Gli effetti, nelle Marche, della legge sull’autonomia differenziata? “Se, nella regione, ci fossero tutti amministratori pubblici avveduti, a partire dal presidente, probabilmente si sarebbero già espressi e schierati contro questa legge. Ad ascoltare le dichiarazioni del ministro Calderoli e di alcuni presidenti di regioni del nord, l’intenzione chiara della norma è quella di trattenere all’interno del proprio territorio una quota maggiore di risorse tributarie e contributive rispetto alle risorse che da quello stesso territorio hanno avuto origine”. È quanto dichiara Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche a proposito della legge sull’autonomia differenziata: la Cgil con altre associazioni e partiti ha promosso una raccolta di firme per abrogarla. A confermare le conseguenze negative di questa norma sulla regione, ci sono studi ad hoc .
Il 20 luglio scorso, è uscito il rapporto elaborato dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano che dimostra come il Sud produca solo il 22% del Pil nazionale e come siano scarse le risorse da cui attingere da queste regioni a meno che non si ipotizzi il disastro del welfare per metà della popolazione italiana. Sottolinea Santarelli: “L’ultimo dato dimostra come la regione Marche rappresenti solo geograficamente il centro e come sia diventata una sorta di palla al piede proprio per le regioni del centro-nord, insieme all’Umbria e alla Liguria”.
Infatti,nelle Marche, secondo gli ultimi dati a disposizione del 2019, “come in per tutte le regioni del sud, le entrate generate sul territorio sono minori delle spese di cui beneficia il territorio. Secondo lo studio, a fronte di 20,7 miliardi di spesa primaria, le Marche producono in termini di entrate fiscali 19,5, beneficiando quindi 1,2 miliardi di spesa in più rispetto a quanto prodotto”, rilancia il segretario.
Considerando che nel 2019 la nostra regione ha beneficiato di 2,8 mld solo di riparto del fondo sanitario nazionale, la simulazione che l’OCPI effettua successivamente dimostra come se le regioni del nord trattenessero 2 punti Pil, l’Italia vedrebbe il proprio residuo fiscale passare da 31,7 miliardi a 7,1 miliardi.
Cosa succederebbe alle regioni del Sud e alle Marche?
Conclude Santarelli: “Amministratori responsabili, scevri da condizionamenti ideologici, si porrebbero la domanda. La nostra Giunta non proferisce parola da mesi su questo tema ma spesso chi resta in silenzio è complice. Stanno difendendo gli interessi dei marchigiani o solo quelli di casacca o meglio ancora di “filiera”?”.
L’onorevole fermano, Mauro Lucentini, è stato nominato nuovo commissario provinciale della Lega di Macerata. Prende il posto di Luca Buldorini, sedotto e abbandonato dai vertici del Caroccio.
La decisione è stata presa all’unanimità dal direttivo regionale della Lega Marche che si è riunito nella giornata di martedì a seguito delle dimissioni di alcuni componenti del direttivo provinciale di Macerata. Mauro Lucentini è un profondo conoscitore della realtà maceratese anche in virtù del fatto che si era già occupato della provincia di Macerata negli anni passati affiancando l’ex commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti.
“Ringrazio il segretario provinciale uscente Luca Buldorini per l’impegno ed il lavoro svolto in questi mesi – ha dichiarato Giorgia Latini – e faccio i migliori auguri di buon lavoro a Mauro Lucentini che, con la sua esperienza, ha dimostrato negli anni di essere la persona giusta per far crescere il partito creando condivisione e sintesi tra militanti ed amministratori. Ora è il momento di ritrovare la coesione e l’unità d’intenti in vista del prossimo congresso provinciale e per svolgere un grande lavoro nel territorio alla luce del doppio appuntamento elettorale che ci vedrà impegnati nel 2025 con le elezioni regionali e le elezioni amministrative di Macerata”.
“Ora è il momento dell’unità e della collegialità e c’è bisogno del contributo di tutti, nessuno escluso. La Lega nella Provincia di Macerata è al governo del comune capoluogo e della Provincia ed esprime una classe dirigente di assoluto livello a cominciare dal vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini, il capogruppo regionale Renzo Marinelli, la consigliera Regionale Anna Menghi ed il sindaco di Macerata e Presidente della Provincia Sandro Parcaroli, ha affermato Lucentini. Con loro, ma insieme ai tanti assessori comunali, consiglieri e a tutti i militanti ed iscritti che ogni giorno sono in prima fila per sostenere il partito dobbiamo ricostruire le basi per la costruzione di una proposta politica capace di raccogliere la fiducia dei cittadini e riconfermare la Lega al Governo della Regione Marche e della città di Macerata. Procedendo insieme, in maniera coesa, compatta, e determinata sono certo che sapremo raccogliere questa sfida”.
Negli ultimi giorni, il dibattito attorno a Cosmari si è intensificato a seguito delle dichiarazioni del Presidente Massimo Rogante. Le ipotesi di apertura alla partecipazione di società private, avanzate da Rogante hanno suscitato numerose reazioni e richieste di chiarimenti.
In risposta a queste sollecitazioni, il Sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha espresso chiaramente la sua posizione.
“Ancora una volta voglio precisare che Tolentino, in quanto città ospitante sul territorio dell’impiantistica di Cosmari srl e di una discarica in fase di post mortem, è ovviamente orientata a mantenere la governance aziendale completamente pubblica, senza se e senza ma”. Ha affermato Sclavi, che ha sottolineato come Cosmari rappresenti un’eccellenza per il territorio, un patrimonio da preservare e migliorare.
“La qualità dei servizi offerti e dell’impiantistica non sono in discussione, e l’azienda è un’importante realtà occupazionale per circa 600 persone, senza contare l’indotto. L’impegno e la dedizione dei lavoratori di Cosmari sono stati evidenziati come elementi fondamentali per la cura dell’ambiente e delle città e paesi della zona. Senza dimenticare il fatto che l’azienda occupa circa 600 persone, a cui va aggiunto l’indotto, per cui dobbiamo garantire il posto di lavoro a tante persone che ogni giorno dimostrano, con grane professionalità e dedizione, il loro amore per la cura dell’ambiente e delle nostre città e paesi. Non a caso Cosmari, per i risultati raggiunti, ancora una volta è l’unica società del centro Italia presente nella classifica di Legambiente riservata alle aziende e consorzi migliori e questo testimonia il valore di una realtà che negli anni ha saputo migliorarsi e progredire, anche grazie alle scelte fatte dai tanti sindaci che si sono avvicendati, oltre ai diversi CdA e ai direttori generali”.
Guardando al futuro, il Sindaco Sclavi ha delineato alcune priorità fondamentali per Cosmari. Tra queste, l’individuazione del sito per una nuova discarica comprensoriale, la realizzazione del biodigestore e il rinnovo della gestione integrata dei rifiuti per i Comuni soci in house. Questi obiettivi sono essenziali per contrastare eventuali appetiti esterni e garantire una gestione dei rifiuti che rispetti l’interesse pubblico.
“Credo che dobbiamo focalizzare l’attenzione sul futuro che vogliamo dare a Cosmari, iniziando dall’individuazione del sito della nuova discarica comprensoriale e per questo si sta lavorando con l’ATA, dalla realizzazione del biodigestore e dal rinnovo della gestione integrata dei rifiuti dei Comuni soci in house, mettendo a tacere alcuni appetiti esterni. Non meno importante la piena applicazione della tariffa puntuale attualmente in fase di sperimentazione in due Comuni e che vorremmo quanto prima avviare anche a Tolentino, anche nell’interesse dei nostri cittadini-utenti. Infine, auspico una maggiore condivisione delle strategie aziendali da parte della governance con i Sindaci che devono essere in grado di poter decidere avendo un quadro completo dei diversi scenari, senza fughe in avanti e senza visioni che andrebbero a stravolgere l’azienda. Ci attende un proficuo quanto impegnativo lavoro, da affrontare con spirito unitario a vantaggio del territorio, dell’ambiente e di tutti i nostri cittadini”.
Si è costituito il 19 luglio 2024, ad Ancona presso la sede di Cgil Marche, il Comitato promotore marchigiano per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, "una legge sbagliata che divide il Paese, aumenta le diseguaglianze e le ingiustizie sociali", si legge nella nota dei sindacati.
Ne fanno parte oltre alla Cgil e alla Uil, le associazioni che formano la rete della Via Maestra (Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente e Cnca, Emergency, Auser, Federconsumatori, Ali, Articolo 21, Associazione Proteo fare sapere, Dipende da NOI, Forum italiano Movimento per l’acqua, Istituto Gramsci, Comitati aderenti Marche alla Fondazione Nilde Iotti, Sunia, Uniat, Adoc, Rete degli studenti medi, Associazione Gulliver), i partiti politici (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana e Verdi, Partito della Rifondazione Comunista, Partito comunista italiano, Partito socialista Italiano). Il comitato si dice aperto anche ad altre associazioni che vogliano aderire.
Già da sabato 20 luglio i cittadini potranno firmare presso i banchetti che saranno allestiti nei vari territori, presso le sedi delle associazioni aderenti al comitato promotore, così come nella piattaforma referendaria online attraverso lo spid.
"L’obiettivo - spiegano i sindacati - è quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone affinchè non solo si superi il numero minimo necessario per la presentazione del referendum ma si crei una forza popolare che con il voto nel 2025, possa superare il quorum e abrogare la legge sull’autonomia differenziata".
Una voce dissonante dal consiglio comunale di Macerata. Quella di Sabrina de Padova, consigliera eletta con la lista civica del sindaco Parcaroli, ora nel gruppo misto del consiglio comunale di Macerata. Una panoramica su alcuni temi cardine della città di Macerata, sui rapporti tra consiglio comunale e giunta e sula situazione Sferisterio, che preoccupa i soci.
La consigliera parte raccontando che come lei altri si sono tirati fuori da questo modo di amministrare la città: “Claudio Carbonari, come Giordano Ripa, è passato al gruppo misto. Qualcun altro quindi che lascia un partito tradizionale perché non si sente più rappresentato. Come io me ne andai dalla lista civica del sindaco perché non mi sentivo nelle possibilità di esprimere un pensiero. L’importante è alzare o abbassare la mano al consiglio comunale. Chi invece vuole onorare il mandato elettorale, prova ad andare oltre. Sono contenta quindi che il gruppo misto si stia infoltendo, sperando non sia una situazione di passaggio. Speriamo di costruire qualcosa di diverso”.
Continua poi sull’immobilismo del sindaco e della giunta: “C’è una situazione di stallo. Non vengono prese decisioni per fari passi avanti su temi fondamentali che interessano la città, come ad esempio è quello dell’acqua pubblica e privata. O del sito di scarico dell’immondizia che non viene definito mentre la Tari comunale aumenta, a discapito dei cittadini. in consiglio comunale si parla tanto per poi non arrivare a nulla, perché tutto è a discapito degli assessori. Credo anche ci sia una lotta interna tra gli assessori. Nella maggioranza c’è un clima poco costruttivo. Per questo me ne sono andata. Non si può essere solo un numero al consiglio comunale. Questo immobilismo credo sia figlio della paura di perdere un ruolo nei partiti. Nel gruppo misto questa paura non c’è si fa politica discutendo e trovando la soluzione migliore”.
“Lo Sferisterio ha un buco di bilancio di oltre 200.000 mila euro. Pero in consiglio viene detto che sono ammortamenti dovuti. – approfondisce la questione Sferisterio la consigliera De Padova – Quando, invece, c’è stata una riunione dei soci che ha allertato il sindaco, pregandolo di monitorare con attenzione lo svolgimento della prossima stagione, per evitare una ricapitalizzazione. Questa preoccupazione è stata omessa in consiglio comunale, spacciando il buco come ammortamenti dovuti. Questa politica tende a coprire la verità. Per scoprire queste informazioni abbiamo dovuto fare accesso agli atti. Quando invece credo sia una situazione da attenzionare da parte di tutto il consiglio comunale”.
Una denuncia quindi all’immobilismo della maggioranza del consiglio, asservito, secondo De Padova, alle decisioni della giunta. Una situazione però che attraverso “l’impegno di chi fa politica davvero” viene controllata costantemente. “Ho preparato alcune interrogazioni da fare in consiglio su questa e altre situazioni, come altri movimenti strani di bilancio e lavori iniziati e ancora da finire, che devo essere attenzionati. Macerata non può essere solo un cantiere a cielo aperto bloccato”, conclude la consigliera De Padova.
Alla presenza del prefetto Isabella Fusiello, del questore Gianpaolo Paturno, del sindaco Andrea Michelini e del comandante del nostro nucleo di polizia municipale dottor Sirio Vignoni si è tenuto stamattina, giovedì 18 luglio, presso la Prefettura un tavolo sul tema della sicurezza della città di Porto Recanati e di un nomadismo che ormai si ripresenta a ogni estate e da più parti segnalato come veicolo di atti e comportamenti non conformi al civico senso comune.
"L’Amministrazione - si legge in una nota del sindaco Michelini - ha particolarmente a cuore le problematiche relative alla sicurezza che segue con la massima attenzione da diverse settimane, perfettamente conscia del fatto che solo con una proficua sinergia tra polizia municipale e forze dell’ordine possono essere affrontate in modo puntuale ed efficace". Proprio di questo si è parlato nel tavolo di questa mattina dove abbiamo potuto constatare la massima disponibilità del prefetto, che dopo un proficuo confronto tra le parti ha ritenuto opportuno predisporre una serie di azioni e interventi operativi coordinati volti a debellare tali deprecabili fenomeni".
"Il fenomeno di un disagio giovanile e di come poterlo affrontare in modo congruo è stato ampiamente discusso nel tavolo tecnico con la certezza che non solo di azioni repressive potrà essere caratterizzato il contrasto a ogni atto di vandalismo o ogni piccolo incidente che sfocia in rissa con troppa facilità".
Il sindaco Andrea Michelini si è mostrato decisamente soddisfatto dell’incontro e della disponibilità all’ascolto delle superiori autorità competenti nel settore alle quali va il sentito ringraziamento della Amministrazione per il costante impegno profuso nel territorio.
“Capiamo le angosce del gruppo di minoranza (più presente sui social e sui giornali che sugli scranni del consiglio comunale) , ma possiamo senz’altro rassicurare tutti sul fatto che la Giunta non è affatto in difficoltà e, anzi, com’è sua abitudine fare, sta attentamente valutando la possibilità di non sottoscrivere il contratto di appalto con la ditta aggiudicatrice, come peraltro detto in campagna elettorale”. Così la maggioranza di Mogliano, guidata dal primo cittadino Fabrizio Luchetti, in risposta all’ex sindaca Cecilia Cesetti (consigliera d’opposizione) riguardo il progetto della nuova casa di riposo che dovrebbe sorgere nell’area verde del Santissimo Crocifisso. La minoranza aveva accusato, infatti, il neo sindaco di non aver preso ancora una posizione sul progetto.
“La sua posizione il sindaco già ce l’ha – continua la maggioranza - per cui non deve rispondere ad alcun appello a tale proposito. Sta soltanto valutando, lo si ribadisce, se essa è sostenibile. Va da sé, sempre per rassicurare minoranza e quanti ne avessero se del caso bisogno, che il sindaco non si trova per nulla tra due fuochi. La sua determinazione è netta, precisa e sicura, come ampiamente partecipata a tutti fin dalla campagna elettorale, e ben si delinea tra i paventati fuochi di cui parla il gruppo di minoranza”.
“La valutazione che si sta facendo, tra l’altro, si è ulteriormente complicata in ragione di un ricorso con richiesta di sospensiva che dovrà discutersi il prossimo 4 settembre”.
Anche la Città di San Severino Marche ha preso parte alla manifestazione di protesta promossa dalla Coldiretti regionale a difesa dell’agricoltura marchigiana contro la proliferazione dei cinghiali. Al corteo partito da piazzale di via Michelangelo e che ha sfilato fino sotto palazzo Raffaello a rappresentare il Comune di San Severino Marche c’era l’assessore Jacopo Orlandani insieme al presidente provinciale di Coldiretti, il settempedano Francesco Fucili.
“L’aumento sconsiderato dei cinghiali rappresenta un grave danno per la nostra agricoltura, settore fiorente nel nostro Comune che per estensione territoriale è uno dei più grandi delle Marche con i suoi quasi 194 chilometri quadrati – spiega l’assessore Orlandani, che aggiunge – Va poi considerato il grave pericolo alla sicurezza visto che tantissimi automobilisti ogni anno devono fare i conti con questi cinghiali. Sono molti gli incidenti che si sono e continuano a verificarsi con esisti gravi anche per le persone oltre che per i mezzi coinvolti”.
La mobilitazione, dal titolo “Stop cinghiali, difendiamo l’agricoltura marchigiana #oraomaipiù” ha portato subito a un risultato molto positivo: la Regione ha firmato la delibera che dà il via libera alla redazione del Piano Regionale Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica comprensivo delle modalità di attuazione del decreto emanato in materia dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in concerto con il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del 13 giugno 2023.
Si è tenuto stamattina (lunedì 15 luglio) un corteo di agricoltori e trattori che si è mobilitato in centro, ad Ancona, nelle immediate vicinanze della sede della Regione Marche. Chiare le richieste dei partecipanti riuniti sotto la bandiera di Coldiretti: difendere l’agricoltura marchigiana dai cinghiali.
Alla manifestazione ha preso parte anche l’assessore comunale all’Agricoltura Barbara Cacciolari. L’esito della mobilitazione è stato positivo, in quanto in Regione è stata firmata la delibera che dà il via libera alla redazione del Piano Regionale Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.
“Siamo stati ascoltati e sono state accolte le nostre richieste direttamente dal governatore Francesco Acquaroli salito sul palco – ha commentato Cacciolari – l’amministrazione comunale di Matelica è al fianco dei nostri agricoltori per sostenerli nel loro difficile cammino produttivo, spesso ostacolato da una gestione selvaggia della fauna o dagli straordinari eventi atmosferici. Da parte mia tutta la disponibilità e il sostegno a un comparto strategico e importantissimo per l’economia di Matelica, soprattutto in questo momento in cui ci avviamo alla candidatura a patrimonio Unesco del territorio della Sinclinale Camerte”.
Le parole dell'ex sindaca di Mogliano,Cecilia Cesetti, attuale consigliera di minoranza, che si è espressa sulla situazione della nuova Casa di Riposo da realizzare, per cui l'attuale Giunta Luchetti non avrebbe ancora firmato alcun contratto obbligatorio da parte del Responsabile Unico del Procedimento:
"Il tempo per firmare l'incarico alla ditta vincitrice della gara per l’appalto integrato della Casa di Riposo di Mogliano sta per scadere, ma non si registrano sviluppi", afferma Cesetti.
"L’Amministrazione Luchetti, che durante la campagna elettorale aveva tanto promesso trasparenza, non ha informato i cittadini sulle sue intenzioni. L'unica certezza è che non è stato ancora firmato alcun contratto.Ricordiamo che questo atto tecnico è obbligatorio da parte del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) entro determinati termini, mentre le decisioni politiche vengono prese successivamente".
"Se poi l’amministrazione decide di bloccare il tutto i cittadini ne pagheranno le conseguenze. Il sindaco Luchetti era consapevole che avrebbe dovuto affrontare questa questione una volta vinte le elezioni, ma la sua posizione rimane poco chiara. Molti dei suoi attuali collaboratori sono contrari alla costruzione di una nuova casa di riposo nell'ex area dei padri Sacramentini e sono sostenitori incalliti di ricorsi ".
"La nostra amministrazione- presue la Consigliera- ha dovuto affrontare cinque ricorsi al Tar e uno al tribunale di Macerata, quest'ultimo presentato da 24 cittadini di Mogliano, tutti vicini o parenti dell'attuale maggioranza. Questi ricorsi hanno vincolato ben 42.000 euro del bilancio comunale. Ora che ne sarà di questi ricorsi?"
"Il sindaco Luchetti si trova tra due fuochi: da un lato i comitati, i suoi stessi amministratori e sostenitori contrari alla nuova costruzione della casa di riposo, e dall’altro i cittadini che aspettano la sua realizzazione o quanto meno un serio coinvolgimento nella decisione. La casa di riposo a Mogliano è un'istituzione molto sentita; questa nuova struttura sarebbe vicinissima al centro del paese, sicura dal punto di vista sismico e sanitario, e interamente finanziata dall’Ufficio della Ricostruzione. Per la sua realizzazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un’ordinanza speciale. I cittadini moglianesi non possono permettersi di perdere tempo e un’occasione di tale portata".
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è finito sotto i riflettori a seguito della pubblicazione del Governance Poll di Noto per il Sole 24 Ore. Secondo questo sondaggio, Acquaroli occupa l'ultimo posto nella classifica dei governatori regionali, con un consenso sceso al 43% rispetto al 49,1% registrato il giorno della sua elezione. A margine della seduta del Consiglio regionale, il presidente ha risposto ai cronisti, commentando con chiarezza la sua posizione sui risultati di questo sondaggio.
"Penso che il sondaggio più importante lo abbiamo fatto un mese fa", ha dichiarato Acquaroli, riferendosi ai recenti risultati elettorali. Per il presidente, le elezioni amministrative e quelle europee hanno mostrato un gradimento che riflette non solo il governo nazionale e i rispettivi partiti, ma anche il governo regionale. Acquaroli ha sottolineato come il governo regionale sia stato rafforzato dai risultati delle elezioni amministrative, riuscendo non solo a confermare molte amministrazioni uscenti, ma anche a conquistarne di nuove".
Riflettendo sui risultati elettorali dal 2020 in poi, Acquaroli ha ricordato come nelle elezioni politiche del 2022, nelle europee del 2024 e nella stragrande maggioranza delle amministrative, il riscontro sia stato positivo. Questo, secondo il presidente, è un segnale confortante. "Questo è un segnale che ci conforta," ha sottolineato, aggiungendo che i recenti sondaggi mostrano una discrepanza, con alcuni che lo posizionano agli antipodi rispetto al Governance Poll di Noto.
Acquaroli ha concluso la sua risposta ai cronisti evidenziando l'importanza di leggere i sondaggi con attenzione ma di dare maggior peso al voto dei cittadini. "Io l'ho sempre ripetuto, i sondaggi sicuramente sono un dato da osservare con attenzione ma lasciano il tempo che trovano perché poi la cosa più importante è quello che esprimono gli elettori quando vanno al voto” ha detto il presidente, invitando a considerare i sondaggi come uno strumento utile ma non definitivo.
Per il ventesimo anno consecutivo, il Governance Poll 2024 svela quali sono i primi cittadini e i presidenti di Regione più apprezzati dalla popolazione. L’indagine è realizzata dall'Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è sceso al 43% a -6 punti percentuali rispetto al voto del 2020, scivolando in fondo della classifica.
Sempre tra i presidenti di Regione, invece, a conquistare la prima posizione è Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, col 68%. Fedriga ha scavalcato sia Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna (67%), sia Luca Zaia, governatore del Veneto (66%), che si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto. Questo trio di testa caratterizza da anni la classifica e si conferma anche nel 2024, ma ancora una volta a piazzamenti invertiti.
Per quanto concerne i sindaci, il vincitore del Governance Poll 2024, quindi quello che è risultato più apprezzato, è Michele Guerra: il primo cittadino di Parma, 42 anni, supera tutti attestandosi al 63% (è la percentuale di cittadini che rispondono positivamente alla domanda se lo voterebbero in caso di elezioni oggi).
L’anno scorso Guerra aveva ottenuto la stessa percentuale ma si era piazzato quarto, dietro Beppe Sala a Milano, Marco Fioravanti ad Ascoli Piceno e Antonio Decaro a Bari. Quest’anno il podio è tutto nuovo. Al secondo posto c’è Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, al 62% (+5,5% rispetto al consenso dello scorso anno). In terza posizione troviamo Michele De Pascale, primo cittadino di Ravenna, al 61% (+11%). Il podio, quindi, è tutto di centrosinistra.
“Un dato più vistoso del ventesimo Governance Poll, si legge in una nota di Noto Sondaggi, è però il calo di popolarità della maggior parte dei primi cittadini. Solo un sindaco su quattro incrementa il consenso rispetto al giorno delle elezioni. Tra questi, la migliore performance è quella di Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che segna +6,3%. È seguito da Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro di Venezia (+5,9%). Per tre sindaci su quattro si è invece registrato un calo”. Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, è invece in 29° posizione su 80 primi cittadini.
“Non poteva essere altrimenti” - afferma il Pd regionale - . “Le Marche fanalino di coda per sanità pubblica, per il lavoro, per l'economia, per i diritti delle donne, presentano il conto al responsabile di questa allarmante discesa”. “Il presidente Francesco Acquaroli è oggi al centro di una crisi di popolarità senza precedenti.
“La segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi non può non sottolineare l'inesorabile debacle: "Questa cifra rappresenta una bocciatura sonora da parte delle marchigiane e dei marchigiani, confermando il distacco crescente tra il governo regionale e i cittadini".
"Questi dati dimostrano una verità lampante: l'alternativa alla colonia di Meloni esiste e si chiama Campo largo del centro-sinistra" ha dichiarato la segretaria”. “La perdita di fiducia nei confronti di Acquaroli è evidente e allo stesso tempo preoccupante, il calo di 6,1 punti percentuali rispetto al giorno delle elezioni, non lascia scampo”.
“Il Pd Marche richiama l'attenzione sulla necessità di un cambiamento urgente, sottolineando come la leadership attuale non sia in grado di rispondere alle esigenze della comunità marchigiana. La discesa inesorabile di Acquaroli è un chiaro segnale che le politiche adottate fino ad ora non sono state all'altezza delle aspettative dei cittadini e hanno disatteso totalmente le promesse elettorali di 4 anni fa”.
A Caldarola da circa un mese si è insediata la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Fabbroni. Le situazioni e le problematiche da affrontare sono molte: rendere vivo il paese, far rinascere il centro storico e infine accogliere e lavorarare alle problematiche che arrivano dai cittadini, sopratutto da chi abita nelle unità abitative S.A.E.
E così nel pieno dell'estate, con eventi da organizzare per il paese e promesse elettorali da "mettere a terra", il sindaco ha raccontato le prime mosse che ha intenzione di fare.
“Il primo mese di amministrazione è stato molto laborioso, perché ovviamente essendo noi in fase post-elettorale tanti cittadini sono venuti, chi solo per congratularsi, ma anche tanti per esporre i problemi. - spega il sindaco Fabbroni parlando di questo primo mese di amministrazione - Quindi siamo stati molto impegnati, a ridosso del periodo estivo, con tanti eventi da organizzare. Ci siamo mossi per quello che potevamo nelle cose fondamentali e anche semplici che si potevano fare. Abbiamo lavorato per esempio sulla viabilità in via Roma, che era un provvedimento che i cittadini aspettavano da tanto tempo. Poi abbiamo fatto un calendario degli eventi, riunendo tutte le associazioni e facendo in modo che la città venisse a conoscenza anche di quello che si fa. Uno degli obiettivi che ci poniamo noi è quello di tenere informata la cittadinanza. Per il resto molte riunioni ed attività istituzionali che si fanno all'inizio di ogni mandato amministrativo per capire dove si può agire”.
“Abbiamo registrato che gli utenti delle casette, riscontrato anche in campagna elettorale, si trovano abbastanza bene, si sono organizzati, hanno fatto i giardinetti, hanno fatto gli orticelli, e vivono in armonia tra loro – continua il sindaco sulla situazione delle casette S.A.E. - anzi tante famiglie hanno anche chiesto di rimanere nonostante stessero aggiustando la casa, perché magari qui non hanno le barriere architettoniche, mentre nelle loro case del centro storico ci sono scale e spazi difficili da vivere. Per l’estate abbiamo preparato molti eventi. Però vorremmo pensare al futuro, cercando di avere un contatto più stretto con loro, visitarli spesso, tenere il polso della situazione e poi magari fare iniziative specifiche. Da settembre apriremo uno sportello sociale, gestito dagli amministratori, per aiutare le persone anziane. Due giorni alla settimana un consigliere sarà a disposizione per raccogliere le evidenze della popolazione che vive nelle casette. Hanno bisogno di un supporto quotidiano nelle piccole cose. Gia da ora Lella Chiola, consigliera che vive nelle casette, fa da portavoce delle istanze e delle problematiche. Cerchiamo di animare un po' la situazione, organizzando magari da settembre in poi anche qualche evento. Organizzarli con questo gran caldo, è abbastanza complicato perché la gente preferisce non uscire e starsene in casa”.
Il sindaco poi conclude sulla situazione ricostruzione del centro storico: “I lavori procedono piano, nel senso ad oggi noi stiamo facendo una ricognizione delle varie situazioni. Ci sono diverse opere in progettazione, come il Palazzo Comunale, l'Albergo Comunale, la Torre. Abbiamo contattato la Curia per la chiesa di San Martino, che è quella vicino al Palazzo Comunale. Abbiamo sentito anche qualche privato che ha le abitazioni. Ci sono progetti presentati, in corso istruttoria, purtroppo ci sono delle lungaggini perché molti di questi palazzi sono vincolati e quindi soggetti a parere della sovrintendenza. Istituzione che purtroppo rallenta molto le procedure, probabilmente per una carenza di personale. La nostra idea è quella, a partire da settembre, di fare dei focus specifici sulle varie situazioni, anche per quanto riguarda l'edilizia privata. Qualcuno nel centro storico è rientrato, pochissimi, qualcuno ha presentato il progetto. Tante situazioni sono ancora ferme, anche perché ci stanno delle difficoltà oggettive, come diversi proprietari o lavori comuni che rimangono bloccati per divergenze di opinione e idee. Quindi a settembre ci dedicheremo a questo lavoro, attraverso un contatto con i tecnici, con le famiglie, per cercare in qualche maniera di velocizzare i processi. È un problema che non c'è solo Caldarola, ma in tutti centri storici danneggiati dal sisma”.
Nell’aula magna del Comune di Recanati si è tenuto il primo Consiglio Comunale del mandato amministrativo 2024-2029 che ha visto il giuramento del sindaco Emanuele Pepa e l’elezione al primo turno di Benito Mariani alla carica di presidente del Consiglio con i 2/3 dei voti.
Il sindaco Pepa, dopo avere indossato la fascia tricolore, ha giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, sulle note dell’Inno di Mameli di fronte alla Giunta, ai consiglieri e ai numerosi cittadini presenti.
“Sento forte la responsabilità di questa fascia che indosso e, seppur possa sembrare retorico, ritengo opportuno fare una promessa solenne alla città: m’impegno a essere davvero il sindaco di tutti perché solo uniti e motivati appieno potremo assolvere al nostro fondamentale compito di amministrare bene Recanati per i prossimi cinque anni, per il nostro futuro e quello dei nostri figli”. – Ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa nell’esposizione delle linee programmatiche di governo –
“Dopo un lungo confronto con i cittadini è nato il programma della coalizione, frutto dei dieci impegni che ci siamo presi durante la campagna elettorale e che oggi diventa il programma della città intera. L’obiettivo è quello di rendere Recanati un luogo sempre più piacevole ed accogliente, alla stregua delle altre città d’arte e di cultura, dove trascorrere una serata con gli amici o qualche giorno di vacanza e dove è un piacere vivere anche per i residenti che hanno diritto a servizi efficienti e ad un ambiente sereno e sicuro”.
“Metto tra i primi punti del programma proprio quello della partecipazione cittadina perché il governo della città dovrà essere improntato sulla trasparenza con un costante rapporto con i quartieri e le frazioni tanto che ho conferito una specifica delega per i rapporti con i quartieri all’assessore Maurizio Paoletti. Abbiamo già iniziato ad attuare l’impegno di una maggiore apertura al pubblico degli uffici che a settembre sarà ulteriormente potenziata”.
“La famiglia sarà al centro dell’azione amministrativa e intorno a questa dovrà essere costruito un modello di partecipazione e di inclusione, di uno sviluppo sostenibile, di un’integrazione tra le generazioni con una gestione efficiente ed attenta delle risorse per il supporto alle famiglie, ai giovani, agli anziani e alle fasce più vulnerabili della cittadinanza”.
“Se siamo uniti e condividiamo l’impegno e la passione per la nostra città, il cammino sarà più semplice e gli obiettivi più facili da raggiungere. Per questo ribadisco l’invito a tutti voi, sedici consiglieri, al di là della poltrona sulla quale siete seduti, a lavorare insieme, a partire da dove la vecchia Amministrazione ha chiuso la sua attività e a continuare. La mia porta e quelle dei miei assessori sono sempre aperte e mi auguro di poter avviare con tutti voi una proficua collaborazione”.
A seguire i nomi e i gruppi dei sedici consiglieri del Comune di Recanati: Enrico Gelosi Enrici, Valentina Guzzini, Nicoletta Marzioli, Simone Simonacci e Pierluca Trucchia di Fratelli d’Italia; Elena Bernardi e Romano Frenquelli di In Comune; Dario Ragni di UDC; Benito Mariani della Lega Salvini Recanati; Michele Brizi di Per una Recanati migliore; Francesco Fiordomo e Giorgio Lorenzetti di Civici Vivere Recanati; Andrea Marinelli e Rita Soccio del Partito Democratico; Antonio Bravi e Stefano Petrella di Recanati Insieme.
Nella Commissione Comunale preposta all'aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari per le Corti di Assise e le Corti di Assise di Appello sono stati eletti i consiglieri Michele Brizi e Francesco Fiordomo.
Il Consiglio Comunale si è chiuso con l’elezione finale dei consiglieri Enrico Gelosi Enrici, Dario Ragni e Andrea Marinelli nella Commissione Elettorale Comunale e dei consiglieri supplenti Nicoletta Marzioli, Elena Bernardi e Giorgio Lorenzetti.
Denis Cingolani, 38 anni, eletto sindaco della città di Matelica alle ultime Amministrative, è il nuovo presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche.
A nominarlo è stato il Consiglio dell’ente comunitario convocato in sessione ordinaria, così come previsto dallo Statuto dell’ente, dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, in qualità di sindaco del Comune con il maggior numero di abitanti che ha anche presieduto la prima seduta dello stesso organo rappresentativo del territorio. Cingolani succede a Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco che per due mandati ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Unione.
Del nuovo Consiglio fanno parte i sindaci, o loro delegati, dei Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.
Nuova anche la Giunta dell’Unione: il presidente Cingolani avrà al suo fianco, nel ruolo di vice presidente, Fabio Aquila, consigliere del Comune di Gagliole. Riconfermato, in Giunta, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, mentre fanno il ruolo ingresso, quali nuovi membri, Ilenia Cittadini, assessora del Comune di Castelraimondo, e Luca Giovagnetti, consigliere al Comune di Cingoli.
Il nuovo Consiglio ha approvato la relazione programmatica di mandato nella quale vengono ricordati i servizi svolti dall’Unione, molti in forma associata, a partire dall’esercizio delle funzioni delegate dalla Regione come, ad esempio, la gestione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, quella del demanio forestale e delle aree natura 2000 così come gli interventi per la montagna che vanno dalla gestione delle autorizzazioni del taglio di boschi, alla forestazione, al miglioramento forestale, al mantenimento dei sentieri. Ci sono poi le opere di sistemazione idraulico forestale, gli usi civici, il rilascio di autorizzazioni per la raccolta, la produzione e la commercializzazione di funghi e tartufi, le procedure di rilascio autorizzazione per il taglio di piante protette.
All’Unione Montana spettano, in primis, i servizi sociali associati, in qualità di ente capofila dell’Ambito Sociale 17, inclusa la gestione per l'assegnazione alloggi popolari nei Comuni di Castelraimondo, Matelica, San Severino Marche, Fiuminata, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Sefro, il servizio associato di Polizia Municipale nei Comuni di Apiro, Castelraimondo, Fiuminata, Matelica, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Sefro, la Centrale Unica di Committenza di tutti i Comuni dell'Unione ad eccezione di Apiro e Poggio San Vicino e lo Sportello unico delle attività produttive per i Comuni di Castelraimondo, San Severino Marche, Fiuminata, Pioraco, Esanatoglia, Sefro, Gagliole, insieme al servizio associato di gestione delle entrate tributarie ordinarie per i Comuni di Castelraimondo, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Sefro e quello per la gestione delle entrate tributarie e la riscossione coattiva per i Comuni di Castelraimondo, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Sefro, Fiuminata.
Il geometra Luigi Carelli è il nuovo segretario della città di Macerata per il partito "Noi Moderati". Dopo un'attenta analisi e data la convergenza di idee, Paolo Perini, coordinatore provinciale del partito di Maurizio Lupi, ha nominato due figure per il capoluogo.
Luigi Carelli è così il primo segretario di partito per il capoluogo e al suo fianco, come vice segretario, ci sarà il professore Guido Garufi, anche lui nominato questa settimana. Carelli e Garufi hanno esperienza politica, entrambi sono stati eletti in passato in Consiglio comunale.
"Dopo una serie di riunioni - afferma il coordinatore provinciale Paolo Perini - abbiamo trovato intese nei contenuti. Ora pensiamo alle persone per costituire il polo centrista, civico e moderato: è questa l’area che porta stabilità e buonsenso necessari per rilanciare lo sviluppo reale del territorio, investendo sulla scuola, sulla cultura, sulla famiglia, sulla salute, sulle imprese e sul lavoro. È in piena corsa l’attività di Noi Moderati per l’importante appuntamento elettorale cittadino e regionale del prossimo anno".
"La sagra della vongola di Ancona a Civitanova Marche? È come se ad Acqualagna il comune patrocinasse la sagra del tartufo di Norcia...sarebbe una barzelletta". Con questa dura nota il consigliere comunale Giorgio Pollastrelli, a nome della classe dirigente locale del partito 'Lega Salvini Premier Civitanova Marche', commenta la notizia dell'approvazione della delibera di patrocinio per la festa della vongola di Ancona al Varco sul Mare.
"Sotto il varco verrà promosso il prodotto ittico di Ancona invece che quello civitanovese con la cucina di un ristorante di Recanati - si sottolinea nel comunicato -. Noi della Lega Salvini Civitanova siamo contrari e invitiamo i civitanovesi a non prendere parte a questa iniziativa e di sostenere i ristoratori civitanovesi tradizionali andando a mangiare nei loro ristoranti di pesce che ogni giorno acquistano prodotti freschi locali".
In sostanza il comune di Civitanova Marche a luglio, in piena stagione estiva, autorizza un ristoratore di fuori a venire a Civitanova Marche ed occupare (grazie al patrocinio pagherà la metà) una delle piazze fronte mare piu grandi dell’Adriatico per cucinare vongole, ovviamente di fuori (Ancona). Leggendo la delibera si denota anche un certo imbarazzo nel giustificarne la valenza pubblica e la pubblica utilità tanto che sono più le righe in cui il dirigente specifica l’estraneità del Comune e la non responsabilità di quanto potrebbe avvenire, di cosa verrà cucinato, di come sarà organizzato", puntualizza Pollastrelli.
"Purtroppo questa delibera permetterà a qualsiasi ristoratore di fuori di venire in città e pretendere la zona del Varco per cucinare un weekend e tornarsene a casa con un buon incasso infischiandosene di chi lavora , investe e paga le tasse a Civitanova Marche cercando di proporre una ristorazione di qualità, con prodotti di filiera corta nel rispetto di quanto la clientela che ama il pescato e le vongole richiede ad una città di mare come Civitanova Marche. Oppure, se i cittadini amano le sagre, vi consigliamo vivamente la sagra del pesce della Parrocchia San Carlo Borromeo da venerdì a domenica", conclude la nota.
Il sindaco di Recanati Emanuele Pepa sarà a disposizione dei cittadini ogni sabato mattina a partire dal prossimo 6 luglio, dalle ore 10 alle ore 12, presso il suo ufficio in Comune. Questa l’iniziativa fortemente voluta dal sindaco Pepa per un ascolto attivo della comunità recanatese, un esempio pratico di come l'amministrazione comunale vuole essere realmente vicina alle esigenze delle persone.
"Ritengo sia di fondamentale importanza ascoltare con attenzione i bisogni dei miei concittadini - ha dichiarato il neo primo cittadino -. Voglio essere presente e mettermi al servizio di ognuno di loro. Accoglierò nel mio ufficio chiunque desideri parlare, esprimere preoccupazioni, proporre idee o semplicemente condividere un pensiero. In un'epoca in cui spesso la distanza tra cittadini e istituzioni sembra aumentare, ritengo importante stabilire un dialogo diretto e una partecipazione attiva all'amministrazione della città".
"Ogni incontro sarà un'opportunità per costruire insieme un futuro migliore, basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione. Invito pertanto i miei concittadini a sfruttare questa possibilità, a partecipare attivamente per contribuire con idee e proposte alla creazione di una comunità sempre più forte, coesa e prospera", ha aggiunto Pepa.
Con lo stesso obiettivo di ascolto attivo, trasparenza, accessibilità e inclusività, il sindaco ha disposto anche l’apertura di uno sportello pubblico nel comando della Polizia Municipale, ubicato nel loggiato del Palazzo comunale, ogni sabato dalle ore 10 alle ore 12. Un provvedimento che sarà approvato nel primo atto della nuova Giunta e che partirà sempre da sabato prossimo 6 luglio.
"Stiamo lavorando anche per l’apertura al pubblico di altri uffici comunali importanti per i cittadini - ha sottolineato il sindaco -, ringrazio tutti i nostri dipendenti per la grande disponibilità dimostrata, nei prossimi giorni sarà un piacere comunicare le ulteriori novità".
Lunedì 8 luglio, alle ore 19:30, è prevista l'inaugurazione del riqualificato campo Ex Enaoli, a Corridonia. "Oltre al taglio del nastro abbiamo previsto un momento ricreativo per tutta la città con musica live e un punto ristoro con food truck", sottolinea il sindaco Giuliana Giampaoli.
"Siamo riusciti a raggiungere un ambizioso traguardo, salvare le sorti del campo cittadino, investendo in una riqualificazione importante della struttura al fine di rendere alla città un impianto sicuro e confortevole in cui far crescere i nostri ragazzi all’insegna dei sani valori dello sport", sottolinea la prima cittadina.
L'intervento ha riguardato il rifacimento del manto in erba sintetica, delle recinzioni perimetrali, dei viali di ingresso alle tribune. Sono stati riqualificati anche gli spogliatoi con una sistemazione del tetto, delle grondaie, adeguamento dei servizi e degli accessi anche alle persone diversamente abili, messa a norma dell’impianto elettrico, sostituzione delle porte di ingresso e delle porte interne oltre ad una completa imbiancatura.
"Un obiettivo centrato in poco tempo che certifica l’impegno dell’amministrazione nella riqualificazione dell’impiantistica sportiva e dei campetti di quartiere che stiamo portando avanti con convinzione sin dai primi giorni del nostro insediamento" conclude Giampaoli.
Lo scorso 25 giugno, presso la sala consiliare del comune di Appignano, si è tenuto il primo Consiglio Comunale dopo la recente tornata elettorale dell'8 e 9 giugno. Tanti gli appignanesi intervenuti in presenza a dimostrazione di un alto grado di interesse verso il proprio paese.
Il sindaco Mariano Calamita, dopo aver prestato il giuramento di rito, ha letto un saluto di benvenuto a tutti i consiglieri eletti richiamando alla fine l’articolo 54 della Costituzione Italiana: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".
Successivamente, il primo cittadino ha comunicato la composizione della Giunta comunale, la nomina del vicesindaco e l'assegnazione delle deleghe. Di seguito tutti gli incarichi:
- Montecchiarini Stefano: vicesindaco e assessore
Deleghe: Turismo - Museo diffuso – Artigianato – Commercio – Agricoltura – Attività Produttive - Politiche del Lavoro e dell'Occupazione
- Arcangeli Federica: assessore
Deleghe: Cultura – Teatro
- Gagliardini Francesco: assessore
Deleghe: Personale – Organizzazione – Patrimonio
- Persichini Silvia: assessore
Deleghe: Famiglia - Politiche età evolutiva - Pari Opportunità - Politiche Sociali e Servizi alla Persona - Diritti dei Bambini - Volontariato Sociale – Case popolari
- Raffaelli Francesco: consigliere
Deleghe: Ambiente e Territorio - Energie Rinnovabili- Politiche Giovanili
- Gasparini Simone: consigliere
Deleghe: Salute-Sport-Tempo Libero
- Santanatoglia Lucia: consigliera
Deleghe: Scuola – Biblioteca comunale
- Vitali Rolando: consigliere
Deleghe: Bilancio – Tributi
Un saluto e un augurio di buon lavoro è stato rivolto anche ai consiglieri comunali rappresentanti della lista di minoranza "Tutti Insieme": Buldorini Luca, Stura Damiano, Gagliardini Nicola e Petrelli Laura. Il Consiglio Comunale si è concluso trattando tutti gli altri punti all’ordine del giorno.