"Da una situazione di emergenza come quella seguita al sisma possono nascere pratiche di economia circolare per la ricostruzione". Lo afferma Heico Koch, CEO di Trademachines.it, start up che permette la compravendita online di macchinari industriali usati.
"Si tratta di un modello economico basato sul riuso delle componenti - spiega - che ha inglobato anche il riutilizzo dei macchinari per l'edilizia o l'ingegneria di processo. Il fenomeno potrebbe rivitalizzare il mercato e mantenere alta l'attenzione sulla gestione virtuosa della ricostruzione nelle Marche.
L’arrivo in Italia di TradeMachines.it può rappresentare un'opportunità per le imprese locali che possono acquistare macchinari di seconda mano. Il modello di e-commerce di TradeMachines, infatti, il cui accesso è gratuito, raggruppa l'usato professionale a livello internazionale, dando la possibilità di confrontare in modo trasparente e immediato i prezzi nei cinque continenti”.
Trademachines ha l’obiettivo di diventare il punto di riferimento globale del mercato dei macchinari industriali usati. In soli tre anni è riuscita a raggruppare il 40% delle macchine usate in Europa e il 10% di quelle in tutto il mondo, registrando 500mila visitatori mensili e, nel biennio 2014/2016, una crescita nel volume delle vendite del 40%.
L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita, sia per il venditore che per l’acquirente. Oltre a vendere macchine per l’edilizia, TradeMachines copre anche il settore agricolo, della lavorazione dei metalli e del legno e dell’industria agroalimentare, oltre che la compravendita di strumenti e macchinari più piccoli, come seghe per il legno, per il metallo e falciatrici.
Il progetto "InItaly.cn" approda in Senato. Oggi, lunedì 22 maggio, infatti, la delegazione cinese che sarà domani nelle Marche è stata ospitata in Senato per l’incontro “Cooperazione Italia-Cina: opportunità di crescita culturale e sviluppo economico”, tenutosi nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro.
A organizzare l’evento, in collaborazione con la senatrice Serenella Fucksia, l’agenzia di comunicazione MAP Communication e la società cinese Rivetree.
Sono intervenuti insieme a Wang Xin, segretario del partito della città di Zhengzhou, il membro del CdA Ice Giuseppe Mazzarella, l’ex ministro Gaetano Quagliariello, i senatori Serenella Fucksia, Domenico Scillipoti, Vincenzo Gibino, il presidente MAP Mario Carlocchia e Antonio Comitangelo, delegato Italia Cominvest - Apulia Investments and Luxury.
La delegazione, composta da rappresentanti del governo centrale della città di Zhengzhou e da buyer di importanti società di vari settori, sarà in Italia fino al 26 maggio. Toccherà oltre a Roma le città di Rimini, Bologna, Firenze e domani sarà nelle Marche.
Il programma degli incontri nella nostra Regione per domani è il seguente: alle 10 a Tolentino in visita alla Poltrona Frau e al suo museo; alle 14 a Monte San Giusto in visita alla Fabi; alle 15.30 presso la sala conferenze della Loriblu si terrà l’incontro “InItaly.cn – Una porta di ingresso esclusiva per la Cina, un vantaggio unico per il Made in Italy” in cui verrà anticipata la presentazione della EXPO ITALIA che si terrà a Zhengzhou e dove verranno discusse le opportunità di collaborazione commerciale con il sistema industriale marchigiano. Al termine della breve presentazione saranno organizzati degli incontri BtoB con le aziende eventualmente interessate.
Durante l’incontro in Senato si sono discusse le opportunità di collaborazione economica, commerciale e culturale, ed è stato presentato il primo evento fieristico Expo Italia, completamente dedicato all’Italia, che si terrà a ottobre 2017 a Zhengzhou.
Il Ciauscolo di Visso® è una I.G.P, un prodotto di qualità ad Indicazione Geografica Protetta ed avrebbe potuto essere una delle vittime collaterali del recente sisma che ha colpito le Marche: perché questa tipologia di ciauscolo è stata registrata da un’azienda di Visso che il 26 ottobre scorso fu distrutta, come tante, dal terremoto.
Invece, nel nuovo punto vendita di Piediripa di Macerata, la Vissana Salumi ha potuto celebrare, in un incontro organizzato dalla "Compagnia delle Opere Marche Sud", la ripresa ufficiale delle attività commerciali, alimentate dal nuovo sito produttivo realizzato a Tolentino.
Guido e Massimo Focacci, eredi di una tradizione che risale al padre, Ugo, che aprì con suo fratello un laboratorio a Roma e poi a Visso, nel 1972, hanno sottolineato come “ la solidarietà si è materializzata subito. Cercavamo un luogo in cui trasportare tutti i prodotti rimasti sotto le macerie ed un’azienda di Macerata, “Oro della Terra”, non solo ha messo a disposizione celle frigorifere e magazzini ma anche con i loro mezzi di trasporto in sei ore ci hanno aiutato a mettere tutto al sicuro”.Intervento prezioso, quello di “Oro della Terra” perché la Vissana Salumi era, in quel periodo, già in produzione per le commesse di Natale e perdere i prodotti avrebbe causato enormi problemi.
“Poi – continuano i due fratelli – ben tre aziende che lavorano nel nostro stesso settore ci hanno dato accesso ai loro laboratori per produrre, senza chiedere assolutamente niente in cambio”.
Un racconto, questo dei fratelli Focacci, che ha dello straordinario e compensa l’eccezionalità dell’evento sismico con incontri e gesti di solidarietà che hanno permesso all'azienda di ripartire, grazie naturalmente anche alla determinazione e alla tenacia della famiglia Focacci.
Nonostante le difficoltà attuali che Visso attraversa e la situazione generale che è tutt’altro che normalizzata, Guido e Massimo non hanno dubbi, vogliono tornare a produrre a Visso: ”se noi abbandonassimo la montagna, faremmo un danno a noi stessi, alla città, alle Marche intere, perché lentamente la montagna morirebbe e con essa una delle bellezze indiscusse della nostra Regione”.
Pubblicato sul Burm (Bollettino Ufficiale Marche) l'avviso pubblico finalizzato ad attivare 500 tirocini, a favore di soggetti disoccupati, residenti nell'area marchigiana del cratere e/o che lavoravano in realtà economico produttive ubicate nel cratere. Previsti anche aiuti in caso di assunzioni.
Nel complesso è stato previsto uno stanziamento iniziale, nell'ambito della Priorità di investimento 8.1 del Por Marche Fse 2014-2020, pari a 2 milioni e 500 mila euro, con la possibilità di destinare ulteriori risorse a questi interventi.
"La Regione Marche - spiega l'assessore al Lavoro Loretta Bravi - si impegna a sostenere la ripresa economica e sociale nelle aree del cratere, colpite dal sisma, attraverso l'attivazione di alcune misure di politica attiva. Con questi provvedimenti anche gli imprenditori con attività nelle zone non colpite dal sisma sono incentivati a fare la loro parte".
L'avviso è rivolto non solo alle aziende, ma a tutte le realtà lavorative compresi gli studi professionali.
(Fonte: ANSA)
Subito uno straordinario successo per il nuovo contenitore del divertimento inaugurato al Corridomnia Shopping Center: il Koko's Mania.
La fine del grande festival d’apertura del Koko's Mania, con la direzione artistica degli Inventori di Divertimento, ha di fatto consacrato la nuova realtà del Maceratese. Con passione e dedizione Marco, Giacomo e tutto lo staff (anche sfidando e vincendo la pioggia!) hanno posto le basi per far crescere e consolidare un nuovo punto di riferimento della movida notturna.
Lo staff di Inventori di Divertimento continuerà a seguire molto da vicino il nuovo locale già a partire dal prossimo venerdì con l’inaugurazione del venerdì Latino e tanti altri appuntamenti in cantiere per le prossime settimane.
Dallo scorso aprile l’impresa edile Lanciotti Gabriele, associata a Confartigianato Imprese Civitanova, sta portando avanti un progetto, in collaborazione con il Comune di Civitanova Marche, volto alla riqualificazione dell’arredo urbano e allo stesso tempo allo sviluppo e alla ripresa dell'economia locale.
Grazie all’idea di Gabriele Lanciotti, titolare dell’omonima ditta e responsabile del settore Edilizia di Confartigianato Civitanova, diverse imprese locali si sono adoperate nella realizzazione di lavori di manutenzione e pulizia del centro storico della città, dai marciapiedi alle panchine, ai monumenti fino ai sottopassi.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Gabriele Lanciotti – di essere al servizio della città, ma in particolar modo lo siamo perché attraverso questo progetto siamo riusciti a coinvolgere le imprese locali fornendo loro nuove opportunità di lavoro. Nel corso degli incontri con i candidati sindaci – prosegue Lanciotti - ho voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa, proponendo loro una sorta di collaborazione duratura con le nostre imprese, che a turno, potranno affiancare il personale comunale proprio in questi lavori di manutenzione e riqualificazione della nostra città. La città può essere curata dalle aziende artigiane locali, e il nostro auspicio è proprio quello di poter portare avanti questo progetto, cha ad oggi ha dato ottimi risultati, anche in futuro per il bene della collettività tutta”.
"Andare controcorrente è una nostra caratteristica" dice entusiasta Enrico Vallesi che, insieme ai soci Otello Moretti e Stefano Laudadio, aprirà martedì 23 maggio un'azienda di pizze e pasticceria industriali a San Severino: La Pizzeria e Pasticceria Zibaldone. Controcorrente perché "nonostante la crisi economica e le difficoltà post sisma, abbiamo deciso di investire nel territorio".
L'idea nasce dalla voglia di portare sulle tavole prodotti industriali dal sapore fresco e autentico: "Le pizze saranno fresce, non surgelate - spiega Enrico - e i croissant, sia freschi che surgelati, saranno artigianali". Investire nell'artigianato, nel prodotto di qualità: è questo il motore degli imprenditori. Otello ed Enrico, infatti, sono titolari anche di un'altra azienda, la "Punto Verde srl Specialità alimentari".
Un'impresa fortemente legata al territorio, ma che punta al mercato internazionale: "Non solo in Italia. Esporteremo anche nel nord Europa" afferma Vallesi. Nella nuova azienda lavoreranno sei dipendenti.
Martedì mattina, quindi, l'inaugurazione in via Orazio Marziario, zona industriale di San Severino. Per l'evento è attesa, come madrina d'eccezione, la europarlamentare Alessandra Mussolini.
Durante l'assemblea dei soci, sabato 20 maggio, con 1056 voti su 1709 complessivi, Sandrino Bertini è stato eletto nuovo presidente della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano.
"Non me lo aspettavo" ha dichiarato a caldo il neoeletto presidente. Classe 1953, recanatese, laureato in ingegneria meccanica, imprenditore nel settore manifatturiero Bertini era già vice presidente. "Mi ha davvero meravigliato il numero delle persone accorse a votare. Un numero record, non succedeva da anni" ha proseguito.
Il Consiglio di amministrazione è stato totalmente rinnovato, e i sindaci eletti sono stati: Pasquale Morbidoni e Franco Frapiccini. Quella di oggi è stata una giornata importante, durante la quale Bertini ha voluto riaffermare l'adesione della BCC al gruppo bancario ICCREA holding.
"Da lunedì si inizia con entusiasmo e forza. La BCC deve continuare a essere un punto di riferimento importante per il territorio" ha concluso il neopresidente Bertini.
“Storica” assemblea, questa mattina, con la ratifica da parte della compagine societaria dell’adesione al nuovo Gruppo Bancario Cooperativo guidato dalla trentina Cassa Centrale Banca.
L’assemblea, che si è tenuta come tradizione presso il ristorante “Orso” di Civitanova Marche, ha inoltre approvato il bilancio 2016.
L’appuntamento si è aperto con le relazioni del Presidente del CdA Sandro Palombini, del Vice Presidente Marco Bindelli, del Direttore Generale Giampiero Colacito, del Vice Direttore Generale Fabio Di Crescenzo, dell’Amministratore Alfredo Santarelli e del Presidente del Collegio Sindacale Stefano Torresi, i quali hanno fatto il punto sull'andamento della gestione e sulla situazione della Banca.
Si è poi proceduto alla discussione ed approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e della relativa ripartizione dell’utile netto di esercizio, pari a 1.869.929,68 euro.
Nel corso dell’Assemblea sono state rinnovate le cariche sociali con l’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione e l’elezione del Presidente del Collegio Sindacale, di due Sindaci effettivi e di due Sindaci supplenti.
I componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione sono: Sandro Palombini, Giuseppe Ascani, Marco Bindelli, Guido Celaschi, Angelo Cimini, Antonio Erme D’Agostino, Michele Gentilucci, Giuseppe Montelpare, Maria Tiziana Pepi, Paolo Pipponzi e Alfredo Santarelli.
Presidente del Collegio Sindacale è stato confermato Stefano Torresi; Sindaci effettivi Ciro Pagano e Giampietro Verdini; Sindaci supplenti Valter Ercoli ed Enzo Rossini.
Nel corso dell’Assemblea sono stati illustrati i risultati conseguiti dalla Banca.
“Abbiamo chiuso il 2016 – dice il Direttore Generale Giampiero Colacito - con un utile netto di quasi 1,9 milioni di euro, che ci consente di arrivare a quota 74,5 milioni di euro di patrimonio netto.
Nei primi 4 mesi del 2017 è proseguito il positivo andamento reddituale della Banca, perfettamente in linea con i dati programmati; le plusvalenze attualmente presenti nel nostro portafoglio titoli ci fanno guardare il futuro con un certo ottimismo.
La BCC di Civitanova registra inoltre indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: il nostro Cet1 ratio, l’indice più importante per valutare la solidità della Banca, si attesta a 21,1%, rispetto ad una media nazionale (a giugno dello scorso anno) del 12,4%.
La raccolta diretta è pari ad euro 476,7 mln e quella indiretta ad euro 155,9 mln.
I crediti verso la clientela della Banca si sono attestati a circa euro 321,4 mln, in crescita del 4,7% rispetto al 31/12/2015 e in controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale (-0,8%); il trend di crescita sta proseguendo anche in questi primi 4 mesi del 2017 (ad aprile 2017, rispetto ai 12 mesi precedenti si registra un aumento di oltre il 9% e il portafoglio crediti da erogare da qui a fine anno è già pari a circa 25 mln).
Per quanto concerne l’indice Texas ratio (il rapporto fra il totale delle posizioni deteriorate nette e il patrimonio netto) ci attestiamo sotto il 35%, fra i migliori a livello nazionale.
Le esposizioni deteriorate, nonostante il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa, sono risultate in calo del 3,7%; esse rappresentano il 15,5% dell’ammontare complessivo dei crediti con la clientela e presentano un grado di copertura di circa il 48%, perfettamente in linea col dato nazionale pubblicato da Banca d’Italia.
L’ispezione di Bankitalia - terminata il 3 febbraio scorso, dopo quasi 8 anni da quella precedente - ha rilevato, conclude il Direttore Generale - una positiva situazione aziendale, confermando, senza alcun intervento (caso più unico che raro nel panorama creditizio a seguito di un controllo dell’Organo di Vigilanza), la classificazione effettuata dalla nostra Banca sulle posizioni creditizie con la clientela. Analoghe positive valutazioni sono state pure effettuate nei nostri riguardi da Cassa Centrale Banca, che ha passato sotto “setaccio” le banche che aderiranno al proprio gruppo; infine, recentemente la stampa nazionale ha pubblicato uno studio condotto da Mediobanca, ove la BCC di Civitanova è risultata fra quelle “virtuose”.
Ratificata l’adesione al nuovo Gruppo Bancario Cooperativo: un’Assemblea “storica”
La compagine sociale ha votato la ratifica dell’ingresso della Bcc Civitanova-Montecosaro nel nuovo Gruppo Bancario Cooperativo guidato dalla trentina Cassa Centrale Banca. Un passaggio, quello dell’adesione ad un gruppo bancario di caratura nazionale, che, come ben noto, è un obbligo di legge imposto ad ogni Bcc italiana (D.L. 14 febbraio 2016 n. 18, convertito in legge dalla L. 8 aprile 2016, n. 49, ndr).
“La nostra Banca – dice Palombini - grazie all’eccellente lavoro svolto dal vice Presidente Marco Bindelli, è stata protagonista del dibattitto che è ruotato attorno alla riforma del Credito cooperativo e motore della creazione del gruppo alternativo ad Iccrea”.
“Il nostro Consiglio di Amministrazione e la nostra Direzione Generale considerano l’adesione a Cassa Centrale Banca in assoluto la soluzione migliore, quella che ci consentirà di aprire un nuovo e luminoso capitolo per la nostra Banca, per i nostri clienti, per i dipendenti e, in particolare, per il nostro territorio martoriato dalle note vicende di Banca delle Marche”.
D’altronde i numeri presentati da Cassa Centrale Banca sono davvero di tutto rispetto.
Per quanto concerne le dotazioni patrimoniali, ad esempio, a fronte di un patrimonio attuale di Iccrea 7 volte superiore rispetto a quello di CCB (1,7 miliardi contro 220 milioni), Iccrea presenta attivi a rischio (Rwa) 14 volte superiori rispetto all’Istituto trentino.
Il Cet1 ratio di Iccrea (l’indice che più di ogni altro misura la solidità patrimoniale di un Istituto di credito) si attesa sui 12,3%, contro, invece, l’ottimo 23,5% di CCB.
Per quanto riguarda il free capital (il patrimonio circolante), la cui soglia minima di tolleranza è di 10,5%, Iccrea si attesta all’1,8% contro il 13% di CCB”.
Sviluppo commerciale, cost income e redditività
“Stiamo attraversando una fase molto importante – dice il Presidente Sandro Palombini - perché stiamo mettendo la Banca nelle condizioni di affrontare nel modo migliore possibile la riforma del Credito Cooperativo e l’ingresso nel nuovo Gruppo Bancario Cooperativo-Cassa Centrale Banca, cui abbiamo già dato la nostra adesione formale. A tal proposito è di vitale importanza per noi strutturarci e riorganizzarci adeguatamente per affrontare correttamente le sfide del nuovo contesto di mercato ed assicurare redditività e risultati positivi anche negli anni a venire. A tal proposito ci stiamo avvalendo di una società di consulenza (Double Consulting srl) con la quale intendiamo mettere a punto un piano di sviluppo commerciale ma anche nuove linee guida strategiche finalizzate ad accrescere la redditività e a ridurre i costi di struttura”.
Anche dal punto di vista del marketing ci stiamo attrezzando per affrontare le sfide del futuro: da qualche tempo abbiamo ringiovanito la nostra immagine esterna e a giorni attiveremo il nuovo sito web, sempre più funzionale ed accattivante.
Attenzione al sociale
Anche nel 2016, inoltre, la Banca ha sostenuto significative iniziative di carattere sociale del territorio: “Rientra nella nostra vocazione più radicata: siamo Banca locale, sensibile alle esigenze della comunità in cui operiamo, vicina anche a chi si rende promotore di iniziative di spessore umano, che diano valore aggiunto al territorio, al tessuto sociale, ai giovani”.
Il saluto al DG Colacito
L’Assemblea è stata anche l’occasione per rendere merito e “salutare” ufficialmente il Dg Giampiero Colacito, prossimo ad andare in pensione.
“I dati della nostra Banca – dice il Presidente Palombini - fotografano al meglio la gestione oculata e virtuosa con cui Colacito ha caratterizzato la sua esperienza professionale nel nostro Istituto, confermando e migliorando lo stato di salute e di competitività della Banca nel panorama. Lo ringrazio pubblicamente, anche a nome dell’intero CdA, per la sua professionalità e competenza che ci hanno consentito di raggiungere ambiti traguardi”.
Borse di studio “Arnaldo Pistilli”
Nel corso dell’Assemblea sono state assegnate le borse di studio “Arnaldo Pistilli” ai Soci ed ai figli dei Soci diplomati o laureati nell’anno scolastico 2014/15 con il massimo dei voti.
Di seguito i nominativi premiati: per il diploma di scuola media superiore (borsa di studio di 1.000 euro) Giancamilli Benedetta, Rogante Barbara; per il diploma di laurea triennale (borsa di studio di 1.300 euro) Boccanera Cristina, Bollante Silvia, Calamita Roberta, Cammoranesi Serena, Capozucca Roberta, Cognigni Marta, Fontana Nicholas, Mandolesi Elisabetta, Recchi Giulia, Tarsetti Anna, Venanzi Lucia; per il diploma di laurea secondo livello (borsa di studio di 1.800 euro) Arcangeli Alessandro, Beato Rebecca, Gatti Valentina, Menatta Pietro, Pasquali Riccardo, Pepi Chiara, Perticarini Azzurra; tra i dipendenti e i figli dei dipendenti Diomedi Silvia, Giampieri Agnese, Bellesi Chiara, Macellari Mattia.
(Foto di Luigi Gasparroni)
APe Day Patronato Acli, una giornata nazionale di informazione sulle misure di flessibilità per andare in pensione prima: oggi, venerdì 19 maggio, tutte le sedi del Patronato Acli della Provincia di Macerata saranno a disposizione dei cittadini per offrire informazioni utili riguardanti l’anticipo pensionistico #Ape con o senza appuntamento dalle ore 09.30/13.00 – 15.00/18.00.
"Spiegheremo - si legge in una nota - che le soluzioni pensionistiche previste dalla legge sono molteplici e in molti casi offrono varie possibilità di scelta, anche senza costi. Noi del Patronato Acli siamo al loro fianco per assisterli e consigliarli al meglio nella individuazione delle diverse ipotesi e di quelle che, secondo valutazioni di opportunità e priorità, si possono rivelare le più rispondenti aspecifiche esigenze. Ciascun lavoratore necessita di una consulenza previdenziale personalizzata. Tutte le carriere lavorative sono diverse e rappresentano situazioni complesse, ma l’aspetto positivo è che esistono molteplici opportunità. L’APe Day di venerdì 19 maggio rappresenta il primo passo, un’occasione per il cittadino di conoscere le attuali opportunità per andare in pensione prima. Ovviamente partendo dall’APe".
Sul sito del Patronato Acli è già possibile effettuare un test al link: http://www.patronato.acli.it/test-inpensioneprima/ per verificare anche in totale autonomia se ci sono le condizioni minime per richiedere la prestazione.
Uno sguardo a Oriente, là dove le opportunità aspettano solo di essere colte. Un viaggio alla scoperta di un fiorente mercato pronto ad accoglierci. Un’avventura da imprenditori coraggiosi, con la curiosità di conoscere nuove realtà e la voglia di portare lontano il meglio che sanno fare.
Si chiama “InItaly.cn” ed è un progetto pensato dall’agenzia di comunicazione marchigiana Map Communication e sposato da Confindustria Macerata con la Piccola Industria allo scopo di tessere relazioni economiche durature tra il nostro Paese e la Cina: per esportare in una delle più ricche città dello Stato più popolato al mondo, Zhengzhou, i prodotti realizzati dalle aziende del nostro territorio.
“Si tratta di un canale aperto – ha affermato questa mattina, giovedì 18 maggio, il presidente Confindustria Macerata Gianluca Pesarini nel corso della presentazione del progetto – per i nostri imprenditori, finalizzato alla crescita del tessuto economico e sociale della Provincia di Macerata. Perché possano finalmente farsi apprezzare e far conoscere non soltanto il loro sapere imprenditoriale ma anche la cultura, tutta italiana, che si nasconde dietro esperienza e qualità. Creare sinergie di intenti tra le imprese che hanno già la capacità di internazionalizzare e le più piccole, da prendere per mano, con Confindustria a fare da collante".
“Si tratta – ha spiegato Chiara Ercoli, vicepresidente Piccola Industria Marche e componente Comitato Piccola Industria Confindustria Macerata – di un percorso di internazionalizzazione che guarda alla Cina, dedicato soprattutto alle nostre piccole imprese, che hanno bisogno di supporto per crescere e aprirsi a nuovi mondi. L’avventura prevede due fasi: un incontro preliminare, per avviare la relazione tra i nostri imprenditori con i buyers e la delegazione politico-istituzionale della Provincia cinese di Henan, che si svolgerà qui da noi dal 21 al 26 maggio; quindi, la partecipazione delle nostre aziende alla fiera di Zhengzhou, terzo polo commerciale della Cina, nello spazio dedicato per la prima volta al Made in Italy, EXPO ITALIA, organizzata per il prossimo ottobre. La grande manifestazione della città, in cui sono previste più di 400mila persone”.
“Obiettivi: valorizzare – precisa Mario Carlocchia, presidente Map Communication – il Made in Italy e sostenere l’economia e le eccellenze del nostro territorio, sfruttando le opportunità offerte da un Paese moderno e in crescita, aperto all’importazione di prodotti di qualità. Affiancheremo le aziende che non avranno paura di uscire fuori, di qualsiasi settore si occupino, non soltanto moda o agroalimentare".
“Dobbiamo essere noi imprenditori – ha concluso il presidente Pesarini – a saper cogliere le opportunità che permettono di competere con il mondo e a saper valorizzare il nostro Made in Italy. Un obiettivo non solo imprenditoriale, ma sociale. Spero che sia una delle tante opportunità che Confindustria Macerata metterà a disposizione dei suoi associati”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del candidato alla presidenza della BCC di Recanati e Colmurano, Sandrino Bertini:
E' giunto il momento, al fine di evitare equivoci o strumentalizzazioni di sorta, di ribadire con chiarezza i punti salienti del programma che si propongono il candidato presidente ing. Sandrino Bertini , imprenditore, e la lista che lo sostiene composta da: Paolo Maggini avvocato, Raimondo Capacchietti dipendente BCC in pensione, Emanuela Serenelli commercialista, Mirella Ascani consulente del lavoro Confartigianato, Roberto Toninel dirigente Banca delle Marche in pensione, Giacomo Camilletti commercialista, Alfredo Giampaoli revisore dei conti, Gerardo Pizzirusso avvocato.
1) E' scontata l'adesione al gruppo ICCREA HOLDING SPA . A questo punto, preso atto della decisone del C.d.A. uscente e degli accordi preliminari già siglati, il percorso Iccrea appare come l'unico praticabile.
2) Necessità di fusione con latro Istituto di credito al fine di iniziare un nuovo percorso di risanamento complessivo , indispensabile per la sopravvivenza del nostro Istituto.
3) Recupero , tenace e consapevole, dell'elemento della "territorialità"al fine di garantire e concorrere attivamente alla ripresa dell'economia dei nostri territori e delle nostre famiglie.
4) Costante ed incondizionata formazione e valorizzazione del personale "interno" della Banca , preziosa risorsa di conoscenza e di penetrazione del nostro territorio.
5) Politica di gestione del credito che consenta di riallacciare in modo proficuo i rapporti con i soci e con la clientela .
La nostra Banca è una risorsa e va salvaguardata ad ogni costo.
Giovedì 18 maggio, alle ore 21.00. presso l'Hotel Miramare, in viale Matteotti 1, la Lega Nord Civitanova organizza un incontro pubblico dal tema "Banche Europa e Furbetti", al quale interverrà Claudio Borghi, noto economista nonché consigliere e capogruppo Lega Nord Regione Toscana.
Claudio Borghi, giornalista pubblicista dal 2010 è stato per anni editorialista economico per "il Giornale" firmando più di cento editoriali e commenti.
In veste di editorialista è stato, a partire dall'agosto 2011, tra i primi a divulgare e denunciare i danni dell'euro per l'economia Italiana. Nel marzo 2012 pubblica per la rivista dell'Associazione Italiana degli Analisti Finanziari un'analisi approfondita a supporto dell'uscita dell'Italia dall'euro. Nel gennaio del 2013 presenta a Bruxelles (unico italiano) insieme ad economisti di diversi stati Europei l' "European Solidarity Manifesto" in cui si sostiene la necessità di una dissoluzione coordinata dell'Eurozona.
Dal 2013 collabora con Matteo Salvini e la Lega Nord come consulente per i temi economici. Scrive nel 2014 per conto della Lega Nord il manuale "Basta Euro" stampato e diffuso in centinaia di migliaia di copie. Viene nominato nell'ottobre 2014 responsabile economico del partito e contestualmente abbandona l'attività di insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla politica.
Spesso ospite nelle principali trasmissioni di approfondimento politico in tutti i canali nazionali viene candidato come governatore della Regione Toscana nelle elezioni del 2015 per Lega Nord e Fratelli d'Italia. Supera il 20% con 273.795 voti, ottenendo il secondo risultato fra i sette candidati, venendo così eletto consigliere regionale.
Lorenzo e Piero Paniccia, di ICA Group, hanno ritirato ieri a Colonia il prestigioso Interzum Award: Intelligent Material & Design 2017, nella categoria “High Product Quality”. Si tratta di un riconoscimento molto importante istituito da Interzum, la più grande manifestazione al mondo per l’industria del mobile, e assegnato tramite una giuria internazionale di cinque esperti indipendenti del mondo del design e dell’architettura.
Il premio è stato assegnato per la nuova vernice a base acqua per arredi interni, Iridea Bio. È il primo prodotto al mondo realizzato con materiali rinnovabili derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana.
Questa rivoluzionaria vernice rispetta il nostro pianeta e rende anche virtuoso il suo ciclo di produzione. Il risultato finale è stato ottenuto dopo 3 anni di ricerche e sviluppo in collaborazione con l’azienda olandese DSM. Con Iridea Bio si apre lo scenario di un settore che può fare a meno del petrolio e dei suoi derivati.
Martedì 16 maggio alle ore 18 si svolgerà a Treia, nell’ex sede dell’IPSIA in via Cavour 29, l’incontro organizzato dalla CNA sul nuovo Jobs Act per autonomi e professionisti.
Verranno introdotte e spiegate le novità per le predette categorie, introdotte di recente dalla cosiddetta “manovrina”: tutele per maternità, infortuni e malattie; partecipazioni ad appalti pubblici per incarichi di consulenza e ricerca; indennità di disoccupazione anche per dottorandi e assegnisti di ricerca; smart working e molte altre novità contenute nei 22 articoli dello “Statuto del lavoro autonomo”.
Saranno inoltre illustrate le tematiche dell’ultimo decreto 50/2017 sulla ricostruzione post terremoto: la ricostruzione, la sospensione delle imposte, i nuovi calcoli per la delocalizzazione delle imprese e la zona franca urbana.
L’incontro è aperto a tutte le imprese del territorio ed ai cittadini.
Si ricorda che la CNA sin dal primo terremoto si è attivata per non lasciare sole le aziende e le persone colpite dal sisma, organizzando una serie di incontri sul territorio durante i quali sono state fornite spiegazioni in merito alle normative e alle procedure da seguire nel contesto del post-sisma.
Nonostante sia stata appena acquisita da UBI Banca, il calvario di Banca Marche (e, soprattutto, dei suoi dipendenti) sembra essere lontano dalla conclusione. I numeri che circolano in questi giorni parlano di oltre 1.500 esuberi tra Banca Marche, CariChieti e Banca Etruria. Se stiamo alla sola Banca Marche, poi, si parla della chiusura di circa un terzo delle sue filiali e di un drastico taglio dei suoi dipendenti, che potrebbero scendere sotto le duemila unità dopo essere stata sopra quota tremila non più tardi di due anni fa, ricorda Tiziana Spurio Deales, segretaria provinciale FISAC-CGIL.
Insomma: i numeri sembrano smentire i facili entusiasmi di chi salutava con gioia questa operazione, visto che neppure l’obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali pare poter essere raggiunto. L’onorevole Giovanni Paglia (gruppo Sinistra Italiana-Possibile e membro della Commissione Finanze), in occasione dell’incontro organizzato dal coordinamento territoriale di Sinistra Italiana su queste tematiche, ha ricordato come le prime perplessità relative alla gestione politica della crisi di questi quattro istituti bancari risalgano al 2015.
"Provammo a spiegare a Padoan che partire dal presupposto che gli obbligazionisti subordinati coincidessero con gli speculatori era totalmente sbagliato. All'epoca in Europa c'erano due dossier che riguardavano l'Italia: il primo era l'abolizione dell'IMU, il secondo era proprio quello delle quattro banche. L'Italia non aveva la forza contrattuale di tenere due dossier contemporaneamente e da una valutazione puramente elettorale si decise di portare a termine l'abolizione della tassa sulla prima casa anzichè risolvere senza problemi il dossier banche. Quello che la maggioranza di governo non comprese è che, andando a minare un mercato che si basa sulla fiducia, non si colpiscono solo quelle quattro banche ma tutto il sistema bancario." afferma Paglia. Oggi più di ieri, la geografia delle banche italiane mostra una concentrazione sempre maggiore: restano pochi, grandi istituti che rischiano di essere inadeguati alla realtà imprenditoriale italiana, fatta, in prevalenza, di piccole e medie imprese. Il rapporto diretto tra il cliente e la sua banca di fiducia viene sostituito da algoritmi matematici senz’anima che aprono la strada, potenzialmente, ad un sistema bancario radicalmente differente da quello che conosciamo.
"Questo è il sistema che piace a Padoan e Draghi" -precisa Paglia- "ed è quello contro cui Sinistra Italiana combatte e combatterà." Il forte legame tra banche e territorio è uno dei pilastri sui quali è nato il modello produttivo maceratese. Oggi viene a mancare una delle banche principali del nostro territorio, ed è più che lecito chiedersi cosa resta di quel modello in un contesto in cui la nostra provincia (e non solo) soffre a causa di una crisi economico – finanziaria di difficile soluzione ed è alle prese con una ricostruzione post sisma che sta incontrando troppi ostacoli, anche di carattere burocratico. "Sicuramente ci saranno seri problemi di ripresa dopo il sisma che ha colpito parte della nostra Regione"-chiude Spurio Deales-"poichè le grandi banche non hanno interesse a finanziare i piccoli creditori come invece è successo dopo il sisma del 1997".
"Per noi questi quattro giorni sono linfa vitale. Assurdo pensare di far spegnere la musica a mezzanotte una delle sere di un evento che coinvolge più di 50mila persone. Evento organizzato dal Comune, non da noi privati.
Buonsenso vorrebbe che, venendo da una situazione come quella creata dal terremoto che ha danneggiato tutti, e da una pedonalizzazione che ci ha isolato dal mondo, almeno nei quattro giorni degli Aperitivi europei si trovasse un compromesso per far sì che noi gestori dei locali lavorassimo nel rispetto delle regole". Con queste parole il titolare del Maracuja Cafè di Macerata, Roberto Buratti, commenta quanto accaduto la sera di venerdì 12 maggio nel suo locale in attuazione di una decisione presa dal Comune di Macerata.
"Ennesima scelta scellerata - aggiunge Buratti nel suo sfogo - di una Giunta totalmente fuori controllo, non disposta al dialogo con commercianti o residenti. Praticamente una dittatura".
E’ un grande progetto quello dell’Academy della Tigamaro srl di Tolentino.
Luca Bortolami (Titolare della Tigamaro srl) ha avuto l’idea ed il coraggio di pensare ad un laboratorio in cui insegnare l’arte della lavorazione della pelle, per guardare al futuro, per non perdere un patrimonio di storia e di competenze che da sempre appartiene al nostro territorio.
I ragazzi sono entusiasti di imparare quella che non è una semplice formazione ma un entrare in un mondo, quello manifatturiero, che non è sinonimo di alienazione come erroneamente si considera il lavoro di fabbrica, anzi, è esattamente il contrario. Si dà spazio alla manualità e creatività di ciascuno con la gratificazione di vedere il risultato di un prodotto finito che parla di bellezza e rende onore al Made in Italy.Inoltre è stata costituita la TLab affidata a Maura Monti, Amministratore Tlab (Linea Produttiva Dedicata Post Academy), dove hanno trovato occupazione i ragazzi usciti dal primo corso.
Per trasformare un'idea in una realtà imprenditoriale servono investitori pronti a rischiarsela. E perché un investitore decida di puntare tutto su quell'idea è necessario che il progetto sia conosciuto. Imprese e investitori hanno bisogno di un luogo in cui incontrarsi. È proprio a tal scopo che opera la Cofyp, società specializzata in equity crowdfunding: una piattaforma digitale come un ponte che collega start-up e PMI innovative a nuove fonti di finanziamento. Un'attività finalizzata alla crescita del territorio, soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo. Attività che passa dall'attenta selezione delle proposte avanzate dalle imprese ad opera di un team di professionisti.
Esempio di questa attività è la prima campagna di raccolta della start-up innovativa Hymy Group SrL di San Severino Marche, presentata nel pomeriggio di oggi, venerdì 12 maggio, a Macerata. In poco più di una settimana, grazie alla pubblicazione del progetto della Hymy sul portale online della Cofyp, otto investitori hanno messo a disposizione risorse per un importo pari a 213.750 euro. Soldi che la Hymy Group utilizzerà per trasformare il suo sogno di impresa in futuro.
Non sono per niente contenti i commercianti di via Garibaldi. E non sono gli unici. La pedonalizzazione di tutto il centro storico di Macerata sta generando malcontento anche da parte di molti cittadini. "Passeggiare per il centro sta diventando desolante" dicono alcune persone in via Tommaso Lauri. "Stanno chiudendo tutti i negozi" aggiunge un commerciante.
Non c'è una sola attività in via Garibaldi che non abbia affisso il cartello "Io non sono contento". Una protesta nata in seguito alla decisione (unilaterale) dell'amministrazione di posizionare una telecamera di sorveglianza ai cancelli di piazza Annessione. "Non verrà più nessuno neanche per prendere un filone di pane o un caffè" lamentano.
Alessia Ciarlantini ha la frutteria "il Melograno" in questa strada. "Il sindaco ci ha chiesto di dargli fiducia, ma come facciamo se questa decisione è stata presa senza neanche avvisarci?" dice. Il suo negozio ha bisogno di più rifornimenti durante il giorno "perché altrimenti la frutta si rovina" spiega. "Se nessuno può sostare neanche per 5 minuti - il tempo dello scarico della merce - cosa farò?".
"Pedonalizzare una città vuota" dice Alessia che, come tutti i negozianti della zona, si sente penalizzata dal provvedimento comunale. Un'altra commerciante, infatti, commenta: "la Ztl è una buona cosa, ma questo è troppo. Sembra fatto contro di noi".