Politica

Camerino, una proposta per lo sviluppo economico dell’area montana

Camerino, una proposta per lo sviluppo economico dell’area montana

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del gruppo consiliare di minoranza di Camerino Gli eventi sismici del 2016 stanno mettendo in ginocchio l’economia e il popolamento della zona montana. Visti i problemi che il Paese, anche causa le condizioni climatiche, sta vivendo non crediamo che la soluzione sia l’abbandono e il depauperamento della zona montana. Siamo convinti che solo attraverso un completo ripensamento dell’economia montana si possa tornare ad una stagione di sviluppo e prosperità, per Camerino e per tutta la zona montana. Finora le amministrazioni locali si sono mosse con scelte, in qualche caso anche disastrose per il futuro, condizionate dall’emergenza: manca un piano organico sia a livello di Città, sia a livello di unione montana, sia a livello di area; Le diverse appartenenze politiche delle amministrazioni hanno condizionato le scelte in maniera peggiorativa in quanto, più che cercare soluzioni, si è pensato di addossare colpe, in una sorta di novello gioco dell’uomo nero. La linea del Piave della zona montana sono stati tre istituzioni che, probabilmente, ci hanno salvato da guai peggiori: trasporti, sanità, cultura. CONTRAM, Ospedale di Camerino e Scuole hanno permesso che, anche nei giorni immediatamente successivi il terremoto, ci fosse un minimo di vita normale. Non a caso in questi tre settori furono fatte, nel passato, scelte lungimiranti. Ma il vero cuore pulsante del ritorno alla normalità è stato ed è UNICAM, che ha gli strumenti e le capacità per essere una delle leve più importanti per una ripresa economica; Il futuro di Camerino in particolare, ma di tutta la zona montana è intrinsecamente legato ad UNICAM. Gli importanti investimenti in corso per sostenere il settore del commercio, investimenti dovuti, rischiano di essere un palliativo e di non portare gli effetti sperati limitandosi a ragionare con i meccanismi tradizionali delle economie locali. Pensiamo che occorra muoversi lungo tre direttrici: Agroalimentare Cultura e beni culturali Start-up, che si ricollega anche ai punti precedenti. Innanzitutto un progetto chiaro per il centro storico. Molte attività ed istituzioni non ritorneranno sicuramente, in quanto hanno trovato allocazioni dignitose, se non migliori. Molti edifici, per ragioni statiche e di sicurezza andranno abbattuti anche per far posto a vie di fuga; alcuni sono recuperabili ma avranno giocoforza destinazioni diverse, vedi ex ospedale che era stato destinato, in parte a casa di riposo. Senza un piano strategico preciso non si va da nessuna parte: di idee ne sono state proposte molte: chi amministra, o ci amministrerà nei prossimi anni avrà l’onore e l’onere di prendere decisioni fondamentali per il futuro. Agroalimentare La dieta mediterranea è uno stile di vita riconosciuto a livello mondiale: nella zona montana ci sono molti produttori di qualità che stentano ad essere sul mercato in quanto non opportunamente supportati. UNICAM può dare un valido supporto scientifico per migliorare e indirizzare le produzioni e tramite i suoi spin-off creare siti web per inserirsi nel mercato globale; per essere però competitivi sul mercato globale occorre essere riconoscibili, come si dice oggi occorre un “Brand”. Se non erro l’Unione montana di Camerino ne dispone già di uno: Marca di Camerino. Credo sia doveroso creare un tavolo di lavoro a cui partecipino tutti gli attori per cogliere queste opportunità    Cultura e Beni culturali Se ne è sempre parlato molto, ma si è sempre fatto molto poco. Credo che l’esempio da seguire sia quello dell’Amministrazione Gianella che, con lungimiranza aveva portata alla ribalta nazionale il periodo del ‘400 nell’alta marca. Il terremoto del 2016 ci costringe a ripensare l’assetto del Centro storico. Il palazzo del tribunale andrà sicuramente abbattuto, anzi ci chiediamo perché non ancora è stato fatto; caserma dei carabinieri e carcere non rientreranno sicuramente nel centro. Si può creare, attorno alla chiesa di San Francesco un polo museale interattivo, ricordiamo il festival dell’arte elettronica, all’avanguardia in Italia. Start – up Abbiamo la fortuna di avere in UNICAM un eccellente Università, riconosciuta a livello internazionale. Non credo che le baruffe su inviti o meno a presenziare all’inaugurazione siano utili a costruire un futuro. Occorre definire un piano organico e sinergico di sviluppo tra Amministrazioni locali, Camerino-Castelraimondo-Matelica-San Severino, e UNICAM per individuare risorse luoghi e progetti. Quanto ai luoghi le ex-casermette, baricentriche a Camerino, Castelraimondo, Pioraco, Matelica, San Severino, possono essere sicuramente finalizzate a questo scopo.   Riteniamo queste aree prioritarie e su ciascuno dei tre argomenti apriremo dibattiti e presenteremo proposte sempre più incisive.  

23/11/2018 11:47
Andrea Blarasin, libero professionista di Macerata, approda alla Lega

Andrea Blarasin, libero professionista di Macerata, approda alla Lega

Blarasin, 46 anni, sposato, con un figlio, è stato in passato anche assessore provinciale.L'annuncio dell'arrivo alla Lega di Blarasin è stato dato da Giuseppe Cognigni, Commissario della Lega di Macerata: “È con infinito piacere che comunico, in qualità di Commissario della Lega di Macerata, l'arrivo di un nuovo tesserato nel nostro partito. Andrea Blarasin è un uomo di centro destra che si è distinto in città per il suo impegno politico e per aver speso costantemente energie per il proprio territorio. È stata Maria Letizia Marino, segretaria provinciale della Lega a presentarci a metà ottobre. Ritengo un valore aggiunto la sua presenza nel nostro gruppo politico. Blarasin conosce bene il tessuto sociale di Macerata e proprio per questo possiamo collaborare sin da subito sul piano della legalità e della sicurezza, del decoro urbano, dell'ambiente e di tutte quelle che sono le problematiche che la Lega ha a cuore”. “Sono molto felice di poter entrare a far parte della Lega - ha detto Blarasin - perchè qui ritrovo buona parte di quelli che sono i miei principi politici. Ho riflettuto a lungo sull'opportunità di mettermi nuovamente a disposizione della politica, ma la decisione è stata alla fine piuttosto semplice. Il degrado in cui versa Macerata ormai da anni e che diventa giorno dopo giorno sempre più desolante, impongono alla società civile di impegnarsi in prima persona per dare una svolta decisiva che riporti il capoluogo ai fasti di un tempo. Oggi girare per Macerata è diventata un'impresa, un pericolo che in pochi se la sentono più di affrontare. Basta uscire dopo il tramonto e affacciarsi in centro per trovarsi di fronte a uno scenario deprimente. Macerata non merita questo. Il rilancio deve partire obbligatoriamente dalla questione sicurezza, diventata ormai imprescindibile da qualsiasi altra visione politica. La gente deve poter tornare a passeggiare tranquilla, ad andare a riprendere le auto nei parcheggi senza l'incubo che qualcuno sbuchi all'improvviso con intenzioni tutt'altro che pacifiche. La gente deve poter tornare a frequentare il centro, un centro blindato quasi come una trincea dove le attività commerciali arrancano e in tante si sono trovate costrette ad abbassare le serrande per sempre. Con la Lega vogliamo costruire un progetto per una Macerata nuova. Un progetto di cui devono essere parte attiva i cittadini con i loro consigli e con le loro proposte. Io mi metto a disposizione per ascoltare tutti e per farmi promotore di iniziative che, da qui alle elezioni comunali, consentano di stilare un programma fatto dalla gente per la gente. Partiamo oggi, non intendiamo fermarci”.

23/11/2018 10:39
L’Unione Europa boccia la legge sul bilancio 2019 : le reazioni dei Maceratesi

L’Unione Europa boccia la legge sul bilancio 2019 : le reazioni dei Maceratesi

Come previsto ieri l’Unione Europea ha sentenziato, bocciando definitivamente la legge sul bilancio del 2019. Inoltre si ritiene giustificata l’apertura di una  procedura per deficit eccessivo. Il documento programmatico del governo giallo – verde – che, fra l’altro, prevede la famosa manovra legata al reddito cittadinanza, la proposta pensioni quota 100, pasce fiscale e flat tax – è stato considerato “irrispettoso per quanto concerne le regole del bilancio”. Alla luce di ciò ci siamo chiesti quali sono gli umori dei maceratesi e quali sono state le reazioni di fronte a questa stroncaturaeuropea.  Tra una maggioranza di animi schivi e ritrosi e qualche risposta spiazzante – “A noi non ci riguarda”, sono comunque emersi pareri contrastanti e divergenti. Da una parte qualcuno sostiene che “sta bene a chi gli ha votato, una maggioranza di persone che vorrebbero avere un reddito senza occupazione e lavoro. Oltretutto è una manovra economicamente impossibile”. Dall’altra spuntano opinioni più antieuropeiste : “Penso che ci vorrebbe più flessibilità dell’Europa nel venire incontro alle esigenze dei singoli stati. Le questioni economiche, pur nella loro decisività, non possono intralciare le scelte politiche”. A questi pareri si aggiunge una buona schiera di persone che ammettono di non aver seguito la vicenda né di sapere il contenuto della manovra del neo-governo. Gli universitari -  comunque confusi sulla vicenda – ci  tengono a precisare di come la questione sia più complessa di quanto sembri : “ secondo noi è più una vicenda politica che economica”.

22/11/2018 16:00
Colpaccio della Meloni: Paolo Diop è il nuovo responsabile nazionale immigrazione di Fratelli d’Italia

Colpaccio della Meloni: Paolo Diop è il nuovo responsabile nazionale immigrazione di Fratelli d’Italia

Durante la conferenza presso la Camera dei Deputati, Giorgia Meloni ha presentato il patto federativo tra Fratelli d’Italia e La Destra di Francesco Storace. La leader di FdI ha annunciato anche la nomina di Paolo Diop a responsabile nazionale immigrazione.  Il politico maceratese, di origini senegalesi, sarà una potente arma per la lotta contro l’immigrazione irregolare e l’illegalità diventata legale “per motivi umanitari”. Abbiamo già avuto modo di vedere, in diversi programmi televisivi, la retorica buonista sui “poveri migranti” degli avversari politici spazzata via dalla parole chiare e puntuali di Diop, perché “le prime vittime dell’immigrazione clandestina sono gli stessi stranieri regolari giunti da anni in Italia e rispettosi del Paese che li ha accolti, come la mia famiglia”.

21/11/2018 17:52
Rifiuti, Arrigoni (Lega):  "Marche territorio virtuoso grazie agli sforzi dei cittadini. La vera minaccia è lo Sblocca Italia di Renzi e del PD"

Rifiuti, Arrigoni (Lega): "Marche territorio virtuoso grazie agli sforzi dei cittadini. La vera minaccia è lo Sblocca Italia di Renzi e del PD"

"La Lega da sempre ha fatto della responsabilità e dell'autonomia dei territori il valore principe della sua azione politica, e proprio per questo si è battuta strenuamente contro lo Sblocca Italia di Renzi che prevede la costruzione di nuovi inceneritori e che ha liberalizzato la circolazione dei rifiuti sul territorio nazionale. Se l'assessore Sciapichetti del PD vuole prendersela con qualcuno protesti quindi con il proprio partito”. A dichiararlo è il Responsabile della Lega nelle Marche Paolo Arrigoni, Questore del Senato e Componente della Commissione Ambiente, che interviene sull'argomento “inceneritori” dopo le polemiche da parte dell'assessore Angelo Sciapichetti sulle preoccupazioni espresse dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini riguardanti la gestione dei rifiuti nel mezzogiorno.  “Matteo Salvini nelle sue dichiarazioni ha constatato l'altissima pericolosità per la salute pubblica dei roghi tossici che, purtroppo, avvengono in maniera sistematica in alcune aree del nostro Paese ed è chiaro che lì si debba intervenire con soluzioni mirate e non emergenziali, che possano prevedere anche la costruzione di termovalorizzatori di ultima generazione e quindi sicuri per quanto riguarda le emissioni”, continua Arrigoni. “Gli sforzi fatti negli ultimi anni, ad esempio, dai cittadini campani che hanno raggiunto una media regionale del 50% di raccolta differenziata sono indubbiamente apprezzabili, ma è preferibile che il quantitativo di rifiuti che non è possibile riutilizzare venga trattato in loco dai termovalorizzatori producendo energia rispetto invece ad uno smaltimento in discarica o al trasferimento in altre regioni o persino all'estero con ingenti costi: soluzioni critiche sia per la difficoltà dei controlli dovuti a una filiera dei rifiuti a lunga distanza e che porta il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione,  sia per il forte impatto ambientale dei trasporti”. ““D'altra parte – continua Arrigoni – la termovalorizzazione non è di per sé un male ma, anzi, se le si attribuisce il giusto peso, al contrario di quanto fatto dal Governo Renzi con l'art. 35 dello Sblocca Italia bocciato dal TAR, è uno strumento funzionalein quel ciclo virtuoso della gestione del rifiuto nell'ottica di un'economia circolare che vede il recupero, in questo caso di energia, come uno dei suoi principi fondamentali dopo la riduzione della produzione di rifiuti, il loro riutilizzo e il recupero”.  “Le Marche, grazie agli sforzi dei cittadini, sono un territorio virtuoso che supera il 70% di raccolta differenziata. Per contrastareperòprevaricazioni come quella degli ultimi governi a guida PD rispetto alla tutela ambientale e all’autonomia regionale in tema  di gestione dei rifiutiè  essenziale che anche altri territori facciano la propria parte senza dire dei no ideologici, a beneficio soprattutto della salute dei cittadini”, conclude il Senatore.

20/11/2018 18:16
Sisma, Coltorti (M5S): Sul DL emergenze Ceriscioli da asilo Mariuccia. Serve serietà"

Sisma, Coltorti (M5S): Sul DL emergenze Ceriscioli da asilo Mariuccia. Serve serietà"

"Suscitano sgomento le parole del governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che si è detto pronto a impugnare il Decreto Emergenze se non verrà ripristinata l'intesa con le Regioni su materie concorrenti per la ricostruzione post terremoto. Una presa di posizione da asilo Mariuccia, in primis perché lo stesso presidente si era espresso positivamente sul decreto e in secondo luogo perché a parlare è la stessa persona che si è rifiutata di sedersi al tavolo col nuovo commissario per la ricostruzione. Basta strumentalizzazioni: i cittadini che vivono nei comuni interessati dal sisma esigono serietà". Così Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato. "Se coi governi Renzi e Gentiloni - prosegue - si è creato un corto circuito totale tra stato centrale e regioni è anche per l'atteggiamento "ponziopilatesco" assunto da Ceriscioli e dai governatori di Umbria, Lazio e Abruzzo. Sperpero evitabile di denaro pubblico e ricostruzione al palo: il bilancio di questi due anni è sotto gli occhi di tutti, e le giunte regionali hanno giocato un ruolo decisivo nel protrarre l'impasse. Se il presidente marchigiano invece di essere collaborativo vuole insistere col volersi portare via il pallone con continui infantili capricci, faccia pure. Noi però andremo avanti, perché di tempo ne è stato perso tanto e chi vive nel cratere sismico vuole vedere cantieri che si aprono, non ascoltare polemiche politiche trite e ritrite".  

20/11/2018 17:25
Ricostruzione, Terzoni (M5s): Ceriscioli chieda scusa, invece di pensare ai ricorsi

Ricostruzione, Terzoni (M5s): Ceriscioli chieda scusa, invece di pensare ai ricorsi

"Ceriscioli chieda scusa invece di cercare di condannare inesorabilmente i suoi concittadini ad una gestione fallimentare della ricostruzione, la sua!" reagisce così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera alla notizia che il presidente della Regione Marche vuole impugnare davanti alla Corte Costituzionale il Decreto Emergenze (o Genova) (leggi qui)   "Quella della mancanza dell'intesa con le regioni sulle scelte sulla ricostruzione in Centro Italia è una scusa puerile e capziosa. I presidenti delle regioni continueranno a poter partecipare ai tavoli di lavoro dove ogni giorno si prendono le decisioni in maniera pragmatica. Se vogliono dare una mano concreta la smettano di pensare solo a conservare il loro potere. Hanno avuto ben due anni per dimostrare efficienza ed efficacia ma i fatti purtroppo ci dicono che il potere lo hanno usato molto male. Dopo lo scandalo delle SAE marce e dell'invenduto uno si aspetterebbe le scuse, altro che ricorsi e carte bollate. Chiedo a tutti i cittadini, dai tecnici impegnati alla ricostruzione ai sindaci, dalle persone che hanno perso casa ai comitati, di dire chiaramente a Ceriscioli di evitare di asserragliarsi dietro una trincea di retroguardia facendo del male al territorio. Se vuole dare una mano, lavori e collabori con umiltà con il Commissario di Governo. Con questa ennesima uscita dubito però che oltre alla volontà abbia le capacità per farlo".

17/11/2018 11:56
Macerata, insediato il nuovo consiglio provinciale

Macerata, insediato il nuovo consiglio provinciale

Si è insediato oggi il nuovo Consiglio provinciale che rimarrà in carica per un biennio. Dopo l’elezione del 31 ottobre, insieme al presidente della Provincia Antonio Pettinari, ci sono i consiglieri eletti: Francesco Acquaroli, Tarcisio Antognozzi, Debora Brugnola, Fabrizio Ciarapica, Enrico Marcolini, Paolo Micozzi, Deborah Pantana, Paolo Renna, Rosella Ruani, Filippo Saltamartini, Stefania Settimi e Rosalba Ubaldi. All’ordine del giorno, l’esame delle condizioni degli eletti, la relativa convalida della carica, una variazione al bilancio di previsione dell’ente relativa ad una rotatoria che dal Demanio Pubblico passa in carico alla Provincia e la programmazione della rete scolastica della provincia di Macerata per il  2019/2020. “Questo terzo punto è di particolare importanza - afferma Pettinari - perché si pone l’obiettivo di mantenere la situazione allo stato attuale, difendendo e tutelando soprattutto i Comuni terremotati, con particolare attenzione all’entroterra caratterizzato da piccoli centri, i più colpiti dal sisma e già in difficoltà prima di questi eventi. A questo proposito, dopo aver consultato i sindacati, i presidi, martedì 13 novembre si è svolto il CAL e in quella sede i sindaci, al l’unanimità, hanno approvato un ordine del giorno che oggi viene riproposto al Consiglio Provinciale, a difesa di questi territori”. Un impegno proteso al ripristino e al mantenimento del sistema d’istruzione negli stessi termini dello stato antecedente al terremoto. Per il raggiungimento di questo obiettivo è fondamentale mantenere i servizi scolastici e contare su una rete adeguata ai fabbisogni delle comunità e alle concrete potenzialità di sviluppo socio economico. Un passaggio che costituisce la primaria condizione di ricostruzione delle comunità locali.

16/11/2018 18:36
Affitto dei container a Tolentino, Bisonni interroga la Regione

Affitto dei container a Tolentino, Bisonni interroga la Regione

Interrogazione del consigliere Sandro Bisonni sul pagamento relativo al noleggio dei container presso il Comune di Tolentino. Nell’atto si fa riferimento ad una copiosa corrispondenza tra l’ente locale e la Regione Marche, iniziata a partire dal periodo interessato dal sisma del 2016. In una lettera, datata 31 gennaio 2018, la stessa Regione riportava una tabella in cui la ditta interessata quantificava l’importo d’affitto annuale in 961.965,60 euro. Di contro, il riscatto per i 200 moduli sarebbe ammontato a 200.000 euro, una formula ritenuta economicamente più vantaggiosa rispetto al noleggio. Rilevando la preoccupazione esternata dal Comune in ordine ai costi di manutenzione, sempre la Regione nella missiva del 31 gennaio non escludeva la possibilità che la cifra necessaria potesse essere rimborsata con le medesime procedure di rendicontazione utilizzate in passato.   Nell’interrogazione, rivolta al Presidente della Giunta ed all’assessore competente, Bisonni chiede di sapere se la Regione intenda o meno proseguire a pagare al Comune le rate per la locazione del container o se, a fronte di considerazioni economiche e giuridiche, preferisca interrompere il medesimo pagamento. “Tutto questo alla luce del fatto – spiega Bisonni - che il riscatto di container risulta essere la formula più vantaggiosa e che la differenza tra il noleggio annuale ed il riscatto ammonta a molte centinaia di migliaia di euro”.

16/11/2018 18:23
Sibillini alla riscossa, un concorso per sensibilizzare i giovani sulla scoperta e valorizzazione del patrimonio marchigiano

Sibillini alla riscossa, un concorso per sensibilizzare i giovani sulla scoperta e valorizzazione del patrimonio marchigiano

Sibillini alla riscossa – Wow in tutte le lingue del mondo! è un concorso destinato alle scuole secondarie organizzato dalla startup marchigiana Expirit, che opera nel mondo del turismo sostenibile ed esperienziale, patrocinato dall’assessorato al Turismo del Comune di Macerata  e ideato in collaborazione con esperti del mondo della scuola e condiviso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dall’Unione dei Monti Azzurri, dalla Camera di Commercio e dal Goethe Institut.  L’iniziativa -  presentata questa mattina alla stampa da Giacomo Andreani co – founder Expirit Srl, Cinzia Galassi ex docente di tedesco e referente del progetto per le scuole e Alessandro Rossetti biologo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da esponenti del Comune, completamente gratuita, è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla scoperta del patrimonio culturale, naturalistico e agroalimentare  marchigiano, prestando particolare attenzione all'area dei Monti Sibillini colpita dal terremoto per favorirne la conoscenza e la ripresa economica . Attraverso le attività proposte, ha sottolineato Giacomo Andreani, il concorso intende non solo stimolare una piena e consapevole fruizione del territorio, ma anche avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, sviluppando competenze digitali e linguistiche basate sulla metodologia CLIL e finalizzate al raggiungimento di obiettivi di importante valenza culturale e sociale. Attraverso lo sviluppo del turismo scolastico e del turismo internazionale, favorito dalla  pubblicazione nei social media  di video, foto e testi in lingua straniera, si vuole contribuire alla promozione del turismo sostenibile nelle Marche, in particolare nel  territorio colpito dal sisma.  Al momento sono 7 le scuole che hanno aderito al progetto tra cui l’IIS Matteo Ricci di Macerata, il Liceo Scientifico Calzecchi Onesti di Fermo, il tecnico commerciale Capriotti di San Benedetto del Tronto e altre 2 istituti di Senigallia per un totale di 200 studenti.    I vincitori  del concorso verranno premiati da parte di una  giuria di esperti in un evento pubblico conferendo grande visibilità alle scuole e alle imprese: Quest’ultime possono ancora avanzare agli organizzatori la loro candidatura a partecipare.   La scadenza per l’iscrizione da parte delle scuole è fissata al prossimo 20 novembre. La scheda per partecipare è scaricabile dal sito http://www.expirit.academy/ dove si possono trovare anche tutte le informazioni relative al concorso

16/11/2018 17:29
Dl Genova, Ceriscioli all'attacco: impugneremo la legge

Dl Genova, Ceriscioli all'attacco: impugneremo la legge

Non appena il decreto Genova diventera' legge, la Regione Marche lo impugnera' per incostituzionalita'. La legge infatti non rispetta la Costituzione perche' non prevede l'intesa con le Regioni su materie concorrenti, come previsto dagli articoli 117 e 118. Non appena verra' pubblicato in Gazzetta ufficiale lo impugneremo". Cosi' alla Dire il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, commenta le misure riguardanti la ricostruzione nel centro Italia colpito dal sisma del 2016 inserite nel decreto Genova approvato ieri al Senato

16/11/2018 16:21
Aut Aut dei presidenti delle Regioni al commissario alla ricostruzione

Aut Aut dei presidenti delle Regioni al commissario alla ricostruzione

Nuovo scontro tra il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini e i presidenti delle Regioni Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, colpite dal terremoto del 2016, dopo l'approvazione del dl Genova con gli emendamenti contestati dai governatori, a cui viene riconosciuta solo una funzione consultiva. E' lo stesso Farabollini a renderlo noto: durante una pausa della cabina di regia gli è stato consegnato un documento sottoposto all'attenzione del sottosegretario Crimi: "si legge testualmente non solo che non è giustificata 'la pretesa accelerazione dei provvedimenti emessi dal commissario', ma che le Regioni ritengono, con l'approvazione del dl Genova, di non dover 'dare corso all'attuazione di provvedimenti che non le vedono direttamente coinvolte nella fase decisionale e pertanto valuteranno se restituire la gestione della contabilità speciale e degli uffici speciali al commissario, valutando anche di ritirare tutto il personale regionale attualmente messo a disposizione". (Ansa)

16/11/2018 11:15
Terremoto, il senatore Cangini presenta un'interrogazione parlamentare sullo scandalo delle casette sae

Terremoto, il senatore Cangini presenta un'interrogazione parlamentare sullo scandalo delle casette sae

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del senatore FI, Cangini Si parla molto della tragedia di Genova, ed è un bene. Non si parla affatto dell’assai più vasta tragedia del terremoto del centro Italia. E questo, ovviamente, è un male. È un male soprattutto perché al governo ci sono due partiti profondamente mediatici: quel che non passa in televisione per loro non esiste. Si spiega così la vergognosa inerzia rispetto ai bisogni dei terremotati in generale e di quelli marchigiani in modo particolare. Ben vengano, dunque, servizi come quello fatto da “Le Iene” nei giorni scorsi. Tema: lo scandalo delle casette Sae montate a Vasto e non solo con i tetti già marci. Uno scandalo inaccettabile che, a due anni e mezzo di distanza dalla prima scossa, ha costretto molte famiglie terremotate a lasciare nuovamente la propria terra per tornare negli alberghi lungo la costa. Ieri, per tener desta l’attenzione e mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità, ho presentato un’interrogazione parlamentare a riguardo. Al premier Giuseppe Conte ho chiesto: -se corrisponda al vero che le SAE sono costate anche 5.000 euro a metro quadro e se si ritiene questo costo compatibile con la qualità delle stesse; -se siano ipotizzabili sanzioni nei confronti dei consorzi che hanno fornito le SAE “difettose”; -se la Regione Marche, alla quale, in quanto stazione appaltante, spetta la direzione dei lavori e pertanto la verifica e il collaudo dei materiali, abbia, con riferimento alle SAE, responsabilità dirette; -con quale tempistica, considerando che sono trascorsi ormai due anni e mezzo dalla prima scossa tellurica, si ritenga di poter garantire a quei cittadini marchigiani colpiti dagli eventi calamitosi quelle certezze che spettano loro e che attendono oramai da troppo tempo; -alla luce di quanto riportano gli organi di informazione, se non intenda opportuno riferire alle Camere sulla situazione riguardante le SAE, nonché con quali risorse finanziarie e con quale tempistica, tenuto conto l'avvicinarsi della stagione invernale, si intendano sostituire le SAE irrimediabilmente danneggiate. Dal presidente del Consiglio mi aspetto, quantomeno, un segno di attenzione: che si presenti nell’aula del Senato e risponda alle domande che gli ho posto.    

16/11/2018 10:42
Decreto Genova, Arrigoni (Lega): nuove norme per il Centro Italia

Decreto Genova, Arrigoni (Lega): nuove norme per il Centro Italia

“Con l’approvazione in aula al Senato del Decreto Genova, avvenuta questa mattina, diventano finalmente efficaci le nuove misure per le aree terremotate del Centro Italia. Innanzi tutto, per i cittadini dei 138 comuni del cratere è stata introdotta la possibilità di regolarizzare i volumi non conformi contenuti entro il 20% dell’abitazione danneggiata, una norma in linea con il piano casa nazionale e che, soprattutto, è fondamentale per sbloccare e accelerare la ricostruzione ferma per responsabilità e incapacità dei governi del Partito Democratico”. A comunicarlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e Responsabile della Lega nelle Marche, che sottolinea come grazie ai provvedimenti del Decreto Genova saranno uniformate per tutti i territori del cratere le procedure di sanatoria già previste dalle leggi regionali delle Marche e dell’Umbria. “Mentre sino ad oggi - continua Arrigoni - il proprietario di un edificio danneggiato con difformità doveva prima rivolgersi al proprio Comune per ottenere il permesso in sanatoria, attendere diverso tempo, e poi presentarsi all’Ufficio per la Ricostruzione per il progetto di ricostruzione, ora potrà fare tutto in un unico procedimento. In questo modo consentiamo ai proprietari e ai professionisti di velocizzare il loro lavoro”. “Il Decreto Genova rende inoltre esecutive tante altre misure fondamentali a favore dei terremotati: viene riconosciuto il ruolo dei Comuni in cabina di regia del Commissario per la ricostruzione, le Università diventano soggetti attuatori per i propri immobili danneggiati, viene prevista l’anticipazione dei compensi per i 35.000 mila professionisti che lavorano nel cratere e che potranno essere pagati al deposito del progetto, diventa definitiva la delocalizzazione delle stalle collocate nelle strutture temporanee e vengono ampliate le misure per intervenire sulle 3mila chiese danneggiate, la cui fruibilità è importantissima per le comunità colpite”. “A tutte queste misure che sono state precedute dalle diverse già introdotte con il decreto 55 – conclude il Senatore leghista – seguiranno nella Legge di Bilancio le proroghe dello stato di emergenza e della struttura commissariale, oltre a quella dei contratti a termine per più di 700 tecnici che lavorano con gli enti pubblici dei luoghi colpiti. Nel frattempo a Lega vuole augurare buon lavoro al neo commissario Piero Farabollini, un tecnico, non un politico, figlio di quei territori che tanto hanno sofferto”.

15/11/2018 18:31
Modifiche alla Legge di Bilancio: la CNA ne discute con l’On. Patassini, ospite dell’Associazione

Modifiche alla Legge di Bilancio: la CNA ne discute con l’On. Patassini, ospite dell’Associazione

La Cna di Macerata ha incontrato l’on. Tullio Patassini, deputato della Lega e componente della commissione “Attività Produttive, Commercio e Turismo ” alla Camera dei deputati per il collegio di Macerata. L’on. Patassini ha illustrato al Presidente Ligliani , al direttore Ramadori ed componenti della presidenza associativa le principali tematiche di interesse degli imprenditori. La Cna ha chiesto la proroga della Zona Franca Urbana per almeno un biennio anche mediante l’utilizzo delle risorse non prenotate dalle imprese dei comuni del cratere. Inoltre nell’ottica della pace fiscale prevista dal D.L. 119/2018, la CNA ha rimarcato la necessità di sanare gli eventuali mancati versamenti delle imprese che area sisma del dicembre scorso a seguito anche delle difficoltà di accederere all’apposito finanziamento bancario. Inoltre la CNA ha chiesto che tutti i comuni del cratere vengano ricompresi nell’elenco della cedolare secca per favorire gli affitti ed il rientro delle famiglie.Bene la cedolare secca per i locali da adibire a nuove attività commerciali ma va estesa per l’associazione anche ai nuovio laboratori e botteghe artigiane. La CNA ha sostenuto la proposta di emendamento al “decreto Genova”presentata dall’On.Patassini ossia minisnatoria per le piccole difformità e per togliere un collo di bottiglia al flusso di domande per la ricostruzione leggera . Il Direttore Luciano Ramadori si è detto preoccupato per il possibile sblocco della tassazione locale che porterebbe un carico fiscale a livelli troppo elevati nella nostra provincia. Sull’argomento della ricostruzione l’on. Patassini ha condiviso molte delle osservazioni della CNA e ha rimarcato anche il risultato di mantenere l’impignorabilità del contributo pubblico per la ricostruzione al fime di tutelare gli esecutori dei lavori sull’edilizia privata. “E’ importante che un’associazione di categoria come la nostra abbia relazioni costanti con i deputati del proprio territorio – ha concluso il Presidente CNA Giorgio Ligliani- al fine di monitorare il processo dei lavori parlamentari sulle principali tematiche che riguardano la nostra provincia e la nostra categoria”.

12/11/2018 17:39
Sanità, Lega: gli ospedali marchigiani non andavano chiusi

Sanità, Lega: gli ospedali marchigiani non andavano chiusi

Da Sandro Zaffiri, capogruppo Lega Nord Marche, e Milco Mariani,  commissario Lega Provincia di Ancona, riceviamo e pubblichiamo   La Lega e il Gruppo Consiliare delle Marche da anni sostengono che gli Ospedali nella Regione Marche non andavano chiusi. Vista la politica miope dell'attuale maggioranza che ha creato e sta creando molte difficoltà alla comunità marchigiana, numerose sono state le battaglie della Lega a difesa degli Ospedali marchigiani e dei servizi sanitari, pensiamo a Osimo, Senigallia, Fabriano, San Severino Marche, San Benedetto e il Salesi di Ancona solo per citarne alcuni.  La Sanità marchigiana ha perso attrattività  a causa di una riorganizzazione della rete ospedaliera basata su logiche legate ad interessi politici di parte piuttosto che all'effettivo fabbisogno e, di fatto,  avendo operato tagli e chiusure sulle strutture pubbliche, si è lavorato secondo una logica di sostituzione delle strutture private a discapito di quelle pubbliche. La riorganizzazione della sanità marchigiana deve partire dalla riduzione delle liste d'attesa e non dalla chiusura degli ospedali, è intollerabile che un cittadino per una visita o un esame debba aspettare mesi e mesi e percorrere chilometri e chilometri – sostengono Sandro Zaffiri e Milco Mariani. La Lega sosterrà delle proposte di legge e delle iniziative popolari affinchè, ad Osimo e in tutti quei territori dove gli Ospedali sono stati chiusi o depotenziati, vengano ripristinati quei servizi tolti da una giunta regionale irresponsabile e lontana dai cittadini.  La posizione della Lega è chiara e come sostenuto di recente a Fano dal Vice Premier Matteo Salvini “Nelle Marche se vinciamo, riapriremo gli ospedali che qualcuno ha chiuso”.   Questa continuerà ad essere la nostra proposta bandiera anche per le elezioni amministrative del prossimo anno, partendo proprio da Osimo fino ad arrivare alle regionali del 2020, affinchè nei territori si ripristini una  “vera” assistenza ospedaliera – concludono gli esponenti del Carroccio.  

09/11/2018 17:52
Consiglio aperto a Tolentino, M5s: l'orario poteva essere cambiato

Consiglio aperto a Tolentino, M5s: l'orario poteva essere cambiato

Dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Tolentino, GianMario Mercorelli e MartinaCicconetti, iriceviamo e pubblichiamo   Ieri pomeriggio, a Tolentino, si è svolta la riunione dei capigruppo in Consiglio Comunale. È opportuno specificare come la decisione sul quando convocare il Consiglio è prerogativa del Presidente del Consiglio Comunale stesso d’intesa con il Sindaco. Nonostante la disponibilità della maggioranza dei capigruppo è stato impossibile spostare ora e data, quindi Il Consiglio Comunale aperto rimane convocato per il giorno 15 novembre ore 15:30 in prima convocazione, alle ore 16:00 in seconda convocazione. Nei giorni scorsi ci era stato assicurato dal presidente del Consiglio Comunale, Fausto Pezzanesi, che se ne sarebbe parlato appunto ieri, ma a nulla è valso il fatto che la maggioranza dei firmatari fossero favorevoli a una variazione di orario; normalmente i consigli comunali vengono convocati alle 17:00, ma tant’è, anche questa volta forse si è scelto di ostacolare un civile e utile confronto con la popolazione. Comprendiamo come l’orario e il giorno scelti non siano favorevoli, nonostante ciò esortiamo la popolazione a partecipare numerosa. Anche se convocato di primo pomeriggio, il consiglio comunale aperto potrà durare fino a sera, quindi ci sarà modo e possibilità di porre le vostre domande all’amministrazione. Ricordiamo a tutti i cittadini che volessero intervenire, che è necessario prenotare il proprio intervento entro le ore 12:00 del 13 novembre ai numeri 0733901234/0733901236; inoltre è possibile fare richiesta anche attraverso i consiglieri comunali che hanno la facoltà di stilare liste. Contattateci tramite i nostri canali se siete interessati a partecipare alla discussione.

09/11/2018 16:15
Camerino, il comitato per il centro storico scrive al sindaco

Camerino, il comitato per il centro storico scrive al sindaco

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino al sindaco di Camerino dott. Gianluca Pasqui: “Signor sindaco, ci associamo alla preoccupazione per la complessità della macchina burocratica che rischia di stritolare amministrazioni, uffici e tecnici che si accingano a pianificare e a mettere in opera i necessari interventi di ricostruzione, e rinnoviamo la nostra solidarietà e disponibilità a collaborare per trovare soluzioni condivise. In questo contesto di incertezza generale, ci auspichiamo che almeno da parte dell’amministrazione comunale che Lei guida giungano delle rassicurazioni ufficiali ai cittadini, mediante la messa a disposizione degli atti e la convocazione di una assemblea pubblica, circa lo stato dell’arte e le prospettive future delle fasi dell’emergenza e della ricostruzione. In un’ottica di fattiva collaborazione, la stessa con la quale ad esempio abbiamo più volte espresso, e rinnoviamo qui, la nostra condivisione della scelta dell’utilizzo di strumenti di pianificazione, quali le perimetrazioni e i piani attuativi di recupero, siamo quindi a chiedere di fornire risposte e rassicurazioni ai cittadini sulle seguenti problematiche: 1) Quante inagibilità accertate da scheda AEDES (e di che tipo) sono presenti nella zona rossa del centro storico e a quale percentuale del totale delle abitazioni corrispondono? Sono state effettuate indagini sullo stato delle infrastrutture e quali sono i risultati? 2) È possibile rappresentare la situazione delle agibilità e delle inagibilità degli edifici in una planimetria chiara e intelligibile alla popolazione, consultabile sul sito del comune di Camerino? 3) Come si articola il cronoprogramma per il completamento del piano delle messe in sicurezza del centro storico? 4) Come si intende risolvere il problema del più volte da Lei denunciato sottodimensionamento del personale dedito alle problematiche del sisma, a fronte 2 di assunzioni molto più numerose che sono state possibili da parte di comuni limitrofi, anche di pari dimensioni? 5) Le perimetrazioni definitive inviate in Regione saranno rese pubbliche sul sito internet del comune e consultabili dalla popolazione? 6) A fronte di un irrisolto problema di coordinamento delle plurime perimetrazioni, per il quale non si trova la soluzione tecnica né finanziaria, non sarebbe più semplice adottare una perimetrazione unica del centro storico rispetto a proseguire con sei perimetrazioni distinte? Qual è la differenza di spesa per oneri professionali tra le due soluzioni? 7) Il comune di Camerino intende avvalersi di un documento direttore per la ricostruzione che fornisca un inquadramento di carattere strategico per le politiche legate alla ricostruzione e alla pianificazione della città nel suo complesso? 8) Si intende dare una qualche autonomia attuativa agli interventi in alcune aree nevralgiche del centro, quali ad esempio Piazza del Duomo, accelerandone così gli interventi di ripristino e la conseguente ripartenza? 9) Qual è il piano di sviluppo urbanistico, economico e sociale per la città di Camerino? Questi sono i temi che Le sottoponiamo e sui quali siamo certi che la popolazione tutta ha bisogno di essere informata in maniera certa e ufficiale, e sui quali Le chiediamo quindi di convocare un’assemblea pubblica. Confidando nella accoglienza delle richieste esposte, Le rinnoviamo la nostra collaborazione e le formuliamo auguri di buon lavoro”.

07/11/2018 12:25
Corridonia, chi non paga dovrà ritirare i figli dalla mensa: minoranze all'attacco

Corridonia, chi non paga dovrà ritirare i figli dalla mensa: minoranze all'attacco

Dai gruppi consiliari di minoranza di Corridonia riceviamo e pubblichiamo: Amareggiati e delusi dalla risposta ricevuta dal Sindaco nel consiglio comunale di martedì scorso in merito alla patrimoniale di 200 euro che l’amministrazione ha deciso di applicare, a scuola iniziata, alle famiglie dei  bambini che usufruiscono del servizio di mensa pur senza frequentare il rientro pomeridiano abbiamo deciso  di richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario, con l’obbiettivo di far fare retromarcia  all’amministrazione. E’ inconcepibile che il Sindaco risponda al problema dichiarando che il Comune non ha  l’obbligo di occuparsene, lasciando di  fatto le  famiglie davanti ad un bivio;  confidare in un  ripensamento  oppure ritirare i bambini dal servizio di mensa scolastico. Si, perché la raccomandata arrivata alle famiglie è  stata un ultimatum, o decidete di pagare oppure  ritirate i bambini entro  fine mese. Questo modo di  fare  arrogante e prepotente non ci piace proprio lo abbiamo denunciato più volte. Non affrontare i problemi e  scaricare il conto sulle tasche delle famiglie interessate è un atto irresponsabile, soprattutto se ci si vanta di  avere un bilancio in attivo e di non aver modificato le tariffe per i servizi individuali rispetto al precedente  anno. La conferenza dei capigruppo è stata fissata per mercoledì 7 novembre ed in quella sede si deciderà la  data per il consiglio straordinario. Aspettiamo di vedere i consiglieri che avranno il coraggio di votare contro  alla nostra proposta rispettando il richiamo del partito. Quando un atto è sbagliato, bisogna avere l’umiltà  per riconoscerlo.      

06/11/2018 12:09
Camerino, Tavolo Permanente della Ricostruzione: questa mattina il primo atto alla presenza del commissario Farabollini

Camerino, Tavolo Permanente della Ricostruzione: questa mattina il primo atto alla presenza del commissario Farabollini

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui A Camerino si terrà questa mattina la prima riunione ufficiale per la costituzione del "Tavolo permanente della Ricostruzione". Nei giorni scorsi, il prorettore di Unicam, Andrea Spaterna, e il nuovo arcivescovo, Francesco Massara, hanno accolto la mia richiesta di dare vita ad un tavolo che indirizzasse tutte le decisioni relative alla Ricostruzione. Insieme abbiamo poi deciso di chiedere la partecipazione anche dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, e della Soprintendenza, così da rappresentare tutti i soggetti coinvolti nel percorso di ricostruzione. L'iniziativa é stata particolarmente gradita anche al nuovo commissario, prof. Farabollini, che ha voluto prendere parte alla riunione (prevista per questa mattina) in cui formalizzerò ai soggetti citati la richiesta. L'obiettivo é quello di "provare a saltare passaggi" attraverso la condivisione. Chiaramente non si tratta di scavalcare le normative e la legge, ma sono convinto che le decisioni già concordate al Tavolo della Ricostruzione, essendo già note a tutti i soggetti, potranno seguire percorsi più snelli o comunque con meno intoppi di natura burocratica.

05/11/2018 10:34
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