Domani 04 Maggio e Domenica Leo Bollettini candidato della Lega alle prossime elezioni europee, al gazebo, allestito in viale Secondo Moretti nella zona pedonale di S. Benedetto del Tronto, incontrerà i cittadini per promuovere una raccolta firme a sostegno della proposta di legge della Lega per l’introduzione della castrazione chimica.
"La castrazione chimica, al contrario di quella fisica che il nome evoca, non è un processo né violento né doloroso né tantomeno imposto con la forza - afferma Bollettini in una nota stampa- . È un trattamento terapeutico farmacologico volontario per l’inibizione dell’istinto sessuale. È un trattamento cui l’interessato si sottopone volontariamente e sotto stretto controllo medico. Gli effetti di inibizione sono completamente reversibili alla sospensione del trattamento, è già usato in molti paesi europei, spesso accompagnato da una riduzione della pena detentiva, a seconda dei reati.
È utile per salvaguardare tutti gli innocenti che possano entrare in contatto con queste persone disturbate ed è utile ai malati. Non è raro che siano essi stessi a chiedere di essere sottoposti alla terapia.Chiaramente, come molti psichiatri e psicologi fanno notare, è necessario anche un percorso psicoterapeutico per l’accertamento delle cause dei comportamenti deviati, che spesso si annidano nel profondo della psiche. In tutti i casi, il trattamento di inibizione dell’istinto sessuale risulta uno strumento utile per la gestione del paziente che si è macchiato di reati di violenza sessuale ed è sempre meglio avere uno strumento in più che uno strumento in meno da applicare” - conclude il candidato del "Carroccio" - .
La Lega scalda i motori in vista delle elezioni comunali del 26 maggio e, in attesa dell’arrivo nelle Marche del Vicepremier Matteo Salvini la prossima settimana, tra oggi e domani sarà il momento della presentazione delle liste del Carroccio.
“Le Marche hanno finalmente una vera possibilità di cambiamento dopo tanti anni di pessima amministrazione a guida PD”, spiega il Sen. Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega Marche. “La Lega vuole proporre un’alternativa partendo dai comuni, che sono gli enti più vicini ai cittadini. In tutta la regione abbiamo candidati sindaci e consiglieri di grandissimo valore, che hanno deciso di mettere in gioco le loro competenze per il bene delle proprie comunità”.
Questo pomeriggio, alle ore 16:00 al Bar Venanzetti di Macerata, il Senatore Arrigoni presenzierà alla conferenza stampa della lista Progetto Montelupone con Pietro Quatrini Sindaco. Alle 18:00 sarà invece a Cingoli, al Gran Caffè dei Tigli, per sostenere la lista Centrodestra per Cambiare con Francesco Pacetti Sindaco. Il responsabile della Lega Marche chiuderà la giornata a Recanati, alle ore 21:00 alla Pizzeria Zandri, per la presentazione della lista del Carroccio che sostiene con la coalizione di centrodestra il candidato sindaco Simone Simonacci.
Domani, sabato 4 maggio, il Sen. Paolo Arrigoni sarà invece a Gabicce Mare e a Pesaro. Alle ore 10:00, presso il Cinema Teatro Astra, presenterà la lista Centrodestra x Gabicce e il candidato Sindaco Dara Castegnaro, mentre alle 12:00 sarà a Pesaro per la presentazione nella Sala del Consiglio Comunale della lista della Lega in città, che sostiene con l'intera coalizione di centrodestra il candidato sindaco Nicola Baiocchi.
"Domani sera venerdì 3 maggio si svolgerà un consiglio comunale in cui sarà possibile confrontarsi per la prima volta con il sindaco della stangata sull’acqua". Così il consigliere di minoranza Giulio Silenzi, capogruppo del Partito Democratico di Civitanova Marche, interviene in merito ai rincari tariffari sull'acqua. Una problematica sorta a causa "dell'insensata politica in seno all’Ato 3 e che ha avuto come conseguenza aumenti delle tariffe e modifiche penalizzanti degli scaglioni di consumo applicati in maniera retroattiva sul 2018 e che comporteranno aggravi pesanti anche nel 2019 per complessivi 1.430.824 euro: 621.346 euro nel 2018 e 809.478 euro nel 2019" puntualizza Silenzi.
Il consigliere sottolinea come le famiglie civitanovesi abbiano già pagato le prime bollette pervenute loro con "rincari a due cifre percentuali" vista la scadenza datata 18 marzo.
"I cittadini pagavano già una tariffa che consentiva al Comune di guadagnare e con gli aumenti votati da Ciarapica in seguito all’introduzione della tariffa unica di ambito - penalizzante solo per Civitanova - si trovano a dover subire una tassazione doppia che infatti porta nel 2018 ulteriori 621 mila euro nelle casse dell’Atac e - prosegue Silenzi - nel 2019 altri 809 mila euro. Una politica tariffaria scandalosa, ancor più odiosa alla luce degli slogan elettorali e alle promesse di abbassare le tasse".
Ciò che il gruppo di minoronza - secondo quanto presentato da Silenzi - chiederà al sindaco Ciarapica in consiglio comunale si articolerà in tre punti:
- che il sindaco si impegni, in seno all’assemblea dei Comuni facenti parte di Ato 3, a far rivedere l’applicazione della tariffa unica e a legarne l’adozione all’istituzione del gestore unico;
- che gli utili dell’Atac siano utilizzati per restituire alle famiglie le cifre pagate per la retroattività del 2018 (retroattività che si poteva evitare di chiedere dato che l'Atac chiuderà con un utile analogo o addirittura superiore) e quelle che verranno fatturate nel 2019;
- che l’avanzo del bilancio consuntivo dell’Ato, circa 280.000 mila euro nel 2018, venga destinato allo stesso scopo.
"In tutta questa vicenda c’è poi un soggetto ‘fantasma’, ma che insieme alla giunta è il principale responsabile della stangata: il Cda dell’Atac. Si auspica che in consiglio comunale si presenti il presidente, nominato da Ciarapica, per spiegare i motivi dell’assoluta mancata informazione ai cittadini circa i rincari e circa le modalità di agevolazione, pur essendo l’azienda da molti mesi a conoscenza dei rincari che sarebbero stati provocati dall’introduzione della tariffa unica" conclude Silenzi.
Il Consigliere Comunale Paolo Sparvoli della lista civica "Nuovo Progetto Matelica" risponde alle dichiarazioni fatte dall'assessore ai lavori pubblici Massimo Montesi, riguardo ai progetti realizzati dalla giunta Delpriori. Di seguito la nota stampa.
"Realizzati progetti importanti" "È questa la curiosa affermazione dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Montesi, apparsa sulla stampa nei giorni scorsi.
È sufficiente leggere con attenzione per capire che questi progetti hanno riguardato in realtà la messa in opera di paletti dissuasori su una via del centro storico, l’installazione di un distributore d’acqua potabile (progetto già preparato dalla vecchia amministrazione) e di un paio di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Un pò poco per un assessorato strategico come questo. L'assessore accenna alla situazione finanziaria dell’ente comunale ma è certo che hanno contribuito ad incrementare l’indebitamento sperperando molto in spesa corrente invece che investire in linea capitale. Certamente le mostre promosse dai diversi curatori erano importanti per il bene della comunità e per portare tanti turisti a Matelica: peccato però che ancora oggi non si hanno dati chiari e precisi su ciò che sia stato speso, ingressi ecc, o quanto meno siamo certi che nel curriculum vitae del Sindaco le mostre sono ben elencate. Leggiamo ancora dell’intervento al foyer per la valorizzazione del Teatro Piermarini.
Non si riflette sul fatto che tale intervento, tra l’altro finanziato in gran parte da un bando GAL già ottenuto grazie al lavoro dalle precedenti amministrazioni, non ha portato altro che la sottrazione del vero foyer (uno spazio dove gli spettatori potevano sostare e interloquire) al nostro Teatro, che, per importanza storica e culturale non aveva certo bisogno di essere “valorizzato” dalla mescita del vino, pur trattandosi del nostro blasonato verdicchio (risorsa inestimabile per il nostro territorio).
Lascia esterrefatti scoprire che la soprintendenza non ha rilasciato all’epoca nessuna autorizzazione per la trasformazione del foyer del teatro in “enoteca”.
Possiamo parlare dell’atipico bando per la gestione del bar/chalet dei giardini pubblici, nonostante fossero presenti sul posto numerosi beni di proprietà di un privato, l'amministrazione comunale, in modo inopportuno ha compiuto azioni tali dimostrandosi non all'altezza, tant'è che lo chalet è ancora lì nelle stesse medesime condizioni. Potremmo dire un ulteriore successo ottenuto da questa giunta comunale che si era proposta cinque anni fa come il “non plus ultra” per Matelica.
Inoltre saremmo curiosi di sapere dove sono finiti i soldi che erano rimasti accantonati per l’allargamento del ponte della strada delle Valche, in prossimità della casa di Rossi prima del nuovo parcheggio, bretella tanto discussa sulla sua utilità di cui invito ad andare a verificare durante le ore di punta. Poi c’è stato il terremoto, forse uno dei peggiori della storia, che ha comportato numerosi problemi alla nostra città. La cui ricostruzione, nonostante siano passati quasi tre anni, è ancora però bloccata a causa di una disorganizzazione politica regionale mai vista fino ad ora e di una discutibile normativa in continua evoluzione.
Il comune avrebbe potuto continuare la sua attività magari con interventi di manutenzione delle strade e marciapiedi ridotti ai minimi termini che poco hanno a che fare con il terremoto. Ad esempio urge in Viale Martiri un intervento di rifacimento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche ma apprendiamo che verrà effettuato solo un intervento di asfaltatura della strada (le cosiddette asfaltatine elettorali, magari per racimolare qualche voto in più), che non risolverà di certo i problemi di allagamento subiti a causa delle numerose piogge importanti degli ultimi anni! Viene poi da esclamare -"Fortuna la bretella in loc. Trinità" la cui previsione urbanistica risale alla precedente amministrazione nonché l’efficientamento della rete d’illuminazione pubblica e la realizzazione di altri impianti fotovoltaici, tutti interventi già avviati e previsti (almeno hanno saputo portare a termine i compiti assegnati).
Curioso inoltre appropriarsi degli interventi di rifacimento del manto sintetico e del blocco spogliatoi entrambi realizzati grazie al finanziamento delle opere da parte di privati, in assenza di tali filantropi, nulla sarebbe stato realizzato, lo dimostra il grande assente fra opere pubbliche: il Palazzetto dello sport, promesso con grande enfasi dal sindaco Delpriori subito dopo il suo insediamento e ribadito più volte.
Un comico diceva: "Per la precisione". Bene proprio questo slogan va evidenziato grazie ai responsabili della curia vescovile con l’articolo “beni culturali ecclesiastici: l’esigenza di un chiarimento” in cui si afferma che gli stessi beni (Chiese e Museo Piersanti) sono stati finanziati dall’Ufficio ricostruzione Regione Marche e portati avanti dall’ufficio della curia in stretto contatto con le istituzioni ed enti pubblici (e non dal Comune di Matelica).
Ma tutto questo non stupisce più considerato che l’Amministrazione Delpriori si è contraddistinta per questi lunghi cinque anni per il molto parlato ed il poco realizzato.
Per chiudere ci piacerebbe sapere quanti dei 9000 posti di lavoro promessi in campagna elettorale sono stati realizzati….forse in certi momenti sarebbe meglio tacere invece di sparar promesse al vento mai realizzabili" - così ha concluso il consigliere comunale Paolo Sparvoli nella nota stampa - .
Matteo Salvini, come annunciato ieri dal responsabile Lega Marche Paolo Arrigoni (leggi qui), dall'8 al 9 maggio sarà nelle Marche per dare il proprio sostegno ai candidati del "Carroccio". Il suo viaggio partirà mercoledì sera, 8 maggio, ad Ascoli Piceno per sostenere il candidato sindaco Leo Bollettini, imprenditore sambenedettese candidato dalla Lega alle prossime elezioni europee in programma per il 26 maggio nella circoscrizione dell'Italia Centrale (Marche, Umbria, Toscana).
Il tour elettorale toccherà, poi, le città di Pesaro, Fano, Osimo (AN) e Montegranaro (FM).
La lista Costituente popolare sarà a sostegno del candidato sindaco Massimiliano Grufi, di seguito pubblichiamo un loro comunicato.
"Costituente popolare nasce da una lunga gestazione degli ultimi anni durante la quale si sono realizzate attività formative ad iniziativa di gruppi e associazioni cattoliche. Riteniamo fondamentale la presenza di una forza identitaria che mette la vita e la famiglia al centro degli ideali politici.
La dignità della persona umana è sempre più calpestata e tutte le istituzioni debbono ritornare a centrare le loro attività pensando all’uomo e non all’individuo solo, visto come soggetto economico e di consumo.
Maturiamo insieme la visione di una città accogliente e inclusiva, capace di crescere e di progredire nel numero e nella qualità della vita: nuova vita come segno di una città aperta alle famiglie con figli e vita nuova per chi si dibatte nei problemi della disoccupazione, delle dipendenze e dell’esclusione e isolamento sociale perché anziano o malato o persona con disabilità.
Pensiamo anche ad una città bella dove bellezza significa ordine, pulizia, comodità di accesso e di circolazione, fruibilità degli spazi pubblici ben tenuti e di ogni servizio legato alla ricettività e al turismo culturale o ambientale.
L’assessorato alla vita e alla famiglia, che proponiamo di creare, ha l’obiettivo di orientare il Comune in questa direzione. Non vogliamo il potere fine a se stesso ma un’autorità comunale a servizio dei più deboli e dei più poveri.
Con Massimiliano Grufi abbiamo condiviso ogni minuto di questo percorso ed è stato naturale indicarlo come il nostro candidato sindaco. Non è stata una scelta di convenienza ma la risposta alla nostra idealità. Crediamo nella politica sana e nelle buone prassi che lentamente e senza clamore cambiano la storia della comunità civile. Recanati vanta grandi tradizioni cristiane nell’aree rurali come in quelle urbane, e su queste noi vogliamo radicare un futuro fatto di amicizia civile e di amorevole solidarietà, lontanissimo dai clamori delle divisioni e delle lotte di potere che hanno tristemente caratterizzato anche nel recente passato la vita comunale cittadina.
Dei nostri candidati ci permettiamo di sottolineare la loro appartenenza ecclesiale sociale, non per appropriarci di nulla, ma semplicemente perché è dalla loro autentica testimonianza che nasce la nostra comune idealità che ci ha spinto a questo passo nella vita politica recanatese: Gianfranco Fuselli (66 anni, presidente del Centro Aiuto alla Vita e Movimento alla Vita), Riccardo Bonafoni (52 anni, parrocchia de Le Grazie e consultori familiari), Duilio Bonifazi (74 anni, Cisl e presidente del Centro Anziani di Villa Teresa), Paolo Francesco Capodaglio (58 anni, medico all’Hotel House), David Caporalini Sassaroli (55 anni, responsabile del Rinnovamento nello Spirito Santo di Recanati), Roberto Di Lorenzo (55 anni, Unione Sportiva ACLI), Roberta Formiconi (45 anni, assistente familiare e dipendente Pars), Daniela Frapiccini (49 anni, Unitalsi), Maria Cristina Messi (50 anni, insegnante, responsabile diocesana Rinnovamento nello Spirito), Egidio Moranti (65 anni, Cammino Neocatumenale), Maria Chiara Moroni (39 anni, cooperativa cattolica editoriale), Lara Natalini (37 anni, Movimento Focolari), Massimo Pettorino (58 anni, sindacalista sanità), Dario Ragni (49 anni, Acli Addolorata), Cristina Sordi (54 anni, US Acli Recanati), Benedetta Stoppini (47 anni, impiegata in campo sanitario)".
Matteo Salvini sarà nelle Marche l'8 e il 9 maggio e "toccherà cinque città strategiche marchigiane per sostenere i candidati della Lega: consiglieri comunali, sindaci e quelli al parlamento europeo".
Lo annuncia il responsabile Lega Marche sen. Paolo Arrigoni: "rispondiamo con i fatti a chi accusa la Lega di non avere a cuore la gente delle Marche - dice, a proposito delle schermaglie sulle amministrative di Ascoli Piceno, dove il candidato sindaco è di Fratelli d'Italia, scavalcando il Carroccio e Forza Italia - . L'arrivo di Matteo Salvini non solo ribadisce l'impegno della Lega per il territorio, ma anche la sua capacità di fare squadra sempre e comunque nel rispetto in un unico interesse: i cittadini".
Il leader leghista e ministro dell'Interno sarà ad Ascoli mercoledì sera 8 maggio. Il giorno dopo, 9 maggio, sarà a Pesaro, Fano, Osimo (Ancona), Montegranaro (Fermo). Secondo Arrigoni, "i marchigiani sono pronti a metterci alla prova anche a livello locale".
(Fonte Ansa)
Pietro Tapanelli presenta la sua candidatura a sindaco di Sefro come rappresentante della la lista "Noi Per Sefro" in vista delle elezioni amministrative previste per domenica 26 maggio:
La mia candidatura nasce dalla passione per la politica e dall’amore per la montagna. Mio padre è di Sefro. Sono cresciuto in questa terra e ho scelto di farvi crescere la mia famiglia. Ho 38 anni e sono ormai quasi 15 anni che lotto politicamente per l’entroterra affinché queste bellissime zone, dove ho scelto di vivere, non vengano dimenticate da tutti.
Sicuramente il lavoro che faccio, sono Vicesegretario generale del Comune di San Severino Marche, sarà di grande aiuto: conosco la macchina comunale e ho già chiaro dove andremo ad intervenire. Parlo al plurale perché il Sindaco è come un allenatore. Senza una grande squadra non si va da nessuna parte: dipendenti ed amministratori andranno di pari passo verso l’obiettivo della tutela e dello sviluppo dell’entroterra.
La politica, quella sovracomunale, sta abbandonando in maniera preoccupante le nostre terre. Tutto va verso la costa e la montagna è lasciata all’abbandono più completo. La mia priorità sarà proprio questa: combattere questo preoccupante abbandono e lo spopolamento dell’entroterra. Punto di partenza: Sefro, Sorti ed Agolla.
I piccoli comuni sono l’essenza della montagna. La linfa vitale. Devono collaborare e unire le forze per sfruttare al massimo le rispettive potenzialità perché da soli non si va da nessuna parte. Occorrono politiche di lungo periodo perché il tirare a campare non funziona più.
Abbiamo messo in piedi una squadra dinamica ed esperta, con validi professionisti che rappresentano, ognuno nel suo campo, l’eccellenza di Sefro e non solo. Un gruppo di uomini e di donne affiatati che vogliono impegnarsi per un territorio che deve andare oltre i confini comunali e superare i vecchi campanilismi.
Rimetteremo al centro dell’agenda politica il cittadino che dovrà essere informato e dovrà essere tutelato. Sia che abiti a Sefro, a Sorti o ad Agolla, avrà lo stesso trattamento. Tuteleremo il capoluogo e le frazioni alla stessa maniera. Punteremo su agricoltura, turismo, sport e cultura. Favoriremo l’insediamento di nuove realtà produttive e l’ampliamento di quelle esistenti. Non lasceremo indietro i piccoli commercianti che lottano ogni giorno con le difficoltà dello spopolamento e della tassazione elevata.
Priorità sarà data alla sanità. Le nostre zone sono ampiamente interessate dall’invecchiamento della popolazione. La sanità deve essere un punto fondamentale. In tutti i tavoli istituzionali daremo battaglia per la tutela degli ospedali di San Severino Marche e Camerino, essenziali per tutto il territorio montano e sempre più messi in difficoltà da politiche sanitarie scellerate.
Abbiamo già in mente di attuare subito interventi significativi. Istituiremo due assessorati importanti. Il primo con delega ai rapporti con l’Università di Camerino e l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche: due realtà fondamentali per tutto l’entroterra che necessitano di un canale politico dedicato e privilegiato.
Il secondo sarà l’assessorato alla ricostruzione post sisma. La ricostruzione è tema specifico e complesso. Abbiamo l’opportunità di avere in lista anche un tecnico, il quale lavora nell’ufficio sisma di un comune vicino, che è in grado di mettere subito a frutto la sua grande esperienza in materia di ricostruzione.
Manterremo ovviamente anche cosa è stato fatto di buono dalla precedente amministrazione. Ad esempio lasceremo a disposizione della comunità l’indennità di sindaco ed investiremo sul turismo sportivo. Dalle due alle quattro ruote, alla sentieristica, passando per gli sport più tradizionali e potenziando gli impianti sportivi esistenti.
Abbiamo molte idee realizzabili e concrete. Siamo un piccolo comune, ma che può e deve fare grandi cose.
Presenteremo a breve la squadra in momento conviviale con la cittadinanza. Lista Noi per Sefro: Carminelli Corrado, Crispiciani Marco, Kaur Lovepreet, Midei Alessandro, Natalizi Francesco, Pascucci Simone, Penna Stefania, Pierozzi Marta, Rapaccioli Venanzia, Rossi Rodolfo.
"Voglio ricordare a tutti che il 25 aprile si celebra la riconquista della Libertà per tutti i Cittadini. Io stesso voglio ricordare mia madre, staffetta partigiana, e il sacrificio di mio zio trucidato dalle milizie fasciste". Così il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Stefano Mezzasoma commenta le polemiche politiche innescatesi a seguito della diffusione di un audio della prima cittadina facente funzione di Potenza Picena Noemi Tartabini a seguito delle celebrazioni cittadine per l'anniversario della Liberazione (leggi qui).
"Ritengo che la Festa del 25 Aprile debba rimanere memoria viva della lotta e del sacrifico di tanti Italiani per la Libertà di tutti. Di fronte ai Martiri per la Libertà mi sembrano fuori luogo le odierne prese di posizione, tanto strumentali quanto sterili, delle forze politiche locali sul 25 Aprile da cui mi dissocio" conclude Mezzasoma.
Molto partecipato l'incontro avvenuto nella serata di lunedì 29 aprile tra il candidato sindaco Graziano Bravi e i residenti del quartiere Chiarino. Trattati temi d'interesse pubblico come la difesa dell'ospedale, l'Ircer, l'Astea, la sicurezza con l'ausilio di telecamere. È emerso inoltre un aspetto specifico del quartiere: il traffico dei mezzi pesanti e l'alta velocità, molto rilevante in strade periferiche di campagna. La soluzione potrebbe essere quella dell'installazione di autovelox.
Una campagna elettorale "a colpi di profili Facebook falsi" quella che sta tenendo banco a Matelica.
La segnalazione arriva da uno dei cittadini che ha notato "numerosi profili falsi, creati nemmeno un mese fa, che vi chiedono l'amicizia e che influenzano la popolazione." Nei giorni scorsi sono comparsi molto profili social, circa una decina, di persone che, in realtà non esistono. Gli ideatori di questa "pagliacciata", usando la connotazione che molti matelicesi hanno dato a quanto accaduto, utilizzano dei cognomi tipici del territorio, o addirittura delle omonimie, in modo da indurre le persone a cui viene chiesta l'amicizia ad accettarli e averli quindi tra i loro contatti.
Difficile stabilire chi ci sia dietro ai falsi profili social ma già molti di loro, opportunamente segnalati dagli utenti "veri", sono stati eliminati.
"Ho scoperto quanto avvenuto per caso, leggendo i commenti di altre persone su Faceook - ha spiegato il primo cittadino di Matelica Alessandro Delpriori, candidato nella tornata elettorale del 26 maggio e in lizza contro lo sfidante Massimo Baldini -. È un "vecchio trucco" di chi bazzica i social: si creano dei profili falsi per fare dei troll durante la campagna elettorale. Non so chi sia stato e poco mi interessa; penso che i cittadini di Matelica abbiano bisogno di altro. Spero che Facebook blocchi subito questi profili perché non abbiamo necessità di alimentare le polemiche."
Dopo l'incontro avvenuto nei giorni scorsi ad Ancona, organizzato da Fratelli d'Italia, con lo psichiatra Alessandro Meluzzi e lo zio di Pamela Mastropietro, Marco Valerio Verni, sull'emergenza droghe, interviene la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi.
"Ciò che occorre combattere – esordisce la rappresentante del partito capeggiato da Giorgia Meloni – è anzitutto il messaggio distorto che si fa passare con l'utilizzo delle cosiddette "droghe leggere": la Cannabis come sostanza non dannosa che vede addirittura in Parlamento proposte di legge per la liberalizzazione, evidenziando tutta la responsabilità politica del Movimento 5 Stelle che l'ha presentata e tutta quella componente della sinistra da tempo su questa posizione".
"Eppure – prosegue Leonardi – è di questi giorni l'intervento del Questore di Macerata Pignataro - che condivido nel merito – il quale, dati scientifici alla mano, evidenzia come non esista una "Cannabis Light" ma essa è una 'droga a tutti gli effetti' e 'i negozi che vendono queste sostanze dovrebero essere tutti chiusi'. Le percentuali di sostanze attive dichiarate sono 'dati scientifici erroneamente recepiti dalla giurisprudenza' e, concorda Leonardi, 'ove si fumino più spinelli con queste percentuali è ovvio che gli effetti stupefacenti si manifestano con danni alla salute di chi li usa, soprattutto i molti minori, e per la sicurezza nelle strade'.
"Difatti - ricorda Leonardi - , nelle Marche cresce il consumo mentre scende l'età del primo uso (11-12 anni) e cresce anche il numero dei decessi per overdose"
"A Macerata - evidenzia la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - con l'omicidio di Pamela si è scoperchiato un "vaso di Pandora": circolano fiumi di droga in un contesto in cui il cosiddetto "sistema dell'accoglienza", che non offre vera integrazione, ha creato schiere di manovalanza per lo spaccio e la illegalità diffusa".
La consigliera ricorda le sue due recenti mozioni riguardanti le infiltrazioni mafiose e gli affari ad esse connessi: "Occorrono più controlli: bene fanno le Forze dell'Ordine nelle scuole con i cani, mentre appare veramente incomprensibile la presa di posizione del Garante regionale per i minori, che si è rivolto al Prefetto per contrastare tali controlli".
Per Leonardi proprio le scuole "devono essere i luoghi più sicuri e al contempo - conclude la capogruppo regionale - occorre rompere questo circuito di enormi interessi economici e di sostanziale impunità: servono modifiche alle leggi per l'inasprimento delle pene, per togliere il concetto di droghe leggere e quello della cosiddetta modica quantità".
"Sono io il candidato più longevo alle prossime elezioni amministrative". Il primo cittadino di Monte Cavallo Pietro Cecoli, che concorrerà nuovamente come sindaco alle prossime elezioni amministrative in programma il 26 maggio, sottolinea con orgoglio il primato provinciale con ben 34 anni di servizio alle spalle.
"La mia attività politica inizia - sottolinea Cecoli - nel quinquennio '85-'90 come assessore, per poi proseguire dal '90 sino al 2004 con l'incarico di primo cittadino. Dal 2004 al 2009 ho ricoperto la carica di vice-sindaco, mentre negli ultimi dieci anni (2009-2019) ho nuovamente avuto l'onore di rappresentare il mio paese come primo cittadino".
"L'eperienza amministrativa e l'impegno profuso in questi anni mi hanno permesso - assieme alla squadra di collaboratori di cui mi avvalgo - di ottenere risultati importanti per un comune come Montecavallo che ha dovuto fronteggiare due terremoti: quello del 1997 e quello del 2017. Ad oggi il paese presenta un 60% di inagibilità grazie ai buoni interventi compiuti sul territorio comunale e nonostante le difficoltà dovute alla sottrazione di responsabilità diretta in fase di ricostruzione in capo ai singoli Comuni e alla Provincia".
"Le parole dell’audio di Noemi Tartabini mi meravigliano e, oltre a rappresentare una grave questione politica, sono una ferita alla nostra memoria storica". Con un comunicato stampa a sua firma il candidato sindaco Edoardo Marabini replica alle parole pronunciate dal sindaco facente funzioni Noemi Tartabini in un audio diffuso a seguito delle celebrazioni per il 25 aprile svoltesi a Porto Potenza Picena.
Replicando alla presunta interruzione dell'Inno di Mameli con il canto "Bella Ciao" compiuta da alcuni partecipanti alla manifestazione definita dalla Tartabini come "un attacco alle istituzioni fatto dai loro fan", Marabini replica: "Non vi è stato alcun attacco alle istituzioni. Due canti spontanei sono partiti quasi all’unisono - prosegue Marabini - e con la stessa partecipazione, trasporto ed emozione: coloro che hanno intonato Bella Ciao hanno poi cantato il nostro Inno Nazionale".
"Io stesso, terminata la celebrazione, ho avuto modo di dialogare con Noemi Tartabini - precisa Marabini - al fine di accordarci per un dibattito pubblico e non ho notato, né la stessa mi ha riferito, alcun tipo di disappunto per la sovrapposizione dei due canti".
In merito alle dichirazioni rivolte all'associazione ANPI, il candidato sindaco si mostra costernato: "Ciò che colpisce maggiormente è che a pronunciare queste parole sia stata il primo cittadino facente funzioni. L’ANPI rappresenta una associazione di persone che si impegnano quotidianamente per mantenere viva la memoria storica della liberazione dal fascismo e delle radici della nostra Costituzione".
"Costituzione - puntualizza Marabini - che viene violata ogni volta che l’avversario politico viene considerato, come nell’appello finale che si ascolta nell’audio, un nemico da abbattere, da disprezzare e da vincere. In questa vicenda è emerso con tutta la sua forza un aspetto molto attuale della vita politica: si vive ogni periodo amministrativo con il rancore e la voglia di rivincita senza aver riguardo dei problemi reali della comunità".
"E’ proprio per cambiare questo modo di far politica che ho deciso di accettare la candidatura a sindaco propostami da diversi cittadini. Crediamo sia necessario riscoprire i valori della Costituzione (quella vera) che come sosteneva Calamandrei è 'un testamento di centomila morti' e vede la sua nascita ideale 'nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati'. Per questo è necessario celebrare ogni giorno il 25 Aprile, tramite una amministrazione che sia uno specchio fedele della costituzione e sappia ascoltare e dare voce a tutti i cittadini, nessuno escluso" conclude Marabini.
Buon successo in termini di pubblico per l’incontro aperto alla cittadinanza con Magdi Cristiano Allam. Il celebre scrittore di origine egiziana, poi naturalizzato italiano e convertito al cristianesimo, ha presentato il suo libro “Il Corano senza veli” ed è intervenuto per sostenere la campagna elettorale di Simone Simonacci, candidato Sindaco di Recanati, e di Fratelli d’Italia, lista a suo sostegno.
Ad aprire la conferenza è stato Ettore Pelati, Coordinatore del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, che ha ribadito come le radici culturali e identitarie siano alla base dell’impegno del partito tanto a livello nazionale quanto a livello comunale. Dopo la relazione di Magdi Allam, hanno invece preso la parola prima il candidato Sindaco Simonacci e poi l’Onorevole di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli, che ha ricordato "l’importanza del ritorno a una cura della famiglia e dei valori della cristianità rimasti da troppo tempo ai margini dell’agenda politica."
"Simonacci concepisce la politica come valori, come identità. Questo rappresenta un qualcosa che lo contraddistingue sul piano qualitativo rispetto a chi invece vede la politica come una navigazione a vista, dove giorno dopo giorno, a seconda di ciò che ispira il sondaggio, si vira un po’ a destra, un po’ al centro, un po’ a sinistra” ha dichiarato Allam. “Abbiamo bisogno di una politica che rappresenti un faro che illumina il percorso e che indichi la prospettiva, soprattutto a livello amministrativo, dove ci si confronta ogni giorno con problemi concreti dei cittadini, ai quali bisogna dare risposte adeguate”.
La musica, il jazz e ora la politica. Giovanni Guidi, giovane pianista classe 1985 della scuderia del grande Maestro Enrico Rava, ha deciso di scendere in campo con il progetto di Nicola Fratoianni “La Sinistra” alle prossime Elezioni Europee del 26 maggio.
Candidato nei collegi di Lazio, Toscana, Umbria e Marche, Guidi fa della sua musica, ormai nota agli amanti del genere, anche uno strumento politico di lettura e cura della contemporaneità. Nessun altro genere se non il jazz, infatti, si pone come ponte di dialogo tra popoli, celebrazione di interazione positiva dove ogni singola voce, nell’unione con le altre, rende il componimento unico ogni volta, ascolto e autonomia al tempo stesso.
«Ho accettato di candidarmi alle Elezioni Europee – spiega Guidi – perché vorrei portare al centro della discussione politica internazionale l’essenzialità del dialogo tra diversità per riconoscere, senza se e senza ma, davanti ad ogni negazione, i diritti umani fondamentali di tutti i popoli. Il mio essere un artista, un creativo – continua Guidi – credo sia un valore aggiunto che ben si collochi all’interno di una discussione politica che si fa ogni giorno più violenta ed aggressiva. La forza della sensibilità artistica, la valenza dell’ascolto che apre ad infinite possibilità, tanto in musica quanto in politica, può rappresentare la chiave di volta per scongiurare la deriva dei porti chiusi, dei negazionisti, dei violenti».
Proprio delle Marche Guidi è stato più volte ospite dei più importanti festival jazz della regione, intessendo un legame di stima e fiducia con gli amanti della musica e il pubblico del jazz. Proprio nella zona del cratere, Guidi si è più volte esibito mostrando vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto, in momenti in cui le istituzioni spesso sono venute a mancare.
"Amo l’Italia e gli italiani e perciò non parlerò mai male di Emergency e di Gino Strada perché ogni giorno con i terremotati loro ci sono e il nostro Governo no. Voglio difendere le famiglie affinché nessun bambino debba ascoltare un linguaggio non consono come quello di alcuni Ministri. Da ateo sarò sempre accanto ai cristiani che ogni giorno veicolano messaggi di amore e tolleranza. Come le persone salvando 49 persone, ironicamente come il numero dei milioni che la Lega deve agli italiani e che avrebbero dovuto essere destinati ai bisogni degli ultimi, fanno del mare un luogo di speranza e futuro anziché di morte".
Fortemente critico nei confronti di Matteo Salvini e della deriva sovranista europea, Guidi continua: «Con la mia candidatura voglio parlare di passioni, ambizioni, cultura, lavoro. Voglio portare in Europa la voce di quei giovani e quei creativi italiani che oggi, credendo fortemente nel proprio sogno, percorrono strade non battute o convenzionali. Voglio parlare di musica, magari anche di musica jazz, che nasce nella terra dove l’Africa e l’Europa si sono incontrate nelle note. Note di dolore, quelle degli schiavi che senza colpa erano dove non volevano stare e quelle di inglesi, irlandesi e italiani che avevano lasciato le proprie famiglie con le lacrime agli occhi – conclude Guidi – La politica va letta a partire dalla storia dei popoli e dai sentimenti dell’uomo. È quando perdiamo tale umanità che si perde anche il volto umano che fa di una comunità una “societas”, un luogo di alleanza ed amicizia».
Il gruppo "Civico Impegno Franco Bordoni" che nella tornata elettorale del 2014 aveva appoggiato l'elezione del sindaco Andrea Gentili, per le prossime elezioni amministrative di Monte San Giusto rimarrà neutrale e non appoggerà politicamente nessuno dei candidati a sindaco.
Non sosterrà l'attuale primo cittadino Andrea Gentili "in primo luogo perché non sono stati rispettati gli accordi anche se ampiamente condivisi da tutti in campagna elettorale; in secondo luogo perché sono state prese decisioni unilaterali non condivise ed in disaccordo con il gruppo politico di sostegno".
Il gruppo ricorda ai cittadini sangiustesi due fatti su tutti:
1) l'estromissione dalla giunta dell'assessore Federica Trifoglio con motivazioni prive di ogni logica politica. Tutti ben ricordano che Federica Trifoglio nel 2014 aveva partecipato insieme a Gentili alle primarie del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco e, nonostante avesse perso, aveva contribuito, insieme a tutto il gruppo "Civico Impegno", in maniera attiva e sostanziale alla elezione del sindaco Gentili.
2) La volontà ostinata dell'attuale amministrazione di voler realizzare, nonostante l'opposizione della maggioranza dei sangiustesi e del nostro gruppo, l’impianto di recupero di inerti alle porte del nostro paese.
Il raggruppamento, inoltre, non sosterrà gli altri candidati sindaci per Monte San Giusto "perché non si riconosce nei principi e negli ideali e quindi nei programmi politici ed amministrativi dei partiti e dei gruppi che li sostengono".
"È stato un vero successo la cena di autofinanziamento che il M5S di Potenza Picena ha organizzato domenica sera al Ristorante Rosso di Sera a Porto Potenza. A sostenere il Candidato sindaco Stefano Mezza soma sono intervenuti i Parlamentari Mirella Emiliozzi, Giorgio Fede e Paolo Giuliodori, il Capogruppo in Regione Gianni Maggi con il Consigliere regionale Peppe Giorgini e un folto gruppo di attivisti e sostenitori e insieme a loro i consiglieri comunali di Macerata e di Civitanova" spiegano i pentastellati.
Sono state presentate le linee generali del programma per le prossime elezioni comunali del 26 maggio: politiche sociali, benessere familiare, sviluppo culturale; ambiente e turismo; tutela della salute e lavoro e sviluppo socio-economico. In particolare sono stati toccati i punti rilevanti delle problematicità locali con le soluzioni proposte dal Movimento 5 Stelle; per la tutela della salute dei Cittadini, per la riapertura del Poliambulatorio di Porto Potenza, per combattere il crescente disagio e l’emarginazione giovanile e contro le dipendenze da droghe, alcol e ludopatie, una nuova e incisiva politica di marketing turistico mediante la creazione di una efficace piattaforma web comunale, veicolo di comunicazione e conoscenza del territorio, una seria e rigorosa politica urbanistica di recupero del Centro Storico. Una nuova politica culturale con l’apertura di una biblioteca e sala di lettura a Porto Potenza.
È stato anche illustrato il progetto “Bandiera Lilla” per un turismo sostenibile e accessibile a tutti.
Taglio del nastro alla sede elettorale di via Ridolfini, a Camerino, per il candidato sindaco Sandro Sborgia che insieme ai candidati della lista "Ripartiamo" ha inaugurato quella che sarà la sede operativa. Un bel pomeriggio, molto partecipato, che è stata l'occasione per incontrare tanti cittadini e approfondire temi e argomenti d'interesse.
La sede, a ridosso del centro di Camerino, è il punto "da cui vogliamo ripartire - ha detto Sborgia - per tornare a vivere a pieno la città e i suoi spazi. Ringrazio tutti i presenti per essere qui. Diamo inizio a questa corsa che sarà dura, ma in cui non ci tireremo indietro perché teniamo tantissimo a questo territorio. È il momento di darci da fare e con l'impegno di tutti ce la faremo".
Venerdì 3 maggio alle 18 al ristorante Dquadro, la presentazione della lista e del programma alla città.
"Voglio ridare un cuore all'Europa e parte di quel cuore sarà anche marchigiano" questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, candidato del Popolo della Famiglia per la Regione Marche alle elezioni europee 26 maggio 2019. "Voglio un'Europa in cui le aziende marchigiane crescano, si affermino, invece di chiudere, strangolate da regole disumane e senza senso. Un’Europa che rispetti i popoli, le loro caratteristiche, ricchezze e aspirazioni. Un'Europa dei Popoli" - ha continuato-.
"Ma andiamo per ordine, innanzitutto mi presento: Sono Fabio Sebastianelli, candidato della Regione Marche alle elezioni Europee - ha proseguito -. Falconarese, 49 anni, artigiano, sposato e papà di due meravigliose bambine che adoro. Un uomo che vive ogni giorno sulla propria pelle le problematiche, i sacrifici dell’essere cittadino italiano, lavoratore e padre. Sono convinto che l'Europa vada amministrata come la Famiglia. Un buon padre di famiglia non ha figli di serie A e figli di serie B. Così pure l'Europa deve essere amministrata senza privilegiare nessuno Stato a discapito di altri, nessuna economia a discapito di altre. Non sono un politico di professione. Sono un cittadino come te. E sono sceso in campo per rappresentare le esigenze sociali, economiche e valoriali della nostra terra. E, come te, spero in un futuro migliore e per questo futuro ho deciso di combattere la buona battaglia. Combattere per un'Europa che rispetti e garantisca la dignità e la vita delle persone e permetta loro di crearsi e mantenere una famiglia. Tutto questo l'Europa, così come è stata strutturata e come sta agendo, non lo permette."
"Il mio sogno, il mio obiettivo, è RiCostruire un'Europa che sia governata dai popoli a cui appartiene da millenni, e non dai mercati - ha continuato -. Un'Europa in cui la finanza non prevalga più sulla politica e i valori vincano sugli interessi. Perché la finanza non ha cuore! Vorrei portare le Marche in Europa. I problemi e le difficoltà delle aziende e delle famiglie marchigiane al Parlamento Europeo. Perché non debbano più esserci aziende costrette a chiudere o delocalizzare, perché non debbano più esserci padri di famiglia che perdono il lavoro e la speranza di un futuro per i loro figli a causa di regole sterili e standard che non tengono conto dei problemi diversi che possono avere aziende in territori diversi. È per questo, che nel 2018 a 48 anni, ho deciso di impegnarmi politicamente mettendo il mio tempo e le mie capacità al servizio del programma del Popolo della Famiglia. É per donare alle mie figlie e a Te un'Italia e un futuro migliore, che ho scelto l'unico partito che rappresenta davvero quello in cui credo: Famiglia, Lavoro, Difesa della vita e della dignità umana, Identità".