Macerata - Centro commerciale Simonetti, De Padova dice no: “Un progetto inutile e dannoso”
Un nuovo centro commerciale a Macerata? “No, grazie.” La consigliera comunale Sabrina De Padova prende posizione netta contro il progetto di riconversione dell’area ex Simonetti, che prevede l’ennesima variante urbanistica in direzione commerciale. Durante il consiglio comunale, ha espresso la propria contrarietà con un lungo e articolato intervento, denunciando quella che definisce “la solita logica del cemento travestita da rigenerazione urbana”.
Secondo De Padova, il progetto — che mira a trasformare l’area da “parco commerciale” a “centro commerciale” — rappresenta solo l’ultima incarnazione di un’idea che ciclicamente riaffiora da oltre quindici anni. “Un fantasma che ritorna, sostenuto prima dal centrosinistra, oggi dal centrodestra. Cambiano i colori politici, ma non cambia l’inerzia del sistema”, ha detto.
La consigliera ha ricostruito le tappe del progetto: dalla delibera del 2010 per cambiare la destinazione d’uso da direzionale a commerciale, al parere contrario espresso nel 2018 dall’allora opposizione (oggi maggioranza), fino alla VAS provinciale che già in passato aveva evidenziato forti criticità ambientali. “Eppure ci ritroviamo ancora una volta a discutere l’ennesimo passaggio verso un consumo di suolo inutile e dannoso".
Critico anche il giudizio sul contenuto dell’intervento edilizio. “Si parla di aree verdi e spazi sociali, ma sappiamo bene che queste promesse si riducono a qualche albero nel parcheggio. Se non siamo riusciti ad animare il centro storico, come possiamo pensare di farlo in una zona periferica?”
De Padova contesta anche la narrazione secondo cui il Comune sarebbe obbligato ad approvare il nuovo progetto: “Non esiste alcun vincolo giuridico che imponga questa scelta. Parlare di obblighi o risarcimenti è terrorismo psicologico". E aggiunge: “Abbiamo già Corridomnia e Val di Chienti: un terzo polo commerciale finirebbe solo per cannibalizzare i precedenti, causando chiusure e licenziamenti”.
Non manca un passaggio sulla viabilità: “L’ampliamento a quattro corsie di un tratto limitato di strada aumenterà traffico e inquinamento in una zona già congestionata”.
Il suo intervento si conclude con un appello alla coerenza e all’assunzione di responsabilità da parte della maggioranza: “Spero che, almeno stavolta, qualcuno abbia il coraggio di esprimere un’opinione autonoma. Dopo quattro anni, sarebbe ora di vedere un voto libero e non dettato dal gruppo".
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