Tolentino, la maggioranza replica all'accusa di sessismo contro il presidente del Consiglio Comunale
I tre gruppi consiliari di maggioranza, ‘Tolentino Civica e Solidale’, ‘Tolentino Popolare’ e ‘Riformisti Tolentino’ replicano all’esposto presentato al Prefetto dalle consigliere di minoranza del Comune di Tolentino: Silvia Tatò, Silvia Luconi e Monia Prioretti. Le ragioni di questa decisione risiederebbero nel fatto che il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Massi Gentiloni Silverj, avrebbe intimato la consigliera di Fratelli d’Italia, Silvia Luconi, di stare zitta.
“Il presidente Massi, come tutti i cittadini e le cittadine di Tolentino sanno, non è la persona che viene dipinta dalle tre consigliere di minoranza con una descrizione lontanissima dai principi che lo contraddistinguono.
Prima di essere presidente del Consiglio Comunale, è infatti figlio, marito e padre ed ha sempre portato rispetto verso tutti e soprattutto alle donne.
La risposta alle tre consigliere durante l'ultima assise era legata solo ad aspetti organizzativi del Comune e con l'unica finalità di far rispettare il regolamento. In ogni caso la questione si inserisce in una diatriba politica seppur aspra nei toni.
Non è neanche vero che sono state zittite, in quanto, al contrario, lo stesso Presidente ha concesso loro il diritto a replicare, sebbene la discussione sia nata durante le comunicazioni del Presidente dove non è previsto alcun dibattito. Va, inoltre, ricordato che togliere la parola o concederla è una prerogativa del presidente del Consiglio Comunale.
Tirare in ballo il rispetto nei confronti della figura femminile significa solo strumentalizzare un tema (serissimo) che niente ha a che fare con il dibattito avvenuto in Consiglio.
Va anche precisato che nell’immediatezza dei fatti il Presidente si è più volte scusato per i toni usati.
Comprendiamo quindi il desiderio, da parte delle tre consigliere di minoranza, a un mese di distanza dai fatti lamentati, di sviare l’attenzione rispetto ai risultati dell'amministrazione Sclavi, quali ad esempio: chiusura area container, rifacimento scuola Don Bosco in centro, risoluzione della problematica dell’Hotel 77, fondi per l’impiantistica sportiva, miglioramento degli spazi per il polo scolastico, risultati questi ottenuti in soli due anni di mandato.
Quello che più ci dispiace è che le consigliere si paragonino alle donne vittima di violenza; a nostro giudizio un brutto scivolone e l'ennesimo attacco denigratorio e personale nei confronti di Massi”.
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