Mobilitazione della Lega Macerata che apre i gazebo nelle piazze della provincia per contribuire alla raccolta firme contro lo stop alle auto a benzina e diesel che l’Europa vorrebbe introdurre dal 2035.
"Una mossa che metterebbe in ginocchio il settore dell’automotive italiano spalancando le porte alla Cina – spiega il segretario comunale di Macerata Aldo Alessandrini - Le firme finora raccolte dalla mobilitazione Lega su scala nazionale hanno determinato il rinvio della votazione al consiglio europeo, ma l’obiettivo è ottenere il no definitivo". Nel weekend, dunque, il coordinamento maceratese attiverà i suoi punti di raccolta secondo questo programma:
Sabato 11 marzo
Macerata
corso Cairoli 16 (nei pressi della farmacia) ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corridonia
Piazza della Vittoria ore 8.30-13.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 15.00-19.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Treia
piazza Arcangeli ore 10.00-12.00
Domenica 12 marzo
Macerata
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corso Matteotti ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 9.00-13.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Monte San Giusto
via Giustozzi ore 9.00-13.00
In occasione dei 75 anni di relazioni diplomatiche ufficiali, si è svolto oggi un costruttivo incontro tra Ali Javed, ambasciatore del Pakistan in Italia e il presidente di Isia (Istituto italiano per l'Asia), Mario Morgoni. Erano presenti anche Flavio Corradini, professore ordinario di informatica all'università di Camerino, Domenico Palmieri, segretario generale di Isia, Ajmal Shahid e CH Farooq Naveed, imprenditori di origine pakistana residenti in Italia pienamente integrati nel tessuto economico sociale in rappresentanza di Pak Federation Italia insieme a CH Bashir Amra.
Lo rende noto un comunicato dell'Istituto Italiano per l'Asia. All'incontro era presente Ha Khalid Hanif, consigliere economico dell'ambasciata del Pakistan in Italia. L'ambasciatore Javed ha sottolineato gli ottimi rapporti esistenti tra i due paesi, enfatizzando il fatto che, tra i paesi occidentali, l’Italia è considerato il Paese più amico e in cui vive una comunità di circa 300.000 pakistani.
Numerosi i temi trattati, si legge nella nota dell'Isia, tra cui la situazione degli studenti pakistani residenti in Italia e le problematiche legate al rilascio dei visti e a tal proposito il professor Corradini ha esposto le difficoltà che affrontano in tal senso gli studenti pakistani vincitori di dottorati. '
"Il Presidente Morgoni si è reso disponibile - rileva l'Isia - ad affrontare il problema e a discutere con i parlamentari italiani le possibili soluzioni normative per migliorare il rilascio dei visti. È stato altresì concordato di lavorare a stretto contatto per la promozione dei legami economici Italia-Pakistan con particolare attenzione al regime Spdg Plus dell'Unione Europea, il sistema che offre ai paesi in via di sviluppo un particolare incentivo a perseguire lo sviluppo sostenibile".L'ambasciatore Javed ha accettato con piacere l’invito del Presidente Morgoni ad organizzare una missione istituzionale nella Regione Marche.
"Difficoltà per i cittadini di accedere ai servizi bancari, postali e ai servizi al cittadino nelle aree interne delle Marche e nei piccoli comuni: una mozione per rafforzare l’impegno dell'esecutivo Acquaroli che, fin dal suo insediamento, ha avuto l’obiettivo di valorizzare queste zone attraverso normative specifiche per contrastare lo spopolamento, mantenendo e rafforzando queste tipologie di servizi fondamentali per una popolazione sempre più anziana".
Questa la dichiarazione del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Simone Livi, componente III Commissione Permanente, primo firmatario, a seguito dell’approvazione all’unanimità della mozione avvenuta nella seduta del 7 marzo del consiglio regionale.
"Mi sono confrontato con molti sindaci prima di arrivare alla stesura di questo atto in modo tale da avere una fotografia precisa di cosa stia accadendo - spiega Livi -. I piani di razionalizzazione degli Istituti bancari provocano, spesso e volentieri, chiusure di agenzie e sportelli nelle zone interne e non solo, delle Marche. Un depauperamento di servizi importanti".
"Anche gli uffici postali hanno subito dei ridimensionamenti importanti nel corso degli ultimi 10/15 anni - aggiunge il consigliere di Fratelli d'Italia -. Anche se, con il progetto Polis, di recente varato da Poste Italiane, è iniziata probabilmente un’inversione di tendenza e per questo motivo, su suggerimento dell’assessore Goffredo Brandoni, è stato inserito un emendamento con il quale si pone l’accento sul progetto Polis affinché sia reso operativo, prima possibile, anche nei piccoli comuni delle Marche".
"L’auspicio è che anche dalle Banche si comprenda che non è pensabile chiudere sportelli e agenzie senza arrecare un danno enorme ai residenti. Per tutti questi motivi, con la mozione a mia prima firma e sottoscritta dall’intero gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, si impegna il Presidente e la Giunta regionale a porre in atto tutte le azioni utili ad evitare la chiusura degli sportelli Bancari, Postali ed erogatori di servizi al cittadino nei piccoli Comuni che ne determinano lo spopolamento ed il declino" conclude Livi.
Come confermato dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli, nell’ultimo incontro del Comitato Istituzionale del cratere sismico delle Marche che si è tenuto a Camerino lo scorso 3 marzo, sono stati stanziati 800mila euro di fondi regionali sisma destinati all’acquisizione da parte del comune di Loro Piceno del castello di Brunforte di proprietà dell’Ordine dei Domenicani che per oltre trecento anni vi hanno istituito un monastero femminile di clausura e che è stato fortemente danneggiato dal sisma del 2016 che lo ha reso inagibile.
“Si tratta di un investimento ingente che consentirà al comune di Loro Piceno di chiudere le trattative velocemente con l’Ordine dei Domenicani e garantire una piena tutela al bene su impulso diretto del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli”. Lo fa sapere il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia nella Regione Marche, Pierpaolo Borroni.
“Si chiude una vicenda che è stata sempre all’attenzione di FdI”, commenta Borroni: dalla difficoltà di alienarlo a privati, alla stasi che negli ultimi anni si era creata sul destino di questo bene. Consentire al Comune di acquistarlo significa dare all’Ente la possibilità di rendere pubblico un bene di elevato valore storico e culturale che, peraltro, ha in dote importanti fondi per la ricostruzione sisma”.
Soddisfazione trapela anche dalle parole di Federica Lambertucci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Loro Piceno. “Non posso che essere soddisfatta di quanto annunciato da Castelli. Dal lontano gennaio 2020, come gruppo di minoranza, avevamo invitato il sindaco di Loro Piceno a porre in essere i passi opportuni per addivenire all’acquisizione del Castello”.
“Sono molto orgogliosa di averne anche parlato al commissario Castelli, allora come assessore con delega al terremoto e che sia venuto a visitare il castello e le sue bellissime cucine del ‘600. Speriamo che ora che la notizia è ufficiale si concluda velocemente l’iter di acquisizione e quindi vedere iniziare quanto prima i lavori di ristrutturazione”.
“Ci riempie di soddisfazione che il Comune diventi il proprietario del 'bene identitario' della comunità lorese e auspico che il Comune adotti anche il progetto di riqualificazione turistica del territorio, già utilizzato dalla scorsa amministrazione nei mesi successivi al sisma, e non chiuda completamente l’accesso al castello durante i lavori di ristrutturazione”.
Nasce il circolo territoriale di Fratelli d’Italia per il territorio di Camerino e dei comuni limitrofi. L’iniziativa è partita dalla città ducale, a coordinarlo sarà Giampaolo Zamponi. "Il circolo neocostituito nasce con l'obiettivo di creare un punto di riferimento politico nei comuni del territorio camerte, aperto a tutti coloro che intendono partecipare ed essere coinvolti nelle iniziative che saranno organizzate", commenta Zamponi
"Ringrazio il coordinatore provinciale di Macerata, Massimo Belvederesi, Mirco Braconi e l’intera struttura regionale guidata dalla senatrice Elena Leonardi per la fiducia accordatami - conclude - questo circolo territoriale nasce dalla volontà di creare un'importante occasione di aggregazione e un luogo di confronto, un'opportunità di vicinanza e di ascolto delle istanze del territorio. Insieme a me c’è una squadra di persone che con entusiasmo e molta voglia di fare hanno voluto condividere questa nuova esperienza politica".
Nell’ultimo incontro del Comitato Istituzionale del cratere sismico delle Marche, che si è tenuto a Camerino lo scorso 3 marzo alla presenza di numerosi sindaci e tecnici, il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli e il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno comunicato le risorse messe a disposizione dei comuni per la ricostruzione pubblica.
Il finanziamento degli interventi che il nuovo Piano della ricostruzione pubblica ha assegnato alla città di Matelica ammonta a ben 8,8 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle risorse già ottenute.
"Una somma importante - commenta con soddisfazione il sindaco Massimo Baldini - con queste risorse andiamo a chiudere il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione pubblica e si potranno sistemare anche tutte le mura castellane comprese le porte e il torrione con un importo di 2,7 milioni di euro. Un’altra quota di 800mila euro sarà destinata alla sistemazione di via Oberdan e via Nuova".
"Inoltre, tra le opere finanziate ci sono 800mila euro per integrare il finanziamento per l’edilizia popolare e 1 milione di euro per il recupero dei danni subiti dal sisma al cimitero comunale, chiesa e loggiato - aggiunge il primo cittadino -. Siamo molto soddisfatti poi per il sostanzioso finanziamento di 3,5 milioni di euro ricevuto per la ricostruzione dell’Abbazia di Santa Maria de Rotis, l’antica abbazia benedettina del X° secolo posta all’interno del Parco Naturale Regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito".
"Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione comunale il commissario Castelli, il presidente Acquaroli, la struttura commissariale e tutto l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione a partire dall’ingegner Trovarelli, con cui collaboriamo costantemente in maniera proficua insieme ai tecnici del comune che si sono adoperati per raggiungere questi importanti risultati" conclude Baldini.
“Il nuovo piano della ricostruzione pubblica delle Marche annunciato oggi a Camerino prevede 7.320.000 euro di fondi destinati al Comune di Corridonia. Un sentito ringraziamento va al commissario straordinario per la ricostruzione, senatore Guido Castelli, al governatore della nostra Regione Francesco Acquaroli e a tutta la struttura commissariale per l’importante e puntuale lavoro svolto.
“In questi mesi una fattiva e reciproca collaborazione ha portato ad avere finanziamenti destinati ad investimenti condivisi che dovranno essere realizzati nel corso dei prossimi anni per rilanciare il nostro territorio”. Sono le parole della sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli, in seguito alla presentazione del nuovo piano delle opere pubbliche (leggi qui).
“L’importo più significativo dei finanziamenti pari ad euro 3.700.000 – spiega Giampaoli - riguarda la ricostruzione della palestra e dei laboratori del nostro istituto professionale Ipsia Corridoni che sommati ai finanziamenti già a nostra disposizione ci permette finalmente di ragionare sulla costruzione di una scuola all’avanguardia in grado di attrarre e preparare alle sfide future i nostri giovani”.
“Abbiamo ricevuto inoltre euro 3.140.000 di finanziamento destinati al recupero dell’ex-collegio Lanzi, 200.000 euro per il ripristino funzionale di Porta Romana e Porta San Pietro, 160.000 euro per il ripristino funzionale del tetto dell’edificio connesso all’ex-collegio Lanzi e infine 120.000 euro per il ripristino funzionale del porticato di ingresso del cimitero comunale”.
“La grande disponibilità del commissario Castelli, la bontà della nostra visione e la caparbietà di questa amministrazione hanno permesso di raggiungere un importante traguardo che ci mette nelle condizioni di iniziare una ricostruzione attenta e funzionale alle esigenze del territorio, progettata tenendo conto delle potenzialità inespresse della nostra città e delle future esigenze della nostra comunità. Ora la grande sfida è dare il via al più presto a tutti gli adempimenti necessari per iniziare la ricostruzione. Da domani subito a lavoro”.
"È stato rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Come Lega ci siamo mobilitati subito contro questa follia che mette in ginocchio il settore dell’automotive italiano spalancando le porte alla Cina". Lo dichiara l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche e componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
"Nei nostri gazebo abbiamo raccolto oltre centomila firme di cittadini italiani contrari al diktat dell'Unione Europea - spiega Marchetti -. Matteo Salvini ha attivato sin da subito un confronto diretto con imprenditori e lavoratori del settore e insieme agli altri esponenti del Governo ha offerto sui tavoli internazionali argomenti di buonsenso a tutela della storia e dell’economia del nostro paese. Con il rinvio del voto abbiamo dimostrato tutta la forza del popolo italiano e del governo".
Un gemellaggio Macerata-Odessa nel nome della lirica. Il gruppo consiliare Italia Viva-PSI-Demos ha presentato alla stampa un ordine del giorno, che verrà esposto in occasione del prossimo Consiglio comunale.
L’obiettivo è duplice: da un lato, viene richiesta all’amministrazione comunale di esplicitare la solidarietà verso il popolo ucraino, condannando, di conseguenza, l’aggressione perpetrata dalla Federazione Russa.
Dall’altro viene invitato il Comune ad allacciare i rapporti istituzionali con i propri omologhi della città ucraina di Odessa, allo scopo di proporre il gemellaggio fra i due centri, da suggellare nel corso della prossima stagione lirica, prevista in estate.
“Si richiede all’associazione Arena Sferisterio di dedicare, al popolo ucraino e alla città di Odessa, uno degli eventi previsti nel prossimo cartellone della stagione lirica, attraverso la realizzazione di prestazioni artistiche quali balletti o concerti”, afferma il consigliere IV Ulderico Orazi.
“La nostra attenzione si è focalizzata proprio sulla città di Odessa, la quale può annoverare alcune caratteristiche di forte analogia con la nostra città. In primo luogo, essa ospita il cosiddetto ‘Odessa Opera and Ballet Theatre’, sede di un festival annuale dedicato alla lirica di portata internazionale”.
“In secondo luogo, l’associazione Arena Sferisterio, come il teatro di Odessa, è parte integrante della più ampia associazione Opera Europa (organizzazione per i teatri d’opera e festival lirici professionali in Europa), nella quale si annoverano 226 membri, provenienti da 42 nazioni europee differenti”.
“Il nostro auspicio è che il gemellaggio proposto, possa fungere da volàno, al fine di incrementare il turismo, allargando la platea degli appassionati e degli affezionati all’opera lirica, provenienti dall’estero. Cogliamo l’occasione per sottolineare quelle che sono le controversie, in ambito locale, legate all’associazione Arena Sferisterio”.
“Dal ritardo nella presentazione del cartellone operistico, passando per una partecipazione monca alla fiera internazionale del Turismo di Milano fatta all’ultimo secondo senza il cartellone definitivo. Dulcis in fundo, è bene sottolineare l’assenza di trasparenza sui dati afferenti alla passata stagione lirica”.
“La mancata pubblicazione di questi ultimi lascia presagire, pertanto, risultati negativi in orbita Sferisterio, nonché il maldestro tentativo di nascondere alla cittadinanza le fattezze di un flop già ampiamente annunciato” - attaccano i vertici di Italia Viva, lo stesso Orazi, Riccardo Cogliandro e Monica Martarelli - .
“Intendiamo approfondire, al tempo stesso, il tema della governance della già citata associazione Arena Sferisterio, oggetto di discussione da svariati anni, per la quale si richiede il superamento dell’attuale ordinamento. Riteniamo che l’istituzione di una fondazione ad hoc, in grado di attirare eventuali soci privati, portatori di benefici economici, possa essere una proposta su cui lavorare”.
“Ci impegneremo, infine, ad approfondire le tematiche e i progetti presenti all’interno del piano triennale 2023-25 delle opere pubbliche, finanziate con i fondi del Pnrr con una visione di insieme del futuro della città, per evitare sprechi e utilizzi errati dei fondi stessi che non favoriscano una crescita e uno sviluppo armonico della città”.
“Ho avuto modo di leggere commenti volti al chiaro obiettivo di deridere e screditare il meccanismo democratico delle primarie adottato dal Partito Democratico. Vorrei invitare a riflettere su quali altre forze politiche, in Italia, permettano a iscritti, e non, di scegliere le figure più rappresentative della classe dirigente del partito. Di certo non quella che, ad oggi, è la prima forza politica in Italia che guida tra l’altro anche la nostra Regione”.
Sono le parole di Ilenia Principi, 28enne di Potenza Picena, neoeletta componente dell’assemblea regionale del Pd delle Marche nella lista della nuova segretaria Chantal Bomprezzi.
“Si è appreso, infatti, che il direttivo provinciale di Macerata dei Fratelli d’Italia è stato rinnovato, riorganizzato e ampliato”, continua Principi. Ma non c’è traccia del coinvolgimento d iscritti ed elettori, le nomine evidentemente seguono logiche imperscrutabili o calano dall’alto secondo lo stile tipico dei regimi autoritari. È evidente la totale assenza di trasparenza che credo sia un requisito essenziale per la politica in un regime democratico. La mia riflessione verte sulla sostanziale differenza delle modalità con cui avviene l'individuazione di tali figure.
“Da giovane militante posso dire che sono stata eletta nell’assemblea regionale del partito democratico dopo essermi candidata in una lista che domenica scorsa è stata sottoposta al giudizio degli elettori”, prosegue Principi . Questo è uno dei motivi principali che mi hanno spinto ad avvicinarmi al Pd, il metodo democratico su cui si fonda la scelta della classe dirigente . Un metodo trasparente, un metodo che dovrebbe essere alla base di qualunque partito che opera in una democrazia e non in un regime, dove le scelte vengono imposte ad iscritti ed e elettori ridotti a spettatori passivi".
"Permettere poi anche a coloro che non sono iscritti di partecipare alle Primarie, risponde all'esigenza di dare voce a tutti, perché solo così un partito può essere veramente democratico, un partito aperto ad accogliere le istanze di chiunque lo riconosca come riferimento politico" . "Un metodo così autenticamente democratico - conclude - ha i suoi pro e i suoi contro, certo, ma in quanto partito democratico siamo saldamente convinti che i vantaggi siano molto superiori e costituiscano un elemento irrinunciabile della nostra linea politica”.
Consiglio comunale di Morrovalle corposo quello tenutosi ieri sera nella sala consiliare di palazzo Lazzarini, visto che sul piatto c’erano ben 12 punti all’ordine del giorno.
Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, si è entrati subito nel vivo con il via libera, all’unanimità, del regolamento comunale degli impianti per la telefonia mobile e tecnologie assimilabili, il cosiddetto “piano antenne”, che prevede il riordino dei siti dove già sorgono ripetitori e ne individua di nuovi (sei quelli potenziali) in base a determinate caratteristiche tecniche e di salvaguardia della salute pubblica.
«Il regolamento deve tenere conto di due esigenze contrapposte: da un lato l’esigenza di installare questi impianti, che sono necessari vista la straordinaria esplosione che hanno avuto i telefoni cellulari, e la tutela di salute, ambiente e paesaggio – ha rimarcato l’assessore all’urbanistica Stefano Montemarani nell’illustrazione del punto – per questo abbiamo ritenuto di dover porre mano a un regolamento basandosi su due principi: cautela e minimizzazione del rischio».
«Abbiamo affidato l’incarico di redigere il piano a una ditta esterna, la Polab Srl, che lo ha redatto ed effettuato tutti gli studi ad esso collegati. Con il piano si approva anche la mappa di localizzazione dei siti esistenti e di quelli potenziali. La competenza è di consiglio, per cui per ogni variazione si tornerà qui ad approvarla».
Approvato all’unanimità anche il nuovo regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza, illustrato dall’assessore alla sicurezza Mauro Baldassarri e dalla comandante della polizia locale Caterina Francinella. «Un documento che regolamenta in particolar modo il trattamento dei dati sensibili e l’utilizzo delle immagini riprese dalle telecamere della nostra rete comunale – ha spiegato Baldassarri – alle 28 telecamere già presenti, presto se ne aggiungeranno altre sei ocr, per la lettura targhe, per le quali abbiamo ottenuto un finanziamento da circa 25 mila euro del Ministero dell’Interno».
«Con l’approvazione del regolamento, inoltre, le immagini potranno essere usate non solo dalla Polizia municipale ma anche dalla locale stazione dei carabinieri, con i quali successivamente andremo a stipulare un’apposita convenzione».
«Via libera unanime anche per tutta una serie di atti propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione: la verifica delle quantità e qualità delle aree destinate a residenza, attività produttive e terziarie, il piano delle alienazioni (che subisce due piccole modifiche: l’aggiunta del frustolo in via medaglie d’argento che il Comune concede in affitto per alcuni impianti di ripetizione e la cancellazione di palazzo Vicoli), il piano biennale dei beni e servizi e il programma per l’affidamento degli incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti estranei».
Approvati con i voti della maggioranza e l’astensione dell’opposizione il piano triennale delle opere pubbliche, il regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef e le aliquote Imu 2023. Su queste ultime ha relazionato l’assessore al bilancio Alfredo Benedetti.
«Per quanto riguarda l’Irpef, confermiamo le cifre degli ultimi anni, con un’esenzione fino ai 15 mila euro di reddito, una delle soglie più basse in provincia, e un’aliquota dello 0,8% per i redditi superiori – ha precisato Benedetti – per quanto riguarda l’Imu, si confermano l’aliquota al 10,60 per mille su terreni agricoli, fabbricati di gruppo D e altri immobili edificabili, lo 0,60 per abitazioni di lusso e l’esenzione completa per fabbricati rurali strumentali e beni merce. Ricordo che oltre alle esenzioni e alle riduzioni che delibera il Comune ci sono anche quelle di legge».
Sono passati coi voti della maggioranza e il no dell’opposizione, infine, il Dup e il bilancio di previsione per gli anni 2023-2025. «Volevo rimarcare solo alcuni numeri significativi – ha detto l’assessore al bilancio nella sua relazione – l’avanzo di cassa al 31 dicembre è di oltre 2 milioni di euro, mentre queste sono le cifre che destiniamo ad alcuni settori: 354 mila euro per la tutela e la promozione culturale, 3,4 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 150 mila euro per il turismo, 576 mila euro per il soccorso civile, 843 mila euro per servizi sociali. Sono le cifre più importanti del bilancio a mio avviso. Abbiamo puntato forte sul lavoro sul sociale perché ci crediamo e perché in certe voci abbiamo l’obbligo di intervenire, con impennate esorbitanti in alcune voci e la scelta di rimodulare un po’ le tariffe di mensa e trasporto pubblico usando l’Isee».
«Sul fronte culturale-turistico, con la Bandiera arancione abbiamo voluto spingere un po’ investendo qualche soldo in più, mentre sul fronte delle opere pubbliche abbiamo previsto l’attivazione di due mutui: uno da 700 mila euro per realizzare il manto sintetico per il campo sportivo di Trodica e uno da 300 mila euro per i campi da tennis sempre a Trodica».
Il Partito Democratico si appresta a conoscere una leadership inedita dopo la vittoria a sorpresa della ex vicepresidente dell'Emilia Romagna, Elly Schlein, a seguito delle primarie di domenica scorsa.
Nonostante le posizioni della nuova segretaria non si discostassero troppo da quelle di Stefano Bonaccini, Schlein è riuscita ad intercettare l'interesse di un elettorato sfiduciato e dei molti giovani che si sono recati alle urne.
Un milione e 20mila gli elettori attestati in tutta Italia, fra cui quasi 5000 maceratesi recatisi nei 33 seggi sparsi per la città. Numeri che registrano la partecipazione attiva di un elettorato finora distante, che ha chiesto a gran voce una svolta, un cambiamento di rotta che possa risollevare le sorti del Partito Democratico, verso una politica progressista di sinistra finora latitante nel panorama nostrano. Starà alla nuova segretaria dimostrarsi all'altezza della richiesta degli elettori.
Per avere qualche chiarimento sulle motivazioni di una vittoria tanto inaspettata, sulle possibili implicazioni della nuova segreteria per il futuro del PD e del contesto politico italiano, abbiamo raggiunto Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Partito Democratico e sostenitore di Bonaccini, e per la controparte a sostegno di Schlein Giulio Silenzi, ex presidente della provincia di Macerata, neo eletto all'assemblea nazionale del Pd e unico amministratore ad avere sostenuto Schlein.
Vittoria inaspettata, quali le motivazioni possibili?
Sciapichetti: "Elly Schlein è riuscita ad interpretare meglio l’impellente necessità di voltare pagina nel PD. Sia perché rappresenta una novità assoluta sotto ogni aspetto, ma è riuscita meglio di Bonaccini a mobilitare una partecipazione molto superiore alle aspettative.
Anche nella provincia di Macerata abbiamo toccato quasi le 5mila persone nei 33 seggi, con oltre un milione di votanti in tutta Italia. Gente che ha sfidato il freddo e la pioggia, ha pagato due euro, si è messa in fila per votare: questa è la più bella risposta che il popolo del PD potesse dare a tutte le malelingue che dopo il 25 settembre ci davano per spacciati. Abbiamo dimostrato che c’è un popolo che crede ancora nel PD e che con l’elezione della Schlein ha chiesto un chiaro segnale di cambiamento".
Silenzi: "Era orma chiara la necessità di un cambiamento non più rinviabile, sia nelle modalità che nel programma del partito aderendo ai bisogni concreti della società. Elly è stata individuata come candidata ideale per rappresentare queste istanze e sicuramente ha giocato un ruolo anche la sua forza personale, il suo essere una novità assoluta per il Partito Democratico sotto ogni aspetto".
Come spiega il risultato opposto tra votanti ai gazebo e tesserati?
Sciapichetti: "È la prima volta che le primarie aperte sovvertono il voto degli iscritti e sicuramente è un dato di cui tenere conto. Io sostenevo Bonaccini ma ora bisogna prendere atto che c’è stata una maggioranza di amici, simpatizzanti, elettori vecchi e nuovi che ha chiesto una svolta.
Il dato forte è sicuramente anche la giovane età degli elettori: un grande segnale di speranza in un momento in cui il Partito Democratico è in difficoltà e che arriva con una netta volontà di cambiamento. Credo sia un’iniezione di nuova linfa vitale quando tutti ci davano per morti".
Silenzi: "Le primarie poggiano proprio sul principio dell’apertura ai non iscritti: gli italiani hanno capito che era questo il momento decisivo per cambiare le cose, specialmente dopo la delusione cocente del 25 settembre e il conseguente distacco verso il modo di fare politica del PD. Sfidando il nubifragio la gente ha voluto esprimere questa preferenza per lanciare una chiara richiesta di rinnovamento.
Gli iscritti del PD erano ai minimi storici e Bonaccini, avendo tutti i sindaci e i dirigenti dalla sua parte, avrebbe potuto prendere molto più del 53%. 1 milione e 200mila votanti sono otto volte i tesserati del PD, per intenderci: chi dava per scontata la vittoria di Bonaccini doveva aver completamente malinterpretando quella che è la volontà del paese reale. Come hanno potuto gli analisti non percepire questa forte esigenza di cambiamento manifestata dal popolo di centro sinistra?".
Futuro del PD e possibili cambiamenti politici, in quale direzione deve guardare il partito? C'è il rischio scissione?
Sciapichetti: "Non c’è nessun rischio di scissione, sta alla capacità del nuovo segretario tenere insieme le anime diverse che hanno fondato il PD e che lo hanno fatto vivere fino ad oggi. Elly Schlein è una persona capace e intelligente e non ho dubbi che saprà tenere insieme le diverse correnti che per il Partito Democratico rappresentano un valore aggiunto.
Da ora in avanti il nostro compito sarà fare opposizione a tutti i livelli. Dovremo mettere al centro i temi del lavoro, della precarietà e della sostenibilità ambientale, tenendo insieme i diritti civili con quelli sociali. Se dovessimo riuscire in questa sfida torneremo ad essere quel grande partito riformista che era nelle intenzioni di chi lo ha fondato".
Silenzi: "Non vedo il rischio di scissione, credo piuttosto in un partito nuovo in grado di superare le vecchie correnti che rappresentano il male del PD, per come sono state realizzate. C’è bisogno di un nuovo partito: la Schlein non deve aggiungersi alla struttura preesistente ma trasformarla dalle fondamenta.
Si apre una fase completamente nuova, questo è un nuovo inizio per il Partito Democratico che rimetterà al centro il valore alla rappresentanza, aprendo spazio a nuove priorità e temi amministrativi, dalla precarietà nel mondo del lavoro alle questioni ambientali, passando per i diritti sociali e civili".
Si può dire che Schlein rappresenti una risposta al modello Meloni? Il suo esserne quasi antitesi giocherà un ruolo nella vita politica del Paese e del partito?
Sciapichetti: "Grande segnale per un paese come l’Italia, spesso indietro su queste tematiche. Il capo del governo e la segretaria del primo partito d’opposizione saranno le protagoniste della vita politica italiana nel prossimo futuro e credo che ci saranno delle novità, e anche una ventata d’aria nuova".
Silenzi: "Di fatto abbiamo due leader donna, ma una si fa chiamare “Il Presidente” mentre l’altra è una femminista, dalla parte delle donne fino in fondo. Non era mai successo che in Italia che fossero due donne a rappresentare i due più grandi poli politici italiani. La differenza fra le due c’è ed è sensibile: la Schlein vuole affrontare i problemi dal punto di vista delle donne, mentre Meloni si allinea più al modello classico senza rappresentare una vera novità.
Cambierà tutto, il partito tornerà a parlare con la gente, uscirà dal palazzo per raccogliere i temi discussi nelle case dei cittadini, per ridare fiducia ai giovani, a chi non va più a votare e a chi ha smesso di credere nella politica".
Anche nelle Marche, come accade già anche in altre Regioni, potrà essere nominato un sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Il via libera alla proposta di legge per la modifica statutaria, a maggioranza, è arrivato dal Consiglio regionale.
Il sottosegretario coadiuverà il presidente nello svolgimento dei compiti contemplati dal mandato. Tra le attività previste, la partecipazione, senza diritto di voto, alle sedute dell'Esecutivo, seguire su incarico del presidente questioni specifiche anche attraverso la presenza a incontri e tavoli istituzionali, e rispondere su delega alle interrogazioni durante le sedute consiliari.
La "figura", come indicato nella legge - relatori Carlo Ciccioli (FdI) per la maggioranza e Fabrizio Cesetti per l'opposizione - potrà essere scelta anche al di fuori dei componenti del Consiglio regionale. Se fosse nominato tra i consiglieri, non gli spetterà alcuna indennità aggiuntiva rispetto a quella già percepita proprio in qualità di consigliere.
L'atto, a iniziativa della giunta, aveva già ottenuto il parere positivo lo scorso 6 dicembre e, come previsto dalla Costituzione, lo Statuto può essere modificato dal Consiglio solo con legge approvata a maggioranza assoluta e due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi.
Nella proposta di legge, all'articolo uno, si prevede anche che il presidente della Giunta possa delegare specifiche attività ai singoli consiglieri regionali; prevista la partecipazione alle sedute di Giunta, senza diritto di voto, ove si discuta di questioni attinenti alle attività delegate.
Voto contrario dal Pd che, per voce di Cesetti, aveva rimarcato la possibilità di soddisfare alle esigenze di 'supporto' all'Esecutivo mediante la prevista nomina di consiglieri regionali delegati; oltre al 'contrasto' tra l'introduzione del Sottosegretario con la il dl 138 del 2011 che aveva ridotto il numero di assessori regionali per abbassare le spese.
Voto sfavorevole anche da Marta Ruggeri (M5s), contraria a un sottosegretario estraneo al Consiglio, che ha ricordato la bocciatura, in precedenza, di emendamenti volti a escludere la possibilità per il sottosegretario di rispondere alle interrogazioni.
"Dopo l’ottimo risultato delle elezioni politiche, che hanno visto Fratelli d’Italia protagonista con picchi elettorali importanti nelle Marche e in special modo nel maceratese, si è resa necessaria la riorganizzazione del partito a livello provinciale così da sfruttare tutte le potenzialità del territorio compresi gli organi istituzionali che rappresentano il partito nelle diverse sedi". Questo quanto dichiara Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Macerata.
Il direttivo è composto dai membri di diritto individuati dallo Statuto nazionale di Fratelli d’Italia, ovvero il senatore Elena Leonardi, il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, i consiglieri provinciali Massimo Caprani e Andrea Mozzoni e il presidente provinciale di Gioventù Nazionale Riccardo Ficara.
Sono state poi individuate altre figure sul territorio, a completamento del direttivo. Di seguito i nuovi componenti del direttivo provinciale: Giuseppe Alpini, Simone Ambrosi, Raffaele Anselmi, Gianni Antonelli, Mirco Braconi, Gianluca Canestrari, Pierfrancesco Castiglioni, Francesco Colosi, Francesca D’Alessandro, Tiziana Gazzellini, Luciano Giaconi, Felice Munafò, Francesco Pacetti, Ettore Pelati, Igor Pettinelli, Maicol Pizzicotti Busilacchi, Alessandro Quarchioni, Paolo Renna, Samuele Salvucci, Massimo Stefoni, Noemi Tartabini e Michele Zacconi.
"La presenza capillare di Fratelli d’Italia, tanto nelle aree montane quanto sulla costa e sui principali comuni della provincia rappresenta la forza del partito, che si appresta a un’altra forte crescita con le imminenti amministrative del 2023 e del 2024" conclude Belvederesi.
"Dall’incontro è emerso che al momento non c’è certezza su quanto effettivamente potrebbe accadere. Per questo motivo convocherò, a breve, i vertici del Gruppo Mondial, allo scopo di individuare un percorso di uscita dalla situazione aziendale che si è creata". È quanto ha affermato l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, al termine del confronto con le organizzazioni sindacali che si è tenuto a Palazzo Leopardi.
Nei giorni scorsi le sigle sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl avevano chiesto di incontrare l’assessore per affrontare la situazione di difficoltà dell’azienda che riguarda 150 lavoratori e le loro famiglie.
"Insieme alle organizzazioni sindacali ci siamo confrontati per capire quale sia la strada migliore da intraprendere per superare le incertezze che i lavoratori stanno affrontando – ha riferito l’assessore - Però è necessario disporre di un quadro di riferimento della reale situazione aziendale per poter poi individuare gli strumenti di sostegno che la Regione può mettere in campo a supporto degli interventi di salvaguardia occupazionale".
Un incontro dunque positivo ma che necessita di un contestuale confronto con l’azienda, "che convocherò a breve allo scopo di individuare la migliore soluzione possibile alla situazione in atto", ha concluso Aguzzi.
"Anche la provincia di Macerata, e di questo ne siamo orgogliosi, ha dato un contributo importante per la vittoria di Elly Schlein che nel nostro territorio con il 57,4% ha fatto registrare la percentuale più alta del collegio Marche-Sud (province di Macerata, Ascoli e Fermo dove sono stati eletti all’assemblea nazionale del Pd Meri Marziali, Giulio Silenzi e Fabiola Diomede)”.
“Vogliamo ringraziare i 4.754 maceratesi che, nonostante le condizioni di tempo avverse si sono comunque recati a votare alle primarie di domenica che hanno segnato la voglia di un profondo cambiamento del partito e della politica che ora va portato avanti”. Così, in una nota, Mario Antinori, portavoce provinciale di Schlein, all’indomani dell’affermazione alle primarie della nuova segretaria dem.
“Elly Schlein, che si è affermata con la sua passione e determinazione nonché con un programma chiaro che definisce una precisa collocazione a sinistra del Pd – dichiara Antinori - è riuscita a far rinascere la speranza di un vero cambiamento in quanti da tempo stavano ai margini della politica perché delusi dalle scelte fatte dal Pd in questi anni”.
“La Schlein segretaria è un nuovo inizio per la realizzazione di un partito che superi l’assetto correntizio funzionale a gruppi dirigenti che si auto propongono per ridare valore alla rappresentanza misurata dai fatti tramite le primarie che sono un esempio straordinario di democrazia”, continua il portavoce provinciale. Nel capoluogo il vantaggio di Schlein è stato ancor più corposo (61,18%).
“Da parte nostra, siamo impegnati a dare il nostro contributo ad un nuovo Pd così come indicato dalla Schlein anche nella regione Marche e nella nostra provincia dove, seppur in mancanza di un congresso provinciale, sarebbe l’errore più grande far finta che nulla sia successo domenica scorsa”
"Insieme ad Elly Schlein, abbiamo scritto una pagina straordinaria. Lo abbiamo fatto grazie ad una donna che è stata capace di muovere un eccezionale entusiasmo, dentro ed intorno al Partito Democratico". Fa eco ad Antinori, Meri Marziali, coordinatrice regionale per Elly Schlein.
"Quell'entusiasmo che da anni si era spento nella nostra comunità politica - afferma - ma che siamo stati capaci di ritrovare confrontandoci per mesi con tantissimi cittadini. Abbiamo costruito questo percorso parlando di lavoro, di sanità, di ambiente, di futuro, di diritti".
"È stato faticoso, ma abbiamo scelto di esserci sin dal primo istante in cui Elly ha deciso di mettersi a disposizione. - ricorda Marziali - Insieme al segretario provinciale Luca Piermartiri e al sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi abbiamo dato vita al suo comitato regionale, nel quale oltre ai compagni di Articolo Uno avevamo pochi amministratori locali ed eravamo solo tre sindaci.
Nessun consigliere regionale e nessun parlamentare, - prosegue - infatti, ha appoggiato la candidatura di Elly Schlein". "Per questo il risultato da noi ottenuto - con l'elezione nel collegio due delle Marche (Fermo-Macerata-Ascoli Piceno) di almeno tre delegati all'Assemblea nazionale del Pd, avendo vinto in tutte e tre le province - è ancor più eclatante - scrive ancora Marziali - e segna quella discontinuità sulla quale ci siamo confrontati in tutta la regione, riempiendo sale da nord a sud".
"L'esito delle Primarie e l'elezione di Elly a segretario nazionale, quindi, ci danno una grande responsabilità, - continua la coordinatrice regionale nelle Marche per Elly Schlein, che eserciteremo perseguendo sempre l'unità di questo nostro partito. Lo faremo lavorando insieme e coinvolgendo le migliori forze del Paese”.
“Personalmente, lo farò come unica delegata eletta nel Fermano, un ruolo importante che svolgerò dando piena rappresentanza al nostro territorio, soprattutto sui temi dell'occupazione, delle infrastrutture, della sostenibilità e della ricostruzione post sisma. Da oggi, finalmente, la sinistra, la nostra sinistra - conclude Marziali - può rimettersi in cammino”.
Le Marche scelgono Elly Schlein e Chantal Bomprezzi, rispettivamente per la segreteria nazionale e regionale del Partito Democratico. Sovvertiti, dunque, i pronostici della vigilia e il voto dei circoli, almeno per quanto riguarda la guida nazionale.
Nella regione Elly Schlein si è imposta con 14.185 voti (pari al 54.6% delle preferenze) , contro gli 11.783 voti ottenuti da Stefano Bonaccini, il grande favorito , che non è andato oltre il 45.4%. In totale sono andate a votare 26.237 persone.
La nuova segretaria dem si è imposta in tutte le province, tranne in quella di Pesaro-Urbino, dove è stata superata da Bonaccini. Il risultato ottenuto nelle Marche è in linea con quello nazionale, ma sorprende considerato l’endorsement dei vari big del partito nei confronti del presidente dell’Emilia Romagna.
Da evidenziare poi come la gran parte di chi all’interno del Pd aveva espresso l’intenzione di votare Elly Schlein, lo abbia fatto anche per Chantal Bomprezzi per la segreteria regionale, la quale si è imposta sulla sfidante Michela Bellomaria. Il numero di votanti per la carica di segretario marchigiano è stato di 25.679 elettori, dunque circa 558 in meno rispetto al dato sul segretario nazionale.
"Complimenti alla neo segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi - scrive su twitter il sindaco di Pesaro Matteo Ricci -. In bocca al lupo e anche a lei va garantita la massima unità e sostegno, a partire dai giovani che si sono resi protagonisti di questa nuova fase”.
“Grazie a Michela Bellomaria per la sua generosità. Si riparte, bisogna ricostruire e i nostri elettori hanno indicato la strada. Forza" è la conclusione”. La candidatura di Bomprezzi, 32 anni, avvocato, consigliere di minoranza a Senigallia era stata lanciata da una ventina di giovani democratici.
Prima Treia torna a chiedere al sindaco Franco Capponi il ripristino totale dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne sul territorio comunale per "garantire la sicurezza della popolazione". Per i consiglieri Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini i recenti eventi sismici, con epicentro proprio su Treia, hanno resa evidente la necessità già richiesta dall'opposizione di garantire tale servizio senza alcuna interruzione.
"Torniamo a chiedere il ritiro dell'ordinanza come già fatto in consiglio comunale lo scorso dicembre, quando abbiamo sottolineato al sindaco di ritenere non conforme al piano di Protezione civile l’ordinanza - sostengono i rappresentanti di opposizione -, infatti, in caso di emergenza, negli insediamenti urbani si conserva l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche, prevedendo, ad esempio, aree di ammassamento di persone che invece, come accaduto col terremoto dei giorni scorsi, si sono ritrovate nello scenario prevedibile di girare al buio per il paese".
Va ricordato che, mentre si registrano ancora in queste ore episodi di minori intensità, la scossa più violenta, con magnitudo 3.8, si è verificata all’una e 7 minuti della notte del 21 febbraio, con una successiva replica con magnitudo 2.5 alle 4 e 42 minuti, entrambe percepite in modo significativo.
"Molti cittadini sono scesi in strada per la comprensibile paura - affermano i consiglieri -, alcuni di questi hanno poi scelto di provare a continuare a dormire nelle auto, altri si sono spostati a piedi o con i propri mezzi, al buio, in un contesto di generale insicurezza da non sottovalutare".
"Comprendiamo la necessità di ridurre l’impatto della spesa energetica sulle casse comunali ma non può essere fatto a discapito della sicurezza - ribadiscono i tre consiglieri -, per questo continuiamo a sostenere, chiedendo di essere ascoltati e purtroppo anche con fatti alla mano che per fortuna non hanno causato gravi conseguenze, come, insieme alle altre criticità già evidenziate nel recente passato sulla pubblica sicurezza nei nuclei urbani, tale ordinanza non sia compatibile con il piano di protezione civile".
In occasione delle primarie del Partito Democratico in programma per domani, domenica 26 febbraio, i marchigiani sono chiamati ad eleggere anche un nuovo segretario regionale ponendo fine al lungo commissariamento inziato nel 2020.
Il popolo delle primarie che domani andrà a votare nei 192 seggi allestiti in tutta la regione, oltre alla scelta delle segreteria nazionale fra Stefano Bonaccini e Elly Schlein, potrà anche esprimere la prorpia preferenza fra Michela Bellomaria, 41 anni, vice sindaco di Cerreto d'Esi (Ancona), e Chantal Bomprezzi, 32 anni, avvocato e assegnista di ricerca all'Università di Bologna e consigliere comunale di minoranza a Senigallia (Ancona).
Alla vincitrice spetterà il compito di risollevare il PD marchigiano, in profonda crisi dopo la sonora sconfitta alle regionali del 2020 che hanno portato, per la prima volta dopo decenni di esecutivi di centrosinistra, ad un governo di centrodestra, con la vittoria di Francesco Acquaroli di Fratelli d'Italia.
Dopo la debacle dei dem, prima si è cercato di avviare un congresso 'costituente' (rinviato anche per l'emergenza covid), poi si è optato per il commissariamento che tutt'ora perdura. Serve un rinnovamento del partito e Bomprezzi, candidata da una ventina di giovani "dal basso", vuole esplicitamente mettere "da parte personalismi e vecchie leadership".
Per Bellomaria, che mette in campo anche l'esperienza di vice sindaco, affiancata da una squadra di giovani, amministratori locali e dirigenti, il Pd deve tornare a parlare "al Paese reale, con un linguaggio semplice chiaro".
Tutte e due sostengono Bonaccini, ma Bomprezzi potrebbe intercettare a livello regionale il voto pro Schlein. Bellomaria è sostenuta, tra gli altri, dai sindaci di Pesaro Matteo Ricci, coordinatore nazionale dei sindaci Pd, di Ancona Valeria Mancinelli, e dal capogruppo regionale dem Maurizio Mangialardi.
Con Bomprezzi si sono schierati il parlamentare Francesco Verducci, l'ex sottosegretaria al Mise Alessia Morani, i consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo, Romano Carancini, e altri sindaci come quello di Jesi Lorenzo Fiordelmondo.
Tra attenzione alle politiche di genere e all'entroterra, le due candidate hanno tanti punti in comune, compresa l'idea di riportare al centro "i temi come il lavoro, i diritti, l'uguaglianza, la sostenibilità" al posto delle alchimie di partito.
(Fonte Ansa)
«Buona la prima, in merito agli emendamenti relativi al decreto-legge “Ricostruzioni”. Ringrazio il Commissario Castelli per aver, tra le altre cose, garantito ai bambini della montagna di poter frequentare una classe normale. Sono soddisfatto che, finalmente, qualcuno abbia fatto sue diverse richieste dei sindaci del cratere, a cominciare dalla scuola».
È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, a parlare in merito al nuovo Dl “Ricostruzioni” emanato dal Governo: «Da quanto tempo chiedevamo la deroga al numero minimo di alunni per classe?» – Domanda Gentilucci - .
«È stato un cavallo di battaglia che mi ha visto in prima linea contro l’ottusa posizione della dirigenza scolastica regionale, e oggi abbiamo la conferma che eravamo nel giusto. Bene anche la decisione di neutralizzare l’anticipazione dell’iva per le imprese del cratere, un onere particolarmente gravoso soprattutto per le strutture ricettive che stanno provando a ripartire».
«Ora chiediamo un ultimo sforzo al commissario: che si adoperi per portare a casa il Superbonus per quelle famiglie che la casa non ce l’hanno più, e per quei bambini che una casa vera e propria non l’hanno mai vista».