Tari, niente sconti: il Comune di Potenza Picena punta su contributi economici per i negozi del centro
Ridurre la Tari del 30% per le attività del centro storico coinvolte dai cantieri? Una strada impraticabile secondo l’amministrazione comunale, che chiarisce come la tassa sui rifiuti sia un’imposta che si autofinanzia: qualsiasi riduzione per una parte dell’utenza ricadrebbe inevitabilmente sulle altre.
La replica all’interrogazione presentata in consiglio comunale dal gruppo di opposizione Idea Futura arriva con toni decisi. L’amministrazione conferma comunque l’intenzione di sostenere le attività penalizzate dai disagi dovuti ai lavori in corso. Ma lo strumento scelto sarà diverso: non uno sconto diretto sulla bolletta, bensì un contributo economico mirato, proporzionato all’aggravio subito durante la durata dei cantieri.
«Abbiamo avviato da settimane una riflessione sul tema – fanno sapere dal Comune – per individuare una forma di ristoro più efficace, legata a una quantificazione oggettiva del danno». Secondo le stime dell’amministrazione, una riduzione del 30% della Tari comporterebbe per alcune attività un risparmio di appena 30 euro: troppo poco per rappresentare un reale sostegno. Di qui la scelta di lavorare su un contributo economico diretto.
Quanto alla scadenza della prima rata della Tari, fissata per lo scorso 30 aprile, il Comune precisa che non era perentoria. Come riportato nella lettera inviata a cittadini e imprese, sarà possibile saldare l’importo senza alcuna maggiorazione entro il 30 settembre 2025. Inoltre, per chi ha una tassa superiore ai 1.000 euro, è stato ampliato il numero di rate disponibili, con l’obiettivo – spiegano – di «alleggerire il peso sui contribuenti».
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