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Ripe San Ginesio senza medico di famiglia: "A rischio servizi fondamentali per il territorio"

Ripe San Ginesio senza medico di famiglia: "A rischio servizi fondamentali per il territorio"

Nessun medico di famiglia assegnato al borgo di Ripe San Ginesio e servizi fondamentali del territorio sempre più a rischio.  La popolazione locale, in gran parte costituita da anziani già duramente provati dalle paure della pandemia, si trova nella condizione di non poter disporre di un medico di base che offra un regolare servizio di assistenza medica nel territorio comunale. Senza propri mezzi di trasporto a disposizione, non è per tutti agevole, né scontato, raggiungere ambulatori siti nei Comuni limitrofi”.  L’allarme arriva dal sindaco del piccolo comune dell’entroterra maceratese Paolo Teodori.

Molte le difficoltà oggettive da affrontare per i cittadini – continua Teodori -  difficoltà che compromettono la qualità della vita di un territorio dalle grandi potenzialità, ma con criticità evidenti sempre più forti, come l’apertura ad orario ridotto dell’Ufficio Postale, limitata a tre giorni a causa dell’emergenza Covid-19 e mai ripristinata con cadenza giornaliera”.

“Questo disservizio – spiega ancora il sindaco -  genera tra gli utenti lunghi tempi di attesa per l’accesso al servizio, che molto spesso sono causa di episodi di tensione e nervosismo. I cittadini preferiscono pertanto rivolgersi ad altre istituti (banche), ponendo a rischio la continuità stessa dell’ufficio postale che, in un piccolo borgo, è fondamentale, più che altrove, non solo per la corrispondenza ma per ogni tipo di attività finanziaria”.

“Preoccupa anche la situazione della viabilità lungo l’asse viario della S.S. 78, la cui manutenzione, quasi del tutto assente, crea notevoli disagi e rallentamenti per gli automobilisti, costretti ad un percorso su fondo stradale fortemente accidentato, a causa di piccoli dissesti e avvallamenti, in alcuni tratti pericoloso per l’incolumità degli automobilisti”.

“All’altezza della frazione di Passo Colmurano, ad esempio, il danneggiamento di un ponte è stato “risolto”, ormai da diversi mesi, con l’imposizione di un senso unico alternato, controllato da semaforo che, rallentando il traffico in un’arteria fondamentale di collegamento fra l’entroterra e la grande viabilità crea grandi disagi agli spostamenti”.

L’Amministrazione Comunale denuncia una situazione inaccettabile, dice il sindaco Paolo Teodori. “Nell’entroterra, dove le conseguenze di sisma e pandemia sono state particolarmente forti, dovrebbe essere perseguita una politica di rafforzamento dei servizi alla popolazione, mirata anche alla sua crescita sociale ed economica”.

“I cittadini si vedono, al contrario, privati di alcune certezze essenziali, come la tutela della propria salute o la possibilità di svolgere agevolmente normali azioni di vita quotidiana. Il nostro Comune ha segnalato più volte i vari disservizi alle competenti autorità, sottolineando come il perdurare di queste criticità significhi condannare ad un lento declino i nostri paesi”.

“Si parla molto della necessità di invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne. Come fare ciò, se la ripresa è di fatto impedita da tanti ostacoli? A fronte dei grandi investimenti del PNRR in corso, con l’ambizioso obiettivo di una trasformazione di portata epocale, bisogna prestare una adeguata attenzione alla vita quotidiana delle comunità locali, questo il nostro grido di allarme”.

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