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Tolentino, il direttore del Politeama Massimo Zenobi: come ha reagito il teatro al tempo del Coronavirus

Tolentino, il direttore del Politeama Massimo Zenobi: come ha reagito il teatro al tempo del Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha fatto sì che si sospendessero tutti gli spettacoli teatrali gettando l’intero settore in una situazione che potrebbe diventare drammatica e allo stati dei fatti risulta  Impossibile immaginare, almeno per ora, immaginare una riapertura.

Attori, registi, ballerine, scenografi, sarti, truccatori e service audio/video, senza contare tutti quelli che lavorano nelle sale cinematografiche sono tra gli invisibili e che da anni si impegnano, in silenzio, nei teatri italiani di prosa e lirica.

Una situazione che coinvolge molte realtà marchigiane come quella del Politeama di Tolentino, una struttura che può avvalersi di diversi ambienti attrezzati per svolgere un’ampia gamma di attività: la sala spettacolo, sala polivalente, sala audiovisivi, tre sale prove, caffetteria oltre che un luogo per assistere a spettacoli dal vivo, concerti e proiezioni cinematografiche,corsi di formazione ed esposizioni di vario genere.

Veramente tante attività e anche una gran mole di lavoro che al momento è in fase di stallo in attesa di nuove disposizioni da parte del Governo sulla possibile data di ripartenza come ci ha raccontato il Direttore del Politeama di Tolentino, nonché responsabile marketing del Teatro Sistina Massimo Zenobi: "Tutti i teatri, quindi anche gli spettacoli dal vivo, sono fermi oramai dalla prima settimana di marzo –racconta Zenobi -. Questo chiaramente ha determinato lo stop di ogni attività della nostra struttura in quanto abbiamo diversi altri spazi come il cinema o le sale dedicate ai corsi di formazione nelle performing arts”.

“Nei primi giorni di lockdown tutto quello che potevamo proseguire l’abbiamo portato avanti poi ovviamente abbiamo dovuto fermare praticamente tutto – spiega il direttore del Politeama -. La situazione è molto pesante in quanto, oltre alla chiusura della struttura, tutti i dipendenti sono tutti in cassa integrazione e in tutto ciò non sappiamo nulla su quando si potrà riprendere”.

Una ripartenza che anche quando sarà resa nota, già si preannuncia non priva di problemi: “Il comitato tecnico scientifico ha anticipato, tramite un comunicato, quali saranno le norme di sicurezza a cui attenersi quando si potrà riaprire – chiosa Zenobi - una di queste riguarda il distanziamento in platea, cioè sedersi una poltrona si e una no in pratica, e credo proprio che non sarà una norma che si potrà rispettare quando ripartiremo con gli spettacoli perché la ritengo assolutamente anti economica".

Poi il direttore fai i conti con le sue realtà: “In un locale come il Politeama dove ci sono 170 posti, se dovessi seguire le ipotetoche misure di sicurezza, dovrei limitarne la capienza a circa 1/3 e a quel punto diventerebbe impossibile a livello economico allestire un qualsiasi tipo di spettacolo – e aggiunge – a maggior ragione in un teatro come quello a Sistina dove ci sono circa 1600 posti e che in genere ospita spettacoli molto costosi; quindi ritengo molto difficile che queste possano essere delle valide norme per ripartire in maniera adeguata – prosegue - forse il cinema potrà uniformarsi ad una platea meno affollata in quanto si potrebbe distribuire il pubblico su più proiezioni mente credo che gli ultimi a ripartire saranno gli spettacoli dal vivo, considerando che in quel caso l'assembramento di persone è inevitabile, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi”.

Per quanto riguarda il Politeama Zenobi ha poi illustrato: “Stiamo aspettando il via libera per ripartire con i corsi di teatro e danza e su questo punto credo che i tempi potrebbero essere più maturi considerando che queste attività sarebbero comparate alla stregua di un allenamento di gruppo – ipotizza il direttore -. Disponiamo di una sala danza di 200 m² quindi possiamo garantire il distanziamento tra tutti gli allievi ma vogliamo essere assolutamente certi di poter rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie – dichiara Zenobi - il Politeama è un centro nato per supportare la cittadinanza ma le attività devono essere svolte tenendo in assoluta considerazione la salute generale di tutti, quindi, se non avremo questa certezza, non apriremo per nulla”.

Nonostante il lockdown però il Politeama non ha mai smesso con la sue iniziative seppur da remoto: "In questo periodo di stop forzato abbiamo pensato di stare vicino al nostro pubblico via web – ma su questo punto precisa - anche se personalmente credo che lo spettacolo dal vivo non può essere completamente rappresentato online perché ha appunro bisogno del coinvolgimento con il pubblico in sala – e poi conclude -  abbiamo proposto una serie di spettacoli ,soprattutto cabaret ,sul nostro canale youtube e pagine social , ed ora stiamo programmando anche altre iniziative sempre legate a quella che era la quotidianità del Politeama prima dell’inizio dell’emergenza Covid-19”.

 

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