Politica

Omicidio Civitanova, Acquaroli: "Tolleranza zero". Dipende da Noi: "Razzismo e xenofobia radicati"

Omicidio Civitanova, Acquaroli: "Tolleranza zero". Dipende da Noi: "Razzismo e xenofobia radicati"

Non si sono fatte attendere le reazione politiche alla brutale aggressione che è costata la vita al 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu, in corso Umberto I, nel pieno centro di Civitanova Marche. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, attraverso una nota social, ha condannato in maniera ferma quanto avvenuto: "Questo inaccettabile episodio ci invita tutti a non abbassare mai la guardia contro ogni forma di violenza. Siamo vicini alla famiglia della vittima e continueremo a fare tutto quello che è in nostro potere per combattere la violenza e per favorire la pacifica convivenza e la tolleranza".  "Sto seguendo in prima persona, con le competenti autorità, gli sviluppi della questione - ha aggiunto -. Esprimo un sentito ringraziamento alle Forze dell'Ordine, al Prefetto ed al Questore per il lavoro che stanno svolgendo e per la pronta risposta data, che ha già consentito di assicurare alla giustizia l'autore del delitto. Fondamentale è stato il supporto del sistema di videosorveglianza di cui Civitanova è dotata".  "Trattasi di un episodio gravissimo ma che non può descrivere la realtà della nostra città. Civitanova è una città pacifica, accogliente, sicura e questa sera è sgomenta per una vicenda estranea al suo carattere e alla sua anima. Una preghiera per la vittima" ha concluso Ciarapica. Anche il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli si è detto "sconvolto e addolorato" per quanto è accaduto ieri pomeriggio a Civitanova Marche. "Esprimo profondo cordoglio alla famiglia e ai cari del cittadino nigeriano brutalmente ucciso in pieno giorno nel centro della città e mi auguro che le autorità competenti possano rapidamente assicurare alla giustizia l'autore di questo crimine" ha precisato il governatore.  Acquaroli ha, inoltre, annunciato: "È necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l'impegno sinergico di tutte le istituzioni. La Regione Marche chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà, per difendere l'identità, i valori e l'immagine dei marchigiani e delle Marche. Siamo da sempre una comunità solidale, inclusiva e vogliamo rimanere tale, con l'impegno di tutti". Anche la leader di Fratelli d'Italia, di cui Acquaroli è appartenente, Giorgia Meloni ha dichiarato: "Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l’assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio. Una preghiera per la vittima". Parole di sdegno anche dal segretario del Partito Democratico Enrico Letta: "L’assassinio di Alika Ogorchukwu lascia sgomenti. La ferocia inaudita. L’indifferenza diffusa. Non possono esserci giustificazioni. E nemmeno basta il silenzio. L’ultimo oltraggio ad Alika sarebbe quello di passare oltre e dimenticare".   "La violenza e la ferocia del gesto - ha dichiara Paolo Diop, coordinatore regionale Marche di 'Italia Al Centro' - è deprecabile. Nessun uomo merita di morire in questo modo. Ciò impone di ripensare il tema della sicurezza nelle città e apre ad una doverosa riflessione sulla nostra società per arginare episodi di violenza selvaggia come quello che è costato la vita ad Alika. La politica è chiamata ad adoperarsi immediatamente per un cambiamento incentrato sulla tutela e sulla sicurezza delle persone e che nessuno strumentalizzi l'accaduto per fini politici".  Quello di Alika Ogorchukwu è "l'ultimo di una lunga serie di omicidi razziali che hanno insanguinato l'Italia in questi anni, e che, ancora una volta, hanno come teatro la provincia marchigiana - puntualizza il coordinamento comunale di 'Dipende da Noi' -. Alika è stato ucciso in pieno giorno, in Corso Umberto I di Civitanova Marche, sotto gli occhi di numerosi passanti che hanno filmato e fotografato la brutale aggressione senza intervenire".  "Un dato agghiacciante, che definisce il baratro etico e sociale in cui siamo precipitati e che si salda con la minimizzazione, l'indifferenza e addirittura il giustificazionismo di una parte non piccola dell'opinione pubblica. Il razzismo e la xenofobia sono radicati nel nostro Paese da molto tempo e fanno parte di un contesto in cui giocano un ruolo centrale gli attori collettivi: le istituzioni, i potentati economici, i partiti, i mass media", aggiungono i rappresentanti di 'Dipende da Noi'.  "Alika è stato ammazzato a bastonate da una violenza brutale, che si origina nella costruzione sociale di una ideologia razzista e fascista contro chi è povero e ha la pelle di un altro colore. Alla radice della violenza, anche di quella occasionale, c’è sempre una mentalità diffusa - aggiunge nella nota 'Dipende da Noi' -. Da molti anni in Italia governi di centrodestra e governi di centrosinistra hanno affrontato la questione delle persone migranti con un atteggiamento di chiusura irrazionale, anticostituzionale e immorale, arrivando a finanziare i campi di concentramento in Libia. Questo continua tuttora ad alimentare una percezione distorta della realtà e un sentimento di xenofobia diffusa". "A Civitanova è doveroso non solo che il Comune decida una giornata di lutto cittadino, ma anche organizzare una grande manifestazione e attivare la vicinanza concreta alla famiglie di Alika", concludono i rappresentanti di 'Dipende da Noi'.  "Sono ancora sconvolta da quanto accaduto ieri a Civitanova. La mia città sta diventando teatro di violenza, con gravi episodi di aggressione in centro o sul lungomare che sono ormai troppo frequenti e che destano in me profonda preoccupazione". Esordisce così, in una nota, l’onorevole Mirella Emiliozzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle.  “Quello di ieri, in cui uno straniero è stato ucciso, ha lasciato la città intera senza parole. Un fatto così grave è inaccettabile. Ma sono mesi e mesi che si verificano episodi preoccupanti e che avrebbero richiesto una massiccia opera preventiva e oltre. Due settimane fa - ricorda Emiliozzi - due ragazzi erano finiti al pronto soccorso dopo essere stati accerchiati e aggrediti nella notte, sul lungomare". "E ancora, in via Dalmazia, qualche mese fa, un 17enne era stato ferito alla testa con una bottigliata. C’è poi la situazione di via Nave, dove per mesi e mesi i cittadini hanno dovuto sopportare atti di vandalismo e non solo a cui sono seguite diverse denunce. In quella via, io stessa ho fermato un pestaggio e ho chiamato la polizia, a cui ho più volte segnalato la situazione. Ora è già tardi. Oggi - conclude Emiliozzi - non rimane che rendere omaggio a questo uomo. Mi recherò alla camera ardente”. "Non c'è alcuna giustificazione per tale brutalità - sottolinea Gianluca Crocetti, consigliere comunale di Civitanova Marche - esprimo profondo cordoglio alla famiglia della vittima, alla comunità Nigeriana e alla popolazione tutta, scioccata dall’orrore di questo evento. Qualcuno prova a fare polemica Politica ma personalmente, ritengo che si debba lasciare spazio solo al dolore, motivo per il quale, a nome del Consiglio Comunale e della cittadinanza, chiederò al sindaco Fabrizio Ciarrapica, d’indire una giornata di lutto cittadino". 

30/07/2022 10:30
Omicidio a Civitanova, la Lega alza la voce. "Il Pd pensa al fascismo, noi garantiamo sicurezza"

Omicidio a Civitanova, la Lega alza la voce. "Il Pd pensa al fascismo, noi garantiamo sicurezza"

“È vergognoso che nel pieno centro di una città turistica e molto frequentata come Civitanova Marche si assista a episodi del genere”. Così il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti commenta l’omicidio dell'uomo ucciso questo pomeriggio a bastonate (leggi qui). “Mentre la sinistra e la stampa asservita al PD si affannano a combattere un nemico inesistente come il fascismo - argomenta Marchetti - la Lega vuole lavorare con serietà e concretezza per garantire sicurezza in tutte le città italiane. Non appena torneremo al governo, stavolta insieme al Centrodestra unito, metteremo subito in campo misure in grado di tutelare i cittadini e la loro incolumità. La sicurezza - conclude - è e sarà sempre una delle nostre priorità”.

29/07/2022 19:21
Tolentino, convocato il prossimo Consiglio Comunale: sede scelta il Politeama

Tolentino, convocato il prossimo Consiglio Comunale: sede scelta il Politeama

Il presidente Alessandro Massi Gentiloni Silverj ha convocato per il prossimo giovedì 4 agosto, alle ore 17.30, il Consiglio comunale della città di Tolentino. La seduta si terrà al Politeama, in corso Garibaldi. Location ancora una volta insolita dopo la scelta di piazza della Libertà per la prima assise. Numerosi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno: la presentazione al Consiglio delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato anni 2022-2027, l’assestamento generale di bilancio;  la salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio finanziario 2022 e l’approvazione dello  schema convenzione con la Stazione Unica Appaltante Marche (Suam) regolante i rapporti con gli enti pubblici assegnatari di finanziamenti del Pnrr e del Pnc. Verrà discussa, inoltre, una delibera consiliare avente per oggetto l’ accordo pubblico privato tra il Comune di Tolentino e l’azienda Moschini spa per la riqualificazione del parcheggio in zona Formaggino e la realizzazione di un ascensore pubblico. Tra gli argomenti ovviamente la  ricostruzione post sisma 2016 dell'area centro storico del Comune di Tolentino con la seconda modifica agli aggregati obbligatori approvati.  La Variante parziale al PRG in località Colmaggiore e infine verrà discussa un mozione presentata dal Consigliere D'Este sulla "Concessione gratuita Castello della Rancia".  

29/07/2022 13:52
Disabilità e scuola, Menghi: "6 milioni alle Marche per assistenti all'autonomia e comunicazione"

Disabilità e scuola, Menghi: "6 milioni alle Marche per assistenti all'autonomia e comunicazione"

Disabilità e scuola al centro delle iniziative della Lega. Per le Marche in arrivo circa 6 milioni di euro destinati agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. La ministra leghista Erika Stefani ha stanziato complessivamente 200 milioni per assumere figure chiave per il sostegno e l'aiuto degli studenti disabili nella scuola. "È fondamentale avere professionisti che affianchino i giovani studenti in un percorso educativo specifico per integrarsi ed esprimere le loro peculiari capacità" spiega la consigliera regionale Anna Menghi che, nella veste di responsabile regionale del Dipartimento Disabilità della Lega, ha seguito l'iter di approvazione dei decreti. Nello specifico delle Marche i 2.553.235 milioni destinati ai singoli comuni sono ripartiti in base al numero degli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Altri 3.351.020 milioni sono destinati all’aiuto di studenti con disabilità fisiche o sensoriali delle scuole secondarie di secondo grado "Si tratta di risorse fondamentali per l’inclusione degli alunni e per la loro partecipazione alla vita scolastica - conclude la consigliera Anna Menghi - Permetteranno di continuare a dare risposte concrete ad una esigenza reale che vivono migliaia di famiglie del nostro territorio".   

28/07/2022 17:39
Civitanova, ok al rendiconto gestione 2021. Belletti: "Coperto il disavanzo di 4,3 milioni emerso nel 2014"

Civitanova, ok al rendiconto gestione 2021. Belletti: "Coperto il disavanzo di 4,3 milioni emerso nel 2014"

Il Consiglio comunale di Civitanova Marche ha approvato il rendiconto della gestione 2021, dopo il passaggio in Giunta dello scorso 5 maggio, con 16 voti della maggioranza. “Sono molto soddisfatta, è un rendiconto che chiude nel rispetto dei vincoli, in coerenza con le finanziarie vigenti ed i vincoli di spesa quali il vincolo di finanza pubblica (ex patto di stabilità), i tempi di pagamento alle imprese ed il vincolo sulle spese di personale e lo specifico vincolo del personale non a tempo indeterminato” sottolinea l’assessore Roberta Belletti a seguito dell’approvazione del Consuntivo. “Il rendiconto 2021 sancisce soprattutto il raggiungimento di un importante obiettivo dell’amministrazione comunale: è stata completata la copertura del disavanzo tecnico di 4,3 milioni che era emerso nel 2014 e che il Comune stava coprendo con un piano di rientro trentennale. Infatti, a fronte del disavanzo ‘atteso’ di 1,8 milioni di euro, la gestione del 2021 si è chiusa con un risultato positivo di 411 mila euro”, puntualizza Belletti. “L’avanzo registrato è di 27 milioni di euro – aggiunge -, cifra che in gran parte deve essere accantonata e vincolata, ma che comunque, oltre a recuperare totalmente il disavanzo che l’ente si trascinava ormai da otto anni e che appesantiva la gestione, lascia nelle mani del Comune una quota ‘libera’ di avanzo di 411 mila euro e rende immediatamente disponibili sul bilancio corrente e su quelli futuri i 143 mila euro annui in precedenza destinati al ripiano del disavanzo”. “Oltre a queste risorse, la gestione 2021 lascia in eredità all’amministrazione anche 770 mila euro di avanzo destinato ad investimenti e 1.500 mila euro di avanzo proventi da costo di costruzione utilizzabile per la realizzazione e la manutenzione di opere di urbanizzazione. Tra le somme accantonate l’amministrazione – evidenzia Belletti - ha inserito anche la somma di 570 mila euro a titolo di fondo spese potenziali da utilizzare nel 2022 per fronteggiare l’incremento dei costi delle utenze, causato dalla crisi energetica in corso”. “Sono stati raggiunti obiettivi importanti anche dal punto di vista dell’indebitamento e del recupero dell’evasione tributaria – prosegue Belletti -. II debito pro capite è sceso di circa 5 milioni negli ultimi cinque anni (da 45 a 40 milioni), passando da 1.078 euro a 950 euro pro capite. Gli avvisi di accertamento Imu sono passati dagli 800/900 mila euro del 2015 ai 5,7 milioni del 2021; per la Tari da 400 mila euro a 1,2 milioni. A fronte di tali cifre è stato prudenzialmente accantonato un fondo svalutazione crediti complessivamente pari a quasi 19 milioni di euro”. "Anche grazie a questi risultati l’Amministrazione è riuscita a ridurre la pressione sui cittadini con una progressiva riduzione dell’addizionale comunale Irpef negli ultimi anni, che è passata dallo 0,8% del 2018 allo 0,74% del 2021, ed infine allo 0,72% del 2022, e contemporaneamente a vantaggio delle persone fisiche, con l’aumento della soglia di esenzione da 7.500 euro a 8.174 euro" ricorda Belletti. "Inoltre negli ultimi tre anni è progressivamente aumentato il contributo a carico del comune - afferma l'assessore -, e diminuito contestualmente il costo a carico delle famiglie, di più del 10% sia per il servizio refezione scolastica, sia per il servizio asilo nido. Il tutto a fronte di un trend di cassa positivo e di tempi di pagamento ai fornitori estremamente contenuti.  Importante negli ultimi due anni anche la gestione dei fondi Covid. In particolare, sono stati destinati ad agevolazioni Tari in varie forme 738 mila euro, ad interventi di solidarietà alimentare 289 mila euro e a servizi alle famiglie 161 mila euro. Sono stati erogati contributi ai lavoratori in cassa integrazione per 133 mila euro, ai lavoratori autonomi per altri 133 mila euro, alle associazioni sportive per 101 mila euro ed alle famiglie per il sostegno alle locazioni per 110 mila euro. Altro intervento importante finanziato con i fondi Covid è stato l’allestimento ed il funzionamento del centro vaccinale per 169 mila euro" conclude l'assessore Belletti.     

28/07/2022 17:32
Matelica, il sindaco Baldini entra nel Consiglio provinciale: prende il posto di Claudio Morresi

Matelica, il sindaco Baldini entra nel Consiglio provinciale: prende il posto di Claudio Morresi

Dopo essere stato nominato assessore al Comune di Civitanova, come previsto dalla legge, il consigliere Claudio Morresi ha dovuto lasciare il suo ruolo in Provincia. Al suo posto in Consiglio è entrato il sindaco di Matelica, Massimo Baldini. "Voglio ringraziare il consigliere Morresi per il lavoro e il supporto dato in questi mesi e fargli i migliori auguri per gli impegni che lo vedranno in prima linea a Civitanova – ha commentato il presidente Sandro Parcaroli –. Siamo molto contenti di poter accogliere, nelle fila della maggioranza, il sindaco Baldini che sono convinto saprà mettere a disposizione la sua esperienza per la crescita dell’intero territorio maceratese". Nell’ultima seduta del Consiglio provinciale, che si è svolta mercoledì prima della pausa estiva, l’assise ha approvato all’unanimità anche la nomina del Collegio dei revisori per il triennio 2022-2025. Presidente è stato riconfermato Ugo Maria Fantini. Tutto il Consiglio, infatti, ha accolto la proposta del presidente Parcaroli di confermare un professionista che conoscesse bene l’Ente e la sua storia degli ultimi tre anni, visto anche il pensionamento della dirigente dell’ufficio Servizi finanziari, Carla Scipioni. Gli altri due componenti del Collegio dei revisori saranno Luigi Concetti e Alfredo Vitellozzi. Tra gli altri punti all’ordine del giorno, accolta all’unanimità anche la convenzione, tra la Provincia di Macerata e il Comune di Sarnano per la gestione associata del servizio di segreteria generale.

28/07/2022 17:00
50 milioni per la pesca, l'annuncio del Governo: "Pubblicato avviso Mipaaf per accesso a bandi filiera"

50 milioni per la pesca, l'annuncio del Governo: "Pubblicato avviso Mipaaf per accesso a bandi filiera"

Il 26 luglio è stato pubblicato sul sito internet del Ministero l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera per il settore della pesca e dell’acquacoltura. "Con questo decreto – ha dichiarato il sottosegretario Francesco Battistoni - vogliamo rilanciare gli investimenti nel settore ittico per valorizzare le produzioni nazionali più importanti e significative, individuate tra le specie più rappresentative".  “I contratti di filiera - ha proseguito il senatore di Forza Italia - rappresentano un elemento innovativo nel sistema pesca marittima e acquacoltura e si sviluppano in tutti i segmenti della filiera agroalimentare: dalla fase di produzione, attraverso la trasformazione e la commercializzazione, fino alla distribuzione dei prodotti”. Il decreto, oltre a criteri e modalità di presentazione delle domande, definisce anche le modalità di erogazione dei finanziamenti e di rendicontazione delle spese. Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale. La somma complessiva stanziata è pari a 50 milioni di euro.  "Il sistema integrato dei contratti di filiera - ha aggiunto Battistoni - rafforzerà la prima produzione nelle relazioni contrattuali tra gli operatori, garantendo al contempo lo sviluppo di modelli virtuosi che soddisfino appieno le esigenze dei consumatori. Vogliamo anche facilitare l’accesso al credito per le imprese con strumenti più efficaci".   Il Decreto va ad attuare le "misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti", e nello specifico gli interventi “Contratti di filiera e di distretto per i settori agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, della silvicoltura". In merito agli altri interventi del Pnrr il senatore Battistoni ha poi spiegato: "Stiamo lavorando intensamente affinché il comparto della pesca e della acquacoltura abbia congrui spazi anche all’interno delle altre misure previste dal Pnrr di competenza del nostro Ministero. Mi riferisco in particolare agli interventi riguardanti la logistica e il cosidetto parco agrisolare".  "Quanto a quest’ultima misura il bando che sarà emanato all’inizio del mese di settembre conterrà la espressa previsione secondo cui anche le imprese di acquacoltura e maricoltura che secondo il codice civile sono imprese agricole a tutti gli effetti potranno presentare istanza per l’ammissione ai benefici del Pnnr - ha aggiunto -. Analogamente le imprese di acquacoltura saranno ammesse ai benefici degli aiuti agli investimenti attivi materiali e immateriali e quelle di pesca e acquacoltura a quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione.” "Infine – ha concluso Battistoni – il bando che riguarderà la logistica relativa ai porti e ai mercati, prevedrà uguale dignità di accesso ai benefici al settore della pesca e dell’acquacoltura".   

28/07/2022 15:30
Crisi dell’export per la guerra in Ucraina: 3,6 milioni di fondi dalla regione Marche alle imprese

Crisi dell’export per la guerra in Ucraina: 3,6 milioni di fondi dalla regione Marche alle imprese

La Regione Marche ha pubblicato il bando che assegna 3,6 milioni di euro di contributi una tantum a sostegno delle aziende marchigiane che hanno subito perdite a causa del conflitto russo ucraino. A beneficiare del sostegno pubblico sono le micro e piccole medie imprese esportatrici abituali in Ucraina, Russia e Bielorussia, e loro fornitrici, del settore industriale, artigianale e servizi. Due linee di finanziamento per le quali le domande potranno essere presentate dalle ore 9 del 1 agosto alle ore 9 del 26 settembre su modello di autocertificazione scaricabile digitalmente. "Il provvedimento - ricorda il vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni - rientra nel pacchetto di misure adottate dalla Regione per contrastare la crisi economica generata dal conflitto in corso, con risorse aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Sostegni assegnati con diversi fondi che riguardano anche le imprese della pesca, la liquidità delle imprese, aiuti ai Consorzi e alle società consortili (compre Associazioni temporanee di imprese tra micro e pmi)". Il bando emanato è quello relativo alla sola misura A (imprese del settore industriale, artigianale e dei servizi).  

27/07/2022 19:50
Turismo, Castelli: "Le Marche sono in overbooking, luglio è andato molto bene"

Turismo, Castelli: "Le Marche sono in overbooking, luglio è andato molto bene"

"Le Marche sono in overbooking, questo fa ben sperare anche nelle aree a me care del sisma". Lo ha detto oggi Guido Castelli, assessore regionale alla Ricostruzione, facendo un punto sull'andamento della stagione turistica a margine della presentazione dei nuovi treni dedicati alle biciclette che serviranno la linea Adriatica. "Generalmente la media di affluenza turistica che contraddistingue la nostra regione è di circa 10 milioni di presenze - ha osservato -, per gran parte turismo balneare. Ci siamo posti l'obiettivo di consolidare il numero dei turisti che si beano delle nostre spiagge e di rafforzare il numero di coloro che invece scelgono l'entroterra, l'interno, per vacanze non strettamente connesse allo iodio e alle proprietà abbronzanti". "Da questo punto di vista a livello pragmatico, non scientifico e statistico - ha sottolineato -, registriamo un overbooking di tutte le nostre strutture. Luglio è andato molto bene, provare per credere, verificate sui siti specializzati, le Marche sono in overbooking". Castelli ha poi aggiunto che "stiamo studiando come programmazione europea la possibilità di abbinare alle tradizionali linee di finanziamento anche delle linee di credito con la Bei (Banca europea degli investimenti, ndr) per rilanciare le strutture ricettive ovunque nell'entroterra e non solo lungo il litorale con possibilità di riqualificazione. C'è stato un incontro con il commissario della Bei, gli è stato espressamente chiesto di accordare linee di credito che rendano sostenibile questa attività di restyling delle strutture ricettive se vogliamo aumentare la qualità dell'offerta".    

27/07/2022 18:57
Marche, assemblea regionale del Movimento 5 Stelle: previsto intervento di Giuseppe Conte

Marche, assemblea regionale del Movimento 5 Stelle: previsto intervento di Giuseppe Conte

Sabato prossimo, alle 9,30 ad Ancona all’Auditorium Fiera della Pesca, si svolgerà l’assemblea regionale del Movimento 5 Stelle delle Marche, con un intervento online del presidente M5S Giuseppe Conte. «Il momento è cruciale, commenta il senatore Giorgio Fede, coordinatore regionale dei pentastellati. «I provvedimenti ambientali e sociali che abbiamo cominciato a realizzare grazie al lavoro del presidente Giuseppe Conte sono andati a toccare interessi enormi, che da 30 anni le altre forze politiche avevano solo solleticato». Ci vedremo per parlare della sfida elettorale che ci aspetta e per portare avanti l’agenda che serve davvero al nostro Paese».  

27/07/2022 13:54
L’Italia s’è destra, ma la sinistra faccia la sinistra e non segua le sirene degli "ismi" e degli "anti"

L’Italia s’è destra, ma la sinistra faccia la sinistra e non segua le sirene degli "ismi" e degli "anti"

Non sono medico, altrimenti sarei stato reclutato in qualche Pronto Soccorso per riempire buchi che recenti Governi distratti hanno provocato nella Sanità pubblica (esse maiuscola) e Regioni virtuose, come le Marche, stanno ponendo rimedio con grande competenza e celerità. Prendo in prestito, però, la matrice della parola “medico” per traslarla in quella più riflessiva della “meditazione”, termine di cartesiana memoria. Allora medito su ciò che accade in "un’estate al male", un male atavico che s’impadronisce ogni volta che nelle elezioni i sondaggi danno la destra in vantaggio, non una novità ma neanche una consuetudine se non degli ultimi periodi. Siamo agli inizi, si parla di nomi, aspiranti candidati, chi ce la può fare e chi no, di sondaggi e di cosa succederà se si vince o si perde. Ma non si parla di una cosa fondamentale, soprattutto se si pensi che andrà a votare solo un italiano su due: di strategia e del suo fascino di attrarre gli elettori a partecipare alla competizione elettorale e scegliere chi li dovrà rappresentare a Roma. Il Partito Democratico, sempre per restare nella metafora medica, è afflitto da un disturbo ossessivo compulsivo che, come recitano i manuali, è caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti che innescano ansia e disgusto, obbligano ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali per tranquillizzarsi. E il pensiero ricorrente e ripetitivo è lo spauracchio degli “-ismi”: fascismi, sovranismi, populismi. La chiamata alle armi di Letta & C. è quella contro i fantasmi di un passato che non passa, ma solo nella testa di chi su questo passato ha costruito fortune, carriere e rendite di posizione negli apparati pubblici dello Stato e nelle amministrazioni locali, e teme di perdere privilegi e diritti acquisiti. Mi riferisco a quella sinistra dei salotti romani e degli uffici d’acciaio milanesi, impegnata quotidianamente tra uno spritz e uno shottino, in una linea retta immaginaria tra il quartiere Parioli e la city del capoluogo lombardo, passando per le redazioni (ancora e sempre prone) dei grandi gruppi editoriali romano-milanesi. Tutti luoghi ben lontani da quelli che dovrebbero essere frequentati da una sinistra che sia autenticamente “di popolo”, ma non la brutta copia di una Giovanna d’Arco dei poteri forti. Lo ammetto, “poteri forti” è una definizione ultragenerica, ma ho voluto riproporla perché tutti la citano a vanvera ed è per questo che lo faccio volutamente anch’io anche se non so chi siano questi poteri, dove vivano e di cosa vivano. So solo, però, che non fanno i miei interessi, né quelli del Paese (Nazione). E questo basti. Degno rappresentante di questa accozzaglia di elementi tossici per la democrazia è, a titolo esemplificativo, un tale Berizzi, dispensatore d’inchiostro sul quotidiano La Repubblica, una penna che, dopo lo sciagurato raid di Luca Traini, disegnò Macerata “Laboratorio del terrore”, guadagnandosi immeritatamente una prima pagina che, per tutti i maceratesi di buon senso e perbene, griderebbe da sola vendetta, a sostegno di chi ha vissuto (prima) la tragedia di Pamela Mastropietro. Questi umili servitori di un conservatorismo che più puro non c’è, abilissimi a spacciarsi per difensori di un neoprogressismo del Terzo Millennio, salvo poi fare fortune con la vendita di libri -anti, hanno iniziato a scatenare quella macchina del fango contro una destra quasi involontariamente maggioritaria nel Paese (anzi, nella Nazione). Una reazione che evidenzia la povertà di argomenti a supporto di un progressismo a parole (vuote), a sostegno dei più deboli, delle famiglie in difficoltà, dei giovani costretti ad emigrare, dei lavoratori ultracinquantenni che rischiano di uscire dal mondo del lavoro senza la possibilità di rientrarvi, delle aziende a rischio fallimento, dei pensionati da compensi a fame. Una reazione che evidenzia l’inadeguatezza della sinistra che non c’è, stile isola di Peter Pan, incapace di affrontare i grandi temi internazionali, dall’inflazione alla guerra, dalla crisi energetica a quella ambientale, dall’immigrazione selvaggia al calo demografico fino allo spopolamento dei comuni dei territori interni. Una sinistra allo stremo, prigioniera del suo voler essere sempre protagonista anche se in film di seconda fascia alla Alvaro Vitali, incapace di sollevare fierezza nei suoi militanti più fedeli ed autentici, quelli che mangiavano pane e progressismo ogni giorno, anziani e donne che si rimboccano ancora le maniche ad ogni Festival dell’Unità e sono sempre meno convinti che prima o poi “Adda veni Baffone”. Per battere le “maledette” destre c’è bisogno di ben altro che reclutare 100mila giovani sul territorio (genialata demenziale di Letta & C.), una sorta di levata alle armi che se fosse stata promossa da qualcun altro (immaginate chi) avrebbe suonato come un’adunata fascista di figli della lupa e neo balilla, proprio nel centenario della marcia su Roma. Il nostro Paese (Nazione) non merita questa sinistra allo stremo, prigioniera degli "–ismi" e sempre "–anti" qualcuno e qualcosa, una sinistra finalista nel campionato mondiale di arrampicamento sugli specchi, incapace di rigenerarsi e muovere il sentimento profondo dei veri progressisti, di coloro che credono ancora nella giustizia sociale, nella creazione di pari opportunità per tutti, nella meritocrazia, in quell’ascensore sociale che da tempo si è bloccato ai piani inferiori, quando ci dicevano che il successo era figlio del male e che bisognava affibbiare un “6 politico” a tutta la nostra vita. La destra che verrà, verrà perché ha saputo interpretare al meglio queste aspirazioni, è stato destra di popolo e fedele agli ideali democratici e liberali, azzarderei anche agli ideali socialisti, nel significato più autentico del termine. L’augurio, che però non esorcizza il timore, è che in questa campagna elettorale estiva la sinistra sia all’altezza delle sue tradizioni e dei suoi valori fondativi, sia forte e ferma nelle sue idee e non divenga succube di una strategia "-anti" a tutti i costi, che avrebbe come risultato il rafforzamento dell’avversario, senza poter produrre effetti concreti sul benessere e la vita di tutti noi. Si perda, ma almeno non si rinneghi ciò che si è, si è stati e si lavori per essere ancora in futuro.

27/07/2022 09:00
Elezioni, Acquaroli frena sulle candidature: “È ancora prematuro”. Castelli: “Se Roma chiama, valuto”

Elezioni, Acquaroli frena sulle candidature: “È ancora prematuro”. Castelli: “Se Roma chiama, valuto”

In merito agli assessori regionali candidabili in Parlamento per il prossimo 25 settembre, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (Fdi) ha voluto frenare gli entusiasmi: "è tutto ancora molto prematuro. In giunta siamo concentrati sulla Legge 13 per la riforma sanitaria: un provvedimento che ridarà forza ai nostri territori e ci permetterà di costruire le risposte che tanto sono necessarie anche per un percorso importante rispetto alla diminuzione degli accessi nei pronto soccorso, al lancio delle Case della Salute e ad una rigenerazione dei territori dell'entroterra che sono rimasti senza medici di medicina generale. Contiamo di chiudere entro Ferragosto in Consiglio regionale" “E’ in corso anche una discussione che riguarda le elezioni politiche – ha aggiunto Acquaroli - che nessuno di noi si aspettava potessero arrivare così presto. Ne discuteremo nelle prossime settimane: sono disposto a parlare con tutti e di tutto, ma per noi il governo della Regione rimane la priorità indiscussa". Anche l'assessore regionale al Bilancio Guido Castelli (Fdi) si è pronunciato in merito alle prossime elezioni e, in particolare, sulla possibilità di una sua candidatura in Parlamento. "Non ho ancora ricevuto nessuna chiamata da Roma – ha spiegato – ma se dovesse arrivare la proposta, valuterò. A mio parere, è preferibile creare un governo politico, visto che quelli tecnici hanno dimostrato di non avere alla lunga la forza per fare le riforme". L'assessore, inoltre, ha già escluso nei giorni precedenti che l’attuale crisi di governo possa in qualche modo compromettere i tempi per la ricostruzione nei Comuni del cratere. "I processi sono già avviati – ha sottolineato - e si tratta solo di dare esecuzione attraverso gli apparati amministrativi a quella che è una operazione di straordinaria importanza per la Regione. Solo per quanto riguarda i finanziamenti destinati alle imprese del cratere parliamo di circa 290 milioni di euro".

26/07/2022 17:58
Tolentino, domande per il Cas: il Comune istituisce uno sportello specifico in supporto dei cittadini

Tolentino, domande per il Cas: il Comune istituisce uno sportello specifico in supporto dei cittadini

L’amministrazione comunale di Tolentino ha deciso, in considerazione delle nuove disposizioni, di attivare uno specifico sportello che sarà a disposizione di tutti i cittadini percettori di Cas. Coloro che devono presentare la domanda per continuare a percepire il contributo di autonoma sistemazione potranno recarsi presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino (ubicato al primo piano della nuova sede a Palazzo Europa, ingresso ex liceo scientifico) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13 e il martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.00, muniti della documentazione presentata lo scorso anno, dello Spid oppure della carta d’identità elettronica per presentare e formalizzare con l’aiuto delle impiegate, la nuova domanda.  “In considerazione delle difficoltà e soprattutto delle preoccupazioni di tanti cittadini che sono chiamati a presentare una nuova domanda per avere il Cas o comunque l’appartamento in sostituzione delle Sae – precisa l’assessore Flavia Giombetti -, abbiamo ritenuto utile mettere a disposizione uno sportello dedicato a tutti questi particolari utenti così da fornire un aiuto concreto, anche in vista delle prossime scadenze dettate dal commissario per la ricostruzione”. “In attesa che la Regione Marche ci metta a disposizione del personale, abbiamo comunque deciso, anche grazie alla disponibilità dei nostri dipendenti comunali, di attivare fin da subito uno specifico ufficio riservato alla presentazione delle domande per il Cas, così da dare ausilio a tutti coloro che si trovano in questa particolare condizione in quanto hanno perso la propria casa a seguito del sisma", aggiunge l'assessore. "Per fornire un servizio efficiente ci stiamo dotando di uno strumento che sia in grado di regolare la fila - conclude Giombetti -. Con questa iniziativa ci auguriamo di essere al fianco di tutte le famiglie tolentinati che devono rinnovare la loro richiesta per usufruire del contributo per l’autonoma sistemazione o del nuovo appartamento concesso in sostituzione delle Sae". Per chiedere informazioni si può contattare il numero 0733.9011.

26/07/2022 17:00
Tolentino, il Comune al fianco dei locali del centro: 200 euro per ogni evento organizzato

Tolentino, il Comune al fianco dei locali del centro: 200 euro per ogni evento organizzato

“Tra gli obiettivi delineati dall’Amministrazione comunale, vi è anche quello di rivitalizzare il centro storico, nel quale purtroppo si riscontra da tempo una riduzione demografica e di frequentazione degli spazi da parte di cittadini e avventori”. Con questi presupposti il neo sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e la sua giunta hanno deliberato la concessione di 200 euro agli esercizi commerciali del centro storico che - attraverso gli eventi dagli stessi organizzati - abbiano creato un effetto moltiplicatore sul numero dei visitatori del cuore cittadino.  Il contributo, nel dettaglio, è destinato alle attività di somministrazione di alimenti e bevande site nel centro storico, per “ogni trattenimento musicale o evento di tipo ricreativo-culturale, realizzato dal mercoledì alla domenica nei mesi di agosto e settembre sino a un massimo di 3 contributi per ciascuna attività”, aggiunge il sindaco.  Gli organizzatori, a pena di esclusione dal beneficio economico, dovranno comunicare entro il 31 luglio il tipo di evento che intendono realizzare. “Qualora trattasi di eventi ricreativo-culturali diversi dal trattenimento musicale, gli organizzatori dovranno fare istanza di contributo indicando obbligatoriamente nell’oggetto della richiesta il giorno, il luogo e gli orari di effettuazione dell’evento, oltre che la descrizione dello stesso e le coordinate bancarie per l’erogazione del beneficio” viene spiegato in una nota dell’amministrazione comunale.  “Qualora trattasi di trattenimenti musicali, le somministrazioni di alimenti e bevande dovranno tempestivamente, e comunque entro il 31 luglio, fare istanza di contributo per lo svolgimento dell’evento indicando obbligatoriamente nell’oggetto il giorno, il luogo, gli orari di effettuazione dello stesso, le coordinate bancarie e produrre entro 60 giorni, a pena di decadenza dal beneficio, idonea documentazione attestante il pagamento dei diritti Siae (fattura e ricevuta di pagamento)” si aggiunge nella nota.   “È stato previsto che, qualora vi fosse un avanzo dello stanziamento a disposizione, lo stesso venga destinato alla contribuzione degli eventi oltre il terzo, organizzati dallo stesso operatore economico, comunque fino a concorrenza del fondo stanziato, tenendo sempre conto dell’ordine di arrivo delle istanze al protocollo informatico dell’Ente e previa verifica dell’effettivo svolgimento delle manifestazioni stesse” conclude il sindaco Sclavi.     

26/07/2022 16:34
Elezioni, Sciapichetti: "Il governo Draghi è stato assassinato. Ora per il Pd basta compromessi"

Elezioni, Sciapichetti: "Il governo Draghi è stato assassinato. Ora per il Pd basta compromessi"

"Il governo Draghi è stato assassinato. Mandanti ed esecutori sono ormai a tutti chiari: Lega e Forza Italia hanno premuto il grilletto della pistola fornita da Conte. Un Parlamento che aveva iniziato male ha finito per implodere a causa della incompetenza e dell'inconsistenza politica e morale di molti dei suoi componenti". È quanto dichiara il segretario provinciale del Partito Democratico di Macerata Angelo Sciapichetti, a seguito dell'assemblea tenutasi ieri, nel corso della quale è stata formalizzata la rinuncia dell'onorevole Mario Morgoni a una ricandidatura (leggi qui).  "Per il Pd é ora il tempo di dire basta e di mettere un punto - aggiunge Sciapichetti -. Nella legislatura appena passata con senso di responsabilità ha accettato di sostenere scelte drammatiche quanto difficili: basti pensare alla conferma di Conte a Presidente del Consiglio accettando il trasformismo di un uomo politico che è passato con indifferenza dall’alleanza con Salvini a quella con il PD. Oggi non è più tempo di equivoci e compromessi". "Non si tratta di tirare per la giacca Draghi, ma di far sapere agli Italiani con chiarezza che se vincerà la destra saranno Meloni e Salvini a rappresentare l'Italia in Europa e nel mondo, se invece a vincere sarà il centro sinistra Draghi potrà continuare a svolgere un ruolo importante al servizio del Paese. I sondaggi possono essere rovesciati, le divisioni e le contraddizioni della destra a cominciare dalla scelta del leader sono già sotto gli occhi di tutti" puntalizza il segretario provinciale. "Il Pd però deve battersi per portare avanti i suoi temi riprendendo un percorso riformista - avverte Sciapichetti -: salario minimo, correzione per evitare abusi e storture (ma non abolizione) del reddito di cittadinanza perché chi non ce la fa deve essere aiutato, sanità pubblica, ambiente inteso come bene comune, sostegno alle piccole e medie imprese, aumento dei redditi più bassi, abbattendo il cuneo fiscale ma non solo, aumentando ad esempio con una mensilità annuale in più i redditi sotto a 25 mila euro annui".  "Occorre però mettere in campo competenza, passione, coerenza uscendo dai social per andare a parlare con i cittadini che pensano che la caduta del governo Draghi sia stata una mazzata e un'offesa per i sacrifici fatti in tempo di pandemia, di guerra e di inflazione. Bisogna ridare una speranza e rispondere non a Salvini, Meloni o Berlusconi che hanno già iniziato la loro campagna elettorale con sparate populiste e insostenibili economicamente, ma con serietà e concretezza. Dobbiamo parlare alle famiglie che alla fine del mese non ce la fanno a pagare le bollette per il caro energia o alle imprese che sono in crisi perché causa guerra si sono viste chiudere dall'oggi al domani molti dei loro tradizionali mercati di esportazione dei loro prodotti" conclude Angelo Sciapichetti.

26/07/2022 15:45
Disabilità, nuova legge regionale. Menghi (Lega): "Svolta storica per le Marche"

Disabilità, nuova legge regionale. Menghi (Lega): "Svolta storica per le Marche"

"L’approvazione in aula della modifica della legge 18 sulla disabilità è una svolta storica per le politiche sociali delle Marche, modello di un nuovo modo di concepire la disabilità. Personalmente è anche il taglio di un doppio traguardo, come persona e come politica visto che la legge non solo mi vede prima firmataria, ma anche protagonista di tante battaglie in prima linea per costituire quella consulta regionale per la disabilità che questo nuovo testo di legge vuole valorizzare”.  Lo dichiara con soddisfazione la consigliera regionale della Lega Anna Menghi, membro della IV Commissione Sanità e prima firmataria della modifica alla legge regionale del 4 giugno 1996 numero 18 approvata dal Consiglio regionale. "È stato necessario aggiornare e adeguare la Legge all’attuale momento storico valorizzando il ruolo della Consulta, organo fondamentale che esiste solo nella nostra regione e che vede il coinvolgimento di tutte le associazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità - spiega la consigliera Menghi -. La Consulta viene posta al centro di un percorso di corresponsabilità con la politica, facendone il punto di riferimento per coloro che fronteggiano giornalmente il limite della propria disabilità". Toccherà alla Consulta, infatti, definire le priorità per i disabili in capo all’ambito lavorativo come alla vita privata, il più delle volte scadenzata da impegni di natura sanitaria e logistica diversi da chi disabile non è. “La legge così modificata è un passo fondamentale verso l’uguaglianza e la dignità alle persone più fragili – aggiunge la consigliera leghista - La Consulta è nata 25 anni fa con l’assessore Marcello Secchiaroli, recentemente scomparso, ed è frutto di tante battaglie politiche che ho vissuto in prima linea con l’obbiettivo di realizzare ciò che da sempre sento come la più alta forma di democrazia: uguaglianza e dignità di ciascun essere umano al cospetto di ogni opportunità del vivere, riconoscimento dei diritti dei più fragili e tutela delle differenze. Servivano concretezza, promuovere pari opportunità reali e politiche volte a creare valore nella differenza: abbiamo compiuto un primo e significativo passo verso questi traguardi”  

26/07/2022 13:10
Fornaro: "Le opere di Sant'Andrea Avellino e Sant'Agostino restituite alla devozione popolare"

Fornaro: "Le opere di Sant'Andrea Avellino e Sant'Agostino restituite alla devozione popolare"

Sono finalmente state restituite al loro originale splendore le opere raffiguranti Sant’Andrea Avellino e Sant’Agostino. "Le opere, giunte da Assisi ieri mattina e momentaneamente collocate presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, saranno collocate presso la chiesa di San Gabriele dell’Addolorata a Consalvi e verranno così restituite alla devozione popolare. Un grande traguardo, che coglie il tempismo della festa (della bruschetta) di Consalvi". A dichiararlo è la capogruppo Udc Macerata, Antonella Fornaro.  Una notizia che allieta la cittadinanza, ma che rende omaggio anche alla folta comunità partenopea presente in città (Sant’Andrea Avellino è Compatrono di Napoli, ndr): "Questo traguardo ci rende ancora più motivati nel perseguire l’altro importante tassello, portato in consiglio comunale il 9 novembre 2021 e approvato all’unanimità: cioè riportare agli originali splendori la chiesa di Sant’Andrea Avellino e dei fabbricati a questa annessi e sottoposti a vincolo", aggiunge Fornaro. "Insieme all’assessore Silvano Iommi e agli uffici stiamo predisponendo il da farsi per recuperare i fondi necessari al restauro ed anche tutte le autorizzazioni necessarie" conclude la capogruppo Udc Macerata. 

26/07/2022 10:15
Crisi di governo e gestione Parcaroli. Carancini: “Politica senza credibilità, Macerata non ha futuro”

Crisi di governo e gestione Parcaroli. Carancini: “Politica senza credibilità, Macerata non ha futuro”

A fronte di una (nuova ?) stagione politica proiettata verso le urne del prossimo 25 settembre, sono iniziate già a circolare le prime voci relative ad alleanze e piani di azione che vedono da un lato i dem di Enrico Letta in cerca di nuovi ‘compagni di avventure’; dall’altro i vari Salvini e Berlusconi al lavoro nel tentativo di un fronte comune in grado di tenere testa all’avanzata in solitaria dei meloniani. Tramontata l’ipotesi del campo largo con i pentastelalti di Giuseppe Conte, il PD sembra ora intenzionato a ripiegare sugli scontenti della mancata fiducia al governo Draghi: dai renziani di Italia Viva agli ex forzisti Gelmini, Brunetta, Carfagna, Cangini e Caon. Il dubbio, a questo punto, è se una comunione d’intenti da qui al prossimo autunno sia ipotizzabile senza troppi compromessi, che potrebbero viceversa nuocere ai sondaggi fin qui recuperati negli ultimi mesi dal partito di centrosinistra. E anche al senso di quegli ‘occhi di tigre’ rilanciati da Letta come uno slogan già nel corso della mattinata del 21 luglio, post dimissioni del banchiere centrale. Ovvio che una simile fase di stallo politico stia avendo nel frattempo le sue ripercussioni anche sul piano locale. Per l’attuale consigliere regionale Romano Carancini tutto questo si traduce con un dividersi fra le indicazioni del proprio leader di partito e un’analisi più certosina dell’operato fin qui occorso di talune amministrazioni comunali: soprattutto quella di Macerata, di cui fu sindaco per ben due mandati (2010-2020). Che conseguenze pensa ci saranno con questa crisi di governo, soprattutto nei prossimi due mesi? La crisi, a mio parere, creerà sicuri ritardi nell’attuazione del PNRR che valgono circa 20 miliardi per la fine dell’anno. Su questo terreno è evidente che gli effetti si protrarranno ben oltre l'insediamento del governo, considerato che con lo stesso verrà rinnovata l'intera governance e conseguentemente le relazioni. È altresì evidente il rischio dell’impossibilità di stare addosso alle questioni urgenti in presenza di un governo con compiti ordinari. Ma il piu grave effetto prodotto si scarica sulla credibilità della politica: non ha avuto senso anticipare la crisi di soli sei mesi - nel pieno di una fase storica critica - a causa di interessi di partito. Tramontata l'ipotesi del campo largo con M5S, dove andranno cercate adesso le alleanze? Il PD deve fare una campagna totale, coinvolgendo le persone più vicine ai territori come i sindaci, i quali devono farsi carico della competizione sui collegi. Nel merito bisogna trasmettere impegni chiari e capaci di essere mantenuti soprattutto verso la questione sociale e l'ambiente. Serve un programma coraggioso. Ci può spiegare "gli occhi di tigre" enunciati in conferenza stampa dal segretario Letta? Gli "occhi di tigre" sono lo stato d'animo di chi sa che la competizione elettorale sarà un'impresa difficile, ma comunque con la forte convinzione di poter fare un grande risultato e dunque vivere questo periodo di campagna con la massima determinazione. È una metafora sportiva di chi entra in campo sapendo di non avere il pronostico dalla propria parte, ma è fiducioso di poter ribaltare la situazione con l'umiltà dell'ascolto e del dialogo. Sarà determinante riuscire a trasmettere il messaggio a quella parte di popolo che non va a votare. Il PD è in grado di tenere testa all'avanzata di Giorgia Meloni, in tempo per le politiche 2023? C'è uno spazio di crescita del Partito Democratico grazie al lungo percorso di questi anni fatto di riavvicinamento alle persone e al senso di responsabilità dimostrati in questi ultimi 18 mesi. Secondo lei l'attuale gestione Parcaroli sta facendo bene a Macerata? La città nei due anni di governo delle destre è ferma, anzi ha fatto enormi passi indietro. Tanti sarebbero i temi: cito solo l'assenza nei tavoli che contano come la gestione delle acque, o il Cosmari. Macerata ha perso tutte le leadership che nei 10 anni precedenti occupava. Ma ciò che si osserva è soprattutto una mancanza di visione rispetto alle immense risorse disponibili che le città hanno avuto e avranno a disposizione nel futuro. La mancanza di idee e, in particolare, di progetti organici che abbiano obiettivi non fini a se stessi quanto piuttosto centrati sul dove e sul come la città  si immagina nei prossimi 10 anni. Nessun merito o demerito particolare da segnalare? Decine di milioni sono stati sprecati per soddisfare l'autoreferenzialita di qualche assessore senza un'analisi di ciò che Macerata avrebbe voluto essere. È molto positivo il progetto della variante del passaggio a livello di via Roma, ma il rischio è che si tralasci la vera opera fondamentale che è il collegamento da via Mattei alla superstrada. Purtroppo segnalo forti ritardi dopo 24 mesi sulle opere già programmate, finanziate e progettate dalla precedente Amministrazione: si pensi allo Stadio della Vittoria, al polo natatorio delle Casermette, al Centro Fiere di Villa Potenza, al Museo di Storia Naturale ai Giardini Diaz, all'ex Capannone Rossini, all’ex Mercato delle Erbe, e via dicendo. Senza considerare il silenzio tombale sul Convitto, che ha a disposizione risorse per avviare il progetto di recupero, ma di cui non si parla più. Insomma più che un governo della comunità abbiamo assistito ad una gestione dell'ordinario, priva di anima. Un suo giudizio anche sulla gestione del Macerata Opera Festival di quest’anno. Mi è stato insegnato nei miei anni di impegno amministrativo che i giudizi sulla stagione lirica non si danno nel corso della stessa. Ovviamente ho una chiara opinione, ma ora speriamo solo che si concluda al meglio. La politica secondo lei è ancora affare dei cittadini o la distanza è sempre più incolmabile? La politica deve riconquistare i cittadini perché l'astensionismo è il male più grave di una democrazia. I vuoti vengono sempre occupati in politica. La mancata credibilità nei confronti dei cittadini, di un sistema che accetta trasformismi e convenienze e non misura la serietà degli eletti rispetto ai propri atti sarà la vera sfida a cui siamo tutti chiamati, senza differenze di appartenenza.

26/07/2022 10:00
Elezioni, Morgoni (Pd) rinuncia a ricandidarsi: "La mia esperienza parlamentare si è chiusa"

Elezioni, Morgoni (Pd) rinuncia a ricandidarsi: "La mia esperienza parlamentare si è chiusa"

"Il segretario provinciale del partito mi ha chiesto la disponibilità ad una candidatura per il parlamento in quanto lo statuto prevede che i parlamentari possono essere ricandidabili fino ad un massimo di tre legislature. Ho ringraziato il segretario per la fiducia ma ho confermato una volontà già consolidata nel tempo di chiudere la mia esperienza parlamentare con la conclusione dell'attuale legislatura". Ad annunciarlo, in una nota diffusa sui social, è l'onorevole del Partito Democratico Mario Morgoni.  "Molti fattori concorrono a questa scelta" ha aggiunto "dalla gravosità dell’impegno accentuata dagli anni che passano, alla delusione per una politica che specie a certi livelli non riesce a liberarsi dai condizionamenti e dalle convenienze di corto respiro, alla necessità di recuperare un po’ di spazio e di respiro per  la  propria vita".  "Non sono decisioni che si prendono a cuor leggero dopo 10 anni che hanno cambiato la propria vita - ha spiegato Morgoni -. Io ho messo in questa esperienza tutto l’impegno, la fatica, la responsabilità, la conoscenza e l’esperienza acquisite grazie ad un lungo percorso di militanza che mi ha fatto incontrare grandi maestri e preziosi interlocutori". "La vita continua,  ma anche la passione politica, pur messa a dura prova, non si estingue. Il mio impegno continua in forme, tempi e modi diversi, a partire dalla campagna elettorale di fatto già aperta" ha concluso l'onorevole Mario Morgoni.

26/07/2022 09:20
Macerata, la lista Parcaroli congeda Leombruni: "Male estremo è un certo modo di fare politica"

Macerata, la lista Parcaroli congeda Leombruni: "Male estremo è un certo modo di fare politica"

I consiglieri e gli assessori della lista civica “Sandro Parcaroli Sindaco”, in seguito al passaggio della collega Romina Leombruni ad altro gruppo consiliare, nell’augurare alla consigliera un buon proseguimento di lavoro, colgono l’occasione per alcune puntualizzazioni. Pur comprendendo la legittima transizione politica della collega, alla luce del lungo percorso con lei condiviso, ci si aspettava qualcosa di più delle sue scarne affermazioni pubbliche (“Sono sempre stata una simpatizzante di FdI e in questo momento sentivo l’esigenza di potere contare su un partito strutturato”), e di un secco messaggio su una chat di gruppo, datato 12 luglio, prima di congedarsi senza un reale confronto con il gruppo, solo 2 giorni prima di darne comunicazione ufficiale al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale. Rispettiamo la sensibilità e le ambizioni politiche della collega consigliera in transizione, eletta come noi grazie a quel 10% dei consensi elettorali ottenuti dalla lista civica Parcaroli Sindaco che, è bene sempre ricordare, ha consentito la vittoria del centrodestra al primo turno con il 52% circa, ma ci colpisce la sua affermazione “per chi ama fare politica lavorare in una lista civica è molto più faticoso che lavorare in un partito …”. Ad un gruppo civico come il nostro che, nonostante la fatica sottolineata dalla consigliera Leombruni, ha sempre messo al centro del proprio costante e disinteressato impegno a servizio della città un corretto rapporto di coalizione per il governo cittadino, questa dichiarazione dispiace e non può lasciarci indifferenti.  Viste inoltre le opinabili e incommentabili esternazioni del capogruppo consigliare di FdI nei nostri confronti (ma implicitamente anche nei confronti del Sindaco) “C’è una caratteristica nella lista di Parcaroli, sono poco politici, un po'; come Draghi, pensano che la politica sia il male estremo mentre a Leombruni piace fare politica …”, è bene chiarire che la nostra lista civica ha sempre rispettato e rispetta tutti i Partiti che la Costituzione Repubblicana riconosce come un diritto dei cittadini e come pilastri della nostra democrazia. Allo stesso modo, crediamo che i Partiti debbano essere rispettosi delle liste civiche (partiti di fatto, costruiti intorno ad un programma amministrativo locale e limitati nel tempo), soprattutto quando queste non sono “liste civetta” dipendenti direttamente da loro. Male estremo non è certamente la politica ma un certo modo di praticarla. L’ennesimo incomprensibile attacco alla nostra lista ricevuto dal consigliere Castiglioni ne è probabilmente una dimostrazione, segno che il nostro nuovo modo di fare politica, capace di fare la differenza, infastidisce e preoccupa chi pratica la “vecchia” politica. L’impegno preso e portato avanti da consiglieri ed assessori della lista civica è sempre stato quello di mettere a disposizione della cittadinanza le proprie competenze, idee e passione, tutti attributi che in qualche modo sono stati riconosciuti da un largo elettorato, che hanno fatto la differenza alle elezioni e che ancora oggi possono continuare a farla nell’interesse generale della città. Oggi sentirsi dire da un consigliere di maggioranza, stimato come saggio ed esperto, che i civici non fanno politica o che sono antipolitici, suona non solo offensivo ma anche incomprensibile politicamente, considerato che siamo già in campagna elettorale e, forse, ai capi politici nazionali non piacerà vedere la creazione di fibrillazioni a livello locale dove già si governa.

24/07/2022 12:10
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