Potenza Picena, Marabini sull'audio della Tartabini: "Ferita la nostra memoria storica"
"Le parole dell’audio di Noemi Tartabini mi meravigliano e, oltre a rappresentare una grave questione politica, sono una ferita alla nostra memoria storica". Con un comunicato stampa a sua firma il candidato sindaco Edoardo Marabini replica alle parole pronunciate dal sindaco facente funzioni Noemi Tartabini in un audio diffuso a seguito delle celebrazioni per il 25 aprile svoltesi a Porto Potenza Picena.
Replicando alla presunta interruzione dell'Inno di Mameli con il canto "Bella Ciao" compiuta da alcuni partecipanti alla manifestazione definita dalla Tartabini come "un attacco alle istituzioni fatto dai loro fan", Marabini replica: "Non vi è stato alcun attacco alle istituzioni. Due canti spontanei sono partiti quasi all’unisono - prosegue Marabini - e con la stessa partecipazione, trasporto ed emozione: coloro che hanno intonato Bella Ciao hanno poi cantato il nostro Inno Nazionale".
"Io stesso, terminata la celebrazione, ho avuto modo di dialogare con Noemi Tartabini - precisa Marabini - al fine di accordarci per un dibattito pubblico e non ho notato, né la stessa mi ha riferito, alcun tipo di disappunto per la sovrapposizione dei due canti".
In merito alle dichirazioni rivolte all'associazione ANPI, il candidato sindaco si mostra costernato: "Ciò che colpisce maggiormente è che a pronunciare queste parole sia stata il primo cittadino facente funzioni. L’ANPI rappresenta una associazione di persone che si impegnano quotidianamente per mantenere viva la memoria storica della liberazione dal fascismo e delle radici della nostra Costituzione".
"Costituzione - puntualizza Marabini - che viene violata ogni volta che l’avversario politico viene considerato, come nell’appello finale che si ascolta nell’audio, un nemico da abbattere, da disprezzare e da vincere. In questa vicenda è emerso con tutta la sua forza un aspetto molto attuale della vita politica: si vive ogni periodo amministrativo con il rancore e la voglia di rivincita senza aver riguardo dei problemi reali della comunità".
"E’ proprio per cambiare questo modo di far politica che ho deciso di accettare la candidatura a sindaco propostami da diversi cittadini. Crediamo sia necessario riscoprire i valori della Costituzione (quella vera) che come sosteneva Calamandrei è 'un testamento di centomila morti' e vede la sua nascita ideale 'nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati'. Per questo è necessario celebrare ogni giorno il 25 Aprile, tramite una amministrazione che sia uno specchio fedele della costituzione e sappia ascoltare e dare voce a tutti i cittadini, nessuno escluso" conclude Marabini.
Commenti