Politica

Noi Moderati correrà con una lista autonoma alle Regionali: "Pieno sostegno ad Acquaroli"

Noi Moderati correrà con una lista autonoma alle Regionali: "Pieno sostegno ad Acquaroli"

Il gruppo dirigente di Noi Moderati delle Marche ha partecipato a un vertice nazionale a Roma per definire la linea politica in vista delle elezioni regionali del 2025. A guidare la delegazione marchigiana il segretario regionale Tablino Campanelli e il capogruppo in consiglio regionale Marco Marinangeli, che hanno incontrato i vertici del partito: il presidente Maurizio Lupi, la segretaria Mara Carfagna, e i responsabili nazionali per Enti Locali e Organizzazione, Pino Bicchielli e Alessandro Colucci. Durante l’incontro è stata ufficializzata la volontà di presentare una lista autonoma di Noi Moderati alle prossime elezioni regionali, confermando al tempo stesso il sostegno al presidente uscente Francesco Acquaroli. "Con Acquaroli – si legge nella nota diffusa dal partito – le Marche hanno ritrovato slancio e visibilità. Il rilancio del turismo, la realizzazione di infrastrutture attese da anni e l’attrattività per nuovi investimenti sono risultati tangibili di un’amministrazione che ha restituito centralità alla nostra Regione. Le Marche sono oggi tra le prime in Italia per l’efficace utilizzo dei fondi europei, un dato che testimonia l’efficienza dell’azione di governo". Con questa scelta, Noi Moderati conferma la propria collocazione nel centrodestra e si prepara a contribuire in modo attivo alla prossima competizione elettorale regionale, con l’obiettivo dichiarato "di proseguire il lavoro già avviato nella legislatura in corso".

08/05/2025 17:49
Macerata, Giorgio Pollastrelli ammesso alla "Rete dei consiglieri locali dell'Ue"

Macerata, Giorgio Pollastrelli ammesso alla "Rete dei consiglieri locali dell'Ue"

Il consigliere provinciale Giorgio Pollastrelli è stato ammesso alla "Rete dei consiglieri locali dell'Ue", un'iniziativa gestita congiuntamente dalla Commissione europea e dal Comitato europeo delle Regioni, che conta già oltre 3.000 amministratori locali. La Rete ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra l’Unione Europea e i cittadini attraverso il coinvolgimento diretto dei rappresentanti eletti a livello locale. “Credo fermamente che questa iniziativa rappresenti una straordinaria opportunità per rafforzare il legame tra le istituzioni europee e le comunità locali - commenta Pollastrelli - perché proprio dai territori e dagli amministratori locali può partire una nuova spinta per un’Europa più vicina, più comprensibile, più partecipata”. L’adesione alla Rete consente al “consigliere locale dell’Ue” di beneficiare di strumenti utili per rafforzare la propria azione sul territorio: visite di studio a Bruxelles, sessioni di formazione, seminari tematici e materiali informativi personalizzati per facilitare il dialogo con i propri cittadini sui temi europei. A tal riguardo, al “consigliere locale dell’Ue” viene richiesto un impegno attivo nel promuovere le questioni europee nel dibattito pubblico locale, stimolando eventi, incontri o momenti di discussione all’interno delle assemblee e della vita amministrativa quotidiana del proprio territorio.  

08/05/2025 10:30
Potenza Picena in lutto per la scomparsa di Stefano Mezzasoma: "Una persona buona, nel senso più autentico del termine"

Potenza Picena in lutto per la scomparsa di Stefano Mezzasoma: "Una persona buona, nel senso più autentico del termine"

La comunità di Potenza Picena piange la scomparsa di Stefano Mezzasoma, spentosi a 74 anni dopo una malattia. Figura molto conosciuta e apprezzata in città, Mezzasoma è stato un cittadino profondamente impegnato nella vita pubblica, candidato sindaco nel 2019 per il Movimento 5 Stelle e già consigliere comunale. La notizia della sua scomparsa si è rapidamente diffusa, suscitando cordoglio e commozione. Il Comune di Potenza Picena lo ha ricordato con un messaggio ufficiale: "Il Sindaco, l’amministrazione comunale e gli uffici, ricordando l'appassionato contributo dato alla nostra comunità, porgono ai suoi familiari e a tutti i suoi cari le più sentite condoglianze". Architetto di professione, Mezzasoma aveva alle spalle una carriera ricca anche di esperienze internazionali. Fino al 1980 è stato addetto all’ufficio personale di una primaria azienda di costruzioni in Algeria, per poi proseguire come agente di commercio. Ha lavorato non solo in Italia, ma anche in Libia, Iraq, Bulgaria, Spagna e Portogallo, testimoniando un’apertura al mondo rara e una visione ampia anche nel suo impegno civico. Era anche vicino al mondo degli scout, un aspetto che racconta il suo profondo senso della comunità, dell’educazione e della solidarietà. Richard Dernowski, consigliere comunale del gruppo "Comunità Ecologia Progresso", lo ha ricordato con parole toccanti: "Stefano era una persona buona, nel senso più autentico del termine. Una di quelle persone con cui si discuteva anche con forza - perché aveva idee chiare, perché non accettava compromessi facili - ma sempre nella consapevolezza che dietro ogni sua posizione c’era un cuore grande e una mente libera". "Cercava soluzioni, non scontri. Dava fiducia, soprattutto ai giovani, riusciva a tornare sulle sue convinzioni se ben argomentate. E soprattutto, c’era. Sempre", aggiunge Dernowski. Mezzasoma lascia due figli. Le forze politiche e associative con cui ha collaborato promettono ora di portare avanti il suo impegno, i suoi valori, e il suo esempio di cittadinanza attiva.  

08/05/2025 10:10
Porto Recanati - Parcheggi in centro, rivoluzione firmata Michelini: "Più strisce blu e spazi per i residenti"

Porto Recanati - Parcheggi in centro, rivoluzione firmata Michelini: "Più strisce blu e spazi per i residenti"

"Più spazio ai residenti, meno traffico in centro, parcheggi a pagamento solo dove servono davvero". È questo il cuore del nuovo piano parcheggi presentato dal sindaco Andrea Michelini, una strategia che punta a rendere il centro storico della cittadina più ordinato, silenzioso e vivibile, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico. Con l’introduzione di 35 nuovi stalli blu a pagamento e circa 50 stalli gialli riservati ai residenti, l’amministrazione comunale vuole contrastare un’anomalia che da anni penalizza la mobilità urbana: oggi si paga per parcheggiare nelle aree periferiche, come Pastrengo, piazza Giovanni XXIII e via della Stazione, mentre nel cuore del centro storico, anche nelle zone più congestionate, il parcheggio è gratuito. Una situazione che, spiega Michelini, genera un continuo viavai di auto in cerca di posteggi liberi proprio nelle strade più delicate, come via Castennou, San Marino e via Garibaldi. “La nostra idea – afferma il sindaco – è capovolgere questa logica, che danneggia la qualità della vita di chi abita in centro e peggiora la viabilità in generale”. Il piano prevede una razionalizzazione della sosta: alcuni parcheggi oggi gratuiti verranno trasformati in stalli blu a pagamento per la sosta breve, utili a chi deve fare commissioni o acquisti, mentre altri diventeranno riservati ai residenti, con l’obiettivo di garantire un posto a chi vive stabilmente nel centro storico. L’intervento non si limita ai 50 stalli già annunciati: sono previste ulteriori aree di sosta per residenti, distribuite in più punti del centro urbano, per ampliare la disponibilità e migliorare l’accessibilità. “È una scelta che tutela i residenti ma anche le attività commerciali – spiega Michelini – perché gli stalli blu, vicini al centro commerciale naturale, faciliteranno le soste brevi, riducendo il tempo perso a cercare parcheggio e favorendo il ricambio delle auto”. "Il parcheggio gratuito non viene eliminato, ma ripensato. Chi vuole evitare il pagamento potrà utilizzare aree come il parcheggio Nazario Sauro, distante solo 5-6 minuti a piedi dal centro". Un modo, secondo l’amministrazione, "per decongestionare le strade più critiche e rendere più equilibrata la gestione degli spazi pubblici". “Questa riorganizzazione – conclude il sindaco – è un passo importante verso una città più sostenibile, dove convivono meglio le esigenze di chi ci vive e di chi viene a visitarla”.

07/05/2025 17:47
Recanati, verso la riapertura della Sala Gigli: la Giunta avvia la concessione per la gestione cinematografica

Recanati, verso la riapertura della Sala Gigli: la Giunta avvia la concessione per la gestione cinematografica

Un segnale concreto di rilancio culturale per la città: la Giunta comunale di Recanati guidata dal sindaco Antonio Pepa ha approvato martedì 6 maggio un atto di indirizzo destinato alla pubblicazione di un avviso per la concessione in locazione della "Sala Gigli", con obbligo di gestione di un’attività cinematografica. L’iniziativa, tanto attesa dalla cittadinanza, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di riattivazione di un servizio culturale stabile e continuativo, fortemente sentito come parte integrante del patrimonio cittadino. La mancanza di un cinema attivo nel territorio aveva infatti lasciato un vuoto significativo nell'offerta culturale locale. «Dopo gli interventi manutentivi necessari al funzionamento della sala cinematografica, ormai in fase di completamento, abbiamo approvato l’atto che consentirà la concessione della Sala Gigli per ridare alla città un cinema funzionante – ha spiegato l'assessore al patrimonio Sabrina Bertini –. La riapertura è sempre stata considerata una priorità dalla Giunta, tanto da destinarvi risorse significative. Auspichiamo ora che l’avviso susciti interesse tra gli operatori del settore, così da poter riaprire la sala il prima possibile». L'affidamento avrà una durata di sei anni, con la possibilità di proroga per altri sei. Intanto, i lavori di manutenzione eseguiti dall'area tecnica sono ormai in fase conclusiva, e renderanno la sala pienamente operativa. L'avviso pubblico sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito istituzionale e sui canali social del comune di Recanati, aprendo ufficialmente la fase di selezione per individuare i professionisti del settore cinematografico chiamati a gestire la struttura.  

07/05/2025 16:39
Sarnano, Fantegrossi: “Sulle Terme solo fake news. I debiti? Eredità del passato”

Sarnano, Fantegrossi: “Sulle Terme solo fake news. I debiti? Eredità del passato”

Il sindaco Fabio Fantegrossi interviene con decisione sul clima sempre più teso che si respira in città, alimentato – secondo lui – da "notizie distorte, mezze verità e vere e proprie fake news" che avrebbero come bersaglio le grandi questioni cittadine: dalla situazione delle Terme, agli impianti montani, fino alla gestione delle risorse pubbliche. “Non si può restare in silenzio di fronte a una campagna sistematica di disinformazione – dichiara il primo cittadino –. Anche chi non è sui social avverte il malessere. È tempo di chiarezza”.  Il caso Terme: tra debiti e verità omesse Il tema più caldo resta quello delle Terme di Sarnano, al centro di polemiche e ricostruzioni che il sindaco definisce "infondate e capziose". "I quasi 4 milioni di euro di debiti non sono responsabilità dell’attuale amministrazione – precisa – ma il frutto di anni di cattiva gestione". Fantegrossi elenca i risultati raggiunti in appena dieci mesi: annullamento di contratti di lavoro irregolari, avvio di nuove assunzioni trasparenti, copertura di una fidejussione rimasta sospesa da 26 anni, conclusione della delocalizzazione post-sisma e chiarimento sulle acquisizioni immobiliari risalenti al 2019. Nonostante i progressi, la situazione finanziaria rimane critica: crisi di liquidità, debiti per TFR, mutui e stipendi non pagati per un passivo complessivo di 2,8 milioni di euro. "Eppure c’è ancora chi parla di soluzioni facili. Ma dov’erano quando servivano davvero?".  “Chi gioca a fare opposizione con la memoria corta – conclude Fantegrossi – troverà in noi una risposta ferma, ma non cadrà in provocazioni. Governiamo con i documenti, non con i like. Con la verità, anche quando fa male”.

07/05/2025 15:00
Alluvione 2024, fondi e aiuti anche nel Maceratese. Acquaroli: “Risposte come mai in passato”

Alluvione 2024, fondi e aiuti anche nel Maceratese. Acquaroli: “Risposte come mai in passato”

Il Consiglio dei Ministri ha ufficializzato l’estensione dello stato di emergenza anche ad alcuni territori della provincia di Macerata colpiti dagli eventi meteorologici eccezionali a partire dal 18 settembre 2024. Nello specifico, il provvedimento include i Comuni di Morrovalle e Recanati, duramente provati dal maltempo, insieme ad altre località delle province di Ancona e Pesaro e Urbino. Nella stessa seduta, il Governo ha stanziato nuove risorse per gli interventi di somma urgenza e per i primi ristori a famiglie e imprese che hanno subito danni. Un segnale importante per il territorio maceratese, che potrà così beneficiare di un primo supporto concreto per affrontare le conseguenze dell’alluvione. Soddisfatto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha sottolineato come questo risultato sia frutto del lavoro costante e puntuale portato avanti in sinergia con il vice commissario per l’alluvione Stefano Babini, il Dipartimento nazionale della Protezione Civile e il suo capo, Fabio Ciciliano. “L’ampliamento dello stato di emergenza e lo stanziamento di ulteriori risorse dimostrano l’attenzione del Governo nazionale per le istanze dei nostri territori colpiti dal maltempo, che stanno ricevendo risposte come mai in passato”, ha dichiarato Acquaroli. Nel frattempo, come annunciato dall’ingegner Babini, sono già iniziati gli interventi di ripristino dell’officiosità idraulica e la pulizia dell’alveo del Torrente Aspio, per un investimento di circa 1 milione di euro. Questi lavori – avviati a monte dell’ospedale Inrca di Camerano e in estensione per circa 4 km – mirano a rimuovere il materiale ligneo e a ristabilire la piena funzionalità idraulica del corso d’acqua. “Una risposta concreta per la mitigazione del rischio idraulico lungo un’asta fluviale che ha causato gravi problemi durante l’alluvione del 2024”, ha affermato l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi. L’assessore ha anche annunciato ulteriori attività già messe in campo: una gara da 2 milioni di euro per la pulizia del fosso dell’Aspio e dell’affluente Marganetto, e un progetto da 11 milioni in collaborazione con Rfi per raddoppiare l’attraversamento ferroviario e riposizionare il congiungimento del Marganetto con l’Aspio.  

07/05/2025 12:30
Viabilità provinciale: istituita una commissione per il collegamento Villa Potenza–Sambucheto

Viabilità provinciale: istituita una commissione per il collegamento Villa Potenza–Sambucheto

Condividere e approfondire le tematiche relative alla viabilità provinciale, con particolare riferimento alla situazione della vallata del Potenza. Questo l’obiettivo della Commissione di studio che verrà istituita in Provincia, a seguito del voto unanime espresso nell’ultima seduta da parte del Consiglio provinciale. La Commissione sarà composta dal Presidente della Provincia, Sandro Parcaroli (o suo delegato) e da altri sei membri ripartiti, con criterio proporzionale rispetto al numero di eletti nella lista di appartenenza alle scorse elezioni provinciali e, quindi, tre componenti per la lista Centro Destra Macerata, due per la lista Una Provincia per tutti e uno per la lista Provincia al centro, che saranno indicati nei prossimi giorni dai rispettivi gruppi. “L’obiettivo è lavorare con spirito costruttivo e di disponibilità più ampia possibile su un tema fondamentale come lo sviluppo viario del nostro territorio e, in particolare, della vallata del Potenza – ha spiegato il vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini, illustrando la proposta in Consiglio -. Con Decreto presidenziale del 15 aprile scorso, infatti, è stato approvato lo Schema di convenzione tra la Regione Marche e la Provincia di Macerata per la realizzazione dell’intervento denominato “Collegamento Villa Potenza – Sambucheto”, da realizzare nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione della vallata del Potenza. La scorsa settimana, invece, è stato approvato il Quadro esigenziale per i lavori di adeguamento e/o miglioramento tecnico funzionale, redatto ad esito del piano d’azione condiviso nell’ambito del tavolo tecnico di lavoro e concertazione con gli enti comunali. Il Quadro esigenziale ipotizza la realizzazione dell’obiettivo comune dell’ammodernamento dell’infrastruttura viaria inerente il tratto compreso tra la nuova Pedemontana delle Marche (nel Comune di Matelica) sino al casello autostradale dell’A14 previsto all’inizio della SS571 nel Comune di Potenza Picena, mediante la suddivisione in sette lotti funzionali, il primo dei quali riguarda appunto il collegamento Villa Potenza – Sambucheto, finanziato con risorse del fondo FSC 2021-2027 per un importo complessivo di 30 milioni essendo ricompreso nell’ambito degli interventi previsti nell’Accordo per la Coesione sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio e la Regione Marche. Tutti questi passaggi, svolti nelle scorse settimane, sono propedeutici e fondamentali per procedere, a breve, all’apertura del bando per l’appalto delle varie alternative progettuali per la realizzazione del nuovo tracciato”.

07/05/2025 11:30
Ricci a Civitanova, con bicicletta e pane ("antifascista"):  'In 5 anni di Acquaroli nessun progresso per le Marche"

Ricci a Civitanova, con bicicletta e pane ("antifascista"): 'In 5 anni di Acquaroli nessun progresso per le Marche"

“La regione che vogliamo è una regione del cambiamento, con la qualità della vita migliore d’Europa e la più sicura d’Italia”. Così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, in provincia di Macerata, gremito per l’iniziativa de “La primavera delle Marche” che, questa volta, ha visto sul palco anche due simboli di questi primi mesi trascorsi in giro ad ascoltare i cittadini, ovvero: la bicicletta e il pane. La prima come simbolo delle aree interne poiché: “Bisogna ricucire le Marche partendo dall’entroterra, che è bello come andare in bici ma faticoso da vivere come è faticoso pedalare e a noi spetterà il compito di renderlo meno faticoso e più bello”. La seconda invece è il pane, richiamando così la fornaia di Ascoli: “Per una regione che si fonda sui valori della democrazia e dell’antifascismo”. Il progetto di Ricci appare chiaro ed è quello di una Regione profondamente diversa da quella attuale, fondata su valori europeisti, democratici, solidali e con una sanità, un’economia e una rete di servizi finalmente all’altezza. “Vorrei governare una regione europeista e non una regione che inganna e illude i marchigiani che chiudendosi dietro sovranismo bieco e arretrato si possa creare sviluppo e lavoro”, ha dichiarato Ricci in apertura, sottolineando come l’approccio attuale stia danneggiando imprese e famiglie. E ha avvertito: “Basta parlare con le nostre imprese… immaginate quando saranno in vigore i dazi: già solo averne parlato ha avuto ricadute sull’economia marchigiana, che si regge sulle esportazioni, già messe in crisi dai conflitti internazionali”. Ricci ha riservato parole durissime anche contro l’attuale amministrazione regionale e le sue scelte politiche: “Questa politica ci dimostra che a livello nazionale e regionale non c’è più un centrodestra. Berlusconi o Reagan si rivolterebbero nella tomba. Questa destra si è allineata all’estrema destra mondiale e ora ne vediamo i danni: i dazi non solo ridurranno le esportazioni, ma faranno esplodere l’inflazione, colpendo chi già fatica ad arrivare a fine mese”. Sulla sanità, Ricci non ha usato mezzi termini: “La sanità è nel caos. Abbiamo un assessore che non è in grado di fare l’assessore, e lo sanno anche loro: prima volevano cambiarlo, poi gli hanno messo un tutor e infine hanno dato la delega all’edilizia sanitaria a un altro assessore. Tre assessori che non fanno per uno. E intanto si fanno Case della salute senza medici, mancano medici di base, mancano infermieri, e nessuno parla più di salute mentale mentre lo psicologo dovrebbe diventare un diritto.” Altro tema caldo, le infrastrutture, su cui Ricci denuncia immobilismo e propaganda: “Le infrastrutture devono portare le persone nelle Marche, non servono solo a tagliare nastri per propaganda. O si rilancia seriamente l’aeroporto delle Marche, mettendolo in rete con quelli dell’Italia centrale, oppure la smettiamo con i proclami”. Sulle politiche sociali, Ricci accusa la giunta regionale di aver abbandonato un settore che era un’eccellenza: “Le Marche erano un modello nazionale. Oggi non c’è più nulla. Aumentano povertà, dipendenze, l’edilizia popolare è ferma. Servono politiche regionali sull’affitto, o aumenterà il divario tra chi ha e chi non ha”. Netta anche la posizione sulla sicurezza: “Voglio togliere dalle grinfie della propaganda della destra la parola sicurezza e fare delle Marche la regione più sicura d’Italia. La sicurezza è un diritto e riguarda tutti. Non possiamo lasciare i sindaci da soli. Serve un progetto regionale integrato. Vogliamo una regione libera dalle mafie, che contrasti i furti, e useremo tecnologie per identificare le targhe e prevenire l’ingresso delle bande organizzate”. Ricci non risparmia un attacco all’operato della giunta Acquaroli: “In cinque anni non hanno portato un euro nuovo in tre leggi di bilancio. Usano solo soldi stanziati dai governi precedenti. Ogni volta che tagliano un nastro, stanno vendendo come novità progetti di altri finanziati con fondi del PNRR al quale hanno votato contro. È una farsa”. Infine, Ricci ha voluto ribadire i valori democratici al centro della sua proposta politica: “La nostra sarà una regione antifascista, che non celebra la marcia su Roma ma le date fondanti della Repubblica. Lo abbiamo visto ad Ascoli, con Lorenza, una giovane panettiera identificata per uno striscione: il sindaco non le ha dato solidarietà, ma solo vittimismo ipocrita”. E chiude con un’immagine netta della sua idea di futuro: “Le Marche che immagino sono le Marche del cambiamento. Sono le Marche con la più alta qualità della vita d’Europa. Il nostro simbolo è la bicicletta, il loro è il divano: perché stanno seduti e si accontentano della mediocrità”. Il prossimo appuntamento in programma con “La primavera delle Marche” sarà al teatro comunale Domenico Alaleona di Montegiorgio, in provincia di Fermo, il 9 maggio alle ore 21:00.

06/05/2025 15:26
Marche, 7 milioni alle Pmi turistiche nei borghi: parte il nuovo bando FESR per un turismo diffuso e sostenibile

Marche, 7 milioni alle Pmi turistiche nei borghi: parte il nuovo bando FESR per un turismo diffuso e sostenibile

Con un nuovo investimento di 7 milioni di euro destinato alle piccole e medie imprese turistiche nei borghi, la Giunta regionale delle Marche, guidata da Francesco Acquaroli, rafforza la propria strategia per un turismo diffuso, sostenibile e di qualità. Il nuovo bando FESR, operativo dal 15 maggio al 15 luglio 2025, rappresenta un passo decisivo verso la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico dell’entroterra marchigiano. Il bando finanzia progetti legati all’accoglienza turistica nei borghi storici, dando priorità alle imprese localizzate nei comuni aderenti al programma "Borgo Accogliente". Dei 7 milioni stanziati, 5 sono destinati a reti di imprese che intendono creare sistemi integrati di ospitalità, mentre 2 milioni andranno a progetti singoli. L’intento è chiaro: promuovere una rete turistica capace di attrarre visitatori durante tutto l’anno, contrastando la stagionalità e generando benefici diffusi sui territori. Il bando si inserisce in un quadro strategico più ampio, che ha visto la Regione investire complessivamente 110 milioni di euro per lo sviluppo dei borghi, oltre ad altri 60 milioni stanziati nel 2024 per la riqualificazione delle strutture ricettive e la promozione turistica. I risultati non si sono fatti attendere: nel 2024 le Marche hanno registrato numeri record, con 2.725.811 arrivi (+4,11% rispetto al 2023) e 11.795.484 presenze (+3,88%). Particolarmente significativo è stato l’aumento del turismo straniero, cresciuto del 15% in un solo anno. Se i centri costieri continuano a trainare il comparto, è nei borghi dell’entroterra che si sta assistendo a una vera rinascita: la permanenza media è salita a 3,6 giorni, grazie a un’offerta che punta su enogastronomia, tradizioni locali e natura. «Con questo bando – ha dichiarato Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia – la Regione dimostra ancora una volta di avere una visione chiara e strategica: valorizzare l’identità marchigiana, sostenere le imprese locali e promuovere un modello turistico che crea opportunità economiche durevoli per tutti i territori, non solo per quelli più noti. La crescita dei borghi ne è la prova».    

06/05/2025 10:50
San Severino, la minoranza attacca "Pesante aumento della Tari, ma l'amministrazione resta a guardare"

San Severino, la minoranza attacca "Pesante aumento della Tari, ma l'amministrazione resta a guardare"

Un pesante aumento della Tari si abbatte su famiglie e imprese di San Severino Marche, senza che l’Amministrazione comunale – secondo il gruppo consiliare di minoranza Insieme per San Severino – "abbia messo in campo strumenti per attenuarne l’impatto". “Ancora una volta – attaccano i consiglieri Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini – il Comune dimostra la propria distanza dai bisogni reali della cittadinanza. A fronte di un contesto economico complesso, ci saremmo aspettati misure concrete per sostenere il tessuto sociale ed economico, ma invece si è preferito scaricare i costi sui cittadini”. La polemica nasce dopo l’approvazione in consiglio comunale dell’aumento della tassa sui rifiuti. Il gruppo di minoranza denuncia non solo la mancanza di agevolazioni per le fasce più deboli e per le attività produttive, ma anche l’assenza di strumenti come piani di rateizzazione più accessibili. “In altri comuni – aggiungono – si stanno adottando politiche di sostegno attivo, qui invece no”. Nel corso dell’ultima seduta consiliare, i tre esponenti di Insieme per San Severino hanno avanzato alcune proposte concrete: riduzioni per i nuclei familiari con minori disponibilità economiche, per i disabili, le famiglie numerose e quelle con neonati. Ma il problema, secondo la minoranza, non si limita alla Tari. “Registriamo una preoccupante inerzia amministrativa anche in altri settori – denunciano – dai servizi sociali alla manutenzione urbana, dal sostegno alla scuola alla promozione del commercio locale. Non solo manca una visione per il futuro, ma anche la gestione ordinaria appare trascurata”. Da qui l’appello finale: “Il nostro territorio merita di più. Serve un’Amministrazione capace di ascoltare, progettare e agire. Come opposizione continueremo a vigilare e a proporre soluzioni concrete per una San Severino Marche che non resti indietro”.

03/05/2025 12:56
Potenza Picena, parco dei laghetti: il Comune apre al possibile acquisto. Arriva l'ok del Consiglio

Potenza Picena, parco dei laghetti: il Comune apre al possibile acquisto. Arriva l'ok del Consiglio

 Il Gruppo Consiliare “Idea Futura” esprime la propria soddisfazione per l’approvazione unanime della mozione con la quale si impegna l’Amministrazione a promuovere un tavolo di confronto con il Curatore Fallimentare dell’area Parco dei Laghetti finalizzato a valutare la possibilità di acquistare l’area da parte del Comune. "Complici i 4 mesi di ritardo nella discussione - si legge in una nota dei consiglieri di minoranza - (la mozione era stata presentata il 31 dicembre 2024), ed il fatto che sono stati già esperiti cinque tentativi di incanto con un prezzo a base d’asta ormai sceso sotto gli 873.756 euro, si è raggiunta una condivisione unanime sull’urgenza di intraprendere un’azione da parte del Comune valutando anche le opportunità di trattativa diretta concesse dalla normativa fallimentare e dalla riforma Cartabia".  "Per tale ragione la minoranza ha accolto l’emendamento proposto dal Capogruppo Braconi che non sconvolge il senso della mozione, volta ad incardinare la discussione presso la Prima Commissione Consiliare Permanente, nonostante una discussione a tratti accesa nei toni".  "In tale sede dovranno anche essere risolti i problemi evidenziati dall’Amministrazione in termini di carenza di risorse finanziarie e valutazioni sui costi di manutenzione e gestione del Parco, che quest’anno non hanno consentito l’organizzazione della tradizionale Festa del Primo Maggio". Con questa mozione Idea Futura conferma il proprio impegno "al fine di valorizzare un’area dall’incommensurabile pregio paesaggistico, ambientale e naturalistico presente nel territorio a suo tempo recuperata con scelte lungimiranti. Con tale iniziativa si evidenzia altresì l’importanza dell’informazione e della trasparenza nei confronti dei cittadini su temi di carattere strategico. Starà ora alla Commissione Consiliare cercare di raggiungere un obiettivo di grande importanza per tutti i cittadini di Potenza Picena".   (Foto Pro Loco Porto Potenza)   

01/05/2025 12:30
Civitanova-  "Commercianti dimenticati, promesse solo da campagna elettorale"

Civitanova- "Commercianti dimenticati, promesse solo da campagna elettorale"

«Siamo tutti consapevoli che il commercio attraversa una crisi strutturale. Le chiusure nei centri storici sono l’effetto combinato di stipendi fermi da trent’anni — il potere d’acquisto è oggi inferiore del 26,5 % rispetto a quello dei tedeschi e del 12,2 % rispetto a quello dei francesi —, dell’avanzata dell’e-commerce, dell’inflazione, dell’incertezza sul futuro e della crisi energetica, fattori che frenano i consumi.» Con queste parole, il gruppo Viviamo Civitanova, guidato da Manola Gironacci, lancia un nuovo allarme sullo stato del commercio in città e chiede un’azione politica decisa: «È indispensabile un’azione politica, innanzitutto locale, capace di ricostruire fiducia in ogni comunità». I dati non lasciano spazio all’ottimismo. «Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, prevede per il 2025 una crescita del PIL dello 0,8 % e un ritorno ai livelli di consumo del 2007, cioè di quasi vent’anni fa. Nella provincia di Macerata, gli esercizi commerciali sono diminuiti del 25,6 %: un negozio su quattro è scomparso. Sangalli ricorda che “i negozi devono fare la loro parte in termini di innovazione, ma i Comuni devono puntare sulla riqualificazione dei centri”». Il gruppo cita anche i numeri della Camera di Commercio: «Nel primo trimestre 2025, nelle Marche hanno chiuso 3 207 aziende, a fronte di 2 663 nuove aperture: un saldo negativo di -544 attività in soli tre mesi. Il direttore generale Polacco sottolinea come, negli ultimi dodici anni, la vitalità dei centri sia stata l’ago della bilancia dell’economia del commercio». Viviamo Civitanova accusa l’amministrazione comunale di inazione: «Ci chiediamo se il nostro sindaco, Fabrizio Ciarapica — assente nei fatti — sia consapevole che, in un momento tanto difficile, lasciare il commercio a se stesso significa alimentare una crisi più profonda e una crescente sfiducia nelle istituzioni». La situazione nel centro storico, secondo il censimento del gruppo, è allarmante: «Il centro cittadino, come il nostro Borgo marinaro, è un assegno in bianco che solo gli imprenditori, con i loro investimenti, rendono vivo. Contiamo 422 vetrine nelle vie centrali: 320 attività in esercizio e 102 serrande abbassate. Le nuove aperture non invertono la tendenza; le cessazioni superano le inaugurazioni con un saldo negativo del -2,5 %, in linea con il dato nazionale». I dettagli evidenziano le zone più colpite: «Corso Umberto I risulta la via più penalizzata — complice il caro affitti — con 154 negozi e 36 chiusure. La più resiliente è via Duca degli Abruzzi. Seguono via Matteotti e viale Vittorio Veneto (12 chiusure ciascuna), vialetto Nord e Sud (6), corso Vittorio Emanuele (28), corso Dalmazia (16) e via Trento (4)». Non manca però un riconoscimento al tessuto imprenditoriale locale: «Sono 320 le imprese che tengono vivo il centro, grazie a una classe imprenditoriale che molte città ci invidiano. Con scelte politiche lungimiranti, Civitanova potrebbe tornare la “perla dello shopping” del centro Marche». Il gruppo non risparmia critiche alla retorica dell’amministrazione: «Sconcerta che un comparto così numeroso, che contribuisce in modo sostanziale all’economia locale, non venga realmente considerato dall’amministrazione, ma esibito come una mera coccarda social: finita la festa, gabbato lo santo». Anche Confartigianato conferma l’urgenza di azioni concrete: «Uno studio di Confartigianato Imprese Macerata‑Ascoli‑Fermo sottolinea la necessità di rafforzare i rapporti con i Comuni, garantire una viabilità fluida verso parcheggi sufficienti, tutelare la sicurezza pubblica e promuovere manifestazioni a sostegno delle attività». Viviamo Civitanova contesta duramente le parole del sindaco: « Il nostro sindaco parla di “esplosione di energia imprenditoriale” che confermerebbe la vitalità di Civitanova. Peccato che non rilevi il saldo ancora negativo: alle attività cui augura “buon lavoro” volta poi le spalle durante la stagione estiva, sacrificandole sull’altare di una Civitanova più turistica». E concludono con amarezza: «Si confonde la presenza alle inaugurazioni con il sostegno concreto a un settore che la stessa amministrazione, con eventi sul lungomare sud e una viabilità già compromessa, indebolisce ulteriormente, lasciando la piazza ai soli mercati. Una categoria usata solo in campagna elettorale, immortalata in foto che chi lavora spera non restino propaganda, ma si traducano in misure concrete a tutela degli investimenti; mentre il sindaco spera che, magicamente, si traducano in voti».

29/04/2025 19:16
"Guido Castelli cittadino onorario di San Severino Marche": il Consiglio comunale dà l'ok

"Guido Castelli cittadino onorario di San Severino Marche": il Consiglio comunale dà l'ok

Con voto unanime dei consiglieri presenti in aula, il Consiglio comunale della città di San Severino Marche ha conferito la cittadinanza onoraria al senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016. "La decisione rappresenta un gesto di profondo riconoscimento da parte dell'amministrazione e della comunità settempedana nei confronti dell’impegno concreto e della sensibilità dimostrata dal senatore verso un territorio duramente colpito dal sisma del 2016. Si tratta di un gesto di gratitudine, non di un gesto politico" ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei, ricordando: "La cittadinanza onoraria è un segno di riconoscenza per l’azione decisa e risolutiva che il senatore Castelli ha saputo imprimere a molti progetti chiave per la nostra comunità. In particolare, penso al caso dell’Istituto Tecnico 'Divini', la cui ricostruzione era bloccata: senza il suo intervento personale, oggi non saremmo qui a vedere un’opera avviata concretamente". Tra le opere sbloccate o accelerate sotto il mandato del senatore Castelli figurano, come scritto nella premessa alla proposta di delibera di conferimento della cittadinanza: la ricostruzione dell’Istituto “Eustachio Divini”, la nuova caserma dei Carabinieri, il nuovo asilo nido e la scuola materna in via Talpa, il Centro operativo comunale, e l’ammodernamento infrastrutturale del Ponte dell’Intagliata lungo la S.P. 361 “Septempedana”. Quest’ultimo intervento, pur non legato direttamente ai danni sismici, è stato reso possibile grazie a fondi commissariali, contribuendo a risolvere una storica criticità viaria per l’accesso alla città e per tutta l’alta Valle del Potenza. La proposta di concessione della cittadinanza a Castelli ha ricevuto il sostegno compatto della maggioranza consiliare e dei rappresentanti della lista di minoranza "Insieme per San Severino". Il capogruppo di quest’ultima, Tarcisio Antognozzi, nel suo intervento ha paragonato il ruolo di Castelli a quello di un "finalizzatore" in un campo di calcio, capace di concretizzare il lavoro corale di tante figure: "Come un attaccante che segna il goal decisivo dopo un’azione corale iniziata anni fa, Castelli ha rappresentato il volto visibile di una filiera istituzionale che oggi ha permesso di riavviare la speranza nei nostri territori". Il consigliere Gabriele Pacini ha espresso rammarico per l’uscita dall'aula dei colleghi di opposizione, definendo il conferimento "il giusto riconoscimento alle qualità politiche, professionali e umane del Commissario". Con lui, anche la consigliera Tiziana Gazzellini ha accolto con entusiasmo la proposta. A scegliere di non partecipare alla votazione sono stati invece i consiglieri della lista "San Severino Futura", Francesco Borioni e Alessandra Aronne, che hanno lasciato l’aula al momento del voto. Prima di abbandonare i lavori, Borioni ha espresso forti perplessità in merito alla tempistica del riconoscimento e al rischio che l’onorificenza assumesse un valore politico: "Castelli ha indubbiamente mostrato empatia e capacità – ha dichiarato Borioni – ma il suo operato rientra nei compiti di un commissario, come già fatto da altri prima di lui, come Giovanni Legnini e Vasco Errani. Allora perché proprio ora, perché solo lui? La nostra astensione vuole segnalare che questo atto appare più come una scelta politica in vista delle prossime elezioni regionali". Nel suo intervento di chiusura, il sindaco Piermattei ha ringraziato anche i precedenti Commissari e tutti quelli che hanno lavorato per il ritorno alla normalità, dalla Protezione Civile alle altre associazioni coinvolte fin dalla prima emergenza, e ribadito l’estraneità dell’iniziativa a logiche partitiche: "Siamo una lista civica e questo gesto nasce da un sentimento di riconoscenza autentica. Il senatore Castelli ha dimostrato una dedizione straordinaria, ha studiato le carte, ha trovato soluzioni, ha sbloccato impasse che da anni frenavano la ricostruzione. La nostra è una città ferita, ma che oggi inizia a vedere segni concreti di rinascita. E per questo abbiamo voluto dire grazie".

29/04/2025 12:10
Corridonia, la consigliera Lina Agostinelli approda nella maggioranza: "Il mio impegno rimane quello di sempre"

Corridonia, la consigliera Lina Agostinelli approda nella maggioranza: "Il mio impegno rimane quello di sempre"

Nel corso del consiglio comunale di lunedì 28 aprile, la consigliera comunale Lina Agostinelli, finora appartenente al gruppo misto, ha ufficializzato la sua adesione alla maggioranza consiliare, entrando a far parte del gruppo Centro Destra Corridonia in quota Fratelli d’Italia. La decisione - si legge nella comunicazione diffusa alla stampa - "nasce da una profonda condivisione dei valori del centrodestra e degli obiettivi programmatici volti allo sviluppo e al benessere della città". Con questo passo, Agostinelli intende "rafforzare l’azione amministrativa guidata dalla sindaca Giuliana Giampaoli", confermando al contempo la propria volontà di rappresentare le istanze dei cittadini, in particolare quelle provenienti dalla frazione di Colbuccaro, dove risiede. "Il mio impegno rimane quello di sempre: lavorare per il bene della comunità, ascoltare i bisogni del territorio e contribuire con responsabilità alla costruzione di un futuro più solido per Corridonia", ha dichiarato la consigliera. La maggioranza accoglie con soddisfazione questa scelta, che viene letta come segnale di coesione e di fiducia nel percorso politico intrapreso: "L’adesione di Agostinelli – fanno sapere dal gruppo Centro Destra Corridonia – conferma la solidità e l’apertura del nostro progetto, capace di attrarre forze politiche e civiche animate dal desiderio concreto di lavorare per la città".  

29/04/2025 10:20
Ascoli, striscioni di minaccia per la titolare del panificio del 25 aprile: Francesco Borrelli interroga il ministro Piantedosi

Ascoli, striscioni di minaccia per la titolare del panificio del 25 aprile: Francesco Borrelli interroga il ministro Piantedosi

Questa mattina è stata depositata l'interrogazione a firma dell'onorevole Francesco Emilio Borrelli di AVS al ministro Matteo Piantedosi sui fatti avvenuti ad Ascoli il 25 Aprile. A darne notizia Gianluca Carrabs della direzione nazionale di Europa Verde.  Il 25 aprile rappresenta una data cruciale per la storia d'Italia: la Festa della Liberazione, che ogni anno celebra la fine dell'occupazione nazista e la caduta del regime fascista. Un giorno simbolo della Resistenza, della lotta partigiana e della costruzione della democrazia repubblicana, valori che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea come alla base dell'unità nazionale. Quest'anno, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, il Ministro Nello Musumeci ha raccomandato “sobrietà” nelle manifestazioni pubbliche, parole che in molte città italiane si sono "tradotte in provvedimenti restrittivi e in un clima di intimidazione nei confronti di chi ha voluto celebrare la Liberazione con simboli antifascisti", sottolinea Carrabs. Un caso che ha suscitato particolare preoccupazione riguarda Lorenza Roiati, titolare di un panificio ad Ascoli, che è stata oggetto di due identificazioni da parte delle forze dell'ordine per aver esposto un "lenzuolo antifascista" sulla facciata del suo negozio. Il messaggio sul lenzuolo recitava: "25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo", "un’iniziativa che, sebbene semplice e sobria, ha attirato l'attenzione delle forze di polizia - precisa Carrabs -. La signora Roiati è stata identificata due volte, prima da una volante della polizia e successivamente da agenti in borghese. Nonostante il messaggio pacifico e celebrativo, l'episodio ha sollevato interrogativi sulla legittimità dell’intervento delle forze dell'ordine in una manifestazione che non conteneva alcun messaggio minaccioso o violento". La situazione è poi degenerata durante la notte tra sabato e domenica, quando ignoti hanno affisso due striscioni nei pressi del panificio, contenenti messaggi di intimidazione. Il primo striscione recitava: "Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore", mentre il secondo recitava: "L’assalto ai forni", con la parola "assalto" barrata, suggerendo una minaccia velata nei confronti della signora Roiati. In risposta a questi episodi, l'onorevole Borrelli ha chiesto al Ministro Piantedosi se ritenga opportuno avviare un'indagine approfondita per chiarire i motivi per cui la signora Roiati è stata identificata dalle forze dell'ordine, e se intenda adottare provvedimenti per individuare gli autori degli striscioni intimidatori e quelli che, sui social, hanno minacciato la panettiera. L’interrogazione solleva inoltre una riflessione più ampia sul rispetto della Festa della Liberazione e sulle modalità in cui le forze dell'ordine dovrebbero gestire le manifestazioni legate a eventi così significativi per la storia del Paese. La domanda centrale dell'interrogazione è se, come scritto sul sito del Ministero dell'Interno, "la Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo" perda davvero "sostanza né significato", e se le autorità siano pronte a proteggere chi, come Lorenza Roiati, esprime il proprio sostegno ai valori della Resistenza senza incorrere in intimidazioni e repressioni.  

28/04/2025 19:10
Cessapalombo, polemiche sul 25 aprile: "Un silenzio che offende la memoria storica"

Cessapalombo, polemiche sul 25 aprile: "Un silenzio che offende la memoria storica"

"Un 25 aprile senza celebrazioni ufficiali quello vissuto a Cessapalombo, uno dei pochi comuni insigniti della Croce di Guerra al Valor Militare per il contributo della sua popolazione alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale". A sollevare la polemica è Stefano Ciocchetti, capogruppo della minoranza di "Viviamo Cessapalombo", che esprime in una nota il suo rammarico per l’assenza di iniziative istituzionali in occasione della Festa della Liberazione. "Un 25 aprile senza memoria – ha dichiarato Ciocchetti – in un paese che ha pagato un alto tributo di sangue nella lotta partigiana. L’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno nemmeno pubblicare un messaggio commemorativo, né deporre una corona di fiori al monumento dedicato alle vittime dell’eccidio di Montalto". La denuncia della minoranza si fa ancora più amara nel confronto con quanto avvenuto nei comuni vicini, dove, come da tradizione, si sono svolte cerimonie e sono state deposte corone di fiori in segno di omaggio ai caduti per la libertà. "Ricordare il 25 aprile – ha aggiunto Ciocchetti – non è una scelta politica, ma un dovere civico. Ogni amministrazione, a prescindere dal colore politico, dovrebbe sentire come proprio l’impegno a mantenere viva la memoria dei sacrifici compiuti per la libertà e la democrazia".

27/04/2025 09:58
Potenza Picena - "Erba alta e incuria sui marciapiedi lungo la Statale 16: il Comune intervenga subito"

Potenza Picena - "Erba alta e incuria sui marciapiedi lungo la Statale 16: il Comune intervenga subito"

Potenza Picena - "A Porto Potenza, lungo la Strada Statale 16, tra la zona di Santo Stefano e l’ingresso dello stabilimento balneare "Lo Scoglio", i marciapiedi si presentano in condizioni di degrado". A denunciarlo è il consigliere comunale di minoranza del gruppo "Comunità Ecologia Progresso", Richard Dernowski, il quale punta il dito contro l’Amministrazione per la mancata cura del decoro urbano proprio alla vigilia della stagione turistica. "Erba alta e sterpaglie hanno ormai invaso l'area – osserva il consigliere – offrendo un’immagine trascurata e poco accogliente della nostra città" . A destare particolare preoccupazione è l’immobilismo del Comune, che, nonostante le numerose segnalazioni da parte dei residenti, non è ancora intervenuto nemmeno con uno sfalcio provvisorio. Il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi, avviato mesi fa, è ormai fermo da tempo. L’Amministrazione, con un comunicato diffuso il 3 marzo, aveva spiegato che i lavori erano stati sospesi per la necessità di riprogettare il sistema di scarico delle acque meteoriche, inizialmente ritenuto inadeguato in accordo con Astea. Inoltre, si era reso necessario un nuovo attraversamento della Statale 16, per il quale era stato richiesto il nulla osta da parte di Anas. Nell’occasione era stato assicurato che i lavori sarebbero ripresi dopo il passaggio della Tirreno-Adriatico, con conclusione prevista entro l’estate. "Ma la Tirreno-Adriatico è passata da oltre un mese – sottolinea il consigliere – e del cantiere non vi è ancora traccia". Secondo Comunità Ecologia Progresso, al di là delle motivazioni tecniche, ciò che preoccupa è la mancanza di tempestività e di attenzione verso la città. "Alla vigilia dell’estate – conclude il consigliere – lasciare una delle principali arterie cittadine in stato di abbandono è un grave segno di disinteresse. Il rispetto per Porto Potenza passa anche da interventi basilari come lo sfalcio dell'erba. Ci piacerebbe vedere aiuole e prati fioriti ben curati e non abbandonati a sé stessi. Restituire decoro al territorio non è un optional, ma un dovere verso la comunità" .

26/04/2025 15:18
Civitanova, un nuovo sportello per supportare le imprese nell’accesso ai fondi europei

Civitanova, un nuovo sportello per supportare le imprese nell’accesso ai fondi europei

Il comune di Civitanova Marche ha avviato un nuovo servizio per supportare le imprese marchigiane nell’accesso ai finanziamenti europei. Il servizio viene svolto in collaborazione con l’azienda Projectfin, specializzata nella consulenza per l’accesso a finanziamenti europei per le imprese ed enti pubblici, con sede a Civitanova Marche. Da metà aprile, tutti i giovedì dalle ore 9:00 alle ore 13:00, le aziende del territorio provinciale potranno trovare un punto di riferimento per ricevere informazioni e consulenza sulle opportunità offerte dall’Unione Europea. Lo sportello sarà operativo presso gli uffici del Comune di Civitanova Marche, al terzo piano, presso lo sportello informativo sulle politiche europee. Tra le consulenze offerte ci sono le informazioni sui programmi di finanziamento europei disponibili; consulenze per identificare le opportunità più adatte alle esigenze specifiche di ogni impresa e supporto alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali o all’accesso nel mondo del lavoro. “Si amplia lo sportello Europa del comune di Civitanova Marche, che nel 2023 ha aderito alla rete di informazione e orientamento dei giovani dell'Unione Europea "Eurodesk" – spiega il vicesindaco e assessore di riferimento Claudio Morresi. Il nuovo servizio nasce con l’obiettivo di supportare attivamente l’intero tessuto imprenditoriale della provincia di Macerata e non solo, fornendo informazioni e una prima consulenza gratuita alle imprese che intendono investire in innovazione, ricerca e progetti di sviluppo, nonché a chi vuole cogliere l’opportunità dei fondi comunitari per l’avvio di un nuovo progetto imprenditoriale”. Le aziende interessate possono recarsi direttamente a Palazzo Sforza durante gli orari di apertura e/o contattare i recapiti 0733 822 257 e europa.imprese@comune.civitanova.mc.it, per informazioni e fissare un appuntamento.

26/04/2025 12:48
San Severino, Guido Castelli verso la cittadinanza onoraria: il Consiglio comunale deciderà il 28 aprile

San Severino, Guido Castelli verso la cittadinanza onoraria: il Consiglio comunale deciderà il 28 aprile

Il Consiglio comunale della città di San Severino Marche, nella seduta in programma per lunedì prossimo 28 aprile sarà chiamato ad esprimersi anche sulla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al commissario straordinario per la Ricostruzione post-sisma 2016, senatore Guido Castelli.  "Si tratta di un gesto di profondo riconoscimento per l’impegno concreto e la sensibilità dimostrata verso la comunità settempedana e i territori colpiti dal terremoto", si legge in una nota del Comune. Nella proposta di conferimento si ricorda che "l'istituto della cittadinanza onoraria costituisce un riconoscimento onorifico per chi, non essendo iscritto nell'anagrafe della popolazione del Comune, si sia particolarmente distinto in diversi campi operando nel territorio locale con azioni altamente meritorie e unanimemente riconosciute dalla collettività" e si sottolinea, quindi, "il ruolo determinante ricoperto dal senatore Castelli nel promuovere una ricostruzione non solo materiale, ma anche morale e sociale, dopo le gravi ferite inferte dal sisma del 2016 e le difficoltà aggiuntive causate dalla pandemia". "Tra le opere per le quali il contributo del commissario straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016 risulta prezioso figurano, solo per citarne alcune: lo sblocco della ricostruzione dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, la nuova caserma dei carabinieri, ulteriori interventi e la definizione dell’offerta scolastica per mezzo dell’Ordinanza speciale con i lavori di realizzazione del nuovo asilo nido e la scuola materna in via Talpa, a cui si deve aggiungere il Centro operativo comunale e, infine, l’intervento strategico di ammodernamento infrastrutturale del Ponte dell’Intagliata lungo la 361 “Septempedana”, che risolve il problema di una strettoia lungo la strada d’accesso alla città". "La cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria avverrà dopo la decisione del Consiglio comunale e rappresenterà un momento solenne che sarà aperto, ovviamente, a tutta la cittadinanza a testimonianza della stima e gratitudine verso una figura che ha segnato profondamente e positivamente il percorso di rinascita del territorio".

23/04/2025 16:20
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