A conferma del buon lavoro portato a termine nella passata stagione, l’Automobile Club Macerata e l’Associazione Sportiva AC Macerata hanno ricevuto approvazione e conferma da AciSport per il 2016 per l’effettuazione a titolo sperimentale delle prove titolate della montagna per vetture moderne e storiche nello stesso weekend.Da venerdi 29 aprile a domenica 1° maggio la suggestiva location dei Sibillini ospiterà la prima prova stagionale del CIVM, dopo il rinvio della cronoscalata calabrese del Reventino per la nota concomitanza referendaria. Il paddock in centro città a Sarnano, la direzione gara sul Palazzo Comunale ed il percorso di 8877 metri da Sarnano a Sassotetto, saranno i punti nevralgici della manifestazione, giunta alla 26^ edizione per le vetture moderne del CIVM ed alla nona per i concorrenti del CIVSA. Entrambe le gare sono naturalmente dedicate al compianto Lodovico Scarfiotti, campione in formula 1, in salita e nelle gare endurance. Il Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM) vedrà quindi l’inedito avvio nelle Marche per la Sarnano-Sassotetto, che adotterà quest’anno la soluzione dell’unica salita, grazie al sufficiente chilometraggio del percorso. Per quanto riguarda invece il CIVSA autostoriche, la tappa di Sarnano sarà la terza prova del campionato italiano dopo gli appuntamenti di Montefiascone e Cortona.Le iscrizioni dei piloti saranno aperte dalle ore 13 di venerdi 25 marzo fino alle ore 24 di lunedi 25 aprile. Venerdi 29 aprile il programma della manifestazione prevede nel pomeriggio le verifiche sportive e tecniche per le gare CIVM e CIVSA, sabato 30 aprile al mattino ci sarà un ulteriore turno di verifiche sportive e tecniche per la gara CIVSA. Due salite di prove ufficiali sono previste il sabato mattina per i concorrenti della gara CIVM, mentre le due salite di prova per la gara CIVSA si potranno effettuare il sabato pomeriggio. Domenica 1° maggio, alle ore 9,30 si disputerà il 9° Trofeo Storico Scarfiotti valido per il CIVSA ed alle ore 12 il 26° Trofeo Scarfiotti valido per il CIVM in gara unica.A Sarnano ed a Macerata, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale sarnanese, la Provincia di Macerata e l’Associazione Sarnano In Pista, si sta lavorando per allestire al meglio il doppio evento e per migliorare l’ospitalità e la logistica per i concorrenti, oltre alla sicurezza del percorso, tutte caratteristiche già giudicate di ottimo livello. Sono naturalmente in fibrillazione i numerosi piloti locali, che dalla ripresa organizzativa del 2008 hanno formato con entusiasmo e fatto crescere la nuova scuderia Sarnano Corse. David Medei, presidente della Scuderia ci ha detto: “Abbiamo ora 18 piloti licenziati, l’entusiasmo cresce, con il coinvolgimento dei giovani. Con l’IPSIA “Renzo Frau” settore Meccanica di Sarnano abbiamo organizzato in collaborazione con il Comune e l’AC Macerata corsi per commissari di percorso che ripeteremo quest’anno e soprattutto stiamo seguendo con interesse il “Progetto Paddock” che prevede l’allestimento da parte degli studenti di una vettura da competizione per la nostra gara. Tra l’altro i maggiorenni dell’istituto hanno anche potuto effettuare corsi di guida sicura a Misano.”Lo staff organizzatore del Trofeo Scarfiotti saluta con commozione la famiglia Scola per la perdita del caro indimenticabile Domenico, che anche a Sarnano ha scritto interessanti pagine della sua lunghissima carriera sportiva, vincendo la prima edizione del 1969 e la quarta del 1972.
Vigili del fuoco al lavoro questa mattina per recuperare un autocarro uscito di strada.Il personale e i mezzi del Comando provinciale di Macerata sono intervenuti alle 8 e 25 nel territorio del comune di Treia, lungo la Strada Provinciale 57 in località Chiesanuova, per recuperare il mezzo.La squadra dei Vigili del Fuoco ha provveduto a rimettere in carreggiata il pesante veicolo con l’ausilio dell’autogrù e a metterlo in sicurezza.Sul posto una autopompa e una autogrù, oltre a cinque unità dei Vigili del Fuoco della Sede Centrale del Comando di Macerata.
Esce di strada e per estrarla dall'abitacolo si rende necessario l'intervento dei vigili del fuoco.E' successo intorno a mezzogiorno e un quarto ad Appignano, lungo la Strada Provinciale 57 in contrada Verdefiore 60, quando una donna al volante di una Fiat Panda ha perso il controllo del mezzo. L'auto è uscita di strada e la conducente è rimasta incastrata nell'abitacolo. Nel giro di pochi minuti sul posto sono arrivati i soccorsi: per estrarre la donna dall'abitacolo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con un'autopompa e cinque unità. I pompieri hanno provveduto anche alla messa in sicurezza del veicolo incidentato.La donna è stata trasportata in ospedale.
Figlia, moglie e modella: si definisce così la splendida maceratese Silvia Gesuelli. "Sono una ragazza di 26 anni che ha avuto la fortuna di trasformare la sua passione in lavoro", racconta.Silvia è rimasta una ragazza semplice, solare e legata alle sue origini, nonostante abbia intrapreso prestissimo il suo percorso lavorativo: "Sono stata contattata da un'agenzia di Milano e a all'età di 15 anni mi sono trovata a vivere da sola nel capoluogo lombardo. Ringrazio la mia famiglia che si è fidata ciecamente di me nonostante la tenera età".https://www.youtube.com/watch?v=FrdJVFmtZoQPartita da Macerata, e partecipando a concorsi di bellezza sempre più importanti, tra cui le selezioni per Miss Italia, Silvia è arrivata a posare anche per la celebre rivista di moda VOGUE fino ad essere la protagonista femminile del video di Patty Pravo “Cieli immensi”, canzone presentata all'ultimo Festival di Sanremo.Durante le riprese, Silvia ha avuto modo di conoscere e lavorare personalmente con la famosissima cantante: “è veramente bella dal vivo” - ha commentato la modella. Un'esperienza che non dimenticherà mai, portata a termine con la classe e la professionalità che la contraddistinguono.Tutti noi le auguriamo il meglio per la sua carriera!
Due persone sono finite in ospedale a seguito di un incidente che si è verificato questa mattina intorno alle 10 lungo la strada provinciale 128 Treiese.Ad entrare in collisione sono state una Volkswagen Polo e un pulmino della Croce Rossa. Immediatamente sono scattati i soccorsi: oltre ai sanitari del 118, sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Comando di Macerata per la messa in sicurezza dei mezzi coinvolti.I pompieri sono intervenuti con un'autopompa con cinque unità. I due conducenti sono stati trasportati all'ospedale di Macerata.
Entrato in vigore da quasi due anni Art Bonus si è subito imposto come una solida realtà di partnership tra Enti ed Imprese con il fine della salvaguardia del patrimonio artistico e culturale italiano. La nuova legge di stabilità, in particolare, ha potenziato ancor di più il decreto rendendo stabile il credito d'imposta al 65%. Anche il Comune di Monte San Giusto aderirà al decreto presentando alla cittadinanza e agli imprenditori i dettagli della legge nella splendida cornice dell'Auditorium Sant'Agostino alle ore 17.30 di sabato 19 marzo. I relatori del convegno saranno il sindaco Andrea Gentili, il consigliere con delega alla cultura Lorenzo Chiacchiera e Luca Butini, Assessore alla cultura e Vicesindaco del Comune di Jesi che porterà come testimonianza il virtuoso esempio del proprio Comune che ha visto diverse imprese contendersi gli interventi di restauro di numerosi beni storici. Oltre all'esposizione dei punti salienti del decreto verrà presentato un primo elenco di interventi destinatario di erogazioni liberali che comprende due tele anonime del XVIII secolo, una Crocifissione attribuita a Domenico Malpiedi risalente al XVII secolo, l'organo Gennari-Morganti del 1825 situato nella chiesa di Santa Maria della Purità e altri interventi di restauro e manutenzione. Le tappe di avvicinamento al convegno sono state scandite da una importante campagna mediatica tramite il profilo istituzionale del Comune di Monte San Giusto e il portale per la promozione turistica Visit Monte San Giusto dove, in questi giorni, centinaia sono state le visualizzioni dei video in cui il maestro restauratore Simone Settembri ha spiegato la storia delle opere oggetto delle erogazioni liberali e i probabili interventi di restauro. Dopo le molte iniziative proposte dalla squadra Gentili in ambito turistico e culturale questo convegno andrà senz'altro a potenziare il dialogo e la partnership con tutte quelle aziende e privati che vorranno legare il proprio nome al preziosissimo patrimonio storico di Monte San Giusto per consegnarlo alle prossime generazioni in una veste più sfavillante di quella in cui è stato ereditato al giorno d'oggi.
Si è svolta questa mattina presso la sala assemblee dello stabilimento Sacci di Castelraimondo una conferenza stampa voluta dai lavoratori per fare il punto della situazione a seguito degli ultimi avvenimenti e sottolineare le conclusioni estremamente positive dell'esito dei risultati delle indagini ambientali svolte dall'Arpam.Presenti oltre alle RSU dello stabilimento e tanti lavoratori, i rappresentanti delle sigle provinciali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, il sindaco e il vicesindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli e Patrizio Leonelli, il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni, il consigliere provinciale Daniele Salvi. Sono giorni importanti per i dipendenti dello stabilimento. Lunedì infatti l'adunanza dei creditori ha dato l'avvio al voto sul piano concordatario di Sacci, nel quale è stata recepita l'offerta d'acquisto di Cementir Italia. I creditori hanno da quella data venti giorni di tempo per potersi esprimere e dare il parere sull'acquisizione. A quel punto, raggiunta la maggioranza, l'ultima parola sarà del giudice del Tribunale di Roma, che dovrà omologare il concordato.Ma la preoccupazione dei lavoratori sono i tempi. La cassa integrazione straordinaria infatti è stata concessa fino a settembre, e da ottobre – se non ci saranno novità sostanziali e definitive, scatterà la mobilità. “Oggi siamo qui per due motivi principali – hanno detto i sindacalisti – il primo, è quello di ribadire i risultati delle indagini condotte dall'Arpam dal luglio 2014 al febbraio 2015, che hanno confermato che il nostro cementificio non inquina. Dal monitoraggio dell'aria, del suolo e dei licheni on sono mai stati registrati valori oltre la soglia consentita, ma anzi, basti pensare che solo la diossina è oltre cento volte inferiore al limite di legge. Ma ora la nostra attenzione è rivolta al futuro. I tempi sono strettissimi. Rischiamo di perdere l'ultimo grande presidio produttivo del territorio, con importanti ricadute su ottanta famiglie ed quindi un territorio intero. Per questo chiediamo alle istituzioni di continuare a lottare con noi, di fare fronte comune e ribadire con forza che vogliamo tutti il mantenimento del sito produttivo. Inoltre sollecitiamo la Regione Marche nell'iter della concessione dell'autorizzazione ambientale, che è fermo da settembre 2014, ma che potrebbe essere decisivo per il nostro futuro”. Massima solidarietà e vicinanza espressa dalle istituzioni presenti, in particolare dai sindaci Marinelli e Riccioni, che “continueranno a fare tutto quanto sarà in loro potere per tenere alta l'attenzione sullo stabilimento”.
Trovano un cellulare, ma invece di restituirlo lo usano. E finiscono nei guai.Tutto parte da un uomo di Pollenza che non riuscendo più a trovare il suo telefono, ne ha denunciato lo smarrimento ai carabinieri del posto.I militari svolgono le ricerche e, potendo immaginare che qualcuno l’abbia trovato e se ne sia impossessato, controllano il traffico dell’apparecchio.E, infatti, era andata proprio così: il telefono era attivo e ben funzionante, solo che ad usarlo non era il proprietario.I militari hanno verificato le chiamate e una volta avuta la certezza si sono presentati a casa della persona che potenzialmente stava usando l'apparecchio e si sono trovati davanti un diciassettenne. Le indagini hanno portato a scoprire che questi lo aveva ricevuto a sua volta da un coetaneo che lo aveva trovato casualmente.Invece di restituirlo, i due hanno deciso di tenerlo per loro, ma ora dovranno giustificarsi di fronte alla magistratura minorile alla quale è stata fatta la segnalazione.
Un cittadino extracomunitario di 43 anni residente a Caldarola è stato denunciato dai Carabinieri della locale Stazione per truffa aggravata.La sorella dell’uomo, di appena 51 anni, era gravemente malata e per questo l’INPS le aveva riconosciuto oltre alla pensione di invalidità, anche l’assegno di accompagnamento.Siccome la poveretta viveva con il fratello, ha acceso un conto corrente cointestato con il medesimo, cosicché quest’ultimo aveva pieno titolo a prelevare la pensione una volta accreditata. Per via della malattia, nel mese di aprile 2015, la donna è rientrata nel paese di origine, dove pochi giorni dopo è deceduta.L’uomo, approfittando del fatto che le autorità del paese di origine non hanno comunicato l’evento al comune di ultima residenza (Caldarola), per dieci mesi ha continuato a prelevare le somme accreditate dall’INPS sul conto corrente, fino a quando i Carabinieri, nell’ambito dell’attività informativa costantemente svolta sul territorio, non sono venuti a conoscenza che la donna non era più convivente con il fratello. Attraverso una serie di accertamenti piuttosto complessi, i militari hanno scoperto la truffa. Così oltre a denunciare l’uomo alla Procura della Repubblica di Macerata, hanno immediatamente fatto sospendere l’erogazione della pensione da parte dell’INPS. L’ammontare complessivo intascato dall’uomo si aggira sui 9000 euro.
Si terrà sabato 19 marzo presso la Sala Convegni del Comune di Pollenza dalle 17.30 la presentazione del libro “Perché?”, narrazione autobiografica di Anna Agostiniani (Anna Cervelli) a cura di Michele Albini e Giulia Bornacin.Le tematiche affrontate sono quelle della violenza e degli abusi su minori e la scrittrice è coinvolta in prima persona al centro di una vicenda che l'ha spinta, dopo 62 anni di silenzio, ad esternare. L’intento è quello di fare da sprone a tanti altri che non hanno il coraggio di parlare. Centrale è anche il tema della ricerca delle proprie origini, in certi casi ostacolata ancora oggi dalla legge italiana.Un libro in cui si esprime il coraggio di svelare la propria dolorosa vicenda personale, il desiderio di superare le proprie paure e debolezze, il percorso di una vita come spunto di riflessione universale e atemporale.I proventi delle vendite del libro “Perché?” verranno devoluti all'Associazione Mango Onlus, impegnata da dieci anni nel sostegno ai bambini abbandonati del Paraguay e fondata dalla stessa autrice insieme a Stefania Querini. L’evento, patrocinato dal Comune di Pollenza, sarà presentato dall’attore Michele Albini e prevede l’ingresso gratuito aperto a tutti.
Ampia partecipazione dei cittadini presso la Sala Consiliare del Comune di Treia all’Assemblea Pubblica svoltasi sul tema della sicurezza, in cui è stato presentato il progetto “Controllo di Vicinato – Treia Città Sicura”, promosso dalla Prefettura di Macerata e largamente condiviso dall’Amministrazione Comunale, incentivandosi un sistema integrato di sicurezza urbana, a partecipazione qualificata e selezionata, per il contrasto dei fenomeni di microcriminalità territoriale. Presenze autorevoli in sala, il Sindaco di Treia Franco Capponi, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Macerata, dott. Marco Cacciaguerra, il Dirigente della divisione anticrimine della Questura di Macerata, dott. Andrea Innocenzi ed il Magg. Luigi Ingrosso, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata.Il tema della sicurezza è argomento di primaria importanza, che ha reso necessario rinvenire strategie ed azioni utili al contrasto dei fenomeni di devianza sociale, ponendo l’attenzione sulla necessità di promuovere modalità di reciproca attenzione e di vicinato solidale, attuando modelli informativi tra i cittadini che costituiranno un valido supporto agli organi istituzionali ed alle forze dell’ordine operanti sul territorio.Con l’attivazione del “controllo del vicinato” i cittadini presidiano il proprio ambiente naturale, continuando a vivere la quotidianità con una maggiore consapevolezza di quello che accade intorno, con maggior senso di vicinanza, divenendo vere sentinelle sul territorio ed impegnandosi a segnalare comportamenti e presenze non abituali, anomale e sospette.L’obiettivo strategico dell’ Amministrazione comunale è creare un gruppo WhatsApp di volontari scelti, denominato “Treia Città Sicura”, al cui interno condividere la presenza anomala o il comportamento sospetto con gli altri componenti e i rappresentanti delle Autorità locali che ne faranno parte (Sindaco, Comandante della locale Stazione Carabinieri e Comandante della Polizia Locale) per segnalare tempestivamente situazioni degne di nota attraverso una catena informativa diffusa e capillare sul territorio L’implementazione delle strategie di controllo territoriale avverrà attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche e comunicative di messaggistica istantanea, quale strumento idoneo a sperimentare un sistema a partecipazione selezionata e qualificata di interscambio immediato, tra i cittadini, di informazioni utili a prevenire e/o allertare le Autorità di Pubblica Sicurezza in caso di situazioni di criticità sociale. L’estensione delle tecnologie informatiche e telematiche ha richiesto lo sviluppo di una cultura della sicurezza del patrimonio informativo a tutela della privacy, risultando doveroso per gli organi istituzionali individuare le misure tecniche, informative, organizzative e procedurali a garanzia del trattamento dei dati personali, prevenendo utilizzi indebiti che possono essere fonte di responsabilità. La grande affluenza registrata è sintomo di uno spirito comunitario nuovo e della piena condivisione delle problematiche incentrate sulla sicurezza che accrescono il senso civico di appartenenza alla Comunità.
Si terrà sabato 19 e domenica 20 marzo a Treia la manifestazione "Gusti d'Autore" organizzata dalla locale Pro Loco con l'esposizione di circa 55 promotori delle produzioni agroalimentari di alta qualità, musei aperti sabato dalle 15 alle 21 e domenica dalle 10 alle 21, performance teatrali nei musei e degustazioni di prodotti locali come le frittelle di polenta, i calcioni treiesi e fagioli con le cotiche.Altri eventi previsti in questi giorni sono il laboratorio per bambini "Mani in pasta", la visita alla Villa Spada, il Convegno "Agricoltura al centro", spettacoli per bambini, la dog Dance-Agiulity-Dog, visite agli orti urbani e alle ore 21 di domenica la rappresentazione della Passione Vivente presso il Santuario del SS.Crocifisso.
Presentati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Macerata i dati dell'attività dell'anno 2015, alla presenza del Comandante Provinciale Amedeo Gravina e dei Comandanti dei reparti della Provincia.In particolare il Comandante ha descritto la strategia messa in atto su tre settori principali quali l’attività investigativa, ossia lo sviluppo in tutto il territorio provinciale delle oltre 1.146 deleghe d’indagine pervenute nell’anno dalla magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui circa 1.081 portate a conclusione, l’esecuzione di 41 piani operativi, per l’aggressione sistematica e organizzata ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria nelle diverse aree del Paese, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri d’intervento attribuiti al Corpo dalla legge e l’azione di contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra o per mare e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica nazionale.Per quanto riguarda il primo settore sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 783.000 euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 44 soggetti. Individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 soggetti. Nell’ambito di 6 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, segnalati alla magistratura contabile 4 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale derivanti da sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici. A seguito delle 15 indagini concluse nel 2015 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati denunciati 19 soggetti. Sottoposti a controllo appalti pubblici per un ammontare complessivo di oltre 11 milioni di euro, riscontrando irregolarità che hanno portato alla denuncia di 11 soggetti. Effettuati 36 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 70% dei casi.Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono state concluse oltre 604 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 748 fra verifiche, controlli ed altri interventi a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Questi servizi si sono basati su un’attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio. Denunciati 154 soggetti responsabili di 158 reati fiscali, di cui il 51% riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione. In tale ambito, sono stati individuati 8 fra casi di “frodi carosello”, creazione di società "cartiere” o fantasma, costituzione di crediti IVA fittizi ed indebita compensazione, nonché 2 casi di evasione internazionale, per la maggior parte riconducibili a fenomeni di fittizio trasferimento all’estero della residenza di persone fisiche e società, 145 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco e 315 datori di lavoro che hanno impiegato 63 lavoratori in “nero” e 252 lavoratori irregolari. Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 9 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per altri 136 milioni di euro. Scoperti infine 13 violazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, con la denuncia di 1 soggetto responsabile di reati in materia di prodotti energetici; 20 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti.Per contrastare la criminalità organizzata sono stati eseguiti 128 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 128 persone fisiche. In materia di riciclaggio sono state svolte 18 indagini e attività di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 13 soggetti. Nell’azione di contrasto all’usura, denunciati 2 soggetti. Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa sono stati denunciati 14 soggetti. Per quanto riguarda la lotta alla contraffazione ed alla pirateria audiovisiva e informatica sono stati eseguiti 88 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 72 persone. Sequestrati più di 127 milioni di prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza. Per contrastare il gioco illegale su 35 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 45% dei casi. Sequestrati 8 apparecchi automatici da gioco e 1 postazione di raccolta di scommesse clandestine.In ultimo sono stati sequestrati 4,7 Kg. di droga a carico di 63 soggetti denunciati, di cui 7 arrestati. Nell’attività di contrasto al falso monetario sono state sequestrate 2.058 banconote false per un valore complessivo di oltre 70.000 euro. Denunciati 5 soggetti. Nel settore del contrasto all’immigrazione clandestina, sono stati individuati 9 soggetti non in regola con le relative norme, di cui 2 espulsi.Gravina ha sottolineato che la loro attività parte da un'acquisizione precisa di informazioni per operare a colpo sicuro ed intervenire correttamente. Sono stati poi esposti dai Tenenti e Colonelli i servizi più importanti dell'anno 2015 che descrivono uno spaccato dell'attività tipica della Finanza.
E’ in via di conclusione l’operazione “Jhelum”, che, per alcuni mesi, ha visto impegnati tutti i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata in un’azione coordinata contro l’illecita penetrazione di aziende straniere nel tessuto economico locale.L’attenzione dei finanzieri è partita da un’analisi del contesto produttivo con la finalità di individuare ed aggredire fenomeni pericolosi per l’economia legale. In questa provincia, il sistema industriale è ad elevata vocazione manifatturiera, decisa specializzazione produttiva territoriale e fortissima concentrazione delle attività, con la presenza di ben quattro distretti industriali nei tradizionali comparti del “Made in Italy” (soprattutto Pelle, Cuoio e Calzature). La presenza di distretti particolarmente importanti e la sussistenza di una vivace geografia commerciale lungo la costa, hanno portato, nel tempo, allo sviluppo di forme di illecita penetrazione di aziende straniere, sia manifatturiere che commerciali, che hanno prodotto ingenti danni all’economia ed alle entrate erariali, in quanto operanti in concorrenza sleale ed in sistematica evasione fiscale e contributiva. Già il fenomeno delle aziende cinesi, presenti da tempo in questa provincia, era stato affrontato con decisione, e con particolare attenzione al settore del commercio. L’attività di contrasto è stata diretta, soprattutto, nell’ambito della commercializzazione di prodotti non sicuri (non in regola con le disposizioni del Codice del Consumo), massicciamente operata nei numerosi centri commerciali, proliferati negli ultimi anni sempre lungo la costa.Analogamente, nel settore manifatturiero, il fenomeno decisamente più preoccupante è costituito da aziende gestite da soggetti di origine pakistana, che, attraverso la pedissequa evasione fiscale ed il mancato rispetto delle normative giuslavoristiche, operano una concorrenza sleale che distorce le regolari dinamiche di mercato. Va precisato che, di ciò, si avvantaggiano anche imprenditori nazionali, i quali, affidando commesse a queste aziende che operano nell’illegalità, riescono, a loro volta, a praticare prezzi più vantaggiosi, ponendosi sul mercato in maniera più competitiva. Non a caso, infatti, queste aziende non sono diffuse su tutto il territorio provinciale, ma sono concentrate nei comuni del distretto industriale della calzatura: Civitanova Marche, Morrovalle, Corridonia e Monte San Giusto.Per scardinare il fenomeno, tutt’altro che trascurabile, ma in grado di creare grave turbamento all’economia legale, con gravissime ricadute in termini di evasione fiscale, l’operazione messa a punto dal Comando Provinciale ha comportato l’esecuzione di 22 attività ispettive a carico di altrettante aziende gestite da pakistani. Gli interventi eseguiti, avviati autonomamente come attività amministrative tributarie, sono sfociati in indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata. Tra i risultati più rilevanti fino ad oggi conseguiti, si segnalano: la constatazione di violazioni all’IVA (commesse con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti) con il conseguente recupero a tassazione per oltre 21 milioni di euro, la scoperta di 3 evasori totali, l’individuazione di 10 lavoratori completamente “in nero” e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 19 persone. L'operazione è stata diretta dal Tenente Colonnello Andrea Magliozzi, Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata.
Operazione della Guardia di Finanza di Macerata che, al culmine di un’indagine, ha individuato un’organizzazione dedita all’importazione e distribuzione di ingenti quantitativi di articoli di pelletteria recanti marchi contraffatti di note griffe nazionali ed internazionali, tra cui Penny Black, Henry Cotton, Pickwick, Marina Yachting, Coccinelle.Nel sodalizio risultano coinvolti tre soggetti della provincia di Macerata, i quali sono stati denunciati a piede libero per avere organizzato l’importazione da paesi dell’Est Europeo, in particolare dalla Romania, di prodotti recanti marchi contraffatti per poi rivenderli nel territorio nazionale.Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle maceratesi hanno permesso di individuare in un opificio industriale della provincia maceratese, il luogo in cui la merce contraffatta veniva stoccata prima della sua immissione nel mercato nazionale a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quella originale.In tale contesto, i finanzieri, hanno posto in essere una serie di attività di indagini culminate con l’esecuzione di perquisizioni mirate che hanno consentito di sottoporre a sequestro oltre 2.000 articoli contraffatti costituiti da borse, tracolle, portafogli ed altro materiale di pelletteria. La Procura della Repubblica, ne ha convalidato il sequestro.La contraffazione rappresenta uno dei crimini che maggiormente danneggia l’economia legale, perché integra in un contesto unitario una pluralità di condotte illecite.Questa operazione conferma il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela del corretto funzionamento dei mercati e nella tutela dei consumatori, la quale, ricostruendone l’intera filiera del falso, è riuscita a risalire agli importatori ed impedire l’ulteriore sopravvivenza dell’attività illecita posta in essere dall’impresa.
Con l'illusione di non pagare le tasse investendo in un "paradiso fiscale", ora rischiano di vedere sfumare il loro capitale.Le Fiamme Gialle di Porto Recanati hanno smascherato un’organizzazione di carattere transnazionale priva delle necessarie autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza. Evasi circa 6 milioni di euro e denunciata una persona. Coinvolti decine di risparmiatori.La Guardia di Finanza di Porto Recanati ha eseguito una mirata attività di intelligence ed articolate investigazioni nel campo della sicurezza economico-finanziaria, volte al contrasto dei fenomeni di abusivismo nell’esercizio di attività finanziarie nonché di gestione e raccolta del risparmio, da parte di soggetti non provvisti delle prescritte autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza.Il monitoraggio dei flussi finanziari e le analisi di rischio, basate anche sull’incrocio delle informazioni presenti nelle molteplici banche dati disponibili, hanno consentito ai finanzieri di portare alla luce una rete di soggetti, operanti su tutto il territorio nazionale, che proponevano investimenti vantaggiosi e redditizi, da eseguire mediante bonifici diretti a Singapore, noto “paradiso fiscale”.Ma le operazioni finanziarie ed i flussi di denaro non seguivano vie regolari e all’insegna della trasparenza, infatti le transazioni di denaro avvenivano per il tramite di una società con sede a Londra, per poi approdare nel “paradiso fiscale”.Le indagini, che hanno avuto anche una proiezione transnazionale, hanno consentito agli investigatori di individuare e seguire le tracce dei reati che generano profitti illeciti, anche in presenza di sofisticate tecniche fraudolente, nonché gli effettivi mittenti e beneficiari delle somme movimentate.La complementare attività fiscale ha permesso di recuperare a tassazione circa sei milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di una persona.Decine, i risparmiatori privati coinvolti, per i quali, oltre a scattare pesanti sanzioni amministrative, conseguenti al mancato rispetto degli obblighi dichiarativi per gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute all’estero, c’è anche il rischio non solo di non ricevere gli attesi guadagni ma addirittura la perdita dei capitali investiti, per essersi rivolti, anziché a banche e intermediari abilitati, ad operatori privi dei requisiti di onorabilità e professionalità.
Due night dell'entroterra nel mirino della Guardia di Finanza. Gli uomini della Tenenza di Camerino hanno svolto accertamenti nei due locali notturni, identificando un consistente numero di lavoratori, fra figuranti di sala, baristi e camerieri. Gli approfondimenti investigativi hanno portato a riscontrare che dieci lavoratrici erano totalmente "in nero", mentre altri quattordici erano "irregolari".Impiegate con mansione di figuranti di sala, la maggior parte di esse sono risultate provenienti dall'Est Europa e dal Sud America.Pesanti le ripercussioni nei confronti dei datori di lavoro per l’inosservanza alla normativa in materia di lavoro, i quali rischiano, complessivamente, una sanzione amministrativa di circa 50.000 euro, oltre alla sospensione dell’attività commerciale. In un caso, è stata richiesta dalla Finanza la chiusura del locale.L'azione del Corpo si inquadra in un più ampio dispositivo di contrasto mirato non soltanto al recupero delle imposte evase, ma anche all’individuazione di casi di sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero”.
Serio infortunio sul lavoro questa mattina intorno alle 9 a Sant'Egidio di Montecassiano.Un dipendente della falegnameria Dignani è stato accidentalmente colpito alla testa da un cestello, riportando un trauma cranico.Viste le condizioni, i sanitari del 118 ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza a Torrette.
Dalla segreteria provinciale di Macerata di Rifondazione Comunista riceviamo:"C’è un nesso tra la chiusura del punto nascita di San Severino, la situazione sempre più difficile dei “pronto soccorso”, la discussione già iniziata sull’Ospedale unico tra Civitanova e Macerata. Un legame che sembra sfuggire ai rappresentanti locali del PD, che si agitano per il vulnus di S.Severino, protestano, a bassa voce, per le liste d’attesa e l’affollamento, si accapigliano sul luogo e le caratteristiche della nuova “araba fenice”, ma tacciono sulla causa comune, la riforma, anzi la controriforma, Ceriscioli (Presidente ed Assessore, caso unico nella storia delle autonomie regionali), che usando “furbescamente” le difficoltà di bilancio e le sempre meno risorse che il governo Renzi destina al sociale e alla sanità, rovescia il modello, penalizzando i territori, la prevenzione e il servizio pubblico. Il nuovo modello infatti, incentrato sul “grande ospedale”, sulle cosiddette “eccellenze” trascura anzi cancella la rete diffusa e nelle forme nuove della cosiddetta finanza di progetto apre ai privati praterie di profitto. Questo modello “ non pensa alla salute” che si ottiene con la prevenzione ma ha bisogno di malati e di “cronici”. Non è difficile pensare che i ritardi nella diagnostica (le liste di attesa) ,la mancanza di strutture di prossimità, il trascurare la medicina territoriale determinino presto un peggioramento delle condizioni sanitarie accrescendo “la clientela” della nuove strutture sanitarie fameliche di malati.Occorre quindi che le iniziative generosissime che si sono realizzate a difesa del presidio di S.Severino e Tolentino, le tante associazioni che si occupano a difesa dei diritti dei cittadini e del malato, l’azione dei lavoratori della sanità trovino occasioni di confronto e unifichino i loro sforzi, per fermare la controriforma “ pesarese” e insieme indichino priorità e rivendichino un governo democratico e del territorio nella sanità. Il Partito della Rifondazione Comunista inizierà una serie di iniziative di ascolto, di sensibilizzazione, di dibattito per dare un contributo a questa battaglia".
E' deceduta la donna di 61 anni che ieri mattina si è data fuoco gettandosi addosso della benzina nei pressi dell'orto dove stava lavorando.Troppo gravi le ustioni riportate su circa il 70 per cento del corpo: intorno alle 13 la donna è morta nel reparto di Rianimazione dell'ospedale regionale di Torrette.Alla base del gesto disperato, sembra ci siano difficoltà economiche.