Pale eoliche da 180 metri a San Severino e Gagliole, sindaci: "Sì al rinnovabile, no al deturpamento"
Il teatro Italia di San Severino Marche ha ospitato l’incontro, promosso dal Comune, per discutere della proposta di realizzazione di un impianto eolico di grandi dimensioni da parte della società Wind Energy Gagliole Srl che prevede la costruzione di nove aerogeneratori, per una potenza complessiva di 29,7 MW di potenza, da ubicare nei territori comunali di San Severino Marche e Gagliole.
L’iniziativa nasce a seguito della richiesta di un’inchiesta pubblica, presentata dall’Amministraazione settempedana alla Regione Marche, per l’attivazione di quanto previsto dall’articolo 24-bis del Decreto Legislativo 152/2006, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini.
Durante l’assemblea è stato illustrato nel dettaglio il progetto, sono stati analizzati i possibili impatti ambientali, con particolare attenzione alle numerose criticità emerse finora, ed è stato dato ampio spazio agli interventi del pubblico, che ha potuto esprimere opinioni, porre domande e consegnare osservazioni scritte.
L’incontro è stato moderato dal dirigente del settore Valutazioni e autorizzazioni ambientali della Regione Marche, Roberto Ciccioli, affiancato dalla responsabile del procedimento, Silvia Sternini.
Presenti, tra gli altri, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il sindaco di Gagliole, Sandro Bonicelli, e quello di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, il presidente del Consiglio comunale settempedano, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, gli assessori Sara Clorinda Bianchi, Jacopo Orlandani e Paolo Paoloni, e i consiglieri Tarcisio Antognotti, Alessandra Aronne, Francesco Borioni e Tiziana Gazzellini.
“Come Amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, aprendo l’incontro - ci siamo sentiti in dovere di avviare questo confronto pubblico per coinvolgere direttamente la cittadinanza. Lo abbiamo fatto perché crediamo in una politica che ascolta, che condivide e che non impone dall’alto scelte che rischiano di compromettere in modo irreversibile il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Abbiamo sempre dichiarato, con chiarezza e determinazione, la nostra totale contrarietà a qualsiasi progetto che deturpi il nostro territorio. Così ci siamo già espressi in Consiglio comunale, che rappresenta la sede istituzionale più alta per la vita democratica della nostra comunità. La posizione dell’Amministrazione è netta, ed è condivisa anche dalla Soprintendenza, che proprio di recente ha espresso un parere contrario all’intervento”.
Il primo cittadino settempedano ha poi proseguito: “Siamo consapevoli della necessità di uno sviluppo sostenibile, che tenga conto anche delle energie rinnovabili. Ma la sostenibilità non può mai andare a scapito dell’identità e della bellezza dei luoghi che abitiamo, né ignorare le esigenze e le opinioni delle persone che vivono quotidianamente questi territori”.
Contrario al progetto anche il sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli: “Il nostro Piano regolatore vieta impianti nelle aree protette. Questo impianto ci preoccupa molto, sia per le pale alte fino a 180 metri, sia per la viabilità prevista a servizio dello stesso. Non diciamo no alle energie rinnovabili, ma vogliamo tutelare un territorio su cui sono stati investiti fondi importanti del Pnrr”.
A presentare il progetto per conto della Wind Energy Gagliole Srl, è stato Emanuele Mainardi, responsabile del settore energie rinnovabili del gruppo Carlo Maresca, il quale ha ricordato come l’azienda, attiva da oltre 60 anni nelle costruzioni e nel turismo, operi da tempo anche nel campo delle nuove fonti energetiche tramite la holding Blunova: “Come imprenditori ci troviamo a immaginare percorsi che non sempre sono i più condivisi - ha sottolineato Mainardi lamentando - Tutte le regioni italiane sono in ritardo nell’individuazione delle aree idonee non facciamo guerre di religione con nessuno ma siamo aperti al confronto e speriamo di poter trovare un percorso condiviso da tutti. Questo progetto – ha poi spiegato – è nato nel 2021 con l’Università Politecnica delle Marche alla quale è stato affidato uno studio delle potenzialità eoliche della regione. Lo studio sulla ventosità e la produzione energetica ha permesso di estrarre dati da un modello matematico di mesoscala molto sofisticato che ha ricostruito cinque anni meteorologici. Dalle analisi condotte è emersa una ventosità media pari a 7,6 metri al secondo e un numero di ore equivalenti pari a 3175 a P75. Il progetto – ha concluso Mainardi - sta seguendo un iter autorizzativo che è tutto regionale”.
Il progettista Roberto Lorenzotti ha illustrato i dettagli tecnici, spiegando che gli aerogeneratori – prodotti da una società danese – avranno un diametro di 136 metri e un’altezza massima di 180 metri. Le piattaforme di appoggio saranno di 30 x 26 metri, con viabilità di accesso di circa 5 metri di larghezza, prevalentemente su strade esistenti, ad eccezione di un tratto nei pressi di Gagliole. La sottostazione sarà realizzata in località Mascioli, a Camerino.
“La zona di impianto – è intervenuto il professionista – non vede la presenza di insediamenti di tipo abitativo essendo i terreni a destinazione agricola ma solamente case sparse o edifici rurali abbandonati e rifugi. Nella zona sono inoltre presenti diverse infrastrutture tra cui una cava attiva oggetto di sfruttamento, un cementificio, la strada provinciale SP 361 e la strada di scorrimento veloce SS 256. Ogni parco eolico – ha spiegato Lorenzotti - ha un impatto ambientale ma il quadro normativo impone di raggiungere l’obiettivo della copertura, entro il 2030, del 30% del consumo di energia da fonti rinnovabili. Nelle Marche la quota di incremento assegnata è pari a 2,3 GW e allo stato attuale siamo a 0,3 GW”.
L’area oggetto dell’intervento per la costruzione di un mega impianto eolico risulta essere una zona agricola montana sita sulla seconda dorsale montuosa della Regione con un’altitudine compresa tra i 700 e i 900 metri sul livello del mare. L’impianto, in base al progetto, verrà connesso in antenna a 132 kV su una nuova stazione elettrica di Terna nel comune di Camerino che si inserirà sulla linea “Valcimarra – Camerino” e “Valcimarra Cappuccini”.
Durante l’assemblea sono stati sollevati diversi interrogativi: dalla mancanza di uno studio preliminare sull’avifauna, alle garanzie finanziarie per il ripristino ambientale e delle misure compensative, dai rischi idrogeologici ad altri temi.
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