Macerata e Provincia

Post sisma, Pettinari: "La viabilità è la priorità delle priorità"

Post sisma, Pettinari: "La viabilità è la priorità delle priorità"

“La viabilità è la priorità delle priorità” è questo il messaggio del presidente della Provincia Antonio Pettinari, che, nella conferenza stampa di questa mattina, ha illustrato la conclusione di alcuni lavori per la riapertura di strade fondamentali per l’entroterra maceratese devastato dal sisma.Dopo il susseguirsi di scosse, iniziate il 24 agosto, la viabilità ha subito gravi danni, che sono poi peggiorati nel tempo con il terremoto del 26 e del 30 ottobre, alcune zone sono rimaste isolate soprattutto a causa dei massi caduti lungo la carreggiata.La situazione peggiore è quella della zona che comprende Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nero e la Valnerina, quest’ultima ancora chiusa, e la zona tra Fiastra, Bolognola, Acquacanina e Sarnano. In queste due aree gli stessi interventi di soccorso sono stati difficoltosi a causa della pericolosità di ponti, strade e pareti rocciosi. La Provincia ha subito deciso di intervenire per dare la possibilità di raggiungere le cittadine terremotate nel breve tempo e con sicurezza. Un lavoro difficile e costoso che però, doveva essere fatto: “Senza una viabilità è impossibile poter, non solo ripartire ma soprattutto per gestire l’emergenza, per portare i moduli con i mezzi pesanti dove richiesti” aggiunge Pettinari.La strada provinciale Polverina-Fiastra è sempre stata, dopo il sisma, l’unico collegamento attraverso il ponte di Fiastra che però poteva essere percorso solo da mezzi leggeri, in quanto la struttura portante ha subito gravi danni. Così, il 29 novembre la Provincia ha approvato 30 mila euro per consolidare il ponte e permettere il passaggio dei mezzi pesanti.La strada Pian di Pieca - Fiastra era interrotta su una serie di punti a causa dei massi, anche di grandi dimensioni, caduti sulla carreggiata. Sono stati tre gli interventi principali: il primo riguarda la rottura di un grande masso, trasformato in macerie e poi portate via dalla strada, per un costo di 52 mila euro. Poi sono stati rimossi altri massi pericolanti lungo la parete per un costo di 26 mila euro; infine, sono state sistemate le lesioni e gli abbassamenti stradali lungo la carreggiata, con una spesa di 16 mila euro. Tre ditte hanno lavorato contemporaneamente per portare a termine il lavoro, di un costo complessivo di 96 mila euro. La strada è stata riaperta l’8 dicembre scorso.L’altro importante intervento è quello fatto lungo la Sarnano Sassotetto, che verrà ultimato per Natale e che era chiusa a causa di 8 abitazioni disposte lungo la strada e che lunedì verranno demolite proprio per la loro pericolosità. Inoltre i lavori servono per la messa in sicurezza della parete rocciosa, per una spesa di 40 mila euro. Anche la strada che da Monte San Martino conduce ad Amandola ha il problema della pericolosità della montagna che sovrasta la strada e anche in questo caso la Provincia è intervenuta; un progetto di 140 mila euro i cui lavori sono iniziati oggi.L’ufficio tecnico della Provincia lavora senza sosta, riaperte queste vie fondamentali si pensa a tutte le altre strade ancora da sistemare e mettere in sicurezza: “Questa è una corsa contro il tempo, ma stiamo facendo il possibile per ripristinare i collegamenti per agevolare la ricostruzione e la ripresa dei nostri territori. Ci sono situazioni difficili che stiamo valutando insieme alla Protezione Civile, il nostro impegno è costante e vogliamo che i lavori siano portati a termine nel minor tempo possibile ma anche nel miglior modo” conclude Pettinari.La Valnerina, in cui erano stati fatti dei lavori prima del 24 agosto con un impegno economico di 130 mila euro, è ancora una strada chiusa e non è dato sapere quando sarà possibile riaprire il collegamento, date le pessime e pericolose condizioni.

14/12/2016 15:18
Le prospettive sociali della ricostruzione: un convegno per ripartire dalle persone

Le prospettive sociali della ricostruzione: un convegno per ripartire dalle persone

Si terrà presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Macerata, giovedì 15 dicembre a partire dalle 17,30, il convegno “Dalla ricostruzione, un nuovo modello di sviluppo”, organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud, dalla Fondazione San Giacomo della Marca e da Confartigianato Macerata, che affronterà il tema della ricostruzione post terremoto sotto molteplici punti di vista.“Con questo convegno – ha dichiarato Emanuele Frontoni, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud - vogliamo affrontare ed analizzare il tema della ricostruzione non solo “fisica”, cioè degli edifici, ma capire come questa ricostruzione porti anche un modello di sviluppo nuovo sociale ed economico”.Per questo motivo, alla tavola rotonda sono invitati oltre ai sindaci anche imprenditori, operatori del sociale e del turismo, tra cui Angelo Sciapichetti, l’assessore regionale Romano Carancini, il Sindaco Macerata Mario Scagnetti, il Sindaco di San Ginesio, Gianluca Pasqui, il Sindaco di Camerino Paolo Misericordia, l’ingegnere strutturista Herry Gullini, Ingegnere Strutturista, Fabio Fraticelli, Ricercatore UNIVPM, Mauro Panbianco, della Rete d’impresa Edilforyou, Massimo Valentini, Presidente della Fondazione San Giacomo della Marca e Carlo Nardella della Cooperativa GEATra i relatori, l’economista Nomisma Marco Marcatili, l’ingegnere e agibilitatore volontario Luca Papili, il sociologo Massimiliano Colombi ed Elena Stoppioni, la Coordinatrice Nazionale del Forum Edilizia della Compagnia delle Opere, la quale già in occasione del recente Riabita 2016 sottolineò che “da sempre non bisogna aver paura della terra che trema, ma di come abbiamo costruito. Il 70% del panorama costruttivo italiano risale a prima del 1971, il terremoto ha evidenziato la necessità di ripensare le modalità costruttive, che non possono rispondere solo ad esigenze di risparmio energetico o comfort, ma anche preservare le vite umane. La ricostruzione deve partire dall’uomo, dal sociale, dall’anima perché come diceva un famoso architetto, la casa è dimora dell’anima”.Moderatori, il Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud Emanuele Frontoni e Gianluca Ripani. L'Evento supporta l'iniziativa #dajemarche. Per ogni info: g.scipioni@cdomarchesud.it

14/12/2016 10:30
Giacomo Bramucci nuovo presidente Confcommercio Marche Centrali

Giacomo Bramucci nuovo presidente Confcommercio Marche Centrali

Dopo quattordici anni Rodolfo Giampieri, attuale presidente dell’Autorità Portuale di Ancona, lascia la presidenza di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali. Di oggi pomeriggio l’ultimo atto da presidente di Giampieri che ha chiuso la propria esperienza al vertice di Confcommercio Marche Centrali, iniziata in qualità di presidente di Confcommercio Provincia di Ancona, certificando l’ulteriore aggregazione in seno all’Organizzazione che ha ufficialmente acquisito il territorio della provincia di Fermo.“Con l’aggiunta di Fermo – le parole di Giampieri giunto evidentemente emozionato all’ultimo appuntamento da presidente –, la nostra Organizzazione diventa ancora più forte. Giunti a questo punto è necessaria una nuova governance che sono convinto continuerà il percorso avviato quattordici anni fa quando è iniziata la mia avventura come presidente di Confcommercio Provincia di Ancona”. “Lascio una struttura solida – ancora Giampieri di fronte ad una folta platea di imprenditori –, che è cresciuta tanto in questi anni e che è in grado di affrontare le sfide che ci attendono nel futuro. Ho cercato di portare avanti il mio incarico con volontà e con passione ma ora non posso più garantire quell’impegno anche perché di fronte a scenari nuovi e a scenari in continuo mutamento servono forze nuove e nuovi protagonisti. A chi mi ha chiesto come mi sento oggi rispondo che sto bene anche se so che mi mancherà qualcosa di molto importante a cui ho voluto molto bene e alla quale mi sono dedicato con sacrificio. Sono certo comunque che lascio Confcommercio in mani solide, la struttura è forte e gli associati possono stare tranquilli perché sono seguiti da una struttura eccezionale: sono convinto che chi mi succederà farà altrettanto bene. In conclusione voglio ringraziare Massimiliano (Polacco ndr) con cui ho lavorato al meglio in questi anni”.Molto emozionato anche il direttore generale Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che ha voluto ricordare l’importanza del modello pluriterritoriale rappresentato dall’Organizzazione divenuta un vero e proprio riferimento in tutta Italia. “Ora i territori di riferimento – le parole di Polacco –, sono quelli della provincia di Ancona, di Macerata e di Fermo. Ci attende una grande sfida e siamo pronti a giocarla con una nuova governance ma certi di poter sempre contare sul sostegno e sul supporto di Rodolfo Giampieri che resterà in carica in qualità di presidente onorario Confcommercio Marche Centrali”.Il nome nuovo per la presidenza di Confcommercio Marche Centrali è quello di Giacomo Bramucci attuale presidente della Delegazione di Senigallia Confcommercio Marche Centrali imprenditore senigalliese nel settore dell’abbigliamento distintosi per la sua capacità di interpretare i cambiamenti del mercato. Bramucci al suo primo intervento da presidente ha voluto ringraziare la giunta per la fiducia accordatagli: “E’ una nomina che mi riempie di orgoglio – le sue prime parole –. Sono pronto a dare il mio contributo con lo sguardo proiettato al futuro e alle nuove questioni che toccano direttamente i nostri settori di riferimento. Sono convinto che Confcommercio Marche Centrali potrà continuare a recitare un ruolo da protagonista anche perché la struttura che guiderò è forte e solida”. Oltre al nuovo presidente sono stati nominati i nuovi componenti della giunta Confcommercio Marche Centrali: Moreno Cedroni (presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali), Massimo Di Matteo (presidente Fiva Marche Centrali), Francesco Cinti (presidente Delegazione Ancona Confcommercio Marche Centrali), Mauro Bartolozzi (presidente Delegazione Fabriano Confcommercio Marche Centrali), Francesco Fantazzini (presidente Fnaarc Marche Centrali), Roberto Capriglione (presidente Fimaa Marche Centrali), Massimo Milani (presidente Federalberghi Macerata), Marco Manfredi (presidente Associazione Albergatori Senigallia), Tania Luminari (presidente Delegazione Jesi Confcommercio Marche Centrali), Erica Lorenzini (Terziario Donna) e Renato Frontini (presidente Probiviri).

13/12/2016 19:51
Maceratese, multa per "cori offensivi"

Maceratese, multa per "cori offensivi"

Il giudice sportivo ha multato la S.S. Maceratese srl. Il sodalizio biancorosso, in riferimento alla partita con il Santarcangelo, dovrà pagare un’ammenda di mille euro “perché propri sostenitori durante la gara intonavano cori offensivi verso l'istituzione calcistica”.E’ stata designata nel frattempo la terna arbitrale per la partita di mercoledì prossimo con il Lumezzane, valida per l’undicesima giornata di campionato, rinviata il 29 ottobre scorso. Il direttore di gara è Giovanni Luciano di Lamezia Terme, assistenti Riccardo Fabbro di Roma e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.

12/12/2016 19:06
Castelraimondo e Bolzano unite nel sisma in nome della solidarietà

Castelraimondo e Bolzano unite nel sisma in nome della solidarietà

La storia che lega Castelraimondo all’Alto Adige è iniziata vent’anni fa, nel 1997. Dopo il terremoto di Marche-Umbria infatti, la Provincia di Bolzano si era impegnata per sostenere la ricostruzione, realizzando la nuova mensa scolastica grazie ad un finanziamento superiore agli 800mila euro e donando alle frazioni del Comune diverse casette di legno. Con il terremoto di ottobre, che ha colpito gravemente anche il territorio comunale castelraimondese, sia l’edificio della mensa scolastica in Piazza Dante che le strutture allestite e ancora perfettamente funzionanti nelle frazioni sono state fondamentali per la gestione della prima emergenza e dell’accoglienza a seguito degli scorsi eventi sismici.Per rinnovare la ventennale amicizia e gratitudine per quanto fatto all’epoca il sindaco Renzo Marinelli, accompagnato dal vicesindaco Esperia Gregori e dal presidente del consiglio comunale Fabrizio Mancini nei giorni scorsi, in occasione della annuale gita ai Mercatini di Natale, sono stati ricevuti in visita a Palazzo Widmann dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, accompagnati da Michele di Puppo, assessore all’epoca del terremoto del 1997.“Già nel 1997 - ha detto il sindaco Renzo Marinelli - la Provincia di Bolzano aveva capito meglio di noi di cosa avevamo bisogno, ed ha costruito la mensa in modo impeccabile donandoci anche le strutture di legno. L’amicizia tra l’ente provinciale ed il comune di Castelraimondo è nata a seguito del terremoto del 1997 e oggi, che siamo stati colpiti fortemente da questo evento, si rinsalda sotto una volontà nuova. Ci è sembrato doveroso, a fronte di quanto l’aiuto ricevuto da Bolzano sia stato fondamentale per noi in questo primo mese di emergenza, portare i nostri ringraziamenti e il saluto e la gratitudine di tutta la comunità cittadina al presidente Kompatscher e alla Provincia di Bolzano”.Durante l’incontro, il presidente Kompatscher ha espresso la volontà della Provincia di muoversi in aiuto delle zone colpite dal sisma.

12/12/2016 17:54
Vertenza Teuco, domani 4 ore di sciopero e presidio in Regione

Vertenza Teuco, domani 4 ore di sciopero e presidio in Regione

Domani 13 dicembre sciopero di 4 ore dei lavoratori della Teuco con presidio davanti alla Regione Marche - via Tiziano- Ancona - indetto dai sindacati di categoria. Nella mattinata si svolgerà a partire dalle ore 9,30 un incontro tra sindacati, azienda e assessorato al lavoro.Nell’ultimo incontro il management aveva ribadito la volontà di mettere 108 dipendenti in cassa integrazione straordinaria dal primo gennaio, di questi ben 65 sarebbero a zero ore e destinati al licenziamento. Una decisione che ha spinto i lavoratori sul piede di guerra, gli accordi precedenti infatti prevedevano il rinnovo dei contatti di solidarietà.

12/12/2016 17:08
Frontale tra due auto a Porto Recanati, due feriti gravi - LE FOTO -

Frontale tra due auto a Porto Recanati, due feriti gravi - LE FOTO -

Un frontale tra due auto, oggi pomeriggio verso le 16, a Porto Recanati sotto al cavalcavia dell'autostrada, vicino all'Hotel House. Coinvolte una Mini, guidata da un ragazzo 21enne di Porto Recanati e un'Opel Zaffira, a bordo della quale c'era un uomo di nazionalità pakistana.Sul posto sono intervenuti Carabinieri, Vigili del Fuoco e 118.L'uomo pakistano è stato subito trasferito con eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Sempre a Torrette anche il ventenne trasferito però con ambulanza. Sul luogo si stanno effettuando gli accertamenti. Il tratto stradale resta ancora chiuso.(Servizio in aggiornamento)    

12/12/2016 17:02
Monte San Giusto, arriva alla settima edizione la mostra dei presepi artistici

Monte San Giusto, arriva alla settima edizione la mostra dei presepi artistici

C'è tempo fino al 22 gennaio per visitare la mostra dei Presepi Artistici curata da Andrea Pistolesi presso il Polo Museale di Palazzo Bonafede.La mostra, giunta alla settima edizione, seppur leggermente ridimensionata per via della ricollocazione all’interno del Polo Museale a causa dell'inagibilità di alcune stanze dopo il recente sisma, conferma comunque l’alta qualità dei presepi presenti e la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di mantenere questa collezione aperta e visitabile. Durante le precedenti edizioni, la mostra ha attirato a Monte San Giusto oltre 20.000 visitatori, dando lustro alla nostra comunità e contribuendo ad una maggior presenza turistica, non solo locale, a vantaggio anche delle altre bellezze che Monte San Giusto offre.Per l’edizione di quest’anno quattro sono le novità: un grande presepe meccanico realizzato con l’aiuto di Cesare Ciccalè, un presepe del Maestro Fabio Modeo, una suggestiva Natività collocata all’interno di una casa colpita dal sisma come segno di vicinanza nei confronti delle popolazioni ferite nelle scorse settimane, e cinque presepi della collezione privata Domenico Cassese di Macerata.

12/12/2016 15:53
Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente. Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012. In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione. A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati. In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina: All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al  comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati. I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà. Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”. Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016. All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che   “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori. Inoltre il comma 7 aggiunge che “ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”. Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte. Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”. La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9). Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità: “1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122. Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”: “In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. . Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma: Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici  nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1). Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012). Seguono: il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la  deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013  ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012. Sotto invece le ordinanze: ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013. Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile. A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali. Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce  “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”. Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti. 

12/12/2016 15:19
Qualità della vita: Macerata al 23esimo posto secondo il Sole 24 Ore

Qualità della vita: Macerata al 23esimo posto secondo il Sole 24 Ore

Macerata perde dodici posizioni, rispetto al 2015, nell’edizione 2016 della Qualità della vita secondo la ricerca del Sole 24 Ore. La graduatoria mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati in gran parte al 2015 e in qualche caso a ottobre 2016) articolati in sei settori d’indagine. Al primo posto c'è Aosta, seguita da Trento, mentre all'ultimo posto Vibo Valentia.500 punti per la provincia di Macerata che rimane prima tra le marchigiane, seguita da Ancona in 16esima posizione.Molte le novità di quest’anno, volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovare, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.

12/12/2016 15:13
Macerata, oggi il benvenuto alla Enrico Fermi per gli studenti della Dante Alighieri

Macerata, oggi il benvenuto alla Enrico Fermi per gli studenti della Dante Alighieri

Un benvenuto ricco di emozione questa mattina all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi da parte del sindaco Romano Carancini, del vicesindaco e assessore alla Scuola, Stefania Monteverde, del preside Ermanno Bracalente, del corpo docente e degli studenti, agli oltre 250 ragazzi della Dante Alighieri che da oggi sono tornati sui banchi al mattino nella scuola di via Pace.La consegna simbolica delle chiavi dell’istituto da parte di un’alunna di seconda media ai due colleghi della prima e seconda media della Dante Alighieri ha sottolineato il ritorno alla normalità per i ragazzi che, in seguito all’inagibilità della loro scuola per il terremoto, fino ad oggi hanno potuto seguire le lezioni pomeridiane  all’Istituto Matteo Ricci.Per consentire agli studenti della Alighieri, in totale 500, di riprendere il normale corso dell’attività didattica, l’Amministrazione comunale, condividendo il progetto con i dirigenti scolastici, ha tenuto  fede all’impegno preso con i genitori e ha eseguito in tempi record una serie di lavori che ha consentito di ospitare i ragazzi in 9 aule alla Fermi e gli altri in 11 aule dell’ex istituto professionale Pannaggi, ora sede degli studenti del Convitto.Per limitare il disagio che questa sistemazione comporta per gli studenti e per le famiglie, il Comune ha anche predisposto in via sperimentale un servizio navetta gratuito con partenza dalla vecchia sede della scuola Alighieri e, in collaborazione con APM, ha messo a punto il potenziamento del servizio di trasporto pubblico  urbano, che, grazie a specifiche corse,  permetterà il raggiungimento in sicurezza delle sedi scolastiche di destinazione.Anche i ragazzi e le ragazze del Convitto, insieme al preside, ai docenti ed al personale della scuola hanno salutato l’arrivo degli studenti e studentesse della Dante Alighieri, felici di accogliere e costruire insieme un percorso di collaborazione.“Ci rendiamo conto che i disagi non sono finiti – ha detto il sindaco Carancini -  però guardiamo con fiducia e ottimismo a questa nuova esperienza di coesione che sicuramente farà nascere nuovi legami di amicizia

12/12/2016 15:03
Confartigianato Imprese Macerata: convegno sulle novità della Legge di Stabilità

Confartigianato Imprese Macerata: convegno sulle novità della Legge di Stabilità

Si è svolto ieri, domenica 11 dicembre, presso l’Auditorium della sede Provinciale dell’Associazione il convegno organizzato dalla Confartigianato di Macerata per presentare agli imprenditori e alle aziende del settore degli autotrasporti, presenti in gran numero, le misure introdotte dalla recente Legge di Stabilità.Molti sono stati gli argomenti di interesse trattati, quali pensione anticipata per i padroncini, maxi e iper ammortamento per l'acquisto di nuovi beni strumentali, contabilità per “cassa”, proroga Sabatini–ter e contributi conto interessi per acquisto beni strumentali, divieti di circolazione per il 2017, premi produttività e Welfare aziendale, nuova imposta sul reddito d'impresa, decontribuzione previdenziale per i conducenti che effettuano trasporti internazionali, misure antidumping sociale e regime fiscale sui premi di produttività.Il presidente provinciale Confartigianato settore trasporti Emanuele Pepa ha parlato con realismo e consapevolezza, giudicando che il 2017 non sarà un anno positivo per il settore, affermando però che: "a questo proposito misure quali conferma del maxi ammortamento per l’acquisto di nuovi beni strumentali, così come le altre per le contribuzioni previdenziali, sono boccate d’ossigeno per il nostro settore che soffre la concorrenza nazionale, e su questo la nostra Associazione chiede norme antidumping". Le misure introdotte dalla Legge di Stabilità, nelle parole del presidente, sono utili anche per garantire efficienza e presenza nel momento della ricostruzione post-sisma: "nel nostro territorio dopo il sisma possono arrivare nuove commesse, che non interpretiamo di certo come una opportunità, data la gravità della situazione, ma piuttosto stiamo lavorando affincheé la categoria sappia garantire i servizi necessari al momento presente e poi per la ricostruzione".  

12/12/2016 13:08
Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.

11/12/2016 21:59
Lodolini: "Lunedì interverrò in aula su decreto terremoto"

Lodolini: "Lunedì interverrò in aula su decreto terremoto"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dall'On. Emanuele Lodolini."Lunedì 12 dicembre interverrò nel pomeriggio in aula, alla Camera in discussione generale sul decreto terremoto e riaffermerò le ragioni di un territorio ferito ma che ha tanta voglia di tornare a prosperare. L'approvazione in via definitiva della legge di bilancio nella quale ci sono provvedimenti molto importanti sul terremoto, sulla ricostruzione e sulla riqualificazione sono un chiaro segnale che questo Parlamento manterrà gli impegni presi. La prossima settima poi approveremo il Decreto Terremoto senza ulteriori passaggi parlamentari nel quale c'è anche la volontà di provare a rallentare, a trattenere, a invertire il processo di impoverimento demografico, che è già in atto in quei territori. Sottolineo in particolare che le risorse stanziate per finanziare la ricostruzione privata e pubblica nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici ammontano a 4,5 miliardi. La regione Marche è la più colpita. Ad assegnarci questo triste primato di cui avremmo volentieri fatto a meno, sono i numeri:- 122 il numero dei Comuni coinvolti- 286 le zone rosse- 26517 le persone assistite: di cui 8.168 in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 10571 in autonoma sistemazione e 7.778 in albergo.Più di 1000 le attività produttive dichiarate inagibili:- 160 le scuole dichiarate inagibili- 208 le stalle inagibili- 61 i municipi inagibiliSono state interessate città medio grandi e piccoli centri. Da Montegallo nell’ascolano, passando per Bolognola, 1.000 metri sul livello del mare, Gualdo, Visso, fino ad arrivare a Tolentino, Camerino, San Severino. Tolentino, città di 20 mila abitanti, oltre agli sfollati, ha quasi la metà della popolazione che manifesta qualche forma di difficoltà. San Severino 13.000 abitanti, problemi in larga misura; Camerino che ha più studenti che abitanti. La Provincia di Macerata ha i danni più rilevanti: 46 Comuni, sui 57 complessivi rientrano nel cratere. Dietro questi numeri ci sono le persone, c’è la vita reale. C’è la disperazione di chi ha perso la propria casa. Casa che non è soltanto un riparo, un tetto. Ma è il luogo degli affetti, il luogo della fiducia, il riparo dalle insicurezze.Le sfide che dobbiamo vincere riguardano l'assistenza costante alla popolazione e la ricostruzione avviando un vasto programma di investimenti in tale campo, per accelerare lo sviluppo e la modernizzazione dell’intero Paese. Serve quello che Renzo Piano ha definito un “progetto generazionale”. Anche l’Europa, spesso così lontana, si è dimostrata vicina. Il Parlamento Europeo ha approvato giorni fa una risoluzione per lo stanziamento di 30 milioni di euro in favore delle zone terremotate. Si tratta di risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione Europea, che non intaccano il patto di stabilità e che serviranno ad aiutare l'Italia nella ricostruzione. Un'ultima riflessione la dedico al sistema universitario. Se l'ateneo di Macerata ha subito minori ma non marginali danni, per Camerino la situazione è davvero drammatica. Sono 30.000 i metri quadri di superfici inagibili, 1.000 gli studenti che necessitano di una abitazione e altri 500 residenti tra Marche e Umbria che, dopo un periodo di pendolarismo, avranno l'esigenza di una stabilità abitativa.  E allora se volete darci una mano venite in vacanza dalle nostre parti. Perché la bellezza è un valore profondo. Non è assuefazione ma curiosità, stupore, meraviglia. Serve una svolta culturale, abbiamo il dovere di rendere meno fragile la bellezza. Un bene comune la cui responsabilità è collettiva". 

11/12/2016 15:38
Appassionata torna al Lauro Rossi con Pavel Kolesnikov

Appassionata torna al Lauro Rossi con Pavel Kolesnikov

I Concerti di Appassionata tornano al Lauro Rossi martedì 13 dicembre alle 21 con il recital di Pavel Kolesnikov, astro nascente del pianismo internazionale vincitore del Premio Honens nel 2012.Nato a Novosibirsk in Siberia nel 1989, Pavel Kolesnikov è musicista dal talento precoce, definito dal Guardian ‘poeta della tastiera’. È stato allievo di Sergey Dorensky al Conservatorio di Mosca, di Norma Fisher al Royal College of Music e di Maria João Pires, sua mentore alla Queen Elisabeth Music Chapel e al fianco della quale ha suonato a Montreal lo scorso marzo. Dopo essersi aggiudicato uno dei concorsi pianistici più ambiti, la Honens International Piano Competition di Calgary, Kolesnikov si è esibito alla Carnegie Hall, alla Konzerthaus di Berlino, alla Vancouver Royal Society e alla Chamberfest di Ottawa in Canada e ha suonato con la National Philharmonic di Russia, la London Philharmonic, l’Orquestra Sinfônica Brasileira e la Toronto Symphony Orchestra, fra le altre.Il suo debutto alla Wigmore Hall nel 2014 è stato salutato dal Telegraph con una recensione a cinque stelle e il suo recital come una delle occasioni da inscrivere negli annali di Londra. Nello stesso anno, Kolesnikov è stato nominato dalla BBC Radio 3 ‘New Generation Artist’ per il periodo 2014-2016.Nel concerto di martedì prossimo a Macerata, realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Macerata, il talentoso pianista russo affronta un programma che traccia idealmente il percorso di costruzione dell’identità del pianoforte quale strumento principe del Romanticismo in musica. Di Louis Couperin due esempi di Allemande, una Chaconne e il Tombeau de Monsieur de Blancrocher, estratti dal Manoscritto Bauyn, una delle principali fonti della musica francese per clavicembalo del XVII secolo; di Beethoven la Sonata n.10 in sol maggiore op. 14 n.2, che lo stesso compositore di Bonn considerava fra le più significative della sua produzione; di Chopin lo Scherzo n.4 op.54 un capolavoro ricco di fascino e caratterizzato da una raffinatissima ricerca timbrica; infine, di Debussy dodici dei Preludi (libro primo), brani che possono essere considerati la summa dell’arte pianistica del compositore francese.I Concerti di Appassionata sono organizzati dall'associazione musicale Appassionata con il contributo del Comune di Macerata, del Mibact, della Regione Marche, della Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, dell'Anmig sezione di Macerata, dell'Istituto Confucio. In collaborazione con Prefettura di Macerata, Marcheconcerti, Unimc, Abamc, Fondazione Carima.Main sponsor della stagione 2016-2017 sono Menghi Shoes, Mosca srl e APM.Biglietti in vendita presso la biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata, online su vivaticket.it. Agevolazioni per studenti e loro accompagnatori, ridotto per soci Appassionata. 

11/12/2016 14:46
Unimc e Istituto Confucio, si accellera sui lavori di Villa Lauri

Unimc e Istituto Confucio, si accellera sui lavori di Villa Lauri

Subito le procedure di bando per l’avvio dei lavori esecutivi di Villa Lauri: è uno dei risultati dei colloqui avvenuti ieri a Kunming tra la delegazione dell'Università di Macerata e dell'Istituto Confucio - guidata dal rettore Francesco Adornato e composta dal presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, dai direttori Giorgio Trentin e Yan Chunyou, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli - e il vice ministro dell'istruzione Hao Ping e il direttore generale di Hanban Ma Jianfei, nell'ambito della Conferenza Mondiale degli Istituti Confucio.L'incontro è stato molto cordiale e costruttivo ed ha avuto al centro della discussione lo stato dei rapporti tra l'Università di Macerata e le Università cinesi con cui l’Ateneo maceratese collabora. In particolar modo la discussione si è concentrata sull'avvio dei lavori di Villa Lauri, destinata ad ospitare l'Istituto Confucio Modello di Macerata e a diventare una delle principali piattaforme di ricerca per i rapporti interculturali tra Italia, Europa e Cina. Il rettore ha assicurato che si procederà speditamente per le procedure di bando, in modo da avviare al più presto i lavori esecutivi.Ha preso forma quest’anno il progetto di recupero di Villa Lauri, storico complesso edilizio chiuso da decenni e destinato al progressivo e inesorabile declino. Grazie al primo stralcio, sarà̀ possibile recuperare il corpo centrale dell’edificio, riportandolo alle sue fattezze neoclassiche ottocentesche. L’idea di fondo prevede la destinazione di una parte della villa a nuova sede dell’Istituto Confucio. Infatti, nel dicembre 2015 l’Hanban, ente del ministero cinese dell’educazione che sovrintende a tutti gli Istituti Confucio del mondo, ha deciso di trasformare l’Istituto di Macerata in un “Istituto modello” assegnando un cofinanziamento di 2 milioni di euro per il restauro di Villa Lauri. Potrà̀ nascere uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla Cina. In particolare, il progetto prevede, oltre alla sede dell’Istituto Confucio, spazi per uffici, aule didattiche, una biblioteca e centro di documentazione, una foresteria con posti letto, un ristorante-bar.Il governo cinese, come più volte hanno ribadito i suoi rappresentanti entrati in contatto con Unimc, ritiene inoltre basilare la creazione di un museo dedicato a Padre Matteo Ricci, figura di grande importanza nella mediazione culturale tra le due civiltà.

11/12/2016 13:37
Sisma e referendum

Sisma e referendum

Felicità e brindisi da una parte, pianti e lai dall'altra hanno salutato un risultato referendario tanto atteso (così lo storytelling, che poi in italiano sarebbe il racconto) per le sorti delle umane genti.  Un’altra Caporetto del governo Renzi che surclassa, quanto a qualità e numeri, il bagno di sangue registrato già nelle amministrative dello scorso giugno.In sei mesi due palate in bocca improvvise ed inaspettate che segnano la fine di un’esperienza di governo carica, come mai prima, di benevole aspettative. Azzerano un’intera classe dirigente. Segnano definitivamente lo spartiacque tra un sistema ed un antisistema. Ridanno vita alla democrazia diretta e partecipata. Rigenerano una volta per tutte i valori, i principi ed i contenuti di una Carta Costituzionale che, apparentemente, sembravano incamminarsi verso il desueto e l’anacronistico. Indipendentemente dal risultato, quando il popolo sovrano si esprime, è sempre una festa per la democrazia. Invece per qualcuno si è trattato di un funerale bello e buono. Lasciamo stare i pasdaran dei social network, al cui confronto i foreign fighter che partono per la Siria, sono massimamente dialoganti.Qui, nel caso specifico, stiamo (purtroppo) parlando di un presidente di giunta regionale e, di striscio di due parlamentari. Trattasi di Luca Ceriscioli (presidente pro tempore della giunta regionale), di Piergiorgio Carrescia deputato presso la Camera e Mario Morgoni, senatore della Repubblica. I tre - guarda caso, tutti del partito Democratico - hanno sentenziato, senza esitazioni e senza appello, come la fine del governo Renzi conduca automaticamente a delle inevitabili e gravi difficoltà per i terremotati.C’è da dire tuttavia che, mentre i rilievi di Morgoni e di Carrescia siano di ordine organizzativo e temporale - il che è peraltro del tutto normale e comprensibile, quindi parzialmente fondati – quello di Ceriscioli è strutturale.Leggete questa dichiarazione: ''Il Governo – ha detto il presidente delle Marche Luca Ceriscioli all’ANSA - ha preso tanti impegni significativi che riguardano la ricostruzione, le risposte ai bisogni più immediati. Per noi viene meno quello che era stato l'interlocutore principale. Con il nuovo governo si dovrà ricominciare, per far sì che si impegni almeno nella stessa misura con la quale con grande generosità e impegno si era speso il governo Renzi''.Ora, noi che lo vediamo tutti i giorni in TV, sappiamo che Ceriscioli ha la faccia gioviale e sorridente di quello che ha appena vinto 200mila euro al gratta e vinci, proprio al bar di sotto. Quanto al resto, che sarebbe poi governare la regione Marche,  è buio pesto. Ne è riprova lampante questa improvvida ed intempestiva dichiarazione. Sia nella forma che nel contenuto. Per quanto riguarda la forma mi pregio di comunicare al presidente Ceriscioli che vige da sempre, nella Repubblica Italiana, il così detto principio della continuità degli atti amministrativi. La faccio ancora più facile, proprio perché capisca meglio senza tanti tecnicismi: le leggi, gli atti amministrativi valgono indipendentemente da chi le ha emanati. È l’atto che ha valenza e non la figura che li redige ed approva. Magari l'acquiescenza alla persona  valeva qualche secolo addietro. C’è un’interessante, curiosa letteratura su come la notizia della morte di Luigi XVI abbia percorso in tempi lunghi l’Europa e come ne siano rimasti diversamente colpiti i suoi funzionari disseminati nel continente, ma francamente non mi sembra questo il caso, nemmeno come termine di paragone.Quanto alla sostanza c’è di che rimanere allibiti e sconcertati. Passi se la medesima dichiarazione l’avesse fatta il sindaco di un paesetto di poche anime, ma che un presidente di regione  - che adesso li chiamano, non a caso, governatori - non conosca le sue competenze e prerogative (peraltro dilatate in caso di emergenza), è troppo per davvero.Da vicecommissario all’emergenza e alla ricostruzione, Ceriscioli, oltre che sfruttare la competenza legislativa regionale e di deliberare autonomamente, ha la facoltà di proporre ordinanze esecutive per far fronte alle impellenti esigenze di tutti i terremotati.Se ritiene di non esserne all'altezza, perché Renzi si è dimesso, valuti e, come si dice in queste situazioni, apprezzate le circostanze, si dimetta pure lui, così da lasciare il  posto a chi ne fosse più capace . Se viceversa pensa di avere qualità e competenze si metta a lavorare a testa bassa con un cronoprogramma serio ed efficace, finalizzato ad alleviare per l’adesso, i disagi dei terremotati e per il poi una ricostruzione efficiente e duratura. Possibilmente e per il suo bene, rilasciando meno dichiarazioni possibili.L’unica cosa che non deve fare è quella di trasmettere ansia ed apprensione del tutto infondate e fuori luogo, alle popolazioni colpite dal sisma. Qui, da noi tra l’altro, le scosse ancora continuano e si sta sempre sul chi va là.Con la natura non possiamo combattere, ma contro gli sconsiderati improvvisatori, che strumentalizzano politicamente il post sisma ed i terremotati,  sì.  E  in questo caso, lo facciamo volentieri...

11/12/2016 12:44
Grandi chef e valorizzazione del territorio, la sfida di Perché L’Amo

Grandi chef e valorizzazione del territorio, la sfida di Perché L’Amo

Venerdì sera, nella suggestiva location del ristorante Attico sul mare, si è svolta la prima edizione di Perché L’Amo, una cena organizzata dalla Cooperativa L’Amo.Perché L'Amo è un progetto che nasce con lo scopo di valorizzare il pesce del mare Adriatico promuovendone  il consumo consapevole e stagionale.Ospite della serata lo chef stellato Michele Biagiola. Questi  ha proposto, ai numerosi partecipanti,  un menu studiato ed elaborato appositamente per esaltare due prodotti tipici di stagione: la triglia e la pannocchia.A prendere parte all’iniziativa anche il Gambero Rosso e il Consorzio Tutela Vini Piceni. Nel corso della serata, Pierpaolo Rastelli, responsabile regionale della Guida "Vini d'Italia del Gambero Rosso  ha  illustrato i piatti del menù con i relativi vini abbinati.Tra i numerosi partecipanti, il Sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e gli assessori Lorenzo Rossi e Stefano Troli che hanno  anticipato alcune idee che si stanno concretizzando grazie alla collaborazione con la neo nata cooperativa.“Abbiamo solo scaldato i motori -  ha spiegato Pierfrancesco Morganti, presidente della cooperativa - ed è in cantiere un progetto più ampio che prenderà forma già dalla prossima primavera. A breve i primi dettagli”.Un primo appuntamento dunque che segna l’inizio di una lunga serie di eventi e manifestazioni volte alla valorizzazione e promozione delle specialità culinarie locali, in particolar modo quelle marinare.

11/12/2016 12:38
A Macerata la presentazione del libro di Silvia Alessandrini Calisti sulla maternità nella tradizione marchigiana

A Macerata la presentazione del libro di Silvia Alessandrini Calisti sulla maternità nella tradizione marchigiana

Alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata sabato 17 dicembre, Silvia Alessandrini Calisti presenterà il suo libro "Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX)", edito da Giaconi Editore.Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite interviste dirette l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. Gesti, usanze, accortezze, credenze quasi del tutto svanite riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri. La loro riscoperta potrebbe contribuire ad una maggiore consapevolezza dell'esperienza materna, oggi allontanata in parte dal suo connubio fisiologico con la Natura e rivestita di panni moderni, spesso stranianti e forieri di malessere. Lo studio intende dunque documentare sulle usanze, credenze, superstizioni relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche. Una narrazione a metà strada tra il saggio e il racconto, che non disdegna l'uso del dialetto e che prende in considerazione una vasta gamma di aspetti collegati alla maternità attraverso le esperienze del passato: il binomio inscindibile tra donna e madre, i rapporti con la medicina ufficiale e quella popolare, la relazione tra parto e natura, l'allattamento e lo svezzamento, la mortalità materna e infantile, le principali paure e le superstizioni, la conciliazione della maternità col lavoro quotidiano, fino all'accudimento dei bambini nella prima infanzia in un periodo compreso tra il XVII e il XX secolo. Dialogherà con l'autrice Elena Carrano, opertatrice culturale e lettrice esperta per l'infanzia. Modera Claudia Santoni, presidente Osservatorio di Genere

11/12/2016 11:42
Sospetta meningite, ricoverato a Modena tredicenne maceratese

Sospetta meningite, ricoverato a Modena tredicenne maceratese

Sono in miglioramento le condizioni di un tennista tredicenne ricoverato da ieri al Policlinico di Modena per un caso di sospetta meningite batterica. Lo rende noto l'Ausl di Modena.Il giovane, residente in provincia di Macerata, si trovava a Sassuolo, insieme ad altri coetanei e accompagnatori, per partecipare a un torneo. Il dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Modena ha informato l'amministrazione comunale di Sassuolo e l'azienda sanitaria delle Marche dove risiede il minore, mentre il servizio d'Igiene Pubblica ha immediatamente avviato l'indagine epidemiologica per individuare i contatti a rischio, offrire le informazioni del caso e la possibilità di effettuare la profilassi.Nella giornata di oggi circa 50 persone, coetanei che partecipavano al torneo di tennis e accompagnatori, sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica 8ANSA).

10/12/2016 16:30
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