Presentata questa mattina nella sala stampa della provincia di Macerata la lista "Provincia al Centro". La lista si propone come un’alternativa di stampo civico alla contrapposizione tra destra e sinistra e cerca di raggruppare le istanze del territorio attraverso una vasta rappresentanza delle diverse aree.
"Presentiamo la lista che è in continuazione con il consiglio precedente. Riproponiamo il programma che purtroppo non è stato portato avanti", spiega il sindaco di Treia Franco Capponi, promotore della lista.
"Oggi dicono che la legge 'Del Rio' è uno scandalo. Ma né destra né sinistra hanno fatto nulla. Abbiamo perso l'unità della provincia, anche per delle peculiarità ed eventi straordinari che sono avvenuti in questa provincia - prosegue Capponi -. L'organo di raccordo tra il territorio e gli enti superiori è mancato. Ci sono stati dei tagli che mostrano l'abbandono dei territori. L'accusa al precedente operato è quella di non averci messo l'anima. In altri territori si è fatta una lista unica, ideale per l'unità del territorio. Ma qui destra e sinistra hanno fatto i loro percorsi e così abbiamo deciso di creare una lista che rappresenti il territorio".
Presente anche Mariano Calamita, sindaco di Appignano, candidato come presidente provinciale nella scorsa tornata elettorale: "La nostra lista racchiude diverse competenze importanti come scuole, ambiente e viabilità. Provincia al centro vuole portare un contributo che racchiuda le istanze del nostro territorio, che non deve essere luogo di scontro ma di buon governo".
A cui seguono le dichiarazioni di un altro promotore della lista, Alessandro Massi, presidente del consiglio comunale di Tolentino: “Il coordinamento dei territori è essenziale. Questa lista nasce da una volontà di portare esperienze civiche che non si riscontrano magari nei partiti politici tradizionali. Vogliamo dare un contributo a tanti amministratori attraverso un coordinamento di governo, che racchiuda al meglio la particolarità del nostro territorio”.
Si sono poi presentati i componenti della lista. "Ringrazio i promotori del nostro progetto. La provincia non è una questione di destra, centro o sinistra, ma una questione di territorio - spiega il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi - Ci sono temi come quello ambientale e sanitario, in cui la provincia ha un peso importante. L'intento è quello di collaborare al meglio ed avere un peso in decisioni fondamentali, senza dividersi in scontri”. Sono seguite le parole del sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei: "Porto la voce dell'anima montana del territorio. E questo serve alla provincia, la pluralità di voci che serve per raggruppare tutte le istanze".
"Ringrazio chi ha pensato di coinvolgermi in questa avventura. Credo nella logica di area vasta. Questo serve per ragionare e non sperperare soldi in progetti che sono cattedrali nel deserto. Collaborare e coordinare le idee serve a evitare rischi che poi ricadono sui cittadini. Vogliamo dare una scossa alla gestione del territorio" spiega Alessandro Maccioni, consigliere comunale di Cingoli.
Sono arrivate poi le dichiarazioni della candidata Cristina Cingolani, consigliera comunale a Macerata: "Ho trovato una comunione di sensibilità e di obiettivi con tutte le parti che compongono la nostra lista. Macerata è una provincia da valorizzare. L'atteggiamento che voglio mantenere è quello di collaborazione e di impegno civico. Non ci siamo candidati contro qualcuno. Dobbiamo captare i bisogni di tutti”.
Un atteggiamento confermato dalle parole di Ludovica Medei, consigliere del comune di Treia: "Sono nata e cresciuta in questa provincia e, anche grazie ai ruoli ricoperti, ho capito le sfide che il territorio deve affrontare. La politica deve essere a servizio dei cittadini. Credo che dobbiamo dare risposte concrete alle problematiche. Vogliamo riportare la provincia al centro, valorizzando le risorse naturali, nel rispetto di chi questo territorio lo abita".
Conclude il giro di interviste Claudio Carbonari, consigliere del Comune di Macerata: "È un nucleo che nasce per rimanere. Speriamo sia un seme che nasca. Nel segno del buon senso. Bisogna fare vera politica. Prendere le esigenze che vengono dal territorio e dal basso. Non è amministrare aspettare la decisione dall'alto. Gli argomenti su cui una provincia può influire sono molti e importanti”" Candidata anche Monia Batassa, consigliera del comune di Gualdo, non presente alla conferenza per motivi lavorativi.
Anche a Tolentino sabato 28 settembre, a partire dalle 16:00 fino alle 19:00, all’inizio di via Pace, di fronte alla sede della pro loco, sarà allestito un gazebo per la raccolta firme e per la campagna di tesseramento a sostegno di Matteo Salvini.
"È bastato inoltrare il banner sui social per aver iniziato a ricevere chiamate di adesione per sabato pomeriggio, segnale evidente che questa volta si è oltrepassato qualsiasi segno di rispetto per il lavoro svolto da Matteo Salvini". A parlare è il segretario della Lega Tolentino Giovanni Gabrielli che si appresta, oltretutto, a breve a organizzare un incontro per festeggiare i 15 anni della Lega Tolentino.
"Quindici anni di sacrifici, lavoro, ma anche soddisfazioni grazie ai 10 anni in amministrazione con le due giunte del sindaco Giuseppe Pezzanesi - prosegue -. Negli anni tanti gazebo, incontri e serate per informare i cittadini sulle azioni di governo sia locale che nazionale".
"Vi aspettiamo tutti sabato pomeriggio, tempo permettendo altrimenti ci saranno altre date, dopo l’incontro di Pontida del 6 Ottobre, una Pontida di carattere internazionale viste le adesioni già di Victor Horban dall’Ungheria e Geert Wilders dall’Olanda, il collegamento di Marie Le Pen dalla Francia e altre adesioni dell’ultimo momento. Naturalmente, a Pontida sarà presente anche il neo eletto eurodeputato Vannacci, che in uno dei suoi primi interventi ha messo in atto una fantastica arringa sulle scellerate politiche di guerra dell’Unione Europea" conclude Gabrielli.
L’ordine del giorno proposto dalla consigliera comunale Sabrina De Padova è approvato all’unanimità: a Macerata sarà possibile adottare i cani adulti dal canile e usufruire di controlli ecografici e visite gratuite.
L’odg, che da oltre 2 anni era in attesa di approvazione, permetterà di usufruire di controlli gratuiti per coloro che vogliano adottare cani anziani. “In questi anni confrontandosi costantemente con l'assessore Laviano e il dottor Martin si è giunti alla scelta di acquistare, con i soldi di avanzo del canile, un ecografo, tramite il quale è possibile effettuare un'indagine diagnostica non invasiva, essenziale per prevenire e capire le problematiche di salute che attualmente vengono effettuate in cliniche di riferimento con elevati costi a carico del Comune prima e del proprietario dopo", sottolinea in una nota il canile di Macerata.
Si è voluto attendere l'arrivo di finanziamenti concreti per poter acquistare l'ecografo, che è di proprietà comunale, ma che verrà utilizzato dal veterinario convenzionato con il gestore, il quale effettuerà tale indagine a tutti coloro che adotteranno un cane adulto.
"Purtroppo si fanno spesso proclami che non vengono rispettati, il Comune è pieno di odg mai attuati, quindi vista l’importanza di questa iniziativa si è voluto attendere l’arrivo dei finanziamenti - sottolinea la consigliera comunale De Padova, che da tempo ha manifestato spiccata sensibilità verso la tematica del benessere animale -. Sono molto orgogliosa di dare il mio contributo per svuotare il canile di Macerata da cani adulti, cani che difficilmente vengono adottati. A dimostrazione dell'importanza del tema, che non ha colore politico, è il voto all'unanimità che ha ottenuto questo odg".
L’acquisto dell'ecografo, come ha spiegato l’assessora Laviano in consiglio comunale, è stato reso possibile grazie a una diminuzione dei costi di gestione del canile dalle entrate derivanti dal pensionamento dei cani di proprietà che devono essere corrisposti al Comune.
È stata convocata dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, la riunione del Centro Operativo Regionale (COR) che si è svolta alle 14 di oggi pomeriggio nella sede di Palazzo Rossini, per fare il punto della situazione a seguito delle abbondanti precipitazioni odierne che hanno interessato più aree del territorio regionale e valutare gli interventi necessari alla luce di quelle previste nelle prossime ore.
Alla riunione hanno partecipato anche l'assessore alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi, e il direttore regionale della Protezione Civile e Sicurezza del Territorio, Stefano Stefoni. Durante l'incontro sono state collegate le cinque prefetture delle Marche, il Corpo regionale dei Vigili del Fuoco, per un'analisi sinergica della situazione.
L’allerta meteo è stata prorogata per tutta la giornata di domani, giovedì 19 settembre. Il livello di allerta attuale è giallo, ma si innalzerà ad arancione dalla mezzanotte.
Per tutta la durata dell’allerta l'invito rivolto alla popolazione è di prestare attenzione, soprattutto nelle aree più colpite, esortando i residenti a muoversi solo in caso di reale necessità. "I comuni valuteranno la sospensione delle attività didattiche nelle scuole e ciascuno potrà consultare i canali di comunicazione istituzionali dei rispettivi enti locali. Le sedi operative della Protezione Civile provinciali rimarranno attive nelle prossime ore", sottolinea il presidente Acquaroli.
Nelle ultime 36 ore, le precipitazioni più intense si sono registrate nelle province di Ancona, Macerata e Fermo, con picchi di precipitazioni lungo la costa tra il maceratese e l’anconetano. Tra le 18 e le 20 di oggi è prevista una nuova intensificazione delle precipitazioni sulla fascia costiera.
Il COR si riunirà nuovamente alle ore 20 per un ulteriore aggiornamento sulla situazione nell’intero territorio regionale, subito dopo l'incontro dell’Unità di Crisi del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, già programmato per le 19.
"Siamo rimasti stupiti nel verificare che, nonostante l’evidente situazione di maltempo, il sindaco e la sua amministrazione, nello specifico il consigliere delegato alla Protezione Civile, non siano intervenuti tempestivamente in alcun modo per avvertire la popolazione con ogni mezzo possibile, oltre i bollettini della Regione Marche, al fine di prevenire o quanto meno tentare di limitare le disastrose conseguenze della situazione meteo in città". È quanto sottolineano, in una nota stampa congiunta, i gruppi di opposizione consiliare di Porto Recanati: 'Centro Destra Unito', 'Civici per Porto Recanati' e 'Porto Recanati 21-26'.
"L’emergenza creatasi ha determinato la chiusura dei due sottopassi nord e sud oltre a quello ai confini con Loreto e la paralisi totale del traffico veicolare sulla SS16 almeno fino alle 12.30 - aggiungono le minoranze -. Impossibile, se non dal cavalcavia uscire ed entrare in città se non con strade alternative verso villa Gigli e quindi Loreto. Il non aver disattivato i semafori, almeno nella mattinata, ha determinato che molte auto si siano trovate bloccate al cambio del semaforo T-Red da giallo al rosso per la fila creatasi".
"Molto più lungimirante sarebbe stato, in emergenza, fare fin dalle 7 un'ordinanza di chiusura delle scuole, come peraltro già avvenuto in caso di simili emergenze - puntualizzano dall'opposizione -. Ma il sindaco aveva altro da fare che non preoccuparsi di quanto stava accadendo, dimostrando un totale disinteresse per quanto stava accadendo in città. Era impegnato in sala consiliare, insieme al suo vice, a fare una conferenza stampa per una manifestazione sportiva che forse sarebbe stato il caso di rinviare".
"Nel gestire la prima loro vera emergenza hanno dato l’ennesima conferma della loro incapacità di amministrare Porto Recanati e, soprattutto, di capirne le priorità ineludibili - attaccano le minoranze -. Solo i volontari della Protezione Civile erano in varie zone della città insieme ai nostri operai, neanche attrezzati adeguatamente per le necessità, da quanto abbiamo verificato vedendoli all'opera".
"Nessuno accusa al sindaco su un evento eccezionale sul quale ovviamente nulla avrebbe potuto fare ma certamente avrebbe dovuto gestire l’emergenza con tutti i mezzi a sua disposizione che ci sono come ci sono sempre stati. Monitorare, anche personalmente, il territorio e provvedere di conseguenza sarebbe stato un suo dovere primario almeno allertando la popolazione. Non averlo fatto dovrebbe indurlo a trarne le dovute conseguenze", concludono i gruppi di opposizione.
Arrivano nuove adesioni per 'Noi Moderati'. Il coordinatore provinciale di Macerata, Paolo Perini, infatti, sta effettuando una serie di incontri sul territorio e proprio nella giornata di martedì è stato confermato l’ingresso nel partito di Maurizio Lupi del sindaco di Muccia Mario Baroni.
Baroni, al suo secondo mandato da primo cittadino, fu eletto la prima volta nel 2016 come rappresentante della Lista Civica La Torre, ottenendo poi la riconferma nel 2021. È il sindaco che si è trovato a gestire il terremoto e la ricostruzione, subito dopo la sua elezione, riuscendo a non sfaldare l’identità di questo territorio montano.
Infatti Muccia, senza fondi pubblici, ha acceso una speranza di rinascita, ricostruendo grazie alla Fondazione Bocelli, la nuova scuola di istruzione primaria e dell’infanzia E. De Amicis in 150 giorni. Un’opera che ha restituito non solo una struttura, ma pure legami sociali: un vero modello. Alla scuola si unì poi il recupero della Chiesa di San Biagio, altro importante punto di riferimento per la comunità.
Con l’adesione del sindaco si è unita anche quella dell’assessore con deleghe alle Politiche sociali e giovanili, Raffaela Trojani, anche lei al secondo mandato. La Trojani fa parte della lista "Centrodestra Macerata", che si è presentata per il rinnovo del Consiglio provinciale, le cui elezioni sono previste domenica 29 settembre.
"Sono giornate molto intense - dichiara Perini - con numerose riunioni sul territorio che sto organizzando. Siamo molto soddisfatti di questi due importanti ingressi di amministratori con esperienza e a breve ne entreranno anche altri. Siamo in una fase di crescita e ci stiamo preparando alle elezioni del 2025, sia in campo regionale che comunale".
Lunedi 16, alle ore 16:00 ci sarà il consiglio comunale di Macerata. La consigliera del gruppo Misto Sabrina De Padova ci ha anticipato le interrogazioni che farà in consiglio, per porre l’attenzione su temi che richiedono di essere discussi.
“L’o.d.g. che affronterò sarà sensibilizzare sull’adozione di cani adulti dai canili. Da quando ci siamo insediati, con l’assessore Laviano ho sollecitato il consiglio per fare in modo che venga sensibilizzata l’adozione di animali adulti nei canili. Molti animali purtroppo hanno passato tutta la loro vita lì. Attraverso questa iniziativa vogliamo dargli la possibilità di far passare i loro ultimi anni in una casa, con l’affetto di una famiglia. Abbiamo pensato di mettere in atto misure per favorirne l’adozione, attraverso l’acquisto di un ecografo, che sarà a disposizione di chi deciderà di prendere in adozione un animale dal canile di Macerata, in modo da risparmiare sulle spese dell’ecografia e controlli. Visto che molti o.d.g. restano purtroppo nel cassetto, si è aspettato l’acquisto dell’ecografo per essere certi di non fare solo annunci, e mettere realmente in pratica questa iniziativa. Un’iniziativa che segue altre mie due proposte presentate negli anni precedenti come l’ingresso nell’ospedale degli animali per i pazienti allettati e il cimitero per cani, previsto dal programma elettorale” ci spiega De Padova.
Continua poi sulla seconda interrogazione: “È un rinforzo a un tema che avevo già affrontato ad aprile con un’altra interrogazione alla vicesindaca D’Alessandro. Riguardava la mancata copertura di un posto vacante del coordinatore dell’ambito sociale territoriale numero 15. Il posto era stato dato ad interim a Simone Ciattaglia, già dirigente dei servizi sociali. Un accumulo di ruoli quindi visto che questo ruolo dovrebbe essere ricoperto da persone con titolo specifico, iscritto all’elenco regionale dei coordinatori d’ambito, chiederò per quale motivo c’è ancora questa situazione che da temporanea sembra essere diventata permanente. Tra l’altro la comunicazione di dimissioni della dott.sa Scarponi, che ricopriva il ruolo precedentemente, era stata inviata sei mesi prima di lasciare il ruolo. C’era quindi tutto il tempo di trovare una soluzione permanente”.
“L’ultima interrogazione riguarda gli affidamenti diretti. Gli articoli 49 e 50 parlano della rotazione e degli affidamenti diretti e specificano che c’è una soglia inferiore i 150mila euro che non può essere superata. – conclude De Padova - Questa soglia è stata superata più volte. Ci dovrebbe essere anche il principio di rotazione, e quindi non affidare sempre alle stesse aziende o cooperative lo stesso servizio o appalto. Se non viene rispettato questo principio, bisognerebbe quantomeno motivare il perché. Viene quindi a mancare la trasparenza, criteri e motivazioni. Chiederò quindi spiegazioni su questo tema che getta un’ombra su alcune attività concesse dal comune. Per questi affidamenti diretti sono stati spesi 3 milioni di euro, di cui tantissimi affidamenti sono stati concessi sempre agli stessi professionisti”.
Interrogazioni che attendono una risposta durante il consiglio comunale, per fare chiarezza su alcune questioni importanti.
Con una nota congiunta, le forze del centro destra di Tolentino, formato da Fratelli D'Italia, Tolentino nel Cuore, Forza Italia, È Viva Tolentino, Lega, Udc, espongono la propria visione sulla nascita del nuovo campus del quale sono stati ieri affidati i lavori.
“Il nuovo campus scolastico a Tolentino rappresenta in toto la visione innovativa della nostra città e soprattutto dell'edilizia scolastica, si legge nella nota. Il nuovo campus scolastico è un'opera di fondamentale importanza per Tolentino, ma anche per tutto il territorio maceratese e soprattutto si pone l'ambizioso obiettivo di dare alla comunità scolastica scuole funzionali, all'avanguardia e con il massimo della sicurezza, sia da un punto di vista sismico, sia in riferimento alla viabilità e alla presenza di vie di fuga, aspetti che nei centri storici talvolta mancano, e a maggior ragione a Tolentino dove insiste anche una ricostruzione imponente che durerà ancora anni”.
“Rivendichiamo con forza la nostra scelta all'indomani del sisma del 2016 e non abbiamo timore nell'ammettere che fu una scelta appoggiata anche dalle forze di minoranza dell'epoca che ringraziamo ancora oggi per aver capito l'importanza del progetto- si spiega nella nota ricordando le origini del progetto - . Spiace tuttavia non leggere o ascoltare alcun riferimento a chi ha permesso tutto questo; non ci interessano le copertine patinate o le fotografie, sia chiaro; noi siamo abituati a stare tra la gente gioendo con le persone quando ci sono i risultati propedeutici allo sviluppo cittadino e raccogliendo le loro richieste, necessità e anche i suggerimenti”.
“Non guasterebbe tuttavia un po' di onestà intellettuale se non fosse perché a quell'idea hanno contribuito tante menti illuminate del territorio, uno su tutti l'architetto Severini che ringraziamo ancora una volta, ma ci sono stati i contributi di amministratori, di studenti e di professori che hanno chiesto cosa fosse necessario per ottenere la scuola che desideravano praticamente da sempre".
"Il peso di un amministratore pubblico e la stoffa di un vero politico si vedono anche dal coraggio di ammettere da dove determinati progetti arrivano, pur avendo cercato di avversarli in tutti i modi".
"Inoltre ci interroghiamo sulla coerenza: non più tardi di due giorni fa si plaudiva per aver riportato gli alunni nei due Istituti del centro storico (dai quali nel 2016 erano stati allontanati per motivi di sicurezza e per mancanza di vie di fuga) e poi ci si mette il vestito buono per riempirsi la bocca con parole quali "innovazione" e "respiro ampio per la provincia" quando non più tardi di un anno fa si chiamava Striscia la Notizia ridicolizzando tutta la città e non solo".
"Al sindaco e a tutti coloro che oggi si prendono meriti, rinnegando persino se stessi, diciamo che per progettare il futuro si deve avere coraggio, pazienza, costanza, ma anche una buona dose di visione; quando hai certe caratteristiche sei anche consapevole che a raccogliere i frutti della tua idea saranno le future generazioni e che probabilmente tu non le vivrai con dei ruoli politici attivi, ma i posteri saranno quelli che ti ricorderanno per sempre e ricorderanno quelli che adesso si accingono a tagliare i nastri delle meteore scese in campo solo per andare contro alcuni e non a favore di qualcosa”.
“La conferenza stampa del nuovo Cda del Cosmari è stata l’occasione per ribadire che l’ampliamento della discarica di Cingoli va fatto subito senza aspettare la scelta del nuovo sito provinciale. Questa è la prova provata di quello che il sottoscritto nella passata consiliatura ha più volte denunciato attraverso interventi e interpellanze” . Così Raffaele Consalvi, già consigliere e segretario Pd del Comune di Cingoli, riguardo alle parole pronunciate dal nuovo presidente del Cda del Cosmari sull’ampliamento della discarica locale.
“Oggi siamo all’atto finale di una commedia tragicomica dove le vittime sono gli abitanti di un territorio che oltre all’olezzo di una discarica, negli anni hanno visto depauperarsi il valore dei terreni, abitazioni, attività produttive e agrituristiche”, continua Consalvi. “In questo scenario il silenzio della Giunta Vittori è assordante, un’amministrazione che non ha avuto la forza o la voglia di esprimere il presidente, ma nemmeno un componente nel consiglio d’amministrazione affinché la sceneggiata possa continuare: il piagnisteo a Cingoli e l’esattore a Macerata".
“Sia ben chiaro, il Pd di Cingoli unitamente ai vertici provinciali è contrario a questo stato di cose - sottolinea il segretario dem - . Siccome siamo persone responsabili, proponiamo altre soluzioni che superino sull’impiantistica questa visione provinciale che sa tanto di provincialismo”.
“Se la famosa filiera della destra funzionasse basterebbe che la Regione in attesa del nuovo Piano regionale dei rifiuti deliberasse un provvedimento stralcio o ponte su gli impianti, autorizzando la discarica di Fermo come sito d’appoggio per la provincia di Macerata. Si risparmierebbero sui quattro milioni di euro evitando di portare i rifiuti a prezzi folli in Provincia di Pesaro, ma nello stesso tempo non si andrebbe a impegnare milioni di euro per l’ampliamento di Cingoli”.
“Nella prima conferenza stampa di questo nuovo consiglio d’amministrazione ci si aspettava, viste le condizioni in cui versa il consorzio, una progettualità nuova, una analisi economica finanziaria che portasse l’ente fuori dal pantano dove a pagare saranno i cittadini con gli aumenti della Tari da qui ai prossimi anni, ma soprattutto una parola chiara sul consorzio che dovrà rimanere pubblico. Nulla di tutto questo, ancora ballano sul Titanic mentre la nave affonda”.
"Ci stiamo attrezzando a livello cittadino per un coordinamento relativo ai prossimi appuntamenti regionali e locali nel 2025 ma vogliamo, fin da ora, offrire un contributo 'attivo' all’attuale amministrazione osservando, con spirito costruttivo ma critico, nell’ottica popolare che ci distingue, quella che guarda alle necessità reali e concrete, dando voce a chi, da molto tempo, diserta le urne, a torto o ragione”. È quanto affermano, in una nota congiunta, il segretario provinciale di "Noi Moderati" Paolo Perini, il segretario comunale di Macerata Luigi Carelli ed il vice Guido Garufi.
"Vogliamo analizzare la cosiddetta 'Lottizzazione Simonetti', a Piediripa - spiegano Perini, Carelli e Garufi -. La nostra posizione è in sostanza contraria per una serie di motivi, tutti di ordine politico e tecnico. Anzitutto si può dire che questa antica lottizzazione è carica di nebbia e sfumature da chiarire. La sua stessa storia, iniziata con la Giunta Meschini e poi approdata a quella del sindaco Carancini, aveva ricevuto non pochi stop e perplessità anche e giustamente dal centrosinistra e dalla provincia".
"È con questa amministrazione che la Simonetti presenta, al contrario, un progetto faraonico dirottando tutta la volumetria edificabile a commerciale. A 'corredo' di tale imponente struttura commerciale, si prevede, 'come al solito', attrezzature adiacenti a verde e zona per 'bimbi' - aggiungono da 'Noi Moderati' nella nota -. Ma ci si chiede: l'amministrazione che cerca a Piediripa tali tipologie di spazi, non può, invece, occuparsi e preoccuparsi delle nostre zone cittadine, dai giardini, al verde diffuso, aiuole, siepi, nei quartieri che versano in stato di abbandono?".
"Considerando che il progetto iniziale è stato stravolto e trasformato in altro, nessun vantato vincolo obbliga il Consiglio - si sottolinea -. Questo progetto ingolfa l'attuale viabilità di Piediripa andando a peggiorare l’uscita delle auto da Macerata. Le 'bretelline' parallele all’attuale viabilità ipotizzate dalla Simonetti non sono altro che specchi per allodole. La vita sociale di Piediripa, splendido borgo, operativo e laborioso, necessita di una viabilità non effimera e certamente quanto viene proclamato, come spesso accade in questi casi, appartiene, in genere, ad una forzatura comunicativa e/o di propaganda informativa".
"La Provincia sospese e bocciò il progetto anche in relazione alla questione viaria. Una politica che guardi avanti non cementifica, non apre altri supermercati, c’è già da venticinque anni a Piediripa, un grande supermercato, Val di Chienti, e nel comune di Corridonia, a due passi, l'altro grande complesso distributivo - puntualizzano da 'Noi Moderati' -. E in ultimo non si può svendere il proprio territorio a speculazioni edilizie da parte di soggetti ancora incogniti".
"Se davvero si volesse volare alto si dovrebbe guardare in altre direzioni, centri aggregativi, zone verdi, una strada di accesso a Macerata che non sia quel tratturo che porta al cimitero. Ottimo, invece, lo sblocco del passaggio a livello, grazie anche al denaro delle Ferrovie dello Stato e del Pnrr", concludono Perini, Carelli e Garufi.
Il Consigliere di minoranza del Comune di Ussita, Guido Rossi, protocolla un'interrogazione con risposta orale, al sindaco Silvia Bernardini e alla Giunta, relativa alle modalità e sui risultati della gara per l'affidamento della gestione degli impianti della stazione sciistica di Frontignano.
“Dopo ben quattro mesi dalla mia richiesta per avere gli atti amministrativi relativi alla gara per l'affidamento della Stazione di Frontignano – si legge nell’interrogazione - il Comune di Ussita, dopo l'intervento del garante regionale dei diritti dei cittadini mentre il regolamento del Tuel, prevede un massimo di trenta giorni per la consegna degli atti richiesti, mi ha consegnato gli atti relativi alla gara per l'affidamento della gestione degli impianti di Frontignano”.
Dai documenti letti, mi sono apparse subito delle anomalie nella quantificazione dei canoni dovuti alla concessione della Stazione completa delle due seggiovie 'Lo Schiancio-Le Saliere e Pian Dell'Arco-Belvedere', il 'Tapis roulant campo scuola', i Rifugi 'Saliere,Cristo delle Nevi-Il Cornaccione' e il Bike Parch'. 'Inoltre - prosegue Rossi - fanno parte del pacchetto anche i mezzi Battipista, la motoslitta, tutte le attrezzature nuove del rifugio 'Le Saliere', i container per le biglietterie complete di arredamento tutte le attrezzature presenti e tanto altro”. “Il canone è stato concordato in 10.000 euro il primo anno, 20.000 il secondo, 30.000 il terzo e dal quarto anno il pagamento del canone sarà di 70.000euro".
“La lettura di queste cifre, mi aveva già posto delle perplessità sulla bontà della operazione e andando avanti nella lettura, i dubbi diventano ancora più importanti perché nel contratto all'articolo 4, non menzionato dal sindaco, si legge testualmente”, spiega Guido Rossi:
“Qualora dal 4° anno non sia entrato in funzione nessun impianto o struttura del settore del canalone, si applicherà una riduzione del 45% del canone annuale offerto in sede di gara, valevole per tutti gli anni in cui la gestione sarà limitata, appunto, al solo 'Settore Saliere' e quindi con l'uso delle sole seggiovie denominate 'Lo Schiancio' e 'Belvedere' e del 'Rifugio Saliere' (38.500 euro ).
Il 100% del canone annuale verrà corrisposto dal concessionario solamente e quando il settore a monte denominato il canalone risulterà completamente rifunzionalizzato e rinnovato con la realizzazione di un nuovo impianto con accesso da valle e saranno entrati in esercizio entrambi a rifugi a monte 'Rifugio Cristo delle Nevi' e “Rifugio Cornaccione'.
“Praticamente il canone annuale sarà, dal 4° anno, di 38.500 e credo che, visti i tempi di recupero, rimarrà sino allo scadere dei nove anni e oltre, per cui si prevede un incasso dei canoni nei nove anni pari a 261.000 euro”.
“In considerazione che il Comune di Ussita ha acceso dei mutui negli anni 2000, per interventi e miglioramenti della Stazione Frontignano, pari a circa 4.000.000 di euro scadenti nel 2048, che comportano il pagamento delle rate annuale di 271.085,64 , una delle domande riguarda la relazione tecnica-amministrativa o piano di rientro, che ha motivato queste cifre nell'affidamento e come intende pagare la differenza in questi nove anni di oltre 2.000.000 di euro”.
“A questo punto si deve tener conto – sottolinea Rossi - che il Comune di Ussita è indebitato di altri 6.000.000 di euro debiti che ripartiti tra i circa 360 residenti, gli stessi sono indebitati per circa 30.000 euro ciascuno” “E pensare che solo pochi anni fa Il Corriere della Sera la definiva “La ricca Ussita” era stata definita come il terzo Comune in Italia che spende più in Italia, per il benessere dei propri cittadini, oggi forse è quello tra i più indebitati”, conclude.
Al termine delle operazioni di verifica, sono tre le liste ammesse al voto del 29 settembre prossimo per il rinnovo del Consiglio provinciale. Si tratta di “Una Provincia per tutti” composta da otto candidati: Andrea Gentili (sindaco del Comune di Monte San Giusto), Corinna Rotili (consigliere del Comune di Matelica), Richard Dernowski (consigliere del Comune di Potenza Picena), Claudia Spadoni (consigliere del Comune di Cingoli), Narciso Ricotta (consigliere del Comune di Macerata), Stefania Stimilli (consigliere del Comune di Porto Recanati), Sandro Scipioni (consigliere del Comune di Corridonia), Erika Vitanzi (consigliere del Comune di Gagliole).
La lista “Provincia al Centro” è composta da sette candidati: Monia Batassa (consigliere del Comune di Gualdo), Claudio Carbonari (consigliere del Comune di Macerata), Cristina Cingolani (consigliere del Comune di Macerata), Ludovica Medei (consigliere del Comune di Treia), Matteo Pompei (sindaco del Comune di Monte San Martino), Mauro Sclavi (sindaco del Comune di Tolentino), Alessandro Maccioni (consigliere del Comune di Cingoli).
La terza lista “Centrodestra Macerata” è composta 12 candidati: Luca Buldorini (consigliere del Comune di Appignano), Pierfrancesco Castiglioni (consigliere del Comune di Macerata), Piero Croia (consigliere del Comune di Macerata), Vincenzo Felicioli (sindaco del Comune di Fiuminata), Tiziana Gazzellini (consigliere del Comune di San Severino Marche), Valentina Gregori (consigliere del Comune di Bolognola), Sandro Montaguti (consigliere del Comune di Macerata), Stefano Montemarani (consigliere del Comune di Morrovalle), Paola Pippa (consigliere del Comune di Macerata), Giorgio Junior Pollastrelli (consigliere del Comune di Civitanova Marche), Cristina Tartabini (consigliere del Comune di Sarnano), Raffaella Trojani (consigliere del Comune di Muccia).
Il Consiglio provinciale sarà formato da 12 elementi che verranno eletti tra i componenti delle tre liste e votati dai 709 amministratori (sindaci e consiglieri comunali) dei 55 Comuni chiamati alle urne domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, nell’unico seggio allestito nella sede della Provincia, in corso della Repubblica 28.
Province al voto nelle Marche domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, per il rinnovo dei Consigli. I comizi elettorali sono stati indetti da tutte e cinque le Province marchigiane e ieri, 9 settembre, sono state depositate le liste dei candidati, ora in attesa del provvedimento di esame ed ammissione. Due sono le liste presentate per ciascuna delle Province di Pesaro-Urbino, Ancona e Fermo. Tre le liste invece per Macerata ed Ascoli Piceno.
Dalle urne di queste elezioni di secondo livello, così come previsto dalla Legge 56 del 2014, la così detta Legge Delrio sul riordino degli organi provinciali, usciranno le nuove compagini delle assise di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Nuovi Consigli, mentre restano in carica i Presidenti delle Province.
Sempre la Legge 56/14 dispone che i Consigli provinciali siano rinnovati ogni due anni, ogni quattro invece i Presidenti. Alla guida della Provincia di Pesaro-Urbino resta quindi Giuseppe Paolini, Daniele Carnevali ad Ancona, Sandro Parcaroli a Macerata, Michele Ortenzi a Fermo, Sergio Loggi ad Ascoli Piceno.
Gli aventi diritto al voto, tra consiglieri comunali e sindaci delle Marche, sono 2931: 651 quelli della Provincia di Pesaro Urbino su 51 Comuni, 662 quelli della Provincia di Ancona su 47 Comuni, 709 a Macerata che di Comuni ne ha 55, 480 a Fermo contando 39 amministrazioni comunali invece che le 40 in cui è suddivisa la Provincia. Chiude il quadro regionale la Provincia di Ascoli Piceno con 429 elettori su 33 Comuni.
Il numero degli elettori è stabilito in base ad una serie di rapporti. I Comuni sono in prima battuta suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza, diverse da Provincia a Provincia. Il voto viene poi ponderato, ovvero calcolato in maniera proporzionale al numero di cittadini che il sindaco o il consigliere comunale rappresenta nel Comune di appartenenza. Per ogni fascia demografica è stato calcolato l’indice di ponderazione provvisorio del voto. Sono eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Diverso anche il numero dei consiglieri eletti che andranno a comporre l’assemblea: i Consigli provinciali di Ascoli Piceno e Fermo saranno composti da 10 consiglieri, quelli di Pesaro-Urbino, Ancona e Macerata da 12.
Nei giorni di domenica 8 settembre e lunedì 9 in ogni provincia sono state depositate le liste dei candidati, consiglieri comunali e sindaci in carica, tra i quali poi gli aventi diritto al voto potranno esprimere la loro preferenza il 29 settembre: a Macerata la sede preposta al voto è quella della Provincia (corso della Repubblica, 28).
Una volta costituiti i nuovi Consigli provinciali si procederà al rinnovo dell’Assemblea dell’Upi Marche con il Congresso già convocato per lunedì 14 ottobre alle 10 al SeePort Hotel di Ancona. La nuova Assemblea avrà poi il compito di eleggere il nuovo Consiglio direttivo ed i revisori dei conti dell’Unione delle Province delle Marche, l’associazione che rappresenta tutte le Amministrazioni provinciali della regione, ne coordina le attività nelle materie di interesse generale, svolgendo un ruolo di supporto tecnico e politico-istituzionale, promuovendo iniziative volte alla valorizzazione degli enti associati. I componenti dell’Assemblea voteranno anche i delegati che parteciperanno all’Assemblea dell’Upi nazionale prevista per fine ottobre.
"I voli di continuità sono un servizio pubblico, il loro mantenimento dovrebbe stare a cuore di tutti i marchigiani, politici compresi. E questo non solo per un servizio ulteriore in favore dei marchigiani, ma anche in un'ottica di potenziamento del turismo economico e professionale, legato alle nostre aziende e non solo". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Simone Livi, intervenuto anche in aula in merito alla questione.
"È sotto gli occhi di tutti il rilancio che la Giunta Acquaroli e tutta la maggioranza ha perseguito per quel che riguarda l'aeroporto Sanzio - osserva -. È stato praticamente evitato un fallimento che era ciò a cui questa strategica e vitale infrastruttura era destinata. Dal Movimento 5 Stelle la solita demagogia fine a sé stessa - prosegue Livi -. Infatti, mi chiedo, tracciando un parallelismo chiarificatore: il trasporto pubblico locale è un servizio che è doveroso fornire a prescindere dal numero dei viaggiatori per ogni singola corsa. Se un particolare tragitto non è molto utilizzato dai cittadini, lo togliamo? Lo sopprimiamo? Quindi, la capogruppo Ruggeri vorrebbe che i voli di continuità fossero tolti?".
"Questa è demagogia, alla quale noi rispondiamo con i fatti - prosegue Livi -. Con il nuovo vettore certamente è migliorato il servizio pubblico, lo ripeto, in termini di puntualità e riempimento dei voli. Sia chiaro, abbiamo ottenuto i voli di continuità e li manterremo con la prossima pubblicazione del bando per stabilizzare questo servizio. Mi auguro che questo obiettivo stia a cuore a tutta la classe politica, a partire dalla rappresentante del Movimento 5 Stelle".
"I numeri di arrivi e partenza dell'aeroporto delle Marche sono molto positivi per questo 2024 e, certamente, - scrive il capogruppo di Fratelli d'Italia - il completamento e l'avvio dell'investimento Amazon genererà ulteriori integrazioni tra aeroporto e interporto, chiudendo idealmente il cerchio con il Porto di Ancona. Tre infrastrutture che sono letteralmente rinate grazie al presidente Acquaroli, al lavoro della Giunta e dell'intera maggioranza di centrodestra". "Al Movimento 5 Stelle, cantori della decrescita felice - conclude -, contrapponiamo una politica del fare nell'interesse esclusivo dei marchigiani".
Approvato dalla Giunta di Porto Recanati il progetto di fattibilità del primo stralcio dei lavori di adeguamento idraulico del Fosso Acquabona. L'opera prevede una spesa di 340mila euro e sarà finanziata in parte attraverso un contributo regionale di 272mila euro e per la restante parte con fondi comunali.
Con un decreto dell'ottobre 2023, il comune di Porto Recanati è risultato beneficiario di un contributo per la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idro-geologico.
I lavori saranno affidati entro i primi giorni di ottobre e consisteranno nella riprofilatura e nel ripristino del fosso con la riapertura delle sezioni di deflusso, nonché nella sistemazione delle sponde interessate da franamenti e dissesti.
Secondo l'assessore ai lavori pubblici Lorenzo Riccetti l'intervento sarà "di grande utilità ed efficienza per mitigare le condizioni di rischio idraulico rispetto agli eventi alluvionali di elevata entità sempre più frequenti a seguito dei mutamenti climatici".
"A riguardo, le simulazioni effettuate nel corso degli studi hanno messo in evidenza una criticità del Fosso Acquabona - prosegue Riccetti -: in particolare, nel tratto interrato che attraversa l'ambito urbano prima di immettersi nel corso del fosso Fiumarella, criticità che l'intervento mira a risolvere attraverso la realizzazione di due vasche di laminazione".
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Andrea Michelini, che confida di poter reperire al più presto le risorse per eseguire il secondo stralcio dei lavori che prevede la realizzazione delle due aree di espansione lungo il tracciato del fosso, che porterebbero all'ulteriore riduzione della portata di colmo con conseguente eliminazione del rischio idraulico.
Marco Fioravanti è stato confermato presidente Anci Marche. Il sindaco di Ascoli Piceno è stato eletto all’unanimità dopo che l'Assemblea congressuale Anci Marche è arrivata ad una soluzione unitaria. L’appuntamento ha previsto i saluti istituzionali del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali.
Il presidente Fioravanti ha fatto alcune riflessioni circa il lavoro svolto in questi mesi dalla sua nomina lo scorso 25 novembre soffermandosi “sul ruolo dei sindaci, sull’importanza di fungere da collante per il territorio, sul rilancio dell’appennino centrale e delle aree interne”. Presenti anche Daniele Formiconi e Riccardo Saponaro in rappresentanza di Anci.
Il dibattito è stato animato dagli interventi di Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi, Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia e Endrio Ubaldi, primo cittadino di Montegranaro.
L’assemblea ha anche accolto la proposta di confermare come vicepresidente vicario Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, e come vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi. Gli altri membri del consiglio direttivo sono di diritto i sindaci dei comuni capoluogo di provincia, Silvetti (Ancona), Parcaroli (Macerata), Biancani (Pesaro), Gambini (Urbino). Designati poi come membri del consiglio direttivo: Stefania Signorini (Falconara M.), Gianluigi Tombolini, (Numana) Thomas Cillo (Monte San Vito), Valerio Vesprini (Porto San Giorgio), Massimiliano Ciarpella (Porto Sant’Elpidio), Endrio Ubaldi (Montegranaro), Daniel Matricardi (Montalto delle Marche), Davide Dellonti (San Lorenzo in Campo), Luigi Massi (Offida), Michele Franchi (Arquata del Tronto), Daniela Ghergo (Fabriano), Marisa Abbondanzieri (Arcevia), Donatella Paganelli (Montecalvo in Foglia), Mico Mari (Colmurano), Adolfo Marinangeli (Amandola).
Inoltre, sono stati eletti i consiglieri nazionali: Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto e Luca Serfilippi, sindaco di Fano. I 21 delegati di Anci Marche all’Assemblea Congressuale di Anci a Torino che contribuiranno all’elezione dell’assemblea nazionale sono: Alessandro Rocchi, sindaco di Grottammare, Daniele Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche, Amedeo Lupi, sindaco di Force, Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto, Stefania Signorini, sindaco di Falconara Martittima, Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi, Daniele Carnevali, sindaco di Polverigi, Daniela Ghergo sindaco di Fabriano, Oriano Mercante sindaco di Camerano, Rosa Piermattei sindaco di San Severino Marche, Andrea Staffolani, sindaco di Morrovalle, Alberto Alessandri sindaco di Cagli, Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano, Luca Paolorossi sindaco di Filottrano, Massimiliamo Ciarpella sindaco di Porto Sant’Elpidio, Diego Mandolesi sindaco di Ponzano di Fermo, Thomas Cillo, sindaco di Monte San Vito, Luca Serfilippi,sindaco di Fano, Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio, Patrizio Federici, sindaco di Tavullia, Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto.
Fioravanti ha assicurato che “il mandato si caratterizzerà per la condivisione e la collegialità tipica dell’Anci Marche e che ho apprezzato e difeso nei 14 anni nei quali, con vari ruoli vi ho fatto parte attivamente, pronto a confrontarmi e anzi traendo utili spunti da idee anche diverse”. Fioravanti ha chiesto quindi condivisione e collegialità lavorando “per combattere lo spopolamento delle aree interne per evitare che la ricostruzione post sisma sia completata senza cittadini a poterne beneficiare”.
“Il rischio – ha detto - è che tra 10 anni avremo casa, chiese e scuole nuove ma vuote. Per questo occorre un modello di sviluppo economico nuovo che parta dal capitale umano e dalla ricchezza culturale dei territori”. Tra i temi sul tema anche quello dell’invecchiamento della popolazione e dunque della domanda sanitaria. Il confermato vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo ha rimarcato che “nella Vallesina e non solo c’è bisogno di ulteriore sanitari e medicina di base soprattutto nei piccoli comuni per non sovraccaricare la medicina d’urgenza”.
L’Onorevole, Roberta Pella, presidente FF di Anci ha rimarcato che “Anci Marche si è distinta per la sua unitarietà e questo è un segnale molto importante”. Pella ha anche sintetizzato i molti spunti di riflessione nel corso della mattinata assicurando che “dall’incontro con il ministro Giorgetti abbiamo avuto rassicurazione che non ci saranno in manovra tagli alle risorse destinate ai comuni mentre sulla carenza di personale, in particolare di segretari comunali avremo un incontro con il ministro Piantedosi.
Per Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche “appuntamenti di confronto tra le istituzioni sono sempre importanti. Stiamo vivendo un periodo complesso e abbiamo di fronte grandi sfide per il nostro territorio. Dobbiamo saper mettere in campo sinergie per utilizzare nel modo migliore le risorse finanziarie disponibili, siano esse della programmazione europea, del PNRR o delle altre linee di finanziamento disponibili. Siamo orgogliosi di appartenere a territori che ci identificano e riflettono la storia delle nostre comunità ma la creazione di distretti e aree vaste possa facilitare l'accesso ai finanziamenti e migliorare la competitività del territorio, sfatando il mito che "gli italiani non sappiano utilizzare le risorse europee".
Sono 709 gli elettori chiamati al voto il 29 settembre prossimo per scegliere i nuovi componenti del Consiglio provinciale. Si tratta dei sindaci e dei consiglieri comunali attualmente in carica nei 55 Comuni del Maceratese. Sulla base della legge 56 del 2014 (cd. Legge Delrio), infatti, il Consiglio provinciale deve essere rinnovato ogni due anni, a differenza del presidente della Provincia che, invece, resta in carica quattro anni. A scegliere i 12 componenti dell’assise sono i sindaci e i consiglieri comunali in carica alla data di svolgimento delle elezioni.
I Comuni sono suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza: Comuni fino a 3.000 abitanti - 337 elettori; Comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti – 91 elettori; comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti - 121 elettori; comuni con popolazione superiore a 10.000 e fino a 30.000 abitanti – 102 elettori; comuni con popolazione superiore a 30.000 e fino a 100.000 abitanti - 58 elettori (per complessivi 709 amministratori chiamati al voto). Per ogni fascia demografica è stato calcolato l'indice di ponderazione provvisorio del voto.
I componenti del Consiglio provinciale saranno votati tra i nomi presenti nelle liste depositate dai vari schieramenti politici all’Ufficio elettorale costituito presso la Provincia di Macerata, in corso della Repubblica 28, domenica 8 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 9 settembre, dalle 8 alle 12. La modulistica per la costituzione delle liste e la raccolta delle sottoscrizioni a corredo delle candidature è disponibile sul sito della Provincia.
Le operazioni di voto si terranno domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20 nell’unico seggio costituito nella sede della Provincia. Lo scrutinio e la proclamazione degli eletti avverranno, invece, il giorno successivo, lunedì 30 settembre.
Negli ultimi giorni si è acceso un vivace dibattito politico attorno al futuro del Cosmari, il consorzio pubblico che gestisce i rifiuti per la provincia di Macerata. Mario Morgoni, ex senatore del Partito Democratico ed ex sindaco di Potenza Picena, ha lanciato accuse forti contro la giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli, ipotizzando che dietro la recente decisione di rinnovare il Consiglio di Amministrazione del Cosmari si nasconda un progetto di liquidazione dell'azienda, con il rischio di consegnarla in mani private.
Secondo Morgoni, il Cosmari si trova nella situazione più critica dalla sua fondazione. Invece di affrontare le sfide cruciali per il risanamento e il rilancio della più grande azienda pubblica della provincia, la destra regionale e provinciale avrebbe scelto di effettuare un "colpo di grazia con una operazione predatoria e tracotante". L'ex senatore accusa la maggioranza di aver messo da parte ogni possibilità di dialogo e collaborazione con altre forze politiche e con esperti del settore, in favore di una gestione autoreferenziale che privilegia le logiche di partito, con "tanti saluti alla competenza, all’interesse pubblico e ai cittadini che pagheranno il conto salato di questa scelta dissennata".
Morgoni critica il modo in cui è stato gestito il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Cosmari, definendolo "una delle pagine peggiori che la politica potesse esprimere". Secondo l'ex senatore, la destra ha mostrato un "rifiuto totale di ogni accordo e di ogni benché minima condivisione che coinvolgesse, a prescindere dalle appartenenze, amministratori di ogni espressione politica e civica, esperti e le comunità interessate". Nessuna apertura "sulle linee programmatiche", né volontà di cercare figure con "adeguate competenze in materia, di comprovate esperienze imprenditoriali ed ecologiche, organizzative o politiche all’altezza del compito".
Un altro punto di forte critica riguarda le nomine considerate inadeguate e le presunte situazioni di conflitto di interesse. Morgoni sottolinea come "nessuna delle figure nominate, meritevoli di totale rispetto a livello personale, possieda oggettivamente i requisiti minimi necessari per affrontare la fase che il Cosmari dovrà gestire." Il nuovo presidente, inoltre, si sarebbe più volte pubblicamente espresso "a sostegno della realizzazione di un termovalorizzatore", sollevando il dubbio: "Sarà quella la nuova strategia del Cosmari? Esiste una strategia degna di questo nome?".
Morgioni evidenzia anche il fatto che il nuovo presidente sarebbe "beneficiario di una serie di incarichi professionali da parte del Cosmari; l’ultimo, per un importo di 12.000 euro, conferitogli appena lo scorso mese di maggio, in piena campagna elettorale amministrativa a Potenza Picena dove l’avvocato Gattafoni era candidato con i Fratelli d’Italia." Un'altra critica è rivolta all'incarico come psicologa "alla sorella della direttrice generale", che viene visto come "un’altra testimonianza dell’uso privatistico delle aziende pubbliche da parte della destra, altro che 'merito'!".
L'ex senatore si chiede se la destra provinciale "abbia consapevolmente deciso di mettere in liquidazione il Cosmari, magari offrendolo a prezzi di saldo a soggetti privati" o se si tratti di "totale irresponsabilità politica e istituzionale". In ogni caso, avverte che saranno i cittadini della provincia di Macerata ad accollarsi le "dure conseguenze di questo disastro", con tariffe Ta.Ri. in aumento che "continuano ad aumentare ed a togliere soldi a cittadini e imprese".
Gigi D’Alessio ha conquistato ieri lo Sferisterio di Macerata proponendo live i suoi grandi successi da: “Non mollare mai” a “Como suena el corazón”, ma a tenere banco, nel the day after, è la polemica a distanza con i consiglieri di minoranza, Alberto Cicarè e Narciso Ricotta.
Cicarè infatti aveva affermato nei giorni scorsi, riferendosi allo stesso D’Alessio, che 'era stato invitato nell'Arena maceratese uno che di solito suona alle sagre paesane'.“Io ho iniziato da lì, dai matrimoni, dalle feste e non mi offendo perché ho fatto la gavetta e sono dove sono anche grazie a quel percorso”, ha risposto dal palco il cantante e pianista napoletano togliendosi più di un sassolino dalla scarpa. “Anche alle sagre comunque ci sono persone, che siano in un teatro o in piazza per me non fa differenza. Da allora ho fatto 15 volte il giro del mondo, ho riempito stadi d’Italia e palazzetti, prima di sparare su una persona si documenti, basta Google”.
Stessa sorte è toccata a Narciso Ricotta che ugualmente aveva criticato la scelta dell’amministrazione comunale di invitare, a caro prezzo a suo dire, D’Alessio: “La ricotta è bella quando è fresca – ha affermato l’artista - sono uno dei contribuenti d’Italia e merito rispetto. Fossi in loro cambierei mestiere. Sono disposto a prenderli a lavorare con me per fargli vedere che cantiamo anche in posti meravigliosi. L’invidia non è altro che un riconoscimento di inferiorità”.
Stoccate a parte, l’impressione è che la politica maceratese non ne sia uscita benissimo da questa situazione, innescando a distanza una polemica quantomeno pretestuosa. Per il resto il concerto è filato via liscio con un pubblico eterogeneo, a livello generazionale, che ha apprezzato la performance del cantante partenopeo: da Miele a Mon amour, due ore di concerto in cui D’Alessio, accompagnato dalla band composta da sette musicisti, ha proposto anche alcuni dei suoi molteplici feauturing con altri artisti. "Macerata è un posto stupendo, mi sono divertito tantissimo”, ha concluso.
Nel frattempo la fiamma della polemica non sembra spegnersi, tanto che è stata convocata per oggi una conferenza stampa ,da parte del Pd, per discutere su quanto accaduto.
(Foto di Massimo Zanconi)
"Gravissimo quanto accaduto nell’assemblea dei sindaci soci del Cosmari, per la prima volta il comune di Tolentino non è rappresentato nel Cda. Inoltre i primi cittadini del centrodestra e civici, su proposta del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, sempre per la prima volta, hanno negato alla minoranza la maggioranza dei consiglieri nel Cda, assicurando però come contropartita la possibilità di avere due rappresentanti tra i consiglieri di cui uno alla vicepresidenza. Questa proposta bocciata dalla minoranza, secondo noi è stata scartata con troppa fretta". Ad affermarlo è il segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, Sandro Ruggeri.
"Evidenziamo la decisione del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi di proporre alla Presidenza l’ex deputato leghista Tullio Patassini, di Treia. Richiesta bocciata dall'assemblea e che riteniamo non consona politicamente e strategicamente per la rappresentanza del Comune stesso. Non riusciamo a capire come non sia stato possibile individuare una persona con un profilo idoneo residente nel comune dove è collocato l’impianto".
"Grave anche che il sindaco Sclavi abbia espresso il voto di astensione, dopo aver verificato l’esclusione di un componente in rappresentanza del comune di Tolentino nel cda. Scelta che riteniamo politicamente debole: per rispetto dei migliaia di cittadini che rappresenta doveva votare contro", punge Ruggeri.
"Auguriamo, in ogni caso, al nuovo presidente eletto Gattafoni e ai componenti del Cda un buon lavoro in questa azienda, una delle più grandi della provincia con 600 dipendenti. Bisognerà sollecitare la regione all'individuazione del nuovo piano rifiuti che da oltre 2 anni è scaduto, per poter evitare i grossi aumenti di tariffa in corso causa aumento dei costi per l’abbancamento dei rifiuti in altre discariche fuori provincia, ma soprattutto consentire la partecipazione dei cittadini, da anni esclusi dalle decisioni", conclude Ruggeri.