Montecassiano, trasferimento dell'Hospice. Carancini: "Direttrice Corsi non adatta al suo ruolo"
“Il trasferimento dell'Hospice da Montecassiano al secondo piano dell'ospedale di Macerata - decisione definitivamente assunta qualche giorno fa - è l'ennesima dimostrazione di una Direttrice di Area Vasta 3 che insegue i problemi piuttosto che anticiparli, che assume decisioni non facendosi carico dei malati, priva di buon senso e capacità manageriale”. Così il consigliere regionale Pd, Romano Carancini, riguardo il possibile trasferimento dell’Hospice al nosocomio del capoluogo.
“Parafrasando Manzoni- scrive Carancini in una nota - se le qualità, i fondamentali, per guidare il sistema della più importante Area Vasta della regione, dopo Torrette, la Direttrice Daniela Corsi non le ha, da sola certo non se le può dare”. “Non ci si inventa governo clinico e organizzativo da un giorno all'altro: questo può farlo solo l'assessore Saltamartini, altra figura politico-amministrativa inadeguata - che l'ha nominata in una notte di mezzo inverno, ispirato dal più ferreo principio di lottizzazione e soprattutto senza una motivazione seria e plausibile per quel ruolo così impegnativo. Non tutti i medici sono buoni manager per la sanità.
Il trasferimento dell'Hospice dal territorio all'interno di una struttura ospedaliera è una aberrazione, una nuova scelta incomprensibile nella gestione della sanità maceratese. Spieghi la direttrice Corsi con quale criterio decide di spostare i pazienti dell’Hospice, che vivono quotidianamente una situazione delicata e molto particolare, dentro i sollecitati e asettici ambienti ospedalieri.
L’erogazione delle cure palliative presso la struttura residenziale dell’Hospice garantisce ai pazienti con malattie degenerative e in fase terminale un complesso integrato di servizi, prestazioni e assistenza, sia dal punto di vista medico che dal punto di vista sociale e spirituale. È evidente che si tratta di casi prioritari, spesso complessi sotto vari punti di vista, per i quali anche il giusto contesto risulta determinante perché finalizzato a restituire, almeno in parte, il calore e le attenzioni di un ambiente familiare, la comodità di una casa, la normalità della vita quotidiana”.
“Ci saremmo quindi aspettati - continua Carancini - una diversa capacità di gestione da parte della direzione di Area Vasta 3, ma soprattutto ci saremmo aspettati un maggiore rispetto nel cercare di garantire una condizione ambientale adeguata ai pazienti dell’Hospice i quali, invece, si troveranno stanziati dentro un ospedale e in diretto contatto con gli utenti del servizio sanitario, quindi in un contesto ben lontano dalla normalità e dalla “pace” che dovrebbe accompagnarli nel loro percorso.
Ci verrà certamente detto che si tratta di una soluzione temporanea, prima che l’Hospice venga definitivamente trasferito a Corridonia, ma ciò non cambia il fatto che, in un anno di guida della sanità, il governo regionale delle destre non è stato in grado di trovare una soluzione più adeguata e attenta. Ancora una volta, nostro malgrado, siamo costretti a constatare una totale mancanza di controllo, sia in termini di tutela delle categorie più fragili, sia in termini di visione per un progetto che sia vicino alle persone senza però sacrificare la qualità dei servizi, anzi cercando piuttosto di raggiungere livelli sempre migliori.
Non arriva certo a tutti i cittadini, ma è chiara la strategia del duo Saltamartini-Corsi: spogliare la sanità del capoluogo per spostare il baricentro in altri territori.Esempi a bizzeffe, due vale la pena di ricordarli”. "Il ridimensionamento dell'ospedale di 1° livello di Macerata a favore del rafforzamento di Civitanova - prosegue l'ex sindaco di Macerata -. La Corsi non replichi che si tratta di campanilismo, si legga piuttosto il Balduzzi che può farle bene. L'altra faccia dello smantellamento di Macerata? Abbiamo lasciato - consapevolmente - andar via, direzione Pesaro, Francesco Logullo un professionista di altissimo valore che aveva fatto dell'Ospedale di Macerata, dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia, un punto di riferimento nazionale. Con il silenzio assordante della politica maceratese, voglio congratularmi con la Direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi. La missione si sta attuando”.
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