Unimc e Istituto Confucio, si accellera sui lavori di Villa Lauri
Subito le procedure di bando per l’avvio dei lavori esecutivi di Villa Lauri: è uno dei risultati dei colloqui avvenuti ieri a Kunming tra la delegazione dell'Università di Macerata e dell'Istituto Confucio - guidata dal rettore Francesco Adornato e composta dal presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, dai direttori Giorgio Trentin e Yan Chunyou, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli - e il vice ministro dell'istruzione Hao Ping e il direttore generale di Hanban Ma Jianfei, nell'ambito della Conferenza Mondiale degli Istituti Confucio.
L'incontro è stato molto cordiale e costruttivo ed ha avuto al centro della discussione lo stato dei rapporti tra l'Università di Macerata e le Università cinesi con cui l’Ateneo maceratese collabora. In particolar modo la discussione si è concentrata sull'avvio dei lavori di Villa Lauri, destinata ad ospitare l'Istituto Confucio Modello di Macerata e a diventare una delle principali piattaforme di ricerca per i rapporti interculturali tra Italia, Europa e Cina. Il rettore ha assicurato che si procederà speditamente per le procedure di bando, in modo da avviare al più presto i lavori esecutivi.
Ha preso forma quest’anno il progetto di recupero di Villa Lauri, storico complesso edilizio chiuso da decenni e destinato al progressivo e inesorabile declino. Grazie al primo stralcio, sarà̀ possibile recuperare il corpo centrale dell’edificio, riportandolo alle sue fattezze neoclassiche ottocentesche. L’idea di fondo prevede la destinazione di una parte della villa a nuova sede dell’Istituto Confucio. Infatti, nel dicembre 2015 l’Hanban, ente del ministero cinese dell’educazione che sovrintende a tutti gli Istituti Confucio del mondo, ha deciso di trasformare l’Istituto di Macerata in un “Istituto modello” assegnando un cofinanziamento di 2 milioni di euro per il restauro di Villa Lauri. Potrà̀ nascere uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla Cina. In particolare, il progetto prevede, oltre alla sede dell’Istituto Confucio, spazi per uffici, aule didattiche, una biblioteca e centro di documentazione, una foresteria con posti letto, un ristorante-bar.
Il governo cinese, come più volte hanno ribadito i suoi rappresentanti entrati in contatto con Unimc, ritiene inoltre basilare la creazione di un museo dedicato a Padre Matteo Ricci, figura di grande importanza nella mediazione culturale tra le due civiltà.
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