Premio internazionale alla ICA Group per l’innovativa vernice “bio”. L’azienda civitanovese della famiglia Paniccia ha vinto il prestigioso Interzum Award: Intelligent Material & Design 2017, nella categoria “High Product Quality”. Si tratta di un riconoscimento molto importante istituito da Interzum, la più grande manifestazione al mondo per l’industria del mobile, e assegnato tramite una giuria internazionale di cinque esperti indipendenti del mondo del design e dell’architettura.
Il premio sarà consegnato a Colonia, in Germania, alla ICA lunedì 15 maggio, giorno che precede l’inaugurazione della fiera che si terrà fino al 19 maggio.
A vincere l’Interzum Award è stata la nuova vernice a base acqua per arredi interni, Iridea Bio. Si tratta del primo prodotto al mondo realizzato con materiali rinnovabili derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana.
Questa rivoluzionaria vernice rispetta il nostro pianeta e rende anche virtuoso il suo ciclo di produzione. Il risultato finale è stato ottenuto dopo 3 anni di ricerche e sviluppo in collaborazione con l’azienda olandese DSM. Con Iridea Bio si apre lo scenario di un settore che può fare a meno del petrolio e dei suoi derivati.
ICA sarà presente alla fiera di Colonia, molto attesa a livello mondiale, con la partecipazione di circa 1600 espositori. Pochi giorni dopo, la società della famiglia Paniccia affronterà, sempre in Germania, un’altra manifestazione di rilievo internazionale: Ligna. La fiera del legno e dell'industria del legno si terrà ad Hannover dal 22 al 26 maggio e, insieme a Interzum a Colonia, rappresenterà per ICA Group due momenti di importanti rapporti commerciali per far conoscere il nuovo prodotto bio.
Cresce il turismo a Recanati. A testimoniarlo sono i dati della Regione Marche sulla base dei report delle strutture ricettive ma anche quelli elaborati attraverso l'imposta di soggiorno che evidenziano un + 22,55%. L'incremento è relativo al periodo gennaio - settembre nel quale si è passati dai 12359 arrivi del 2013 ai 15958 del 2016. In sostanza 3600 presenze in piu' in appena tre anni in una città che senza dubbio è stata rilanciata dalle molteplici iniziative promosse e sostenute dall'amministrazione comunale, dal film sulla vita di Giacomo Leopardi alla recente candidatura a Capitale della Cultura 2018 che ha rappresentato una importante vetrina a livello nazionale.
Numeri che sono sicuramente ancora più consistenti considerato che nei dati elaborati attraverso l'imposta di soggiorno non vengono conteggiati tutti coloro che sono esenti dal pagamento come i minorenni al di sotto dei 12 anni, gli accompagnatori dei gruppi organizzati dalle agenzie di viaggi e gli autisti dei pullman e coloro che pernottano negli ostelli della gioventù o strutture gestite dal Comune.
"Negli ultimi anni gli arrivi turistici nella nostra città sono aumentati notevolmente. I dati ufficiali della Regione Marche, relativi al 2016, certificano un aumento dell'11,3% da gennaio a settembre rispetto al 2015. L'incremento di arrivi dal 2013 ad oggi è complessivamente del 22%. Un vero e proprio record. Poi il terremoto e la lenta ma significativa ripresa delle ultime settimane che fa ben sperare" commenta il Sindaco Francesco Fiordomo che analizza anche il trand negativo che si è riscontrato in concomitanza con il sisma di agosto e ottobre del 2016. Gli arrivi nel periodo gennaio - dicembre sono infatti passati dai 19179 del 2015 ai 18585 del 2016 con una flessione del 3,09%. Recanati negli ultimi anni ha puntato molto sul rilancio del turismo attraverso una politica attenta e lungimirante, dalla valorizzazione dei tanti gioielli come la Torre del Borgo alla collaborazione con partner leader nel settore come l'Associazione Riviera del Conero e Colli dell'Infinito, dalle infrastrutture come il megaparcheggio realizzato a due passi dal centro storico alla promozione di eventi di grande richiamo come I giorni del giovane favoloso in occasione del compleanno di Giacomo Leopardi e i concerti di Lunaria.
Un programma che Sandrino Bertini presenterà con la lista che lo sostiene durante l'assemblea dei soci prevista per sabato 20 maggio. Bertini, 64 anni, recanatese, laureato in ingegneria meccanica, imprenditore nel settore manifatturiero, si candida alla presidenza della BCC di Recanati e Colmurano. È consigliere dell’Istituto dal 2011 ed è vice-presidente da 2012.
"Dopo una lunga ed attenta riflessione - dice - ho deciso di candidarmi alla presidenza della BCC di Recanati e Colmurano perché dopo 30 anni di attività come titolare ed amministratore di aziende che esportano i propri prodotti in ben 40 diversi paesi nel mondo, vorrei poter mettere a disposizione del nostro Istituto le esperienze e le competenze acquisite nel settore industriale".
Quattro i punti sui quali spiega di voler lavorare: "È assolutamente necessaria la continuazione del processo di risanamento del nostro Istituto avviato agli inizi del 2014 dal Consiglio di Amministrazione, processo a cui i dipendenti, con grande consapevolezza e senso di responsabilità, hanno contribuito fattivamente con un riduzione temporanea dei loro salari, e di ciò non posso che ringraziarli pubblicamente, perché il loro sacrificio è stato determinante per l'ottenimento del prestito subordinato di cui la banca aveva assoluta necessità per il ripristino del livello minimo di capitale richiesto per la continuità aziendale da parte di Banca d'Italia. Questo percorso di risanamento, una volta ratificata dall'assemblea dei soci l'adesione al Gruppo Bancario ICCREA, dovrà essere affiancato ad un processo di aggregazione, non più rimandabile, con qualche altra BCC del territorio disponibile, in modo da costituire una entità bancaria di maggiori dimensioni, più solida e più performante".
"I vertici aziendali - continua - avranno il compito di valorizzare le risorse umane interne e destinare importanti investimenti alla formazione, che dovrà essere non occasionale, ma costante, continua e connessa alla relativa crescita professionale di tutti i dipendenti. Una banca vende denaro e cioè un prodotto totalmente indifferenziato. Le competenza, la bravura e la professionalità del personale in un mercato sempre più competitivo faranno la differenza e impatteranno in maniera determinante nelle sfide che il mondo bancario sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni".
"Una maggiore cura nella gestione delle relazioni con i soci, con i clienti e con le Istituzioni sarà necessaria. Questo aspetto negli ultimi anni è stato molto trascurato, ma è assolutamente indispensabile riannodare quel “cordone ombelicale” che ha sempre legato le Banche di Credito Cooperativo al loro territorio di riferimento. E' risaputo che in ogni tipologia di business le relazioni contano quanto e forse più del prodotto. Nel mondo bancario, che come già detto vende denaro, e cioè un prodotto totalmente indifferenziato, il marketing relazionale diventa un fattore decisivo per il successo aziendale".
"La Banca dovrà essere più vicinanza alle necessità delle famiglie e delle attività economiche. Lo sviluppo economico del territorio e la crescita occupazionale sono legate a doppio filo con l'andamento del sistema bancario. Di fatto c'è un rapporto di mutualità tra banche e territorio perché si alimentano vicendevolmente. Non possono prosperare attività economiche senza banche, così come non possono sopravvivere banche senza attività economiche. Un maggiore sostegno alle attività economiche contribuirebbe a creare più posti di lavoro, e sappiamo quanto l'Italia ed anche il nostro territorio abbia bisogno di più lavoro, lavoro soprattutto per le nuove generazioni che stanno vivendo un periodo di forte frustrazione e scoramento per le enormi difficoltà che incontrano per accedere a ciò che dovrebbe essere un diritto. La banca acquisirebbe una maggiore valenza sociale e ne avrebbe un forte ritorno non solo di immagine ma di reputazione effettiva" conclude.
Continuano gli incontri promozionali del progetto di Confartigianato Eccellenze Marchigiane, esposizione e vendita di prodotti di eccellenza all’interno di location in mete di grande affluenza del turismo marchigiano. Dopo l’evento inaugurale di Recanati presso la location Terre d’ Autore, suggestivo laboratorio di ceramica, è la volta della seconda tappa a Porto Recanati per il viaggio attraverso il bello ed il buono delle produzioni d’eccellenza del maceratese e del piceno.
Nel corso dell’evento, svoltosi presso la sede portorecanatese di Confartigianato, è stato presentato il progetto all’amministrazione comunale, rappresentata dall’ assessore al Turismo e Cultura Angelica Sabbatini, e ad alcune realtà legate al turismo territoriale.
"Il nostro obiettivo è quello di promuovere le produzioni del bello e del buono d’eccellenza – ha spiegato Eleonora D’Angelantonio, responsabile Artigianato Artistico Confartigianato Imprese Macerata – realtà che conservano ancora le tradizioni manifatturiere ed artigianali e che trasmettono, con i loro prodotti, storia, cultura e creatività, in sinergia con il territorio, offrendo a tutti gli operatori coinvolti la possibilità di intercettare nuovi mercati, creando un ponte tra imprese artigiane ed operatori commerciali, ed incentivando l’offerta turistica, in modo da creare un fruttuoso scambio economico – culturale che garantisca a tutti i soggetti coinvolti un beneficio economico e promozionale. Il percorso di promozione del progetto Eccellenze Marchigiane continuerà poi con altri incontri fino a settembre che toccheranno le location site all’ Abbadia di Fiastra e S. Benedetto del Tronto, poi Tolentino, Sarnano ed Ascoli Piceno, ed in cui i maestri artigiani coinvolti avranno modo di mettere in luce le loro produzioni".
"Confartigianato a Porto Recanati raggruppa oltre 200 imprese - ha detto nel corso dell’incontro l’Assessore Angelica Sabbatini - tra cui molte attività ricettive, di ristorazione, balneari, che alimentano il nostro circuito turistico, il quale conta circa 700 mila presenze all’anno, e che quindi puo’ sicuramente essere di impulso anche al progetto Eccellenze Marchigiane".
Un progetto, questo, che coinvolge 16 imprese dislocate in tre location con un respiro interprovinciale, ed in cui sono molte le imprese del settore agroalimentare di qualità, che oggi mostra una crescita sempre piu’notevole in termini di export.
"Le imprese artigiane del settore agroalimentare registrate nelle Marche sono 3.093 – ha detto in proposito Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export Confartigianato Imprese Macerata - L’artigianato alimentare è strettamente legato alle produzioni di qualità: nelle Marche si contano 13 prodotti agroalimentari di qualità - 6 DOP (Denominazione di Origine Protetta) e 7 IGP (Indicazione Geografica Protetta). Inoltre, nella nostra regione, si contano anche 151 prodotti agroalimentari tradizionali, cioè prodotti caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Per quanto riguarda le esportazioni, nel 2016 sono state pari a 187 milioni di euro. Rispetto a quanto esportato nel 2015, si registra l’incremento del 9,4%, più intenso della media nazionale (+3,6%) e pari a 16,1 milioni di euro in più. I principali mercati di destinazione sono: Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti".
Sono quindi protagoniste dell’iniziativa di Confartigianato la città di Recanati, da cui è partito il percorso di promozione presso il laboratorio di ceramica Terre d’ Autore, l’Abbadia di Fiastra, in cui presso l’esercizio Sandra Giustozzi, negozio di souvenir e di prodotti alimentari tipici, è curata l’esposizione e la vendita di prodotti agroalimentari e ceramiche, e San Benedetto del Tronto, in cui presso l’attività commerciale Bottega 38, contesto imprenditoriale molto originale che miscela moda, musica, arte, eno - gastronomia, sono ospitati per la vendita prodotti agroalimentari di eccellenza. Un progetto questo, promosso da Confartigianato Imprese Macerata con il contributo della Regione Marche, che nasce nella consapevolezza che l’artigianato artistico nelle Marche è un’attrazione che dona qualità al territorio, che genera un flusso turistico e che contribuisce a valorizzare la nostra regione istaurando un circolo virtuoso tra promozione del territorio e Made in Marche. Il prossimo appuntamento con il percorso di promozione del progetto è previsto per il 7 giugno a S. Benedetto del Tronto.
Queste le aziende partecipanti al progetto:
Location Giustozzi Sandra, Farmacia dei Monaci Prodotti Tipici, Souvenir - Abbadia di Fiastra :
Punto Verde Srl
Specialità alimentari
San Severino Marche (MC)
Azienda Agricola Prima Pietra di Angelini Giovanni
Produzione Birra Artigianale
Folignano (AP)
Marcozzi di Campofilone
Pastificio
Campofilone (AP)
Studio Design Taruschio
di Taruschio M. Teresa
Ceramiche
Appignano (MC)
Birrificio Maltenano
di Pochini F.,Viozzi S. & C. Sas
Produzione Birra Artigianale
Servigliano (FM)
Location Bottega 38 Abbigliamento - Accessori - Specialità Alimentari - San Benedetto del Tronto:
Pastificio F.lli Ciccarelli
di Ciccarelli G. G. e Carlo Snc
Pastificio
Montecassiano (MC)
Azienda Agricola Si.Gi. Sas
Azienda Agricola
Macerata
Pasta fresca cava ars
di Ciabattoni Angela Maria & c. Snc.
Pastificio
Ascoli Piceno (AP)
Birrificio Il Mastio
Produzione Birra Artigianale
Urbisaglia (MC)
Bishop di Lisi Luciano
Produzione Birra Artigianale
Corridonia (MC)
Location Terre d'Autore di Sergio Raul Cingolani -Laboratorio di Ceramica - Recanati:
Candria Tommaso di Alessandra Candria
Pelletteria Artistica
Mogliano (MC)
La Dea Srl di Tomassini Paola
Accessori Sposa
Macerata (MC)
Laboratorio Orafo Verdini di Verdini Stefano
Laboratorio Orafo
Macerata (MC)
Syncro s.r.l.s. c/o 18 Karati Trend
Laboratorio Orafo
Macerata (MC)
Piccole gioie di Verdenelli Giuseppe
Laboratorio Orafo
Macerata (MC)
Studi Malleus di Ragni Enrico
Antica Bottega Amanuense
Recanati (MC)
Ubi Banca prevede di tagliare di circa un terzo il personale delle tre good bank. Entro il 2020 la banca vuole infatti ridurre di circa 200 milioni gli oneri operativi di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti attraverso una contrazione dell'organico di 1.569 risorse (-32% rispetto al 2016), il taglio di 140 filiali e l'ottimizzazione delle altre spese amministrative. E' quanto si legge nell'aggiornamento del piano industriale di Ubi Banca.
L'istituto ha approvato anche i risultati del terzo trimestre che mostrano un utile netto consolidato di 67 milioni di euro, in crescita del 59,4% rispetto al primo trimestre del 2016, nonostante un'ulteriore svalutazione del Fondo Atlante per 13,5 milioni, oneri relativi al Progetto Banca Unica per 4,6 milioni e spese progettuali relative all'acquisto delle tre good bank per 1,1 milioni.
La Banca d'Italia rende noto che, in data odierna, si è perfezionata la cessione a Ubi di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, "essendosi verificate le condizioni sospensive previste dal contratto stipulato in data 18 gennaio 2017, tra cui il rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità italiane ed europee".
La cessione delle tre good bank a Ubi è una "operazione molto importante", arrivata dopo aver superato "problemi di liquidita' e scadenze complicate da gestire". Ma "i vincitori principali" nell'operazione che ha portato alla vendita di Carichieti, Banca Marche ed Etruria, sono i dipendenti, sottolinea in un'intervista all'ANSA il presidente Roberto Nicastro, ringraziandoli più volte e sottolineando che "hanno lavorato senza tregua, li ho visti fare Natale, Ferragosto e Pasqua al lavoro, con lo stress di non sapere cosa succede". E' anche merito loro, spiega Nicastro, se i risultati sulla clientela sono stati "sorprendenti anche per noi, ma la forza è stata avere banche fortemente radicate sul territorio con una clientela a loro vicina".
"È stato un viaggio lungo" si legge nella lettera inviata dal consiglio di amministrazione di Banca Marche ai dipendenti "possiamo definirlo un’“odissea”, ben più complesso di quanto ci potessimo aspettare il 23 novembre del 2015. Abbiamo fatto una traversata ricca di insidie: le dimensioni della risoluzione, i requisiti posti da DG Comp, le scadenze sempre troppo strette che ci hanno costretti a navigare a vista e non ci hanno permesso interventi strutturali, il clamore mediatico e l’iniziale preoccupante crisi di liquidità, etc. Nei fatti siamo stati le cavie di questa profonda riforma europea delle banche che è il “Bail-In”. Siamo riusciti a superare tutte le difficoltà, è stata scelta la migliore proposta disponibile tra i 30 soggetti che hanno partecipato all’asta competitiva. Ha vinto il progetto tutto italiano di UBI, a cui consegniamo banche sane, pronte ad apportare evidente valore. Non scordiamo che la risoluzione delle Good Bank è l’unica di una certa dimensione a livello europeo ad essere stata completata. Siamo stati sottoposti a diverse prove e abbiamo affrontato numerosi rischi, alcuni molto seri. Alle delusioni, che non sono mancate, abbiamo sempre saputo fare fronte con tenacia, nuovo impegno e senza smettere di credere nei nostri obiettivi. Se non avessimo portato a termine la cessione, le nostre banche sarebbero andate incontro alla liquidazione, con gravissime conseguenze economiche e sociali ai danni di tutti, in primis per i nostri territori: stiamo parlando di 1 milione di clienti, 200.000 PMI, quasi 6.000 posti di lavoro. Non solo, la liquidazione delle nostre banche avrebbe danneggiato l’intero sistema creditizio nazionale: gli esborsi sarebbero stati quasi tripli rispetto all’effettivo costo dell’operazione (12 miliardi di depositi da garantire contro 4,5 miliardi stimabili come costo per il sistema), e possiamo solo immaginare l’impatto generale sulla fiducia di depositanti e obbligazionisti senior delle altre banche (...) Nel futuro vi si presenteranno nuove sfide, come è naturale che sia –sfide diverse, fare banca è profondamente cambiato, le competenze che servono per essere efficaci sono in continua evoluzione– ma Voi siete temprati da una lunga fase di dure prove, affrontate e vinte, e siamo certi che saprete cogliere le opportunità che sempre accompagnano momenti come questi. E lo farete con una marcia in più".
Il Consiglio della Camera di commercio di Macerata, nella sua ultima seduta, ha approvato il bilancio consuntivo del 2016, che ha confermato le previsioni, e cioè che nonostante la restrizione delle entrate per la riduzione del diritto annuale da parte delle aziende, si è riusciti non solo a mantenere inalterati i servizi ma anche ad incrementare gli investimenti in favore delle piccole e medie aziende del territorio. “Siamo, comunque, sempre al fianco delle imprese, dei giovani e del territorio in un periodo ancora di grave difficoltà per tutti i settori economici e sociali. E questo – ha tenuto a sottolineare il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi – soprattutto per la politica di razionalizzazione e di riduzione delle spese di funzionamento già messa in atto da diversi anni, anticipando così la riforma degli enti camerali e riuscendo a scongiurare almeno in parte le conseguenze negative delle drastiche riduzioni degli introiti. Di questo debbo ringraziare i colleghi di Giunta e di Consiglio come anche il personale tutto”.
Ma ecco le cifre più significative del bilancio 2016. A fronte di proventi, nel 2015, pari a sette milioni e 459.000 euro, nel 2016 questi sono risultati ridotti a sei milioni e 842.333 euro con una riduzione di 617.000 euro. Le spese per il personale, nel 2016, sono state ridotte di 58.984 mente quelle per il funzionamento dell’Ente di 191.135 euro. Al contrario gli interventi economici per le imprese che erano stati pari a due milioni e 342.853 euro nel 2015, sono stati portati, nel 2016, fino a tre milioni e 145.191 euro con un incremento di 802.338 euro. Tanto è vero che gli interventi economici medi per impresa sono saliti ad euro 90,97 nel 2016, mentre erano stati solo di euro 67,18% nel 2015. Così l’incidenza degli interventi economici sul totale degli oneri correnti, che erano pari al 29,78% nel 2015, sono stati portati nel 2016 al 44,50%.
Come è stato possibile questo vero e proprio miracolo non giustificato solo dal ricorso agli avanzi di amministrazione degli anni precedenti e dai “sacrifici” e riduzioni di spesa sopra indicati? Ce lo spiega un’altra voce importantissima del bilancio e cioè quella indicante “la capacità di generare proventi diversi dal diritto annuale e dai diritti di segreteria”. Il che equivale a dire che si è riusciti ad attingere dai Fondi europei e ad avere altri introiti passando dal 10,27% del bilancio 2015 addirittura al 25,37% del 2016.
Nel consuntivo economico del 2016 risulta ancora che lo sviluppo degli ambiti strategici di intervento ha riguardato i seguenti settori: sviluppo delle imprese e del territorio pari al 47%; regolazione del mercato 20%; organizzazione e risorse 28%; governance 5%.
Gli ambiti di intervento delle iniziative economiche del 2016 hanno riguardato questi settori: capitale territoriale e sociale (interventi nel territorio) 29,78%; internazionalizzazione 21,74%; infrastrutture (quote per la Quadrilatero) 18,39%; capitale umano e politiche della conoscenza (formazione e alternanza scuola-lavoro) 14,31%; credito 6,35%; turismo e cultura 5,67%; innovazione 2,25%.
Si è svolta ieri, lunedì 8 maggio 2017, l’assemblea elettiva della Confesercenti provinciale di Macerata, durante la quale è stato eletto presidente provinciale Alessandro Biagiola. Giovane imprenditore di Recanati con esperienza decennale nel settore del commercio. Da poco ha avviato un’attività di gelateria artigianale nel centro storico di Recanti manifestando una vicinanza ai temi cari alla Confesercenti come il ripopolamento dei centri urbani. Il presidente provinciale Biagiola ha dichiarato di voler mettersi subito al lavoro “per fare squadra con i membri direttivi della Confesercenti, ma soprattutto con i tanti associati” auspicando un consolidamento dei rapporti di collaborazione con le varie amministrazioni locali.
Alessandro Biagiola subentra ad Ulderico Orazi, storico esercente di Macerata che ha ricoperto il ruolo di presidente provinciale per due mandati durati ben dieci anni. Nel suo discorso finale, Ulderico Orazi ha ricordato i punti salienti della sua gestione ringraziando le dipendenti e la direttrice Lucia Biagioli di averlo sempre supportato soprattutto nelle difficoltà che inevitabilmente hanno incontrato. Ulderico Orazi continuerà a rappresentare un punto di riferimento per la Confesercenti provinciale poiché costituisce la memoria storica di un’associazione che da sempre ha cercato di contraddistinguersi per il colloquio costante con i piccoli imprenditori.
La prima parte dei lavori di ieri è stata caratterizzata da importanti interventi affidati al Professor Claudio Socci, del dipartimento di economia e diritto dell’Università degli studi di Macerata ed alla Presidentessa di Legambiente Marche Francesca Pulcini che hanno aiutato i presenti a riflettere sulla situazione attuale del nostro territorio a seguito del sisma di ottobre 2016. Il Professor Socci ha sottolineato come l’inattività di molte imprese, di qualsiasi dimensione, e l’allontanamento della popolazione residente dai luoghi di abituale dimora, siano fattori che contribuiscono ad ingrandire il danno cumulativo causato dal sisma. In particolare, l’assenza di produzione e offerta di beni e servizi nei territori terremotati innescano un effetto negativo considerevole sul processo di generazione del Valore Aggiunto e di conseguenza sulla sua distribuzione e utilizzazione, per cui si rende necessario realizzare una politica potenziale di intervento nella quale, congiuntamente alla ricostruzione del patrimonio abitativo e civile, si ponga l’esigenza di abbinare un valido e urgente programma di sostegno della ripresa e del ripristino dell’intero processo produttivo locale, sia in termini di capacità produttiva sia in termini di sostegno alla domanda finale.
La Presidentessa Pulcini ha posto l’attenzione sulla necessità di non impoverire le zone terremotate delle loro risorse artistiche e culturali. È importante infatti ricomporre il patrimonio storico e artistico delle zone terremotate in spazi multifunzionali grazie ai quali potranno ritrovare lavoro e impiego gli operatori del settori turistico-culturale che vivono una drammatica fase di incertezza. Oltre alle opere artistiche in sé. Sarà importante, secondo la Presidentessa Pulcini, organizzare degli allestimenti che valorizzino i luoghi di provenienza delle opere esposte e dare una chiave di lettura orientata alla cultura della prevenzione e della gestione dell’emergenza.
I lavori sono proseguiti sotto la guida del direttore regionale Confesercenti Marche Roberto Borgiani che si è congratulato con i presenti per aver costituito un gruppo di lavoro rappresentativo di tutte le categorie associative commercio, turismo e servizi. La presidenza della Confesercenti Macerata è costituita da imprenditori con esperienza consolidata in vari settori: Perroni Daniela guida turistica di Macerata FEDERAGIT, Chiariotti Marco ambulante di San Severino Marche ANVA, Federca Montecchiari agente immobiliare di Macerata ANAMA, Baccifava Rossano FENAP, Carla Nardi titolare di negozio abbigliamento di Tolentino FISMO, Fortuna Antony commercialista di Macerata FENAP, Marco Massucci amministratore di condominio di Tolentino CONFAICO che ricopre anche il ruolo di vice presidente provinciale.
Chiuso questo capitolo, la Confesercenti provinciale di Macerata, insieme a tutte le delegazioni provinciali delle Marche, è chiamata il 19 giugno a Roma per l’assemblea elettiva nazionale.
Via libera alle linee guida per la realizzazione di tirocini a favore di soggetti disoccupati residenti nell'area marchigiana del cratere del sisma o precedentemente occupati nelle realtà economico e produttive nella zona del cratere e per gli aiuti in caso di assunzione. Le risorse del Por Marche Fse 2014-2020 stanziate per il progetto ammontano a 2,5 milioni di euro: 1,5 milioni per i tirocini e 1 milione per gli aiuti alle assunzioni. Lo ha deliberato la giunta regionale delle Marche su proposta dell'assessore Loretta Bravi.
"La Regione - spiega l'assessore - è fortemente impegnata a sostenere la ripresa economica e sociale delle aree colpite dal sisma attraverso la programmazione di misure di politica attiva per favorire il reinserimento di chi ha perso il lavoro in seguito al terremoto e anche le imprese che intendono assumere personale. La Regione intende avviare circa 500 tirocini ed erogare circa 100 aiuti alle assunzioni". (Ansa)
Venerdì 12 maggio alle ore 18 presso i locali dell'Arci in via Verdi a Macerata, i rappresentanti territoriali di SI (Sinistra Italiana) si incontreranno per fare luce sulla vicenda che vede coinvolta Banca Marche.
All'evento saranno presenti: l’onorevole Giovanni Paglia (deputato del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà – Possibile) e Averino Di Marcantonio (segretario responsabile di coordinamento Nuova Banca Marche).
Dal comunicato inviato dal coordinatore Riccardo Ridolfi si legge :"Cosa succede ai fatti di cronaca quando, passata qualche settimana, si spengono i riflettori della comunicazione? Cosa resta, oggi, della vicenda legata al crac di Banca Marche (e di Banca Etruria e del Lazio, CariFerrara e CariChieti)? Quale futuro avrà, dopo l’acquisizione di UBI Banca? Qual è, più in generale, lo stato di salute del nostro settore bancario?" .
L'onorevole Emanuele Lodolini si è recato in visita all'azienda Baldi di Jesi. Lodolini è stato accolto da Emiliano Baldi che lo ha accompagnato nei diversi reparti della ditta e insieme al quale si è intrattenuto in un cordiale colloquio.
Baldi Carni opera nel settore alimentare da 50 anni, fondando il proprio core business sulla selezione all'origine, lavorazione, porzionatura e confezionamento di carni bovine. Baldi esprime un profilo imprenditoriale solido capace di indicare e sviluppare prodotti giusti per ogni tipo di cucina: grandi gruppi della distribuzione e grossisti, villaggi turistici, mense, centri di cottura, alberghi e catene alberghiere, ospedali, scuole, punti di ristoro di grande entità.
"Insieme a Emiliano Baldi" ha detto l'on. Lodolini "ho visitato l'azienda Baldi di Jesi, attiva e protagonista in Italia nel settore food con attività primaria nel mondo delle carni per la ristorazione. Una grande azienda, un vero orgoglio per le Marche.Questo il mio modo di interpretare il ruolo da Parlamentare: non solo rappresentare (un onore) ma vivere, conoscere sempre più in profonditá il nostro straordinario territorio, che viene prima di tutto. Per questo tante le visite presso le aziende in questi anni e tante altre in programma".
Felice per la visita anche lo stesso Baldi: "È stato un onore e un piacere ricevere la visita dell'on. Lodolini. In tanti parlano di impresa ma sono pochi quelli che vengono a vedere di cosa si tratta veramente".
All’incontro con i soci della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, tenutosi a Colmurano il 4 maggio, è stata presentata anche la lista dei soci candidati alla carica di consigliere della banca che parteciperà al rinnovo delle cariche sociali che avverrà all’assemblea del 20 maggio.
La lista è composta da Paolo Maggini, Mirella Ascani, Emanuela Serenelli, Giacomo Camilletti, Roberto Toninel, Alfredo Giampaoli, Raimondo Capacchietti e Gerardo Pizzirusso.
In attesa di illustrare il proprio programma nei prossimi incontri con i soci, la lista ribadisce l’impegno di assicurare la continuità del percorso di risanamento avviato dalla banca, nell’ambito del prescelto gruppo ICCREA qualora la prossima dovesse confermare l’adesione già deliberata dall’attuale CdA, ma con l’obiettivo di rafforzare il radicamento territoriale che risulta imprescindibile per una BCC.
Tra gli obiettivi della lista anche quello di valorizzare maggiormente le risorse umane della banca, in un contesto di ulteriore qualificazione del già ottimo livello formativo del personale, nonché verificare ogni ipotesi di aggregazione sul territorio con altre BCC, nel solco delle raccomandazioni fornite dall’Organo di Vigilanza, nell’interesse della banca, dei soci e di tutti i dipendenti, oltrechè per dare un futuro ed una prospettiva di crescita all’istituto.
Prorogata al 31 dicembre 2017 la durata della busta paga pesante, ma la restituzione avverrà in 9 rate. Questa è una delle norme contenute nel decreto legge 50/2017 recante disposizioni in materia finanziaria, enti locali e iniziative per le zone colpite dal sisma. Per quanto riguarda la restituzione, il decreto stabilisce che la ripresa della riscossione, senza sanzioni e interessi, dei tributi sospesi e non versati (inclusa l’IRPEF sospesa per effetto della “busta paga pesante”) avverrà entro il 16 febbraio 2018 limitatamente ai soggetti diversi da imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori (per i quali rimane fermo il termine posto dalla normativa previgente del 16 dicembre 2017).
Viene inoltre specificato che i soggetti diversi da imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori potranno versare le somme oggetto di sospensione, inclusa l’IRPEF sospesa con la “busta paga pesante”, mediante rateizzazione fino a un massimo di 9 rate mensili di pari importo a decorrere dal 16 febbraio 2018.
Nel testo del d.l. 189 modificato rimane comunque il rinvio alla possibilità di intervento con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da emanare entro il 30 novembre 2017, Riteniamo la misura di rateizzazione introdotta assolutamente insufficiente e per questo stiamo continuando a sollecitare il Parlamento affinché in sede di conversione in legge la rateizzazione sia estesa almeno al numero di rate massimo previsto per queste fattispecie dallo Statuto del Contribuente (18 rate mensili) e l’avvio della restituzione sia ulteriormente dilazionato nel tempo.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della titolare della società Shot Game Sas di Tolentino:
Vorrei raccontare brevemente l'incresciosa vicenda che ha riguardato me e la mia impresa, ma che potrebbe colpire ciascun imprenditore della provincia di Macerata. Sono la titolare della società Shot Game Sas di Pavelson Jekaterina & C., che si occupa di gioco lecito ed intrattenimento, con sede in Tolentino, città come le limitrofe San Severino Marche e Camerino (ad esempio), pesantemente colpite dai recenti eventi sismici che hanno interessato la provincia di Macerata.
Nonostante i gravi danni e l'impoverimento del territorio causato dal sisma, ho deciso di investire ulteriormente (non senza sacrifici) proprio in uno dei comuni più colpiti, vale a dire San Severino Marche, nella speranza di dare nel mio piccolo un segnale di rilancio e di rinascita, confidando in un futuro più roseo per le nostre zone. Queste motivazioni mi hanno spinto in data 01/12/2016, quindi successivamente agli eventi sismici citati, a concludere un contratto per l‘installazione di apparecchi da intrattenimento presso un esercizio commerciale sito in San Severino Marche (il Caffè del Teatro, Piazza del Popolo), così continuando ed ampliando la precedente attività esercitata dal Bar delle Logge. Tale contratto prevedeva espressamente l'installazione di 8 apparecchi da intrattenimento, che ho ovviamente allo scopo acquistato.
Dopo la stipula di tale accordo, tuttavia, è intervenuto il disposto della legge 11 dicembre 2016 n.232 che ha stabilito - tra l'altro e con una norma poco pubblicizzata - il divieto di nuove installazioni di apparecchi da intrattenimento nei comuni ricompresi all'interno del c.d. “cratere sismico”, tra i quali, appunto, figura anche quello di San Severino Marche.
Sebbene la legge sia stata pubblicata ed entrata in vigore successivamente alla conclusione ed al perfezionamento del contratto da me stipulato, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, interpellata dalla scrivente, ha emesso parere contrario all'installazione di nuovi apparecchi nel locale sopra menzionato proprio per il divieto normativo imposto dall'art.36 ter della L.229/2016.
Questa norma non soltanto impedisce lo sviluppo nel mio settore di nuove attività nei comuni del cratere ma, oltretutto, al contrario favorisce i (pochi) fortunati che hanno avuto la ventura di conservare i locali agibili, non avendo subito danni dal sisma.
Anche a voler prescindere dal danno che la mia azienda sta subendo, ritengo più in generale la norma citata un sorprendente ostacolo alla ripresa delle attività economiche nei paesi già duramente danneggiati dal terremoto, fatto che inopinatamente frustra il coraggio e la volontà di tanti piccoli imprenditori della provincia Maceratese che - anche nel mio settore - stanno cercando nonostante tutto di sostenere e far ripartire un'economia mortificata e falcidiata dai recenti eventi sismici.
Se è vero che le istituzioni sono al fianco del cittadino e delle imprese, auspico un rapido e tempestivo intervento degli organi competenti affinché si aiutino e non si ostacolino gli imprenditori in questo tentativo di “ripartenza”, tenendo conti degli investimenti operati prima dell‘emanazione della legge citata.
In particolare, spero che questo mio comunicato possa stimolare un intervento chiarificatore volto a interpretare la normativa sopra menzionata con maggior favore per l'economia di questi territori.
Massimiliano Guzzini, Direttore Business Innovation di iGuzzini, e Presidente di ASSIL (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione) è stato rieletto per il prossimo biennio nell’Executive Board di Lighting Europe, la più importante associazione europea del settore.
La conferma di questo prestigioso incarico, con validità fino alla primavera 2019, consentirà ad ASSIL di rafforzare ulteriormente il ruolo dell’industria Italiana nello scenario dell’illuminazione europeo e di esercitare un ruolo sempre più rilevante nella definizione delle normative in ambito di sicurezza e performance, grazie alle elevate competenze e alla profonda conoscenza di un mercato in costante evoluzione.
Infatti, in un contesto sfidante come l’attuale è importante favorire l’adozione di modelli di sviluppo innovativi, flessibili e veloci che consentano di migliorare la competitività delle imprese e l’attrattività dell’intero sistema-paese anche a livello internazionale. Con un giro d’affari complessivo nel settore dell’illuminazione pari a €4.174 milioni nel 2015 (Fonte: ANIE), l’Italia è il secondo produttore europeo dopo la Germania, che nel 2015 ha registrato un turnover complessivo pari a €5.700 milioni (Fonte: ZVEI, Die Elektroindustrie).
“La riconferma della nomina nell’Executive Board di Lighting Europe è un onore e un impegno nei confronti di tutta l’industria dell’illuminazione italiana” - ha affermato Massimiliano Guzzini, Direttore Business Innovation di iGuzzini e Presidente ASSIL. - “Come ASSIL intendiamo porre sempre maggiore rilevanza alle istanze italiane in Europa, partecipando attivamente alla definizione delle normative di sicurezza e performance nazionali ed europee e alla loro difesa e armonizzazione, che tengano conto della continua evoluzione tecnologica e della necessità di rafforzare le relazioni con istituzioni e associazioni” - ha aggiunto Massimiliano Guzzini. - “Parallelamente, ci concentreremo sempre di più sul mercato, sui trend e sui temi dell’innovazione, intesa come il motore per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese, e sul delicato tema della market surveillance, che attualmente vede le aziende italiane ed europee fortemente penalizzate nei confronti dei competitor extra europei, a causa di una situazione di asimmetria competitiva. Basta dire che mentre per poter esportare in America è necessario il marchio UL, così come per entrare in Cina è necessario il marchio CCC, per entrare in Europa è sufficiente un’autocertificazione. In assenza di controlli adeguati alle frontiere, questo si traduce in minore sicurezza per il consumatore e perdita di competitività per le aziende italiane ed europee che fanno qualità e portano innovazione.” - ha concluso Massimiliano Guzzini.
Lighting Europe è l’associazione europea che determina le linee guida per l’evoluzione dell’industria dell’illuminazione. Nata nel 2012, l’associazione ha l’obiettivo di sostenere e difendere il settore dell’illuminazione a Bruxelles, impegnandosi a promuovere pratiche di illuminazione efficiente a beneficio dell'ambiente globale, del benessere e della sicurezza delle persone. È costituita da 33 realtà tra associazioni nazionali e aziende, in rappresentanza di circa 1000 aziende di illuminazione che impiegano complessivamente oltre 100.000 persone.
ASSIL (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione) raggruppa 77 aziende produttrici di apparecchi, componenti elettrici per l’illuminazione, sorgenti luminose e LED tra le più rappresentative presenti sul mercato illuminotecnico italiano. Le imprese ASSIL, con fatturato globale di oltre €2,6 miliardi, rappresentano oltre il 60% del fatturato complessivo italiano del settore e occupano circa 10.000 addetti.
INSERZIONE cod. Conf 44
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore materie plastiche un ADDETTO COMMERCIALE (cod. annnuncio Conf 44) con esperienza decennale nel ruolo. La risorsa effettuerà visite clienti Italia e si occuperà di procacciare nuovi ordini / clienti.
Dopo adeguata formazione interna, gestirà anche problematiche tecniche e reclami di prodotto presso i clienti, redigerà report su fatturati.
Si richiede disponibilità a trasferte in Italia, conoscenza base della lingua inglese, buona conoscenza e utilizzo di Office. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio.
INSERZIONE cod. Conf 45
Confindustria Macerata ricerca un INGEGNERE GESTIONALE o MECCANICO (cod. annuncio Conf 45) , neolaureato, da inserire in azienda di medie dimensioni della Provincia di Macerata. Il candidato sarà inserito, a stretto contatto con la direzione, nei processi di innovazione aziendale legati a Industria 4.0. Si richiede conoscenza di metodologie di controllo di gestione, di modelli organizzativi di produzione con relativi processi di digitalizzazione, propensione alla relazione e al lavoro di gruppo, conoscenza della lingua inglese.
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Sono sconcertanti i dati relativi all'attività di vigilanza e controllo presentati nella sede dell'ispettorato del lavoro territoriale di Macerata, in via Lorenzoni. Il 90,59% delle attività controllate presenta irregolarità. Un report sui risultati delle attività svolte - dall'area vigilanza e dal nucelo carabinieri ispettorato del lavoro - durante l'anno 2016 e circa i primi risultati del trimestre (gennaio-febbraio-marzo) del 2017 in base a richieste di interventi o su indicatori di rischio. Erano presenti il capo dell'ispettorato territoriale ad interim, Pierluigi Rausei; il coordinatore della vigilanza, Maurizio Battistelli; il capo della vigilanza ordinaria, Marika Micozzi e quello della vigilanza tecnica, Salvatore Micozzi.
Il dirigente Rausei ha spiegato che "dal gennaio 2017 siamo tornati ad essere ispettorato nazionale (ex Inps ex Inail ex ispettorato territoriale) e questo è importante per cittadini e imprese perché c'è un unico organismo che può intervenire celermente. Da tre anni a questa parte abbiamo imparato a fare sinergia e sintesi dei dati. La vigilanza è mirata, cerchiamo soggetti dediti alla irregolarità". Una situazione allarmante, di esasperazione che spesso ha visto gli ispettori vittime di aggressioni. " Due ispettrici sono state minacciate con una pistola dal socio di una azienda della costa - ha detto Rausei - Non siamo nel far west, ma anche chi è in regola perde le staffe facilmente". Colpevole il sisma che, unito alla crisi economica, ha reso le persone instabili.
Nello specifico questi sono i dati illustrati (per il report completo cliccare qui). 1.405 le attività ispezionate. Le pratiche definite sulle aziende ispezionate sono state 1.351 di queste 1.224 irregolari: questo dato segnala un alto indice di irregolarità delle aziende pari al 90,59%. I lavoratori irregolari sono stati 1.129 mentre quelli totalmente in nero 302. Nei cantieri edili le ispezioni sono state 429 delle quali il 96,50%, cioè 414, irregolari. Quanto alla sospensione delle attività d'impresa sono stati 90 i provvedimenti adottati. Le diffide accertative per crediti patrimoniali, a favore dei lavoratori, sono state 240. Di rilievo anche le conciliazioni monocratiche che hanno permesso a 151 lavoratrici e lavoratori di ottenere risposta ai propri diritti di natura retributiva con riconoscimento della sussistenza dei rapporti di lavoro. Con riguardo ai risultati del primo trimestre 2017 di attività di vigilanza e ispezione sono state 348 le attività ispezionate mentre le pratiche definite sono state 230 di cui 201 irregolari. Irregolari 131 lavoratori in nero 65. Le sospensioni dell'attività dell'impresa sono state 30 le diffide accertati e sono state 31 le conciliazioni monocratiche 24.
Dopo la presentazione dei dati la parola è passata al coordinatore della vigilanza Battistelli: " Voglio evidenziare il tema della programmazione locale che tiene conto delle specificità del territorio ed evidenziare i fenomeni di rischio. Sul territorio maceratese - ha spiegato - il problema principale riguarda fittizi rapporto di lavoro instaurati per nascondere altri fini, come ad esempio, rimanere in Italia (per lavoratori extracomunitari) o per ragioni previdenziali".
Del difficile mondo dei cantieri edili ha parlato, invece, Salvatore Mazziotta: "Sono il settore che più ha subìto la crisi degli ultimi anni.È difficile trovare un cantiere regolare. Le violazioni più riscontrate riguardano la protezione dei posti di lavoro, i ponteggi, la documentazione obbligatoria da tenere in cantiere, il coordinamento della sicurezza in cantiere". "Nel panorama ispettivo - ha sottolineato - abbiamo notato che le aziende del maceratese hanno una marcia in più, forse, dovuta ai controlli che da anni vengono fatti .La responsabile della vigilanza ordinaria Micozzi ha affrontato, poi, il lato più umano del problema: "L'ispezione non è mai vista con il sorriso. Da parte nostra c'è la voglia di andare incontro ai lavoratori, di tutelarli".
Fabrizio Sarnari, titolare della Mec Auto di Recanati, è stato eletto portavoce dei meccatronici (ex meccanici ed elettrauti) facenti parte della categoria Servizi alla Comunità della CNA di Macerata.
L'assemblea si è tenuta nell’ambito di un incontro riservato al comparto e svoltosi alla CNA di Ancona, a cui era presente anche la referente nazionale di settore Antonella Grasso. Nella riunione si sono affrontati i più importanti aspetti critici della categoria: la normativa che riguarda i centri di revisione, il trasversale problema dell'abusivismo e dell'assenza di adeguati controlli, il convenzionamento con le compagnie assicurative, le tariffe, lo smaltimento dei PFU (pneumatici fuori uso).
L'assemblea degli autoriparatori interviene in un momento in cui il settore rileva luci ed ombre nell'andamento economico: “Secondo i dati forniti dal Centro Studi Sistema di CNA Marche – riferisce la responsabile di categoria di CNA Macerata Federica Carosi - dal 2009 al 2016 nelle Marche il numero di imprese di autoriparazione (meccatronici, gommisti, carrozzieri) registra una perdita netta di 200 unità, pari al -7,2%; nel 2009 le imprese erano 2785 e nel 2016 sono scese a 2585. Le più colpite da questo trend negativo sono senz'altro le autofficine e carrozzerie”.
Un dato positivo è dato dal fatturato delle aziende registrano nel terzo trimestre 2016, che registra +9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
“Inoltre – aggiunge Carosi – il Centro Studi rileva che le immatricolazioni scendono del 45%, lasciando un parco circolante in cui il 70% dei veicoli ha più di 10 anni, quindi in crescente bisogno di manutenzione da parte dei nostri artigiani”.
Le prossime assemblee elettive in calendario sono quella del direttivo zonale di Civitanova Marche e Montecosaro domani, 4 maggio, alle ore 19 nella sede CNA e quella che riunirà estetiste e acconciatori lunedì 8 maggio alle 18 a Villa Baruchello, Porto Sant’Elpidio.
E' strage di vigneti nella zona del Verdicchio di Matelica, dove le gelate dei giorni scorsi hanno bruciato i germogli, compromettendo parte della produzione 2017-2018. A lanciare l'allarme è la Coldiretti di Macerata. Con il ritorno del bel tempo e la ripresa della fase vegetativa i produttori hanno potuto verificare gli effetti del brusco abbassamento delle temperature e i primi riscontri sono "disastrosi".
Almeno un centinaio di ettari di vigneti risulta gravemente danneggiato, e in alcuni casi i problemi sono talmente gravi da mettere a rischio la produzione non solo per la prossima vendemmia ma anche per quella successiva. "Purtroppo quelli che una volta erano eventi straordinari sono diventati la quotidianità - rileva Coldiretti -. Sbalzi di temperature, bombe d'acqua, grandinate improvvise sono sempre più frequenti, con effetti devastanti sulle colture e sullo stesso assetto del territorio. Da qui l'importanza di lavorare sul versante delle assicurazioni".
(Ansa)
Presentato ieri (2 maggio) in conferenza stampa presso l’Ordine degli Architetti di Macerata “Ricostruire la Contemporaneità”, convegno che si terrà al Teatro Comunale di Treia venerdì 5 maggio a partire dalle ore 9.30 e che vedrà protagonisti anche tre big dell’architettura italiana come Massimo Pica Ciamarra, Franco Purini e Cristiano Toraldo Di Francia.
Nata dalla collaborazione tra il Comune di Treia, Ordine degli Architetti, InArch Marche, associazione Punto ed a Capo, Ente Disfida del Bracciale, nonché Regione Marche e Provincia di Macerata, la giornata-studio muove da una necessità impellente e cioè quella di uscire dalla fase di stallo che attanaglia la situazione post sisma. A discuterne dal Direttore dell’ufficio Ricostruzione Cesare Spuri all’Assessore all’Urbanistica Anna Casini, dal Soprintendente Carlo Birrozzi ai Rettori Francesco Adornato e Sauro Longhi, da Monsignor Nazzareno Marconi alla Deputata Irene Manzi e numerosi altri docenti, architetti e personalità delle istituzioni.
«Siamo in una evidente fase di stallo tra emergenza e ricostruzione – spiega Enzo Fusari, Presidente dell’Ordine degli Architetti – ci sono ancora oltre 20mila sopralluoghi da effettuare e una scadenza sempre più vicina. Le ordinanze che si susseguono diventano di difficile applicazione e la situazione è impantanata».
Questa di Treia, città-laboratorio simbolo della capacità di recuperare gli spazi urbani, sarà un’occasione di confronto prima di quella del 19 a Visso dove si continuerà a tracciare il percorso di riflessione e lavoro sulla ricostruzione. «Il rischio sempre più tangibile – puntualizza Fusari – è quello di affrontare i termini della ricostruzione tralasciando il tessuto economico-sociale che abita un territorio. Rischiamo di spendere milioni di euro per case che resteranno vuote se viene a mancare una visione d’insieme».
Questa visione collettiva è quella che auspica proprio l’Architetto Michele Schiavoni, Presidente dell’associazione Punto ed a Capo. Una strategia di rilancio condivisa per far rifiorire l’entroterra. «Questa fase di stallo non è sintomatica solo del post sisma. Viviamo in un presente sospeso che aspetta sempre una decisione dall’esterno. Il terremoto ha solo ampliato e aggravato questo problema».
La ricostruzione oggi significa affrontare il problema ben più serio della costruzione dell’idea di un territorio, in una fase in cui dalla “città regione” ipotizzata da un maestro dell’Architettura come Castelli, si è passati alla “città adriatica”, ovvero di una rete di investimenti e crescita che si concentra sul litorale lasciando scoperte le zone interne. «Si tratta di un momento cruciale – spiega Franco Capponi, sindaco di Treia – occorre passare dalla burocrazia della ricostruzione alla ricostruzione che affronta i contenuti. Interrogarsi sulle nuove funzionalità degli spazi, sui nuovi modelli turistici per l’entroterra e sulle nuove filiere locali sui nuovi materiali per la ricostruzione. Un settore che può creare nuova occupazione ed economia».
Non da ultimo un tema centrale, quello di una nuova comunicazione per il territorio Marche non più focalizzato sulle armonie ma sulla sicurezza. «Il turista che viene nelle nostre zone deve pensare ad un territorio dall’invulnerabilità sismica, luogo di un abitare sicuro».
L’appuntamento con Symbola tratterà quest’anno i temi della ricostruzione.