Elezioni Quirinale, prima fumata nera: trionfano le schede bianche, Paolo Maddalena il più votato
Si è concluso il primo voto per l'elezione del presidente della Repubblica, con una fumata nera: non è stato raggiunto il quorum. Trionfano le schede bianche: ben 672. Il candidato più votato, al termine dello spoglio, è stato l'ex giudice e magistrato Paolo Maddalena (36 preferenze sui 976 votanti). Si tratta del candidato esplicito del gruppo di 'Alternativa C'è', che conta una quarantina di fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle.
Sedici le preferenze per il Presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella, nove quelle del ministro della Giustizia Marta Cartabia. In 7 hanno inserito nell'urna il nome di Silvio Berlusconi. Nello spoglio della prima votazione per il presidente della Repubblica voti anche per i giornalisti Bruno Vespa, Fulvio Abbate e Antonio Signorini. Votati pure Giuseppe Cruciani della trasmissione radiofonica 'La Zanzara', Alberto Angela, lo scrittore Mauro Corona e Amadeus.
Non c'è stato accordo tra le forze politiche che - almeno oggi - hanno avviato un dialogo, come conferma una nota congiunta Lega-Pd al termine dell'incontro tra Salvini e Letta.
Attivissimo è proprio Matteo Salvini che sta incontrando i leader dei partiti senza soluzione di continuità. C'è il massimo riserbo sui risultati di questi colloqui ma tutti danno per scontato che bisognerà arrivare almeno alla quarta votazione - quando il quorum scenderà alla maggioranza assoluta - per immaginare un esito positivo.
Transatlantico pieno alla Camera per il primo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica, come non si vedeva da molto tempo. A popolare l'ampio spazio davanti l'ingresso dell'aula non solo i grandi elettori, ma anche numerosi giornalisti.
Il quorum richiesto era di due terzi dei componenti del Collegio, ovvero di 672 voti. Prima dell'inizio della chiama Fico ha spiegato le modalità di voto. Ogni grande elettore si disinfetta le mani prima di ricevere la scheda, vota e quindi la depone nell'Insalatiera, l'urna in vimini e oro rivestita di raso verde che le contiene.
Votata anche la senatrice a vita Liliana Segre nel primo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica. La stessa senatrice ha dichiarato: "Il voto è segreto, non dirò mai a nessuno cosa ho votato". Segre ha votato tra i primi, assieme agli altri senatori a vita, e una volta uscita dall'Aula si è fermata su un divanetto del Transatlantico, dove è stata salutata da molti grandi elettori, alcuni dei quali hanno voluto farsi un selfie con lei.
Ai cronisti che l'hanno interpellata sul voto ha detto "di sentire molto la responsabilità di questa scelta", ma di non voler rivelare il proprio voto: "Non l'ho detto a nessuno, non potrei dirlo a lei" ha risposto al cronista.
Commenti