Il gruppo consiliare regionale della Lega segnala l’opportunità di liberare circa cento posti letto per le cure no-covid negli Ospedali delle due città di Cingoli e Matelica. Proposto anche il potenziamento delle cure intermedie, sempre no-covid, presso l’Ospedale di Recanati.
Una zona franca, un asse ospedaliero strategico che unisce le città di Cingoli e di Matelica. E’ quanto immaginato dai consiglieri regionali della Lega, Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, nell’ottica di organizzare al meglio la grande sfida al coronavirus.
“È una proposta che nasce dall’analisi dell’attuale – affermano i consiglieri – ospedali medi e grandi impegnati giorno e notte con pazienti affetti dal virus, l’arrivo di Bertolaso per creare una struttura di riferimento regionale, la doverosa necessità di organizzare la cura delle situazioni estranee al contagio, dei cronici e degli anziani in totale sicurezza per loro e per il personale medico. Ecco, dunque, che gli ospedali di Cingoli e di Matelica potrebbero divenire importanti presidi di medicina generale no-covid. A Cingoli – rilevano gli esponenti del Carroccio – potrebbero essere messi a disposizione circa 40 posti di degenza, mentre a Matelica sarebbero 50 i posti letto che si potrebbero creare, trasferendo le attuali circa 20 presenze costituite dagli ospiti di una casa di riposo, ivi collocati per motivi legati al terremoto, in una struttura più adeguata alle loro esigenze. Anche l’ospedale di Recanati potrebbe rientrare in questa strategia, potenziandone le funzioni di cura intermedia del malato, sempre no-covid. Quella che l’emergenza ci sta offrendo – concludono i consiglieri della Lega – rappresenta anche un’opportunità di ripensare all’organizzazione della sanità regionale con uno sguardo al futuro, immaginando in che modo i presidi ospedalieri dei centri più piccoli potrebbero essere messi a disposizione delle comunità locali.
"Desidero informare gli esponenti della sinistra, che dalla loro ‘enclave’ mi inviano suggerimenti da attuare in questi giorni drammatici, che in questo momento sono impegnato in prima linea sul fronte dell'emergenza per dare risposte ai cittadini e non posso permettermi perdite di tempo per dare visibilità a proposte che abbiamo già attuato".
Queste le parole con le quali il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica replica ai consiglieri del Pd civitanovese invitandoli "a cambiare destinatario e spronare il loro rappresentante in Regione affinché si provveda immediatamente a rifornire tutto il personale che lavora negli ospedali dei sussidi di protezione individuale, e i malati dei mezzi necessari alla loro cura e alla loro sopravvivenza".
"Una sinistra che possa essere definita davvero responsabile non fa polemiche di lana caprina - aggiunge Ciarapica - come quella dell'acquisto di detergenti in comune in un momento d'indisponibilità sull'intero territorio nazionale o diffondere menzogne arrivando ad accusare il sottoscritto di non aver espresso il cordoglio per le persone decedute o la vicinanza ai malati e alle loro famiglie".
"Insieme al Segretario Generale abbiamo provveduto subito per far lavorare in sicurezza i dipendenti - sottolinea Ciarapica - riuscendo a reperire l'irreperibile e a chiudere i servizi non essenziali per garantire la salute dei lavoratori che possono continuare a prestare il proprio servizio in sicurezza da casa (smart working), grazie ad un provvedimento lampo. Il sottoscritto ha contattato in prima persona alcuni imprenditori che si sono fatti carico di inviarci mascherine, guanti e gel per le strutture comunali; Confindustria Macerata, su mia richiesta, ha creato un fondo di 5 mila euro per le spese del trasporto di malati che hanno visto chiudere i reparti in poche ore e dovranno recarsi in altri ospedali per le terapie salvavita".
CAPITOLO BILANCIO - "Quanto al Bilancio, lo abbiamo spiegato tante volte ai professori della politica che non ci vogliono sentire ma scrivono lettere - dice Ciarapica -: dovrà essere approvato dal Consiglio comunale e solo in quella sede potranno essere fatti tutti gli emendamenti necessari per aiutare aziende, commercio e famiglie, una volta che questa emergenza avrà contorni più chiari. Io non faccio propaganda politica, faccio il Sindaco e mi prendo cura dei miei cittadini attuando le misure necessarie".
"Torno a chiedere che mi si diano garanzie scritte nero su bianco sul nostro ospedale, sia per quello che sta accadendo ora sia per il suo futuro - conclude Ciarapica -. E sempre sull'Ospedale rispondo, a chi mi accusa di non essere abbastanza informato, che prima ancora che scoppiasse l'emergenza ho iniziato a suggerire di mettere a regime i due piani costruiti da tempo sopra al pronto soccorso. Mi ripeto: se in tutto il mondo e anche in Italia si costruisce e si allestisce in pochi giorni ospedali e nuovi reparti, perché non si coglie l'occasione emergenziale per terminare questi spazi e metterli a regime?".
Anche il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica sostiene la scelta del governatore Luca Ceriscioli di chiamare l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso a fronteggiare l’emergenza Covid-19 anche nella Regione Marche.
“In diverse occasioni ho avuto modo di esprimermi pubblicamente in dissenso rispetto ad alcune scelte del nostro Presidente di Regione – scrive Ciarapica in un post facebook - . Ne ho chiesto fin dai primi giorni, persino, il commissariamento, così come avevo chiesto di chiamare un commissario ‘ad acta’, mentre altre regioni, appunto la Lombardia e l’Emilia Romagna lo stavano già facendo. Non tutti erano d’accordo con il mio pensiero; certamente il dissenso è legittimo, e anzi ho ricevuto attacchi tanto da essere accusato, da parte di alcuni esponenti della sinistra locale, di sciacallaggio.
Oggi però do atto al nostro Governatore di aver fatto la scelta giusta chiedendo l’aiuto dell’ex Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso che già da stamattina sarà ad Ancona per aiutarci a contrastare il coronavirus”.
“Bertolaso – continua il sindaco di Civitanova - oltre ad avere grandi capacità organizzative, come dimostrato in tutti i suoi incarichi nelle emergenze cruciali per il nostro Paese (ricordo su tutte il terremoto dell’Aquila e l’emergenza rifiuti a Napoli), innanzitutto è un medico che si è cimentato in prima linea in situazioni molto complicate e in paesi difficili come ad esempio l’Africa che si è spesso trovata a lottare contro enormi epidemie.
Ricordo, infine, che non solo il Presidente Berlusconi si avvalse della professionalità di Bertolaso, ma anche il Presidente Prodi, lo chiamò per primo a capo della Protezione Civile dal ’96 al '97.
Quindi questa volta plaudo Ceriscioli per aver preso una decisione giusta per la salute dei marchigiani chiamando il n.1 nella gestione delle emergenze", conclude il primo cittadino.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali, sino al 3 aprile. Il blocco si è reso necessario a seguito della diffusione del contagio del Coronavirus su tutto il territorio nazionale. L'epidemia, nella sola giornata di sabato 21 marzo, ha causato 793 decessi.
Le misure sono state annunciate in una conferenza stampa indetta nella tarda serata di ieri (leggi qui), ma l'ordinanza firmata dal premier Conte è stata resa nota ufficialmente soltanto oggi a seguito di ulteriori limature.
Nel dpcm è contenuta la lista di tutte le attività produttive che fanno parte della filiera dei servizi considerati essenziali al Paese, in un momento di drammatica emergenza sanitaria.
Nessuna chiusura o modifiche degli orari di apertura per supermercati e negozi di alimentari. Restano aperte farmacie e parafarmacie.
L'allegato al Dpcm precisa che continueranno a essere consentite anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini.
Inoltre è "fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".
"Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto - si legge ancora nel dpcm - completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza".
Le attività che, con il provvedimento, vengono sospese, "possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile".
"Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali".
Le attività professionali non saranno sospese per le prossime due settimane. Lo prevede il Dpcm con le nuove restrizioni per contenere il Coronavirus.
Nell'elenco compaiono, tra l'altro, le attività legali e contabili oltre a quelle finanziarie e assicurative, ma anche gli studi di architetti e ingegneri. Attiva anche l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione
Di seguito la lista completa delle attività che rimarranno aperte:
Distanti, ma uniti. Ieri pomeriggio si è tenuta la riunione della segreteria regionale del Partito democratico delle Marche per la prima volta on-line in video conferenza.
Un metodo di incontro, quello virtuale, che il Pd adotterà anche nelle Federazioni provinciali perché consente di rispettare le regole e i comportamenti essenziali per fermare il contagio, quello di rimanere a casa, ma allo stesso tempo di portare avanti l’attività del partito.
“Le Marche sono la seconda realtà più colpita d’Italia. La Regione sta gestendo bene l’emergenza sanitaria - dice Giovanni Gostoli, segretario regionale del Partito Democratico -: dalle misure di prevenzione del contagio alla riorganizzazione della rete ospedaliera per la cura delle persone, fino alla comunicazione istituzionale trasparente e puntuale. Prima di tutto occorre fermare il contagio. Da molti giorni anche il Pd è impegnato a sensibilizzare le persone a rimanere a casa, evitare spostamenti, per sconfiggere la pandemia e dare una mano al sistema sanitario regionale che è messo a dura prova”.
Continua Gostoli: "Dall’incontro è emerso che è utile fare tamponi a tappeto anche agli asintomatici, come proposto dal presidente Ceriscioli, su tutto il territorio regionale e in particolare ai medici, infermieri, volontari e operatori che operano dentro le strutture ospedaliere. Rivolgiamo un appello alla Protezione civile nazionale, di cui è competenza, affinché faccia pervenire al più presto un numero sufficiente di dispositivi e mascherine di protezione per i lavoratori della sanità marchigiana".
“Così come rinnoviamo l’appello alle aziende e alle imprese del territorio. I luoghi di lavoro non possono diventare luogo di contagio - afferma il segretario dem - In tutte le province ci arrivano segnalazioni di piccole e grandi realtà che non producono beni essenziali e che non rispettano le norme anti contagio. La salute dei lavoratori viene prima di tutto. Le imprese che non rispettano il protocollo di sicurezza devono sospendere o riorganizzare l’attività utilizzando non le ferie per i dipendenti”.
Proprio sul decreto “Cura Italia” il Pd regionale sarà impegnato a divulgare i tanti provvedimenti straordinari messi in campo, al quale seguirà già un nuovo provvedimento ad aprile. Allo stesso tempo è intenzione del Pd raccogliere istanze e proposte per le misure future di Governo e Regioni. “Servono più tutele per il mondo delle Partite Iva e per i liberi professionisti. Così come occorre allungare le scadenze fiscali fino a giugno alle imprese. Soprattutto le piccole e medie imprese hanno bisogno di liquidità e ci auguriamo che anche la Regione farà la sua parte destinando delle risorse aggiuntive e straordinarie al Confidi Unico delle Marche. Inoltre,nel decreto del governo italiano di aprile - precisa Gostoli - auspichiamo risorse straordinarie per i comuni e le città che rischiano il default.”
Alla riunione in video conferenza oltre al segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, hanno partecipato il vicesegretario regionale e segretario provinciale di Fermo, Fabiano Alessandrini, le segretarie provinciali Pd di Ancona e Pesaro Urbino, Sabrina Sartini e Monica Scaramucci, il segretario provinciale Pd di Macerata Francesco Vitali, l’organizzatrice provinciale di Ascoli Piceno Sara Calisti, Valentina Galati, Pietro Casalotto, Timoteo Tiberi, Bianca Verrillo, Alessandra Khadem, Paolo Nicolai, Michele Brisighelli, Frida Paolella e il segretario regionale dei Giovani Democratici Silvio Gregorini.
"Apprendiamo dal bollettino diffuso dalla Regione Marche che a Matelica viene inserito un caso positivo al COVID-19 (leggi qui). Dalla Prefettura di Macerata questa mattina alle ore 12.40 risultavano 0 casi positivi e nessuno ci ha poi aggiornato sulla situazione. Siamo sconcertati a questo punto, non siamo in grado di rispondere alle domande dei nostri cittadini e non siamo neanche in grado di sapere quale sia la verità". Questa la dura presa di posizione del vice-sindaco di Matelica Denis Cingolani.
"Non è così che i Sindaci e gli amministratori possono rendersi utili per i propri cittadini. Vogliamo chiarezza, non apprezziamo venire a conoscenza di queste situazioni tramite sterili bollettini o articoli di giornale. Purtroppo si sta mettendo a dura prova il nostro tessuto sociale già provato dal sisma 2016" ha proseguito il vice-sindaco.
Situazione simile viene segnalata anche dal comune di Urbisaglia, nel cui territorio - stando alla tabella emessa dalla Regione Marche (leggi qui) - risulta essere presente un caso positivo al Covid-19: "Il comune si sta adoperando per ulteriori verifiche in quanto l'ultima comunicazione della Prefettura di oggi 20 marzo alle ore 18 non ha notificato nessun caso positivo nel nostro territorio. Prima di lunedì non avremo nuovi aggiornamenti.".
++ AGGIORNAMENTO ORE 12:00 ++
Il sindaco Massimo Baldini ha confermato, attraverso un video-messaggio, di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo la presunta positività di un concittadino: "Dai dati pervenuti ieri, ci risulta la presenza di tre persone in isolamento domiciliare, e non positive".
Baldini, pertanto, ha scritto alla Prefettura e all'Asur per avere chiarimenti in merito.
"I limiti imposti alla quotidianità hanno di fatto riversato online il desiderio di socialità e di incontro dove un post, una foto o un video hanno assunto sicuramente un valore diverso - spiega l'Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Potenza Picena Tommaso Ruffini. - Cogliendo questa tendenza abbiamo voluto offrire, da un lato, uno spazio di promozione rilanciando tutte quelle iniziative proposte dalle associazioni o realtà cittadine, dall'altro nuovi e coinvolgenti contenuti digitali. Il tutto cercando di rafforzare ulteriormente il messaggio #iorestoacasa.
Subito dopo il video lancio, abbiamo ricevuto tante foto dei disegni e striscioni che hanno colorato con gli arcobaleni i nostri balconi, montandole in un videoclip - continua l'assessore -. Ci sono state segnalate poi appuntamenti per attività motorie, esercizi di Hockey e yoga da fare a casa in diretta facebook. Oltre a questo abbiamo anche lanciato una social challenge con l'hastagh #palleggiamoinfacciaalvirus che sta coinvolgendo tanti calciatori, locali e non. La sfida l'abbiamo lanciata anche al mondo della cultura attraverso l'hastagh #culturavirus.
Abbiamo pubblicato i musei visitabili online piuttosto che raccolto e ricondiviso esibizioni teatrali, musicali o video di concerti. Non si ferma anzi abbiamo rilanciato con più forza la promozione turistica. Con #potenza360 stiamo pubblicando foto a 360 gradi delle principali location della Città, che fanno parte di un virtual tour con viste immersive in 3d, sviluppato con Empix Multimedia. Mentre con diversi scatti del fotoclub, di fotografi e cittadini, stiamo partecipando come Città al contest fotografico lanciato da Expirit #unoscattoperlitalia. Infine, nei prossimi giorni pubblicheremo anche la miniserie animata Le Storie di Libeccio, che racconta in 10 puntate il mare, la piccola pesca e le tradizioni locali".
"Gli industriali, gli imprenditori, i professionisti di Civitanova e chiunque sia nella possibilità di farlo scendano in campo per aiutare l’ospedale e l’amministrazione comunale a gestire questo momento di gravissima emergenza".
È l’appello del Pd cittadino che anche alla politica chiede un sacrificio concreto e un esempio di solidarietà destinando un mese di indennità di sindaco, assessori e un anno di gettoni di presenza dei consiglieri comunali allo stesso scopo.
"Per supportare chi in questi giorni drammatici sta in prima linea nelle strutture sanitarie, dobbiamo rispettare il Decreto e restare a casa. Possiamo però dare anche un aiuto concreto donando - continua il Pd - Inoltre, sotto l’aspetto dell’organizzazione pratica dei servizi a supporto della cittadinanza, torniamo a chiedere l’istituzione di una unità di crisi comunale in cui far convergere tutte la competenze amministrative di cui Civitanova è capace e che anche l’opposizione può offrire in questa fase. Soprattutto per predisporre un bilancio che, ad emergenza terminata, possa consentire alla città e alla categorie più colpite di risollevarsi. Serve una strategia economico-finanziaria diversa, anche a livello locale, davanti a quello che sta accadendo e il bilancio appena approvato dalla giunta non risponde a questi bisogni. Nonostante sia stato deliberato il 10 marzo, quindi in piena emergenza coronavirus, è un documento palesemente inadeguato a quanto sta accadendo, costruito con la logica vecchia, pre Covid. Addirittura viene confermata la tassa di soggiorno sui turisti (che non basta sospendere ma va tolta) quando è chiaro a tutti che il settore della ricettività sarà tra quelli più colpiti. Averla confermata dimostra che non si è capito la portata delle conseguenze che, in termini di vite umane anzitutto, e poi economiche, investiranno il nostro Paese e la nostra comunità".
Conclude il Pd: "Al sindaco chiediamo di modificare radicalmente il bilancio e di aprirsi a tutte le migliori risorse e competenze della città per lavorare insieme ed essere tutti di aiuto alla nostra Civitanova".
"Sono giorni che l’opposizione dichiara di voler collaborare con l'Amministrazione comunale in questo periodo di estrema difficoltà e crisi, ma dopo aver letto oggi gli interventi dei consiglieri comunali Ghio e Rossi c'è da chiedersi se sia davvero questa la loro idea di collaborazione: interpretare ancora una volta in modo strumentale quanto dichiarato in merito al Bilancio".
Queste le parole dell'assessore al bilancio Roberta Belletti in merito all'emergenza Covid-19 e alla situazione di crisi che questa sta procurando.
"In un'ottica di trasparenza pur in un periodo complicato come questo - continua l'Assessore - abbiamo cercato di spiegare ai cittadini le misure che da mesi abbiamo pensato di mettere in atto, specificando che molte dovranno essere le modifiche una volta terminata l'emergenza sanitaria.
L’amministrazione è consapevole dei problemi che i Civitanovesi stanno affrontando e proprio per questo sta lavorando per individuare gli interventi di prossima attuazione che possano rispondere alle reali esigenze conseguenti al Covid-19. Quotidianamente per lavoro mi confronto con artigiani, aziende, professionisti, commercianti, conosco le loro problematiche e le grandi difficoltà che stanno attraversando, le vivo in prima persona così come tutti i cittadini.
Sindaco e assessori, tutti abbiamo a cuore gli interessi dei cittadini e nessuno pensa al proprio tornaconto politico e alla propria immagine, ma a questo punto dubito si possa dire lo stesso di chi ha lanciato queste accuse ignorando, tra l'altro, molti passaggi amministrativi necessari a trasformare le “belle proposte” in fatti concreti.
Mi permetto di offrire “un ripasso” ai due consiglieri: nell’immediato, per sostenere le famiglie e le attività produttive, abbiamo previsto per gli asili nido il rimborso dei giorni di non frequenza a causa della chiusura delle strutture imposta dal decreto - spiega Belletti - Per le bollette acqua, con Atac abbiamo stabilito, per tutte le utenze, la possibilità di posticipare al mese successivo il pagamento delle bollette di prossima fatturazione con scadenza 15 aprile, 15 maggio e 15 giugno. Per la Tari abbiamo previsto la possibilità di pagare la prima rata della tassa rifiuti con scadenza 31 marzo insieme alla seconda scadente il 31 maggio, senza sanzioni e interessi.
Ai due consiglieri voglio anche ricordare, devo pensare di non essere stata chiara nelle mie dichiarazioni, che questo bilancio è stato redatto in un periodo in cui non vi era la crisi che stiamo attraversando e che l’amministrazione Ciarapica avrebbe poi apportato le variazioni necessarie per far fronte all’emergenza e alle reali necessità dei cittadini".
Conclude l'Assessore: "Basta con queste polemiche strumentali fini a se stesse, i cittadini non ne hanno bisogno, dobbiamo lavorare per superare questa emergenza sanitaria, sociale ed economica e fornire tutte le risposte necessarie".
“Stiamo vivendo un’emergenza epocale in Italia e nelle Marche a causa della diffusione del nuovo Corona Virus. E’ un momento molto difficile che ha richiesto uno sforzo al Governo, alla Regione Marche, ai Comuni, alle istituzioni sanitarie, alla Protezione Civile e misure straordinarie per contenere la diffusione del virus e mettere in sicurezza la popolazione, in particolare i più deboli e i più fragili. Vogliamo affiancare il lavoro istituzionale e metterci a disposizione concretamente di ciascuno di voi e dell’intera comunità marchigiana, per sostenere i bisogni e le aspettative del sistema produttivo, economico e professionale delle Marche”. Il segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, insieme ai segretari provinciali Pd Sabrina Sartini (Ancona), Matteo Terrani (Ascoli Piceno), Francesco Vitali (Macerata) e Fabiano Alessandrini (Fermo e vicesegretario regionale PD) hanno scritto una lettera ai Sindacati, alle Associazioni di categoria e agli Ordini professionali del sistema produttivo, economico e professionale delle Marche, con la richiesta di un confronto sul primo “Decreto Marzo” del Governo italiano: le criticità e le proposte per migliorare e integrare le prossime misure economiche nazionali e regionali.
“Il momento è uno dei più difficili che abbiamo mai affrontato e ognuno deve fare la propria parte, per prendersi cura della comunità locale. Insieme ce la faremo. La salute viene prima di tutto - scrivono i segretari dem - Il nostro primo obiettivo è contenere la diffusione del virus e così facendo aiutare anche il sistema sanitario messo a dura prova dalla pandemia. La sanità marchigiana sta facendo un grande lavoro di squadra per offrire la cura alle persone. La Regione Marche ha potenziato le strutture ospedaliere, riorganizzato la rete per affrontare al meglio l’emergenza e messo in campo, grazie al lavoro del Presidente Ceriscioli e della Giunta regionale, molte misure di prevenzione per la tutela della salute.È fondamentale rispettare nei luoghi di lavoro le misure di contenimento del virus affinché non diventino luoghi di contagio, tutelando le lavoratrici e i lavoratori.
Prima sconfiggiamo il virus e prima ripartiamo - precisa il segretario regionale Gostoli insieme ai segretari di federazione - Dobbiamo tenere insieme la questione sanitaria con la questione economica e sociale. Siamo tutti consapevoli che questa situazione già oggi, non solo domani, ha una conseguenza drammatica sull’economia. In particolare nelle Marche dove il dramma del Coronavirus si è aggiunto al dramma dei territori colpiti dal sisma del 2016-2017”.
E poi sul “Decreto Marzo”, la prima misura economica della “Cura Italia” varata del Governo italiano: “Sono 25 miliardi di misure eccezionali per la salute della persona, per il potenziamento del sistema sanitario nazionale, per le famiglie, per chi lavora e fa impresa. Le misure, inoltre, troveranno opportune integrazioni anche nei bilanci regionali - aggiungono i Dem - Serviva una prima risposta urgente che noi consideriamo un primo passo importante, ma ovviamente non risolutivo. A questo seguiranno altre misure, già dal mese prossimo. È evidente che le ulteriori azioni da mettere in campo, al fine di sostenere il tessuto economico marchigiano, salvaguardare i comparti produttivi e rilanciare con forza l’economia, dipenderanno molto dalla durata dell’emergenza sanitaria.
I consiglieri di minoranza del Comune di Potenza Picena, Enrico Garofolo e Valentina Campiguaini intervengono in merito alle dichiarazioni del capogruppo di maggioranza Luca Strovegli, il quale ha espresso, in una nota, la sua approvazione per l’operato della Giunta Taratabini nell’affrontare l’emergenza Covid-19. (LEGGI QUI)
“Strovegli parla di ricerca “spasmodica” di visibilità – affermano in una nota congiunta i due consiglieri - , precisiamo che le proposte avanzate per contrastare il diffondersi del Covid-19 nelle due lettere aperte alla Giunta non erano e non sono ricerca di “visibilità”, ma l’iniziativa di chi preoccupato dalla totale assenza di Delibere di Giunta e/o Ordinanze prova a dare il proprio contributo e a favorire ulteriori iniziative, con spirito propositivo e di responsabilità, offrendo più volte la propria totale e leale collaborazione. Ancora ad oggi, però, non risultano atti ufficiali del nostro Comune né per l’istituzione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), né per quanto riguarda l’organizzazione del personale, dei servizi e l’individuazione delle attività indifferibili da rendere in presenza (disposizioni del DPCM 11 Marzo 2020), né tanto meno per la chiusura al pubblico di giardini e cimiteri.
Atti questi che numerosissimi altri Comuni hanno già adottato nel rispetto delle nuove normative e delle indicazioni degli Enti preposti e che continuiamo ad auspicare vengano presto adottati anche dal Comune di Potenza Picena. A ben vedere l’unico “in cerca di visibilità” è proprio il capogruppo Strovegli che, senza proporre nessun contributo di idee o proposte va sulla stampa con il solo intento di “fare quadrato” attorno alla propria Giunta, come se questo fosse il tempo di personalismi o di chiusure. È tempo, invece, di collaborare, anche a più mani, e noi offriamo le nostre, di mani e di idee”.
“Strovegli inoltre invoca senso di responsabilità e coesione, concetto che ci trova in totale accordo e che come gruppo di minoranza sin dall’inizio dell’emergenza stiamo svolgendo in modo corretto e propositivo con spirito di collaborazione. Forse la predica è rivolta all’Assessore alla Cultura e Turismo Tommaso Ruffini – proseguono i consiglieri di minoranza - che con il vergognoso post e successivo commento ha insultato mezza Europa. Al capogruppo di maggioranza chiediamo allora di condannare pubblicamente quelle parole offensive e di prenderne le distanze. Il silenzio della Giunta non “risolve” la questione anzi, la fa restare aperta: abbiamo protocollato una mozione per chiedere a tutto il Consiglio comunale e alla Giunta Tartabini di condannare quelle affermazioni. Ne parleremo nel prossimo Consiglio comunale, proprio per chiarire definitivamente se la maggioranza condivide o meno i concetti elegantemente espressi da Ruffini”, concludono i consiglieri. . Lo stesso Ruffini, infatti, in un post su facebook, aveva apostrofato nei giorni scorsi con epiteti pesanti tedeschi e francesi, la cosa aveva sollevato molte polemiche.
I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega con una nota congiunta hanno richiesto la valutazione dell'allestimento nelle Marche di una struttura unica di rifermento per i pazienti affetti da Coronavirus.
Ecco il testo integrale del comunicato:
"In questa prima fase emergenziale comprendiamo che sia stato necessario attrezzarsi per far fronte al crescente numero di contagiati e non è nostra intenzione entrare nel merito ora delle modalità e delle scelte fin qui assunte ma vogliamo rinnovare la nostra piena disponibilità a collaborare al governo regionale. Ci conforta la notizia dell’arrivo di 300.000 mascherine poiché ci era stata sollecitata da più parti l’urgente necessità di sopperire alla scarsità dei dispositivi di protezione per i medici, gli operatori sanitari e tutto il personale coinvolto, che deve lavorare in sicurezza e a cui va tutta la nostra più profonda gratitudine. Condividiamo inoltre la decisione del governatore Ceriscioli di estendere la campionatura dei tamponi agli asintomatici e in particolare sollecitiamo una priorità per le categorie più esposte al rischio per tentare quanto più possibile di arginare il contagio.
Alla luce di tutte queste considerazioni e dei dati odierni che mostrano un nuovo incremento del numero di contagiati, e viste anche le esperienze della Cina e della Lombardia, riteniamo che sia prudente immaginare fin da ora uno step successivo. Ci sembra una iniziativa lungimirante pensare all’allestimento di una struttura unica di riferimento per la cura del Covid19 anche nella nostra regione. Chiediamo al governatore Ceriscioli di iniziare, con i suoi tecnici, a valutare il sito più idoneo, che potrebbe essere individuato nelle vicinanze di un ospedale esistente, oppure di prendere in considerazione la zona dell’Interporto o l’utilizzo di capannoni industriali oggi inutilizzati riconvertiti allo scopo, l’importante è che si possa realizzare ed attrezzare in tempi brevissimi. Questo presidio dovrebbe supportare l’emergenza e poi progressivamente sostituire la riorganizzazione fatta in questa prima fase. Tutto ciò dovrebbe servire, immaginando che l’emergenza non sarà brevissima, non solo per scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale già in grande difficoltà, ma anche per evitare quella promiscuità che mette a rischio ogni giorno decine di operatori, medici e pazienti.
Anche nell’ottica di una organizzazione centralizzata della gestione di questa emergenza e davanti alle tante singole iniziative di solidarietà che si sono manifestate, oltre al conto corrente regionale già attivato, chiediamo la possibilità di ragionare su un centro di riferimento che possa coordinare le donazioni, renderle immediatamente fruibili e soprattutto che vada a coprire le reali necessità, senza il rischio che la solidarietà si perda nei meandri della burocrazia".
Quali misure adottare per il trasporto dei pazienti oncologici e dializzati in questo momento di emergenza? Lo chiede in una lettera il sindaco Fabrizio Ciarapica al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, al direttore generale Asur Marche Nadia Storti e dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.
“Non dimentichiamoci delle persone la cui salute è gravemente compromessa a causa di patologie oncologiche o in trattamento di dialisi e facciamo squadra per garantire gli stessi servizi ai cittadini: le risposte da dare in questo momento sono tante e siamo a lavoro per poter assicurare a tutti i servizi di sempre”. Questo l'appello del sindaco Fabrizio Ciarapica dopo la decisione della Regione Marche di trasformare in Covid-hospital l'ospedale Civitanova. Il Sindaco riferisce che, a cascata, sono sorte una serie di problematiche amministrative per la gestione dei vari servizi di tipo socio-sanitario, come quella del trasporto socio-sanitario dei malati che devono recarsi presso altri nosocomi per le terapie.
“La mia è una semplice richiesta di chiarimenti unita a una proposta – dichiara Ciarapica – perché in questi giorni sto ricevendo tantissime richieste via telefono o e-mail da parte di persone affette da patologie gravi e purtroppo anche per loro c'è emergenza di ricevere cure. Per questo motivo ho scritto alla Regione affinché estenda la gratuità del servizio di trasporto per le terapie dei malati che in precedenza facevano riferimento all’Ospedale di Civitanova Marche e di tutti quelli che facevano riferimento agli altri Presidi Ospedalieri trasformati.
Spesso infatti i malati non possono utilizzare mezzi propri, specie per gli effetti post trattamento, e non possono certamente avvalersi di mezzi pubblici – scrive il Sindaco Ciarapica nella lettera. Trattandosi di persone estremamente fragili ed esposte più di altri ai pericoli di contagio, l’unico trasporto possibile sta diventando solo quello tramite Croce Verde e Croce Rossa, che è a pagamento oltre che a disponibilità limitata per l'emergenza Covid. Sono inoltre da escludere trasporti collettivi proprio in relazione alle necessità di tutela imposte dall’emergenza epidemiologica.
Confidiamo – conclude il Sindaco di Civitanova - nel favorevole accoglimento della richiesta e restiamo in attesa di urgente riscontro necessario per rassicurare cittadini in particolare condizione di fragilità”.
In merito agli interventi del senatore Arrigoni e del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica sull'iniziativa benefica del Pd a favore dei Covid Hospital di Camerino e Civitanova il Pd chiarisce quanto segue:
"Ci chiediamo, amareggiati, come si può strumentalizzare un atto di generosità, condiviso da tutti gli iscritti al nostro partito, a favore del territorio e in un momento così drammatico per tutti? Sarà anche ora di finirla con polemiche sterili e ridicole!
Informiamo innanzitutto il sindaco di Civitanova che, se non avesse letto attentamente l'articolo, gli è forse sfuggito che il pd provinciale di Macerata ha semplicemente accolto le richieste dei sanitari, concordate con la direzione provinciale e regionale ed ha così finanziato un'esigenza che ci era stata manifestata. Abbiamo fatto quello che la maggior parte della popolazione, tra privati, aziende e associazioni hanno fatto e stanno facendo in questo particolare momento: cioè dare il proprio aiuto.
Abbiamo prima chiesto in quale maniera avremmo potuto dare una mano e poi abbiamo semplicemente contribuito a dare risposta ad un'esigenza che ci era stata manifestata come importante e necessaria per tutti gli operatori socio sanitari che lavorano nei due ospedali.
Di cosa ci accusa il sindaco di Civitanova? Di esserci attivati subito per dare seguito ad una richiesta del territorio? Un sindaco dovrebbe essere il primo a conoscere le necessità della sua popolazione. È un atteggiamento vergognoso.
Noi crediamo che in questi momenti non esistono sfide politiche, esiste un'unica sfida che dovrebbe vederci tutti uniti verso un unico obiettivo: affrontare insieme questa terribile emergenza sanitaria e uscirne il prima possibile.
Caro sindaco e caro senatore, non vi occupate del Pd, ma del nostro territorio e dei suoi cittadini, noi siamo disponibili a fare la nostra parte e contribuire al bene di tutti, come dimostrato, fatelo pure voi".
Conclude il Pd: "Noi non piazziamo nessuna bandierina all'interno dei presidi ospedalieri, semplicemente perchè nei due sportelli di mediazione dei conflitti, che saranno a breve attivati, andranno ad operare qualificati professionisti del settore, di cui ignoriamo la fede politica perchè non ci interessa.
Ad ulteriore chiarimento: il Pd ha finanziato un progetto allo stesso modo di chi finanzia l'acquisto di macchinari o presidi medici. A chi ha donato macchinari e presidi all'ospedale di Civitanova avete chiesto di che partito è?"
Il presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti, ritenuto necessario adottare ogni misura al fine di ridurre il possibile contagio da COVID-19, dopo aver consultato i capigruppo consiliari riuniti in conferenza, ha deciso di annullare il Consiglio comunale previsto per i giorni 23 e 24 marzo e il il calendario delle sedute del primo semestre.
Il presidente Pantanetti si riserverà nei prossi mi giorni di convocare la Conferenza dei Capigruppo, anche per calendarizzare le prossime sedute del Consiglio comunale, non appena saranno disponibili ulteriori indicazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
"L'ultima notizia appresa, è quella dell'apertura di due sportelli di consulenza psicologica targati Pd dentro i Covid Hospital di Camerino e Civitanova. So bene che gli apparati di quello che si autodefinisce Partito Democratico Italiano mi vorrebbero invisibile e silenzioso in questo drammatico momento che stiamo attraversando, ma scelgo di esercitare tutti i miei doveri di sindaco conferitemi dai cittadini che mi hanno votato alle ultime elezioni e tra questi c'è anche quello di intervenire nelle questioni che riguardano la salute della popolazione".È intervenuto così, il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, riguardo l'iniziativa del Partito Democratico provinciale che ha aperto due sportelli di consulenza nei Covid Hospital di Civitanova e Camerino.
Nello specifico - continua il sindaco - ritengo sacrosanta la misura di affiancare tutti gli operatori sanitari in questa tragica emergenza e in ogni modo. In primis controllando vengano garantite loro le adeguate protezioni, aspetto questo che ha fatto registrare diverse mancanze di materiale indispensabile come ammesso dallo stesso Governatore, e poi integrando ogni altro tipo di sostegno, da quello economico a quello psicologico, perché la paura e l'ansia che possono essere scatenate specialmente quando si è in prima linea a fronteggiare la malattia non sono affatto secondarie.Aggiunge Ciarapica: "Come invece sia riuscito proprio il Pd, nella persona del suo presidente provinciale, ad entrare laddove a tutti gli altri è negato, è un aspetto che merita di essere assolutamente sollevato e approfondito.Com’è che si smantellano i reparti come medicina, chirurgia, ematologia, otorino, ortopedia, cardiologia, allegologia, urologia e si aprono le sedi di partito in quello che è il servizio sanitario nazionale? Cercheremo di approfondire come sia stato possibile e in base a quali convenzioni e normative. Può davvero essere considerato normale che se un sindaco che pone domande e quesiti ai vertici della sanità sulla destinazione dell'ospedale cittadino venga definito uno sciacallo, mentre può passare in cavalleria che il Pd, forte del governo regionale dello stesso colore e col parere positivo di dirigenti che dovrebbero essere super partes, possa far sventolare i suoi simboli in posti dove le speculazioni politiche non sono ammesse?Pur nelle emergenze, pur nella disponibilità e totale collaborazione nel salvare vite umane, torno a ribadire che i fatti inauditi vanno denunciati così come certe scorrettezze fatte passare per atti di solidarietà".
Conclude Ciarapica: "Noi sindaci impegnati in prima linea ad amministrare il territorio siamo tenuti all'oscuro di tutto in nome dell'emergenza. Ma è proprio nelle emergenze che dovrebbe invece scattare la massima condivisione delle scelte da cui dipendono la salute dei cittadini e soprattutto il futuro del nostro territorio e del nostro ospedale una volta che questa drammatica situazione avrà visto la fine".
"Aiutiamo i nostri cari nelle case di riposo". Anche il leader della Lega Matteo Salvini interviene in merito alla drammatica vicenda della casa di riposo di Cingoli e lo fa attraverso facebook.
"Abbiamo segnalazioni preoccupanti di case di riposo, come quella di Cingoli in provincia di Macerata, dove tutti i 40 ospiti hanno contratto il Coronavirus - scrive Salvini in un post - ma mancano medici, mascherine, guanti e altri presidi per evitare ulteriori contagi. Ci risulta - ne ho parlato personalmente con il vicesindaco Filippo Saltamartini -, che sia stato chiesto aiuto da giovedì scorso ma né dalla regione Marche, né dalla Protezione civile sono arrivate risposte concrete.Bisogna intervenire subito a tutela di tutti i nostri cari che sono più fragili e indifesi. Servono medici, anche militari, e invio immediato delle protezioni contro il contagio. Scriverò anche al presidente del Consiglio per sensibilizzarlo sulla questione", conclude il leader del Carroccio.
“L'Amministrazione comunale si trova a dover approvare un bilancio così come predisposto prima della tragica pandemia che il nostro Paese sta affrontando, ma è evidente che il drammatico contesto sociale che stiamo vivendo ci imporrà in sede di assestamento di rivedere molte delle scelte fatte in altri tempi. Cercheremo di mettere in atto quanto possibile per far fronte alle varie esigenze che si stanno manifestando e che si manifesteranno a seguito del Covid -19”. Con questa premessa il Sindaco e l'assessore al Bilancio e al Personale Roberta Belletti chiariscono i passaggi della prossima manovra finanziaria.
“La giunta Ciarapica, prima della tragica epidemia che ha interessato tutta l’Italia, ha approvato il Dup e il bilancio di previsione 2020-2022 e anche quest’anno, così come avvenuto per il bilancio 2019, ha previsto una serie di interventi coerenti con l’obiettivo di mandato di ridurre le tasse ai cittadini e di agevolare l’accesso degli utenti ai servizi pubblici.
La manovra prevede, in linea con quanto attuato nel bilancio 2019, un primo intervento sull’addizionale comunale all’IRPEF, nello specifico è stata ridotta ulteriormente rispetto all’anno scorso l’aliquota dell’addizionale comunale all’irpef dello 0,02% che è così passata dallo 0.8% del 2018 allo 0.76% del 2020 riducendo la pressione fiscale su tutti i redditi imponibili.
Il beneficio complessivo per i contribuenti con residenza nel Comune è stimato in circa 240.000 euro.
Sul fronte delle tariffe si sono previste agevolazioni personalizzate su diverse categorie di cittadini:
Per gli utenti del tempo pieno scolastico abbiamo incrementato ulteriormente, sempre rispetto all’anno precedente, con decorrenza dall’anno scolastico 2020-2021, un contributo maggiorato di 25 centesimi in modo da ridurre in misura equivalente il costo di ciascun pasto. Del maggior contributo beneficeranno, nella stessa misura, tutte le fasce ad esclusione di quelle che già godono della gratuità e quelle escluse da contributo.
Per gli utenti dei nidi non solo abbiamo confermato quanto fatto nel bilancio 2019, cioè la riduzione delle tariffe di una percentuale pari al 10% e la modifica del regolamento del servizio, finalizzato a tener conto della frequenza nel calcolo della retta mensile, ma abbiamo ridotto ulteriormente le tariffe di una percentuale pari a circa il 10%. Anche in questo caso le modifiche entreranno a regime a partire dall’anno scolastico 2020-2021.
Rispetto all’anno precedente l’amministrazione, sempre in un’ottica di ridurre la pressione fiscale e di vicinanza ai cittadini, ha stanziato in bilancio una somma di 80.000€ a sostegno di cittadini e imprese con modalità da definire con degli specifici bandi.
Si tratta di una serie di interventi ai quali si vuole dare seguito con ulteriori misure da attuare negli anni successivi ma che è necessario valutare con prudenza stante l’attuale dinamica della finanza pubblica.
Tuttavia si tratta di una risposta per venire incontro agli interessi dei cittadini dopo anni nei quali si sono consolidati solo interventi nella direzione opposta.
Dobbiamo evidenziare che si deve approvare il bilancio così come predisposto dall’Amministrazione per poter operare e far fronte alle sopravvenute esigenze, ma è evidente come spiegato in premessa che la priorità sarà la gestione della drammatica situazione che dovremo affrontare dopo il Covid -19 e purtroppo ad oggi è impossibile fare previsioni sulle reali necessità
In questo particolare momento il capogruppo di maggioranza del Comune di Potenza Picena Luca Strovegli, a nome di tutta la maggioranza, esprime sostegno al Sindaco Tartabini ed alla Giunta per la modalità di gestione dell’emergenza COVID-19 in tutta la sua particolarità, continuando a rendersi disponibile, insieme a tutta la maggioranza, per fronteggiare al meglio l’attuale emergenza socio- sanitaria.
“La giunta a guida Tartabini sta affrontando, questo delicato momento, in modo responsabile e puntuale, senza sensazionalismi ma con l’attenzione e la diligenza che richiede questa situazione mai verificatasi in precedenza”, sottolinea Strovegli.
“Oggi più che mai bisogna camminare uniti insieme alle istituzioni nazionali, regionali e territoriali, evitando fughe individuali in avanti che in questa emergenza non sappiamo dove ci possono portare. Riteniamo l’operato del Sindaco e della Giunta preciso e puntale che attraverso tutti i canali di comunicazione, compresa la pagina facebook Ufficio Stampa Potenza Picena, aggiorna la cittadinanza in tempo reale delle ordinanze e circolari regionali e ministeriali, inviando anche le informative specifiche alle varie associazioni locali. Allo stesso tempo non ha esitato a procedere alla sospensione delle imposte di competenza comunale, a dare mandato agli uffici per determinare la modalità di rimborso delle rette degli asili nido comunali per i periodi non goduti e ad attivare nel territorio comunale, tramite il Cosmari, la pulizia straordinaria di strade e marciapiedi con utilizzo di soluzione disinfettante”.
“Voglio sottolineare e ringraziare le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale per l’ attività di controllo che stanno svolgendo sul territorio comunale nonché la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana per le attività e la presenza sul territorio, in particolare con l’iniziativa della consegna a domicilio di farmaci e spesa alimentare”, continua il capogruppo di maggioranza. Crediamo che la linea di condotta seguita dal Sindaco e dalla Giunta sia quella corretta, improntata alla stretta collaborazione ed alla sinergia con le altre istituzioni, alle quali però abbiamo chiesto maggiore attenzione sul tema dell’ufficio postale di Potenza Picena, coinvolgendo anche il Prefetto, e sulla scelta della sua temporanea chiusura nonché, scrivendo al Sindaco Carancini, in qualità di presidente dei Sindaci dell’Area Vasta 3, sulla necessità di comunicazione dei casi positivi al COVID -19 e di maggiore coordinamento nella predisposizione di ordinanze di chiusura di parchi, aree verdi e cimiteri. Credo che questo sia il momento della compattezza e della cooperazione costruttiva e non della ricerca spasmodica di visibilità”.
“Condividiamo pienamente la soluzione del sindaco Ciarapica: per gestire la situazione socio-sanitaria provocata dal dramma del Coronavirus, si provveda a nominare un Commissario straordinario. Precisiamo subito che la nostra non è una proposta di gruppi di centrodestra contro una Regione di centrosinistra, ma per garantire la certezza che non si approfitti di questi momenti per condurre in porto l'insano disegno della sinistra di concentrare tutto sull'ospedale unico a scapito dell'ospedale di Civitanova. Crediamo poco alla Storti che difende le scelte fatte dall'azienda che presiede”. Ad affermarlo, in una nota congiunta,sono consiglieri e assessori di maggioranza del Comune di Civitanova che fanno quadrato intorno al sindaco.
“Molti di noi, infatti – continua la maggioranza - hanno raccolto proteste di medici e infermieri perché sono a corto di strumenti di protezione, ma non lo dicono perché temono ritorsioni da parte della politica. E questo è vergognoso. Come è vergognoso che agli incontri non sia stato mai invitato il sindaco, magari con la scusa che si tratta di decisioni tecniche. Ci risulta però che nella tarda serata di domenica fosse presente Micucci che non è un tecnico ma il capogruppo regionale del PD.
Facciamo la proposta di un Commissario anche per denunciare l'improvvisazione delle scelte e la mancanza di una programmazione per assicurare provvedimenti efficaci. Un Commissario straordinario, aggiungiamo, anche contro la supponenza di una classe dirigente, locale e regionale, che fa e disfa nel chiuso di quattro mura, decide senza consultare chi vive la sanità a contatto con pazienti, familiari e problemi; mette in difficoltà ricoverati e famiglie trasferendo reparti interi e non prende in considerazione l' idea di recuperare all'uso gli ospedali chiusi per ospitare gli infetti senza sconvolgere la vita di chi già soffre per conto suo e quella di chi li assiste per non farli sentire soli. L' ultima perla, il trasferimento anticipato nel nostro ospedale dei pazienti infetti senza darne notizia e, come denunciato dal sindaco, senza neanche preparare il personale all'accoglienza. La Storti smentisce ma anche a noi è stato confermato.
Provvedimenti improvvisati – spiegano i consiglieri - che se da una parte possono essere capiti perché la situazione evolve pericolosamente di giorno in giorno, dall'altra sono da respingere perché presi senza il coinvolgimento di operatori che in materia ne sanno più della stessa Storti, Maccioni e Ceriscioli. Sorprende Francesco Micucci (PD), che polemizza con il sindaco perché alla luce di certe decisioni (tra cui lo smantellamento di Ematologia che è uno dei fiori all'occhiello della sanità territoriale) esprime i suoi timori circa il futuro depauperamento del nostro ospedale. Micucci assicura che così non sarà e si appella ad un accordo sottoscritto. Ciarapica non si fida, e neanche noi.
Troppi accordi finiscono in carta straccia, non vorremmo che succeda la stessa cosa con l' ospedale. Anzi chiediamo un potenziamento e siamo d’accordo con la proposta del sindaco di attrezzare i due piani ancora vuoti per creare un reparto di eccellenza in malattie infettive.
E allora invitiamo tutti a diffidare e a tenere sempre alta l'attenzione. <<La sanità è di tutti>> deve essere uno slogan non per coprire giochetti di parte invitando l'avversario politico a non disturbare chi manovra. E allora, che venga il Commissario e se ne vadano tutti gli altri”, concludono.