"Una politica turistica miope, gestita con la sola inerzia del tirare a campare, può fare danni che incidono nell’immediato e alla distanza." Non usa giri di parole Giulio Silenzi, il consigliere dem di Civitanova Marche, nel commentare le due settimane in cui la città costiera ha attirato migliaia di visitatori con il concerto-evento di Gianna Nannini prima e la finale di Super Coppa poi.
"Nell’arco di due settimane la Lube Volley ha organizzato al palasport il concerto di Gianna Nannini per presentare la stagione 2019/2020 e poi la finale di Super Coppa - osserva Silenzi -. Grazie a questi due eventi Civitanova ha ospitato migliaia di persone che hanno riempito le strutture alberghiere della città e del circondario di gente arrivata da fuori regione, da Perugia, Modena e Trento. Un ‘pubblico’ che ha rappresentato un’occasione unica per far conoscere il territorio, le sue specificità e le sue risorse turistiche. Un'occasione irripetibile di ‘presentare’ a tanti ospiti la nostra città (d'intesa con commercianti, ristoratori, operatori turistici e culturali,) e che amministratori pubblici attenti non si sarebbero mai lasciati sfuggire. Invece, cosa ha fatto l’assessorato al turismo? Niente."
"All’interno del palas nessuna istallazione per la promozione di Civitanova e a nessuno è venuto in mente di approfittare dell’attenzione delle migliaia di persone assiepate sugli spalti per trasmettere il video ‘Wonderful life’, spot turistico sulle bellezze di Civitanova prodotto dal Comune con la regia di Paolo Doppieri. Nessuno ha pensato di capitalizzare quel movimento di gente - peraltro ancor più prezioso perché destagionalizzato - creando occasioni anche immediate per attirarla in centro, o a Civitanova Alta, all’interno di percorsi pensati affinché non solo l’area commerciale, con le sue proposte di shopping e ristorazione, ne godesse - continua Silenzi -. Opportunità svanite nell’insipienza di una amministrazione che si è dimostrata totalmente assente."
"Che il palas e la Lube, fossero un formidabile volano turistico-economico d’altronde gli attuali amministratori, con il sindaco in testa, non lo avevano capito quando contestavano la struttura dalle fila dell’opposizione mettendo in atto ogni sorta di iniziativa per fermarne la realizzazione, e ancora oggi dimostrano di essere in ritardo nel cogliere il valore che può rappresentare per tutta la città il movimento generato dagli eventi del palasport - conclude il consigliere di opposizione -. Un impianto che Ciarapica e compagnia riconoscono solo come contenitore in cui andare a sedersi per vedere le partite e non si accorgono che invece è una macchina per la promozione di tutta Civitanova. È così che si perdono le occasioni e pensare che il palas può essere veicolo per movimentare il turismo destagionalizzato. Qui però si tira a campare senza visione del futuro, senza progetti qualificanti, mentre attorno la concorrenza si organizza e cresce."
Il 30 ottobre, a Roma è stato sottoscritto il documento con cui si dà vita al polo di centro con le componenti che si richiamano all’esperienza dei cristiano democratici, del popolarismo cattolico aperto anche ai laici riformisti; tra le varie componenti che hanno dato vita a questo polo vi è anche il Nuovo CDU Cristiani Democratici Uniti, con il Segretario Nazionale l’Onorevole Mario Tassone.
“Esprimo profonda soddisfazione per l’importante lavoro avviato da tutte le componenti della federazione che hanno firmato il documento suddetto, le quali sono state veramente numerose, e di cui ne cito solamente il coordinamento provvisorio il quale è composto da: Mario Tassone, Lorenzo Cesa, Gianfranco Rotondi, Renato Grassi, Publio Fiore, Paola Binetti, Ettore Bonalberti, Peppino Gargani”, commenta Mattia Orioli coordinatore provinciale maceratese del Nuovo Cdu.
“Questa notizia – prosegue - rappresenta una vera novità, un segnale importante non solo per la nostra storia culturale e politica, ma anche e soprattutto per la comunità nel suo insieme, mediante un ritorno alla politica di valori, pensata e ragionata, un traguardo per noi inseguito da tempo. Da Roma a Macerata, il mio auspicio è che si possa rafforzare sempre più il “centro”, inteso non come un mero spazio geometrico, o d’opportunità, ma bensì come un’area di valori e impegno politico moderato ma determinato volto al bene della comunità, ed alla risoluzione concreta di problematiche complesse che toccano la nostra quotidianità”.
“Pertanto, sulla scia di questa notizia, continua il mio lavoro e impegno, volto a costruire ponti ed intese, che possano rafforzare, ricucire e ricostruire un centro forte ed incisivo, sul piano tecnico – amministrativo e programmatico – sottolinea Orioli -. Per quanto riguarda le dinamiche locali, sottolineo l’importanza del processo che insieme come centrodestra Maceratese, abbiamo innescato per dare importanza alle questioni della città, partendo proprio dalle tematiche da presentare ai cittadini, aspetto importante per offrire una visione alternativa a quella attuale."
Pertanto, il Nuovo CDU Maceratese, ribadisce l’impegno proteso alla "liberazione della città, rispetto all’immobilismo e la desolazione che l’attanagliano da tempo, rivendicando l’importanza del centro, che rappresentiamo, inteso come area, fucina di idee e di valori imprescindibile per una politica del fare e contribuire con competenza e umiltà”.
Ridotta la zona rossa a Camerino. È stata riaperta al transito Piazza Umberto I insieme alla strada che porta fino a via Pieragostini, nella zona dove di recente è terminata la messa in sicurezza delle ex segreterie studenti dell’Università di Camerino. La circolazione sarà consentita solo a piedi e ai mezzi autorizzati per i lavori. La polizia municipale ha provveduto alla predisposizione dell'apposita segnaletica.
La città ducale si riappropria quindi di un’altra parte del centro storico che torna fruibile dopo il sisma del 2016. Una nuova riduzione della zona rossa che segue quella di via Bongiovanni (fino alla Caserma dei Carabinieri), avvenuta nei mesi scorsi. Proprio in via Bongiovanni il sindaco Sandro Sborgia ha firmato la revoca dell'ordinanza di inagibilità di due abitazioni, consentendo il rientro delle famiglie nelle proprie case.
A breve partiranno anche i lavori del blocco di edifici nella zona di Piazza Garibaldi e nel circolo cittadino, con l’obiettivo di riaprire man mano tutto il cuore della città.
“Stiamo cercando passo dopo passo di metter in sicurezza tutto il centro così da renderlo nuovamente fruibile – spiega il sindaco Sandro Sborgia – avere una città non più completamente chiusa, riappropriandoci del centro storico, potendo anche solo tornare liberamente nelle vie che vivevamo quotidianamente, dà la percezione di un piccolo ritorno alla normalità. Non possiamo pensare di prescindere dal centro”.
Il consigliere comunale di "Fratelli d'Italia" Paolo Renna ha presentato una mozione per la realizzazione di uno sgambatoio per cani nella frazione di Piediripa e per la sostituzione di giochi e panchine nell'area verde tra via Mincio e via Volturno.
"Da tempo la cittadinanza della frazione di Piediripa chiede un’area adibita a sgambatoio cani essendone sguarnita - sottolinea il consigliere Renna -. Viste le ultime proteste dovute alle multe elevate dalla Polizia Municipale, che giustamente fa rispettare il regolamento comunale, ne chiedo la realizzazione. Inoltre il parco giochi tra via Mincio e via Volturno versa in condizioni di degrado con molti giochi rotti e resi impraticabili per i bambini del quartiere, a ciò si aggiunga l'assenza totale di panchine in cui poter sostare. Richiedo, in tal senso, un intervento tempestivo del sindaco e della Giunta Municipale".
Nella mozione Renna richiede anche tagli dell’erba e pulizie mensili nelle aree adibite a sgambatoio per cani del comune di Macerata.
Nuove piante in arrivo a Civitanova Marche. Dopo i recenti controlli tecnici sullo stato di salute degli alberi nelle vie cittadine, che hanno comportato l’abbattimento di alcuni fusti con difetti di portamento e strutturali, la Giunta comunale - nella seduta di ieri - ha deliberato due interventi di riqualificazione del verde pubblico, con l’obiettivo di mantenere il verde urbano e provvedere alla sua riqualificazione. Il primo provvedimento va a ripristinare i platani lungo corso Umberto I, abbattuti negli anni passati a causa di una malattia denominata “cancro colorato del platano”.
Solo su corso Umberto si possono contare undici aiuole vuote dove è rimasto un ceppo interrato e dove si procederà a mettere a dimora undici platani dopo preventiva asportazione delle vecchie radici. La fornitura e posa in opera delle piante ad alto fusto, con l’installazione di una nuova ala gocciolante all’interno delle aiuole, comporterà una spesa di 23.485 euro.
Altro intervento di riqualificazione riguarda via delle Fosse, via Gentile e viale Vittorio Veneto. Nello specifico, in viale Vittorio Veneto sono 18 le aiuole prive di lecci, abbattuti a causa di malattia, mentre in via Gentile e in via delle Fosse di recente si è provveduto a tagliare delle querce pericolanti.
L’Amministrazione comunale, ha programmato un secondo intervento in cui si provvederà a ripristinare i 18 lecci lungo viale Vittorio Veneto e a ripristinare le sei querce abbattute lungo via delle Fosse e le tre abbattute in via Gentile. Abbattimenti che destarano preoccupazione nella cittadinanza: leggi qui
Inoltre, i giardinieri si occuperanno della piantumazione di tre alberi di arance amare all’interno dell’aiuola sul largo Paul Harris, ingresso Varco sul mare. Per questo secondo stralcio la spesa prevista dall’Utc è di circa 29 mila euro.
“Sul fronte ambientale questa Amministrazione dà risposte concrete – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica - e le due delibere approvate ieri ne sono la dimostrazione. Nei giorni scorsi siamo stati costretti a sacrificare alcune piante per salvaguardare l’incolumità delle persone, ma con un provvedimento immediato abbiamo provveduto a ripristinare quelle aree verdi che presto torneranno a rifiorire”.
Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci è intervenuto nella giornata di ieri, alla Commissione Ambiente,Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, all'interno del ciclo di audizioni tenute in occasione del completamento del decreto legge numero 123 “Disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”.
"Il Presidente del Consiglio ha onorato l'impegno soltanto dal punto di vista formale - ha dichiarato Falcucci nel suo intervento -, chi è catastroficamente colpito con il 96,48% di danni non può più accertare questo modo di fare. L'impianto del terremoto è completamente sbagliato, e va modificato il prima possibile. Le stesse regole per tutti non vanno bene: non si può dare un'aspirina al malato in codice verde come al malato in codice rosso".
"È necessaria una legge quadro, in cui non vengano omologati gli eventi sismici di due territori differenti: l'Italia è diversa. Occorrono norme per la montagna italiana, abbiamo bisogno della costituzione di una zona franca. Ci aspettavamo un decreto in cui si osasse, non vogliamo essere presi in giro".
Ecco il video dell'intervento integrale del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci:
Incentivi al recupero del patrimonio immobiliare e sostegno alle attività commerciali del centro storico: è quanto ha deliberato la giunta comunale di Treia. I bandi verranno presentati alla cittadinanza nel corso di un’assemblea pubblicata venerdì 8 novembre alle ore 21 presso l’aula multimediale del Comune di Treia (via Cavour 29).
Come previsto nelle linee programmatiche approvate in consiglio a luglio, sono stati individuati interventi per la rivitalizzazione ed il rilancio del centro storico al fine di favorire la ristrutturazione edilizia da parte dei privati cittadini sia l’apertura di nuove attività produttive, compresi i nuovi investimenti delle attività esistenti, potranno essere concesse agevolazioni a mutui o prestiti contratti entro l’anno solare in corso, erogando un contributo pari al tasso d’interesse applicato al mutuo nella misura massima del 2% annuo; per interventi particolari e minimali di riqualificazione delle facciate dei fabbricati, della sostituzione degli infissi, delle grondaie e delle parti visibili da via pubblica (anche condominiali), di riqualificazione e di ampliamento di negozi o attività produttive in genere (per rinnovo locali, nuovi mobili, lavori edili di qualsiasi natura) di importo inferiore a 25mila euro può essere riconosciuto un contributo in conto capitale pari al 20% degli investimenti effettuati fino ad un valore massimo di 5mila euro; la previsione a sostegno delle nuove attività commerciali che si insediano nel centro storico, di un contributo, per 3 annualità, pari al 50% del canone di locazione pagato, destinata a tutte le nuove iniziative imprenditoriali intraprese o avviate dal 1 primo novembre 2019 al 31 dicembre 2019 all’interno del centro storico di Treia sia in caso di inizio nuova attività sia in caso di subingresso in attività precedentemente avviate, compreso l’affitto d’azienda o compravendita di azienda; tale agevolazione concessa sui canoni di locazione non potrà superare il limite massimo di 6000 euro annui.
“Con questa iniziativa, che riprende quelle portate avanti dalla giunta precedente, si creano le condizioni per un rilancio vero del centro storico – spiega l’amministrazione comunale di Treia – si spera che al nuovo bando aderiscano, come avvenuto negli ultimi anni, imprenditori e giovani, pronti a cogliere questa opportunità e ripopolare il centro storico”.
Il regolamento sarà consultabile sul sito istituzionale del Comune di Treia.
"Sarà il caso che nel prossimo bilancio comunale 2020 sia previsto un finanziamento per la messa in sicurezza di alcuni incroci di strade cittadine, oggi purtroppo troppo spesso teatro di incidenti anche assai gravi". Così il consigliere regionale Luca Marconi, del gruppo Popolari Marche, sui numerosi incidenti che si stanno verificando negli ultimi mesi all'interno del territorio comunale.
"Parliamo, in modo particolare, di quelli tra la strada per Chiarino e quella per Villa Gigli e tra Contrada san Pietro e Vallememoria, all’altezza della vecchia scuola. La cronaca troppo spesso, infatti, ci riporta la notizia di incidenti anche gravi - prosegue Marconi -, con conseguenze serie per gli occupanti e i mezzi coinvolti, determinati dalla pericolosità di questi incroci, dalla loro scarsa visibilità e dal traffico intenso che vi si registra. Basterebbe progettare una piccola rotatoria, e lo spazio c’è, per evitare tutto questo e indurre gli automobilisti a guidare con la prudenza e la velocità giusta per evitare situazioni spiacevoli".
"Ci auguriamo - conlude Marconi -, quindi, di trovare questa sensibilità da parte degli amministratori nel formulare il bilancio di previsione per il prossimo anno".
Il guppo consiliare ‘Per Matelica”, guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori, torna ad attaccare l’amministrazione Baldini, questa volta riguardo ai lavori svolti in viale Martiri della Libertà.
“A Matelica certe cose succedono solo per la ormai palese inadeguatezza degli Assessori di questa Giunta sgangherata – affermano i componenti del gruppo di opposizione in una nota stampa -. La storia è questa: si trovano finanziato, approvato e deliberato un lavoro importante, il rifacimento di un tratto di viale Martiri della Libertà, asfalto e marciapiedi, un pezzo di strada rifatta l’ultima volta nel 1991 quando venne il Papa, san Giovanni Paolo II e ormai era in pessimo stato. In primo luogo hanno allungato i lavori attendendo la fine dell’estate per dare l’effimera sensazione che fossero stati loro a volere tale opera, con tanto dei soliti noti supporter a mezzo social che inneggiavano ad una vittoria manco fossero i mondiali, in seconda istanza hanno ben pensato di rifare subito anche la segnaletica orizzontale”.
“È chiaro che l’Assessore ai lavori pubblici Procaccini - continuano - fosse troppo occupata a spostare i bambini della scuola dell’infanzia al terzo piano di uno stabile per nulla sicuro e con vulnerabilità sismica pari 0,16 per accorgersi che il suo collega, Denis Cingolani, assessore alla viabilità, aveva dato l’ok a fare le strisce pedonali. Sarà stata distratta in giunta, magari era occupata a buttare via soldi per fare una mensa inutile in una scuola non del comune per non far fare meno di 50 metri ai ragazzi delle elementari. Eppure Cingolani ha deciso di fare proprio le strisce pedonali senza abbattimento di barriere architettoniche. In effetti è andata così, una volta tolto il telo dell’opera d’arte si sono accorti che per attraversare la strada con una carrozzina o con una sedia a rotelle bisognava fare un salto di parecchi centimetri. Dopo che abbiamo segnalato la cosa, ecco che stamattina, come testimoniano le foto, una ditta ha provveduto a tagliare i marciapiedi, a fare lo scalino e a sistemare la questione”.
“Questi amministratori sono quelli del provvisorio. Dossi provvisori, pezze di asfalto in centro storico provvisorie, chissà se pure lo sfacelo e la bruttezza (tra l’altro del tutto inutile) di via Oberdan saranno provvisori - inclazano i componenti di “Per Matelica” -. Diranno che gli scivoli sui marciapiedi erano previsti e che quel lavoro pessimo era solo temporaneo".
Il gruppo consiliare di opposizione chiede inoltre chi ha fatto questo nuovo lavoro, con quali risorse e se sono stati spesi altri soldi pubblici. “Sono soldi nostri, dei cittadini e vanno spesi bene - proseguono -, non per rifare lavori sbagliati, fatti a tirar via, senza criterio né buonsenso. Vedremo come finirà anche viale Europa, in cui le strisce manco ci stanno. Il pressappochismo e l’incompetenza di cui la Giunta fa bandiera per dire di essere più vicino al popolo, non solo offende i cittadini, ma ne porta nocumento. Spendere soldi in più per fare e rifare lavori pubblici deve far pensare gli assessori che forse sono incapaci. E ci chiediamo - concludono - in tutto questo, il sindaco Baldini, che fa? Nulla, così lui non sbaglia”.
“La mozione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nella quale si richiede una dichiarazione di contrarietà dell’Amministrazione Comunale al progetto delle barriere antirumore proposto dalle Ferrovie, non è accoglibile poiché superata da interventi e proposte che, di fatto, hanno modificato in maniera determinante il progetto iniziale di RFI”. Così si apre la replica dell’Assessore ai Lavori Pubblici di Potenza Picena Luisa Isidori a quanto dichiarato da Stefano Mezzasoma e poi dal presidente "No al muro sì al mare" Marco Graziani (LEGGI QUI).
“Dopo aver esposto documenti alla mano, in sede di Consiglio Comunale, l’intero percorso, sottolineando che questa Amministrazione sin da subito si è dichiarata contraria al progetto, e aver reso noto il documento di Rfi dello scorso 28 agosto con la nuova proposta delle Ferrovie, pensavamo di aver reso esaustivo l’argomento - spiega l'Assessore -. Infatti, si era evidenziata chiaramente l’adesione immediata alla cordata di Comuni contrari all’apposizione lungo il tratto costiero marchigiano di barriere fonoassorbenti alte da 6 a 9 metri con un documento ufficiale firmato dal sindaco Noemi Tartabini. Inoltre, nella medesima sede, si portava a conoscenza dei signori Consiglieri della nuova proposta del 28 agosto scorso nella quale le Ferrovie, prendendo atto “delle difficoltà già da anni segnalate per l’attuazione del piano” dovute sia per problemi di regolamentazione vigente che per l’opposizione dei Comuni, proponevano ai Ministeri competenti, alle Regioni e ai Comuni, un progetto molto mitigato."
"Alla luce dei chiarimenti già avuti in Consiglio Comunale, nel quale peraltro lo stesso capogruppo Mezzasoma si era dichiarato soddisfatto, trovo la mozione del M5S, oltre che non accoglibile tecnicamente, assolutamente subdola e politicamente strumentale, volta a rappresentare un’immagine distorta e inerte sull’argomento dell’Amministrazione Comunale, non aderente alla realtà dei fatti. Così non si fa sana opposizione e, certamente, non si rende un servizio ai cittadini” conclude Isidori.
“Solidarietà totale alle forze dell’ordine che mettono a rischio ogni giorno la propria vita mentre il governo continua ad aprire porti e portafoglio per accogliere chiunque e si accinge pure a rivedere il decreto sicurezza. La Lega di Matteo Salvini è pronta a sostenere anche per Macerata e la provincia la sua battaglia per sicurezza e legalità”.
Così Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega a Macerata, interviene in seguito all’ultima aggressione ad un carabiniere nel corso di un controllo a San Severino Marche.
“Le dichiarazioni del comandante Roberti confermano nero su bianco quanto la Lega dice da tempo: il territorio maceratese non è quell’isola felice che si vorrebbe far credere ed è una fortuna che Questura e Forze dell’Ordine siano concentrate a cercare di evitarne il progressivo degrado – continua Merlini – Le Istituzioni, quelle locali per prime, nel compiere scelte politiche, devono rispettare questi uomini che, con straordinario senso del dovere che va ben oltre il modesto stipendio, si fanno in quattro per la tutela dei cittadini”.
La vicenda risale allo scorso luglio. Il consigliere comunale Mirella Franco sollecitò l'Amministrazione comunale di Civitanova Marche a una maggiore attenzione all'accessibilità culturale. Nella risposta al consigliere, l'assessore alla cultura del comune costiero Maika Gabellieri definì le persone con disabilità uditiva, “minorati” sensoriali, un temine escluso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il consigliere regionale Francesco Micucci, portò il caso in Regione perché, spiegò, “affermazioni becere come questa vanno contro il buonsenso e contro la sensibilità di persone con disabilità”. Una condanna alla quale si erano uniti anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e il presidente della Regione Luca Ceriscioli.
Arriva oggi la risposta dell'assessore Gabellieri in merito alla recente interrogazione del consigliere Micucci. "Se Micucci, aspirante candidato alle prossime regionali, va in cerca di consensi con interrogazioni di questo tipo, forse è meglio che faccia un passo indietro poiché i cittadini hanno necessità di avere risposte a questioni fondamentali come la situazione della sanità e delle strutture ospedaliere, la mancata ricostruzione dei comuni terremotati e tanto altro che concerne le competenze della Regione. Un’espressione come quella in questione, per quanto scritta in maniera non appropriata o non aggiornata in una replica politica, non toglie nulla a quello che è stato da sempre e che è anche oggi il mio impegno personale sul fronte della disabilità e non cancella di certo la sensibilità che ho sempre dimostrato - ha tuonato l'assessore -. Non sento il bisogno di sbandierare in sedi istituzionali questi aspetti o difendermi da accuse davvero fuori luogo perché è sufficiente conoscere la professione che svolgo, la mia natura e la mia storia personale, che come ho già detto, non è di interesse pubblico."
"Evidentemente alla sinistra interessano solo le parole, proprio come certi insegnanti che usano la matita rossa più per sminuire il merito di uno studente che per correggerlo, senza tenere conto delle conseguenze sulla personalità dovute a una critica eccessiva - ha continuato la Gabellieri -. Ed è proprio questo il caso. Come va giudicato un Consiglio regionale che stia dietro ad un termine non appropriato - con cui non volevo certo offendere nessuno e l’ho già spiegato - usato nell’ambito di un semplice dibattito politico sull’accessibilità circoscritto ad un evento cittadino? Direi proprio che è in questo caso che si offende l’intelligenza delle persone, perché non è accettabile che consiglieri pagati per fornire risposte a cittadini esasperati dalle tante cose che non funzionano, stiano dietro ad una questione che non dovrebbe certo riguardare un ambito regionale dove ci si dovrebbe occupare di cose diverse, nemmeno fosse una riunione dell’Accademia della Crusca. Mi si vuole mettere in bocca certamente più di quello che ho scritto e si usa il tempo che dovrebbe essere dedicato a servizio dei cittadini, per strumentalizzare tutto in chiave politica. Ma la politica non può essere questa."
"Ceriscioli, Micucci, diano loro il buon esempio mettendo in atto in Consiglio regionale tutte le misure e i criteri di accessibilità necessari e lascino perdere inutili cavilli. Riconosco per prima l'importanza delle “parole”, e come ho detto può capitare a tutti di non usarle sempre in maniera appropriata, ma invito gli esponenti della sinistra a dare lo stesso peso ai “fatti” per i quali saranno ricordati dopo il loro mandato. E da quello che abbiamo visto finora c’è poco da stare contenti. Non si restituisce dignità alla politica in questo modo, forzando le interpretazioni per far dire agli avversari quello che fa politicamente comodo per denigrarli, senza tenere conto delle vere intenzioni. Ma gli elettori se ne stanno accorgendo" conclude la Gabellieri.
Il gruppo consiliare “Civico 49 e Partito Democratico” di Potenza Picena dichiara la sua "netta indignazione e preoccupazione per la notizia della cena di Acquasanta (LEGGI QUI), a cui hanno partecipato il sindaco di Ascoli Piceno e alcuni esponenti locali di Fratelli d'Itala. Nel menù e nella sala erano presenti palesi riferimenti a Mussolini con citazioni simboliche, fascio littorio e la commemorazione nostalgica del 28 ottobre 1922, data della marcia su Roma, mentre sulle pareti erano state affisse bandiere di Fratelli d’Italia."
"Presenti alla cena diversi rappresentanti politici locali e nazionali di FdI, tra cui il deputato Francesco Acquaroli che ha tentato di derubricare l’accaduto, dichiarando la sua amarezza per essere stato strumentalizzato in quanto sarebbe restato nel locale per pochi minuti per parlare del sisma e non si sarebbe accorto di nulla di “strano” presente nella sala. Di fatto, in quanto rappresentante delle Istituzioni, ha da rendere conto della sua presenza a maggior ragione dopo che la stampa ha messo in luce i palesi messaggi presenti alla cena - continua la minoranza -. Pertanto il gruppo consiliare chiede all’ex sindaco Acquaroli di prendere le distanze nette e chiare nel merito dei contenuti, senza trincerarsi dietro scusanti vaghe o personalistiche. Essendo un noto rappresentante del suo partito e, ancor prima, delle Istituzioni, è chiaro che la sua presenza, anche se limitata nel tempo, abbia un peso simbolico che necessita di essere spiegato chiaramente senza dietrologia alcuna."
"Chiediamo al sindaco Tartabini e alla maggioranza, espressione locale di Fratelli d’Italia, di esprimersi con chiare parole di condanna dell’accaduto, per testimoniare pieno rispetto della Costituzione italiana e dei valori che custodisce, in quanto il Tricolore, simbolo della nostra Nazione, appartiene a tutti i cittadini e non deve essere strumentalizzato accostandolo a messaggi nostalgici del fascismo - continuano -. Il silenzio o la tiepida posizione dei rappresentanti locali di FdI rischiano di essere ambigui, mentre la condanna di palesi riferimenti al fascismo dovrebbe essere netta e chiara da parte di ogni organizzazione politica. Il nostro gruppo consiliare non si ferma alla condanna dell’accaduto, ma si impegna a promuovere iniziative volte alla valorizzazione dei valori democratici e antifascisti della nostra Costituzione. Noi crediamo nei valori insiti nella Costituzione e mettiamo a disposizione il nostro impegno politico per vigilare su di essi e promuoverli, collaborando con chi vorrà fare altrettanto senza se e senza ma."
"Siamo fermamente convinti di quanto sia sempre più urgente ed attuale far riscoprire ai cittadini tali valori fondanti della nostra Repubblica, specialmente oggi, all’indomani non solo della cena ad Acquasanta, ma all’indomani della mozione della senatrice Liliana Segre, non sostenuta né applaudita da forze politiche che si dichiarano democratiche ma che di fatto e con silenzi troppo ambigui stanno fomentando linguaggi e iniziative di intolleranze a dir poco preoccupanti e pericolosi" conclude il gruppo consiliare “Civico 49 e Partito Democratico”.
Si è svolto sabato 30 ottobre il Consiglio comunale di Treia, che per la prima volta dalle ultime elezioni amministrative ha visto la presenza anche del gruppo consiliare di opposizione Prima Treia. Nonostante il ricorso al Consiglio di Stato presentato da Vittorio Sampaolo, in appello alla sentenza del Tar Marche dello scorso 2 ottobre (LEGGI QUI), il capogruppo di Prima Treia ha deciso di partecipare ugualmente alla seduta consiliare insieme agli altri tre consiglieri di minoranza.
Sono stati approvati il rinnovo della Convenzione Servizio di Tesoreria comunale per il periodo 1.1.2020-31.12.2024, la costituzione di un diritto di usufrutto su terreno privato per la realizzazione di un bike park a San Lorenzo di Treia, il piano delle alienazioni con l’adozione di una variante al Prg concernente la destinazione urbanistica dell’ex scuola San Lorenzo e l’area per la eventuale delocalizzazione dei servizi strategici del palazzo comunale in via E.Farabollini, il regolamento per la compartecipazione dei genitori al pagamento delle rette dei minori inseriti in strutture residenziali o in affido familiare, il regolamento di polizia rurale.
Il Vice Sindaco David Buschittari, soddisfatto dell’esito dei lavori del consiglio, guarda ora al traguardo dei nove progetti su altrettante strade consorziali del comune di Treia deliberati dalla giunta e in fase di presentazione (bando Psr Marche), e al bando sui contributi incentivanti per le attività del centro storico (verrà pubblicato nei prossimi giorni), propedeutico per la valorizzazione e il rilancio del centro storico, che verrà presentato venerdì 8 novembre alle ore 21 in aula multimediale.
L'attesa seduta del Consiglio Comunale di Caldarola andata in scena nella serata di martedì 29 settembre è stata caratterizzata dalla risposta del primo cittadino Luca Giuseppetti in merito all'interrogazione presentata dai membri della minoranza sui due colpi di pistola esplosi dal vice sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini lo scorso 31 luglio, all’interno del suo ufficio, attualmente spostato provvisoriamente in un container (leggi qui).
Nella sua risposta Giuseppetti ha sottolineato come Ciarlantini abbia operato col fine di effettuare le opportune verifiche sulle armi riconsegnate dal comandante della Polizia Municipale Giancarlo Cecchini in occasione del suo pensionamento: compito affidatogli da lui stesso. Un'operazione avvenuta all'interno del suo ufficio, in orario di chiusura e con porta chiusa a chiave.
"Le armi erano state riconsegnate con il caricatore inserito" ha sottolineato il sindaco, che ha aggiunto come Ciarlantini, in quanto delegato, abbia "effettuato le operazioni di scarico per renderle inoffensive". Il vicesindaco ha, pertanto, provveduto allo scarico di una prima arma, avvenuto con successo.
Al momento delle operazioni di scarico delle seconda arma, invece, "sono stati esplosi due colpi d'arma da fuoco, relativi ai proiettili lasciati indebitamente nel caricatore - ha puntualizzato il sindaco Giuseppetti -. I colpi, esplosi in maniera del tutto involontaria e con l'arma rivolta verso il terreno, non sono usciti verso l'esterno, hanno provocato un lieve danneggiamento alla struttura, che lo stesso vicesindaco a sue spese ha provveduto a riparare".
La risposta del primo cittadino ha convinto soltanto in parte la minoranza. "Restano ancora delle questioni irrosolte - chiariscono dall'opposizione -, alcuni elementi fondamentali non sono stati trattati".
Anzitutto tra i banchi della minoranza restano molte le perplessità legate alla mancata comunicazione tempestiva dell'episodio: "A fatto avvenuto non si è proceduto immediatamente a dare un’informativa in merito ed eventualmente a prendere i provvedimenti necessari nei confronti dei soggetti attivi del fatto, non dando nessuna notizia né ufficiale né ufficiosa si è voluto far passare l’avvenuto come di poca rilevanza".
"Il vicesindaco, anche se avente delega alla Polizia Municipale - proseguono i consiglieri di minoranza - non era tenuto a maneggiare le armi e soprattutto a procedere alle operazioni di scarico delle stesse all’interno degli uffici comunali, ma soltanto riconsegnarle nello stato originale alla stazione dei Carabinieri".
Altro elemento dirimente riguarda la pericolosità degli spari esplosi dal vicesindaco: "Il fatto che abbia operato a porta chiusa nel container, non in orario di apertura, non significa che abbia tutelato la pubblica incolumità in quanto il Comune è dislocato in un area vicina a giardini pubblici, ed è attraversato da percorsi interni pedonali liberi tra i container stessi. Per cui avendo le pallottole la possibilità di attraversare quel tipo di pareti, potevano offendere sia gli impiegati presenti in stanze vicine, sia i passanti casuali".
"Rimane da chiarire infine se nella riconsegna delle armi alla stazione dei Carabinieri, sia stato comunicato l’evento dei colpi esplosi agli stessi, fatto rilevante anche per la conta delle munizioni effettivamente riconsegnate dal Vigile uscente" concludono gli esponenti della minoranza.
“I marchigiani hanno certamente voglia di cambiamento e rinnovamento, ma alle regionali del 2020 il centrodestra potrà vincere solo se sarà in grado di presentare ai cittadini una proposta di uomini e idee credibili per il territorio. Grazie alla strada indicata in tutto il Paese da Matteo Salvini, anche nelle Marche abbiamo la grande opportunità di interpretare il vento del cambiamento, ma nulla può essere dato per scontato e soprattutto non ci si può porre con l'arroganza di chi pensa di avere la vittoria in tasca”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, interviene dopo le elezioni in Umbria e le dichiarazioni del portavoce marchigiano di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli, che ha proposto apertamente la sua candidatura. “Ritengo che sia sbagliato sia nei tempi e sia nei modi, oltre che decisamente inopportuno, parlare già di assessorati e intestarsi la guida della Regione”, continua Arrigoni. “Prima dobbiamo conquistare il consenso dei marchigiani, e lo si fa mettendo la politica al servizio del territorio e non il contrario. La Lega in questo senso rappresenta la principale forza di cambiamento nelle Marche come in Italia, così come dimostrato dalle elezioni europee e dalle ultime elezioni regionali dell'Umbria. Rinchiudere questo desiderio e mortificarlo con vecchie politiche spartitorie, come traspare dall'intervista di Carlo Ciccioli, significa non cogliere i segni del desiderio di voltare pagina”.
“Il percorso che dobbiamo portare a maturazione non deve essere quello dei bilancini tra i partiti, ma occorre discutere sempre più approfonditamente sulle cose da fare per i cittadini marchigiani”, dichiara ancora il Senatore leghista. “In una logica unitaria di centrodestra occorre poi trovare le personalità che meglio sappiano interpretare i bisogni delle comunità, che in questo momento ci chiedono a gran voce politiche economiche di rilancio e di sostegno”.
“Qualsiasi altra riflessione sulla giunta regionale – continua il Senatore Arrigoni – la coalizione la farà insieme, se davvero si vuole attuarla e rispettarla, e l'ultimo criterio che la Lega prenderà in considerazione sono proprio le autocandidature. Il nostro compito ora è quello di offrire ai marchigiani una proposta di governo alternativo, fornendo risposte concrete che possano contrastare la disastrosa eredità del PD e della sinistra, che ha messo al primo posto il partito e i propri amici, con logiche spartitorie e disinteressandosi dei cittadini”.
"La gara di appalto per l'ampliamento del PalaCingolani ha subito un nuovo stop. Anche la terza ditta aggiudicataria purtroppo ha deciso di non avviare il cantiere. Gli uffici comunali hanno prontamente informato il Coni e si è svolta a Roma una riunione tecnica e operativa alla quale ha preso parte il sindaco Antonio Bravi." A darne notizia è lo stesso Comune ch ricorda come il finanziamento nazionale sia stato ottenuto tempo fa dal Coni e gestito dal Comitato Nazionale.
"L'Amministrazione Comunale e Pallacanestro Recanati, da sempre in contatto ed in collaborazione, stanno gestendo anche questa fase in piena sintonia - prosegue l'Amministrazione -. Con il Coni si sono studiate le soluzioni per sbloccare l'impasse: una nuova gara d'appalto e la modifica di alcuni criteri, pur nell'impianto di un progetto che viene ritenuto valido. Nessun problema per il finanziamento, come qualcuno aveva ventilato: le risorse finanziarie ci sono ed i problemi tecnici (che purtroppo esistono in tutta Italia) verranno superati di comune accordo."
"Amministrazione e Pallacanestro Recanati hanno quindi valutato la situazione concordando sul fatto di riprovare con una nuova gara di appalto cercando di accelerare il più possibile i tempi (per quanto contenuto nel Codice degli Appalti) e nel frattempo di sostenere la società con la convenzione in atto da molti anni - concludono -. Nonostante la mancata gestione in questa fase del PalaCingolani l'Amministrazione Comunale continuerà infatti ad erogare un contributo economico per coprire le trasferte e le spese per gli spostamenti al PalaBaldinelli di Osimo, in modo che le famiglie non abbiano alcune aggravio di costi. Dopo l'incontro con il Coni, per aggiornamenti, Amministrazione e Pallacanestro Recanati incontreranno a breve le famiglie."
I consiglieri di minoranza del centrodestra al Comune di Macerata tornano a parlare della questione relativa alla realizzazione delle piscine nell’ex area “Casermette”. Lo fanno attraverso una mozione presentata in consiglio a firma dei consiglieri: Riccardo Sacchi, Anna Menghi, Maurizio Mosca, Gabriele Mincio, Paolo Renna, Deborah Pantana, Francesco Luciani e Andrea Marchiori.
“Lo scorso marzo il Comune di Macerata e la Fontescodella S.p.A. hanno siglato una transazione che, dopo problematiche di vario genere, ritardi, annunci, impegni disattesi, ha messo la parola fine all’ultradecennale vicenda relativa agli impianti natatori da realizzare a Fontescodella” – scrivono nella nota -. Persino il Sindaco ha dovuto ammettere che si è trattato di un grave fallimento politico.Dopo il rifiuto da parte della maggioranza di centrosinistra di dar vita a una commissione di indagine sulla vicenda, il Sindaco, la scorsa estate, ha annunciato un progetto per la realizzazione degli impianti all’interno dell’area delle “Casermette” di Via Roma”.
In quell’area, tra qualche settimana, - spiegano i consiglieri - verranno inaugurate due nuove scuole che ospiteranno centinaia di studenti. La tratta “Sforzacosta-Via Roma-Via Spalato” - soprattutto nella zona tra il passaggio a livello e l’imbocco di Via Spalato - già oggi soffre una difficilissima situazione legata all’intensità del traffico. L’apertura delle due scuole, con centinaia di autovetture che si aggiungeranno all’attuale flusso veicolare in orari ben precisi, non potrà che aggravare la situazione”.
“Dunque, già a prima vista, la realizzazione degli impianti natatori in quell’area appare del tutto inopportuna. L’importanza della questione, da un punto di vista politico, economico/sociale, nonché della viabilità, della sosta, della vocazione dell’area, impone un approfondito dibattito che non può tralasciare l’ascolto dei residenti nella zona né l’approfondimento da parte delle commissioni consiliari competenti”.
“A ciò si aggiunga – concludono - che su un tema in cui, per stessa ammissione dei protagonisti, l’amministrazione uscente è incorsa in un grave fallimento, ci si dovrebbe opportunamente astenere da ulteriori iniziative, tanto più alla luce del fatto che ci troviamo negli ultimi sei mesi della consiliatura”.
I consiglieri del centrodestra nella mozione presentata hanno impegnato il Comune a sospendere l’iter per la realizzazione di impianti natatori nell’area delle “Casermette”e a interessare della vicenda le commissioni consiliari permanenti competenti per materia.
Il centrodestra di Macerata torna riunirsi in vista delle prossime elezioni comunali, in programma nella primavera del 2020: l'appuntamento è andato in scena martedì 29 ottobre, presso l'Hotel Claudiani. In tale occasione si è formalizzato l'avvio dei gruppi di lavoro per l'elaborazione delle linee di programma della coalizione in vista delle elezioni comunali.
“I temi che verranno approfonditi sono stati suddivisi in quattro macro aree – fanno sapere dal comitato del centrodestra - ,ognuna delle quali verrà affrontata attraverso un'analisi delle criticità che stanno paralizzando il capoluogo dopo decenni di disastrosa amministrazione del centrosinistra, nonché indicando le proposte di cambiamento e di svolta che il centrodestra porterà all'attenzione dei maceratesi”.
“Il lavoro tematico-programmatico si svolgerà con il prezioso ausilio di esperti provenienti dal mondo delle professioni che, con passione, hanno dato la loro disponibilità ad un forte impegno per risollevare le sorti di Macerata, fornendo già concreto supporto e indicazioni all’individuazione delle problematiche più rilevanti che affliggono la città."
"Il risultato dei gruppi di lavoro – concludono - sarà oggetto di un incontro aperto alla città nel prossimo mese di novembre, per condividere in maniera ampia le linee del programma di cambiamento e illustrare pubblicamente i contenuti dell'impegno del centrodestra per la rinascita di Macerata”.
"Chiediamo alla sindaca Noemi Tartabini, anche a nome della Giunta che presiede, di prendere le distanze e di condannare fermamente la cena di nostalgici tenutasi ad Acquasanta Terme alla quale era presente anche l’ex sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli" la denuncia arriva dagli attivisti del Movimento 5 Stelle in merito alla cena del 28 ottobre organizzata ad Acquasata Terme. Presente, alla serata, il deputato Fratelli d'Italia di Potenza Picena Francesco Acquaroli.
"È inaccettabile e intollerabile che l’ex sindaco, attuale deputato in Parlamento, abbia partecipato ad una cena di commemorazione del colpo di stato fascista del 28 ottobre 1922 e dell’inizio della dittatura che ha arrecato all’Italia 600.000 morti, la distruzione della nostra Italia, la persecuzione degli ebrei e degli oppositori e l’alleanza con gli aguzzini di Hitler - proseguono i pentastellati -. È intollerabile il doppio gioco e l’ambiguità di chi di giorno si proclama democratico ed accetta le regole democratiche sancite dalla Costituzione e di notte festeggia la nascita della dittatura."
"Chiediamo che il Presidente del Consiglio comunale Mirco Braconi si faccia carico dello sdegno della popolazione potentina e convochi un Consiglio comunale per fare chiarezza e stigmatizzare l’accaduto. Chiediamo che le forze di opposizione facciano richiesta urgente di convocazione di un Consiglio comunale straordinario che condanni l’accaduto. Chiediamo che Francesco Acquaroli prenda le distanze da quanto accaduto e si scusi pubblicamente. Indietro non si torna" conclude il Movimento 5 Stelle di Potenza Picena.
Anche i parlamentari marchigiani del Movimento 5 Stelle chiedono chiarimenti al numero uno di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Riteniamo empia e inquietante la cena in ricordo della marcia su Roma alla quale hanno preso parte ad Acquasanta Terme il sindaco di Ascoli Piceno Fioravanti, il deputato di Fratelli d'Italia Acquaroli e il coordinatore dello stesso partito nella provincia ascolana Capriotti - denunciano i pentastellati -. Una cena con tanto di menù in stile fascista e altre particolarità nostalgiche. Il partito in questione poi ha tentato di prendere le distanze in maniera tanto soft quanto goffa, pertanto chiediamo che venga fatta chiarezza da Giorgia Meloni in persona. Al di là di tutto, chi ha ruoli pubblici non può partecipare a iniziative che rimpiangono un regime dittatoriale, qualunque esso sia. La nostra Costituzione parla chiaro sull'apologia di fascismo, e noi non possiamo in alcun modo far finta di nulla di fronte a certi comportamenti agghiaccianti".
AGGIORNAMENTO ORE 16:45
Il deputato Acquaroli, sulla sua pagina social si è detto "impressionato della forza mediatica di costruire casi inesistenti. Sono stato in quella sala dieci minuti di cui 6/7 a fare un saluto parlando di sisma, crisi economica e vittoria elezioni umbre. Poi sono ripartito. Non ho visto e notato nulla di strano, tra l'altro non ho visto neanche questi ormai famosi menù."
"Chiedo scusa e mi assumo tutte le responsabilità in merito alla vicenda della cena ad Acquasanta Terme. Ci tengo però a fare chiarezza su quanto accaduto". Lo scrive in una nota il segretario provinciale Fdi di Ascoli Piceno Luigi Capriotti. Per quanto riguarda i menu, Capriotti parla di "commistione imperdonabile, della quale mi assumo le responsabilità perché ha messo in cattiva luce l'immagine del partito di Fdi, del Comune di Acquasanta Terme e degli amministratori e politici presenti. Ho personalmente organizzato un'assemblea di Fdi - conclude - per parlare, con alcuni militanti, dei principali problemi del territorio, con un'attenzione particolare alla ricostruzione post sisma". Per questo aveva invitato "cariche istituzionali del partito e altri amministratori locali" e ribadisce "la completa estraneità alla vicenda del partito di Fratelli d'Italia".