Civitanova 2022, "Atteggiamenti tirannici e volontà di censura, lascio La Nostra Città"
“Essendo civica, antifascista, indipendente e soprattutto rispettosa dei diritti, delle libertà di espressione e del pensiero critico, sento il dovere morale di lasciare la lista "La Nostra Città" e quindi non sostengo più la candidatura a sindaco di Vinicio Morgoni”. Così l'esponente politica civitanovese, Giovanna Capodarca Agostinelli, annuncia la sua uscita dalla lista che si è formata in vista delle prossime elezioni.
“Nonostante le mie continue sollecitazioni fin dalla sua nascita – continua Capodarca Agostinelli - la lista è tutt'oggi senza statuto, senza carta dei valori e senza comitato di garanzia. Inoltre, con immenso dispiacere, ho visto sparire e cancellare commenti e domande di semplici cittadini in cerca di chiarimenti nelle pagine social. Questa volontà di censura è stata esercitata non solo sui social, ma anche nei rapporti interni e con la stampa. Per aver reso noto il mio incontro con Saltamartini (che a breve verrà a Civitanova), mi è stato impedito di partecipare alle riunioni pur essendo stata co-fondatrice della lista”.
“Mancando i presupposti basilari per la natura civica della lista, non voglio in alcun modo favorire l'ascesa di chi non si fa portavoce di valori e propositi ben chiari. Questo strappo è un atto doloroso ma necessario. Non possiamo rischiare che soggetti con atteggiamenti di chiara politica tirannica e persecutoria, assumano ruoli rilevanti nell'amministrazione civitanovese. A tutto questo vanno aggiunte le proposte obsolete (risalgono a fine ottocento) per il nuovo porto. Queste proposte non sono solo antiquate ma pretendono di utilizzare fondi che non sono stati stanziati o previsti.
In conclusione, considerata la mancanza di chiarezza, la poca propensione al confronto, e la scarsa capacità organizzativa per quest'ultima proposta del porto, mi hanno fatto riflettere e riconsiderare il mio supporto alla lista. Sono una donna -conclude Capodarca Agostinelli - che si è sempre realizzata con le sue forze e credo nel valore delle vere liste civiche meglio perdere che fare accordi o accordicchi per ritagliarsi un po' di potere e visibilità a scapito della città”.
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