I Comuni di Montecassiano, Montefano e Montelupone hanno ufficialmente avviato il progetto “Sinapsi – Nuove connessioni attrattive tra e con i borghi”, nell’ambito del bando regionale Borgo Accogliente. L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Marche con un finanziamento di un milione di euro, mira a costruire una rete turistica integrata tra i tre borghi storici, promuovendo un modello di sviluppo culturale, sostenibile ed esperienziale.
“I Comuni di Montecassiano, Montefano e Montelupone – dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli - hanno saputo unire le forze per creare un progetto innovativo e sostenibile come ‘Sinapsi’. Questo progetto che, come voglio ricordare, rientra in una strategia per la quale abbiamo messo in campo oltre 110 milioni di euro, rappresenta un modello di sviluppo turistico che pone in primo piano la valorizzazione delle identità locali, e dei borghi storici, promuovendo un turismo sostenibile e culturale".
"Sono convinto che la collaborazione tra i Comuni e gli altri attori pubblici e privati sia la chiave per il successo di iniziative come questa, e che il progetto ‘Sinapsi’ possa diventare un esempio replicabile per altri territori delle Marche”.
Il progetto si sviluppa su due principali direttrici. Da un lato si punta alla riqualificazione urbana e infrastrutturale, attraverso interventi nei centri storici e nella mobilità sostenibile, con un focus particolare sull’accessibilità e la connessione tra i tre borghi e la ciclovia del Potenza. Dall’altro lato si investe nella valorizzazione culturale e identitaria, attraverso la rigenerazione di spazi storici, la promozione dei musei locali, il sostegno all’ospitalità privata e la creazione di un sistema coordinato di promozione turistica, supportato anche da enti come l’Università Politecnica delle Marche, il GAL Sibilla e Marca Maceratese. L'intero progetto sarà accompagnato da una consulenza specialistica per garantire uno sviluppo coerente con i principi della sostenibilità ambientale.
Per Montecassiano, Sinapsi rappresenta un’estensione naturale di un percorso virtuoso iniziato ormai da due decenni. Il sindaco Leonardo Catena ha ricordato come il borgo abbia ottenuto negli anni riconoscimenti importanti, tra cui l’inserimento nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, la Bandiera Arancione e, più recentemente, il titolo di Spiga Verde. Secondo Catena, "questi risultati non sono solo simbolici, ma testimoniano un impegno concreto nel preservare il borgo, renderlo più vivibile e attrattivo, senza snaturarne l’identità. L’adesione a Sinapsi, ha aggiunto, consentirà di amplificare questi sforzi e di creare una sinergia più solida con i Comuni vicini, puntando su mobilità dolce, recupero di spazi e rafforzamento dell’attrattività turistica". Tuttavia, il sindaco ha anche sottolineato la necessità di ulteriori risorse per potenziare questo percorso nei prossimi anni.
Anche il Comune di Montelupone vede in Sinapsi un’opportunità strategica. Il sindaco Rolando Pecora ha evidenziato l’importanza della sinergia tra enti per la valorizzazione dell’intera vallata del Potenza. Uno degli obiettivi centrali per Montelupone è il rafforzamento della mobilità sostenibile, con il potenziamento della pista ciclopedonale lungo il fiume Potenza e la realizzazione di nuove strutture turistiche all’interno del centro storico. Questo intervento, secondo Pecora, "arricchisce l’offerta turistica e culturale, rafforzando l’identità del territorio e creando nuove opportunità per i cittadini e i visitatori".
La visione condivisa è stata ribadita anche dalla sindaca di Montefano, Angela Barbieri, che ha descritto Sinapsi come un progetto integrato funzionale allo sviluppo del cicloturismo. Immagina un itinerario ad anello in cui il turista può partire da Montelupone, visitare il Museo della Bicicletta e il Museo Ghergo a Montefano, e poi spostarsi a Montecassiano per tornare infine al punto di partenza. Un percorso lento e sostenibile, che unisce natura, cultura e identità. La sindaca Barbieri ha sottolineato anche come questo tipo di approccio "favorisca la conservazione del patrimonio locale e contrasti lo spopolamento, creando nuove opportunità per le comunità e mantenendo vive le tradizioni e il tessuto sociale".
Con una durata triennale, Sinasi si propone quindi come un progetto ambizioso ma concreto, che mette al centro la collaborazione tra territori, il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle specificità locali. Un modello che guarda al futuro, senza dimenticare le radici.
MACERATA - Patrizia Sagretti, candidata al consiglio regionale per Alleanza Verdi Sinistra, punta il dito contro l’amministrazione guidata da Sandro Parcaroli per la gestione della vicenda legata alla nuova discarica provinciale e, in particolare, per la presenza di due siti maceratesi – uno al primo posto e l’altro al quinto – nella graduatoria delle aree idonee stilata all’interno di una relazione del Dipartimento di Scienze ed Ingegneria della Materia, dell’Ambiente ed Urbanistica (Dip. SIMAU) dell’Università Politecnica delle Marche.
Secondo Sagretti, "il Comune di Macerata, o meglio l’Amministrazione Parcaroli, non ha inviato osservazioni né propri rappresentanti durante i sopralluoghi", una scelta che, a suo avviso, avrebbe avuto conseguenze dirette sulla posizione dei siti in classifica.
L’esponente di AVS evidenzia come il parametro della distanza tra il Cosmari e le due aree – Santa Maria del Monte e Botonto – non tenga conto della reale viabilità per i mezzi pesanti: "Viene ipotizzato un percorso per gli automezzi che dalla SS7 Valdichienti dovrebbero uscire a Corridonia-Macerata, proseguire facendo la salita di Piediripa fino al cimitero, proseguire verso Via Pace ed arrivare a Botonto e a Santa Maria del Monte. Se durante i sopralluoghi fossero stati presenti tecnici maceratesi, avrebbero potuto evidenziare che la distanza oggettiva è una cosa, ma la percorribilità è un’altra. Questo parametro probabilmente sarebbe stato considerato diversamente e, forse, la posizione in graduatoria non sarebbe stata la stessa".
Sagretti accusa il sindaco e presidente della Provincia e dell’ATA3 di aver perso l’occasione per incidere nella fase iniziale: "Parcaroli, Iommi, Alessandrini e tutti gli altri che oggi si inseriscono nel dibattito avrebbero dovuto giocare la loro carta quando la partita era appena iniziata e in mano avevano l’asso di briscola, ovvero la viabilità”.
La candidata conclude sottolineando come, a suo giudizio, la priorità non sia aspettare la Valutazione Ambientale Strategica (Vas, ndr), ma agire subito: "L’obiettivo non è mandare alla VAS i due siti di Macerata, ma attivarsi per cercare di farli escludere ora".
Nel pomeriggio di oggi il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha visitato Ancona accompagnato dal presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, e dal sindaco del capoluogo, Daniele Silvetti. Durante il sopralluogo sono stati toccati i principali siti culturali della città, tra cui il Duomo, la biblioteca Benincasa, l’anfiteatro romano, la Mole Vanvitelliana e il Museo statale tattile Omero.
Il ministro Giuli ha sottolineato che "la rigenerazione culturale è il punto di forza di Ancona, una città con potenzialità già espresse che si sta rinnovando nell’offerta culturale". "Sono in vacanza nella mia terra di origine e ho il piacere di ritrovare una terra familiare con amici e persone che mi sono familiari - ha aggiunto Giuli -. Tutto ciò che sta impegnando il lavoro tra enti locali e ministero della Cultura darà frutti entro la fine del 2026 sul Pnrr, ci sono grandi progetti in atto, l'offerta culturale sarà uno dei punti qualificanti di Ancona così come lo è già della Regione Marche, che è un modello dove la capacità di spesa di fondi pubblici raggiunge uno dei maggiori punti di efficacia".
Il presidente Acquaroli ha dichiarato che "la candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028 dà continuità alla crescita della Regione, perché stimola il dialogo e la sinergia tra il capoluogo e le altre realtà culturali". Ha aggiunto che "sono in corso numerosi investimenti e iniziative per recuperare luoghi di grande valore culturale e turistico, ritenuti fondamentali per lo sviluppo economico del territorio".
Infine, Acquaroli ha evidenziato come "la cultura rappresenta un elemento importante anche per la destagionalizzazione turistica e per il rilancio dei borghi, che costituiscono un patrimonio significativo per la nostra regione".
"Che l’avvento del senatore Castelli come Commissario per il sisma abbia portato risorse, nuova energia, capacità di far rete e grandi risultati è sotto gli occhi di tutti ed è testimoniato dai tanti cantieri avviati in questi ultimi anni nel cratere. Ma la ricostruzione non può limitarsi soltanto all’aspetto materiale: le case e i servizi essenziali vengono prima di tutto, e su questo molto è stato fatto.
Di fondamentale importanza è la riparazione del tessuto sociale ed economico dei paesi colpiti dal sisma, perché l’impoverimento demografico delle aree interne è più che concreto. Pertanto, noi sindaci della montagna condividiamo il percorso politico che è stato messo in opera. Lo dobbiamo ai tanti cittadini che, in questi lunghi anni, hanno resistito, atteso, e sperato di veder riemergere i propri paesi, le proprie case, le proprie abitudini e tradizioni.
Cosa che oggi, finalmente, sta avvenendo. Un plauso, dunque, al Commissario Castelli per averavuto la capacità di valorizzare, attraverso campagne dedicate di comunicazione, anche la ricostruzione immateriale. Investire risorse in tali ambiti dà la possibilità di far sapere a tante persone che ci sono territori belli da vivere, visitare, esplorare che si stanno rialzando dalle ferite degli eventi sismici". Questo il ringraziamento da parte di Alessandro Gentilucci, presidente Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, Cristina Gentili, Sindaco di Bolognola, Roberto Lucarelli, Sindaco di Camerino,Alfredo Riccioni, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Giancarlo Ricottini, sindaco di Fiastra, Rinaldo Rocchi, sindaco di Serravalle del Chienti, Silvia Bernardini, sindaco di Ussita, Massimo Citracca, sindaco di Valfornace.
“L’Associazione “Le Marche in Movimento”, di cui sono coordinatore regionale, appoggia Francesco Acquaroli per la riconferma a Presidente della Regione, così come avevo già avuto modo di annunciare nel mio intervento il 13 giugno scorso sul palco del Palaforum di Civitanova Marche. In piena sintonia con questa scelta, ho deciso di candidarmi alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre nella lista I Marchigiani per Acquaroli.”
“Mi candido - ha dichiarato – con la volontà di mettermi al servizio del territorio maceratese con un impegno politico rinnovato, fuori dai partiti e senza trasformismi, con quello spirito civico che credo sia oggi quantomai necessario ed utile a rafforzare anche l’azione amministrativa della Regione. È indispensabile – ha ribadito - dotarsi di una classe politica che abbia al suo interno una solida componente che sia espressione della società civile”.
L’Avvocato Piscitelli, attualmente Responsabile dell’Ufficio Legale di una società umbra con un passato professionale sia nel settore pubblico che in quello privato è stato anche Senatore della Repubblica della XVI legislatura ed in passato ha ricoperto la carica di Vicesindaco ed Assessore al turismo e alla cultura di Porto Recanati.
“Sono convinto di poter concretamente, forte dell’esperienza maturata sia a livello professionale che istituzionale e con le idee e i valori in cui ho sempre creduto, sostenere e rafforzare l’ottimo lavoro svolto fino a oggi dal Presidente Acquaroli e dalla sua maggioranza. La mia scelta è stata rafforzata, dopo essermi incontrato con il Presidente Acquaroli, anche per la stima che nutro nei confronti del Sen. Guido Castelli che conosco da anni e di cui apprezzo qualità umane, capacità e quell’abnegazione con cui sta portando avanti un lavoro concreto per la ricostruzione e il rilancio delle aree colpite dal sisma”.
“Esprimo – inoltre - fiducia nel percorso avviato dall’attuale governo regionale, sottolineando come le iniziative di sviluppo infrastrutturale, economico e sociale già intraprese possano trovare una piena attuazione nei prossimi cinque anni di amministrazione con la riconferma a Presidente di Acquaroli. È indispensabile far sì che le Marche rimangano ancorate alla filiera istituzionale del Governo Nazionale a guida Meloni che ha dimostrato una concreta e continua attenzione e che ci ha permesso, in questi giorni, di ottenere un risultato importante per il rilancio economico dei nostri territori: il riconoscimento dell’intero territorio regionale quale Zona Economica Speciale”.
“Abbiamo bisogno di una visione condivisa del futuro delle Marche e di un’azione politica non ideologica che metta al centro la persona, la famiglia con le sue necessità. Abbiamo,inoltre, l’onere di rilanciare quel modello imprenditoriale marchigiano che è stato per anni sinonimo di crescita e di benessere con interventi che diminuiscano gradualmente il peso dei tributi, che facilitino la competitività e limitino la burocrazia. Non mi esalta quella politica dei selfie o delle celebrazioni con pergamene premio consegnate a qualche imprenditore seppur meritevole, poiché penso che la politica debba ritornare ad esercitare il proprio ruolo senza eccessiva enfasi nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, trasparenza ed economicità con l’unico obiettivo di rendere migliore la vita della comunità che amministra pro-tempore. Abbiamo il dovere di rendere la Regione un’istituzione che sia percepita dal cittadino vicina, che metta al centro della sua azione amministrativa un dialogo costante con le realtà e le rappresentanze sociali, culturali e delle categorie del lavoro, senza prevaricazioni. Una Regione che sia ancor di più attenta ai servizi essenziali per la vita dei marchigiani quali l’assistenza sanitaria, la tutela dell’occupazione e delle condizioni dei lavoratori e con uno sguardo sempre rivolto alle nuove generazioni”.
"La mia candidatura con la lista “I MARCHIGIANI PER ACQUAROLI” guarda con pragmatismo e ambizione al futuro della provincia di Macerata nel contesto regionale: “Vorrei richiamare l’attenzione su alcune delle tematiche che saranno al centro della mia azione politica e che intendo approfondire mantenendo e implementando un rapporto costante con il territorio:Riorganizzazione e rilancio del sistema sanitario e ampliamento dei servizi di prossimità; Ripresa economica, centralità delle imprese, incentivare l’occupazione giovanile; Pianificazione di politiche di contenimento del dissesto idrogeologico e dell’erosione costiera; Valorizzazione del patrimonio storico-culturale e promozione del turismo; Mobilità sostenibile e infrastrutture moderne; Partecipazione civica e trasparenza amministrativa; Politiche ambientali e gestione corretta ed economicamente sostenibile dei rifiuti".
Infine, un appello forte e diretto alla partecipazione al voto: “Penso che sia fondamentale una forte ripresa della partecipazione popolare al voto affinché si ritorni a credere nel ruolo centrale della politica e delle istituzioni elettive e auspico che possano prevalere nella scelta da parte degli elettori criteri quali il merito, la capacità di amministrare ed i risultati ottenuti”.
Cambio di rilievo nella governance politico-organizzativa del settore scolastico e universitario marchigiano. Alessandra Di Emidio, dottore di ricerca in Pedagogia, docente di filosofia e scienze umane, con oltre tredici anni di servizio presso l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e, più di recente, dirigente con funzioni tecnico-ispettive, ufficializza il proprio ingresso nella Lega. Contestualmente, le viene affidata la direzione del Dipartimento Regionale Istruzione e del Dipartimento Regionale Università, due settori strategici per la definizione e l’attuazione delle politiche educative a livello territoriale.
La nomina si inserisce in un ampio progetto di riorganizzazione interna promosso dalla dirigenza regionale della Lega, volto a rafforzare il coordinamento tra istituzioni scolastiche, Università e organi legislativi. L’obiettivo dichiarato è quello di assicurare una maggiore aderenza delle politiche educative alle specifiche esigenze locali, promuovendo un modello di governance fondato sulla competenza tecnica, sulla conoscenza diretta del territorio e sulla capacità di tradurre in azione concreta le linee programmatiche.
«La mia adesione alla Lega nasce da una scelta ponderata e coerente con il mio impegno: continuare a rappresentare con efficacia il territorio, all’interno di una squadra politica più coesa e con una visione concreta. Non è un cambio di bandiera, ma un passo necessario per dare voce alle esigenze reali dei cittadini”, dichiara la dirigente Alessandra Di Emidio. “E con lo stesso spirito di servizio – che ha sempre guidato la mia azione –, accolgo con entusiasmo la proposta di guidare il Dipartimento regionale Istruzione e Università della Lega. Un incarico che considero un’opportunità preziosa – prosegue Di Emidio – perché mi consente di mettere finalmente in campo le mie competenze e, al tempo stesso, di costruire un collegamento diretto tra il Parlamento e la scuola marchigiana, rendendo la politica scolastica più vicina al nostro territorio. Ringrazio sentitamente l’on. Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, per la fiducia e per avermi scelta per questo ruolo strategico e di grande responsabilità».
La nuova struttura, che sarà presentata ufficialmente nelle prossime settimane durante una conferenza stampa dedicata, prevede il coinvolgimento di docenti, dirigenti scolastici e professionisti dell’educazione ai vertici dei Dipartimenti provinciali. Si tratta di un assetto organizzativo concepito per garantire un presidio capillare delle politiche educative sul territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione delle buone pratiche, alla formazione del personale e al sostegno ai processi innovativi nel mondo della scuola e dell’Università.
«L'ingresso di Alessandra Di Emidio nella Lega rappresenta un patrimonio di competenze di altissimo valore per la nostra squadra - dichiara l'on. Giorgia Latini, segretario regionale della Lega Marche -. Questa scelta si inserisce in un progetto più ampio di rafforzamento del legame con le istituzioni scolastiche, con l’obiettivo di rendere le politiche educative sempre più aderenti alle esigenze concrete del territorio. Sono certa che, con la sua preparazione, la sua passione e la sua conoscenza diretta del mondo dell’istruzione, saprà dare un contributo determinante per far crescere il nostro sistema formativo e universitario, nella convinzione che la scuola e l’alta formazione siano pilastri fondamentali per lo sviluppo sociale, culturale ed economico delle Marche».
Marco Basilissi, dottore commercialista di Matelica, ha annunciato la propria candidatura alle elezioni regionali delle Marche in programma il 28 e 29 settembre 2025.
Nato il 22 giugno 1991, Basilissi esercita la libera professione nel suo studio, con particolare attenzione ai settori dell’impresa e dell’agricoltura.
Già da tempo interessato alla vita pubblica e alle dinamiche economiche e sociali del territorio, ha deciso di candidarsi con l’intento di rappresentare le istanze dell’entroterra maceratese, a partire da un percorso di ascolto delle esigenze della comunità locale.
“Ogni giorno condivido il cammino nelle aree interne con imprese, professionisti e cittadini – spiega Basilissi - Con ascolto, impegno e dedizione, affronto insieme a loro sfide concrete e sogni da costruire. Ho scelto di restare in queste terre perché credo nel loro potenziale. Perché l’entroterra merita futuro, rispetto e voce. Dalle esigenze dei giovani, a quelle delle aziende che operano nel territorio, fino alle necessità dei pensionati che hanno costruito il presente in cui viviamo.
Bisogna ripartire da tutto questo per dare un futuro alle nostre cittadine, dopo le tante difficoltà vissute tra crisi industriali, sisma e Covid. Dobbiamo voltare pagina e scrivere una nuova storia con azioni concrete di rilancio”.
Per la sua prima candidatura, nella circoscrizione provinciale di Macerata, Marco Basilissi ha scelto la lista civica Progetto Marche, formazione nata a supporto del candidato presidente Matteo Ricci.
“Ho sempre vissuto la politica in maniera realista, senza mai schierarmi con un partito – precisa Basilissi - Credo che a livello regionale la scelta di appoggiare una lista civica sia quella più coerente con il mio percorso e soprattutto la più libera da logiche di partito che spesso in passato hanno sempre penalizzato il nostro entroterra. Con Progetto Marche siamo riusciti a creare una bella squadra, con tanta esperienza, ma soprattutto ricca di persone che hanno voglia di cambiare pagina e uscire dall’immobilismo. A partire ad esempio dal dott. Michele Caporossi, uno dei fondatori della lista, che è stato per diversi anni Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e che con le sue iniziative l’ha portata ad essere un’eccellenza nazionale”.
Nelle prossime settimane sono previsti una serie di appuntamenti sul territorio per illustrare la prima bozza di programma stilata da Basilissi. “Chiaramente il mio impegno si basa su concetti che affondano le radici nel mio percorso personale e nell’ascolto di tanti giovani e meno giovani che nonostante i tanti sacrifici sono sempre più demotivati dalla situazione generale. Tuttavia – conclude il candidato di Progetto Marche – voglio sfruttare al massimo questa campagna elettorale per intercettare ulteriori spunti, in quanto credo sia fondamentale la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni ed enti locali per poter avere una visione completa delle esigenze del territorio. Nonostante lo sforzo delle amministrazioni comunali dell’entroterra, da elogiare per l’impegno malgrado le tante difficoltà e le poche risorse a disposizione, spesso i nostri problemi rimangono inascoltati e altrettanto spesso i fondi dedicati non vengono ripartiti equamente. È ora di affrontare anche queste tematiche e lavorare con più equilibrio in modo da garantire a tutti un filo diretto e continuo con l’amministrazione regionale”.
La Lega Marche annuncia la candidatura, come indipendente, di Angelica Sabbatini alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre, a sostegno del Presidente Francesco Acquaroli.
Figura di riferimento per il centrodestra maceratese, Sabbatini ha ricoperto il ruolo di assessore al bilancio, turismo e cultura del Comune di Porto Recanati dal 2016 al 2021, per poi proseguire il suo impegno amministrativo come consigliere comunale per il Centrodestra Unito fino ad oggi. La sua esperienza le ha permesso di affrontare da vicino le principali sfide economiche, culturali e sociali del territorio, sviluppando competenze che oggi mette a disposizione della Regione. Dirigente d’azienda, sposata e madre di due figli, è conosciuta per il suo approccio concreto ai problemi, la capacità di ascolto e la determinazione nel perseguire obiettivi chiari. Negli anni ha dimostrato sensibilità e attenzione particolare verso i giovani, i lavoratori e le fasce più fragili della popolazione, convinta che lo sviluppo di una comunità passi dall’inclusione e dalla valorizzazione delle persone. Ha deciso di accogliere l’invito della Lega per un nuovo impegno a favore del futuro della Regione Marche, per contribuire al successo del centrodestra.
«Accogliamo con grande soddisfazione la decisione di Angelica Sabbatini di candidarsi, come indipendente, nella lista della Lega a sostegno del Presidente Acquaroli – dichiara l’on. Giorgia Latini, segretario regionale della Lega Marche –. La sua solida competenza amministrativa, unita alla conoscenza diretta del territorio, la rendono una risorsa preziosa per la nostra squadra e per il nostro progetto politico. In questi anni Angelica ha dimostrato di essere una donna capace di affrontare le sfide con entusiasmo, determinazione e pragmatismo, qualità indispensabili per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. La sua adesione alla nostra lista rappresenta un valore aggiunto in termini di energia, professionalità e visione strategica. Siamo certi che il suo contributo sarà determinante per il successo del centrodestra e per costruire insieme le Marche del futuro».
La candidatura di Sabbatini si inserisce nella strategia della Lega Marche di rafforzare la propria presenza con profili radicati nel territorio, competenti e pronti a mettersi al servizio della comunità. Un impegno che guarda alle prossime sfide amministrative ed economiche con l’obiettivo di garantire sviluppo, occupazione e qualità della vita per tutti i marchigiani.
Con le elezioni regionali ormai alle porte, Fratelli d’Italia Recanati si impegna a sostenere con determinazione la rielezione di Francesco Acquaroli a Presidente della Regione Marche. Il partito conferma la volontà di proseguire il lavoro con la stessa passione che ha contraddistinto gli ultimi anni, "con l’obiettivo di far diventare le Marche una regione modello e fonte di ispirazione per tutta Italia".
In questo contesto, il Circolo cittadino di Fratelli d’Italia di Recanati ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a Nicoletta Marzioli, consigliera comunale e membro del partito, che aveva dato la propria piena disponibilità a candidarsi per le elezioni regionali con Fratelli d’Italia. Una candidatura che avrebbe rappresentato il territorio e il significativo risultato ottenuto lo scorso anno, risultato che ha contribuito in modo determinante alla vittoria del sindaco Emanuele Pepa.
Le autorità preposte alla formazione della lista hanno tuttavia adottato decisioni diverse, decisioni che il partito rispetta e su cui si approfondirà nelle sedi opportune. Il Circolo di Recanati precisa però con forza che ogni ipotesi di rinuncia da parte di Nicoletta Marzioli a una candidatura che l’avrebbe vista protagonista va respinta con fermezza.
Nel ringraziare ancora la Marzioli per la sua disponibilità, Fratelli d’Italia Recanati si dichiara pronto a proseguire il lavoro insieme al partito per continuare a scrivere una nuova storia per le Marche.
Si erano sentiti nei giorni scorsi Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, e Fabio Desideri, segretario nazionale di Pensiero Popolare Italiano.
Entrambi ex democristiani di lungo corso, partendo dai valori comuni e condivisi, hanno trovato un accordo elettorale nella regione Marche che ha portato alla candidatura, nelle liste di Noi Moderati, come indipendenti, di due esponenti di Pensiero Popolare Italiano, rispettivamente il dott. Antonio Colletta e l’insegnante di scuola primaria, Paola Guasco.
La firma delle candidature è avvenuta oggi ad Ancona alla presenza del coordinatore regionale delle Marche di Noi Moderati, il dott. Tablino Campanelli.
Soddisfazione è stata espressa da entrambi i leader delle due forze politiche che hanno dato un valore importante a questa prima collaborazione, anche in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria, Campania, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto; ma in particolare per il sostegno alla candidatura a presidente della regione Marche di Francesco Acquaroli.
"Se l’obiettivo della consigliera Lidia Iezzi fosse quello di dimostrare che l’apparire vale più dell’essere, sta senz'altro centrando il bersaglio. I suoi ripetuti interventi, finalizzati a conquistare visibilità in vista delle prossime elezioni regionali, mostrano una preoccupante superficialità". Così l’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai dopo le dichiarazioni a mezzo stampa della consigliera.
"Un esempio eclatante è la questione della sicurezza del bacino portuale, argomento che la consigliera non ha mai seguito con attenzione e che, come dimostrano le sue dichiarazioni, conosce solo in maniera del tutto sommaria, nonostante la risposta alla richiesta di accesso agli atti del 24/06/2025, da parte del dirigente del V Settore, Ing. Marco Orioli. Le sue dichiarazioni, imprecise e fuorvianti, hanno creato confusione e messo in discussione l’efficacia dell’attività dell’amministrazione comunale - aggiunge Carassai -. È doveroso, prima di tutto, ricordare che questa amministrazione, sotto la guida del sindaco Ciarapica, nel 2021 ha conferito un incarico all'Università Politecnica delle Marche per uno studio di verifica sulla sicurezza del bacino portuale che ha messo in evidenza delle criticità, in particolare sul movimento ondoso".
"Nell’ottobre 2023, grazie all'accordo di coesione 2021-2027, firmato tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Marche, è stato stanziato un importo complessivo di 9.811.341,64 euro per il porto di Civitanova - ricorda ancora l'assessore -. I fondi sono ripartiti come segue: 450.000 euro nel 2025, 450.000 euro nel 2026, 3 milioni nel 2027, 3 milioni nel 2028 e 2.911.341,64 euro nel 2029. Considerando la complessità dell'intervento e la necessità di garantire l’adeguatezza delle soluzioni proposte, l’amministrazione ha ritenuto opportuno affidare l’incarico, con apposita convenzione firmata il 24 aprile 2025, al Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche - Toscana, Marche, Umbria. Eventuali soluzioni progettuali aggiuntive, rispetto al prolungamento del molo, potrebbero comportare la necessità di una variante allo strumento urbanistico del porto".
"Detto ciò, a differenza di quanto vorrebbe far credere la consigliera Iezzi, stiamo agendo con la massima solerzia: il bando pubblico per la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza è già scaduto, e attualmente siamo nella fase di verifica delle offerte e degli allegati per l'affidamento dell'incarico professionale, un processo gestito direttamente dal Provveditorato. E’ nostra intenzione utilizzare tempestivamente i fondi stanziati per l’anno in corso - conclude Carassai -. Ricordo alla consigliera che gli uffici restano a completa disposizione per ulteriori chiarimenti e, se necessario, anche per eventuali ripetizioni e che solo grazie all’impegno della Giunta regionale di centrodestra, guidata dal presidente Francesco Acquaroli, metteremo in curezza il porto di Civitanova, non di certo per l’inerzia delle giunte che l’hanno preceduta".
Paolo Perini guiderà la lista dei candidati di "Noi Moderati" al Consiglio Regionale per la provincia di Macerata. Il segretario provinciale ha già lanciato la sua corsa elettorale con numerosi appuntamenti sul territorio. Questa settimana si è presentato a Corridonia con un incontro pubblico partecipato che è servito a ufficializzare la candidatura, fortemente voluta dal partito nazionale e dal presidente Maurizio Lupi, per l’operato svolto in provincia fino ad oggi con la strutturazione di uno schieramento che si è formato solo due anni fa e che oggi è già pronto alla prima sfida elettorale di rilievo: la campagna regionale.
Successivamente, Perini è stato presentato, insieme agli altri candidati regionali, ad Ancona nella conferenza stampa che ha visto la presenza di Maurizio Lupi e del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Questa è stata una giornata importantissima per me - afferma Perini - perché dopo un lungo percorso, ho dato concretezza al partito di Noi Moderati sul territorio provinciale maceratese. Ho individuato, dopo una serie di colloqui e incontri, i candidati al Consiglio Regionale e oggi li abbiamo presentati ad Ancona. È grande motivo di orgoglio essere riuscito a comporre una squadra per questa prima elezione nelle Marche a cui partecipa Noi Moderati. Nei prossimi giorni annunceremo i candidati della provincia di Macerata".
"La nostra è una politica basata sull’ascolto delle persone: a chi vuole aderire al partito diciamo che serve passione e competenza. Quando i cittadini ti danno fiducia va data una risposta adeguata; occorre ritornare in mezzo alla gente e ricordare, come spesso sottolinea il presidente Lupi, che i partiti sono lo strumento fondamentale per la nostra democrazia. Lo slogan della nostra campagna è il coraggio della responsabilità: fare di tutto per il bene della nostra gente", conclude Perini.
"Serietà, responsabilità e concretezza". Sono queste le parole chiave che hanno guidato la presentazione ufficiale dei candidati al Consiglio Regionale per Noi Moderati, tenutasi ieri presso la Pasticceria Ternana di Civitanova Marche alla presenza dell'onorevole Maurizio Lupi e del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Un incontro che ha ribadito il sostegno compatto del partito alla coalizione di centrodestra e alla candidatura di Acquaroli, con una linea politica definita «equilibrata e basata sull’ascolto dei cittadini».
Per la provincia di Macerata, i candidati in corsa sono il segretario provinciale Paolo Perini, Ursula Cappelletti, Maika Gabellieri, Sabrina De Padova, Adriano Bastianelli e Abdul Latif Tarakji: un gruppo rappresentativo di esperienze diverse, unito dall’impegno per una politica concreta e vicina al territorio. Presenti alla conferenza anche Tablini Campanelli, coordinatore regionale Noi Moderati e Sergio Mandorlini, coordinatore della campagna elettorale per la candidata di Civitanova.
Sabrina de Padova, insegnante e da cinque anni consigliera comunale a Macerata, ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni regionali con Noi Moderati, nella coalizione di centrodestra. Una scelta dettata, spiega, dal desiderio di «portare avanti una politica concreta, trasparente e profondamente radicata nei bisogni del territorio».
Nel suo percorso amministrativo, de Padova ha scelto di essere una presenza costante e attiva, senza mai inseguire incarichi personali: «In questi cinque anni ho presentato 36 interrogazioni e ordini del giorno, sempre partendo dall’ascolto dei cittadini e traducendo le loro segnalazioni in proposte concrete».
La sua esperienza da insegnante ha segnato profondamente il suo impegno politico, con particolare attenzione alla formazione dei giovani, all’inclusione sociale di anziani e disabili e alla sensibilizzazione sul rispetto degli animali. «Credo che l’educazione debba essere un motore di cambiamento, uno strumento per costruire una società più equa e rispettosa».
Attiva nella Commissione Cultura e presidente del Consiglio delle Donne, ha promosso iniziative contro le discriminazioni di genere, dimostrando coerenza e attenzione ai temi sociali. «Mi candido per chi ha perso fiducia nella politica – dichiara –. Per riportarla al suo significato originario: essere al servizio delle persone».
Tra le sue priorità regionali: una sanità territoriale più vicina ai cittadini, infrastrutture efficienti, sostegno concreto a famiglie e imprese, formazione e lavoro per i giovani, tutela ambientale e agricoltura sostenibile. «Con Noi Moderati – conclude – possiamo costruire una Regione più giusta, inclusiva e moderna. La politica del fare, non dell’obbedire, può ancora fare la differenza».
La porto potentina Paola Tombari, esperta fisioterapista dell’età evolutiva, ha annunciato la sua candidatura alle regionali con la lista "Civici Marche per Acquaroli Presidente". Afferma la Tombari: "Ho conosciuto il Movimento Civici Marche grazie al mio amico Francesco Calderoni ed ho deciso di candidarmi per poter apportare il mio contributo personale e di conoscenze a questa lista. Civici Marche ha portato avanti una politica vicino alla gente e ai territori e per questo sarò con loro in prima fila, mettendoci la faccia".
Il Presidente di Civici Marche e Sindaco di Monte San Martino Matteo Pompei esprime il suo plauso per questa candidatura: "Il Movimento continua a crescere in maniera esponenziale ed è oramai una realtà strutturata ed omogenea su tutto il territorio regionale da nord a sud, con amministratori e professionisti di livello che potranno fare la differenza in questa tornata elettorale, come appunto Paola Tombari. Puntiamo a superare il 3% per avere un ruolo sia in Consiglio Regionale che in Giunta, al fianco di Francesco Acquaroli".
Macerata – La Segreteria provinciale di Azione Macerata, con a capo il presidente Ivo Costamagna, il segretario Stefano Vallesi e i vice-segretari Leonardo Piermattei e Alessio Botticelli, interviene con forza in merito alle recenti dichiarazioni della sezione di Fermo che hanno suscitato non poca sorpresa e tensione all’interno del partito.
Attraverso un comunicato diffuso nella giornata odierna, Azione Macerata prende posizione riguardo al sostegno espresso dalla sezione fermana al candidato Paolo Teodori, sindaco di Ripe San Ginesio, inserito nella lista del presidente uscente Francesco Acquaroli per le prossime elezioni regionali. Tale endorsement, secondo la segreteria di Macerata, è stato espresso "in modo improprio, a nome anche della segreteria maceratese, senza averne la delega".
La segreteria ricorda con fermezza la posizione ufficiale della direzione nazionale di Azione, già espressa lo scorso 1° luglio tramite comunicato AGI e ribadita pubblicamente la stessa sera: "Azione non sosterrà Acquaroli. Abbiamo preso atto del voto di una parte della Direzione Regionale. Ma il partito è molto diviso". Viene inoltre sottolineata la libertà lasciata agli iscritti ma con un orientamento chiaro da parte del partito.
In questo contesto, la segreteria maceratese invita la sezione fermana a "limitarsi alla propria circoscrizione territoriale, evitando di rappresentare politicamente altri territori". La posizione ufficiale di Azione Macerata resta, infatti, il sostegno alla candidatura di Giovanna Capodarca, inserita all'interno della lista "Avanti" e del progetto politico guidato da Matteo Ricci.
Il comunicato sottolinea anche come la candidatura di Teodori, seppur legittima, "contrasti con la sua storia politica personale e sia in netto contrasto con le decisioni della segreteria di cui è stato presidente". Infatti, nell’ultimo Direttivo Provinciale, la segreteria ha votato all’unanimità per appoggiare Ricci, con l’unico voto astenuto proprio di Teodori.
Pur rispettando l’autonomia territoriale nelle scelte delle liste civiche, garantita dal partito nazionale, Azione Macerata definisce “inaccettabile” il silenzio di fronte a comportamenti che violano le indicazioni nazionali, creano confusione e cercano di imporre una linea non condivisa dalla maggioranza degli iscritti regionali.
Il comunicato si conclude con un richiamo forte alla necessità di “chiarezza, non ambiguità” e “coerenza, non opportunismo”, denunciando la prevaricazione di alcuni territori e l’uso di metodi estranei alla cultura di Azione, che richiedono una presa di posizione netta e decisa.
"Il Governo Meloni ha impugnato la legge della Toscana che introduceva un salario minimo per chi lavora con risorse pubbliche. Una norma semplice, giusta, che avrebbe garantito almeno 9 euro l’ora a chi lavora negli appalti e subappalti pubblici. Un atto di civiltà. Ma per la destra è troppo. Per questo noi diciamo con chiarezza che se vinceremo introdurremo anche nelle Marche una misura semplice e concreta: chi lavora per la Regione Marche, direttamente, in subappalto o ricevendo fondi regionali, dovrà rispettare i contratti collettivi e garantire un salario minimo di almeno 9 euro l’ora. È una questione di giustizia sociale, di rispetto e di dignità". Così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, in occasione della terza tappa del tour ‘Ricci on the beach’ che oggi lo vedrà sulle spiagge di Fano e di Marotta.
"Nelle Marche la povertà è diventata un’emergenza sociale. Il fenomeno è aggravato dal lavoro povero, che colpisce anche tanti marchigiani: persone che, pur lavorando, non riescono a superare la soglia di povertà né a condurre una vita dignitosa. Il rapporto Caritas 2025 posiziona le Marche, in rapporto alla popolazione, come la regione con il più alto tasso di famiglie in Italia che si rivolgono ai loro centri. Davanti a tutto questo, il Governo invece di combattere lo sfruttamento lo protegge. Il Governo difende chi sfrutta. Noi stiamo con chi lavora. E lo faremo sul serio, con il nostro Cambio di Marche", spiega Ricci.
"Riguardo al tema della Zes - attacca ancora Ricci -, il presidente Acquaroli ha fatto anche il parlamentare, per cui dovrebbe conoscere l'iter parlamentare e sapere che se una cosa è urgente si fanno i decreti legge, non i disegni di legge che hanno mesi di discussione per essere approvati. Soprattutto se una cosa è urgente ci si mettono i soldi e invece in questo disegno di legge i soldi non ci sono e, nella migliore delle ipotesi, bisognerà aspettare la prossima legge di bilancio, cioè il 2026, perché nella norma che hanno scritto il provvedimento è ‘ad invarianza di bilancio’. Per questo è una grande presa in giro per i marchigiani, una grande finzione elettorale". Le Marche non sono una Zona economica speciale ma una Zona elettorale speciale".
"Se si vogliono fare le cose allora vanno fatte sul serio e non perché si pensa così di prendere in giro i cittadini - conclude Ricci - Inoltre la Zes conferma ciò che diciamo da mesi e che Bankitalia e Svimez, purtroppo, certificano, ovvero che l'economia marchigiana è ferma nonostante la mole di investimenti pubblici straordinaria che è stata messa in campo in questi anni, i 14 miliardi per il terremoto e i tanti miliardi del PNRR ai quali loro in Europa hanno votato contro. Questi cinque anni di politiche economiche hanno portato zero risultati anzi hanno addirittura portato dei peggioramenti nell'economia marchigiana che ora viene messa ulteriormente alla prova dai dazi dei loro amici sovranisti e protezionisti".
"Esiste uno strumento per far approvare in tempi rapidi e certi il disegno di legge per estendere la Zes alle Marche e all'Umbria: farla approvare direttamente dalle commissioni competenti di Camera e Senato".
Lo scrive in una nota il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dopo l'annuncio di ieri della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di estendere alle Marche e all'Umbria, attraverso un disegno di legge, la Zona economica speciale (Zes).
"Basta che Ricci chiami i suoi riferimenti in parlamento e se tutti sono d'accordo, maggioranza e opposizione, nel giro di pochi giorni la proposta predisposta dal governo può diventare legge - prosegue Acquaroli - Come dimostra il consiglio dei ministri di ieri, la maggioranza di centrodestra ha già dato il proprio ok. Aspettiamo che Ricci senta le minoranze e che diano la propria disponibilità per approvare in tempi definiti e immediati questa proposta che rappresenta una svolta storica per la nostra Regione. Noi siamo pronti".
“Ieri alla prima notizia di inserimento delle Marche e dell’Umbria nella ZES ho reagito in maniera attendista sperando non fosse l’ennesima finzione elettorale e invece, dopo poche ore, è emerso che era così”, dichiara Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche.
“Senza dirlo significa riconoscere una crisi economica forte delle Marche. Noi sono mesi che lo diciamo che, purtroppo, le Marche non crescono, nonostante i fondi PNRR ai quali hanno votato contro e i 14 miliardi per il terremoto delle Marche. Dati confermati anche da Bankitalia e Svimez. Dati che non tenevano ancora conto dei dazi che incideranno negativamente sull’export regionale. - dichiara Ricci - Ieri hanno annunciato ciò che due anni fa era stato bocciato, dimostrando che c’è una crisi economica e chi può essere il responsabile di ciò se non Acquaroli e la sua Giunta che ieri gioivano per questa cosa“.
Macerata – L’annuncio della Premier Giorgia Meloni sull’estensione della ZES (Zona Economica Speciale) anche alle Marche, comunicato nel corso della sua recente visita nella regione, suscita la dura reazione di Italia Viva. Il coordinamento maceratese, attraverso i candidati del progetto Marche Vive, Rosita Platinetti e Ulderico Orazi, parla apertamente di “mossa elettorale” e critica le modalità e i tempi della decisione.
“Meloni si sveglia un minuto prima delle Elezioni Regionali estendendo la ZES (Zona Economica Speciale) anche alle Marche – dichiarano Platinetti e Orazi –. Nei fatti inserite tra i destinatari come il Mezzogiorno.”
Secondo Italia Viva, si tratta di una promessa elettorale già riciclata più volte: “Il provvedimento – ricordano – fu annunciato da Fratelli d’Italia nel 2022 durante la campagna elettorale, ma nel 2023 venne bocciato dal Governo Meloni nonostante le sollecitazioni delle opposizioni e perfino di alcuni esponenti della maggioranza”.
Non manca una stoccata al presidente della Regione: “Acquaroli evitò di chiedere il coinvolgimento delle Marche senza approntare misure alternative, soprattutto per le zone terremotate”.
“Evidentemente – proseguono – si tratta di una mossa elettorale per giunta di dubbia efficacia, considerato il fatto che si tratta di un Disegno di legge (… non si nega a nessuno, soprattutto in campagna elettorale) con un iter di approvazione molto lungo e con scarse risorse”.
Italia Viva denuncia una strategia già vista, fatta di annunci senza concretezza: “Come a dire che al solito ci si ferma agli annunci, come fu per esempio e sempre a ridosso di una tornata elettorale – in quel caso le Europee – per il decreto sulle liste d’attesa”.
A finire nel mirino anche la gestione delle aree colpite dal sisma: “Per Acquaroli e Meloni basta la parola a favore di telecamera e su un palcoscenico, lasciando che le Marche e in particolare i comuni del cratere – che dovrebbero essere gli unici destinatari del provvedimento – continuino a patire le difficoltà dovute anche alla gestione del Commissario Castelli”.
Il giudizio finale è tranchant: “Progetto Marche Vive, attraverso i suoi candidati del maceratese Rosita Platinetti e Ulderico Orazi, denuncia le modalità improvvisate di una decisione che appare una mossa a effetto per imbonire un territorio e i cittadini”.
E concludono: “Confermando l’assoluta inadeguatezza di Acquaroli, della sua Giunta e di una Premier che pensa di fare cassa elettorale sulle spalle dei marchigiani, millantando un’attenzione che serve solo a compensare i sondaggi negativi che vedono Acquaroli dietro a Ricci, anche nella sensibilità da manifestare di fronte a problemi che usa solo per ottenere un consenso elettorale e che dopo il voto verrebbero dimenticati”.