Nel testo del nuovo decreto-legge sulla ricostruzione che approderà in parlamento il prossimo primo marzo per la conversione, è stato inserito un pacchetto di misure proposto dal commissario straordinario Guido Castelli e approvato dalla Commissione ambiente del Senato.
Tra queste, la stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione, che abbia maturato, al 31 dicembre 2023, tre anni di servizio. Sarà prevista anche una riserva del 50% per i concorsi pubblici banditi dagli stessi enti per valorizzare l’esperienza e l’impegno maturati dai professionisti della ricostruzione.
Importante deroga anche per la rete scolastica in merito al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto, per ciascun tipo e grado di scuola, nelle scuole del cratere sismico 2016, fino all’anno scolastico 2028/2029. Misura commentata anche dal presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli: "Questo consentirà per i prossimi sei anni di garantire una continuità didattica nelle zone colpite dal sisma e una sicurezza sull'offerta formativa per gli studenti, per le famiglie e per le comunità terremotate, che stanno lottando con determinazione per la ricostruzione dei territori colpiti e meritano la certezza di avere servizi essenziali come quello scolastico. Voglio ringraziare il Presidente Giorgia Meloni e tutti coloro che si sono adoperati per questo importantissimo risultato".
Tra gli altri provvedimenti: neutralizzata l’anticipazione Iva per le imprese del cratere; consentito l’utilizzo alternativo dei prezzari regionali di riferimento di ciascuna regione coinvolta dal sisma; stabilito un contributo per l’eliminazione barriere architettoniche; esteso anche ai territori colpiti dalla crisi sismica del 2016/2017 l’applicazione delle misure di accelerazione e semplificazione della ricostruzione pubblica già previste per gli interventi di ricostruzione nei comuni interessati dagli eventi sismici del 2009; estensione di alcune agevolazioni normative ai comuni fuori cratere; utilizzo economie per scorrimento graduatorie; velocizzazione e semplificazione, accentrando in capo al sindaco, della procedura di gara finalizzata alla demolizione di edifici privati su istanza dei privati; stabilita una quota per i concorsi pubblici per i familiari delle vittime del sisma (le amministrazioni pubbliche ricomprese nei crateri dei sismi del 2009 e del 2016, possono riservare fino al 30% dei posti dei concorsi pubblici per l'assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigente a favore degli orfani e dei coniugi delle vittime dei sopracitati eventi sismici).
"Si tratta di azioni importanti e necessarie che confermano l’impegno del governo nei confronti delle aree del sisma – spiega il consigliere regionale Renzo Marinelli – per questo motivo ci tengo a ringraziare il commissario straordinario Guido Castelli a nome di tutto il territorio in quanto ha subito posto attenzione a quelle che erano le questioni più spinose da risolvere per dare un ulteriore impulso alla ricostruzione fisica, economica e sociale delle aree terremotate".
"La neutralizzazione dell'Iva per le imprese del cratere mediante il ricorso alla contabilità speciale del commissario è un raggio di sole per Ussita, in particolare per la ricostruzione di almeno 8 alberghi". A dirlo all'Ansa è la sindaca Silvia Bernardini.
"La Regione Marche si colloca all'avanguardia nel diffondere la cultura del progetto a supporto dei sindaci e in partnership con il mondo delle professioni. Un metodo innovativo che caratterizza il cambio di passo della Giunta Acquaroli, che investe sulla progettazione per dare corpo a una visione complessiva delle infrastrutture, elemento colpevolmente mancante nelle precedenti amministrazioni. Perché chi non progetta non può avere una visione, chi non ha visione non ha futuro".
È il commento dell’assessore alle Infrastrutture, ai Lavori Pubblici, alle Politiche per la Montagna e le Aree Interne Francesco Baldelli, che ha incontrato, a Borgo Pace e Mercatello sul Metauro, due dei tre sindaci vincitori del concorso di progettazione a supporto dei Comuni classificati nei territori interni (il terzo comune vincitore è Esanatoglia, in provincia di Macerata che vedrà la visita dell’assessore Baldelli nei prossimi giorni), iniziativa ideata in collaborazione con gli Ordini regionali degli Architetti e degli Ingegneri.
Ognuno dei tre Comuni potrà mettere a terra interventi per circa un milione di euro grazie al finanziamento della Regione Marche di oltre 800.000 euro per la realizzazione di ciascuno dei tre progetti e la compartecipazione economica dei Comuni.
"Ho voluto complimentarmi personalmente – ha detto l’assessore Francesco Baldelli – con alcuni vincitori di un’iniziativa che dimostra la grande attenzione della Giunta Acquaroli nei confronti di tutti i comuni delle Marche, senza distinzione tra nord e sud della regione, tra grandi e piccole realtà, tra costa ed entroterra. Abbiamo premiato, con il Fattore Q di Qualità, tre progetti innovativi, che hanno l’obiettivo di proiettare i territori interni verso l’olimpo dell’Europa dei borghi".
"È una giornata storica per Borgo Pace – ha detto la sindaca Romina Pierantoni – grazie al milione di euro della Regione Marche destinato a riqualificare alcune aree importanti per la comunità e per i turisti che visitano i nostri luoghi. Soddisfazione anche perché questo contributo viene da una Regione che in passato abbiamo visto troppo assente e che mai come in questo momento sentiamo vicina. Grazie di cuore alla Giunta Acquaroli e, in particolare, all’assessore Francesco Baldelli che conosce molto bene i Comuni delle Marche e che ha idee chiare per garantire un futuro roseo ai nostri borghi. Oggi siamo di fronte ad una ‘buona pratica’ che lascerà il segno nel tempo".
“Bellissima notizia per la comunità di Mercatello – ha sottolineato la sindaca Fernanda Sacchi – e ringrazio la Regione Marche per l’attenzione riservata ai piccoli borghi come il nostro. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto, che ci ripaga degli sforzi fatti in passato e genera una spinta forte per rimanere all’interno della rete dei borghi più belli che vale la pena di visitare”.
Con il concorso i Comuni dei territori interni hanno presentato le loro idee finalizzate a creare sviluppo economico virtuoso mediante la valorizzazione degli spazi pubblici, tra cui piazze, belvederi, terrazze, spazi verdi, idee per il riuso e la ri-funzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti da destinare a servizi socio-culturali, educativi e didattici, e alla promozione di attività culturali, sportive, economiche e turistiche.
La prima fase del bando ha selezionato i tre Comuni vincitori. Nella seconda fase avrà luogo il concorso di progettazione, previsto in due gradi, per individuare il miglior progetto per ognuno dei tre interventi finanziati, consentendo la partecipazione ad un’ampia platea di architetti, soprattutto giovani.
L’intervento proposto a Esanatoglia prevede opere di riqualificazione, di valorizzazione e di connessione urbana degli spazi e delle strutture pubbliche migliorandone la fruibilità e garantendone un’adeguata valorizzazione nel rispetto dello stato dei luoghi, delle sovrapposizioni storiche, dell’antropizzazione di qualità e della riduzione dei consumi energetici, nel rispetto dell’ambiente e del contesto storico architettonico.
Si prevedono la riqualificazione urbana del borgo storico, delle mura di cinta e degli spazi verdi a uso pubblico, la riqualificazione degli impianti della pubblica illuminazione nei punti più suggestivi e la riduzione dell’impatto visivo dei collegamenti aerei delle linee.
Questa mattina il viceministro ad Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi è stato protagonista di un incontro organizzato dalla Lega Marche, a Civitanova Marche, con le istituzioni e gli amministratori della provincia di Macerata.
Sul tavolo i nodi della viabilità che resta un punto nodale di svolta per il rilancio dell’entroterra attraverso il collegamento con le grandi arterie di cui la città rivierasca è accesso e sbocco naturale. Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e il sindaco Fabrizio Ciarapica hanno rinnovato al viceministro leghista il focus su priorità e modalità di intervento.
"Il viceministro Rixi ha potuto constatare la valenza strategica degli interventi da realizzare su una provincia delle Marche che sta assorbendo, con la Quadrilatero, i forti flussi del traffico di collegamento tra Adriatico e Tirreno – spiegano per la Lega il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti e il capogruppo in consiglio comunale Giorgio Pollastrelli –. A livello di amministrazione provinciale la Lega, con il presidente Sandro Parcaroli e il vice Luca Buldorini cui è assegnata la delega tematica, sta accelerando il più possibile nella messa a terra degli interventi previsti dal Pnrr e di quanto, per troppo tempo, è rimasto nel cassetto della progettualità, vedi l’intervalliva".
"Abbiamo riscontrato nelle parole e nei fatti che il ministro condivide questo attivismo che traduce in una concreta sinergia operativa condivisa confermando che il modello di filiera Lega non è frutto di slogan, ma risultato dell’impegno, della capacità e della buona volontà di donne e uomini che fanno squadra per il bene del territorio" concludono Marchetti e Pollastrelli.
"Ho risposto subito alla richiesta delle organizzazioni sindacali convocando un incontro con gli stessi sindacati del Gruppo Mondial per studiare in modo dettagliato la situazione che riguarda 150 lavoratori e indirettamente le loro famiglie”. Questo è quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, che ha fissato a lunedì prossimo, 27 febbraio, alle ore 14.30, negli uffici regionali, il tavolo di confronto con le sigle sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl. Queste avevano inviato il 17 febbraio scorso una lettera allo stesso Aguzzi con la richiesta di convocazione di un confronto con la Regione Marche.
Il 21 febbraio l’assessore Aguzzi ha comunicato alle organizzazioni sindacali la data del tavolo di confronto. "Ad oggi – ha detto Aguzzi - risulta che non sono state pagate ai lavoratori della Mondial le mensilità di dicembre 2022 e di gennaio 2023, causando una grave difficoltà per le famiglie degli stessi. Il nostro obiettivo sarà quello di salvaguardare i 150 dipendenti cercando ogni soluzione possibile. Siamo al fianco dei lavoratori affinché si possa tutelare l’occupazione perché in caso di interruzione dei rapporti di lavoro, ci saranno delle gravi ricadute sociali nel territorio".
L’ultima seduta del Consiglio comunale della città di San Severino Marche si è aperta con un avvicendamento nei banchi dell’opposizione dopo le dimissioni del consigliere Alberto Pilato quale rappresentante della lista civica “Insieme per San Severino”.
L’Assise settempedana ha convalidato, con il voto unanime dei presenti, la nomina di Debora Bravi, consigliere neoeletto della stessa lista, assente alla seduta per motivi di lavoro. In base all’articolo 45 del Decreto legislativo 267 del 2000 è previsto, infatti, che il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, venga attribuito al candidato che, nella medesima lista, segue l’ultimo degli eletti.
Bravi alle Amministrative del 2021 aveva ottenuto complessivamente 173 voti. Al neoeletto consigliere il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha espresso "i migliori auguri di buon lavoro" ringraziando, "per l’attività svolta in Consiglio comunale", il dimissionario Alberto Pilato.
Ringraziamenti sono giunti anche dal capogruppo della lista “Insieme per San Severino”, Tarcisio Antognozzi, che ha sottolineato in aula: "Il consigliere Pilato si è distinto in vari anni di Consiglio comunale per l’alto senso istituzionale, per la sua competenza e per una grande capacità di dialogo con gli altri gruppi consiliari. Lo salutiamo con un po’ di rammarico pur comprendendo bene le ragioni che hanno spinto alla sua decisione".
Al consigliere neoletto "che con entusiasmo e passione saprà dare il proprio contributo" è stato indirizzato il saluto di Antognozzi cui è seguito quello del capogruppo della lista "San Severino Futura", Francesco Brioni, il quale ha ringraziato Pilato, ricordando l’impegno e la passione per la politica ma soprattutto l’impegno per la città, e dato il benvenuto alla neoeletta consigliera. Auguri alla nuova componente del Consiglio sono giunti pure dal presidente dell’Assise, Sandro Granata.
Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi (Lega) farà tappa nelle Marche giovedì 23 e venerdì 24 febbraio. Lo rende noto il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti: “Incontri sul territorio con cittadini, amministratori e associazioni di categoria per parlare di infrastrutture marchigiane”.
“Giovedì mattina saremo ad Ascoli Piceno insieme ai rappresentanti di Confindustria - spiega Marchetti - per pranzo ci sposteremo a Civitanova Marche per un momento conviviale insieme agli amministratori e dirigenti della Lega al quale seguirà un incontro con i nostri sindaci per un confronto in merito alle necessità e urgenze dei territori dal punto di vista infrastrutturale”.
“Nel pomeriggio saremo al teatro delle Muse di Ancona ed è proprio da Ancona che proseguiranno gli incontri del viceministro Rixi la mattina di venerdì 23 febbraio”.
“Sono previste difatti visite istituzionali in Prefettura, alla Capitaneria di porto e all’autorità portuale. Nella tarda mattinata di venerdì saremo insieme a Senigallia - racconta Marchetti - accompagnati dagli amministratori locali visiteremo la città e in particolare ponte Garibaldi, per fare un quadro degli interventi urgenti da mettere in campo a seguito dei danni causati dall’alluvione del settembre scorso”.
“Per la Lega il potenziamento delle infrastrutture è una priorità, per questo avere sul territorio il viceministro Rixi è un’occasione preziosa - conclude Marchetti - infrastrutture funzionanti e funzionali sono alla base dello sviluppo economico e sociale delle Marche”.
Chi vorrà continuare ad alloggiare presso i moduli abitativi della zona container in via Cristoforo Colombo dovrà pagare 540 euro mensili. A stabilirlo è una delibera della Giunta comunale di Tolentino.
Ad oggi, nella struttura sono state sgomberate due delle tre aree, ma circa 58 cittadini sono ancora presenti e "tra essi alcuni non rientrano tra gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas a seguito del sisma 2016", si sottolinea nella delibera.
L'intera chiusura della zona container era stata prevista, a seguito di una deliberazione di Giunta comunale del 4 agosto scorso, per il 31 dicembre 2022. "È necessario procedere al recupero dei costi verso quanti non hanno i requisiti", si evidenzia nella determina "visto il costo di gestione della struttura e tenuto conto che la gratuità della stessa spetti solo in favore dei cittadini aventi diritto per sisma".
"Nel corso degli incontri tra amministrazione comunale e gli occupanti svolti presso l’area container a ridosso della fine del 2022 - si spiega - gli utenti sono stati informati che da gennaio avrebbero dovuto corrispondere un corrispettivo, se non aventi diritto per sisma 2016".
La tariffa che gli occupanti dovranno mensilmente corrispondere è pari a 540,64 euro mensili cadauno, con decorrenza dal primo gennaio 2023, data di avvio della chiusura della struttura. Importi ridefiniti "in ragione dei minori costi determinati dalla diminuzione di servizi prestati (i pasti non sono inclusi nel prezzo del canone, ndr)", sottolinea la Giunta comunale. In ogni caso, "gli utenti in difficoltà economico/sociale si potranno rivolgere ai servizi sociali comunali per la necessaria assistenza", si legge nella determina.
"L'intenzione di chiudere in maniera definitiva l'area resta - sottolinea l'assessore alla ricostruzione, Flavia Giombetti -. Il costo del canone mensile è stato conteggiato bollette alla mano. Gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas sono 14, mentre gli altri sono persone che non hanno particolari difficoltà economiche. Percepiscono un reddito, lavorano tutti, non sono casi sociali e hanno la possibilità di poter trovare una soluzione alternativa".
"Qualora gli utenti scegliessero di restare - conclude Giombetti -, sebbene non si tratti sicuramente della sistemazione più dignitosa e a questo punto nemmeno la più economica, devono pagare quanto pattuito. L'amministrazione comunale non può farsi carico di una spesa così ingente".
È stato sottoscritto questa mattina, dal sindaco di Matelica Massimo Baldini e dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, un protocollo d’intesa contro la violenza di genere che mette a punto diverse azioni integrate tra i diversi organismi coinvolti nel patto.
La firma del protocollo si è tenuta presso la sede del Comune di via Spontini alla presenza del primo cittadino, del Prefetto, della Giunta comunale, della dirigente scolastica dell’Ipsia Pocognoni Alessandra Gattari accompagnata dalla professoressa Linda Alfano e della vicepreside dell’Itcg Antinori Oriella Cacciamani.
"Questo protocollo di intesa la Prefettura di Macerata lo ha già sottoscritto con i Comuni di Macerata e di Civitanova Marche, per questo motivo ringraziamo il Prefetto Ferdani per avere dato alla comunità matelicese questo privilegio – ha commentato il sindaco Baldini -. Abbiamo constatato direttamente quanto il Prefetto abbia a cuore tutte le iniziative che sono rivolte alla salute e alla sicurezza dei cittadini, alle azioni di prevenzione e formazione, all’accoglienza e alla vicinanza alla popolazione nei momenti di difficoltà".
"L’abbiamo visto vicino a noi ultimamente quando siamo stati colpiti dalle alluvioni del 15 settembre e 10 ottobre - sottolinea il primo cittadino -, vicino nell’organizzare incontri e nel raccogliere i dati dei danni subiti e presentarli direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Protezione Civile, vicino nell’organizzazione dei servizi di trasporto scolastico quando la pandemia ci aveva messi a terra, vicino insieme alle Forze dell’Ordine per organizzare gli incontri con le scuole per la lotta contro la diffusione della droga o negli incontri per difendere gli anziani e le persone deboli contro i raggiri, le truffe e i furti, vicino ai giovani per far conoscere i valori della Costituzione Italiana in particolare nella ricorrenza della Festa della Repubblica, vicino nel visitare le attività economiche del territorio e valorizzare le persone che si impegnano a costruire e dare lavoro".
"Oggi siamo veramente onorati di sottoscrivere questo protocollo di intesa contro la violenza di genere al fine di diffondere la cultura della legalità e di contribuire ad attivare azioni di prevenzione, formazione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne, dei minori e delle persone che hanno subito e subiscono violenza, fenomeno che purtroppo vediamo perpetrarsi ogni giorno - conclude Baldini -. Ogni provincia ha un centro antiviolenza con funzioni di offrire consulenza gratuita e supporto alle donne vittime di violenza come specificato nel protocollo di intesa che molto volentieri abbiamo sottoscritto. Invitiamo i cittadini a usufruirne in caso di bisogno contattando il numero telefonico 0733/256487".
"La firma del protocollo d’intesa contro la violenza di genere sottoscritto oggi con il Sindaco di Matelica, che ringrazio per la sensibilità istituzionale, e alla presenza della Giunta e dei dirigenti scolastici intende promuovere – ha dichiarato il prefetto Ferdani - una sempre maggiore e costante collaborazione istituzionale per assicurare risposte adeguate e condivise e garantire una prevenzione e contrasto a questa inaccettabile violenza con il coinvolgimento del mondo della scuola e degli studenti quali protagonisti dell’affermazione della cultura del rispetto, perché la violenza nei confronti delle donne è anche un problema culturale e quindi il cambiamento culturale deve partire proprio dal mondo della scuola".
"Riusciremo mai a far comprendere ad un governo nazionale la reale situazione di chi vive sulla propria pelle il dramma di una casa distrutta dal sisma? Il decreto-legge che blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti sui bonus fiscali mette una pietra tombale sulla ricostruzione”.
È preoccupato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, nel prendere atto di questa decisione del Consiglio dei Ministri. “L’appello che parte da tutto il territorio è che si tenga conto delle esigenze almeno delle popolazioni del cratere. Ricordo che il superbonus fu introdotto per evitare di incrementare il contributo massimo ammissibile e, al tempo stesso, non mettere le mani nelle tasche dei terremotati".
"Abbiamo assistito, in questi anni, ad un balletto ripetuto di aumento dei prezzi delle materie prime - prosegue il primo cittadino di Pieve Torina - intoppi burocratici, cambiamenti delle regole. Ora ci troviamo nuovamente a prendere atto di una norma che, così come è stata realizzata, spegne ogni speranza di ricostruzione".
"A questo punto l’unica strada appare quella di incrementare il contributo massimo ammissibile per garantire la ricostruzione post sisma, a meno che il governo non ci ripensi. Faccio appello al commissario straordinario per il sisma, senatore Guido Castelli, affinché si faccia carico di questa situazione e ci aiuti a trovare una soluzione”.
“Il sindaco ci aveva promesso Riccardo Muti e invece, sicuramente ha tanto da fare, tra Comune e Provincia è impossibile seguire i tanti progetti, ma lo Sferisterio è il simbolo della nostra città. Il progetto del direttore artistico Pinamonti è fallito, si era puntato sui concerti sinfonici, ma quest’anno è saltato tutto. Il direttore artistico è una persona seria e preparata, che si trova in mezzo a una tempesta e Macerata sembra essere diventata una nave senza capitano. È quanto dichiara il consigliere comunale David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme", che torna sulla questione relativa al programma del Mof di quest’anno.
“Mezzo Cda dello Sferisterio si è dimesso, il sovrintendente Cavalli che arriva dopo l’incompatibilità di Orsetti – continua Miliozzi - la maggioranza che litiga sulle poltrone, guerre tra partiti su qualsiasi nomina, ritardi pazzeschi su tutti i fronti, come si fa a lavorare in queste condizioni e non provare ad andare via, magari a Parma? Le cose non vanno bene, è evidente. E non sono andate bene la scorsa stagione”.
“Il sindaco deve ancora mostrarci il bilancio dello Sferisterio – prosegue il consigliere - nonostante lo abbiamo più volte sollecitato in Consiglio comunale, è un nostro diritto sapere, sono soldi dei cittadini. Il fatto che sia stato cancellato il vecchio progetto ci fa intendere che l’anno scorso le cose sono andate molto male al botteghino, creando un deficit sottaciuto alla città”.
“Fatto sta –aggiunge - tra un urlo di Fratelli d’Italia e della Lega, il sindaco continua a dire che va tutto bene, ma francamente siamo stufi di essere presi in giro. La realtà l’abbiamo capita ormai: il sindaco non è in grado di gestire la sua maggioranza, e anche quest’anno siamo arrivati a febbraio e ancora non è aperta la vendita dei biglietti per la stagione lirica dello Sferisterio”.
“Pensare che il Mof, il Macerata Opera Festival, è sempre stato il fiore all’occhiello della nostra città. Pensiamo agli anni d’oro di Claudio Orazi, di cui quest’anno riprendiamo la Traviata degli specchi. Pensiamo agli ultimi anni: abbiamo avuto Vick, Livermore, Damiano Michieletto, Emma Dante, e quest’anno? – domanda - .
“Dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento, perché siamo arrivati qui con un ritardo vergognoso. Almeno si cominci a lavorare alla notte dell’opera, è stato un peccato non festeggiarla lo scorso anno, è un evento che porta gente e ravviva la città”.
“Noi siamo a disposizione, come sempre, ma da ormai tre anni abbiamo capito come funziona, il sindaco ci dice avete ragione e poi fa il contrario, soccombe alle arroganze dei vari partiti e non si prende la responsabilità di fare quello per cui è stato votato da tanti maceratesi. Questa città si merita un sindaco vero, non un sindaco a sua insaputa, che non sa quello che fanno i suoi dirigenti e la sua giunta”.
"Garantire la protezione e la sicurezza dei nostri cittadini è e continuerà ad essere una priorità di questa amministrazione. Quando ci siamo insediati alla guida della città abbiamo preso un impegno promettendo un sistema che avrebbe promosso la prevenzione e la legalità. Una promessa mantenuta, frutto di una ferma volontà politica, che continuerà in questa direzione".
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo l'installazione di 30 nuove telecamere a Fontespina e San Gabriele, che portano il sistema di videosorveglianza a superare le oltre 260 telecamere installate in città, torna a parlare del tema legato alla sicurezza.
"Con questa ulteriore tranche di telecamere - continua il primo cittadino - implementiamo la copertura del territorio, soprattutto in zone sensibili come scuole, parchi, attività commerciali, strade e aree sportive. Comprese quelle più soggette ad atti di vandalismo. Un deterrente per scoraggiare chi non rispetta le regole e il bene pubblico, deturpando zone in cui durante il giorno si ritrovano famiglie, bambini e anziani. Le immagini sono a disposizione della polizia locale e delle altre forze dell'ordine".
Di queste 30 telecamere, 12 sono state installate sul lungomare Nord, una nel sottopasso Broccolo, due in via Saragat (una all'altezza dell'incrocio con via Pigafetta e via Bragadin e una nei pressi del bar Servidei). Tre telecamere ai Giardini di via James Cook, altre due nei pressi della scuola media statale Pirandello e altrettante nella scuola Regina Elena. Quattro nel sottopasso della Esso. Due al campo di calcetto vicino alla Chiesa di San Gabriele.
"Non si tratta certo di un risultato definitivo – conclude Ciarapica - , ma di un passaggio importante, che vogliamo implementare sempre più intercettando le opportunità che nasceranno dai prossimi bandi ministeriali. Il prossimo è previsto a marzo e Civitanova parteciperà".
“Chiediamo all’amministrazione comunale di Tolentino e all’Istituto 'Filelfo' di prendere in considerazione la possibilità di chiamare esclusivamente studenti e genitori del Liceo Classico a esprimersi con un sì o con un no all’ipotesi di spostamento delle classi in centro. Tertium non datur”. “Il referendum è la massima espressione di democrazia, l’unico strumento di democrazia diretta rimasto a disposizione delle istituzioni per dare voce ai cittadini”. È quanto dichiarano, attraverso una nota congiunta, gli esponenti di Forza Italia e Lega di Tolentino.
È di grande attualità, infatti, la questione relativa allo spostamento di dieci classi del liceo Classico dall’attuale struttura ex Quadrilatero ai locali dell’ex orfanotrofio in via Tambroni, in via di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale. Si tratta di un argomento estremamente delicato sul quale è aperto il dibattito fra chi si dichiara favorevole allo spostamento e chi, invece, esprime contrarietà.
“Entrambi quelli che possiamo definire gli schieramenti – proseguono gli esponenti del Carroccio e di FI - ha delle argomentazioni valide su cui poggiare le proprie convinzioni e non spetta di certo a noi dire se c’è una parte che ha ragione e un’altra che ha torto”.
“Riteniamo, infatti, che sulla pelle dei ragazzi, degli studenti non si debba e non si possa fare speculazione politica. Le uniche persone deputate ad esprimere il proprio parere in merito, infatti, dovrebbero essere gli stessi studenti e i loro genitori”. “Trovare la quadra non è di certo semplice, ma crediamo che esista una soluzione pratica, efficace ed estremamente democratica per arrivare a una soluzione condivisa. Per noi, infatti, lo strumento per prendere una decisione definitiva è quello del referendum popolare”.
“In base all’esito, così, si potrà prendere una decisione ultima e definitiva accettata da tutti sulla base delle più elementari regole democratiche”. “È evidente che il referendum dovrà essere indetto al massimo entro il prossimo mese di marzo e soltanto dopo che tutti i riscontri di totale sicurezza sulla struttura di via Tambroni avranno dato esito positivo”.
“Questo discorso riteniamo vada ad inserirsi in quello ancora più ampio relativo al futuro delle scuole superiori (e non solo) nella città di Tolentino. Il calo delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, infatti, è concreto e mette seriamente a rischio l’esistenza stessa dei nostri storici istituti”.
“È necessario pensare alla Tolentino del futuro anche e soprattutto partendo dalle opportunità che riusciamo a fornire ai nostri giovani, perchè andando avanti con questo trend esiste, concretamente, la drammatica evenienza che il tanto atteso campus diventi una cattedrale nel deserto. Dobbiamo scongiurare, tutti insieme, che tutto ciò accada.È il momento che la politica abbandoni personalismi e ripicche e guardi, unita, al bene della collettività”, concludono.
"Esprimo i miei auguri e le congratulazioni al presidente Attilio Fontana per la vittoria alle elezioni regionali in Lombardia e a Francesco Rocca per quella nel Lazio". Così il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha commentato il risultato della tornata elettorale che ha visto la netta affermazione del centrodestra in entrambe le regioni.
Acquaroli, appartenente al partito "Fratelli d'Italia" della premier Meloni ha aggiunto come "con il presidente Fontana potremo continuare ad onorare il protocollo sottoscritto dalle nostre regioni e dargli pieno compimento, con il presidente Rocca lavoreremo alle infrastrutture e al rilancio del centro Italia".
"Il turismo è una delle chiavi per il rilancio e la rinascita dell'Appennino centrale". È quanto ha detto il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, alla Bit di Milano, dove è stato presentato il progetto "Destination management comprensorio dei Sibillini", in occasione della tavola rotonda intitolata "Quale sviluppo per l'economia del turismo nei territori del sisma, confronto sulle prospettive di rilancio dei territori coinvolti".
Oltre al commissario Castelli, vi hanno partecipato tra gli altri anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l'arcivescovo di Camerino e San Severino Marche Francesco Massara, sindaci ed operatori dell'area sisma.
Il progetto è stato elaborato con l'apporto scientifico dell'Università Politecnica delle Marche, che ha studiato il contesto e proposto una serie di azioni per impostare un programma di sviluppo sostenibile per l'economia in un territorio unico per biodiversità, cultura e tradizioni.
"Accanto alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l'autenticità delle montagne e dei borghi appenninici - ha spiegato Castelli -. Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale".
"Anche attraverso un turismo destagionalizzato, capace di attirare una domanda di qualità, saremo in grado di generare occasioni di lavoro per i giovani che vogliono restare e per chi aspira a vivere e lavorare in montagna", ha concluso il commissario.
"Ci auguriamo che i ragazzi di Zagreus che con tanto entusiasmo nel 2021 hanno bussato alle porte del comune per dire ‘noi sappiamo fare questo e ci piacerebbe farlo’, non diventino oggetto della querelle politica tolentinate. Sono giovani, hanno voglia di fare, hanno dimostrato estrema competenza nel loro modo di proporsi culturalmente alla città e non possiamo fare a meno di esprimere nei loro confronti il nostro più grande augurio di buon lavoro".
A dichiararlo sono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' Silvia Luconi, Monia Prioretti e Silvia Tatò in merito all'affidamento dell'accoglienza turistica della città ai giovani di Zagreus. "Ci saremmo aspettate un modus operandi diverso da un’amministrazione comunale che ha speso gran parte della campagna elettorale a parlare di unità e condivisione, di 'concorsi d’idee' come metodo di lavoro, di 'partecipazione della cittadinanza' anche a proposito di turismo - aggiungono le consigliere -. Ci saremmo aspettate un confronto tra tutte le organizzazioni della città che a vario titolo si occupano di cultura e turismo e che invece non sono state minimamente coinvolte".
"Quello che ci dispiace è che un’amministrazione comunale che ha duramente criticato il passato perché ritenuto divisivo visto che, a suo parere, le decisioni venivano prese in autonomia senza nessun ascolto e confronto, abbia da un giorno all’altro messo alla porta una persona (Edoardo Mattioli, presidente Proloco TCT nr) che, piaccia o no, ha servito la città per 30 anni. E lo ha fatto senza preavviso rifiutando, in base a quanto dichiarato, tutte le richieste di incontro, con una modalità che la stessa amministrazione aveva sempre criticato, dimostrando che a parole si dicono delle cose, nei fatti ci si comporta in altro modo".
"Siamo consapevoli comunque che, come dichiarato da Mattioli stesso, la sua testa era sul tavolo e lo era dal 2017; la prova poi fu l’assalto alla Proloco fatto da molte di quelle persone che oggi ricoprono cariche in giunta e in consiglio, tra gli altri - affermano Luconi, Tatò e Prioretti -. Quello che auspichiamo è che i giovani ragazzi di Zagreus siano messi nelle condizioni di lavorare e di lavorare bene, con serenità e senza alimentare astio, in collaborazione e con la giusta sinergia con tutte le altre associazioni tolentinati".
"Leggiamo di una determina di oggi sul censimento delle associazioni. Bene, un buon passo - concludono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' -. Se fatto prima forse avrebbe avuto tutto un altro senso. La pezza è peggiore del buco. Sarebbe interessante inoltre sapere cosa l’amministrazione comunale intende fare con la Proloco 2.0. La città ha bisogno di ogni organizzazione per parlare con tutta la popolazione e non solo con chi predilige Albano o i Maneskin. E questa sinergia la deve creare l’Amministrazione, perché 'la diversità è ricchezza' e lo hanno detto per mesi".
Nella mattinata domenica 12 febbraio, si è svolta la prima parte del processo con cui il Congresso costituente del Partito Democratico compirà la scelta della figura della Segreteria nazionale. A Macerata hanno partecipato 87 iscritti, confrontandosi sulla figura che hanno ritenuto più significativa per la guida futura dell’organizzazione.
Di questi, 62 hanno scelto Bonaccini, 21 Schlein, 3 Cuperlo, in attesa della scelta definitiva che vedrà il prossimo 26 febbraio iscritti e non iscritti esprimersi sul ballottaggio tra i primi meglio arrivati. Nelle primarie aperte del 26 febbraio - in cui i seggi saranno aperti dalle 8 alle 20 - si potrà scegliere anche tra le due candidate alla segreteria del Partito democratico delle Marche: Chantal Bomprezzi e Michela Bellomaria.
"Un congresso costituente per la riunione nel percorso anche degli esponenti di Art.1 e della società civile che hanno scelto di arricchire l’organizzazione della forza politica che si propone di reagire alle scelte divaricanti e squilibrate di un governo di centro destra incapace di progettare il futuro e completamente arroccato su un nuovo conservatorismo volto ad escludere" - dice Ninfa Contigiani in nota stampa.
L’assemblea è stata occasione anche per la riorganizzazione del Circolo di Macerata che dopo la presentazione della sintesi raggiunta nel confronto tra le varie sensibilità presenti ha riconfermato Ninfa Contigiani segretaria, istituito la presidenza dell’Assemblea nel nome di Gianluca Rita e ricostituito il Direttivo di circolo composto da: Bertini Andrea, Carota Riccardo, Crucianelli Loris, Domizi Tommaso, Fazi Silvano, Fermanelli Elia, Lombardello Marina, Mascitti Primo, Meriggi Zeno, Ottaviani Paola, Romoli Maurizio, Scoccianti Alessia, Serafini Paolo, Soldini Katia, Tiburzi Aldo, Ugolinelli Valentina.
Il congresso del PD si è tenuto parallelamente anche a Civitanova: Francesco Micucci ha presentato la mozione di Bonaccini, Augusto Ciuffetti quella della Schlein ed Alessandro Vallesi quella di Cuperlo.
Hanno votato 60 iscritti su 90 (66,66%). Schlein ha ottenuto 31 voti, Bonaccini 16 voti, Cuperlo 8 voti, De Micheli 5 voti.
Ora l’appuntamento è con le Primarie di domenica 26 febbraio per scegliere chi (visti i risultati nazionali) tra Bonaccini e la Schlein sarà il Segretario del Pd. Trattandosi di primarie aperte, potranno partecipare tutti i cittadini.
Nuovo ruolo all’interno di Fratelli d’Italia per Raffaele Anselmi, capogruppo consiliare di minoranza a Monte San Martino. Anselmi, infatti, nei giorni scorsi è stato chiamato a far parte del direttivo provinciale di Macerata del partito di Giorgia Meloni composto dal segretario provinciale, consiglieri regionali, deputati e senatori, presidenti di Regione e sindaci di capoluogo, oltre ai membri direzione nazionale e assemblea nazionale che ne fanno parte di diritto.
“Essere stato chiamato nel direttivo provinciale di Fratelli d’Italia è per me è un grande onore” - ha commentato Anselmi- “e sicuramente una responsabilità della quale mi faccio volentieri carico. Cercherò di onorare al meglio il compito che mi è stato assegnato, soprattutto come rappresentante del territorio dell’entroterra maceratese”.
“Ringrazio in particolare la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito, e il segretario provinciale Massimo Belvederesi per avermi voluto al loro fianco, certo di poter ricambiare con impegno e professionalità la loro fiducia”.
Tragedia A14, il caso finisce in Parlamento con un’interrogazione dei deputati del Partito Democratico Augusto Curti e Irene Manzi, con il sostegno dei colleghi della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Marco Simiani, Chiara Braga, Sara Ferrari e Christian Diego Di Sanzo.
"Tramite questo atto sollecitiamo il Ministero dei Trasporti ad una definitiva soluzione delle criticità più volte sottolineate, che sono causa di una impressionante sequela di incidenti, anche mortali, occorse negli anni presso il tratto autostradale A/14 Pedaso/Grottammare".
"Si tratta di circa 16 km in cui si sono consumate troppe tragedie, ultima in ordine di tempo quella occorsa sabato 4 febbraio - si legge nell'interrogazione -. A perdere la vita, in questo caso, sono stati l'atleta paralimpico Andrea Silvestrone di 49 anni e due suoi figli minorenni. Un terzo figlio, anch’esso a bordo del veicolo, è stato trasportato all’Ospedale di Torrette in gravi condizioni".
"Questo segmento viario è purtroppo tristemente noto per una pericolosità che esubera qualsiasi riscontro statistico. Concausa degli eventi è individuabile nella presenza di numerose gallerie, la cui larghezza di carreggiata oscilla sui valori minimi consentiti, spesso con imbocco in curva e, in alcune ore del giorno, con luce solare in posizione tale da abbagliare i guidatori - puntualizzano i deputati Curti e Manzi -. Un tratto, inoltre, in cronico stato di manutenzione e, di conseguenza, reso oggetto di circolazione ristretta per la chiusura dei settori interessati e l’insediamento dei cantieri. Non è un caso se molti degli incidenti, si siano verificati proprio all’interno delle gallerie sottoposte a doppio senso di marcia".
Nell'interrogazione si chiede, quindi, "quali iniziative intenda avviare" il Governo "presso il Soggetto Gestore affinché il Piano di Manutenzione venga definitivamente ottimizzato e si proceda ad una decisa accelerazione dei lavori e della messa in sicurezza del tratto autostradale interessato".
“Si è appena concluso l’incontro convocato dal Mit per affrontare le criticità sull’A14 e relativamente ai cantieri autostradali nel tratto sud della nostra regione. Ringrazio il ministro Salvini e la struttura ministeriale per il supporto e l’attenzione dimostrata a questo annoso problema per il quale, insieme al presidente Marco Marsilio, siamo a lavoro fin dal nostro insediamento".
“Abbiamo convenuto nella necessità di diminuire l’impatto dei cantieri, cercando di evitare la congestione sulla rete, anche aumentando ove possibile le lavorazioni notturne e differendo gli interventi”.
Lo afferma il presidente Francesco Acquaroli, al termine dell’incontro sull’A14 tenutosi questa mattina al Mit. “Fondamentale per pianificare i cantieri – prosegue - sarà il meccanismo di coordinamento previsto, con il quale MIT e Regioni potranno discutere anche dell’eventuale rimodulazione delle opere, valutandone l’impatto”.
“La sicurezza – conclude il presidente regionale - del tratto autostradale deve passare anche attraverso l’ammodernamento della rete. Il nostro impegno resta quello di garantire il minor impatto per automobilisti e autotrasportatori e per le comunità locali”.
“Un’altra importante novità è l’istituzione di un coordinamento presieduto dal MIT con l’obiettivo di pianificare i cantieri insieme alle Regioni coinvolte così da valutare una eventuale rimodulazione delle opere e il loro impatto – gli fa eco il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti - .
“Come dimostrano i fatti, da parte del ministro Salvini e della Lega è già in campo il massimo impegno per garantire la sicurezza degli automobilisti”.
"Gli infiniti tagli alla sanità pubblica dei governi precedenti, sommati a una totale mancanza di visione strategica per dare nuova linfa al settore socio-sanitario incentivando le possibilità di formare un numero sempre maggiore di medici di base, hanno portato a una situazione critica in quelli che sono i servizi minimi degli italiani, rimasti spesso sostanzialmente privi dei medici di base".
Questo quanto dichiara la senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Marche e segretario della X Commissione del Senato "Affari sociali e sanità", nel commentare l'inserimento nel decreto Milleproroghe di un emendamento che avrà "due effetti concreti a sostegno dei servizi della medicina generale", sottolinea.
"In primo luogo, verrà prorogata la possibilità di riconoscere la sostituzione dei medici di base nel monte ore formativo dei tirocinanti, andando così a rendere sempre più garantito il servizio - spiega Leonardi -. In secondo luogo verrà concessa l'opzione ai medici di famiglia di andare in pensione a 72 anni invece che a 70, portando così a una maggiore stabilità del tessuto medico".
"La crisi dei medici di base è un tema molto sentito, tanto nelle Marche quanto in tutta Italia, e solo il lavoro costante e condiviso tra Stato e Regione, individuando interventi come quelli inseriti nel Milleproroghe, può portare a quella sanità a misura di cittadino che Fratelli d'Italia intende realizzare e che nelle precedenti amministrazioni regionali non si è creata" conclude la senatrice.