Una delegazione di Confartigianato Marche, composta dal Presidente Provinciale di Macerata, Renzo Leonori, dal Segretario Regionale Giorgio Cippitelli, dal Segretario Provinciale di Macerata Giorgio Menichelli e dal responsabile maceratese del Servizio Sviluppo e Categorie, Pacifico Berrè, è stata ricevuta ieri pomeriggio a Roma dal Commissario Straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini.
La delegazione ha sottoposto al Commissario, coadiuvato dalla segretaria, Dott.ssa Lorella Sampaolo, le numerose questioni e criticità che la ricostruzione sta attraversando, soprattutto sotto l’aspetto normativo.
Prima fra tutte è stata chiesta la riapertura della Zona Franca Urbana con una proroga di almeno 6 anni. Data l’efficacia limitata della proroga di anno in anno, occorre che la misura sia strutturale affinché possa essere realmente attrattiva per le nuove imprese e possa concretamente aiutare la ripresa delle attività del cratere.
Inoltre occorre omogenizzare tutte le misure previste dalla ZFU prevedendo, per tutti coloro che ne hanno diritto, di poter utilizzare il plafond concesso indistintamente, unificando i vari codici previsti. Al Commissario è stata chiesta la sollecitazione dell’attivazione del credito d’imposta previsto dalla L. 96/2017, così come la sottoscrizione della convenzione tra Commissario ed Invitalia per l’avvio dei finanziamenti a tasso “zero” come previsto dall’Ordinanza n. 42/2017.
E’ necessario far riaprire anche i termini per l’Una Tantum, misura in cui ci sono ancora fondi disponibili, per dare la possibilità alle imprese che hanno dovuto sospendere l’attività dopo la scadenza prevista, di farne richiesta.
E’ stato poi evidenziato al Commissario il vuoto normativo esistente per le imprese non delocalizzate che comunque si trovano in laboratori e negozi in affitto sui quali hanno fatto investimenti per arredi ed attrezzature. Queste imprese infatti non hanno diritto né ai benefici per la delocalizzazione, né al danno indiretto per non aver riavviato l’attività. Non solo, oggi si trovano a dover pagare in pratica “mutui sulle macerie”.
Altro grave problema che è stato segnalato al Commissario sono le lungaggini della Struttura di Missione per le iscrizioni e i rinnovi dell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori, che in alcuni casi arrivano anche a 9/10 mesi.
Non ultima la questione del possesso, da parte delle imprese, dell’attestazione SOA per la cosiddetta ricostruzione “pesante” per importi superiori a 150.000. Per i lavori pubblici e per i lavori di immediata esecuzione l’attestazione è necessaria per importi a base d’asta superiore ai 258.000 euro. Occorre quindi modificare l’Ordinanza n. 19 portando l’obbligo della SOA almeno a 258.00 euro per tutti.
E’ stata anche sollecitata l’opportunità di privilegiare le “imprese di prossimità” favorendo “l’idoneità operativa in funzione dei luoghi”, così come è stata segnalata la necessità di una legge di settore per l’accesso alla professione nel comparto delle costruzioni.
Tra i provvedimenti che Confartigianato ritiene necessari c’è sicuramente la sanatoria amministrativa per le imprese cessate o delocalizzate che non hanno effettuato le comunicazioni previste, la proroga dello stato di emergenza, nonché la proroga dei contratti per l’ultimazione dei lavori di immediata riparazione stipulati prima del 5.12.2017.
Infine è stato segnalato al Commissario un tema molto importante, ovvero l’esclusione dal “de minimis” di tutte le agevolazioni ed i benefici ottenuti dalle imprese del cratere a seguito del sisma del 2016, in quanto provvedimenti normati da “leggi speciali” per situazioni altrettanto speciali.
Aver ottenuto agevolazioni fiscali e contributive per 200.000 euro, limite previsto dal “de minimis”, per poi non poter accedere ad altre provvidenze, rende inutile ed inefficace l’agevolazione per queste imprese.
I rappresentanti di Confartigianato si sono detti molto soddisfatti dell’incontro con il Commissario Farabollini, occasione per tornare a fare il punto della situazione a due anni dal sisma, e per continuare a stabilire collegamenti solidi tra le imprese e coloro che, auspicabilmente, metteranno in campo tutti i provvedimenti necessari per l’effettiva ripresa del nostro territorio.
Tariffa idrica unica e approvazione del bilancio di previsione per l'Aato3 di Macerata e dei comuni a sud nella provincia di Ancona.
Per la tariffa unica d'ambito si compie così un altro passo in avanti ed è effettiva essendo entrata in vigore per competenza nell'anno in corso.
Ci sono anche buone novità: le tariffe dovrebbero abbassarsi del 2% per Osimo e Recanati e dell'1% per Macerata.
Con questa decisione si rende uniforme la tariffa dell'acqua per tutti i cittadini togliendo ingiuste agevolazioni e permetterà ai comuni di procedere ad una programmazione unica per tutto il territorio.
In particolare la tariffa unica d’ambito verrà applicata in tutta la fascia collinare e marittima dell’ATO 3, con decorrenza dal 1° gennaio 2018. Rimane esclusa la parte montana nei cui comuni continuerà ad essere applicata la struttura tariffaria attuale.
L'assemblea dei sindaci ha approvato il bilancio di previsione. L'Aato3 è in salute non avendo debiti con le banche e potendo disporre di un discreto avanzo.
Tra le note positive va registrato la conferma del ristorno del 3% dei ricavi ad un fondo per gli investimenti nelle zone montane. In 10 anni al territorio interno sono andati 15 milioni di investimenti in infrastrutture, nuovi impianti, rifacimento della rete ed interventi sulle fogne.
"E' una decisione che ha comportato risultati importanti per gli investimenti dei comuni montani - ha detto il direttore Massimo Principi - che altrimenti non si sarebbero potuti fare. Aggiornamento di reti ed impianti hanno influito positivamente sulla qualità dell'acqua e della distribuzione. Ai sindaci sta molto a cuore la salute dei cittadini".
Il Presidente Francesco Fiordomo ha così commentato: “A partire dal 2018 saranno applicate le stesse tariffe a più dell’80% delle utenze sul nostro territorio, superando le ingiustificate differenze presenti fino ad oggi. Questo provvedimento è un ulteriore passo avanti verso il gestore unico d’ambito, grazie al quale potranno essere attuate le economie di scala e di scopo necessarie per una riduzione delle tariffe attuali.”
Obiettivo dell'Aato3 è quello di assicurare interventi che servano ad erogare servizi con livelli di qualità sempre crescenti. Gli investimenti previsti permetteranno un adeguamento delle infrastrutture, soprattutto in termini di riduzione delle perdite idriche.
L'Aato 3 con sede a Piediripa di Macerata comprende 40 comuni della provincia di Macerata e 6 comuni della provincia di Ancona.
Una delegazione dei Giovani Imprenditori Maceratesi, accompagnata dal Presidente Paolo Carlocchia, ha partecipato al workshop “Brand Identity & Brand Reputation” presso la 24 Ore Business School di Milano.E’ stata l’occasione per un momento formativo di grande arricchimento per i Giovani Industriali, l’incontro, a cura del dott. Francesco Aimi, ha affrontato principalmente il tema del rapporto costi/benefici nell’attività imprenditoriale volto a definire e valorizzare il marchio aziendale.
Durante la giornata i Giovani Imprenditori Maceratasi hanno fatto visita anche alla redazione del “IlSole24Ore ed a “Radio24”.
La giornata si è poi conclusa con la visita serale del gruppo alle rotative del noto quotidiano economico.
A fine anno il fatturato del Gruppo Fileni, tra i leader in Italia per le carni avicole, raggiungerà 408 milioni di euro, facendo segnare un +12% su quello del 2017. Il dato economico è stato presentato oggi dal Cfo Marco Ciurlanti nella sede dell'azienda, a margine della presentazione del nuovo magazzino dinamico da 5.100 mq inaugurato alla presenza del ministro dell'Agricoltura e Turismo Centinaio, e nel quale il gruppo ha investito 18 milioni di euro. Il bilancio 2018 deve ancora essere chiuso, ma le stime sono già consolidate: in particolare incide sul fatturato la crescita del valore dei prodotti a marchio Fileni (+33%) sull'anno scorso. L'Ebitda (margine operativo lordo) arriva a 33 milioni (+32% sul 2017) e l'utile netto raddoppia (da 5 a 10 milioni). In aumento anche i dipendenti, passati nell'ultimo anno da 1.939 a 1.998 (59 unità di personale in più) e un indotto che supera i 1.300 lavoratori.
Il ministro Gian Marco Centinaio. ha colto l'occasione per fare il punto sulla situazione delle produzione bio, sottolineando che "occorre una legislazione che tuteli chi fa veramente il biologico, senza trucchi. Perché non è possibile che un agricoltore davvero bio faccia rese uguali o superiori a quelle della coltura convenzionale. Il nostro Paese - ha detto - è quello che maggiormente sta lavorando sul biologico, questo e' un valore che va riconosciuto a livello europeo. Dobbiamo continuare ad andare in questa direzione, sono i consumatori che chiedono sempre di più prodotto biologico, quindi stiamo lavorando per migliorare sempre di più la parte legislativa, e per cercare di portare sempre più cibo bio nelle mense scolastiche. In questa direzione - ha concluso - va l'accordo con il ministro della Pubblica Istruzione per un premiare le Regioni con mense che usano alimenti biologici, con uno stanziamento di 10 milioni di euro".
(Ansa)
Più di 90 praticheper un totale di oltre 1milione e 800mila euro di prestiti in microcredito; in valutazione progetti per circa 200mila europer la realizzazione di iniziative ad impatto sociale;coinvolti 500 studenti in attività di alternanza scuola lavoro. Questi, per le Marche, sono i numeri principali di un anno di Social Impact Banking, il programma messo a punto da UniCredit, lanciato lo scorso dicembre per promuovere attività con impatto sociale positivo e articolato in diverse strategie di intervento: Social Impact Financing, Microcredito, Formazione.
Numeri che rendono tangibile l’impegno del Gruppo nello sviluppo di una società più equa e aperta, attraverso l’individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che abbiano un concreto risvolto sociale. Risultati raggiunti anche e soprattutto attraverso un confronto continuo e aperto con i territori per recepirne e comprenderne le istanze. Proprio questo l’obiettivo del “Follow Up Nuove Economie”, organizzato giovedì a Bologna da UniCredit, al fine di approfondire quanto emerso sul tema nel corso del più ampio Forum di Territorio che si è svolto lo scorso giugno a Firenze.
Un tavolo di verifica su scenario, novità, opportunità, criticità e soluzioni relative al mondo del terzo settore che ha visto partecipare esperti e rappresentanti di associazioni, enti, cooperative e imprese sociali del perimetro Centro Nordche comprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
L’incontro è stato aperto dai saluti introduttivi di Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit, seguiti dagli interventi di Dario Prunotto, Responsabile Territorial Development & Relations UniCredit; Paolo Venturi, Direttore AICCON-Università di Bologna; e di Daniela Oliva, Direttore Istituto per la Ricerca Sociale.
“Come banca – spiega Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit- siamo chiamati ad avere un ruolo sempre più attivo nella risoluzione dei grandi problemi della società attuale, come la disoccupazione e la diminuzione della spesa pubblica in welfare. Con Social Impact Banking aiutiamo le persone a rischio di esclusione finanziaria e le organizzazioni attive nel sociale, dando loro fiducia e credito, mettendo a disposizione le nostre competenze finanziarie e il nostro know-how di business, creando reti di relazioni e, infine, misurando e valutando i risultati delle iniziative e dei relativi impatti sociali”.
I Giovani di Confindustria Macerata hanno fatto visita all’azienda Luisa Spagnoli che quest’anno compie 90 anni. In occasione del convegno interregionale di Confindustria Italia Centrale, i giovani hanno incontrato Nicoletta Spagnoli, l’imprenditrice di quarta generazione nonchè amministratore delegato della Luisa Spagnoli.
L’azienda Luisa Spagnoli rappresenta un marchio importante, che ha vestito persino la duchessa di Cambridge con il famoso tailleur “rosso Kate”, oggi conosciuto in tutto il mondo, con un fatturato di 132 milioni di euro ed è in crescita costante. Azienda leader con un brand famoso eppure, se si mette piede nel quartier generale, nel cuore verde dell’Umbria, si respira ancora aria da conduzione familiare, oculata, premurosa che sa coniugare la tradizione artigiana, che tramanda il mestiere sartoriale di madre in figlia, con la gestione tecnologica dei nostri giorni. Un’impresa poi intenta al benessere dei propri collaboratori, c’è lo studio medico a disposizione di tutti i dipendenti e particolare attenzione per le esigenze delle mamme lavoratrici, specie riguardo alla maternità, il che vuol dire ad esempio asilo nido pagato fino ai 18 mesi del bambino e periodo di allattamento prolungato rispetto alle altre aziende italiane. «Quest’anno compiamo novant’anni, ma non si è mai perso il senso del rispetto per il lavoro di tutti» a parlare è Nicoletta Spagnoli, ultima discendente di Luisa Spagnoli che iniziò l’avventura imprenditoriale e prima donna in Italia a sedere in un consiglio di amministrazione. Fu una pioniera dell’imprenditoria: trasformava in profitto ogni sua intuizione.
Prima aprì una cioccolateria e, con le ottime nocciole della zona, inventò i celebri Baci Perugina. Poi, nel 1928 ebbe l’idea di fare golfini con la lana dei conigli e si inventò il filato d’angora, ancora oggi fiore all’occhiello dei capi più pregiati del brand.
Dopo di lei il timone fu preso dal figlio Mario (1900-1977), che potenziò la produzione e creò “La città dell’angora”, un insieme di servizi all’interno dell’azienda per le donne che lavoravano mentre i mariti erano al fronte della Seconda guerra mondiale. «Mio nonno lasciò tutto a mio padre Lino», spiega Nicoletta. «E a lui si deve, negli anni Settanta e Ottanta, la nascita della rete commerciale, degli store Luisa Spagnoli e l’espansione del marchio all’estero». Oggi sono 152 i negozi di proprietà in Italia, 53 nel mondo, e se ne stanno per aprire di nuovi in Europa. Tutte le boutique monomarca sono uguali, studiate nel dettaglio, dalla vetrina al modo di esporre gli abiti, e le direttrici si ritrovano ogni sei mesi a Perugia per assistere alle passerelle dei nuovi capi e ricevere aggiornamenti sulle strategie di vendita.
Una storia familiare e aziendale di successo.
Nicoletta, secondogenita di tre fratelli che però hanno scelto altri percorsi lavorativi, la decisione di proseguire la storia familiare non è stata automatica infatti dichiara “Mi sono laureata in Farmacia e ho perfezionato gli studi all’Università di San Diego, in California, dove ho vissuto cinque anni. Ma il disegno era la sua vera passione. Ero già tornata in Italia tre anni prima della scomparsa di mio padre. Lavoravo in azienda come figurinista. Ogni mattino timbravo il cartellino come tutti. Poi, però, arrivarono le decisioni da prendere per continuare a far brillare il gioiello di famiglia. Per molti anni ho sentito il peso di essere alla guida. Fosse per me, sarei stata tutto il giorno tra fogli e matite; ancora adesso è quello che preferisco. Poi ho pensato alla mia bisnonna Luisa, una donna straordinaria, e ho seguito l’istinto, come credo abbia fatto lei. Anche se era rischioso, ho deciso di rivolgerci a una clientela più giovane rispetto a quella tradizionalmente legata al brand e ho avuto ragione”.
Recanati protagonista alla XVII edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria e Museimpresa con oltre settanta iniziative in calendario in tutta la penisola. L’associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza con il patrocinio del Comune di Recanati organizza il workshop dal titolo “La via della Manifattura nelle Marche – un ponte tra identità cultura e sviluppo”. L’appuntamento èvenerdì 23 novembre alle ore 9.30 nell’aula magna del comune di Recanati. Un momento che vuole sottolineare l’importanza di comunicare e dunque valorizzare il patrimonio industriale come driver di crescita per imprese e territorio. Dopo i saluti del Sindaco Francesco Fiordomo e dell’Assessore alle culture Rita Soccio, Domenico Guzzini presidente del Paesaggio dell’Eccellenza e Pietro Marcolini presidente ISTAO daranno il benvenuto, poi il dibattito entrerà nel vivo con Gioacchino Garofoli, Prof. di Politica Economica presso l’Università dell’Insubria, Bruno Lamborghini economista, industriale, già manager Olivetti e Fabio Renzi segretario generale della Fondazione Symbola. L’iniziativa aperta al pubblico è promossa dal Paesaggio dell’Eccellenza in collaborazione con ISTAO Ancona e vuole coinvolgere principalmente i giornalisti che avranno diritto anche 3 crediti formativi grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche. La storia e la cultura delle imprese e il loro legame con territorio e comunità sono gli elementi che oggi fanno grande differenza e possono diventare motore di modernizzazione per l’economia, l’industria, ma anche per lo sviluppo sociale e culturale.Oggi più che mai occorre essere consapevoli di questo vantaggio e un ruolo importante lo hanno anche i media comunicando e ponendo l’accento sul tema economia e cultura come modello strategico di sviluppo.L’intera comunità deve sentirsi parte attiva nel dare valore all’impresa e alla sua componente culturale dato che siamo nel pieno della 4° rivoluzione industriale dove la competizione con i modelli internazionali può essere vinta solo su tutti gli elementi, spesso poco percepibili, che le imprese italiane possono vantare.
Anche quest’anno Confindustria Macerata ha aderito all’appuntamento con la nona edizione della Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema.Gli studenti dell’IIS “E. Mattei”di Recanati, dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Filelfo”di Tolentino e dell’ITIS “E. Divini”di Recanati hanno visitato la NovavetroSrl di San Severino Marche, la Simeg Marmi Srl di San Severino Marche e leFonderie P.L. Srl di Montefano.Più di 150 ragazzi hanno partecipato all’iniziativa che ha l’obiettivo di raccontare l’ impresa, il loro ruolo produttivo e sociale, mostrare come nasce un prodotto o un servizio, come un’idea si trasforma in progetto e la passione in risultato. “Fare impresa richiede passione, impegno, dedizione, responsabilità e competenze – spiega Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria di Confindustria. “Da 9 anni in occasione del PMI DAY apriamo le porte delle aziende agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali per raccontare la storia delle nostre imprese, la loro identità e come stanno cambiando. In ogni parte del mondo, le aziende sono il cuore pulsante dei territori, e il PMI DAY nasce proprio per trasmettere questa passione ai giovani, i veri protagonisti delle imprese del futuro. Grazie a questa manifestazione trasmettiamo loro la nostra eredità: valori, idee, determinazione, sacrificio ma soprattutto cultura d’impresa. La persone e la formazione devono rimanere al centro dell’agenda politica e sociale altrimenti saremo destinati a perdere definitivamente la partita della competitività e della crescita”.L’iniziativa, curata da Stefano Zapponini, coordinatore nazionale PMI DAY Piccola Industria, è inserita nella XVII Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione UE.
Siamo alle soglie di un cambiamento tecnico epocale per le Imprese.
Dal primo gennaio del 2019 entrerà infatti in vigore la normativa sulla fatturazione elettronica che impone alle aziende l’emissione obbligatoria delle fatture in formato elettronico, comprese le fatture di acquisto, che saranno ricevute esclusivamente in formato elettronico compresa la conservazione delle fatture ai fini fiscali. Si tratta di una svolta di grande portata che sta mettendo gli imprenditori davanti a scelte non semplici a fronte delle quali è spesso necessario un supporto per tradurre in concreto i dettami della nuova normativa. In considerazione delle difficoltà poste dal cambiamento e per rispondere ai tanti quesiti emersi in questi mesi di transizione che conducono al d-day del primo gennaio 2019, Confcommercio Marche Centrali ha predisposto una campagna informativa per le Imprese attraverso una serie di incontri gratuitisul territorio nel corso dei quali saranno affrontate le novità previste dalla normativa e su come adempiere agli obblighi di legge. “Abbiamo soluzioni concrete per le Imprese – spiega il direttore generale Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco –, che sono chiamate al rispetto di nuovi adempimenti. Per questo abbiamo voluto dare degli strumenti tecnici per affrontare il cambiamento previsto da questo nuovo obbligo formativo”.
Confcommercio Marche Centrali è pronta dunque a fornire alle attività economiche un servizio che permetterà di inviare, ricevere e conservare i documenti utilizzando un semplice pc/tablet/smartphone connesso a Internet. Gli incontri programmati (dei quali si allega il calendario dettagliato), si terranno nel territorio di riferimento di Confcommercio Marche Centrali e cioè la provincia di Ancona, Macerata e Fermo tra il 22 novembre e il 29 novembre prossimo.
Ecco il programma degli incontri nel dettaglio:
GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE ORE 15.00
- ANCONA – Rete Credito Marche via della Loggia, 5
- FABRIANO – Sede Confcommercio via G.Di Vittorio, 3/a
- MACERATA – Sede Confcommercio viale Puccinotti, 1/2
LUNEDI’ 26 NOVEMBRE ORE 9.00
- OSIMO – Sede Confcommercio via Marco Polo, 186
- SENIGALLIA – Sede Confcommercio viale Leopardi 129
- FERMO-P.S.GIORGIO – Sede Confcommercio via Egidi 193
LUNEDI’ 26 NOVEMBRE ORE 15.00
- JESI –Sede Confcommercio via Pasquinelli, 2/a
- CIVITANOVA MARCHE – Sede Confcommercio via Rosselli, 3
GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE ORE 15.00
- CHIARAVALLE – Sede Confcommercio via D’Antona, 16
- SAN SEVERINO MARCHE – c/o Palazzo Governatori in via C.Battisti 2, San Severino Marche
Le Marche aprono ville e dimore storiche per proporre, a turisti e visitatori di tutto il mondo, una nuova idea di turismo esperenziale.
E’ una vera e propria rete quella avviata col progetto “Homelike Villas”, sfida imprenditoriale che fa capo all’imprenditore settempedano Sandro Teloni: ne fanno parte 80 strutture capaci di garantire qualcosa come 1.300 posti letto. Ideata esattamente un anno fa, l’iniziativa è stata ufficialmente presentata in Regione, alla presenza del governatore Luca Ceriscioli, dopo aver superato a pieni voti l’esame dei buyers mondiali in importanti fiere internazionali come il Wtm di Londra, il Buy Marche di Pesaro, la fiera Buy Wedding in Italy di Bologna.
Una novità per il turismo vacanziero ma anche per il wedding e per altri particolari settori. “Homelike Villas”, infatti, non solo propone ville e dimore per affitti settimanali in luoghi incantevoli di Marche, Umbria e Toscana ma affianca a questa offerta un concetto tutto nuovo: far vivere agli ospiti un’esperienza unica e indimenticabile grazie all’affiancamento di un Consulente viaggi e vacanze che si prende cura del cliente prima, durante e dopo la vacanza stessa.
Il progetto, nato in piena emergenza terremoto, può essere considerato, almeno nel settore turistico, il primo vero tentativo di riscatto di tante aree dell’entroterra marchigiano ferite dal sisma: “Dopo le scosse di terremoto che nell’ottobre 2016 hanno finito per danneggiare seriamente la mia proprietà, il relais La Villa in località Cesolo di San Severino Marche - spiega Sandro Teloni che di “Homelike Villas” è l’anima e l’ideatore - con la mia famiglia mi sono trovato a dover fare necessariamente una scelta: o mollare tutto, fermandomi aspettare la ricostruzione, o continuare a scommettere sulle potenzialità, anche turistiche, di una delle regioni più belle d'Italia. Ho girato il mondo ma qui sono nato e qui sono tornato per questo ho deciso di non attendere e di ripartire, dopo lavori che ho pagato a mie spese, con la mia attività che in un primo momento ha anche aperto le porte per dare un alloggio a tante famiglie rimaste senza un tetto e in attesa di una prima sistemazione. Poi con alcuni amici imprenditori ha pensato all’idea di dare vita a una rete mettendo insieme immobili di pregio per un turismo di nicchia sì ma a prezzi assolutamente competitivi rispetto anche ad alberghi a tre stelle. I risultati sono arrivati subito: oggi “Homelike Villas” conta 80 immobili e ben 1.300 posti letto. Prima della fine del 2018 siamo certi di arrivare a 100 strutture e non è certo cosa da poco”.
“Un modello molto interessante perché punta al nostro patrimonio immobiliare storico culturale attraverso la connessione del territorio con web e piattaforme dedicate, in grado non solo di sviluppare il turismo, ma anche creare nuovi posti di lavoro”:
Così il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha partecipato alla presentazione del progetto a palazzo Raffaello.
“Il turismo - ha proseguito Ceriscioli - è stato il settore economico che anche prima del sisma funzionava bene e aveva un segno positivo rispetto ad altri settori, con una missione tutta da sviluppare per crescere. Ripartire dal turismo è un fatto importante e grazie ai proprietari che mettono a disposizione le ville storiche per affitti periodici attraverso un progetto di incoming, sicuramente è motivo di promozione del territorio. Nel momento di massima difficoltà dovuto al terremoto si rilancia tutto il sistema con bellezze e attrattività generando nei turisti interesse per la nostra regione”.
Per la fine del 2018 saranno cento le strutture su cui la rete potrà contare e coinvolgerà una ventina di giovani impegnati nel ruolo di consulenti viaggi e vacanze, stagisti, interpreti, traduttori oltre ad altre figure imprenditoriali del territorio (addetti alla manutenzione delle ville, tecnici impegnati nel rinnovo e nella messa a norma degli impianti, guide e altro). Homelike Villas piace soprattutto ai turisti stranieri per la possibilità di vivere quel turismo esperienziale fatto di bei luoghi, ma anche di grandi esperienze (visite alle cantine e alle aziende agricole del territorio, laboratori presso botteghe artigianali, visite e work shop presso botteghe storiche e altro ancora). L’idea di dare vita a questa nuova proposta turistica nasce dalle difficoltà che il territorio marchigiano si è trovato a vivere dopo il terremoto del 2016. La voglia di riscatto e, insieme, quella di puntare sul turismo come volano per l’economia regionale, hanno fatto nascere questa iniziativa che, nel primo anno di attività e nonostante le problematiche legate ancora al sisma, ha fatto registrare un ottimo successo.
Si è tenuta oggi a Roma, presso il Centro Studi Americani, la cerimonia di premiazione del concorso “Open Innovative PMI”, indetto da Bernoni Grant Thornton, rivolto alle PMI Innovative italiane. Nel corso della mattinata è stata presentata la 2° edizione del report dell’Osservatorio dedicato a questo particolare comparto di imprese, realizzato da Bernoni Grant Thornton in collaborazione con l’Università di Pisa. Le PMI, ed in particolare quelle innovative, rappresentano la spina dorsale del sistema economico e produttivo nazionale. Questo comparto di imprese è rappresentato da tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica e risultano iscritte allo speciale albo delle Camere di Commercio. Si tratta di una nuova tipologia di azienda introdotta da soli 3 anni nel nostro ordinamento il cui “status” permette loro di usufruire di uno specifico regime di agevolazioni che può determinare un importante salto culturale e organizzativo per la loro crescita.
L’azienda di Montecassiano (Macerata) Delta Srl si è aggiudicata il premio nella categoria Young Players quale migliore PMI innovativa del 2018. Le aziende vincitrici sono scelte da una giuria di esperti tra quelle che si sono distinte per capacità di innovare, di ottenere risultati economici in Italia e all’estero e di adottare modelli di impresa vincenti. Le tre PMI innovative, tra cui Delta, si sono aggiudicate, oltre al riconoscimento formale, anche un contributo per l’assistenza professionale da parte di Bernoni Grant Thornton, che le aiuteranno a proseguire nel loro percorso di sviluppo sul mercato, nonché a trovare – se necessario – nuovi investitori.
Delta è stata una delle prime aziende della Regione Marche ad aver ottenuto la certificazione di PMI Innovativa e nel 2014 ha intrapreso un importante processo di internazionalizzazione. La società fa parte del Gruppo Plados-Delta, uno dei principali fabbricanti mondiali di lavelli da cucina in materiale composito, la società vende i propri prodotti attraverso il marchio Telma. Nel 2013 ha installato il nuovo impianto completamente automatizzato che può essere utilizzato anche per la produzione di materie prime per altre applicazioni (piani top, lavabi, vasche da bagno e docce). Nel suo laboratorio tecnologico operano sia figure interne altamente specializzate nel campo della chimica, sia figure esterne collegate e coordinate dalle Università locali, partecipando anche a numerosi progetti di ricerca finanziati con fondi UE.
Nel 2017, l’azienda ha registrato un fatturato di 11.7 milioni di euro in crescita del 7% rispetto ai 10.9 milioni euro del 2016, conta 67 dipendenti e investe oltre il 3% del fatturato in Ricerca&Sviluppo.
Il premio e l’Osservatorio fanno parte di un più ampio progetto che mira ad analizzare e supportare questa tipologia di imprese tipica del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, ma ancora poco conosciuta. L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere le PMI innovative, facilitando la conoscenza dei vantaggi previsti dalla vigente normativa (di natura fiscale, societaria e finanziaria), e di aiutarle a crescere, anche attraverso specifici percorsi di accompagnamento.
Nel corso della mattinata sono stati inoltre presentati i dati del report 2018 dell’Osservatorio, che analizza le dinamiche demografiche, economico-patrimoniali, organizzative e strategiche delle PMI Innovative. Si tratta di un parterre composto, alla data del 24 settembre 2018, da 877 aziende (+35% rispetto al 30 settembre 2017) ma si stima che in Italia ci siano oltre 18 mila imprese che hanno già le caratteristiche per essere considerate PMI innovative ma che, non essendo iscritte all’albo speciale della Camera di Commercio, non stanno approfittando dei benefici loro riservati e definiti nel pacchetto dell’Industry 4.0. La distribuzione geografica delle nuove PMI Innovative iscritte al registro speciale della camera di commercio si concentra in Lombardia (29%), seguita da Piemonte (13%), Veneto (10%), Lazio, Emilia-Romagna e Marche (circa il 7% per ciascuna regione).
Le Marche si confermano al 4° posto della classifica italiana per presenza di PMI innovative sul territorio con 38 imprese iscritte al registro in crescita del 65% rispetto al 2016.
Se la rilevazione del 2017 mirava a fornire una prima rappresentazione del settore, il report 2018 punta a identificare le tendenze evolutive osservando le 230 nuove imprese iscritte al registro. Lo scorso anno era emerso che il 79% delle PMI Innovative era rappresentato da S.r.l., che la maggioranza operava nel settore dei servizi e che il 59% aveva un valore della produzione inferiore al milione di euro, mentre solo il 7,6% superava i 10 milioni. Nel 2017 inoltre, risultavano consistenti gli investimenti in ricerca e sviluppo: l'88% delle imprese investiva oltre il 3% in innovazione.
Uno scenario confermato anche nel 2018, specialmente nella composizione e distribuzione geografica dei nuovi iscritti, ma con dinamiche economiche che evidenziano qualche difficoltà.
Le 230 imprese iscritte al registro delle PMI Innovative tra il 1° dicembre 2017 e il 30 settembre 2018 operano infatti per il 65% nel settore dei servizi, per il 28% nell’industria/artigianato e per il 6% nel commercio. Il livello di “anzianità” delle aziende si attesa su una media di 8 anni. Unendo questo dato a quelli relativi al fatturato (oltre il 25% delle aziende presenta ricavi inferiori ai 250 mila euro) il report evidenzia una crescita lenta, in contraddizione con la natura stessa delle PMI Innovative, specialmente se basata su elementi di innovazione industriale di prodotto, di servizio o di processo.
Se si guarda l’intero universo delle PMI Innovative si osserva che il fatturato cresce in media del 28% y/y, rispetto alla crescita del 66% y/y registrata nel 2017; inoltre, il 47% delle aziende ha realizzato nel 2017 un fatturato inferiore al milione di euro (ossia circa il 13% in meno rispetto a quanto osservato nel 2016, pari al 60%). Il valore medio del patrimonio netto delle imprese innovative supera i 2,7 milioni di euro, ma più della metà delle società che presentano una situazione di deficit patrimoniale sono quelle con fatturato inferiore ai 500 mila euro.
Alessandro Dragonetti, Co-Managing Partner e Head of Tax di Bernoni Grant Thornton, commenta:
«La 2° edizione del report dell’Osservatorio Open Innovative PMI mostra come, a quasi quattro anni di distanza dall’introduzione della disciplina agevolativa, il numero di imprese iscritte nell’apposito registro non raggiunge ancora le 1.000 unità e i primi nove mesi del 2018 evidenziano un numero di iscrizioni in calo rispetto al 2017. Ciò potrebbe essere causato anche dalla mancanza di un’adeguata conoscenza dei benefici ottenibili con l’iscrizione al registro.
Per rilanciare e supportare questa tipologia di aziende, così importante per il tessuto imprenditoriale del Paese, è necessario favorire l’ingresso di investitori istituzionali che possono dare stabilità e managerializzazione nelle aziende, ma anche costruire un patent box facilitato e incentivare la presenza femminile/giovanile ideando una disciplina del lavoro a misura di PMI innovative».
Come evidenziato dal prof. Giulio Greco, dell’Università di Pisa, nel corso della tavola rotonda, gli incentivi fiscali dell’attuale assetto normativo sono concentrati più sulla dotazione di capitale che non sulla produzione di reddito. Incentivare la presenza femminile o giovanile nella compagine azionaria delle PMI Innovative, che oggi rimane limitata, potrebbe rivelarsi invece di grande utilità, visto che questo tipo di presenza è spesso associata alla dotazione di brevetti e intangibili di valore.
Stipulata una nuova e importante convenzione tra Confartigianato Imprese Macerata e Banca Macerata Spa, che sarà in grado di offrire alle imprese locali associate condizioni esclusive.
Una boccata d’aria per il nostro territorio che risente ancora della crisi finanziaria del 2007-2013 e degli eventi sismici del 2016, e che ha purtroppo visto un indebolimento del sistema bancario provinciale dovuto a circostanze negative, come la risoluzione della banca locale di storico riferimento, l’accentramento delle politiche creditizie delle Banche di Credito Cooperativo e lo scarso interesse delle banche a carattere nazionale nei confronti degli artigiani e delle piccole aziende locali.
Infatti secondo gli ultimi dati forniti dall’Ufficio Studi di Confartigianato, la dinamica del credito della nostra Regione a luglio 2018 presenta una diminuzione ancora più intensa rispetto alla media nazionale (-2,1%)pari al -8,2%. Solo nella provincia di Maceratail credito alle piccole imprese è sceso del -7,0%,seguono Ascoli Piceno(-6,8%)e Fermo(-6,1%)mentre Pesaro-Urbinoe Anconaregistrano una diminuzione maggiore con -8,5%e -10,5%.
Osservando però la serie storica, pur se l’ultima variazione del credito alle imprese di più piccola dimensione è in miglioramento rispetto a quella di giugno 2018 (-9,4%), emerge che da agosto 2016 a gennaio 2017 la diminuzione del credito alle piccole imprese nelle Marche, che era stata sempre peggiore della media nazionale, si è allineata alla dinamica osservata in Italia.
Proprio perché la finalità istituzionaledi Confartigianato è quella di favorire lo sviluppo delle imprese aderenti, agevolandone l’attività anche attraverso specifici accordi con banche ed istituzioni, l’Associazione ha individuato in Banca Macerata l’istituto più adatto con cui collaborare per poter restituire al territorio maceratese i servizi di una banca locale che possa essere di assoluto riferimento per l’intera comunità maceratese e di quelle limitrofe, e soprattutto che possa essere punto di riferimento per le famiglie e le numerose imprese meritevoli che hanno difficoltà di accesso al credito.
Un’azione concreta nell’interesse delle imprese, soprattutto PMI locali, e dell’intera comunità del territorio maceratese: un plafond rotativo di 5 milioni di euro per le imprese della provincia di Macerata e limitrofe, finalizzato sia ad affidamenti di carattere commerciale (aperture di credito, castelletti, mutui, prestiti, fideiussioni, ecc.) sia a finanziamenti o anticipazioni rivolte alle attività delle imprese impegnate nel campo della ricostruzione e ristrutturazione post sisma, condizioni economiche favorevoli dedicate alle aziende associate e alle loro famiglie, consulenza gratuita per gli investimenti. Un’altra importante novità sarà il “Conto Ripresa” che, in caso di canalizzazione dello stipendio o della pensione, garantisce l’azzeramento totale dei costi di tenuta conto e dei bolli, e offre bancomat e prelievi gratuiti in tutta Italia.
Piena soddisfazione dai due Presidenti Renzo Leonori, Confartigianato Imprese Macerata, e Ferdinando Cavallini, Banca Macerata, che hanno sottolineato entrambi l’importanza dell’accordo siglato. Un accordo tra due realtà che ormai da anni si occupano del bene del territorio e che insieme possono essere un valore aggiunto a livello locale.
“Il nostro scopo - ha affermato il Presidente Cavallini - è quello di offrire un servizio di qualità e su misura per i nostri clienti. Banca Macerata punta ad essere un punto di riferimento per tutta la Provincia anche attraverso a questo tipo di sinergie, mettendo a disposizione servizi e consulenze di qualità che possano incontrare e soddisfare a pieno le esigenze delle imprese”.
“In un momento come questo - ha aggiunto il Segretario Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Giorgio Menichelli - tra la crisi economica e le conseguenze del sisma, ciò che è importante è il presidio dei territori che, fusioni di più realtà come quella di Confartigianato e Banca Macerata, possono concretizzare e rendere efficace. Apprezziamo da sempre l’impegno di questo Istituto bancario che si spende per lo sviluppo del nostro territorio e grazie al quale potremo favorire insieme le nostre oltre 6000 imprese associate e i 7000 pensionati Anap”.
Doppia storica votazione, questa mattina, nell’Assemblea straordinaria e ordinaria dei Soci della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, presso il ristorante “Orso” di Civitanova.
La compagine sociale ha infatti ratificato il progetto di aggregazione per incorporazione della Bcc di Suasa nella Bcc civitanovese (dopo la medesima ratifica effettuata dalla compagine sociale della Banca Suasa, nell’assemblea di ieri, sabato 10) e il nuovo statuto sociale per l’ingresso nel Gruppo Bancario Cooperativo facente capo alla trentina Cassa Centrale Banca.
Con l’Assemblea di oggi la compagine sociale della Bcc di viale Matteotti ha ufficialmente tenuto a battesimo e consentito la nascita del nuovo “Banco Marchigiano”.
Una nuova Banca di sistema regionale “che - dice il DG Marco Moreschi – in tutto il panorama delle Bcc nazionali rappresenta in assoluto il primo progetto di Bcc che intende diventare Banca di sistema regionale”.
La nuova Banca, che avrà valenza giuridica dal 15 dicembre e che manterrà la sede in viale Matteotti a Civitanova Marche, nasce dall’ampliamento territoriale della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro in questo 2018 in cui, dopo le aperture delle tre filiali in territorio anconetano (Castelfidardo, Osimo e Loreto) dei mesi scorsi e dopo l’incorporazione della Bansa Suasa, è ora definitivamente uscita dai confini territoriali storici del maceratese e del fermano ed ha acquisito a tutti gli effetti una dimensione regionale”.
Il Banco Marchigiano copre 4 Province (Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo), ha 24 Filiali, 162 dipendenti, quasi 9 mila Soci (8.897); copre un bacino di 928.368 marchigiani (60% della popolazione), rispetto alla popolazione complessiva nelle Marche di 1.538.055; il patrimonio netto è di 79,3 milioni di euro e i mezzi amministrati 931 milioni di euro.
“Il nuovo Banco Marchigiano – dice il Presidente Sandro Palombini – intende diventare l’interlocutore di riferimento sui territori di competenza, per proseguire il percorso storico di sostegno finanziario alla nostra clientela e per promuovere il coinvolgimento dei Soci nella vita della nuova istituzione”.
Il secondo, importantissimo, punto all’ordine del giorno dell’Assemblea di stamane è stata l’approvazione del nuovo statuto sociale per l’ingresso nel Gruppo Bancario cooperativo facente a Cassa Centrale Banca.
“Si è concluso un percorso molto lungo, articolato e complesso per la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale Banca - dice Marco Bindelli, Amministratore Delegato della Bcc di Civitanova per i rapporti con il Credito Cooperativo – che la nostra Bcc ha portato avanti da autentica protagonista”.
L’istituto di credito rinnova il modello distributivo: integrazione tra canale fisico tradizionale e sistemi digitali di ultima generazione. Al servizio di famiglie e imprese un nuovo modello di consulenza dedicata. Il Gruppo ha investito 70 milioni di euro nel 2018, nell’arco del Piano Industriale 2019-2020 si prevedono 240 milioni da investire nella rete commerciale. Jesi, 8 novembre 2018 – Inaugurata la rinnovata filiale UBI Banca di Civitanova Marche Corso Umberto I 76. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il responsabile della direzione territoriale UBI Banca Macerata Est Caterina Vespasiani, il presidente del Consiglio Comunale di Civitanova Claudio Morresi e don Mario Colabianchi, parroco della parrocchia di San Pietro e Cristo Re. Tra le soluzioni adottate nel nuovo layout di filiale, l’introduzione di casse self service, ATM di ultima generazione in grado di svolgere le operazioni in sicurezza e senza fare code, versare denaro contante, assegni e pagare imposte come F24 anche dopo l’orario di chiusura. Ogni filiale è dotata di una connessione Wi-Fi gratuita riservata ai clienti per navigare tra i contenuti di UBI Banca e di tablet con possibilità di firma elettronica per effettuare operazioni bancarie in autonomia. Per supportare e facilitare l’utilizzo dei nuovi sistemi, UBI Banca ha inserito all’interno delle filiali un assistente digitale che ha il compito di accogliere, ascoltare le esigenze e indirizzare il cliente verso la soluzione più veloce, oltre ad assisterlo nel primo utilizzo dei servizi digitali e nelle operazioni effettuate tramite nuovi strumenti come le casse self.
Trasformazione dei bisogni dei clienti, innovazione e digitalizzazione: sono gli elementi che guidano il rinnovamento di oltre 700 filiali di UBI Banca su tutto il territorio nazionale in un contesto di complessiva modernizzazione dei servizi bancari. Il crescente utilizzo di canali multimediali per le tradizionali operazioni di sportello hanno spinto l’istituto di credito a migliorare l’esperienza della clientela, ripensando il modello di filiale e trasformando l’operatività da analogica a digitale. Ai tradizionali di accesso ai servizi si affiancano canali che permettono una maggiore autonomia dei correntisti e una più efficiente attività in filiale. Ai servizi che permettono di snellire le operazioni di routine, viene affiancato un modello di consulenza innovativo, integrando in questo modo il canale fisico con quello digitale. Grazie anche ad una disposizione degli spazi dedicata alle singole esigenze, il cliente potrà contare su personale dedicato alle diverse tipologie di prodotti richiesti, differenziando i bisogni delle famiglie da quelli delle imprese. La clientela ha a disposizione specialisti del Gruppo per gestire operazioni come mutui, prestiti e finanziamenti per le attività imprenditoriali.
Alcune soluzioni innovative sono in via di sperimentazione e saranno inserite nelle filiali nei prossimi mesi. Verrà adottato, ad esempio, un sistema di riconoscimento e accoglienza che effettuerà, attraverso la tecnologia Bluetooth, un check-in automatico del cliente in modo da consentirgli di utilizzare, una volta entrato in filiale, i servizi attraverso la app dello smartphone o del tablet. Inoltre, saranno introdotti monitor con contenuti interattivi facilmente utilizzabili: attraverso un QR Code il cliente avrà la possibilità, con il proprio dispositivo mobile, di gestire i contenuti sugli schermi per informarsi, con video e brevi presentazioni, sui prodotti della banca. La nuova impostazione voluta da UBI Banca nasce anche grazie ad una collaborazione con il Massachusetts Institut of Technology (MIT) di Boston che ha permesso di individuare tre capisaldi dell’esperienza in banca: la fiducia, il rapporto personale e il senso di appartenenza. Grande attenzione nello sviluppo del nuovo concept di filiale è stata dedicata anche alla sostenibilità ambientale. UBI Banca è stato il primo istituto di credito in Italia a realizzare uno fra i più grandi impianti in cloud mai realizzati per la domotizzazione delle sue filiali. Un’innovazione che permette di controllare il consumo energetico, ridurre le emissioni e i costi aumentando allo stesso tempo gli standard di sicurezza sul lavoro. La revisione del modello distributivo sta proseguendo nell’attuazione del Piano Industriale 2019- 2020. A inizio 2018 è stato avviato il programma di rinnovamento delle filiali, di cui un primo lotto di 50 sarà ultimato entro il primo semestre, con l’obiettivo di rinnovare circa 200 filiali entro l’anno e 700 entro il 2020, al servizio di oltre il 70% della clientela di Gruppo, con un investimento complessivo pari a circa 70 milioni di euro per il 2018 nell’anno e circa 240 milioni in arco piano.
Nei primi nove mesi del 2018 il fatturato consolidato di Tod's tocca quota 722,7 milioni di euro a cambi costanti (+0,1%), in linea con lo stesso periodo del 2017) ma a cambi correnti i ricavi sono pari a 706 milioni (-2,2%). I marchi che hanno subito di più l'impatto cambi sono Tod's e Roger Vivier, per la maggiore presenza all'estero.
Soffre l'Italia (-4,4%). "I risultati del terzo trimestre sono stati sostanzialmente in linea con le nostre attese - ha detto Diego Della Valle, presidente e ad -. Stanno iniziando ad arrivare nei negozi i progetti annunciati negli scorsi mesi. Il nuovo modello di business che abbiamo studiato per lo sviluppo dei prossimi anni (Tod's Factory) comincia a essere visibile nei negozi da questi giorni e, d'ora in avanti, ogni due mesi, nuovi prodotti arriveranno nei negozi, supportati da forti e adeguati piani di marketing e comunicazione"; "la squadra di manager è in via di completamento e ritengo che già così sia comunque una squadra adatta a realizzare i nostri obiettivi".
(Fonte Ansa)
Elettromedia s.r.l., azienda leader nell’entertainment audio per il settore automotive, ricerca un addetto per l’assistenza tecnica. Il candidato ideale, che sarà inserito nel reparto “Assistenza Tecnica”, possiede un diploma di perito tecnico industriale e/o una laurea triennale in ingegneria elettronica e almeno 2 anni di esperienza in attività di assistenza tecnica, manutenzione ed installazione di apparecchiature elettroniche. La funzione si occuperà di gestire gli interventi tecnici di riparazione e gli ordini di riparazione dei clienti.
Costituisce requisito indispensabile una buona familiarità con l’utilizzo degli strumenti di laboratorio. Completano il profilo una buona conoscenza della lingua inglese e una forte propensione a viaggiare.
Inviare curriculum ai seguenti indirizzi mail: talentacquisition@elettromedia.it o jobs@elettromedia.it
Elettromedia s.r.l., azienda leader nell’entertainment audio per il settore automotive, ricerca un addetto per il controllo qualità. Il candidato ideale possiede un diploma di perito tecnico industriale e dovrà: eseguire collaudi in laboratorio sui campioni, sui lotti di preserie e sui prodotti finiti; supportare il responsabile nella definizione delle tecniche di controllo qualità e delle strumentazioni più adatte per il controllo; proporre eventuali migliorie al prodotto o al processo al fine di raggiungere risultati più soddisfacenti nelle caratteristiche di prodotto; segnalare eventuali anomalie di funzionamento della strumentazione di qualità; redigere la reportistica di qualità.
Costituisce requisito indispensabile una buona familiarità con l’utilizzo degli strumenti di laboratorio. Completano il profilo una buona conoscenza della lingua inglese e una forte propensione a viaggiare.
Inviare curriculum ai seguenti indirizzi mail: talentacquisition@elettromedia.it o jobs@elettromedia.it
Elettromedia s.r.l., azienda leader nell’entertainment audio per il settore automotive, ricerca un tecnico di laboratorio. Il candidato, da inserire all’interno del team R&D, possiede un diploma di perito tecnico industriale e/o una laurea triennale in ingegneria elettronica. La funzione si occuperà di gestire la validazione e l’avvio della produzione di amplificatori, processori di segnale ed accessori.
Costituisce requisito indispensabile una buona familiarità con l’utilizzo degli strumenti di laboratorio.
Completano il profilo una buona conoscenza della lingua inglese e una forte propensione a viaggiare.
Inviare curriculum ai seguenti indirizzi mail: talentacquisition@elettromedia.it o jobs@elettromedia.it
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Confindustria Macerata ha deciso di adottare il Programma "Aziende che promuovo salute rete-Rete WHP Regione Marche", progetto nato per favorire una rete marchigiana di luoghi di lavoro intenzionati alla promozione della salute dei propri dipendenti.
La progettualità parte su iniziativa della Regione Marche, dell’Inail e delle Parti Sociali datoriali e dei lavorati, che a riguardo hanno sottoscritto un Protocollo regionale, al fine di prevenire anche nei luoghi di lavoro l’insorgenza di patologie croniche non trasmissibili, che è una delle priorità del Sistema Sanitario Nazionale.
Un luogo privilegiato per realizzare tali programmi è certamente quello di lavoro, poiché la grande maggioranza dei cittadini trascorre una rilevante parte della propria vita lavorando.
Il Programma ha l’obiettivo prioritario di incoraggiare cambiamenti organizzativi nei luoghi di lavoro, al fine di creare ambienti favorevoli all’adozione consapevole di stili di vita salutari.
Oltre al miglioramento generale della condizione di vita e di lavoro dei propri dipendenti, alle ricadute positive sull’organizzazione aziendale, in particolare per la riduzione dell’assenteismo e l’aumento della produttività, e al miglioramento dell’immagine aziendale, la partecipazione al Programma consente la deducibilità dei costi per Ires ed Irap e la concorrenza al raggiungimento dei 100 punti necessari per ottenere la riduzione del Tasso specifico aziendale Inail, secondo le disposizioni che l’Istituto emana ogni anno. Le aziende che hanno aderito al progetto sono: B-Chem Civitanova Marche, Clementoni Spa Recanati, Entroterra Spa Pasta di Camerino, Eurosuole Spa Civitanova Marche, ICA Spa Civitanova Marche, IGuzzini Illuminazione Spa Recanati e IPR Spa Civitanova Marche.
INSERZIONE cod. Conf 149
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore abbigliamento tessile un/una CUCITRICE PER CONFEZIONAMENTO (cod. annuncio Conf 149). Si richiede esperienza come cucitrice e con le macchine da cucire. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a:srp@confindustriamacerata.it(Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/ SIM del 30/06/2016).
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 151
Confindustria Macerata ricerca ricerca per azienda settore contract un / una TECNICO DI CANTIERE (cod. annuncio Conf 151)con esperienza (geometra, architetto, ingegnere edile strutturista), per la supervisione, il controllo, la gestione e progettazione di cantieri per settore bancario e retail. La risorsa lavorera’ sia in sede che nei vari cantieri in essere.
Si richiede disponibilita’, flessibilita’, professionalita’ e rispetto dei tempi di consegna.
Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a:srp@confindustriamacerata.it(Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/ SIM del 30/06/2016).
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Si è svolta venerdì 26 ottobre presso la splendida cornice di Locanda Fontezoppa di Civitanova Marche la prima delle tre giornate formative con il Kaizen Institute organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata guidato dal Presidente Paolo Carlocchia.
Durante il primo modulo formativo il docente Dott. Bruno Fabiano ha illustrato ai giovani imprenditori i fondamenti del metodo Kaizen che si compone di due parole giapponesi: KAI che significa cambiare ZEN che significa migliorare.
Infatti il metodo Kaizen ha come obiettivo quello di far sviluppare alle aziende il pieno potenziale della propria organizzazione, attraverso il miglioramento continuo delle varie fasi aziendali, coinvolgendo tutti i collaboratori, tenendo sempre presente la soddisfazione del cliente.
Il Kaizen Insitute affianca organizzazioni di ogni dimensioni e settore nella sfida del miglioramento continuo delle performance aziendali.
Seguiranno altri due moduli relativi rispettivamente all’applicazione del metodo Kaizen ai servizi, alle attività degli uffici, al comporto produttivo e al supply chain.
La giornata formativa si è poi conclusa con la visita guidata dei giovani imprenditori alle cantine Fontezoppa e degustazione dei vini prodotti dalla azienda vitivinicola civitanovese.
L’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche ha indetto una pubblica selezione, per esami, per la formazione di una graduatoria per eventuale assunzione a tempo determinato (pieno o part-time) per la figura di assistente sociale categoria D1.
Alle selezioni sono ammessi i candidati in possesso dei seguenti titoli di studio: laurea triennale appartenente alla classe 6 del D.M. 4/08/2000 e laurea triennale appartenente alla classe L39 oppure laurea specialistica appartenente alla classe 57/S e laurea magistrale appartenente alla classe LM 87. I candidati devono essere inoltre in possesso di regolare iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.
La domanda di ammissione alla selezione pubblica deve essere redatta in carta semplice utilizzando l’apposito modulo allegato al bando, scaricabile dal sito www.umpotenzaesino.sinp.net e va indirizzata, entro le ore 12 del 30 novembre, all’Unione Montana Potenza Esino Musone, v.le Mazzini n.29 – 62027 San Severino Marche. Le domande devono essere spedite o recapitate in plico chiuso recante all’esterno le indicazioni riguardanti le generalità e l’indirizzo del candidato nonché la dicitura “Selezione pubblica per l’assunzione straordinaria di dipendenti a tempo determinato con profilo di assistente sociale cat.D1”.
I candidati saranno valutati da un’apposita commissione esaminatrice e dovranno sostenere una prova scritta sotto forma di quiz a risposta multipla e un colloquio orale. Le due prove si terranno, rispettivamente, martedì 11 e venerdì 14 dicembre.
Copia integrale del bando è consultabile sul sito internet dell’Unione www.umpotenzaesino.sinp.net. Eventuali altre informazioni possono essere richieste al seguente numero telefonico dell’Unione Montana 0733/637245 dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14 e martedì e giovedì dalle 15 alle 18.