Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui
A Camerino si terrà questa mattina la prima riunione ufficiale per la costituzione del "Tavolo permanente della Ricostruzione". Nei giorni scorsi, il prorettore di Unicam, Andrea Spaterna, e il nuovo arcivescovo, Francesco Massara, hanno accolto la mia richiesta di dare vita ad un tavolo che indirizzasse tutte le decisioni relative alla Ricostruzione. Insieme abbiamo poi deciso di chiedere la partecipazione anche dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, e della Soprintendenza, così da rappresentare tutti i soggetti coinvolti nel percorso di ricostruzione. L'iniziativa é stata particolarmente gradita anche al nuovo commissario, prof. Farabollini, che ha voluto prendere parte alla riunione (prevista per questa mattina) in cui formalizzerò ai soggetti citati la richiesta.
L'obiettivo é quello di "provare a saltare passaggi" attraverso la condivisione. Chiaramente non si tratta di scavalcare le normative e la legge, ma sono convinto che le decisioni già concordate al Tavolo della Ricostruzione, essendo già note a tutti i soggetti, potranno seguire percorsi più snelli o comunque con meno intoppi di natura burocratica.
Dalla neo consigliere provinciale Deborah Pantana riceviamo e pubblichiamo:
“Ripartiamo dal territorio” questo è stato lo slogan di Forza Italia della provincia di Macerata, con il quale abbiamo aperto una serie di incontri che alla fine ci hanno portato all’individuazione della mia candidatura nella lista del centro destra alle Provinciali. Ancora una volta il gioco di squadra ha premiato l’elezione di un rappresentante in seno al consiglio provinciale di Forza Italia, con un vasto consenso tanto da ritornare a essere un punto di riferimento del nostro territorio.
Dopo l’ultima riunione con il neo commissario regionale di Forza Italia Marcello Fiori a Civitanova Marche, si è deciso di aprire a tutti quelli che si riconoscono in Forza Italia e nell’area moderata del centro destra, delle tante liste civiche sparse sul nostro territorio che hanno dato anche loro un contributo alla riuscita di questo straordinario risultato delle Provinciali: ben 6209 voti ma che ne sono tanti di più, primi come numero di votanti in assoluto, ben 35 grandi elettori, sono una riconferma del lavoro fatto in questi anni sul territorio. Un ringraziamento è doveroso innanzitutto ai tanti amministratori dei comuni martoriati dal Terremoto cui continueremo a essere vicini e presenti, non vogliamo che nessuno si dimentichi di noi e dei nostri territori, crediamo nella ricostruzione e faremo di tutto affinché in questi Comuni si veda finalmente l’insediamento di numerosi cantieri, non è un bene né per Macerate né per Civitanova che non ci sia più questa parte di economia. Poi un ringraziamento speciale ai rappresentanti delle diverse liste civiche del territorio, con le quali confidiamo di fare un percorso di unità da qui alle prossime amministrative, tra cui il Comitato Anna Menghi e Idea Macerata di Francesco Luciani. Grazie agli amici di Macerata e Civitanova Marche Piero Croia, Sergio Marzetti, Massimo Mobili e Corrado Perugini, all’amico Cristian Battistelli, Alessia Pupo e Antonio Trombetta. Molti cambiamenti sono stati fatti in corsa e altri avverranno in questi giorni, come la ricomposizione di alcuni gruppi consiliari, nuovi capigruppo, volti nuovi e ricomposizione degli apparati di partito. Chi ha dichiarato di volersene andare l’ha fatto previa decisione del partito vista l’incompatibilità loro, nei riguardi delle scelte assunte da Forza Italia, questo vale sia per l’ex coordinatrice provinciale di Forza Italia Lorena Polidori, che per i consiglieri comunali di Tolentino e Andrea Marchiori, i quali, non dimentichiamo, sono stati eletti grazie ai voti di lista di Forza Italia, per questo siedono in consiglio comunale.
Quindi qualcuno se n’è dovuto andare, ma altri stanno ritornando, tutto questo perché i nostri elettori ci stanno chiedendo da qualche tempo di essere presenti e vicini alle loro difficoltà.
Noi di Forza Italia siamo nel centro destra convintamente da sempre, ed insieme a Fratelli D’Italia e la Lega Nord, che ringrazio nelle persone di Massimo Belvederesi e Maria Letizia Marino, sicuramente faremo tutti insieme un ottimo lavoro di squadra, anche da supporto ai nostri Sindaci eletti con noi e ai tanti amministratori che vedono nell’unione dei nostri partiti un vero punto di riferimento.
Questo risultato della lista di centro destra pone in risalto la centralità della Provincia di Macerata rispetto al dato delle altre Province, unico in tutte le Marche ed è un punto di svolta e di speranza di cambiamento per le prossime elezioni Regionali. Quindi è il momento che tutti i coordinatori regionali e parlamentari del centro destra delle Marche si riuniscano in un primo tavolo politico per commentare tale risultato ed unitariamente creare quelle premesse di cambiamento del governo regionale già con le Europee.
Il tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee, composto dai sindaci a capo delle rispettive Aree Omogenee che rappresentano i 56 Comuni abruzzesi del cratere sismico del terremoto dell'Aquila 2009, ha deciso di convocare l'Assemblea dei sindaci dei Comuni del Cratere allargata a tutti i sindaci dei 75 Comuni fuori cratere nelle province di Pescara, Chieti, Teramo e L'Aquila. La decisione scaturisce, si legge in una nota, "dall'eccezionalità delle questioni da affrontare e risolvere che non possono essere ulteriormente procrastinate". Lo stesso tavolo era stato convocato d'urgenza oggi a Barisciano "a causa della grave e profonda immobilità che sta caratterizzando il processo di ricostruzione, bloccato in quanto non è stato individuato né il titolare dell'Ufficio per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere di Fossa (Usrc) né il sottosegretario delegato alla Ricostruzione. In sede di assemblea dei sindaci verranno decise le azioni da intraprendere a titolo di protesta". (fonte e foto Ansa)
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome di tutta l’Amministrazione settempedana ha espresso viva soddisfazione per la rielezione dell’assessore comunale al Bilancio, Tarcisio Antognozzi, nel nuovo Consiglio provinciale di Macerata, unico settempedano tra i dodici componenti l’assise.
Antognozzi è risultato tra i più votati con ben 29 preferenze, segno di un consenso trasversale, dal mare alla montagna, dai piccoli ai più grandi Comuni del Maceratese ma anche il primo eletto della lista di centro “Per la nostra terra delle armonie”.Per altri due anni l’attuale presidente della Provincia, Antonio Pettinari, continuerà a rivestire il suo incarico. Com’è noto, a votare per il rinnovo del Consiglio provinciale non sono più direttamente i cittadini, bensì i consiglieri comunali in carica nei 56 Comuni dell’intero territorio maceratese.
Martedì 30 ottobre si è svolto, presso l’attuale sede dell’ASSM, un incontro tra l’Amministrazione cittadina e il nuovo Commissario Straordinario per la Ricostruzione Prof. Piero Farabollini. All’incontro erano invitati, come dimostra la lettera che alleghiamo, anche i Consiglieri Comunali. Peccato che questa lettera, a noi, non sia mai arrivata. Saputo in via ufficiosa della riunione e chieste spiegazioni, ci è stato detto che in realtà si intendeva invitare solo i Consiglieri appartenenti alla maggioranza. Perché, allora, nella lettera di invito si citano tutti i Consiglieri? L’ennesima dimostrazione della tracotanza del nostro Sindaco che, mentre in pubblico si lamenta della mancata collaborazione delle minoranze, quando si arriva al dunque le stesse minoranze cerca di tenerle fuori da ogni tavolo di confronto. In compenso non manca di invitarci ad ogni taglio di nastro (l’ultimo quello per l’installazione delle panchine di fronte al teatro Vaccaj) per farci assistere alle sue autocelebrazioni. Questa volta, però, gli è andata male perché, saputo dell’incontro, i Consiglieri del MoVimento 5 Stelle si sono presentati ugualmente e hanno potuto assistere al solito “teatrino”: alla presenza di numerosi professionisti, ben poco si è parlato della situazione di coloro che sono senza casa mentre a gran voce si è richiesto l’aumento della soglia per l’affidamento diretto da parte del Comune di progettazioni e lavori, attualmente fissato a 40.000€, ad almeno 250.000€. Lasciamo a chi legge intuire il perché, ma siamo certi che il Commissario Farabollini saprà ben distinguere tra quanto veramente urgente e le urgenze “di comodo”. Nel frattempo, immaginiamo con grande disappunto del Sindaco, ormai palesemente allergico al confronto tanto da disertare ogni incontro con i cittadini che non sia promosso dalla sua Amministrazione, il MoVimento 5 Stelle è riuscito a raccogliere tra i Consiglieri Comunali le firme necessarie per la convocazione di un Consiglio Comunale aperto agli interventi della cittadinanza sul tema del terremoto. Hanno evitato di firmare la richiesta, forse per non incorrere nelle ire del “capo supremo”, i Consiglieri di Tolentino nel Cuore (Trombetta, Prioretti, Serraggiotto e Mancini) e di Tolentino Popolare (Crocenzi e Tatò). Ricordiamo che, da regolamento, anche il Sindaco può convocare il Consiglio Aperto, ma evidentemente ritiene superfluo consentire ai cittadini di esporre in sede consiliare i propri punti di vista.
Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti
MoVimento 5 Stelle Tolentino
Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, commenta così, a caldo, l'esito delle elezioni provinciali:
"1 novembre 2018. Quando 2 anni fa, che nell’epoca politica del tempo era l’era Renziana del 40% delle Europee 2014, insieme all’ora sindaco di Potenza Picena On.Acquaroli decidemmo di presentare un Lista di centro destra coinvolgendo anche la Lega, anch’essa con percentuali ad una sola cifra, furono in molti ad ostacolarci, anche taluni che oggi si sono uniti a questa cordata.
Si sa gli italiani soccorrono sempre il carro dei vincitori.
Un anno dopo, coltivando le medesime idee di coesione e di unità del centro destra, abbiamo portato Fabrizio Ciarapica ad essere eletto Sindaco a Civitanova Marche il più grande Comune della Provincia di Macerata.
E due anni dopo ci siamo ritrovati con 3 parlamentari della nostra Provincia: on.Francesco Acquaroli, on.Tullio Patassini, il sen. Pazzaglini.
Di fronte alle elezioni provinciali, abbiamo seguito la stessa strada: i sindaci di Civitanova, Potenza Picena, Cingoli, Mogliano ed Easanatoglia hanno presentato una propria Lista intitolata Centro destra Macerata ed abbiamo vinto.Non è cambiata solo una nomenclatura politica, ma anche l’essenza dell’agire amministrativo sui temi della sicurezza, dell’immigrazione, del sostegno alle medie e piccole imprese, al sostegno alla cultura, all’istruzione, alla ricerca.
In mezzo a tutto questo c’è anche la capacità per la ricostruzione post sismica.
Scrivo questa righe per spiegare che non sono alla ricerca di uno sgabellino provinciale (non ho fatto campagna elettorale e non ho chiamato nessuno per essere votato alle Provinciali) ma ho solo cercato nella disperata ricerca di sostegno alle nostre idee liberali e sicuritarie, di dare un’alternativa di governo, al monopolio del 95% dei Sindaci del PD.
Per essermi opposto agli Spaar nel nostro Comune (che è uno dei pochi a non ospitare cittadini extracomunitari) o per aver rivendicato un’accellerazione nei lavori di ricostruzione dal terremoto, sono stato sempre tenuto alla larga dai potenti dirigenti del PD.
Io non mi sono piegato alle loro idee, e se questa vittoria alle provinciali di Macerata è l’inizio per cambiare verso, allora possiamo dire che il futuro di noi marchigiani potrebbe essere meno grigio di quello attuale.
Ringrazio tutti colo i quali mi hanno votato ed anche chi ha scelto altri candidati. Adesso tocca a noi rimboccarci le maniche per essere fieri servitori delle nostre comunità".
Scrutini terminati nell'aula consiliare della Provincia di Macerata e conteggio in corso dopo che, nella giornata di ieri, gli amministratori dei comuni maceratesi sono stati chiamati al voto per il rinnovo del consiglio provinciale.
Stando ai primi conteggi, la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti é quella di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e delle sigle del centrodestra che dovrebbe portare a casa cinque consiglieri (ne aveva due) in virtù delle 30144 preferenze ottenute.
Gli eletti sono Ciarapica, Renna, Pantana, Saltamartini e Brugnola.
28893 sono invece le preferenze riscosse dala lista "Terre Maceratesi" del Partito Democratico e delle sigle della sinistra, che eleggono così quattro consiglieri: Micozzi, Marcolini, Acquaroli e Settimi. Tre consiglieri, infine, per la lista centrista "Per la nostra terra delle armonie", che ottiene solo 17898 voti: Antognozzi, Ubaldi e Ruani.
Non ha partecipato alla tornata elettorale il Movimento 5 Stelle poiché, stando a quanto si apprende, nei comuni della Provincia di Macerata non poteva contare su un numero sufficiente di amministratori.
Quelli appena elencati, lo ribadiamo, sono risultati non ancora ufficiali, con i conteggi che sono ancora in corso sia per quanto riguarda i voti di lista, sia per quanto riguarda le singole preferenze che porteranno all'individuazione dei consiglieri eletti.
(servizio in aggiornamento)
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Andrea Marchiori
Con la presente nota comunico che ho formalmente annunciato al Presidente del Consiglio l’uscita dal gruppo Forza Italia. La decisione, già resa nota al Capogruppo Riccardo Sacchi e Deborah Pantana, è legata essenzialmente alla posizione politica assunta da tempo dal partito a livello nazionale, linea politica da un lato e rappresentanti dall’altro con i quali mi trovo spesso a non condividere gli intenti. Tali ragioni mi hanno indotto a prendere una decisione coerente con me stesso ma anche rispettosa del partito con il quale sono stato eletto, senza sollevare conflittualità interna di cui alcuno avrebbe trovato giovamento.
Per altro verso, tale decisione non muta la mia posizione all’interno del Consiglio e, in particolare, il percorso intrapreso con i colleghi di centro-destra assieme ai quali continuerò a svolgere la funzione di opposizione in modo condiviso nonché a programmare le prossime elezioni amministrative del 2020 affinché il centro-destra si presenti unito sia nella forma che, soprattutto, nel programma.
Anche se potrà sembrare una frase di stile, ci tengo sinceramente a ringraziare il Capogruppo Riccardo Sacchi per aver sempre riservato apprezzamento nei miei confronti e concesso libertà di azione.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma "Uniti per Treia""Ci risiamo: Franco Capponi ha fatto cadere un’altra maggioranza senza ragione se non quelle legate al suo ego. In una città ora commissariata, il gruppo Uniti per Treia porge perciò auguri di buon lavoro al commissario prefettizio Salvatore Angieri. Più volte in questi anni abbiamo descritto i “fuorigioco” del suo metodo padronale finalmente giunto all’epilogo. Se di allenatore si tratta, come si è definito Capponi, certamente è un allenatore “nel pallone”. Leggiamo sulla stampa di questi giorni come per tutti ora la priorità sia magicamente tornata la scuola: a parte rare eccezioni a titolo personale, dov’erano quando Uniti per Treia raccoglieva le firme per il rispetto delle norme e chiedevamo la completezza delle informazioni? E ancora, quando mostravamo contrarietà all’acquisto di un’area improponibile e sotto tutela fallimentare per 1 milione di euro e smentivamo l'acquisto del terreno con i fondi dell’assicurazione, come più volte ripetuto in pubblico da Capponi? Dov’erano quando gli incontri della nostra campagna d’ascolto venivano boicottati? Semplice, non c’erano. Ora si ravvedono, meglio tardi che mai. Con le dimissioni della maggioranza (ma non le sue), Capponi ha deciso di scrivere l’ennesima pagina nera per la storia di Treia. Avrebbe potuto evitarla ascoltandoci e dimettendosi mesi fa prima della notifica della sua sospensione per concentrarsi sulla sua difesa. Invece ha preferito logorare politicamente i suoi e continuare con le ingerenze, arrivando a protocollare solo poche settimane fa, una lista della spesa per il Comune, atto che porteremo al vaglio della Prefettura al fine di verificarne la legittimità data la sua sospensione in corso. Anche su Villa Spada abbiamo lamentato l’assenza di una strategia dopo l’acquisto voluto da Capponi per ben 1,2 milioni di euro di soldi pubblici. La verità è finalmente emersa: nessuna visione e oggi l’intento di realizzare 4 appartamenti per le famiglie colpite dal sisma, comunque già in cas, all’interno della “casa del custode”, che rientra nell’alveo dello sperpero di denaro pubblico già conosciuto con le 8 casette di legno ostinatamente realizzate a Passo di Treia e delle quali conosciamo soltanto i costi di urbanizzazione pari a oltre 500mila euro. Quanto sono costate le sae e quanto ci costerà l’area? Per gli appartenenti invece si voleva sforare il milione (1,3 per la precisione), andando a snaturare il bene e la vocazione stessa del complesso storico del Valadier. Come si può arrivare soltanto a pensare qualcosa del genere e come lo si possa permettere quando un semplice cittadino del Centro storico deve perdersi nella burocrazia per cambiare il colore degli infissi? È irrispettoso poi suddividere i costi in denaro finanziato o meno: sono sempre soldi pubblici, non si può da un lato solidarizzare con chi ha perso tutto, dall’altro sperperare denaro pubblico solo per dimostrare di essere i più furbi. Che ne pensano i Sindaci dell’epicentro che faticano a trovare denaro per la ricostruzione? Sul tema fa bene la Castellani a fare mea culpa: perché ha votato le direttive della Giunta agli uffici dettate per interposta persona dall’assessore Buschittari? Cosa le ha fatto cambiare idea nel giro di un mese? Se invece questi soldi fossero dovuti, perché invece di realizzare uno scempio a Villa Spada non li si è destinati a un progetto di riqualificazione su proprietà pubbliche del Centro storico non finanziate, come ad esempio la scuola di via Lanzi? Che fine farà quell’edificio? È la sintesi della proposta di Capponi: un continuo rattoppare, come per il Piano regolatore, a macchia di leopardo. Tra le motivazioni che avrebbero spinto la maggioranza a dimettersi ci sarebbe il mancato rispetto del programma 2014. Fatichiamo a trovare il terremoto tra quelle pagine: Capponi è forse anche veggente? Poi la preoccupazione di perdere altri finanziamenti: allora perché dimettersi nel giro di una notte quando è risaputo che, di norma, l’arrivo del commissario prefettizio non corrisponde a scelte di portata strategica? Capponi ha preferito chiudere la baracca ma, purtroppo per lui, Treia non è proprietà privata e il vento è già cambiato".
Un intervento politico, quello fatto ieri dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, nel corso dell'incontro che si é svolto a Camerino con i sindaci del cratere ed il nuovo commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini. Il primo cittadino di Macerata non ha lesinato critiche al nuovo governo, rimarcando l'assenza di esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle all'incontro e ammonendo il commissario sul fatto che i comuni del craere devono essere trattati tutti alla stessa maniera.
Un atteggiamento, quello di Carancini, che ha generato ben più di un mugugno in sala e disappunto anche da parte di alcuni che sedevano al tavolo dei relatori, tanto che lo stesso commissario Farabollini ha voluto fare un appello affinchè la politica, e nello specifico le appartenenze partitiche, restino fuori dai temi della ricostruzione.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui
Carissimo presidente Ceriscioli, leggo un lancio di agenzia secondo cui lei avrebbe dichiarato che le Marche sono “verso la fine della fase emergenziale”. E' da parecchio tempo che non ci incontriamo a Camerino e non facciamo una passeggiata in centro e, a questo punto, credo sia opportuno provvedere quanto prima. Perchè, senza polemica e nella convinzione che certe affermazioni siano figlie di una sintesi giornalistica, ritengo che l'emergenza finisca quando finiscono le opere emergenziali, come ad esempio le messe in sicurezza.
Avrà modo di vedere che a Camerino - che a quanto mi risulta e salvo colpi di scena sta nelle Marche - siamo ancora in piena emergenza. So benissimo che le colpe non sono sue, che nessuno di noi (chiamati ad amministrare a vari livelli) ha un indirizzo verso il quale muoversi e ognuno deve fare i conti con una burocrazia paralizzante. Ma quando mancano i fatti, purtroppo, diventano importanti le parole. E, quindi, frasi del tipo "è stata una emergenza" sono per me e per la mia gente un pugno nello stomaco a cui sento di dover educatamente reagire. E’ una emergenza.
La aspetto in centro a Camerino, sarà mia premura preparare i permessi per l'accesso, visto che l'intera città é presidiata dai militari proprio come quelle città che stanno in emergenza …o in guerra.
Oltre 1.500 cantieri aperti nelle Marche, sia nel pubblico che nel privato, per la ricostruzione degli edifici, delle attività produttive e delle infrastrutture, per restituire alle popolazioni gli spazi e le condizioni che stanno consentendo di tornare nei territori di appartenenza. "A due anni dal sisma - spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli - si sta concludendo lo stato di emergenza, previsto fino a dicembre e che probabilmente verrà prorogato. La Regione ha ora lo sguardo rivolto alla ricostruzione". Su un totale di 348 milioni di contributi assegnati alle quattro Regioni terremotate, le Marche hanno assunto impegni finanziari per 240 milioni di euro". "Quella delle Marche è stata una emergenza di carattere eccezionale, perché - ricorda Ceriscioli - ha coinvolto un terzo del territorio"; Delocalizzazione delle attività produttive (322 cantieri aperti) e edilizia scolastica i fattori che favoriscono il ritorno delle popolazioni. Ma "servono strumenti per semplificate la ricostruzione". (Ansa)
I nomi circolati erano stati tanti, compresi i maceratesi Flavio Corradini e Irene Manzi, grandi esclusi delle scorse politiche, ma alla fine la scelta di una candidatura unitaria al ruolo di Segretario regionale del partito Democratico sembra essere stata quella di convergere su un pesarese.
Preoccupati per il dibattito che si è aperto in vista del congresso regionale e convinti della "assoluta necessità di unità per il rilancio del Pd delle Marche", infatti, i segretari provinciali del Pd di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata hanno chiesto la disponibilità a candidarsi a segretario regionale del partito a Giovanni Gostoli, che oggi guida la Federazione provinciale di Pesaro Urbino. Gostoli, tuttavia, ha chiesto qualche ora per sciogliere la riserva e capire se può esserci all'orizzonte un nome maggiormente condiviso.
Ma, ad oggi, l'unica "candidatura" concreta sembra la sua, dopo l'incontro tra i 5 segretari provinciali e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Tra gli obiettivi, informa una nota, c'è quello cogliere una grande opportunità di ricostruzione del Pd, "al fine di rilanciare l'azione del partito e governo regionale, ma soprattutto preparare al meglio la sfida delle prossime elezioni europee e amministrative del 2019". Nelle Marche il rilancio del Pd può avvenire attraverso "una profonda comprensione e ricucitura delle fratture nella società marchigiana aperte dalla crisi economica e da quelle provocate dal sisma nel Centro Italia". (Ansa)
Da David Buschittari riceviamo e pubblichiamo:
Ma quale “metodo della condivisione” se ci era anche precluso di entrare negli uffici e chiedere informazioni! Sembra oramai ridicola e stucchevole la polemica che la Vicesindaco Castellani continua a palesare dopo che tutta la maggioranza ha deciso di non subire piu’ le sue imposizioni, le esclusioni addirittura degli amministratori dalle decisioni, il suo modo di fare del tutto autoreferenziale in totale divaricazione rispetto al programma di mandato e ai programmi approvati con i bilanci 2017 e 2018 che, al contrario di quanto la stessa afferma, contenevano le linee di intervento per tutti gli immobili.
Non so se Lei sapesse come procedere data la enorme confusione che aveva ma sicuramente noi tutti siamo stati tenuti all’oscuro della sua presa di posizione in merito al progetto della Casa del Custode di Villa Spada; a differenza di quanto scritto nella sua lettera all’USR, la Giunta aveva deliberato di aderire al cofinanziamento attraverso l’utilizzo delle somme riversate dalle Assicurazioni sugli immobili terremotati e tra cui era ricompreso il suddetto immobile (un atto legittimo in quanto la delibera è stata verbalizzata dal segretario e pubblicata all'albo pretorio ma soprattutto votata anche dalla Castellani!).
La scusa inserita nella lettera (prot. n. 017827 del 19.10.2018) e ribadita a mezzo stampa che sul progetto mancavano i pareri dei nostri funzionari e’ una responsabilità della Vicesindaco. La verità vera e’ che la Castellani non ha portato il progetto in Giunta (era questo l’atto ancora mancante) altrimenti sarebbe stato approvato e Lei non avrebbe potuto manifestare il suo potere di volerlo, arbitrariamente ed unilateralmente, cambiare (non sappiamo a quale fine ed in quale modo).
Tale affermazione fa’ cadere qualsiasi opzione prioritaria di utilizzo dei due milioni di Euro dei ristori assicurativi per altre realizzazioni in quanto la realizzazione degli alloggi sulla Casa del Custode (Ordinanza 27/2017) era già considerata prioritaria dalle norme della ricostruzione. Ma la Castellani rammenta di aver assegnato Lei le abitazioni della Casa del Custode con una nota del 29 giugno?
La critica alla squadra è del tutto ingenerosa. Lei deve ricordare di essere stata eletta per merito di questa compagine, ha potuto far parte di un team vincente rispetto alle sfide e alle difficoltà della P.A, e per quattro anni, ha contribuito, Lei stessa, alla nostra operatività e alla mole di realizzazioni fatte. Ma soprattutto il fatto che abbia solo ora manifestato questa sua posizione contro la squadra di governo e contro il programma portato avanti in questi anni sa tanto di vecchia politica, di “salto della quaglia” e soprattutto di invidia verso chi ha dimostrato tale capacità. Lei ha votato tutte le delibere di Giunta e di Consiglio e anche di recente (quindici giorni fa sulla stampa) ha affermato che avrebbe portato avanti tutte le opere approvate dall’amministrazione nei suoi programmi. Appaiono così palesi le sue contraddizioni che fanno rimanere esterrefatti.
In merito al CAS cioe’ al Contributo all’Autonoma sistemazione delle famiglie terremotate ricordo alla Castellani che in precedenza l’amministrazione aveva anticipato piu’ volte il CAS quando la Regione aveva tardato a liquidare il contributo e questa operazione era possibile farla, sollevando le famiglie da ulteriori difficoltà, anche oggi, dato che i ritardi delle liquidazioni regionali superano tre mesi e data la enorme liquidità disponibile nelle casse del comune e che quindi sarebbe stata assolutamente a costo “O” per l’amministrazione e rimborsata a breve dalla Regione.
Cosi molte altre cose fatte contro la squadra e gli assessori: la volontà di non aderire alle misure del PSR per le strade Consorziali, la interdizione degli assessori di fare proposte di Giunta, la non approvazione del DUP per paura del Consiglio Comunale ed ancora la non approvazione del Bilancio Consolidato perché la maggioranza avrebbe presentato ODG in merito alla necessità di accelerare l’iter per la Casa del Custode, per il Palazzo Comunale, per il Santuario del Santissimo Crocifisso.
L'operazione di sfiducia nei suoi confronti unanime e’ stata fatta per non far cadere Treia dalle stelle dove si posizionava sino a giugno, alle stalle dove ci stava portando il cortocircuito che Lei ha procurato. Il Commissario per i pochi mesi di legislatura rimasta saprà portare avanti l’ordinario e le realizzazioni già avviate e non avrà nessun onere programmatorio in quanto siamo a fine mandato.
Quanto alle accuse rivolte al sottoscritto, di esser stato “colpevole” del recesso unilaterale del contratto di segreteria, da parte del Comune di Morrovalle, ente capofila della convezione, del Dott. Benedetto Perroni, al quale va la mia grande stima per la sua professionalità dimostrata in questi anni, e di aver messo in difficoltà gli uffici, respingo, le critiche alla Castellani, che ha causato ansia, paura e insicurezza, bloccando totalmente il funzionamento della macchina amministrativa! Ai responsabili di settore e dipendenti, per questi 10 anni di “convivenza” (5 da consigliere di maggioranza e altrettanti da assessore), manifesto la mia gratitudine e il mio ringraziamento per la loro fattiva collaborazione di questi anni!
Un buon amministratore si vede dal coraggio, anche nelle scelte più difficili e sofferte, dalla passione con cui porta avanti la sua “missione” e dai risultati! Sono orgoglioso di aver lavorato con una squadra unita e collaborativa e di essere stato coerente con il contratto con gli elettori di quattro anni fa!
Infine un appello a tutti: basta con questa lite continua, abbassiamo i toni per rispetto della Città e dei treiesi!
I sindaci dei Comuni facenti parte del territorio della ex Comunità Montana di Camerino, di comune accordo, hanno deciso di non candidare nessun rappresentante per le imminenti elezioni del rinnovo del consiglio provinciale, in programma per il prossimo 31 ottobre. Una decisione ponderata e condivisa, certi però che il terremoto, la ricostruzione e la ripartenza delle comunità colpite restino l'argomento principale dal quale non sarà distolta l'attenzione del Presidente della Provincia e di tutti i Consiglieri che saranno eletti a tutela del territorio maceratese.
Il Consiglio Nazionale Arci ha eletto i membri che faranno parte della Presidenza Nazionale, il massimo organo di rappresentanza della storica associazione. Sport Bianchini è l'unico marchigiano ad essere stato eletto, e rappresenterà dunque la nostra Regione ai massimi livelli.
Bianchini è Presidente di Arci Marche e di Arci Macerata, ed oltre alla nomina in Presidenza Nazionale, ha anche accettato la delega propostagli dalla Presidente Francesca Chiavacci nell'ambito culturale, nello specifico come coordinatore delle imprese culturali. Va sottolineato che mai, in passato, un rappresentante marchigiano era stato delegato nazionale nell'ambito culturale.
Quello delle imprese culturali è un settore che è ormai diventato di riferimento, e all'attenzione delle istituzioni e dell'associazionismo soprattutto dopo la riforma del Terzo Settore. Per il nostro territorio, poi, la materia riveste un'importanza particolare in quanto Arci Marche negli ultimi anni ha già avuto modo di approfondire e di lavorare nell'ambito delle imprese culturali con la Regione Marche, con le Università e con l'Istao.
"Sono davvero felice per il nuovo ruolo che mi è stato offerto e che svolgerò con entusiasmo - ha dichiarato Bianchini - La nomina è frutto del lavoro che abbiamo portato avanti in questi ambiti a livello regionale. Molto abbiamo fatto in Arci Marche affinché ci si orientasse sempre di più verso la sfera progettuale. Questo impegno ci darà la possibilità di lavorare in sinergia con le Istituzioni, gli enti e le Università non solo regionali, ma di tutto il territorio nazionale, su ciò che riguarda le politiche italiane ed europee".
Quest’anno non c’è nessuna iniziativa per la festa di Halloween e in generale non si vedono all’orizzonte proposte di aggregazione sociale che permettano alla nostra piazza di vivere e ai nostri giovani di divertirsi. L’amministrazione comunale sta facendo terra bruciata intorno a sé. Sembra che sia riuscita nell’intento di scoraggiare anche i volenterosi ragazzi della pro loco che quest’anno hanno evitato di replicare la festa delle zucche vuote riuscita bene lo scorso anno. Qualsiasi iniziativa che renda viva la città, il nostro centro storico, che permetta ai nostri concittadini di ritrovarsi per le vie del paese è abbandonata a se stessa. Il tutto mentre nei paesi limitrofi si susseguono feste, sagre, iniziative culturali di vario genere sponsorizzate e supportate dalle altre amministrazioni. Corridonia invece è ferma, statica, ingessata. Forse il sindaco è impegnato a tenere insieme i cocci della maggioranza che sembra scricchiolare sempre di più ogni giorno che passa. Forse più che al sociale la nostra amministrazione si concentra su altre voci del bilancio. Noi gruppi di minoranza avevamo proposto ad inizio anno di prevedere una calendarizzazione di eventi, magari successivamente ad un confronto con le associazioni, per mettere in condizioni la città di offrire un ventaglio di eventi in grado di soddisfare la maggioranza della popolazione. Ovviamente la nostra proposta non è stata recepita. Quest’amministrazione, autoritaria, arrogante sembra sempre più distanti dai bisogni della gente. Corridonia non merita un futuro da paese dormitorio.
Dal sindaco di Appignano, Osvaldo Messi, riceviamo e pubblichiamo:
Una gestione attenta e parsimoniosa del bilancio comunale ha determinato la formazione, in questi ultimi anni, di avanzi di amministrazione per un totale di euro 438.245,06, che stringenti vincoli finanziari, imposti da leggi dello Stato, ne impedivano la spesa.
Finalmente con un provvedimento del 03/10/2018 la Ragioneria generale dello Stato ha liberalizzato l'utilizzo di queste risorse che impegheremo già dal corrente anno per finanziare le seguenti spese di investimento: Riqualificazione Borgo XX Settembre: 1° stralcio (realizzazione marciapiede e sistemazione sottostrada) – In fase di progetto esecutivo – spesa complessiva euro 95.000,00; Realizzazione percorso pedonale: lottizzazione S. Lucia / zona Impianti Sportivi – In fase di progetto esecutivo – spesa complessiva euro 64.000,00; Sistemazione esterna nuovo Teatro comunale – In fase di progetto esecutivo – spesa complessiva euro 60.000,00; Interventi di efficientamento energetico della pubblica illuminazione – In fase di avvio della progettazione – spesa complessiva euro 400.000,00 di cui euro 100.000,00 con fondi comunali mentre euro 300.000,00 con contributo a fondo perduto della Regione Marche già assegnato (POR FESR Marche anni 2014/2020 – Asse 4, Azione 13.2); Riqualificazione Borgo XX Settembre: 2° stralcio (continuazione marciapiede ambo i lati fino ad ex bagni pubblici) – In fase di avvio della progettazione – spesa complessiva euro 100.000,00.
Si tratta di tutte opere importanti, utili per la nostra collettività e che verranno realizzate a breve termine grazie ad un razionale utilizzo delle risorse di bilancio.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Edi Castellani
"Nessun cambiamento di linea politica, ma solo la volontà di cambiare metodo. Per questo risulta inconsistente l’alibi con il quale Capponi cerca di giustificare l’aver provocato le dimissioni dei consiglieri di maggioranza e l’arrivo del commissario prefettizio. Condivisione è la parola che ha mandato in corto circuito il “metodo capponiano”, ovvero la volontà attendere l’appuntamento con il nuovo commissario straordinario alla ricostruzione (il 30 ottobre a Camerino) e programmare il prossimo incontro a Treia per approfondire nel dettaglio le varie questioni in essere. In collaborazione con la maggioranza e nel rispetto del ruolo delle due opposizioni in Consiglio comunale, l’obiettivo era quello di organizzare riunioni pubbliche con la cittadinanza al fine di illustrare le fasi di un cronoprogramma sulla ricostruzione finora assente. Nessuna variazione nel programma votato dai cittadini, inutile cercare ancora giustificazioni per un’azione decisa da Capponi a mio avviso anche a discapito degli stessi consiglieri di maggioranza. Soprattutto, però, un’azione contro i cittadini che, da quanto ho potuto rilevare, sono stati colti da rabbia e rammarico per una scelta effettuata a pochi mesi dalle prossime elezioni. Dico e ricordo a Capponi che quando i cittadini ci hanno votato nel 2014, anche per il nostro programma elettorale, non sapevano, come del resto tutti noi, che avremo avuto nel 2016 il risveglio del problema sismico nei nostri territori, e quindi sia la realizzazione dei nuovi Poli scolastici, sia la realizzazione delle soluzioni abitative a Villa Spada non erano nei nostri programmi. Fanno sorridere la accuse di egocentrismo verso la mia persona quando Capponi, benché sospeso, ha continuato in questi mesi a partecipare alle riunioni convocate per i Sindaci del territorio. Per non parlare dei pulpiti che non ha mai abbandonato nonostante tutte le sue cariche siano state “congelate”: chi rappresentava se non se stesso? Anche in questo caso, sfido gli altri Amministratori della regione a sconfessarmi, peccato che ci siano le foto della stampa a confermare quanto dico. Un metodo arrogante il suo, fatto della smania di apparire al fianco di autorità ben più importanti, per dimostrare come lui, nonostante tutto, sia ancora il capo. Il corto circuito nel suo sistema è che purtroppo per lui sono troppe le volte in cui ha affermato e smentito più volte sullo stesso argomento, rovesciato a proprio piacimento versioni che non gli aggradavano, mentre sulle domande che gli ponevo si dimostrava colto da improvvisa perdita di memoria. Nessuna questione di multitasking o di estetica, dunque, ma semplicemente una politica vecchio stampo che è necessario archiviare. Avendo avuto modo di conoscere il suo stile, mi aspettavo gli attacchi personali ricevuti in assenza di contenuti da poter dimostrare. Mi viene addirittura rimproverata la “troppa presenza” in Comune e capisco bene il perché. Giunte unidirezionali e Consigli Comunali gestiti completamente dallo stesso, dove in quattro anni, per quanto riguarda la maggioranza, si è sentita solo la sua voce e raramente quelle dei consiglieri: questa l’essenza del metodo capponiano. Probabilmente crede che sia addirittura una religione e averla rinnegata ora mi pone di fronte a una serie di ingiurie personali. Il tuttologo sputa considerazioni personali che vengono smentite dai fatti e pretende di far passare la sua condotta come prevista dalla legge: pensa davvero di convertire ancora una volta tutti al suo pensiero? Non ha capito che i tempi sono cambiati e che Treia non ha bisogno di un Guru per essere amministrata? Ma veramente nonostante la sospensione pensa di poter incidere sul futuro della città? Sento quotidianamente la vicinanza della gente per essere rimasta fedele alla mia coerenza, mentre al fianco di Capponi sono rimasti sette consiglieri e il presidente dell’Ente Disfida. Ai fornitori che ancora devono ricevere il denaro stabilito dico di spedire le loro lamentele a questi indirizzi: ci penseranno gli esperti a saldare i vostri conti. Nella loro ottica è sicuramente chiedere troppo avere spiegazioni sulle questioni economiche dell’Ente quando il Comune risulta tra i principali finanziatori. Altra caratteristica del “metodo capponiano” sono le pressioni verso gli uffici, condotte direttamente nell’ultimo periodo dall’assessore Buschittari, tanto da incrinare progressivamente i rapporti sia con gli uffici, sia tra gli Assessori, oltre che essere causa dell’interruzione del rapporto del segretario comunale con il Comune. Grazie a Capponi un Comune già penalizzato dal sisma ora si trova commissariato soltanto per aver voluto conoscere i fatti e non accettare a testa bassa le decisioni di Capponi: altro che cambio di linea politica! Prova ne è l’aver richiesto un rinvio alla Conferenza dei servizi per il progetto della “Casa del Custode” di Villa Spada perché all’atto sarebbero mancati i pareri sia del segretario che dei funzionari. Sono stata persino incolpata anche del blocco del cas, quando il ritardo nell’erogazione, lo sanno tutti, è da attribuire alla regione. La mancanza di potere è inaccettabile per Capponi, ma ora si respira aria nuova e la primavera non tarderà ad arrivare. Questa è l’ultima volta che risponderò a tali provocazioni, la mia azione sarà soltanto tra la gente e, come dimostrato, per la gente".
"Nel decreto Genova sono stati usati tre pesi e tre misure". E' lo sfogo del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, a due anni dalle scosse di terremoto di fine ottobre 2016, che hanno messo in ginocchio il piccolo Comune del Maceratese e ampliato l'area del cratere sismico. "A Genova - dice all'ANSA - hanno dato il sindaco commissario e poteri speciali al governatore, a Ischia un condono tombale. Noi abbiamo dovuto faticare per avere un ampliamento delle sanatorie per piccoli abusi, che ci sono state rifiutate nettamente l'estate scorsa, per poi passare con l'emendamento di Lega e M5s pochi giorni fa.Abbiamo dovuto aspettare mesi...Perché?". Ma non è l'unico motivo di rabbia per Falcucci, che si è visto recapitare, insieme ai colleghi di Arquata del Tronto, Montegallo, Visso e Muccia una convocazione il 13 novembre dal commissario alla ricostruzione Piero Farabollini per riesaminare i criteri di perimetrazione. "Vuol dire tornare indietro di vari mesi". (Ansa)