Politica

Suicidio assistito in Italia, il primo storico sì nelle Marche: via libera per Mario, tetraplegico da 10 anni

Suicidio assistito in Italia, il primo storico sì nelle Marche: via libera per Mario, tetraplegico da 10 anni

Il comitato etico dell'Asl delle Marche (Asur) ha attestato che Mario (nome di fantasia di un tetraplegico immobilizzato a letto da dieci anni) possiede i requisiti per l'accesso legale al suicidio assistito. Lo riporta il quotidiano "la Stampa". Il via libera è arrivato dopo due diffide legali all'Asur e l'aiuto offerto dall' associazione Luca Coscioni. Mario è il primo malato in Italia a ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito, dopo la sentenza 'Cappato-Dj Fabo' emessa dalla Corte Costituzionale.  "Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni". Questo, rende noto l'Ass. Coscioni, il commento di Mario dopo aver letto il parere del Comitato etico. "Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno - dice in un video - può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni", e "condannarmi a una vita di torture. Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perchè si sta giocando sul dolore dei malati". Quello di Mario è un "calvario dovuto allo scaricabarile istituzionale". Questo il commento di Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. "Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha a tutti gli effetti legalizzato il suicidio assistito, nessun malato ha finora potuto beneficiarne, in quanto il Servizio Sanitario Nazionale si nasconde dietro l'assenza di una legge che definisca le procedure - afferma Cappato -. Mario sta comunque andando avanti grazie ai tribunali, rendendo così evidente lo scaricabarile in atto. Dopo aver smosso l'Azienda Sanitaria locale che si rifiutava di avviare l'iter, ora è stata la volta del Comitato Etico. Manca ora la definizione del processo di somministrazione del farmaco eutanasico". Tale "tortuoso percorso è anche dovuto alla paralisi del Parlamento, che ancora dopo tre anni dalla richiesta della Corte costituzionale non riesce a votare nemmeno una legge che definisca le procedure di applicazione della sentenza della Corte stessa. Il risultato di questo scaricabarile istituzionale - rileva Cappato - è che persone come Mario sono costrette a sostenere persino un calvario giudiziario, in aggiunta a quello fisico e psicologico dovuto dalla propria condizione". "È possibile che la decisione del Comitato etico consentirà presto a Mario di ottenere ciò che chiede da 14 mesi. Ma è certo che per avere regole chiare che vadano oltre la questione dell'aiuto al suicidio e regolino l'eutanasia in senso più ampio - conclude Cappato - sarà necessario l'intervento del popolo italiano, con il referendum che depenalizza parzialmente il reato di omicidio del consenziente". È "molto grave la lunga attesa che Mario, primo malato ad aver ottenuto il via libera al suicidio medicalmente assistito in Italia, ha dovuto subire. Ora procediamo con indicazioni sull'autosomministrazione del farmaco per il suicidio assistito". Lo sottolinea Filomena Gallo, co-difensore di Mario e segretario dell'Associazione Luca Coscioni. Su indicazione di Mario, continua Gallo, "procederemo ora alla risposta all'Asur Marche e al comitato etico, per la parte che riguarda le modalità di attuazione della scelta di Mario, affinché la sentenza Costituzionale e la decisione del Tribunale di Ancona siano rispettate. Forniremo, in collaborazione con un esperto, il dettaglio delle modalità di autosomministrazione del farmaco idoneo per Mario, in base alle sue condizioni. La sentenza della Corte costituzionale pone in capo alla struttura pubblica del servizio sanitario nazionale il solo compito di verifica - conclude - di tali modalità previo parere del comitato etico territorialmente competente".  A commentare la notizia con toni molto duri è anche Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia: "Uccidere un uomo con l’attiva collaborazione al suicidio di soggetti pagati dallo Stato, in assenza di una norma di legge deliberata dal Parlamento che lo consenta, è una inaccettabile forzatura. Il suicidio assistito è e resta un crimine, non può essere autorizzato da un comitato etico locale senza assunzione di responsabilità né del potere legislativo né da parte dell’esecutivo, che con Roberto Speranza ha scaricato la questione in ambito territoriale. Serve una cornice normativa certa e questa cornice non c’è perché il popolo italiano, attraverso i suoi rappresentanti in Parlamento, non vuole cedere alla cultura della morte".

23/11/2021 11:16
Sepoltura dei feti, la proposta piace ad Adinolfi e Sebastianelli: "Si faccia anche nelle Marche"

Sepoltura dei feti, la proposta piace ad Adinolfi e Sebastianelli: "Si faccia anche nelle Marche"

"Il Popolo della Famiglia Marche condivide quanto affermato dal suo presidente nazionale sulla sepoltura dei feti". Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia rilanciando quanto detto da Mario Adinolfi  che in un'intervista ad un noto organo di stampa nazionale afferma: "È monito per un Paese che sta sprofondando nella sua piaga più tragica, la denatalità, questa è iniziativa per la vita. Come spiega Papa Francesco l'aborto è un omicidio, è come assoldare un sicario. Per noi del Popolo della Famiglia, che da sempre seguiamo la dottrina della Chiesa, è evidente che ai feti, che poi non sono altro che bambini non nati, vittime di quel sicario medicale che li elimina dalla faccia della terra, è necessario dare degna sepoltura".  "Credo che questo tipo di soluzione debba essere immaginata in tutti i cimiteri d'Italia: serve a far riflettere, a ricordare che siamo un Paese che non fa più figli ma uccide appunto 70.000 bambini l'anno spesso per motivi che sono a dir poco futili", precisa Adinolfi. "Un monito dunque per far valere proposte di soluzione alla tragedia dell'aborto, che per noi, Popolo della Famiglia, significano innanzitutto andare incontro ai bisogni della donna, ampliando il suo perimetro dei diritti anche attraverso il reddito di maternità, ovvero il sostegno economico diretto per le donne che intendono partorire e dedicarsi alla crescita dei figli", conclude."Nelle Marche - prosegue Sebastianelli-  già nel 2015 è stato modificato il regolamento di polizia mortuaria obbligando ospedali e strutture sanitarie private accreditate a informare i genitori della possibilità della sepoltura per i feti. È stato fatto un primo passo, certo, ma non è abbastanza". Alla luce di quanto esposto, "il Popolo della famiglia Marche invita il Governo della Regione a formulare una proposta di legge che preveda  la sepoltura obbligatoria dei feti che altro non sono che bambini, esseri umani, nel loro primo stadio di vita.  Sepoltura che preferibilmente, per evitare costi alle famiglie, andrebbe fatta tramite convenzioni non onerose con associazioni di volontariato in grado anche (altro aspetto importante da non sottovalutare)  di sostenere e aiutare le famiglie nella sofferenza del lutto”.  

22/11/2021 09:50
Editoriale - Covid, Acquaroli la smetta di strizzare l’occhio ai no vax

Editoriale - Covid, Acquaroli la smetta di strizzare l’occhio ai no vax

EDITORIALE. E' ancora in atto la strategia di comunicazione ambigua sulle tematiche no vax e no green pass da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Un ciarlare acuito dalla gravità della situazione nelle province di Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro. E ad ammettere che le cose non stiano andando proprio bene nella Regione Marche è la stessa Regione Marche.  I report giornalieri delle ultime settimane, come raccontato dal nostro Petro Feliciotti nella rubrica di Picchio News dedicata all’andamento del Covid, segnalavano una pericolosa curva ascendente. Una progressione del virus che, in caso di una mancata stretta delle restrizioni e un comune malcelato menefreghismo che aleggia incontrastato tra i cittadini, avrebbe inevitabilmente messo di nuovo in crisi il sistema sanitario nazionale. E così è stato. Il rapporto tra positivi e testati venerdì è arrivato al 16%, il tasso di incidenza del virus è di 126,48 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (mercoledì era al 112,50). Proprio nelle Marche è altissimo il numero di ricoveri in terapia intensiva rispetto ai contagi registrati: 20 quelli attualmente in intensiva, 28 in semi intensiva, 43 in reparti non intensivi. 5 i decessi negli ultimi due giorni. Dei dati che farebbero balzare sulla sedia qualsiasi presidente di Regione di fronte a una piena quarta ondata. Ma non Francesco Acquaroli. L’esponente di Fratelli d’Italia, con calma serafica, in contemporanea alla pubblicazione dei dati si è schierato contro l’ipotesi di una stretta ventilata dal Governo nei confronti dei no vax e del green pass rinforzato: “Il rischio è quello di tensioni sociali”, ha detto. Peccato che le Marche risultino essere tra le ultime regioni italiane nel rapporto tra dosi consegnate e dosi somministrate (16esime su 21). E non è colpa né dei medici né del servizio sanitario nazionale. Mentre l'Istituto Superiore di Sanità si è affrettato a sottolineare come il numero di morti tra i non vaccinati è di 9 volte superiore a quello dei vaccinati, Acquaroli sente l'esigenza di uscire fuori dal coro. Questa l'escalation degli ultimi giorni. 10 novembre: "Ha funzionato il vaccino, non il green pass". 12 novembre: "Nelle Marche il 50% dei contagiati è vaccinato". 16 novembre: "Zona gialla da escludere". 18 novembre: "Rischio tensioni con nuove restrizioni per i non vaccinati". Dichiarazioni estrapolate - lo precisiamo - da discorsi nei quali Acquaroli ha predicato comunque massima attenzione e il rispetto delle misure di contenimento del virus. E rilasciate in parte dal divano di casa, dove da sei giorni a questa parte si trova il presidente, in isolamento fiduciario per via della positività al Covid riscontrata dall'Assessore Castelli. Diversi i politici che hanno chiesto attenzione alle modalità di comunicazione: tra questi l'esponente nazionale del PD Morani - reduce dalla terza dose -  e quello regionale Mangialardi. Insieme a loro tanti altri colleghi della stessa maggioranza che sostiene Acquaroli in Regione. Una attenzione e un senso di responsabilità espresso prima a livello sociale e sanitario e solo in seguito sul piano politico. In un quadro di totale deregulation degna delle emittenti free to air degli anni '70, si innesta una nuova indagine del Garante per la Privacy in merito all'ennesima diffusione di green pass falsificati. Gli esperti del settore hanno le idee chiare: "Se siete no vax cambiate ambulatorio" ha detto il dottor Giorgetti, medico recanatese giunto alla ribalta nazionale nel corso di questa settimana per il cartello affisso all’esterno del proprio ambulatorio e rivolto ad alcuni pazienti. E' lo stesso invito che ci sentiamo di rivolgere anche a qualche inquilino di Palazzo Leopardi. Sempre con il rispetto del distanziamento e dell'uso della mascherina, la stessa che tanti, troppi marchigiani hanno smesso di indossare anche all’interno delle attività commerciali.  Scelga in modo chiaro da che parte stare, Acquaroli. Attraverso dubbi di shakespeariana memoria è opportuno comprendere se sia possibile essere politico di Fratelli d'Italia e al tempo stesso essere presidente delle Regione Marche. Questo è il dilemma. Si può anche essere compagni di partito di Giorgia Meloni, ma facciamo comprendere a marchigiani e italiani che non è accettabile, nella sua veste istituzionale, strizzare l'occhio ai no vax.  

21/11/2021 09:00
Pd Marche: il congresso slitta al 2022, nel frattempo Letta nominerà un traghettatore

Pd Marche: il congresso slitta al 2022, nel frattempo Letta nominerà un traghettatore

Il Congresso regionale del Partito Democratico delle Marche slitterà al prossimo 15 febbraio (era previsto il 19 dicembre).  Condivisione sul rinvio e nel frattempo il segretario nazionale Enrico Letta "affiderà a una figura autorevole di dirigente di partito il compito di coordinare il Pd in questa fase congressuale, in raccordo costante con il partito marchigiano, a partire da Augusto Curti e Antonio Mastrovincenzo", che avevano espresso volontà di candidarsi. Lo fa sapere in una nota la segreteria nazionale. "Nelle ultime settimane la segreteria nazionale del Pd - ricorda - ha attivato una serie di incontri e consultazioni con i principali esponenti politici e istituzionali dem delle Marche, rivolta a individuare un percorso condiviso per fare del prossimo congresso regionale il primo atto di un nuovo e forte impegno, espresso direttamente dallo stesso segretario Enrico Letta, per riconquistare un consenso maggioritario alle forze democratiche e progressiste nella regione". "Per farlo, condizione essenziale è ritrovare un'unità di intenti e costruire, attraverso il dialogo all'interno del partito e con la società marchigiana, un progetto condiviso per il futuro. - spiega la segreteria - L'obiettivo è rafforzare la proposta politica del Pd e affiancare all'opposizione nettissima alla destra che governa la regione la costruzione di uno schieramento politico e sociale che possa sconfiggerla elettoralmente, a partire dalle elezioni amministrative del prossimo anno".  Questi obiettivi - rileva - possono realizzarsi al meglio attraverso una fase di decantazione e di riattivazione del dialogo all'interno del partito. La richiesta di attivare questo processo, avanzata dalla segreteria nazionale, è stata accolta da Curti e Mastrovincenzo, i quali hanno finora espresso la volontà di candidarsi alla segreteria regionale aggregando importanti sostegni attorno alle loro candidature. Pertanto, si è condivisa l'idea di rinviare di qualche tempo la celebrazione del congresso regionale, prevedendo che si terrà comunque entro il 15 febbraio 2022". (Fonte Ansa)

20/11/2021 18:32
Sala slot a Civitanova. Questura contro apertura, Comune no: "Comportamento da Ponzio Pilato"

Sala slot a Civitanova. Questura contro apertura, Comune no: "Comportamento da Ponzio Pilato"

Sala slot a Civitanova, l’amministrazione non si costituirà in giudizio nel ricorso presentato contro Ministero dell’Interno e Questura di Macerata e nei confronti del Comune riverasco, da società che hanno chiesto l’autorizzazione ad aprirne una in via Pellico. Apertura  che è stata negata appunto dalla questura, in base alla legge regionale, da qui il ricorso presentato dalla stessa società verso Ministero e Comune.  “Un comportamento da Ponzio Pilato – dichiara il capogruppo Pd Giulio Silenzi -  che dice quali siano le priorità di questa giunta: tra queste sicuramente non la lotta alla ludopatia, in una città che le statistiche tratteggiano tra le prime in regione per giocate pro capite. Numeri da allarme sociale che dovrebbero indurre la politica almeno a dotarsi di un Regolamento comunale che disciplini (e contrasti) la diffusione delle sale slot, ma la giunta lo tiene da tre anni nei cassetti. “La Questura nella vicenda in questione – ricorda Silenzi -  si è costituita in giudizio e affronterà in tribunale, insieme al Ministero dell’Interno, i ricorsi presentati dai privati. Il Comune no e la scelta l’ha fatta il plenipotenziario segretario generale, il quale ha escluso l’interesse della giunta a costituirsi contro la ditta che vuole aprire una mega sala slot. Un atteggiamento che non contrasta e quindi favorisce la diffusione del gioco con le videolottery e le macchinette, attraverso cui tanta gente si sta rovinando. Una realtà preoccupante ma di scarso interesse per Ciarapica e il suo entourage, riusciti a portare perfino Antonio Tajani ad inaugurare i locali, oggi attrezzati a bar, nei quali i privati vorrebbero aprire la mega sala slot”. “Un europarlamentare e coordinatore nazionale di FI, partito di Governo, che inaugura un locale a cui si voleva dare una destinazione che ha generato una causa contro il Ministro dell’Interno”. “È capace di tutto Ciarapica – attacca il capogruppo Pd -  perfino di sconfessare l’ex questore Antonio Pignataro. Fu lui a dire il primo no all’apertura della sala slot in via Pellico e a seppellire quindi la delibera della giunta sui criteri interpretativi della distanza minima e prima di lasciare Macerata fece capire di tenere molto alla approvazione del nuovo regolamento cittadino sul gioco d’azzardo. Ma Ciarapica ha fatto orecchie da mercante. Pignataro andava bene per mandare via gli zingari, ma nella lotta alla ludopatia il suo impegno e le sue richieste sono stati ampiamente traditi”.  

20/11/2021 17:57
Rsa in ginocchio a causa del Covid. Il PD promette battaglia per reperire le risorse necessarie

Rsa in ginocchio a causa del Covid. Il PD promette battaglia per reperire le risorse necessarie

In occasione del prossimo assestamento di bilancio regionale, il Partito Democratico ha promesso di proseguire nella propria battaglia volta a prevedere le opportune risorse e i ristori economici a favore degli Enti gestori delle strutture per anziani non autosufficienti, disabili, minori e altre categorie di cittadini fragili, messe in ginocchio dall'emergenza Covid. Negli ultimi due anni, infatti, le Rsa imputate hanno visto aumentare in maniera esponenziale i costi di gestione a fronte di minori ricavi dovuti anche all’impossibilità di accettare nuovi ospiti. «Riteniamo gravissimo - si legge nel comunicato stampa, diffuso da parte dei consiglieri dem Fabrizio Cesetti e Romano Carancini, del PD - che la Giunta Regionale non abbia previsto ancora oggi alcuna risorsa economica, ignorando il grido di allarme lanciato dalle rappresentanze di tutti gli Enti gestori e “chiudendo addirittura i rubinetti” con il neanche celato, quanto inaccettabile, tentativo di utilizzare le difficoltà degli stessi Enti come arma nei confronti del governo nazionale per farsi assegnare o svincolare risorse, quando invece, se del caso, nei confronti del governo dovrebbero essere usati strumenti politici e istituzionali.» A queste dischiarazioni, si aggiungono le accuse di omissione da parte dell'Amministrazione Regionale, giustificate dall'esigenza di assicurare “garanzie strutturali” agli stessi Enti gestori. La promessa da parte dei rappresentati del PD sarà, a fronte della situazione descritta, quella di presentare in Aula proposte emendative per assegnare le necessarie risorse. «Le Rsa - proseguono i due consiglieri - hanno bisogno di risorse economiche nell’immediato per garantire sicurezza, serenità e fiducia a un settore delicatissimo e fragile che si dedica con capacità e abnegazione a chi ne ha veramente bisogno e a chi a causa dell’età o della malattia è meno fortunato. D’altra parte in un bilancio regionale di oltre 3 miliardi di euro per la sola sanità non è difficile reperire risorse per il settore. È solo questione di volontà politica che, se del caso, deve piegare la tecnica alla volontà della ragione e delle vere e prioritarie necessità.»  

19/11/2021 17:45
Concessioni balneari, Ciarapica: "Situazione preoccupante, incontrerò i rappresentanti di settore"

Concessioni balneari, Ciarapica: "Situazione preoccupante, incontrerò i rappresentanti di settore"

Civitanova Marche - “Alla luce della recente decisione del Consiglio di Stato e accolta nella Manovra 2022 di una proroga delle concessioni balneari solo fino a dicembre 2023 e con la conseguente decadenza dal 1° gennaio 2024, si sta creando una situazione molto preoccupante per tutto il settore dei balneari”. Così il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito allo stop delle concessioni contenute nella Manovra economica 2022. “La prospettiva delle liberalizzazioni in questo settore piuttosto delicato e che grava da anni a causa della direttiva Bolkestein sulla testa di centinaia di migliaia di imprese italiane soprattutto a carattere familiare creando incertezze continue sul futuro economico di 30mila aziende rappresentate, 800mila lavoratori e un volume d'affari di 15 miliardi di euro, perché questa è la caratteristica principale di queste imprese, credo che vada analizzata con serietà mettendo in campo qualsiasi azione politica”. Ha continuato Ciarapica. “Da sempre i partiti e i governi di centrodestra hanno tentato di procrastinare questa incredibile direttiva, che personalmente ritengo non solo ingiusta ma anche fortemente dannosa per il tessuto economico e sociale del nostro turismo balneare creando un caos senza precedenti.  A tal proposito – ha aggiunto il primo cittadino - da alcuni giorni, ho avuto un lungo confronto con il senatore Maurizio Gasparri, responsabile degli Enti locali di F.I., che si è detto anche lui ‘sconcertato’ per tale decisione e che è disposto ad opporsi nelle sedi opportune e con qualsiasi iniziativa possibile. Ritengo, inoltre, molto gravi le posizioni a livello centrale del PD e del M5s che addirittura si sono dimostrati a favore di una tale decisione non considerando la sciagura che si abbatterebbe su tutta l’economia della nostra Nazione, facendo conquistare con estrema facilità a gruppi stranieri e a fondi senza “volto” imprese create a suon di sacrifici”. “Per questo,  essendo molto preoccupato per il futuro degli imprenditori balneari civitanovesi in primis e anche di tutti quelli marchigiani, sono in stretto contatto con Stefano Aguzzi di F.I., assessore regionale con delega alla tutela della costa e del demanio che - non appena terminerà la quarantena a cui è sottoposto a causa di un contagio in Giunta regionale – mi ha già promesso che sarà presente in città per incontrare i rappresentanti dei balneari di Civitanova Marche’. ‘Ricordo, infine, che le Marche nell’ultima rilevazione 2021 vede, sui 113km di spiaggia, un totale di 4.392 concessioni del demanio marittimo, 942 concessioni per stabilimenti balneari, 114 concessioni per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Un settore molto fiorente che crea molti posti di lavoro e benessere economico a migliaia di famiglie vanificando anche investimenti e mutui sottoscritti in base alla Finanziaria del Governo giallo-verde del 2018 che aveva esteso la proroga fino al 2033”’.

19/11/2021 17:20
Civitanova, Cipolla: "Porto insicuro, serve procedura urgente. Sì alla darsena, ma nella zona est"

Civitanova, Cipolla: "Porto insicuro, serve procedura urgente. Sì alla darsena, ma nella zona est"

“Abbiamo documentazioni che del porto di Civitanova si è iniziato a parlare dal tempo dello Stato della Chiesa, Napoleone era interessato a trovare una soluzione, il Regno d’Italia aveva speso delle promesse, ma qualcosa si è fatto solo nella metà del ‘900 e mai ultimato, tanto è vero che il porto è tutt'oggi insicuro”. A sottolinearlo è PierLuigi Cipolla, referente per il porto della lista civica “La Nostra Città” che correrà alle prossime elezioni amministrative del 2022, a Civitanova Marche, appoggiando il candidato sindaco Vinicio Morgoni.  “Da 16 anni siamo in attesa della definizione di un progetto mai avvenuta - aggiunge Cipolla -. Voglio, quindi, fare chiarezza sul nostro di progetto. La necessità primaria è proprio la sicurezza, che dovrà essere garantita con procedura di somma urgenza. Soltanto poi si potranno porre le basi per la realizzazione della nuova darsena. La protezione al porto ha dei costi di molto inferiori anche al solo prolungamento del molo est”. Per Cipolla la nuova darsena deve essere realizzata nella zona est e non nella zona nord “perché nel primo caso abbiamo fondali già adeguati al diporto, mentre nel secondo dobbiamo fare sbancamenti. Non si può far sfogare il torrente Castellaro in una darsena, dobbiamo pensare all’imprevisto che, sempre più spesso, si verifica”. Inoltre “non possiamo distruggere la spiaggia più bella di Civitanova - spiega Cipolla -, senza considerare che i costi di una darsena a nord portano necessariamente ad una colata di cemento per il recupero dell’investimento (Dubai)”. Averla ad est, invece, “ci permette di allargarci verso il mare – puntualizza il referente della lista 'La Nostra Città' -, di acquisire spazi che altrimenti non avremmo se non a caro prezzo delle persone che lo vivono e ci lavorano. Infine, avremmo lo sbocco sul mare con tutti i servizi di ristorazione, spazio sociale e di aggregazione che la città ed il turismo richiede” “I tempi, per la realizzazione completa del progetto, non andranno ad impattare sull’attuale attività cantieristica e sociale e ci lasciano modo di iniziare il processo di riqualificazione della darsena attuale e dei suoi spazi. La visione avveniristica del progetto è ampliamente supportata dalla sua semplicità, semplicità dettata dalle idee delle persone che vivono il porto, operatori e fruitori che ne conoscono le problematiche e ne intravvedono le opportunità” conclude Cipolla.  

18/11/2021 17:30
Acquaroli dice 'no' al modello Austria: "Rischio tensioni con nuove restrizioni per i non vaccinati"

Acquaroli dice 'no' al modello Austria: "Rischio tensioni con nuove restrizioni per i non vaccinati"

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ritiene che non siano "utili" ulteriori restrizioni per i non vaccinati o un Green pass rinforzato, "perché anche se il contagio ha ripreso a correre siamo in una fase diversa dallo scorso anno" e anche perché "nonostante il primo e il secondo Green pass, non stiamo vedendo un aumento sconvolgente delle vaccinazioni". Acquaroli lo ha detto a Sky Tg 24, poco prima dell'incontro delle Regioni che dovrebbe decidere sulle ulteriori misure. Misure che, secondo il governatore marchigiano, rischierebbero di creare "altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è". "Dovremmo anche dire che - ha aggiunto - tra chi non è vaccinato c'è chi non lo è per scelta e chi non lo è perché non può vaccinarsi. Andremmo ad innescare un meccanismo pericolosissimo che in questo momento non credo sia utile, lo ritengo sin dall'inizio della discussione sul Green pass". "La fase che stiamo vivendo - ha ribadito - è completamente diversa da quella dello scorso anno, anche se c'è una recrudescenza del virus. Lo scorso anno avevamo bar e ristoranti chiusi, la Dad, teatri, cinema e strutture sportive chiuse, era impossibile avere qualunque tipo di socialità e nonostante tutto avevamo nelle Marche 400-500 contagi giornalieri, le terapie intensive stracolme e così l'area medica". "Invece di ulteriori restrizioni - ha proseguito Acquaroli -, vedo troppa gente senza mascherina, troppa gente che sta abbassando la guardia. Bisogna intervenire sul trasporto pubblico locale, efficientare il sistema di ventilazione meccanica che abbiamo adottato per le scuole, una serie di accortezze che non creino discriminazioni e che facciano sì che questa pandemia la superiamo uniti e compatti e non divisi".

18/11/2021 15:45
Porto Recanati, stagione turistica 2021 ai livelli pre-pandemia. Sabbatini: "Risultati ottimi"

Porto Recanati, stagione turistica 2021 ai livelli pre-pandemia. Sabbatini: "Risultati ottimi"

"La stagione turistica 2021 portorecanatese ha quasi eguagliato i risultati del 2019, stagione senza le chiusure dettate dall'emergenza sanitaria. Un triennio difficile ma che ci ha visto sempre tra i primi posti nelle realtà turistiche regionali, soprattutto considerato il rapporto tra presenze realizzate e capacità ricettiva". Ad evidenziarlo è Angelica Sabbatini, attuale consigliere di minoranza del Comune di Porto Recanati nonché ex assessore al turismo.  "Il nostro comune conta circa 22.000 posti letto e le strutture ricettive della città sono tra le migliori dell'intero territorio marchigiano. Poi un lavoro costante di promozione e attenzione all'intero comparto turistico e in stretta collaborazione con gli operatori di settore - ha aggiunto Sabbatini. E’ quanto ho rappresentato all'attuale Assessore al Turismo Casali nel corso dell'incontro che abbiamo avuto in Comune lo scorso 8 novembre per un passaggio delle consegne e per l'illustrazione di quanto fatto e di quanto avevo in programma”.  “Nel corso del mio mandato ho sempre valutato in maniera oggettiva ogni collaborazione che ci veniva proposta e solo nell'ottica del bene della Città - sottolinea l'ex assessore -. La nostra presenza in Riviera del Conero e Colli dell’Infinito si è maggiormente consolidata partecipando in maniera attiva a tutte le occasioni fieristiche, ai progetti di promozione e marketing, all'utilizzo di nuovi strumenti come il Booking Engine, all’ informazione coordinata con  la gestione dell'Ufficio IAT e infine al progetto più ambizioso, approvato dal CDA di Riviera del Conero, che è la convenzione  per realizzare – presso i locali Kursaal -, il Centro di Formazione Permanente per tutti gli operatori di settore. Un vero e proprio “Palazzo del Turismo”, al centro di Porto Recanati. Spero davvero che la giunta Michelini decida di andare avanti su questo progetto”. Determinante, secondo Sabbatini, anche la presenza nella rete di Tipicità e Grand Tour delle Marche. “Siamo passati da una posizione del tutto marginale ad essere tra i Comuni Partners ed ospitare le tappe del Grand Tour che hanno fatto registrare il più alto indice di gradimento e numero di presenze” "Creare nuove strutture ricettive tenendo conto di tutte le possibilità concesse dal Piano regolatore esistente e anche di tutte quelle innovazioni nell’ambito edilizio che coniugano il rispetto dell'ambiente ma anche la difesa dell’economia. È questa la grande sfida che la città si deve preparare ad affrontare. Sicuramente bisognerà offrire maggiori servizi ai turisti ma anche agli operatori e spazi dedicati alla prima fonte di ricchezza della nostra Città della quale, a cascata beneficiano, direttamente o indirettamente, molti dei concittadini. Non pagherà 'vivere di rendita' ma occorrerà andare avanti con progetti di promozione precisi e rivolti ad altrettanto specifici target turistici. E’ un processo già iniziato, va perseguito ed incrementato". "Nel volere una Porto Recanati turistica tutto l'anno si dovrà puntare a far crescere le presenze e non a diluire in un periodo più lungo quelle già realizzate. Sarà importante capire se, nell'ottica di una città vivibile tutto l'anno, si prenderà come parametro la vivibilità di luglio e agosto, oppure quella di maggio e settembre. Saranno queste le scelte politiche importanti dell’immediato futuro, importanti soprattutto per tutte le attività economiche cittadine e tutto l'indotto che il turismo crea” conclude la consigliera Sabbatini riferendosi alle linee di mandato dell'attuale maggioranza. 

18/11/2021 11:03
Civitanova 2022, centrodestra unito per il Ciarapica bis: "Condivisi i punti del programma"

Civitanova 2022, centrodestra unito per il Ciarapica bis: "Condivisi i punti del programma"

Riunione dei partiti del centrodestra civitanovese alla presenza del sindaco Fabrizio Ciarapica, in vista delle elezioni in programma la primavera prossima. Hanno partecipato i coordinatori locali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC. “In un clima disteso e costruttivo si sono condivisi i punti programmatici che costituiranno l’ossatura del programma elettorale con al centro un piano strategico relativo a sosta, viabilità, mobilità, una capillare manutenzione di strade e marciapiedi e un’attenzione particolare riservata a tutto ciò che riguarda la valorizzazione  dei quartieri, dei borghi e della città alta”, affermano gli esponenti del centrodestra. “Primaria poi la prosecuzione nell’attenzione alle fragilità sociali, ai giovani e alla famiglia,  alle politiche ambientali con un approccio costruttivo e non ideologico”. “Si è altresì condivisa – concludono -  una stringente tabella di marcia per giungere alla chiusura del programma di coalizione che deve essere la base per la chiusura del mandato in corso e costituire le fondamenta delle sfide future che attendono la città per i prossimi 5 anni. Il metodo dovrà essere quello della condivisione, dell’inclusione e apertura a tutte le forze costruttive della città”.  

17/11/2021 10:34
Marche, la giunta  approva il bilancio di assestamento: manovra da 138 milioni

Marche, la giunta approva il bilancio di assestamento: manovra da 138 milioni

“L’assestamento del bilancio regionale ricade in un momento particolare in cui la finanza pubblica regionale è funestata da un alto grado di volatilità, perché lo Stato non ha previsto, purtroppo, assegnazioni sufficienti a coprire i costi sostenuti dalle Regioni a causa della crisi sanitaria e a garantire la flessione delle entrate tributarie determinata dal covid .” È il primo commento dell’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli all’indomani dell’approvazione dell’atto nella seduta della giunta regionale di ieri. L’assestamento del bilancio di previsione 2021-2023 finanzia una nuova spesa di 178 milioni di euro, di cui  40 milioni sono relativi ad accantonamenti e partite tecniche e 138 milioni serviranno per finanziare nuovi interventi: 77 milioni già nel 2021, 32 milioni del 2022 e 29 milioni di euro nel 2023. “ Sullo sfondo della nostra proposta, le incertezze del rapporto tra lo Stato e la Regione, una questione che è stata esaminata anche oggi - informa Castelli – ad un incontro tra i Presidenti di Regioni, gli assessori regionali al Bilancio e i gruppi parlamentari – affinchè nella legge di bilancio venga tenuto in debito conto sia la rifusione delle spese, sia la previsione di fondi aggiuntivi per garantire le mancate entrate che si sono verificate a causa della stessa crisi sanitaria.  Pur avendo immaginato un’anticipazione dei tempi della manovra, abbiamo invece dovuto adottare principi di prudenza e cautela perché siamo stati condizionati dalla situazione descritta. “ “Nonostante questa fase difficile, abbiamo approvato una manovra importante – prosegue Guido Castelli - che si è concentrata sulle spese del 2021 per fronteggiare le esigenze più urgenti e per compensare possibili squilibri di bilancio dovuti all’incertezza del quadro finanziario nazionale e trasferendo per il 2022 e 2023 le azioni più significative. Nonostante ciò abbiamo proposto una manovra molto importante che si è condensata anche in azioni su supporto strategico alle imprese. Mi riferisco in particolare al rifinanziamento della legge 13 per più di 3 ml di euro e ad un programma di sostegno alle imprese che intendono patrimonializzarsi per più di 6 milioni. A ciò si aggiunga lo stanziamento che rafforza le azioni già messe in campo per sostenere le aziende che hanno mantenuto i livelli occupazionali durante la crisi Covid. La nostra strategia va nel senso di sostenere in maniera strutturale le imprese e non solo in forma di ristori, che pure sono stati previsti per alcuni specifici interventi in favore di settori particolarmente colpiti e non ancora adeguatamente sussidiati.” “Vi è inoltre la necessità – conclude l’assessore - di garantire provvista finanziaria ad interventi che abbiamo ricevuto sì in eredità ma che non avevano adeguata copertura, come per esempio l’Ospedale di Fermo (6,8 ml) e il nuovo INRCA (5 ml) . Importante anche il rifinanziamento del welfare per ben 7,4 milioni, di cui 3,8 milioni per i progetti di vita indipendente, 1 milione per cooperazione e associazionismo, 1 milione per fondo di residenzialità utenti incapienti, 680 mila euro per disabilità e disturbi spettro autismo, 275 mila per i giovani, 280 mila per le famiglie. E poi il contributo al comune Capoluogo, Ancona per il lungomare nord di 3,5 milioni.”

16/11/2021 19:14
Cantieri sulla A14, sopralluogo dei deputati della Lega: "Chiesta accelerazione dei lavori"

Cantieri sulla A14, sopralluogo dei deputati della Lega: "Chiesta accelerazione dei lavori"

“Nel mese di maggio avevamo presentato un’interrogazione sullo stato dei cantieri nella tratta abruzzese e marchigiana della A14, causa di difficoltà nella viabilità e di grandi ritardi di percorrenza. Le continue interlocuzioni con la società hanno permesso un parziale sblocco dei cantieri nel periodo estivo, favorendo turismo ed attività produttive”.  Lo dichiarano i deputati della Lega Antonio Zennaro e Tullio Patassini a seguito del sopralluogo di stamattina presso i principali cantieri ad alto impatto infrastrutturale dell’A14, tra Marche e Abruzzo. “Quello a Pescara – spiegano i deputati del Carroccio -  è stato un importante incontro operativo con i dirigenti del 7° tronco di Autostrade per l'Italia, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei dodici cantieri attualmente operativi, con un sopralluogo a Colle Moretto in Abruzzo e galleria Pedaso nelle Marche. Pur nelle complessità degli interventi, abbiamo sollecitato un'accelerazione dei lavori in modo che i più impattanti terminino entro il 2021, favorendo la viabilità durante le ferie natalizie”.  "È stato chiesto, inoltre, un interessamento su eventuali accordi per avviare, nelle strutture ristoro e ristorazione lungo il tratto Marche-Abruzzo, vetrine di vendita per vini e prodotti tipici regionali di eccellenza, abruzzesi e marchigiani, per dare spazio e opportunità a tanti produttori locali”.

16/11/2021 14:52
Maestri di sci, scattano i ristori nelle Marche: in arrivo oltre 260mila euro di contributi

Maestri di sci, scattano i ristori nelle Marche: in arrivo oltre 260mila euro di contributi

Sostenere i maestri di sci di tutte le discipline e le scuole di sci operanti nelle Marche, nelle spese di gestione, a seguito delle difficoltà economiche generate dall’emergenza sanitaria Covid-19. A tale scopo la Regione Marche erogherà contributi a fondo perduto una tantum, da trasferimenti statali dei Ministeri del Turismo, dell’Economia e delle Finanze, per un valore complessivo di 267.576,08 euro.  “Il settore degli sport di montagna – dichiara l’assessore regionale allo Sport, Giorgia Latini - è stato uno dei più colpiti dalla grave crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19, che ha di fatto vanificato, nella stagione sciistica 2020-2021, con la chiusura al pubblico dei comprensori sciistici, il regolare svolgimento della stagione invernale e, conseguentemente, ha bloccato la possibilità di lavoro per i maestri di sci e le scuole di sci in cui questi erano occupati, creando danni economici significativi per migliaia di famiglie ed imprese”. “L’augurio è che l’arrivo di queste risorse – continua l’assessore Latini – rappresenti un valido aiuto per tutta la categoria, specialmente in questo periodo in cui ci si appresta alla riapertura della nuova stagione sciistica 2021-2022”.  A beneficiare dei contributi saranno i maestri di sci di tutte le discipline iscritti all’Albo del Collegio regionale delle Marche alla data del 9 marzo 2020 e che risultino ancora iscritti alla data del 14 febbraio 2021 e le scuole di sci operanti nelle Marche ed autorizzate con delibera di G.R. prima del 9 marzo 2020 e che risultino ancora operanti alla data del 14 febbraio 2021. Sarà sottoscritta una convenzione tra la Regione Marche e il Collegio regionale dei Maestri di Sci delle Marche, al fine di stabilire le modalità per l’assegnazione, la ripartizione e l’erogazione dei contributi. I contributi saranno riconosciuti ed erogati nel rispetto del divieto di cumulo con le indennità a favore dei lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport. Cinque, in particolare, le linee di intervento: 1) Maestri di sci - misura base: 500 euro a ristoro delle spese di iscrizione al Collegio della Regione Marche e di assicurazione sostenute nelle due stagioni compromesse a causa della pandemia dovuta al Covid-19. 2) Maestri di sci – libero professionista: 4.500 euro a parziale ristoro delle spese sostenute per l'iscrizione al Collegio della Regione Marche, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva aperta durante i due anni in cui non è stato possibile esercitare. 3) Maestri di sci – libero professionista con perdita di fatturato superiore al 30%: 4.500 euro + 30% sulla media del fatturato degli ultimi tre anni a parziale ristoro delle spese sostenute per l'iscrizione al Collegio della Regione Marche, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva e mancato fatturato. 4) Scuole di Sci: 4.500 euro per ciascun maestro regolarmente iscritto e socio della stessa, a parziale ristoro delle spese sostenute per iscrizione, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva aperta durante i due anni in cui non è stato possibile operare. 5) Scuole di Sci con perdita di fatturato superiore al 30%: 4.500 euro per ciascun maestro regolarmente iscritto e socio della stessa alla data del 9 marzo 2020 + 30% sulla media del fatturato degli ultimi tre anni, a parziale ristoro delle spese sostenute per iscrizione, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva e mancato fatturato.

16/11/2021 13:30
Marche, l'assessore Castelli positivo al Covid: in isolamento tutti i componenti della Giunta

Marche, l'assessore Castelli positivo al Covid: in isolamento tutti i componenti della Giunta

A seguito della positività al coronavirus dell'assessore Guido Castelli, emersa al termine della riunione di Giunta che si è svolta questa mattina, il Presidente Francesco Acquaroli, gli Assessori, il Capo di Gabinetto e il Segretario Generale della Regione Marche hanno ritenuto opportuno, a partire da oggi, porsi in isolamento volontario in un regime di sorveglianza sanitaria, come prevede la normativa vigente.  Su decisione del Presidente Dino Latini, inoltre, la seduta dell’Assemblea legislativa regionale, già convocata per domani (16 novembre) alle ore 10, è stata annullata.  "Oggi pomeriggio ho scoperto di essere positivo al Covid. Sto bene - ha dichiarato lo stesso Castelli -. Non abbassiamo mai la guardia, anche se siamo vaccinati. Attualmente sono in isolamento e dalla mia abitazione continuerò a lavorare per la nostra comunità. Mi raccomando: prudenza e attenzione, i contagi sono risaliti".

15/11/2021 18:43
Civitanova 2022, "Atteggiamenti tirannici e volontà di censura, lascio La Nostra Città"

Civitanova 2022, "Atteggiamenti tirannici e volontà di censura, lascio La Nostra Città"

“Essendo civica, antifascista, indipendente e soprattutto rispettosa dei diritti, delle libertà di espressione e del pensiero critico, sento il dovere morale di lasciare la lista "La Nostra Città" e quindi non sostengo più la candidatura a sindaco di Vinicio Morgoni”. Così l'esponente politica civitanovese, Giovanna Capodarca Agostinelli, annuncia la  sua uscita dalla lista che si è formata in vista delle prossime elezioni. “Nonostante le mie continue sollecitazioni fin dalla sua nascita – continua Capodarca Agostinelli - la lista è tutt'oggi senza statuto, senza carta dei valori e senza comitato di garanzia.  Inoltre, con immenso dispiacere, ho visto sparire e cancellare commenti e domande di semplici cittadini in cerca di chiarimenti nelle pagine social. Questa volontà di censura è stata esercitata non solo sui social, ma anche nei rapporti interni e con la stampa. Per aver reso noto il mio incontro con Saltamartini (che a breve verrà a Civitanova), mi è stato impedito di partecipare alle riunioni pur essendo stata co-fondatrice della lista”. “Mancando i presupposti basilari per la natura civica della lista, non voglio in alcun modo favorire l'ascesa di chi non si fa portavoce di valori e propositi ben chiari. Questo strappo è un atto doloroso ma necessario. Non possiamo rischiare che soggetti con atteggiamenti di chiara politica tirannica e persecutoria, assumano ruoli rilevanti nell'amministrazione civitanovese. A tutto questo vanno aggiunte le proposte obsolete (risalgono a fine ottocento) per il nuovo porto. Queste proposte non sono solo antiquate ma pretendono di utilizzare fondi che non sono stati stanziati o previsti. In conclusione, considerata la mancanza di chiarezza, la poca propensione al confronto, e la scarsa capacità organizzativa per quest'ultima proposta del porto, mi hanno fatto riflettere e riconsiderare il mio supporto alla lista. Sono una donna -conclude Capodarca Agostinelli -  che si è sempre realizzata con le sue forze e credo nel valore delle vere liste civiche meglio perdere che fare accordi o accordicchi per ritagliarsi un po' di potere e visibilità a scapito della città”.

15/11/2021 09:51
Vaccini, Mangialardi su Acquaroli: "Offre sponda ai No Vax, presa di posizione clamorosa"

Vaccini, Mangialardi su Acquaroli: "Offre sponda ai No Vax, presa di posizione clamorosa"

"Non comprendo quali siano le ragioni che, ormai da giorni, in coincidenza con la crescita del numero dei contagiati dal Covid, spingono il presidente Acquaroli a intensificare messaggi che sollevano dubbi sull’utilità dei vaccini". Ad affermarlo è Maurizio Mangialardi, capogruppo regionale del Partito Democratico. Il riferimento dell'esponente dem è a quella che definisce come una "clamorosa presa di posizione attinta a piene mani dalla più becera propaganda No Vax, secondo cui il fatto che nelle Marche cresca il numero dei pazienti Covid vaccinati dovrebbe far riflettere sulla reale protezione del vaccino (leggi qui)".  "In realtà, come noto fin dall'inizio, il vaccino non copre totalmente dal contagio ma permette di abbattere il rischio di gravi conseguenze sulla salute di chi contrae il virus depotenziando significativamente i suoi effetti. La verità è - aggiunge Mangialardi - che il dato che dovrebbe dare chiunque si ritenga intellettualmente onesto è che il 100% dei non vaccinati può contagiarsi con un’altissima probabilità di finire in terapia intensiva e tutto ciò che ne consegue".  "Sostenere, come fa Acquaroli, che i dati vanno 'letti scevri da condizionamenti e appartenenti a teorie specifiche' è invece di una gravità inaudita perché si mette sullo stesso piano la scienza e il delirante complottismo dei No Vax, legittimando quest’ultimo a discapito della prima" evidenzia il capogruppo regionale del Pd.  "E se, come lamenta senza vergogna il presidente, oggi nelle Marche abbiamo ancora il 20% di non vaccinati che rischiano di portare a breve la regione in zona gialla o peggio, è proprio perché ci sono persone come lui, che pur ricoprendo un ruolo istituzionale di primo piano, non ha mai speso una parola per incentivare la vaccinazione dei marchigiani, e anzi ha preferito offrire sponda ai movimenti negazionisti, obbedendo pedissequamente agli ordini impartiti dalla sua leader Giorgia Meloni" conclude Mangialardi.

14/11/2021 11:45
Montecassiano, trasferimento dell'Hospice. Carancini: "Direttrice Corsi non adatta al suo ruolo"

Montecassiano, trasferimento dell'Hospice. Carancini: "Direttrice Corsi non adatta al suo ruolo"

“Il trasferimento dell'Hospice da Montecassiano al secondo piano dell'ospedale di Macerata - decisione definitivamente assunta qualche giorno fa - è l'ennesima dimostrazione di una Direttrice di Area Vasta 3 che insegue i problemi piuttosto che anticiparli, che assume decisioni non facendosi carico dei malati, priva di buon senso e capacità manageriale”. Così il consigliere regionale Pd, Romano Carancini, riguardo il possibile trasferimento dell’Hospice al nosocomio del capoluogo. “Parafrasando Manzoni-  scrive Carancini in una nota - se le qualità, i fondamentali, per guidare il sistema della più importante Area Vasta della regione, dopo Torrette, la Direttrice Daniela Corsi non le ha, da sola certo non se le può dare”. “Non ci si inventa governo clinico e organizzativo da un giorno all'altro: questo può farlo solo l'assessore Saltamartini, altra figura politico-amministrativa inadeguata - che l'ha nominata in una notte di mezzo inverno, ispirato dal più ferreo principio di lottizzazione e soprattutto senza una motivazione seria e plausibile per quel ruolo così impegnativo.  Non tutti i medici sono buoni manager per la sanità. Il trasferimento dell'Hospice dal territorio all'interno di una struttura ospedaliera è una aberrazione, una nuova scelta incomprensibile nella gestione della sanità maceratese. Spieghi la direttrice Corsi con quale criterio decide di spostare i pazienti dell’Hospice, che vivono quotidianamente una situazione delicata e molto particolare, dentro i sollecitati e asettici ambienti ospedalieri. L’erogazione delle cure palliative presso la struttura residenziale dell’Hospice garantisce ai pazienti con malattie degenerative e in fase terminale un complesso integrato di servizi, prestazioni e assistenza, sia dal punto di vista medico che dal punto di vista sociale e spirituale. È evidente che si tratta di casi prioritari, spesso complessi sotto vari punti di vista, per i quali anche il giusto contesto risulta determinante perché finalizzato a restituire, almeno in parte, il calore e le attenzioni di un ambiente familiare, la comodità di una casa, la normalità della vita quotidiana”. “Ci saremmo quindi aspettati  - continua Carancini - una diversa capacità di gestione da parte della direzione di Area Vasta 3, ma soprattutto ci saremmo aspettati un maggiore rispetto nel cercare di garantire una condizione ambientale adeguata ai pazienti dell’Hospice i quali, invece, si troveranno stanziati dentro un ospedale e in diretto contatto con gli utenti del servizio sanitario, quindi in un contesto ben lontano dalla normalità e dalla “pace” che dovrebbe accompagnarli nel loro percorso. Ci verrà certamente detto che si tratta di una soluzione temporanea, prima che l’Hospice venga definitivamente trasferito a Corridonia, ma ciò non cambia il fatto che, in un anno di guida della sanità, il governo regionale delle destre non è stato in grado di trovare una soluzione più adeguata e attenta. Ancora una volta, nostro malgrado, siamo costretti a constatare una totale mancanza di controllo, sia in termini di tutela delle categorie più fragili, sia in termini di visione per un progetto che sia vicino alle persone senza però sacrificare la qualità dei servizi, anzi cercando piuttosto di raggiungere livelli sempre migliori. Non arriva certo a tutti i cittadini, ma è chiara la strategia del duo Saltamartini-Corsi: spogliare la sanità del capoluogo per spostare il baricentro in altri territori.Esempi a bizzeffe, due vale la pena di ricordarli”. "Il ridimensionamento dell'ospedale di 1° livello di Macerata a favore del rafforzamento di Civitanova -  prosegue l'ex sindaco di Macerata -. La Corsi non replichi che si tratta di campanilismo, si legga piuttosto il Balduzzi che può farle bene. L'altra faccia dello smantellamento di Macerata? Abbiamo lasciato - consapevolmente - andar via, direzione Pesaro, Francesco Logullo un professionista di altissimo valore che aveva fatto dell'Ospedale di Macerata, dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia, un punto di riferimento nazionale. Con il silenzio assordante della politica maceratese, voglio congratularmi con la Direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi. La missione si sta attuando”.

13/11/2021 15:23
Civitanova, riaperti i termini per l'erogazione dei buoni spesa: come presentare domanda

Civitanova, riaperti i termini per l'erogazione dei buoni spesa: come presentare domanda

Il 15 novembre partirà nel comune di Civitanova Marche l’avviso pubblico, voluto dall’Assessorato al Welfare e alla Famiglia, per l’erogazione di buoni spesa nella forma di voucher elettronico per l’acquisto di prodotti alimentari e di prima necessità. L’erogazione dei buoni spesa è determinata nella misura di 200 euro per nuclei di 1 persona, di 350 euro per nuclei di 2 persone, di 400 euro per nuclei di 3 persone, di 500 euro per nuclei di 4 persone, di 600 euro per nuclei di 5 o più persone. Potranno ottenere i buoni spesa nuclei familiari residenti nel Comune di Civitanova Marche in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità non superiore a €.11.967,28, i cui componenti complessivamente non possiedono risparmi o comunque disponibilità finanziarie superiori a 10mila euro, alla data di presentazione della domanda. "In merito alle modalità di erogazione, si comunica che verrà predisposta un'unica graduatoria in base all'ISEE in ordine crescente. In caso di parità di ISEE si terrà conto della priorità di presentazione della domanda" ha sottolineato l'assessore Barbara Capponi "Relativamente alle modalità di presentazione, la domanda dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica previa autenticazione del Richiedente, o Delegato (solo per SPID), mediante Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)/ /CNS/CIE ovvero mediante semplice registrazione con credenziali di accesso alla piattaforma. Sarà attivo un servizio di assistenza per il supporto per l’accesso, la presentazione e la compilazione delle domande secondo giorni e orari pubblicati nell’Avviso". I buoni elettronici, spendibili unicamente presso gli esercizi convenzionati (il cui elenco sarà pubblicato sul sito comunale), saranno caricati sulle tessere sanitarie dei beneficiari a cui l’attivazione dei Voucher e i relativi importi verranno comunicati tramite messaggio telefonico. La domanda dovrà essere presentata a pena di esclusione entro e non oltre il 6 dicembre 2021. "L'amministrazione continua, dopo numerosi avvisi mirati a specifiche categorie, a sostenere concretamente i cittadini con un intervento corposo – ha aggiunto Capponi -. La platea dei destinatari, inoltre, viene allargata in relazione alla generalità dell'aggravamento per Covid. Resta alto il confronto costante con la cittadinanza per individuare soluzioni di sostegno sempre più mirate e rispondenti alle effettive necessità".  

12/11/2021 12:23
Acquaroli: "Nelle Marche il 50% dei contagiati è vaccinato. La preoccupazione c'è"

Acquaroli: "Nelle Marche il 50% dei contagiati è vaccinato. La preoccupazione c'è"

"La preoccupazione c'è, anche in virtù delle stagioni passate. Tendo a non sottovalutare nulla e cerco di vedere oggettivamente l'andamento del numero dei positivi, l'impatto del numero dei positivi sulle strutture ospedaliere, la crescita delle terapie intensive e la crescita dell'area medica. Tengo, però, anche sotto stretta osservazione la crescita del numero di positivi vaccinati rispetto a quelli non vaccinati". Così il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, a margine della conferenza stampa sui dati del turismo (leggi qui), ha risposto alle domande dei giornalisti sull'andamento del contagio da Covid-19.  "La pandemia è una situazione completamente nuova per tutti, che spesso ci ha smentito da un momento all'altro - ha aggiunto Acquaroli -. Il vaccino ha avuto un impatto molto positivo, tutti noi dobbiamo riconoscerlo. Detto questo, quanto il vaccino protegge, per quanto tempo e in quale maniera? Bisogna scoprirlo. Ogni mattina vado a leggere i dati e quando, qualche settimana fa, avevo il 15% dei positivi vaccinati ero più tranquillo rispetto ad oggi, con la percentuale salita al 50%. Questo non significa che discuto il vaccino, però resto che dell'opinione che i dati vadano letti scevri da condizionamenti e appartenenze a teorie specifiche perchè altrimenti rischiamo di farci condizionare".  "Vaccinazioni per i più giovani? Per i minorenni saranno i genitori a scegliere, si tratta di un tema la cui delicatezza conosciamo bene. Non spetta alla politica dire se sia necessario farlo, ma alla scienza. Oggi c'è una discussione in essere, mi sembra che l'indirizzo del Governo sia chiaro. In un sistema volontario, però, poi la scelta ricade sul singolo" puntualizza il governatore.  "Per convincere i non vaccinati, bisogna portare dati scientifici con precisi riferimenti che, credo, possano essere molto più utili rispetto a un'ondata di atteggiamenti che dividono l'Italia. La percentuale di persone non vaccinate con seconda dose è oltre il 20% della popolazione totale nelle Marche. Non si tratta di un numero basso, quindi credo che non dobbiamo irrigidirci" conclude il presidente.   

12/11/2021 10:19
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