Politica

Jacopo Orlandani inaugura la sede elettorale dei Civici Marche a San Severino

Jacopo Orlandani inaugura la sede elettorale dei Civici Marche a San Severino

Inaugurata stamattina, sabato 30 agosto, in via Eustachio - a pochi passi dalla centralissima Piazza del Popolo – la sede elettorale di Jacopo Orlandani, candidato al Consiglio regionale con i “Civici Marche”, lista collegata al candidato governatore Francesco Acquaroli.  Scortato dai colleghi di Giunta, dal sindaco Rosa Piermattei, dal presidente del consiglio comunale Sandro Granata e dai sindaci di Tolentino, Mauro Sclavi, e di Monte San Martino, Matteo Pompei, il vice sindaco settempedano Orlandani si è presentato ai concittadini che hanno sfidato "Giove pluvio" assieme alla collega candidata - sempre per i Civici Marche - Laura Sestili di Pollenza. Era presente anche il padre fondatore del movimento, Giacomo Rossi.  «Siamo un movimento libero, a chilometro zero, nato non per le elezioni ma già esistente da cinque anni – ha sottolineato Jacopo Orlandani – che supporta il presidente Acquaroli stando vicino alla gente. Siamo nella provincia più estesa delle Marche con tante bellezze da valorizzare, con 50 chilometri arrivi al mare, con altrettanti in montagna, dove puoi ammirare paesaggi splendidi e borghi suggestivi. La nostra è una regione da far conoscere, con un porto e un aeroporto da valorizzare appieno. Dobbiamo investire su turismo, servizi e agricoltura».  Sul civismo ha insistito il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei: «È da nove anni che conosco e apprezzo Jacopo per il suo lavoro da consigliere, assessore e vice sindaco. Ha curato con passione i settori di sua competenza: ordine pubblico (con l’apposizione anche di telecamere di controllo), viabilità, infrastrutture, urbanistica. Non sono stati anni facili a causa di terremoto e Covid da fronteggiare, siamo partiti da zero ma siamo cresciuti. San Severino deve essere orgogliosa di avere un suo concittadino che si sta impegnando per noi per avere voce in Regione».  Il presidente provinciale dei “Civici Marche”, Matteo Pompei, ha aggiunto: «Come movimento vicino alla gente, per risolvere i problemi che conosciamo e che dobbiamo affrontare ogni giorno,  ci siamo e ci siamo stati, e ci saremo a prescindere dall’esito delle elezioni. Siamo un gruppo trasversale, lontano dai fanatismi politici, siamo persone che conoscono il territorio».  Da parte sua, poi, il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha preso le distanze dalle «scimmie urlanti di una politica che non è la nostra. Siamo piuttosto talpe che lavorano in silenzio e raggiungono il risultato. Vogliamo eleggere uomini capaci, concreti, che conoscono il territorio e le sue esigenze, e vi assicuro che Jacopo Orlandani è uno di loro, è un ragazzo che mette passione in quello che fa e siamo insieme in questo progetto perché può fare molto per San Severino, per Tolentino e per l'intero territorio».  Quindi, il padre fondatore dei Civici Marche, il consigliere regionale Giacomo Rossi, ha ricordato come «all’inizio eravamo derisi anche dai nostri alleati, oggi un po’ meno… Abbiamo proposto liste forti in tutte e cinque le province, senza fare calcoli», Infine Laura Sestili, collega di Orlandani candidata al Consiglio regionale, ha concluso: «Siamo slegati dai partiti e vicini alle persone. Vogliamo essere di supporto a chi ci chiede aiuto». Insomma, la campagna elettorale è appena iniziata, i temi sul tappeto sono molti, e Orlandani è pronto a declinarli in favore dei cittadini maceratesi.

30/08/2025 20:00
Elezioni Marche, tutti i candidati maceratesi: ecco chi corre per un posto in Consiglio

Elezioni Marche, tutti i candidati maceratesi: ecco chi corre per un posto in Consiglio

 A un mese esatto dalla chiamata alle urne, entra ufficialmente nel vivo la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale delle Marche e per l’elezione del nuovo presidente della Regione. Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 28 settembre (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 settembre (dalle 7 alle 15). Sono scaduti oggi alle 12 i termini per la presentazioni delle liste elettorali. Sono sei i candidati alla presidenza, sostenuti da un totale di 18 liste, con 107 aspiranti consiglieri solo nella circoscrizione di Macerata. Tra i candidati alla presidenza ci sono il governatore uscente Francesco Acquaroli, in corsa con il centrodestra, e Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Pesaro, sostenuto dal centrosinistra. Con loro, correranno anche Claudio Bolletta (Democrazia sovrana e popolare), Lidia Mangani (Partito Comunista), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo). Due candidati provengono dalla provincia di Macerata: Acquaroli (di Potenza Picena) e Marinelli (di Civitanova Marche). CANDIDATI A SOSTEGNO DI FRANCESCO ACQUAROLI Fratelli d’Italia Francesca D’Alessandro, Silvia Luconi, Gemma Acciarresi, Simone Livi, Pierpaolo Borroni, Mirco Braconi Lega Filippo Saltamartini, Renzo Marinelli, Luca Buldorini, Anna Menghi, Veronica Fortuna, Angelica Sabbatini Forza Italia Gianluca Pasqui, Fabrizio Ciarapica, Mattia Orioli, Barbara Antolini, Emanuela Addario, Cecilia Cesetti  Noi Moderati Paolo Perini, Sabrina De Padova, Maika Gabellieri, Ursula Cappelletti, Abdul Latif Tarakji, Adriano Sebastianelli I Marchigiani per Acquaroli Gianni Giuli, Paolo Teodori, Salvatore Piscitelli, Gigliola Bordoni, Silvia Squadroni, Giuseppina Feliciotti Civici Marche Francesco Caldaroni, Simone Giaconi, Jacopo Orlandani, Antonella Galiè, Laura Sestili, Paola Tombari Udc Luca Marconi, Vincenzo Felicioli, Giordano Elisei, Antonella Fornaro, Giulia Santolini, Michela Meconi CANDIDATI A SOSTEGNO DI MATTEO RICCI Partito Democratico Clara Maccari, Romano Carancini, Leonardo Catena, Simona Galiè, Lidia Iezzi, Andrea Marinelli Movimento 5 Stelle Roberto Cherubini, Mercedes Jacqueline Diaz, Domenico Luciani, Natascia Dernowski, Monaldo Moretti, Alessandra Giuggioloni Alleanza Verdi Sinistra Sandro Bisonni, Laura Ciommei, Tommaso Claudio Corvatta, Ariana Hoxha, Enzo Piermarini, Patrizia Sagretti Matteo Ricci Presidente Stefania Monteverde, Andrea Primucci, Francesca Della Valle, Giorgio Lorenzetti, Eleonora Domesi, Saleem Naveed Progetto Marche  Marco Basilissi, Nicola Caporaletti, Michela Meschini, Ulderico Orazi, Rosita Platinetti, Rachele Tacconi Progetto Civico Avanti con Ricci Massimiliano Bianchini, Giovanna Capodarca, Andreina Castelli, Piero Gismondi, Sofia Marchi, Stefano Servili Pace Salute Lavoro Riccardo Ballatori, Augusto Ciuffetti, Roberto Mancini, Laura Pontoni, Gabriella Saccani Veneziani, Maria Letizia Trafeli CANDIDATI A SOSTEGNO DI CLAUDIO BOLLETTA Democrazia Sovrana e Popolare Francesco Calia, Beatrice Spitoni, Massimo Falaschini, Laura Cardarelli, Amedeo Pesci, Lucia Valchera  CANDIDATI A SOSTEGNO DI LIDIA MANGANI Partito Comunista Daniele Cardinali, Alessandro Savi, Maria Daisy Rapanelli, Michela Procaccini, Sandro Ruggeri CANDIDATI A SOSTEGNO DI FRANCESCO GERARDI  Forza del Popolo  Barbara Caniglia, Cristiana Mengoni, Maurizio Palazzorosso, Daniele Paglialunga, Cornelia Doralina Pomana, Massimo Mancini CANDIDATI A SOSTEGNO DI BEATRICE MARINELLI Evoluzione della Rivoluzione  Beatrice Tasso, Sauro Scarpeccio, Paolo Gentilozzi, Laura Sylwia Verdenelli, Daniel Bonacci, Claudia Mercuri    

30/08/2025 17:15
Social elettorali: basta sagre, iniziate a parlare di programmi

Social elettorali: basta sagre, iniziate a parlare di programmi

Campagna elettorale 2025: i social dei candidati sono diventati il festival del folklore politico. Sagre, feste di paese, selfie sorridenti, strette di mano infinite. Ma dove sono finiti i programmi? Le proposte concrete? Le idee per il futuro? I social elettorali si sono trasformati in una vetrina permanente dove l’unica cosa che conta è essere visti.  E i cittadini? Stanchi di vedere politici che si comportano come influencer.  IL GRANDE INGANNO DELLA VICINANZA  “Essere vicini alla gente” è diventato sinonimo di “farsi fotografare ovunque ci sia una festa”. Mercatini, sagre, inaugurazioni: ogni evento è buono per un selfie e un post. I cittadini non hanno bisogno di un candidato che sa sorridere alle feste. Hanno bisogno di qualcuno che sappia gestire sanità, trasporti, lavoro, ambiente. Ma di questo, sui social elettorali, non c’è traccia.  L’EPIDEMIA DEL SELFIE ISTITUZIONALE  Scenario tipo di ogni candidato 2025: foto con il sindaco di turno, selfie con gli organizzatori della festa, video mentre assaggi prodotti tipici. Il risultato? Profili social tutti uguali. Cambiano le facce, restano identici i contenuti.Ma soprattutto: zero rispetto per l’intelligenza degli elettori, che a furia di vedere sempre la stessa minestra rifrittta, hanno smesso di seguire i candidati sui social.  COSA VOGLIONO DAVVERO I CITTADINI  Sorpresa: la gente sui social vuole capire:  - Come risolverai il problema del traffico - Cosa farai per l’ospedale che non funziona - Quale sarà la tua strategia per il lavoro - Come gestirai le risorse della regione - Quali sono le tue priorità concrete  I social sono lo strumento perfetto per spiegare programmi complessi in modo semplice.  IL PARADOSSO DELL’ACCESSIBILITÀ  “Dobbiamo essere accessibili” è la scusa per giustificare contenuti banali e ripetitivi. Ma essere accessibili non significa essere superficiali.  Si può spiegare un programma sanitario complesso con un video di 60 secondi ben fatto. Si può parlare di economia regionale senza addormentare nessuno. Si può essere seri senza essere noiosi. Il problema non è la complessità dei temi, è la pigrizia comunicativa di chi preferisce il selfie facile al video che richiede preparazione.  LA RICETTA DEL CANDIDATO SOCIAL PERFETTO  Come sprecare una campagna elettorale sui social:  - 80% di contenuti su sagre, feste e inaugurazioni - 15% di foto con “la gente comune” (sempre sorridente) - 4% di slogan generici senza contenuti (“Insieme per il futuro!”) - 1% di accenni vaghi al programma (solo se proprio costretti) - 0% di risposte concrete alle domande dei cittadini - Stessa strategia di comunicazione di tutti gli altri candidati Mescolate con totale mancanza di personalità e servite tiepido agli elettori stanchi. Risultato: disaffezione politica e astensionismo record. L’OPPORTUNITÀ SPRECATA  I social sono l’opportunità più grande che la politica abbia mai avuto per parlare direttamente ai cittadini. Senza filtri giornalistici, senza mediazioni, senza limiti di tempo. Puoi spiegare, educare, coinvolgere, rispondere. E invece cosa fanno i candidati? Li usano come un album fotografico delle loro uscite pubbliche. Uno spreco colossale di potenzialità.  Chi saprà usare i social per comunicazione seria avrà un vantaggio competitivo enorme sugli altri. Ma evidentemente nessuno se n’è ancora accorto.  IL CASO DEGLI INFLUENCER POLITICI CHE FUNZIONANO  Nel mondo esistono politici che sui social spiegano le loro proposte, educano i cittadini, rispondono alle domande, creano dibattiti costruttivi. E guarda caso: sono quelli che ottengono più consenso duraturo.  Non è magia, è strategia comunicativa intelligente. È rispetto per l’intelligenza degli elettori. È utilizzare gli strumenti digitali per quello che sono: mezzi di comunicazione, non album di ricordi. LA MORALE ELETTORALE  Una campagna elettorale sui social dovrebbe educare, informare, coinvolgere. Dovrebbe elevare il dibattito pubblico, non abbassarlo al livello della cronaca mondana. I cittadini meritano di più. Meritano candidati che usano i social per spiegare come vogliono governare, non per documentare dove sono stati invitati a cena. E chi lo capirà per primo avrà già vinto. Non solo le elezioni, ma soprattutto il rispetto degli elettori. Perché alla fine, la vera vicinanza alla gente si misura nella capacità di risolvere i loro problemi reali. E questo, sui social, si può raccontare benissimo. Se sai come fare.

30/08/2025 11:37
Tra Acquaroli-Ricci ballano poche migliaia di voti: chi vince lo farà di corto muso

Tra Acquaroli-Ricci ballano poche migliaia di voti: chi vince lo farà di corto muso

Meno trenta (o quasi), iniziato il countdown per eleggere il nuovo governatore delle Marche. Il 28 e 29 settembre poco più di un milione e 300mila marchigiani sono chiamati a scegliere il presidente della loro regione che sarà in carica – sorprese permettendo - fino al 2030. Cinque anni fa iniziava l’Acquaroli I, e nel settembre del ‘20 era andata così: centrodestra al 49,13% (361.186 voti), centrosinistra 37,29% (274.142), Cinquestelle 8,62% (63.355). Altri numeri: affluenza al 59,75% (783.173 votanti); PD primo partito (25,11%), seguito da Lega (22,38%) e Fratelli d’Italia (18,66%). In mezzo le politiche del ’22 e le europee del ’24, dove i rapporti di forza sono cambiati, tra i poli e dentro le stesse coalizioni. Alla tornata nazionale, FdI primo partito con 29,1%, poi PD (20,4%) e M5S (13,6%), con il centrodestra al 44,6% (340.128 voti e avvio del Governo Meloni) e centrosinistra, senza i pentastellati (103.594), al 26,7% (203.383). Alle europee, nella Circoscrizione Italia Centrale comprendente Marche, Umbria, Lazio e Toscana, FdI al 32,9%, PD 25,5%, M5S 9,68%, con la coalizione del centrodestra indicativamente di poco sopra il 48%. Ritornando al settembre del ’20 evidenzio solo alcuni aspetti di uno scenario molto diverso da quello attuale: in Italia girava ancora il Covid e si andava con le mascherine nei luoghi chiusi; a Roma c’era il Conte II, da febbraio ‘21 sarebbe toccato a Draghi, in carica fino al settembre ‘22, e poi al Governo Meloni; negli Stati Uniti il Trump I avrebbe lasciato il posto nel gennaio ‘21 a Biden per poi ritornare a gennaio di quest’anno; dazi, guerre e tensioni internazionali non erano nemmeno all’orizzonte. Sembra un secolo fa, eppure è appena ieri l’altro. Qualcosa, comunque, è rimasta tale e quale, se non peggiorata. Sul voto incombe sempre lo spettro del “non voto”, soprattutto tra gli elettori junior. In base all’ultimo Rapporto Giovani realizzato da Ipsos, solo il 31,6% ha fiducia nei partiti, 35,3 nel Governo, 44,1 nella Regione e 44,9 nel Comune, mentre la stragrande maggioranza degli intervistati non ritiene che andare alle urne sia importante. Fare i conti con questa maggioranza silenziosa non è stato mai facile, e non basta aprire un profilo TikTok per convincere gli under 24 anni ad andare a votare e scrivere il nome del candidato sulla scheda. Ma c’è anche la disaffezione al voto di molti elettori “maturi”, una categoria impalpabile, quanto trasversale, di donne e uomini che iniziano a considerare ogni elezione una specie di seccatura da poter evitare, considerati i recenti esiti gattopardeschi, quando andavano al Governo nazionale ibride coalizioni di sconfitti. È assai prevedibile, dunque, che alle prossime regionali nelle Marche l’affluenza si avvicinerà ancora di più alla soglia del 50%, un marchigiano su due resterà a casa collegato con Dazn e Sky o andrà al mare tempo permettendo. È probabile che chi vincerà nelle Marche "Ohio d’Italia", la prima di una lunga serie di regioni al voto, lo farà di pochi punti percentuali. Il candidato del centrosinistra, ex sindaco di Pesaro e attualmente europarlamentare, Matteo Ricci, è chiamato a colmare l’abisso registrato nel 2020: 12 punti di ritardo di Mangialardi su Acquaroli, che scendono a poco meno di 4 se si sommano quelli dei Cinquestelle, operazione non scontata se si pensi che, nelle coalizioni, non tutti i singoli partiti ottengono lo stesso risultato della corsa in solitaria. L’effetto “wow” della discesa in campo del candidato del centrosinistra, appena reduce dal ricco bottino di voti che nel ’24 lo aveva proiettato in Europa, ha prodotto la massima spinta nelle prime settimane dell’annuncio, poi è andato sempre più calando fino ad azzerarsi del tutto.  Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Ricci non hanno fatto né faranno la differenza. E questo è un bene, per il candidato presidente e per il clima politico in generale. Hanno consumato un po' di energie e riempito pagine di giornali per qualche giorno. Poi, complice anche un agosto “galeotto”, ha prevalso la correttezza e il buon senso di tutti per garantire lo svolgimento di una campagna elettorale nel segno del rispetto delle regole e del bon ton elettorale. Così come la differenza, per la coalizione del centrosinistra, non la farà probabilmente quel Campo Largo tanto amato dalla segretaria Schlein con AVS, Cinquestelle e “chi c’è c’è, basta sconfiggere le destre”. Esperienze recenti, come a Genova e in Umbria, consiglierebbero la linea politica del “tutti uniti” contro Meloni & Co., anche se i mal di pancia delle varie anime PD in Toscana, Campania e Puglia potrebbero esplodere il giorno dopo la vittoria, data per quasi certa, in queste tre regioni fondamentali anche per il futuro della segretaria PD. È vero che separati si perde, ma i partiti con una forte carica identitaria prendono più voti se corrono da soli, le ammucchiate elettorali non sono garanzia di banali sommatorie di voti, penalizzano i candidati che ci mettono la faccia insieme al simbolo. Senza considerare che c’è anche chi, come Azione di Calenda, si sfila perché, come Nanni Moretti in “Ecce Bombo”, lo si noti di più. Lo sfilarsi non è mai una brutta mossa. Basti ricordare l’ascesa del partito di Giorgia Meloni, passato da una manciata di punti percentuali di qualche anno fa all’attuale quota 30% o giù di lì. La coerenza, spesso sconosciuta in politica, è talvolta premiata nel lungo periodo dagli elettori. Poco importa se la motivazione di facciata al no a Ricci sia quella di alternare geograficamente il suo sì al termovalorizzatore a Roma pro Gualtieri e il no nelle Marche pro Cinquestelle: Calenda sceglie di brillare di luce propria, e vedremo se questa tattica pagherà, almeno nelle prossime elezioni. Si vince di poco, ma Ricci e Acquaroli cosa stanno facendo per vincere? Ricci è passato dal marchigiano alla porta, con tanto di pastarelle e bottiglia di vino, alla “sbiciclettata” tra i borghi, dalle pagaiate in mare alle passeggiate mangerecce on the beach, tanto per citare alcuni aspetti di una strategia comunicativa a dir poco ipercinetica. Il tutto accompagnato da slogan tipo daremo, faremo, aboliremo e così via. Per chi non ha governato è più difficile dimostrare di cambiare con i fatti, meglio lanciare qualche promessa, tanto è una cosa gratis che fa guadagnare titoli sui giornali e qualche applauso in piazza. “Il politico – sosteneva Winston Churchill - deve essere in grado di prevedere cosa accadrà domani, il mese prossimo e l’anno prossimo, e, in seguito, avere la capacità di spiegare perché non è avvenuto”. Confortante il fatto che l’ex sindaco di Pesaro abbia leggermente ammorbidito i toni verso il suo avversario, descritto all’inizio come mediocre. Prova ne è che nel primo confronto diretto, Acquaroli è passato dall’essere lo “sconosciuto” di qualche settimana fa a “semi-sconosciuto”, una bella concessione da parte di Ricci. Forse qualcuno gli avrà fatto notare che, qualora il centrosinistra uscisse sconfitto, si troverebbe nella situazione imbarazzante di dover ammettere una dura realtà: aver perso contro un (presunto) mediocre e “signor” sconosciuto. E, in caso di debacle, Ricci sceglierà di guidare l’opposizione ad Ancona o tornerà in quel di Bruxelles? Pronunciarsi sarebbe un bel gesto di cortesia per i suoi elettori, ma va compresa la sua scaramanzia, per cui non ci si aspetti annunci in questo senso, se non a risultato acquisito.  Acquaroli, dal canto suo, non ha battuto ciglio nei confronti dell’aggressiva campagna verbale di Ricci, non è caduto nella trappola della polemica urlata e sterile, non ha mai cambiato quel suo atteggiamento mite che molti confondono con una certa debolezza, quando invece è parte integrante della sua indole. Più propenso a fare in silenzio che a dare squilli di tromba, comunicare il minimo indispensabile al posto di pianificare una presenza mediatica continua – salvo l’ultimo periodo, ma lo richiedono giocoforza le regole della campagna elettorale -, l’Acquaroli I termina come era iniziato: senza clamori eccessivi, con qualche annuncio importante grazie alla sponda della filiera Ancona-Roma, vedi la ZES estesa alle Marche, e con la tendenza principale a raccontare attraverso numeri le cose fatte e quelle avviate e da dover terminare nel suo bis. Ma se questo bis verrà, il neo governatore dovrebbe concentrarsi, oltre che sul fare e sul saper fare (competenza ed esperienza non dovrebbero mancare dopo 5 anni di governo), un po' più sul “far sapere”.  Nell’era digitale chi non comunica non esiste e scegliere di non comunicare è come accomodarsi nell’anticamera dell’estinzione politica. Cosa ci aspetterà nel prossimo quinquennio? A livello politico avremo uno step fondamentale: le elezioni politiche del ‘27. Nel ’22 mezza Giunta Acquaroli (tre pezzi da novanta come Latini, Carloni e Castelli) se ne andò a Roma, ed è prevedibile che il valzer delle poltrone si ripeterà nell’Acquaroli II o nel Ricci I. Inoltre, gli assessori regionali passeranno da 6 a 8, spalmando deleghe importanti – come, probabilmente, la Protezione Civile – su incarichi verticali, ed accontentando così tutte le province con un proprio assessore di riferimento. Ci sarà da mettere mano a qualche nomina di Enti e Società da rinnovare, come più facilmente Svem ed Erap; creare un CdA per l’Atim, Azienda per il Turismo e l’Internazionalizzazione non sarebbe male, mentre Ricci vorrebbe abolirla; non nuocerebbe un cambio di passo di una promozione meno legata al “cappio” mediatico del testimonial, vedi l’ex ct della Nazionale Mancini e poi l’ex atleta Tamberi; infine, una nuova governance per l’Aeroporto di Ancona, per proseguire l'opera di rilancio avviata dall’ottimo Alex D’Orsogna, oggi alla guida dell’Aviazione Civile italiana (ENAC). Tanto per citare qualche compito per i primi cento giorni del futuro Presidente delle Marche. Ma andiamo con ordine. Primo obiettivo: vincere. Poi per il resto c’è ancora tempo, anche se non tantissimo: se ne parlerà l’8 ottobre, a proclamazione della nuova Giunta (Acquaroli II o Ricci I).

30/08/2025 10:13
Regionali 2025, presentati i candidati della Lega per la provincia di Macerata. E lunedì arriva Salvini

Regionali 2025, presentati i candidati della Lega per la provincia di Macerata. E lunedì arriva Salvini

Questa mattina a Macerata, alla presenza di militanti e sostenitori, è avvenuta - nelle sede del partito in via Roma - la presentazione ufficiale dei candidati della Lega per la provincia maceratese, a sostegno della candidatura a presidente della regione Marche di Francesco Acquaroli.  Faranno parte della lista Anna Menghi, consigliere regionale uscente; Filippo Saltamartini, vicepresidente della Giunta regionale uscente, Renzo Marinelli, consigliere regionale uscente; Veronica Fortuna, consigliere comunale a Potenza Picena; Luca Buldorini, vicepresidente provinciale e consigliere comunale ad Appignano; e infine Angelica Sabbatini, consigliere comunale a Porto Recanati. All'evento sono intervenuti Aldo Alessandrini, fresco di nomina a responsabile provinciale delle elezioni, Mauro Lucentini (Commissario Provincia Macerata Lega), gli assessori comunali del comune di Macerata Laura Laviano ed Oriana Piccioni, i consiglieri comunali di Macerata Laura Orazi, Paola Pippa e Giovanni Pianesi, e la segretaria regionale Giorgia Latini, che ha portato il suo saluto in collegamento e sottolineato l’importanza della coesione del partito in vista delle prossime elezioni. I candidati di ciascuna provincia saranno presentati nella giornata di lunedì 1 settembre anche dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza fissata all'Hotel Monteconero di Sirolo .     

29/08/2025 17:40
Morani e Lupacchini, la politica contro il sessismo online: "Basta umiliare le donne, reagiamo insieme"

Morani e Lupacchini, la politica contro il sessismo online: "Basta umiliare le donne, reagiamo insieme"

"Denuncio un sito di pornografia: hanno rubato le mie foto e leso la mia dignità”. Con queste parole, l’ex sottosegretaria al Mise e candidata alle elezioni regionali nelle Marche per il Partito Democratico, Alessia Morani, ha annunciato sui social di voler procedere con un esposto. “Denuncerò nelle prossime ore il sito del forum Phica – scrive l’esponente dem – che ha preso senza il mio consenso immagini dai miei social network. I commenti sono francamente inaccettabili e osceni e ledono la mia dignità di donna. Non sono purtroppo la sola – osserva Morani – e dobbiamo tutte denunciare questi gruppi di maschi che continuano ad agire in branco ed impuniti nonostante le tante denunce. Sono molto scossa per l'accaduto ma credo che sia necessario reagire tutte insieme. Questi siti vanno chiusi e banditi. Adesso basta”. Non è la sola a denunciare episodi di violenza verbale e sessismo. Anche Angelica Lupacchini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia ad Ancona e candidata alle regionali, ha ricevuto un insulto sessista che ha deciso di rendere pubblico sui propri canali social. “Ogni insulto ricevuto è un segno che siamo ancora indietro – scrive Lupacchini – Ma io lo trasformo in energia: apro la mente, accolgo, imparo. La politica non deve ridurre le donne al silenzio, deve dar loro voce. E la mia voce è un viaggio che non si ferma”. La consigliera annuncia inoltre che procederà per vie legali nei confronti degli autori degli insulti, tra cui uno che recitava: “Mi ucciderei se avessi una figlia come te…”. “Chiedo a tutti di non restare indifferenti di fronte a queste derive – conclude Lupacchini – Il rispetto deve tornare a essere il fondamento del vivere civile e della vita pubblica. Trasformiamo insieme l’odio in un impegno più grande: quello per una politica a misura di persone, capace di guardare avanti”.

28/08/2025 12:48
Potenza Picena si prepara all'arrivo di Elly Schlein: sarà alla Festa dell'Unità con Matteo Ricci

Potenza Picena si prepara all'arrivo di Elly Schlein: sarà alla Festa dell'Unità con Matteo Ricci

La Festa dell’Unità itinerante della provincia di Macerata fa tappa a Porto Potenza Picena martedì 2 settembre. In piazza Douhet, alle ore 18.30, si terrà un incontro pubblico che vedrà protagonisti la segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, e Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Regione Marche. L’appuntamento - proprio nel comune di cui è originario il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli - rappresenta uno dei momenti centrali della kermesse politica e offrirà l’occasione per affrontare i temi più urgenti legati al futuro della regione e del Paese. All’incontro saranno presenti anche i candidati PD al consiglio regionale, tra cui la consigliera comunale di Potenza Picena Simona Galiè, che porteranno la loro testimonianza e i punti programmatici della campagna elettorale. La serata proseguirà con un momento conviviale: alle 20.00 è previsto un apericena presso lo chalet Solero. Da segnalare, sempre nell'ambito della Festa dell'Unità itinerante, l'appuntamento elettorale in programma sabato 30 agosto, alle 21:15, allo stabilimento Croce del Sud di Civitanova Marche. Saranno presenti il candidato governatore del Pd Matteo Ricci ed i candidati al consiglio regionale Lidia Iezzi e Andrea Marinelli. Ospite della serata la sindaca di Genova Silvia Salis.

28/08/2025 12:30
Forza Italia, frattura tra Pasqui e Ciarapica sulle Terme di Sarnano: "Non esiste alcuna linea di partito"

Forza Italia, frattura tra Pasqui e Ciarapica sulle Terme di Sarnano: "Non esiste alcuna linea di partito"

CIVITANOVA - Il dibattito sulla questione delle Terme di Sarnano, rilanciato dall'intervento del segretario provinciale di Forza Italia, Gianluca Pasqui, ha ricevuto una dura replica da parte del sindaco di Civitanova Marche e vice coordinatore regionale del partito, Fabrizio Ciarapica. "Sono rimasto sbalordito dalle parole del segretario provinciale di Forza Italia sulla vicenda delle Terme di Sarnano - sottolinea Ciarapica in un nota -. Mi corre l'obbligo, in qualità di vice coordinatore regionale di Forza Italia, di riportare il dibattito su un piano di serietà, coerenza e responsabilità, nel pieno rispetto della verità e del ruolo che ognuno ricopre". "La linea del partito non è mai stata messa in discussione e resta saldamente ancorata ai valori fondanti di Forza Italia: libertà, sviluppo territoriale, dialogo tra istituzioni e cittadini - chiarisce il sindaco -. Per questo è bene chiarire che, sulla questione delle Terme, non esiste alcuna linea di partito, perché il coordinamento provinciale non si è mai riunito per discutere di questa problematica e non si è mai confrontato a livello regionale. Nessuno ha il mandato di scegliere e decidere per tutti, senza consultare nessuno". "Nel ruolo che ricopro ho espresso una posizione legittima e doverosa, raccogliendo le istanze di tanti cittadini e sostenitori locali di Forza Italia, preoccupati per il futuro delle Terme di Sarnano, una risorsa strategica per l’economia e lo sviluppo del territorio - aggiunge il primo cittadino -. Una preoccupazione reale, concreta, che merita risposte pubbliche, no tentativi di silenziare chi solleva il problema". "Chi non vuole sentire queste voci, o peggio tenta di ridicolizzarle con battute da comizio, sta voltando le spalle al territorio. Parlare delle Terme, almeno per me, non è un proclama elettorale - prosegue Ciarapica -. È un dovere politico. E farlo nel rispetto e nell’ascolto di chi vive, lavora e crede nel rilancio dell’entroterra marchigiano è oggi più che mai necessario, soprattutto in una fase così delicata" "La forza delle nostre idee non ha bisogno di recinti personali, né di comunicati autocelebrativi, ma di responsabilità condivisa, visione di lungo periodo e unità di intenti. E chi guida il partito, a qualsiasi livello, dovrebbe ricordarlo ogni giorno", conclude Ciarapica. 

27/08/2025 15:50
Orioli: “Turismo leva per l’occupazione, basta interventi scollegati"

Orioli: “Turismo leva per l’occupazione, basta interventi scollegati"

Un milione di euro per la difesa della costa. È il nuovo finanziamento stanziato dalla Regione Marche per la realizzazione di scogliere a protezione del litorale di Scossicci. A commentare la notizia è Mattia Orioli, candidato alle elezioni regionali con Base Popolare Marche nella lista di Forza Italia, che ha espresso apprezzamento per l’intervento, definendolo «un segnale concreto dell’impegno del presidente Acquaroli e della Giunta verso le esigenze del territorio». «Il turismo – afferma Orioli – è un volano economico imprescindibile per le Marche, da valorizzare attraverso una strategia integrata che sappia coniugare tutela del paesaggio e sviluppo economico. Le nostre coste non sono solo una risorsa ambientale, ma rappresentano anche una risorsa economica fondamentale, soprattutto per il turismo balneare». Nel corso di un incontro con il comitato Viva Scossicci, Orioli ha ribadito l’importanza di un intervento coordinato, capace di unire politiche ambientali, turistiche ed economiche, per affrontare in maniera sistemica le problematiche delle località costiere. «Scossicci – sottolinea il candidato – è un esempio delle tante realtà del nostro territorio, che dalla costa all’entroterra meritano attenzione e valorizzazione. Sono luoghi in grado di generare economia e ricchezza per la nostra regione».   In caso di elezione, Orioli si impegna a lavorare per «salvaguardare il territorio, rafforzare l’immagine e l’attrattività delle Marche e creare nuove opportunità occupazionali, puntando su una piattaforma turistica sostenibile ed efficace».

27/08/2025 12:47
Macerata, Matteo Ricci sulla Zes: "Non c'é un euro stanziato, prendete in giro i marchigiani"

Macerata, Matteo Ricci sulla Zes: "Non c'é un euro stanziato, prendete in giro i marchigiani"

Durante la Festa dell’Unità, svoltasi martedì 26 agosto a Macerata, il candidato alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci, ha espresso forti critiche sull’attivazione della Zona Economica Speciale (Zes) da parte del governo Meloni. "Quella della Zes è stata l’apoteosi della finzione" ha detto Ricci "Se vuoi essere onesto, dovresti ammettere: ‘Abbiamo fallito. In cinque anni le politiche economiche non hanno portato risultati. Siamo fermi. Ora serve un aiuto, e attiviamo la Zes'". L’europarlamentare ha poi puntato il dito contro le modalità adottate dal governo: "Se davvero vuoi far partire una Zes, fai un decreto legge: entra subito in vigore. Invece hanno presentato un disegno di legge, che richiederà mesi per essere discusso e approvato. Di fatto, si rimanda tutto a dopo le elezioni". Altro punto critico, secondo Ricci, è l’assenza di coperture economiche: "Non c’è un euro stanziato. Lo hanno ammesso scrivendo che servono variazioni di bilancio. E in più, la misura esclude oltre metà dei comuni marchigiani, compresi molti del Maceratese. Una Zes dovrebbe sostenere le imprese, favorire la crescita economica, garantire incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche. Invece, manca persino il porto di Ancona". Ricci ha quindi bollato l’iniziativa come mera propaganda: "Chi pensate di prendere in giro? Credete davvero che i marchigiani abbiano l’anello al naso? Non vi permettete di usarli per fini elettorali. Altro che Zona Economica Speciale: questa è una Zona Elettorale Speciale" ha aggiunto poi "al primo incontro con il Presidente del Consiglio chiederò risorse vere per la Zes. Così vedremo se era solo un bluff o se, finalmente, intendono fare sul serio".

27/08/2025 11:40
Il “Cambio di Marche” di Ricci a Macerata: “Basta mediocrità. Riconoscimento della Palestina primo atto in Regione (FOTO e VIDEO)

Il “Cambio di Marche” di Ricci a Macerata: “Basta mediocrità. Riconoscimento della Palestina primo atto in Regione (FOTO e VIDEO)

MACERATA – Piazza Vittorio Veneto gremita per la Festa dell’Unità, che a circa un mese dalle elezioni regionali ha visto protagonista Matteo Ricci, europarlamentare e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche. Con lui sul palco anche Giorgio Gori, europarlamentare ed ex sindaco di Bergamo, il consigliere regionale Romano Carancini, candidato anch’egli alle regionali, e la segretaria del PD di Macerata Ninfa Contigiani.In platea presenrti tutti i candidati del PD alle elezioni regionali.  Una serata segnata da una forte risposta di pubblico, con la piazza piena e la campagna elettorale ormai nel vivo. Ricci ha toccato i nodi centrali del suo programma, alternando attacchi all’attuale giunta e proposte per il "cambio di Marche".  Ricci ha esordito spiegando le ragioni della sua candidatura: “In Europa sto benissimo. Sto vivendo un’esperienza straordinaria. Mi sono laureato sul sogno europeo e diventare europarlamentare era il mio obiettivo. Ma quando nelle Marche abbiamo preso tanti voti, in tanti mi hanno chiesto di candidarmi alla Regione. Non ho resistito alla chiamata della nostra gente. Non possiamo abituarci alla mediocrità di questi cinque anni, né ignorare la responsabilità del momento che le Marche stanno attraversando”. Sull’attuale situazione economica è stato netto: “Le Marche non crescono, siamo a crescita zero nonostante i miliardi mai visti in investimenti pubblici. Altro che modello Marche. In un contesto già difficile, i dazi rischiano di essere una batosta. Ho proposto un fondo immediato da 10 milioni per aiutare le imprese a innovarsi con intelligenza artificiale e sostenibilità”. Duro anche l’attacco al commissario alla ricostruzione, Guido Castelli: “Dovrebbe snellire le procedure invece di spendere soldi in comunicazione. Ogni volta che va nei luoghi del terremoto dovrebbe  tirar fuori il santino di Giovanni Legnini: senza di lui non avremmo avuto i 14 miliardi, oltre ai 6 del PNRR per cui la destra in Europa ha votato contro. Quei fondi tengono in piedi l’Italia”. Ampio spazio al turismo culturale: “L’Italia è attrattiva per la bellezza e la cultura, non solo per il mare. Non possiamo accontentarci di una crescita dello 0 virgola. Il presidente deve essere il primo testimonial della Regione: oggi invece fuori dai confini non ci conosce nessuno. Nelle altre regioni i presidenti sono i primi testimonial. Poi possiamo mettere lo spoirtivo di turno. anche se stiamo ancora aspettando i turisti arabi che avrebbe dovuto portare Mancini. Lo slogan Let’s Marche non significa nulla. Non ha portato un turista”. Sull’università: “Le università devono lavorare insieme, non lasciare spazio a diplomifici e laureifici privati come la Link, in cui chi ha i soldi si compra il titolo. La formazione è decisiva per il futuro della Regione”. Ricci ha poi parlato di coesione territoriale:“Il terremoto ha allargato la frattura tra costa e aree interne. Propongo un contributo da 30mila euro a chi acquista casa nelle aree interne, come fanno già altre regioni. Risorse? Chiudiamo il carrozzone Atim: 13 milioni sprecati senza risultati”. Sul fronte sociale e sanitario: “I dati Caritas dicono che siamo tra le peggiori regioni per povertà. In caso di vittoria, dal 1 ottobre scatterà il salario minimo regionale: non si potrà lavorare senza pagare almeno 9 euro l’ora. E in sanità non accetteremo un sistema in cui chi ha soldi si cura e chi no aspetta mesi. Oggi un marchigiano su 10 ha smesso di curarsi”. In piazza anche Francesco Migliorelli, rimasto sei giorni su una barella al pronto soccorso: “La prova concreta di una sanità che non funziona”, ha commentato Ricci. Sulla linea politica, Ricci ha segnato la distanza dal centrodestra: “Dal 1 ottobre finirà l’era della Regione che prende ordini da Roma. Basta tutor e badanti per amministratori che non ce la fanno. Hanno messo il volto della Meloni sui loro manifesti elettorali. Si vota per il presidente delle Marche, non per quello del consiglio”. Annunciata anche una proposta simbolica : “Il primo ordine del giorno in consiglio regionale sarà il riconoscimento della Palestina”. In esclusiva ai microfoni di Picchio News, Ricci ha commentato le ultime indiscrezioni sul caso Affidopoli, che vedrebbero la sua estraneità ai fatti confermata dalle parole ai pm del suo ex braccio destro Santini: “C’è poco da aggiungere. Ai magistrati ho detto tutto a fine luglio: sono completamente estraneo ai fatti. Mi pare che anche le indiscrezioni confermino la mia versione”. Il candidato ha concluso con un messaggio diretto agli elettori: “Chi si accontenta della mediocrità voti gli altri. Chi non si rassegna e vuole un cambio sa che c’è una coalizione ampia e civica pronta a rappresentare i cittadini. Ogni giorno di campagna elettorale cresciamo: non ci fermeremo fino alla vittoria”. Dopo l’intervento, spazio alle foto di rito con i candidati alle regionali e con i Giovani Democratici. Subito dopo Ricci è stato letteralmente travolto dal pubblico, tra abbracci, strette di mano e selfie che hanno trasformato il finale della serata in un bagno di folla.

26/08/2025 23:56
Civitanova, la parlamentare della Lega Montemagni in visita alla sede elettorale di Veronica Fortuna

Civitanova, la parlamentare della Lega Montemagni in visita alla sede elettorale di Veronica Fortuna

CIVITANOVA MARCHE – L'onorevole Elisa Montemagni, parlamentare toscana della Lega, ha fatto tappa a Civitanova Marche per incontrare iscritti e simpatizzanti del partito in occasione della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. La deputata ha visitato la sede elettorale della candidata Veronica Fortuna, alla quale ha espresso sostegno. Membro della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati, Montemagni ha richiamato l’attenzione sui cantieri e sugli investimenti avviati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nelle Marche, sottolineando l’impegno del vicepremier Matteo Salvini sul territorio. Durante l’incontro si è parlato di ambiente e territorio, di nuove norme urbanistiche e delle opere pubbliche considerate strategiche per la regione. L’onorevole ha rimarcato la volontà della Lega di porsi come punto di riferimento per soluzioni concrete ai problemi locali. La candidata Veronica Fortuna ha ringraziato Montemagni per la visita, dichiarando: "Essere oggi un amministratore locale della Lega significa farsi carico della verità e affrontare i problemi con franchezza e coraggio". Nel suo intervento conclusivo, l’onorevole Montemagni ha invitato i militanti a impegnarsi nella campagna elettorale: «Uniti si può fare molto e la Lega per me è una e unica sotto la guida di Matteo Salvini».

26/08/2025 12:40
Ricostruzione, Casini attacca Castelli: "Ritardi gravi. Basta palcoscenici, servono responsabilità"

Ricostruzione, Casini attacca Castelli: "Ritardi gravi. Basta palcoscenici, servono responsabilità"

"Senza palcoscenici la narrazione di Castelli perde consistenza. Il commissario esca dal metaverso in cui trascorre gran parte del suo tempo e si assuma le proprie responsabilità". Con queste parole la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Marche, Anna Casini, attacca frontalmente il commissario del governo per la ricostruzione post-sisma, Guido Castelli, dopo la decisione del sindaco di Amatrice (Rieti), Giorgio Cortellesi, di rinunciare a cerimonie pubbliche in occasione del nono anniversario del terremoto del 2016. Una scelta, quella del primo cittadino, che Casini definisce "un atto di sobrietà che riporta l’attenzione sulla ricostruzione reale". Una posizione che, secondo l’esponente dem, avrebbe irritato Castelli, il quale "con dichiarazioni fuori luogo tenta di giustificare tre anni di inefficienze con non meglio precisati errori amministrativi". Casini sottolinea come "non reggano più alibi né giustificazioni. Castelli deve assumersi la responsabilità dei gravissimi ritardi sotto gli occhi di tutti", incalza la capogruppo del Pd. Infine, l’affondo politico: "Anziché impegnarsi come relatore negli eventi organizzati grazie a una rete di compiacenze, Castelli venga a farsi un giro in questi luoghi a telecamere spente, ascolti i cittadini e si misuri con la realtà. La ricostruzione non è uno spettacolo da sceneggiare ma un impegno solenne".

26/08/2025 12:00
Una campionessa olimpica per il centrodestra: Giovanna Trillini  nelle liste de "I Marchigiani per Acquaroli"

Una campionessa olimpica per il centrodestra: Giovanna Trillini nelle liste de "I Marchigiani per Acquaroli"

Giovanna Trillini, una delle più grandi fiorettiste della storia italiana, sarà candidata alle prossime elezioni regionali con la lista civica "I Marchigiani per Acquaroli" nel collegio di Ancona. Cresciuta al Club Scherma Jesi con il maestro Ezio Triccoli a soli 16 anni vinse il titolo italiano assoluto, avviando una carriera straordinaria. Alle Olimpiadi ha conquistato quattro ori, un argento e tre bronzi, diventando la prima schermitrice a medaglia in cinque edizioni consecutive, da Barcellona 1992 a Pechino 2008. A questi successi si aggiungono nove titoli mondiali e quattro Coppe del Mondo. Nel 2008 riceve l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Tra le sue esperienze in campo istituzionale vanta il ruolo di consigliere federale e membro in Giunta CONI. "Profondamente legata alla Vallesina e alle Marche, da cui non si è mai allontanata, intende rappresentare i cittadini con orgoglio e portare in Regione la voce di chi chiede serietà, concretezza e risultati. Con la forza dello sport e l’amore per la sua terra, Giovanna Trillini è pronta a rappresentare le Marche", si legge in una nota diffusa dalla lista civica. 

26/08/2025 11:50
Nove anni dal terremoto, il ricordo di Acquaroli: “Ferita profonda, ma ricostruzione instancabile”

Nove anni dal terremoto, il ricordo di Acquaroli: “Ferita profonda, ma ricostruzione instancabile”

«Una ferita profonda che non potremo mai rimarginare». Con queste parole, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricordato sui social il nono anniversario del terremoto che, il 24 agosto 2016, sconvolse il Centro Italia. «Nove anni fa la nostra terra iniziava a tremare, colpendo profondamente le nostre comunità – ha scritto Acquaroli –. Oggi il nostro pensiero, con commozione, va alle persone che hanno perso la vita e alle loro famiglie. In questi anni abbiamo lavorato instancabilmente per restituire normalità e futuro al nostro entroterra duramente colpito dal sisma». Il sisma del 2016 provocò 299 vittime dirette (a cui si aggiungono 4 decessi indiretti), 388 feriti e circa 41mila sfollati. Interi borghi dell’entroterra marchigiano furono devastati, con gravi conseguenze sul tessuto sociale ed economico.    

24/08/2025 16:24
Romano Carancini sul concorso scuola annullato: "Opacità e dilettantismo sulla pelle delle persone"

Romano Carancini sul concorso scuola annullato: "Opacità e dilettantismo sulla pelle delle persone"

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Romano Carancini, interviene sulla ripetizione delle prove orali del concorso per la scuola primaria nelle Marche, prevista per il 27 agosto. L’annullamento della procedura a fine luglio ha sollevato forti dubbi e preoccupazioni tra candidati e operatori scolastici. Carancini denuncia la mancanza di trasparenza e chiede chiarimenti istituzionali. "Fra qualche giorno, il 27 agosto, prenderà il via la ripetizione delle prove orali del concorso per la scuola primaria nelle Marche. L’annullamento di fine luglio è un fatto gravissimo di cui si discute poco e che si caratterizza per opacità da parte degli enti preposti; in particolare, non è chiaro chi siano i "padri" della responsabilità di un fatto che si tende a mantenere sotto traccia e a considerare quasi ordinario. È infatti calata la nebbia più totale su questa vicenda che ha visto coinvolti quasi 200 docenti precari a un passo dall’incarico di ruolo e gli istituti scolastici a cui è stata sottratta la possibilità di programmare l’imminente avvio delle lezioni. Superate le prove scritte e sostenute coerentemente le prove orali su elaborati e quesiti perfettamente pertinenti al programma della scuola primaria, lo scorso 28 luglio i vincitori del concorso di immissioni in ruolo per l’A.S. 2025/26 si sono visti annullare l’intera procedura per effetto di un improvviso decreto in autotutela dell'Ufficio Scolastico Regionale Marche. Motivazione: a seguito di accessi agli atti e segnalazioni pervenute in merito alla regolarità formale della procedura di valutazione della prova orale si è reso necessario sospendere la validità della graduatoria pubblicata l’11 luglio in attesa degli accertamenti di competenza. Tradotto: concorso annullato.Tutto da rifare.     Altro studio, altri sacrifici, altra precarietà, altri soldi. Il paradosso per un concorso finanziato con i fondi del PNRR, nato per rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze della scuola pubblica, riducendo il precariato ed elevando la qualità del servizio. Sembrerebbe che la commissione d’esame abbia utilizzato criteri di valutazione non conformi, applicando erroneamente le griglie destinate alla scuola dell'infanzia anziché quelle appropriate per la primaria. Ad esempio, la prova di lingua inglese è stata valutata su un massimo di 15 punti, come previsto per l'infanzia, invece dei 20 punti corretti per la primaria. Una questione di calcoli che invece di essere riconvertiti hanno messo totalmente in discussione l’esito del concorso e il futuro di tante persone.  Dunque, una corsa contro il tempo per avere insegnanti certi prima dell’inizio dell’anno scolastico programmato per il 15 settembre, dopo l'ulteriore beffa di una falsa ripartenza delle prove orali prima stabilita per il 18 agosto, annunciata e poi cancellata. Ma qui cala la coltre di nebbia: per quale motivo l’Ufficio Scolastico Regionale Marche non ha inserito una motivazione formale chiara e trasparente nel provvedimento di annullamento della graduatoria di merito del concorso regionale? Quali e quante sarebbero le richiamate irregolarità? Di quale natura e di quale peso? E soprattutto, quale ente ha predisposto l’errata griglia di valutazione? Il Ministero dell’Istruzione o lo stesso USR Marche? Se l’errore fosse di matrice ministeriale, questo vuol dire che la stessa griglia è stata utilizzata anche dalle commissioni d’esame delle altre regioni italiane?           Opacità e dilettantismo sulla pelle di persone che hanno subito danni personali, professionali e materiali e tra esse i vincitori marchigiani costretti a rimettere in discussione il loro percorso, a sostenere nuove prove, a concorrere nuovamente per una valutazione positiva già ottenuta, a non avere i tempi necessari dal punto di vista logistico in previsione dell’eventuale assegnazione delle sedi scolastiche che verrà fatta all’ultimo minuto. Da non sottovalutare, inoltre, il grande disagio anche per i dirigenti scolastici che a fine agosto navigano nell’assoluta incertezza circa l’organizzazione delle classi tra supplenti e insegnanti di ruolo, con un indefinito corpo docenti. Chiedo nuovamente: il livello di responsabilità istituzionale per un fatto così grave e senza precedenti è centrale o regionale? Inoltre, con quali risorse verranno coperti i costi aggiuntivi per le nuove sessioni di esame e per la commissione valutatrice? E abbiamo ragionevole probabilità che non si aprano nuovi fronti di contenzioso amministrativo? Sono veramente troppe le domande senza risposta. Va immediatamente ristabilita una corretta e completa informazione di quanto è successo.         La richiesta è che le istituzioni coinvolte - anche grazie all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Irene Manzi al Ministro Valditara - si facciano carico delle proprie responsabilità e diano subito risposte trasparenti ai tanti insegnanti marchigiani che ad oggi hanno solo una certezza: dover ricominciare tutto da capo".  

23/08/2025 16:45
Concordato preventivo per le Terme di Sarnano. Ciarapica:  “Serve una strategia regionale”

Concordato preventivo per le Terme di Sarnano. Ciarapica: “Serve una strategia regionale”

Le recenti decisioni del consiglio comunale di Sarnano in merito al futuro delle Terme, e in particolare l’approvazione del concordato preventivo, continuano a suscitare attenzione e reazioni nel dibattito politico e tra i cittadini del territorio. Tra gli interventi registrati in questi giorni, quello di Fabrizio Ciarapica, vicepresidente regionale di Forza Italia e candidato alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre, che ha voluto esprimere la propria posizione in merito alla situazione. “Sono giorni in cui tanti cittadini sarnanesi, così come numerosi sostenitori di Forza Italia – afferma Ciarapica – mi hanno espresso la loro forte preoccupazione per quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, con l’approvazione del concordato preventivo per le Terme. Secondo Ciarapica, le Terme di Sarnano rappresentano un patrimonio di valore storico, turistico e sanitario, non solo per il comune ma per tutto l’entroterra maceratese. La loro tutela – sostiene – non può prescindere da un coinvolgimento attivo della popolazione nelle scelte strategiche che riguardano il futuro della struttura. “La sorte delle Terme – prosegue – riguarda il futuro di un territorio che già vive difficoltà legate allo spopolamento e al dopo-sisma, ma che ha anche straordinarie potenzialità di crescita. Le eccellenze locali vanno protette e rilanciate, e questo può avvenire solo attraverso momenti partecipativi di condivisione con la comunità”. Ciarapica ha inoltre sottolineato la necessità di un intervento a livello regionale per sostenere il comparto termale e turistico, con investimenti e piani di valorizzazione capaci di restituire centralità a realtà come quella sarnanese. “A livello regionale serve una strategia forte per il rilancio delle Terme e dell’intero comparto dell’entroterra – dichiara –. Parliamo di un settore attrattivo, motore di sviluppo e occupazione, che deve essere sostenuto con risorse mirate”. In conclusione, il candidato ribadisce il proprio impegno politico a portare queste istanze all’attenzione della Regione:“Le Terme di Sarnano dimostrano come anche i piccoli centri siano culla di eccellenze di rilevanza regionale e nazionale. La politica ha il dovere di garantirne il futuro. Dobbiamo unire le energie, dal mare all’entroterra, per costruire una Regione che valorizzi ciò che di unico possiede”.

23/08/2025 15:00
Hackerati i profili social di Sabrina De Padova: "Sabotaggio politico, non ci lasceremo intimidire"

Hackerati i profili social di Sabrina De Padova: "Sabotaggio politico, non ci lasceremo intimidire"

Sabrina De Padova, candidata al Consiglio Regionale con Noi Moderati, è finita nel mirino di un attacco informatico. I suoi profili social ufficiali sono stati violati in più occasioni da ignoti. "Il mio profilo Facebook è stato compromesso e successivamente bloccato, impedendo ogni forma di comunicazione istituzionale e politica. L’account Instagram ha subito due distinti attacchi, con tentativi di manomissione e cancellazione dei contenuti pubblicati", denuncia l'esponente politico maceratese. “È un attacco alla libertà di espressione e al corretto svolgimento della competizione elettorale,” ha dichiarato De Padova. “Ma non ci lasceremo intimidire. Continueremo con ancora più determinazione a portare avanti una politica pulita, trasparente e vicina ai cittadini.” L'accaduto è stato prontamente segnalato alla Polizia Postale, che avvierà le indagini per risalire ai responsabili. De Padova ha parlato di “un chiaro tentativo di sabotaggio politico”, sottolineando la necessità di un confronto elettorale leale e basato sulle idee. Nonostante l’attacco, la candidata ha ribadito la piena operatività della sua campagna elettorale. Gli appuntamenti pubblici, gli incontri con le comunità locali e il dialogo diretto con i cittadini proseguiranno regolarmente su tutto il territorio marchigiano.   “La mia campagna è fatta di persone, non di algoritmi,” ha concluso De Padova. “Nessun hacker potrà fermare il nostro impegno nel costruire una Regione più moderna, giusta e concreta.”

23/08/2025 10:00
Matteo Ricci a Ussita: "Ricostruzione? Bisognerebbe girare col santino di Legnini. Chiuderemo Atim"

Matteo Ricci a Ussita: "Ricostruzione? Bisognerebbe girare col santino di Legnini. Chiuderemo Atim"

"Oggi siamo nelle aree interne della provincia di Macerata, in particolar modo nella zona dei Sibillini, perché vogliamo concentrarci non solo sull'accelerazione del terremoto ma anche sul rilanciare le nostre idee per incentivare la vita nelle aree interne". Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, da Ussita dove ha incontrato la sindaca Silvia Bernardini, in occasione della tappa del tour ‘Ricci in Vetta’, dedicato ai monti e all’entroterra marchigiani. "Chi oggi parla di terremoto dovrebbe girare con il santino di Giovanni Legnini. È con lui che si sono sbloccate le procedure ed è con lui che sono arrivati 14 miliardi di euro. Dobbiamo proseguire sulla strada che ha tracciato, semplificando le procedure e garantendo certezze - dichiara il candidato del Pd -. Daremo anche un contributo di almeno 30.000 euro alle giovani coppie che decideranno di vivere nelle aree interne, garantiremo asili nido e trasporti scolastici gratuiti così come incentivi per le botteghe e per i medici di base".  "Sono tutte cose che stanno già facendo altre regioni e che si possono fare anche nelle Marche. Per farlo utilizzeremo le risorse di quel carrozzone dell'Atim. Sarà la prima cosa che chiuderò, destinando quei 12 milioni per ricucire le aree interne", conclude Ricci.

22/08/2025 18:50
Civitanova, inaugurata la sede elettorale di Veronica Fortuna: correrà alle Regionali con la Lega

Civitanova, inaugurata la sede elettorale di Veronica Fortuna: correrà alle Regionali con la Lega

È stata inaugurata a Civitanova Marche, in via Indipendenza, la sede elettorale di Veronica Fortuna, candidata della Lega alle prossime elezioni regionali nella provincia di Macerata. All’evento erano presenti i consiglieri comunali del Carroccio di Civitanova e dei comuni costieri, insieme al commissario provinciale Mauro Lucentini, che hanno espresso sostegno alla candidatura dell'esponente leghista, consigliere comunale a Potenza Picena e segretaria della sezione civitanovese del partito. Accolta da una ventina di neo-diciottenni al loro primo voto, Fortuna ha spiegato le ragioni della sua candidatura: «Una scelta che nasce dalla base del partito e che vuole rappresentare tutto il territorio, dalla montagna al mare». Originale l’iniziativa dello "zaino con schermo", utilizzato dalla candidata nelle ultime tre settimane per incontrare i cittadini: un contenitore simbolico dentro cui ognuno ha potuto inserire idee, progetti e aspettative per la Regione. In totale sono stati raccolti circa 150 contributi, che costituiranno la base delle proposte programmatiche. Quella di Civitanova non sarà l’unica sede elettorale: nuove aperture sono previste a Matelica, Tolentino e Macerata.

22/08/2025 16:00
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