Sono quattro i medici dell’Esercito che presteranno servizio al Pronto Soccorso di Civitanova Marche per sopperire alle necessità del momento. Due di loro sono arrivati oggi e sono già operativi, due invece inizieranno il loro lavoro venerdì 4 febbraio e si fermeranno per 15 giorni. Lo rende noto la Regione.
L’Area Vasta 3 ricorda che nel Pronto Soccorso sono presenti un'area di osservazione Covid, un'area di degenza medica Covid con 6 posti letto e la semi-intensiva Covid che conta 7 letti. E che la situazione nel Pronto Soccorso civitanovese è stata complicata anche dalla non disponibilità di medici, risultati positivi a Covid 19.
“L'attuale situazione pandemica – ha affermato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - vede una crescita degli accessi in Pronto Soccorso sia per patologia Covid che per altre cause e questo comporta una gestione diversificata dei pazienti. Il reale problema – prosegue - è che in questi anni i medici del 118, di continuità assistenziale, di base e guardie mediche non sono stati formati.
Ringraziamo quindi i militari in arrivo per la disponibilità e tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell'operazione di supporto”. La Regione ha potuto contare nel mese di gennaio anche su due medici e due infermieri militari per le vaccinazioni in Area Vasta 2, e di un medico e due infermieri per il tracciamento in Area Vasta 3.
Nuove date per il mese di febbraio nel centro vaccinale di prossimità a Treia che sarà nuovamente operativo lunedì 7 dalle 8 alle 14; sabato 12 dalle 8 alle 14; martedì 15 dalle 8 alle 14. Il servizio organizzato al Santuario del Santissimo Crocifisso nel mese di gennaio dall’Amministrazione comunale di Treia, in collaborazione con Asur Marche, ha ottenuto grande riscontro, offrendo un prezioso servizio ai cittadini.
Sono state, infatti, somministrate circa 717 dosi di vaccini di cui circa 40 prime dosi. Un’iniziativa resa possibile anche grazie all’immediata disponibilità dei dottori e degli infermieri che hanno provveduto all’inoculazione delle dosi consegnate. “Rinnovo il ringraziamento agli operatori sanitari, la Protezione civile e il personale del Comune che sarà impegnato", afferma il sindaco Franco Capponi.
"L’idea di procedere all’installazione di un punto vaccinale di prossimità nella città di Treia è dovuto, non solo al crescente numero di positivi nella nostra comunità che rispecchia, comunque, l’andamento nazionale, ma anche alle nuove regole imposte dal Governo con il decreto del 7 gennaio 2022, a partire dall’1 e dal 15 febbraio.
È importante, dunque, procedere velocemente con la vaccinazione che rimane l’arma fondamentale per poter contrastare il Covid19 e continuare a mantenere alta l’attenzione rispettando le regole sopra delineate”.
È atteso per le ore 16 il nuovo vertice del Consiglio dei Ministri, dove verrà definita la bozza del nuovo decreto anti-Covid. Fra i temi all’ordine del giorno ci sarà il green pass “a durata indefinita” per chi è vaccinato o guarito e, soprattutto, abbia ricevuto la terza dose.
Dopo le nuove direttive entrate in vigore il 1° febbraio – tra cui obbligo della profilassi per gli over 50, affluenza limitata agli spazi pubblici e multe per chi sarà trovato senza green pass – il Governo ha così deciso di improntare un’ulteriore strategia per favorire la diminuzione dei contagi e il raggiungimento dell’immunità di gregge.
Nel frattempo, si attendono gli aggiornamenti da parte delle agenzie regolatorie sull’eventuale quarta dose, momentaneamente bocciata dall’Oms: motivo per il quale è stata resa nota la volontà di non far decadere entro un termine stabilito la copertura del super green pass – originariamente garantita per 6 mesi.
Il rischio, infatti, per coloro che già da settembre – periodo in cui è partita ufficialmente l’autorizzazione - si siano sottoposti al booster, è di ritrovarsi senza certificazione verde rafforzata entro il mese di marzo. E quindi di non poter automaticamente più accedere ai locali pubblici (bar, ristoranti, cinema, teatri) né di svolgere attività sportiva.
Nella bozza del nuovo decreto, inoltre, sono previste anche le misure per garantire lo svolgimento di alcuni dei prossimi eventi più importanti a livello nazionale, fra i quali la “Settimana della Moda” di Milano attesa il 22 febbraio.
Prosegue nella propria discesa la curva dell'incidenza dei contagi da coronavirus nelle Marche: nell'ultima giornata, nella quale sono stati registrati 4.911 casi, l'incidenza su 100mila abitanti è passata da 2.317,09 a 2.231,51 continuando il calo in atto da una settimana.
Emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale che dà conto di 629 persone con sintomi tra i nuovi casi; ci sono 1.474 contatti stretti di positivi, 1.332 contatti domestici, 74 in ambiente di scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito lavorativo, 1 assistenziale e 1 sanitario; per 1.355 casi in corso l'approfondimento epidemiologico.
Il numero più alto di positivi in provincia di Ancona (1.346); seguono le province di Macerata (1.201), Pesaro Urbino (1.075), Fermo (539), Ascoli Piceno (541); 209 i contagiati provenienti da fuori regione. In tutto eseguiti 15.678 tamponi (12.925 tra tamponi e test diagnostici con positivi al 38%; 2.753 tamponi nel percorso guariti).
Tra le fasce d'età la più 'colpita' è quella tra i 25-44 anni (1.315), seguono da 45-59 (1.099) e 6-10 anni (483) e 60-69 anni (396). L'incidenza del numero di positivi generali sul totale dei vaccinati è di 233,47 su 100mila abitanti, quella sui non vaccinati è di 726,27.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 392 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-16 rispetto a ieri), dei quali 58 in Terapia intensiva (-3 rispetto alle ultime 24 ore) e 334 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 77 (-3) e quelli in reparti non intensivi 257 (-10 rispetto a ieri) mentre 19 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano altri 7 decessi correlati al Covid: una 89enne e un 86enne di Fermo, un 59enne di Montemonaco, una 41enne di Castelfidardo, una 78enne di Monte Urano, una 85enne di Montecalvo in Foglia e una 93enne di Rapagnano. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Nelle Marche ancora 53.845 over 50 non vaccinati alla vigilia della possibilità di applicazione di sanzione (100 euro, una tantum), da domani, per coloro che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale anti-Covid per questa fascia d'età. Su una platea di 722.336 persone vaccinabili di età superiore al mezzo secolo, sono 668.491 (92,54%) quelle che hanno ottenuto una prima dose. Il dato è reso noto dall’Osservatorio epidemiologico regionale.
Macerata risulta essere la provincia con la più alta percentuale di over 50 non ancora vaccinati (13,13%; 19.395); seguono Fermo (8,68%; 7.428); Pesaro Urbino (8,41%, 14.124), Ascoli Piceno (7,21%; 7.253); Ancona, la più virtuosa, con solo il 2,52% (5.645). Nella regione, intanto, è emerso il primo caso di variante Omicron 2 (BA.2), stesso 'ceppo' Omicron ma un numero superiore di mutazioni della proteina spike. Il caso, in provincia di Ancona, è stato individuato nell'ultimo monitoraggio condotto dal Laboratorio di Virologia, nella settimana dal 24 al 29 gennaio (leggi qui per saperne di più)
Valutata l'importanza del servizio svolto nell'hub vaccinale Terme Santa Lucia che, ad oggi, effettua - in aggiunta alle normali attività - più di 220 somministrazioni giornaliere di vaccino anticovid e prendendo atto della necessità di mantenerlo attivo fino al 31 marzo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la giunta di Tolentino hanno espresso l'indirizzo favorevole al sostegno economico necessario al mantenimento dell’attività, riconoscendo alla Assm Spa un contributo ad hoc.
L’Assm aveva, infatti, comunicato ai vertici dell'Asur Marche e al Comune di Tolentino la difficoltà nel coprire le spese per lo svolgimento dell’attività oltre la fine del mese di gennaio. L'Amministrazione Comunale ha riconosciuto, pertanto, all'Assm un contributo di 15 mila euro al fine di consentire la prosecuzione della campagna di somministrazione fino all'attuale termine dello stato di emergenza e, quindi, fino 31 marzo 2022.
Inizierà ufficialmente fra pochi giorni la distribuzione del nuovo medicinale Paxlovid, ideato da Pfizer e autorizzato lo scorso 27 gennaio da Ema. Dei 600mila trattamenti acquistati dall’Italia, anche le Marche figurano in prima linea per l’applicazione della pillola antivirale a domicilio, di cui verrà disposta una prima tranche di 11.200 somministrazioni.
I responsabili dello stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno – che si occuperanno della distribuzione presso le varie strutture sanitarie della regione - hanno voluto disporre le indicazioni sulla corretta assunzione del medicinale, già rese note dal Comitato tecnico scientifico e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Il trattamento dovrà iniziare entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi da Covid, durare per 5 giorni ed è indicato per pazienti adulti che hanno contratto di recente il virus con "malattia lieve-moderata". Più nel dettaglio, si parla di persone che non richiedono ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di peggioramento della malattia. Inoltre, le modalità per la selezione e la prescrizione saranno le stesse già previste per il Molnupiravir.
Secondo gli studi di laboratorio effettuati, il Paxlovid garantirebbe una riduzione dell'89% dell'ospedalizzazione o della morte se somministrato entro 3 giorni dall'inizio dei sintomi, e dell'88% entro cinque giorni. Nel mese successivo al trattamento, lo 0,8% (8 su 1.039) dei trattati è stato ricoverato in ospedale per più di 24 ore, rispetto al 6,3% (66 su 1.046) di coloro che hanno ricevuto il placebo. La maggior parte dei soggetti coinvolti nello studio era stata infettata dalla variante Delta, ma secondo l’Ema il Paxlovid sarà efficiente anche contro Omicron e altre varianti.
Due sono i principi attivi del medicinale, in due diverse compresse: il Nirmatrelvir – che blocca la diffusione del virus – e il Ritonavir che prolunga l’effetto del primo.
"È stata individuata anche nelle Marche la variante Omicron 2 (BA.2)". Ne da notizia il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia dell'azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Si tratta di "un lignaggio" della variante Omicron (BA.1), appartenente allo stesso ceppo, ma da cui si differenzia per il maggior numero di mutazioni sviluppate nella proteina Spike.
Nelle Marche è stata individuata al momento in un solo campione positivo al Sars-CoV-2 proveniente dalla provincia di Ancona, nel corso dell'ultimo monitoraggio condotto dal Laboratorio di Virologia, eseguito nella settimana dal 24 al 29 gennaio 2022. "La variante Omicron nelle Marche registra una prevalenza quasi al 100% in tutte le province - spiega il virologo -, ormai la variante Delta non è quasi più presente".
Sono 1.753 (ieri 4.520) i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, a fronte di un notevole calo dei tamponi esaminati per via della concomitanza del weekend: 4.915, ieri erano stati 12.846). Il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.426,25 su 100mila abitanti (ieri era 2.460,56). I 1.753 nuovi casi rappresentano una positività del 35,7%.
La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 517, seguita da Macerata con 421, Pesaro-Urbino con 328, Ascoli Piceno con 239, Fermo con 175, oltre a 73 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 487 casi, 45-59 anni con 388 casi, 6-10 anni con 237 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 625 casi da zero a 18 anni. I soggetti con sintomi sono 401, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 503, i positivi in setting scolastico formativo 2, i contatti stretti di casi positivi sono 496, quelli domestici 329, quelli in ambiente di vita /socialità 9.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 384 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+24 rispetto a ieri), dei quali 62 in Terapia intensiva (+3 rispetto alle ultime 24 ore) e 324 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 76 (+1) e quelli in reparti non intensivi 246 (+20 rispetto a ieri) mentre 10 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Numeri, quindi, che tornano da zona arancione, visto che tutti i parametri sono stati superati. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano altri 6 decessi correlati al Covid: una 95enne di Fermo, un 87enne di Montegiorgio, un 95enne di Potenza Picena, un 81enne di Grottammare, un 76enne e una 82enne entrambi di Pesaro.
“Per venire incontro alle esigenze di chi intenda vaccinarsi o di chi ha il Green Pass in scadenza o deve fare la dose booster di richiamo, a partire da venerdì prossimo, con l'aiuto della Asur 3 competente territorialmente, verrà attivato un Centro Vaccinale di prossimità con l'ausilio di medici, infermieri, volontari della Croce Rossa e della protezione Civile locale, presso la nuova Scuola Media Carlo Alberto Dalla Chiesa”. Lo ha reso noto il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci.
I giorni previsti di apertura saranno: il venerdì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per dare poi modo di poter sistemare e disinfettare i locali per le lezioni scolastiche del lunedì mattina.
Le vaccinazioni e le turnazioni delle stesse verranno eseguite salvo disponibilità di iscritti alla vaccinazione, per evitare di dover sprecare dosi preziose. Per potersi prenotare bisogna chiamare in Comune al numero 0737 889132 interno 1 o interno 2 e lasciare il proprio nominativo ed il numero di telefono per essere ricontattati per orario e data di inserimento.
“È un servizio – continua il primo cittadino - che cerchiamo di mettere in piedi per poter aiutare nella campagna vaccinale e soprattutto per venire incontro alle esigenze dei cittadini che devono fare le dosi di richiamo, per chi ha il Green Pass in scadenza o per chi intendesse vaccinarsi per la prima volta”.
Il sindaco, nel punto settimanale, ha dato conto anche della situazione Covid a Esanatoglia: i numeri relativi al contagio vedono a oggi tra i 50 ed i 55 cittadini positivi, ma i continui aggiornamenti possono far variare gli stessi di giorno in giorno.“Tutti sono in isolamento nelle loro abitazioni – spiega Bartocci - e sotto sorveglianza medica senza particolari complicanze segnalate”.
Sono 4.520 (ieri 5.111) i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.460,56 su 100mila abitanti (ieri era 2.524,56), Secondo l'Osservatorio epidemiologico regionale, che analizza i dati, viene confermato il rallentamento nell'aumento dei contagi, sebbene il rischio zona arancione resti concreto.
I 4.520 nuovi casi rappresentano una positività del 35,2% su 12.846 tamponi del percorso diagnostico (molecolari e antigenici). La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 1.220, seguita da Macerata con 1.059, Pesaro-Urbino con 942, Ascoli Piceno con 619, Fermo con 516, oltre a 164 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 1.155 casi, 45-59 anni con 1.050 casi, 6-10 anni con 536 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 1.472 casi da zero a 18 anni. Nelle ultime 24 ore sono diminuiti a 360 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-11 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (- 2 rispetto alle ultime 24 ore) e 301 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (+5) e quelli in reparti non intensivi 226 (-14 rispetto a ieri) mentre 22 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Numeri, quindi, che tornano da zona gialla, dopo quelli poco confortanti dei giorni scorsi (con la soglia per l'arancione superata).
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano altri 5 decessi correlati al Covid: un 59enne di Monte San Giusto, una 82enne di Montegiorgio, un 75enne di Sant'Elpidio a Mare, un 88enne di Offida e una 65enne di Montegiorgio. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Sono 5.111 i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.524,70 su 100mila abitanti (ieri era 2.576,72 con 4.890 nuovi casi), Secondo l'Osservatorio epidemiologico regionale, che analizza i dati, l'andamento fa chiudere la settimana con un delta in calo del 3,4% e 1.300 casi in meno sulla settimana precedente.
I soggetti con sintomi sono 702, i casi in fase di approfondimento epidemiologico sono 883, i positivi in setting scolastico formativo 79, i contatti stretti di casi positivi 2.024, i contatti domestici 1.355, 22 i contatti in ambiente di vita/socialità.
I 5.111 nuovi casi rappresentano una positività del 39,7% su 12.859 tamponi del percorso diagnostico (molecolari e antigenici), mentre sono 17.154 i tampini complessivi analizzati. La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 1.482, seguita da Pesaro Urbino con 1.149, Macerata con 987, Ascoli Piceno con 695, Fermo con 589, oltre a 209 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 1.381 casi, 45-59 anni con 1.136 casi, 6-10 anni con 480 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 1.498 casi da zero a 18 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 371 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+10 rispetto a ieri), dei quali 61 in Terapia intensiva (+4 rispetto alle ultime 24 ore) e 310 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 70 (-2) e quelli in reparti non intensivi 240 (+10 rispetto a ieri) mentre 33 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano 7 decessi correlati al Covid: un 78enne di Montegranaro, un 92enne di Rapagnano, una 97enne di Francavilla d'Ete, un 92enne di Fermo, una 76enne di Agugliano, un 84enne di Acqualagna e un 80enne di Macerata.
"Siamo sorpresi dalla gestione degli impianti sportivi cittadini. Le premesse erano altre in fase di campagna elettorale, si parlava di pari opportunità, aiuti a tutte le società. Invece? Nulla è cambiato ed è proseguita la solita gestione al limite, dove si non si infrangono leggi ma di certo non si aiuta lo sport e si favoriscono alcune società su altre". A sottolinearlo è una dura nota della società Atletico Macerata, società militante nel campionato di Seconda Categoria.
"Abbiamo seguito attentamente l’evolversi della situazione, le delibere, le determine, i consigli comunali e le scelte fatte dall’attuale amministrazione per i più importanti campi da calcio - si aggiunge nella nota -. Sono state fatte assegnazioni dirette fino a giugno 2022, questo sta a significare che in due quinti della durata del mandato non si faranno bandi aperti a tutti. È normale? Non si parlava di cambiamento?"
"All’insediamento della Giunta avevamo avuto una bella sensazione, abbiamo parlato con l’assessore Sacchi che era alle prese con la grana Matelica-Macerata - ricordano i vertici dell'Atletico Macerata -. E abbiamo avuto il piacere di conoscere e parlare di persona con il sindaco Parcaroli che addirittura aveva detto 'una volta finiti i lavori al Campo della Vittoria lo lascerò ad uso di tutti i ragazzi della città senza dare assegnazioni ad una sola società', cosa che attendiamo in futuro di vedere. Poi, ad un tratto e senza alcun motivo, totale chiusura".
"Nessuna risposta alle nostre richieste su tutti i fronti. In due anni l’unica cosa che abbiamo ricevuto dal Comune è un trasporto di due porte dai Pini a Villa Potenza tramite l’assessore Marchiori per l’organizzazione della “District Cup”, uno dei nostri eventi fatti in città - si legge ancora -. L’Atletico non rientra nei piani di questa amministrazione? Eppure seppur nati solo nel maggio 2018 abbiamo ottenuto due trofei, coppa Marche Regionale e Provinciale, una promozione, aperto una scuola calcio con 25 famiglie che ci hanno scelto e in più organizziamo sia la “District Cup” (tre settimane di duro lavoro per far giocare i ragazzi di tutta la provincia, più di 2mila presenze in totale) e per ultimo la “Summer Cup” trofeo ormai giunto alla settima edizione, il torneo di preparazione alla stagione dedicato alle squadre più importante della zona".
"Tutto questo nonostante non abbiamo strutture e spendiamo 9mila euro per far giocare i nostri bambini e ragazzi tra campo di Villa Potenza, campo privato della Filarmonica e un campetto al coperto al Cus (anche se qui va detto che ci hanno fatto un trattamento più che amichevole). Vogliamo chiarire che l’Atletico non ha nulla contro nessuna società maceratese e che questo sfogo è contro le scelte del Comune, che non intendiamo continuare a subire senza far sentire la nostra voce. Noi siamo qui, non chiediamo favori ma la possibilità di partecipare a giugno ai bandi, che si dia la possibilità ad ogni associazione di partecipare alla pari" conclude la nota dell'Atletico Macerata.
Lo sciopero nazionale degli infermieri che si è svolto nelle principali piazze d’Italia ha visto protagonista anche la Regione Marche.
In occasione del sit in di piazza Cavour ad Ancona, i rappresentanti del NurSind – sostenuti dalle varie delegazioni e dai colleghi di altri sindacati come la FNOPI – hanno manifestato a gran voce la necessità di restituire dignità alla categoria, provata soprattutto dagli ultimi due anni di pandemia.
Anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini è intervenuto durante lo sciopero, confrontandosi con i partecipanti in merito alle principali prestazioni ad oggi non adeguatamente retribuite, come l'indennità notturna, le reperibilità, il blocco delle ferie, gli straordinari e l'indennità di presenza.
Richieste di cui Saltamartini ha promesso di farsi portavoce, ma senza assicurare nulla.
Come è andato questo incontro con i rappresentati della categoria infermieristica? Hanno ragione a sottolineare che esistono nel loro comparto prestazioni sottopagate. Per il momento stiamo riconsiderando il blocco delle ferie nell’Ospedale di Torrette, vista la diminuzione dei contagi. Se allentiamo le misure diminuirà anche lo stress per gli infermieri.
Questo però non rischia di rimandare ulteriormente gli interventi richiesti? Se ci riferiamo alle indennità, non è materia di competenza regionale. Sono richieste che vanno sostenute di fronte al Governo, ed è legittimo. Ma non voglio scadere nel demagogico.
Come pensa di farsi portavoce a livello nazionale? Proveremo a confrontarci sull’art. 36 della Costituzione in materia di adeguata retribuzione. Essendo questa legge però commisurata alla qualità e alla quantità del tipo di lavoro svolto - oltre che dal concorso cui è partecipato per entrare nel mondo del lavoro e il titolo di studio conseguito – non c’è molto che si possa fare.
Quindi dove si può intervenire? Sulle indennità notturne, lo sblocco delle ferie, i festivi. Ma è necessario che i manifestanti facciano fronte comune con gli altri sindacati, perché altrimenti non ha senso portarla sul tavolo della contrattazione collettiva.
Come risponde alle polemiche legate all’Area Vasta 5? Lì gli infermieri si sono visti decurtare lo stipendio di circa 300 euro. Ma si tratta di soldi presi dopo il via libera della Corte dei Conti, condizionata dall’esubero di spese autorizzate nel 2016 . Noi della Regione ci siamo dovuti adeguare, non potevamo fare nient'altro.
I nuovi accordi presi con il NurSind quali sono? Abbiamo concordato l’apertura di un tavolo di confronto politico e istituzionale nei prossimi giorni. I fattori limitanti però sono di varia natura: di carattere giuridico, contrattuale e sindacale soprattutto. Servirà un piano d’azione sensato in questi termini, oltre che efficiente.
Quali sono questi fattori di cui parla? In generale, nel 2011 tutti i contratti collettivi di lavoro sono stati bloccati. In più, gli infermieri non sono firmatari, quindi non legittimità di fare rivendicazioni. E in ultimo, il mancato fronte comune dei sindacati che ho già accennato: ognuno pensa ad avanzare solo le proprie richieste. Si tratta di un problema fisiologico che esiste da sempre nel nostro Paese.
Prosegue la collaborazione con Contram per il punto tamponi sito in via Cassiano da Fabriano (dal lunedi al sabato dalle ore 8:00 alle ore 13:00, domenica dalla ore 10:00 alle ore 19:00).
Inoltre per ampliare e agevolare l'acceso al servizio test rapidi e tamponi molecolari, il laboratorio Salus di Macerata sarà aperto il sabato e la domenica dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Non è necessaria la prenotazione, il paziente dovrà presentarsi munito di tessera sanitaria e di documento d'identità che dovranno essere esibiti al momento dell’esame.
Arrivano i test gratuiti per gli alunni delle scuole primarie. “Da domani i tamponi per i bambini e i ragazzi delle scuole primarie saranno gratuiti in tutte le farmacie". Lo ha reso noto l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini. "Avevamo assunto questo impegno e il Governo ha eliminato questa lacuna – ha detto l’assessore. Gli uffici dell’Asur stanno per emanare l'atto applicativo dell'articolo del 30 del nuovo decreto legge 4/2022”.
La procedura è la stessa adottata per gli studenti di scuole medie e superiori: il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, compila una ricetta dematerializzata di tipo farmaceutico.
A seguito di registrazione della ricetta elettronica, rilascia al genitore o invia via mail il promemoria da esibire presso le farmacie convenzionate o le strutture sanitarie aderenti ai Protocolli d’Intesa.
Per garantire la copertura della spesa a livello nazionale sono stati stanziati ulteriori 19,2 milioni di euro. Sono quasi 78.500 gli studenti che potranno beneficiare di questo provvedimento nelle Marche.
"La famiglia dell’alunno di scuola primaria, una volta informata secondo le procedure sanitarie vigenti che il proprio figlio/a è un contatto scolastico di caso confermato di SARS-CoV-2 può, ove prevista l’effettuazione del test antigenico rapido, in alternativa ai siti specificatamente individuati dall’ASL di riferimento, contattare il proprio pediatra di libera scelta o medico di medicina generale affinché questi provveda ad effettuare autonomamente il tampone, ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito presso una farmacia o una delle struttura sanitarie aderenti" precisa l'assessore Filippo Saltamartini.
“Purtroppo il dato, attualmente, è fortemente negativo per la situazione Covid a Treia”. il sindaco Capponi fa il punto e aggiorna la cittadinanza sul momento - Sono oltre 427 le persone positive e sono in tutto (compresi i positivi) 482 quelle in quarantena (dati dal sito della Regione Marche aggiornati al 28 gennaio 2022)”. Domani (sabato 29) ultimo appuntamento del mese di gennaio per la vaccinazione a Treia, dalle 8 alle 14 al Santuario del Santissimo Crocifisso dove sarà operativo il Centro di prossimità vaccinale. Saranno disponibili circa 180 dosi di vaccino Pfizer o Moderna.
Dalle 7,45 del mattino verranno distribuiti numeri di accesso e sarà comunicato l’orario presunto di chiamata. Non è necessario presentarsi all’alba. “Prosegue la campagna di vaccinazione nel nostro Comune – spiega il primo cittadino – Inoltre, l’Amministrazione comunale ha chiesto all’Asur di poter continuare nel centro vaccinale di prossimità anche nella prima settimana di febbraio per rispondere alle nuove stringenti norme che entreranno in vigore dall’1 febbraio. Ci sarà, infatti, l’obbligo vaccinale per gli over 50 per i quali è prevista una sanzione di 100 euro”. Sarà obbligatorio esibire il Green pass “base” per accedere a uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari e centri commerciali (escluse attività essenziali, come le farmacie); la validità del Green pass vaccinale si riduce da 9 a 6 mesi, pertanto chi ha fatto solo la seconda somministrazione dovrà fare la terza dose se vuole mantenere il green pass.
“È sicuramente uno dei periodi di massima infezione dall'inizio della pandemia. I dati in nostro possesso – aggiunge il sindaco Capponi - sono condizionati dal fatto che il tracciamento, per la carenza di personale nel comparto sanitario, risulta di fatto poco attendibile perchè viene fatto con molti giorni di ritardo. Per quanto riguarda i servizi a disposizione delle famiglie in quarantena, il Comune conferma l'impegno del ritiro dei rifiuti da raccogliere in modo indifferenziato e la possibilità di chiedere aiuto alla nostra Protezione civile per ogni necessità (saturimetri, fare la spesa, ritirare in farmacia medicinali da recapitare al domicilio delle persone in quarantena, ecc.).
I numeri che si possono contattare sono: 0733218701 oppure 3357127270. Non creiamo allarmismo comunque, la situazione di Treia è in linea con quanto si sta riscontrando a livello nazionale. Va aggiunto, infatti, che dopo 13 settimane consecutive di crescita, l’epidemia condizionata in particolare dall’andamento della Lombardia e della Campania, segna un leggero ribasso: cosi si spera avvenga anche da noi. Siamo arrivati al picco dell’epidemia, ma con forti discontinuità a livello territoriale. In tante Regioni la diffusione del Sars-CoV-2 è ancora in fase di crescita.
"Avremo modo di vederlo meglio nell’analisi della prossima settimana., prosegue Capponi. Vedremo il dettaglio e le implicazioni, anche per le curve dei ricoveri che si stanno modificando con la prevalenza di Omicron, dopo i principali numeri e indicatori. L’epidemia potrebbe infatti riservarci un colpo di coda. Sono proprio situazioni come queste che mi fanno ribadire l’importanza di avere a disposizione informazioni quotidiane dettagliate. Omicron sta intanto trasformando il volto dell’epidemia: la diffusione di una variante più contagiosa, ma meno aggressiva dal punto di vista clinico, si inizia a notare dall’andamento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva".
“Faremo la nostra parte, perché così è giusto che sia, per quanto riguarda l’emergenza Covid, ma l’ospedale civile Bartolomeo Eustachio continuerà ad assicurare le normali prestazioni nelle sue specialistiche, che sono l’oculistica e l’oncologia, e nei suoi reparti normali, ma sempre di vitale importanza, come la week surgery oltre che nelle altre strutture, come nel caso del Punto di primo intervento. Il nostro nosocomio, in questa come in altre emergenze, ma anche e soprattutto nella quotidianità, continua a dimostrare di avere un ruolo strategico per tutta l’Area Vasta 3 dell’Asur Marche e per l’intera sanità regionale”. Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, sull’attivazione di una trentina di posti letto, al terzo piano dove è ospitata ora la lungodegenza, destinati a pazienti a bassa e bassissima intensità di cura da Covid-19.
“La Regione Marche con cui ci siamo interfacciati diverse volte attraverso l’assessore di competenza Filippo Saltamartini - spiega il primo cittadino settempedano - ha scelto la nostra struttura per dare un supporto fondamentale nella lotta alla pandemia. Una decisione, che è stata presa in via d’urgenza, che non ci sentiamo di contestare o criticare, perché questo non è il momento di polemiche strumentali o di parte, ma che è stata assunta, secondo quanto ci è stato riferito, tenendo conto della normale attività che si svolge quotidianamente in corsia che sarà salvaguardata. In base a queste rassicurazioni - prosegue il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - coscienziosamente abbiamo deciso di guardare oltre.
Ci è stato anche garantito un percorso sporco pulito che eviterà ogni tipo di contatto con gli altri pazienti e ci è stato pure assicurato che si tratterà di un percorso temporaneo finalizzato proprio a dare una risposta all’emergenza in atto che, vista la situazione, dovrebbe durare non più di una trentina di giorni. Ancora una volta – conclude il primo cittadino settempedano – noi la nostra parte la faremo ricordando, come è stato giustamente fatto dalle autorità regionali, che il Bartolomeo Eustachio è uno dei quattro ospedali essenziali dell’Area Vasta dove ricade il nostro territorio”.
Quarto fine settimana di Open Day nelle Marche per i cittadini over 18. "Continua lo sforzo organizzativo predisposto da Regione Marche ed Asur per accelerare la campagna vaccinale della terza dose anche alla luce delle novità emanate dal Governo, che ha autorizzato dal 10 gennaio il richiamo booster dopo 4 mesi (120 giorni) dalla seconda dose e fissato dal 1° febbraio la scadenza del Green Pass dopo sei mesi" sottolinea l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Dal 15 febbraio gli over 50 inoltre, dovranno avere il super Green pass per accedere ai luoghi di lavoro pubblici o privati. L’accesso agli Open Day non sarà illimitato: all’arrivo bisognerà dotarsi di numero fino ad esaurimento dei posti disponibili in base alle dosi e al personale sanitario disponibile nelle sedi. Si ricorda che per le prime dosi l’accesso alle sedi vaccinali è possibile ogni giorno senza prenotazione.
In provincia di Macerata, insieme al recupero delle terze dosi anticipati, saranno a disposizione dei cittadini non prenotati 300 dosi all'hub vaccinale di Piediripa e 100 dosi all'hub vaccinale di Camerino.
Di seguito il calendario:
AREA VASTA 1
Sabato 29 gennaio
PESARO - PVP Iper Rossini via Juri Gagarin h.8.30 -13: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 2
Sabato 29 gennaio
SENIGALLIA - PVP Caserma Vigili del Fuoco Via Arceviese H. 8-13 / 14-18: 200 dosi (insieme a recupero terze dosi anticipate)
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
Domenica 30 gennaio:
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
AREA VASTA 3
Sabato 29 gennaio
CAMERINO Località Vallicelle h.8 -13: 100 dosi (insieme al recupero di terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
MACERATA Centro vaccinale via Teresa Noce h. 8-13: 300 posti (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 4
Sabato 29 gennaio
MONTEGRANARO Ex Ospedale: h. 8.30 - 19.30: 600 dosi
Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi Covid nelle Marche sono stati 6.152 (ieri 6.196), su 14.667 tamponi esaminati nel percorso diagnostico-screening (ieri erano 15.628). La percentuale di positività è del 41,9% (dal 39,6%) e il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti è 2.640,12 (ieri 2.691,01).
La provincia di Ancona nelle ultime 24 ore registra 1.836 nuovi positivi ed è quella con più nuovi contagi. A seguire le province di Pesaro Urbino con 1.405, Macerata con 1.358, Ascoli Piceno con 703 e Fermo 601. Sono 249 i casi di fuori regione.
Restano le fasce 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus riesce a colpire maggiormente: i nuovi contagiati oggi sono 1.744 tra 25-44 anni, 1.436, invece tra i 45 e 59 anni. I dati dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche mostrano come il virus, per la maggior parte dei casi la variante Omicron, corra ancora anche tra i giovani: 1.787 nuovi positivi da 0 a 18 anni. La fascia più contagiata è sempre quella 6-10 anni, i bambini della scuola elementare, con 597 casi registrati. Sono 103 i piccolissimi, da 0 a 2 anni, e 238 da 3 a 5.
Tra i casi ci sono 629 persone che accusano sintomi; comprendono 2.453 contatti stretti di positivi, 1.354 contatti domestici, 127 in ambito scolastico/formativo, 29 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting lavorativo, 1 assistenziale e 2 sanitario.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 358 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+1 rispetto a ieri), dei quali 57 in Terapia intensiva (-1 rispetto a ieri) e 301 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 71 (-1) e quelli in reparti non intensivi 230 (+3 rispetto a ieri) mentre 31 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano, purtroppo 8 decessi correlati al Covid: una 61enne di Civitanova Marche, un 74enne di Tolentino, una 90enne di Senigallia, una 81enne di Porto San Giorgio, un 74enne di Offida, una 89enne di Appignano, una 89enne di Senigallia e un 47enne di Porto Sant'Elpidio.