Politica

Coronavirus, nelle Marche sì alle passeggiate da soli in spiaggia dal 4 maggio

Coronavirus, nelle Marche sì alle passeggiate da soli in spiaggia dal 4 maggio

Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato oggi l’ordinanza n. 27 che, dalla mezzanotte del 4 maggio 2020 consente le passeggiate, svolte in maniera individuale, sulle spiagge, nel rispetto del distanziamento sociale e delle altre norme dell’ordinamento in tema di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Sono vietati gli assembramenti e le soste sull’arenile. Le eventuali violazioni saranno punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 400 euro.

30/04/2020 17:29
Tolentino, riaperte le domande per i contributi alle attività commerciali: come richiederli

Tolentino, riaperte le domande per i contributi alle attività commerciali: come richiederli

Dato atto del positivo effetto riscontrato in termini di nuove aperture di attività commerciali, la Giunta comunale di Tolentino ha considerato opportuno riaprire i termini per la presentazione delle domande di contributo fino al 30 settembre per tutte le attività commerciali sia del centro storico che del centro abitato, secondo le medesime condizioni indicate negli avvisi pubblici già diffusi e scaduti lo scorso anno. "L’Amministrazione comunale - ricorda il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Silvia Luconi - anche per il 2020 ha previsto in bilancio uno stanziamento in favore delle attività commerciali. Infatti, oltre a una parte dei fondi che ci sono stati messi a disposizione subito dopo il sisma dalla Regione Valle d’Aosta e non sfruttati completamente lo scorso anno, abbiamo inserito anche un'ulteriore dotazione per creare, anche per il 2020, un'occasione di finanziamento".   La Giunta ha approvato l'atto di indirizzo per la pubblicazione di un avviso pubblico finalizzato alla riapertura dei termini per la concessione di contributi per tutte le attività commerciali del centro storico e del centro abitato, fuori dai centri commerciali, non solo di somministrazione e promozione turistica, fino alla data dal 30 settembre 2020 con le seguenti caratteristiche: - l'importo a disposizione per finanziare il progetto è di 15mila euro, contributo concesso fino ad esaurimento delle risorse finanziarie; - beneficiari: imprenditori e aspiranti imprenditori che avviino una nuova attività in un locale sfitto o libero del centro storico, del centro abitato, fuori dai centri commerciali; - tipologie di attività finanziabili: tutte le attività commerciali fino ad esaurimento fondi e in ordine di presentazione delle domande; - entità contributo a fondo perduto: a) per attività del centro abitato a trenta euro per ciascun mq. di superficie coperta dell'immobile oggetto di avviamento, sino ad un massimo complessivo per ciascun operatore pari a tremila euro; il contributo sarà concesso, inoltre, nei limiti dell'80% delle spese documentate, al netto di Iva; b) per attività del centro storico a novanta euro per ciascun mq. di superficie coperta dell'immobile oggetto di avviamento, sino ad un massimo complessivo per ciascun operatore pari a novemila euro;  il contributo sarà concesso, inoltre, entro il limite delle spese documentate, al netto di Iva; - spese finanziabili: canoni di affitto dei locali oggetto di attività, spese per utenze relative ai locali stessi; - criteri di valutazione ai fini della stesura della graduatoria: capacità del progetto di generare occupazione, tipologia di proponente (giovani e donne), presenza rilevante di persone svantaggiate o di personale affetto da disabilità, categoria oggetto di nuova attività;      

30/04/2020 17:05
Civitanova, il Popolo della Famiglia sul Covid-Fiera: "Poca trasparenza dalla Regione nell'uso delle risorse"

Civitanova, il Popolo della Famiglia sul Covid-Fiera: "Poca trasparenza dalla Regione nell'uso delle risorse"

Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del popolo della Famiglia, commenta la diatriba creatasi sulla costruzione dell'ospedale Covid di Civitanova. << Quello che mi interessa  - continua Sebastianelli- è tutelare i cittadini e portare all'attenzione di tutti ciò che invece è stato trascurato:la centralità della trasparenza. Questo è fondamentale e a questo dovrebbe essere ricondotta tutta la diatriba. Nei dubbi sollevati, nelle relative risposte o affermazioni non c'è chiarezza e spesso neppure la dovuta consistenza, come in genere usa fare chi vuole parlare pubblicamente ma senza far comprendere a tutti.  Gioco e metodo politico che sarebbe meglio chiudere in un cofanetto che riporta l'etichetta: " tempi passati". I numeri pubblicati in merito alla spesa ipotizzata necessaria alla costruzione dell'ospedale in oggetto, quelli dei contributi economici richiesti, quelli ottenuti dalla Banca D'Italia o da “privati” - termine generico- non chiariscono se le risorse economiche realmente a disposizione della governance marchigiana e quelli che intende spendere per il progetto avviato derivano esclusivamente da donazioni private oppure -almeno in parte-sono anche pubblici. Il punto fondamentale è questo, spiega Sebastianelli. Occorre trasparenza nella distribuzione e nell'utilizzo delle risorse economiche. Un privato può decidere di affidare i suoi soldi a chi vuole e di spenderli come vuole, ma un Ente pubblico, quale è la Regione assolutamente no: i soldi sono dei cittadini e a loro deve rendere conto, nella massima trasparenza e per molteplici e ovvie ragioni>>. << A questo proposito- prosegue Sebastianelli-  ritengo ottima la proposta fatta nel 2015 dalla Associazione consumatori e Utenti Marche ( ACU ) al presidente della Regione Marche, di istituire un tavolo permanente per la prevenzione della  corruzione e per la trasparenza. Tavolo, da quanto riferitomi da Fabio Amici  (ACU Marche), attivato nel 2019 con la prima riunione e, a quanto sembra, non più utilizzato. Tanto che nei giorni scorsi lo stesso Fabio Amici ha provveduto a richiederlo di nuovo alle Autorità  a mezzo comunicazione scritta e comunicato stampa. Ribadisco - conclude Sebastianelli -  ora più che mai - per le evidenze che l'attualità inedita ci presenta- c'è bisogno che controllo e trasparenza divengano chiavi e metodi di gestione delle risorse pubbliche. Lo dobbiamo anche a chi non ce l'ha fatta o si è trovato solo e con mille problemi nell'emergenza Covid. Anche per il nuovo progetto di Civitanova  occorre scongiurare il ripetersi di situazioni a dir poco incresciose, già sperimentate nel passato, ma ancora attuali, come ad esempio quella avvenuta riguardo le zone terremotate. Il Popolo della Famiglia  lancia un appello al Presidente Ceriscioli e alle Autorità competenti, perché venga attivato e utilizzato il tavolo citato, insieme a qualsiasi altra forma di controllo e trasparenza sulla spesa pubblica. I cittadini marchigiani hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, da chi vengono donati, chi li gestisce e quali sono i criteri con cui si mette in campo ogni tipo di scelta>>.    

30/04/2020 12:34
Riduzione del rischio idraulico:  per i fiumi Chienti e Potenza oltre 5 milioni nel programma triennale della Regione

Riduzione del rischio idraulico: per i fiumi Chienti e Potenza oltre 5 milioni nel programma triennale della Regione

Approvato ieri mattina dalla III Commissione (Governo del territorio, ambiente e paesaggio) il programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2020-2022 e l’elenco annuale per l’anno 2020 in seguito ai pareri positivi espressi per via telematica dal CREL e dal CAL. Tra i numerosi interventi, in programma quelli riguardanti la riduzione del rischio idraulico nel territorio di Macerata: nel fiume Chienti e nel fiume Potenza. “Per quanto riguarda il fiume Potenza- spiega il presidente Dem Francesco Micucci, membro della III Commissione – l’intervento comprende il tratto dal ponte Sant’Antonio a Fonte Brescia nei comuni di San Severino Marche, Gagliole, Castelraimondo, Camerino, Pioraco e Fiuminata, per un importo complessivo di € 3.115.086,00 e sarà suddiviso in 3 lotti funzionali". "L’intervento che riguarda il Fiume Chienti riguarda invece - prosegue Micucci - i tratti dalla confluenza del Chienti 1 e 2 alla Botte di Varano ed alla galleria delle Fornaci per un importo complessivo del progetto di € 2.000.000,00 e sarà suddiviso in 2 lotti funzionali". "Con l’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici diamo una riposta concreta e programmiamo interventi urgenti mettendo il territorio di Macerata al centro dell’agenda politica. Il mio ringraziamento va a tutta la III Commissione e a tutti i tecnici per il lavoro fatto che ci ha consentito, nonostante le difficoltà legate al momento di rispettare le tempistiche ed approvare uno strumento di vitale importanza per i nostri territori” conclude il presidente Dem.   

30/04/2020 10:21
Cingoli, "Cancellazione per tre mesi delle tasse comunali": mozione del consigliere Consalvi

Cingoli, "Cancellazione per tre mesi delle tasse comunali": mozione del consigliere Consalvi

"Sostegno alle famiglie ed alle attività produttive commerciali, artigianali, rimaste chiuse in questo periodo, attraverso la cancellazione,per  tre mesi, di tutte le tasse e tributi locali meglio specificati come Imu, Tari, Tosap, tassa fissa mense scolastiche e trasporto scolastico". È la mozione presentata in consiglio comunale dal consigliere di minoranza, Raffaele Consalvi, capogruppo della lista "Uniti per Cingoli", in merito ai tributi comunali in questione, relativi ai mesi Marzo, Aprile e Maggio.   "La perdurante situazione di crisi produrrà certamente effetti duraturi, poiché l’attuale rallentamento delle attività economiche sta inesorabilmente creando un disagio economico e sociale. Per questo motivo, riteniamo necessario - scrive Consalvi nella mozione -  che anche il Comune di Cingoli, nell’ambito delle sue competenze e delle sue possibilità, si schieri a fianco del tessuto economico cittadino offrendo, oltre ad ogni necessario supporto amministrativo, anche un supporto di carattere economico. Considerato, inoltre,  che questo Comune dovrà fare quanto prima una variazione di bilancio sia per un discreto avanzo di esercizio, sia per i maggiori introiti dovuti ai mancati pagamenti allo Stato delle rate dei mutui ( quasi un milione di euro ) per effetto della sospensione emergenza terremoto".

29/04/2020 17:21
Macerata, Covid-19, Strada Comune:"nessun programma di assistenza per i senzatetto, si trovi una soluzione"

Macerata, Covid-19, Strada Comune:"nessun programma di assistenza per i senzatetto, si trovi una soluzione"

"In questo periodo di emergenza sanitaria viene da chiedersi se il Comune si sia dotato di un programma di assistenza e sorveglianza per coloro i quali non possono rimanere in casa perché una casa non ce l'hanno - si chiede Alberto Cicarè Candidato Sindaco di Macerata per Strada Comune - È una domanda che noi di Strada Comune, e non siamo i soli in città, ci poniamo da qualche tempo ma che finora non sembra aver ottenuto risposta". "Viene inoltre da chiedersi se, oltre alla situazione più volte segnalata del ragazzo senza fissa dimora costretto a ripararsi nel palazzo ex INAM, ve ne siano altre di simili situazioni di disagio in città - aggiunge Cicarè - Le autorità pubbliche hanno realmente sotto controllo il fenomeno di chi si trova in condizioni di estrema vulnerabilità in un  periodo come questo dove la salute pubblica è strettamente legata ai comportamenti individuali? È una questione di sanità pubblica, oltre che di umanità: non si può abbandonare chi non ha un punto di riferimento dove alloggiare, lavarsi e mangiare. E non si può sempre fare affidamento sulla spontanea e generosa assistenza dei privati.   "Diverse altre città si sono già attivate in questa direzione. Ad esempio si potrebbe sollecitare un accordo con ASUR, Prefettura, organizzazioni di volontariato, in modo da trovare uno o più locali e comunicare la disponibilità dell'alloggio per chi se ne trovi sprovvisto - cocnlude il candiato Sindaco -. Di fronte a questa situazione non siamo tutti sulla stessa barca, non abbiamo tutti le stesse possibilità di difenderci e difendere i nostri cari: il Sindaco, autorità sanitaria, ha il dovere di impegnarsi affinché chiunque si trovi nel territorio limiti il rischio di contagio per sé e per gli altri".

28/04/2020 20:05
Potenza Picena, Strovegli sui volantini contro il Sindaco : "vogliamo chiarezza, no alle strumentalizzazioni"

Potenza Picena, Strovegli sui volantini contro il Sindaco : "vogliamo chiarezza, no alle strumentalizzazioni"

I Consiglieri Comunali  di maggioranza, molte forze politiche continuano ad esprimere piena e reale vicinanza al Sindaco Tartabini, oggetto di un vergognoso e deprecabile attacco avvenuto alla vigilia della Festa della Liberazione. L'affissione di volantini con la foto del Sindaco a testa in giù con la scritta “Credere,Obbedire,Penzolare” non rappresenta solamente un attacco personale a Noemi Tartabini, ma un attacco al ruolo istituzionale che la stessa riveste e rappresenta con forte senso di responsabilità e dedizione verso la comunità. "Mi unisco ai ringraziamenti dei cittadini e a tutte le istituzioni che hanno mostrato sostegno incondizionato al nostro Sindaco, mettendo ancora più in evidenza la pochezza di chi ha compiuto quel gesto e la solitudine di chi è abituato a creare terreno fertile raccontando, attraverso i diversi canali di comunicazione, letture personali e distorte - ha dichiarato il capogruppo di maggioranza di Potenza Picena Luca Strovegli -. Così come è avvenuto per la lettura del manifesto creato in occasione del 25 Aprile - prosegue -. Vorrei far presente a  chi si è attivato per denunciare l'accaduto che il Sindaco, appena avuta notizia del ritrovamento dei volantini, ha proceduto a contattare immediatamente la Polizia Locale, i Carabinieri, il Prefetto e, su indicazione di quest'ultimo, è stata a sua volta contattata dal Questore. Le indagini del caso sono state avviate con prontezza e con il coinvolgimento anche della Digos- e precisa -  Il Sindaco ha proceduto, inoltre, a presentare formale denuncia-querela al comando di Polizia Locale". Strovegli ha poi concluso la sua nota affermando: "Tutti noi vogliamo fare chiarezza sull'accaduto, tutti noi vogliamo riaffermare le necessità e l'importanza di un sano ed opportuno confronto politico, senza che ciò travalichi in vergognosi ed inaccettabili attacchi personali. In questa gravissima vicenda, sarebbero state auspicabili vere prese di posizione condannatorie, ferme ed incontrovertibili a sostegno del Sindaco e della sua persona, mentre ancora assistiamo, anche da chi dovrebbe dare il buon esempio,  a basse strumentalizzazioni di un grave fatto al solo fine di trarne spicciola  visibilità personale a discapito delle Istituzioni ad ogni livello."

28/04/2020 19:13
Sentieri urbani e aree verdi a misura anti-contagio: le proposte di "Macerata Bene Comune"

Sentieri urbani e aree verdi a misura anti-contagio: le proposte di "Macerata Bene Comune"

Oggi più che mai abbiamo bisogno di vita all’aria aperta per recuperare il benessere perduto in questi tempi di immobilità, per ricominciare a vivere le nostre relazioni sociali in sicurezza prevenendo il contagio da Covid19. Per questo abbiamo presentato una mozione in Consiglio Comunale per chiedere un investimento immediato per la realizzazione del sentiero “Macerata Cammina nel Verde”. La nostra lista lo ha proposto nel programma amministrativo di questa maggioranza e ha contribuito a tracciare il percorso insieme al personale dell’Ufficio Ambiente. Ora abbiamo pronto il tracciato di un anello urbano di 27 km che gira intorno alla collina di Macerata, passa attraverso i parchi e le aree verdi. È un percorso che può aiutare i cittadini di ogni età a godere dell’ambiente naturale e fare passeggiate in sicurezza. Oggi è una vera e straordinaria misura di prevenzione del contagio. È importante che si metta subito in funzione, anche solo una parte, auspicando che nel bilancio comunale si possano trovare le risorse per realizzarlo completamente nel corso dei prossimi mesi.

28/04/2020 17:30
Civitanova, Ciarapica al fianco di estetisti e parrucchieri: "al lavoro con la Regione per accorciare i tempi di riapertura"

Civitanova, Ciarapica al fianco di estetisti e parrucchieri: "al lavoro con la Regione per accorciare i tempi di riapertura"

E' stato un lunedì nero, ieri, per tanti operatori dopo la decisione presa dal Governo di imporre un ulteriore blocco alla riapertura di alcune attività inerenti i servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri ed estetisti. Il lockdown prolungato fino a giugno, ha gettato nella totale disperazione i tanti operatori che confidavano nella ripresa del lavoro a maggio, in considerazione del calo dei contagi e sull'onda della riapertura di altri settori. "In questi due giorni – riferisce il sindaco Fabrizio Ciarapica - ho ricevuto tantissime telefonate da parte dei titolari delle imprese di acconciatura ed estetica ed anche di bar e ristorazione, che chiedono ai Sindaci e alla Regione un intervento immediato per scongiurare perdite economiche non recuperabili. Si teme anche una concorrenza sleale da parte di coloro che proveranno a svolgere le loro attività abusivamente a domicilio. Mi sono immediatamente attivato per capire, sentendo altri sindaci delle Marche e la regione, la strada da percorrere per dare risposte alle tante preoccupazioni che ho ricevuto in queste ore. Di fatto, con l'ultimo provvedimento il Governo affossa un settore chiave a Civitanova. Sono circa 2000 le attività nelle tre province di Macerata, Fermo e Ancona, e di questi, 150 circa operano a Civitanova, con centinaia di addetti alle dipendenze. Civitanova rappresenta dunque una delle città maggiormente coinvolte su questo fronte e per questo già stamattina mi sono messo in contatto col Governatore Ceriscoli per condividere gli umori degli operatori, e dare il mio contributo per sollecitare l'adozione di misure di sicurezza che consentano una apertura in tempi brevi. Il Presidente mi ha rassicurato sul fatto che la Regione sta studiando un protocollo con associazioni di categoria e medici per garantire la ripartenza quanto prima, e in piena sicurezza, sia per gli  operatori che i clienti, come distanziamento, dispositivi di protezione individuale, pulizia e sanificazione. In caso di emanazione di specifica ordinanza regionale, l'Amministrazione comunale farà la sua parte per la ripartenza anche di questi lavoratori. Dobbiamo restare tutti ancora in fase di massima allerta, il pericolo di un nuovo innalzamento dei contagi è reale e non ci permette di abbassare la guardia, ma non si possono discriminare interi settori se c'è l'impegno a garantire il rispetto di tutte le norme sanitarie necessarie. Domani ci sarà un incontro tra vertici regionali e categorie. Mi auguro di poter fare la mia parte, per quanto di competenza comunale, perché questo protocollo che salverà molte imprese artigiane diventi presto realtà”.

28/04/2020 15:45
Corridonia, la minoranza: "Il sindaco vuole chiudere le scuole per l'infanzia di Colbuccaro e Campogiano"

Corridonia, la minoranza: "Il sindaco vuole chiudere le scuole per l'infanzia di Colbuccaro e Campogiano"

"Da una missiva tra il Comune di Corridonia e il Ministero dell’Istruzione intercorsa in merito alla costruzione del nuovo plesso scolastico per l’infanzia di Via Sant’Anna, abbiamo appreso, a seguito di un nostro accesso agli atti, che il “golpe” dell’amministrazione Cartechini continua". Questo quanto affermano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza del comune di Corridonia (Corridonia Futura, Per Cambiare Corridonia, Corridonia Domani).  "Nella lettera, - spiegano i consiglieri - il Sindaco ha dichiarato che per costruire la nuova scuola per l’infanzia di Via Sant’Anna chiuderà le scuole per l’infanzia di Colbuccaro, di Campogiano e la scuola per l’infanzia “Bartolazzi”. Inoltre realizzerà delle economie di spesa sul contributo annualmente erogato alle Suore di San Giuseppe per la gestione della scuola paritaria dell’infanzia “E. Niccolai”. Siamo di nuovo di fronte ad un atto unilateralmente deciso dall’amministrazione senza nessuna condivisione con noi consiglieri di minoranza e soprattutto con i cittadini. Delle chiusure presenti nel testo, solo quella della scuola per l’infanzia del “Bartolazzi” era nota".  L'annuncio delle chiusure, secondo i consiglieri di minoranza, sarebbe avvenuto per giustificare al Ministero la capienza di 224 alunni prevista dal progetto per la nuova scuola: "Anche sommando gli alunni attualmente in forza nei tre plessi scolastici richiamati si arriverebbe al numero di 147 alunni, numero molto inferiore alle previsioni di capienza di 224 alunni. Il costo di 4 milioni e mezzo, se proporzionato alle reali esigenze, risulta inadeguato ed eccessivo. La scuola sorgerebbe, peraltro, in una zona non baricentrica. definita da tanti il "fosso". Siamo convinti che quest’amministrazione stia difendendo con le unghie e con i denti un progetto distante dalle reali necessità cittadine che comporterà un indubbio sperpero di denari pubblici".  "Nel prossimo consiglio chiederemo a tutti i consiglieri, compresi quelli che risiedono a Colbuccaro e dovrebbero farsi portavoce delle istanze di quella parte di territorio, di votare la revoca della scelta effettuata unilateralmente dal Sindaco di chiudere le scuole per l’infanzia di Campogiano e di Colbuccaro e di votare l’impegno per l’amministrazione a non modificare per gli anni a venire l’importo del contributo da erogare alle Suore di San Giuseppe per la gestione della scuola paritaria dell’infanzia “E. Niccolai” concludono dalla minoranza.  

28/04/2020 12:23
Macerata, Orioli (N.CDU) critico sulla fase 2: "Siamo nella logica dell'emergenza permanente"

Macerata, Orioli (N.CDU) critico sulla fase 2: "Siamo nella logica dell'emergenza permanente"

“Dopo l’annuncio di ieri del Presidente del Consiglio dei Ministri, in merito alla tanto attesa fase due, rimango estremamente deluso, amareggiato ed alquanto preoccupato per le sorti e per l’avvenire del nostro Paese e per la mancanza di una vera politica progettuale”. Ad affermarlo, in una nota, è Mattia Orioli, coordinatore provinciale maceratese dell’N.Cdu, il quale espone tutte le sue perplessità riguardo la fase 2 contenuta nel nuovo decreto. “Fino ad oggi, continua Orioli -  ho ritenuto opportuno e doveroso mantener un atteggiamento silenzioso ma operoso, volto al sostegno della prima fase emergenziale alla quale il Paese tutto si è unito con profondo spirito di forza, dignità e solidarietà nazionale, dalla quale poter sancire un grande orgoglio per l'Italia. Tuttavia, dal punto di vista politico condivido quanto espresso dalle varie forze  nazionali del centro destra, le quali, pur con atteggiamento collaborativo, hanno ben evidenziato preoccupazioni e perplessità sulla gestione di questa crisi.  A seguito dell’annuncio di ieri voglio esprimere alcune mie considerazioni, in modo particolare, ritengo evidente, come in questo Paese si sia passati da una cultura politica del pensare, confrontare, progettare e pianificare, quindi guardare al futuro, con piena responsabilità e capacità politica,  ad una politica o meglio falsa politica, la quale si dimostra sempre più legata alla logica dell’emergenza permanente oltre la quale non si sa ne progettare, ne pianificare verso il futuro, sapendo contemperare tutti gli interessi e valori in campo, e  garantendo una strategia di lotta chiara contro le varie problematiche che si presentano, una chiara differenza con la politica della prima repubblica, la quale, se pur con dei difetti, seppe comunque garantire al paese nel secondo dopoguerra, un’uscita dalla crisi ed una posizione di quinta potenza economica nel mondo”.  Di questo Orioli si dice preoccupato “non possiamo permettere che l’emergenza diventi una modalità, ad uso politico, per incapacità della stessa o per accettazione della stessa, questo paese ha diritto ad una vera politica, che guardi al domani e non solo all’immediato, e l’esempio del terremoto ne dimostra come un paese sismico come il nostro, in questi anni pur sapendo di tale pericolo, ha sempre vissuto il tutto non preparando un vero e proprio piano per l’emergenza nè realizzando un piano strategico per la  ricostruzione post – sismica”. “Per questo motivo – spiega Orioli -  non posso sostenere che ancora dopo circa tre mesi e più, dalle notizia del coronavirus, questo governo non abbia ancora preparato una vera fase due, o meglio un piano organico che possa far ripartire tutti i cittadini dopo il 4 maggio, affinché possano malgrado tutto poter tornare al proprio  lavoro, per vivere, se pur con le dovute misure di sicurezza; con questo non intendo affatto sminuire la gravità della situazione, tutt’altro, suggerisco che la stessa crisi non si acutizzi e diventi cronica con l’aggravarsi della crisi economica che si sta affacciando oltre a quella sanitaria già in atto.  Infatti, grazie al grande sacrificio dei medici d’ospedale, di base, infermieri e di persone che con gesti eroici hanno dato la vita per salvarne delle altre, e di tutti coloro che hanno operato in vari lavori per garantire il necessario, il Paese ha retto la cosiddetta fase immediata e critica dell’emergenza ed a mio avviso solo grazie a queste persone il sistema nazionale sanitario ed economico di base è rimasto in piedi, colmando la grave fragilità di una struttura sempre più indebolita per via dei gravi tagli, alla sanità e ai vari a settori essenziali fatti in questi ultimi anni.  Per questo, non vorrei che in futuro le curve del virus, se purtroppo dovessero risalire, come purtroppo pronosticato anche da alcuni, diventi condizione forzosa per una ulteriore chiusura del Paese a scapito dei cittadini, ma vorrei invece una politica in grado di evitare questo problema non solo “chiudendo il Paese” fatto che è stato plausibile nell’immediato della crisi acuta di emergenza, dal quale però invece occorre superare mettendo in campo una strategia reale di contenimento in grado di contemperare in maniera progettuale l’aspetto sanitario insieme a quello economico e non l’uno forzatamente a discapito dell’altro, facendo superare la fase acuta della prima chiusura per dar spazio ad una vera seconda fase in grado di sostenere e contenere il virus per poterci convivere sino alla sua sconfitta, per questo vorrei che si investisse fortemente sulla sanità, per tutelare le nostre vite e di chi ci cura con strumenti adeguati subito, ed allo stesso tempo aprire il 4 maggio affinché si possa  far tornare tutti al proprio lavoro, pur con distanziamenti , precauzioni e regole severe volte a tutelare il contenimento del virus e garantire sicurezza, salvaguardando quindi tutti i nostri valori fondamentali insiti nella nostra costituzione”.  "Non si possono far morire intere fasce economiche – prosegue il coordinatore provinciale del N.Cdu -  le imprese non hanno avuto ancora la liquidità necessaria per compensare il sacrificio sostenuto, e di fatto sono a grave rischio chiusura con annessi posti di lavoro, così come tanti altri cittadini in grave difficoltà economica e sociale, basti pesare al settore del turismo, e via dicendo, per questo, la crisi pandemica non deve assolutamente acutizzarsi anche in quella economica, perché se la salute, e quindi la vita è una priorità indiscutibile, essa, va vista però nel suo reale complesso, in tutte le sue forme e sostanze; infatti la salute è anche lavorare per mangiare, e salute è anche quella immateriale, sia essa spirituale che intellettuale, la quale non può essere assolutamente sospesa più del dovuto, e quindi del necessario, e su questo mi riferisco anche alla possibilità di poter tornare a messa nelle nostre amate chiese.  Pertanto l’emergenza non può essere la risposta politica ma una fase imprevista, la quale deve essere il prima possibile contenuta, e superata, dando spazio ad una vera politica, in grado di assumersi delle responsabilità e non di lasciarle sulle spalle degli italiani l’ammortizzazione degli effetti di questa grave crisi, ed anche delegando a vari comitati, diversi dal luogo sancito dalla costituzione, il parlamento, decisioni fondamentali sulle sorti di un intero paese e popolo. Per questo mi auspico – conclude Orioli -  che questo governo nell’immediato si ravveda e si renda conto che da soli non si può sconfiggere il virus e le relative conseguenze, di cui quelle economiche, e per questo mi auspico vivamente che si relazioni subito con le opposizioni in parlamento, e non si chiuda in se stesso, affinché insieme si possa pianificare una vera fase due per il 4 maggio, o meglio un vero piano strategico – progettuale di ripartenza per tutti i cittadini, in grado di farci convivere con questo maledetto virus,  sino alla sua definitiva sconfitta”.    

27/04/2020 21:30
Recanati, Fratelli d'Italia sui ristoratori: "Una categoria che va tutelata, ecco le nostre proposte"

Recanati, Fratelli d'Italia sui ristoratori: "Una categoria che va tutelata, ecco le nostre proposte"

“Sospensione degli affitti tramite crediti d'imposta ai proprietari degli immobili, la reintroduzione dei voucher per prestazioni lavorative occasionali, il congelamento delle tasse fino al 31 dicembre, l'annullamento delle tasse comunali come TARI e TOSAP, la sospensione dei mutui sulla prima casa per i titolari di partita IVA e dei lavoratori dipendenti in cassa integrazione; la concessione di liquidità a fondo perduto per le attività in crisi, una maggiore chiarezza riguardo la sanificazione e i distanziamenti sociali, infine l'erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento sanitario”. Sono le proposte degli esponenti di Fratelli d’Italia del Comune di Recanati, in favore degli addetti al settore della ristorazione. “Il Comune di Recanati potrebbe così farsi promotore di una giusta battaglia a favore di una categoria che, insieme al settore turistico, subirà più delle altre la crisi economica dovuta a questa terribile pandemia”, afferma il consigliere comunale FdI Simone Simonacci.  Voglio lanciare un appello all'Amministrazione per accogliere le richieste di un settore fondamentale per la vitalità tanto del Centro quanto delle periferie" prosegue Simonacci. "Sono cosciente delle difficoltà gestionali ed economiche che avranno nei prossimi mesi i Comuni, soprattutto senza un intervento importante da parte dello Stato, ma se vogliamo una città viva e attiva, la ristorazione e la socialità vanno tutelate in questo momento complicato, facendo qualche sacrificio oggi per avere dei benefici domani".

26/04/2020 16:33
Sefro, il sindaco sbotta: "Piccoli borghi senza rete né digitale terrestre, 15 anni di immobilismo"

Sefro, il sindaco sbotta: "Piccoli borghi senza rete né digitale terrestre, 15 anni di immobilismo"

Sono 15 anni che faccio politica e sono 15 anni che sento le stesse identiche parole, con le varie declinazioni del caso: piccoli comuni al centro della politica, aree interne e tutela, territori montani come risorsa  e compagnia danzante. La realtà, invece, qual è? Che gli amministratori locali dei piccoli comuni sono soli: terremoto o no, coronavirus o no, non hanno risorse neanche per la cura e la manutenzione del verde. Anche i più basici interventi ordinari sono messi a repentaglio dall’assoluta assenza di risorse”. Ad affermarlo, in una nota, è il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli, in riferimento alle scarse risorse disponibili per i piccoli borghi, a prescindere dall’emergenza coronavirus o terremoto. “Sono 15 anni che sento la litania del “piccolo è bello” che va avanti ininterrotta – prosegue Tapanelli -  e ancora non c’è verso di avere tangibilità di politiche serie per i nostri territori. Conferenze stampa, quotidiani e riviste di settore sono pieni di proclami, ma di concreto c’è il vuoto assoluto, il niente di niente. Pochi giorni fa, il Governo ha formulato uno schema di decreto che definirà i parametri occorrenti per costruire la banca dati dei piccoli comuni tutelati dalla legge 158/2017 (nobilissimo provvedimento normativo, almeno nelle intenzioni). Badate bene ai particolari: “schema” (quindi niente di ufficiale e definitivo), “definirà” (futuro e, quindi, niente di apprezzabile in breve), legge del “2017” (ben tre anni per emanare lo schema di decreto che “definirà”). Una sorta di matriosca del nulla. Un immobilismo che farebbe invidia al miglior incantatore di serpenti”. “Come Sindaco – afferma Tapanelli -  sono costretto ad andare avanti a suon di denunce per tentare di avere un segnale di telefonia mobile decente e il sacrosanto diritto di usufruire di un segnale del digitale terrestre che sia degno di un paese civile. Fossimo a fine ‘800, potrei anche risultare eccessivamente pretenzioso, ma nel 2020, forse, credo di poterlo chiedere. Inoltre sono stato anche costretto a minacciare azioni legali per avere la metanizzazione del territorio, perché le gare di ambito per il gas naturale sono in piedi da anni e ferme tra mille ricorsi, ventun ingiustizie e lo Stato che fa? – domanda -  Si costerna, si indigna, si impegna e poi getta la spugna con gran dignità”, spiega il primo cittadino citando De Andrè. “Siamo nel 2020 e ancora parliamo di divario digitale. Siamo in mezzo ad un mare in tempesta e ancora ragioniamo su come verniciare la barchetta che affonda. Nel 2020 i nostri comuni hanno bisogno di infrastrutture, sia tradizionali che digitali, altrimenti nessun verrà ad abitare o a sviluppare un’azienda in questi territori. Ma averne bisogno significa smettere di parlare e fare. Basta con i decreti attuativi che non arrivano mai, con le mille riunioni, con le tavole rotonde e con le innumerevoli conferenze di servizi per metter giù un cavo di fibra ottica o un tubo per il gas naturale. Ma soprattutto basta con i proclami che da almeno 15 anni incantano i cittadini sulla tutela e sul rilancio dei piccoli centri. Basta, perché partiranno nuove denunce, ma questa volta per millantata tutela dei piccoli comuni. E se proprio non si può, chiedo almeno un po’ di silenzio che, spesso e volentieri, è più dignitoso di mille decreti annunciati”, conclude il primo cittadino di Sefro.  

26/04/2020 15:43
Tolentino, Pezzanesi: "Una delibera per riaprire asili e centri per l'infanzia" (VIDEO)

Tolentino, Pezzanesi: "Una delibera per riaprire asili e centri per l'infanzia" (VIDEO)

"Abbiamo inviato, primi in Italia, una delibera di Giunta al prefetto Iolanda Rolli e al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, finalizzata alla riapertura - nelle modalità previste per il monitoraggio del Covid-19 - di asili e centri per l'infanzia". Questo l'annuncio fatto dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi in un video-messaggio diffuso sui social.  "Sono state individuate alcune location nella nostra città - ha proseguito il sindaco - che possano permettere l'accoglienza dei bambini in sicurezza. Anche la Regione Veneto sta muovendo in tal senso".  "Il Governo ha fatto un provvedimento di chiusura fino a settembre - sottolinea Pezzanesi -, ma non può pensare di riaprire le attività lavorative e poi far seguire i bambini alle sole baby-sitter a domicilio, nei casi in cui i genitori non passano lasciare i loro figli ai nonni.  È importante aprire strutture pubbliche e private, opportunamente monitorate e preventivamente controllate".  L'atto di indirizzo inviato dal Comune di Tolentino, dovrà ora essere valutato dalla Prefettura per comprenderne la fattibilità.  Nel video-messaggio il sindaco ha anche fornito un aggiornamento sulla situazione relativa al contagio nel suo comune: sono 22 i positivi, 14 le persone in quarantena, 4 i guariti.   

25/04/2020 12:24
San Severino, il Comune dice no all'installazione del 5G, Fratelli d'Italia: "accolto il nostro appello"

San Severino, il Comune dice no all'installazione del 5G, Fratelli d'Italia: "accolto il nostro appello"

"Apprendiamo con soddisfazione la notizia che anche la città di San Severino ha detto no all'installazione di antenne 5G sul territorio comunale - dichiara in una nota  Tiziana Gazzellini, coordinatrice di Fratelli d'Italia San Severino Marche - Difatti su nostra istanza resa pubblica nei giorni scorsi, avevamo sollecitato l'amministrazione comunale a considerare l'opportunità di non autorizzare l'installazione e la sperimentazione di impianti di questo tipo, almeno fino a quando la scienza non sarà in grado di escludere la possibilità di effetti cancerogeni sulla salute dei cittadini" Gazzellini ha poi concluso affermando: "Con l'ordinanza n. 52 del 22.04.2020 il Sindaco ha accolto il nostro appello, ragione per cui, riteniamo doveroso manifestarle il nostro apprezzamento per la sensibilità mostrata nel condividere questa importante decisione"

25/04/2020 09:12
Civitanova, Morani critica sul Covid Fiera: "Ripensare destinazione fondi, meglio usarli per gli ospedali

Civitanova, Morani critica sul Covid Fiera: "Ripensare destinazione fondi, meglio usarli per gli ospedali

Usare le donazioni raccolte per la realizzazione di una struttura di terapia intensiva e subintensiva a Civitanova Marche per rafforzare gli ospedali pubblici. È quanto suggerisce Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico. "Il tema - spiega Morani su Facebook - è molto delicato e per questo ogni parola merita di essere meditata bene. Il territorio marchigiano è tra i più colpiti da questo terribile virus e abbiamo pianto tanti, troppi morti. Proprio nel mezzo dell’emergenza è stata pensata quella struttura alla fiera di Civitanova e nel momento in cui è stata annunciata ho creduto che fosse un intervento opportuno e tempestivo. Non ho condiviso l’incarico a Bertolaso poiché credo che nelle Marche ci siano personalità che hanno dimostrato sul campo e, in particolare, nella protezione civile le loro capacità e professionalità e ho trovato del tutto incomprensibile avere affidato la raccolta delle donazioni private all’Ordine dei cavalieri di Malta invece che alla Protezione civile nazionale. Sarebbe certamente stato più trasparente affidarsi ad un organismo pubblico. Tolte, comunque, queste perplessità, durante l’emergenza ho trovato condivisibile l’idea della struttura di Civitanova e per questo non ho avuto alcuna obiezione. Io stessa mi sono spesa per un ospedale da campo militare che è stato poi installato a Jesi". Da allora è però passato "molto tempo e la struttura a Civitanova ancora non c’è.  Anche la fase acuta del contagio è passata: oggi nelle Marche abbiamo 61 pazienti in terapia intensiva. E allora mi chiedo se quella struttura per come è stata pensata abbia ancora oggi senso e se invece non varrebbe la pena utilizzare le donazioni dei marchigiani per rafforzare le strutture ospedaliere esistenti come sta facendo l’Emilia Romagna: quei posti di terapia intensiva e sub intensiva potrebbero essere creati all’interno dei nostri ospedali pubblici allargando ed affiancando i moduli preesistenti. Avremmo così le risorse per rafforzare i nostri ospedali e saremmo preparati se dovesse malauguratamente presentarsi una nuova fase acuta di contagio. Infine, se la struttura di Civitanova, come qualcuno dice, dovesse essere invece utilizzata per alleggerire gli ospedali e allora mi chiedo perché non utilizzare a questo scopo strutture già pronte come Villa Fastiggi e Campofilone solo a titolo d’esempio. Risparmieremmo molte risorse e avremmo anche più posti di quelli previsti a Civitanova. Credo che queste siano domande che in molti si stanno facendo e che meriterebbero un dibattito pubblico più franco ed approfondito".  

24/04/2020 20:49
Coronavirus, Ceriscioli sul Governo: "In costante ritardo nel dare risposte"

Coronavirus, Ceriscioli sul Governo: "In costante ritardo nel dare risposte"

"Io trovo un costante ritardo del Governo nel dare le risposte". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli intervistato, in collegamento, da Sky Tg 24 sull'emergenza Coronavirus. "Le linee guida per la riapertura per esempio dovevano essere date gia' da due settimane- premette Ceriscioli-. Se non c'e' il tempismo esatto il pericolo e' che ogni volta uno si deve organizzare per dare risposte che non arrivano in maniera coordinata e si agisce in maniera scoordinata. Chiedo di avere dei tempi compatibili con i problemi, con quello che ci chiedono le imprese, con quello che ci chiedono i cittadini e con quello che ci chiede l'emergenza. Andare fuori tempo oggi non ci e' consentito. Ogni risposta e' arrivata molto dopo rispetto a quando serviva". Un altro caso eclatante secondo il governatore marchigiano e' quello legato agli screening sierologici. "Pensiamo all'ultimo caso quello dei test sierologici- conclude Ceriscioli-. Due settimane fa si annunciavano linee guida imminenti e a due settimane di distanza non abbiamo linee generali sui test. Questo ci costringe ognuno ad agire per conto proprio. Non e' l'ideale ma e' molto meglio di non fare nulla".  (Fonte Agenzia Dire)

24/04/2020 15:05
Bertolaso: "Non mi candido alla presidenza delle Marche, il mio lavoro non ha logiche politiche"

Bertolaso: "Non mi candido alla presidenza delle Marche, il mio lavoro non ha logiche politiche"

"Già considero assurdo dover smentire per la sesta volta la mia possibile candidatura alla presidenza di una Regione, ma per bloccare ogni polemica, no, non ho intenzione di candidarmi alla presidenza delle Marche. Per chi ancora non l’avesse capito io lavoro per il mio Paese, al di sopra di ogni logica politica". Così Guido Bertolaso interviene sui social per smorzare le polemiche nate nelle ultime ore riguardo un suo possibile interessamento alla carica di governatore della Regione Marche, connesso al coordinamento dell'intervento di realizzazione del nuovo Covid Hospital da 84 posti letto presso la Fiera di Civitanova Marche. 

23/04/2020 15:59
Tolentino, la richiesta del  Pd: "Un tavolo di coordinamento per affrontare l'emergenza"

Tolentino, la richiesta del Pd: "Un tavolo di coordinamento per affrontare l'emergenza"

"Lo scorso 21 aprile, il Comune ha comunicato che i 118.000 euro, in buoni spesa  finanziati dal Governo, sono stati distribuiti a 368 famiglie, escludendo finora solo 22 famiglie, che hanno fatto domanda e sono rimaste fuori da qualsiasi tipo di contributo. Chiediamo all’Amministrazione che si faccia promotrice di un tavolo che coinvolga tutte le forze in campo a sostegno delle famiglie e delle aziende in difficoltà per far fronte ai problemi economici che l’epidemia sta evidenziando”. La richiesta è degli esponenti del  partito Democratico di Tolentino, i quali auspicano un tavolo di coordinamento per affrontare l’emergenza. “Il Partito Democratico – affermano in una nota -  dà la propria disponibilità a fare quanto possibile per contenere i disagi della popolazione in un’azione coordinata dall’Amministrazione con tutte le associazioni di volontariato e le forze sociali presenti sul territorio. In un momento così difficile è necessario trovare diversi modi per venire incontro alle famiglie in difficoltà ed è necessario uno sforzo coordinato per favorire un uso razionale delle risorse, per evitare esclusioni o sovrapposizione di interventi. In questa fase di emergenza, ma anche in quella che viene definita fase 2, molte saranno le sofferenze dei nostri concittadini, coinvolgere le associazioni di volontariato, i loro organi di coordinamento, le forze politiche e sociali favorisce una maggior copertura delle necessità anche attraverso proposte diversificate. Il Partito Democratico sollecita l’Amministrazione Comunale a prestare particolare attenzione, in fase 2, ai cittadini più giovani che saranno sicuramente provati da questa esperienza e dall’allontanamento dalla scuola e dalla vita sociale. Chiede inoltre che si valuti  e si agisca per attenuare il disagio psicologico delle persone più fragili e degli anziani”. “Particolare attenzione  va posta – dicono gli esponenti dem -  al rischio di incipienti povertà che potrebbero riguardare situazioni che fino a ieri erano di " normalità” quali attività ed esercizi artigiani e commerciali di prossimità (bar, ristoranti, estetiste, acconciatori, ecc) per i quali si preannuncia una ripartenza lenta, o le produzioni più soggette alla mutevolezza del mercato post epidemia. Queste realtà potrebbero trovarsi nell'arco di qualche mese in povertà. Una azione di prevenzione, monitoraggio e sostegno va organizzata tempestivamente coinvolgendo le organizzazioni di categoria e sindacali in una azione di protezione "locale"  riguardo il credito ed altri aspetti che nell'arco di qualche mese possono traslare dalla "normalità" verso l'emarginazione. In base a quanto esposto il Partito Democratico ritiene necessario e chiede all’Amministrazione di istituire una Commissione o un Tavolo che valuti la situazione e cerchi di dare risposte”. Nel frattempo il  Partito Democratico invita l’Amministrazione comunale a venire incontro a tutte le famiglie tolentinati e alle piccole imprese abbattendo del 50%, dove è di sua competenza, tutte le tariffe locali, (acqua, luce, tari, tasi, buoni mensa, casa di riposo) fino al termine 2021 per non costringerle all’indebitamento, visto che la ripresa economica sarà molto dura. Gli esponenti dem  esprimono, infine ,“ la vicinanza ai Tolentinati e cordoglio alle famiglie colpite dal lutto. Insieme ce la faremo, ma una parte purtroppo non ce l’ha fatta”.      

23/04/2020 09:45
Fase 2, Emiliozzi scrive a Colao: "prioritario far riaprire le aziende di fisarmoniche a Castelfidardo"

Fase 2, Emiliozzi scrive a Colao: "prioritario far riaprire le aziende di fisarmoniche a Castelfidardo"

Le aziende della filiera di produzione di Fisarmoniche e accessori della zona di Castelfidardo, Osimo e Recanati “sono un’eccellenza a livello mondiale che dobbiamo tutelare e promuovere come esempio del made in Italy. Ho quindi contattato personalmente il commissario straordinario alla Fase 2, Vittorio Colao, e ho chiesto che siano inserite nel primo blocco di aziende che potranno riaprire già dal 4 maggio o, se possibile, anche prima, subito. Colao e il suo staff mi hanno garantito la loro massima attenzione a questa importante nicchia e hanno assicurato che valuteranno la possibilità di una rapidissima riapertura, purché vengano rispettati i dovuti standard di sicurezza”. A raccontarlo la facilitatrice esterna Marche del M5S, Mirella Emiliozzi, deputata della commissione Affari Esteri della Camera e fin dall’inizio dell’emergenza molto attiva nei contatti tra tessuto produttivo regionale e governo. “Sono certa che questa riapertura a breve, magari anche prima del 4 maggio, potrebbe essere autorizzata, perché stiamo parlando in massima parte di laboratori artigianali con al massimo due o tre persone che lavorano in spazi e botteghe ampie, che i lavoratori raggiungono con mezzi propri. Soprattutto si tratta di realtà chiuse, senza cioè che ci sia un contatto diretto con il pubblico, quindi è molto facile, per loro, il rispetto degli standard richiesti per l’apertura anticipata”. Nessun dubbio neanche sulla strategicità di queste aziende, infatti “costituiscono una nicchia preziosa del Made in Italy, una filiera unica al mondo che serve mercati ai quattro angoli del globo, dall’America alla Cina, dal Nord Europa al Giappone. Soprattutto, sono aziende artigianali che hanno tempi di produzione molto lunghi e che devono evadere gli ordinativi raccolti prima del lockdown, pena la perdita definitiva non solo del loro posizionamento, ma di tutto il loro mercato a favore di competitor esteri”. “La musica è stata una delle poche attività che ci ha permesso di riempire queste giornate di quarantena. Promuovere chi costruisce gli strumenti che permettono di suonarla, di scriverla, di ascoltarla significa aprire alla speranza, alla passione, al futuro. Per questo - conclude Emiliozzi - chiederò anche al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al sottosegretario Manlio Di Stefano, che hanno appena ottenuto un fondo molto importante per la comunicazione straordinaria del Made in Italy, di inserire anche il settore degli strumenti musicali di pregio nelle numerose campagne di promozione che a quanto pare si apprestano a far realizzare”.

22/04/2020 18:43
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.