Da Pisa anche a Treia la carta etica della buona amministrazione: è la mozione che i consiglieri Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini rivolgono al Consiglio comunale. L'invito è quello ad adottare la “Carta di Pisa”, come già fatto da oltre 300 Comuni italiani e, nelle Marche, tra gli altri, Fano, Ripatransone e Camerata Picena. Si tratta di uno strumento che fornisce precise indicazioni su trasparenza, conflitto d'interessi, il finanziamento dell'attività politica, le nomine in Enti e società pubbliche e i rapporti con l'autorità giudiziaria. Mozzoni e Gagliardini ribadiscono la necessità di ricostruire il rapporto di fiducia coi cittadini ripartendo da un confronti diretto, così da frenare il progressivo distacco delle nuove generazioni dalla pubblica amministrazione. È importante, dunque, un cambio di marcia effettivo contro la criminalità organizzata e il disgusto unanime provocato dagli scandali politici locali, regionali e nazionali. Adottando quest'approccio civico e morale, il Consiglio comunale di Treia non compirà soltanto un atto formale, ma un gesto di responsabilità verso i giovani, le imprese e l'intera popolazione. La proposta rientra negli impegni elettorali dei due consiglieri, oggi Gruppo di opposizione, così come la gratuità del servizio amministrativo. Come già affermato, i Consiglieri rendono noto di aver aperto un conto postale dove saranno depositati per intero i gettoni di presenza della loro attività consiliare, in modo da poterli poi destinare liberamente ai Servizi sociali. Sollecitazione riproposta anche ai colleghi consiglieri e ai componenti della Giunta: anche solo restituendo una parte delle cifre ben più elevate delle loro indennità, darebbero finalmente un segnale evidente alla cittadinanza.
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