, con un incremento dei casi in provincia di Fermo. È sempre Ancona, comunque, quella che fa registrare il maggior numero di positivi (508), seguita da Macerata (395), per l'appunto Fermo (330), Pesaro Urbino (274) e Ascoli Piceno (259); sono 77, inoltre, contagi provenienti da fuori regione. Restano le consuete classi d'età intermedie le più colpite dai contagi, con quasi la metà del totale: 477 casi tra i 25-44enni e 447 tra i 45-59enni. Tra i più giovani si segnalano 489 contagi tra gli under 18: 180 casi tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni) e 110 per i ragazzi delle scuole superiori. I soggetti con sintomi sono 421, i contatti stretti di casi positivi 511, i contatti domestici 453, i positivi in ambito scolastico formativo 24, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 391. Continuano a scendere i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore ne sono stati segnalati 10 in meno, facendo arrivare il totale a 308. I pazienti in terapia intensiva sono 32 (-1 su ieri), quelli in semi intensiva 64 (+1), quelli in reparti non intensivi 212 (‐12), e ci sono ben 38 dimessi. Dieci i decessi legati al Covid, che fanno salire il totale a 3.553: una 102enne di Porto San Giorgio, un 82enne di Monte San Pietrangeli, una 86enne di Monteprandone, una 89enne e un 93enne di San Benedetto del Tronto, una 87enne di Fermo, un 95enne di Fano, una 93enne di Pesaro, una 85enne di Osimo e un 63enne di Porto Recanati (si tratta di Leandro Scocco). 

19/02/2022 11:21
Storie - "Ricoverato 9 mesi in ospedale per il Covid, non capisco i No vax" (VIDEO)

Storie - "Ricoverato 9 mesi in ospedale per il Covid, non capisco i No vax" (VIDEO)

Passo affaticato, fiatone come sottofondo naturale nel corso della nostra passeggiata nel silenzio assordante del centro storico di Sant'Angelo in Pontano. Per questa puntata di "Storie" siamo venuti a conoscere Claudio che vive in questo piccolo borgo di mille anime dell'entroterra maceratese. I palazzi puntellati e le transenne che interdicono il transito nei vicoli ciottolati, ricordano quanto il terremoto si sia fatto sentire in queste zone. Ma Claudio, che di mestiere fa il falegname, a questi continui sali e scendi ci è ormai abituato: "Prima il fiatone non ce lo avevo, adesso faccio spesso fatica a respirare. Purtroppo non ho più recuperato le capacità che avevo prima e mi è stato detto che non potrò recuperarla più". Claudio ha 58 anni, ma i segni che 9 mesi di Covid hanno prodotto sul suo corpo, portano a credere che possano essere molti di più (qui le immagini del suo ritorno a casa). E' un miracolato, Claudio. Miracolato per ben quattro volte, tante quante il suo cuore ha smesso di battere nel corso dei mesi trascorsi tra l'ospedale di Civitanova e quello di Macerata. "Il mio incubo chiamato Covid è cominciato il 30 ottobre del 2020. Ricordo che tutto partì da una colica renale e da medici che non compresero subito la gravità della situazione - racconta Claudio. Per una settimana mi lasciarono a casa prima di ricoverarmi d'urgenza in terapia intensiva e oggi vi racconto gli effetti che il long term Covid può avere su pazienti anche sani".

19/02/2022 10:00
Esenzione dal vaccino, le certificazioni dovranno essere in formato digitale: ecco da quando

Esenzione dal vaccino, le certificazioni dovranno essere in formato digitale: ecco da quando

“Dal 28 febbraio la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 dovrà essere in formato digitale. Chi possiede già il certificato di esenzione cartaceo, valido fino al 27 febbraio, deve quindi richiedere la nuova certificazione con il QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi COVID-19 ("Green Pass") con validità sul solo territorio nazionale”. Lo rende noto la Regione Marche. L'attestazione di esenzione è rilasciata, a titolo gratuito e su richiesta dell'assistito, dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, da medici vaccinatori delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate e dai medici USMAF o medici SASN operativi nella campagna di vaccinazione anti Covid-19. Ne hanno diritto tutti coloro che, per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione debba essere differita. Alla certificazione è associato un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) attraverso cui si potrà scaricare la certificazione di esenzione digitale con il QR code. Verrà inoltre inviato, via SMS o email, ai recapiti indicati dall’assistito, un codice AUTHCODE, che può essere utilizzato in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione attraverso gli stessi canali attualmente utilizzati per ottenere il Green Pass. La validità delle certificazioni di esenzione dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio ed è indicata nella certificazione stessa. In caso di sopravvenuta positività a SARS-CoV-2 anche le certificazioni di esenzione sono revocate e poi riattivate automaticamente con la guarigione.

18/02/2022 15:45
Pnrr e sociale, bando di 32 milioni per 51 progetti nelle Marche: "Si cambia passo"

Pnrr e sociale, bando di 32 milioni per 51 progetti nelle Marche: "Si cambia passo"

Dopo l’approvazione dell’atto programmatorio sul PNRR Sanità, anche per l’ambito  sociale sono previste importanti opportunità: è stato emanato un bando di 32 milioni di euro per finanziare 51 progetti destinati ai 23 Ambiti territoriali sociali delle Marche. La somma è stata assegnata alle Marche in favore delle Proposte di intervento da parte degli Ambiti Sociali Territoriali da finanziare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “È un'ulteriore mole di risorse che si spalmerà sui territori – ha affermato l’assessore alla Sanità e Servizi sociali, Filippo Saltamartini -  in un’ottica di reale integrazione socio-sanitaria e di riequilibrio delle prestazioni dei servizi nelle diverse aree. Si tratta di un altro cambio di passo che la Regione ha invitato a cogliere da parte degli Ambiti sociali come preziosa opportunità, attivando negli ultimi due mesi un’azione di sensibilizzazione degli ATS finalizzata alla presentazione di progetti dove possibile coordinati". In particolare si tratta della Missione 5 “Inclusione e coesione” in tema di "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” e “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” che vede una dotazione finanziaria nazionale di 1 miliardo e 450 milioni per la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva approvato a dicembre 2021 l’apposito Piano Operativo. Le manifestazioni di interesse al bando hanno fatto registrare 68 progetti, di cui 39 di ATS singoli e 29 di ATS associati, 17 in più rispetto alle Previsioni del Piano Operativo. Si è ritenuto comunque di trasmettere al Ministero tutte le proposte nei giorni scorsi . Dei 32 milioni complessivi, 12,8 fanno parte dell’investimento 1.1 che comprende: 2,7 milioni per 13 progetti di “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”, 7,4 milioni per 3 progetti finalizzati all’ ”Autonomia degli anziani non autosufficienti”,1,7 milioni per  5 progetti di “Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione”, 1 milione per 5 progetti di “rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori”. Altri 12 milioni, infine, comprendono 17 progetti di percorsi di autonomia per persone con disabilità, 8 milioni per 4 progetti di housing first (inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora) e 4 progetti di centri servizi per la presa in carico di cittadini in situazione di povertà e marginalità estrema “La Regione Marche continuerà ad affiancare gli Ambiti- ha concluso Saltamartini -  fornendo il supporto necessario ad ottimizzare il più possibile le opportunità offerte dalle risorse del PNRR e garantendo l’interfaccia nella fase di redazione e presentazione dei progetti con le strutture ministeriali competenti”. Ulteriori informazioni sul bando possono essere reperite sul sito: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/Documents/DD-5-del-15022022-Avviso-1-2022-PNRR.pdf  

17/02/2022 17:31
Raccolti a Civitanova più di 900 farmaci, 4.628 in provincia: "Un circolo virtuoso"

Raccolti a Civitanova più di 900 farmaci, 4.628 in provincia: "Un circolo virtuoso"

Ampio il successo dell’iniziativa della raccolta del farmaco su tutto il territorio provinciale Maceratese, lanciato a Civitanova dalla progettualità dell'assessorato alle Politiche Sociali "Città con l'infanzia" tramite l'evento streaming "Vittoria" che ha raggiunto ad oggi ben 1638 visualizzazioni. Sono stati resi noti i dati definitivi della raccolta farmaci che, organizzata a livello nazionale, nasce per offrire un contributo concreto a sostegno delle persone e delle famiglie che versano in condizioni di povertà sanitaria, impossibilitati a poter acquistare i medicinali di cui hanno bisogno. In totale sono stati raccolti a Civitanova 905 farmaci, con un incremento rispetto all’anno scorso di ben 207 prodotti farmaceutici (circa il 23% di aumento). Il successo dell’iniziativa è dovuto alla importante adesione dei cittadini, alla complessa e funzionale macchina organizzativa messa in piedi dall’impegno dei volontari e dalla professionalità dei farmacisti a servizio della raccolta, e dalla massiccia partecipazione delle farmacie aderenti, pubbliche e private. Quest’anno a Civitanova hanno aderito moltissime farmacie, ovvero Angelini, Foresi, Marcelli, Roani Fontespina e Cruciani e per la prima volta tutte e sei le farmacie comunali aderenti in blocco. Nella provincia di Macerata sono stati complessivamente 4.628 i farmaci raccolti (300 in più rispetto allo scorso anno) per un valore commerciale della raccolta pari a 33.687euro. "Un incredibile circolo virtuoso che vede il contributo silenzioso e concreto di tanti – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi -  Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile, nei vari ruoli, questo risultato. In un momento difficile economicamente e socialmente come quello che stiamo attraversando, vedere addirittura un incremento delle adesioni delle farmacie e delle donazioni è la risposta più bella e tangibile di una comunità sana e attenta alle esigenze di chi ha più necessità". Pur essendo terminata la raccolta dei medicinali presso le farmacie, è ancora possibile sostenere il “Banco Farmaceutico”, aiutando concretamente, anche per le spese legate alla consegna e spedizione farmaci, con una donazione www.bancofarmaceutico.org/come-puoi-aiutarci  

17/02/2022 16:54
Covid, oltre 2 mila casi oggi nelle Marche ma l'incidenza continua a scendere: i sintomatici sono il 18%

Covid, oltre 2 mila casi oggi nelle Marche ma l'incidenza continua a scendere: i sintomatici sono il 18%

Torna a scendere l'incidenza di positivi al coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: ora il valore si attesta a 1.038,96 (ieri 1.089,65 e il giorno prima 1.043,66). Nell'ultima giornata sono stati rilevati 2.174 nuovi casi, in base a 7.050 tamponi di cui 5.237 nel percorso diagnostico (41,5% di positivi) e 1.813 nel percorso guariti.  I dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale danno conto di 399 persone con sintomi; tra i nuovi casi ci sono 702 contatti stretti di positivi, 558 contatti domestici, 44 in ambito scolastico/formativo, cinque in ambito lavorativo, quattro in ambiente di vita/socialità, due in ambito assistenziale, uno in ambito sanitario. Per 441 contagi è ancora in corso un approfondimento epidemiologico. A livello provinciale sono stati registrati 609 casi ad Ancona, 504 a Macerata, 346 a Pesaro Urbino, 325 ad Ascoli Piceno e 315 a Fermo; 75 contagiati provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il numero più alto di contagi in quella 25-44 anni (614), seguita da 45-59 anni (489), 6-10 anni (183) e 60-69 anni (181). Nove ricoverati in meno per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche che però fanno registrare altri otto decessi correlati con il totale di vittime che cresce a 3.539. Lo fa sapere la Regione. Il quadro di ricoveri si sta progressivamente alleggerendo, a partire da quelli in Terapia intensiva che scendono a 32 (-2 rispetto a ieri) con una percentuale di occupazione di pazienti Covid del "12,5% sui 256 posti letto disponibili", secondo la Regione, a sei posti dalla soglia della zona bianca (10%). In 24ore -4 ricoveri in Semintensiva (64) e -3 nei reparti non intensivi (244): complessivamente anche la saturazione Covid in Area Medica si posiziona sotto la soglia 'arancione' con 308 (-7) pazienti su 1.027 letti (29,9%). Molto alto il numero di dimessi nell'ultima giornata: sono 41. Otto i decessi in 24 ore correlati al Covid-19, tutte le vittime presentavano patologie pregresse: quattro deceduti risiedevano in provincia di Ancona (un 70enne di Jesi, un 77enne di Ostra Vetere, una 85enne di Castelfidardo e un 85enne di Camerano), due nel Pesarese (una 88enne di Fossombrone e una 98enne di Fano), due nel Fermano (una 85ene di Montefalcone Appennino e una 86enne di Porto Sant'Elpidio). 

17/02/2022 11:50
Treia, terminata la campagna vaccinale: 803 dosi in un mese, l'88% sono terze dosi

Treia, terminata la campagna vaccinale: 803 dosi in un mese, l'88% sono terze dosi

Terminata la campagna vaccinale organizzata al S.S. Crocifisso, nel comune di Treia: sono 803 le persone vaccinate in un mese (dal 15 gennaio al 15 febbraio). Il centro di prossimità che è stato allestito dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Asur Marche, a partire dal mese di gennaio con cinque date e a febbraio in ulteriori tre date, ha permesso di usufruire del servizio a tanti cittadini che hanno potuto rispondere velocemente alle nuove normative imposte dagli ultimi decreti. In particolare sono state inoculate 54 prime dosi, 37 seconde dosi e 712 terze dosi.“È doveroso un sincero ringraziamento a tutti i volontari che hanno consentito di allestire il centro di prossimità - ha detto il sindaco Franco Capponi - Ci tengo a sottolineare l’enorme impegno di tutti coloro che hanno lavorato per permettere questo servizio. Sono stati, infatti, tutti volontari: 2 medici, 4 infermieri e 6 persone della Protezione civile che hanno lavorato per ore, ininterrottamente". "Il Comune ha messo a disposizione il personale amministrativo che si è occupato di rilasciare l’avvenuta vaccinazione rendendo così operativa una macchina organizzativa che ha richiesto un grande lavoro, ma che abbiamo ritenuto fosse importante mettere a disposizione della cittadinanza. Un ringraziamento anche ai cittadini per l’atteggiamento rispettoso e responsabile che hanno dimostrato in tutte le date agevolando il lavoro di tutti”. A Treia, dal primo gennaio a oggi sono state 1736 le persone risultate positive al Covid.  

16/02/2022 18:00
Medici non vaccinati, l'Ordine ne sospende altri 26 nel Maceratese

Medici non vaccinati, l'Ordine ne sospende altri 26 nel Maceratese

Ieri sera, il consiglio direttivo dell’ordine dei medici della provincia di Macerata ha sospeso ventisei medici, perché non hanno regolarizzato la posizione rispetto all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Questi si aggiungono ad altri tre medici dell’ordine provinciale già sospesi, mentre per altri sette la situazione è ancora in fase di verifica. "Una scelta dolorosa ma necessaria poiché lo prevede la norma, spiega Romano Mari, presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata. "Si tratta comunque – aggiunge Mari – di un provvedimento amministrativo con una durata limitata, la cui scadenza al momento è prevista per il prossimo 15 giugno”. Questa settimana sono state firmate le lettere di comunicazione ai diretti interessati. Da sottolineare come il primo report, arrivato il 21 dicembre, indicasse ben duecento medici (su circa 2.200 iscritti) con una situazione irregolare, ma proprio grazie al avoro di verifica dell’ordine provinciale il numero è progressivamente diminuito. Sono, invece, 35 gli infermieri sospesi perché non in regola con il vaccino. Numero in sostanza invariato rispetto alla prima verifica. L’ordine degli infermieri ha verificato, in questo caso, la posizione di 307 iscritti.

16/02/2022 10:41
Vaccini, nelle Marche quasi 40 mila gli over 50 senza la prima dose: crollo delle somministrazioni

Vaccini, nelle Marche quasi 40 mila gli over 50 senza la prima dose: crollo delle somministrazioni

Sono 39.216 i marchigiani di età compresa tra 50 e 69 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anticovid: su un target di vaccinabili di 341.298.24.165 di età compresa tra 50 e 59 anni, 15.051 tra 60 e 69 anni. Lo rende noto la Regione, nella settimana in cui è scattato l'obbligo del green pass rafforzato per accedere al posto di lavoro.  La provincia di Ancona è la più virtuosa con 4.180 mancanti a fronte di una popolazione di 132.401 in questa fascia d'età. In provincia di Ascoli ne mancano 5.221 a fronte di una popolazione target di 60.248, in quella di Pesaro Urbino 10.265 a fronte di un target di 101.452, in quella di Fermo 5.514, a fronte di un target di 49.549 persone di quella fascia di età. Infine la provincia di Macerata dove mancano 14.036 su un target di 87.648. Nell'ultima settimana agli over 50 sono state somministrate 675 prime dosi, in media poco meno di 100 al giorno. 

16/02/2022 09:27
Covid, quasi 3mila casi oggi nelle Marche: l'incidenza del virus continua la discesa

Covid, quasi 3mila casi oggi nelle Marche: l'incidenza del virus continua la discesa

Oggi nelle Marche sono stati registrati 2.881 nuovi positivi (ieri erano 2.153), con un tasso di positività del 38,1% (dal 40,7%) sui 7.568 tamponi analizzati (ieri erano stati 2.518). Si stabilizza l'incidenza, che scende ormai da settimane e che oggi si attesta a 1.143,66 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri era 1.161,71). È quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall'Osservatorio epidemiologico delle Marche.  In sostanza si tratta di una fase di 'appiattimento' della flessione, che dovrebbe portare ad una flessione del 5-10% a settimana. È ancora la provincia di Ancona la più colpita con 772 casi, seguita da Macerata (632), Pesaro Urbino (585), Ascoli Piceno (409) e Fermo (373); sono 110 i casi provenienti da fuori regione. Sono 475 i soggetti con sintomi, 48 i positivi del setting scolastico/formativo, 829 i contatti stretti di casi positivi, 776 contatti domestici, 8 i contatti in ambiente di vita socialità, 723 i casi in fase di approfondimento epidemiologico. Totali più bassi per ogni classe di età, ma sono quelle tradizionalmente più colpite a raccogliere la metà dei contagi giornalieri: 728 per i 25-44enni, 675 per i 45-59enni. Sono poco meno di un terzo, 814, i contagi tra gli under 18: si conferma quella delle scuole elementari (6-10 anni) come la fascia più colpita con 286 positivi. Nelle ultime 24 ore sono scesi a 350 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-2 rispetto a ieri), dei quali 36 in Terapia intensiva (-6 rispetto alle ultime 24 ore) e 314 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 67 (+3 rispetto a ieri) e quelli in reparti non intensivi 247 (+1 rispetto a ieri) mentre 27 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano anche nove decessi correlati al Covid: il più giovane è un 54enne di Filottrano. Ad aver perso la vita anche una 104enne di Ascoli Piceno, un 61enne di Rocca Santa Maria, una 80enne di Senigallia, un 81enne di Jesi, un 82enne di Rotella, un 69enne di Sant'Elpidio a Mara, una 84enne di Porto Sant'Elpidio e un 88enne di Falconara Marittima. 

15/02/2022 11:15
Covid - I vaccini ci hanno aiutato veramente a combattere la pandemia? Ecco i dati

Covid - I vaccini ci hanno aiutato veramente a combattere la pandemia? Ecco i dati

Al netto di una quarta ondata di contagi che sembra affievolirsi, di una gestione governativa bisognosa di ricorrere a nuovi obblighi e ordinanze – giustificata dalla necessità di raggiungere l’immunità di gregge e dalle fasi di collasso altalenante della Sanità – i dubbi sull’effettiva utilità dei vaccini restano per molti italiani ancora in piedi. All’indomani delle ultime misure adottate nei confronti degli over 50 – ad oggi la comunità più refrattaria alla profilassi – il nostro Paese conta ancora 2,284 milioni di ultracinquantenni potenzialmente no vax, distribuiti all’interno di quel 10% totale di irriducibili di tutte le età. Dopo due anni di emergenza, le argomentazioni addotte in merito a quella che risulta essere una “sfiducia patologica” sono ancora le stesse. “Il vaccino non è stato sperimentato”, “il Covid non esiste”, “siamo sotto dittatura sanitaria”, “chissà cosa c’è nel siero” miste a cospirazioni governative, informazione asservita al potere e un pozzo senza fondo di certezze. Eppure, se si prendono in esame i dati rilasciati dall’Iss nel periodo compreso fra fine novembre e inizio del 2022 – nel quale cioè è stato evidenziato l’ultimo, grande picco di contagi legato alla variante Omicron – è possibile ricostruire quelli che sarebbero stati gli scenari plausibili qualora la campagna vaccinale non fosse mai stata realizzata. Dal 10 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 sono stati confermati circa 1.983.622 casi di Covid-19, di cui il 19,9% sono risultati non vaccinati, a fronte del 10% comprensivi anche di booster. Di conseguenza, i ricoverati no vax sono arrivati al 48%, mentre i vaccinati al 4,9%. Sul fronte terapie intensive e decessi, i numeri arrivano a 66% e 45,9% (no vax), rispetto ai più contenuti 2,8% e 4,2% (si vax). Nel periodo preso in esame i casi positivi sarebbero potuti ammontare a circa 3.206.604 qualora nessuno fosse stato vaccinato. Ovvero un numero triplicato rispetto quello reale. Va da sé che i ricoveri ordinari avrebbero potuto quadruplicarsi (77.557 anziché 19.647) e addirittura arrivare a cinque volte tanto per le terapie intensive (11.093 anziché 2.075).In ultimo, la stima dei decessi sarebbe stata di 11.702 unità, a fronte degli effettivi 3.141. E se invece la copertura vaccinale avesse raggiunto il 100%? Casi positivi: 1.334.088. Ricoveri ordinari: 6.336. Terapie intensive: 393. Morti: 880.

15/02/2022 10:00
Sanità Marche, tutti i numeri del Piano Pnrr: già disponibili 60 milioni per il nuovo ospedale di Macerata

Sanità Marche, tutti i numeri del Piano Pnrr: già disponibili 60 milioni per il nuovo ospedale di Macerata

"Una svolta storica per la sanità marchigiana in particolare quella territoriale e nel disegno delle infrastrutture sanitarie nelle Marche per i prossimi anni". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, affiancato dagli assessori Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, Mirco Carloni e Guido Castelli, ha presentato Il Piano di attuazione del Pnrr nella sanità e l'aggiornamento del Masterplan per l'edilizia ospedaliera, approvati oggi dalla giunta. Per quanto riguarda il Pnrr si tratta di 68.269.911,16 euro (su un totale di 182 milioni che comprendono anche macchinari, digitalizzazione, informatizzazione) di investimenti per reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriali: in particolare interventi su 29 case della comunità (circa 42,5 milioni), 9 ospedali di comunità (circa 23,2 milioni) e 15 centri operativi territoriali Cot (circa 2,6 milioni). Quanto al Masterplan dell'edilizia sanitaria, che prevede investimenti complessivi di 923 milioni di euro di cui 759,3 milioni di euro già finanziati, la giunta ha stanziato 157.595.19,33 euro di risorse aggiuntive di varia estrazione tra cui fondo ospedali sicuri (33 mln) e Fondi Por Fesr (78 mln).  Nel Masterplan, in particolare, è prevista la costruzione di tre nuovi ospedali: Pesaro (costo 150 milioni), Macerata (già oltre 60 milioni disponibili sui 140 milioni previsti) e San Benedetto del Tronto (costo 80 milioni; 400mila euro per la progettazione); ci sono poi sei nuove strutture per le emergenze (Urbino, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Ascoli Piceno). La programmazione per l'edilizia comprende tre nuovi ospedali di comunità (Cagli, Fano, Tolentino); in corso di esecuzione quattro nuovi ospedali (Salesi, Inrca ad Ancona, Fermo e Amandola). L'ospedale di Pergola sarà integralmente ristrutturato e verranno riqualificati 33 strutture sanitarie e ospedali esistenti. Nel piano anche 34 interventi di adeguamento previsti dal dl 34/2020 riguardante misure urgenti per sostenere interventi nell'ambito dell'emergenza epidemiologica. Ecco nel dettaglio tutti gli interventi previsti in provincia di Macerata:  AREA VASTA 3 | MACERATA Per quel che riguarda l’Area Vasta 3, l’opera più significativa sarà il nuovo ospedale a Macerata che sorgerà in contrada Pieve. Sono stati stanziati oltre 60 milioni di euro. Altri interventi sono previsti per il Pnrr Sanità: Casa della Comunità a Recanati (5,1 mln); Corridonia: Casa della Comunità (1 mln) e Ospedale di Comunità (1,7 mln); Macerata: Casa di Comunità (1,8 mln) e Centro operativo territoriale; Treia: Casa della Comunità (200mila euro) e Ospedale di Comunità (800mila euro); Camerino: Casa della Comunità (1,8 mln); San Severino Marche: Casa della Comunità (2 mln) e Centro operativo territoriale. Al Pnrr Sanità, si aggiungono gli interventi del Masterplan dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera delle Marche. Per l’Area Vasta 3 sono: Nuovo ospedale a Tolentino (22,80 milioni); nuovo Distretto sanitario a San Ginesio (6,35 milioni); nuovo Distretto sanitario a Sarnano (3,05 milioni); Riqualificazione ospedale a Civitanova Marche (16 milioni); lavori di edilizia sanitaria palazzina Spdc Macerata (3,70 milioni); Rsa a Corridonia (3,90 milioni).  Creare una "progressione" nell'assistenza medica nelle Marche un "secondo anello" che colleghi l'assistenza primaria a quella per acuti, partendo dall'insegnamento dell'emergenza Covid nella quale pronto soccorso e ospedali si sono intasati di pazienti. L'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini spiega il progetto di sanità diffusa sul territorio con interventi di attuazione del Pnrr per la Sanità, con l'evoluzione delle case della comunità (ex case della Salute), e con il Masterplan per l'edilizia ospedaliera.  "Oggi il sistema prevede l'assistenza primaria, con i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta, e ospedale per acuti di primo livello e ospedale di secondo livello" mentre il percorso sarà: "medico generico/pediatra, case della comunità, ospedale di comunità, e man mano che l'assistenza diventa più importante, l'ospedale per acuti, Dea di secondo livello (Torrette ad Ancona)". "Le case della comunità sono un'evoluzione moderna delle case della salute, - spiega Saltamartini - l'idea del governo per sopperire alla carenza di servizi sul territorio e alla carenza di medici, raggruppando i servizi territoriali (medici, pediatri, Adi, infermieri famiglia, psicologi, sociologi ecc.)". "Il contratto di lavoro che si sta rinnovando per la medicina generale - ricorda - prevede l'ipotesi di far trascorrere almeno 20 ore del servizio dei medici di medicina generale nelle case di comunità che rappresentano la struttura, con telemedicina, teleconferenza, e tutto ciò che di digitale può essere usato in sanità compresa l'intelligenza artificiale, per dare un servizio d'immediatezza". Nella direzione di ovviare alla carenza di assistenza di prossimità, ricorda l'assessore, "voleva andare il centrodestra, si sta spostando il governo e si sta muovendo la sanità regionale". I criteri per le case di Comunità? "Si è guardato alle case della salute esistenti di proprietà pubblica, strutture corollario a ospedali per acuti". "Abbiamo 12 ospedali per acuti, ognuno avrà come riferimento l'ospedale di comunità e una casa di comunità". 

14/02/2022 17:45
Covid Marche, 2.153 casi oggi: 512 contagi  e un decesso nel Maceratese

Covid Marche, 2.153 casi oggi: 512 contagi e un decesso nel Maceratese

Nell'ultima giornata è proseguito ulteriormente il calo dell'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti nelle Marche: in 24 ore registrati 2.153 positivi che porta l'incidenza a 1.161, 58 (ieri 1.185,95). È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Tra gli ultimi positivi 451 persone presentano sintomi; i casi comprendono anche 750 contatti stretti di positivi, 617 contatti domestici, 2 in ambiente scolastico/formativo, 1 in ambiente lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito sanitario e 1 in quello assistenziale; su altri 318 sono in corso un approfondimento epidemiologico. In 24 ore sono stati analizzati 7.925 tamponi (6.010 nel percorso diagnostico, con il 35,8% di positivi, e 1.915 nel percorso guariti). Tra le fasce d'età il numero più alto di casi ha riguardato quella tra 25 e 44 anni (601); seguono 45-59 anni con 473 casi e 6-10 anni (200). A livello provinciale Ancona registra 556 positivi in un giorno; poi Macerata (512), Pesaro Urbino (376), Ascoli Piceno (352), Fermo (271); 86 i casi da fuori regione.  Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 343 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-1 rispetto a ieri), dei quali 44 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore) e 299 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 (-1 rispetto a ieri) e quelli in reparti non intensivi 234 (+2 rispetto a ieri) mentre 31 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano anche sei decessi correlato al Covid: tre uomini della provincia di Ancona (rispettivamente di 76, 61 e 78 anni), una donna di Grottammare (89 anni), una 84enne di Potenza Picena e una 79enne di Mondavio. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse  

13/02/2022 15:53
Macerata, medico non le concede esenzione dal vaccino: paziente distrugge lo studio medico

Macerata, medico non le concede esenzione dal vaccino: paziente distrugge lo studio medico

Parapiglia in uno studio medico di Macerata: paziente fa irruzione e pretende l'esenzione dal vaccino. "E' una situazione insostenibile. Non deve passare il messaggio che con la prepotenza si possa intimorire i medici e ottenere di tutto, togliendo anche tempo a persone che hanno veramente bisogno di cure e assistenza". Lo testimonia all'Ansa Laura Sarnari, medico di medicina generale di Macerata, 32 anni ancora da compiere, che pochi giorni fa ha subito l'irruzione in ambulatorio in via Merelli di una paziente che ha messo a soqquadro lo studio, ha scaraventato a terra un pc portatile e il monitor, e l'ha insultata perché non ha acconsentito a esentarla dal vaccino anti-Covid, senza alcuna documentazione. Il fatto, anticipato dal Resto del Carlino, è avvenuto giovedì verso le 13:30. La paziente, molto agitata, aveva aperto con prepotenza la porta dello studio mentre c'era un'altra persona a colloquio con la dottoressa: urla e rumori avevano richiamato i presenti tra cui un informatore medico-scientifico, consigliando di chiedere l'intervento dei carabinieri per ricondurre la donna a più miti consigli.  Poi, riferisce la dottoressa, la paziente si sarebbe scusata con lei per il tramite dei militari. La dottoressa sta comunque valutando se sporgere denuncia: "L'evento in sé ha creato scompiglio ma fortunatamente non ero sola in quel momento e la donna non era 'imponente' ma bisogna parlarne per dare un segnale: non si possono ottenere le cose con prepotenza, si può chiedere qualsiasi cosa con tranquillità".  

13/02/2022 13:44
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