Il Comune di Appignano in prima linea nella ricerca di finanziamenti nazionali e regionali per la manutenzione delle opere pubbliche della città, molti fondi sono stati già reperiti e spesi per gli interventi, altri sono in atto grazie ai progetti realizzati dall’Amministrazione e approvati dal Ministero e dalla Regione Marche.
“Grazie alla continua partecipazione a bandi di gara Regionali, Nazionali e Pnrr riusciamo a finanziare molte opere pubbliche e abbiamo ancora un avanzo di bilancio di 700 mila euro da investire su nuove opere” ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita.
A breve è infatti previsto l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della scarpata di via IV Novembre con la realizzazione di un muro di contenimento, il primo intervento che verrà fatto grazie ai finanziamenti statali ottenuti dai bandi del Pnrr per un importo di spesa di 110.000 euro che vede anche il contributo della Provincia di Macerata nella parte progettuale. Nei lavori è prevista anche la partecipazione dell’APM per l’aumento della portata del sistema fognario, viste le difficoltà che si creano con le piogge imponenti.
Grazie ai finanziamenti del Pnrr ottenuti dai bandi presentati dal Comune, altre importanti opere prenderanno il via molto presto: la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di Via Leonardo da Vinci, per un importo di 138.000 euro; l’abbattimento delle barriere architettoniche e il rifacimento di strade e marciapiedi per la lottizzazione Lillini-Calamante, per un importo di 170.000 euro; la manutenzione straordinaria e riqualificazione del Borgo XX Settembre, zona ex bagni pubblici con sistemazione e riattivazione degli stessi per i cittadini, per un valore di 130.000 euro; l’adeguamento sismico della palestra della Scuola Media per un importo di 250.000 euro .
Grazie a questi finanziamenti, frutto di un adeguato orientamento politico, ottimamente sviluppato dall’ufficio tecnico comunale, si è potuto recuperare circa 180.000 euro che erano già stati stanziati dal Comune per la realizzazione di alcune di queste opere (la lottizzazione Lillini-Calamante e il muro di via IV Novembre) che sommati ad una attenta gestione delle risorse economiche comunali, ha consentito al Comune di Appignano di chiudere il bilancio 2021 con un avanzo di amministrazione di quasi un milione di euro.
Somma, di cui, per 300.000 euro già utilizzata per alcune iniziative, tra cui: la bonifica e messa in sicurezza del Palazzo ex Accorsi per un valore di 50.000 euro; il rifacimento della pavimentazione e gli infissi della palestra comunale per 97.000 euro; la recinzione per colonia felina per 15.000 euro e l’ impianto semaforico Via Alighieri per la somma 13.000 euro. Ad oggi il Comune dispone di ancora circa 700.000 euro da investire per altre necessità della città e della comunità.
Con tali risorse sono infatti in previsione: la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali, dei nuovi spogliatoi del campo sportivo in Via Impianti sportivi e la manutenzione straordinaria di strada e marciapiedi di via Falconi, tutte opere che avranno inizio nell’anno 2023.
Nel frattempo si sono conclusi i lavori del nuovo parcheggio di 35 posti in Via Verga oltre alla sistemazione della recinzione della scuola materna e del percorso pedonale di collegamento Via Verga-Via Dante Alighieri, con accesso laterale per la scuola per un importo di 168.000 euro, di cui 100.000 euro con fondi statali (decreto crescita 2021) e la somma restante con finanze comunali.
L’Amministrazione comunale, in questo 2022, come da cronoprogramma ha inoltre già provveduto alla realizzazione del parcheggio e alla sistemazione raccolta acque piovane in via Ferrari, la sistemazione del tetto dell’ex mattatoio, il ripristino del tetto di una parte del cimitero zona ferro di cavallo e l’impermeabilizzazione del tetto di due padiglioni, la manutenzione urgente di una traversa di Via Falconi e la manutenzione della strada Via Carreggiano.
Tramite i fondi statali reperiti, per un importo complessivo di 60.000 euro, a breve partiranno anche i lavori di manutenzione di tratti di marciapiedi in via Ferrari e in via Impianti Sportivi.
“Nessun medico di famiglia assegnato al borgo di Ripe San Ginesio e servizi fondamentali del territorio sempre più a rischio. La popolazione locale, in gran parte costituita da anziani già duramente provati dalle paure della pandemia, si trova nella condizione di non poter disporre di un medico di base che offra un regolare servizio di assistenza medica nel territorio comunale. Senza propri mezzi di trasporto a disposizione, non è per tutti agevole, né scontato, raggiungere ambulatori siti nei Comuni limitrofi”. L’allarme arriva dal sindaco del piccolo comune dell’entroterra maceratese Paolo Teodori.
“Molte le difficoltà oggettive da affrontare per i cittadini – continua Teodori - difficoltà che compromettono la qualità della vita di un territorio dalle grandi potenzialità, ma con criticità evidenti sempre più forti, come l’apertura ad orario ridotto dell’Ufficio Postale, limitata a tre giorni a causa dell’emergenza Covid-19 e mai ripristinata con cadenza giornaliera”.
“Questo disservizio – spiega ancora il sindaco - genera tra gli utenti lunghi tempi di attesa per l’accesso al servizio, che molto spesso sono causa di episodi di tensione e nervosismo. I cittadini preferiscono pertanto rivolgersi ad altre istituti (banche), ponendo a rischio la continuità stessa dell’ufficio postale che, in un piccolo borgo, è fondamentale, più che altrove, non solo per la corrispondenza ma per ogni tipo di attività finanziaria”.
“Preoccupa anche la situazione della viabilità lungo l’asse viario della S.S. 78, la cui manutenzione, quasi del tutto assente, crea notevoli disagi e rallentamenti per gli automobilisti, costretti ad un percorso su fondo stradale fortemente accidentato, a causa di piccoli dissesti e avvallamenti, in alcuni tratti pericoloso per l’incolumità degli automobilisti”.
“All’altezza della frazione di Passo Colmurano, ad esempio, il danneggiamento di un ponte è stato “risolto”, ormai da diversi mesi, con l’imposizione di un senso unico alternato, controllato da semaforo che, rallentando il traffico in un’arteria fondamentale di collegamento fra l’entroterra e la grande viabilità crea grandi disagi agli spostamenti”.
L’Amministrazione Comunale denuncia una situazione inaccettabile, dice il sindaco Paolo Teodori. “Nell’entroterra, dove le conseguenze di sisma e pandemia sono state particolarmente forti, dovrebbe essere perseguita una politica di rafforzamento dei servizi alla popolazione, mirata anche alla sua crescita sociale ed economica”.
“I cittadini si vedono, al contrario, privati di alcune certezze essenziali, come la tutela della propria salute o la possibilità di svolgere agevolmente normali azioni di vita quotidiana. Il nostro Comune ha segnalato più volte i vari disservizi alle competenti autorità, sottolineando come il perdurare di queste criticità significhi condannare ad un lento declino i nostri paesi”.
“Si parla molto della necessità di invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne. Come fare ciò, se la ripresa è di fatto impedita da tanti ostacoli? A fronte dei grandi investimenti del PNRR in corso, con l’ambizioso obiettivo di una trasformazione di portata epocale, bisogna prestare una adeguata attenzione alla vita quotidiana delle comunità locali, questo il nostro grido di allarme”.
L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini è il nuovo vice presidente della giunta regionale, mentre i consiglieri regionali della Lega Andrea Maria Antonini e Chiara Biondi subentrano rispettivamente agli assessori uscenti Mirco Carloni e Giorgia Latini, sempre in quota Lega.
Ad Antonini vanno le deleghe decisive a Sviluppo Economico, Agricoltura, Caccia e Pesca, mentre Biondi è il nuovo assessore a Cultura, Sport, Istruzione e Pari opportunità. Un risultato che soddisfa il commissario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marche: "La decisione è stata presa dopo un lungo confronto con il segretario federale Matteo Salvini, - racconta -, nella Lega Marche ci sono donne e uomini di grande esperienza, ciascuno con competenze tecniche specifiche e fondamentali".
"Abbiamo fatto una scelta che valorizzi sì le competenze, tenendo anche conto anche del giudizio degli elettori, - spiega - dato che Antonini e Biondi sono risultati i più votati nelle rispettive province alle elezioni regionali del 2020".
"Un ringraziamento agli assessori uscenti Mirco Carloni e Giorgia Latini, neoeletti deputati, per il lavoro svolto in giunta - aggiunge Marchetti - In questi anni sono stati un punto di riferimento, una presenza costante sul territorio e hanno contribuito fattivamente a dare avvio alla rinascita delle Marche. Lasciano un’eredità importante, ma sono convinto che Andrea Antonini e Chiara Biondi dimostreranno sin da subito di essere all’altezza ciascuno del proprio ruolo: a loro va un grande in bocca al lupo per la nuova avventura che li attende".
"In Consiglio Regionale entrano in surroga Monica Acciarri per la Provincia di Ascoli Piceno e Lindita Elezi per quella di Ancona - prosegue Marchetti - anche a loro spetta il compito fondamentale di proseguire il lavoro di un gruppo che ha sempre dato prova di essere coeso e produttivo. La squadra della Lega è pronta a fare la sua parte: con impegno e serietà continueremo a lavorare per le Marche, garantendo la stessa attenzione a tutti i territori - conclude Marchetti - nessuno sarà lasciato indietro".
Si va verso la formalizzazione del nuovo assetto della giunta regionale delle Marche guidata da Francesco Acquaroli, che potrebbe arrivare in serata o domani, con l'ingresso di Andrea Maria Antonini, Chiara Biondi (entrambi della Lega) e Goffredo Brandoni, ex sindaco di Falconara Marittima al posto, rispettivamente, di Mirco Carloni, Giorgia Latini (Lega) e Guido Castelli (Fdi) eletti in Parlamento alle ultime politiche.
Ad Antonini le deleghe economiche (Sviluppo economico, commercio, industria, agricoltura), a Biondi quelle finora appannaggio di Giorgia Latini, tra le quali quelle relative a Istruzione, Cultura, Pari opportunità; Brandoni - dopo l'uscita di scena di Carlo Ciccioli in seguito anche alle polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni nell'aula consiliare sull'alluvione per le quali si era poi scusato - avrà alcune delle deleghe che erano di Castelli, tra le quali Bilancio, Personale e fondi europei con il Pnrr.
Le deleghe sulle grandi infrastrutture (porto, aeroporto e interporto) potrebbero restare al presidente Acquaroli, che ha già annunciato che tratterrà per sé la ricostruzione post sisma (oltre al turismo), in attesa che si concretizzi l'ipotesi di un sottosegretario che potrebbe prenderle in consegna, almeno in parte. Per avere questa figura è necessaria una modifica dello Statuto, già arrivata in giunta, ma che deve passare anche al vaglio del Consiglio regionale: per l'iter completo potrebbero servire comunque diversi mesi.
Quanto ai subentri nell'Assemblea legislativa al posto di Biondi arriva Lindita Elezi (Lega), Monica Acciarri in luogo di Antonini (Lega) e Simone Livi per Elena Leonardi (Fdi). Restano in ballo le presidenze di commissione Sanità e Governo del Territorio, lasciate da Leonardi e Antonini; tra le ipotesi, Nicola Baiocchi per la prima, e Luca Serfilippi per l'altra.
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In serata è arrivata l'ufficializzazione delle deleghe ai tre nuovi assessori. A comunicarlo è stato lo stesso presidente Acquaroli, in un post su Facebook. "Si tratta di una scelta in continuità con la linea tenuta precedentemente, e cioè di dare spazio a profili di comprovata esperienza amministrativa che possano fin da subito mettersi a disposizione dei marchigiani", ha spiegato.
"Voglio anche chiarire che la scelta caduta su Goffredo Brandoni è stata il frutto di una riflessione volta ad evitare ogni strumentalizzazione possibile sul dramma dell’alluvione, che purtroppo avrebbe avuto inevitabilmente delle ripercussioni sia sul dibattito che sul clima intorno ad una vicenda che impone la massima responsabilità e il rispetto di tutti", ha aggiunto.
"Ringrazio il consigliere, capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, che mi ha affidato la valutazione sulla scelta da fare, per la comprensione e la maturità dimostrata con questo comportamento" ha concluso Acquaroli.
Nel dettaglio, ad Andrea Maria Antonini andranno le seguenti deleghe: sviluppo economico, industria, artigianato, commercio, fiere e mercati, pesca marittima, tutela dei consumatori, internazionalizzazione, agricoltura, alimentazione, foreste, sviluppo rurale, agriturismo, zootecnia, industria agroalimentare, bonifica, produzione e distribuzione dell’energia, green economy, fonti rinnovabili, digitalizzazione, cooperazione internazionale allo sviluppo, Marchigiani nel mondo, caccia e pesca sportiva.
A Chiara Biondi sono state assegnate le seguenti deleghe: valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione delle attività culturali, musei, biblioteche, spettacoli ed eventi, istruzione, Università e diritto allo studio, sport, promozione sportiva, piste ciclabili, politiche giovanili e volontariato, pari opportunità, partecipazione. A Goffredo Brandoni vengono assegnati invece: bilancio, finanze, demanio e valorizzazione del patrimonio, credito, provveditorato ed economato, rapporti con le agenzie, gli enti dipendenti e le società partecipate, organizzazione e personale, trasporti, reti regionali di trasporto, enti locali e servizi pubblici locali, aree di crisi industriali, politiche comunitarie. Restano invariate le deleghe degli assessori in carica. Le funzioni di vicepresidente sono state assegnate all’assessore Filippo Saltamartini. Il presidente Acquaroli terrà per sé la delega alla ricostruzione.
Dal gruppo consiliare regionale della Lega Marche una legge che coniuga la volontà di sviluppare l’istallazione di impianti rinnovabili, con la necessaria tutela del paesaggio, la storia, la cultura e l'ambiente della nostra Regione.
Lo annuncia il consigliere del Carroccio Luca Serfilippi quale primo firmatario di una proposta di legge regionale, condivisa con i colleghi Renzo Marinelli, Mirko Bilò, Andrea Maria Antonini, Giorgio Cancellieri, Chiara Biondi, Marco Marinangeli e Anna Menghi, per disciplinare la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra.
“Il tema energetico costituisce una sfida per il futuro, ma non possiamo permettere che lo sviluppo degli impianti fotovoltaici diventi l'occasione per devastare il paesaggio – spiega Serfilippi – L’esempio di Cartoceto e Carrara di Fano, dove un’azienda privata vorrebbe strutturare un parco agri-voltaico di 45 ettari che avrebbe un impatto devastante per tutta la vallata, è eclatante. La proposta di legge del gruppo Lega non contiene semplicemente un elenco di aree idonee e non idonee individuate aprioristicamente, ma introduce nell’ordinamento regionale dei veri e propri indicatori che dovranno essere valutati nel procedimento autorizzativo”
Centrale, dunque, nella PdL il tema dell’indicatore di presuntiva non idoneità alla realizzazione di impianti fotovoltaici che impattino fortemente sull’ambiente, in particolare le aree naturali protette o caratterizzate da situazione di rischio idrogeologico e le aree interessate da produzioni agricolo-alimentari di pregio (biologiche, DOC, DOCG, IGT, DOP, STG, DE.CO) e i paesaggi rurali di interesse storico.
“La Lega è particolarmente attenta e sensibile alle tematiche energetiche: grazie ad una PdL del nostro gruppo consiliare, la Regione Marche è stata una delle prime in Italia ad approvare una legge sulle comunità energetiche. – spiega Serfilippi - .
"Ora serve disciplinare con equilibrio la necessità di sviluppare impianti di produzione di energia da rinnovabili con l’obbligo di tutela dei beni costituzionalmente riconosciuti quali l’ambiente, il patrimonio storico-artistico, il paesaggio e le aree agricole".
"La PdL presentata con il gruppo Lega individua le aree e i siti non idonei all’istallazione di impianti solari fotovoltaici con moduli ubicati a terra e fissa i relativi indirizzi generali tecnico-amministrativi. Non possiamo permettere – concludono i consiglieri leghisti - che la necessità di implementare lo sviluppo di fonti rinnovabili diventi l'occasione per procurare un danno ambientale incalcolabile e non reversibile”.
Passata all'unanimità, oggi, in consiglio regionale, la mozione, che ha come prima firmataria la capogruppo regionale di Forza Italia, Jessica Marcozzi, sottoscritta dai colleghi Dino Latini, Gianluca Pasqui e Giacomo Rossi per chiedere all'amministrazione regionale di attivarsi con il governo centrale affinché vengano adottate misure tese al contenimento dei costi tra cui quella legata all'abolizione del passaggio all'ora solare, o quantomeno, in subordine, la proroga al 30 novembre.
"La grave crisi energetica - spiega la capogruppo azzurra - sta comportando, in tutta Italia così come nelle Marche, rincari astronomici sul costo della corrente elettrica che rischiano di provocare conseguenze devastanti sui bilanci di famiglie e aziende che, impossibilitate a far fronte ai pagamenti, vanno incontro anche ad eventuali distacchi della corrente elettrica con incalcolabili conseguenze sulla conduzione della vita domestica e delle attività lavorative e produttive".
"Non possiamo ignorare il fatto che stiamo per entrare nella stagione autunnale dove le giornate si accorciano progressivamente e a breve avverrà anche il cambio dell'ora, che passerà da legale a solare - aggiunge Marcozzi -. Ciò comporterà fisiologicamente la perdita di un'ora di luce al pomeriggio e nelle ultime settimane, proprio a causa del caro energia, sta tornando alla ribalta l’idea di mantenere per sempre l’ora legale per poter risparmiare".
"Da qui la mozione in questione con cui si chiede quantomeno una proroga al 30 novembre - conclude Marcozzi -. Vorrei ricordare che l'appello al Governo per proroga del genere è stato pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe e arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da 58.000 sottoscrizioni di cittadini raccolte in una sola settimana. Nell’appello Sima, Consumerismo, esperti, rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile".
Il prefetto di Macerata Flavio Ferdani in visita a Castelraimondo. Ieri mattina (lunedì 17 ottobre) l’amministrazione comunale ha accolto il prefetto nell’aula del consiglio comunale per una riunione costruttiva su diversi temi. In primis si è parlato del problema del caro energia, un’incognita non da poco per le casse comunali e per quelle dei cittadini, con probabili riflessi anche sul mondo del lavoro. A seguire focus sulle problematiche sociali, sulla ricostruzione e sul controllo del territorio.
Su quest’ultimo punto è stato evidenziato l’ottimo lavoro svolto dai militari dell’arma dei carabinieri, con un ringraziamento al comandante della Stazione di Castelraimondo D’Afflisio e al capitano della Compagnia Faraca. Su ogni punto il prefetto ha ribadito piena collaborazione fornendo anche suggerimenti e consigli. Oltre al sindaco Patrizio Leonelli erano presenti il vicesindaco Roberto Pupilli, il presidente del consiglio comunale Luigi Bonifazi, gli assessori Elisabetta Torregiani e Ilenia Cittadini e i consiglieri Valeria Lucarini e Paolo Cesanelli.
«Un incontro – commenta il sindaco - molto proficuo in quanto abbiamo discusso di diverse problematiche e allo stesso tempo abbiamo fatto conoscere al prefetto le peculiarità di Castelraimondo, a partire dall’Infiorata fino ai vari eventi che organizziamo in città. Ci ha ascoltato con attenzione e io di questo lo ringrazio, ci ha fatto un’ottima impressione e credo sia una persona squisita. Ha dimostrato grande interesse verso Castelraimondo». Al termine dell’incontro il sindaco ha accompagnato il prefetto in un’azienda del territorio, ArteLito, in quanto lo stesso prefetto aveva chiesto di poter visitare una realtà produttiva della zona.
"Vorrei ricordare al Partito Democratico che il parlamento si è insediato con ufficialità solo lo scorso giovedì e che il presidente Acquaroli in queste settimane ha portato avanti la sua agenda, fitta di decine di appuntamenti al giorno, per dare risposte concrete e immediate a tutti i dossier, a partire chiaramente dall'organizzazione della macchina amministrativa per gestire le conseguenze dell'alluvione".
A dichiararlo è la neo senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia Marche, che bolla come "esternazioni lontane dalla realtà" quelle rilasciate dagli esponenti del Pd relativamente al presunto "immobilismo" del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli dopo l'uscita dalla giunta di tre assessori, eletti in Parlamento e non ancora rimpiazzati nei loro incarichi.
"Nell'assestamento di bilancio approvato a fine mese sono state stanziate risorse per le imprese danneggiate dall'alluvione e per gli interventi strutturali pari a ulteriori 14 milioni di euro, andando ad aumentare ancor più il fondo per il rischio idrogeologico che già in due anni aveva superato la cifra stanziata dalla precedente giunta a guida Pd" prosegue Leonardi.
"La scorsa mattina il presidente Acquaroli era a Pesaro per l'accordo per la realizzazione del nuovo ospedale, nei giorni precedenti aveva incontrato l'Anas per le infrastrutture e svolto incontri cruciali per la ricostruzione post-sisma, il turismo e la sanità. Il Pd Marche può stare tranquillo, entro le prossime ore il governatore procederà alla nomina della nuova giunta regionale per proseguire senza indugio le riforme e portare avanti i dossier e i progetti già avviati" conclude la neo senatrice.
Altri due anni di stop al consumo di suolo a fini urbanistici. Il provvedimento è contenuto all’interno di una proposta di legge approvata oggi dalla giunta regionale e presto all’esame dell'assemblea legislativa. La proposta proroga il termine del divieto, attualmente fissato al 31 dicembre 2022, al 31 dicembre 2024 e considerata l’imminente scadenza, è stata richiesta la dichiarazione d’urgenza.
"La proroga - spiega l’assessore regionale all'urbanistica, Stefano Aguzzi - è funzionale per una corretta e coerente gestione del territorio, in attesa dell’approvazione di un’organica legge di riordino della normativa di riferimento, a oggi in fase di elaborazione presso i settori regionali preposti".
"La futura legge sul Governo del Territorio, attualmente in fase di redazione, introdurrà regole generali di tutela e salvaguardia ambientale e di governo del territorio, anche mediante la definizione di un quadro chiaro di obiettivi, risorse e procedure, nel rispetto, tra l’altro, degli obiettivi del contenimento del consumo di suolo e di priorità del riuso del costruito" conclude Aguzzi.
In particolare, si stabilisce che non sono ammesse ulteriori espansioni di aree edificabili in zona agricola nei comuni che non hanno completato per almeno il 75 per cento l'edificazione delle aree esistenti con medesima destinazione d'uso urbanistica, prevedendo, tuttavia, che possano essere sempre adottati nuovi Prg o varianti ai Prg vigenti, se finalizzati alla riduzione delle previsioni di espansione delle aree edificabili ovvero al recupero di aree urbane degradate, anche mediante strategie integrate di rigenerazione urbana previste dalla normativa in questione.
"Evitare ulteriore consumo di suolo - continua Aguzzi - è in linea con le indicazioni Ue; inoltre, l’uso consapevole e coerente del suolo ha il duplice scopo di preservare questo fondamentale patrimonio comune e, allo stesso tempo, di spronare gli enti preposti al recupero delle aree urbane degradate, anche attraverso l’uso di nuove strategie di rigenerazione urbana".
"Ogni volta che si esprimono idee diverse da quelle della sua giunta, il sindaco Ciarapica fa pubblicare reazioni che negano la legittimità di ogni critica, lamentando che chi la pensa diversamente manca di 'correttezza e onestà intellettuale' ponendosi con presunzione di superiorità morale". A dichiararlo, in una nota, è il gruppo consiliare 'Dipende da Noi' che bolla come "fuori luogo" le accuse espresse dal sindaco (leggile qui).
"Ciarapica dimentica che l’esercizio della critica e dell’opposizione è un diritto costituzionale basilare, indispensabile per la democrazia e salutare per elevare la qualità del modo di governare - aggiunge il capogruppo Roberto Mancini -. Un sindaco ha il dovere di ascoltare i rilievi e le proposte che gli arrivano per discuterli serenamente anche quando c’è contrasto di opinioni"
"Sul tema della cultura a Civitanova, Ciarapica si concentra sul valore del festival Popsophia, su cui resta più che legittimo avere valutazioni divergenti. Infatti c’è modo e modo di organizzare un festival culturale - spiega Mancini -. Da molti anni a Mantova l’evento più prestigioso in Italia, il Festival della Letteratura, è organizzato coinvolgendo la città intera, attivando la partecipazione di centinaia di cittadini, chiamando scrittori e testimoni di primo piano"
"Lì la validità del metodo seguito e la ricaduta positiva per la città sono evidenti. E tutto ciò accade a prescindere dal colore politico delle amministrazioni comunali - prosegue Mancini a nome del gruppo consiliare 'Dipende da Noi' -. Per il resto Ciarapica non dice nulla sul rilancio dell’Azienda Teatri, sulla nomina di un direttore artistico, sulla valorizzazione delle forze culturali civitanovesi, sull’esigenza di uscire dalla discrezionalità nel dare contributi agli operatori culturali scegliendo invece di procedere per bandi".
"Quando è stato sollecitato in Consiglio comunale su tutto questo, ha risposto 'ci stiamo riflettendo'. È un po’ poco. La critica a questo atteggiamento ci porta direttamente alla proposta: torniamo a chiedere all’Amministrazione di indire un Consiglio Comunale Aperto sulla cultura per avviare un grande progetto di rilancio che metta insieme il meglio delle idee della maggioranza, dell’opposizione e soprattutto della cittadinanza. Il sindaco si era detto d’accordo, quindi attendiamo presto la convocazione" conclude Mancini.
"Occorre una nuova e vera politica per il territorio, per il paese; il popolo moderato non demorda e resista, attraverso una rinnovata spinta che può partire solo dal basso, dagli uomini di valori, forti, liberi e di buona volontà". Con questo appello, Mattia Orioli, coordinatore provinciale dei Nuovi Cristiani Democratici Uniti, fa il punto e il quadro della situazione sia a livello locale che nazionale.Orioli spiega in nota stampa: "Sono rimasto silente ad osservare e sperare che il quadro politico territoriale potesse mutare in meglio; nello specifico a Macerata invece vi è stata una involuzione in termini sia economici che sociali ed occupazionali, rispetto a quanto promesso in campagna elettorale"."Sino ad ora si sono osservati solo enunciati - continua Orioli -; mi basta ricordare la questione ospedale unico, la vicenda Sferisterio in tutte le sue sfaccettature, la problematica legata ai parcheggi, ai servizi urbani e Apm, al serio e mancato rilancio economico- occupazionale della città, partendo dal mercato ortofrutticolo, fondamentale per la frazione di Piediripa e per tutta la provincia maceratese, alla questione Valleverde e molto altro ancora; ad oggi solo belle parole oramai alle soglie di quasi 3 anni di amministrazione"."A sostegno di quanto detto, ci sono stati feroci attacchi al sindaco e presidente di provincia Parcaroli proprio dalla sua stessa maggioranza - incalza il coordinatore -, con i due capigruppo di Lega e Fratelli d’Italia, sulla questione prescuola, da ciò si evince immobilismo e scarsa realizzazione del programma. Ironia della sorte questi aspetti che vennero con ferocia, arroganza e offensività gratuita a noi contestati, con una lettera dei capigruppo consiliari a difesa del sindaco, oggi si impongono proprio a chi ce li imputava". "Questi comportamenti, di fatto sugellano la confusione che regna in maggioranza e l’arroganza di una destra che vuole fare da padrone a scapito dei civici e dei moderati - prosegue la nota -, così come avviene nello scenario nazionale. Per questo oggi ci possiamo spiegare il perché siamo stati esclusi immotivatamente dalle assise politiche che avrebbero dovuto aiutare, consigliare e assicurare la realizzazione politica del programma di mandato"."Certamente non è tutto da buttare - conclude Orioli -, voglio ancora segnalare l’ottimo dinamismo con cui l’assessore Sacchi sta portando attraverso lo Sport e gli Eventi, movimento in città, e all’impegno di qualche altro assessore, che sta cercando di reagire a questo vuoto di proposta e sostanza politico-amministrativa".
L'assemblea delle iscritte e degli iscritti di Sinistra Italiana, che si è riunita lo scorso venerdì 14 ottobre, ha eletto all’unanimità una nuova coordinatrice provinciale di Macerata.
Si tratta di Serena Cavalletti 43 anni di Cingoli. Cresciuta da famiglia antifascista e in ambiente politico sindacale, di professione musicista, da quando aveva sedici anni, e attualmente anche insegnante di violino in una scuola media a indirizzo musicale.
Plurilaureata al Conservatorio di Pesaro con Master in dirigenza scolastica presso l’UniMC e formazione in politiche di genere a Scienze Politiche, viene dalla disobbedienza civile e dalla militanza femminista, è attualmente componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche per l’UDI ed è stata candidata al Consiglio Regionale nella lista Marche Coraggiose nel 2020 ove ha ottenuto un ottimo risultato nel collegio di Ancona.
2Per una sinistra ambientalista e del lavoro, che sappia coniugare i diritti umani, civili e sociali con la cura della casa comune e che riesca soprattutto a interpretare le aspirazioni di tutte quelle persone che a fine stipendio (quando c’è) avanza troppo mese”, si legge in una nota del partito.
“Da ostinata abitante dell’entroterra tellurico, si batte per politiche attive di rilancio in termini di vivibilità delle aree montane, investite ormai da troppo tempo e in maniera devastante da una dichiarata strategia dell’abbandono”.
Alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre Sinistra Italiana ha dato vita all'Alleanza Verdi Sinistra assieme ad Europa Verde. La lista ha ottenuto un discreto risultato che le ha consentito di eleggere sedici Parlamentari, tra i quali il segretario nazionale Nicola Fratoianni, Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi.
"Sentirsi in diritto di dire cosa sia o cosa non sia cultura presuppone un’arroganza del tutto singolare e sorprende che proprio coloro che dovrebbero essere baluardo della democrazia e del confronto si trovino a battere il terreno della discriminazione". Lo dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica nel replicare alla recente presa di posizione della lista 'Dipende da noi'.
"Se vogliamo parlare di politica culturale ben venga, sono il primo ad essere aperto al confronto, ma se l’approccio è quello di chi eticamente sembra porsi al di sopra degli altri allora il dibattito è perso in partenza - aggiunge il primo cittadino -. Affermare come un demerito che Popsophia sia solo un evento da vetrina dimostra oltre che la scarsa conoscenza del festival, anche la totale mancanza di percezione reale dei fenomeni della contemporaneità".
"Il festival pensato e nato a Civitanova, in questi anni è diventato un riferimento della scena culturale regionale - precisa Ciarapica -. Oltre ad essere un ente accreditato per la formazione, Popsophia è conosciuta in tutta Italia; è l’unica realtà a proporre la pop filosofia e non corrisponde al vero il fatto che non abbia ricadute sul territorio, in quanto è in testa a tutti gli indici di attrattività degli eventi marchigiani.
"Con orgoglio l’abbiamo riportata a Civitanova. Provi a spiegare l’opposizione come mai Pesaro, Capitale della cultura 2024, che non è certamente città di destra, ospita ormai da quasi 10 anni Popsophia, che viene unanimemente considerano come prodotto civitanovese, e ne fa uno degli appuntamenti di punta della sua proposta culturale. Popsophia ovunque vada riscuote, oltre che un successo di pubblico riempiendo piazze e teatri, anche apprezzamento da addetti ai lavori e operatori culturali" prosegue Ciarapica.
"Fare accostamenti fra manifestazioni diverse allo scopo di criticare a prescindere non fa onore alla correttezza e all’onestà intellettuale di chi vuole occuparsi di cultura. Inoltre Popsophia da anni porta avanti laboratori con le scuole e nella settimana del festival arrivano a Civitanova estimatori provenienti anche da regioni limitrofe per assistere agli incontri e agli spettacoli proposti proprio in virtù della loro unicità. Essere una vetrina è quindi, a nostro giudizio, è un merito, un valore aggiunto e sicuramente non un demerito in quanto rende tangibile e reale quel turismo culturale da sempre al centro degli obiettivi programmatici e dei discorsi, ma così difficile da raggiungere" conclude Ciarapica.
"Esprimo solidarietà al presidente del Senato Ignazio La Russa, bersaglio di minacce firmate con la Stella a cinque punte delle Br. Si tratta di un episodio grave e pericoloso, che va condannato senza esitazioni. Mi auguro che tutte le forze politiche sappiano esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti della seconda carica dello Stato". Lo dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche.
La scritta è apparsa sulla serranda della sede che fu del Msi e ora di Fratelli d'Italia, nel quartiere Garbatella a Roma. Lo riferiscono fonti del partito. "La Russa Garbatella ti schifa", si legge, seguita da una stella e la sigla 'Antifa'. La sede è la sezione dell'ex Movimento sociale frequentata da Giorgia Meloni da giovane.
Sul fatto, tramite un tweet apparso sul suo account ufficiale, è intervenuta anche la presidente di Fratelli d'Italia: "Accade che in una sede di Fratelli d'Italia compaia una scritta contro Ignazio La Russa firmata con la stella a 5 punte, chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere - scrive Meloni -. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull'odio ideologico, perché l'Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme".
"Gli incaricati hanno esposto e distribuito il materiale della città, tra cui la guida fatta realizzare dal sindaco Ciarapica e dall’ex assessore Gabellieri, un prodotto valido ed ancora utile per la promozione del territorio". A precisarlo è l'assessore, con delega al turismo, Manola Gironacci in merito alla polemica legata alla guida turistica utilizzata alla fiera Ttg di Rimini, evento tenutosi dal 12 al 14 ottobre, oggetto di un'interrogazione da parte della consigliera comunale Lavinia Bianchi (SiAmo Civitanova).
"Rivendico la scelta di non aver vanificato il bel lavoro svolto e pagato dall’ente per realizzare uno strumento i cui contenuti sono ancora corretti e attuali - aggiunge Gironacci -. Non aver buttato al vento i soldi per la stampa delle giacenze dell’opuscolo, la cui immediata diffusione è stata impedita tra l'altro dalle restrizioni dovute alla pandemia, è a mio parere un segno di rispetto in questo momento di difficoltà economica che coinvolge tutti, i privati come gli enti pubblici".
"Incollare una pagina è semplicemente un modo per riutilizzare un prodotto in magazzino invece di buttarlo - dichiara l'assessore -. Siamo certi che gli operatori presenti al Ttg di Rimini siano attenti e interessati a conoscere le bellezze che un comune può offrire e le strutture ricettive, preferendo queste informazioni al nome dell’assessore del momento o del sindaco".
"Il depliant non era ovviamente l’unico materiale informativo che l’assessorato al turismo ha distribuito alla fiera di Rimini - prosegue Gironacci -. Con il poco tempo a disposizione, da quando sono stata nominata assessore, abbiamo realizzato un pieghevole con nuove foto e grafica accattivante". "Il TTG è una fiera dove sono presenti tour operator e agenzie di viaggio - spiega -. Lo scopo della fiera è quello di permettere di creare rapporti diretti con i buyer europei per commercializzare un prodotto turistico e il comune di Civitanova Marche si è affidato alla nuova Dmo, che doveva rappresentarlo promuovendo tutti gli operatori di Civitanova con la collaborazione di NoiMarche".
"Sia la sottoscritta che l’assessore Roberta Belletti, hanno rappresentato l’amministrazione comunale sostenendo a proprio carico le spese della trasferta. Siamo soddisfatti per gli scambi che abbiamo attivato in fiera, abbiamo incontrato rappresentanti delle istituzioni, operatori e stretto rapporti proficui ed interessati con molti titolari di agenzie" conclude Gironacci.
"Il mutuo verrà concesso entro la prossima settimana e a metà novembre affideremo alla ditta aggiudicatrice i lavori di asfaltatura”. A fare il punto sull’iter di ristrutturazione di via Verga è il sindaco Fabrizio Ciaripica.
"La via - dice il sindaco - è una delle strade più dissestate di Civitanova. Finalmente, dopo tanta attesa, siamo a buon punto. A breve avvieremo la gara di appalto per il primo stralcio e poi partiranno i lavori. Mi scuso con tutti i residenti della zona che hanno più volte sollecitato la sistemazione. Abbiamo cercato di velocizzare i lavori ma ci sono delle procedure burocratiche e quindi dei tempi da rispettare".
Il primo progetto, approvato lo scorso maggio, prevede un nuovo manto stradale nel tratto che va dall'incrocio con via Boiardo fino all'altezza di via Quasimodo. L'aumento dei prezzi delle materie prime ha però determinato un nuovo prezzario da parte della Regione. Per cui il costo dell'opera è passato da 130mila ad una spesa complessiva di 160mila euro.
Il secondo progetto, approvato dalla giunta proprio in questi giorni, è relativo alla asfaltatura anche per il restante tratto di via Verga, che va dall'altezza di via Quasimodo fino all'incrocio con la provinciale Maceratese. Il costo stimato è di circa 195 mila euro.
"Per finanziare il secondo stralcio - spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica - abbiamo partecipato ad un bando regionale, relativo a contributi ed interventi finalizzati al miglioramento della rete stradale, e siamo in attesa di approvazione. I contributi regionali copriraranno il 70% dell'opera mentre la restante parte sarà coperta dal comune".
“Civitanova merita una cultura di qualità". Così Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, ha risposto alle critiche sollevate dalla minoranza, in particolare sugli eventi di Vittorio Sgarbi, sul festival Popsophia e più in generale sulle scelte culturali di questa amministrazione: "Alla consigliera Paglialunga - dice il sindaco in merito all’evento organizzato da Sgarbi, costato 80mila euro alle tasche dell'amministrazione - è probabilmente sfuggito il fatto che nel 2021 l’Italia e il mondo intero hanno celebrato il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e che il 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha proclamato l’anno 2021 l’anno di Dante".
"Ad un evento di tale portata Civitanova ha voluto rispondere con un mini festival di alta qualità organizzato da Sgarbi, dove oltre ad una sua lectio magistralis, ha visto la partecipazione di personaggi come lo scrittore Aldo Cazzullo e degli attori Alessandro Preziosi e Nancy Brilli" - continua il primo cittadino -.
"Sempre Sgarbi ha allestito una mostra con le opere del fotografo internazionale Massimo Listri inaugurata nel complesso multimediale San Francesco che ha contribuito a rendere culturalmente viva, nel perido estivo, la città alta. Ha realizzato e stampato il catalogo della mostra in alcune migliaia di copie e si è occupato, in tutti gli eventi, della promozione. La mostra ha meritato anche una recensione, a pagina intera, sull’allegato settimanale ‘Io Donna’ del Corriere della Sera. Tutto questo per dire che quanto Sgarbi ha fatto per Civitanova, ha sicuramente attribuito lustro e valore culturale alla nostra città oltre ad un'opera di promozione molto importante".
"Così come il Festival Popsophia, che il consigliere Roberto Mancini (docente di filosofia teoretica e neoeletto direttore del dipartimento studi umanistici presso Unimc ndr) ha screditato volendo far credere che al di là della 'risonanza, la ricaduta sulla crescita della città è pari a zero' - prosegue la nota stampa -. Nulla di più falso. Popsophia è un festival vivo tutto l'anno. E non solo da un punto di vista programmatico ma anche fattivo: organizza incontri nei teatri, è accreditato al Miur e riconosce crediti formativi a docenti e studenti e soprattutto veicola il nome di Civitanova sui canali culturali che contano".
"Non posso accettare neppure le critiche della Paglialunga - conclude Ciarapica - in merito al fatto che la nostra amministrazione non ha nulla da offrire ai giovani. Ricordo che quest'anno per la prima volta abbiamo lanciato il Toc Talent of Civitanova, un talent per dare la possibilità ai giovani talenti di esibirsi, i concerti in piazza che richiamano migliaia di persone, i tanti festival della Danza, dell’Opera, il festival Cartacanta, la manifestazione Vita Vita e molto altro. Sicuramente si può fare di più e meglio ma probabilmente l'idea di cultura che intendiamo io e la mia amministrazione è diversa da quella che avrebbe proposto la Paglialunga se i civitanovesi l'avessero eletta sindaco".
Durante la sessione straordinaria del consiglio regionale delle Marche dedicata alla tragica alluvione del 15 settembre, l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha suscitato le proteste dei consiglieri del Pd che hanno abbandonato l'aula. "Ho ricostruito le vicende delle vittime - ha detto Ciccioli - a Casine di Ostra è deceduto un anziano 80enne".
"I familiari, che abitano al piano di sopra, erano andati a chiamarlo ma lui aveva risposto che sarebbe rimasto a casa sua e così non è salito. Dopo un po' l'acqua ha esondato in maniera drammatica e l'uomo ha perso la vita. Anche per quanto riguarda la mamma farmacista che purtroppo ha perso il bambino, la donna era uscita insieme ad una collega ma poi per motivi diversi si sono divise. Una si è fermata a fare una commissione mentre l'altra si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato: una cosa terribile ma è come quando uno passa nel luogo dell'esplosione".
Poi in serata le scuse:“ Ho solo descritto una serie imprevedibile di tragici eventi per esprimere cordoglio e per ricordare una ad una le vittime", si è giustificato il capogruppo di FdI, Ciccioli, per precisare il senso del suo intervento”. Cioè non è stato sufficiente a placare le reazioni dei consiglieri di opposizione.
“Auspichiamo che dopo le vergognose parole pronunciate ieri in consiglio regionale da Carlo Ciccioli, non solo il presidente Acquaroli, ma l’intera maggioranza che lo sostiene, prenda atto della totale inadeguatezza del capogruppo di Fratelli d’Italia a ricoprire il ruolo di assessore regionale”.
“Con la sua farsesca ricostruzione dei fatti dell’alluvione del 15 settembre, volta esclusivamente ad attribuire la causa della drammatica morte di così tante persone alla negligenza e all’irresponsabilità delle vittime stesse, Ciccioli ha dimostrato una palese assenza di equilibrio, sensibilità e senso di responsabilità, doti indispensabili a rappresentare i marchigiani nella giunta regionale”. A dirlo è una nota del gruppo assembleare del Partito Democratico, che proprio ieri, durante l’intervento di Ciccioli, in segno di rispetto per le vittime e le loro famiglie ha deciso di abbandonare temporaneamente l’aula.
“Al termine del dibattito – hanno continuato i dem- ci saremmo aspettati da Ciccioli, capogruppo del principale partito di maggioranza, più rispetto e cautela, e magari anche un’autocritica”. Al Pd ha fatto eco il terzo polo (Azione e Italia Viva Marche): “Vista la gravità delle parole pronunciate da Ciccioli crediamo che le scuse non siano sufficienti".
"Tutto ciò è inaccettabile da chi ci rappresenta nelle istituzioni. Il presidente Acquaroli intervenga, Carlo Ciccioli dovrebbe a nostro avviso lasciare il Consiglio regionale, sicuramente non per approdare in giunta”, hanno affermato in una nota congiunta Tommaso Fagioli, Lucia Annibali e Fabio Urbinati. “E Acquaroli, inoltre, approfitti del rimpasto per indicare assessori competenti che non ridicolizzino l'amministrazione regionale agli occhi del mondo”.
Nella giornata di martedì 11 ottobre, alle ore 19,00, si è riunita la Commissione cultura del comune di Macerata, la quale ha avanzato diverse proposte. Presenti all’incontro, oltre ai consiglieri Miliozzi, Bravi, Orazi e De Padova, anche la presidente Antolini, l’assessore allo sport Sacchi e l’assessora alla cultura Cassetta.
Il consigliere David Miliozzi, in occasione del centenario dalla morte del celebre fumettista italiano del ‘900 Benito Jacovitti, autore di personaggi amati come Cocco Bill e Cip l'arcipoliziotto, ha proposto un evento in sua memoria. Il consigliere Marco Bravi ha avanzato una proposta alle scuole, suggerendo un lavoro sulla ricorrenza dei 70 anni di Civitas Mariae.
La consigliera Sabrina De Padova, inoltre, ha proposto diverse iniziative: oltre alla presentazione un progetto “Arte e mestieri” per la formazione di giovani, ha insistito sull’inserire nel programma culturale di Macerata il festival Popsophia, la cui direzione artistica è affidata a Lucrezia Ercoli: “Il festival è oramai una delle realtà più importanti del territorio e sarebbe opportuno farlo svolgere nel capoluogo, invece che nei comuni limitrofi, coinvolgendo i cittadini maceratesi”, ha affermato la consigliera.
De Padova ha poi suggerito delle piccole migliorie per lo Sferisterio che ottimizzerebbero l’esperienza, come cuscini per rendere più comode le sedute o interventi di messa in sicurezza sul terreno della platea. Per quanto riguarda la scuola, De Padova ha avanzato in primo luogo la richiesta di aggiungere alcune ore dedicate ad interpreti che favoriscano l'inclusione, vista la presenza di tanti alunni stranieri.
La proposta per le scuole elementari è il progetto “Aiutiamoci con la lettura nei canili”, che cerca di trasmettere ai più piccoli l’amore per la lettura e la sensibilità verso gli animali: “Portare i bambini in biblioteca mentre si aiutano i cani maltrattati a riacquisire fiducia nell’uomo e socializzare con gli umani”.
L'alluvione del 15 e 16 settembre:"per estensione e profondità dei danni, può essere paragonato ad un nuovo e autentico sisma". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nelle sue comunicazione al Consiglio regionale sull'evento alluvionale, che ha provocato 12 vittime accertate, una persona ancora dispersa, nel Senigalliese, e ingenti danni tra le province di Ancona, Pesaro Urbino e in alcuni Comuni del Maceratese.
Acquaroli ha aperto il suo intervento rinnovando "il cordoglio, a nome mio personale della Regione Marche e dell'intera comunità marchigiana, alle popolazioni colpite dall'alluvione" e ha rinnovato i ringraziamenti al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio (arrivato nelle Marche il 16 settembre, ndr) e ai presidenti di tutte le Regioni italiane "che ci hanno fatto sentire da subito la loro vicinanza", oltre a "tutti coloro che si sono prodigati al massimo per affrontare l'emergenza: Protezione civile, prefetti, forze dell'ordine, corpi e militari, i volontari e tutto il sistema regionale della Protezione civile".
Il governatore ha ricordato anche l'istituzione di una commissione tecnica per un'indagine amministrativa sulle procedure relative al sistema di allerta regionale e la disposizione di un'indagine per verificare le attività e gli interventi tecnici, comprese le relative modalità di attuazione, effettuati dal Consorzio di Bonifica delle Marche anche in relazione all'alluvione.