Marche, 7 milioni alle Pmi turistiche nei borghi: parte il nuovo bando FESR per un turismo diffuso e sostenibile
Con un nuovo investimento di 7 milioni di euro destinato alle piccole e medie imprese turistiche nei borghi, la Giunta regionale delle Marche, guidata da Francesco Acquaroli, rafforza la propria strategia per un turismo diffuso, sostenibile e di qualità. Il nuovo bando FESR, operativo dal 15 maggio al 15 luglio 2025, rappresenta un passo decisivo verso la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico dell’entroterra marchigiano.
Il bando finanzia progetti legati all’accoglienza turistica nei borghi storici, dando priorità alle imprese localizzate nei comuni aderenti al programma "Borgo Accogliente". Dei 7 milioni stanziati, 5 sono destinati a reti di imprese che intendono creare sistemi integrati di ospitalità, mentre 2 milioni andranno a progetti singoli. L’intento è chiaro: promuovere una rete turistica capace di attrarre visitatori durante tutto l’anno, contrastando la stagionalità e generando benefici diffusi sui territori.
Il bando si inserisce in un quadro strategico più ampio, che ha visto la Regione investire complessivamente 110 milioni di euro per lo sviluppo dei borghi, oltre ad altri 60 milioni stanziati nel 2024 per la riqualificazione delle strutture ricettive e la promozione turistica.
I risultati non si sono fatti attendere: nel 2024 le Marche hanno registrato numeri record, con 2.725.811 arrivi (+4,11% rispetto al 2023) e 11.795.484 presenze (+3,88%). Particolarmente significativo è stato l’aumento del turismo straniero, cresciuto del 15% in un solo anno. Se i centri costieri continuano a trainare il comparto, è nei borghi dell’entroterra che si sta assistendo a una vera rinascita: la permanenza media è salita a 3,6 giorni, grazie a un’offerta che punta su enogastronomia, tradizioni locali e natura.
«Con questo bando – ha dichiarato Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia – la Regione dimostra ancora una volta di avere una visione chiara e strategica: valorizzare l’identità marchigiana, sostenere le imprese locali e promuovere un modello turistico che crea opportunità economiche durevoli per tutti i territori, non solo per quelli più noti. La crescita dei borghi ne è la prova».
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