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Politica Civitanova Marche

Civitanova, Silenzi e i rincari sulle bollette dell'acqua: "Finalmente un confronto con Ciarapica"

Civitanova, Silenzi e i rincari sulle bollette dell'acqua: "Finalmente un confronto con Ciarapica"

"Domani sera venerdì 3 maggio si svolgerà un consiglio comunale in cui sarà possibile confrontarsi per la prima volta con il sindaco della stangata sull’acqua". Così  il consigliere di minoranza Giulio Silenzi, capogruppo del Partito Democratico di Civitanova Marche, interviene in merito ai rincari tariffari sull'acqua. Una problematica sorta a causa "dell'insensata politica in seno all’Ato 3 e che ha avuto come conseguenza aumenti delle tariffe e modifiche penalizzanti degli scaglioni di consumo applicati in maniera retroattiva sul 2018 e che comporteranno aggravi pesanti anche nel 2019 per complessivi 1.430.824 euro: 621.346 euro nel 2018 e 809.478 euro nel 2019" puntualizza Silenzi.

Il consigliere sottolinea come le famiglie civitanovesi abbiano già pagato le prime bollette pervenute loro con "rincari a due cifre percentuali" vista la scadenza datata 18 marzo. 

"I cittadini pagavano già una tariffa che consentiva al Comune di guadagnare e con gli aumenti votati da Ciarapica in seguito all’introduzione della tariffa unica di ambito - penalizzante solo per Civitanova - si trovano a dover subire una tassazione doppia che infatti porta nel 2018 ulteriori 621 mila euro nelle casse dell’Atac e - prosegue Silenzi -  nel 2019 altri 809 mila euro. Una politica tariffaria scandalosa, ancor più odiosa alla luce degli slogan elettorali e alle promesse di abbassare le tasse".

Ciò che il gruppo di minoronza - secondo quanto presentato da Silenzi - chiederà al sindaco Ciarapica in consiglio comunale si articolerà in tre punti: 

- che il sindaco si impegni, in seno all’assemblea dei Comuni facenti parte di Ato 3, a far rivedere l’applicazione della tariffa unica e a legarne l’adozione all’istituzione del gestore unico;

- che gli utili dell’Atac siano utilizzati per restituire alle famiglie le cifre pagate per la retroattività del 2018 (retroattività che si poteva evitare di chiedere dato che l'Atac chiuderà con un utile analogo o addirittura superiore) e quelle che verranno fatturate nel 2019;

- che l’avanzo del bilancio consuntivo dell’Ato, circa 280.000 mila euro nel 2018, venga destinato allo stesso scopo.

"In tutta questa vicenda c’è poi un soggetto ‘fantasma’, ma che insieme alla giunta è il principale responsabile della stangata: il Cda dell’Atac. Si auspica che in consiglio comunale si presenti il presidente, nominato da Ciarapica, per spiegare i motivi dell’assoluta mancata informazione ai cittadini circa i rincari e circa le modalità di agevolazione, pur essendo l’azienda da molti mesi a conoscenza dei rincari che sarebbero stati provocati dall’introduzione della tariffa unica" conclude Silenzi. 

 

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