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Economia Macerata

Roadshow Confcommercio-Fipe: diffusi i dati sull’occupazione nei pubblici esercizi della provincia di Macerata

Roadshow Confcommercio-Fipe: diffusi i dati sull’occupazione nei pubblici esercizi della provincia di Macerata

Dopo una lunga e complessa negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. Confcommercio-Fipe, tra le firmatarie dell'accordo, promuove una seconda tranche di incontri nelle varie regioni italiane per spiegare nel dettaglio, direttamente sul territorio, i contenuti del nuovo CCNL e cosa comporta per i lavoratori del settore. 

Una delle tappe del roadshow si è tenuta questa mattina a Fermo nella la sede di Confcommercio Marche Centrali alla presenza di Silvio Moretti Direttore Area relazioni sindacali, previdenziali e formazione di Fipe

Nel corso dell'incontro sul nuovo Contratto nazionale, Confcommercio-Fipe ha presentato i dati aggiornati sull'occupazione dipendente nei pubblici esercizi delle province di Fermo e Macerata.

I dati su Macerata

Nella provincia di Macerata sono 3.038 i lavoratori dipendenti impiegati in bar e ristoranti (il 18,5% della regione)  e la componente femminile supera quella maschile, rispettivamente con 1.735 donne impiegate (il 57,1%) e 1.304 uomini (il 42,9%). I contratti a tempo indeterminato rappresentano il 71.0%, mentre il 24,6% sono a tempo determinato e il 4,3% stagionali; il 57,6% dei contratti (1.749) è part time. Sul fronte delle nazionalità: sono 2.250 gli addetti di nazionalità italiana (il 74,1%) e 788 i lavoratori stranieri (25,9%).

Lo scenario regionale

Lo scenario complessivo regionale della Marche vede 16.441 lavoratori dipendenti, di cui 10.813 (il 65,8%) a tempo indeterminato, e 1.582 (il 9,6%) stagionali.I contratti part time sono 10.461 (il 63,6%). Le donne impiegate nella ristorazione a livello regionale sono 9.575con una percentuale del 58,2%, mentre i lavoratori di nazionalità straniera sono 4.051 (il 24,6%), rispetto a 12.389 lavoratori italiani(il 75,4%).

Il nuovo CCNL

Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti di Fipe, Angem, Legacoop Produzione e Servizi, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del settore, mentre per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

"Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato dai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro - dichiara Fipe-. Ci proponiamo di presentare i contenuti di questo storico accordo alle associazioni di categoria presenti sul territorio, che operano a contatto diretto con i lavoratori: l'obiettivo è di fornire un'informazione puntuale e chiarire eventuali dubbi sul nuovo contratto di lavoro di riferimento, il primo dedicato al settore del fuoricasa italiano. Siamo certi che le importanti innovazioni previste potranno garantire una maggiore flessibilità operativa, favorendo quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell'economia italiana".

Il nuovo CCNL si rivolge in particolare a bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi. Tra i punti principali dell'accordo figurano un aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività. 

A fronte del proliferare di forme di dumping contrattuale, ovvero di contratti firmati senza un'adeguata rappresentanza, il nuovo CCNL siglato da Fipe mette in evidenza l'importanza di allargare gli strumenti di welfare per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi nel settore. A questo proposito il nuovo accordo ribadisce inoltre l'obbligatorietà all'iscrizione al fondo di assistenza sanitaria integrativa Fondo Est delle aziende che applicano tale contratto, e stabilisce il diritto irrinunciabile dei lavoratori all'erogazione delle prestazioni sanitarie fornite dal Fondo stesso. Per quanto riguarda lo scenario delle iscrizioni dei dipendenti al Fondo Est per l'assistenza sanitaria integrativa, nel territorio di Fermorisultano iscritti 1.468 lavoratori dipendenti(con una copertura del 52,7%) e 289 imprese; in quello di Macerata sono 1.077 i dipendenti iscritti (copertura del 49,9%) e 195 le imprese.

 

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