Con l’olio monovarietale di Zampello, un tipo di oliva tipica del microclima della Valle dell’Asola riscoperta dopo decenni di oblìo, il produttore Giordano Giampaoli è risultato vincitore del concorso abbinato alla “Festa dell’Olio Nuovo” che si svolge da oltre venti anni a San Severino Marche, alla quale hanno partecipato circa 150 produttori locali provenienti dalle Provincie di Macerata, Ancona, Fermo ed Ascoli Piceno.
Il Comune di Potenza Picena è stato il mattatore dell’edizione 2020 con tre tipologie di olio tra i primi 12 classificati.
Infatti, Giordano Giampaoli ha ottenuto anche il terzo posto con un olio monovarietà della più nota Mignola mentre l’Azienda Agraria Luisa Ciarapica ha fatto segnare un onorevole dodicesimo posto con un olio di Piantone di Mogliano.
Va sottolineato che entrambi i produttori hanno sede a Montecanepino di Potenza Picena, un’area particolarmente attenzionata dal CNR per le sue caratteristiche. Non è un caso se in quella vallata cresce anche una varietà unica come il Pisello di Montesanto riconosciuto come biodiversità regionale con tanto di marchio D.O.P.
Giordano Giampaoli, oltre che produttore, è un ricercatore e sperimentatore tanto da proporre un olio ottenuto da olive Zampello, oggi semisconosciute ma con una storia secolare alle spalle: “Produrre olio è per me una passione ed una ricerca delle tradizioni locali - ha sottolineato Giampaoli, già Colonnello della Guardia di Finanza – ho provato a far rivivere questo monovarietale ormai raro ottenuto da piante secolari, messe a dimora dalla famiglia dei Conti Buonaccorsi. E’ stata una scommessa che ha dato risultati per certi versi attesi. Si tratta di una varietà molto resistente all’attacco della mosca olearia con proprietà organolettiche di particolare pregio adatte alla produzione di un olio di alto livello. Vorrei fare un particolare ringraziamento a Luigi Zura Puntaroni organizzatore della Festa dell’Olio di San Severino e al Frantoio Ciarapica di Potenza Picena per la preziosa collaborazione”.
C’è anche il Museo Archivio della Grafica e del Manifesto tra i video realizzati per le festività natalizie dall’Amministrazione comunale di Civitanova Marche, per far scoprire da casa le eccellenze della città in attesa di poter organizzare mostre in presenza.
Il Magma è una realtà nuova e originale, nata a Civitanova Alta grazie all’idea del direttore Enrico Lattanzi, che la spiega nel video, e il sostegno di Regione Marche e Comune di Civitanova.
Attraverso il nuovo video che viene lanciato dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura proprio in questo terzo fine settimana di dicembre, dopo quello sulle luminarie e dei presepi, i visitatori potranno scoprire questa innovativa galleria permanente nata dalla tradizionale vocazione cittadina nei confronti della grafica e della carta stampata e, con le opere, ammirare anche i meravigliosi scorci del Colle civitanovese.
Un'ampia collezione di manifesti e pubblicazioni sul tema delle arti visive e figurative, insieme a materiali per progettazione e molto altro, è conservata al suo interno e fruibile nella biblioteca e sala di consultazione multimediale. “Un progetto – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – che l’Amministrazione amplierà creando nuove opportunità di incontro sia in presenza, che on line per superare questo momento di difficoltà legato al Covid-19, perché a Civitanova la cultura non si ferma”.
Il Magma ospita circa 20.000 manifesti e numerosi libri, riviste, giornali, disegni, brochure, cataloghi, pubblicità, packaging, copertine di album, materiali per progettazione - sul tema delle arti visive e figurative - è conservata al suo interno e fruibile nella biblioteca e sala di consultazione multimediale.
Ci sarà anche il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli all'inaugurazione, che si terrà martedì 22 alle 16:30, del presepio realizzato dai piccoli disabili assistiti dalla Fondazione Sapientia Mundi presso la Basilica di Sant'Agostino in Roma, dietro invito del Segretario di sezione della Camera Arbitrale della Sussidiarietà Territoriale delle Marche (C.A.S.T.) dott. ssa Alessandra Zampetti.
L'opera è stata eseguita ispirandosi alla zona terremotata dell'appennino camerte e vuole essere un tributo a tutte le popolazioni terremotate con l'augurio di una futura sollecita ricostruzione.
Un simbolo di rinascita delle zone terremotate
In uscita il calendario di Miss Mamma Italiana Evergreen 2021: tra le protagoniste due donne residenti nel Maceratese
Nell’area eventi del ristorante “il Caminetto” a San Mauro Mare, organizzata dalla Te.Ma Spettacoli (con tutte le dovute misure di sicurezza) si è svolta la presentazione ufficiale del Calendario dell’anno 2021 di “Miss Mamma Italiana Evergreen”.
Il Concorso “Miss Mamma Italiana” è giunto quest’anno alla sua 28° edizione: ideato da Paolo Teti, è il primo Concorso nazionale di bellezza e simpatia dedicato alle mamme ed è riservato a tutte le mamme, diviso in tre categorie, dai 25 ai 45 anni (il cui Calendario sarà presentato sabato 19 dicembre a Gatteo Mare - Riviera Romagnola), dai 46 ai 55 anni per la “categoria GOLD” (il cui Calendario è stato presentato sabato 12 dicembre) e dai 56 anni a salire per la “categoria Evergreen”.
“Miss Mamma Italiana”, sostiene “Arianne” Associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica ed invalidante, ancora poco conosciuta, che colpisce 3 milioni di donne italiane in età fertile.
Protagoniste degli scatti del Calendario 2021 di “Miss Mamma Italiana Evergreen” (quello di quest’anno è il 18° Calendario), eseguiti dalla fotografa Gloria Teti, sono le vincitrici della Finale Nazionale 2020 del Concorso, capitanate dalla 63enne ravennate Patrizia Verlicchi, vincitrice assoluta di “Miss Mamma Italiana Evergreen 2020”.
Ma andiamo a conoscere meglio le protagoniste del Calendario 2021 di “Miss Mamma Italiana Evergreen”:
Gennaio: Graziella Scortegagna, 56 anni, operaia, di Cornedo Vicentino (VI), mamma di Riccardo e Simone, di 36 e 34 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen in gambe 2020”.
Febbraio: Lorella Bedon, 60 anni, casalinga, di Sarzano (RO), mamma di Jessica ed Emily, di 39 e 28 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Damigella D’onore 2020”.
Marzo: Regina Prizyrewska, 62 anni, casalinga, di Macerata, mamma di Remigio di 33 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Dolcezza 2020”.
Aprile: Annalisa Martinengo, 56 anni, impiegata, di Arquà Petrarca (PD), mamma di Carlotta e Vittoria, di 21 e 17 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Fascino 2020”.
Maggio: Marina Marchionni, 62 anni, commessa, di Montegranaro (FM), mamma di Maicol di 34 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Fashion 2020”.
Giugno: Adriana Biacco, 62 anni, casalinga, di Misano Adriatico (RN), mamma di Christian di 37 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Sorriso 2020”.
Luglio: Maria Cristina Cavaioni, 57 anni, casalinga, di Verona, mamma di Caterina e Lorenzo, di 26 e 24 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Solare 2020”.
Agosto: Vittoria Caponi, 62 anni, operatrice socio sanitaria, di Corridonia (MC), mamma di Alessio di 40 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Eleganza 2020”.
Settembre: Patrizia Verlicchi, 63 anni, operatrice olistica, di Ravenna, mamma di Manuel e Michael, di 39 e 37 anni. È la vincitrice assoluta di “Miss Mamma Italiana Evergreen 2020”. Sua anche l’immagine di copertina.
Ottobre: Ginetta Carrubba, 58 anni, insegnante, di Osimo (Ancona), mamma di David ed Elisa, di 31 e 19 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Glamour 2020”.
Novembre: Sandra De Caro, 59 anni, casalinga, di Ravenna, mamma di Alice e Giulia, di 37 e 28 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Sprint 2020”.
Dicembre: Marilena Pesce, 61 anni, infermiera, di Camposampiero (PD), mamma di Meri di 43 anni. È la vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Radiosa 2020”.
Questo novembre è stata resa nota l’assegnazione dei premi LeanIcon 2020.
LeanIcon è il premio che Ailm (Associazione Italiana Lean Managers) e Ales (the European Lean Managers Society), congiuntamente assegnano all’azienda che più si è distinta in termini di Lean Production (produzione snella ndr) a livello Europeo. I vincitori dell’edizione 2020 sono Poltrona Frau e Acciai Speciali Terni.
La proclamazione è avvenuta durante l’evento online Lean 2020 Ailm a cui hanno partecipato più di 120 executive, manager ed imprenditori italiani ed europei.
AILM, con più di 6000 membri, è la più grande associazione europea sul Miglioramento Continuo, disciplina che oramai coinvolge le aziende di tutti i settori industriali e di servizio. Nel 2018 il premio è stato aggiudicato da Sonae Sierra (notissima corporation portoghese, gestore di 80 centri commerciali in tutto il mondo) e nel 2019 da Ducati Motor (notissima casa motociclistica di Borgo Panigale).
Le associazioni AILM ed ALES vedono nelle sue fila imprenditori tra cui: Mariacristina Gribaudi (tra l’altro Presidente della fondazione Musei civici di Venezia e Membro del comitato consultivo Federmeccanica) e dirigenti di aziende come Agilent, Solvay, Magna, Simonelli Group, Kedrion Biopharma, Good Year, Collins Aerospace, DiaSorin, Artsana.
L’assegnazione del premio è avvenuta considerando sette fattori critici: l’applicazione delle tecniche lean, l’innovazione, le performance ottenute, l’approccio semplice ed intuitivo, i saving ottenuti, la sostenibilità e la resilienza.
Il comitato giudicante del premio ha visto per il 2020: l’ingegner Sergio Di Tillio, presidente e fondatore di AILM, Michael De Schrijver, dirigente di Good Year, e Baiju Khanchandani, vice presidente di AIC Associazione Italiana Chiropratici.
Il premio ha coinvolto circa 50 aziende europee.
Decora la città con il tuo addobbo. Indetto a Camerino il concorso, aperto a tutta la cittadinanza e agli studenti Unicam, per realizzare il proprio addobbo natalizio e rendere ancora più bella città: luminarie, presepi, alberi di Natale, ghirlande e realizzazioni a tema natalizio. Un’iniziativa dell’Amministrazione nata dal voler esaudire il desiderio di una piccola camerte: Agnese, 10 anni, la quale ha scritto nei giorni scorsi una lettera al sindaco Sandro Sborgia chiedendo per quest’anno di addobbare la città il più possibile rendendola ancora più bella del solito, “per far sentire che questo Natale, anche se difficile, può essere bello come gli altri anni”.
“Perché non farlo tutti insieme? – ha pensato il primo cittadino – Il senso della comunità è dato proprio dalla condivisione quindi sarebbe ancora più bello realizzare il proprio addobbo fai da te che contribuirà a rendere Camerino più natalizia, luminosa e farci sentire più vicini. Il desiderio espresso dalla nostra giovane concittadina Agnese è stato proprio lo spunto per dare seguito a questa iniziativa. Allora realizziamo tutti insieme il suo desiderio, dando ognuno il proprio contributo e creando una bella decorazione”.
Il Natale d’altronde è un momento di condivisione, soprattutto in questo anno così particolare. Il concorso è aperto a tutti i cittadini di Camerino di ogni età e agli studenti Unicam e la partecipazione è gratuita.
Ogni addobbo (che si tratti di luminarie, presepi, alberi di Natale, ghirlande e realizzazioni a tema natalizio) dovrà essere corredato da un cartellino contenente il titolo ed una breve descrizione. Tale descrizione ha lo scopo di illustrare la scelta delle decorazioni utilizzate ed il motivo dell’allestimento ideato.
L’addobbo che potrà essere effettuato con qualsiasi materiale e oggetto (purché rispondenti a criteri di sicurezza) e il tema del Natale potrà essere espresso in ogni forma artistica. La foto dell’addobbo in formato jpg dovrà essere inviata entro il termine perentorio di lunedì 4 gennaio 2021.
Le opere verranno valutate e votate da un’apposita giuria che decreterà gli addobbi più belli della Città di Camerino che verranno premiati il giorno dell’Epifania.
Tombolini diventa partner di Picchio News. Grazie al rapporto di amicizia tra il direttore Guido Picchio e la famiglia che detiene la proprietà dello storico marchio, in occasione delle festività natalizie, lo staff della redazione è stato omaggiato delle mascherine Jersey Stretch, prodotte dall'azienda.
Mascherine 100% Made in Italy e pensate per mantenere un assoluto comfort grazie al tessuto, elastico e confortevole, che agisce come schermo invisibile per bloccare le goccioline.
Si tratta dello stesso modello, il Jersey Stretch, che la storica azienda di abbigliamento marchigiana ha pensato per l'AS Roma, con cui quest'anno ha rinnovato il rapporto di fornitura ufficiale per la seconda stagione consecutiva (leggi qui).
"Ci tengo a ringraziare personalmente l'azienda Tombolini per questo gradito regalo - ha sottolineato il direttore Guido Picchio -, più che mai prezioso, visto che, ancora per un pò, le mascherine saranno un elemento imprescindibile della nostra quotidianità. E poi da quando Tombolini veste la Roma, la squadra per cui tifo e di cui sono stato fotografo ufficiale negli anni della gestione Sensi sino allo scudetto del 2001, ha acquistato ancora più punti! (ride ndr)".
Una dichiarazione che la redazione, per la stragrande maggioranza di fede milanista, si sente di sposare solo in parte.
A tutta l'azienda Tombolini, da parte di Picchio News, vanno gli auguri di buone feste.
La solidarietà e l'interesse per gli Ospiti della Casa di Ospitalità di Castelraimondo non finisce, sopratutto in questo particolare periodo con la pandemia da Sars Cov 19 in atto, che colpisce gli anziani e i malati, le fasce più deboli della popolazione.
"È per questo motivo che ringraziamo vivamente Pietro Menghi Cerra' - sottolinea la dottoressa Marta Farabollini, responsabile della struttura - che, in memoria del fratello Paolo ha donato una cospicua somma destinata all'acquisto di tamponi rapidi da effettuare sia agli Ospiti che al Personale, oltre allo screening periodico che già effettuiamo ogni 15 giorni".
"Questo per noi e i nostri Nonni, è un gesto di grande umanità e calore umano, in una situazione dove la distanza sociale ci allontana tutti, ci fa sentire parte integrante di una comunità che, per la sicurezza di coloro che cerchiamo di proteggere, dobbiamo tenere distanti dal mondo esterno ma soprattutto dai loro affetti più cari" aggiunge la dottoressa Farabollini.
"Grazie ancora Pietro che hai voluto e saputo trasformare il tuo dolore e quello dei tuoi cari per la prematura scomparsa di Paolo in gesti concreti a favore della nostra Casa di Ospitalità. Grazie di cuore, a nome di tutti gli Ospiti e da parte di tutto il personale" conclude la responsabile della casa di riposo.
Otto renne conquistano il centro commerciale Valdichienti.
Rudolph, Dasher, Blitzen, Vixen, Donner, Cupid, Prancer e Dancer sono i loro nomi e come avrete capito sono le magiche renne di Babbo Natale. Sin dalle prime ore in cui sono atterrate al Centro, con i loro corpi possenti e pelosi e le facce buffe ed espressive, hanno suscitato enorme interesse tra la clientela invogliando grandi e piccini a scattare foto e selfie in allegria.
C'è la renna vanitosa, quella timida, una che ama cantare, una ballare, ogni renna ha una sua affascinante storia da raccontare e personalità e abilità da far conoscere.
Le renne rimarranno al Centro Valdichienti fino al 24 dicembre mentre Il 15, 16 e 17 dicembre dalle 15 alle 19, inoltre, il Centro si animerà di un ulteriore sorpresa: Babbo Natale in collegamento diretto dalla sua casa al Polo Nord.
Basterà premere un grande pulsante verde di fronte al maxischermo e aspettare che risponda. I bambini potranno fargli tutte le domande che vogliono e lui risponderà svelando anche alcuni dei suoi segreti.
"La Juventus venne a Fabriano a fine novembre del 1982, fu lì che incontrai per la prima volta Paolo Rossi. La squadra bianconera era ospite dell'Ariston, suo sponsor principale, e fece tutti gli allenamenti della settimana proprio sui campi fabrianesi, affrontando anche in amichevole la squadra locale (partita vinta dalla Juve per 4-0, con un gol dello stesso Rossi ndr), prima di partire il sabato pomeriggio alla volta dell'Hotel Roxy di San Benedetto del Tronto, dove avrebbe alloggiato prima di affrontare nella domenica di campionato l'Ascoli (partita che la Juve perse 2-0, doppietta di Novellino ndr)".
Così Fiorenzo Pettinari, attuale responsabile tecnico del settore giovanile della Sangiustese e da molti maceratesi ricordato come allenatore della storica squadra allievi biancorossa che nel 1999 vinse lo scudetto di Serie C allo stadio "Cibali" di Catania (leggi qui), si rituffa nei ricordi tratteggiando il ricordo dell'eroe del "Mundial", recentemente scomparso a soli 64 anni.
"Quella settimana andai a Fabriano un paio di volte assieme ad un gruppo di tifosi bianconeri di Corridonia con i quali scattai una foto di gruppo proprio assieme al campione - racconta ancora Pettinari -. Mi accorsi di come Rossi, rispetto agli altri fuoriclasse della squadra desse sempre la sua disponibilità ai tifosi per qualche foto e per scambiare qualche battuta, nonostante fosse il più gettonato e il più richiesto dopo la vittoria dei Mondiali di 3-4 mesi prima in cui fu assoluto protagonista. A dimostrare il suo carattere cordiale e capace, con un sorriso, di lasciar intravedere la semplicità del ragazzo della porta accanto".
"Ho avuto l'opportunità - aggiunge Fiorenzo - di parlare con Rossi anche in altre occasioni, grazie alla conoscenza con l'allora allenatore juventino Giovanni Trapattoni, con il quale mi lega una conoscenza pluriventennale da quando, grazie a un amico di Corridonia inserito nell'ambito Juve, proposi ai bianconeri Massimo Ciocci, che in quegli anni allenavo nei Giovanissimi del Corridonia".
"Rividi Paolo Rossi anche in un'altra occasione, qualche anno più tardi, nel 1995 - ricorda ancora Pettinari -. In quel periodo ero docente e tecnico delle rappresentative giovanili del Comitato Regionale Marche della Figc e fummo invitati dalla comunità italo-canadese di Toronto, in Canada. Io e l'altro tecnico Pino Malaspina, oltre al dirigente Figc Gaetano Marinelli e Fabio Sturani (allora assessore allo Sport e delle politiche giovanili del Comune di Ancona, poi divenuto anche sindaco della città dorica), accompagnammo la rappresentativa regionale dei Giovanissimi. Giocammo tre partite, e nell'ultima, che disputammo nello stadio principale di Toronto, dopo di noi giocò la nazionale canadese contro il Parma di Nevio Scala".
"Finiti i 10 giorni in Canada, dovemmo rientrare in Italia e da Toronto facemmo scalo a New York. Qui, all'aeroporto LaGuardia, incontrammo in una sala d'attesa - per una fortuita coincidenza - Paolo Rossi, che avrebbe preso il stesso nostro aereo. Alla sua vista i ragazzi esplosero di gioia gridando 'Pablito, Pablito!' e lui si mostrò nuovamente gioviale e gentile, malgrado, come dimostrasse l'abbronzatura, fosse in vacanza. Gli rammentai dei nostri precedenti incontri dei tempi juventini, conversazioni che ricordo ancora oggi con grande piacere".
Nella foto, scattata da Giuseppe Sagripanti, dei corridoniani fatta a Fabriano, insieme a Fiorenzo Pettinari (unico non juventino) si riconoscono Antonio Farabollini, Giovanni Beccerica, Nesan, i quattro bambini tra cui i fratelli Sacha e Denny Bianchi
La solidarietà in un pacco dono per le famiglie in difficoltà, questa l’iniziativa “Scatole di Natale” a cui l’Amministrazione di Recanati ha aderito, come altri Comuni in tutta Italia, e che sta riscuotendo in questi giorni un grande successo nella città dell’Infinito.
Un piccolo gesto simbolico di solidarietà che permette di far arrivare un regalo da mettere sotto l’albero a molte famiglie insieme ai pacchi alimentari di cui fruiscono.
"Il compito di una Amministrazione non è solo quello di produrre delibere e prendere decisioni sulle politiche cittadine, ma anche quello più delicato di orientare i modi della convivenza e della partecipazione" – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – “solidarietà e partecipazione sono tra le parole chiave del nostro programma di governo."
Basta soltanto una scatola in cui vanno messi: una cosa calda, un gioco, un dolcetto, un passatempo e soprattutto un biglietto di auguri affettuoso, in modo che chi lo riceve possa sentire tutto il calore del dono. Pensierini e regali da scartare sotto l’albero, per donare un po’ di spirito natalizio a molti concittadini e concittadine.
“Quando si tratta di solidarietà, c'è sempre una grande attenzione da parte delle Associazioni di volontariato, dei Comitati di quartiere, dei cittadini e delle cittadine, di molti esercenti e imprese – ha detto Paola Nicolini Assessora alle Politiche Sociali- Sono in tanti che in questi giorni si sono dedicati a confezionare le scatole solidali e da domani la Croce Gialla inizierà la distribuzione alle famiglie che ritirano i pacchi alimentari. Abbiamo ancora una decina di giorni prima di Natale, possiamo tutti contribuire con un atto di generosità, con piccoli doni di carattere simbolico per far sentire la vicinanza verso i concittadini e le concittadine, in un Natale che si presenta difficile e che per questo possiamo illuminare con qualche sorriso. "
Per fare una sorpresa a qualcuno che non si conosce, infatti, serve davvero poco: basta prendere una scatola o un sacchetto colorato e metterci dentro una cosa calda come dei guanti, una sciarpa, un cappellino, un maglione o una coperta; una cosa golosa, come una tavoletta di cioccolato, un barattolino di marmellata, un mini panettone, un pacchetto di biscotti o qualcosa di simile; un passatempo come un libro, una rivista, un mini puzzle, delle matite o altro; un prodotto di bellezza come una saponetta, una crema, un bagno schiuma o un profumo.
Il tutto accompagnato da un biglietto gentile, perché un pensiero augurale fa bene all'anima. Poi basta incartare la scatola, decorarla e scrivere in un angolo a chi è destinato il dono, se a una donna, a un uomo o a un bambino/a.
Ognuno può preparare più di una scatola, coinvolgendo anche i più piccoli per renderli partecipi e coltivare insieme il valore della condivisione e della solidarietà.Le scatole una volta preparate vanno consegnate nei seguenti punti di raccolta cittadina: ad AltraEco giovedì 17 alle ore 16,30 -19,30 presso il mercato Ti Porto l’Orto; al Comitato di Quartiere di Montefiore sabato 19 dalle ore 9,30 alle ore 12 presso il punto di raccolta dei sacchetti differenziata; alla Bottega del Commercio equo in Corso Persiani in orari di apertura negozio; all’ Aido – Avis in piazza Leopardi venerdì 18 dicembre dalle ore 9,30 alle 11,30 e dalle 16 alle 19 e sabato 19 dicembre dalle 16 alle 19. Durante questa settimana la Croce Gialla inizierà la distribuzione alle famiglie, insieme ai pacchi alimentari.
“Perché ho deciso di abbandonare un posto di lavoro a tempo indeterminato? Per provare a costruire qualcosa di mio con lo scopo di mettere al servizio degli altri l’esperienza che negli anni ho maturato in fatto di comunicazione”.
Paolo Petrini è un esperto in grafica che di una passione ha deciso di fare una professione. Da giovane imprenditore, in piena emergenza Covid, ha inaugurato il suo studio PaolopArt Graphic Room, che è sito in viale Eustachio a civico numero 19.
Al taglio del nastro, insieme alla sua famiglia, è intervenuto anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che si è voluto personalmente complimentare con il titolare per aver scelto la città e uno dei viali più belli per le tante attività che ospita.
Grafica, design, social e web sono i settori in cui si muove la nuova attività che ha fatto aprire a Paolo la sua graphic room, un’isola creativa giovane, dinamica e al passo con i tempi.
La puntata del 20 dicembre di Linea Verde si muoverà attorno alla Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, la grande oasi ambientale della provincia di Macerata, ricca di testimonianze architettoniche e artistiche di grande pregio.
Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli si muoveranno nel territorio della Riserva, mettendo in evidenza la biodiversità del territorio e la sua lunga tradizione legata alle produzioni agricole, all’allevamento di ovini e animali di bassa corte, alla cucina, all’artigianato.
Per Peppone Calabrese, invece, escursione allo storico mulino di Cingoli per un focus sulle farine biologiche di frumento, farro e mais con l’appetitosa polenta preparata in campagna.
Al centro della puntata gli scenari e i paesaggi della Riserva, le sue produzioni agricole e le prelibatezze enogastronomiche come il Ciauscolo IGP, il salame spalmabile, incontrastato “re” degli insaccati marchigiani che offre anche occasioni imprenditoriali per i giovani.
Visiteremo inoltre il centro storico di Camerino, ancora profondamente segnato dal sisma del 2016 e il suggestivo orto botanico dell’Università.
A Macerata golosa tappa in una bottega di maestri cioccolatieri. Spazio anche all’artigianato e alla musica, con la maestria degli artigiani del Sax.
Prendono vita luci di Natale lungo le vie di ogni città così come le vetrine dei negozi che con i loro addobbi a tema scaldano una, per ora mite, atmosfera dicembrina che avvolge le diverse persone intente a godersi il momento della scelta dei regali da fare. Una tradizione che non conosce emergenza e che è possibile onorare anche con indosso la mascherina, ovvio che in periodo dove la pandemia ha oscurato un pò tutte le nostre abitudini, forse un punto di luce è il miglior dono che si possa porgere.
Una caratteristica che sicuramente non manca agli articoli della "Gioielleria Matteo Cartechini" di Civitanova Marche che con i suoi orologi e gioielli esposti, riesce a portare brillantezza nel cuore pulsante della città del litorale maceratese. Un negozio che senza dubbio riesce a catturare lo sguardo di chi passa da quelle parti che per un'istante magari è portato a concentrarsi sul fascino magnetico di un gioiello od orologio, dimenticando il delicato e duro periodo che ha condizionato le abitudini della gente ma anche la quotidianità di un'attività commerciale: "La situazione che stiamo vivendo è effettivamente un po’ particolare e desta preoccupazione per tante persone che al tempo stesso non hanno avuto modo di spendere soldi – dichiara il titolare della Gioielleria 'Cartechini' - in molti hanno continuato a percepire uno stipendio o pensione quindi, soprattutto in questi ultimi giorni in vista dell'arrivo del Natale, un pò di movimento c'è e credo che, a differenza di chi era pessimista, la gente ora ha voglia di fare regali e godersi un pò la vita. Abbiamo passato un periodo in cui ci sono state tante restrizioni che sono in essere tutt'ora - prosegue - tuttavia vorrei essere ottimista anche perché il centro di Civitanova quest'anno è illuminato dalle strepitose luminarie istallate dal Comune, quindi sono convinto che sarà un buon Natale per tutti".
L'emergenza sanitaria ha cambiato non solo la quotidianità delle persone ma anche il modo di spendere soldi, soprattutto in un segmento commerciale dove è possibile fare investimenti su prodotti sicuri e dal valore duraturo: "ho notato che nell’ultimo anno, forse proprio per la situazione così delicata, la nostra clientela richiede soprattutto orologi con ad esempio Rolex - racconta Cartechini - è stato dimostrato che in pochi anni sono cresciuti una media del 15% l'anno; questo perchè non rappresentano solo un regalo per gratificarsi o per collezionisti ma anche chi non è appassionato, ultimamente si è approcciato a questo mondo proprio perché ha capito che questi articoli hanno un rendimento superiore a molti altri tipi di investimento in quanto si rivalutano nel tempo - ecco la quindi spiegata la strategia adottata dalla gioielleria civitanovese durante il lockdown - abbiamo puntato molto su questa strada tant'è che oggi esposti sulla nostra vetrina sono presenti 30 Rolex, più orologi di altre aziende storiche; senza dimenticare diamanti piuttosto che solitari che sono un'altra forma di investimento".
Oltre a delle vetrine scintillanti compostw da brillanti e orologi, la "Gioielleria Matteo Cartechini" può contare sulla competenza di un personale altamente specializzato pronto a soddisfare ogni esigenza dei clienti: "Siamo l'unica realtà locale che dispone delle competenza interne di un orologiaio, un orafo e un gemmologo ma anche di una disegnatrice - sottolinea il titolare - Offriamo a 360° tutti i servizi attinenti al nostro settore e questo va a favore di chi magari possiede dell'oro vecchio a casa e venendo qui ha la possibilità di trasformarlo, pagando solo la manodopera. Anche lo stesso l'orologiaio, dato che tutte le aziende più importanti da Rolex in poi dicono che ogni cinque anni l’orologio va revisionato qui ha la possibilità di farlo, in poco tempo e a prezzi ragionevoli - e sottolinea - Questo trovo che sia un qualcosa di unico".
Tanti servizi e articoli dall'alto profilo che hanno quindi consentito al negozio che si affaccia sulla piazza principale di Civitanova Marche di affrontare con forza e fiducia l'intero delicato periodo dell'emergenza sanitaria: "Ovviamente qualche disagio l'abbiamo patito, in quanto tutte le normative che abbiamo giustamente dovuto rispettare ci hanno un pò legato le mani - racconta Cartechini - ci siamo ovviamente adeguati ma fortunatamente disponiamo di una struttura che si sviluppa su due piani di 100 metri quadrati l'uno e quindi abbiamo la possibilità di far entrare quattro clienti alla volta rispettando tutte le norme anti contagio - e chiosa - dobbiamo cercare di stare attenti e sperare che prima o poi tutta questa situazione abbia un fine".
Quella di quest'anno è l'edizione numero 52 per il Presepe dei Vicoli Marinari di Porto Potenza Picena ideato e realizzato dal Maestro Umberto Marotti. Un capolavoro di artigianato, di passione e di Fede.
Da quell'ormai lontano 1969 il piccolo presepe, che per la prima volta aveva preso forma al civico 30 di Via Garibaldi, è diventato sempre più ampio e ricco di personaggi, movimenti meccanizzati e, più recentemente, supportato dal computer control.
"Uno spettacolo sempre suggestivo ed emozionante che coniuga tradizione, passione e grandi capacità artigianali", ha detto il Sindaco Noemi Tartabini che nei giorni scorsi, accompagnata dal Comandante della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena Maresciallo Alessio Alberigo, ha visitato il Presepe del Maestro Marotti.
Un grande diorama che annuncia la nascita di Gesù per il quale Umberto, con la collaborazione della moglie Lucia e di Stefano Cecchi, inizia l'allestimento già dal mese di settembre impegnando oltre 15 metri quadrati del piano terra della sua abitazione. Nel rispetto delle normative Covid il Presepe dei Vicoli Marinari è aperto al pubblico sino al 15 di gennaio prossimo.
È stata annunciata ufficialmente, attraverso un teaser rilasciato da Netflix, l'uscita della serie "Fate: The Winx Saga", l'adattamento in live action del celebre cartone animato ideato dalla content company "Rainbow" di Iginio Straffi.
Le celebri "fatine" saranno le protagoniste di una produzione originale Netflix, diretta dalla regista Lisa James Larsson. La serie si comporrà di sei episodi della durata di 60 minuti che racconteranno le avventure delle cinque amiche che frequentano il collegio di Alfea.
Un cast in "carne e ossa" farà, dunque, rivivere il magico mondo creato da Straffi in un mix unico in cui il fantasy si intreccerà con il romanticismo e l'azione. A guidarlo sarà l'attrice Abigail Cowen, già protagonista nella serie "Le Terrificanti Avventure di Sabrina", che impersonerà "Bloom".
La data dell'uscita della serie è diventata virale sui social, entrando in tendenza su Twitter. Su Youtube, a quattro ore dalla pubblicazione del teaser, sono già oltre 17mila le visualizzazioni.
Ecco il teaser ufficiale rilasciato da Netflix Italia, che annuncia la disponibilità della serie sulla propria piattaforma streaming, a partire dal 22 novembre:
Uno scorcio di Castello al Monte e una pianta fiorita, simbolo di speranza e di rinascita. Si dice che la lontananza, a volte, faccia aumentare il desiderio di tornare in un determinato luogo cui si è legati. Questo desiderio una famiglia argentina, che oggi vive nella provincia di Santa Fe ma i cui avi sono originari proprio di San Severino Marche, lo ha voluto addirittura immortalare in un murales fatto realizzare da un giovane pittore nel grande patio di casa, a Chabas, per sentire la vicinanza a quella straordinaria terra, l’Italia, per la quale il cuore di molti continua a battere.
I protagonisti di questa insolita e intensa storia sono Emiliano ed Evangelina e la loro piccola Anna: “Abbiamo visitato la vostra città cinque anni fa perché la nonna di Emiliano, Maria Venturini, era originaria di lì. Poi, una volta tornati a casa, abbiamo deciso di lasciare un segno che ricordasse in qualche modo le nostre origini. Ogni volta che usciamo in cortile, ora, pensiamo un po’ a voi”.
La storia che arriva a noi da chilometri e chilometri di distanza racconta dei trascorsi delle famiglie Marinozzi e Venturini ma anche dei Rogani e dei Gubinelli. Di viaggi verso una terra dove un tempo si andava in cerca di lavoro e di speranza ma anche di una città, San Severino Marche, che non è certo facile da dimenticare quando si è lontani.
“La nonna di mio marito, che di cognome fa appunto Marinozzi - spiga Evangelina -
insieme a suo padre e diversi fratelli tanto tempo fa è venuta in Argentina in cerca di benessere a causa della guerra. Per la nonna Maria è stato molto difficile lasciare il resto delle sorelle e dei nipoti in Italia perché sapeva che forse non si sarebbero rivisti tant’è che così è stato. Ma l’amore, le radici, non vengono mai dimenticati ed è per questo che abbiamo deciso di realizzare questo murales a suo nome e per conto della famiglia. Lei ci ha trasmesso quell’amore straordinario per la sua terra che ora noi conserviamo e che un giorno tramanderemo sicuramente a nostra figlia”.
"In uno scenario profondamente mutato dalla pandemia e da pesantissime ricadute economiche, abbiamo deciso di mantenere invariata la tradizione dell'accensione delle luci dell'albero di Natale in piazza, a cui quest’anno si sono aggiunti il Presepe sotto le logge prospicienti il teatro e il Villaggio degli Elfi in Piazza San Martino". È quanto evidenzia il sindaco di Petriolo Matteo Santinelli, commentando l'avvicinamento alle festività natalizie.
"L'iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comune, gli operatori commerciali, le associazioni locali, aziende del territorio, e soprattutto cittadini - aggiunge il primo cittadino -. La partecipazione di bambini e ragazzi assume, in questo 2020, un valore altamente simbolico, perché vuol significare guardare oltre l’attuale momento di emergenza, significa rinnovare la solidarietà e la nostra coesione sociale, riporre la massima fiducia nella capacità di risollevarsi della nostra comunità".
"Le luci di Natale quest'anno assumono un significato particolare - evidenzia Santinelli -, un segnale di speranza e di fiducia: il periodo che stiamo vivendo non deve, infatti, farci dimenticare le nostre tradizioni, i valori caratterizzanti la nostra cultura. Le luci di Natale dunque vogliono testimoniare la nostra storia, l'amore che abbiamo per Petriolo, il sostegno al commercio e la vicinanza a tutti i cittadini, soprattutto a quanti hanno affrontato la difficile esperienza del Covid, a chi si è impegnato per superare le criticità, a tutti gli operatori che sono in prima linea contro il nostro nemico invisibile. In questo periodo natalizio dobbiamo essere responsabili per tutti, cercando di attuare dei comportamenti corretti, tenendo conto del divieto degli spostamenti, scambiandoci in modo diverso auguri e doni con i nostri amici, evitando qualunque assembramento. La magia del Natale è arrivata nonostante il periodo di difficoltà, ma dobbiamo cercare un po’ di spensieratezza nel rispetto delle regole".
È sicuramente un Natale diverso. Però pensiamo che in un periodo così difficile della nostra storia, che così tanto gravemente si ripercuote anche sulla nostra comunità cittadina, non sia né inutile né superfluo provare a donare un attimo di stupore e meraviglia a ciascuno di noi. Speriamo che le luci multicolori del nostro Albero possano strappare a tutti un sorriso, che possano anche per un solo istante farci sentire tutti più solidali, uniti e tolleranti,che la meraviglia che si disegna sul viso di ogni bambino che guarda l’Albero possa contagiare tutti coloro che ha vicino a sé, possa dare un segno di speranza in questo tempo di crisi.
Che il Natale con il suo forte messaggio di speranza possa dare a tutti la gioia di vivere, la gioia di guardare al futuro, il piacere e la serenità di incamminarsi verso il nuovo anno.
"Ci sentiamo vicini a tutti coloro che vivono una condizione di disagio - conclude Santinelli -. A loro esprimiamo tutta la nostra solidarietà, amicizia e collaborazione. Auguri anche alle Forze dell’Ordine, alle Istituzioni, alle associazioni che si sono relazionate con noi con atteggiamento collaborativo e costruttivo, mettendo a disposizione risorse ed intelligenze. L’unità di obiettivo e l’amore per la comunità superano ogni steccato ideologico. Petriolo ha bisogno di una Comunità coesa e partecipe, per riuscire a cogliere nuovi obiettivi. A tutti i cittadini di Petriolo arrivi l’augurio di pace per un Natale vissuto all’insegna dei valori comuni che ci uniscono, quelli della famiglia, della condivisione e della solidarietà".
(Foto di Serena Natali)
Oggi pomeriggio, alle 17.00 in punto, Montefano ha acceso il grande Albero di Natale in Piazza Bracaccini. Alto più di dieci metri, bellissimo, l’abete è stato donato da un privato montefanese che avrebbe dovuto comunque abbatterlo poiché la sua mole e la sua posizione pregiudicavano ormai da tempo un fosso di scorrimento d’acqua.
Ben lieta l’Amministrazione Comunale, che ha accolto a braccia aperte il bellissimo dono alla cittadinanza, riunita per assistere all’accensione delle luci multicolor e respirare, finalmente, un primo assaggio di quella festività che tutti abbiamo nel cuore.
La Sindaca Angela Barbieri commenta: “Un piccolo segno di festa, tanta luce, la musica nelle vie e le vetrine allestite con gli splendidi lavoretti realizzati dai bambini delle Scuole di Montefano: siamo tutti qui, vogliamo esserci, e ringrazio ancora una volta i miei concittadini per il comportamento serio, responsabile e rispettoso della salute pubblica in questi mesi difficili.”
Accese oggi pomeriggio, sotto un cielo plumbeo, le luci degli abeti di piazza della Libertà e XX Settembre, che nella tradizione simboleggiano l’inzio delle feste di Natale e che, insieme agli altri ricchi addobbi allestiti a fine novembre (leggi qui), illumineranno entrambi i centri storici di Civitanova fino all’Epifania.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi hanno preso parte alla cerimonia ristretta che si è aperta alle 16:30 sotto l’albero di Civitanova Alta, alla presenza del consigliere comunale Monia Rossi, del presidente della Società Operaia Augusto Borroni, di una rappresentanza della Polizia locale con l’ufficiale Eugenio Autiero e della Protezione civile coordinata dal presidente Aurelio Del Medico.
Un 8 dicembre che l’epidemia da Covid-19 ha reso diverso dai precedenti e certamente molto distante dal clima gioioso e molto partecipato che in passato ha contraddistinto questa cerimonia, in cui Sindaco e assessori accoglievano la delegazione di Esine in nome del fraterno gemellaggio, siglato prima dalle Avis nel 1971 e poi dai Comuni nel 1989, dalle scuole e di recente tra Croce Verde.
In questo 2020, un collegamento in streaming da Palazzo Sforza ha sostituito l’abbraccio reale e lo scambio di doni. Come ha detto in apertura il presidente Morresi: “Anche se da remoto, a tutto ciò non volevamo assolutamente rinunciare”. Per Esine erano collegati Emanuele Moraschini (sindaco), Gianmario Stofler (pres. Avis), Enrico Sansiveri (pres. Ambulanza Avis). Per Civitanova sono intervenuti il presidente Croce Verde Elisabetta Biagiola, presidente Avis Chiara Cesaretti, Licia Marsili, docente scuola media Civitanova Alta.
“Per noi è particolarmente significativo essere qui oggi a rinsaldare un gemellaggio che dura da 31 anni – ha detto il Primo cittadino Fabrizio Ciarapica. E’ un anno particolare che ci costringe alla lontananza, così come è stato in questa primavera per la Domenica delle Palme. Ma non conta la modalità, perché quello che conta è la volontà di portare avanti il legame che ci unisce dopo anni di storia tra due territori così diversi. Un abbraccio di luce che abbiamo regalato alla città e che oggi si completa con l’accensione dell’albero donato da Esine. Ci auguriamo per la prossima Pasqua di tornare alla normalità e di poterci riabbracciare. Grazie a tutti e buone feste”.
Il sindaco di Esine Moraschini ha sottolineato lo sforzo di chi ha lavorato per organizzare l’evento a distanza, a testimonianza della lunga amicizia tra le due comunità, che vuole superare ogni difficoltà. “Anche noi – ha detto Moraschini - accenderemo l’albero con voi, per darvi un segno concreto di vicinanza”. Dopo l’intervento di Cesaretti dell’Avis, ha preso la parola Stofler che ha riferito la proposta di mettere a dimora un ulivo al parco Donatori di sangue. Inoltre ha comunicato una nuova iniziativa: la raccolta in un libro dei sette anni del concorso tra le scuole e il cinquantesimo tra le Avis che si festeggerà nel 2021.
A chiudere la diretta, il presidente Morresi con queste parole: “Il nostro più caro pensiero va a quanti sono stati colpiti da questa grave epidemia, a chi non c’è più, a chi è stato male e a chi sta ancora lottando, ma anche a tutte le attività che hanno subìto gravi ripercussioni economiche. Un grazie a chi ha prestato servizio nelle emergenze e un abbraccio virtuale sperando di poterci lasciare presto tutte queste sofferenze alle spalle. Auguri di buon Natale”.
Sotto l’albero illuminato da una tempesta di stelle in piazza XX Settembre, la banda cittadina ha accompagnato lo scambio di auguri natalizi dell’Amministrazione comunale in diretta Facebook, messaggi inviati via social nelle case dei Civitanovesi che hanno ricevuto l’abbraccio di luci della città.