Recanati, Pepa all'attacco dopo l'accordo Bravi-Fiordomo: "Desolante teatrino per amore delle poltrone"
"Ma che fantastico, desolante teatrino ci ha regalato il centro-sinistra in queste ultime settimane". Così Emanuele Pepa, candidato sindaco della coalizione di centro-destra, commenta l'ufficialità dell'apparentamento tra il sindaco uscente Antonio Bravi e le liste facenti capo a Francesco Fiordomo (leggi qui).
"Uno spettacolo degno delle migliori compagnie shakespeariane - rincara la dose Pepa -. Prima si odiano, si attaccano, se ne dicono di tutti i colori, poi la svolta: forse è tornato l'amore. Ma l'offerta è troppo bassa. Ah, allora non si tratta di bene di Recanati o di ideali, di amore! No, l'amore non c'entra, è che non porta il conto delle poltrone. Dunque, volano di nuovo gli stracci e poi, come nelle migliori commedie, si fa la pace e tutti siedono alla stessa tavola a mangiare".
"E questo triste spettacolo è stato condito dai migliori discorsi sulla coerenza, dalle migliori lezioni sulla dignità e il rispetto - prosegue Pepa -. Ci chiediamo: è questa dunque la coerenza di cui parla il centro sinistra? È questa la dignità politica? È questo il rispetto per i cittadini e gli elettori, trattati come pecore che dovrebbero essere pronte al richiamo del pastore? Tutti di qua! No, aspettate, tutti di là!".
"Ancor più grave è il giochetto che hanno fatto: in nome della democrazia, naturalmente quella loro, hanno trovato l’accordo per cui se vincono 'rubano' alla minoranza due posti in consiglio, da 6 a 4. Com’era quando parlavate democrazia, di rispetto del ruolo istituzionale? La verità è che dietro quelle belle parole se ne nasconde una meno bella, ma più veritiera e che le contiene tutte: poltrone", attacca Pepa.
"Messi alle strette, dopo il risultato del primo turno, ci hanno attaccato in modo scomposto e denigratorio, 'arriva l’onda nera!', ma noi siamo andati avanti per la nostra strada, con la coscienza tranquilla, coerenti con le nostre idee", conclude il candidato sindaco del centro-destra.
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