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La Banda Musicale della Marina Militare incanta Montecosaro (FOTO)

La Banda Musicale della Marina Militare incanta Montecosaro (FOTO)

Ieri sera, nella stupenda Piazza Trieste di Montecosaro, serata di emozioni forti per la vasta platea di ascoltatori che hanno assistito al concerto della prestigiosa Banda Musicale della Marina Militare, serata inaugurale del 32° Settembre Musicale Montecosarese. “Tecnica sopraffina, dinamiche magistrali, repertorio godibilissimo – fa un sunto il direttore artistico Giorgio Quattrini -, oltre al sapiente coinvolgimento del pubblico, che il direttore Gian Luca Cantarini è riuscito addirittura a rendere coprotagonista. Veramente un grande onore aver ospitato questa prestigiosa banda, eccellenza e vanto della Marina Italiana. Concerto in pratica iniziato dalla Casa di Riposo Antonio Gatti, dove la banda ha regalato un brano ai simpaticissimi ospiti, poi sfilata in marcia fino a piazza Trieste, accoglienza da parte dalla presentatrice Maria Tiziana Pepi e il concerto ufficiale ha preso il via con un repertorio vario, ricco e molto accattivante: dall’immancabile Inno Nazionale, ai famosi brani d’opera, alle musiche da film di Rota e Piovani, fino alle marce caratteristiche della Marina. Tantissime le autorità presenti, opportunamente ringraziate dalla presentatrice: oltre al Sindaco Reano Malaisi, l’Onorevole Mario Morgoni; l’Ammiraglio di Divisione Pier Federico Bisconti; il Comandante della Banda, Capitano di Fregata Aniello Grasso; il Comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche, Tenente di Vascello Giuliano Gentilini; il Comandante della Compagnia dei Carabineri di Civitanova Marche, Maggiore Erminio Marinelli; la signora Giovanna Paolone, vedova del maresciallo dei carabinieri Piermanni, medaglia d’oro al valor militare alla memoria; il commissario Barbara Dolciotti; il presidente regionale dell’ANBIMA (Associazione Bande Italiane). Presenti anche rappresentanti di molte associazioni marinai, carabinieri, combattenti e reduci. "Saluti finali – aggiunge Giorgio Quattrini - da parte del Sindaco, del Comandante della Banda e di colui che ha voluto regalarci questo meraviglioso concerto: l’Ammiraglio Pier Federico Bisconti, di origini montecosaresi e con un legame speciale e strettissimo con il nostro paese e i suoi abitanti, dai quali è chiamato semplicemente e affettuosamente Piero." L’organizzazione del Settembre Musicale Montecosarese è a cura della Corale Santa Cecilia, del Comitato Parrocchiale Giovani Allegri e del Blog Montecorriere, con il sostegno, la collaborazione e il patrocinio del Comune di Montecosaro.  

08/09/2019 17:15
Civitanova, la sedicesima edizione di VITA VITA chiude con il segno più (FOTO)

Civitanova, la sedicesima edizione di VITA VITA chiude con il segno più (FOTO)

L'edizione numero sedici di VITA VITA a Civitanova non poteva che concludersi in piazza XX Settembre con il sorriso. Prima con un bis inaspettato di Diego Trivellini, il fisarmonicista a cui è stato assegnato il Premio Giovane Talento, poi con un altrettanto inaspettato “Nessun Dorma” cantato dal tenore Gian Luca Pasolini dal balcone centrale del Comune. E infine con quel lancio in aria dei palloni giganti che ormai è diventato da alcuni anni la piacevole buonanotte a Civitanova Marche. Ieri, sabato 7 settembre, il Festival Internazionale di Arte Vivente, ideato e diretto da Sergio Carlacchiani e realizzato dall’Azienda dei Teatri e dal Comune, ha proposto il Gran Finale della sua due giorni e portato un tripudio di spettacoli interdisciplinari. In un percorso artistico che, incamminandosi per la città, ha visto un lungo viaggio tra oltre cinquanta appuntamenti tra performance, danza, musica, teatro classico e di strada. La concreta minaccia di pioggia del sabato è stata scongiurata già nel tardo pomeriggio, e l'energia del festoso festival è così esplosa con le sfilate tra le vie dell'eclettico gruppo di artisti e musici che hanno rapito la folla. Trascinandola in parata con i giocolieri, prestigiatori e funamboli di corso Umberto I, in collaborazione con il Veregra Street; con i tamburini, le marcing band, la danza, il fuoco le bandiere al cielo del G.A.M.S. di Servigliano; con quella specie di grande salotto culturale che è piazza Ramovecchi, che da sempre propone una lunga serie di performance colte e raffinate: da quella del Maestro Fausto Bongelli (da brividi la sua riproposizione dello storico concerto di Colonia di Keith Jarret), a quella di Federico Paolinelli, sempre al pianoforte, per passare all’esecuzione a quattro mani del duo Papiri/Tracanna. Senza dimenticare quel raccontare raffinato e popolare in musica e in versi ricchi di passione, di Vanessa Cremaschi e Nando Citarella. Se Vincenzo di Bonaventura ha dedicato il suo Memorie di un folle in perfetta sanità mentale, al direttore Carlacchiani, nel mentre al Lido Cluana la Musicamdo jazz ha portato sul palco un’orchestra speciale, composta da 21 musicisti provenienti dalle zone colpite dal sisma. Luogo dove è stato pure ricordato il grande Sesto Bruscantini da un'introduzione del Maestro Alfredo Sorichetti e dal baritono Davide Bartolucci. Del resto questa è la bellezza del festival, il suo essere “vivo” e in “contemporanea”. Di questa stupenda edizione di VITA VITA si ricorderà per sempre la partecipazione di Alberto Fortis, al quale è stato assegnato il Premio VITA VITA alla Carriera. Il noto cantautore si è esibito venerdì in un appassionante live al Teatro Rossini (lo spostamento al chiuso è dovuto all'imprevedibilità del meteo), ripercorrendo i suoi quarant'anni in musica. Fortis ha saputo incantare, stravolgendo alla fine la sua scaletta per offrire ai presenti il brano “Vita ch'è vita”: il suo saluto alla rassegna prima di congedarsi con il capolavoro de “La sedia di lillà”. L’enorme platea presente al Teatro Rossini prima del concerto era stata deliziata dalle simpaticissime battute in dialetto de Il doppiatore marchigiano, supportato sulla scena dall'attore civitanovese Luigi Ciucci. "VITA VITA è una complessa trincea, dove ci si può riparare da certa imperante sciatteria, per costruire con passione e dedizione. E far rivivere forme di spettacolo che possano unire bellezza e cultura sotto il comune denominatore dello stare bene insieme consapevolmente, partecipando – le parole del direttore artistico Sergio Carlacchiani -. Un'alchimia che accoglie tutti, perché libera da preconcetti, disponibile, interdisciplinare, aperta alle contaminazioni. VITA VITA è attesa da un vastissimo pubblico: ogni volta si parla di decine di migliaia di spettatori e questo mi carica di responsabilità. Ma anche quest’anno ho avuto sempre al mio fianco l'Amministrazione Comunale, con il sindaco Fabrizio Ciarapica e l'assessore Maika Gabellieri in particolar modo che mi hanno dato grande sostegno. Voglio ringraziare anche l'Azienda dei Teatri, il presidente, la direttrice e tutti i componenti del numeroso staff senza i quali non avrei potuto affrontare e risolvere al meglio tutte le criticità che VITA VITA propone”. "VITA VITA è una manifestazione importante per la nostra città – ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica - che richiama artisti nazionali, ma anche spettatori che provengono da fuori regione. E' diventata per noi tutti un gran punto di riferimento e termine più alto della stagione delle manifestazioni culturali e d’intrattenimento estive. Sono state 48 ore indimenticabili, dove Civtanova è stata attrice e spettatrice al tempo stesso di molte forme d’arte. Ogni angolo del centro città si anima e ti colpisce, ci colpisce. VITA VITA trasforma in un palcoscenico continuo e frammentato in cui tutte le discipline dell’arte si incontrano e vengono trattate in un gioco in cui lo spettatore viene catturato e sorpreso diventando a sua volta attore e protagonista”. "VITA VITA è il festival per eccellenza di Civitanova – ha detto l'assessore Maika Gabellieri - che conclude una bellissima stagione estiva festeggiando l’arte nella sua forma più pura. Dietro a tanti spettacoli c’è davvero un grande lavoro e la collaborazione di molti per realizzarlo. Ma nulla sarebbe possibile senza il pubblico di VITA VITA, che è sempre pronto a divertirsi e coinvolgersi. Ringrazio tutti, in particolar modo l’ideatore e direttore artistico Carlacchiani per la bellissima esperienza”.

08/09/2019 15:00
Morrovalle, giornata di studi in ricordo di Giuseppe Tirelli

Morrovalle, giornata di studi in ricordo di Giuseppe Tirelli

 Il Centro Studi Storici Maceratesi riprende la propria attività culturale dopo la pausa estiva con una interessante Giornata di Studi che si terrà a Morrovalle il prossimo 14 settembre per ricordare Giuseppe Tirelli (1813-1887), patriota, politico e illuminato proprietario del luogo. L’evento è organizzato con la collaborazione del Comune e dell’Archeoclub di Morrovalle. L’Amministrazione locale, guidata dal sindaco Stefano Montemarani, ha accolto con entusiasmo la proposta di ricordare Giuseppe Tirelli, un importante personaggio di origini modenesi, poi trasferitosi a Morrovalle, cittadina in cui è vissuto negli ultimi anni della vita, lasciando segni importanti della sua presenza. Già a Modena il Tirelli si distinse all’interno di quella borghesia e aristocrazia illuminata cui si devono i primi moti risorgimentali rivoluzionari del 1831, ai quali partecipò al fianco del celebre Ciro Menotti. Subito dopo l’Unità d’Italia ebbe inizio la sua brillante carriera politica. Nel 1862 lo troviamo già insediato come prefetto di Forlì prima e poi dell’Aquila. Nel 1863 venne nominato a capo della Prefettura di Macerata, incarico che svolse fino al 1867 e in cui si dimostrò, fin dall’inizio, acuto e sensibile osservatore dell’accattivante bellezza della terra marchigiana e della sua ricca campagna che in quel momento sembrava rappresentare la rinnovata visione economica dell’agricoltura, molta cara al Governo unitario. Tornato a Modena nel 1867 e prima di ripartire per la Sicilia come prefetto di Messina, Giuseppe Tirelli acquistò nella campagna di Morrovalle, con l’aiuto di due amici, il morrovallese Carlo Bollici e il modenese Massimo Rubbiani, una casa e un podere in contrada Palombaretta. Si avvalse anche della garanzia e dell’aiuto del fratello Giovanni Battista, avvocato come il padre. Si trattava di uno di quei possedimenti che erano stati posti all’asta tra i beni dismessi della Chiesa nel 1864, proprio durante il periodo del suo soggiorno maceratese in qualità di prefetto. Tutto ciò denuncia una forte volontà del Tirelli di entrare in possesso di quei beni che nella seconda parte della sua vita passerà ad ingrandire, abbellire, rendere fertili di interessi e di affetti e dove morirà il 18 aprile del 1887, chiedendo perfino di poter essere sepolto nel cimitero di Morrovalle tra i suoi fedeli coloni, dove ancora oggi riposa. Tornato nel 1868 dalla Sicilia a Modena come prefetto della sua città, vi rimase fino a tutto il 1875, conducendo, insieme alla sua famiglia, una vita agiata e brillante, tipica dei cittadini ricchi e benestanti della città emiliana. Aveva sposato Louise Baumier Toussaint, dalla quale ebbe tre figlie. In quegli stessi anni la casa di campagna di Morrovalle per la famiglia Tirelli cominciò ad essere considerata “casino di villeggiatura”, soprattutto durante il periodo estivo. Il 1876 fu un anno molto importante per Giuseppe Tirelli in quanto il 23 febbraio, appena qualche giorno prima della caduta del primo Governo della destra liberale italiana, presieduto da Marco Minghetti che con Tirelli condivideva la nuova visione economica dell’agricoltura, fu nominato senatore del Regno e nell’aprile dello stesso anno prefetto di Pisa. L’idea di passare il resto della propria vita in campagna doveva però essere già maturata da tempo nella mente di Giuseppe Tirelli se si considera che risale al luglio del 1871 il progetto per allargare la casa dal lato est, quello stesso progetto che poi con qualche piccola variante realizzò prima del 1879 rendendo la vecchia settecentesca casa colonica una gradevole villa padronale di campagna, con i soffitti affrescati e un grande scalone centrale. Dopo il 1877, per gli ultimi dieci anni della sua vita, Tirelli risiedette stabilmente a Morrovalle. In quegli anni ampliò la sua proprietà terriera nella quale installò una vigna di un ettaro e mezzo che cominciò a curare con passione e competenza, come testimoniano ancora oggi documenti rinvenuti nell’abitazione dall’attuale proprietaria, la prof.ssa Gabriella Almanza Ciotti, e anche le numerose pubblicazioni e gli abbonamenti a riviste specializzate da lui acquistate in quello stesso periodo per tenersi aggiornato. Nell’ottobre del 1881 vinse un importante premio, bandito dal Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, per la miglior vigna impiantata nelle quattro province marchigiane. In una lettera del Ministero è scritto che “Detta vigna[…]è improntata al sistema Guyot (sistema francese di potatura per ricavare più vino), a un metro di distanza tra ceppo e ceppo con coltivazione unica e contiene quindi 15000 viti delle quali 10000 cabernet-sauvignon, chiamato il re dei vitigni del dipartimento della Gironda, in Francia, le altre 5000 di Malbech, vitigno anche esso dei migliori del bordolese, il quale nella vinificazione si lega con vantaggio al primo nella detta proporzione. La vigna è stata piantata negli esercizi 1872-1873, 1873-1874, 1874-1875 ed è la prima che sia stata piantata in questa provincia”. Effettivamente il vitigno del cabernet-sauvignon cominciò ad essere impiantato in Italia proprio in quegli stessi anni e la vigna del Tirelli è stata una delle prime. Certamente la prima attestazione italiana di piantumazione del Malbech appartiene a Giuseppe Tirelli. Dopo la morte del marito, la moglie Louise continuò a vivere da sola nel “casino di campagna” di Morrovalle e a mandare avanti l’azienda per altri cinque anni. Alla morte di Louise, nel 1892, la casa con tutto quello che conteneva (mobili, oggetti di valore, molti e importanti libri come, ad esempio, tutti gli Atti del Governo a partire dall’Unità d’Italia fino al 1877), venne frettolosamente venduta dalle tre figlie al prof. Augusto Mucchi, anch’egli modenese e nipote di quel Massimo Rubbiani che molti anni prima aveva aiutato Tirelli per l’acquisto del podere morrovallese. Oggi la proprietaria prof.ssa Almanza Ciotti la conserva con cura e rispetto. A lei, socia del Centro Studi Storici Maceratesi, si deve la volontà di ricordare Giuseppe Tirelli con questa Giornata di Studi. Programma: Biblioteca Comunale di Morrovalle – Palazzo Lazzarini Apertura dei lavori, ore 16,30 - Introduzione del prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi - Saluto del sindaco di Morrovalle, avv. Stefano Montemarani - Prof.ssa Gabriella Almanza Ciotti: Giuseppe Tirelli e Morrovalle-Storia di una scelta - Prof. Riccardo Piccioni: Dal Ducato di Modena all’Italia unita. Giuseppe Tirelli nel movimento risorgimentale (1813-1860) - Dott. Pasquale Cucco: Giuseppe Tirelli prefetto e senatore del Regno d’Italia (1860-1880) - Prof. Carlo Vernelli: Giuseppe Tirelli e l’introduzione a Morrovalle del Cabernet-Sauvignon   A conclusione dei lavori, in Contrada Crocette di Morrovalle, la Cantina Capinera offrirà a tutti i partecipanti cozze e pesce fritto con degustazione di “vini tirelliani”.      

07/09/2019 14:59
Macerata,"Sferisterio e Carabinieri ambasciatori dell'Italia all'estero": grande successo il concerto della Banda dell'Arma

Macerata,"Sferisterio e Carabinieri ambasciatori dell'Italia all'estero": grande successo il concerto della Banda dell'Arma

Lo Sferisterio di Macerata ha festeggiato i suoi 190 anni e lo ha fatto nel migliore  dei modi. È stato infatti un grandissimo successo il concerto della Banda dei Carabinieri  all’Arena, avvenuto la sera dello  scorso giovedì 5 settembre. Un evento che ha registrato il sold-out  e che ha visto  la Banda, guidata dal primo maestro  Massimo Martinelli, offrire  un repertorio variegato che è andato dal rock allo swing  alle colonne sonore dei più celebri film, per concludere ovviamente  con l’opera lirica. La splendida esibizione era stata preceduta da una marcia in corso Cairoli, con il successivo  ingresso trionfale allo Sferisterio. “I protagonisti di questa splendida vittoria  sono stati: la città, l’Arma dei Carabinieri e lo Sferisterio”, ha affermato il sindaco di Macerata Romano Carancini , in una cerimonia avvenuta oggi presso l’Arena,  per sottolineare ancora una volta l’importanza che avuto il concerto della Banda dell’Arma. Un evento  molto apprezzato dai cittadini che hanno risposto con entusiasmo, affollando prima Corso Cairoli e andando poi a riempire gli spalti dell’Arena. “Di sentimenti che valgono più delle parole” ha parlato il Comandante provinciale dell’Arma Michele Roberti”-  È stato un concerto che mi ha emozionato enormemente e che ha creato un clima forte di coesione con la città. È stato ancora una volta dimostrato quando l’Arma sappia parlare alla gente, e quanto la gente la ami. Il legame con il territorio è fortissimo ed è stato evidenziato da questo splendido evento.  Un evento – ha continuato Roberti – che ha visto due simboli andare uniti: l’Arma dei carabinieri , appunto, e lo Sferisterio  entrambi patrimoni dell’Italia e ambasciatori della nostra cultura all’estero". Un evento che si è svolto nei migliore dei modi anche grazie all’ottima organizzazione, sul fronte dell’ordine pubblico, offerta dalla squadra dei Vigili del Fuoco, guidata dal comandante  Antonio Giangiobbe. Alla cerimonia, in rappresentanza dei Vigili del Fuoco era presente Davide Paoloni. Di grande emozione ha parlato l’imprenditore Sandro Parcaroli, titolare del Med Store, uno degli sponsor dell’evento.” È  stato solo un modo per un imprenditore  - ha affermato – per essere vicino al territorio e viverlo, quale miglior evento dunque che questo". Una grande soddisfazione, per la splendida riuscita del tutto, è stata espressa anche dalla Presidente della Croce Rossa e della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti. IAl termine della conferenza il colonnello Roberti ha omaggiato con un riconoscimento gli “attori” che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, una miniatura del cappello storico dei Carabinieri con il pennacchio  rosso e bianco, anziché rosso e blu, perché il bianco, ha spiegato Roberti “è il colore dei musicanti.” Al sindaco Carancini, invece, è stata donata  la spilletta con la “fiamma”.          

07/09/2019 13:41
Un'avventura alla scoperta del territorio: al via la terza edizione di Fiastra Fantasy

Un'avventura alla scoperta del territorio: al via la terza edizione di Fiastra Fantasy

Il 14 e 15 settembre Fiastra (MC) sarà invasa da un'orda di Avventurieri in cerca di nuove emozioni. Fiastra Fantasy nasce da un'idea di Gregorio Antonuzzo e soprattutto dalla volontà di rianimare turisticamente le zone colpite dal sisma trasformandole in un regno fantastico. Ecco perché nella trilogia fantasy Keemar (ossia Mar-kee) le vicende si ambientano tutte nelle terre maceratesi. Il desiderio è di creare, a breve, degli itinerari che veicolino turisti seguendo una trama narrativa, riportandoli nelle zone terremotate del territorio marchigiano. Insomma, un turismo attivo e coinvolgente che faccia scoprire luoghi ed eccellenze di queste terre. In quest’ottica nasce il Fiastra Fantasy, dove poter incontrare ed interagire con alcuni dei personaggi del romanzo ed essere protagonisti in prima persona della storia. Infatti, chiunque arriverà il 14 e il 15 settembre a Fiastra dovrà fare una scelta: schierarsi con la Generalessa dei Nani venuta a combattere il Negromante o difendere quest’ultimo che in fondo è un portatore di vita eterna. Durante la manifestazione (ingresso gratuito) si potrà godere del mercatino medievale, della taverna, gustarsi le danze elfiche o la cucina medievale a cura di Domus in Arte, il tutto mentre incombe la battaglia. Ci saranno anche giochi da tavolo a cura dell’associazione ludica LABS di Macerata, trucca bimbi, artisti e combattimenti con giochi di fuoco, concerti serali, disegnatori, le Erboriste del Giardino delle Farfalle, scultori, alcuni dei quali attivi anche nel gioco della giornata. Potrete gustare bevande storiche come l’ippocrasso, la birra creata appositamente per l’evento o l’Idromele e il Sidro dell’azienda Le Torri, o cenare in compagnia degli eroi che affiancherete durante la giornata. I bambini potranno partecipare alla caccia all’Orco in un percorso di laboratori creativi in cui i giovani cacciatori dovranno realizzare manufatti magici e insieme ai ranger (le guide del parco) e ai loro uccelli rapaci, dovranno catturare il Malvagio Orco lestofante. Uno dei laboratori sarà curato dagli Arcieri dell'Aspidum Sagittas di Camerino che nel loro accampamento, oltre a creare un manufatto magico contro l'Orco, faranno anche provare l'emozione di scagliare alcune frecce. Per chi volesse invece cimentarsi nei combattimenti, potrà farlo nelle arene di combattimento della Generalessa Nana a cura dell’associazione Il Grifone Della Scala di San Severino Marche. In entrambe le serate ad allietare cena e dopocena, i concerti dei Brutti di Fosco (Rock Celtico) sabato 14 e dei TranCeltic ( Maurizio Serafini e Luciano Monceri) domenica 15. Tutte e due le giornate sono studiate per dare alla gente informazioni sul territorio o per far imparare qualcosa oltre a trascinarli in un mondo fantastico e stimolare la loro immaginazione. Domenica 15 alle ore 12:00 ci sarà la presentazione di un libro la cui prefazione è stata curata dalla presentatrice e giornalista televisiva Rosanna Lambertucci, una raccolta di racconti fantasy scritti dai ragazzi delle scuole medie di Camerino. Per qualsiasi ulteriore info cercate Fiastra Fantasy su Facebook.  

06/09/2019 18:55
Camerino, domani la presentazione del libro "Rumore" e serata argentina al Sottocorte Village

Camerino, domani la presentazione del libro "Rumore" e serata argentina al Sottocorte Village

Un viaggio artistico tra libri, musica, poesia, danza e sorprese. È il programma di domani a Camerino, dove alle 18 al Sottocorte Village si terrà la presentazione del libro "Rumore" del fotografo Gianfranco Mancini, un racconto fotografico e poetico di tre anni di viaggio attraverso le terre del cratere sismico, accompagnati dalla musica di Vincenzo Correnti e dagli allievi dell’istituto musicale Nelio Biondi e dalla voce di Carla Campetella. All’incontro interverrà il geologo Gilberto Pambianchi che illustrerà il rapporto tra l’uomo e la natura inteso come riconciliazione con il nostro territorio sismico in un’ottica di ricostruzione consapevole. Al termine un delizioso rinfresco offerto dall’Osteria del vicoletto di Maurizio Nardi Non è tutto perché si potrà degustare un delizioso aperitivo argentino per le vie del Sottocorte, realizzato da tutti i locali. Poi dalle 21.15 il bellissimo tour “Nell’ abbraccio del Tango” a cura dell’Accademia marchigiana Pasion Tango, con il Jazz Tango Trio Tangofonici, proseguirà in Piazza Dario Conti sempre al Sottocorte Village. In caso di maltempo l’evento si svolgerà regolarmente al coperto. Un evento organizzato in grande sinergia, in collaborazione col Comune di Camerino, in particolare l’assessore Giovanna Sartori, la Proloco e i commercianti del Sottocorte Village.

06/09/2019 17:50
San Ginesio, al via la Summer School Fucine della Memoria

San Ginesio, al via la Summer School Fucine della Memoria

Dall’11 al 14 settembre, San Ginesio ospiterà presso la Sala Consiliare del Municipio, la Summer School Fucine della Memoria. L’iniziativa si articola in una serie di incontri seminariali predisposti da esperti e docenti dell’Università di Macerata. L’Archivio Storico Comunale di San Ginesio (ASCSG) conserva rilevantissimi fondi documentari e librari che raccontano in modo esemplare la storia della città, l’evoluzione della società e delle sue istituzioni dal tardo medioevo all’età moderna. Per tale ragione l’Università di Macerata e l’associazione G-Lab: Laboratorio di idee, con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, con il patrocinio e il sostegno del Comune di San Ginesio e del Centro Internazionale di Studi Gentiliani, hanno organizzato un momento di incontro fra docenti, studenti e giovani ricercatori. Lo scopo è quello di creare un’occasione di didattica “sul campo” volta ad illustrare mediante incontri seminariali un percorso di ricerca e di confronto critico con la documentazione locale. Tutte le sessioni sono aperte al pubblico e sabato 14, alle ore 17, partecipanti e docenti incontreranno la città per condividere il lavoro svolto. La Summer School si inserisce in un progetto di ricerca più ampio che si pone molteplici scopi, come la promozione e la valorizzazione della storia di piccoli, medi e grandi centri urbani dell’area marchigiana, di cui San Ginesio rappresenta un caso esemplare; la formazione di giovani ricercatori in campo storico; la diffusione dei risultati della ricerca storica come risorsa di crescita civile e di stimolo alla ripresa, in particolare nelle zone come San Ginesio duramente colpite dal sisma.   G-LAB LABORATORIO DI IDEE è un’associazione giovanile nata a San Ginesio nel dicembre 2016. Sono diverse le attività che svolge, con l'obiettivo di arricchire la vita sociale e culturale del comune e del territorio di cui fa parte. Molti sono i temi che si intrecciano nelle attività proposte, con un'attenzione particolare alle problematiche che colpiscono la comunità di appartenenza.  

06/09/2019 08:40
"La Terra Tremano" festival fa tappa a Camporotondo

"La Terra Tremano" festival fa tappa a Camporotondo

La Terra Tremano Festival arriva nella seconda parte del suo tour nel cuore del cratere sismico, con gli appuntamenti di settembre: sabato 7 settembre, è la volta di Camporotondo di Fiastrone, uno dei piccoli centri dell’alto maceratese più colpiti dal sisma del 2016. Un sisma che è tornato a farsi sentire ora con un 4.1 che ha fatto ripiombare le popolazioni dell’Appennino nell’angoscia e nella paura, per una sequenza che sembra infinita. Ma subito sono arrivate le parole del geologo di UniCam, Emanuele Tondi, a far capire come tutto rientri nella normalità: “La zona epicentrale è sempre quella. La zona di faglia è, quindi, ancora quella del Monte Vettore-Monte Bove. Si tratta di una ripresa della sequenza, sempre possibile e che non era per nulla terminata. Purtroppo, la zona destabilizzata è molto grande e la sequenza di aftershocks lunga”. Ed è stato proprio l’ex sindaco Tondi a volere fortemente lo spettacolo La Terra Tremano a Camporotondo. Per l’alto valore che il progetto apporta sulla memoria e sul territorio. Per questo, in accordo con l’attuale Amministrazione Comunale, si sono scelti due luoghi simbolo di Camporotondo: la centrale Piazza Roma, e quella Palestra Colsalvatico primo rifugio per tante famiglie nel dopo-sisma. E sabato sarà rifugio anche per lo spettacolo, in caso di pioggia. Così come rifugio è stato sabato scorso ad Ussita, il Ristorante La Mezza Luna, stipato pieno di pubblico accorso anche dalle località vicine come Frontignano o Visso, per assistere al Festival. Nutrita la comunità di anziani di Ussita, usciti dalle loro SAE, alcuni addirittura accompagnati per la difficoltà di deambulazione, tutti schierati in prima fila, e molto commossi in maniera evidente, durante e alla fine dello spettacolo. Molto commosso anche Renato Marziali, il pastore-poeta di Casali di Ussita: “Ho visto il Monte Bove scrollare massi in una nuvola di polvere, la mattina del 30 ottobre 2016. Ho avvertito tutte le scosse da tre anni a questa parte. Ma non ho avuto mai veramente paura del terremoto. Nello spettacolo di Felicetti invece, mi sono talmente immedesimato che “ho sentito” la paura, fino a rendermi conto realmente di tutto quello che avevo vissuto. Sembra incredibile, ma il racconto mi è sembrato più vero del vero”.  Anche a Ussita si è ripetuto quel fenomeno di catarsi, che ormai contraddistingue ogni tappa, ad ogni messa in scena del racconto di Felicetti, che Il Corriere della Sera ha definito: “Una cronaca cruda, che nello spettacolo diventa l’urlo di un intero Paese, ma anche il racconto di un popolo che nonostante tutto, non smette di sperare e di amare il luogo in cui è nato”. L’applauso infinito è stato accompagnato dai tanti “grazie” all’autore, anch’egli commosso dall’accoglienza e dall’abbraccio degli ussitani: ”Io non ho più parole per descrivere quel che succede ogni volta che questo spettacolo va in scena, qui nel cratere, succede qualcosa di così forte che sarebbe difficile da comprendere per chi non c’è, ogni volta è un’esperienza così carica di umanità, di condivisione di pianto e di intimità”. Grande soddisfazione da parte della Prolo Loco Ussita 7.1, che ha curato in loco l’organizzazione della giornata: “Ringraziamo Giorgio Felicetti per questo bellissimo spettacolo, e soprattutto ringraziamo tutte le persone che sono venute, è stato bellissimo vedere la sala piena e la commozione di tutti alla fine!”. E questa magia condivisa sta per ripetersi a Camporotondo. Dopodiché, La Terra Tremano Festival, domenica 15 settembre toccherà Pieve Torina.  

05/09/2019 16:04
A Civitanova torna VITAVITA: il via con Alberto Fortis e il doppiatore marchigiano

A Civitanova torna VITAVITA: il via con Alberto Fortis e il doppiatore marchigiano

Due giornate di performance, venti postazioni e più di 50 appuntamenti: da domani 6 settembre a Civitanova Marche è VITAVITA. La prima giornata del Festival Internazionale di Arte Vivente, ideato e diretto da Sergio Carlacchiani e realizzato dall’Azienda dei Teatri e dal Comune, alla sua sedicesima edizione, è caratterizzata dal Premio alla Carriera che viene assegnato al noto cantautore Alberto Fortis.  Il programma si apre al Lido Cluana, presso la palazzina limitrofa, dove alle 19 si inaugura la mostra fotografica Macerata, 50 anni di Jazz negli scatti di Carlo Pieroni. Alle 21.15 il doppiatore marchigiano porta sul palco fatti di cronaca, gossip e attualità commentati da Riccardo Lombardelli con le sue voci in dialetto e con la partecipazione straordinaria dell’attore civitanovese Luigi Ciucci. A seguire, Alberto Fortis con la Milandony Melody Band interpretano i suoi ultimi successi e quelli che ne hanno illuminato la carriera quarantennale. In caso di pioggia, questi due appuntamenti si terranno al Teatro Rossini, mentre tutte le altre postazioni sfideranno il tempo cercando di rispettare il programma. Alle 19.30 concerto aperitivo con musica internazionale anni ’60-’70-’80 grazie alla Name of the band presso il Caffè Galleria di piazza XX Settembre; Wando & Laband suonano in viale Matteotti (vicolo Nettuno) un tributo a Paolo Conte (ore 22.30). In via Duca degli Abruzzi (viale Matteotti), dalle 22:00 ci sono la Scuola Comunale di Recitazione Cecchetti e l’energia della Street Dance A.S.D. Spazio Hip Hop, mentre in via Pola (lato pescheria nord) c’è l’isola ristoro e musica con Degustando sotto le stelle, a cura di enogastronomia.it. Dalle 19.30 in poi si esibiscono Titti Chamberlin duo, con musiche dal rock al blues, e gli Our Cat con jazz, tango, walzer e musette. Come sempre, piazza Ramovecchi riserva sorprese per i palati più esigenti: si parte alle 21 dove Teatro Rebis porta in scena Animalìe, frammenti e divagazioni a partire dal Manuale di zoologia fantastica di Jorge Luis Borges. A seguire il soprano Aliya Beisenova, in collaborazione con Civitanova all’Opera, rende omaggio al baritono civitanovese Sesto Bruscantini, nel centenario della nascita; quindi gli Swingle Kinds dedicano un tributo ai grandi miti dello swing italo-americano degli anni ’30,’40,’50; mentre il Café De Paris ricorda le canzoni, en plein air, dai caffè-chantant del primo ’900, di Edith Piaf, Charles Trenet, Henri Betti. Questa prima giornata porta anche una delle bellissime novità dell’anno: la notte bianca per piccoli lettori insonni, nata dall’idea di Sergio Guastini. Si rivolge a tutti i bambini dagli 8 agli 11 anni che, muniti di sacco a pelo, dalle 20.30 possono arrivare nella biblioteca comunale dove l’aspettano tanti racconti fino a quando non giungerà il sonno. Tutti gli spettacoli sono gratuiti. Per consultare il programma completo: clicca qui  Per le due giornate di VITAVITA, l’Amministrazione comunale ordina a tutte le attività commerciali, artigianali e agli esercizi pubblici, il divieto di vendita di qualsiasi bevanda contenuta in lattine e bottiglie, consentendo la vendita solo previa mescita in bicchieri di carta o plastica; il divieto di somministrazione e vendita di superalcolici (bevande la cui gradazione alcolica supera i 21 gradi); il divieto di detenzione nei luoghi pubblici di contenitori in vetro. Inoltre, le attività commerciali, artigianali e gli esercizi pubblici dovranno esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore. È vietato accendere fuochi e barbecue fino al termine degli eventi di VITAVITA. È vietato inoltre effettuare intrattenimenti musicali ed altre forme di spettacolo per i non autorizzati alla manifestazione e quindi non presenti nel programma. Sono sospese le autorizzazioni rilasciate dal Comune e le SCIA ricevute dallo stesso.

05/09/2019 14:55
Tolentino, alla Basilica di San Nicola un evento musicale inedito per la città

Tolentino, alla Basilica di San Nicola un evento musicale inedito per la città

Tolentino si appresta a vivere un eccezionale evento musicale, inedito per la città. Giovedì prossimo (12 settembre), infatti, nel bel mezzo della settimana in cui si svolgono in città i festeggiamenti in onore del compatrono, San Nicola, all’interno della basilica intitolata al santo taumaturgo, alle ore 21:15 sarà eseguita la Missa Sancti Nicolai Tolentini per soli, coro e strumenti, composta a Salisburgo nel 1768 da Johann Michael Haydn, probabilmente su commissione dei Padri agostiniani della città austriaca. L’eccezionalità dell’evento, promosso dal Coro Polifonico “Città di Tolentino”, fondato e diretto da Aldo Cicconofri, sta nell’aver riscoperto questa rara opera sacra e soprattutto nel proporla a Tolentino all’interno della Basilica di San Nicola dove – nell’arco dei 250 anni da quando fu composta – non è mai stata eseguita prima. Sotto la direzione di Carmen Cicconofri, questa inedita esecuzione per la città di San Nicola vedrà protagonisti l’Ensemble femminile dei Coristi a Priori (Perugia) e l’Ensemble femminile del Coro Polifonico “Città di Tolentino” con gli strumentisti Elena Casagrande (vl), Giulia Capacci (vl), Andrea Rellini (vlc), Maurizio Maffezzoli (bc) e le cantanti soliste Alessia Cingolani e Wanda Wojciechowska. L’esecuzione sarà preceduta da una breve introduzione a cura del priore della comunità agostiniana, P. Giustino Casciano, che parlerà della figura di S.Nicola nel XVIII secolo e del prof. Marcello La Matina dell’università di Macerata, che proporrà un profilo storico-musicologico, illustrando la figura del compositore (uno dei più importanti all’epoca a livello europeo nell’ambito delle musica sacra) e la struttura dell’opera per renderne ancora più godibile il fresco e piacevole contenuto musicale. Durante l’esecuzione, grazie all’interessamento e alla collaborazione di Alberto Marcelletti, saranno proiettate immagini tratte dall’opera “San Nicola REMADE” del fotografo Maurizio Galimberti.  

05/09/2019 09:45
Tolentino, grande successo per il "Dono dei Ceri" (FOTOGALLERY)

Tolentino, grande successo per il "Dono dei Ceri" (FOTOGALLERY)

Si è conclusa festosamente la 26esima edizione del Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” che si è svolta nelle serate del 31 agosto e del 1 settembre nella suggestiva cornice del centro storico di Tolentino . L'evento ha riportato la città alle autentiche atmosfere medioevali riproponendo il momento in cui tutte le corporazioni, oltre alla Municipalità, donavano un grande cero ai Santi patroni della Città, la cui cera veniva poi utilizzata per costruire delle candele votive che venivano fatte ardere in segno di devozione durante tutto l'anno.  La rievocazione storica è iniziata nella serata di sabato in piazza della Libertà con le esibizioni di tiro con l'arco storico a cura degli arcieri del gruppo “Turma Lincys” di Belforte del Chienti e con i giochi medioevali di destrezza, forza e velocità, il cui punteggio finale era valido per l'assegnazione del Palio 2019. Domenica pomeriggio invece, per le vie e piazze del centro storico, si è snodato il tradizionale corteo con circa 150 figuranti in abiti d'epoca, arricchito dalla partecipazione del gruppo “Furia et Gratia” di San Ginesio, formato da tamburini e danzatrici; dei “Tympana Raymundi”, danzatori e musici della città di Camerino; del Gruppo Storico di Fiuminata; da una delegazione della rievocazione “Il Solenne Ingresso” di Senigallia, e degli arcieri storici “Turma Lincys” di Belforte del Chienti Attesissimi ed ammirati nella “Danza dei saluti” anche i piccoli allievi della scuola materna “Rodari” di Tolentino che hanno portato a termine un progetto curato dalle educatrici Martina Quadraroli e Gianna Raponi.  Una scenografia apprezzata grazie anche all’enorme lavoro svolto dalla sarta Maria De Luca, che con devozione e pazienza si è prodigata per realizzare i costumi dei bambini creati ad hoc per questo evento.   Ad aggiudicarsi l’ambito premio, il Palio 2019, è stato il Quartiere San Giovanni che si è distinto dagli altri quartieri che ha distaccato gli altri quartieri di una lunghezza. Il corteo dalla piazza principale, dove era stato allestito un palco ad hoc, si è spostato alla Concattedrale di San Catervo per la solenne cerimonia di offerta dei “Ceri Fioriti et Belli” all'urna del Santo, Patrono di Tolentino. Da li il corteo è ripartito snodandosi per le vie per svolgere la stessa cerimonia alla Basilica di San Nicola , co-Patrono della Città.  E' spettato al Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi leggere la pergamena consegnata prima a Don Gianni Compagnucci di San Catervo e poi a Padre Giustino Casciano di San Nicola, contenente l’editto tipico con cui la cerimonia veniva esposta alle genti nella cerimonia ufficiale Ottima la riuscita dell’evento, con grande partecipazione e numerosi figuranti, culminata con un conviviale incontro offerto dall’Associazione, in collaborazione con il Comune, nei locali del deposito ferroviario, messi a disposizione dall’associazione Fabrica City. Un evento realizzato solo grazie alla collaborazione ad ogni livello, tanto che l'Associazione Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” ha tenuto a ringraziare per la gradita presenza il vicesindaco Luconi, oltre a tutta l'amministrazione comunale e la Pro Loco TCT per il supporto dato nell'organizzazione della manifestazione. Ringraziamenti speciali anche all'Avis comunale di Tolentino che ha concesso il proprio spazio di Palazzo Sangallo per i gruppi esterni dei figuranti, a Fabrica City per la disponibilità del locali per la cena offerta dall'Associazione Corteo Storico ai figuranti e ai collaboratori per la chiusura della Manifestazione. Un grazie speciale a Paolo Domizi e Monia Prioretti che hanno condotto i giochi del sabato ed a Chiara Del Pupo per aver coordinato i vari momenti del corteo storico di domenica pomeriggio.   L'ultimo grazie, il piu sentito, va a tutti i figuranti, ai gruppi esterni e ai tanti collaboratori dell'Associazione che hanno contribuito ancora una volta alla buona riuscita di questa storica manifestazione.

04/09/2019 20:00
Belforte, Simona Scarpacci con “Intimità vibrante” al Museo MIDAC

Belforte, Simona Scarpacci con “Intimità vibrante” al Museo MIDAC

La stagione artistica 2019 del Museo MIDAC a Belforte del Chienti, prosegue con il settimo evento dell'anno: “Intimità vibrante”, personale di Simona Scarpacci. La mostra, curata da Terra dell'Arte e con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Belforte del Chienti, si svolgerà nell'ex Chiesa di San Sebastiano nel centro storico di Belforte del Chienti, dal 7 Settembre al 24 Novembre. Simona Scarpacci, nata a Macerata nel 1969, vive e lavora a Belforte del Chienti. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Urbino, sezione decorazione, e l'Accademia di Belle Arti di Macerata, conseguendo l'abilitazione all'insegnamento. Fondatrice e coordinatrice di varie realtà artistiche e culturali ha lavorato come arte terapeuta in collaborazione con Dipartimenti di Salute Mentale e con Comunità Terapeutiche. Vanta mostre personali e collettive in Italia ed all'estero e molti suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private. Insegna Disegno e Storia dell'Arte. 

04/09/2019 18:59
Civitanova, appuntamento al cinema Cecchetti con il nuovo film di Pupi Avati: "Il Signor Diavolo"

Civitanova, appuntamento al cinema Cecchetti con il nuovo film di Pupi Avati: "Il Signor Diavolo"

Al cinema Cecchetti c’è il ritorno all’horror di Pupi Avati. Da domani 5 a domenica 8 settembre viene proiettato Il Signor Diavolo, tratto dall’omonimo romanzo, scritto sempre dal regista bolognese. Ambientato a Roma nel 1952, Avati vuole narrare, ancora una volta, le storie di paura che un tempo erano protagoniste dei racconti narrati la sera accanto al fuoco nelle case di campagna. Tra gli attori Gabriele Lo Giudice, Filippo Franchini, Cesare S. Cremonini, Massimo Bonetti, Lino Capolicchio, Chiara Caselli, Gianni Cavina, Alessandro Haber, Andrea Roncato. Orario: giovedì 21.15; venerdì 20.30-22.30; sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30.  

04/09/2019 16:58
Evento regionale sulla robotica educativa a Recanati, Soccio: "Accresce l'immagine culturale della città"

Evento regionale sulla robotica educativa a Recanati, Soccio: "Accresce l'immagine culturale della città"

Il 12 settembre, Recanati sarà protagonista di evento regionale sulla robotica educativa. La giornata di studi organizzata nell’ambito della programmazione nazionale del Ministero dell'Istruzione è stata supportata dall’Ufficio Scolastico Regionale in accordo con il Comune di Recanati, l'I.C. "B. Gigli" di Recanati e le quattro università regionali di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino. Il corso che si terrà al teatro Persiani è rivolto a docenti e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado e ad oggi ha raggiunto più di 250 iscritti provenienti da tutta la Regione. Grande soddisfazione viene espressa dall'Assessore alle Culture e Istruzione Rita Soccio che afferma - "Quando nel 2015 ho voluto istituire il Coderdojo a Recanati non pensavo potesse avere sviluppi simili. In quel periodo ancora non si parlava di coding e far capire di cosa si trattava non era facile.Oggi Recanati è diventata un polo importante grazie al lavoro di molti tra insegnanti e privati che hanno creduto come me a questo importante strumento di stimolo e di sviluppo per l'apprendimento delle alunne e degli alunni attraverso la tecnologia. La giornata del 12 è un'occasione molto importante per l'immagine culturale e formativa della nostra Città, perchè Recanati non è solo poesia, musica e arte ma è anche formazione con ottimi insegnanti e scuole di ogni ordine e grado, e la giornata di oggi ne è la testimonianza". La giornata di studi dal titolo “La robotica educativa come strumento per lo sviluppo del bambino e del ragazzo” è dedicata all’integrazione della robotica educativa nei processi di apprendimento rivolta ai Dirigenti, agli animatori digitali e ai docenti interessati delle scuole di ogni ordine e grado. Nella prima sessione del seminario si intende innanzitutto ripercorrere, attraverso gli interventi dei tecnologi dell’INDIRE e dei docenti dei quattro Atenei della regione, il ricco repertorio degli sviluppi educativi della robotica, al fine di valorizzare il sostegno da essa offerto ai processi di apprendimento. La sessione pomeridiana sarà dedicata all’illustrazione delle migliori pratiche delle scuole. A questo fine le scuole di ogni ordine e grado sono state invitate a presentare entro il 29 agosto 2019 le esperienze e i progetti realizzati, secondo le indicazioni nelle indicazione. Un’apposita commissione, hanno individuato i progetti e le esperienze più significativi rispetto alle seguenti dimensioni: il valore pedagogico, l’integrazione nel curricolo e la documentazione dei risultati. Le attività selezionate, rispettivamente quattro per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo e quattro per il secondo ciclo, saranno illustrate nel corso della sessione del 12 e le scuole individuate riceveranno quale riconoscimento un set di materiali didattici offerto dalle imprese del settore che collaborano alla realizzazione dell’’iniziativa. Nella stessa sessione pomeridiana ai partecipanti verrà inoltre offerta l’occasione di sperimentare un approccio diretto alla robotica educativa partecipando ai laboratori guidati da insegnanti ed esperti allestiti con la supervisione scientifica delle Università intervenute.    

04/09/2019 15:35
Macerata, 190 anni dello Sferisterio, concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri: come cambia la viabilità

Macerata, 190 anni dello Sferisterio, concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri: come cambia la viabilità

Cresce l’attesa per l’arrivo della Banda dell’Arma dei Carabinieri che sarà in città domani, giovedì 5 settembre, per esibirsi sul palco dello Sferisterio davanti al pubblico maceratese che ha risposto con grande partecipazione all’evento. Sarà un momento istituzionale, di comunità e artistico, come ha avuto modo di definirlo il sindaco Romano Carancini attivo promotore dell’iniziativa voluta per festeggiare i 190 anni dello Sferisterio inaugurato proprio il 5 settembre del 1920. Tutto pieno lo Sferisterio per il concerto che avrà inizio alle 21. I biglietti gratuiti, infatti, sono andati a ruba in poco tempo. Ma la città avrà comunque modo di apprezzare i brani e l’impatto scenografico del Corpo militare bandistico composto da 102 elementi e diretto dal maestro colonnello Massimo Martinelli. Alle 19,30 la banda si radunerà in corso Cairoli, all’altezza dell’incrocio con via Severini, e inizierà la sfilata verso lo Sferisterio che per l’occasione si vestirà con il tricolore. All’altezza della rotatoria di piazza Nazario Sauro, ci sarà l’omaggio all’Arena con l’esibizione di alcuni brani. Alle 21 poi l’atteso concerto sul palco dello storico teatro all’aperto.    Considerato l’alto numero di richieste per assistere all’esibizione che stanno ancora oggi arrivando, l’Amministrazione comunale rivolge l’invito a tutti coloro che hanno preso il biglietto nei giorni scorsi e che per qualsiasi motivo non potranno più essere presenti alla serata, di restituire il tagliando alla Biglietteria dei Teatri dando così la possibilità agli altri di poter partecipare. Con l’intento di far vivere alla città questo momento di festa nella massima sicurezza, il Comando di  Polizia locale ha emanato un’ordinanza per la regolamentazione temporanea del traffico e della sosta, misure che saranno garantite anche grazie alla collaborazione del Comando dei Carabinieri. Queste le disposizioni. Divieto di sosta con rimozione forzata: in C.so Cairoli dalle 17.30 alle 20 (e comunque fino al termine della manifestazione) in viale Diomede Pantaleoni, sull’area di carico e scarico adiacente l’emiciclo dello Sferisterio sulle altre aree limitrofe indicate dalla segnaletica stradale Dalle ore 19 alle 20,00 circa, chiusura al traffico veicolare di C.so Cairoli, con la seguente regolamentazione: - divieto di transito in C.so Cairoli, con apposizione di segnaletica ed interdizione al traffico veicolare alle intersezioni con via Beniamino Gigli/via Pancalducci, piazza N.Sauro, via Severini, via Carducci, vicolo Orfanelle, via delle Moje, via della Nana; - senso vietato, con sbarramento posto sulla corsia in uscita dall’intersezione della rotatoria tra Via Pancalducci e Via Braccialarghe, in direzione Corso Cairoli; - deviazione del traffico sul percorso: Via Pancalducci - Via Braccialarghe - Via San Francesco - Via Mattei (i veicoli diretti in centro e al quartiere Pace saranno indirizzati sul percorso via Mattei - via Tucci - via Mameli - v.le Trieste); - divieto di transito in Via Severini, eccetto residenti - direzione obbligatoria a destra; all’intersezione tra via Pancalducci e Via Beniamino Gigli, valido per i veicoli provenienti da quest’ultima via; per i veicoli che, provenienti da via Aleandri, si immettono in Via Severini; - direzione obbligatoria diritto in via Pancalducci, a scendere, in prossimità dell’intersezione con Via Severini; -direzione obbligatoria a sinistra all’intersezione tra via Severini e via Pancalducci, valido per i veicoli in uscita da via Severini; - direzione obbligatoria a destra verso viale Diomede Pantaleoni, valido per i veicoli provenienti da via Maffeo Pantaleoni, con delimitazione di corsia con coni segnaletici e relativo preavviso;  La storia della Banda. Nata nel 1820, quando per la prima volta il Corpo dei Carabinieri Reali inserì nel suo organico un nucleo di trombettieri, tale formazione fu trasformata poi in Fanfara nel 1862 e nel 1920 assunse una fisionomia più ampia e la denominazione di Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri. Dal luglio del 2000 dirige il complesso musicale il maestro Massimo Martinelli. Diplomatosi al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, in Composizione, Direzione d'Orchestra, Musica Corale e Direzione di Coro, Pianoforte e Strumentazione per Banda, il Maestro Martinelli ha ricoperto prestigiosi incarichi in Bande di altri corpi militari, è autore di musica corale e per banda e ha diretto la banda dei carabinieri negli ultimi anni nei più importanti teatri d'Italia e all'estero.    La banda si è esibita alla presenza del papa Karol Woytila durante la prima visita ufficiale di un pontefice alla Camera dei Deputati nel 2001, poi in Giappone, in Cina alla presenza dei Presidenti del Consiglio italiano e cinese in occasione delle manifestazioni per l'Anno dell'Italia in Cina del 2006, al Musikschau der Nationen di Brema, negli Stati Uniti, a Mosca e in Argentina.    Con i suoi 102 orchestrali selezionati attraverso concorsi pubblici, la Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri costituisce una complessa struttura in grado d'interpretare composizioni celebri e più rare che vanno dalle tradizionali trascrizioni del repertorio orchestrale a brani originali per banda. Il suo ricchissimo repertorio va dalle tradizionali marce militari ai brani classici e moderni. Nelle sale da concerto, nei teatri, alla radio e alla televisione, in qualsiasi luogo si esibisca, la Banda raccoglie consensi e ottiene il plauso dei critici più severi e i suoi concerti sono sempre molto seguiti dal pubblico soprattutto in Italia, a conferma della simpatia e del legame degli italiani con l’Arma dei Carabinieri.       

04/09/2019 14:43
Montecassiano, grande successo per la prima edizione de “I fumi della fornace - Festa della poesia”

Montecassiano, grande successo per la prima edizione de “I fumi della fornace - Festa della poesia”

Si è conclusa sabato scorso (31 agosto) la prima edizione de “I fumi della fornace - Festa della poesia”. La festa, svoltasi in tre giornate nella frazione di Valle Cascia di Montecassiano e organizzata da un collettivo di giovani artisti del luogo in collaborazione con gli assessori Cinzia Paolucci e Katia Acciarresi, sin dai preparativi ha coinvolto la comunità locale. «Si è trattato di far comunità senza appartenenza esclusiva, aprendosi all’arrivo dell’altro», hanno commentato gli organizzatori. A far da tramite un evento di teatro itinerante, che ha costretto la comunità a ribaltare la geografia quotidiana dei luoghi: il circolo Cassia Orestina, il monumento per l’eccidio nazi-fascista, le fonti, i garage, il campo da basket, le case, i muri imbrattati, le panchine, i balconi, gli alberi e i fossi dimenticati hanno ospitato installazioni, mostre, letture poetiche fuori dai dipartimenti ufficiali. Ad esporre: Libreria Catap, Giulia Pigliapoco, Giorgiomaria Cornelio, Giuditta Chiaraluce, Vincenzo Consalvi, Quinto Fabriziani, Giulia Gallo e Michele Andreoni. “Ecosofia”, così il gruppo dietro all’evento ha voluto ribattezzare il programma delle tre giornate: “nuove pratiche sociali, nuove pratiche estetiche, nuove pratiche di sé nel rapporto con l’altro, con lo straniero, con il diverso”. Dicerie e tradizioni locali non vengono allora annullate, ma diventano la materia sopra la quale costruire una nuova mappa di possibilità. Inaspettato il grande afflusso di partecipanti, riuniti ogni sera attorno ad un tavolo costruito con vecchi mattoni della Fornace Smorlesi a concludere il teatro itinerante. La festa è proseguita poi al Parco della poesia, un campo dietro al circolo Cassia Orestina adibito a teatro ‘’naturale’’ per le letture poetiche e la musica.  Sono intervenuti: Nicola Passerini, Riccardo Canaletti, Renata Morresi, Barbara Mancini e la comunità poetica di Philosofarte, Rosellina Massi-Scataglini, Quinto Fabriziani, Lucamatteo Rossi, Valentina Lauducci e Francesca Rossi Brunori. Molti gli omaggi ai poeti (Emilio Villa, Remo Pagnanelli, Franco Scataglini, Dolores Prato, Alda Merini, Franco Ferrara, Corrado Costa, Magdalo Mussio, Stefano Scodanibbio, Carmelo Bene e Rubina Giorgi, a cui è stata dedicata la prima serata). Per l’occasione sono stati realizzati anche due libri d’artista: “Facciamo rumore bianco” di Nicola Passerini e “Favole da secondo diluvio” di Giuditta Chiaraluce e Giorgiomaria Cornelio. Fondamentale anche la fiaccolata “Ancora una tomba per le lucciole” verso il monumento per l’eccidio nazifascista del 30 giugno 1944, per concludere il primo giorno, dove le rose di Dino Campana sono diventate un canto per non dimenticare la quotidiana resistenza.

04/09/2019 13:33
Macerata, "In Moto riparte il Cuore", un evento nel segno della solidarietà

Macerata, "In Moto riparte il Cuore", un evento nel segno della solidarietà

L’Associazione Motoclub Montecassiano, organizza  un Motogiro il cui nome è “In Moto Riparte il Cuore" e che si svolgerà Sabato 7 Settembre 2019 con partenza dalla Piazza della Liberta lungo un itinerario di circa 200 km con rientro nella stessa città, il cui evento è patrocinato dal Comune di Macerata. Una manifestazione dal forte carattere benefico dal momento che si uniranno la voglia di stare insieme e visitare le bellezze del nostro territorio in moto e la sensibilizzazione circa il tema dell’assistenza sanitaria e della prevenzione cardiologica. Alla base di questo Motogiro è stata indetta  già da qualche tempo una  campagna di raccolta fondi per l'acquisto da parte della Croce Verde di Macerata, di un defibrillatore dotato di apparecchio per effettuare l'elettrocardiogramma (Lifepack15). Con questa apparecchiatura la monitorizzazione dello stato dell’infortunato può essere inoltrata in tempo reale allo specialista che lo riceverà dopo essere stato recuperato dall’unità mobile ed interessato del primo intervento in base al suo stato. Per partecipare alla campagna si potrà effettuare una donazione volontaria nei confronti della Croce Verde Onlus di Macerata attraverso un versamento. Al termine della giornata i motociclisti si ritroveranno presso la sede della Croce Verde di Macerata in viale Indipendenza, dove si terrà una cena organizzata dalla Croce Verde e dal Motoclub Montecassiano. Ovviamente la serata è aperta a tutti coloro che avranno il piacere di partecipare. Anche la cena rientra nella raccolta fondi per l’acquisto del defibrillatore Lifepack15 e pertanto è stato indicato un costo di € 25. Foto di repertorio    

04/09/2019 12:52
Macerata, al via la tradizionale Festa delle Casette: il programma

Macerata, al via la tradizionale Festa delle Casette: il programma

Prende il via domani la tradizionale Festa de le Casette,  organizzata dall’omonimo Comitato festeggiamenti in collaborazione con la Pro Loco Macerata, la Parrocchia del Sacro Cuore e il patrocinio del Comune. Un  ricco calendario di iniziative, fino all’8 settembre, vedrà protagonista lo storico quartiere della città.  Cronaca di un teatro che non c’è più. Il Politeama Marchetti è il titolo di un incontro a cura dell’Associazione culturale Le Casette che domani, mercoledì 4 settembre, darà il via alla cinque giorni di festa. L’appuntamento con Romano Ruffini e il racconto di uno storico teatro andato a fuoco, è alle 17,30 nella sala ex Cinema dello Sferisterio. Alle 21.30 in via Cucchiari, tradizionale appuntamento con la commedia dialettale. Sul palco il Gruppo teatrale Avis di Macerata con Lu diavulu in mutanne, adattamento di Stefano Petetta. In caso di pioggia si svolgerà al Teatro don Bosco. Sempre alle 21.30 lungo via Ariani (in caso di pioggia all’interno del centro socio culturale sacro Cuore) al via il Torneo di Burraco con la collaborazione del Circolo Regina di Cuori.  Giovedì 5, in via Ariani tre appuntamenti da non perdere. Alle 17 inaugurazione della mostra di pittura Casett’art a cura di Gianni Paletti e dell’ Angolo della Fotografia a cura di Giuseppe Belloni. Subito dopo (ore 17.30) Biscottiamo laboratorio per bambini a cura del Cif san Giuliano di Macerata. Alle 21.30 incontro a cura dell’ Associazione Le casette dal titolo Serenata alle Casette. Volti e fatti storici del Borgo. Sempre alle 21.30 in via Cucchiari, il Centro Danza El Duende diretto da Elvira Prdi presenta E’ tempo di danza, spettacolo di balletti di vario genere e varie età.  Venerdì 6, dalle 17 alle 23 in via Cucchiari giochi di animazione, laboratori di manualità creativa, trucca bimbi con le Tate animazione e alle 20 lungo via Moje la tradizionale Cena de li casettà, a base di pesce.  Sabato 7 alle 16.30 Giochiamo a bocce nel verde, torneo a coppie miste nella gancia di Villa Cozza a cura de Gli Spiazzati. Alle 17.30 Il mondo delle Api, laboratorio per bambini in via Ariani a cura di Non Solo Miele mentre alle 21.30 la giornata finisce con una Sfilata di Moda in via Cucchiari.  Domenica 8, giornata conclusiva dei festeggiamenti, dalle 17 fino alle 23, in via Cucchiari, tornano i giochi di animazione di gruppo, truccabimbi, laboratori di manualità creativa per bambini a cura de Le Tate animazione mentre dalle 20, lungo corso Cairoli, sarà possibile degustare cibo da strada. Alle 21,30, lungo lo stesso Corso, serata danzante con il gruppo Colpo sicuro Partyband.  Per quanto riguarda il programma religioso, l’8 settembre, in occasione della festa della Madonna del Buon Consiglio cui è dedicata la parrocchia, alle 18,30 nell’arena Sferisterio si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi animata dalla corale dei Pueri Cantores.  In caso di maltempo si terrà nella chiesa del Sacro Cuore. Durante tutti i giorni della festa, in via Cucchiari rimarrà aperta la Pesca di Beneficenza organizzata dai Pueri Cantores. (sb)

03/09/2019 15:21
Tolentino, torna la rievocazione storica sul Ponte del Diavolo: testimonial l'attore Mario Ermito

Tolentino, torna la rievocazione storica sul Ponte del Diavolo: testimonial l'attore Mario Ermito

Il Ponte del Diavolo torna a vestirsi a festa proponendo la rievocazione storica che ricrea momenti di vita della Tolentino del duecento, compresa la leggenda tanto cara ai tolentinati. Diverse le novità previste per la nuova edizione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda”. Testimonial della rievocazione sarà il bellissimo attore e modello Mario Ermito direttamente dalla trasmissione televisiva “Tale e quale”. La manifestazione aprirà i battenti il 5 settembre, alle 21, in piazza della Libertà con la firma del gemellaggio tra i Ponti del Diavolo, tra l’associazione “I Ponti del Diavolo” di Tolentino e la Pro loco di Ricigliano, comune in provincia di Cosenza che ospita un Ponte del Diavolo. Il tutto per dar seguito all'iniziativa che ogni anno varca i confini incontrando i ponti “gemelli” quelli ai quali è attribuita la denominazione “del Diavolo”. L’altro appuntamento è in programma per il 6 settembre, alle 20, con il “Banchetto sul Ponte del Diavolo” (info prenotazione allo 0733/972937). Seguirà l'8 settembre, alle 10, la partenza del corteo da piazza San Nicola per l'aula verde del Ponte del Diavolo che alle 10.30 ospiterà messa e rievocazione del rito delle “antiche canestrelle” ed al termine una degustazione di prodotti tipici. La funzione sarà celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, originario di Tolentino. Il 10 settembre, festa di San Nicola, è in programma in piazza della Libertà, alle 21, la consegna del premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno. Questa volta l'ambito riconoscimento sarà assegnato allo storico Enzo Calcaterra per i notevoli studi sulla città di Tolentino. L'appuntamento clou sarà per il 14 settembre, alle 21, in piazza della Libertà, centro storico e Ponte del Diavolo per la rievocazione della leggenda con il gruppo storico Ponte del Diavolo e della corsa all’anello a cavallo dedicata al cavaliere Alberto Eleonori. Nel corso della serata, con testimonial personaggi del mondo dello spettacolo, Mario Ermito e l'attore Raffaello Balzo, verranno proposte sfilate, giochi con il “Gruppo dei tamburini e sbandieratori di Offagna” ed al termine una degustazione di prodotti tipici. La leggenda si associa così a frammenti di storia che vivono nella tradizione per un evento unico nel suo genere. La manifestazione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda” è a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo”, presieduta da Carla Passacantando, in collaborazione con il comune di Tolentino.    

03/09/2019 09:26
Gran finale per il Tolentino Jazz con Marco Postacchini Nonet e Flavio Boltro

Gran finale per il Tolentino Jazz con Marco Postacchini Nonet e Flavio Boltro

Splendida chiusura per la III edizione del Tolentino Jazz Festival con due concerti all’insegna del miglior jazz, riconfermando il successo delle serate precedenti. Ad aprire le danze ci ha pensato il pianista umbro Luca Cipiciani che insieme al suo quintetto si è fatto apprezzare per le sue composizioni dalla tessitura armonica moderna con richiami sia al post-bop che alla musica jazz europea. Temi e arrangiamenti di buona fattura si sono sposati a sonorità suggestive, colori e dinamiche ben intrecciate con successioni accordali interessanti e costruzioni ritmiche in movimento. Fra i brani in programma “Astera”, “Blues for Mr. R.C.”, dedicato a Riccardo Catria,  la suggestiva ballad “ “Sintagma” e “S.C.” arguto omaggio alla follia nel segno di Monk e Silver. Di prima qualità gli interventi solistici sia di Cipiciani sia dei suoi talentuosi compagni di palco a partire dal giovanissimo Catria, tromba intrigante dal timbro ricco di mille sfumature, fino a Francesco Angeli, ottimo e grintoso sax, Emanuele Rappuoli, che ha ben figurato nei suoi soli, e Dino Caravello fluido e dinamico con la sua batteria. Il gran finale della kermesse è arrivato per mano di Marco Postacchini, con la sua formazione “All Stars” impreziosita ulteriormente da un super ospite: Flavio Boltro. Dallo Swing alla Ballad fino ad incursioni nella Bossa Nova il variegato universo musicale delle composizioni di Postacchini si è imposto in tutta la sua avvincente freschezza; i brani in programma provenivano tutti dall’eccellente lavoro discografico di qualche anno fa dal titolo” Do you Agree?” inciso per l’etichetta NOTAMI con buona parte dei membri della formazione presente sul palco. Il tocco da maestro della tromba di Boltro si è messo in luce con grande charme e naturalezza sia nei coinvolgenti ed articolati soli che nei dialoghi con Postacchini in “Do you Agree?” e “But not for you”, inserendosi perfettamente nel mood dei brani e nel dinamico gioco di insieme della prestigiosa band del sassofonista marchigiano.  Anche in questa occasione Postacchini ha sfoggiato il suo indiscusso talento di polistrumentista che unito a quello di compositore  e di arrangiatore fa di lui una delle personalità musicali più brillanti nel panorama jazz italiano. La complessità armonica della musica di Postacchini, i temi gradevoli e accattivanti, la scrittura fluida e i giochi contrappuntistici sono stati il filo conduttore del repertorio proposto che includeva fra brani “ Insomnia”, “Somewhere in the Sky”, “ Boring Days” e “Stand Clear of th Closing Door, Please!”. Sempre all’altezza delle scelte stilistiche e dinamiche dettate dai brani, provvisti di un groove costantemente rinnovato e ricco di energia, attenta a tutte le soluzioni timbriche e ai passaggi collettivi, la band di Marco Postacchini ha dato vita ad una performance di alto livello; i pregevoli solisti tutti in possesso di grandi capacità tecniche ed espressive rendono questo ensemble un luminoso esempio di eccellenza italiana di livello internazionale. Vanno dunque citati per i loro meriti Davide Ghidori e Samuele Garofoli alla tromba, Simone La Maida al sax alto, soprano e al clarinetto, Carlo Piermartire al trombone, Filippo Gallo alla chitarra, Emanuele Evangelista al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria. Grintoso il bis finale “New Song” che ha chiuso con un trascinante funky un’esibizione travolgente. 

02/09/2019 18:30
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