Cultura

Recanati, primo giorno di riapertura dell’Orto sul Colle dell’Infinito: il 30 maggio tocca ai Musei

Recanati, primo giorno di riapertura dell’Orto sul Colle dell’Infinito: il 30 maggio tocca ai Musei

Il Comune di Recanati si unisce ai cinque capoluoghi di Provincia delle Marche, per la riapertura al pubblico dei Musei cittadini prevista per il prossimo 30 maggio, con tutte le modalità atte a garantire la massima sicurezza del personale e dei visitatori nel pieno rispetto delle indicazioni ministeriali. La città dell’Infinito si unisce a Macerata Pesaro Ancona, Fermo e Ascoli nel forte messaggio simbolico di senso di solidarietà e di volontà di rilancio della cultura delle Marche.  Una riapertura dei musei condivisa lo stesso giorno, e nelle stesse modalità che offre anche nei musei recanatesi  la gratuità al pubblico per tutto il mese di giugno. “In questo lungo periodo ci  siamo abituati a visitare in maniera virtuale i luoghi di cultura e i musei del nostro territorio e del mondo intero  dai nostri pc, tablet e smartphone, - ha dichiarato l’ Assessora alle Culture Rita Soccio - grazie alla tecnologia la cultura ci ha tenuto compagnia e ci ha aiutato a  trascorrere meglio il periodo di  lockdown,  ma ora abbiamo bisogno di realtà per godere appieno  dell’arte e delle emozioni che ci trasmette, non c’è tour virtuale che possa equiparare le sensazioni di benessere che si possono provare in un luogo pieno di poesia come il Colle de l’Infinito  o davanti ad un’opera d’arte  del Lotto . E Recanati con i suoi luoghi e i suoi  capolavori è pronta più che mai a condividere con il pubblico i grandi benefici  della sua cultura e della sua storia” Intanto questa mattina, nelle prime ore della riapertura  dopo il lockdown, è stata una famiglia di Macerata  a godersi l’infinita bellezza dell’Orto sul Colle dell’Infinito. “La riapertura dell’Orto sul Colle dell’Infinito rappresenta un grande segnale di forza e di rilancio culturale e turistico per tutta la Regione. – ha aggiunto l’Assessora Soccio -Immergersi nella poetica del Colle dell’ infinito, soprattutto in questi primi giorni di riapertura, è una grande opportunità per vivere un’ esperienza unica. Il dialogo con le presenze vive del paesaggio, le suggestioni emozionali della poesia di Giacomo Leopardi  interagiscono con l’esperienza personale sul luogo come una vera e propria sorgente di cura per il cuore e l’anima dopo lo stress di questi mesi.  Una cura anche per l’economia locale grazie ai visitatori che ospiteremo in città.”  

22/05/2020 17:31
Potenza Picena, Il ministro Franceschini risponde alla lettera aperta di Mauro Mazziero del Mugellini Festival

Potenza Picena, Il ministro Franceschini risponde alla lettera aperta di Mauro Mazziero del Mugellini Festival

Mauro Mazziero,  Presidente dell’Associazione “Centro culturale” di Potenza Picena, organizzatore del Mugellini Festival con il Maestro Lorenzo Di Bella, nelle scorse settimane ha scritto una lettera aperta, con numerose sottoscrizioni del mondo della cultura, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro dei Beni e le attività Culturali On. Dario Franceschini (leggi qui).  Nel testo si sottolineava l’importanza della musica e della cultura come motore fondamentale e propulsivo per l’identità e l’economia delle comunità che vivono nei piccoli centri.  A seguire la risposta della segreteria del Ministro Dario Franceschini: “Il Ministro Franceschini ha letto con attenzione il contenuto della sua lettera e la ringrazia per aver condiviso il suo punto di vista. In questo frangente così drammatico del Paese, è stata e sarà una preziosa fonte di riflessione. Senz’altro, il sostegno alle imprese culturali e creative (e più in generale al terzo settore), nonché il riordino della normativa vigente per il settore dello spettacolo, sono tra le azioni al centro delle politiche di questo Ministero che ha pronto un disegno di legge da presentare al più presto in Consiglio dei Ministri. In questo quadro, la informiamo che nei giorni scorsi, il Ministro Franceschini ha firmato un decreto che stanzia 20 milioni di euro extra FUS con l’obiettivo di raggiungere le realtà dello spettacolo più piccole, non ancora comprese nelle prime misure del decreto Cura Italia. Le domande potranno essere presentate secondo le modalità che verranno rese note dall’avviso che verrà pubblicato dalla Direzione generale Spettacolo (http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/)”.  Mauro Mazziero, a seguito della risposta del Ministro Franceschini, lancia un appello a tutte le realtà del mondo dell’arte e dello spettacolo presenti sul territorio per unirsi, fare il punto della situazione e costruire un nuovo ordinamento delle arti. Oltre alle difficoltà oggettive per l’avvio delle attività culturali previste quest’anno, una questione è emersa su tutte, l’urgenza non più prorogabile di un ordinamento delle professionalità in ambito artistico. Questione quanto mai scottante, ma che in questo momento di forti cambiamenti trova la sua migliore collocazione. “La bellezza da sola non salverà il mondo; è la volontà di bellezza, il suo concretizzarsi in lavoro e in nuove occasioni di sviluppo autenticamente civile che potrà ridarci una società migliore e più consapevole. – ha dichiarato Mauro Mazziero - Come avvenne nel 1972 con la pubblicazione della “Carta italiana del restauro” dove Cesare Brandi espresse nei dodici articoli i principi cardine della materia, è giunto il momento di riunire attorno ad un tavolo gli esponenti di rilievo nel campo della cultura per dare vita ad una “Carta dello spettacolo”. Ho già avuto numerose adesioni dal mondo dell’arte e della cultura  e spero, quanto prima, di poter realizzare un convegno per la redazione di un primo documento. La volontà di bellezza di cui parlavo nella lettera aperta ora deve diventare anche volontà di chiarezza”.   

22/05/2020 10:35
Recanati, domani la riapertura dell'Orto sul colle dell'Infinito

Recanati, domani la riapertura dell'Orto sul colle dell'Infinito

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per guardare con fiducia al futuro del Paese ed esaudire la voglia di Italia degli Italiani, ansiosi di ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. Da venerdì 22 maggio 2020 la maggior parte dei Beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione saranno nuovamente aperti al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti. Nelle Marche, riapre le porte l’Orto sul Colle dell’Infinito, l’ultimo Bene inaugurato dal FAI alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affidato alla Fondazione a seguito dell’accordo firmato tra il Comune di Recanati, il FAI, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura ‘Giacomo Leopardi’ per la valorizzazione culturale e la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle conosciuta come Orto delle Monache. A pochi passi dalla casa natale di Giacomo Leopardi, si potrà nuovamente visitare l’orto-giardino in cima al famoso “ermo colle” in cui fu ambientato L’infinito del poeta. Un tempo orto concluso del vicino monastero, curato per secoli dalle monache, questo è ancora oggi un luogo semplice di quiete, punteggiato di cipressi e alberi da frutto, con ortaggi, fiori e qualche filare di vite, restituito alla sua storica natura grazie a un progetto donato al FAI dall’architetto Paolo Pejrone e realizzato assieme al Comune di Recanati. Da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 19 sarà possibile prenotare la propria visita libera all’Orto per assaporare l’atmosfera e il silenzio immerso nella natura che furono di ispirazione per una delle più grandi liriche della nostra letteratura, e grazie al percorso di valorizzazione vivere l’esperienza unica di una visita dentro una poesia. Per scoprire caratteristiche, segreti e curiosità dell’Orto sul Colle dell’Infinito e del territorio in cui si trova verrà offerta una preziosa opportunità: con la ricevuta di acquisto del biglietto i visitatori riceveranno via mail l’accesso ad un sito web dedicato ai contenuti di accompagnamento alla visita. Potranno così consultare già da casa, oppure durante la visita e lungo il percorso (anche tramite QR code in biglietteria), tanti e diversi materiali di introduzione, spiegazione e approfondimento: dalle schede descrittive di luoghi e oggetti, a vere e proprie visite guidate con guide d’eccezione, da ascoltare in podcast (ricordarsi gli auricolari!); da brevi racconti video a suggerimenti di itinerari a piedi o in bici nei dintorni del Bene FAI, per prolungare la visita e magari organizzare un’intera giornata all'aria aperta. Modalità di visita in sicurezza Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.  Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo. In alternativa, i materiali saranno accessibili su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria. L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi FAI i clienti dovranno indossare, oltre alla mascherina, anche i guanti. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori.  Tutte le postazioni di lavoro e le aree comuni saranno sottoposte a igienizzazione costante e proporzionata all’utilizzo. Sarà garantito un adeguato ricambio di aria nei locali tramite ventilazione naturale o grazie a impianti regolarmente sanificati. Giorni e orari di apertura:  A partire da venerdì 22 maggio 2020, apertura al pubblico da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 19. Visite: Solo su prenotazione, per una durata complessiva di un’ora e trenta minuti; all’ingresso sarà accettata la presentazione del voucher sul dispositivo elettronico. L’accesso alla biglietteria sarà consentito a una persona (o famiglia) alla volta; si prega di rispettare la fila mantenendo le distanze di sicurezza di almeno 1,5 metri. L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°. Biglietto di ingresso per visita libera all’Orto e al percorso di valorizzazione: Intero € 8; Ridotto (6-18 anni) € 3; studenti fino a 25 anni € 5; Famiglia (2 adulti + 2 bambini) € 19; iscritti FAI gratuito; disabili gratuito; per i Residenti del Comune di Recanati gratuito il mercoledì; ridotto per gruppi sopra le 20 persone € 5; Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, persone con disabilità con un accompagnatore gratuito.    

21/05/2020 15:27
Marche "terra del mito": scorci di San Severino nel video dedicato a Federico II

Marche "terra del mito": scorci di San Severino nel video dedicato a Federico II

I meravigliosi scorci di Castello al Monte e il fascino del castello di Pitino visto dall’alto tra le immagini del video che parla della nostra regione come della “terra del mito” grazie al progetto “Federico II e le Marche del Medioevo. Percorsi svevi tra i Comuni del sisma”, elaborato dal Comune di Jesi in collaborazione con la Fondazione Federico II Hohenstaufen. Le belle immagini, disponibili all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=AC329JNIZGo&list=PL4Cn_AvOCqfDyA1RRM3LIsfkYE7nKVuGI&index=20&t=0s, raccontano della storia dello straordinario imperatore del Sacro Romano Impero, noto col nome di Federico II, e hanno come scopo quello di aiutare a incrementare l’offerta turistica in tutta l’area del cratere, coinvolgendo ben venti realtà locali. Grazie al progetto, cui anche il Comune di San Severino Marche ha aderito, saranno creati, infatti, percorsi ed itinerari volti alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, enogastronomico ma anche produttivo. Oltre al video, tradotto anche in inglese, tra le numerose attività previste ci sono poi anche pubblicazioni di grande valore e attività didattiche rivolte alle scuole, l’organizzazione di eventi di rilievo e poi visite guidate, campagne di comunicazione, un sito web e una campagna fotografica. Un modo, anche questo, per farsi conoscere e, si spera, per tornare quanto prima alla normalità.  

21/05/2020 12:33
Cingoli, la casa d'aste Picenum pronta a ripartire: il 31 maggio all'asta ben 800 lotti

Cingoli, la casa d'aste Picenum pronta a ripartire: il 31 maggio all'asta ben 800 lotti

La casa d'aste Picenum di Cingoli, attività unica nelle Marche, è pronta a ripartire dopo lo stop forzato imposto dall'emergenza coronavirus. L'appuntamento è fissato per il 31 maggio.  Picenum è la casa d'aste moderna e contemporanea avviata nel 2015 dai fratelli Iwan e Juri Fortunato. Quella del 31 maggio sarà la tredicesima asta dall'inizio della loro attività. Le opere, di artisti italiani e internazionali, vengono vendute in tutti i continenti. Infatti, oltre ad avere un proprio sito web (Picenumart), la casa d'aste cingolana annovera come partner piattaforme web di prestigio: Arsvalue e Arcadja (in Italia), Invaluable (nel Regno Unito), in Liveauctioneers (negli Stati Uniti), Bidspirit (in Israele), Epailive (in Cina).  "La nostra 13ª asta del 31 maggio arriva in un periodo difficile per tutti, sarà la prima senza pubblico in sala ma virtualmente aperta alla globalità tramite internet - racconta Iwan Fortunato -. Il nostro è un settore che ha a che fare con la passione intima del fruitore, le sensazioni che un’opera d’arte trasmette, prima che per il suo valore culturale, storico ed economico. Speriamo che almeno in parte queste sensazioni positive possano alleviare la drammaticità di questi mesi". Per l'asta saranno utilizzati 7 canali web differenti, in modo da arrivare ai collezionisti di tutto il mondo. I risultati saranno pubblicati su Artprice, azienda francese che gestisce i risultati di tutte le case d’asta del mondo. Il banditore ufficiale della Picenum è Diego Paride Della Valle, che tornerà a battere il martello nell’asta autunnale. "Per la nostra attività non è cambiato molto con la pandemia, nel senso che siamo nati e cresciuti nel web - ci dice Iwan -, e lì continueremo ad incontrare virtualmente i nostri clienti. Sicuramente c’è del rammarico nel non poter relazionarci di persona con i collezionisti che storicamente frequentano la galleria. Ci dispiace inoltre non aver completato la raccolta delle opere presso alcuni clienti fuori regione, ma speriamo sarà possibile farlo per l’asta autunnale". Le opere che saranno in asta il 31 maggio sono già visibili su internet dal primo maggio: "Abbiamo avuto molti interessamenti di collezionisti. Siamo molto soddisfatti di aver un nucleo di clienti che cresce costantemente, in Italia ma anche in Europa e USA. Mi fa piacere notare che tra i nostri clienti c’è anche un collezionista classe 1919 che è stato parlamentare italiano ed europeo, con ruolo importante nella nascita della Repubblica Italiana e puntualmente si collega personalmente tramite telefono". "Nonostante le difficoltà tecniche, nel preparare l’asta da casa, in smartworking, è l’asta con più opere di sempre - dice Iwan -, 800 lotti d’arte moderna e contemporanea, pittura, scultura e fotografia. Tra gli artisti top che per la prima volta abbiamo in catalogo Francis Bacon ed Henri Matisse, sono artisti di calibro museale, poi tanti altri famosissimi quali Mirò, De Chirico, Dalì, Schifano, De Dominicis, Giacomelli, Capogrossi, Rosai etc". "Cogliamo l’occasione per rivolgere un pensiero a tutte le famiglie che hanno subito la perdita grave dei propri cari, con riferimento particolare alla comunità di Cingoli (il nostro paese di adozione) e quella di Notaresco (la nostra terra natia in Abruzzo)" sottolineano i fratelli Fortunato.

20/05/2020 12:30
Macerata, dal 26 maggio tornano le mostre al Nino Caffé: l'Arte riprende il proprio ruolo

Macerata, dal 26 maggio tornano le mostre al Nino Caffé: l'Arte riprende il proprio ruolo

Dopo un lungo periodo di quarantena, l'Arte riprende il proprio ruolo. Dal 23 maggio sino al 26 luglio "La Galleria" del Nino Caffè ritorna ad essere punto di riferimento dell'Arte Contemporanea con la mostra "Collezionando...".  "Si tratta della mostra che avremmo dovuto allestrire poco prima della " quarantena" - racconta il curatore Daniele Taddei -, pertanto recuperiamo il tempo perduto. Le opere appartengono a collezioni private. Come sempre, oltre ad artisti del nostro panorama regionale, incontreremo autori di tutto il territorio italiano nelle loro diverse espressioni e linguaggi". "L'opera che campeggia nella locandina (visibile sotto, ndr) si riferisce ad un lavoro del 1949 di Paolo Schiavocampo, amico dell'Art Club Studio e mio personale. L'Artista ultranovantenne risiede a Milano - spiega Daniele -. Purtroppo non potrà esserci la tradizionale inaugurazione con l'invitante buffet di Dante, ma chiunque potrà visitare la mostra, fermo restando che per informazioni do sempre la mia totale disponibilità, previo appuntamento".  

19/05/2020 18:42
Marche, ripartono tutti insieme i musei civici dei capoluoghi: dal 30 maggio e gratis

Marche, ripartono tutti insieme i musei civici dei capoluoghi: dal 30 maggio e gratis

Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata, Pesaro, i cinque capoluoghi di provincia delle Marche lanciano una delle stagioni più complesse della storia culturale della regione con un gesto comune, dal forte senso simbolico, e non solo: l'apertura dei Musei Civici lo stesso giorno e nello stesso modo. Dopo il via libera del Governo e le indicazioni della Regione, gli Assessori alla cultura dei cinque capoluoghi marchigiani, Donatella Ferretti per Ascoli Piceno, Paolo Marasca per Ancona, Stefania Monteverde per Macerata, Francesco Trasatti per Fermo, Daniele Vimini per Pesaro, hanno individuato nel 30 maggio la data condivisa per la riapertura al pubblico dei Musei Civici, con modalità atte a garantire la massima sicurezza di personale e di visitatori nel rispetto delle indicazioni ministeriali. La decisione è sorta in seno ad alcune riunioni tra gli Assessori, che insieme hanno voluto così significare il forte senso di solidarietà e la voglia di rilancio a partire dalla cultura dei loro territori. Lo stesso giorno, il 30 maggio, e nello stesso modo, gratis. Almeno per tutto il mese di giugno, le cinque città capoluogo offrono la gratuità dei propri Musei a tutti, con l'obiettivo di favorire la socialità controllata che gli spazi culturali garantiscono, la voglia di stare assieme e di scoprire bellezza e storia, la curiosità e il movimento delle persone. Alcune delle collezioni e dei luoghi più prestigiosi delle Marche si mettono a disposizione di chi riconosce alla cultura il ruolo di leva sociale: tutti potranno vivere esperienze uniche e tornare al senso di fiducia che solo la grande arte e il mondo della cultura sanno infondere.  "In una Regione dall'altissimo tasso culturale, tanto nella domanda quanto nell'offerta" dichiarano gli Assessori "abbiamo voluto dare un segnale concreto di solidarietà e di capacità di fare squadra. Collaboriamo spesso gli uni con gli altri, ma questa volta vogliamo rispondere a una drammatica emergenza come un corpo unico, per dare anzitutto un segnale alle cittadine e ai cittadini che cercano fiducia e spirito comune".  È l'occasione per scoprire o riscoprire il patrimonio delle cinque città attraverso un tour che tocca alcuni siti straordinari, che saranno tutti visitabili previa prenotazione.  Ad Ancona: Pinacoteca Comunale, Mole Vanvitelliana, Museo Omero,Palazzo Camerata. Ad Ascoli: Pinacoteca Civica,  Museo dell'Alto Medioevo "Forte Malatesta", Galleria d'Arte Contemporanea “Osvaldo Licini”, Museo dell'Arte Ceramica, Cartiera Papale. A Fermo: Palazzo dei Priori e Sala del Mappamondo, Cisterne Romane, Teatro dell'Aquila Museo Archeologico di Torre di Palme. A Macerata: Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Arena Sferisterio, Area archeologica Helvia Recina Ecomuseo di Villa Ficana. A Pesaro: Museo Nazionale Rossini, Musei Civici di Palazzo Mosca, Casa Rossini, Centro Arti Visive Pescheria.    

19/05/2020 16:21
Montefano investe sulla cultura: concluse le pratiche per l'acquisizione di Palazzo Pallotta

Montefano investe sulla cultura: concluse le pratiche per l'acquisizione di Palazzo Pallotta

Montefano nonostante i problemi legati al coronavirus, getta la prima pietra per entrare a far parte del sistema delle biblioteche pubbliche comunali, un lavoro impegnativo reso ancor più difficoltoso dall’immobilismo e dalle occasioni perse da chi amministrando la Comunità avrebbe dovuto sfruttare meglio le opportunità che si sono presentate negli anni.   Infatti Montefano non fa parte di nessun polo, una situazione poco gratificante che ha creato disagi soprattutto agli studenti che si sono dovuti appoggiare a biblioteche dei paesi del circondario per approfondire i propri studi. Macerata sarà capofila di un sistema integrato tra vari Comuni della provincia, cultura e socialità al centro del progetto bibliotecario. L'amministrazione si è già attivata da diversi mesi per la catalogazione dei volumi del lascito Pallotta, il lavoro in prima persona del Sindaco Angela Barbieri ha permesso di ottenere cospicui finanziamenti al Comune di Montefano ed attraverso lo sblocco di procedimenti piuttosto complessi che rischiavano di far perdere anche la proprietà si è finalmente riusciti a concludere le pratiche per la definitiva acquisizione di Palazzo Pallotta. Nei mesi a seguire si ultimeranno i lavori e gli allestimenti interni così anche i montefanesi potranno contare su nuovi spazi ed una biblioteca dove si potrà studiare ed arricchire la propria cultura, aspetto fondamentale per la crescita di tutta la Comunità.

17/05/2020 16:03
Recanati, fase 2: biblioteca comunale verso la riapertura in sicurezza

Recanati, fase 2: biblioteca comunale verso la riapertura in sicurezza

Dopo il lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus da lunedì 18 maggio la Biblioteca comunale di Recanati Bonacci-Brunamonti riapre le porte del suo patrimonio culturale alla città.  Con spazi rivisti e ripensati e misure di sicurezza  in atto in base alle nuove regole dell’emergenza sanitaria  per arginare la diffusione del coronavirus, la biblioteca sarà pronta alla ripartenza. "Riaprire la  Biblioteca Bonacci-Brunamonti credo sia un bel segnale di speranza e di ripartenza per tutta la nostra Città. – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio -Recanati insignita dal bollino Ministeriale di "Città che Legge" non poteva non rispettare questa data per riaprire un luogo così amato e identitario dai recanatesi di tutte le età. La riapertura, che tiene conto di tutte le prescrizioni di sicurezza, è un gesto importante di "normalità" e di "benessere" che ci può aiutare a superare i momenti difficili che abbiamo vissuto, anche se l'attività della biblioteca non si è mai fermata. Mi piace ricordare il grande successo ottenuto dal servizio MLOL  che con la sua piattaforma digitale di consultazione, e prestito, attraverso pc o smartphone, di libri,  quotidiani, riviste ed altro, ha permesso ai molti cittadini che si sono iscritti di essere informati o di sfogliare digitalmente una rivista o di leggere un bel libro".  Per poter accedere alla biblioteca è previsto il rispetto di tutte le misure in vigore per contrastare la diffusione del Coronavirus: è obbligatorio  indossare  mascherina e guanti, è necessaria l’igienizzazione delle mani  tramite le soluzioni idroalcoliche  presenti nell’apposita station all’entrata della biblioteca e  il rispetto del distanziamento sociale di  minimo 1 metro. I servizi saranno  aperti, ma chiaramente ridotti  e su prenotazione al numero di telefono 071.9740021 o tramite messaggio sulla pagina Facebook “ Biblioteca Comunale Recanati”. All’interno dei locali, riorganizzati secondo le procedure di sicurezza, sono state predisposte: due postazioni per la consultazione dei giornali,  una per la consultazione dei documenti, una per l’utilizzo del pc e  cinque postazioni per lo studio. L’accesso alla sala dei ragazzi sarà consentito ad una famiglia alla volta.   I libri potranno essere presi in prestito dai cittadini per  leggerli comodamente a casa. Una volta riconsegnati alla biblioteca, prima di ritornare sugli scaffali,  i libri verranno isolati per qualche giorno in un’apposita area arieggiata e adibita alla “quarantena” . Il possibile problema non riguarda la copertina esterna facilmente disinfettabile, ma l’interno delle pagine. L’isolamento dei volumi è il metodo più facile per evitare possibili contagi da Coronavirus. I locali della biblioteca saranno continuamente sanificati secondo il protocollo Covid -19 tramite l'ausilio di prodotti specifici.    

15/05/2020 17:58
XII edizione di Grand Tour Musei: apre al pubblico il sito “TreiaMusei”

XII edizione di Grand Tour Musei: apre al pubblico il sito “TreiaMusei”

La XII edizione di “Grand Tour Musei”, in programma dal 18 al 24 maggio, è l'occasione ideale per un viaggio alla scoperta del nostro patrimonio culturale. “Grand Tour Musei” è una iniziativa  promossa dall’assessorato alla cultura della Regione Marche e dalla Fondazione Marche Cultura, in collaborazione con il MiBACT - Direzione Regionale Musei Marche e il Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia: in concomitanza di questo evento, il Comune di Treia apre al pubblico il sito “TreiaMusei” e il canale Youtube con i virtual tour della Città. Se il periodo storico che stiamo vivendo ci impone di stare lontani, mai come adesso abbiamo la possibilità di sentirci vicini e di raggiungere luoghi ancora inesplorati. Le nuove tecnologie rappresentano, infatti, lo strumento ideale per far sì che questo accada; la cultura digitale, oggi, può essere la risposta al momento difficile che stiamo affrontando, la risorsa a portata di mano, che è in grado di offrire scenari nuovi e possibilità entusiasmanti. A Treia la declinazione ideale di tale volontà ha trovato sostanza nella creazione del sito “TreiaMusei”,  realizzato grazie ad un progetto co-finanziato dalla Regione Marche  e che nasce dalla volontà di aggregare tutte le emergenze culturali della Città sotto un unico comune denominatore: la Bellezza. "TreiaMusei" vuole essere il segno distintivo del patrimonio culturale di Treia e, al tempo stesso,  uno strumento per visitare virtualmente la città, godere dei suoi tesori e stimolare l’attenzione e l’entusiasmo di coloro che vorranno poi ammirare dal vivo tanta bellezza, fatta di storia, arte, cultura e tradizione. L'assessore alla cultura Luana Moretti esprime, anche a nome dell'Amministrazione comunale, grande soddisfazione per questo progetto importante, che si colloca in linea con le nuove strategie di comunicazione multimediale e che, in un’ottica  di avanguardia e di promozione del territorio, è capace di stimolare l’attenzione del turista e di invogliarlo a passare giorni piacevoli alla scoperta del Museo archeologico, del Teatro, delle torri medievali, di piazze, chiese e palazzi rinascimentali, con una lunga e rilassante passeggiata intorno alla cinta muraria costellata delle sue 8 porte: un viaggio incantato in una Città senza tempo. TreiaMusei è il risultato di un lavoro complesso, la cui progettazione e realizzazione è stata curata dalla Responsabile dell'ufficio cultura e turismo del Comune di Treia, Liliana Palmieri e affidata alla ditta Empix Multimedia srl di Civitanova Marche, azienda di spicco nel campo delle comunicazioni innovative. Un caloroso ringraziamento ad Alessandro Melchiorri, raffinata guida nei video immersivi in cui il visitatore viene preso idealmente per mano ed accompagnato alla scoperta della Città.    

15/05/2020 16:32
MaMa diventa rete delle biblioteche della Marca Maceratese: "Mozzi Borgetti" capofila

MaMa diventa rete delle biblioteche della Marca Maceratese: "Mozzi Borgetti" capofila

MaMa diventa anche rete delle biblioteche comunali della Marca Maceratese. L’Assessore Monteverde: “Le biblioteche pubbliche sono la risorsa per le comunità disperse.” I Comuni della Marca Maceratese - MaMa hanno costituto in questi giorni la rete delle biblioteche comunali per realizzare un sistema integrato per valorizzare la funzione della biblioteca pubblica come presidio di socialità per la comunità e luogo fondamentale per la conoscenza e l’accesso libero e gratuito alle informazioni. “Ci sono tanti motivi per essere orgogliosi di questa scelta, - spiega Stefania Monteverde vicesindaco e assessora alla cultura del Comune di Macerarta, coordinatrice del MaMa. - Primo perché MaMa, nata come rete per lo sviluppo del turismo, cresce e diventa sempre più una infrastruttura essenziale della cultura. Poi, perché ancora una volta, in una drammatica situazione di crisi, questo territorio come è accaduto dopo il sisma reagisce e costituisce reti di sviluppo e sostegno reciproco. Terzo e non ultimo, è particolarmente significativo che nell’epoca del distanziamento qui scegliamo di ripartire dalla biblioteca pubblica come luogo delle connessioni. Con la rete ci proponiamo di rafforzare il ruolo essenziale delle biblioteche anche nella ripresa e di fondare nuove biblioteche soprattutto nei piccoli comuni dove mancano. Le biblioteche pubbliche sono oggi più che mai la risorsa per le comunità disperse.” Assessori, sindaci e bibliotecari dei Comuni, facilitati dalle rete del MaMa attiva dal 2016, hanno lavorato online utilizzando le piattaforme digitali e in chat, e in poco tempo hanno definito il protocollo d’intesa e stanno organizzano il progetto BiblioOpen per partecipare al bando ministeriale del Mibact per il Fondo per la promozione lettura del 2020. Al protocollo d’intesa per la costituzione del Sistema Territoriale delle Biblioteche Comunali Maceratesi in Rete hanno aderito al momento i Comuni di Macerata, Tolentino, Gualdo, Gagliole, San Ginesio, Pioraco, Treia, Appignano, Fiuminat,Caldarola, Visso, Pollenza, Castelraimondo, Ripe San Ginesio, Porto Recanati, Mogliano, San Severino, Cingoli, Recanati, Montefano, Civitanova, Urbisaglia, Belforte Del Chienti, Potenza Picena, Monte San Giusto, Matelica, Montelupone Montecassiano, Petriolo, Sarnano, Loro Piceno, Bolognola, Camerino, Morrovalle Montecavallo, Bolognola, Sant’Angelo in Pontano, Monte San Martino, Esanatoglia, Castel Santangelo sul Nera, Sarravalle del Chienti, Pievetorina, Colmurano, Camporotondo di Fiastrone, Penna San Giovanni, Valfornace, Ussita, Poggio San Vicino, Fiastra, Muccia e Corridonia. È un percorso aperto a tutti i Comuni della provincia di Macerata, sia che hanno una biblioteca comunale sia che intendono realizzarla. Capofila della rete è il Comune di Macerata con la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, individuata dalla Regione Marche nel ruolo di capofila per le biblioteche comunali dell’area vasta della provincia di Macerata per il  Sistema Biblioteche Marche Sud che comprende Macerata, Fermo Ascoli. La rete si propone di rafforzare il ruolo della biblioteca pubblica per valorizzarne il ruolo nella promozione del welfare culturale e sociale delle comunità; promuovere lo sviluppo delle competenze di information literacy per tutti; avviare processi, anche in forma sussidiaria, di costituzione di nuove biblioteche comunali, soprattutto nei Comuni dove non sono presenti; promuovere  la diffusione del libro e della lettura in ogni età e fin da piccolissimi con la diffusione del metodo Nati per Leggere e il coinvolgimento dei pediatri; mettere in campo azioni di tutela, catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio librario presente nelle biblioteche; sviluppare forme di biblioteca digitale con la produzione, conservazione e valorizzazione di documenti digitali, siano essi nativi digitali o convertiti da originali cartacei, e con la promozione di MLOL in collaborazione con il Sistema Bibliotecario della Regione Marche;  individuare percorsi di formazione condivisa per il personale delle biblioteche;  attivare strumenti di partecipazione ai bandi di finanziamento; attivare collaborazioni con le biblioteche pubbliche e private, in particolare con le biblioteche scolastiche; realizzare strumenti di comunicazione condivisa.    

15/05/2020 14:30
Crisi libri e Covid-19: il futuro dell'editoria marchigiana visto da Mauro Garbuglia, presidente di Èdi.Marca

Crisi libri e Covid-19: il futuro dell'editoria marchigiana visto da Mauro Garbuglia, presidente di Èdi.Marca

L'editoria italiana, in crisi profonda dal 2008, mostrava negli ultimi tempi qualche timido segnale di ripresa, prima di essere investita dalla tempesta Coronavirus A distanza di pochi mesi dall’inizio del lockdown che ha rivoluzionato il panorama italiano e internazionale, a intervenire sul futuro e sui progetti di rilancio dell'editoria regionale è intervenuto Mauro Garbuglia, presidente di Èdi.Marca-Associazione Editori Marchigiani Editori e libri nello scenario apocalittico del covid19. Quali sono stati i danni maggiori che avete registrato? “Per l’editoria l’impatto del Covid19 è stato terribile. In un mercato del libro tradizionalmente dominato dai grandi gruppi che gestiscono produzione, distribuzione, vendita con le loro catene librarie, la soluzione per il piccolo editore indipendente è quella della promozione diretta, attraverso eventi di carattere fieristico o incontri promozionali come le presentazioni di libri e autori. È anche importante il rapporto fiduciario con librerie indipendenti e, in alcuni casi la vendita on line. Sulla base di questa valutazione è nato un progetto Èdi.Marca, che ha visto l’approvazione della Regione Marche attraverso un finanziamento mirato al lancio dell’editoria marchigiana con la partecipazione in forma collettiva a tutti gli eventi fieristici del libro in territorio nazionale e per la creazione di un Portale Web come strumento di  promozione del mondo editoriale regionale. Proprio quando tutto questo doveva partire, arriva la tegola del Covid19, che, oltre agli spaventosi problemi sanitari, di fatto annulla tutti gli eventi fieristici, tutti gli incontri con gli autori, chiude le librerie, e infine blocca le vendite on line di libri" Tutto questo crea un vuoto di entrate totale che per un piccolo editore significa impedimento completo della normale attività imprenditoriale” Quel è stato l’impatto economico della crisi che si avvertiva già prima?  "Èdi.Marca è nata per fronteggiare la crisi che da anni affligge il settore editoriale, in particolare le piccole case editrici, caratteristiche della nostra regione. Le Marche hanno avuto l’aggravante effetto del sisma del 2016, che ha provocato la chiusura di molte attività editoriali. I dati delle imprese editoriali nella Regione Marche sono circa 200, ma quelle effettivamente attive (prima del Covid19), non superano le 40. Davanti a questo brutale ridimensionamento del settore e alle enormi difficoltà di chi è sopravvissuto, la nostra risposta è stata: uniamo le forze. Solo così si possono ottimizzare gli interventi utili a ciascuna casa editrice per ottenere la visibilità necessaria alla propria proposta editoriale. Mettersi insieme ha significato stimolare ognuno a migliorare il proprio lavoro, ad essere più imprenditori, a immaginare un futuro che prima di Èdi.Marca non era pensabile. Ora il Covid19 rimescola di nuovo le carte. Siamo in una fase di cambiamenti epocali per l’economia del pianeta, e ancora una volta è solo unendo le forze, mettendosi in rete, che si otterranno le possibilità di sopravvivenza prima e di sviluppo poi" Quali sono stati gli aiuti in vostro favore? "In data 20 marzo, abbiamo subito lanciato l’allarme alla Regione Marche a fronte di una crisi senza precedenti del settore editoriale, chiedendo di aprire un capitolo specifico per le piccole imprese editoriali e creative. La risposta della Regione Marche è stata, in quel momento, di una presa d’atto della nostra proposta, ma di una necessaria cautela poiché l’emergenza sanitaria era la prima da supportare finanziariamente, e bisognava quantificare le reali risorse disponibili. E’ notizia fresca di stampa, di una manovra della Regione per 200 milioni per le Imprese. Ci auguriamo che siano tenute in doverosa considerazioni anche le proposte da noi indicate, specifiche per il settore. Obiettivo fondamentale è dare liquidità alle imprese velocemente, perché c’è il rischio di superare una linea di non ritorno per molte case editrici. In campo nazionale Èdi.Marca si è mossa in rete con ADEI, Associazione nazionale Degli Editori Indipendenti, e con altre 7 associazioni regionali editori, dal cui confronto è nata una proposta nazionale di 9 punti messa all’attenzione del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Economia in data 7 aprile con un dossier allegato, e supportata da Federculture. Anche qui vale il discorso che solo insieme si possono affrontare le difficoltà, con una rete nazionale di supporto alle Istituzioni per la comprensione dei vari settori economici. Fino al Decreto di aprile, le risposte alle nostre esigenze sono state ampiamente insufficienti. Il Bonus di 600 € doveva essere un aiuto immediato, è arrivato con enormi difficoltà e neanche a tutti. La garanzia dello Stato per Mutui di 25.000 €, che doveva apportare la liquidità immediata alle piccole imprese, ha visto enormi difficoltà alla sua erogazione dagli istituti bancari, accentuata dal vincolo che l’importo ricevuto deve corrispondere al 25% del fatturato d’impresa. Insomma finora non ci sono stati aiuti effettivi. Aspettiamo il nuovo decreto governativo di maggio per trovare le risposte alle nostre difficoltà" Le librerie sono state fra le prime attività a riaprire. Da quel momento, qualcosa è cambiato? "No. Innanzitutto la riapertura delle attività economiche non è sinonimo di ripresa di vendita. Esiste una diffusa paura generale per cui il cliente si muove con enorme cautela e solo per esigenze fondamentali. In Italia la lettura è un fenomeno di nicchia, da decenni siamo ancorati intorno al 40% di lettori di almeno un libro all’anno, al penultimo posto dei paesi europei. La promozione della lettura è uno compiti fondamentali per Èdi.Marca, supportata dalla sensibilità che la Regione Marche e il Consiglio Regionale Marche pongono su questo argomento. Non a caso le Marche sono la prima regione italiana a creare una legge sulla promozione della Lettura, approvata proprio durante il lockdown, molto importante per i prossimi anni, a cui noi daremo il massimo supporto. Il lavoro con le librerie indipendenti fino a ieri era legato ad eventi di promozione diretta degli autori e dei libri. Prima di una reale ripresa di questo rapporto, probabilmente passeranno mesi. Le librerie indipendenti vanno salvaguardate e ci auguriamo che gli interventi del Governo a loro favore, siano di reale aiuto per la loro sopravvivenza" Come hanno reagito gli editori marchigiani? Gli Editori aderenti ad Èdi.Marca, si sono subito mobilitati per creare proposte e strategie da proporre in rete alle Istituzioni regionali e nazionali. Singolarmente la sopravvivenza è legata ad una resilienza di base, caratteristica dello spirito marchigiano, che però è inevitabilmente debole e passiva. Immaginare il futuro è possibile solo con uno sforzo cooperativo di gruppo. Quale scenario futuro si prospetta davanti ai nostri occhi per l’editoria marchigiana? "Il futuro, come detto, va creato. Il cambiamento è occasione di crescita e sviluppo, se lo si affronta con le dovute maniere. L’Editoria Marchigiana ha un futuro solo se si compatta. Èdi.Marca è lo strumento per crescere"  

14/05/2020 19:36
Tolentino, Museo Napoleonico: nuova sede e nuova gestione

Tolentino, Museo Napoleonico: nuova sede e nuova gestione

L'Amministrazione comunale sta provvedendo ad allestire e aprire al pubblico, quando sarà possibile e previsto dalla normativa covid-19, una nuova sede espositiva museale in via Parisani, dove sarà esposta una parte consistente degli arredi del Museo Napoleonico e altri beni culturali di proprietà comunale, secondo un percorso culturale che riguarda numerose eccellenze del patrimonio storico-culturale cittadino. La vecchia sede situata a Palazzo Bezzi è inagibile a causa del sisma. Attualmente sono in via di completamento le necessarie opere di sistemazione interna dei locali ed è obiettivo dell’amministrazione comunale (se le normative anti-Covid lo consentiranno), aprire la mostra entro il prossimo mese di giugno, ponendosi pertanto la questione della sua gestione e apertura al pubblico. Essendo in atto un accordo di collaborazione tra il Comune di Tolentino e l'Associazione "Tolentino arte e cultura" per la gestione dei musei della città, tra questi, anche il Museo napoleonico si è ritenuto di procedere all'inserimento di questa nuova struttura nella gestione museale affidata alla Associazione. Pertanto la Giunta ha espresso atto di indirizzo per l'affidamento della gestione della nuova sede museale in via Parisani, con decorrenza che sarà stabilita successivamente in accordo tra le parti, alla Associazione "Tolentino arte e cultura", integrando il contributo annuo omnicomprensivo dovuto dal Comune per realizzare e sostenere economicamente i costi delle attività programmate con una somma pari a Euro 17.500,00 annui, ferme restando tutte le altre disposizioni previste. Inoltre è stata tenuta in debita considerazione l’emergenza Covid19 che presumibilmente e facilmente inciderà in maniera negativa sul flusso turistico in entrata e quindi anche sugli incassi dei musei, potendo così causare una flessione degli stessi relativamente alla nuova mostra in essere e a quelli fino ad oggi attivi e che di conseguenza potrebbero rendersi necessari degli specifici interventi e quindi si valuteranno, anche di concerto con l'affidataria del servizio relativo alla gestione dei musei, eventuali forme di ristoro ed interventi dovuti proprio alla flessione del flusso turistico cittadino.  

13/05/2020 15:40
Grand Tour dei Musei, tappa virtuale a Recanati

Grand Tour dei Musei, tappa virtuale a Recanati

Il Gran Tour dei Musei fa tappa a Recanati con un viaggio virtuale alla scoperta del patrimonio culturale conservato a Villa Colloredo Mels   e al  Mema - Museo dell’Emigrazione Marchigiana che, nonostante la forzata chiusura per l’emergenza coronavirus, avranno modo di farsi conoscere e valorizzare le proprie collezioni dal 19 al 23 maggio 2020 attraverso una programmazione di tre eventi digitali. Viaggi virtuali e contenuti multimediali sul tema “Musei per l’uguaglianza: diversità e inclusione’” individuato da ICOM, in occasione della  Giornata Internazionale dei Musei 2020, per approfondire il rapporto che unisce musei e pubblico, in virtù del loro ruolo di luoghi di incontro e di crescita culturale. "Questo progetto è un'occasione importante per far conoscere e soprattutto mettere in rete tutti i musei della nostra Regione. – ha dichiarato l’Assessore alle Culture del Comune di Recanati   Rita Soccio  – In questo momento, con il settore culturale in difficoltà, trovo molto positivo avere una programmazione comune per raccontare le eccellenze delle nostre istituzioni culturali. Il tema proposto quest'anno coinvolge il nostro intero polo museale di Villa Colloredo Mels, con attori che raccontano storie legate alla sezione Leopardiana e al Museo Regionale dell'Emigrazione Marchigiana. Recanati e le Marche con la Bellezza e la Cultura possono far star bene e curare non solo l'animo ma anche il fisico.” Si parte martedì   19 maggio alle ore 17  sulla pagina  Facebook dell’Emigrazione Marchigiana (  www.facebook.com/emigrazione.marchigiana) con l’evento “Il Mema-Museo dell'Emigrazione Marchigiana dialoga con la Scuola Dante Alighieri - Campus L'Infinito di Recanati” una video intervista realizzata dal Mema alla Scuola Dante Alighieri – Campus L’Infinito di Recanati che ha una lunga esperienza nell'insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri. In questa occasione di dialogo si cercherà di capire cosa spinge, ogni anno, numerose classi di studenti internazionali a partecipare alle visite guidate del Mema. Dedicato agli oltre 700.000 marchigiani emigrati all’estero tra Ottocento e Novecento, il Museo offre un percorso multimediale ed interattivo per tentare di riannodare quei legami profondi che hanno unito ed uniscono tuttora le Marche alle comunità di emigranti. Il tour prosegue  Giovedì 21 maggio alle ore 19, protagonista dell’evento Giacomo Leopardi a Villa Colloredo Mels sulla pagina Facebook  Recanati Infinito ( www.facebook.com/Recanati.infinito/)  con l’evento “Il Museo come luogo di immaginazione e fantasia” . All'interno del museo civico Recanatese si trova una sezione Leopardiana permanente, composta da opere d'arte, lettere, documenti e cimeli. Sarà Giacomo stesso a raccontare, attraverso la lettura di un passo tratto dallo Zibaldone relativo alla teoria del piacere, quanto l'immaginazione e la fantasia siano importanti al fine di evadere dalla realtà e vedere quello si cela dietro di essa. Partendo da questa riflessione si evidenzia la funzione del Museo inteso come luogo per eccellenza per la promozione dell'immaginazione, della fantasia e della creatività: l'interpretazione di un'opera d'arte, la descrizione che se ne può dare e i significati a cui può rimandare, sono tutti elementi che possono avere tante letture diverse quante sono le persone che la osservano. L'immaginazione e la fantasia, inoltre, sono facoltà universali comuni a grandi e bambini, indipendentemente dalla cultura e dalle differenze di genere, dalla religione e dall'etnia e il Museo diventa un luogo di aggregazione e di inclusione davvero  prezioso per tutti. A chiudere il viaggio virtuale il  23 maggio alle ore 12 sarà  il Museo dell’Emigrazione Marchigiana sulle pagine Facebook Recanati Infinito e Emigrazione Marchigiana  ( www.facebook.com/Recanati.infinito/ e  www.facebook.com/emigrazione.marchigiana/)   con  l’evento  digitale  “Incontri inaspettati e racconti emozionanti” Il Museo dell'Emigrazione Marchigiana ci racconta del vero e proprio esodo che ha visto partire dalla Regione Marche tra la fine dell'800 e la prima metà del '900 all'incirca 700.000 migranti. Dietro questi numeri ci sono delle persone, con i loro sogni, le loro sofferenze, le loro vite ed è proprio attraversando gli ambienti del Museo che si potrà ascoltare una di queste testimonianze che  farà conoscere da vicino un pezzo della nostra storia e  permetterà di alimentare una memoria collettiva comune in cui ciascuno può riconoscersi.    

12/05/2020 15:51
Recanati, approvato il progetto: partiti i lavori di allestimento del Museo della Musica

Recanati, approvato il progetto: partiti i lavori di allestimento del Museo della Musica

Approvato dalla Giunta Comunale il progetto di allestimento del nuovo Museo della Musica di Recanati ubicato nell’edificio adiacente al Teatro Persiani e collegato al Museo Gigli. A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo rappresenta un omaggio a Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese a 130 anni dalla sua nascita e a 100 dal suo debutto al Metropolitan Opera di New York e alle realtà musicali del territorio, fiori all’occhiello del panorama musicale italiano nel mondo. Un vero e proprio polo della musica che amplierà l’offerta museale della città dell’Infinito. “Il museo della musica (MuM), andrà ad arricchire l'offerta culturale della nostra città e sarà un forte attrattore non solo per i turisti e i tanti appassionati di musica, ma anche un luogo di formazione ed educazione per scolaresche di ogni ordine e grado.-  Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura  Rita Soccio -  Le tante "voci" della musica, dal suono al canto, sono elementi identificativi del nostro territorio a partire dai tanti personaggi come il famoso tenore Beniamino Gigli o l'evento nazionale di Musicultura, senza dimenticare le aziende creative che hanno saputo valorizzare e innovare nel tempo gli strumenti tanto da creare un vero e proprio distretto musicale. Il MuM, rappresenta un bell'esempio di collaborazione pubblico/privato dove Regione, Comune e imprenditori hanno contribuito tutti insieme per il benessere psico-fisico e d economico dell'intera Comunità” Il progetto esecutivo,diretto dall’Architetto Bruno Mariotti dello studio Ch+ prevede un allestimento museale che nasce dall’idea di far entrare il visitatore all’interno di uno strumento musicale, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso la stimolazione di tutti i sensi. Un viaggio nella cultura del suono e della musica del territorio che va dalla storia del grande tenore Beniamino Gigli a Musicultura, passando per il distretto musicale della zona. Il museo è suddiviso su tre piani. All’entrata a pianoterra un’area informativa, dove l’installazione di grandi monitor conducono il visitatore  in un viaggio emozionale a ritroso nel tempo, tra i grandi successi internazionali di Beniamino Gigli e la cultura della musica del territorio,  con le aziende che hanno reso famoso il distretto nel mondo:  le chitarre della Eko, gli organetti di Castagnari, gli impianti di amplificazione dell’FBT e le tastiere della Fatar. Nel primo piano è ubicata l’area espositiva con postazioni interattive e il collegamento diretto al Museo Gigli, al terzo e ultimo piano, una sala audio immersiva per ascoltare  concerti e i laboratori didattici   per lo spazio dedicato alla formazione. Un importante progetto frutto dell’accordo tra il Comune e la Regione Marche, reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’art bonus dei privati.

11/05/2020 16:58
San Severino, Museo archeologico "Moretti" nel Grand Tour delle Marche

San Severino, Museo archeologico "Moretti" nel Grand Tour delle Marche

Tappa “virtuale” del Grand Tour dei Musei a San Severino Marche. Il progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale della nostra regione lunedì 18 maggio presenterà una visita speciale al museo archeologico “Giuseppe Moretti”, una delle più importanti raccolte di tutto il centro Italia che vede custodita, tra tantissimi altri importanti materiali, anche l’intera collezione Pascucci, appartenuta a un medico settempedano che, alla fine dell'Ottocento, raccolse e catalogò più di duemila reperti. Il museo Moretti è stato inserito anchetra le raccolte del progetto “Viaggio straordinario fra i musei delle Marche”, promosso dalla Regione e dalla Fondazione Marche Cultura insieme a Icom Marche.In questo periodo dove è preclusa la fruizione culturale nelle forme tradizionali a causa dell'emergenza sanitaria Covid19, il video pubblicato su YouTube e visibile all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=ANwffDaTqPI&list=PL4Cn_AvOCqfBeJpxFe-8vtrE6kRQDj9De&index=58&t=0s ha già fatto il giro del mondo grazie anche alle pagine Facebook Marche Tourism e Tesori delle Marche e tramite l'account Twitter Marche Tourism, oltre che grazie al blog ufficiale della Regione www.destinazionemarche.it. Il museo settempedano dedicato all’archeologica custodisce molti materiali che possono aiutare nella conoscenza del popolo dei Piceni. Tra questi ci sono tanti reperti e alcune tombe provenienti dalla Necropoli di Pitino. L’esposizione è integrata da una parte “lapidaria”, in cui sono presenti cippi funerari romani perfettamente conservati. Questa sezione introduce alla sezione romana, dove sono collocate vetrine con materiale proveniente dall'antica città di Septempeda. Inoltre è presente anche qualche reperto di epoca medievale.

11/05/2020 12:15
Tolentino, il direttore del Politeama Massimo Zenobi: come ha reagito il teatro al tempo del Coronavirus

Tolentino, il direttore del Politeama Massimo Zenobi: come ha reagito il teatro al tempo del Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha fatto sì che si sospendessero tutti gli spettacoli teatrali gettando l’intero settore in una situazione che potrebbe diventare drammatica e allo stati dei fatti risulta  Impossibile immaginare, almeno per ora, immaginare una riapertura. Attori, registi, ballerine, scenografi, sarti, truccatori e service audio/video, senza contare tutti quelli che lavorano nelle sale cinematografiche sono tra gli invisibili e che da anni si impegnano, in silenzio, nei teatri italiani di prosa e lirica. Una situazione che coinvolge molte realtà marchigiane come quella del Politeama di Tolentino, una struttura che può avvalersi di diversi ambienti attrezzati per svolgere un’ampia gamma di attività: la sala spettacolo, sala polivalente, sala audiovisivi, tre sale prove, caffetteria oltre che un luogo per assistere a spettacoli dal vivo, concerti e proiezioni cinematografiche,corsi di formazione ed esposizioni di vario genere. Veramente tante attività e anche una gran mole di lavoro che al momento è in fase di stallo in attesa di nuove disposizioni da parte del Governo sulla possibile data di ripartenza come ci ha raccontato il Direttore del Politeama di Tolentino, nonché responsabile marketing del Teatro Sistina Massimo Zenobi: "Tutti i teatri, quindi anche gli spettacoli dal vivo, sono fermi oramai dalla prima settimana di marzo –racconta Zenobi -. Questo chiaramente ha determinato lo stop di ogni attività della nostra struttura in quanto abbiamo diversi altri spazi come il cinema o le sale dedicate ai corsi di formazione nelle performing arts”. “Nei primi giorni di lockdown tutto quello che potevamo proseguire l’abbiamo portato avanti poi ovviamente abbiamo dovuto fermare praticamente tutto – spiega il direttore del Politeama -. La situazione è molto pesante in quanto, oltre alla chiusura della struttura, tutti i dipendenti sono tutti in cassa integrazione e in tutto ciò non sappiamo nulla su quando si potrà riprendere”. Una ripartenza che anche quando sarà resa nota, già si preannuncia non priva di problemi: “Il comitato tecnico scientifico ha anticipato, tramite un comunicato, quali saranno le norme di sicurezza a cui attenersi quando si potrà riaprire – chiosa Zenobi - una di queste riguarda il distanziamento in platea, cioè sedersi una poltrona si e una no in pratica, e credo proprio che non sarà una norma che si potrà rispettare quando ripartiremo con gli spettacoli perché la ritengo assolutamente anti economica". Poi il direttore fai i conti con le sue realtà: “In un locale come il Politeama dove ci sono 170 posti, se dovessi seguire le ipotetoche misure di sicurezza, dovrei limitarne la capienza a circa 1/3 e a quel punto diventerebbe impossibile a livello economico allestire un qualsiasi tipo di spettacolo – e aggiunge – a maggior ragione in un teatro come quello a Sistina dove ci sono circa 1600 posti e che in genere ospita spettacoli molto costosi; quindi ritengo molto difficile che queste possano essere delle valide norme per ripartire in maniera adeguata – prosegue - forse il cinema potrà uniformarsi ad una platea meno affollata in quanto si potrebbe distribuire il pubblico su più proiezioni mente credo che gli ultimi a ripartire saranno gli spettacoli dal vivo, considerando che in quel caso l'assembramento di persone è inevitabile, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi”. Per quanto riguarda il Politeama Zenobi ha poi illustrato: “Stiamo aspettando il via libera per ripartire con i corsi di teatro e danza e su questo punto credo che i tempi potrebbero essere più maturi considerando che queste attività sarebbero comparate alla stregua di un allenamento di gruppo – ipotizza il direttore -. Disponiamo di una sala danza di 200 m² quindi possiamo garantire il distanziamento tra tutti gli allievi ma vogliamo essere assolutamente certi di poter rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie – dichiara Zenobi - il Politeama è un centro nato per supportare la cittadinanza ma le attività devono essere svolte tenendo in assoluta considerazione la salute generale di tutti, quindi, se non avremo questa certezza, non apriremo per nulla”. Nonostante il lockdown però il Politeama non ha mai smesso con la sue iniziative seppur da remoto: "In questo periodo di stop forzato abbiamo pensato di stare vicino al nostro pubblico via web – ma su questo punto precisa - anche se personalmente credo che lo spettacolo dal vivo non può essere completamente rappresentato online perché ha appunro bisogno del coinvolgimento con il pubblico in sala – e poi conclude -  abbiamo proposto una serie di spettacoli ,soprattutto cabaret ,sul nostro canale youtube e pagine social , ed ora stiamo programmando anche altre iniziative sempre legate a quella che era la quotidianità del Politeama prima dell’inizio dell’emergenza Covid-19”.  

10/05/2020 11:15
Recanati, il Comune capofila per la realizzazione della nuova ciclovia nel tratto del Potenza

Recanati, il Comune capofila per la realizzazione della nuova ciclovia nel tratto del Potenza

Il cicloturismo, punta di diamante attuale del turismo nelle Marche con il progetto Marche Outdoor è un mercato in crescita con una grande opportunità di sviluppo per il territorio. Tra i protagonisti del progetto anche il Comune di Recanati capofila nella gestione e realizzazione della nuova ciclovia nel tratto del Potenza. Il cicloturismo rappresenta una modalità di turismo sostenibile che utilizza un mezzo a zero impatto ambientale e consente di unire al piacere della vacanza la possibilità di fare attività fisica e vivere “a misura d’uomo” la natura ed i percorsi scelti.  Il finanziamento attributo dalla Regione Marche al Comune di Recanati di 650 mila euro, copre il primo stralcio della realizzazione della ciclovia del Potenza e renderà fruibile da ciclisti e pedoni un tratto di 23 km compreso tra Porto Recanati, Recanati e Montelupone per un tracciato complessivo regionale che si estende su 70 km ciclo-pedonali dal mare all’entroterra e che conta oltre 2000 percorsi ciclabili tutti da scoprire e  coinvolge 130 comuni in tutte le Marche. Un piano che ha permesso l'aggiornamento delle strade secondarie e la creazione di una rete per attraversare la regione Marche che può essere percorsa da tutti i tipi di ciclisti, dalle famiglie fino agli atleti più esperti. “Questo progetto rappresenta una grande opportunità di sviluppo turistico ed economico dei Comuni della vallata del Potenza. – ha dichiarato l’Assessora alla Cultura e al Turismo Rita Soccio- Il cicloturismo in costante crescita rappresenta, soprattutto in questo momento, un modo sicuro e sostenibile per scoprire la bellezza dei paesaggi, il buon cibo e i beni culturali del nostro territorio. La scelta della Regione Marche di investire in questo tipo di infrastrutture turistiche, ricordo anche la Via Lauretana, è senz'altro un'ottima occasione di connettere tra loro le comunità e di marketing territoriale.” Un’operazione strategica per il turismo che permetterebbe a chi soggiorna nella citta di Recanati di andare in bici fino al mare grazie al collegamento diretto verso le splendide spiagge della riviera del Conero. Un percorso che si snoda tra le  colline ricche di vigneti e uliveti  e il la riva del Potenza fino a scoprire la bellezza delle spiagge della costa. Un’opportunità per incrementare i flussi turistici nel territorio ma anche per tutelare l’area considerata ad alto valore ambientale ed ecologico. Il cicloturismo è un vero e proprio modo di viaggiare che esce dai trend di un turismo di massa, gli amanti della bicicletta hanno una spiccata sensibilità ambientale e una grande curiosità per i luoghi al di fuori  dei grandi itinerari, amano scoprire il territorio in maniera lenta e diretta, assaporando l’aria e degustando le delizie enogastronomiche dei posti. Un fenomeno, quello del cicloturismo, che ha trovato terreno fertile nei paesi del Centro e Nord Europa per poi estendersi negli ultimi anni anche in Italia che ha iniziato a sfruttare le potenzialità insite nel suo patrimonio naturale, artistico e culturale dove sicuramente non ha rivali.

07/05/2020 14:32
Recanati, la cantautrice Marta De Lluvia racconta la sua quarantena in Belgio:"qui misure meno severe"

Recanati, la cantautrice Marta De Lluvia racconta la sua quarantena in Belgio:"qui misure meno severe"

Si è fatta notare al Premio Bianca d'Aponte vincendo la categoria "miglior testo", ed ha conquistato le finali delle Targhe Tenco 2019 come “miglior opera prima”, la cantautrice marchigiana Marta De Lluvia, è reduce dal primo album solista, “Grano”, fortunato esordio che ha convinto a pieno critica e pubblico. Un album intimo e delicato, tra paura e desiderio, lungo la strada tortuosa che porta alla consapevolezza, in cui anche il dolore può arricchire. E mai come in questo momento – con l'emergenza Coronavirus che sta sconvolgendo l'Italia e il mondo - c'è bisogno di riflettere per disseminare la radice della coscienza e farne qualcosa di buono, proprio come canta Marta in “Gomitoli di Vento”. Solo così potremmo cogliere la naturale bellezza dietro le cose. “In Belgio, dove vivo adesso, l'isolamento per l'emergenza Covid-19 è iniziata lo scorso 17 marzo – ha fatto sapere Marta De Lluvia – e con misure meno severe rispetto all'Italia. Anche qui i concerti sono stati annullati e si parla del 31 agosto come data per la ripresa degli eventi. In Belgio non c'è un vero e proprio status di artista ma si può beneficiare di un sussidio di disoccupazione per i mesi in cui non si riesce a lavorare. In questo periodo emergenziale il settore culturale però chiede di più. Seguo con interesse e partecipazione il movimento che sta nascendo in Italia per il riconoscimento e la tutela degli artisti, spero che da questo possa nascere qualcosa di nuovo”.  Marta ci racconta cosa aveva in preparazione prima che la situazione precipitasse: “Stavo lavorando a un progetto live, in trio, chitarra, contrabbasso e violoncello e a uno spettacolo con un collettivo di donne artiste di Bruxelles, In Her Skin. La calma obbligata mi ha riportato a leggere, scrivere e riflettere, tutte cose che nello scorrere “normale” delle cose è fin troppo facile perdere di vista. Nonostante la difficoltà del momento devo ammettere che mi sto godendo la possibilità di fermarmi, ne avevo bisogno”.  “Grano” contiene otto canzoni nate nel corso di un lungo periodo di crescita personale fatto di viaggi in giro per l'Europa; la nona traccia invece, è un canto tradizionale andino, “Ojos azules”. Al disco della cantautrice di Recanati hanno collaborato ottimi musicisti: Stefano Cabrera (violoncello), Tina Omerzo (pianoforte), Pietro Martinelli (contrabbasso) Lorenzo Bergamino (batteria), Maria Pierantoni Giua (voce e chitarra) Edmondo Romano (chalumeau) e Armando Corsi (chitarra). L'album è stato arrangiato e prodotto da Raffaele Abbate per la OrangeHomeRecords (Leivi - Genova).

06/05/2020 11:10
L'arte ai tempi del Covid-19: "La mascherina d'artista" del maestro Carlo Iacomucci

L'arte ai tempi del Covid-19: "La mascherina d'artista" del maestro Carlo Iacomucci

In tempo di pandemia e di isolamento forzato in casa, il maestro marchigiano Carlo Iacomucci ci delizia la vista e lo spirito, con le sue creazioni frutto di una indomita e inesauribile voglia di "fare arte" nonostante tutte le restrizioni e le privazioni imposte dal momento contingente. Le mascherine d'artista sono un messaggio di speranza per il futuro...i personaggi sono posti all'interno di una mascherina, simbolo di protezione verso l'esterno, ma al tempo stesso la mascherina fa anche da palcoscenico, presentando uno sfondo colorato, quasi un inno alla vita e alla rinascita. Al di fuori della mascherina, lo sfondo nei toni dell'azzurro e del blu, colori notoriamente freddi, come fredda è la sensazione di sgomento e di impotenza di fronte al nemico invisibile che colpisce silenzioso.  In alto a sinistra la presenza di un arcobaleno particolarmente vivido a testimoniare la speranza di un futuro migliore libero, una volta per tutte, dalla presenza della malattia e del dolore. L'arte, ancora una volta, costituisce un'arma molto potente per contrastare gli effetti di questa particolare situazione di solitudine e di isolamento, rappresenta un momento positivo per non farsi venire pensieri negativi e perciò la realizzazione di opere, diventa un motivo in più per riflettere e approfondire temi umanamente e psicologicamente poco piacevoli.

05/05/2020 09:48
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